Panasonic GF1 ed il Micro Quattro Terzi

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Panasonic GF1 ed il Micro Quattro Terzi
TestMTFdigitali
Panasonic GF1 ed il
Micro Quattro Terzi
Risoluzione
12,1 MegaPixel
Dimensioni sensore
17,3 x 13 mm
Fattore moltiplicativo della focale 2x
Tipo sensore Live MOS
Sensibilità 100 - 3200 ISO
Velocità raffica
2,57 f/s
Tempo di otturazione minimo 1/4000 s
Live View
presente
Filmati
presente
Pulizia sensore
presente
Stabilizzazione dell’immagine sul sensore
assente
Monitor
3”
Mirino elettronico (opzionale)
La Panasonic DMC-GF1
esce sul mercato pochi mesi
dopo la presentazione
della Panasonic GH1; ne
riprende praticamente
tutte le caratteristiche
tecniche, a partire dalla
rinuncia al mirino reflex
per ridurre la distanza
tra obiettivo e sensore,
secondo le specifiche del
nuovo standard Micro
Quattro Terzi. Il risultato
è una fotocamera dal corpo
estremamente sottile.
36
Il formato Micro Quattro Terzi
Dal punto di vista tecnico si tratta di una
enormesemplificazione,inquantovengono
eliminati il box specchio, il pentaprisma ed
i sistemi autofocus ed esposimetrico tradizionali. Tutto questo, oltre a rendere più
compatto il corpo macchina, riduce anche i
costi di produzione e la possibilità di guasti e
semplifica la progettazione delle ottiche.
E’importante precisare che l’attributo Micro
non si riferisce alle dimensioni del sensore,
che rimangono le stesse di quelle del formato
Quattro Terzi, con lo stesso livello di qualità
ottica dunque.
Un altro vantaggio di questo sistema è che
il ridottissimo tiraggio rende facilissima la
realizzazione di anelli adattatori per il montaggio di ottiche di altri sistemi. Oltre alle
ottiche Quattro Terzi tradizionali è pertanto
possibile utilizzare quasi tutto il sistema Leica,
sia con innesto M che R.
Mirino
Se sulla GH1 l’assenza del mirino reflex
non si fa molto sentire per la presenza di uno
straordinario mirino elettronico, sulla GF1 il
mirino interno manca. Per venire incontro
alle esigenze dei fotografi più “tradizionalisti” Panasonic fornisce però un mirino
elettronico opzionale DMW-LVF1, che può
venire montato sulla slitta per il montaggio
del flash.
La qualità è nettamente inferiore a quella
del mirino della Panasonic GH1, in quanto
dispone solo di 202.000 punti, tuttavia risulta
ben utilizzabile.
Ovviamente se si monta il mirino elettronico diventa impossibile montarvi il flash
esterno.
Un veloce confronto
con la rivale Olympus Pen
Che la disponibilità di un mirino elettronico
sia molto richiesta dagli utenti lo testimonia
anche l’uscita della nuova versione EP-2 della
Olympus Pen, rivale diretta della Panasonic
GF1, che si distingue dal precedente modello
EP-1 proprio per la presenza di un mirino elet-
Le principali differenze tra le Panasonic GF1 e GH1 e le Olympus Pen E-P1 e E-P2
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13,06 Mpixel�������
presenti
12.11 Mpixel utilizzati
100 – 3200 ISO
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4000 x 3000 �����������
(4:3)
2816 x 2112 (4:3)
2048 x 1536 (4:3)
4000 x 2672 (3:2)
2816 x 1880 (3:2)
2048 x 1360 (3:2)
4000 x 2248 (16:9)
2816 x 1584 (16:9)
1920 x 1080 (16:9)
2992 x 2992 (1:1)
2112 x 2112 (1:1)
1504 x 1504 (1:1)
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1280 x 720, 30fps
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848 x 480, 30fps
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640 x 480, 30fps
320 x 240, 30fps
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����� Sugli obiettivi
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Una con doppia
modalità
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3.0" 460.000�������
punti
Opzionale elettronico
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202.000 punti
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Mono
No
NG6
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DMWBL13E,
1250 mAh
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7,2 V
119 x 71 x 36,3
mm
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285
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14 Mpixel
presenti
13,06
Mpixel
presenti
12.1 Mpixel
12.11
Mpixelutilizzati
utilizzati
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13,114Mpixel
presenti
Mpixelpresenti
presenti 13,1 Mpixel
13,1 Mpixel
presenti
12.312.1
Mpixel
utilizzati
utilizzati
Mpixel
utilizzati 12.3 Mpixel
12.3 Mpixel
utilizzati
�������
��� ����
13,1 Mpixel presenti
12.3 Mpixel utilizzati
100 – 3200 ISO
4000 x 3000 (4:3)
2816 x 2112 (4:3)
2048 x 1536 (4:3)
4000 x 2672 (3:2)
2816 x 1880 (3:2)
2048 x 1360 (3:2)
4000 x 2248 (16:9)
2816 x 1584 (16:9)
1920 x 1080 (16:9)
2992 x 2992 (1:1)
2112 x 2112 (1:1)
1504 x 1504 (1:1)
1920 x 720
1080
1280
1280 x 720
1280 x 720, 30fps
848 x 480, 30fps
640 x 480, 30fps
320 x 240, 30fps
100100
- 6400
ISOISO
– 3200
4032
x 3024
4000
x 3000 (4:3)
3200
x 2400
2816
x 2112 (4:3)
2560
x 1920
2048
x 1536 (4:3)
1600
x 1200
4000
x 2672 (3:2)
1280
x 960
2816
x 1880 (3:2)
1024
x 768
2048
x 1360 (3:2)
6404000
x 480x 2248 (16:9)
2816 x 1584 (16:9)
1920 x 1080 (16:9)
2992 x 2992 (1:1)
2112 x 2112 (1:1)
1504 x 1504 (1:1)
No 1920 x 1080
1280 x 720
1280
x 720,
30fps
1280
x 720,
30fps
640848
x 480,
30fps
x 480,
30fps
640 x 480, 30fps
320 x 240, 30fps
100 - 100
6400- ISO
6400 ISO
4032 x4032
3024x 3024
3200 x3200
2400x 2400
2560 x2560
1920x 1920
1600 x1600
1200x 1200
1280 x1280
960 x 960
1024 x1024
768 x 768
640 x 640
480 x 480
100 - 6400 ISO
4032 x 3024
3200 x 2400
2560 x 1920
1600 x 1200
1280 x 960
1024 x 768
640 x 480
No
No
1280 x1280
720,x30fps
720, 30fps
640 x 640
480,x30fps
480, 30fps
1280 x 720, 30fps
640 x 480, 30fps
Stereo
Mono
Sì
No
Stereo
Stereo
No Sì
StereoStereo
Opzionale
No
Stereo
Opzionale
Sugli obiettivi
Sulla
fotocamera
Sugli
obiettivi
Sulla Sulla
fotocamera
fotocamera
Sulla fotocamera
No
Due Due
Una con doppia modalità DueUna con doppia modalità
Due
orientabile
3.0" 460.000 punti
Incorporatoelettronico
elettronico
Opzionale
1.440.000
punti
202.000
punti
3.0” 230.000 punti
Esterno a corredo
elettronico 144.000
punti
No
BLS-1, 1150 mAh 7,4
V
121x70x36 mm
335 g
3.0”3.0"
230.000
punti
3.0” 230.000
punti punti
460.000
orientabile
3.0” 230.000
Opzionale
otticoelettronico
solo
Esterno
a corredoottico solo
Incorporato
Opzionale
per 1.440.000
l’obiettivopunti
17 mm elettronico
144.000 17 mm
per l’obiettivo
punti
NG 10,5
No NG 10,5
No No
NG6
1150 mAh1250
7,4 BLS-1,
1150 mAh
DMWBL13E, 1250 mAh BLS-1,
DMWBL13E,
BLS-1,
1150 7,4
mAh 7,4
mAhV7,2 V
V mAh 7,2 V
V
7,2
V
124 x 71
90 x 36,3
45 mm
121x70x36
mm mm
119
mm
124 x 90mm
x 45 mm 121x70x36
121x70x36
385g
335385g
g
335 g 335 g
285
tronico esterno, mentre prima era disponibile
solo un mirino ottico galileiano opzionale, per
lʼobiettivo 17mm.
