LATOK I m - Guide Bormio

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LATOK I m - Guide Bormio
LATOK I
m. 7.145
Il gruppo dei Latok è un piccolo gruppo di cime rocciose nella Muztagh Panmah, parte della
catena montuosa del Karakorum centrale (Pakistan).
I Latok si trovano appena ad est del gruppo degli Ogre.
A sud del gruppo si trova il ghiacciaio Baintha Lukpar, un piccolo affluente del ghiacciaio
Biafo, uno dei principali ghiacciai del Karakorum. Sul lato nord del gruppo si trova il
ghiacciaio Choktoi.
Il gruppo è composto da quattro cime principali, ciascuna elencata qui con la sua posizione nel
gruppo, la sua quota e la data della prima salita:
Latok
Latok
Latok
Latok
I, centro-nord, 7.145 m, salita 1979
II, a ovest, 7.108 m, salita 1977
III, est, 6.949 m, salita 1979
IV, a sud-est, 6.456 m, salita 1980
Tutte le cime sono famose per la loro estrema difficoltà tecnica, e sono state teatro di
alcune delle più difficili scalate in quota fatte in tutto il mondo.
Il Latok I fu scalato nel 1979 da una spedizione giapponese guidata da Naoki Takada.
I giapponesi attaccarono dal versante sud (dal ghiacciaio del Lukpar Baintha) ed
arrampicandosi su di un contrafforte roccioso raggiunsero la cresta est. In 6 raggiunsero la
cima.
La ripida cresta nord del Latok I, 2.500 metri di altezza, è un noto percorso inviolato.
Il primo tentativo del 1978 effettuato dai famosi climbers americani: Jim Donini, Michael
Kennedy, George Lowe e Jeff Lowe si fermò a quota 7000 m., il punto finora più alto
conquistato da questo versante. Lo stile leggero di questa salita è stato molto ammirato,
nonostante la mancanza di un successo.
Seguiranno molti tentativi non riusciti…
IL NOSTRO PROGETTO
Salire la cresta nord in stile alpino. Questo itinerario conta fino ad oggi circa 30 tentativi.
PERIODO: Dal 06 Giugno al 06 Agosto 2011
LA SQUADRA E L'IDEA
L’idea di provare a salire questo spigolo pazzesco ed infinito nasce dall’energia vulcanica ed
inesauribile di Ermanno di diritto tra i più forti e produttivi alpinisti della storia
affascinante e mitologica dell’alpinismo patagonico. La trasmette a me che ormai avevo
appeso al chiodo l’idea di grandi salite e impossibili avventure. Si accende una scintilla ed il
piccolo lapillo comincia a bruciare. Mi viene subito in mente Cege, compagno di tante
incredibili avventure del passato, che ancora oggi fa invidia a tanti giovanotti moderni. Senza
tante parole abbraccia questa idea con l’entusiasmo del fanciullo. L’idea a poco a poco
comincia ad avere forma. Adesso occorre entusiasmare qualche giovane e dargli la possibilità
di esprimere quel potenziale di sogni che spesso rimane inespresso. Penso a Majo,
personaggio polivalente e con tanta voglia di dimostrare le sue grandi qualità a tutti. Per
ultimo, ma solo anagraficamente, arriva Bruno che con quella incredibile macchina di
ventenne e con una montagna di determinazione può arrivare chissà dove. Quando gli ho
parlato del progetto al telefono ho sentito che ha fatto una capriola. Bellissimo!
Il nostro gruppo ha come anima il potente soffio di un sogno impossibile ma per questo
incredibilmente desiderabile e cercato e l’esperienza cresciuta in anni di battaglie sulle più
belle montagne del mondo.
Porteremo con noi l’occhio imparziale della telecamera per poter portare a casa una storia di
uomini che non hanno mai deposto le armi e di ragazzi che vogliono far fiorire le loro
aspirazioni su questo affilato spigolo che è già un mito delle sfide.
Andrea Sarchi
COMPONENTI SPEDIZIONE
ANDREA SARCHI – CAPO SPEDIZIONE di Temù (BS)
Guida Alpina dal 1980 – Istruttore dal 1984
Intensa attività sulle Alpi e spedizioni in tutto il mondo.
