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Charlotte Rodgers
INTERVISTA CON LOUIS MARTINIE
Il presente saggio è stato tradotto su autorizzazione dell’autrice. Tratto dal libro
“Bloody Sacrifice, A Personal Experience of Contemporary Bloody Rites”,
Mandrake of Oxford, Oxford, 2011. Traduzione a cura di Valentina Gianfermo.
© Charlotte Rodgers, 2013
www.labirintostellare.org
Louis Martinie è uno scrittore, un percussionista ed un batterista. È
anche membro onorario della legislatura dello stato della Louisiana.
Il suo libro include i Tarocchi Voodoo di New Orleans ed è l’editore
della casa editrice Black Moon. È stato associato con il gruppo
anarchico di maghi rituali conosciuto come Bate Cabal. Martinie è
un anziano e prete del Tempio Voodoo di New Orleans, insegna e
cresima nell’Ordine del Servizio ai Loa, che combina gli elementi
del Voodoo di New Orleans e del buddismo tibetano.
Sono così felice che hai accettato di parlarmi, Louis! Ho conosciuto
e ho avuto grande rispetto per il tuo lavoro per tanti anni. Come
definisci il sangue all’interno del contesto della tua personale
esperienza e credenza? In questa definizione è incluso solo il sangue
venoso o si può anche applicare a quello sessuale?
Il sangue per me è più un termine metafisico. Lo definirei come
una sostanza che possiede certe caratteristiche necessarie. Il sangue è
un liquido, abbraccia la vita, è la sostanza personale che scorre
dentro il nostro corpo che lo ospita. Liquido vuol dire che scorre o
che è capace di scorrere; abbracciare la vita significa portare la
grazia della vita; personale vuol dire che l’entità identifica una
porzione di se stessa con il sangue. Questo modo di vedere il sangue
sicuramente include il sangue mestruale.
Dati i significati appena citati del sangue, quello che significa il
sangue per una entità non lo significa per un’altra. Sarebbe
tremendamente etnocentrico pensare che la roba rossa dentro di noi
sia l’unica forma che il sangue assume. Riferito a me stesso, l’acqua
non è sangue ma l’acqua è sangue della terra. Questo mi è
particolarmente chiaro a livello di esperienza, quando sono
abbastanza fortunato da essere alla presenza di un corso d’acqua che
sprizza da un buco o da una fenditura della terra. C’è una tale grazia,
un tale mistero in questo. In un senso rituale pratico i Loa
camminano la via dell’acqua. Riverso l’acqua da una veve
(simbolo/disegno rituale) creando una Strada d’Acqua per i Loa.
Ho un amico che ha lavorato come custode. Il suo amico era
vessato da un supervisore, così questo suo amico prese una penna
rossa e scrisse 12 pagine di tutto, dalle immagini alla lista della spesa
in inchiostro rosso e lo diede al supervisore. Ho anche insegnato al
liceo, e qui da noi è molto brutto usare l’inchiostro rosso nella
maggior parte dei casi. Qui il liquido rosso porta con sé il potere del
sangue umano ed è o diventa, in un senso molto reale, sangue.
La tua domanda ne solleva delle altre. Per esempio: “Hanno
sangue i Loa?” C’è una strana invulnerabilità nel ferirsi quando si è
posseduti. Il sangue sembra non scorrere facilmente. Ho fatto cose
che più tardi non mi hanno reso felice nel sentirne parlare. Se un
corpo condiviso con un Loa non sanguina facilmente, questo può
significare che il Loa ha una forma più robusta di ciò che noi
chiamiamo sangue.
Penso che una delle ragioni principali per le quali ho ritenuto
importante parlarti come parte della mia ricerca risieda nei lavori
che hai eseguito miscelando il Voodoo di New Orleans con il
Buddismo tibetano. Sono particolarmente interessata in come hai
applicato questa integrazione nei riti di sangue Vooodoo. Benché il
Voodoo di New Orleans sia sincretico e una tradizione vivente,
sicuramente il sacrificio di sangue è una parte integrante della sua
pratica, e qualcosa che non può essere cambiato?
