Internazionalizzare

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Internazionalizzare
B e st Pra c t i c e In bo u n d Marke
ti n g
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ht t p : //r hei . i t
mission possible!
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Internazionalizzare
50 punti per creare una
strategia online culturalmente
ottimizzata per i mercati
esteri
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BEST PRACTICE INBOUND MARKETING
Vogliamo diffondere i migliori concetti che abbiamo appreso lavorando con
l’inbound marketing.
Ci proponiamo di editare ogni mese un nuovo ebook dedicato a qualche aspetto
di questo efficace modo d’intendere la comunicazione e il marketing interattivo.
Da dicembre 2012 stiamo lavorando a questa collana di best pratice gratuite,
con un piano di pubblicazione inizale di 24 titoli, attraverso i quali vogliamo
condividere con i nostri lettori le informazioni più recenti sulle migliori tecniche
d’inbound marketing.
Questo è un EBOOK INTRODUTTIVO
Il contenuto di questo ebook è pensato per chi si avvicina per
la prima volta alle tecniche inbound.
Include informazioni di base e istruzioni relative alle metodologie
fondamentali di inbound marketing.
La sua lettura è consigliata a chi desidera iniziare ad utiilizzare
i metodi inbound per aumentare il traffico web, per generare
lead qualificate ed ottimizzare i processi di marketing online.
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Un marketing che piace alla gente
Pubblicando il giusto contenuto, nel luogo giusto, al momento giusto, il nostro marketing
diventa importante ed utile per i nostri possibili clienti, non viene più percepito fastidioso
come spesso accadeva per il marketing tradizionale (outbound marketing).
L’unica metodologia davvero provata per l’era digitale.
Dal 2006 in poi, l’inbound marketing si è rivelato la metodologia più effettiva per il
marketing online.
L’inbound marketing ha abbandonato i vecchi metodi di outbound marketing (spazi
pubblicitari sulla carta stampata, banners, acquisto di indirizzi email, chiamate a
freddo, azioni porta a porta, volantini, ecc… ) per focalizzarsi sulla creazione di
contenuto di qualità che attrae (vedremo più avanti come) i possibili clienti verso la
nostra azienda e i nostri prodotti/servizi.
Allineando le informazioni che pubblichiamo online con gli interessi del nostro target,
attraiamo in modo naturale al nostro sito web quel traffico inbound rilevante, cioè
effettivamente interessato alla nostra azienda (non traffico casuale) che convertirà,
diventerà cliente e rimarrà a noi fedele nel tempo.
Vuoi comprendere come l’inbound marketing
può aiutare il tuo business?
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specialista inbound!
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50 punti per creare una
strategia online culturalmente
ottimizzata per i mercati esteri
CAPITOLI
• FATTORI CULTURALI / 6
• LANCIARE UN SITO GLOBALE / 9
• LA RICERCA DELLE KEYWORDS / 14
• ON-PAGE SEO / 17
• OFF-PAGE SEO / 22
• ELEMENTI DI WEBSITE DESIGN / 26
• ADWORDS & SOCIAL MEDIA / 29
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“ COME FACCIO AD
OTTIMIZZARE
LA MIA STRATEGIA
ONLINE PER
UN’AUDIENCE GLOBALE?
”
Ci sono molte variabili che contribuiscono ad
ottimizzare una strategia online per i mercati esteri.
Sia che le tue necessità riguardino un’area
geografica specifica o che la tua attività sia a livello
globale, le informazioni su come ottimizzare la tua
presenza online per i mercati esteri, sono spesso
disperse e difficili da trovare.
In questa guida sono riassunti 50 consigli per
ottimizzare il marketing online per i mercati esteri e
sono riportati i links a varie risorse utili per ampliare
le informazioni di tuo interesse.
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Capitolo 1
FATTORI
CULTURALI
Conoscere le regole del marketing locale relative a internet e alla
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legislazione del paese.
