La montagna e il deserto
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La montagna e il deserto
MERCOLEDÌ 26 MARZO 2008 ANNO VI - N. 73 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Dante, 5 - 39100 Bolzano - Tel 0471 - 999111 - Fax 0471 - 999110 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente «BLOCKFREI» Esultano gli albergatori. Palermo: «Competenze trasversali, giusto sciogliere il nodo giuridico» LA MONTAGNA E IL DESERTO Alcol, Durnwalder contro Roma di GIOVANNI PASCUZZI Il presidente: «Si potrà bere anche dopo le 2». Kury: «Allibita» G uido piano sui tornanti che mi separano dalla malga adagiata tra le cime. Mirando il panorama mi convinco che solo venendo in terre come il Trentino-Alto Adige si può cogliere l’essenza dell’opera di Giuseppe Ungaretti. Il grande poeta, nato ad Alessandria d’Egitto, si scopre sgomento di fronte al paesaggio tipico delle città a ridosso del deserto: un paesaggio precario, fugace, continuamente modificato dal vento che rimodella senza sosta le dune di sabbia. E così scrive: «Quando venni per la prima volta in Italia la scoperta più sorprendente fu quella delle montagne… Il paesaggio precario che mi era familiare, il deserto e poi il mare, il mare che da ragazzo scoprivo come filiazione del deserto, quel mare che era la solitudine e il nulla come il deserto, quel paesaggio instabile, mutevole d’attimo in attimo: scomparso, e, al suo posto, la montagna. La montagna che sta ferma contro il tempo, che resiste al tempo, che sfida il tempo». La montagna finisce per rappresentare i valori che il poeta ricerca per se stesso: l’essenzialità, la stabilità, la coerenza, la solidità, la continuità, la lealtà, la possibilità e la voglia di guardare lontano, lì fin dove lo sguardo può arrivare restando ancorati alla propria storia. I miei occhi, seguendo la curva, si posano per un attimo sul giornale piegato sul cruscotto; un termi- ne ricorrente in questi giorni preelettorali: «blockfrei». Mi chiedo quale legame ci sia tra i valori appena evocati e la scelta di alcuni candidati alle prossime elezioni di non dire cosa si intenda fare dopo il voto se non allearsi con chiunque difenda gli interessi dell’autonomia. Mi riprometto di riflettere sui destini di una autonomia arroccata nella mera difesa di se stessa. Di una autonomia che per raggiungere i suoi scopi è pronta ad allearsi con tutti e altrettanto pronta a tradire tutti. Come se fosse possibile coltivare un progetto autonomista disinteressandosi del progetto complessivo del Paese (dal cui naufragio nessuno uscirebbe indenne). Come se fosse possibile rivendicare le proprie specificità senza essere disponibili a riconoscere le specificità degli altri. Come se non fosse vero che arriviamo alle elezioni anticipate perché un piccolo partito (avvezzo alle oscillazioni) ha tolto l’appoggio al governo giustificando la decisione con un’asserita mancata difesa dei suoi interessi. Come se ci fosse ignota la sorte di quel partito, immolato sull’altare dell’inaffidabilità. Come se l’ambiguità non fosse il segno dei tempi di decadenza che stiamo vivendo. Mi riprometto di pensarci. Ma lo farò domani. Oggi sono qui, tra queste montagne lontanissime dalla precarietà del deserto. Di sabbia. E di prospettive. BOLZANO — L’ennesima sfida a Roma è sulla legge anti-alcol. La Provincia vuole «bypassare» la normativa nazionale e permettere agli esercenti locale di servire bevande anche dopo il limite delle due di notte. Il Landeshauptmann Luis Durnwalder: «Sono divieti assurdi e inefficaci, meglio puntare sulla sensibilizzazione». Esultano gli albergatori: «Finalmente si è capito che si stava per mettere in crisi un intero settore», spiega Walter Meister, il presidente dell’Hgv. Cauto il costituzionalista