x - Comune di Foggia
Transcript
x - Comune di Foggia
1) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA – Descrizione degli interventi Premessa: Con Delibera CIPE n. 20/2004 – Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – Rifinanziamento legge 2008/1998 periodo 2004/2007 – è stato effettuato il riparto delle risorse finanziarie per le aree sottoutilizzate riservate alle regioni; Per l’attuazione del programma indicato, in relazione all’impegno assunto dalla Regione Puglia di destinare 12 MEuro a valere sulle risorse assegnate con la predetta delibera CIPE 20/2004, con delibera di G.R. n. 1886/2004 sono state destinate risorse per il settore d’interesse “Sviluppo locale”. Il Comune di Foggia, d’intesa con C.C.I.A.A. e l’Ente Fiera hanno sviluppato una progettualità comune per la realizzazione del “Polo Integrato per lo Sviluppo Economico” della Città di Foggia in variante al Piano Regolatore Generale approvato con DGR 7914 del 11.11.1997 e DGR n. 1005 del 20/07/200. Il Comune di Foggia con Delibera di G.C. n. 255 del 05/10/2007 ha approvato il progetto esecutivo dei lavori per la costruzione della sede Comunale dei servizi per lo sviluppo economico dell’importo complessivo di € 3.500.000,00 in area ex Regione Puglia acquisita al patrimonio comunale. Le opere di urbanizzazione primaria dell’intera area adibita a “Cittadella dell’Economia” sono state realizzate dal Comune di Foggia utilizzando le risorse finanziarie rivenienti dal Programma Operativo Regionale P.O.R. 2000/2006. A causa delle limitate risorse finanziarie disponibili e considerate le opere edilizie nel frattempo avviate dalla CCIAA, dal Comune di Foggia e dalla Provincia per la realizzazione delle sedi previste nel programma costruttivo, non sono state ultimate le opere relative al completamento della sede viaria e dei relativi parcheggi e viabilità pedinale nell’area circostante i predetti manufatti. Dal momento che tali opere sono sostanzialmente ultimate o in via di ultimazione, si rende necessario completare le opere di urbanizzazione al fine di rendere fruibili le sedi stesse. Pertanto, il Comune di Foggia ha approvato il progetto preliminare con Deliberazione di G.C. n. 50 del 28/05/2014 per l’importo complessivo di € 600.000,00. A seguito di procedura negoziata ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs. 163/2006, è stato conferito incarico allo Studio Associato F&P Progetti, rappresentato dal sottoscritto Ing. Alfredo Ferrandino, per la redazione del progetto definitivo/esecutivo, per la direzione lavori e le attività correlate alla sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Dopo aver eseguito i rilievi ed acquisite le informazioni relative alle attività svolte in precedenza, avendo conoscenza dei luoghi in quanto già direttore dei lavori di realizzazione della sede comunale, è stato Pagina 1 possibile elaborare alcune soluzioni progettuali sottoposte al parere del responsabile del procedimento. Tra le varie soluzioni, peraltro condizionate dai lavori già in parte eseguiti, è stata quella che, anche per le limitate risorse finanziarie disponibili, assicura il definitivo completamento delle opere di urbanizzazione in modo tale da poter rendere fruibili gli spazi antistanti agli edifici pubblici realizzati. ELENCO DEI LAVORI PREVISTI IN PROGETTO Di seguito si sintetizzano i lavori previsti in progetto che sono dettagliati nelle tavole grafiche e nel computo metrico estimativo allegati al progetto. Lavorazioni preliminari: Considerato lo stato di abbandono delle aree, si rende necessario preliminarmente realizzare le seguenti attività: - Pulizia e decespugliamento dell'area di cantiere ed eliminazione di cumuli di rifiuti provenienti da precedenti demolizioni e/o materiale di scavo