E’ importante informarsi sulle regole e sulle consuetudini della
pubblicità nei diversi paesi che si vanno ad approcciare. È importante
conoscere le direttive locali in tema di privacy e adattare ad esse la
propria comunicazione e tutte le attività online. Alcuni siti raccolgono
periodicamente informazioni sulle normative internazionali e ci possono
aiutare a comprendre meglio le abitudini del target locale.
http://mashable.com/category/international-business-series/
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Apprendere le differenze culturali.
Conoscere un po’ di cultura del paese dove si vuole esportare la
propria attività, aiuta sotto molti evidenti punti di vista. Questo però non
è sufficiente in alcuni paesi dove i mercati sono particolarmente difficili
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e diffidenti verso chi viene da fuori. In questo caso è meglio affidarsi a
un’agenzia locale e trovare dei collaboratori autoctoni.
I partner HubSpot, con
un network presente
in 40 paesi, offrono
un solido metodo
per operare a livello
globale adattando le
strategie alle realtà
locali. Capire la mentalità d’acquisto locale.
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Paesi diversi, abitudini online diverse. Questo vale sia per le offerte
B2C sia per le attività commerciali B2B. In alcuni mercati, ad esempio,
l’acquisto online prevede la consuetudine di chiamare un numero
gratuito per completare l’operazione. Quindi bisogna essere sicuri che
il nostro sito, le nostre landing pages e le nostre offerte siano in linea
con le abitudini locali anche sotto l’aspetto procedurale.
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Conoscere i competitors locali.
Ci sono nazioni dove non c’è concorrenza ma, dove la competizione è
presente, è importante riuscire a identificare gli altri players e capire cosa
fanno meglio di noi e come possiamo concretamente competere con la
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loro offerta.
http://searchenginewatch.com/article/2186667/5-Multilingual-SEO-Tips-Best-Practices
Conoscere i diversi comportamenti di ogni cultura.
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Le abitudini locali relative ai cellulari, ai PC ed ai tablet comportano
differenti esigenze. Conoscere le abitudini online di una nazione ed il
loro impatto sull’usabilità di un sito ci aiutano ad effettuare il setup delle
nostre pagine web. Non trascurare il dettaglio che, un semplice cambio
del layout di una tastiera, può rendere complicata la navigazione
di un sito o creare la necessità di rivedere il metodo di input per la
compilazione di una scheda.
http://searchenginewatch.com/article/2066532/The-10-Fundamental-Laws-ofInternational-Search-Marketing
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Capitolo 2
LANCIARE UN
SITO GLOBALE
Usare le domini nazionali … o reindirizzarli.
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Se hai sufficienti risorse, crea siti in differenti lingue, ognuno con la
rispettiva estensione dei domini locali (.fr, .de, .ru, .uk, ecc). Oppure,
se preferisci non avere differenti domini per ogni paese o lingua, ti
consigliamo comunque di acquistare l’estensione di dominio per ogni
paese o lingua e reindirizzarla ad una subdirectory, come ad esempio
http://il-mio-sito.com/de per la versione tedesca.
Qualunque sia la tua scelta, nelle prossime pagine, indicheremo sempre con “sito
locale” il sito che si riferisce ad una specifica nazione o lingua indipendentemente
che sia posizionato su dominio nazionale o su una sub-directory del tuo sito
principale.
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Creare domini incrociati con tags canoniche.
Google permette pagine uguali su differenti domini senza marcarle come
duplicati grazie all’uso della tag rel=”canonical”. Questo significa che
è possibile avere gli stessi contenuti all’estensione .com e a .co.uk ed
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utilizzare il link canonico per indicare la URL del dominio che si sceglie
per l’indicizzazione. Questo elimina il problema della duplicazione dei
contenuti. Questo problema non sussiste quando usiamo lingue diverse:
Google non considera le traduzioni una duplicazione di contenuto. Quindi
usa questa tag per i siti locali nello stesso idioma (problema ricorrente in
inglese e spagnolo).
Utilizzare server locali.