Il mirino elettronico di Panasonic è migliore
di quello di Olympus in quanto la risoluzione
di questʼultimo è di appena 144.000 punti.
A favore della Panasonic GF1 vi è anche il
monitor che dispone di una risoluzione nettamente superiore, oltre al flash incorporato;
non si tratta come vedremo di un flash molto
potente, tuttavia è presente.
A vantaggio dellʼOlympus vi è invece la presenza di un sistema di stabilizzazione direttamente sulla fotocamera, che quindi consente
la riduzione degli effetti delle vibrazioni con
tutti gli obiettivi.
Il corpo macchina
Abbiamo detto che la caratteristica principale
della GF1 è la compattezza, non è un caso
quindi che il design del corpo richiami la
linea delle Leica M: le forme arrotondate,
lʼimpugnatura appena accennata, la ghiera
delle modalità di esposizione in evidenza
e il grande pulsante frontale per lo sblocco
dellʼottica. Anche la L stilizzata su fondo
oro, che sta per Lumix, assomiglia tanto alla
L di Leica.
Le dimensioni ridotte del corpo hanno ovviamente limitato lo spazio utilizzabile per i
comandi, cosicché non sono molti i pulsanti
dedicati; ciò però non riduce la praticità dʼuso
in quanto sono presenti un ottimo quick menu,
che consente lʼimpostazione rapida delle 13
più importanti funzioni di ripresa, un pulsante
Fn programmabile e ben 4 modalità custom
(personali) richiamabili direttamente dalla
ghiera delle modalità di esposizione.
Abbiamo unʼunica ghiera di controllo, da
ruotare col pollice sinistro, che se premuta
a moʼ di pulsante raddoppia le sue funzioni:
ad esempio in modalità program passa dalla
37
Oltre alle ottiche Micro Quattro Terzi, grazie all’adattatore la GF1 può montare
anche quelle progettate per lo standard Quattro Terzi.
Il diametro dell’innesto
del Micro Quattro Terzi
è leggermente inferiore a
quello del Quattro Terzi,
circa 6mm in meno.
E’ la riduzione del tiraggio, ovvero della
distanza tra la battuta d’innesto degli
obiettivi ed il piano del sensore, che
consente di progettare per il Micro Quattro
Terzi ottiche di dimensioni estremamente
ridotte: si passa da 38,68mm ad appena
19,2mm.
La necessità di scambiare una grande mole di informazioni, anche vista
la presenza della registrazione video, ha spinto Panasonic ad aggiungere
due contatti elettrici sulla baionetta, passando da 9 a 11.
correzione personalizzata dell’esposizione
allavariazionedellacoppiatempo/diaframma
utilizzata (program flessibile). In modalità
manuale invece, in un caso controlla il
tempo di otturazione, nell’altro il diaframma
di lavoro.
Le relative informazioni a monitor sono
chiare, ed il tutto risulta pratico, anche se
ovviamente due distinte ghiere sarebbero
state preferibili.
Il sensore: formato e risoluzione
La fotocamera utilizza un sensore Live MOS
38
(cioè dotato di uscita video), da 17,3mm di
base e 13mm di altezza, caratterizzato da un
rapporto base/altezza 4:3, lo stesso formato
del sistema Quattro Terzi tradizionale.
La risoluzione è di 13,06 Mpixel, di cui 12,1
Mpixel attivi. La risoluzione massima è di
4000x3000 pixel, con un formato Raw a 36
bit, oppure Jpeg con due livelli di compressione; abbiamo poi due risoluzioni più basse
2816x2112, 2048x1536.
La fotocamera mette inoltre a disposizione
dell’utente una serie di formati di aspetto
diverso da quello base 4:3, ma che vengo-
L’adattatore per ottiche Leica R.
no ritagliati da quest’ultimo: il classico 3:2
(equivalente a quello della pellicola) , il 16:
9 (come quello televisivo), ed infine l’1:1
(usato ad esempio sulle fotocamere medio
formato 6x6).
Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100
ISO, che può venire aumentata manualmente
fino a 3200 ISO, a passi di 1 o 1/3 EV.
Abbiamo poi due modalità automatiche:
AUTO e iISO. Nella prima la regolazione
(da 100 a 400 ISO) avviene solo in base
alla quantità di luce presente, mentre nella
seconda il sistema tiene conto in modo“intel-
Il dorso, dominato dal pannello LCD, e la calotta ricordano più le compatte della serie LX che le reflex L: la GF1 è quindi
semplice da usare anche per chi proviene dal mondo delle compatte.
ligente”anche della velocità con cui si muove
il soggetto, in modo da evitare il mosso, pur a
scapito di un leggero aumento del rumore.
E’possibile registrare contemporaneamente
un’immagine Raw e Jpeg, a qualsiasi compressione e formato.
E’presente la funzione di pulizia ad ultrasuoni
del sensore.
