5 A INS Doc del 15 maggio 2011

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5 A INS Doc del 15 maggio 2011
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“G.GALILEI”
Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica
Via G.Galilei 66 57122 Livorno Tel: 0586 447111 Fax 0586447148
e-mail [email protected] - www.galileilivorno.it
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
II CICLO
Documento del Consiglio di classe
Classe V sez. A INFORMATICA
Anno scolastico 2010/11
Corso SIRIO
Contenuto:
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Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione)
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe, progetti speciali, visite
guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze degli alunni)
Relazioni e programmi svolti
1. Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso
formativo
Documento relativo ai crediti formativi e ai crediti scolastici
Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
1. i criteri e gli strumenti di valutazione adottati e relative griglie
o esperienze di programmazione e simulazione della prima prova
o esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova
o esperienze di programmazione e simulazione della terza prova
o schede informative relative alle prove svolte nelle seguenti date:
◊ Simulazione della prima prova:
6/04 ; 4/05
◊ Simulazione della seconda prova:
7/04 ; 5/05
◊ Simulazione della terza prova:
15/03 ; 5/04 ; 29/04
Elenco dei candidati
Composizione del Consiglio di classe
Livorno,15 maggio 2011
La Dirigente Scolastica
(Prof. Giuliana Ficini)
Documento del Consiglio di classe– pag. 1/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
IL CORSO SERALE
I corsi serali che si tengono presso l'Istituto Tecnico Industriale sono stati pensati prevalentemente
per gli studenti lavoratori o comunque per coloro che desiderano conseguire un diploma, ma non
hanno l'opportunità di frequentare i corsi diurni. Si tratta spesso di adulti che hanno un curriculum
di studi non regolare.
Principalmente per questo motivo, l'orario delle lezioni inizia nella prima serata. L'articolazione
delle lezioni nel corrente anno scolastico è su cinque giorni (escluso il sabato), con inizio alle 17.45,
e fine alle 22.45. Ogni giorno sono pertanto previste sei unità orarie di lezione (di 50 minuti).
Ben conoscendo quelli che sono gli impegni degli studenti che hanno scelto di frequentare un corso
serale, il lavoro viene svolto principalmente in classe. Gli insegnanti inoltre cercano di adoperarsi in
ogni modo perché non si abbiano mai a creare lacune incolmabili nella preparazione degli studenti,
anche qualora la continuità nella frequenza non potesse sempre essere ottimale.
Il corso serale dell’ITIS “G. Galilei” aderisce al progetto SIRIO che prevede la possibilità per lo
studente che si iscrive di far valere crediti scolastici formali, evitando così di seguire alcune
discipline in cui lo studente abbia già in altri corsi conseguito la sufficienza. Ciò vale anche per la
terza prova di esame ed il colloquio nei quali lo studente può chiedere l’esonero nelle discipline in
cui è stato esonerato durante l‘anno.
L'iniziativa dei corsi serali dell'ITI si caratterizza per la sua differenza con i normali curricoli
istituzionali dei corsi diurni, tanto da connotarsi come vera e propria "seconda via" all'istruzione. Il
sistema formativo degli adulti, infatti, assolve due funzioni:
- qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non
costituisce più una garanzia dall'emarginazione culturale e/o lavorativa;
- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano
ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.
Il lavoro viene svolto principalmente in aula e nei laboratori.
Quadro orario settimanale.
La seguente tabella è quella valida per il corso serale.
Classe
V
Italiano e Storia
4
Lingua Straniera
2
Matematica
6(2)
Elettronica e Telecomunicazioni
5(2)
Sistemi
5(3)
Informatica
5(3)
Economia Industriale ed elementi di Diritto
2
Totale ore settimanali
29(9)
Le ore riportate tra parentesi sono di Laboratorio.
Discipline
Documento del Consiglio di classe– pag. 2/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
1. Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità
didattica, partecipazione, impegno, socializzazione)
La classe, composta attualmente da 18 studenti, si è formata dall’anno scolastico 2008/2009. Ogni
anno si sono aggiunti alunni provenienti da esperienze socio-culturali e scolastiche diverse.
Quest’anno ci sono stati due ingressi dal diurno, due da una scuola privata e due ripetenti di quinta.
Uno studente si è ufficialmente ritirato. La maggioranza degli studenti sono lavoratori. La mancata
continuità didattica per Diritto, Elettronica e Informatica non ha permesso lo sviluppo di un solido
metodo di studio. Il consiglio di classe ha ritenuto pertanto opportuno adeguare i programmi alla
realtà della classe. Per quanto riguarda il profitto si evidenzia una notevole disomogeneità a livello
delle conoscenze e delle competenze dei singoli alunni. A fronte di elementi che hanno sempre
partecipato al dialogo educativo, con costante impegno e interesse per tutte le materie e con risultati
in alcuni casi decisamente buoni, altri hanno mostrato discontinuità nella partecipazione. La
situazione di carichi lavorativi pesanti aggravati da problematiche legate al pendolarismo e
familiari, hanno causato, per alcuni, il raggiungimento faticoso degli obiettivi minimi.
L’atteggiamento solidale e collaborativo instaurato tra gli studenti, è stato un sostegno
fondamentale per il superamento degli ostacoli nell’apprendimento legati alle assenze occasionali.
2. Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe,
progetti speciali, viaggi e visite guidate ed aziendali, stage in azienda in
relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni)
La specificità del corso non ha reso possibile l’attivazione di progetti particolari.
3. Relazioni e programmi svolti
Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi
del percorso formativo
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Relazione finale del docente di Italiano e Storia
Prof. Roberto Mercanti
Classe: 5^ Informatica Serale
Docente: Prof. Roberto Mercanti
Testi adottati: Saviano-Angioloni-Giustolisi-Mariani-Pozzebon-Panichi, "Liberamente", vol. 3°,
Palumbo Editore.
Giardina-Vidotto- Sabbatucci, “Guida alla storia”, vol. 3°, ed. Laterza.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2009-2010
Totale ore 1 trimestre
54
Totale ore al 5/05/11
99
Totale ore previste nel 2o pentamestre
66
Totale ore previsto alla fine dell’a.s. 2009/2011
12
• Presentazione della classe
La classe dopo un ritiro, e un nuovo inserimento (in data 19/01/11) risulta composta da 18 alunni,
(di cui una di nazionalità moldava). Il gruppo, ha mostrato, generalmente un discreto interesse per le
due discipline. Gli studenti hanno dimostrato estrema correttezza e maturità nel dialogo educativo,
la frequenza è risultata, compatibilmente con gli impegni familiari e/o lavorativi, sufficientemente
regolare (a parte 5/6 casi). Ciò ha permesso un clima collaborativo che ha favorito il conseguimento
di risultati nel complesso più che sufficienti, senza mostrare, tuttavia, punte d’eccellenza. Soltanto
tre studenti hanno riportato risultati non pienamente sufficienti, soprattutto nello scritto, a causa di
lacune pregresse solo in parte recuperate. La studentessa di madrelingua straniera, pur evidenziando
ancora alcune comprensibili lacune grammaticali, ha fatto grandi progressi, grazie ad una costante
applicazione.
E' stato necessario una trattazione riepilogativa di alcuni aspetti dell’800 storico-letterario e, nei casi
sopra citati, un richiamo agli aspetti morfologico-sintattici generali. L'elaborazione didattica e lo
studio è stato svolto essenzialmente in classe durante le lezioni e quasi mai (salvo la preparazione
delle verifiche) si è fatto affidamento sullo studio svolto a casa, per i vari impegni lavorativi e/o
familiari
All’orale gli alunni più capaci sono in grado di definire le caratteristiche della poetica di un autore,
di un’epoca o di una corrente, oppure di partire dalle considerazioni di carattere storico-culturale
per contestualizzare i fenomeni e autori letterari più rilevanti. Gli alunni più fragili invece possono
compiere queste operazioni solo se opportunamente guidati.
Data l’esiguità delle ore settimanali (4 ore curricolari alla settimana con programmi analoghi ai
corsi del diurno), il programma risulta, alla fine, deficitario di alcune parti e di alcuni autori
importanti del quadro storico-letterario richiesto dall’Esame di Stato. Nonostante ciò tenendo
presente che tutte le attività di apprendimento si sono svolte unicamente in classe, il docente può
ritenersi soddisfatto del percorso svolto.
Storia e Letteratura
All’insegnamento della Storia e della Letteratura sono state attribuite importanti finalità di tipo
formativo di ordine generale. Per il corso serale, rispetto ad altri indirizzi, le due discipline si
presentano insieme con un solo giudizio finale. Ciò ha portato, entro i confini delle quattro ore
settimanali, a costruire un programma che avesse particolare attenzione alla contestualizzazione e
Documento del Consiglio di classe– pag. 4/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
privilegiasse la conoscenza dei testi nel suo storico costituirsi con riferimenti alla storia e anche alla
letteratura europea.
Obiettivi disciplinari realizzati in termini di conoscenze, competenze e abilità
Considerando le diversità dovute ai disomogenei livelli di partenza, i principali obiettivi didattici
conseguiti dagli alunni al termine dell’anno scolastico sono:
Conoscenza dei principali avvenimenti ed i più importanti fenomeni storici del periodo
compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni del secondo dopoguerra;
Conoscenza delle linee di sviluppo e delle principali manifestazioni della cultura italiana e della
letteratura italiana;
Saper stabilire nessi tra gli aspetti formali fondamentali di un testo letterario e il contesto storico
in cui si colloca;
Capacità di mettere in relazione le principali caratteristiche sociali, politiche e culturali delle
epoche storiche;
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per orientarsi di fronte al presente;
Conoscenza diretta delle opere proposte e degli essenziali strumenti di analisi;
Conoscenza delle poetiche dei singoli autori della letteratura;
Saper esporre in forma organica e con un linguaggio sufficientemente appropriato le proprie
idee e conoscenze;
Redigere testi scritti delle tipologie diverse su tematiche di carattere personale, letterario,
storico, sociale e culturale secondo le indicazioni fornite dal Ministero per l’Esame di Stato.
Metodi, strategie didattiche verifiche e valutazioni
Nello svolgimento dei programmi di italiano-storia si sono effettuati frequenti collegamenti,
confronti e parallelismi tra le due discipline (con accenni anche ad ambiti disciplinari diversi, come
quello filosofico ed artistico), in modo da stimolare gli studenti ad una visione critica degli eventi e
dei movimenti. Sono stati utilizzati quali metodi didattici: lezioni frontali, analisi testuali, lettura di
saggi brevi ed articoli, elaborazioni di tematiche di attualità, analisi di cartine storico/geografiche.
Ad integrazione della preparazione alla Prima prova dell’Esame di Stato, è stato svolto una serie di
lezioni in merito alle diverse tipologia della prova scritta di italiano con relative simulazioni della
prima prova scritta degli esami di stato. Le verifiche, oltre alla modalità sopra indicata, hanno
compreso prove scritte strutturate- semistrutturate e interrogazioni orali.
Nei criteri di valutazione si è tenuto conto di tutti gli elementi che consentono di definire il profilo
dell'alunno in rapporto alle sue conoscenze ed abilità ed al comportamento messo in atto per
ottenerle, la sufficienza è stata definita come conoscenza non approfondita ma corretta, esposizione
semplice ma chiara, applicazione corretta delle conoscenze minime, capacità di cogliere il
significato di un testo letterario o di un avvenimento storico.
Oltre ai testi in adozione sono state utilizzate fotocopie da altre fonti.
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Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Anno Scolastico 2010/2011 - Classe 5^ Informatica Serale - Docente: Prof. Roberto Mercanti
• Italiano-Storia: Programma svolto, contenuti specifici
Contenuti recuperati dal programma della classe 4a:
- Il risorgimento e l'unità d'Italia.
Modulo n. 1: La seconda metà del XIXo secolo, il naturalismo europeo e il Verismo in Italia
- La seconda rivoluzione industriale e l'età dell'imperialismo, situazione economica, politica, e
sociale tra il 1870 e il 1914.
- L’evoluzione della società e della politica italiana nel periodo post unitario.
- La letteratura italiana per formare i giovani italiani: “Cuore” di De Amicis e “Pinocchio” di
Collodi
- Il Positivismo e il Naturalismo francese.
