SOLEMI02: SPECIALE_3D-B_TERRITORI-04 SOLE

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SOLEMI02: SPECIALE_3D-B_TERRITORI-04 SOLE
Il Sole 24 Ore
Mercoledì 12 Dicembre 2012 - N. 343
55
MARCHE
Fattori di competitività
«La disponibilità di superfici
e la ridotta distanza dagli impianti
di trasformazione è la leva
della nostra competitività sui mercati»
Giampaolo Pettinari, presidente Ortoverde
Comparti sotto la lente
L’alimentare corre all’estero
Export 2012 a +15% - Segnali di ricambi generazionali e razionalizzazione
di Giorgio dell’Orefice
alimentaredelleMarcherialzala
testa. Nonostante la difficile fase
congiunturale il settore del food
marchigiano scommette su sé
stesso investendo su promozione dei propri prodottisimbolo e razionalizzazione dei processi produttivi.
Nel 2011 la produzione alimentare regionale si è mantenuta stabile (-0,3%) registrando
unaperformancemigliore rispettoallamedia
nazionale (-1,7%). «Nella difficile congiuntura di questi anni - spiegano in Confindustria
Marche - il food è tra i pochi comparti che sta
mantenendo le posizioni e anzi vede segnali
positivi soprattutto sotto il profilo del ricambio generazionale». «Le Marche sono una regione con grandi potenzialità inespresse - aggiungonoall’UfficiostudidiFederalimentare
- visto che l’incidenza dell’export sul fatturato generale risulta inferiore alla media nazionale. Il giro d’affari 2012 del settore dovrebbe
superarei2miliardimentrelevenditeall’estero,chepureregistrerannoafineannounacrescitadel15%(controil+7%dell’alimentarenazionale), rappresentano solo l’11% del fatturato contro il 19% della media nazionale».
Chiscommettesuséstessoèinnanzituttoil
vinoche conlaregìa dell’Istitutomarchigiano
ditutela(consorziocheraggruppa16denominazioni d’origine) negli ultimi 4 anni – anche
grazie ai contributi della Commissione Ue –
ha effettuato investimenti promozionali sui
mercati esteri per 8 milioni. «Nella nostra regione non è frequente un investimento promozionalediquestaportata–spiegaildirettore dell’Imt, Alberto Mazzoni –. Lo sforzo ha
messo insieme le 832 imprese associate che
dietro il brand Marche, e grazie al fattore "V"
(ovveroilVerdicchio,ilvinodipuntadellaregione) stanno guadagnando spazi sui mercati
di Usa, Canada, Giappone e Cina». Secondo
stime Nomisma solo gli investimenti negli
Usahannoprodottounincrementodivendite
inquel paese del18%. E c’è anche un altro dato
positivo nel panorama vitivinicolo regionale:
il ricambio generazionale. «Nel nostro setto-
L’
re-concludeMazzoni-ben il30%delleaziendeè guidato da imprenditori under 40. Un dato doppio rispetto alla media (15%) dell’alimentare marchigiano».
Masegnalidivitalitàvengonoanchedasingole realtà industriali di dimensione mediogrande che hanno attraversato il periodo più
duro della crisi economica e ora sono forti degli investimenti effettuati per riorganizzare la
produzione. Fra questi c’è ad esempio Fileni,
azienda delle carni fra i marchi leader a livello
regionale (1.800 addetti diretti, circa 1.500
quellidell’indotto)echenel2012contadisuperare i 300 milioni di fatturato (+4%). «Nei nostri 4 stabilimenti - spiega il presidente GiovanniFileni - ognisettimanavengonoprodotti 1,4 milioni di uova e lavorati 90mila polli.
Nell’ultimotriennioabbiamomessoincampo
un piano di investimenti da 35 milioni per razionalizzare la produzione. Puntiamo a ridurre la filiera gestendo in proprio e nelle Marche, a poca distanza cioè dagli impianti di trasformazione, allevamenti oggi dislocati fuori
regione. Abbiamo infatti verificato che ridurreil numero degli intermediari è una delle poche strade per tagliare i costi e migliorare al
tempo stesso la qualità del prodotto finale».
Un altro segmento rilanciato dalla razionalizzazione produttiva è quello dei surgelati.
Nelle Marche esiste una consolidata tradizionedi produzioniortofrutticole dedicate all’industria del freddo. Il settore ha attraversato
una profonda crisi che ha portato anche alla
chiusuradialcuniimpianti.Unodiquestièstato rilevato e riconvertito dal Covalm (consorzioortofrutticolovallidelleMarche)chehacostituitolasocietàadhocOrtoverde.«L’attività
dell’impianto è ripartita solo nel 2010 – spiega
Giampaolo Pettinari, vicepresidente del Covalm e presidente di Ortoverde (che nel 2012
conta di tagliare il traguardo dei 16 milioni di
fatturato,+23%rispettoal2011)–trasformando
al 95% i prodotti ortofrutticoli che vengono
dai 4.500 ettari dei 346 soci del consorzio. E
proprio la disponibilità di superfici e la ridotta
distanza dagli impianti di trasformazione è la
levadella nostracompetitività sui mercati».