Panasonic consiglia di controllare una volta
all’anno il funzionamento dei pixel tramite la
fun­zione Pixel Refresh.
Bilanciamento del bianco
Sonopresentisiailbilanciamentoau­tomatico,
che quello manuale; quest’ultimo permette
la memorizzazione di due imposta­zioni.
Abbiamo poi una serie di pre-set, per luce al
tungsteno, per luce diurna, per cielo coperto,
per le ombre e per flash. E’ possibile anche
un’impostazione in gradi Kelvin da 2500 K
a 10000 K in passi da 100 K. L’impostazione
automatica ed i pre-set sono ulteriormente
regolabili in +/-9 passi nelle coppie di colori
blu/ ambra e verde/magenta.
E’ disponibile un bracketing di 3 scatti sul
bilanciamento del bianco, con 3 step di
regolazione.
Obiettivi
Come già accennato, la differenza fondamentale tra il formato Micro Quattro Terzi
ed il Quattro Terzi tradizionale non sta nelle
dimensioni del sensore, che mantiene quindi
il rapporto d’ingrandimento della focale 2x,
ma nella notevole riduzione del tiraggio,
ovvero della distanza tra la battuta d’innesto
degli obiettivi ed il piano del sensore; si passa
da 38,68mm ad appena 19,2mm, in quanto i
progettisti hanno potuto recuperare lo spazio
occupato dal box dello specchio reflex.
Occorre però notare che l’innesto Micro
Quattro Terzi è di diametro leggermente
inferiore a quello del Quattro Terzi tradizionale, circa 6mm in meno. Forse ci sarebbe
potutiaspettareunariduzionemaggiore,vista
la forte diminuzione della distanza tra la lente
posteriore dell’obiettivo ed il sensore, ma è
quest’ultimo a condizionare il diametro del
bocchettone d’innesto, e le sue dimensioni
non sono cambiate.
Non dobbiamo neppure aspettarci che il
ridotto tiraggio possa consentire l’adozione
per le ottiche grandangolari di schemi ottici
simmetrici, quelli che tanto per intenderci
hanno reso famose le ottiche grandangolari
Leica M, in quanto questi schemi non sono
adatti per realizzare ottiche telecentriche,
quelle che forniscono i migliori risultati sui
sensori digitali.
La baionetta presenta un maggior numero
di contatti, 11, due in più del Quattro Terzi
tradizionale. Questo consente una maggior
velocità di comunicazione tra obiettivo e
corpo, nella prospettiva di future applicazioni video.
Attualmentesonoincommerciopochiobiettivi specifici per il formato Micro Quattro Terzi,
abbiamo infatti solo 6 ottiche Panasonic, una
delle quali progettata da Leica, e 4 Olympus,
ma si può comunque utilizzare un vasto parco
ottiche. Infatti con un semplice adattatore,
null’altro che un tubo di prolunga sprovvisto
di lenti, è possibile montare tutte le ottiche del
sistema QuattroTerzi tradizionale prodotte da
Olympus, Panasonic e Sigma.
Le limitazioni riguarderanno quelle funzioni
che in futuro verranno implementate usando
tutti e 11 i contatti elettrici del sistema Micro
Quattro Terzi, e in generale le funzioni che
dipendono dall’obiettivo, come ad esempio
la rotazione automatica delle immagini, la
messa a fuoco continua, e la stabilizzazione
dell’immagine.
Oltre all’adattatore per il Quattro Terzi
esistono poi due adattatori opzionali per
i sistemi Leica M ed R (DMW-MA2M e
DMW-MA3R). In questo modo è possibile
utilizzare quasi tutti gli obiettivi Leica; sono
esclusi solamente i due Summilux-M 21mm
f/1.4 e 24mm f/1.4. Ovviamente in questo
caso non è utilizzabile l’autofocus.
La fotocamera dispone di uno zoom digitale
4x, la cui utilità è però relativa, in quanto produce solamente il ritaglio della parte centrale
dell’immagine con una conseguente perdita
di definizione; la stessa operazione è fattibile
anche in post-produzione con qualsiasi programma di fotoritocco.
Se poi stiamo lavorando ad una risoluzione
inferiore alla massima, possiamo usare lo
Zoom ottico esteso; anche in questo caso
si usa solo la parte centrale del sensore, ma
non perdiamo in qualità in quanto stiamo già
lavorando a bassa risoluzione.
Monitor
Il monitor riveste un ruolo importantissimo,
in quanto ad esso è affidata l’inquadratura
dell’immagine: è pertanto ampio, 3 pollici,
e dotato di una buona risoluzione, 460.000
punti.
In ripresa è possibile visualizzare un piccolo
istogramma della luminosità: si tratta di una
simulazione, che approssima quella che sarà
la vera esposizione, e risulta pertanto molto
utile per evitare sovra e sotto esposizioni.
Comoda anche la possibilità di posizionarlo
in qualsiasi punto dello schermo.
In ripresa è anche possibile visualizzare una
griglia 3x3 di ausilio all’inquadratura, oppure
una 4x4 con l’aggiunta di due diagonali; in
alternativa è possibile visualizzare due linee,
una verticale ed una orizzontale, posizionabili in qualsiasi parte dell’immagine.
Prima di eseguire lo scatto è possibile controllare l’inquadratura con il diaframma
chiuso sull’apertura che verrà effettivamente
utilizzata in modo da valutare, oltre alla correttezza dell’esposizione, anche la profondità di campo. Infine, grazie ad una originale
simulazione ottenuta con una sequenza di
scatti con intervallo di circa 1 secondo, si
39
Il fianco sinistro ospita le connessioni, e su quello destro vi è la presa per
l’adattatore da rete elettrica.
può valutare l’effetto di mosso generato da
tempi di otturazione lenti.
I dati di ripresa vengono visualizzati alla base
del monitor e, a seconda delle impostazioni
da menu, possono essere presentati su fondo
nero oppure sovrapposti all’immagine inquadrata,cheaquestopuntoappareleggermente
più grande.
In riproduzione l’immagine può essere
visualizzata da sola o con tre distinti livelli
d’informazione relativi ai dati di scatto; utili
gli istogrammi della luminosità e dei tre colori
fondamentali separati.
E’presente un indice a 12 o 30 fotogrammi e
una visualizzazione a calendario che consente
di accedere velocemente alle foto scattate in
una specifica data. Molto pratico l’ingrandimento dell’imma­gine, che raggiunge i 16 x
in 4 passi.
Per navigare l’immagine si usa il selettore
multidirezionale, aiutandosi con il comodo
indicatore di posizione (sul tipo del navigatore
di Photoshop).
