Il mastino dei Baskerville - Parrocchia Santa Maria Assunta

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Il mastino dei Baskerville - Parrocchia Santa Maria Assunta
Ormai tutto è pronto. Il campo prende
il via. In un clima di amicizia, di preghiera, di
gioco e di avventura ha inizio il campo parrocchiale a Barcis. Onestamente le adesioni sono
state poche: solo 13. Questo però non ci ha
fermati nel partire. Ma ai genitori chiedo di
riflettere: non si può chiedere continuamente
alla parrocchia di organizzare iniziative per i
ragazzi e poi non aderirvi…
Noi comunque abbiamo deciso di partire. E lo facciamo con gioia: primo, per i ragazzi
che hanno aderito. Secondo, per il gruppo di
animatori: Stefania, Matteo (esperto educatore salesiano), Sr. Luigina (di Treviso). E poi per
i nuovi animatori che stanno emergendo: Stefano, Giada, Jessica, Roberta. Ragazzi/e tra i
15 e i 16 anni che si sono preparati partecipando ad un corso animatori con i salesiani, e che
in queste settimane hanno dato tempo, cuore e
passione per preparare ogni cosa nel miglior
modo possibile.
Terzo, per la staff cucina che ancora una volta
ha dato la sua disponibilità: Mariucci e Marcello Riccetto, Maria Pasian e Patrizia De Biasi.
Al campo, infine, saranno presenti d. Marius in qualità di assistente spirituale; d. Paolo e d.
Simone in “vacanza” in montagna; e d. Andrea.
Un’equipe affiatata e unita nel progetto
educativo che trova ispirazione nel vangelo e
nella testimonianza dei Santi. Sì, perché questo vogliamo: aiutare i ragazzi a puntare in
alto, molto in alto, proprio sull’esempio dei
Santi. Attraverso il gioco, la riflessione, la
preghiera e l’avventura desideriamo aiutare i
ragazzi a volgere lo sguardo verso modelli di
vita autentica., realizzata in Cristo.
Quest’anno cominceremo con l’esempio di S.
Domenico Savio. Un giovane, amico di D. Bosco,
divenuto Santo a soli 16 anni. Sì, perché non
c’è età per la santità. Per essere “in gamba”.
Un grazie a tutta l’equipe per aver creduto in questo progetto.
SERATE DEL MARTEDI’
Bollettino parrocchiale, anno IV/26, 1 luglio 2007
In allegato la scheda con il testo
della lectio divina (=commento al vangelo della domenica)
Martedì 3 ore 21.00
Spettacolo teatrale:
Intronizzazione della nuova statua della
Madonna Assunta, patrona della Comunità
Il mastino
dei Baskerville
Ingresso:
0-6 anni gratis
7-13 anni: 2 euro
dai 14: 8 euro
Lectio divina e
Cattedra di santità
Lectio divina/commento al vangelo
della domenica. giovedì ore 21.00. Dalle
21.30 adorazione eucaristica, fino alle
23.00. Possibilità di confessioni e/o colloqui.
Cattedra di santità: Karl Stern, uomoscienziato-credente. Venerdì, durante la
s. messa delle ore 19.00.
VIAGGIO-PELLEGRINAGGIO
IN SPAGNA
Sono aperte le iscrizioni fino al 15
luglio. Attualmente sono iscritti 22
persone: se non si raggiungono almeno le 30 persone il viaggio sarà sospeso. Informazioni presso Paolo Boldrin. Grazie.
C’è chi va e c’è chi viene
Salutiamo d. Antonio che lunedì parte
per la Slovacchia. E diamo il benvenuto a d. Paolo del Kenja, si fermerà
fino a settembre; d. Marco della Slovacchia, tutto luglio; p. Hubert da
Bolzano, fino al 20 luglio; d. Alessandro di Verona, fino al 15 luglio. Oltre
naturalemente d. Marius e d. Simone
del Kenja. Sì, per l’estate siamo bene!
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA, Via Antares, 18 - 30020 BIBIONE
cel. 3491554726
tel. 043143178
www.parrocchiesanmichele.it
CAMPO A BARCIS
Charles Peguy, all’inizio del secolo ventesimo, ha colto un malessere tipico dell’uomo contemporaneo e l’ha espresso così: “L’uomo
moderno soffre d’amnesia di eternità”. E’ verissimo. Oggi, nella selva
dei rumori assordanti e delle sollecitazioni senza fine, l’uomo rischia di
correre da una “fontana” all’altra senza riuscire a spegnere la sete della propria anima: perché l’uomo ha sete di Eterno, ha sete di Dio!