Sì, il sacrificio di Sangue è una parte tradizionale del cuore della
nostra pratica. È una parte importante, essenziale e io ora sto
utilizzando il sangue degli alberi. L’olio di palma rossa è una
sostanza fantastica. Okoko mi introdusse a questa sostanza nei primi
anni ‘80 e posso ancora sentire la profondità del suo potere.
Sono stato in grado di passare un anno con i rifugiati tibetani tra
il 2000 e il 2001 e allora, dopo Mademoiselle Katrina, ci furono
molti scambi quando ci rifugiammo in una città popolata da molti
tibetani.
I tibetani e le loro guide spirituali erano molto rispettosi del
Voodoo di New Orleans e ci hanno spesso gentilmente fatto notare
che il sacrificio di sangue creava problemi per i voodoosant. Si
riferivano al “karma”, qualcosa che io non comprendo dalla loro
prospettiva.
Mr. Norbu, il capo di un movimento di resistenza tibetano, mi ha
ripetuto, ancora e ancora e ancora, che tutti gli esseri erano allo
stesso tempo mia Madre. Mi ha ripetuto questo fin quando un
giorno io ebbi un sussultuoso AHA! Capii che stava parlando
letteralmente. Dato il numero infinito di incarnazioni, ogni animale
che io avevo sacrificato era, ad un certo punto, mia madre. Cavolo!
Ragazzi, sono svenuto quando quest’idea mi ha colpito. Mia madre,
Charlotte, era molto buona con me e io ero lì a sacrificare esseri che
erano importanti quanto lei lo era per me. Avevo partecipato a
cerimonie che li (la) utilizzavano come capri espiatori. Mi sono
sentito un po’ male solo al pensarci. Ucciderei Charlotte per salvare
la mia pelle? Cazzo, no! Smisi di utilizzare il sangue animale.
Il sacrificio di sangue è un continuum e io sono certamente
ancora in questo continuum. Poco dopo aver smesso di utilizzare il
sangue nei riti, credo, stavo suonando i tamburi per un rito condotto
da una Sacerdotessa africana in Nigeria ed è finito con una bevuta
di sangue. Dunque, chi avrebbe potuto sapere cosa bolliva in
pentola? Il punto è che, per me, fare il minor male possibile è una
questione di grado e ci stiamo dentro tutti.
Il popolo tibetano, nel passato, ha usato sangue animale nei suoi
riti. Non praticano riti di sangue ora e possono evocare con successo
spiriti potenti. Lo stesso si può dire del tipo di Voodoo di New
Orleans che io pratico.
Il sangue dei mammiferi è utilizzato nei nostri riti per una serie
di scopi. È utilizzato per pura grazia e per il potere che contiene.
Viene utilizzato per nutrire i Loa. Ho scoperto che l’olio di palma
rosso ha lo stesso effetto per entrambi i casi. Gli animali sono anche
utilizzati come capri espiatori. I tibetani, e ora io, credono nella
trasmigrazione dell’anima. Dato un infinito numero di incarnazioni,
ogni essere senziente che incontriamo è stato tua mamma almeno
una volta. Sembra codardo trasferire i miei peccati ad un altro
essere che è stato mia madre. È come se qualcuno mi sparasse e io
volessi mettere Charlotte di fronte a me come scudo.
Sono certo che una volta i nostri Loa mangiassero le persone.
Questa pratica non è molto conosciuta. I Loa non sono così lontani
da noi. Così come cambiano i nostri gusti anche i gusti dei Loa
cambiano. I miei lavori rituali hanno un livello di successo tale,
senza utilizzare il sangue mammifero, che mi soddisfa. Il mio punto
è ottenere il maggior beneficio per me stesso e gli altri facendo il
minor danno possibile.