presenti sulle aree oggetto dei lavori, compreso il Pagina terre e rocce da scavo); 2 trasporto ed il conferimento in discarica autorizzata (o riutilizzo secondo disciplina di smaltimento delle - Formazione di rilevati con materiali idonei alla compattazione provenienti da cave di prestito necessari per la sistemazione delle aree secondo le quote imposte dalle situazioni esistenti che, in ogni caso, dovranno essere preventivamente verificate dall’impresa appaltatrice, e secondo le indicazioni della Direzione dei Lavori Viabilità stradale e parcheggi: - Risagomatura e rettifica delle livellette stradali esistenti dell'intera area viaria per la eliminazione di avvallamenti o dossi, compreso il reintegro di materiali aridi di piccola pezzatura (misto stabilizzato), per uno spessore medio fino a cm.20. - Strato di collegamento tra la fondazione stradale e la pavimentazione in asfalto; - Conglomerato bituminoso per strato di collegamento (binder), per uno spessore di cm.6. - Conglomerato bituminoso per strato di usura (tappetino), per uno spessore di cm.4. Zona rampa carrabile di accesso all’interrato della Cittadella dell’Economia: - Pacchetto pavimentazione rampa carrabile costituito da: o Materiale arido di riempimento; o Soletta in c.a. dello spessore di cm.20 armata con doppia rete elettrosaldata ø 10/20 cm. opportunamente inghisata alla parete contro terra esistente per evitare cedimenti differenziali; o Pavimentazione industriale con finitura al quarzo. - Realizzazione di parete in c.a. (con finitura faccia – vista) in prosecuzione della parete esistente; - Rivestimento di parete esistente in c.a. (Corpo Servizi), con lastre di pietra di Apricena (a filo sega) - Installazione di recinzione in acciaio zincato tipo Orsogril; - Installazione di cancello di accesso alla rampa carrabile in grigliato metallico zincato a caldo; - Installazione di porta pedonale in acciaio zincato. Viabilità pedonale - marciapiedi: - Pacchetto pavimentazione costituito da: o Fondazione stradale costituita da uno strato di misto stabilizzato rullato e compattato, dello spessore non inferiore a cm.20; o Cordoni in pietra della larghezza di cm. 10 e 30, così come indicato negli elaborati grafici di progetto; o Soletta in c.a. dello spessore di cm.10 armata con rete elettro saldata ø 8 ogni 20 cm.; o Pavimentazione dei marciapiedi perimetrali in lastre di porfido, compreso la posa di pavimentazioni speciali per non vedenti o ipovedenti costituite da lastre di cemento. Come si rileva dai grafici di Pagina 3 progetto, tale pavimentazione costituisce la porzione di completamento del tratto già realizzato. Viabilità pedonale – aree esterne: - Pacchetto pavimentazione costituito da: o Fondazione stradale costituita da uno strato di misto stabilizzato rullato e compattato, dello spessore non inferiore a cm.20; o Cordoni in pietra della larghezza di cm. 10, così come indicato negli elaborati grafici di progetto; o Soletta in c.a. dello spessore di cm.10 armata con rete e.s. ø 8/20 cm.; o Pavimentazione in gres porcellanato per esterni. Rete di adduzione idrica: - Realizzazione di pozzo artesiano della profondità non inferiore a mt. 40,00 previa acquisizione dei permessi ( a carico dell’impresa appaltatrice) da parte della Provincia di Foggia; - Rete di distribuzione acqua proveniente dal pozzo artesiano costituita da tubazioni in PEAD diam. 63 mm.; - Pozzetti in cls, dotati di saracinesche con attacco per manichette di innaffiamento, con chiusini in ghisa. Rete di fogna bianca: - Rete di smaltimento acqua piovana delle aree esterne pedonali costituita da tubazioni in Pvc rigido diam. 200 mm.; - Pozzetti in cls dotati di caditoie in ghisa. - Messa in quota e sistemazione di tutti i chiusini e caditoie esistenti lungo