e se le donne... - Comune di Citerna

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e se le donne... - Comune di Citerna
PROGRAMMA
e se le donne...
rassegna di eventi al femminile
dedicato a FLORA VOLPINI
04 marzo > 28 maggio 2012
Domenica 4 marzo | 18.30 - 20.30 | Ammassi
E se le donne...
“Che bambola” Mostra fotografica e
installazione multimediale di Fabrizio Corvi
Danzatori: Cecilia Ventriglia e Massimo Ciofini
Musica elettronica: Angelo Benedetti
Regia: Carla Gariazzo
“Che Bambola!” è una produzione ONNIVORA
(www.onnivora.org - www.fabriziocorvi.com)
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni
con orario 17,00-19,00 fino all’11 marzo
Domenica 4 marzo | 20.30 | Osteria Le Civette
Aperitivo in rosa
Domenica 11 marzo | 18.30 - 20.30 | Ammassi
E se le donne...
“Che bambola” Finissage mostra e
Happening multimediale live
Domenica 11 marzo | 20.30 | Osteria Le Civette
Cena in rosa
Giovedì 15 marzo | 20.00 | Osteria Le Civette
E se le donne…parlano di vino
Degustazione guidata
a cura dell’azienda Tunia
(www.tunia.it)
A seguire cena a base d’uva
Domenica 22 aprile | 18.30 | Osteria Le Civette
E se le donne...creano
Incontro creativo a cura di Lisa Dell’Omarino.
I tesori del passato, l’intreccio del presente,
la bellezza del futuro.
(www.robedacoccola.blogspot.com)
Sabato 17 marzo | 18.30 | Ammassi
Renzo Scopa.
Nel segno del sacro.
Inaugurazione mostra d’arte sacra
Venerdì 18 maggio | 21.00 | Nuovo Cinema Smeraldo
E se le donne….e Santa Felicita del Castro Citernae
“Una storia antica dell’Altotevere”
Conferenza di presentazione delle vicende storiche di
Santa Fista e degli abitanti di Pistrino in epoca tardo-antica
e dell’iniziativa “Sulle orme di Santa Felicita”
a cura dell’Ing. Giovanni Cangi
Sabato 24 marzo | 17.30 | Teatro Bontempelli
E se le donne….scrivono
Incontro con Valeria Vigano’, scrittrice e giornalista.
Conduce Massimo Zangarelli
Domenica 27 maggio | 9.00 | Piazza Scipione Scipioni
E se le donne…..sulle orme di Santa Felicita
Escursione guidata dall’Ing. Giovanni Cangi, da Citerna
e Santa Fista di Pistrino a Santa Felicita di Paterna Dejuner
sur l’herbe a cura dell’Osteria Le Civette
Giovedì 12 aprile | 19.45 | Ammassi
E se le donne….tra piume e bollicine
Soirèe de folies
Scherzo musicale con
Alessandra Benedetti e Leonora Baldelli
con cena a tema a cura de “Le Civette”
Sabato 16 giugno | 20.00 | Piazza Scipione Scipioni
L’uomo di Citerna - di Amos Cartabia
Cena - presentazione del libro con l’autore
INFO E PRENOTAZIONI: C. 338 8891431 - T. 075 7828323
CREDITS: Foto copertina di Stefano Giogli
come arrivare
Dalla SS N. 221 Arezzo - Città di Castello;
Dalla Superstrada E45;
Dalla Stazione FFSS di Arezzo con autobus;
Dalla stazione FCU di Città di Castello con autobus;
Con la Superstrada E45 a: 45’ da Perugia ed Assisi,
un’ora da Cesena e da Rimini, due ore da Roma.