- Il Verismo in Italia e la figura di Giovanni Verga: "La Roba", "Rosso Malpelo", "I Malavoglia"
Modulo n. 2: Il mondo a cavallo tra il XIX° e XX° secolo
- L'età giolittiana
- Il Decadentismo in Europa ed in Italia, G. Pascoli e G. D'Annunzio: biografie e poetiche
- G. Pascoli: "Il fanciullino", "Lavandare", "X Agosto", "Novembre", "Il Tuono", "Temporale", "Il
Gelsomino notturno"
- G. D'Annunzio: "La pioggia nel pineto"
Modulo n.3: la Prima Guerra Mondiale, presupposti, svolgimento e conseguenze.
La prima guerra mondiale
La Rivoluzione Russa
I. Svevo: biografia e poetica, "La coscienza di Zeno"
G. Ungaretti: vita e poetica, "In memoria", "I fiumi","San Martino del Carso", "Veglia",
"Natale", "Mattina", "Soldati", "Non gridate più"
Modulo n. 4: Crisi e problematiche tra le due guerre, il secondo dopoguerra
I problemi del dopoguerra in Italia ed in Europa
L. Pirandello: biografia e poetica,"L'umorismo", "C'è qualcuno che ride", "La carriola",Il fu
Mattia Pascal", "Sei personaggi in cerca d'autore","Enrico IV"
E. Montale: biografia e poetica,"Spesso il male di vivere ho incontrato", "Limoni", "Meriggiare
pallido e assorto", "Non chiederci la parola", (*)"Ho sceso dandoti il braccio"
La nascita, lo sviluppo, l’affermazione, le caratteristiche del regime fascista in Italia.
La crisi del 1929 (negli U.S.A.. ed in Europa), il New Deal negli Stati Uniti
Ascesa, affermazione e contenuti del Nazismo in Germania
(*) Lo Stalinismo in URSS, la guerra di Spagna
(*) La seconda guerra mondiale e la resistenza
(*) P. Levi: biografia e poetica, "Se questo è un uomo"
(*) La guerra fredda e il mondo bipolare
Nota: Si precisa che nel periodo intercorrente tra l'approvazione del seguente documento ed il termine delle lezioni è
previsto lo svolgimento degli ultimi argomenti così elencati (*).
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Relazione finale del docente di Lingua Inglese
Prof. Susanna Giannetti
Presentazione della classe
La classe ha evidenziato fin da subito una preparazione di base profondamente disomogenea, ma
anche un atteggiamento collaborativo e propositivo che hanno permesso un proficuo svolgimento
delle lezioni che ha consentito agli studenti di raggiungere una preparazione complessivamente ai
limiti della sufficienza .
Per diversi studenti permangono ancora lacune nella produzione scritta, mentre per la maggioranza
ci sono difficoltà nella produzione orale che non è stato possibile esercitare a sufficienza per
l'esiguo numero di lezioni settimanali ( 2 moduli di 50 minuti) e la frequenza fluttuante tipica di
questo corso di studi.
Obiettivi conseguiti
•
•
•
•
Sapere comprendere un testo scritto di tipologia generale e tecnica, sia nel suo significato
generale, sia nel dettaglio delle informazioni ivi contenute attraverso la traduzione analitica
del brano e la risposta a quesiti aperti ad esso riferiti, con accettabile correttezza formale.
Saper comprendere un messaggio orale di varia tipologia anche a carattere specifico al
settore di specializzazione rispondendo a quesiti ad esso riferiti in modo sufficientemente
corretto.
Saper riferire, in modo personale il contenuto di un testo a carattere tecnico scientifico
utilizzando il lessico adeguato.
Saper sostenere semplici conversazioni su argomenti sia a carattere generale che specifico
del settore di specializzazione con sufficiente precisione terminologica.
Contenuti
La scelta dei contenuti è stata condivisa per quanto possibile con gli studenti. Nel secondo periodo
dell’anno scolastico sono stati privilegiati argomenti che potessero essere di interesse per la
specializzazione e offrissero spunti interdisciplinari con le materie di indirizzo, ma durante tutto
l’anno sono stati trattati anche argomenti di attualità e di letteratura per fornire un ampio spettro di
conoscenza della lingua inglese formale e informale oltre che tecnica.
MODULO 0: GRAMMAR REVISION
•
Sentence Structure
•
Verb Tenses
•
Passive Voice
•
How to make a summary
•
How to write an essay
•
How to answer to comprehension questions
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MODULE 1: MISCELLANEA
• Bright ideas or good lighting? (fotocopia)
• Short story : The Invisible man (fotocopia)
• CLIL Technology: When Americans Buy…..They go online first (fotocopia)
• Gateway to the future (fotocopia)
• Anger on the roads (fotocopia)
• HI Tech (fotocopia)
• Compelling assistants (fotocopia)
MODULE 2: INFORMATION TECHNOLOGY 1
UNIT 1: LIVING IN A DIGITAL AGE
1. The digital Age
UNIT 2: COMPUTER ESSENTIAL
1. Computer hardware
2. What is a computer?
3. Different types of computer
4. Language work : classifying
MODULE 3: INFORMATION TECHNOLOGY 2
UNIT 3:INSIDE THE SYSTEM
1. What is inside a PC system?
UNIT 4: BUYING A COMPUTER
1. In a computer shop
2. Choosing the right computer
3. Purchasing a computer (fotocopia)
UNIT 18: CHAT ROOM
1. How to manage a chat room (fotocopia)
Nelle prossime lezioni il programma verrà completato con la trattazione di ulteriori letture
specialistiche e letture di argomenti di attualità/ letteratura inglese.
Metodologia didattica
L’attività didattica si è svolta per quanto è stato possibile in lingua inglese in modo da favorire la
competenza comunicativa. Gli obiettivi didattici sono sempre stati esplicitati agli alunni in modo da
renderli consapevoli nel progresso di apprendimento.
Tutte le attività hanno avuto come obiettivo il saper cogliere il significato dei vari messaggi ed
individuare informazioni specifiche.
La lezione frontale è stata utilizzata per la presentazione dell’argomento da parte del
docente,seguita dalla lettura, ricerca di sinonimi o perifrasi delle parole nuove e la conseguente
comprensione dei testi da parte degli alunni.
Sono stati utilizzati i testi in adozione facendo però, spesso, ricorso anche a fotocopie di articoli
reali ricercati sul web per la trattazione di alcuni argomenti.
Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato tutte le volte che le circostanze l’hanno
richiesto
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Sussidi didattici
Libri di testo, fotocopie, realia, uso del dizionario monolingue on line, attività multimediali in
genere
Criteri e strumenti di valutazione
Per la valutazione si è fatto uso di prove scritte a carattere sommativo che comprendessero quesiti
aperti su argomenti studiati nei moduli e /o “Multiple choice” questions. . Per la rielaborazione
personale delle risposte è stato consentito l’uso del vocabolario monolingue (cartaceo e on-line) sia
durante le prove formative che in quelle sommative.
Le verifiche orali sono state effettuate in itinere quindi assai frequenti a breve, medio e lungo
termine rispetto allo svolgimento dei moduli, soprattutto attraverso domande flash da posto e con
interrogazioni programmate.
Per la valutazione sono state utilizzate griglie con i seguenti parametri:
• Comprensione
• Conoscenza dell’argomento
• Correttezza espressiva
• Capacità di rielaborazione personale
Per l’attribuzione dei voti si è fatto uso della scala da 1 a 10.
Nella valutazione finale oltre alla misurazione dei risultati conseguiti nelle prove indicate, si terrà
conto anche della frequenza regolare, della partecipazione attiva alle lezioni, ed infine dell’impegno
e dell’assiduità dimostrate nello studio della materia.
Libri di testo adottati
-
Infotech di Santiago Remancha Esteras
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Relazione finale del docente di Economia industriale ed elementi di
diritto
Prof. Angela Pernice
OMISSIS
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Relazione finale del docente di Matematica
Prof. Carla Adriani
(Ins. Tec. Pratico: Prof. Andrea Parodi)
Libri di testo adottati
Dodero Baroncini Manfredi Lineamenti di Matematica Modulo F e D Ed-Ghisetti e Corvi
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2010-2011:
Totale ore 1° quadrimestre
73
Totale ore 2° quadrimestre al 15/5/2010
89
Totale al 15/5/2010
162
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2009/2010
24
Totale ore previsto dal piano di studi (n.6 ore settimanali)
198
Presentazione della classe
La maggior parte degli alunni ha partecipato alle lezioni in modo assiduo e continuativo,
dimostrando interesse per la disciplina. Alcuni si sono distinti per l’impegno, la frequenza e la
partecipazione, dimostrando una buona capacità organizzativa nella distribuzione dei propri
impegni. Altri invece, a causa di numerose assenze dovute a impegni lavorativi e familiari, hanno
raggiunto risultati decisamente modesti nel profitto. Le lezioni si sono svolte in un clima positivo in
cui si è percepita la volontà degli alunni di apprendere delle tematiche che sono, per loro natura,
complesse. Le ore di lezione si sono rivelate, purtroppo, insufficienti a svolgere in maniera
completa ed esauriente il programma previsto.
Obiettivi
1. acquisire pratica di processi induttivi e di capacità di deduzione;
2. esprimersi in modo chiaro e corretto, utilizzando il lessico specifico della materia;
3. matematizzare semplici problemi; applicare consapevolmente principi e
rappresentare ed individuare dati e relazioni.
regole;
Per raggiungere tali obiettivi ho cercato di:
rendere familiare il lessico matematico scientifico di base, stimolare le domande;
far nascere il desiderio di individuare le motivazioni di un processo logico;
riuscire a discernere quali alternative sono migliori per raggiungere un certo scopo.
Contenuti
Per quanto riguarda lo svolgimento del programma, non tutti gli argomenti previsti sono stati
affrontati per i motivi citati in precedenza. Durante le lezioni ho sempre cercato di rendere la classe
il più possibile consapevole e partecipe dei concetti che venivano affrontati e dei procedimenti
logici che portavano alle conclusioni.
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Metodi
Il metodo di lavoro è stato in parte deduttivo, cioè basato in maniera tradizionale sulla spiegazione
teorica, seguita da esempi ed esercizi esemplificativi, in parte induttivo, ossia introducendo un
argomento in via problematica. Grande spazio è stato dedicato allo svolgimento collettivo di
esercizi con discussione sistematica dei risultati ottenuti in modo da introiettare, oltre alla tecnica,
un pensiero risolutivo.
Alla fine di ogni unità didattica, attraverso esercizi individuali o di gruppo, ho ritenuto opportuno
determinare che gli studenti fossero in possesso dei requisiti minimi di comprensione e conoscenza
e, nel caso di un risultato negativo, procedere ad un consolidamento con ulteriori esercizi.
Gli esercizi sono stati svolti sempre cercando di attivare una risoluzione autonoma e personale,
assegnando il tempo necessario ad ognuno. Ad esercizio terminato si procedeva alla risoluzione
collettiva e alla discussione da parte di tutti di quanto acquisito.
Verifiche
Il momento della verifica e della valutazione ha costituito uno degli aspetti fondamentali della
programmazione curricolare. Ho sempre cercato di impostare le prove sia scritte che orali su temi
precedentemente sviluppati, in modo che il compito non diventasse solo un semplice strumento per
l’acquisizione di un voto, bensì un mezzo per verificare l'avvenuta assimilazione di un argomento e
l'efficacia del metodo d'insegnamento adottato.
Le verifiche sono state organizzate rispettando quanto svolto in classe e introducendo un elemento
che, basandosi sulle conoscenze acquisite, necessitava una rielaborazione personale e nuova.
Criteri di valutazione
Nella valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obiettivi minimi di conoscenza, concorrono:
la valutazione del progresso rispetto alla situazione iniziale, la partecipazione, l’impegno e
l’interesse mostrato
Strumenti utilizzati
Testo in adozione, fotocopie di appunti, fotocopie di testi vari.
Programma svolto
Integrale indefinito - Funzioni primitive di una funzione data. Integrale indefinito. Integrali
indefiniti immediati. Integrazione mediante scomposizione o semplice trasformazione della
funzione integranda. Integrazione delle funzioni razionali. Integrazione per sostituzione.
Integrazione per parti.
Integrale definito - Area del trapezoide. Proprietà dell’integrale definito. Funzione integrale.
Calcolo di aree di domini piani.
Integrali impropri - Definizione e classificazione.
Equazioni differenziali - Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili. Equazioni
differenziali lineari del II ordine omogenee a coefficienti costanti.
Successioni e serie numeriche - Definizione e classificazione. Definizione di una serie numerica.
Proprietà delle serie numeriche. Le serie geometriche e la loro somma. La serie di Mengoli.