il tracciato stradale ed integrazione e/o sostituzione di quelli mancanti o danneggiati; - Vasca di raccolta acqua piovana da sistemare sotto la rampa carrabile della Sede Comunale, compreso pompa, pozzetto di arrivo, apparecchiature e collegamenti elettrici necessari, con immissione in pozzetto di fogna bianca esistente più vicino. Opere a verde ed attrezzature varie: - Fornitura e spandimento di terreno agrario ed aratura; - Fornitura e messa a dimora di n°70 piante arboree delle seguenti specie: - Fornitura e messa a dimora di n°80 piante arbustive delle seguenti specie: - Fornitura e messa a dimora di n°12 palme; - Decespugliamento e pulizia dell’area esistente a verde (circa mq. 3.600) posta in adiacenza all’area parcheggi di progetto; - Formazione di tappeto erboso su tutte le aree a verde; - Realizzazione di recinzione costituita da rete metallica, dell’altezza pari a mt.2.00, su cordolo in c.a., a - Fornitura ed installazione di cestini porta – rifiuti in lamiera zincata. Pagina - Fornitura ed installazione di panchine in grigliato di tondino in acciaio; 4 delimitazione di tutta l’area di futura espansione; 2) VERIFICA IDRAULICA TUBAZIONE FOGNATURA BIANCA INDAGINE PLUVIOMETRICA Premessa Per lo studio pluviometrico, considerando in generale la pioggia come un fenomeno aleatorio, si dovrà procedere con il suo studio secondo la metodologia statistica. Negli studi a carattere statistico, la probabilità del verificarsi di un dato evento, dipende dalla frequenza con cui questo si è verificato in passato; risulta chiaro quindi, che la stima di tale probabilità è tanto più approssimativa quanto più piccolo è il numero di elementi costituenti il campione di osservazione e quanto più piccolo è il valore della probabilità dell’evento considerato. Si è reputato procedere esaminando tutte le serie di osservazioni disponibili, derivanti dall’archivio dati della stazione pluviometrica di Foggia, cui fa capo il territorio oggetto di studio, per la quale sono disponibili dati relativi alle durate di 15’, 30’, 1h, 3h, 6h, 12h, 24h. Di tutte queste osservazioni si sono prese in considerazione, ai fini dell’elaborazione finale, soltanto quelle in cui si hanno a disposizione dati di pioggia registrati per un periodo non inferiore ai 15 anni. Piovosità media annuale della zona L’aspetto della piovosità media annuale, se non ha riflessi diretti sul calcolo fognario, ha però lo scopo di effettuare un primo inquadramento di massima, dal punto di vista pluviometrico, del bacino idrografico di appartenenza. La zona oggetto dell’intervento, sita nel Comune di Foggia e precisamente in Viale Fortore è definibile, in linea di principio come zona a “medio - bassa quantità di precipitazione media annuale”. A conferma di tale assunto si può consultare la carta delle isoiete medie annuali nel periodo 1921 – 1950 a cura del S.I.I., riportata in “Di Fidio, Fognature, Pirola”, ove si riscontra l’appartenenza del sito ad una zona Pagina 5 di precipitazione non superiore ai 500 mm annui Bacino idrografico La stazione pluviometrica dell’area in questione ed alla quale si fa riferimento, è quella di Foggia Osservatorio. L’analisi dei dati relativi alla suddetta stazione, reperiti dagli appositi annali idrologici, ha consentito la determinazione di coefficienti necessari al calcolo del volume di pioggia affluente nel bacino del territorio oggetto di studio. Dati di precipitazione I dati pluviometrici ricevuti non riguardano le precipitazioni di breve durata e di forte intensità, che costituiscono nel loro insieme un campione di dati non propriamente valutabile dal punto di vista statistico in quanto il campione relativo a tali brevi durate e molto esiguo. In effetti, per non tralasciare le piogge di breve durata e forte