Dott.ssa Cremonini Alessandra

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Il Carrello della Spesa
Dott.ssa Cremonini Alessandra
(Biologo Nutrizionista-Naturopata)
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L’avanzata del cibo industriale sembra
inarrestabile
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Fare la spesa ricopre un ruolo importantissimo
nella nostra vita privata e familiare.
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I Grassi «VEGETALI»
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Dal 2011 è in vigore una nuova normativa
europea che stabilisce tutte le caratteristiche
delle etichette dei prodotti alimentari,
rendendole esaustive, semplici ed universali.
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Leggere le etichette Alimentari non è
un’operazione semplice, spesso le
confezioni sono piene di slogan che
vogliono farci comprare il prodotto
ma non ci dicono granché sui suoi
nutrienti e magari sono soltanto
messaggi pubblicitari che non rivelano
la vera natura dell’alimento che
stiamo per acquistare.
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REGOLE IMPORTANTI PRIMA
DI ACQUISTARE UN
ALIMENTO
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1.Elenco ingredienti
Prima regola è leggerne attentamente l’elenco degli
ingredienti, obbligatorio per legge.
L’ordine in cui questi compaiono segue un ordine
decrescente per quantità: il primo ingrediente è
quindi quello più presente.
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2.Additivi
Gli additivi sono sostanze che sono utilizzate
dall'industria alimentare per migliorare alcune
caratteristiche
del prodotto come:
.
tempo di conservazione (conservanti)
aspetto e colore (coloranti, emulsionanti, ecc.)
sapore (esaltatori di sapidità, correttori di acidità,
ecc.)
Gli additivi non hanno alcun valore nutrizionale e
non sono sempre così innocui.
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Additivi
La lettera E indica che l’additivo in questione è
permesso in tutti i paesi dell’Unione Europea,
.mentre il numero che segue ne definisce la
categoria d’appartenenza.
Coloranti (da E100 ad E199)
Conservanti (da E200 ad E299):la loro funzione
e quella di rallentare il processo di
deterioramento del cibo causato da muffe,
batteri e lieviti.
Antiossidanti (E300 ad E322) :evitano il
processo d’ossidazione dell’alimento.
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Additivi
Correttori di acidità (da E325 ad E385)
.danno all’alimento un gusto acidulo
Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti (da
E400 ad E495).
Aromatizzanti, conferiscono agli alimenti
specifici odori e sapori. La legge italiana
prevede la loro indicazione in etichetta in
modo generico come “aromi”. Possono essere
naturali o artificiali.
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LISTA DEI PEGGIORI


.











E 102 = TARTRAZINA
E104= GIALLO DI CHINOLINA
E110=GIALLO ARANCIO
EE120=COCCINIGLIA
E122=AZORUBINA
E123=AMARANTO
E127=ERITROSINA
E129=ROSSO ALLURA
E131=BLUPATENT
E132= INDIGOTINA
E133 BLU BRILLANTE
E150= COLORANTE CARAMELLO
E151 – E 153 = NERO BRILLANTE
E171= BIOSSIDO TITANIO
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Additivi
Vediamo alcuni esempi di additivi alimentari:
.Nitrati (E249, E250) Nitriti ( E251, E252) Polifosfati
(E450)
Solfiti (da E220 ad E2Glutammato (E620, E621)
Acido alginico e arginati (da E400 ad E405)
carragenine (E406, E407).
Mono e digliceridi degli acidi grassi (E471).
Lecitina di soia (E322), Butilidrossianisolo (E320),
Acido L-ascorbico (E300-E304)
Sorbitolo (E420), Mannitolo (E421)
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Additivi
.
Nel 2008 il quotidiano britannico «The
Indipendent» ha pubblicato una lista di
78 additivi utilizzati da McDonald’s
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«Mediamente un individuo attraverso
i cibi e le medicine ingerisce un chilo e
mezzo/due
chili l’anno d’additivi»
.
«PER MOLTE DI QUESTE SOSTANZE
CHIMICHE AGGIUNTE AGLI ALIMENTI CI
SONO SOSPETTI FONDATI DELLA
COMUNITA’ SCIENTIFICA, QUANDO NON
ADDIRITTURA CERTEZZE, CHE POSSANO
ESSERE DANNOSI PER LA SALUTE»
Ellen Rothera 1997
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3.Tabella nutrizionale
- ci segnala l’apporto energetico (Kcal) e le
percentuali di grassi, acidi grassi saturi e insaturi,
carboidrati, proteine, “zuccheri semplici”, fibre e
sodio (oppure di sale) riferiti a 100 g o 100 ml di
prodotto.