Quando hai raggiunto il tuo momento ‘ahhh’ hai mai considerato di
lasciare il Voodoo completamente?
No, ma sapevo che ero arrivato a una realizzazione che per me era
importante e che questa realizzazione poteva essere importante anche
per gli altri voodoosant e per i Loa stessi. Ho intuitivamente visto, se
i Loa erano d’accordo, quale poteva essere un’evoluzione in un tipo
di pratica spirituale che amo. Ho sentito che potevo essere una
piccola parte di questo cambiamento. Uso la parola “evoluzione”
perché i Loa muoiono se non vengono serviti. Per sopravvivere i Loa
così come i voodoosant devono cambiare; dobbiamo adattarci
all’evoluzione/corrente, Weltanschauung1. Un Loa che si nutre
1
N.d.T. Concetto filosofico tedesco che intende una “visione del mondo” che
trascende il singolo ed è applicabile a un concetto più universale che si collega al
unicamente di carne umana e i voodoosant che servono questi Loa
non sopravviverebbero a lungo nella New Orlens odierna
Quindi credi di aver accumulato del karma negativo con i sacrifici
di sangue a cui hai partecipato?
Si, ma non sono tanto sicuro cosa intendono i tibetani per karma.
Il più vicino collegamento che trovo al significato di karma è la
parola abitudine. Le abitudini che ciascuno sviluppa nella sua vita
seguono e determinano la qualità della vita futura. Esistono scuole
di bon ton e questa potrebbe essere una Scuola a Metà Strada per
comprendere il karma. Ho guardato negli occhi un animale prima di
sacrificarlo e ho visto una terribile comprensione e saggezza. Sono
andato avanti con il flusso del rituale comunque e l’ho sacrificato.
Durante il sacrificio non c’era né paura né dolore. Questo è un
esempio di ciò che non chiamerei il migliore nutrimento di
abitudine/karma. In un sogno siamo tutti dei personaggi. In questo
sogno non trattai una piccola parte di me umanamente. Distinguevo
tra il rimpianto e la colpa. Rimpiango le mie azioni ma non mi sento
colpevole. Sono sicuro che tutto quello che ho fatto era necessario
per me per essere ciò che sono oggi, in questo istante, e mi piaccio
molto.
So che i monaci tibetani sono capaci di sciogliere i loro voti e
combattere/uccidere per proteggere la loro religione, e tutto il
karma negativo accumulato è considerato un sacrificio necessario;
nelle tue chiacchierate con Mr. Norbo è stato preso in esame che il
tuo karma fosse quello di eseguire sacrifici rituali?
No, ma se un essere vivente deve essere proprio ucciso lo farei e
accetterei le conseguenze piuttosto che avere un compagno che
uccide al posto mio e le conseguenze si scaricassero su di lui. Forse,
in un certo senso, questo è il vero volto dell’amore. Ho realizzato
che è molto semplice per me uccidere, prendere una vita. Questo
collettivo inteso come condivisione in un altro piano di coscienza, concetto
esprimibile in termini moderni con la definizione di “Inconscio Collettivo” di C.G.
Jung.
potrebbe risultare da un karma/abitudine passata che ho scelto di
non coltivare.
Lavorare con l’orisha Obatala, che odia l’olio di palma, deve
essere problematico. Che cosa fai in questa situazione?
Ah! Per tutti noi, ENTRAMBI visibili e invisibili, è meglio fare
pace con gli errori passati. Il Re Bianco era ubriaco e ha commesso
un errore. Bisogna andare avanti. Nessuno è perfetto. Sarebbe
meglio perdonarsi per la trasgressione. Una volta che è compiuto,
l’odio si trasforma in rimpianto e l’olio di palma perde la sua carica
emozionale. Obatala è uno spirito tremendamente grande, il suo
odio per l’olio di palma è solo una piccola parte di ciò che lui/lei è.
Credo che la forza che è Oba-Tala, in larga misura, sia responsabile
delle lezioni di Oba-Ma negli USA...