intensità, dopo aver calcolato la curva di possibilità climatica con i dati relativi alle precipitazioni di lunga durata e forte intensità, si utilizzerà una formula empirica, nota in letteratura , che sfruttando una regressione lineare tiene conto anche di queste, Pagina 6 la conseguente curva di possibilità climatica sarà confrontata con la prima. Determinazione della curva segnalatrice di possibilità climatica L’espressione della curva segnalatrice di possibilità climatica relativa al tempo di ritorno T0 è: hp = a * tpn La determinazione del parametro n si ottiene attraverso l’elaborazione statistica dei valori delle precipitazioni. Si elaborano i valori massimi annuali di precipitazione per ogni classe di durata in modo da determinare la legge probabilistica che, per ogni classe, lega l’altezza di precipitazione alla probabilità del suo verificarsi. Una distribuzione statistica che approssima tali eventi estremi è la legge di Gumbel (o legge asintotica del massimo valore), di espressione: P ( x ) e e ( x ) dove α e β sono i parametri della distribuzione, da valutare per ogni durata di pioggia secondo le seguenti espressioni: (x) 1 . 283 0 . 5772 Essendo lo scarto quadratico medio σ: i(h p i h p )2 n 1 E la media: ( x) 1n i h p i dove n è la dimensione del campione relativo alla classe di durata considerata. Si determinano i valori di α e β per ogni classe di durata e per ognuna di esse si ricava l’altezza di pioggia che ha probabilità cumulata di verificarsi pari a: P (h p ) 1 1 T 0 ovvero di essere superata in media una volta ogni T0 anni, essendo T0 il tempo di ritorno. I parametri “a” ed “n” della curva segnalatrice di possibilità climatica relativa ad un certo tempo di ritorno sono stati ricavati graficamente. I valori a disposizione hanno confermato una discreta omogeneità di distribuzione degli stessi nei vari intervalli di tempo, vi sono però alcuni dati che risultano essere poco significativi e pertanto in tali circostanze si è operato con buonsenso interpolando tali valori in modo da rendere lo studio il più tipologie edilizie presenti, essendo le curve interpolanti che per alcune durate di pioggia sovrastimano e per Pagina Per quanto attiene alla scelta del tempo di ritorno, stanti le caratteristiche altimetriche dei luoghi e le 7 attendibile possibile. altre sottostimano il valore statisticamente dedotto, si è ritenuto di fare formalmente riferimento alla curva con il tempo di ritorno pari a 7 anni. Il passaggio dalle misurazioni alla curva di attesa pluviometrica, da porsi a base della progettazione fognaria, richiede la preventiva definizione, intesa come scelta progettuale, degli eventi da considerare del tutto eccezionali, e quali invece quelli da assumere a base del calcolo idraulico. E’ evidente che l’assumere tutti i valori massimi garantirebbe un funzionamento corretto della fogna anche nell’eventualità che tali manifestazioni passate si ripetessero nel futuro, ma ovviamente comporterebbe una fogna di dimensioni e costi assai alti; d’inverso lasciare molti eventi fuori dall’analisi significherebbe avere una nuova fogna che va in crisi frequentemente, il che è praticamente inaccettabile. Segue il procedimento che consente di tracciare la retta di compenso per la determinazione dei valori “a” ed “n” della curva di pioggia e la sua equazione: Anno 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 14.00 30.06.00 40.00.00 51.04.00 53.06.00 1971 14.00 26.04.00 36.04.00 44.02.00 48.08.00 1972 21.02 26.08.00 35.08.00 41.04.00 41.04.00 1974 23.02 24.08.00 30.02.00 41.08.00 49.02.00 1975 22.02 22.08 24.04.00 33.08.00 37.08.00 1976 20.08 23.04 24.04.00 36.06.00 38.04.00 1977 17.02 17.02 18.06 23.04 28.00.00 1978 14.02 15.02 24.04.00 28.06.00 31.04.00 1980 22.00 22.00 