strutture ricettive
la casina
affittacamere
Tel. 075 8592313
poggio di villa fano
casa appartamenti vacanze
Tel. 347 0834295
podere case nove
agriturismo
Tel. 0575 742705
LE RASSE
country house
Tel. 393 9324922
ferraguzzo
casa appartamenti vacanze
Tel. e fax 075 8593554
ristorante belvedere
ristorante
Tel. 075 8592148 - 333 3528645
relais antonella
agriturismo
Tel. 075 8592838
l’isola che non c’è
ristorante
Tel. 075 8593336
il focolare di carsuga
bed & breakfast
Tel. 075 8510263
le civette
osteria
Tel. 075 7828323
COMUNE DI CITERNA
Corso Giuseppe Garibaldi
06010 Citerna (PG)
Tel. 075 8592119 - Fax 075 8593313
L’ARSENALE
Domenica 4 marzo | 17.00 - 18.30
E se le donne... ricordano Flora Volpini
Da un’idea della Proloco Citerna
Visita alla casa di Flora Volpini
Letture di Veronica Barelli
www.citerna.net
[email protected]
in collaborazione con:
UNIONE ITALIANA
LIBERO TEATRO
Umbria
REGIONE
UMBRIA
XII edizione
PROVINCIA DI
PERUGIA
9 marzo - 25 maggio 2012
Teatro Bontempelli, Citerna
PROLOCO
CITERNA
inizio spettacoli ore 21,00
premiazione & gare
SABATO 9 GIUGNO
ore 18,30
premiazioni dei vincitori - Chiostro Comune di Citerna
Venerdì 9 marzo
Venerdì 23 marzo
Venerdì 13 aprile
Venerdì 27 aprile
Venerdì 11 maggio
Venerdì 25 maggio
“FERDINANDO”
“DISOKKUPATI”
“LO STRANO CASO DI FELICE C.”
“CASA DI FRONTIERA”
“DITEGLI SEMPRE DI SI”
“PEDROLINO ALLA RISCOSSA”
Compagnia stabile “TEATRO MIO” - Vico Equense (NA)
Compagnia “TEATRO TOTò” - Pollenza (MC)
Compagnia teatrale “LUNA NOVA” - Napoli
Associazione artistica “GLI IGNOTI” - Napoli
Ass. Teatrale “IL TEATRACCIO” - Grosseto
Assemblea Teatrale Maranese - Marano Lagunare
di Annibale Ruccello / Regia di Salvatore Guadagnuolo
di Paolo Carassai / Regia di Aldo Pisani
di Vincenzo Salemme / Regia di Tina Bianco e Angelo Germoglio
di Gianfelice Imparato / Regia di Guglielmo Marino
di Eduardo De Filippo / Regia di Claudio Matta
di Giuliano Bonanni / Regia dell’autore
Campagna napoletana, agosto 1870: rimasta vedova, la baronessa Donna
Clotilde Lucanigro si è rifugiata in una villa sulla costa dove passa le
giornate a letto fra rosari e medicine, “malata immaginaria” sempre in
fin di vita. A farle da infermiera e dama di compagnia è Gesualda, cugina
povera, inacidita dal nubilato e - si intuisce - amante di Don Catellino,
prete di famiglia che tutti i giorni, alla stessa ora, ha l’abitudine di andare
a bere un bicchierino al capezzale della presunta inferma. A sconvolgere lo
stagnante e teso equilibrio domestico provvede Ferdinando, dalla bellezza
efebica che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde di
cui risulta essere un misterioso, lontano nipote.
Durante gli sconvolgimenti culturali e le lotte sociale che attraversano
l’Italia del 1970, Silvio e Nazzarè rappresentano una felice eccezione alla
regola: pur essendo infatti rispettivamente “lu patrò” e”l’operaju” in una
fabbrica di mobili, i due sono legati da una fraterna amicizia che dura
fin dall’infanzia. Il quadro apparentemente idilliaco muta radicalmente a
causa di due eventi: il ritorno a casa di Gualtiero, cognato di Nazzarè, e
l’ennesimo errore sul lavoro di Ernesto, operaio imbranato che ne combina
una dietro l’altra. La casa di Nazzarè diventa allora teatro di una sommossa
popolare in miniatura, che alla chiusura del sipario lascia lo spettatore con
un dubbio insolito: cambierà mai qualcosa?