Spesso vengono riportati anche i valori riferiti ad
una porzione.
Non è importante focalizzarsi solo sulle calorie,
quanto piuttosto sui Valori Nutrizionali
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4.DENOMINAZIONE COMMERCIALE
È UN’INFORMAZIONE ASSOLUTAMENTE
PRIORITARIA PER CAPIRE LA QUALITÀ DEL
PRODOTTO CHE ANDIAMO AD ACQUISTARE
LADDOVE ESISTE UNA CLASSIFICAZIONE
NORMATIVA.
UN ESEMPIO?
L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA È DA PREFERIRE
ALL’OLIO D’OLIVA, IL LATTE FRESCO AL LATTE
PASTORIZZATO, LE UOVA A EXTRA ALLE UOVA
DI CATEGORIA A E COSÌ VIA.
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5.Termine/data di scadenza
Tendiamo sempre a scegliere prodotti con tempi di
scadenza più lunghi possibile.
Spesso non è la scelta giusta: prodotti con tempi di
scadenza più stretti indicano un minor contenuto
di conservanti e sono quindi da preferire.
Alcuni alimenti possono non riportarla
(es: zucchero e sale, un tempo utilizzati per
conservare i cibi).
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6. Modalità di conservazione/utilizzazione
Si trovano solo sui prodotti che necessitano di
particolari accorgimenti (ad esempio il latte).
Laddove presenti, è importante rispettarle per
preservare intatte tutte le caratteristiche
organolettiche e nutrizionali dell’alimento.
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DA CONSUMARSI ENTRO…
DACONSUMARSI PREFERIBILMENTE
ENTRO….
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7. FERMARSI, OSSERVARE, CONFRONTARE e poi
SCEGLIERE.
Soprattutto nella grande distribuzione, non
fermatevi ai prodotti su scaffali “a livello dello
sguardo
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6. FRUTTA E VERDURA…E’ DI STAGIONE?
. Attenetevi ad acquistare SOLO prodotti di
stagione che costano meno, sono più sani e
soprattutto più saporiti.
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FRUTTA E VERDURE
Più TRATTATE
 Insalate
 Mele
 Pesche
 Fragole
 Uva
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7. DA DOVE VIENE?
Leggiamo sempre la provenienza dei prodotti che
acquistiamo. Non diamo mai per scontato che
l’uva sia italiana, perchè molto probabilmente
sarà spagnola o addirittura del sud africa. Lo
stesso per la frutta secca (molte noci già
sbucciate vengono dall’altra parte del
mondo…Cile e USA).
8. QUANTO COSTA AL KG?
Leggiamo il prezzo al kg, non solo quello della
confezione singola. E’ da li che capiremo se è un
prezzo che possiamo permetterci.
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9. MENO E MEGLIO.
Compriamo meno e meglio! E’ questa la risposta
che do a tutti coloro che mi chiedono:
” E ma mangiare sano e vegetariano o vegano costa
tanto!”
Non è vero, costa tanto comprare cibo che non
consumeremo e che finirà buttato, costano tanto la
carne, i salumi, il pesce e i formaggi.
Le verdure e la frutta di stagione – bio o non bio è
una scelta vostra – i legumi e i cereali integrali non
costano tanto, costano il giusto, soprattutto quando
ci danno garanzia di una filiera corretta e
certificata.
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Sostanze allergizzanti
Quando trovate la dicitura “Può contenere
tracce di…” seguito dal nome del potenziale
allergene, significa che il prodotto può essere
stato accidentalmente contaminato da
sostanze allergeniche (attraverso ad esempio
la presenza di allergeni nello stabilimento
produttivo o di macchinari che ne eseguono
la manipolazione).
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“Senza zucchero”
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ZUCCHERO
L’ alimento potrebbe contenere dolcificanti diversi, con un
impatto sulla glicemia tale e quale quello dello zucchero.
Occhio, quindi, se fra gli ingredienti trovate :
sciroppo di glucosio o di fruttosio,
destrosio,
lattosio,
Maltosio
Aspartame o acesulfame
Anche questi, infatti, sono zuccheri e spesso vengono usati
contemporaneamente nello stesso cibo, in modo che nessuno
sia presente in quantità eccessiva.