1984 I° Baghirati II
1985 I° Salita Invernale Cerro Torre
1992 Pilastro Punta Herron I° Salita
1995 Nuova via sulla parete nord del Fitz Roy
1987-2001 El Capitan Via Nose e Salathé
CESARE RAVASCHIETTO di Cuneo (CN)
Guida Alpina dal 1990, Istruttore dal 1997
1994 Alaska Massiccio Saint Elias - Traversata con sci e pulke.
1996 Patagonia - Aguja Bifida parete ovest: 2 vie nuove (Hielo e Fuego, Su
Patagonia)
1999 Groenlandia - Tupilak pulke + roccia 3 vie nuove
2001 Cervino parete nord "Free Tibet" - prima salita
2002 Cervino Picco Munzio parete sud "Padre Pio" - prima salita
1984, 2001, 2010 El Capitan Nose, Salathé, North America Wall
circa 50 vie nuove in Alpi Marittime e Cozie
ERMANNO SALVATERRA di Pinzolo (TN)
Guida Alpina dal 1985 - Istruttore dal 1989
Attività su tutte le Alpi. 26 spedizioni alpinistiche in Patagonia.
Cerro Torre I° Invernale
Cerro Torre Parete Sud
Fitz Roy Supercanaleta
Fitz Roy Via Franco-Argentina
Cerro Torre El Arca de Los Vientos
Cerro Torre Parete Est
MARCO MAJORI di Bormio (SO)
Guida Alpina dal 2010 – Aspirante Maestro di Sci - Campione Italiano di corsa campestre e
di corsa in montagna – Argento ai mondiali di sci alpinismo.
Istruttore Militare scelto di roccia e sci della sezione sci-alpinistica del centro
addestramento alpino di Aosta. www.sportmilitarealpino.it
Ben Nevis vie fino all'M7/6
Nuove vie in Val Masino e nel gruppo del Bianco
Monte Bianco Pilone Centale
Aiguille Noire Cresta Sud
Tour des Jorasses Etoile Filantes
Gran Capucin Vojage selon Gulliver
Trident du Tacul Les Intouchables
Mont Blanc du Tacul Supercouloir
Marmolada Tempi Moderni
BRUNO MOTTINI di Livigno (SO)
Guida Alpina dal 2010 – Campione Europeo di sci alpinismo e Bronzo ai mondiali.
Eiger Parete Nord
Badile Via degli Inglesi
Torre Trieste Via Cassin
Mont Blanc du Tacul Supercouloir
Gran Zebrù Parete Nord
Tentativi allo sperone nord del Latok I
Giugno-Luglio 1978
Gli americani Jim Donini, Michael Kennedy, Jeff Lowe e George Lowe tentano la lunghissima
cresta nord, impiegando 26 giorni in capsula-style . Raggiungono in punto più alto finora
raggiunto a circa 7000 m.
Giugno-Luglio 1979
Un team giapponese guidato da Naoki Takada compie la prima (e finora unica) salita del
Latok I attraverso la parete sud. Dopo un lungo assedio e con l’impiego di molte corde fisse e
tre campi a sinistra del canalone tra Latok I e III, sei alpinisti raggiungono la cima.
Luglio 1982
I britannici Martin Boysen, Choe Brooks, Rab Carrington e John Yates tentano la cresta
nord due volte, la seconda fino ad un punto a circa 5.800 m.
Luglio 1986
I norvegesi Olav Basen, Fred Husøy, Magnar Osnes e Oyvind Vlada tentano la cresta nord,
fissando almeno 600 metri di corde fisse e di raggiungendo i 6.400 m. dopo 18 giorni di
scalata. Passano altri 10 giorni tra bufera e neve pesante prima di arrendersi.
Luglio-Agosto 1987
I francesi Roger Laot, Remy Martin e Laurent Terray installano corde fisse sui primi 600
metri della cresta nord. Per una forte nevicata tornano indietro da un’altezza di circa
6.000m.