L’Assunzione di Maria è un invito a guardare lontano e a guardare in alto: la vita umana non si esaurisce quaggiù, ma ha uno sviluppo e un completamento meraviglioso al di là dello scenario fragile
dell’esperienza quotidiana. Possiamo dire con assoluta certezza: il
“meglio” deve ancora avvenire, il “più bello” deve ancora manifestarsi!
Non dimentichiamo questa consolante verità.
Il 14 agosto 1941 san Massimiliano Kolbe, mentre languiva nel
bunker della fame nel tristemente famoso lager di Auschwitz, offrì serenamente il braccio al carnefice per l’iniezione letale e gli chiese:
“Che giorno è?”. Aveva infatti perso il conto dei giorni a motivo
dell’isolamento in cui l’avevano relegato. Il soldato bruscamente rispose: “è il 14 agosto”. Massimiliano Kolbe, quasi parlando con la propria
anima sorridente esclamò: “Bello! E’ la vigilia dell’Assunta: domani
farò festa con Lei in Cielo!”. Massimiliano aveva sempre presente
l’orientamento della vita e non perdeva mai di vista la meta del cammino: per questo motivo non si lasciò schiacciare dal peso terribile di un
campo di concentramento ma ne uscì vincitore. Anche noi dobbiamo
recuperare questo atteggiamento spirituale: dobbiamo ricordarci che
siamo alla vigilia del grande giorno, siamo sulla soglia radiosa
dell’Eternità.
Maria Assunta in cielo è un richiamo al futuro, è
un’anticipazione di ciò che sarà, è il nostro avvenire vissuto in primizia.
La Chiesa, fin dalle origini, ha custodito questa consolante notizia nella sua memoria di fede. In Oriente la festa della Dormitio Virginis
(=ultimo sonno di Maria) è antichissima e si esprime attraverso una
iconografia carica di messaggi. La Madonna è rappresentata circondata dagli apostoli come nel giorno di Pentecoste (quasi ad indicare che
la comunità dei discepoli deve sempre stringersi attorno a Maria per
invocare il dono dello Spirito), mentre Gesù tiene tra le Sue braccia
una “bambina”: quella “bambina” è Maria diventata “piccola” per il Regno dei cieli e condotta dal Signore alla festa dei Redenti dal Suo Sangue: Sangue ricevuto nel grembo di Maria!
Il Papa Pio XII, durante l’Anno Santo del 1950, nella qualità di interprete
autorevole della tradizione della fede, ha dichiarato che questa notizia custodita
nella memoria del Popolo di Dio è una notizia autentica: essa viene dalle origini
apostoliche, viene dal fatto veramente accaduto e tramandato. Riflettiamo su questo fatto e lasciamolo parlare alla nostra coscienza di pellegrini verso la Festa, di
viandanti verso la Patria.
Perché Maria è stata assunta in Cielo in anima e corpo? Perché Dio ha
voluto questo ulteriore “segno”, che sottolinea la potenza e la verità della Risurrezione di Gesù? Certamente possiamo soltanto balbettare qualche ragione: le
“ragioni di Dio”, infatti, ci superano infinitamente.
Però è lecito, anzi, doveroso riflettere sulle verità di fede, affinché ci illuminino e ci
nutrano l’anima. A me sembra che l’Assunzione di Maria al Cielo sottolinei il profondo legame che esiste tra il Figlio e la Madre: Gesù ha ricevuto il Suo Corpo da
Maria e Maria ha fatto accanto al Figlio tutto il cammino della fede fino ad esserGli vicina nella grande ora, l’ora della Croce.
L’Assunzione è il grazie del Figlio: se noi siamo capaci di gratitudine verso la nostra mamma, Dio non sarà infinitamente più capace di gratitudine? Questo fatto
mi commuove e mi fa sentire così vicino e così “umano” il Cuore di Dio! Non solo.
L’Assunzione di Maria è un grido del Cielo verso la terra: è una provocazione divina nei confronti della nostra debole memoria umana.