Condizione necessaria per la convergenza. Criteri di convergenza di una serie numerica a termini
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positivi. Primo **criterio del confronto, **criterio della radice, criterio del rapporto, **criterio
dell’integrale. **Serie armoniche.
** Parte di programma non ancora svolto ma che intendo affrontare entro la fine dell’anno
scolastico.
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Relazione finale del docente di Elettronica e Telecomunicazioni
Prof. Alessandro Braccini
(Ins. Tec. Pratico: Prof. Andrea Malquori)
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2009-2010:
Totale ore 1° quadrimestre
44
Totale ore 2° quadrimestre al 15/5/2010
58
Totale al 15/5/2010
99
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2009/2010
119
Totale ore previsto dal piano di studi (n.4 ore settimanali)
132
Presentazione della classe:
La classe, l'ho trovata in una situazione di scarsa conoscenza delle basi fondamentali
dell'elettronica, pertanto nel primo periodo del corso ho tenuto lezioni accelerate dei concetti
basilari per affrontare il programma previsto per il quinto anno.Le attivita'sono state svolte in
maniera regolare per quanto riguarda la partecipazione e l'interesse degli alunni, meno regolare
relativamente agli approfondimenti che il tempo non ci ha permesso di affrontare.le attività' di
laboratorio sono state svolte in maniera tale da poter verificare meglio quanto detto nelle lezioni
teoriche al fine di accelerare il processo di apprendimento e recupero delle nozioni di base. Si
segnala la presenza di alcuni allievi più interessati e meglio disposti a collaborare con i docenti.
Questi stessi allievi insieme ad altri più portati alle attività pratiche ,hanno saputo utilizzare in modo
positivo e proficuo il tempo passato in laboratorio. Il profitto medio e' pienamente sufficiente,ma i
risultati sono piuttosto differenziati a causa di impegni di lavoro di gran parte di essi.
Prerequisiti:
Sono le conoscenze acquisite durante tutti gli anni precedenti del corso nelle materie di
specializzazione e in quelle affini, nonché in matematica e inglese.
Contenuti:
Il programma, allegato, ha lo scopo di far conoscere allo studente quegli elementi che fanno di un
tecnico informatico anche un conoscitore dell’hardware delle sue componenti e delle modalità di
interfacciamento tra esse.
Obiettivi Trasversali:
Acquisire autonomia operativa,saper lavorare in gruppo.
Obiettivi Disciplinari:
acquisire le conoscenze e competenze previste per la classe,saper relazionare un
esperienza di laboratorio e produrre il relativo materiale di corredo,acquisire un linguaggio tecnico
specifico.
Obiettivi Minimi:
Acquisire il livello sufficiente delle conoscenze su tutti i contenuti,saper progettare
semplici blocchi funzionali in relazione ai principali contenuti disciplinari.
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Strumenti e metodologia
Lezioni frontali e partecipate,problem solving,pratica in laboratorio.le lezioni sono state svolte nella
maggioranza dei casi con la partecipazione degli studenti con brevi interventi al fine di verificare la
comprensione durante lo svolgimento degli argomenti .le prove pratiche sono state o personalizzate
o spesso in gruppo.
Tempi
La materia e' stata svolta lungo tutto l'anno scolastico che e' diviso in un quadrimestre
breve(settembre-dicembre) e uno lungo(gennaio-giugno).
Tipo e verifiche
Sono state effettuate verifiche scritte e orali; le verifiche scritte sono state del tipo: domande a
risposte aperte ed esercizi.
Le esercitazioni pratiche sono state svolte usando la bread-board e le relative strumentazioni e sono
state fornite le relazioni scritte.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione sono stati quelli adottati dal consiglio di classe.
Contenuti disciplinari
ALIMENTATORI
Trasformatore
Raddrizzatore
Filtro
Stabilizzatore
Diodo zener
AMPLIFICA TORI OPERAZIONALI
Generalità ' e caratteristiche
Funzionamento open loop (comparatore) e closed loop
Configurazione invertente
Configurazione non invertente
Voltagè follower
Sommatore invertente e non invertente
Amplificatore differenziale
Integratore, derivatore ideali e reali
ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI SEGNALI
Schema a blocchi del sistema
Trasduttori, Condizionamento del segnale, Conversione, Multiplazione
Convertitori digitale –analogici, errore
DAC a reti pesate
Convertitori analogico-digitali, errori
ADC flash
Sample/Hold
Documento del Consiglio di classe– pag. 15/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
IL MODULO SOTTO RIPORTATO VERRA’ SVOLTO ENTRO LA FINE DELL’ANNO
SCOLASTICO
LE TELECOMUNICAZIONI
Sistemi di trasmissione, schema a blocchi
Tecniche di conversione
La modulazione
Distorsione, rumore, canale
Mezzi trasmessivi (cenni)
Concetto di informazione
Teorema di Shannon
Sistemi di trasmissione misti
Pulse code modulation
Ricostruzione del segnale in ricezione
Documento del Consiglio di classe– pag. 16/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Relazione finale del docente di Informatica
Prof. Enrica Castelli
(Ins. Tec. Pratico: Prof. Monica Toncelli)
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2010-2011:
Totale ore al 10/5/2010
129
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2009/2010
149
Totale ore previsto dal piano di studi
165
Obiettivi conseguiti
Conoscenze
La maggioranza della classe ha raggiunto una sufficiente conoscenza dei
temi trattati nel corso.
Competenze
La maggioranza della classe ha raggiunto sufficienti competenze
professionali relative agli argomenti oggetto del corso.
Capacità
Quasi tutti gli studenti della classe hanno maturato adeguate capacità di
analisi dei problemi e di documentazione delle soluzioni associate a
personale autonomia nell’attivazione delle competenze professionali
conseguite.
Contenuti
• Database relazionali
- Analisi di un problema e progettazione del database.
- modello E/R: entità, attributi e associazioni(“uno-a-uno”, “uno-a-molti”, “molti-amolti”); formalismo grafico di rappresentazione
- struttura fondamentale dei database relazionali: tabelle (campi e record), chiavi
primarie ed esterne, integrità referenziale; implementazione di una relazione “moltia-molti”
- principio fondamentale di non ridondanza dei dati e forme normali dei database
relazionali (prima, seconda e terza)
- DBMS Microsoft Access: tabelle, relazioni e query
•
•
Linguaggio SQL
comandi DDL: CREATE, ALTER, DROP
comandi DML: INSERT, DELETE, UPDATE
query SQL: semplici, di gruppo e nidificate
Tecnologie Internet
Documento del Consiglio di classe– pag. 17/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
- architetture client/server
- linguaggio HTML: struttura della pagina e tag fondamentali
- costrutti fondamentali del linguaggio PHP per la creazione di pagine dinamiche lato
server
• Laboratorio
- realizzazione di database in ambiente Microsoft Access
- realizzazione di pagine HTML per l’accesso remoto a database con tecnologia PHP
Metodologia didattica
I principali metodi di insegnamento adottati sono stati:
•
•
la lezione frontale interattiva, intesa come esposizione graduale ed organica di concetti,
argomenti e problematiche, supportata dalla proiezione di slide realizzati dai docenti e
forniti in copia agli studenti;
il lavoro di gruppo per lo svolgimento delle attività di laboratorio.
A partire dal mese di Febbraio sono state presentate alla classe e discusse con gli studenti le
prove scritte della disciplina Informatica proposte negli ultimi anni agli esami di Stato
dell’indirizzo; in alcuni casi è stata prodotta dall’insegnante una soluzione tipo completa
come riferimento.
Sussidi didattici
Molti degli argomenti trattati sono stati presentati mediante slide preparati dai docenti e forniti
in copia agli studenti; in classe, per la visualizzazione degli slide, è stato impiegato il
videoproiettore connesso al computer portatile. Per alcuni argomenti sono state fornite
fotocopie di manuali e/o articoli tecnici.
Il “laboratorio di Informatica” dell’indirizzo SIRIO, costituito è stato il luogo fondamentale
di sviluppo delle competenze professionali e di formazione della capacità di analisi delle
problematiche e di progettazione delle relative soluzioni (problem-solving, trouble-shooting).
Tempi
Ai singoli temi è stato dedicato il seguente tempo (comprese le attività di laboratorio e le
prove di verifica):
Database relazionali
Linguaggio SQL
Analisi prove di esame
Tecnologie Internet
60
40
35
15
Criteri e strumenti di valutazione
La verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite dagli studenti è stata effettuata
utilizzando le seguenti tipologie di prova:
• prove scritte, consistenti in esercizi di progettazione e/o programmazione
• esercitazioni di gruppo in laboratorio, consistenti nella progettazione, codifica, verifica e
documentazione di database e programmi applicativi
Documento del Consiglio di classe– pag. 18/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Relazione finale del docente di
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni
Prof. Marcello Aprea
(Ins. Tec. Pratico: Prof. Monica Toncelli)
Presentazione della classe:
La classe è composta da persone abbastanza affiatate tra di loro. Hanno seguito con saltuarietà le
lezioni dell’anno scolastico. Si sono inseriti nell’ultimo anno alcuni studenti provenienti dalla
precedente quinta, dall’esterno e dalla terza con procedura di integrazione alla quinta . Alcuni
elementi sono stati assidui altri hanno accumulato qualche assenza in più. Il dialogo educativo è
stato accettabile, la partecipazione a volte a singhiozzo per ovvi motivi di lavoro e famiglia ha
consentito tuttavia di svolgere l’intero programma previsto e di arrivare ad un livello di
preparazione che comunque dia le basi per acquisire con facilità nuovi argomenti tecnici relativi ai
concetti ed alla tecnoligie di rete ed alle reti stesse. Nel complesso gli studenti hanno mostrato una
sufficiente capacità di rielaborazione. I livelli raggiunti complessivamente sono da ritenersi
sufficienti in alcuni casi, sicuramente soddisfacenti in altri.
Obiettivi disciplinari specifici:
Conoscenze
Conoscere gli sviluppi più recenti nelle architetture delle reti.
Conoscere e saper usare i più diffusi standard d’interfaccia a livello di intersistemi. Conoscere le
problematiche e gli strumenti software relativi alla implementazione dei vari livelli dei protocolli di
rete, con particolare riguardo alle comunicazioni tra applicazioni e al collegamento tra reti,
sapendone realizzare l’integrazione.
Competenze
Saper affrontare problemi relativi alle reti di host in particolare riferiti all’aspetto della
comunicazione tra sistemi. Avere una chiara schematizzazione della stratificazione dei problemi
inerenti alle reti di host ed ai protocolli di comunicazione
Capacità
Saper affrontare l’analisi e la sintesi di piccoli sistemi di reti, sia in ambito industriale che nel
settore dei servizi, comprendenti sia componenti hardware che software, in ambito locale e
distribuito.
Svolgimento del programma:
Il programma svolto, come risulta dalla tabella riportata nel paragrafo dei contenuti, è abbastanza
coerente con quanto preventivato. Ciò ha consentito agli studenti un maggior grado di
comprensione. Il tempo che sarebbe stato impiegato per implementare le reti è stato utilizzato per
simulare con il pacchetto Cisco Packet Tracer meglio i concetti essenziali. La simulazione e’ stata
un notevole ausilio per la comprensione degli argomenti e per l’approfondimento di alcuni esempi
di applicazione.
Attività curricolari:
Le lezioni sono state di tipo frontale, di gruppo, di discussione, di esercitazione laboratoriale. Si
sono affrontati problemi in classe e rielaborati i problemi posti sul libro di testo, che è stata una
guida molto utile dell’ insegnamento.
Documento del Consiglio di classe– pag. 19/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Attrezzature utilizzate:
Le attrezzature utilizzate sono state il laboratorio dotato di una rete ethernet con host Windows XP.
Per quanto riguarda la implementazioni di esempi di reti si e’ fatto riferimento al pacchetto di
simulazione Packet Tracer di Cisco.
Contenuti:
periodo
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
temi proposti
Modulo 1. Elementi fondamentali di routing e sottoreti.
Unità 1.1 Routing IP (forwarding). Routing tra due sottoreti LAN connesse. Studio
approfondito del routing. Routine IP: lavorare con protocolli di livello 2.
Caratteristiche importanti del protocollo IP. Protocolli di routine. Comne fanno i
router a conoscere i percorsi IP. Funzionalià del protocollo di routine.