Giugno, 1990
I britannici Sandy Allan, Rick Allen, Doug Scott e Simon Yates e l’austriaco Robert Schauer
compiono una serie di ascensioni nella zona ma non tentano quello che è il loro obiettivo
primario a causa di condizioni difficili e pericolose e per la molta neve sulla cresta nord del
Latok I.
Luglio-Agosto 1992
Jeff Lowe e Catherine Destivelle tentano la cresta nord, incontrando enormi funghi di neve
sul percorso.
Carol McDermott (Nuova Zelanda) e Andy McFarland, Andy MacNae e Dave Wills (Gran
Bretagna) raggiungono circa i 5900 m. sulla cresta durante due tentativi nella stessa
spedizione.
Luglio-Agosto 1993
Gli americani Julie Brugger, Andy DeKlerk, Colin Grissom e Kitty Calhoun tentano la cresta
nord, rinunciando a circa 5.500 m. a causa del brutto tempo.
Agosto-settembre 1994
Gli alpinisti britannici Brendan Murphy e Wills Dave tentano la cresta nord raggiungendo i
5600 m. al loro secondo tentativo.
Luglio-Agosto 1996
Murphy e Wills ritornano sulla cresta nord, raggiungendo circa 6100 m. prima del ritiro a
causa della perdita di uno zaino. Due tentativi successivi sono ostacolati a 5900 m. dal
cattivo tempo.
Agosto 1997/1998
Gli americani John Bouchard e Mark Richey tentano la cresta per tre volte, l'ultima con Tom
Nonis e Barry Rugo, raggiungendo il punto più alto a 6100 m. A differenza delle precedenti
spedizioni, riscontrano temperature elevate e condizioni di asciutto che portano alla caduta di
rocce dalla parte alta della parete. Seguendo un pilastro di roccia dal fondo della parete,
trovano una linea superba con difficoltà fino a 5.10. Torneranno l'anno successivo sulla North
Ridge per un altro infruttuoso tentativo a causa del maltempo.
Agosto 2001
Wojciech Kurtyka (Polonia) e Yasushi e Taeko Yamanoi (Giappone) hanno un permesso per la
cresta nord ma non riescono ad attaccare a causa di avverse condizioni meteorologiche.
Stein Gravdal, Halvor Hagen, Ole Haltvik e Trym Saeland (Norvegia) raggiungono circa 6.250
m. dopo 15 giorni sulla via.
2004/2005/2006
I fratelli Benegas (Argentina) tentano la cresta nord per tre anni di fila. I primi due anni
avversati dal cattivo tempo nonostante le ottime condizioni della montagna. Nell’agosto del
2006 una forte tempesta li ferma a circa 5500 m.
Agosto 2006
Maxime Turgeon e Louis-Philippe Menard (Canada) tentano la futuristica parete nord,
ritirandosi da 5.300 m. a causa del gran caldo e delle condizioni estremamente pericolose
della parete. Rivolgono quindi la loro attenzione sulla cresta nord ma si ritirano per la troppa
neve fresca.
Luglio 2008
Gli americani Wharton e Bowers, tentano la cresta ma sono avversati dal maltempo. Due soli
giorni di bel tempo non permettono che il raggiungimento di 5500 m. di quota prima del
ritiro.
Luglio 2009
Josh Wharton, Colin Haley e Dylan Johnson sono respinti dalla cresta nord del Latok I, dopo
aver bivaccato a quota 5830 metri.
Sponsor materiali:
Sarà il primo team italiano sulla parete nord e sulla montagna.
Al termine della spedizione verrà creato un filmato ed una presentazione fotografica che
proietteremo nelle serate e che metteremo a disposizione agli sponsor come riconoscenza
del loro supporto.
Verrà raccontata non solo un’ avventura estrema, ma una storia di uomini di diverse
generazioni che attraverso il grande valore degli stati d’animo, alla base di una sfida di tale
difficoltà, vorrebbero rilanciare il fascino dell’alpinismo tra le nuove leve italiane.
I marchi saranno sempre ben visibili ed immersi in contesti spettacolari ed insoliti.