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Google, ai fini degli algoritmi internazionali di ranking (international
ranking algoritms), da solamente una piccola importanza a quale
paese ospita il sito. Vale comunque la pena avere un server per ogni
paese a cui ci rivolgiamo. Ad esempio se abbiamo un’estensione .fr
per la versione francese del nostro dominio, cerchiamo di avere questa
estensione ospitata su un server francese.
http://webmarketingtoday.com/articles/kennedy-country-specific-signals/
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Utilizzare un indirizzo mail locale.
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Se possibile fissare una dimora fisica o almeno un indirizzo mail in ogni
paese. Poi aggiungere questo indirizzo alla sezione “about us” o “contact”
di ogni sito locale.
Indirizzare i visitatori al giusto dominio.
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Utilizzare il rilevamento automatico della lingua della nazione, dell’IP o
del browser per reindirizzare automaticamente la gente al sito locale
giusto.
http://www.trimarksolutions.com/inside/seo-tip-of-the-day/10-essential-tips-tomaximize-international-seo/
Utilizzare i meta tag linguistici.
I meta tags sono dei comandi HTML che vengono inseriti all’interno delle
pagine di un sito per fornire maggiori informazioni riguardanti il contenuto
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della pagina stessa. Questi tag sono invisibili agli utenti, ma vengono letti
e tenuti in considerazione dai motori di ricerca e dai browser.
Alcuni esempi:
• English (U.S.): <meta http-equiv=”content-language” content= “en-us”>
• English (U.K.): <meta http-equiv=”content-language” content= “en-gb”>
• French (Standard) : <meta http-equiv=”content-language” content= “fr”>
http://msdn.microsoft.com/en-us/library/ms533052(v=vs.85).aspx
.
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Definire le geolocalizzazioni usando Google Webmaster Tools.
Google da la possibilità ai webmasters di targhettizzare geograficamente
i siti web o alcune sezioni degli stessi, attraverso lo strumento Google
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Webmaster Tools. Queste opzioni si trovano nella sezione di setting.
Il sito deve caricarsi rapidamente.
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Meno del 10% delle nazioni presenti su internet utilizza la banda
larga. Considera questo fattore e ottimizza il codice del tuo sito se devi
operare in paesi con connessioni scadenti o se credi che una parte
significativa del tuo traffico userà delle connessioni lente. Più veloce è
il tempo di caricamento del sito, migliore sarà il suo posizionamento su
Google e sugli altri principali motori di ricerca. Gli hosting locali spesso
riducono i tempi di caricamento: questa è un’altra ragione per cui
conviene affidarsi a server locali.
Utilizzare la codifica UTF-8 CMS/Software
Serve alla gestione internazionale dei caratteri di scrittura in modo che il
risultato sia visibile in Cinese, Giapponese, Russo, ecc..
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Creare una mappa per ogni sito locale.
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Se si utilizzano sub-directories per i siti locali, è necessario creare e
sottoporre in Google Webmaster Tools una mappa del sito per ogni
nazione, affinchè Google sia in grado di capire e indicizzare ogni pagina
del sito. Il modo migliore per ottenere ciò è creare una sitemap per ogni
nazione a cui ci si rivolge.
Attenzione: è abitudine di molti webmaster creare una sola sitemap per tutto il sito.
Questa prassi non è conveniente quando si devono gestire siti in diverse lingue
Aggiungere la funzione Google Translate al sito.
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Nel caso non si abbiano le risorse per creare tanti siti locali quanti
sono i paesi o le lingue a cui ci si rivolge, consigliamo di aggiungere
la funzione Google Translate al proprio sito, così i visitatori stranieri
potranno leggere nella loro lingua.
Ricorda che le funzioni di traduzione di Google Traslate non sono mai perfette
ma permettono comunque di proporre una versione comprensibile anche per
minoranze lingustiche altrimenti poco gestibili.
https://translate.google.com/manager/website/
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Capitolo 3
LA RICERCA
DELLE KEYWORDS
Creare una lista di keywords per ogni lingua o paese.