Unità 1.2 Subnetting IP . Stabilire il numero di sottoreti necessarie e della maschera
di rete risultante. Stabilire gli indirizzi di sottorete e gli indirizzi IP utilizzabili in
ciascuna rete. Stabilire la sottorete in cui si trova un host.
Modulo 2. Livelli di trasporto e Applicazione TCP/IP.
Unità 2.1 Il livello di trasporto TCP/IP. Controllo di flusso e windowing. Attivare e
terminare le connessioni TCP. Correzione degli errori TCP (affidabilità).
Segmentazione, ricomposizione e distribuzione in-order. Intestazionei TCP e UDP.
Identificare i processi di applicazione utilizzando numeri delle porte.
Unità 2.2. Il livello di Applicazione TCP/IP. Protocolli Applicazione utilizzati dagli
utenti (DNS, HTTP, SMTP, POP3, FTP).
Modulo 3. Reti, sottoreti e altro. Formato delle classi A,B e C. Esempi di
subnetting. Perché dividere in sottoreti. Esempi di progetto di reti.
Modulo 4. Reti WAN e router
Unità 4.1 Introduzione alle operazioni di routing nelle reti WAN. Inserimento di
router nei collegamenti WAN. Clocking WAN dei dispositivi DTE e DCE.
Standard WAN. Emulazione di linee dedicate in laboratorio. Introduzione al
routine nelle reti WAN. Componenti hardware e software di un router. Porte di
gestione di un Router.
Unità 4.2 Introduzione ai router. L’interfaccia CLI. Modalità EXEC di un router.
Modalita’ di configurazione del router. Booting iniziale di unn router. Accesso al
router. Utilizzo dell’interfaccia CLI di un router. Comando show version.
Unità 4.3 Configurazione di un router. Configurazione di un router per operazioni
di routine di base. Riepilogo delle modalià di configurazione. Configurazione
Ethernet e le interfacce seriali. Configurazioni di nomi host e password. Studio
dello stato di funzionamento utilizzando i comandi show. Modifica della
configurazione. Configurazione delle tabelle di host locali. Backup della
configurazione.
Unità 4.4 Informazioni e soluzione dei problemi relativi a dispositivi remoti.
Verificare quali livelli di rete sono in funzione. Elementi di base di Telnet. Funzioni
avanzate di Telnet: sospensione e passaggio tra diverse connessioni Telnet.
Comandi ping e traceroute.
Modulo 5. Routing e protocolli di routing.
Unità 5.1 Introduzione alle route IP statiche e connesse. Apprendere le route
connesse. Route statiche. Introduzione al routing dinamico. Terminologia tipica dei
protocolli di routing. Funzioni di un protocollo di routing. Algoritmi di
funzionamento dei protocolli di routing: funzioni del protocollo distance vector,
funzioni del protocollo link-state. I protocolli di routing: routing IP, RIP, OSPF,
Documento del Consiglio di classe– pag. 20/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Maggio
Giugno
EIGRP, BGP. Configurazione del protocollo RIP.
Unità 5.2 Protocolli di routing distance vector. Evitare i loop quando si effettua una
convergenza utilizzando i protocolli di routing distance vector. Operazioni distance
vector in una rete stabile. Il protocollo RIP. Alcuni parametri principali del
protocolo RIP. Verifica e soluzione dei problemi relativi al protocolloo RIP. Scelta
della route migliore tra le route possibili. Protocolli di routing, routing e
indirizzamento classful e classless.
Modulo 6. Complementi di TCP/IP
Unità 6.1 Funzionamento dei protocolli TCP e UDP. Controllo di flusso e
Windowing. Stabilire e concludere connessioni TCP. Attacchi Denial-of-Service e
SYN flooding. Correzione di errori TCP (affidabilità). Segmentazione,
riassemblaggio e in-order recovery. Confronto tra TCP e UDP. Funzionamento
della porta a livello Trasporto. Connessione a server: porte well-known. Confronto
tra le porte well-known, dinamiche e registered. Confronto tra indirizzi MAC,
indirizzi IP e numeri di porta.
Modulo 7. Access Control List (ACL). Introduzione
Libri di testo consigliati:
Odom-Knott, Fondamenti di networking, CCNA1, Pearson Education, 2006
Odom-McDonald, Router e fondamenti di routing, CCNA2, Pearson Education, 2007
Laboratorio: L’equipaggiamento del laboratorio è già stato descritto.
Testi di lettura, di consultazione, dispense, fotocopie, etc.
Sono state proiettate su proiettore slides, di cui sono state fatte fotocopie che perciò sono diventate
delle dispense. I libri di riferimento sono stati i libri di testo consigliati. Si è fatto uso del proiettore
per visualizzare lezioni su Internet (come il corso Cisco) o su PC.
Documento del Consiglio di classe– pag. 21/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
4.
Documento sui crediti formativi e sui crediti scolastici
La valutazione del Credito Formativo (CF), attribuita alla assoluta discrezione del C.d.C.,
vuol riconoscere il valore di attività, impegni, studi ecc… effettuati al di fuori della scuola; quindi il
Credito Formativo altro non è che una piccola ma significativa parte del più generale Credito
Scolastico. La somma dei crediti acquisiti in Terza, Quarta e Quinta dà il punteggio complessivo di
Credito Scolastico che va a costituire una parte del punteggio finale dell’Esame di Stato.
Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di
stato:
esperienze di programmazione e simulazione della prima e della
seconda prova
esperienze di programmazione e simulazione della terza prova;
Orientamenti sulla valutazione periodica e finale:
L’orientamento sulle valutazioni è stato attuato in accordo con quanto stabilito dal Collegio dei
Docenti. Per le specifiche si fa riferimento a quanto riportato sul POF pubblicato sul sito della
scuola.
Riunioni di classe in preparazione alle prove simulate:
Il Consiglio di Classe ritiene che la tipologia più adatta per la terza prova sia quella B.
Il calendario delle prove è stato:
15 marzo, 5 aprile e 29 aprile- Simulazione terza prova (tipologia B) - durata 150 minuti – materie
coinvolte: Diritto, Elettronica, Matematica, Sistemi. Per ogni materia: 3 domande aperte - Punteggio
massimo 15 punti.
7 aprile e 5 maggio – Simulazione seconda prova Informatica - durata 6 ore (da 50 minuti).
6 aprile e 4 maggio – Simulazione prima prova Italiano - durata 6 ore (da 50 minuti).
Di seguito si riportano le griglie adottate per la valutazione delle simulazioni della prima, seconda e
terza prova.
Documento del Consiglio di classe– pag. 22/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
criteri di correzione e valutazione per la prima prova scritta (Italiano)
•
TIPOLOGIA DELLA PROVA A : ANALISI DEL TESTO
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Misuratori
Si esprime in modo:
appropriato
corretto
sostanzialmente corretto
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Efficacia
argomentativa
Capacità di
Argomenta in modo:
sviluppare le proprie ricco e articolato
argomentazioni
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Analisi dei nodi
concettuali e delle
strutture formali
Capacità di analisi
d'interpretazione
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Capacità di
rielaborare, di
effettuare
collegamenti e fare
riferimenti, di
contestualizzare
Valutazione
complessiva
Sa analizzare e interpretare
Sa descrivere ed analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo
incompleto
Individua in modo errato
Rielabora … in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 23/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Punti
criteri di correzione e valutazione per la prima prova scritta (Italiano)
•
TIPOLOGIA DELLA PROVA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Macroindicatori Indicatori
Descrittori
Misuratori
Punti
Capacità di
Si esprime in modo:
Competenze
Ottimo/Eccellente
4
appropriato
linguistiche di base esprimersi
Efficacia
argomentativa
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Competenze
rispetto al genere
testuale
Capacità di
rispettare
consapevolmente i
vincoli del genere
testuale
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
dei documenti e
delle fonti
Valutazione
complessiva
corretto
sostanzialmente corretto
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Rispetta consapevolmente
tutte le consegne
Rispetta le consegne
Rispetta in parte le consegne
Rispetta solo alcune
consegne
Non rispetta le consegne
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3,5
3
2,5
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Ottimo/Eccellente
3
2,5
2
1,5
1
6
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
5
4
3
Nettamente insufficiente
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 24/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
criteri di correzione e valutazione per la prima prova scritta (Italiano)
•
TIPOLOGIA DELLA PROVA C: TEMA STORICO
Macroindicatori Indicatori
Descrittori
Capacità di
Si esprime in modo:
Competenze
esprimersi
appropriato
linguistiche di base
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2,5
2
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
corretto
sostanzialmente corretto
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Efficacia
argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Conoscenza degli
eventi storici
Capacità di
sviluppare in modo
pertinente la
traccia
Conosce e sa sviluppare in modo:
pertinente ed esauriente
pertinente e corretto
essenziale
poco pertinente e incompleto
non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
storiche
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Valutazione
complessiva
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 25/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
criteri di correzione e valutazione per la prima prova scritta (Italiano)
•
TIPOLOGIA DELLA PROVA D: TEMA DI ORDINE GENERALE
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Descrittori
Si esprime in modo:
appropriato
(Punteggiatura
corretto
Ortografia
sostanzialmente corretto
Morfosintassi
impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) gravemente scorretto
Efficacia
argomentativa
Capacità di
formulare una tesi
e/o di sviluppare le
proprie
argomentazioni
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Capacità di
sviluppare in modo
esauriente e
pertinente la
traccia
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
Valutazione
complessiva
Misuratori
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2,5
2
Argomenta in modo:
ricco e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
Conosce e sa sviluppare in modo:
pertinente ed esauriente
pertinente e corretto
essenziale
poco pertinente e incompleto
non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
Rielabora in modo:
critico
personale
essenziale
parziale
non rielabora
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
Documento del Consiglio di classe– pag. 26/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA SCRITTA
MATERIA: INFORMATICA
CLASSE 5 INFS
ALUNNO: COGNOME……………………….. NOME ………………….
INDICATORI
Conoscenza specifica
degli argomenti
Capacità di
argomentare le
conoscenze
Competenza nella
organizzazione della
relazione scientifica
Capacità di
elaborazione critica,
originalità e creatività
PUNTEGGIO LIVELLO
MASSIMO
VALUTAZIONE
 grav.insuf.
 insufficiente
5
 sufficiente
 buona
 ottima
 grav.insuf.
 insufficiente
4
 sufficiente
 buona
 ottima
 grav.insuf.
 insufficiente
3
 sufficiente
 buona
 ottima
 grav.insuf.
 insufficiente
3
 sufficiente
 buona
 ottima
PUNTEGGIO
1
2
3
4
5
1
2
3
3,5
4
1
1,5
2
2,5
3
1
1,5
2
2,5
3
VOTO COMPLESSIVO
Documento del Consiglio di classe– pag. 27/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
VOTO
INDICATORE
Sufficiente
Buono
Ottimo
Dimostra di
possedere
conoscenze
approssimative.
Aderenza
parziale ai temi
proposti.
Dimostra di
possedere
sufficienti
conoscenze
Aderisce ai temi
proposti.
Dimostra di
possedere
conoscenze
complete.
Aderisce
pienamente ai
temi proposti.
Dimostra di
possedere
ottime
conoscenze
Aderisce
perfettamente
ai temi
proposti.
Lavoro che
talvolta manca
di organicità e
coerenza.
Lavoro
Lavoro ben
semplice ma
articolato e
sufficientemente organico.
organico.
INDICATORI Gravemente Insufficiente
Insufficiente
Conoscenza
specifica degli
argomenti
Dimostra di
non possedere
conoscenze
relative
all’argomento
trattato.
Lavoro non
organico e
Capacità di
argomentare le incoerente.
conoscenze
Il candidato
non utilizza
Competenza
un linguaggio
nella
organizzazione tecnico
della relazione corretto ed
appropriato.
scientifica
Capacità di
elaborazione
Linguaggio
tecnico
utilizzato con
difficoltà ed in
modo non
sempre
articolato.
Non si coglie Rielaborazione
traccia di
inadeguata
elaborazione
Linguaggio
tecnico poco
articolato, ma
utilizzato in
modo corretto.
Il candidato
evidenzia
adeguate
capacità di
rielaborazione.
Lavoro
ottimamente
articolato,
organico e
coerente.
Linguaggio
Il candidato
tecnico ben
utilizza con
articolato e
competenza
utilizzato in
un linguaggio
modo corretto tecnico ampio
ed elaborato.
Discrete
Il candidato
capacità di
evidenzia
rielaborazione. notevoli
capacità di
rielaborazione.