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LO SCIROPPO DI GLUCOSIO
Lo sciroppo di glucosio infatti, dolcificante derivato dall'amido
di mais conosciuto con la sigla HFCS (High fructose corn syrup),
meriterebbe una trattato a parte, tanta ne è stata la sua
diffusione. Questo componente, inventato dall'industria
alimentare per abbattere i costi, aumentare il potere
dolcificante e creare dipendenza, è accusato negli ultimi anni di
essere la principale causa dell'obesità
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LO SCIROPPO DI GLUCOSIO
Presente in moltissimi degli alimenti di consumo quotidiano
bibite gassate,
succhi di frutta,
merendine,
integratori,
dolci, sciroppi,
panini da fast-food
snacks
yogurt,
sport drinks,
ketchup
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« l'elevato consumo di sciroppo di glucosiofruttosio predispone al diabete, problemi
cardiovascolari e obesità gli adolescenti «
The Journal of Nutrition
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Ad esempio gli zuccheri:
alcuni produttori utilizzano il trucco di indicare
diversi tipi di zucchero (saccarosio, fruttosio, sciroppo
di cereali, sciroppo di grano, zucchero di canna non
raffinato, destrosio e altri zuccheri)
in modo che la quantità di zucchero non compaia
tra le prime posizioni dell'elenco degli ingredienti.
Questo è un vero e proprio inganno che sposta
artificialmente lo zucchero più in basso nella lista e
non informa, di fatto, sul contenuto reale di zuccheri
presente nel prodotto.
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ATTENZIONE ALL’ ETICHETTA «IMBOTTITA»
è un trucco molto usato dai produttori del
cosiddetto "junk-food" (cibo spazzatura) e consiste
nel gonfiare la lista degli ingredienti con prodotti
"salutari" (bacche, erbe, super-cibi) ma che sono
presenti in quantità irrilevanti e la cui
somministrazione non produce reali effetti sulla
salute. Altri ingredienti invece, pare impossibile,
potrebbero essere addirittura dannosi alla salute.
Sono quelli i cui nomi, molto spesso, non sono alla
portata di tutti.
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«Senza Colesterolo»…
«Light»
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OLI E GRASSI
La dicitura “oli e grassi” deve per legge essere
sempre abbinata alla tipologia utilizzata.
Prestiamo grande attenzione e optiamo per
prodotti che utilizzano i grassi migliori come
l’olio d’oliva e il burro, piuttosto che indistinti
grassi o oli vegetali, grassi idrogenati o
parzialmente idrogenati, margarina, oli di semi
senza specificazione o di colza, mais, soia,
macadamia, strutto, sego.
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Grassi idrogenati - Oli Vegetali
PERICOLOSISSIMI !
Ora si usa la dicitura generica “olio vegetale” che si
riferisce quasi sempre a olio di palma, di soia, di colza.
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Grassi idrogenati - Oli Vegetali
DA EVITARE !
A partire dal dicembre del 2014, dovrà essere
specificata la natura degli oli vegetali utilizzati. I
produttori che oggi vantano l’assenza di grassi idrogenati
dovranno perciò rivelare l’impiego, assai diffuso, di olio
di palma .
Dal 2006 in America è oggligatorio indicare la quantità
di grassi idrogenati contenuti.
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“SENZA SALE”
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Glutammato
Monosodico
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Polifosfati e Sali di Fusione
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Più Chiarezza sui prodotti
“integrali”
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Alla ricerca del
Buon PANE:
Ok: farina integrale o segale integrale, acqua,
pasta acida o lievito, farina grano tenero tipo 2,
sale, olio oliva
NO: farina di frumento, crusca, acqua, grassi
vegetali non idrogenati,zucchero,lievito
NO : farina grano tenero, farina segale, acqua,
semi girasole o lino, olio vegetale, glutine di
frumento, lievito, destrosio, estratto di malto d
orzo, farina d orzo
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OGM = organismi di cui viene modificato il DNA
dall’ingegneria genetica
PRIMI PRODOTTI OGM:
Mais, pomodoro, soia, melanzana, barbabietola da
zucchero, melone
« nell’unione Europea gli alimenti che contengono
OGM in quantità superiori a 0,9% devono essere
obbligatoriamente segnalati in etichetta. Al di
sotto di questa percentuale no.»