22.04 28.02.00 35.00.00 1981 19.08 23.00 25.02.00 25.04.00 27.08.00 1982 39.06.00 39.06.00 39.06.00 39.06.00 39.06.00 1983 36.02.00 48.04.00 48.06.00 48.06.00 48.06.00 1984 33.08.00 54.06.00 67.00.00 70.06.00 81.06.00 1985 12.02 25.06.00 45.02.00 57.02.00 66.08.00 1986 31.02.00 43.04.00 48.04.00 53.02.00 55.06.00 1987 10.02 15.02 19.04 31.00.00 46.00.00 1988 13.06 19.08 23.02 32.04.00 36.06.00 1989 20.00 26.04.00 37.04.00 40.04.00 40.06.00 1990 50.00.00 67.00.00 67.00.00 69.02.00 80.00.00 1991 33.00.00 46.00.00 46.00.00 46.00.00 46.00.00 1992 20.00 22.08 23.04 23.04 24.04.00 Pagina 1970 8 ------------------------------------------------------------------------------------------------------- 16.02 16.02 22.02 22.02 33.00.00 1994 11.08 17.08 23.00 26.02.00 27.04.00 1995 40.00.00 40.02.00 40.04.00 40.04.00 42.06.00 1996 44.00.00 59.06.00 59.06.00 61.04.00 61.04.00 1997 13.06 18.06 19.02 30.02.00 46.04.00 1998 21.02 21.06 23.06 27.04.00 33.06.00 1999 25.02.00 32.02.00 32.02.00 32.02.00 38.04.00 2000 9.06 16.06 27.00.00 42.04.00 42.08.00 2001 55.04.00 57.00.00 57.02.00 69.02.00 88.08.00 2002 37.02.00 37.02.00 37.02.00 37.04.00 46.04.00 2003 31.08.00 35.04.00 36.02.00 36.02.00 49.00.00 2004 27.08.00 29.06.00 34.04.00 42.02.00 53.02.00 2005 16.02 17.00 26.06.00 38.06.00 55.08.00 2006 9.00 13.08 15.02 26.08.00 44.04.00 2007 22.08 24.00.00 24.02.00 39.02.00 40.00.00 N° osser. N 36 36 36 36 36 Valore medio 24.02.00 29.09.00 34.00.00 40.00.00 46.01.00 0,51319 14.01 0,5875 13.19 0,64792 Scarto quadr. medio σ Pagina 1993 9 DISTRIBUZIONE DI GUMBEL Stima del parametro 0,755555556 0,635416667 0,652083333 0,675694444 0,596527778 Stima del parametro u 188.645 236.309 278.832 340.187 393.998 Test di adattamento per la distribuzione di Gumbel: Numero intervalli 6 6 6 6 6 Gradi di libertà della distribuzione 3 3 3 3 3 0,347916667 0,347916667 0,347916667 0,347916667 0,347916667 Intervallo di freq di ogni classe 16.67% 16.67% 16.67% 16.67% 16.67% 2 Valore di 3.33 5.33 0,421527778 3.00 3.33 <*2) SI SI SI SI SI Valore di *2 2 Verifica ( Valori x delle osservazioni corrispondenti alle frequenze degli estremi degli intervalli Frequenza Valore di x Valore di x Valore di x Valore di x Valore di x 16.67% 13.503.468 17.259.540 21.671.299 28.022.198 32.609.952 33.33% 17.999.963 22.603.429 26.881.451 33.051.678 38.304.887 50.00% 22.233.651 27.634.981 31.787.083 37.787.199 43.666.968 66.67% 27.162.718 33.492.963 37.498.463 43.300.525 49.909.768 83.33% 34.509.912 42.224.782 46.011.760 51.518.607 59.215.191 8 8 8 8 8 100.00% 5 7 4 7 5 Intervallo 16,67%-33,34% 8 5 12 6 5 Intervallo 33,34%-50,00% 8 10 2 4 8 Intervallo 50,00%-66,67% 3 3 7 9 9 Intervallo 66,67%-83,34% 5 4 5 4 4 Intervallo 83,34%-100% 7 7 6 6 5 Verifica del campione 36 36 36 36 36 Pagina Intervallo 0%-16,67% 10 N.ro osservazioni effettive ricadenti negli intervalli: DISTRIBUZIONE LOG-NORMALE A DUE PARAMETRI Stima del parametro 2(y) 0.213410 0.198057 0.149387 0.103397 0.099677 Stima del parametro (y) 3.078.499 3.300.130 3.452.647 3.636.069 3.781.456 Test di adattamento per la distribuzione log-normale a due parametri: Numero intervalli 6 6 6 6 6 Gradi di libertà della distribuzione 3 3 3 3 3 Valore di *2 0,347916667 0,347916667 0,347916667 0,347916667 0,347916667 Intervallo di freq di ogni classe 16.67% 16.67% 16.67% 16.67% 16.67% Valore di 2 0,046527778 5.33 0,421527778 3.00 3.33 Verifica (2<*2) SI SI NO SI SI Valori di U corrispondenti alle frequenze degli estremi degli intervalli noto che P(U) = P(y) con y = lnx: Frequenza Valore di U Valore di U Valore di U Valore di U Valore di U 16.67% -0.9677 -0.9677 -0.9677 -0.9677 -0.9677 33.33% -0.4304 -0.4304 -0.4304 -0.4304 -0.4304 50.00% 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 0.0000 66.67% 2,988888889 