Documento del Consiglio di classe– pag. 28/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Schema di valutazione della terza prova scritta.
Disciplina: ________________________________________
Candidato: _______________________________________Classe: __________
DOMANDA
N°
LIVELLI
PUNTI
A. Ottimo
5
B. Buono
4
C. Sufficiente
3
D. Mediocre
2
E. Scarso
1
F. Gravemente Insufficiente
0
A. Ottimo
5
B. Buono
4
C. Sufficiente
3
D. Mediocre
2
E. Scarso
1
F. Gravemente Insufficiente
0
A-B. Ottimo-Buono
5
C. Sufficiente
4
D. Mediocre
3
E. Scarso
2
F. Gravemente Insufficiente
1
Totale
Legenda:
A. Ottimo: le argomentazioni risultano appropriate, complete e personali
A-B Ottimo-Buono: Le argomentazioni risultano appropriate
B. Buono: Le argomentazioni risultano corrette
C. Sufficiente: Le argomentazioni sono sufficienti ed esposte in modo sostanzialmente corretto
D. Argomentazioni non del tutto sufficienti non utilizzate correttamente
E. Informazioni scarse di cui non è colto il significato
F. Assolutamente inadeguato (nessuna risposta)
Risultati: Massimo: 5+5+5= 15, Sufficiente: 3+3+4= 10, Minimo: 0+0+1=1
Documento del Consiglio di classe– pag. 29/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
PUNTI
TOTALIZZATI
Schema del punteggio della terza prova scritta.
Candidato: _______________________________________
DOMANDA N°
DISCIPLINA
Classe: __________
PUNTI
TOTALIZZATI
TOTALI
PARZIALI IN
QUINDICESIMI
E.1
ELETTRONICA
E.2
ELETTRONICA
E.3
D.1
ELETTRONICA
DIRITTO
D.2
DIRITTO
D.3
DIRITTO
M.1
MATEMATICA
M.2
MATEMATICA
M.3
MATEMATICA
S.1
SISTEMI
S.2
SISTEMI
S.3
SISTEMI
TOTALE IN SESSANTESIMI
TOTALE COMPLESSIVO IN QUINDICESIMI
(Il risultato va approssimato all’intero superiore se la prima cifra decimale è compresa tra
5 e 9)
La sufficienza corrisponde a 40/60 ovvero 10/15.
Documento del Consiglio di classe– pag. 30/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Simulazione “PRIMA PROVA” scritta d’esame di stato
ITALIANO
SIMULAZIONE DEL 6 APRILE 2011
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
L. PIRANDELLO, Il piacere dell'onestà
ATTO PRIMO - SCENA OTTAVA
BALDOVINO, FABIO
1
BALDOVINO (seduto, s'insella le lenti su la punta del naso e, reclinando indietro il
capo) Le chiedo,
prima di tutto, una grazia.
FABIO Dica, dica...
BALDOVINO Signor marchese, che mi parli aperto.
5
FABIO Ah, sì, sì... Anzi, non chiedo di meglio.
BALDOVINO Grazie. Lei forse però non intende questa espressione "aperto", come
la intendo io.
FABIO Ma... non so... aperto... con tutta franchezza...
E poiché Baldovino, con un dito, fa cenno di no:
1
0
...E come, allora?
BALDOVINO Non basta. Ecco, veda, signor marchese: inevitabilmente, noi ci
costruiamo. Mi spiego. Io entro qua, e divento subito, di fronte a lei, quello che
devo essere, quello che posso essere - mi costruisco - cioè, me le presento¹ in
una forma adatta alla relazione che debbo contrarre con lei. E lo
1
5
stesso fa di sé anche lei che mi riceve. Ma, in fondo, dentro queste costruzioni
nostre messe così di fronte, dietro le gelosie² e le imposte, restano poi ben
nascosti i pensieri nostri più segreti, i nostri più intimi sentimenti, tutto ciò che
siamo per noi stessi, fuori delle relazioni che vogliamo stabilire. - Mi sono
spiegato?
FABIO Sì, sì, benissimo... Ah, benissimo! [...]
2
0
BALDOVINO Comincio io, allora, se permette, a parlarle aperto. - Provo da un
pezzo, signor marchese - dentro - un disgusto indicibile delle abiette costruzioni
di me, che debbo mandare avanti nelle relazioni che mi vedo costretto a contrarre
coi miei... diciamo simili, se lei non s'offende.
FABIO No, prego... dica, dica pure...
BALDOVINO Io mi vedo, mi vedo di continuo, signor marchese; e dico: - Ma
quanto è vile, ma com'è
2
5
indegno questo che tu ora stai facendo!
FABIO (sconcertato, imbarazzato) Oh Dio... ma no... perché?
BALDOVINO Perché sì, scusi. Lei, tutt'al più, potrebbe domandarmi perché allora
lo faccio? Ma perché... molto per colpa mia, molto anche per colpa d'altri, e ora,
per necessità di cose, non posso fare altrimenti. Volerci in un modo o in un altro,
signor marchese, è presto fatto: tutto sta, poi, se
Documento del Consiglio di classe– pag. 31/69
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3
0
possiamo essere quali ci vogliamo. [...] Ora, scusi, debbo toccare un altro tasto
molto delicato.
FABIO Mia moglie?
BALDOVINO Ne è separato. - Per torti... - lo so, lei è un perfetto gentiluomo - e
chi non è capace di farne, è destinato a riceverne. - Per torti, dunque, della
moglie. - E ha trovato qua una consolazione. Ma la vita - trista usuraja - si fa
pagare quell'uno di bene che concede, con cento di noje e di dispiaceri.
3
5
FABIO Purtroppo!
BALDOVINO Eh, l'avrei a sapere! - Bisogna che ella sconti la sua consolazione,
signor marchese! Ha davanti l'ombra minacciosa d'un protesto senza dilazione. Vengo io a mettere una firma d'avallo, e ad assumermi di pagare la sua cambiale.
- Non può credere, signor marchese, quanto piacere mi faccia questa vendetta
che posso prendermi contro la società che nega ogni credito alla mia firma.
Imporre
4
0
questa mia firma; dire: - Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e
ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore
d'una famiglia farebbe bancarotta; signor marchese, è per me una bella
soddisfazione: una rivincita! Creda che non lo faccio per altro. [...]
FABIO Ecco, bene! E allora, questo. Benissimo! Io non vado cercando altro, signor
Baldovino. L'onestà! La bontà dei sentimenti! [...]
4
5
BALDOVINO Ma le conseguenze, signor marchese, scusi! [...]
FABIO Ecco... caro signore... - capirà... - già lei stesso l'ha detto - non... non mi
trovo in condizione di seguirla bene, in questo momento [...]
BALDOVINO - È facilissimo. Che debbo fare io? - Nulla. - Rappresento la forma. L'azione - e non bella - la commette lei: - l'ha già commessa, e io gliela riparo;
seguiterà a commetterla, e io la nasconderò. -
5
0
Ma per nasconderla bene, nel suo stesso interesse e nell'interesse sopratutto
della signorina, bisogna che lei mi rispetti; e non le sarà facile nella parte che
si vuol riserbare! - Rispetti, dico, non propriamente me, ma la forma - la forma
che io rappresento: l'onesto marito d'una signora perbene. Non la vuol rispettare?
FABIO Ma sì, certo!
5
5
BALDOVINO E non comprende che sarà tanto più rigorosa e tiranna, questa
forma, quanto più pura lei vorrà che sia la mia onestà? - Perciò le dicevo di
badare alle conseguenze. [...]
FABIO Come... perché, scusi? - Io non vedo tutte codeste difficoltà che vede lei!
BALDOVINO Credo mio obbligo fargliele vedere, signor marchese. Lei è un
gentiluomo. Necessità di cose, di condizioni, la costringono a non agire
onestamente. Ma lei non può fare a meno dell'onestà!
6
0
Tanto vero che, non potendo trovarla in ciò che fa, la vuole in me. Devo
rappresentarla io, la sua onestà: - esser cioè, l'onesto marito d'una donna,
che non può essere sua moglie; l'onesto padre d'un nascituro che non può essere
suo figlio. È vero questo?
FABIO Sì, sì, è vero.
BALDOVINO Ma se la donna è sua, e non mia; se il figliuolo è suo, e non mio, non
capisce che non
6
5
basterà che sia onesto soltanto io? Dovrà essere onesto anche lei, signor
marchese, davanti a me. Per forza! - Onesto io, onesti tutti. - Per forza!
FABIO Come come? Non capisco! Aspetti...
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Note: (1) - 1 mi presento a lei
(2) - 2 le persiane
Luigi PIRANDELLO (Girgenti 1867 - Roma 1936) ebbe il premio Nobel nel 1934. Tutta
la sua produzione è percorsa dal filo rosso dell'assurdo e del tragico della condizione
umana, dal contrasto tra apparenza e realtà e dallo sfaccettarsi della verità. Il testo
proposto è tratto da Il piacere dell'onestà, commedia in tre atti, rappresentata per la
prima volta a Torino il 25 novembre 1917. La vicenda è collocata ai primi del
Novecento in una città delle Marche.
Un nobile (il marchese Fabio), separato dalla moglie, ha una relazione con una
giovane (Agata), che aspetta da lui un bambino. Il marchese e la madre della giovane
pensano di trovare ad Agata (riluttante, ma poi consenziente), un finto marito per
«salvare le apparenze». Accetta di assumere questo ruolo un altro aristocratico,
Baldovino, uomo dalla vita dissipata, pieno di debiti di gioco, che non sa come pagare
e che vengono pagati dal marchese. Ma Baldovino, molto accorto e sottile intenditore
dei raggiri altrui, intuisce che Fabio, dopo aver fatto di lui un finto padre del nascituro,
cercherà di scacciarlo dalla famiglia, magari facendolo apparire un truffatore in
qualche affare finanziario. Per prevenire questo inganno, Baldovino fonda tutto il suo
rapporto col marchese su un patto di onestà di pura forma: chiede che tutti
debbano apparire sempre e in ogni cosa onesti, anche se non lo sono. Infatti,
Baldovino, per tutta la vita imbroglione e sregolato, accetta questo vile patto solo per
provare il piacere di apparire onesto, in una società che non rende affatto facile
l’essere onesti. Ma alla fine giunge il colpo di scena: quando si scoprono l’inganno del
marchese e la disonestà sua e degli altri, Baldovino confessa la propria intima
disonestà e conquista in questo modo, involontariamente, la stima e l’amore di Agata,
che decide di andare a vivere con lui, portando con sé anche il bambino. Nella Scena
ottava dell’Atto primo si incontrano e discutono per la prima volta il puntiglioso
Baldovino e l’incauto Fabio. - Le parole in neretto nel testo sono evidenziate già
dall’Autore.
Analisi del testo
A. La figura di Baldovino
Cerca e commenta nelle battute di Baldovino le parole e le espressioni che
meglio rivelano le sue posizioni e intenzioni nella trattativa.
Nel brano dalla riga 19 alla riga 41 quali esperienze affiorano della precedente
vita di Baldovino?
In quale brano emerge più chiaramente il quadro delle "apparenze" da salvare?
Individualo e commentalo.
B. La figura di Fabio
Come si caratterizza il linguaggio di Fabio rispetto a quello di Baldovino?
Quando Fabio (righe 42 e 43) parla di "onestà" e "bontà dei sentimenti" da
parte di Baldovino, a che cosa sembra riferirsi?
In questo dialogo, Fabio fa finta di non capire i discorsi di Baldovino o non li
comprende davvero? Argomenta la tua risposta.
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Commento complessivo e approfondimenti
Da questa vicenda, che per lungo tratto ci presenta personaggi pieni di ipocrisia
e abituati al raggiro, si ricava alla fine anche una morale positiva? In che modo
il pessimismo di Pirandello, quale si riscontra in questa ed in altre sue opere a
te note, vuole aiutarci a trovare il filo per una condotta onesta nella vita, così
piena di difficoltà per tutti?
Pirandello è tra i nostri scrittori moderni che propongono per primi una lingua
finalmente di "uso medio", cioè di tipo parlato. Cerca e commenta le espressioni
vicine al parlato di oggi. Puoi spiegare, ad esempio, il significato dell'avverbio
"allora" qui più volte usato.
Nel rispondere alle domande che ti sono state poste, riferisciti anche al contesto
culturale europeo dell'epoca.
TIPOLOGIA B - Redazione di un "SAGGIO BREVE" o di un "ARTICOLO DI
GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale",
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve",
interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze
ed
esperienze
di
studio.
Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione
editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione,
rassegna
di
argomento
culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare
eventualmente
uno
specifico
titolo.
Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti
uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da'
all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per
attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre,
anniversari,
convegni
o
eventi
di
rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di
foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Affetti familiari
DOCUMENTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 34/69
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In morte del fratello Giovanni
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentili anni caduto.
La Madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto;
ma io deluse a voi le palme tendo,
e sol da lunge i miei tetti saluto.
Sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l'ossa mie rendete
allora al petto della madre mesta.
U. FOSCOLO, Sonetti, (1802)
Michelangiolo Buonarroti, Sacra famiglia
(1504)
A mia moglie, in montagna
Dal fondo del vasto catino,
supini presso un'acqua impaziente
d'allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,
ora che i viandanti dalle braccia tatuate
han ripreso il cammino verso il passo,
possiamo guardare le vacche.
Poche sono salite in cima all'erta e pendono
senza fame né sete,
l'altre indugiano a mezza costa
dov'è certezza d'erba
e senza urtarsi, con industri strappi,
brucano; finché una
leva la testa a ciocco verso il cielo,
Documento del Consiglio di classe– pag. 35/69
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muggisce ad una nube ferma come un battello.
E giungono fanciulli con frasche che non usano,
angeli del trambusto inevitabile,
e subito due vacche si mettono a correre
con tutto il triste languore degli occhi
che ci crescono incontro.
Ma tu di fuorivia, non spaventarti,
non spaventare il figlio che maturi.
G. ORELLI, L'ora del tempo , (1962)
Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri è dal suo grembo uscita
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin'
ad oggi mai l'anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina torrei di nuovo un'altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l'altezze l'amai del suo dolore,
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. SABA, Autobiografia, (1924)
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
E. MONTALE, Satura, (1971)
Il compleanno di mia figlia. 1966
Siano con selvaggia compunzione accese
le tre candele.
Saltino sui coperchi con fragore i due
compari di spada compiuti uno
sei anni e mezzo, l'altro cinque
Documento del Consiglio di classe– pag. 36/69
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e io trentaquattro e la mamma trentadue
e la nonna, se non sbaglio, sessantotto.
Questa scena non verrà ripetuta.
La scena non viene diversamente effigiata. E chi
si sentisse esule o in qualche
percentuale risulta ingrugnato
parli prima o domani.
Accogli, streghina di marzapane, la nostra sospettosa tenerezza.
Seguano come a caso stridi
di vagoni piombati, raffiche di mitragliatrice…
G. RABONI, Cadenza d'inganno, (1975)
La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
G. UNGARETTI, 1930
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: È ancora possibile la poesia nella società delle comunicazioni di
massa?
DOCUMENTI
"Sotto lo sfondo così cupo dell'attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a
confondersi, a smarrire la loro identità. Le comunicazioni di massa, la radio e
soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni
possibilità di solitudine e di riflessione. Il tempo si fa più veloce, opere di pochi anni fa
sembrano "datate" e il bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa
bisogno spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro tempo
che è lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i
rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o
ascoltatore o lettore che sia… In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale può
essere il posto della più discreta delle arti, la poesia? "
Documento del Consiglio di classe– pag. 37/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
E. MONTALE, È ancora possibile la poesia? (Discorso tenuto all'Accademia di Svezia),
1975
"Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il Prozac, ha
regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia perennemente in bolletta
che ha pubblicato i grandi del Novecento, da Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che
rischiava di chiudere… È un segno del destino che il denaro speso per gli
antidepressivi sia andato a finanziare la più antica e ignorata delle medicine contro
l´angoscia. Ed è un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano…
ad aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno vinto una
coetanea veneta della miliardaria americana e la signora Luigia Tonelli, leggermente
più matura, che ha voluto ringraziare la giuria con queste parole: "I miei 104 anni
sono tanti, ma non sono mai troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che,
a leggerla prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac. Rimane
la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il linguaggio dei bambini. E la
rabbia di saperli quasi costretti a scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta
più. "
M. GRAMELLINI, I versi della nonna, LA STAMPA 20/11/2002
"La poesia è, ormai, un "genere" letterario sempre più specialistico, che non interessa
nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori… Ma la
poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera qualche equivoco…
L'impopolarità della poesia sembra irreversibile. In passato, la poesia diventava
popolare sulla spinta delle grandi idee, delle grandi emozioni, delle grandi cause
(giuste o sbagliate). Oggi, il pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le
sofferenze del popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic è meglio dimenticarlo. Forse, un capitolo della storia umana si è chiuso per
sempre."
S. VASSALLI, Il declino del vate, IL CORRIERE DELLA SERA 12/01/2003
"La poesia è irreversibilmente morta… oppure è viva e lotta con noi...? Di fronte a
un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva è, lo confesso, quella di stringermi
nelle spalle e cambiare discorso. Come si fa a rispondere? La poesia è una possibilità
infinitamente sospesa, una possibilità che si avvera soltanto nella mente di ogni
singolo destinatario; tutto il resto, la "popolarità", il "ruolo sociale" ecc. - appartiene
alla sfera delle conseguenze e può esserci o non esserci, in un determinato periodo
storico, per motivi che non dipendono né dai poeti né dalla poesia. "
G. RABONI, La poesia? Si vende ma non si dice, IL CORRIERE DELLA SERA
18/01/2003
"... la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si atrofizzerebbero
e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un
capitolo della storia umana a chiudersi, ma sarebbe l'umanità stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i ragazzi e le
ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono tra i poeti e gli
intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita su vecchie posizioni
nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra quei borghesi corrotti, cinici,
conformisti, pigri, incolti che rappresentano il ventre molle della classe dirigente
italiana, sono tra i cultori del trash, sono tra coloro che attaccano e avvelenano la
Madre Terra, sono tra i sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica
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occupano il primo posto nella scala dei valori…. Se popolare è tutto ciò che riguarda i
consigli per gli acquisti, il luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora è meglio che la poesia non sia popolare. Lei è di più, è universale.
E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno."
G. CONTE, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, IL CORRIERE DELLA SERA
15/01/2003
"La società-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della poesia, perché sa
che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E allora, semplicemente, e per
arrivare ai grandi numeri, fa della canzone il surrogato di massa della poesia... C'è
però un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se occultata dai media
più forti, della poesia, e cioè la fiducia tranquilla dei giovanissimi in questo genere
espressivo. Qualche anno fa pensavo: com'è possibile che un diciottenne, oggi, affidi il
meglio di sé alla poesia, in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che
scrivono versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono tanti
e pienamente persuasi. Investono il meglio di sé nell'energia insostituibile e nella
verità profonda della parola poetica, e non gliene importa nulla dei vip televisivi e
della cultura di massa. Li seguo da tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche
oltre… Sono loro il futuro della poesia, che non cederà certo il campo ai surrogati."
M. CUCCHI, Il destino della poesia nella società moderna, LA STAMPA, 21/1/2003
"Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so più su quale
rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice", quel "ma di te
sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una sera", vanno a toccare più di
ogni altra composizione le misteriose corde d'ordine sentimentale (chiamiamole pure
così), latenti in ciascuno di noi dai tempi della scuola. Sono veri e propri
innamoramenti, cui si perviene casualmente, per vie proprie, o perché un insegnante
più appassionato degli altri e con una voce più duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio, mi dicono, e ancora mal
sopportato dai ragazzini. Sarà, ma "Dolce e chiara è la notte e senza vento" o "quel
giorno più non vi leggemmo avante", devono pur risuonare in un'aula scolastica. Sono
spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude merendine e playstation. Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che per molti scomparirà
forse per sempre ma per altri resterà per sempre lì a portata di mano, evocabile in
ufficio, guidando sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato… Sono
lingotti in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria, ma
emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da sé, con la sua segreta
chiave, perché l'alternativa (il cenacolo con dama protettrice, il convegnino promosso
dal Comune, l'evento mediatico una volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo
quelle privatissime risonanze... "
C. FRUTTERO, L'indice di Borges, TUTTOLIBRI, 11 gennaio 2003
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del
'900.
DOCUMENTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 39/69
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Scheda:
Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio
coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.
Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei
campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato
nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia.
Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei
paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici,
più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi
di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.
Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra
il 1936?38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in
due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e commissari
dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina,
Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati
eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.
Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori
della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato
111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione.
"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi
criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi
automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai
insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di
costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di
lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia
dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri".
S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000
"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione
di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o
religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato
all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al
gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o
parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti
coatti dei figli di un gruppo a un altro".
Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948
"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere;
per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed
amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo.
Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i
colpevoli riceveranno il castigo esemplare".
C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta,
Milano, 1975,
(L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)
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"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima
insospettato: quello di una manomissione completa della memoria".
T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico,
Milano, Garzanti, 2001
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: L'acqua, risorsa e fonte di vita
DOCUMENTI
H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H2O è l'unica formula chimica che tutti conoscono.
Ed è giusto che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la
condizione necessaria, la fonte, la matrice della vita. In tutti gli antichi miti della
creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito di Dio aleggiava sulle
acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi
abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la
vita e la giovinezza; anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio,
chimico o geologico che sia, l'acqua continua ad affascinarci. Molecola a prima vista
molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre difficili."
Ph. BALL, H2O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne
è privato solo per pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di
siccità, migliaia o addirittura milioni di persone muoiono di fame. Senza di essa, niente
può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette nelle idee che ci facciamo
sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però,
l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra
risorsa naturale."
M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti,
1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia
acqua. E' quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente
delle risorse idriche, in un indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e
cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare
priorità assoluta."
Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale
dell'Alimentazione 2002" da parte del presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse
essenziali per la vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano
inesauribili, a portata di mano, sempre disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che
questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni, comincia anche a
scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come
elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo,
necessaria per la vita, per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per
l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua
diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche raro. Le difficoltà di
approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli
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sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un
fattore di incertezza o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del
mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi
delle stagioni l'hanno resa abbondante."
Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo
per celebrare i cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia
stato dedicato anche all'acqua. L'accostamento non poteva essere, comunque, più
pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della
vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per
la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con
conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più
sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per
l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e il colera o favorendo lo
sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il
rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare
presso quelle civiltà che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio
addirittura dal primo filosofo naturalista, Talete."
G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e
portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del
tutto. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro
blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre. Urgono nuovi accordi
internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento del
clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da
sprechi locali: in primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale
utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche da semplici, stupide perdite delle tubature o
contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema, in Bangla Desh può
diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua
contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe
scavare i pozzi a una profondità di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il
problema alle radici nel 99% dei casi."
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana
può contare sempre meno sulle piogge... Una situazione che provocherà pesanti
ripercussioni economiche se si considera che più del 50% del valore lordo della
produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e che i due terzi del valore delle
esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla
stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati
Uniti, e in nazioni, come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si
avvalgono della consulenza dei nostri esperti. Non solo. Il convegno
dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra,
il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data
dalla Conferenza di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla
desertificazione della terra. Cos'è la stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a
punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza il processo naturale di
formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei
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sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di
accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al
suolo."
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione,
sono titolari di diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato
all'affermazione di un nuovo concetto di cittadinanza, che non è più soltanto
"anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e quindi universale. Sviluppa
l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le difficoltà
che i vari popoli hanno incontrato e che ancor oggi incontrano sulla strada
dell'affermazione dei diritti umani. Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società
odierne devono affrontare per rendere coerenti e compatibili le due forme di
cittadinanza.
TIPOLOGIA D
TEMA DI ORDINE GENERALE
Si dice da parte di alcuni esperti che la forza delle immagini attraverso cui viene oggi
veicolata gran parte delle informazioni, rischia, a causa dell'impatto immediato e
prevalentemente emozionale, tipico del messaggio visivo, di prendere il sopravvento
sul contenuto concettuale del messaggio stesso e sulla riflessione critica del
destinatario. Ma si dice anche, da parte opposta, che è proprio la immagine a favorire
varie forme di apprendimento, rendendone più efficaci e duraturi i risultati.
Discuti criticamente i due aspetti della questione proposta, avanzando le tue personali
considerazioni.
