garden sport - torregrotta 2-0
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garden sport - torregrotta 2-0
27 Gazzetta del Sud Domenica 3 Ottobre 2010 Sport . ECCELLENZA NEL RINNOVATO “CELESTE” PELORITANI SCONFITTI DAVANTI A 500 SPETTATORI La riflessione Marco Capuano Città di Messina, che delusione Un’emozione come ai bei tempi Biancadrano corsaro con un eurogol di Garufi. Cannavò colpisce due legni Il “catino” tornerà inespugnabile Città di Messina Biancadrano 0 1 Marcatore: 32’ st Garufi. Città di Messina: Paterniti 5, Cappello 6, Mondello 5,5, Librizzi 6, Cammaroto 5, Raimondi 6, Pirrotta 6 (26’ st Calabrese 5,5), Assenzio 6, Cannavò 6, Camarda 5,5 (19’ st Panarello 6); Cricchio 6,5 (34’ st Gugliotta s.v.). All. Foti. Biancadrano: Mancari 6, Fichera 6, Cunsolo 6 (44’ st Berbiglia s.v.), Arena 6, Cristaldi 6,5, Scalia 6,5, Licciardello 6, Santanna 6,5, Strano 5,5 (39’ st Battiato), Garufi 7 (42’ st Saitta s.v.), Lasme 5,5. All. Strano. Arbitro: Tita di Latina 6 (Runza e Bongiardina di Siracusa). Note: espulsi al 18’ st Cammaroto, 24’ st Lasme; ammoniti: Librizzi, Cannavò, Mancari, Arena, Lasme, Fichera e Saitta; angoli 4-2 per il Biancadrano; recupero 3’ e 5’; spettatori 500 circa. MESSINA. Parlare di sfortuna al termine di una sconfitta casalinga, la prima davanti ai propri sostenitori, non è un eufemismo. Sicuramente il pari sarebbe stato più equo, a far recriminare i padroni di casa sono le due traverse entrambe colpite da Cannavò che avrebbero meritato miglior fortuna. A far pendere l’ago della bilancia in favore della capolista Biancadrano è stato un eurogol del numero dieci etneo Sebastiano Garufi (ex Hinterreggio) capace di indirizzare la sfera da oltre trenta metri sotto la traversa, bravo a vedere Paterniti lontano un paio di metri dalla linea di porta, un gol fantastico, sicuramente più consono a palcoscenici professio- C aro vecchio Celeste, amico di mille domeniche. Rieccolo il tempio storico del football messinese aprire le porte alla sua gente. Due ottobre 2010 è una data importante per il calcio giallorosso. Perché duemilatrecentodieci giorni dopo l’ultima volta – 5 giugno 2004: Messina-Como 3-0 e, al triplice fischio di Collina, promozione in A – lo storico impianto di via Oreto può riaprire quei cancelli un po’ arrugginiti e tornare a essere il luogo più amato dagli sportivi peloritani. Quel luogo che ha fatto la storia del calcio nostrano. Dai primi anni Trenta al nuovo millennio il Celeste ha rappresentato la casa del calcio messinese, luogo di domeniche felici passate su quei gradoni a ridosso del rettangolo verde. Intere generazioni che o campu hanno vissuto incredibili emozioni a tinte giallorosse. Dapprima sognando quella serie A che era sempre patrimonio degli altri, poi gustandosi i Sivori, i Rivera e i Facchetti danzare dietro a un pallone all’epoca di cuoio, quindi trepidando per un’Acr in difficoltà fino all’era Scoglio quando il “catino” messinese – diventato negli anni più solido con il cemento al posto delle gradinate in legno – divenne inespugnabile con una serie consecutiva, tra C1 e B, di 58 partite di campionato senza sconfitte. Se non è record poco ci manca. Nel 1987 si sfiorò la serie A e si pensò alla costruzione di un impianto più grande. Che fu concluso nel nuovo millennio dopo che il Celeste firmò la seconda storica promozione in A dei giallorossi. La situazione Girone A Akragas-Parmonval (Buonocore di Marsala); Castellammare-Villabate (Trischitta di Messina); Casteldaccia-Sancataldese (ieri, 3-1); Due Torri-Valderice (Rotolo di Palermo); Folgore-Kamarat (Gichera di Catania); Gattopardo-Orlandina (Listì di Palermo); Ribera-Alcamo (Riggio di Palermo); S. Agata-Licata (Valiante di Nocera). I tifosi giallorossi presenti ieri nella curva sud del “Celeste” nistici. Una partita giocata principalmente sul piano dell’equilibrio. Foti, il tecnico dei giallorossi, non potendo disporre di Cucinotta (lo juniores di fascia destra) ma dovendo schierare giocoforza tre under così come impone la Lega, preferisce cambiare modulo dal 4-3-3 visto nelle tre precedenti gare opta per un 4-3-1-2 restituendo il capitano Camarda al suo ruolo preferito vale a dire dietro alle due punte Cannavò e Pirrotta. Ma Camarda stranamente non ci è sembrato a suo agio, ha avuto pochi palloni giocabili, forse andrebbe cercato più spesso dai compagni di centrocampo per sfruttarne maggiormente le sue qualità balistiche. L’attacco non è stato incisivo come in altre circostanze e non poteva essere altrimenti visto che né Cannavò, né Pirrotta sono due rapinatori d’area. Bene l’esordio del giovanissimo Cricchio impiegato come esterno di centrocampo ha corso tanto dannandosi l’anima per cercare di rubare più palloni possibili. In difesa si è registrato il debutto del neo acquisto Raimondi, una gara senza infamia e senza lode per l’ex Noto apparso, comunque non ancora al top della condizione. Cammaroto, è stato come sempre il migliore del reparto difensivo fino a quando un’ingenuità in area avversaria, uno strattone sotto gli occhi del direttore di gara gli è costato il cartellino rosso. A quel punto Foti ha preferito cautelarsi togliendo Ca- marda e inserendo Panarello per ricomporre la linea di difesa. Poi lo splendido gol di Garufi ha stravolto i piani, i giallorossi hanno provato a riequilibrare la gara ma ancora una volta la traversa su testa di Cannavò ha negato la gioia del gol. La cronaca vede nel primo tempo una punizione di Camarda in apertura alta. Al 12’ gli ospiti si rendono pericolosi con Strano su traversone di Garufi. Al 27’ Cannavò fino a quel momento evanescente prova il destro dai trenta metri la sfera si stampa all’incrocio dei pali. Al 45’ fuga di Pirrotta sulla destra traversone basso dove Cricchio in corsa calcia ma manca il bersaglio. Nella ripresa molta schermaglia a centrocampo e al 32’ il jolly pe- Girone B Caltagirone-Trecastagni (Mirrione di Barcellona); Belpasso-Acicatena (Schillaci di Enna); Giarre-Enna (Maddocco di Messina); Palazzolo-Spadaforese (Principato di Agrigento); Real Avola-Vittoria (Caioli di Firenze); Santa Croce-Paternò (Caruso di Palermo); Taormina-Ragusa (Pasciuta di Agrigento). scato da Garufi che ammutolisce il Celeste. Il Città di Messina prova a ripartire e colleziona una serie di calci piazzati dal limite che non sortiscono l’effetto sperato. Al 42’ l’ennesima punizione di Assenzio pesca in area Cannavò il suo colpo di testa ancora una volta si stampa sulla traversa; è l’ultimo pericolo di una gara che lascia sicuramente l’amaro in bocca ai giallorossi di casa. Lillo Puglia Quell’impianto fu tristemente abbandonato per qualche anno. Solo allenamenti e qualche partita a porte chiuse. Addirittura rischiò l’abbattimento perché al suo posto c’era un progetto per costruire campi da calcetto, palestre e polo commerciale per un affaristico centro polifunzionale. No, il Celeste fa parte degli affetti più cari