2,988888889 2,988888889 2,988888889 2,988888889 83.33% 6,720138889 6,720138889 6,720138889 6,720138889 6,720138889 8 8 8 8 8 100.00% Valori x delle osservazioni corrispondenti alle frequenze degli estremi degli intervalli: Frequenza Valore di x Valore di x Valore di x Valore di x Valore di x 0,71319 13.894.011 17.627.645 21.728.500 27.796.231 32.328.092 33.34.00 17.808.405 22.389.369 26.743.584 33.038.443 38.304.657 50.00.00 21.725.774 27.116.157 31.583.881 37.942.391 43.879.892 66.67 26.504.860 32.840.852 37.300.219 43.574.241 50.266.603 83.34.00 33.972.138 41.712.093 45.909.360 51.792.096 59.559.498 7 7 4 7 5 Intervallo 16,67%-33,34% 6 5 12 6 5 Intervallo 33,34%-50,00% 6 10 2 4 8 Intervallo 50,00%-66,67% 5 3 6 9 9 Intervallo 66,67%-83,34% 5 4 5 4 4 Intervallo 83,34%-100% 7 7 7 6 5 36 36 36 36 36 La distribuzione che più si adatta è quella di Gumbel Pagina Intervallo 0%-16,67% 11 N.ro osservazioni effettive ricadenti negli intervalli: VALORI DELLE ALTEZZE DI PIOGGIA Tempo di ritorno (anni): 7 => P(h) = 85.71% t (ore) 1 3 6 12 24 h (mm) 36.05 44.06 47.80 53.24 61.17 36.205 n= 0.1613 Pagina a= 12 Stima dei parametri: Determinazione delle altezze di pioggia, di fissato Tr, di durata inferiore all’ora Per completezza di studio, viste le ridotte dimensioni del bacino, si studia il comportamento della LSPP a seguito di piogge di breve durata e max intensità. E’ stato dimostrato (rif. Vito Ferro – La sistemazione dei bacini idrografici) che il rapporto tra l’altezza di pioggia ht,T, con t minore di 60 minuti , e l’altezza di pioggia h60,T di durata 60 minuti e pari tempo di ritorno T è dipendente solo dalla durata t espressa in minuti. Il legame funzionale si esprime attraverso la seguente relazione: in cui s è un coefficiente che assume un diverso valore numerico in dipendenza della regione in esame. Per la regione Puglia: s = 0.227 Fissato un tempo di ritorno pari a 10 anni, la LSPP, calcolata con la distribuzione di Gumbel, fornisce un valore dell’altezza di pioggia pari a 39.80 mm. Applicando la per piogge di breve durata assume la seguente espressione: h30’,T = 39.80 t 0.1532 *(30/60)0.227 = 34.00 t 0.1532 Questa vale per piogge della durata di mezz’ora. Se confrontiamo questa curva con quella che si ottiene per piogge di lunga durata e Tr = 7 anni si ricava un’altezza della precipitazione di 36.205 mm per un tempo di corrivazione del bacino pari ad un’ ora. Pertanto si è deciso di utilizzare un Tr di 7 anni in modo tale da tenere conto anche di quest’ulteriore confronto tra le LSPP. Siccome l’area oggetto d’intervento ha una piccola estensione si può assumere un tempo di corrivazione pari ad un’ora ottenendo la seguente curva: VAPI – Curva di possibilità pluviometrica TEMPO DI RITORNO [Anni] 13 2 Pagina ZONA OMOGENEA 7 Zona 2 a = 30.507 n = 0.247 Ora tc 1 2 3 4 5 6 7 8 h [mm] 37.843 30.507 36.204 40.018 42.965 45.399 47.491 49.334 50.988 Ora 9 10 11 12 13 14 15 16 17 h [mm] 52.493 53.877 55.161 56.359 57.484 58.546 59.552 60.509 61.422 Ora 18 19 20 21 22 23 24 h [mm] 62.296 63.133 63.938 64.713 65.461 66.184 66.883 Dal confronto di quest’ultima curva con quella ottenuta precedentemente si evince che le stesse hanno un andamento simile. Per concludere, rispettando le direttive dell’Autorità di Bacino, secondo le quali bisogna studiare più distribuzioni e scegliere quella che più si adatta al caso in esame, si può confermare la scelta ottenuta con Pagina 14 la distribuzione di Gumbel. VERIFICA DELLA SEZIONE IDRAULICA Come si evince dall’allegata planimetria, le opere di fognatura bianca di completamento, si riferiscono alla porzione circoscritta di area interna, della superficie complessiva di circa mq. 16.000,00 della quale solo una minima parte è destinata a parcheggi e viabilità