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Glifosato
tracce di veleno nella
pasta e nei cibi che
mangiamo tutti i giorni
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ACQUA AL GLIFOSATO
Il Test-Salvagente ha analizzato 26
campioni provenienti da diverse città
italiane e in due casi, nel comune di
Brusnengo (Biella) e di Campogalliano
(Modena) ha riscontrato l'Ampa, un
derivato del glifosato che con l'erbicida
condivide la tossicità, è risultato superiore
ai limiti di legge. Eppure nessuna Regione
italiana, a oggi, analizza la presenza di
glifosato
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LE MARCHE CON TRACCE DI
GLIFOSATO

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
Kellogg’s All brain plus bastoncini,
Fette integrali Gentilini (0,130 mg/Kg)
Farine magiche Manitoba La Conte (0,023 mg/Kg)
Farina d’America Manitoba Molino Spadoni (0,098
mg/Kg).
Spaghetti del Verde (0,083 mg/Kg),
Divella (0,033 mg/Kg),
Pasta Garofalo (0,043 mg/Kg),
La Molisana (0,056 mg/Kg),
Pasta Lidl (0,070 mg/Kg).
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LE MARCHE CON TRACCE DI
GLIFOSATO
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Kellogg’s All brain plus bastoncini,
Fette integrali Gentilini (0,130 mg/Kg)
Farine magiche Manitoba La Conte (0,023 mg/Kg)
Farina d’America Manitoba Molino Spadoni (0,098
mg/Kg).
Spaghetti del Verde (0,083 mg/Kg),
Divella (0,033 mg/Kg),
Pasta Garofalo (0,043 mg/Kg),
La Molisana (0,056 mg/Kg),
Pasta Lidl (0,070 mg/Kg).
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Le Uova: controllare il Codice
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LE UOVA
Consigli Pratici:
1. Controllare il guscio che deve essere opaco e vellutato
2. Scuotere l’uovo
3. Per evitare salmonella non pulire con acqua il guscio
dell’uovo
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PATATINE, e SNACK SALATI
“Patatine gusto cipolla”
Patate, olio vegetale, grassi vegetali, farina riso,
amido mais, panna acida, cipolla, glutammato
mono sodico, destrosio, siero di latte, acido lattico,
proteine del latte , malto destrine, E471, sale
“Snack Salato al formaggio”
Farina di mais, olio vegetale, formaggio fuso, sale,
aromi, malto destrine
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Ingredienti:
Farina
di
frumento,
zucchero,
burro, grasso vegetale, sciroppo
di glucosio, uova, cacao 2.4%,
panna fresca pastorizzata 1.7%,
latte scremato in polvere, miele,
sale, agenti lievitanti (carbonato
acido di sodio, carbonato acido
d'ammonio,
tartrato
monopotassico), aroma vanillina.
Prodotto in uno stabilimento che
utilizza anche arachidi, frutta a
guscio, sesamo, soia.
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Ingredienti:
Farina di farro (38%)*,
fiocchi di farro* (29%),
zucchero di canna*, olio
extravergine di oliva (14%)*,
malto di riso*, agenti
lievitanti (carbonato acido
di ammonio, carbonato
acido di sodio), sale marino.
*Da agricoltura biologica.
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Schiacciatine
«ottime,versatili,sfiziosissime»
Ingredienti: farina di frumento,Olio vegetale, sale, lievito,farina di
frumento maltato,aromi,antiossidanti,estratto di rosmarino
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INGREDIENTI : *farina di farro,
*farina integrale di farro,
*olio extravergine di olive,
*rosmarino, sale marino
lievito di birra
*da agricoltura biologica
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Frodi alimentari: è psicosi.
…
Findus, Star, Nestlè, Ikea ritirano i
prodotti.
Da Ikea a Findus, da Buitoni a
Nestlè, oltre 200 prodotti ritirati
dal commercio in oltre 24 paesi del
mondo”
Pubblicato il 07/03/13 in News Ambiente & Energia
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Pesticidi e prodotti animali
-esacloruro di benzene (BHC)
-dicloro difenil tricloroetano (DDT)
-Diossina
-dieldrina
Università Berkeley - California
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Il problema di oggi:
Gli allevamenti intensivi che puntano
alla QUANTITA’ a discapito della
QUALITA’
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Perché Biologico?
1.Sono esclusi fertilizzanti,fitofarmaci,diserbanti,conservanti
chimici e farmaci
2.OGM free
3. Rispetto dell’ambiente e suoi equilibri
4.Divieto dell’uso di ormoni o stimolanti della crescita e più
rispetto per l’animale
5.Terreni più fertili
6. Supporto della produzione locale (km 0)
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Come riconoscere i prodotti
biologici
Norme sull'etichettatura
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Come riconoscere i prodotti
biologici
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Come riconoscere i prodotti
biologici
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per prodotti coltivati in uno dei paesi
comunitari
AGRICOLTURA UE
AGRICOLTURA ITALIA
AGRICOLTURA NON UE
prodotti coltivati in paesi terzi
AGRICOLTURA UE / AGRICOLTURA
NON UE
prodotti contenenti prodotti NON
coltivati in parte in europa e in parte in
paesi terzi
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BIOLOGICO
"Vero o Falso?"