Tenendopre­muteperuntempoprolungatole
frecce di destra o sinistra è possibile muoversi
veloce­mente tra le immagini memorizzate.
Se è abilitata la specifica opzione, le immagini
riprese in verticale vengono ruotate a monitor per facilitarne la lettura, ma solo con gli
obiettivichesupportanoquestafunzione(non
il 20mm f/1,7 a corredo).
Il monitor può essere regolato non solo per
quanto riguarda la luminosità, ma anche per
la saturazione dei colori in 7 passi; è prevista
una regolazione della tonalità nei colori giallo-ciano, verde-magenta in 9 passi ciascuna.
Otturatore
L’otturatore consente tempi di scatto da 60
secondi a 1/4000s, oltre alla posa B fino a
4 minuti.
L’autoscatto prevede sia un ritardo di 10
secondi, che uno di 2 secondi, utile per evi-
40
tare le vibrazioni dovute alla pressione del
pulsante di scatto (con i tempi di esposizione
lunghi).
Vi è anche una modalità “intelligent” nella
quale,dopo10secondi,parteunasequenzadi
3 scatti, intervallati tra loro di 2 secondi.
E’ presente un connettore per il collegamento di uno scatto a distanza opzionale
DMW-RSL1.
Modo continuo
Il modo continuo consente di eseguire 7 scatti
Raw con una cadenza di 2,57 foto­grammi al
secondo.
In Jpeg Large Fine il numero degli scatti Jpeg
è limitata solo dalla capacità della scheda di
memoria.
E’ anche presente una raffica più lenta, a 2
fotogrammi al secondo.
Messa a fuoco
La messa a fuoco è uno dei punti critici della
fotocamera, in quanto l’assenza del box
specchio rende impossibile l’utilizzo dei
veloci sensori AF a rilevazione di fase, che
consentono di valutare la posizione di messa
fuoco prima che essa venga effettivamente
impostata dall’obiettivo.
La GF1 dispone soltanto della messa a fuoco
a rilevazione di contrasto, su un’area selezionabile manualmente su tutta la superficie
dell’immagine, o in modo automatico su 23
aree. Si tratta di una messa a fuoco sicuramente precisa, ma non molto veloce.
Per accelerare le operazioni AF, Panasonic ha
messo a disposizione una messa a fuoco“preventiva”, che mantiene la fotocamera sempre
focheggiata sul soggetto inquadrato.
Questa funzione provoca però un forte
aumento dei consumi in quanto il motore
AF lavora quasi continuamente; per questo
Panasonichapredispostoduemodalitàdiprefuoco, una continua ed una in cui la messa
Il mirino LVF1 è di risoluzione inferiore
a quelli mondati su G1 e GH1, ma è
orientabile.
a fuoco si attiva solo in presenza di rapidi
cambiamenti del soggetto (situazione che
normalmente si verifica quando cambiamo
inquadratura).
Abbiamo poi il Tracking AF con cui la fotocameraagganciailsoggetto,mantenendoloa
fuoco nei suoi spostamenti.
La messa a fuoco può essere anche manuale;
in questo caso ruotando la ghiera dell’obiettivo si attiva automaticamente l’ingrandimento
a 5x della parte centrale dell’immagine; tramite il selettore multi direzionale è possibile
muoversi nell’immagine e, ruotando la ghiera
posteriore, aumentare a 10x l’ingrandimento
per eseguire una messa a fuoco ancora più
accurata.
La messa a fuoco automatica può essere
singola o continua, con previsione del punto
futuro; la messa a fuoco continua però non è
disponibile con il 20mm f/1.7 a corredo.
L’autofocus può essere avviato sia con la
pressione parziale del pulsante di scatto, che
con pressione del pulsante AF/AE Lock (even­
tualmente insieme al blocco dell’esposizio­ne,
a seconda delle impostazioni da menù). Il
pulsante può anche avere funzionamento
bistabile, ovvero una pressione per l’attiva­
zione ed una per la disattivazione.
In condizioni di bassa illuminazione è possibile attivare una sorgente di luce continua per
migliorare le prestazioni dell’autofocus.
Misurazione esposimetrica
La lettura esposimetrica viene fatta direttamente dal sensore immagine e può essere
di tipo valutativo, spot su un’area centrale,
oppure media con prevalenza al centro.
L’esposime­tro lavora tra EV 0 e EV 18.
E’ possibile memorizzare l’esposizione tramite il pulsante di AF/AE Lock.
Esposizione avanzata
Sono presenti le classiche modalità di espo-
sizione Program (flessibile), con prorità di
diaframma, con priorità sui tempi, e completamente manuale.
Abbiamo poi una modalità “My colour”
che consente di selezionare in modo
interattivo una particolare resa cromatica
(Espressivo, Nostalgico, Naturali, Elegante,
Monocromatico, Dynamic art, Alto contrasto,
Personalizzato), lasciando all’automatismo il
compito di gestire gli altri parametri di esposizione.
Utili le modalità C1 e C2, che consentono di
registrare impostazioni di ripresa personali;
mentre in C1 è possibile memorizzare un solo
set di comandi, a C2 possono essere associati
tre distinti set di parametri.
È possibile starare l’esposizione scelta dalla
fotocameraintroducendounacor­rezionefino
a +/-3 EV a passi di 1/3 EV.
Il bracketing consente di variare in modo
automatico l’esposizione per una sequenza di
3 o 5 scatti a passi di 1/3, 2/3 EV; la sequenza
copre quindi ben 4 EV di esposi­zione. Anche
l’ordine degli scatti è impostabile da menù.
Esposizione semplificata: le scene
Sono presenti varie modalità di esposizione
semplificata: Ritratto, SoftSkin (per una
riduzione delle imperfezioni della pelle, o
del rumore nelle tonalità dell’incarnato),
Panorama (per i paesaggi), Architettura (con
la visualizzazione di linee guida per l’inquadratura), Sport (per soggetti in movimento,
con una modalità di impostazione della
sensibilità iISO aumentata fino a 800 ISO),
Sfocatura sfondo (per avere uno sfondo sfuocato utilizzando un diaframma aperto), Fiori e
Cibo (con colori naturali), Oggetti (con tonalità più vivaci), Ritratto notturno (con l’uso
del flash, per ottenere una luminosità simile
del soggetto vicino e dello sfondo), Panorama
notturno (senza l’uso del flash), Luci (per
riprendere sorgenti luminose), due modalità
Bambini (che consentono di memorizzare il
nome e la data di nascita di due persone e di
associarla alle rispettive fotografie) Animali
domestici (lo stesso per un animale), Party
(simile al ritratto notturno specifico però per
feste) Tramonto (per rendere il colore rosso
del sole).