Santa Teresa di Lisieux nell’ultimo racconto autobiografico, scritto pochi
mesi prima di morire, osserva lucidamente: “Suppongo di essere nata in un paese
immerso nella nebbia fitta, di non aver mai contemplato l’aspetto ridente della
natura inondata e trasfigurata dallo splendore del sole, ma fin dalla mia infanzia, è
vero, odo parlare di tali meraviglie (cioè di un paese pieno di sole!): so che il paese in cui mi trovo non è la mia patria, che la mia patria è un altro paese, al quale
devo incessantemente aspirare. E questa non è una storia inventata da qualche
abitante del triste paese in cui sono, ma è una realtà sicura, perché il Re della
Patria del sole splendente è venuto a vivere trentatrè anni nel paese delle tenebre. Ahimè, le tenebre non hanno compreso affatto che quel Re divino era la Luce del mondo! Ma, Signore, la vostra figliola ha compreso la vostra luce divina e
vi chiede perdono per i suoi fratelli”.
Scrive poi Benedetta Bianchi Porro: “Vede, don Gabriele, nulla è saldo in noi, e
tutto quello che è saldo in noi è perché Dio, ci tiene stretti con la sua mano, momento per momento Tutto questo è il motivo per cui anche se le mie giornate sono eternamente lunghe e buie, sono pur dolci di un attesa infinitamente più grande del dolore. Il cielo è la nostra Patria vera, e là dobbiamo mirare, all’incontro”. E
ancora: “Mi piace parlare alla Madonna, alla nostra mamma che ci aspetta in cielo”, e “Se non ci vedremo su questa terra, non importa. Arrivederci un giorno, in
Cielo. Là aspettatemi, io vi aspetto”.
La Vergine assunta in Cielo ottenga anche a noi la grazia di avere questi
sentimenti di autentica nostalgia di Paradiso.
(da A. Comastri, Non dimenticare la tua Mamma!, Cantagalli)
Cosa vuoi essere:
un’aquila o un pollo?
Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo
mise nel nido di una chioccia. L’uovo
si schiuse contemporaneamente a
quelle della covata e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
Per tutta la vita l’aquila fece quello
che facevano i polli del cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava
il terreno in cerca di vermi e insetti,
chiocciava e schiamazzava, scuoteva
le ali alzandosi da terra di qualche
decimetro.
Trascorsero gli anni e l’aquila divenne
molto vecchia.
Un giorno vide sopra di sé, nel cielo
sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante,
in mezzo alle forti correnti d’aria,
muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo,
stupita. "Chi è quello?" chiese. "E’
l’aquila , il re degli uccelli", rispose il
suo vicino. " Appartiene al cielo.
Noi invece apparteniamo alla terra,
perché siamo polli."
E così l’aquila visse e morì come un
pollo, perché pensava di essere tale.
MISURA ALTA DELLA VITA
La Vergine Maria Assunta in cielo ci sprona a non accontentarci. A
non rassegnarci a guardare alle cose
di quaggiù. Siamo chiamati a “volare
alto”. Tutti. Come ha ricordato Giovanni Paolo II, l’ideale di perfezione la santità - non chiede una vita straordinaria e perfetta, offerta a pochi eletti. Il divenire perfetti - è quindi un
cammino - è per tutti. E ciascuno è
invitato a realizzarsi lì dove il Signore
lo ha chiamato: chi nel sacerdozio, chi
nella vita consacrata, chi nel matrimonio...Non ci sono strade più o meno
importanti, ma ciascuno si realizzerà
nella gioia lì dove Dio lo ha chiamato.
L’importante, prosegue il Papa,
è avere il coraggio di riproporre a tutti
con convinzione questa misura alta
della vita cristiana ordinaria. Perché
vivere secondo il Vangelo è una proposta non solo avvincente, ma vincente!
La Vergine Maria Assunta in cielo si offre così a noi come un segno di
consolazione e di sicura speranza. Lei,
infatti, è giunta alla meta. E con la
sua intercessione anche noi, tenendo
fisso lo sguardo su Gesù Cristo, giungeremo alla Meta della vita per partecipare alla Gioia che non avrà fine.
CAPPELLA ESTIVA DI S. ANTONIO IN BIBIONE PINEDA
Dopo l’incendio presso la Cappella di Bibione Pineda, continuano i lavori di rifacimento delle parti danneggiate. Si è dovuto provvedere ad un lavaggio radicale degli
interni per pulire dal fumo; tinteggiare tutto l’interno; si son dovuti rifare parte del
pavimento e di una parete danneggiati a causa del calore; rifare un’intera finestra
bruciata. Si confida in settimana di completare i lavori e le dovute pulizie generali.
Speriamo di aprire al culto per domenica prossima. Speriamo. Un grazie di cuore al
Signor Sartori della Bibione Mare per tutta la premura e disponibilità con le quali
ha seguito l’evolversi dei lavori.