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E’ necessario fare una lista di tutti quei termini che risultano rilevanti
per il nostro business e poi tradurli nei diversi idiomi. Consigliamo di
individuare le “long tail keywords”, cioè parole chiave molto specifiche
che riguardano le ricerche strettamente associate alla nostra attività, ai
nostri prodotti e ai nostri servizi.
Ad esempio “marketing” è una keyword generica con molte ricerche dalla quale,
in PantaRhei, non otteniamo alcun traffico qualificato, mentre “inbound marketing
call to action” è una long tail che produce pochi visitatori, però tutti potenzialmente
interessati ai nostri servizi.
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Fare ricerche internazionali per le keywords.
E’ necessario verificare quali keywords vengono più frequentemente
utilizzate nelle varie nazioni e, in base ad esse, ottimizzare le pagine della
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sezione dedicata a quel paese.
Attenzione: anche la più corretta ed accurata traduzione, potrebbe fornirci un termine
che comunque non viene utilizzato dalla gente del posto. Il linguaggio delle ricerche
è un linguaggio corrente diffcilmente verificabile senza un’esperienza diretta delle
abitudini locali.
http://www.searchenginejournal.com/international-seo-need-your-help/14172/
Utilizzare le corrette variazioni di spelling.
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Americani e Inglesi parlano la stessa lingua, ma ci sono piccole
differenze che devono essere considerate (color vs. colour,
optimization vs. optimisation, ecc..). Lo stesso vale per lo spagnolo
che presenta forti differenze locali nella maggioranza dei paesi latino
americani e in Spagna.
Attenzione inoltre che, un termine o una intonazione abituale per un paese, può
essere considerata una definizione impropria o una mancanza di attenzione alle
abitudini locali, per un altro paese anche se dentro l’uso dello stesso idioma.
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Ancora attenzione alle traduzioni.
Evitare di prendere tutto il contenuto del sito e metterlo in Google
translate!!! Affidatevi a qualcuno che sia fluente nella lingua per la quale
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state traducendo i vostri contenuti: ancora meglio se è un nativo o ha
vissuto nel paese di riferimento.
Ecco un elenco di alcuni providers per servizi di traduzione online a livello globale:
• htpp://milengo.com
• htpp://translations.com
• http://lingo24.com
• http://verbatimsolutions.com
Creare nuove keywords per i termini che non hanno traduzione.
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Premesso che certe keywords non si possono tradurre e che nessuna
frase ha una traduzione esatta, bisogna ricreare certe keywords. In tal
caso sarà fondamentale lavorare con chi parla e scrive davvero bene
la lingua in cui vogliamo tradurre. Ricordiamo che le frasi fatte e le
espressioni legate a culture diverse, possone essere tradotte solamente
usando parole e contesti familiari alla cultura locale.
http://www.toprankblog.com/2009/10/top-10-pitfalls-of-international-seo/
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Capitolo 4
ON-PAGE
SEO
Posizionare le keywords nel titolo della pagina.
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Google e gli altri motori di ricerca prestano particolare attenzione al
titolo della pagina per capirne e valutarne il contenuto. Quindi il titolo
deve contenere le keyword ed essere breve.
Queste le linee guida comuni a tutte le lingue:
• Meno di 70 parole e max 2 keywords per ogni titolo di pagina
• La keyword più importante deve comparire per prima
• Separare le frasi contenenti una keyword dal segno |
• Non utilizzare lo stesso titolo per due o più pagine. Il titolo deve essere
unico.
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Mettere le keyword nell’URL della pagina.
La URL viene utilizzata da Google e dagli altri motori di ricerca per capire
il contenuto della pagina. Quindi keywords e frasi chiave vanno indicate
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nella URL, nella struttura delle directory, nel file HTML e nel nome della
pagina.
Posizionare le keywords nei meta data.
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Sebbene i meta data della pagina (descrizione della pagina e keywords)
non sono più importanti come una volta, continuano comunque ad avere
il loro peso. Utilizziamoli quindi per inserirci keywords e frasi chiave.