degli sportivi messinesi. Così, dal progetto di un nuovo gruppo dirigenziale che punta a rilanciare il calcio messinese, l’idea di riaprirlo alla gente diventa realtà. E un match di Eccellenza passa alla storia anche dalle nostre parti. Città di Messina-Biancadrano finisce con l’amaro in bocca per gli sportivi peloritani ma nessuno può cancellare l’emozione vissuta dai presenti alla riapertura delle porte dello storico impianto. Cinquecento, forse più, cuori giallorossi in curva sud liberano fin dall’avvio la gioia di esserci, di tornare a riappropriarsi di uno spazio che non poteva finire nel dimenticatoio. Lo striscione posto nei popolari lato mare («La legge del Celeste: 1 fisso») non porta bene ma, per una volta, chissenefrega. Tanti papà con i loro figli ma sugli spalti anche quei ventenni che si sono persi gli anni più belli del Celeste ma che hanno la voglia di scoprire l’inimitabile fascino. Un’atmosfera che ha fatto sentire tutti più giovani. Il Celeste è di nuovo dei messinesi. I punti e le vittorie arriveranno, intanto la società ha centrato l’obiettivo nostalgico. In attesa di quelli sul campo. ECCELLENZA GIRONI A-B PROMOZIONE GIRONE B Due Torri vuole il poker S. Agata, compito duro Taormina atteso a Enna Ciappazzi al primo olè Garden al comando per un giorno Una rete di Mandanici Derby amaro per il Torregrotta e il Real Palermo va ko COME un accanito giocatore al tavolo verde così il Due Torri non pago del tris è alla ricerca di uno storico poker di successi. Oggi al “Vasi” i biancorossi di Raffaele difendono la leadership solitaria del girone A dagli attacchi dei trapanesi del Valderice secondi a due lunghezze. Privi di Cipriano l’“eroe” di Alcamo (squalificato) i pirainesi dovranno tenere alta la concentrazione per battere una delle formazioni più forti del girone. Turno impegnativo anche per il S. Agata. L’undici di Bongiovanni è atteso dal difficile match contro il Licata. Al “Fresina” i santagatesi reduci dalla sconfitta del “Micale” nel derby contro i “cugini” dell’Orlandina, vorranno riscattarsi davanti ai propri sostenitori anche se dovranno smentire i pronostici che vedono i padroni di casa sfavoriti nella sfida contro una delle candidate al salto in Serie D. Viaggia l’Orlandina. I paladini di Emanuele secondi a due sole lunghezze dalla vetta si recano a Palma di Montechiaro per affrontare la Gattopardo. Gli agrigentini di Balsamo vogliono i tre punti visto che fuori casa hanno “racimolato” solo due sconfitte. I paladini galvanizzati dal successo nel derby cercano il primo brindisi esterno e puntano molto anche sul rientrante bomber Roberto Casella che ha scontato i tre turni di squalifica. Nel girone B torna al “Bacigalupo” il Taormina. I ragazzi di Giuffrida reduci dalla brillante vittoria al “Gaeta” contro l’Enna tornano davanti ai propri sostenitori e cercano il tris di vittorie consecutive. L’avversario di turno è di quelli temibili visto che gli iblei di Lucenti vengono additati tra i sodalizi che Garden Torregrotta Ciappazzi Real Palermo 1 0 Marcatore: 15’ Mandanici. Ciappazzi: Drago 6, Campagna 6, Baglione 7, Calamuneri 6, Pontillo 7, Donato 6, Marino 6, Piccolo 7, Mandanici 7, Rizzo 7, Cagigi 6. Real Palermo: Adorno 5, Teresi 5, Lagreca 4, Ciappa 5, Anzalone 5 (43’ Giuliano 5,5), Volpes 6, Vallone 6, Arrigo 5, Agnesi 7, Siciliano 5 (85’ Zappavigna s.v.), Guarnera 5 (63’ Settegrane s.v.). Arbitro: Restuccia 5 (Spanò e Alecci). TERME VIGLIATORE. La Ciappaz- Giuseppe Raffaele (Due Torri) puntano al salto di categoria. Sicuramente si tratta di uno dei test più difficili dell’intera stagione per la formazione della perla dello Ionio che sulle ali dell’entusiasmo del doppio successo consecutivo, provano a fermare la corsa della capolista Ragusa. Ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato la Spadaforese vuole continuare a mantenere l’imbattibilità esterna in casa del Palazzolo. Non sarà facile anche perché i siracusani di Anastasi reduci dalla pesante sconfitta di Ragusa vorranno riscattarsi davanti ai propri sostenitori. I gialloneri di Saro Contestabile dovranno fare a meno del mancino ex Milazzo Andrea Fleri (squalificato) ma puntano molto sull’estro di un Simone D’Arrigo motivatissimo e in gran spolvero in questo avvio di stagione e sulla vena realizzativa di Davide Fugazzotto per contrastare Bonarrigo e compagni.(l.p.) PROMOZIONE GIRONE C CLAUDIO CAMBRIA PROTAGONISTA zi vince in casa superando il Real Palermo e si aggiudica tre preziosissimi punti che molto più per la classifica giovano a dar coraggio e mordente a un collettivo che dal punto di vista della qualità tecnica può ben raffrontarsi con le squadre più blasonate del campionato. L’allenatore Gitto ci teneva e ci credeva in questa vittoria conseguita con l’orgoglio e la determinazione dell’intera squadra che ha voluto far dimenticare la sconfitta subita in casa contro il Mistretta quando per ingenuità e imprudenza la squadra, che era in vantaggio, si è fatta raggiungere e superare sul finire del secondo tempo. Questa volta le cose sono andate diversamente. Ancora una volta la squadra del presidente Cicero è andata in vantaggio nei primi minuti di gioco, non si è cullata sugli allori ma ha continuato a mantenere una costante pressione sugli ospiti mantenendo così il controllo del centrocampo imbastendo tante azioni offensive. Già subito dopo il fischio d’inizio il mobilissimo Piccolo effettua in area un tiro-cross per Mandanici che in spaccata sfiora il gol. Dopo un quarto d’ora si ripete puntualmente l’azione di Picco- La situazione Ieri Arenella-Bagheria 3-1 Oggi Capaci-Mistretta, Cefalù-Monreale, Collesano-Montemaggiore, Mazzarrà-Caltavuturo, Palermitana-Atletico Igea, Vigor Vespri-Tiger. Classifica Arenella 9; Tiger 7; Monreale, Montemaggiore, Capaci, V. Vespri 6; Palermitana 5; Atl. Igea, Bagheria, Collesano, R. Palermo, Ciappazzi 4; Mistretta; Mazzarrà 3; Cefalù, Caltavuturo 1. lo che da centrocampo pesca con precisione Mandanici che con un tocco morbido scavalca il portiere in uscita e insacca. Tripudio in campo e sugli spalti. La squadra acquista fiducia e continua inesorabile a imbastire azioni d’attacco. Al 31’ Cagigi penetrato in area subisce fallo ma l’arbitro lascia correre. Ancora al 32’ Rizzo invia un lungo cross su Piccolo che supera Ciappa che dal limite fa partire il tiro che impegna Padorno in tuffo. Gli ospiti si fanno vivi con Vallone che aggancia di testa un traversone di Volpes ma manda sulla traversa. Agnese appare il più attivo ma non è ben coadiuvato per le fasi conclusive. Nella ripresa i locali spendono per intero le loro energie per mantenere il controllo di palla senza attenuare la pressione. Al 60’ un tiro di Rizzo coglie l’incrocio dei pali e la ribattuta è preda di Cagigi che prova il pallonetto ma la palla finisce di poco a lato. Salvatore Emilio Papa 2 0 Marcatori: 32’ st Cambrìa C., 45’ st Morabito. Garden Sport: Canale 8, Munafò