Esposizione automatica
intelligente iAuto
Su quasi tutte le fotocamere è presente una
modalità full-auto che delega alla fotocamera la scelta di tutti i parametri di ripresa: si
tratta normalmente di una modalità program
con il blocco di tutte le funzioni di personalizzazione.
Panasonic ha ulteriormente perfezionato
questa modalità sfruttando la potenza di calcolo del processore interno per riconoscere
Il test della Panasonic GF1 è stato effettuato con
una scheda SDHC Lexar 133x
Le card SDHC Lexar Professional 133x 8 GB
sono state scelte in quanto garantiscono una
velocità minima di lettura/scrittura dati di
20 MB al secondo; lo speed-rate comunicato
da Lexar è sempre relativo al minimo di prestazione fornita dalla card. Questo significa
che le 133x di Lexar lavorano sempre almeno
a 20 MB al secondo in modo da utilizzare
appieno i processori delle fotocamere e
riducendo i tempi di download.
Le Memory Card SDHC Lexar si basano
sulle specifiche tecniche 2.0 richieste dalla
Secure Digital Association che utilizzano il
file system FAT32.
la situazione di ripresa ed applicare automaticamente le adatte impostazioni di ripresa:
modalità ritratto (sfruttando il sistema di
riconoscimento dei visi), modalità paesaggio
(riconoscendo la presenza del cielo), modalità
per luce scarsa (usando i dati dell’esposimetro) ed il modo macro (usando le informazioni
fornite dal sistema di messa a fuoco).
Il passaggio da una modalità all’altra è
totalmente automatico, ma viene comunque
segnalato all’utente con un’opportuna icona
a monitor.
Il riconoscimento del viso
Uno dei campi in cui i produttori appaiono
particolarmente impegnati è quello del riconoscimento dei visi. Riconoscere la presenza
di una persona nell’immagine è importante
perché probabilmente si tratta del soggetto
principale della fotografia, sul quale la fotocamera dovrà regolare esposizione e messa
a fuoco.
Panasonic implementa questa funzione in
modo egregio, essendo in grado di identificare in modo velocissimo una persona in
ognipuntodelfotogramma,anchesenotevolmente fuori fuoco; questo aumenta la velocità
della messa a fuoco.
Ma c’è di più, il sistema è anche in grado di
riconoscere chi è la persona inquadrata.
Possiamo memorizzare fino a 6 persone, con
tre differenti immagini per ciascuna, associandoadessenomeedatadinascita: quandouna
persona memorizzata apparirà nell’inquadratura verrà immediatamente“taggata” come
avviene su Facebook, ed i dati di posizione
nell’immagine, il nome e la data di nascita
saranno inclusi nei dati Exif del file.
Tra le innumerevoli applicazioni di una simile
funzione vi può essere la ricerca in un archivio di immagini per nome o per età; per il
momento è limitata dal numero ridotto di per-
sonericonoscibilicontemporaneamentedalla
fotocamera, ma in futuro, con l’aumento della
potenza di elaborazione, assisteremo ad una
notevole evoluzione di questa funzione.
Regolazione intelligente
dell’esposizione
Anche sulla GF1 abbiamo la possibilità di
una regolazione automatica intelligente del
contrasto e della luminosità. Si tratta di una
funzione utile in situazioni di forte contrasto,
come spesso avviene nei controluce.
La fotocamera in questo caso è in grado di
applicare una curva sensitometrica particolare, che consente di mantenere leggibili i
dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci.
Sono previsti tre possibili livelli di intervento.
Modalità Video
La modalità video consente due formati di
registrazione: AVCHD (Advanced Video
Codec High Definition) o Motion Jpeg.
Il primo di questi due standard, sviluppato da
Panasonic e Sony, si basa sulla compressione
di sequenze d’immagini e consente un livello
di compressione molto elevato, e quindi un
rapido trasferimento tra diversi supporti.
Il Motion Jpeg, invece, comprime ogni singolo frame in modo indipendente e quindi
consente di accedere molto velocemente a
qualsiasi fotogramma, un formato che semplifica molto il lavoro di post-produzione.
Con il formato AVCHD abbiamo una sola
risoluzione 16:9 a 1280x720 pixel (registrati a
50 fps anche se la fotocamera acquisisce solo
a 25 fps) e 3 possibili livelli di compressione
SH (17 Mbps), H (13 Mbps) e L (9 Mbps).
Con il Motion Jpeg invece abbiamo 4 risoluzioni: HD 1280x720 pixel, WVGA 848x480,
VGA 640x480 pixel e QVGA 320x240 pixel,
tutte a 30 fps.
41
Premendo la ghiera di controllo in modalità manuale o a priorità si
passa da un parametro all’altro della coppia tempo/diaframma o alla
staratura intenzionale dell’esposimetro.
Al contrario della sorella di casa Olympus
E-P1, la GF1 è dotata di un lampeggiatore
integrato di indubbia utilità.
Segnaliamo a questo proposito che la
Panasonic GH1, cioè il modello dotato di
mirino elettronico, dispone di una modalità
di registrazione AVCHD con risoluzione
superiore: 1920 x 1080.
La GF1 ha una modalità di esposizione specifica per i filmati che consente un ottimo controllo della ripresa: è possibile infatti eseguire
unacompensazionemanualedell’esposizione
fino a +/- 3 EV, e la regolazione del diaframma per variare la profondità di campo (senza
però poter specificare un preciso diaframma
di lavoro).
E’ comunque possibile iniziare una ripresa
video anche da tutte le altre modalità di esposizione premendo semplicemente il pulsante
rosso dedicato: in questo caso però l’esposizione è solamente automatica.
Da segnalare una funzione che elimina lo
sfarfallio che potrebbe manifestarsi in presenza di sorgenti luminose fluorescenti su
rete elettrica a 60 Hz (come negli USA).
La messa a fuoco nella ripresa video può
essere manuale o automatica; in quest’ultimo
caso si può scegliere tra AF continuo, oppure
alla pressione parziale del pulsante di scatto, e
Gli obiettivi Micro Quattro Terzi
Elenchiamo qui sotto gli obiettivi del formato Micro Quattro Terzi attualmente commercializzati, ma con un adattatore si possono usare tutte le ottiche del sistema Quattro
Terzi tradizionale, e perfino quasi tutti gli obiettivi Leica M ed R.
Panasonic
H-H020 - Lumix G 20mm f/1.7
H-FS014045 - Lumix G Vario 14-45mm / F3.5-5.6 ASPH. MEGA O.I.S.