Francesco Palermo: «È un chiaro conflitto di competenze che evidentemente potrà essere sbrogliato da una pronuncia della Corte costituzionale»». E infatti Durnwalder: «Siamo pronti alla reazione di Roma, faremo ricorso alla Consulta». Molto critica verso Palazzo Widmann la consigliera dei Verdi, Cristina Kury: «I nostri politici si dimenticano che ogni fine settimana giovanissimi finiscono all’ospedale in coma etilico». Elezioni, il faccia a faccia I soldi da Bonn LE RIVELAZIONI DELLO SPIEGEL Mitterhofer: «Aiuti gestiti da Zelger» di SUSANNA PETRONE BOLZANO — «Erano tutti fondi per la cultura che arrivavano all’assessore Zelger». L’ex parlamentare Svp Mitterhofer chiarisce, ma non più di tanto, il giallo dei fondi arrivati al Sudtirolo dalla Germania negli anni ’60». A PAGINA 6 A PAGINA 3 Barone I medici: ematoma forse causato da una caduta Neonato in fin di vita Indagata la babysitter Brugger, apertura a Holzmann BOLZANO — Spunta l’ipotesi di una grave caduta nel «giallo di Trodena». Il bambino di 8 mesi, figlio di immigrati rumeni, è ancora ricoverato all’ospedale di Trento ma intanto la Procura di Bolzano ha indagato la giovane baby-sitter connazionale della famiglia per «lesioni colpose». La ragazza, però, dopo l’incidente è già rimpatriata. I genitori sono stati già sentiti dal sostituto procuratore e hanno parlato della telefonata allarmata con cui la baby-sitter li aveva chiamati al lavoro. L’esame medico, poi, ha fatto trovare nel cervello del bambino un grosso grumo di sangue, forse frutto di un trauma. A PAGINA 2 Gobbato Stanziati 4,2 milioni. Imminente presentazione ufficiale al ministero Tragedia sfiorata PAURA A LUSON Bimba vola nel burrone Miracolata A PAGINA 5 A PAGINA 5 Norma «salva Interspar». Pavan: favore alla grande distribuzione Tunnel, pronto il piano definitivo Licenze diverse, un’unica cassa di LUIGI RUGGERA BOLZANO — La Provincia ha stanziato ieri 4,2 milioni di euro per il cunicolo pilota ed entro fine mese a Roma, presso il ministero delle Infrastrutture, il progetto definitivo del tunnel di base del Brennero sarà presentato con il crisma dell’ufficialità. Sono i due importanti passaggi del progetto ferroviario transfrontaliero, che vede le autorità ormai lanciate. Konrad Bergmeister, amministratore della società Bbt per la parte austriaca, è convinto: «Speriamo che lo stanziamento definitivo possa avvenire già entro l’anno». A PAGINA 9 di FRANCESCO CLEMENTI Cultura Freddy Longo, un addio ispirato dal Sudamerica di PAOLO GAIARDELLI Arriva il definitivo addio di Freddy Longo (nella foto) all’Alto Adige, almeno per sua stessa ammissione. L’eclettico scrittore meranese presenta il suo nuovo libro «Buenos Aires tra la vita e la morte» e prende la palla al balzo per criticare il tessuto culturale locale: «È nelle mani di poche associazioni». Il Sudamerica? «Una terra dove ho ritrovato la voglia di vivere». A PAGINA 13 BOLZANO — Nella legge Omnibus provinciale, è stato inserito un articolo che «ammorbidisce» l’attuale norma sulla cosiddetta fusione di licenze. In pratica, in presenza di due distinte autorizzazioni per diverse merceologie, la vendita sarà possibile nello stesso edificio con un unico sistema di casse. Classico esempio l’Interspar di via Buozzi, costruito su due distinte licenze. Confesercenti è critica: «È la conferma — nota il segretario Paolo Pavan — che la logica della Provincia è quella di favorire la grande distribuzione». A PAGINA 7 GRANDE APERTURA L U N A PA R K di Pr imavera a da SABATO 22 MARZO V i a sp e tt ia m o DOMENICA S A B A T O P R O S S I M O 20 d a l l e 1 5. 00 i n p oi c o n ri c c h i p re mi e s o r p r e s e APRILE Più di 50 A TTRAZIO NI! tutti i gg. dalle ore 15.00 in poi VIA EINSTEIN - PIAZZALE FERCAM (fronte Interspar)