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SIMULAZIONE DEL 4 MAGGIO 2011
TIPOLOGIA A
ANALISI DEL TESTO
Cesare Pavese, da: "La luna e i Falò"
C'è una ragione perché sono tornato in questo paese, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba. Qui
non ci sono nato, è quasi certo; dove son nato non lo so; non c'è da queste parti una casa né un pezzo di terra
né delle ossa ch'io possa dire "Ecco cos'ero prima di nascere". Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai
boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato sugli scalini del duomo di Alba, magari non
veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei padroni di un palazzo, oppure mi ci hanno portato in
un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello, da Neive o perché no da Cravanzana. Chi può
dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si
equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua
carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione.
Se sono cresciuto in questo paese, devo dir grazie alla Virgilia, a Padrino, tutta gente che non c'è più, anche
se loro mi hanno preso e allevato soltanto perché l'ospedale di Alessandria gli passava la mesata. Su queste
colline quarant'anni fa c'erano dei dannati che per vedere uno scudo d'argento si caricavano un bastardo
dell'ospedale, oltre ai figli che avevano già. C'era chi prendeva una bambina per averci poi la servetta e
comandarla meglio; la Virgilia volle me perché di figlie ne aveva già due, e quando fossi un po' cresciuto
speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti quanti e star bene. Padrino aveva allora il
casotto di Gaminella - due stanze e una stalla -, la capra e quella riva dei noccioli. Io venni su con le ragazze,
ci rubavamo la polenta, dormivamo sullo stesso saccone, Angiolina la maggiore aveva un anno più di me; e
soltanto a dieci anni, nell'inverno quando morì la Virgilia, seppi per caso che non ero suo fratello. Da
quell'inverno Angiolina giudiziosa dovette smettere di girare con noi per la riva e per i boschi; accudiva alla
casa, faceva il pane e le robiole, andava lei a ritirare in municipio il mio scudo; io mi vantavo con Giulia di
valere cinque lire, le dicevo che lei non fruttava niente e chiedevo a Padrino perché non prendevamo altri
bastardi.
Adesso sapevo ch'eravamo dei miserabili, perché soltanto i miserabili allevano i bastardi dell'ospedale.
Prima, quando correndo a scuola gli altri mi dicevano bastardo, io credevo che fosse un nome come vigliacco
o vagabondo e rispondevo per le rime. Ma ero già un ragazzo fatto e il municipio non ci pagava più lo scudo,
che io ancora non avevo ben capito che non essere figlio di Padrino e della Virgilia voleva dire non essere
nato in Gaminella, non essere sbucato da sotto i noccioli o dall'orecchio della nostra capra come le ragazze.
Cesare PAVESE è nato nel 1908 a Santo Stefano Belbo, piccolo centro del Piemonte meridionale nella zona
collinare delle Langhe ed è morto a Torino nel 1950. Ha esordito come poeta e traduttore di romanzi
americani, per poi affermarsi come narratore. Il brano è tratto dal romanzo La luna e i falò, pubblicato nel
1950. La vicenda è raccontata in prima persona dal protagonista, Anguilla, un trovatello allevato da poveri
contadini delle Langhe, il quale, dopo aver fatto fortuna in America, ritorna alle colline della propria
infanzia.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi e interpretazione del testo
2.1 "C'è una ragione...". Individua nel testo la ragione del ritorno del protagonista.
2.2 I paesi e i luoghi della propria infanzia sono indicati dal protagonista con i loro nomi propri e con
insistenza. Spiegane il senso e la ragione.
2.3 Spiega il significato delle espressioni "non c'è da queste parti una casa né un pezzo di terra, né delle ossa"
e chiarisci il senso della ricerca di se stesso "prima di nascere".
2.4 La parola "carne" ritorna nel testo tre volte. Spiega il significato di questa parola e della sua iterazione.
2.5 Spiega come poter conciliare l'affermazione "tutte le carni sono buone e si equivalgono" con il desiderio
che uno ha "di farsi terra e paese" per durare oltre l'esistenza individuale ed effimera.
2.6 La parola "bastardo" ricorre con insistenza. Spiegane il significato in riferimento alla situazione specifica
in cui il termine viene di volta in volta collocato.
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3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del brano ed approfondiscila
collegando questa pagina iniziale di La luna e i falò con altre prose o poesie di Pavese eventualmente lette. In
mancanza di questa lettura, confrontala con testi di altri scrittori contemporanei o non, nei quali ricorre lo
stesso tema del ritorno alle origini. Puoi anche riferirti alla situazione storico-politica dell'epoca o ad altri
aspetti o componenti culturali di tua conoscenza.
TIPOLOGIA B
REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che
lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Dà un titolo alla tua trattazione.
Se scegli la forma del "saggio breve", indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,
rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra"
DOCUMENTI:
"Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo -, il militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna."
MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909
"Edizione della sera! Della sera! Della sera!
Italia! Germania! Austria!"
E sulla piazza, lugubremente listata di nero,
si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!
Un caffè infranse il proprio muso a sangue,
imporporato da un grido ferino:
"Il veleno del sangue nei giuochi del Reno!
I tuoni degli obici sul marmo di Roma!"
Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette
gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno staccio
e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava:
"Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …"
Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914
[...] siamo troppi. La guerra è un'operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si
premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche
intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che
mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la
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vita [...].
Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti
saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e
dei piedi messi insieme [...].
Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", II, 20, 1914
È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo;
accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla,
assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...].
Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola.
Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia.
Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa
che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E
quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa.
E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità [...]. Che cosa è che
cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i
torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di
silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...].
Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915
[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro
Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta,
sinché l'urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...].
Gabriele D'ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915)
"Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la
guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale.
Era l'inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà,
una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto. [...].
La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell'anima sulla maggioranza. La
fede in essa va contro la ragione. [...]. L'anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per
essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell'imborghesimento le sembrano un ridicolo
orrore. [...].
Non è la pace appunto l'elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al
tempo stesso?".
Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO:
Le trasformazioni provocate dai mutamenti sociali degli ultimi decenni nella struttura della famiglia italiana
DOCUMENTI:
"Alla base della formazione e della sopravvivenza di una famiglia "tradizionale" tutta pervasa dalla morale
cristiana, come era la famiglia italiana fino agli anni Cinquanta, vi erano due regole fondamentali: 1) rapporti
sessuali consentiti solo tra coniugi; 2) matrimonio considerato una unione per la vita. Ad esse si dovevano
aggiungere: l'asimmetria fra i due sessi riguardo ai ruoli nella famiglia; l'atteggiamento childoriented
(orientato verso il bambino) della coppia per il grande valore attribuito ai figli; il forte legame con tutta la
parentela […]. Lo straordinario incremento dell'istruzione e una grande crescita politica e ideologica hanno
portato le donne ad una diffusa e radicata presa di coscienza dei propri diritti e del proprio status (il che ha
comportato, fra l'altro, una loro larghissima immissione nelle forze del lavoro che ha modificato gli stereotipi
dei ruoli dei due sessi) e una conseguente crescita di identità e di autoconsiderazione fuori del quadro
familiare. Tutto ciò ha contribuito a modificare fortemente la struttura asimmetrica della unione coniugale,
spingendola sempre più verso una struttura simmetrica."
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A. GOLINI, Profilo demografico della famiglia italiana, in "La famiglia italiana dall'Ottocento a oggi", Laterza, Bari
1988
"La famiglia moderna è oggigiorno in una situazione di crisi: si stanno mettendo gradualmente in discussione
i suoi lati positivi come pure la sua validità all'interno della società occidentale e ciò avviene in modo più
radicale, come si può immaginare, tra i giovani […]. La famiglia è comunque senza dubbio l'istituzione più
importante della sfera privata […]. Si è avuto un sostanziale mutamento nella posizione sociale complessiva
della famiglia. Ciò comporta una conseguenza degna di nota, vale a dire un'enorme differenza nel rapporto
microcosmo e macrocosmo […]. Oggi, nelle società moderne, la barriera tra il microcosmo della famiglia e il
macrocosmo della società è in genere molto marcata e palese, ne consegue che l'individuo, dalla sua nascita
alla maturità, varca una serie di soglie sociali chiaramente definite. Il varcare queste soglie molto
frequentemente lo conduce ad estraniarsi dalla famiglia dove ha iniziato la sua carriera nella società."
P.L - B. BERGER, La dimensione sociale della vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 1987
"I figli del 2000: cresce il numero dei bambini da 0 a 13 anni con ambedue genitori occupati (39,3);
diminuisce il numero dei bambini con padre occupato e madre casalinga (41,3), aumentano i bambini senza
fratelli (26,7) o con un fratello (52,5); diminuiscono i bambini con 2 o più fratelli (20,6) […]. Aumentano le
persone sole (21,3); aumentano le coppie senza figli (20,8); aumentano le famiglie di 2 componenti (26,4)
[…]. Nasce "la coppia pendolare": sono 2 milioni e mezzo di persone, il 4,5% della popolazione che vive per
lunghi periodi fuori dalla dimora abituale, per motivi di studio o di lavoro. Tra questi però anche partner che
preferiscono mantenere due abitazioni. Pendolari per scelta o per necessità. Ci sono poi nuovi tipi di
famiglie: quelle costituite da single genitori soli non vedovi, le libere unioni e le famiglie ricostituite: 3
milioni e mezzo di nuclei familiari, il 10,4% della popolazione italiana."
(dal "Corriere della Sera", 30 marzo 1999)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: La resistenza intellettuale al nazismo
DOCUMENTI:
Passo tratto dall'autobiografia di Klaus Mann, figlio di Thomas, scrittore come il padre, ed
emigrato dalla Germania negli Stati Uniti. Dal mio diario, New York, giugno 1940
"I nazi a Parigi. La Germania giubila, tutta, ahimè, la Germania. Hitler balla dalla gioia. Un incubo... Ma così
folle e atroce può esser solo la realtà.
Le notizie dalla Francia fan sempre più schifo. Appare evidente che alcuni ambienti francesi molto influenti
desideravano e favorirono la sconfitta del loro paese. "Meglio l'occupazione tedesca che il dominio del fronte
popolare." Simili affermazioni le ho udite io stesso: Il maresciallo Pétain certo è anche lui di questo parere. Il
vincitore di Verdun diventato il tirapiedi del nemico. Odioso vecchiaccio! (troppe volte, oggi, siam costretti a
odiare!)
Importante: Come stanno oggi le cose, l'estremo conservatorismo mena non solo al totale imbecillimento, ma
anche alla totale infamia. Povera Francia tradita da un'infamia idiota.
Solo raggio di luce: De Gaulle (improvvisamente riemerso a Londra e che oggi disse cose efficaci ...
s'intende, anche lui un conservatore). Se gli Stati Uniti restassero neutrali e sacrificassero l'Inghilterra, se
Hitler dovesse marciare su Londra com'è marciato su Parigi e gli Stati Uniti non movessero un dito per
difenderla, che ne sarebbe poi della democrazia americana? Un'America che avesse tollerato la vittoria del
fascismo sarebbe a sua volta matura per il fascismo. Pensiero spaventoso!
Invece di un decrepito maresciallo si avrebbe qui, a far da Quisling, un brillante trasvolatore dell'oceano:
Charles Lindbergh alla Casa Bianca. Ma no: alla Casa Bianca sta Roosevelt. It can't happen here!"
Klaus MANN, La svolta, 1958 (trad. italiana 1962)
Dall'Autobiografia, scritta da Chaplin dopo la guerra e pubblicata nel 1964: "Se avessi saputo com'era
spaventosa la realtà dei campi di concentramento, non avrei potuto fare Il dittatore; non avrei trovato niente
da ridere nella follia omicida dei nazisti".
Charles CHAPLIN, La mia autobiografia, trad. it. Milano 1964
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Fotogramma del famoso film "Il dittatore", uscito in prima visione a New York il 15 settembre
1940, nel quale Chaplin interpreta il ruolo di Hitler.
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della Natura!
DOCUMENTI:
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non
richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non
ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non
ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla
continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di
lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui.
Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre
nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma
per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche
quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non
le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… È un
tutto; ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre».
J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del
fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del
padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla terra
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ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi
celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una
grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con
l’acqua, la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare... Nel
tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte
tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è impraticabile e
inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi».
PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre
responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un punto
tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità umana.
Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma
politicamente qualificato».
G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della Terra un
oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal cuore di panna,
incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e
piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua
inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male
ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla, ma
ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che
tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra
dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della fisica e
dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo
una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’è chi dice che a questo evento sismico ne
seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà
necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto
in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non
siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti».