H-FS045200 - Lumix G Vario 45-200mm f/4-5.6 MEGA O.I.S.
H-F007014 - Lumix G Vario 7-14mm f/4
H-VS014140 - Lumix G Vario HD 14-140mm f/4-5.8 MEGA O.I.S.
Leica
H-ES045 - Leica DG Macro-Elmarit 45mm f/2.8 Asph. Mega O.I.S.
Olympus
M.Zuiko Digital 17mm f/2.8
M.Zuiko Digital ED 9-18mm f/4-5.6
M.Zuiko Digital ED 14-42mm f/3.5-5.6
M.Zuiko Digital ED 14-150mm f/4-5.6
42
Sulla sinistra, appena
sopra al display, il
pulsante meccanico
di apertura del
lampeggiatore
integrato.
non solo prima dell’inizio della sequenza, ma
anche durante la ripresa del filmato.
Utili le funzioni AF Tracking e soprattutto
quella di riconoscimento dei volti, che
consentono di seguire il soggetto nei suoi
movimenti con una continua correzione
della messa a fuoco.
Abbiamo rilevato che il rumore del motore
autofocus viene registrato nella traccia audio,
e questo può risultare un problema. Inoltre
manca il connettore per un microfono esterno.
Non è un caso quindi che Panasonic abbia
messo a disposizione l’obiettivo Lumix G
Vario HD 14-140mm f/4.0-5.8 Asph. Mega
O.I.S., dotato di un sistema di messa a fuoco
particolarmente silenzioso.
Memorizzazione
Le immagini vengono registrate su schede di
memoria Secure Digital, anche nella versio­
ne SDHC. Sono presenti varie impostazioni
relative all’estetica dell’immagine in Jpeg,
e che vengo­no definite “film” in quanto
condizionano la resa della fotocamera un po’
come se utiliz­zassimo diversi tipi di pellicola. Abbiamo un’impostazione standard, una
dinamica (con colori più saturi e contrastati),
una naturale (per una migliore resa delle
immagini naturalistiche), una morbida (con
contrasto ridotto per avere colori più delicati),
una nostalgica (con una contemporanea riduzione sia del contrasto che della saturazione)
ed una vivace (con un forte aumento del contrasto e della saturazione, maggiore che con
l’impostazione dinamica).
Vi sono poi tre impostazioni nelle quali l’immaginevienememorizzatainbianconero,con
con­trasto standard, elevato o ridotto.
In tutte le impostazioni è possibile regolare in
5 passi il contrasto, lo sharpening, la riduzione
del rumore ed, a parte le modalità bianconero,
anche la saturazione dei colori.
E’ disponibile anche un bracketing sul “film”,
con tre scatti per tre differenti“film”impostabili dall’utente.
La fotocamera riconosce l’orientamento
orizzontale o verticale della ripresa solo con
alcuni obiettivi; ad esempio questa funzione
non è disponibile con il 20 mm f/1.7.
Gli spazi colore disponibili sono quelli classici, sRGB e Adobe RGB.
È possibile registrare i comandi in formato
DPOF per la stampa diretta delle fotografie
da stampanti capaci di leggere le schede di
memoria della fotocamera.
E’ possibile associare ad una o più immagini
contemporaneamente dei messaggi di testo
fino a 30 caratteri.
Lo slot per la scheda di memoria è posto sul
fondo della fotocamera, nascosto dallo sportello della batteria; si tratta di una soluzione
elegante, ma non molto pratica nel caso la
fotocamera venga utilizzata su cavalletto in
quanto per estrarre la scheda di memoria
occorre smontare la fotocamera.
Riduzione del rumore
Le connessioni della GF1: l’ingresso
per il comando remoto, l’uscita HDMI
e quella digitale/video out per il
collegamento al computer o a periferiche
di visualizzazione analogiche.
fino a +/-2 EV, con passi da 1/3 EV.
La fotocamera è in grado di comandare
dei flash esterni in TTL tramite una slitta
standard.
La tempo di sincro flash è 1/160 s.
Elaborazioni
Con la GF1 è possibile registrare sull’immagine varie informazioni, come testo, data/ora,
età della persona, data del viaggio.
Le immagini possono venire ridimensionate e
tagliate, così come si può cambiare il rapporto
tra i lati del fotogramma.
Nel menu di registrazione è presente la
funzione di riduzione del rumore sulle pose
lunghe; in questo caso la durata dell’esposizione viene pressoché raddoppiata, in quanto
la macchina esegue anche una ripresa ad
otturatore chiuso.
Le riduzione del rumore alle sensibilità elevate è stata legata dai tecnici Panasonic al tipo di
“film”adottato (insieme a contrasto, sharpening, saturazione): è regolabile in 5 passi.
Audio
Flash
Estremamente evoluta la presentazione
automatica delle immagini, potendo scegliere quelle marcate come favorite, solo le
fotografie, solo i filmati, una precisa categoria
in base alla “scena” utilizzata, ed anche in
base al riconoscimento del viso: in questo
caso è possibile recuperare tutte le immagini
di una delle 6 persone memorizzate nella
fotocamera.
Tre sono i tipi di dissolvenza disponibili e il
tempo di visualizzazione delle immagini va
da 1 a 5 secondi; si può anche scegliere una
musica di sottofondo.
Le stesse selezioni possono essere anche
visualizzate in modo tradizionale, con avanzamento manuale.
La Panasonic GF1 dispone di un flash interno
a sollevamento manuale. E’ un flash di bassissima potenza, NG 6, il che vuol dire una
copertura di appena 1,5 metri utilizzando il
diaframma f/4, a 100 ISO (la copertura si
calcola dividendo il NG per il diaframma
impostato).
Il flash può essere utilizzato in modo automatico, lo si può tenere sempre attivo per
schiarire le ombre (fill-in), usarlo con prelampi per la riduzio­ne dell’effetto occhi-rossi
e in slow-sinc, cioè con tempi di otturazione
lenti.
E’possibile eseguire la sincronizzazione sulla
secon­da tendina e variare l’esposizione flash
Sono presenti un microfono mono per la
registrazione ed un altoparlante per la riproduzione dell’audio dei filmati e dei commenti
alle fotografie.
Non è purtroppo presente un connettore per
unmicrofonoesterno,chesarebbesicuramente utile nelle riprese video.
Il volume dell’audio è regolabile in 6 passi.
SlideShow e Play
I principali comandi sono posti
alla destra del display, come sulle
compatte.