1
1 | BOTTI DA 10
CantinediUmani
Ronchi,il cui
fatturato2012
dovrebbecrescere
del10%esuperare
i10 milioni
02
In cifre
2miliardi
Giro d’affari. PerFederalimentaredovrebbe
superareiduemiliardiilfatturato2012
dell’industriaalimentaremarchigianacheha
fraiprodottidipuntailsettoredelvino,la
zootecnia,l’ortofruttaeiprodotti dellapesca
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www.sistemamuseale-mc.it
info: 0733.248297
Caldarola Antiquarium di Pievefavera e Pinacoteca della Resistenza 0733.905529
Camerino Pinacoteca e Museo Civici 0737.402310; Centro espositivo permanente
dell’artigianato artistico – Museo di Rocca Varano 0737.464004 /338.3828055;
Museo di Scienze Naturali 0737.403100; Museo Diocesano “Giacomo Boccanera”
0737.630400
Castelraimondo Museo del Castello di Lanciano Tel. 335 7589251 Tel. 800.255525;
Castel Santangelo sul Nera Ecomuseo del Cervo 0737.98152
Cingoli Pinacoteca Civica e Chiesa di San Domenico 0733.602877-602444
Colmurano Museo della Memoria “Lorenzo Contratti Ventura” 0733.508287
Corridonia Pinacoteca Civica Raccolta di Arte Sacra Comunale, Diocesana e Parrocchiale
0733.439311; Pinacoteca Parrocchiale 0733.431832; Casa Museo Filippo Corridoni
Fiastra Mostra archeologica permanente e Collezione Arte Contemporanea 0733.52112
Fiuminata Deposito Beni Culturali “Diotallevi di Angeluccio” 0737.54122-54128
Gagliole Museo di Storia Naturale – Fondazione Oppelide 0737/640534 339/7826592
Loro Piceno Museo delle Due Guerre Mondiali; Mostra Permanente delle Attrezzature
e degli Utensili del Vino Cotto 0733.509112
Macerata Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi 0733.256361; Museo di Storia Naturale
0733.256385; Area Archeologica Helvia Ricina 0733.492937; Museo Diocesano
Basilica della Madonna della Misericordia 0733.230660; Museo della Tessitura Laboratorio “La Tela” 0733.232527
Matelica Pinacoteca “Raffaele Fidanza” 0737.781830; Museo Civico Archeologico
0737.781830-787244; Museo Diocesano Piersanti 0737.84445
Mogliano Palazzo Forti – Municipio 0733.557771
Montecassiano Pinacoteca civica "G. Buratto", Galleria "G. Cingolani", Museo di arte
e arredi sacri "Beato Giovanni da S.Guglielmo" 0733.299811/299863/290483
Montelupone Pinacoteca Civica “Corrado Pellini” e Museo Arti e Mestieri Antichi
0733.2249334
Monte San Giusto Collezione di Disegni “Alessandro Maggiori” 0733.839006-839007
Monte San Martino Pinacoteca “Mons. A. Ricci” e Chiesa di San Martino 0733.660514
Morrovalle Museo Civico Palazzo Lazzarini 0733.223101
Muccia Mostra permanente “Muccia: Antico Crocevia dell’Appennino” 0737.646135
Petriolo Museo dei Legni Processionali “Mons. Marcello Manfroni” 0733.550603
Pievebovigliana “Pievebovigliana Museo” 0737.44126
Pieve Torina Museo della Nostra Terra 0737.518032
Pioraco Gualchiera Prolaquense e Museo della Carta e della Filigrana; Polo Museale
Museo dei Fossili e Mostra Funghi 0737.42142
Pollenza Museo Civico 0733.548705
Porto Recanati Pinacoteca Comunale; Mostra Archeologica Divi&Dei e Area Archeologica Potentia 071.7591862-759971
Recanati Museo civico“Villa Colloredo Mels” e Museo Beniamino Gigli 071.7570410;
Centro Nazionale Studi Leopardiani 071.7570604
Ripe San Ginesio Pinacoteca di Arte Contemporanea 0733.500102-500374
San Ginesio Museo Pinacoteca “Scipione Gentili” 0733.652056
San Severino Marche Museo archeologico “G. Moretti” 0733.633919; Pinacoteca
civica “Tacchi Venturi” 0733.638095; Museo del Territorio 0733.638377; Pinacoteca
di Arte Moderna “Filippo Bigioli” 0733.638414
Sarnano Pinacoteca e Musei Civici 800.255525
Serrapetrona Mostra Paleontologica e Musei Civici Tel. 800.255525
Serravalle del Chienti Area Archeol. di Plestia e Mostra Paleontologica 331.8682863
Tolentino Museo Internazionale dell'Umorismo nell'Arte "Luigi Mari" (Miumor)
0733.969797; Sale Napoleoniche di Palazzo Parisani-Bezzi 0733.960613; Museo
Civico Archeologico "A. Gentiloni Silverj"-Castello della Rancia 0733.973349; Museo
del Santuario Basilica di San Nicola 0733.976311; Museo dell’Arciconfraternita del S.S.
