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L’EMBRC e i Progetti Europei
Un’infrastruttura europea per
la ricerca scientifica, coordinata
dalla Stazione Zoologica
Anton Dohrn, con 13 istituti di 9
diversi Paesi.
La fase preparatoria già
finanziata dalla Commissione
Europea.
Dal 1 Febbraio 2011 ha preso il via la fase
preparatoria dell’EMBRC, infrastruttura di
ricerca europea che riunisce 13 istituti
di Ricerca in Biologia Marina di 9 Paesi
diversi - Italia, Francia, Germania, Grecia,
Inghilterra, Norvegia, Portogallo, Scozia e
Svezia - proposta e coordinata dalla
Stazione Zoologica Anton Dohrn di
Napoli.
L’EMBRC - “European Marine Biological
Resource Centre”- era stato inserito nel
2008 nella ROAD MAP delle infrastrutture
necessarie alla ricerca scientifica per i
prossimi anni, delineata dall’Unione
Europea tramite il programma ESFRI.
Su 44 infrastrutture giudicate
“mature”, in quanto d’interesse paneuropeo e corrispondenti ai bisogni a
lungo termine della comunità scientifica
europea, solo 10 rientrano nel settore
biomedico e di queste solo una l’EMBRC - è dedicata alla Biologia Marina:
l’unica infrastruttura biomedica a
coordinamento italiano.
Un successo importante per l’Italia;
un riconoscimento del prestigio e del ruolo
giocato dall’Istituto di ricerca con sede
a Napoli; una prospettiva positiva per lo
sviluppo degli studi di biologia marina.
Dallo scorso anno il progetto è dunque
entrato nel vivo grazie al finanziamento
della Commissione Europea, che ha
potuto fornire un supporto diretto alla
nascita di tali infrastrutture co-finanziando
- con i fondi del 7° Programma Quadro le attività inerenti gli studi di fattibilità,
tecnico-scientifico, legale, organizzativo ed
economico.
L’EMBRC ha ottenuto infatti un
finanziamento di €3.900.000 e il 24
e 25 febbraio 2011 a Napoli si è tenuta
l’Assemblea Generale d’avvio della fase
preparatoria dell’EMBRC, coordinata dal
Presidente della SZN.
Alla base del progetto c’è la consapevolezza
dell’importanza che lo studio degli
organismi marini e l’esplorazione della
biodiversità marina assumono non solo
per l’acquisizione di nuove conoscenze sui
meccanismi biologici base e su discipline
complesse come le Neuroscienze e la
Biologia dello sviluppo, ma anche per
l’Ecologia e, appunto, per la Medicina.
Tale indagine della biodiversità, resa
possibile dalla conoscenza dei genomi
marini e da nuove tecnologie molecolari e
tomografiche, può essere perseguita con
approcci integrati molecolari, cellulari
e degli organismi.
Obiettivo dell’EMBRC è dunque: creare
un’infrastruttura di ricerca, distribuita in
più strutture e paesi e con un unico
punto d’entrata; rendere possibile agli
scienziati, alle piccole e medie imprese e
all’industria lo studio della composizione,
del funzionamento e della diversità degli
organismi marini utilizzando tecniche
all’avanguardia e informazioni uniche;
mettere a disposizione organismi modello
marini; costruire un sistema prototipo per
mantenere l’organismo marino al di fuori del
proprio ambiente naturale.
Ecco la centralità delle Stazioni di Biologia
Marina (e Anton Dohrn è stato precursore
e grande visionario in tal senso), le uniche
in grado di fornire l’accesso agli organismi
avendo le infrastrutture necessarie alla
raccolta e al mantenimento delle
specie marine; ed ecco l’importanza della
cooperazione internazionale e di una rete.
L’EMBRC comprende i seguenti Istituti
partecipanti:
- Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli,
Italia(coordinatore);
- European Molecular Biology Laboratory,
Heidelberg, Germania;
- Sven Lovén Centre for Marine Sciences,
Svezia;
- Scottish Association for Marine Science,
Oban,Regno Unito;
- Station Biologique de Roscoff, Francia;
- Observatoire Océanologique Banyuls sur
Mer, Francia;
- Centro do Ciencia do Mar, Faro, Portogallo;
- Plymouth Marine Partnership, Regno Unito;
- Observatoire Océanologique Villefranchesur-Mer,Francia;
- Scottish Oceans Institute, University of St.
Andrews, Fife, Scotland, Regno Unito;
- Alfred Wegener Institute, Bremerhaven,
Germania;
- Hellenic Center For Marine Research,
Heraklion,Grecia;
- SARS – International Centre for Marine
Molecular Biology Bergen, Norvegia
Da sottolineare, la presenza in questa rete
anche dell’EMBL - European Molecular
Biology Laboratory - di Heidelberg, unica
infrastruttura europea esistente nel campo
della biomedicina, che dimostra l’interesse
oggi suscitato dalla Biologia Marina anche in
uno dei più avanzati laboratori di Biologia del
mondo.
Intanto molte altre strutture di altri Paesi
stanno facendo richiesta di ingresso e ciò sarà
possibile nella II e III fase del progetto.
La fase preparatoria durerà intanto tre anni:
fino all’inizio del 2014.
In questo periodo si stanno verificando con precisi piani di fattibilità - questioni
operative, strutturali, legali e quant’altro,
e anche si stanno verificando le reali
esigenze della ricerca, le priorità
d’investimento, le modalità
d’integrazione, potenziamento
e coordinamento delle attuali
infrastrutture locali, alla luce di un
piano strategico pan-europeo.
In tal senso sono stati individuati e
organizzati 11 specifici work packages a
ciascuno dei quali è affidata una questione
cruciale per poter passare alla II fase, la
costruzione vera e propria dell’EMBRC,
che dovrà vedere anche il concorso
finanziario degli Stati membri (febbraio
2014 – gennaio 2017) e quindi entrare nella
fase operativa.
La Stazione Zoologica, proprio grazie
all’alto riconoscimento internazionale
dell’istituto e dei sui ricercatori e per la
costante consapevolezza che lo scambio
e la collaborazione internazionale sono
fondamentali per lo sviluppo della ricerca
scientifica, ha anche preso parte a tutti i
“Network of excellence” relativi alla
Biologia Marina varati dall’Unione
Europea durante il Framework Programme
6 (MARBEF, Marine Genomics, Euroceans)
ed ha preso parte a numerosi programmi
europei (FP6 e FP7) di cui 8 sono ancora in
corso.
Tra questi è degno di nota è il progetto
ASSEMBLE: una rete per l’accesso
a infrastrutture che consentano ai
ricercatori dei paesi membri di condurre
sperimentazioni avanzate nel campo della
biologia marina e di utilizzare organismi
marini, appoggiandosi a differenti istituti.