Varie
La fotocamera dispone di un connettore
USB 2.0 ad alta velocità ed un’uscita video
con aspetto 16:9 o 4:3. E’ presente un’uscita
HDMI, impostabile in modo automatico o
manuale. La fotocamera è anche compatibile con il sistema di telecomando Viera Link
(Viera è il marchio Panasonic nei televisori).
I menu per il controllo della fotocamera sono
in 15 lingue, tra cui l’italiano.
Le dimensioni della GF1 sono pari a 119 x
71 x 36,3 mm; il peso è di 285 grammi senza
batteria.
L’alimentazione è fornita da una batteria
ricaricabile agli ioni di litio dedicata DMW­
BL13E da 7,2V e 1250 mAh, inclusa nella
confezio­ne insieme al carica batterie. E’possibile utilizzare un alimentatore esterno tramite
l’adattatore DMW-DCC3 che si inserisce nel
vano batteria.
Uno stand-by automatico spegne la fotoca­
mera dopo 1, 2, 5 o 10 minuti di inattività.
La fotocamera consente la stampa diretta
tramite le stampanti compatibili con lo standard PictBridge.
E’ possibile memorizzare l’orario secondo
due distinti fusi orari, con una commutazione
automatica in base alle date impostate nella
voce “Data viaggio” del menu.
Software a corredo
A corredo viene fornito il software Si­lkyPix
Developer Studio 3.0 SE della Ichicawa Soft
Laboratory. Si tratta di un programma di
ottima fattura con un controllo raffinato dei
parametri per la conversione dei file Raw. In
particolare vanno segnalati gli strumenti per
la riduzione del rumore, per il controllo della
curva tonale e delle aberrazioni intro­dotte
dall’obiettivo (vignettatura, distorsione ed
aberrazione cromatica).
43
Misure eseguite presso il
Panasonic DMC-GF1
Centro Studi
Progresso Fotografico
AUTONOMIA
IL GIUDIZIO:
VELOCITÀ
Giudizio
REC : 461 scatti
PLAY : 7 h 3 minuti
CURVE SENSITOMETRICHE
Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge.
La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux)
per il tempo di esposizione (s).
alle varie sensibilità ISO
con contrasto 'normale'
immagine
Luminosità registrata
Il ritardo nello scatto di 0,17 s è molto buono per una
compatta, ma non può competere con quello delle
reflex. Anche la raffica non è compatibile con applicazioni professionali.
L'autonomia è molto buona in riproduzione, mentre in
ripresa è svantaggiata dai consumi del monitor necessario per l'inquadratura.
Al variare del contrasto impostato sulla fotocamera
abbiamo variazioni molto piccole nelle curve sensitometriche. La sensibilità delle immagini Jpeg è leggermente superiore al valore dichiarato. Lo sharpening
imposto dalla fotocamera è sempre contenuto.
Decisamente buona la risoluzione.
Il rumore delle immagini Jpeg alle basse sensibilità è
un po' al di sopra della media, però appare evidente
l'assenza di filtraggio, come è possibile constatare
confrontando i risultati delle immagini Raw che invece
hanno subito un filtraggio da parte del programma
SilkyPix Developer Studio. Corretto invece il filtraggio
della fotocamera sulle sensibilità più elevate.
Sensibilità
100 %
100 ISO
80 %
200 ISO
60 %
400 ISO
40 %
800 ISO
20 %
1600 ISO
3200 ISO
bassa
Giudizio
-4
Tempo tra due scatti: 0,18 s
con formato Jpeg Large Fine
Raffica: 2,57 f/s - scatti illimitati
Luminosità registrata
Ritardo nello scatto: 0,17 s
-3
-2
log (Lux . s)
alta
-1
0
al variare del contrasto impostato
con sensibilità 100 ISO
immagine
Tempo di accensione: 1,33 s
Quantità di luce
100 %
Contrasto
impostato sulla
fotocamera
80 %
60 %
-2
40 %
-1
20 %
normale
con formato Jpeg Large Fine
+1
bassa
FORMATI
-3
Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto.
Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un
ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto
che consente un'elevata compressione.
Denominazione
RAW
Jpeg Large Fine
Jpeg Large Standard
Jpeg Medium Fine
Jpeg Medium Standard
Jpeg Small Fine
Jpeg Small Standard
44
Pixel
4000x3000
4000x3000
4000x3000
2816x2112
2816x2112
2084x1536
2084x1536
Byte
14108 kB
4332 kB
1903 kB
2774 kB
1113 kB
1247 kB
469 kB
Compr.
3,7:1
8,1:1
18:1
6,3:1
16:1
7,5:1
20:1
-2
Quantità di luce
-1
log (Lux . s)
0
alta
+2
1
SENSIBILITÀ ISO
La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004.
Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1%
del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione).
Valore nominale
100
200
400
800
1600
3200
Valore misurato
125,3
254,1
513
1055,4
2092,4
4136,6
Misure eseguite presso il
Panasonic DMC-GF1
Centro Studi
Progresso Fotografico
MTF - SHARPENING
RISOLUZIONE
-2
1
0 normale
1
con Panasonic Lumix 20mm f/1.7 Asph.
160
centro
bordo
140
120
100
80
bordo
f/1,7 1400
f/2 1400
f/2,8 1430
f/4 1490
f/5,6 1490
f/8 1490
60
40
20
2500
centro
1820
2080
2080
2080
2080
2080
2000
1500
1000
800
600
400
2000
1500
800
1000
600
400
200
2
La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto.
Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla
nitidezza dell'obiettivo utilizzato.
Linee in verticale
Impostazioni dello
Sharpening
sulla fotocamera
Trasferimento di modulazione %
Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'MTF. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza.
f/1,7
f/2
RUMORE: SEGNALE / DISTURBO
Rapporto segnale / disturbo
Formato Jpeg
80
60
50
9
8
6
32,2
24,3
22,9
20,9
13,1
100
200
400
800
1600
3200
6,8
6,8
Rapporto segnale / disturbo
60
4,9
3
immagine
con elevato
rumore
3,6
2
0
100
200
30
0
23,9
100
200
400
800
1600
3200
con le impostazioni standard del programma di conversione
9
8
7
6
EV
12,8
800
Formato Raw
44,3
10
400
Sensibilità ISO
50
20
grigio medio
tolleranza
in basse luci
1
con le impostazioni standard del programma di conversione
immagine
con basso
69,4
rumore
40
6
4
Formato Raw
70
6,4
5
Sensibilità ISO
80
tolleranza
in alte luci
7
EV
43
10
0
con le impostazioni standard della fotocamera
immagine
con basso
rumore
70
20
f/8
Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla
fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il
segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse
luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = 10.