Queste le linee guida:
• Tra i 100 e i 150 caratteri (non di più e non di meno)
• Fornire una ragione forte che spinga a visitare la pagina
• Inserire le keywords all’interno del testo in modo discorsivo e non forzato
• Non riempire il testo di keywords solo per il gusto di usarle
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Mettere le keywords nell’Header text.
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L’header text (o testo H1), è il titolo di un articolo o un testo in grassetto
che compare all’inizio della pagina. Esso viene considerato da Google e
dagli altri motori di ricerca con un certo peso, quindi bisogna posizionare
anche qui le nostre keywords.
Posizionare le keywords nel contenuto della pagina.
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Le keywords all’interno del testo della pagina confermano ai motori che
il contenuto è effettivamente quello indicato dalle keywords del titolo.
Spesso si sente dire di utilizzare in un testo le parole chiave da un
minimo di 4-6 volte ad un massimo di 10-12 volte, noi consigliamo di
scrivere in modo naturale e di generare contenuto di qualità pensando
principalemente agli utenti.
Usare le keywords nell’ALT TEXT
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Anche le immagini devo essere ottimizzate per permetterne la lettura ai
motori di ricerca. L’ALT TEXT di un’immagine viene scritto in linguaggio
HTML. L’ALT TEXT non deve contenere trattini (-).
http://blog.hubspot.com/blog/tabid/6307/bid/32567/A-Marketer-s-Guide-to-OptimizingImages-for-Google-Search.aspx
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Utilizzare una sola lingua per ciascuna pagina.
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E’ sconsigliato utilizzare differenti lingue in una stessa pagina.
Ottimizzare per i motori di ricerca locali.
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Negli Stati Uniti e in Europa facciamo un largo uso di Google, ma ad
esempio in Cina bisogna ottimizzare per Baidu e in Russia per Yandex.
Permetti ai visitatori di navigare tra i diversi siti locali.
Se hai più versioni del tuo sito pensati per diverse lingue, utilizza delle
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icone come link ai contenuti multilingua nella parte alta della pagina. Si
possono usare le bandiere dei paesi come link al sito di ogni lingua.
Ad esempio Apple ha addirittura una pagina con la lista di tutte le nazioni per le quali
ha sviluppato un sito.
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I siti locali vanno linkati ai footers.
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Aggiungi links ai tuoi siti locali nei pie di pagina di tutti i domini. Questo
sarà utile ai visitatori che individueranno con facilità i contenuti di loro
interesse e svilupperà un interlink tra i tuoi diversi website.
Inserisci una call-to-action (CTA).
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Ogni pagina del sito, blog incluso, dovrebbe avere almeno una call-toaction posizionata nella parte alta. Non far scendere il visitatore verso il
basso della pagina per vedere la call-to-action. Esse sono utili in termini
di SEO perché creano un link interno ad una specifica landing page.
Spesso le CTA sono immagini, quindi andrà ottimizzato il filename
dell’immagine e l’alt text per la keyword in base alla quale vogliamo
targhettizzare la pagina.
Monitora il tuo posizionamento.
Lascia ai motori il tempo necessario per le loro valutazioni, (un
paio di giorni o anche un paio di settimane) poi inizia a monitorare il
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posizionamento del tuo sito, osserva cosa accade e traccia i progressi.
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Capitolo 5
OFF-PAGE
SEO
Creare contenuto di valore.
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Offri contenuti originali e di valore a cui la gente possa essere
interessata. Predisporre il proprio sito per attirare i links di altre webs
deve essere sempre una priorità, aldilà di ogni consiglio di azione di seo
off-page. Più siti collegano la tua web locale, migliore sarà il tuo ranking
nelle ricerche locali. Il tuo sito locale necessita ricevere il maggior
numero possibile di link inbound per crescere in termini di credibilità e
autorevolezza nelle lingue/paesi di tuo interesse. Generare contenuti di
valore personalizzati sul mercato locale sarà uno dei metodi più efficaci
per il successo della tua strategia di link building.
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Registrare ogni sito nella directory locale.