Cuore di Gesù 338.1075014
Tolentino – Abbazia di Chiaravalle di Fiastra Raccolta Archeologica e Museo della
Civiltà Contadina 0733.202942
Treia Pinacoteca Civica e Museo archeologico 0733.217357 Associazione Pro-Treia
Urbisaglia Parco Archeologico Urbs Salvia e Museo delle Armi e delle Uniformi Militari
0733.506566-202942
Visso Museo civico diocesano 800.255525
2 | CARNI A +4%
Fileni(nellafoto
fasedilavorazione)
contadisuperare
quest’anno
i300milioni
difatturato(+4%)
SISTEMA
MUSEALE
PROVINCIA
MACERATA
Venite
a vedere ...
rimarrete
d’Incanto
11%
Quota export. Incidenzadelleesportazioni
sulfatturatodell’industriaalimentare
marchigiana.Percentualesottolamedia
nazionale(19%)echeperFederalimentare
riassumeimarginidicrescitadel settore
Umani Ronchi
Pasta Latini
Sulle tavole
asiatiche
con il vino
marchigiano
Nelle varietà
autoctone
una leva
per i mercati
I
arietàautoctoneelegameconilterritorio. La pasta artigianale punta sullemedesime leve del vino per far cogliere, soprattutto all’estero, le proprie specificità. È la strada che hanno intrapreso diversi pastifici artigianali italiani e fra questi
Pasta Latini, storico marchio della tradizionemarchigiana.«Findal1992–spiegailpresidente e ad dell’azienda, Carlo Latini – abbiamoregistrato all’estero,in18Paesi, lavarietàdigrano duro"SenatoreCappelli"perché siamo sempre stati convinti che sarebbe stata la strada vincente. Le varietà autoctone,oltreadappartenerealla nostratradizione, garantiscono un gusto diverso e riconoscibile al prodotto così come i vitigni
Passerina, Pecorino o Verdicchio sono diversi rispetto allo Chardonnay».
Non solo. Latini è convinto che proprio i
pastai artigianali italiani abbiano saputo
tracciareunastradadimarketing ecomunicazione. «Se oggi anche grandi aziende del
settore – aggiunge – sottolineano che per la
propria produzione di "pasta ruvida" sono
utilizzati "trafilati in bronzo" magari seguendo procedimenti a "basse temperature" è perché su questi aspetti noi abbiamo
puntatogià annifa». PastaLatini fatturapoco più di un milione di euro l’anno, il 35%
all’estero, e dopo essere stata (fra il 2002 e il
2008) nell’orbita del gruppo Illy, grazie ai
positivi risultati di mercato degli ultimi anni è di nuovo nel mirino di fondi di investimentonazionali.«All’estero– concludeLatini – c’è maggiore curiosità che in Italia nei
confrontidellanostrapasta artigianale.Come ci hanno insegnato nel recente passato i
grandicalzaturifici italianiemarchigiani,la
strada dei mercati internazionali è l’unica
via per tutelare il nostro artigianato».
n una fase di crisi come quella che sta
attraversando l’economia italiana chiudere con una crescita del fatturato del
10%non ècosadapoco. Eppureèil risultato
2012cheprevededimetterea segnolaUmani Ronchi, tra le vere e proprie "griffe" del
vino marchigiano e del Verdicchio in particolare. Un risultato che segue il +6% realizzato lo scorso anno e che dovrebbe portare
il fatturato dell’azienda a superare quota 10
milioni di euro (per circa 3 milioni di bottiglie commercializzate). La chiave di questa
crescita è l’export. «Quest’anno la spinta
forteèvenutadall’esteroedall’Asiain particolare–spiegal’addiUmaniRonchi,Michele Bernetti – con un apporto importante di
Thailandia, Singapore, Taiwan e Hong
Kong anche se la parte del leone l’hanno recitata Giappone e Corea del Sud».
Grazie ai risultati di quest’anno la quota di export (realizzato in oltre 60 Paesi)
della Umani Ronchi sul totale del fatturato ha superato l’80 per cento. «ContinuanoaesserepositivelevenditeinUsaeCanada.Inparticolare in quest’ultimo Paese
– aggiunge Bernetti – le vendite di vino
made in Italy hanno superato quelle di vino francese». Insomma, la scommessa
dell’azienda marchigiana è l’export anchesenonviene tralasciatoilmercatoitaliano. «Non va dimenticato che in Italia e
nonostante i cali – aggiunge l’ad – i consumi sono ancora di 37–38 litri pro capite
contro i 20 degli Usa. Dobbiamo però intercettare meglio le nuove tipologie di
consumo come le vendite a bicchiere e il
segmento degli aperitivi, nel quale il nostro vino simbolo, il Verdicchio, può giocare un ruolo forse maggiore dei grandi
vini rossi».
V
G.d.O.
G.d.O.
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