Formato Jpeg
30
f/5,6
LATITUDINE DI POSA
con le impostazioni standard della fotocamera
40
f/4
Diaframma
Linee in verticale
Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore.
Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore
presente nell'immagine.
f/2,8
6,7
1600
3,9
immagine
con elevato
rumore
3200
Sensibilità ISO
* Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma
ISO 15739 con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media
600 immagini raw valutate a 48 bit.
7,3
tolleranza
in alte luci
6,7
5
5,4
4
3
2,2
1
0
grigio medio
3,8
2
0,9
100
200
400
800
1600
tolleranza
in basse luci
3200
Sensibilità ISO
* Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO 15739 e
CIPA DC-004
45
La risoluzione
Nonostante il sensore del formato Quattro Terzi sia un poco più piccolo di quello
dell’APS-C, la risoluzione non sembra
risentirne.
Va comunque ricordato che per le nostre
misurazioni utilizziamo obiettivi di elevata
qualità, in questo caso il 20mm f/1,7.
La velocità
La velocità operativa è un punto debole
della GF1.
Il ritardo nello scatto di 0,17 secondi è
molto buono per una compatta, ma le
reflex tradizionali sono sotto al decimo di
secondo, e le più rapide anche al di sotto
di 0,05 secondi.
Occorre precisare che questo tempo non
comprende la messa a fuoco, in quanto
viene calcolato dopo l’esecuzione di un
focus lock.
Anche la velocità di raffica è piuttosto
limitata, in quanto non va oltre i 2,57 f/s.
Guardando invece alla durata della raffica, in Raw è possibile eseguire 7 scatti,
mentre in Jpeg Large Fine non vi sono
limiti se non per la capacità della scheda
di memoria.
L’autonomia
L’autonomia in riproduzione è simile a
quella delle reflex tradizionali, mentre in
ripresa il numero di scatti è ovviamente
inferiore in quanto si deve usare costantemente il monitor.
Le curve sensitometriche
Le curve sensitometriche, rilevate in Jpeg,
mostrano una minima curvatura nella parte
superiore.
Al variare del contrasto impostato sulla
fotocamera abbiamo variazioni molto
piccole nelle curve sensitometriche.
La sensibilità ISO
La sensibilità delle immagini Jpeg è leggermente superiore al valore dichiara­to a
tutte le impostazioni. La sensibilità minima
è 125,3 ISO.
MTF-sharpening
Lo sharpening imposto dalla fotocamera è
sempre contenuto, anche alle impostazioni
massime, che quindi possono essere utilizzate con una certa tranquillità.
46
Il rumore e la latitudine di posa
Il rumore delle immagini Jpeg, con le
impostazioni standard della fotocamera,
appare leggermente superiore a quello
delle reflex APS-C. E’ però evidente che
non viene applicato dalla fotocamera alcun
filtro di riduzione del rumore sul grigio
medio, se non a partire da 800 ISO, dove
si nota un miglioramento del rapporto
segnale/disturbo.
Nelle immagini Raw, che sono state
convertite con il programma SilkyPix
Developer Studio con le impostazioni
di default, abbiamo invece un filtraggio
solo sulle sensibilità più basse. A 1600
e 3200 ISO il rumore è infatti eccessivo
e va sicuramente impostato un filtraggio
superiore.
Il giudizio complessivo
La Panasonic DMC-GF1 sfrutta al massimo le possibilità offerte dal formato
Micro Quattro Terzi per quanto riguarda
le dimensioni del corpo macchina. Sono
dimensioni paragonabili a quelle delle
fotocamere compatte, ma la qualità delle
immagini è enormemente superiore in
quanto ci troviamo di fronte ad una fotocamera che dispone di un sensore di maggiori dimensioni e che ha la possibilità di
montare ottiche di ottimo livello, perfino
le Leica M ed R.
Nel confronto con le reflex APS-C la GF1
la risoluzione non sembra risentirne, mentre il rumore è solo un poco superiore.
Il limite maggiore è forse la velocità operativa, sia in termini di prontezza di scatto
che di raffica.
Per quanto riguarda l’autofocus Panasonic
ha il merito di aver introdotto soluzioni
che accelerano notevolmente la capacità
della fotocamera di interpretare l’immagine inquadrata, e di selezionare quindi
il soggetto da focheggiare, come il riconoscimento del viso ed il focus tracking
associati alla messa a fuoco automatica
preventiva. Ad oggi comunque il sistema a rilevazione del contrasto è sì molto
preciso, ma ancora più lento di quello a
rilevazione di fase.
Tra le funzioni sono da segnalare l’impostazione della sensibilità iISO ed il riconoscimento automatico della situazione
di ripresa in iAuto: consentono un’intelligente ottimizzazione dei parametri di
Pro e Contro
LemisuredelCentroStudiProgressoFotografico
Pro
p Dimensioni estremamente
contenute
p E’ possibile l’utilizzo di
ottiche di altissima qualità
p Il sistema di riconoscimento
dei volti
p Il controllo nel modo video
Contro
q Velocità operativa
q Velocità dell’autofocus
q Assenza di mirino
di alta qualità
q Autonomia in ripresa
limitata
Panasonic DMC-GF1
In kit con 14-45mm:
In kit con 20mm:
Mirino Opzionale:
Prezzi
€ 799
€ 899
€ 199
Panasonic Italia,
Via Lucini 19, 20125 Milano
www.panasonic.it
Fowa, Via Tabacchi 29,
10132 Torino
Tel.: 011/81441. [email protected]
www.fowa.it
ripresa, grazie anche all’enorme potenza
di calcolo del processore d’immagine.
Sull’inquadratura tramite monitor le opinioni saranno diverse da utente ad utente;
i fotografi abituati a inquadrare tramite il
mirino reflex si troveranno inizialmente
un po’ in difficoltà (ma è possibile ricorrere al mirino elettronico opzionale),
mentre chi è abituato ad usare le compatte si sentirà perfettamente a suo agio, ed
anzi sarà entusiasta della sua versatilità
e della qualità delle immagini ottenibili.
D’altra parte lo standard Micro Quattro
Terzi non è nato per fare concorrenza
alle reflex tradizionali, ma per proporre
un modo nuovo di fotografare grazie alle
ridotte dimensioni del corpo macchina ed
alla buona qualità d’immagine.
Indubbiamente il formato Micro Quattro
Terzi rappresenta una svolta importante
nell’attuale panorama della fotografia
digitale, una svolta che va nella direzione
di un sicuro miglioramento della qualità
d’immagine dei sistemi compatti, e che
indubbiamente apprezziamo.
Sergio Namias
Recensione basata sul firmware:
Body 1.0