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Ogni sezione locale del sito deve essere registrata nelle directory locali
più importanti come Google Places, Bing Business Portal, ecc...
http://it.bing.com/businessportal
Ottenere link inbound dai paesi a cui indirizziamo la nostra
comunicazione.
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Google valuta con molta attenzione i link esterni al tuo sito, essi sono
uno degli elementi più importanti che vengono utilizzati per deciderne il
posizionamento. Quindi è necessario fare in modo che siti UK linkino alla
nostra estensione.uk, siti in Germania alla nostra estensione .de, ecc.
http://searchengineland.com/search-illustrated-international-seo-tips-13834
Chiedere a chi si conosce di linkarci.
Quando si comincia, uno dei modi migliori per ottenere links è di chiedere
alla gente che si conosce di linkare dal loro sito al nostro, utilizzando
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una keyword come anchor text (cioè quelle parole su cui clicchiamo
per effettuare il link). Chiediamo dunque alla nostra rete di conoscenze
sparsa per il mondo (clienti, fornitori, partners, venditori, ma anche amici )
di effettuare un link al nostro sito locale.
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Farsi ospitare nei blog di nicchia di altre aziende del tuo settore.
Fai una lista di tutti i blog di nicchia del tuo settore. Inizia a commentare
in modo acuto e preciso qualche post dei blogger di tuo interesse e, in
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seguito, chiedi di poter scrivere un guest post sui loro blog. Se accettano
scrivi un contenuto NUOVO (assolutamente vietato ogni copia-incolla di
materiale già pubblicato sul proprio sito) inserendo nel testo un paio di
links al tuo sito utilizzando un anchor test con le tue parole chiave più
rilevanti.
Intervistare un esperto del tuo settore per ogni paese.
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Fai un’intervista ad un esperto locale che abbia un website o un blog,
crea poi un post sull’evento e rimandalo per ringraziare di averti concesso
l’intervista. A chi riceve farà piacere condividere il tuo post sui propri
canali web ed una opportunità di auto-promozione. Anche il tuo sito ne
guadagnerà in visibilità e diffusione attraverso i lettori del tuo ospite.
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Evitare le tecniche SEO di “blackhat”
E’ importante sapere quali strategie di linking sono da evitare, per non
perdere tempo e risorse nel fare qualcosa che potrebbe portare Google a
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rimuovere il tuo sito dai motori di ricerca (il temuto sandbox di Google).
Attività sconsigliate:
• Comprare links
• Scambio di link (link farming)
• Article submissions (es. Ezine articles, InfoBarrel, ecc..)
• Troppi scambi di link 1:1
Insegnare qualcosa di utile ai visitatori
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Utilizza contenuto educativo, cioè contenuto che insegna alla gente
qualcosa che li aiuta a risolvere problemi e risponde alle loro domande. Il
blog è il canale ideale per fornire contenuto educativo ai propri lettori. Gli
articoli devono essere brevi, contenere consigli utili e risorse da scaricare
(ebooks, whitepapers, webinars, video, ecc…). Tutti elementi adatti
anche per ottenre links da altri siti.
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Capitolo 6
ELEMENTI DI
WEBSITE DESIGN
Utilizzare fonts riconoscibili.
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Conviene sempre usare fonts comuni, riconoscibili in tutto il mondo.
Solo così abbiamo la certezza che la maggior parte dei schermi
mostreranno correttamente il nostro testo.
Se vuoi andare sul sicuro scegli tra queste fonti di testo:
• Times new roman
• Arial
• Verdana
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Creare un web design flessibile.
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Se il nostro sito è pensato per essere visualizzato da utenti di diverse
culture, deve necessariamente avere un design flessibile. Questo per
molteplici ragioni, la più evidente è la differente lunghezza delle parole
nelle diverse lingue. Ad esempio il tedesco utilizza parole molto più
lunghe dell’inglese e molti linguaggi asiatici hanno bisogno di maggiore
spazio nella parte inferiore del testo rispetto agli alfabeti occidentali.