pedonale mentre la restante è destinata a verde pubblico. I collettori principali di fognatura bianca esistenti sono stati dimensionati e realizzati, con altro progetto, per raccogliere le acque piovane definite nella portata massima secondo le curve pluviometriche sopra descritte. Pertanto, trattandosi di diramazioni di rete interna all’area oggetto d’intervento, si è deciso di realizzare Pagina 15 tubazioni del diametro Φ 200 mm. Valutazione delle portate di progetto La valutazione delle portate udometriche di progetto viene effettuata tramite il metodo del volume d’invaso. E’ stata adottata l’espressione del coefficiente udometrico relativa al funzionamento a bocca piena e non in pressione. Il metodo dell’invaso sfrutta per il calcolo delle portate di pioggia, le capacità invasanti della rete. Le ipotesi alla base di tale metodo sono sincronismo ed autonomia valide in quanto la rete è estremamente ramificata sul bacino e diffusa in ogni strada, cioè la singola particella caduta si incanala subito nella rete (sincronismo); tali ipotesi comportano la invarianza nel tempo delle trasformazioni che il bacino compie sugli afflussi e la validità del principio di sovrapposizione degli effetti. In fase di calcolo,quindi, si ipotizza che il riempimento dei canali avvenga in modo sincrono e che nessun condotto determini fenomeni di rigurgito in tratti a monte. Alla base del metodo vi è l’equazione di continuità : pdt qdt dw con: pdt = acqua affluita alla fogna nel tempo dt; qdt = acqua defluita attraverso la sezione di interesse nel tempo dt; dw = volume immagazzinato a monte della sezione nel tempo dt; considerando costante l’intensità di pioggia ed individuando un legame funzionale tra “w” e “q”, si perviene alla fine ad una relazione in cui si esprime “q” in funzione del tempo. In particolare si fa riferimento alla relazione (valida nel caso in cui il moto vario si possa definire come sovrapposizione di moti uniformi): k w che rappresenta un legame di tipo lineare tra il volume immagazzinato “w” e la sezione idrica “”. Detti tp il tempo di pioggia e tr il tempo di riempimento, la successiva integrazione dell’equazione di continuità tra gli istanti t1 = 0 ed un certo tr ci permette di individuare quale è il tempo necessario perché il canale convogli la massima portata possibile. La condizione di corretto proporzionamento dello speco è quella che si realizza nel caso che tp ≤ tr cioè nel Pagina 16 caso in cui il tempo di pioggia sia minore oppure eguagli proprio il tempo di riempimento del canale. Considerando costante il coefficiente di afflusso desunto dalla seguente tabella: Per tetti 0.85 – 0.95 Per lastricati ben connessi 0.70 – 0.90 Per lastricati ordinari 0.50 – 0.70 Per macadam e pavimenti a ciottoli 0.40 – 0.60 Per superfici battute 0.15 – 0.30 Per superfici non battute 0.10 – 0.20 Per parchi e giardini 0.00 – 0.10 E’ comunque da rilevare che la linearità tra portate ed aree scaturente dall’ipotesi di sincronismo si ha nel range tra il 30% ed il 70% del grado di riempimento del condotto. Il tempo di riempimento del generico ramo viene stimato utilizzando l’espressione: Tr p W ln Q pQ essendo: - Tr = tempo di riempimento in secondi - W = volume invasato in metri cubi - Q = portata calcolata con la formula di Chezy in metri cubi al secondo - p = portata di pioggia in metri cubi al secondo Assegnata la legge di pioggia e il coefficiente di afflusso, la progettazione si esegue partendo da un valore di primo tentativo di w, calcoliamo la portata udometrica e conseguentemente risaliamo alla portata attraverso la scala di deflusso delle sezioni, quindi si confronta il volume invasato W con quello di tentativo; se a meno di una certa precisione, i due valori coincidono, il dimensionamento