Nel Voodoo di New Orleans, Obatala e Blanc Dan-i camminano
sulla stessa strada, così i miei accordi sono con Blanc Dan-i, che è,
in un senso, una fortuna. Blanc Dan-i ama l’olio di palma.
Hai parlato del tuo personale viaggio nella realizzazione spirituale
e della tua relazione con gli spiriti ma, dato che lavori in una
comunità, mi stavo chiedendo quale sia l’impatto di questi
cambiamenti nelle tue credenze rispetto ai tuoi colleghi.
Ritengo di svolgere una gran quantità di insegnamenti; molte
sessioni ai festival e altri eventi al di là dei rituali. L’onestà
intellettuale e l’autenticità richiedono che mostri me stesso così
come sono, anche se “Ma lo avevi scritto prima” potrebbe essere un
po’ imbarazzante se uno non crede in un senso molto stretto della
continuità.
Tendo a scusarmi più del normale quando avvengono dei
cambiamenti più evidenti nella mia pratica e gravano sulle pratiche
che supporto come percussionista, etc. “Scusatemi, ma adesso non
voglio essere coinvolto in questi riti nei quali vi sono sacrifici”.
Anni fa mi è stato detto che ci vuole del coraggio ad essere auto
contraddittori. Credo di comprendere meglio questa affermazione
ora.
Le persone vengono e vanno...è la natura della vita.
L’approvazione diventa disapprovazione e le correnti si invertono
creando una spirale in cui l’approvazione e il suo contrario si
uniscono ed equilibrano. La gente con cui ho lavorato se ne è
andata. Non possono essere sostituiti ma le loro posizioni e i loro
ruoli sono stati presi da altri. La comunità cambia e una ragione per
il cambiamento può essere che ciascun membro può cambiare le sue
credenze.
Alla fine credo che la percezione selettiva sia un fattore
importante. La gente tende ad ascoltare ciò che vuole sentire. Le
mie credenze possono cambiare ma quel cambiamento può essere,
in larga misura, scontato come una specie di aberrazione
momentanea da porzioni della comunità voodoo.
L’effusione di sangue all’interno di un contesto di gruppo, per
qualsiasi ragione, crea in sostanza una ‘eccitazione’ e aumenta
l’energia. Come guardano gli altri praticanti il tuo nuovo punto di
vista e, specialmente negli stati iniziali, di avere rituali centrati sul
non sanguigno; come è stata percepita la partecipazione a questi
riti?
È strano ma il sentimento primario è stato quello del sollievo. Si
ebbe una consapevolezza che non bisogna versare sangue per
celebrare un rito con successo. Vi è un grande potere nel sangue, ma
le necessarie porzioni di quel potere possono essere accessibili
attraverso veicoli meno drastici e drammatici. Le atomiche non
sono sempre necessarie, specialmente se lo scopo del rito è più
modesto del cambiamento mondiale.
Le possessioni, entrambe parziali o piene, apportano molta
energia ed eccitazione durante i riti. Anche le possessioni portano in
sé la possibilità di un coinvolgimento diretto per gran parte dei
voodoosant presenti. Il Loa o lo spirito possessore spesso cerca il
contatto con altri ritualisti e da messaggi e consigli.
Grazie mille Louis, è interessante classificare i cambiamenti nella
tua spiritualità e ascoltare le ragioni dietro questi cambiamenti.
Immagino che lavorare in un gruppo di pratica con le sue strutture
e tradizioni stabilite può portare a rivalutare approcci più
complessi.
La mia personale evoluzione nella pratica (specificamente riferita
ai lavori con il sangue), come praticante solitaria, ha avuto delle
sfide simili all’interno di contesti differenti. Una parte importante
nella mia strada era di stabilire cosa fosse giusto e vero per me
stessa e per coloro con cui lavoro, e decidere se il rituale di sangue
era solamente necessario come parte del mio personale processo di
affrontare i tabù.