Una delle commedie meno conosciute ma sicuramente di grande spessore di
Vincenzo Salemme. La caduta del muro di Berlino produce una crisi sociale e
ideologica dei paesi d’oltre cortina. Felice C., fedele fin da giovanissimo all’ideologia
comunista, ne subisce un trauma psicologico. Non potendo più vivere in una società
diventata materialistica, si isola, non comunica, perde tutto, moglie,amici, lavoro.
Il “muro” è crollato e con esso il mondo ideale di Felice C. lasciando tracce indelebili,
nevrosi irreversibili che ne fanno un caso singolarmente emblematico.
Il suo malessere interiore lo porta a chiedere aiuto alle istituzioni, richiesta che rimarrà
sorda in quanto osteggiata da un funzionario cattolico integerrimo, mediocre
rappresentante di una borghesia spaventata e socialmente limitata.
Tra il funzionario e Felice C. si accende uno scontro ideologico sulle regole sociali
e sul modo di vedere le cose. Alla fine, anche il funzionario “integerrimo”, posto
davanti ad una scelta di vita, si renderà conto di essere stato sempre e soltanto un
uomo qualunque.
Era il 1993 quando in televisione il Prof. Miglio, ispiratore dei “valori” della
Lega Nord, vomitava il suo livido rancore verso i meridionali che, a suo
dire, “inquinavano le sacre terre padane e la loro cultura”. Era il 1993
quando Gianfelice Imparato scriveva “Casa di frontiera”!
L’autore voleva solo divertire ironizzando su futuri scenari impensabili e
irrealizzabili?.. O intendeva lanciare un grido d’allarme per quello che
sarebbe potuto accadere? A distanza di un ventennio Casa di frontiera
è testo di grande attualità: gli scenari “impensabili e irrealizzabili” sono
invece sempre più vicini! In Italia si torna a parlare di secessione, cresce
l’intolleranza verso le diversità in genere. Il “grido d’allarme” non è più
per quello che potrebbe accadere ma per quello che sta accadendo! Ma è
possibile? Dobbiamo veramente rassegnarci a che tutto ciò accada? … O
possiamo ancora risvegliarci e sperare in un mondo più giusto e solidale?
Non c’è filosofia in questa commedia farsesca di Eduardo, ma la narrazione
di un personaggio della vita vera, un Tal dei Tali affetto da follia. Tema della
farsa è appunto la pazzia alla quale non si vuole dare più rimedio o una
norma comportamentale verso il problema, ma semplicemente narrare cosa
pensa, come vive e si comporta un matto.
Michele Murri torna nella casa che divide con la sorella Teresa dopo un anno
trascorso in manicomio. D’accordo con la sorella nel non rivelare la sua pazzia,
dalla quale credono si sia liberato, ritrova e riprende i rapporti con i vicini e gli
amici di sempre. Ma un anno trascorso in manicomio lo ha irrimediabilmente
segnato e suo malgrado, diventa artefice di una serie di equivoci e di colpi di
scena che troveranno la soluzione solo alla fine quando Teresa è costretta a
rivelare a tutti la pazzia del fratello.
Nella città di……fu già un certo Pantalone, padre d’un giovane, Orazio, e
d’una figlia, Flaminia chiamata. Il cui giovane, innamoratosi di una nobile
vedova, Isabella, con reciproca affezione dell’amor suo era ricambiato, per
la quale non meno del figlio, Pantalone anch’egli medesimamente ardeva.
Il quale, vedendosi quasi che schermito, giudicò ciò avvenire avendo per
rivale Orazio suo figlio, e, perch’egli per l’avvenire non gli fusse d’impedimento,
di mandarlo allo studio in un’altra città risolse. Venne ciò alle orecchie di
Isabella, la quale malamente tal cosa sofferendo, con una vecchia sua familiare
consigliata, le disse possedere un segreto di certe confetture fatto, del quale
chi gustasse, quasi privo di giudizio rimarrebbe… Quello che poscia ne
succedesse, dal concludere della storia si conoscerà.
ore 20,00
cena in piazza
informazioni
orario spettacoli - ore 21,00
costo biglietto - e 6,00
costo abbonamento - e 30,00
prenotazioni presso il Comune di Citerna - Tel. 075 8592119
in collaborazione con