effettuato è corretto, altrimenti bisognerà reiterare il procedimento. Per la sezione di tubazione considerata la portata, espressa in mc/sec, è calcolata con la formula del moto uniforme di Chezy: Q Ri , 87 1 R = area della sezione espressa in metri quadrati R = raggio idraulico della sezione espresso i metri i = pendenza del ramo = coefficiente di resistenza adimensionale di Bazin = coefficiente di scabrezza Pagina - 17 essendo: Pagina 18 3) RELAZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Nella progettazione delle opere di completamento delle urbanizzazione si sono rispettate le prescrizioni contenute nei diversi riferimenti normativi in materia di superamento delle barriere architettoniche e in particolare: - il “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”, approvato con D.P.R. n°503 del 24/07/1996 - la legge n. 13 del gennaio 1989: "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati"; - il Decreto Ministeriale n. 236 del giugno 1989: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l' adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale, ai fini del superamento e l' eliminazione delle barriere architettoniche Per quanto concerne gli spazi pedonali (marciapiedi), tali norme erano state osservate già in fase di prima progettazione ed esecuzione, prevedendo, tra l’altro, anche percorsi tattili per non vedenti o ipovedenti. E’, pertanto, garantito almeno un percorso accessibile avente le seguenti caratteristiche: - il percorso pedonale ha una larghezza minima di 90 cm ed ha, per consentire l'inversione di marcia da parte di una persona su sedia a ruote, allargamenti del percorso pari ad almeno 150 cm x 150 cm , realizzati in piano, ogni 10 m di sviluppo lineare; - qualsiasi cambio di direzione rispetto al percorso rettilineo avviene in piano; - la pendenza longitudinale dei marciapiedi non supera il 5%; - la pendenza trasversale massima ammissibile del marciapiede è dell'1%; - in presenza di contropendenze al termine di un percorso inclinato o di un raccordo tra percorso e livello stradale, la somma delle due pendenze rispetto al piano orizzontale è inferiore al 22%. Il dislivello ottimale tra il piano del percorso ed il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti è di 2.5 cm; - il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esse adiacenti non supera i 15 cm - allorquando il percorso si raccorda con il livello stradale o è interrotto da un passo carrabile, sono previste brevi rampe di pendenza pari al’8% per un dislivello massimo di 15 cm; - fino ad un'altezza minima di 2.10 m dal calpestio, non saranno presenti ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento; Per quanto concerne le aree a parcheggio sono rispettate le seguenti indicazioni progettuali : Pagina tecniche e avranno giunture inferiori a 5 mm. 19 Le pavimentazioni dei marciapiedi saranno antisdrucciolevoli secondo i requisiti previsti dalle norme - nelle aree di parcheggio sono previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a 3.20 m, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell'accesso dell'edificio o attrezzatura; - almeno un tratto di marciapiede, di larghezza pari a mt. 1.5, adiacente a detti posti auto è posto in piano ed è raccordato con rampe aventi pendenze del’8% al marciapiede sopraelevato dalla strada; - i suddetti posti auto riservati sono contrassegnati con l’apposito segnale di cui alla figura II 79/a dell’art. 120 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495. Per le suddette opere è stato elaborato il computo metrico estimativo utilizzando i prezzi unitari desunti dal prezziario regionale e, per quelli mancanti, da valutazioni ed analisi di mercato. Studio Associato F&P Progetti Pagina 20 Ing. Alfredo Ferrandino