S. 6 (8’st Morabito 6), Santisi 6, Munafò D. 6,5 (8’st Cambrìa R. 6), Aricò 6, Cambrìa C. 8, Munafò F. 6,5, Calarco 7, Cicciarello 6,5 (44’st Lo Schiavo s.v.), Santonocito 7. All. Basile. Torregrotta: Bonarrigo 6, Grasso 5,5, Battaglia 6,5, Scibilia D. 6 (30’st Lo Presti s.v.), Maisano 5.5, Borelli 5,5, Iarrera 6,5 Genovese 6,5, Cambrìa G. 6, Sciliberto 6,5, Mondello 6 (45’pt Ragusa 5,5). All. Alacqua. Arbitro: Blanco di Acireale 7 (Reina e Urso). Note: corner 6-1 per il Garden; recupero 3’ e 3’. MESSINA. È ancora una volta il capitano a regalare il successo, il terzo stagionale, al Garden Sport. Il quarto sigillo personale di Claudio Cambria in altrettante gare disputate regalano ai biancoverdi di Basile la vittoria nel derby contro il Torregrotta. Se poi si aggiunge un Enrico Canale in gran spolvero capace di parabile anche l’imparabile, ecco spiegata la vittoria dei padroni di casa ai danni di un Torregrotta ben messo in campo e capace di giocare alla pari anche lontano dalle proprie mura. Tre punti che consentono ai biancoverdi di Basile di riagguantare la vetta della classifica in attesa di conoscere il risultato delle dirette antagoniste impegnate oggi pomeriggio. Immediato riscatto per il Garden Sport dopo la disastrosa battuta d’arresto di Riposto. Il tecnico peloritano si attendeva una risposta dai suoi ragazzi che non si è fatta attendere. Onore e merito alla compagine di Alacqua, capace di tener testa agli avversari e di imporre in alcuni frangenti il proprio gioco. Schieramento speculare con il 4-2-3-1 i due tecnici si affidano principalmente agli inserimenti Claudio Cambria (Garden Sport) Maurizio Mondello (Torregrotta) degli esterni. Parte subito forte il Garden che dopo appena 4’ si rende pericoloso, Calarco da sinistra centra per Cicciarello (uno dei tanti ex di turno), il colpo di testa dell’attaccante è facile preda del portiere tirrenico. Al 18’ il primo vero pericolo per gli ospiti arriva sempre dai calci piazzati dello specialista e capitano Claudio Cambria che timbra la traversa dai venticinque metri. La risposta degli ospiti non si fa attendere e arriva al 26’ sugli sviluppi di un corner Iarrera serve l’accorrente Battaglia la cui conclusione maligna viene respinta in tuffo da Canale. E l’estremo difensore di casa si ripete un minuto dopo respingendo un forte tiro dal limite di Giovanni Cambrìa, e si supera nella successiva zampata di Maurizio Mondello dalla corta distanza. Le azioni si susseguono da un lato e dall’altro poco dopo la mezz’ora Ciccio Munafò di testa impegna Bonarrigo in un diffi- cile intervento. Al 35’ ancora Garden sempre con Cicciarello che sovrasta i due centrali Maisano e Borelli ma non centra il bersaglio di testa. Il primo tempo si chiude con il Torregrotta in avanti prima Genovese manda di poco a lato (39’) e al 42’ l’esperto attaccante Mondello tutto solo si fa stregare da Canale che gli soffia la palla, e deve abbandonare il campo per infortunio. Ad inizio ripresa Calarco dal limite timbra il secondo palo della giornata con Bonarrigo fuori causa. La partita si sblocca al 32’ ancora una volta grazie a capitan Claudio Cambria che da quasi 30 metri con una punizione delle sue centra il “sette”. Il Torregrotta prova a reagire ma presta il fianco agli avversari che raddoppiano allo scadere con Morabito (altro ex) bravo a calciare in porta la respinta del portiere ospite sull’ennesima bordata su punizione dello specialista Cambria. (m.p.)