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L’agricoltura biologica non fa uso di
pesticidi?
FALSO
L’agricoltura biologica non può fare uso di pesticidi di sintesi,
ma ne utilizza alcuni di origine naturale. Alcuni prodotti naturali invece
ammessi sono la famiglia di molecole chiamate piretrine, lo spinosad,
oppure alcune sostanze usate tradizionalmente
quali il solfato e l’idrossido di rame, lo zolfo,
Nonostante siano di origine naturale alcune delle sostanze ammesse
possono comunque avere un impatto ambientale non trascurabile: i
l rotenone una sostanza naturale, era permessa in agricoltura biologica
ma a causa della sua tossicità è in via di eliminazione dai protocolli di
coltivazione.
I sali di rame, ampiamente utilizzati come fungicidi, sono tossici, si
accumulano nel terreno e non vengono eliminati facilmente.
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I prodotti biologici hanno meno residui di
pesticidi.
VERO
Nel 2009 l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare,
con sede a Parma) ha pubblicato un rapporto sui residui di pesticidi
sugli alimenti nella UE. Sono stati analizzati 74.305 campioni
di circa 350 prodotti alimentari diversi. Il 96 per cento dei campioni
sono risultati conformi ai limiti di legge mentre nel 4 per cento dei
casi sono stati superati i limiti legali per uno o più pesticidi. Se si
considerano gli alimenti biologici, la percentuale di prodotti con
residui nella norma è del 98,76 per cento mentre l’1,24 per cento
era fuorilegge.
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L’agricoltura biologica non può fare uso
di OGM
VERO
Le normative che regolano la produzione biologica vietano
la coltivazione di piante geneticamente modificate. È
altresì vietato l’uso di OGM come mangimi negli
allevamenti biologici per la produzione di latte o carne.
Alcuni OGM in commercio, ad esempio quelli resistenti agli
erbicidi, sono in totale contrasto con i principi
dell’agricoltura biologica, perché sono pensati per essere
utilizzati congiuntamente ad un diserbante. Sarebbe però
possibile produrre piante geneticamente modificate, ad
esempio resistenti naturalmente ad alcuni insetti o virus,
che potrebbero essere coltivate in modo biologico senza
violare i principi a cui si ispira questo tipo di agricoltura
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9 cibi che è meglio comprare
bio
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9 cibi che è meglio comprare
bio
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ALIMENTI
PER
L’INFANZIA
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Spesa consapevole soprattutto per
loro!
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Omogeneizzati e cibi per
bambini
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Consigli in pillole:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
Non mangiare nulla che la tua bisnonna non riconoscerebbe
come cibo
Mangia alimenti che possano marcire
Mangia cibi integrali, come la natura crea
Mangia cibi che stanno su una sola gamba (funghi e
vegetali) che sono migliori di quelli che stanno su 2 (polli e
volatili) rispetto a quelli che stanno su 4 (mucche, maiali..)
Mangia molte verdure colorate
Mangia pesci piccoli o animali che mangiano bene
Evita prodotti che in etichetta dicono di fare bene alla tua
salute
Evita cibi Light, senza grassi, senza zuccheri o pubblicizzati
in tv
Evita cibi che contengano dolcificanti fra i primi 3
ingredienti
Inoltre……
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Consigli in pillole:
a)
paga di più e mangia di meno
b) Scegli prodotti di stagione
c) Riutilizza l acqua di cottura delle verdure
d) Dosa da solo zucchero e sale nei cibi
e) Non fare acquisti impulsivi
f)
Entra al supermercato a stomaco pieno
…..ed esci appena puoi!
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” Non chiederti perchè il cibo sano
costi tanto, chiediti perchè il cibo
spazzatura costi così poco!”
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L’alimentazione e il cibo
che scegliamo è importante:
Se da malati può aiutare a stare
meglio, da sani può aiutare a non
farci ammalare!
Franco Berrino-Istituto Tumori Milano
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“TUTTO QUELLO CHE
NON SI MANGIA
FA BENE ALLA SALUTE.”
Guido Ceronetti,
Il silenzio del corpo
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Grazie per l’attenzione
Drssa Cremonini Alessandra
Recapito : 340 40 35 820
[email protected]
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