E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE DELLA
SERA, 2/1/2005
«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi,
hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed
evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsunami o maremoto sono due: grandi
masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che
però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune
zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono
trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché
questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché questi grandi volumi di
acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?».
E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005
«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini... Né l’instabilità
dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana.
Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello
microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico
all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione
fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza
che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di
variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per
buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta
rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze
Documento del Consiglio di classe– pag. 49/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si
basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria».
A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima
istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati. Infatti, per agire, non
bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse
indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità ,
e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non
mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una
completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui
si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire
efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più che fare buon viso
a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo brulica di situazioni sulle quali
visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro
intervento».
R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l'Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili
cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite
dall'eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano
disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i
vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e
aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia.
Documento del Consiglio di classe– pag. 50/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Simulazione “SECONDA PROVA” scritta d’esame di stato
INFORMATICA
SIMULAZIONE II PROVA SCRITTA
INFORMATICA
CLASSE
VINS
7/3/2011
Un’azienda commerciale che opera nel campo della vendita di generi di largo consumo vuole
realizzare una base di dati per registrare e gestire le proprie attività.
L'azienda utilizza per promuovere le vendite una cinquantina di agenti distribuiti in zone
geografiche. Gli agenti contattano periodicamente i propri clienti dai quali, eventualmente, ricevono
gli ordinativi degli articoli acquistati.
Ogni ordine contiene, oltre al nome del cliente e alla descrizione dell'articolo acquistato, la quantità
e lo sconto applicato al prezzo di listino.
La direzione commerciale dell'azienda vieta ai propri agenti di contattare clienti che appartengono a
zone diverse dalla propria e, soprattutto, di contattare clienti della propria zona che sono già seguiti
da altri agenti, al fine di evitare la concorrenza tra agenti.
Ogni agente è retribuito in base ad una propria provvigione che viene concordata ogni anno in base
al fatturato prodotto l'anno precedente. Egli inoltre è autorizzato a praticare uno sconto contenuto
entro un range prestabilito che varia in base alla zona geografica.
L'attività giornaliera degli agenti è anche quella di inserire a terminale gli ordinativi ricevuti durante
la giornata.
Si consideri la realtà di riferimento sopra descritta e si realizzino:
1. la progettazione concettuale della realtà indicata attraverso la produzione di uno schema (ad
esempio ER, Entity-Relationship) con gli attributi di ogni entità, il tipo di ogni relazione e i suoi
eventuali attributi;
2. una traduzione dello schema concettuale realizzato in uno schema logico, ad esempio secondo
uno schema relazionale;
3. le seguenti interrogazioni espresse in algebra relazionale e/o in linguaggio SQL:
a. produrre l’elenco degli agenti (con cognome, nome e telefono) suddivisi per zona e ordinati in
ordine alfabetico;
b. produrre l'elenco dei clienti di un determinato agente;
c. produrre il cognome e il nome dell'agente con la più alta provvigione.
d. produrre elenco degli ordini di un determinato cliente in un determinato intervallo di tempo;
Documento del Consiglio di classe– pag. 51/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
II SIMULAZIONE
INFORMATICA
CLASSE V INFS
5/5/2011
Una società telefonica desidera dotarsi di un sistema informativo che consenta ai propri tecnici
l’accesso on line ad una rubrica anagrafica dei contatti in modo che ciascun componente del gruppo
possa consultare in ogni momento le informazioni in essa contenute e all’occorrenza aggiornarle
(inserire nuovi contatti, modificare o eliminare contatti esistenti).
Ogni membro del gruppo dovrà essere autenticato dal sistema in uso attraverso l’inserimento di
credenziali (username e password) in modo da garantire un accesso sicuro alle informazioni per cui
è autorizzato.
Inoltre si vuole tener traccia di ogni accesso al sistema da parte dei membri del gruppo registrando
le informazioni essenziali( identificatore utente, data e ora di accesso, data e ora di fine sessione,..)
e le operazioni svolte (consultazione o aggiornamento della rubrica dei contatti) da ciascun utente
autenticato.
Produrre un’analisi della realtà di riferimento.
Progettare uno schema concettuale della base di dati e il corrispondente schema logico del
database.
Realizzare almeno tre delle seguenti interrogazioni in linguaggio SQL;
visualizzare in ordine temporale, gli accessi effettuati da un membro del gruppo
calcolare e visualizzare il numero di accessi di un certo tecnico in un determinato
periodo di tempo.
calcolare e visualizzare il numero totale di nuovi contatti inseriti per ogni componente
del gruppo.
visualizzare le informazioni del contatto più consultato in un certo giorno.
- Proporre una soluzione per l’amministrazione via web del sistema e codificare in un
linguaggio a scelta un segmento significativo del progetto realizzato.
Documento del Consiglio di classe– pag. 52/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Simulazione “TERZA PROVA” tip. B
Diritto – Elettronica – Matematica – Sistemi
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO SERALE
GALILEO GALILEI LIVORNO
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ESAME DI STATO
a.s.2010-2011
CLASSE 5° INS
CANDIDATA/O.............................................................
TIPOLOGIA “B” : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
DISCIPLINE:
ELETTRONICA
DIRITTO
MATEMATICA
SISTEMI
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
TEMPO DI ESECUZIONE:
RISPONDERE A CIASCUNA DOMANDA CON UN
MASSIMO DI CINQUE RIGHE DI TESTO ECCETTO
MATEMATICA PER LA QUALE È POSSIBILE UTILIZZARE
TUTTO LO SPAZIO DELLA PAGINA.
150 MINUTI.
Data 15 marzo 2011
Documento del Consiglio di classe– pag. 53/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
DIRITTO
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere le peculiarità della disciplina dell’impresa agricola.
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere le differenti funzioni dei collaboratori dell’imprendi
tore. ____________________________________________________________________________
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Descrivere le attività che qualificano l’imprenditore che le esercita
come imprenditore commerciale.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 54/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ELETTRONICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere brevemente il funzionamento di un alimentatore
stabilizzato.
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere sinteticamente il funzionamento di un operazionale in
configurazione invertente e dare una spiegazione del concetto di massa virtuale.
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Spiegare brevemente la differenza tra filtri passivi e filtri attivi e dire
che cos’è la frequanza di taglio.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 55/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
MATEMATICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Determina l’area della regione finita di piano individuata
dalla retta y = 2 e dalla parabola y = − x 2 + 4 x − 1
Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Risolvere la seguente equazione differenziale.
2 xy
y'= 2
x −1
Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Determinare l’integrale particolare della seguente equazione
verificante le condizioni specificate.
2 y ''+ 5 y '+ 2 y = 0
y ( 0 ) = −2 e y ' ( 0 ) = 4
Documento del Consiglio di classe– pag. 56/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SISTEMI
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Qual è il motivo dell’utilizzo delle default route nelle route statiche
in un router ?
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Qual è l’utilizzo del comando show ip route in un router ?
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Descrivere sommariamente le modalità di configurazione di un router.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 57/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO SERALE
GALILEO GALILEI LIVORNO
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ESAME DI STATO
a.s.2010-2011
CLASSE 5° INS
CANDIDATA/O.............................................................
TIPOLOGIA “B” : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
DISCIPLINE:
ELETTRONICA
MATEMATICA
SISTEMI
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
TEMPO DI ESECUZIONE:
RISPONDERE A CIASCUNA DOMANDA UTILIZZANDO LO
SPAZIO PREVISTO
MINUTI.
Data 5 aprile 2011
Documento del Consiglio di classe– pag. 58/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
DIRITTO
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5)
Come si costituisce una società semplice e quali tipi di attività può svolgere?
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5)
Amministrazione delle società di persone: congiuntiva e disgiuntiva. Indicane le caratteristiche
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5)
Nelle società in accomandita semplice individuiamo due diverse categorie di soci. Illustrane le
funzioni.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 59/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ELETTRONICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere con uno schema a blocchi il funzionamento di un sistema
di acquisizione e distribuzione dati.
Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Dopo aver disegnato lo schema di un modulo S/H descriverne il
funzionamento.
Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Fare lo schema dell’OP sommatore non invertente e descriverne il
funzionamento.
Documento del Consiglio di classe– pag. 60/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
MATEMATICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Applicando la definizione, determinare il carattere della seguente
serie e, nel caso sia convergente, calcolarne la somma s.
+∞
1
∑
2
n = 0 n + 5n + 6
Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Applicando la definizione, determinare il carattere della seguente
serie e, nel caso sia convergente, calcolarne la somma s.
1
+∞
 n1+1

n
2
−
2


∑
n= 2 

Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Determina il volume del solido generato dalla rotazione completa
attorno all’asse x del trapezoide definito dalla funzione y = x + 4 nell'intrevallo [ 0;5] .
Documento del Consiglio di classe– pag. 61/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SISTEMI
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere cosa è il BROADCAST ADDRESS ed il suo indirizzo
all’interno di una rete.
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere la differenza tra i tipi di comunicazione: a) Unicast, b)
Multicast, c) Broadcast.
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Descrivere il loopback address.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 62/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO SERALE
GALILEO GALILEI LIVORNO
SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA ESAME DI STATO
a.s.2010-2011
CLASSE 5° INS
CANDIDATA/O.............................................................
TIPOLOGIA “B” : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
DISCIPLINE:
ELETTRONICA
DIRITTO
MATEMATICA
SISTEMI
MODALITÀ DI ESECUZIONE:
RISPONDERE A CIASCUNA DOMANDA UTILIZZANDO LO SPAZIO
PREVISTO
TEMPO DI ESECUZIONE:
150 MINUTI.
Data 29 aprile 2011
Documento del Consiglio di classe– pag. 63/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
DIRITTO
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) In cosa consiste l'amministrazione disgiuntiva nelle società semplici
e quali ne sono gli effetti?
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Il beneficio della responsabilità limitata dei soci è alla base del
grande successo delle società di capitali. Spiega il significato di questa affermazione.
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Indica come si può costituire una società per azioni e quali regole
vanno seguite.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 64/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ELETTRONICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Illustrare la funzione di un comparatore.
Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Elencare le grandezze caratteristiche di un convertitore analogicodigitale.
Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Descrivere sinteticamente il funzionamento di un convertitore D/A a
resistori pesati.
Documento del Consiglio di classe– pag. 65/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
MATEMATICA
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Determinare l’intersezione delle due parabole y = x 2 + x − 1
y = − x 2 + 4 x − 2 e calcolare l’area racchiusa dai due archi di parabola così determinati.
Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Determinare il carattere della seguente serie a termini positivi
+∞
n2
∑
n
n =1 2
Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Risolvere la seguente equazione differenziale y '− 3 x 2 y 2 = 0 .
Documento del Consiglio di classe– pag. 66/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SISTEMI
Domanda 1 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere le caratteristiche principali dei parametri del protocollo
RIP.
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Domanda 2 (Punti 0,1,2,3,4,5) Descrivere la differenza tra i protocolli di routing classless e classful.
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Domanda 3 (Punti 1,2,3,4,5) Descrivere la differenza tra routing classless e routing classful.
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Documento del Consiglio di classe– pag. 67/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
5. Elenco dei candidati.
Annarumma Marco
Bertocci Giulio
Carletti Marilena
Di Campli Elia
Focsa Silvia
Folgori Michela
Formisano Luca
Grossi Francesco
La Placa Francesco
Launaro Giovanni
Meucci Marco
Nardi Andrea
Orsini Davide
Pachetti Alessandro
Pratelli Elisa
Rea Maurizio
Serra Roberto
Siracusa Silvio
Documento del Consiglio di classe– pag. 68/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno
6. Composizione del Consiglio di classe
Disciplina
Docente
Lingua e letteratura italiana - Storia
Prof. Roberto Mercanti
Lingua Inglese
Prof. Susanna Giannetti
Economia e Diritto
Prof. Angela Pernice
Matematica
Prof. Carla Adriani
Elettronica e Telecomunicazioni
Prof. Alessandro Braccini
Informatica
Prof. Enrica Castelli
Sistemi
Prof. Marcello Aprea
Lab. Informatica-Sistemi
Prof. Monica Toncelli
Lab. Elettronica e Telecomunicazioni
Prof. Andrea Malquori
Lab. Matematica
Prof. Andrea Parodi
Documento del Consiglio di classe– pag. 69/69
Esami di Stato a.s. 2010-11 ITIS “G. Galilei” di Livorno