Quindi gli spazi fissi sono da evitare in favore di strutture espandibili
secondo le diverse lunghezze dei testi.
http://sixrevisions.com/web_design/how-web-designers-can-adopt-a-global-mindset/
Tener conto delle diverse connotazioni dei colori e dei differenti
significati della numerologia.
44
I colori hanno diversi significati a seconda della cultura della nazione
che li utilizza. Teniamone conto nell’impostare il nostro sito. Ad esempio
Europei e Americani associano il bianco alla purezza e al matrimonio.
Per Cinesi, Giapponesi e alcuni Africani è invece il colore del lutto.
Attenzione anche ai numeri, soprattutto se associati a brand e prodotti.
Ad esempio in Cina il numero 4 è considerato di malaugurio, esattamente
il contrario del numero 8.
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Usare la corretta formattazione delle date.
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Ad esempio il nostro 24/01/2013 diventa 24/01/2013 negli Stati Uniti
e January 24th, 2013 nell’inglese più canonico. Se vuoi “strizzare
l’occhio” ad alcune culture locali, utilizza le loro abitudini nell’indicare le
date e informati delle loro ricorrenze più importanti, adeguando la tua
comunicazione a questi eventi.
http://www.earthcalendar.net
Ottimizzare le pagine che contengono i prezzi.
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E’ importante che si possa sempre pagare con moneta locale. Se i clienti
sono obbligati a pagare in valuta straniera si rivolgeranno probabilmente
ad un tuo concorrente che permette il pagamento in valuta locale.
Significa anche dare un’immagine davvero internazionale della propria
azienda. Allo stesso modo cerca di assicurare spedizioni in tutto il mondo
o altrimenti, indica esattamente dove si possono acquistare i tuoi prodotti
localmente. Ricorda che tutte queste operazioni devono essere semplici e
devono tener conto delle abitudini procedurali locali.
http://blog.instabill.com/index.php/2012/05/23/5-things-to-consider-before-you-takeyour-business-global
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Capitolo 7
PPC &
SOCIAL MEDIA
Campagne a pagamento geo-targhettizzzate.
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Se hai in mente di utilizzare Google AdWords devi geo-targhettizzare le
tue campagne. In questo modo potrai creare annunci per ogni paese e
lingua e targhettizzare per ognuno le specifiche keyword.
In questo link una semplice guida su come su come creare la tua campagna
internazionale con Adwords: http://blog.hubspot.com/blog/tabid/6307/bid/33283/ASimple-Guide-for-Setting-Up-Your-First-Google-AdWords-Campaign.aspx
Puoi anche utilizzare il sistema di AdWords Translation, però verifica sempre le
traduzioni prima di lanciare la tua campagna: http://www.translated.net/en/adwordslocalization
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Fai in modo che i tuoi post vengano re-tweettati.
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I retweets sono un ottimo modo per espandere i tuoi contenuti aldilà del
tuo network abituale. Lascia sempre uno spazio per i commenti e per
permettere “RT @username”. Più retweets riesci ad ottenere per le tue
parole chiave, più in alto verrai posizionato dai motori.
Nei profili social della tua azienda includi sempre i link al tuo sito.
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Nella metodologia inbound, il fine ultimo della presenza di un’azienda
nei social media è quello di portare traffico al proprio sito e convertire
i visitatori in leads. Usando specifiche keyword e linkando i tuoi profili
aziendali su Facebook, Twitter, LinkedIn, Google+ al tuo sito, otterrai
nuove visite e un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.
Aggiungi una hashtag ai tuoi tweet
Stai tweettando un commento su una campagna che hai lanciato
o su un’evento al quale sei ospite? Includi il tuo hashtag così i tuoi
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tweet potranno essere facilmente ritrovati anche da chi non ti sta
seguendo direttamente. Quindi più visite al tuo sito aziendale e miglior
posizionamento SEO.
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Vuoi internazionalizzare la
tua strategia online?
Utilizza uno strumento All-in-One per
gestire contenuto, seo, social medias,
landing pages e le attività di lead
nurturing in varie lingue.
Copyright versione italiana
(c) PantaRhei AmC
Contenuti Originali HubSpot
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