Piano dell`offerta formativa Anno scolastico 2006/2007
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Piano dell`offerta formativa Anno scolastico 2006/2007
Piano dell’offerta formativa Anno scolastico 2006/2007 Istituto Tecnico Industriale Statale “E.Fermi” Ascoli Piceno INDICE DEGLI ARGOMENTI Schema Introduzione Cap.1 Dati generali - Pag.3 Pag.4 L'Itis "E. Fermi" tra passato e presente Pag.5 Enrico Fermi Pag.6 Contesto economico, sociale e culturale Pag.7 del territorio Il contesto interno: spazi e dotazioni Pag.8 tecniche Dotazioni tecniche (tab.1) Pag.10 Descrizione attività di laboratorio Pag.11 Criteri organizzativi Pag.21 Calendario delle attività Pag.23 L'utenza dell'Itis Pag.32 Le risorse umane dell'istituto Pag.41 Finalità ed obiettivi d’istituto Pag.42 Cap.2 Area della didattica - Programmazione educativa- didattica I percorsi formativi: attività curricolari Biennio Specializzazione in chimica Specializzazione in elettronica e telec. Specializzazione in elettrotecnica e aut. Specializzazione in Materie plastiche Specializzazione in Informatica Area di progetto Accreditamento ITIS Attività culturali L'ampliamento dell'offerta formativa Progetti Cap.3 Area dell'orientamento - Obiettivi generali per l'orientamento e Pag.69 modalità Progetto formazione Pag.70 Progetti europei Pag.71 Servizi inerenti l'orientamento – CIC Pag.71 - Cap.4 Area dell'organizzazione Cap.5 Area della formazione Cap.6 Area della valutazione - Organigramma Organi di gestione Funzioni Strumentali Regole di vita comunitaria Particolari servizi offerti dalla scuola Formazione e aggiornamento docenti Formazione studenti Valutazione allievi Monitoraggio e valutazione progetti Pof (Insegnanti) Monitoraggio e valutazione progetti POF (Studenti) Report progetti 2 Pag.44 Pag.49 Pag.49 Pag.50 Pag.51 Pag.52 Pag.53 Pag.54 Pag.55 Pag.56 Pag.58 Pag.61 Pag.63 Pag.75 Pag.76 Pag.77 Pag.81 Pag.82 Pag.84 Pag.85 Pag.86 Pag.88 Pag.93 Pag.103 SCHEMA a.s. 2006/07 SCHEMAP.O.F P.O.F.2002/2003 Introduzione Dati generali L'I.T.I.S."E.Fermi" Contesto esterno Contesto interno Finalità ed Obiettivi d'Istituto Area didattica Area orientamento Area organizzazione Valutazione 3 Area formazione Introduzione Il Piano dell’offerta formativa è: • un atto dichiarativo d’intenti ; • il documento fondamentale con cui la scuola esplicita la propria progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa; • lo strumento con cui nella Pubblica Amministrazione si realizzano i principi di trasparenza, economicità, efficienza ed efficacia. Come sancito dalle normative ministeriali vigenti, il P.O.F. è stato elaborato avvalendosi delle indicazioni fornite da tutte le componenti scolastiche (docenti, studenti, personale ATA, R.S.U.) dal Consiglio d’Istituto (Finalità ed obiettivi),dal COGES (Comitato genitori) e dal COSES (Comitato studenti). Il presente documento è stato articolato seguendo una suddivisione in aree entro le quali sono contenuti specifici argomenti la cui sommatoria esplicita le potenzialità e le volontà propositive che l’Istituto mette a disposizione del territorio in cui opera e dei propri studenti. La presente edizione del P.O.F. ha utilizzato la struttura della precedente stesura redatta dalla prof.ssa Lina RIZZA (funzione obiettivo area A1 (a1) a.s. 2000/2001). Ha curato la rielaborazione del documento, l’aggiornamento statistico, la ricerca presso l’archivio scolastico, il monitoraggio, la sintesi sugli aspetti storici relativi all’istituto la prof.ssa Fiorella FELICETTI (funzione obiettivo area 3 - A3 - anni scolastici dal 2001 – 2006/7. I Progetti presentati nel documento sono stati elaborati dal Collegio dei Docenti e le relative schede dettagliatamente compilate sono depositate presso la segreteria amministrativa. 4 CAP.1 Dati generali L’I.T.I.S. “E. Fermi” tra passato e presente La necessità di istituire in Ascoli Piceno un Istituto Tecnico Statale era molto sentita alla fine degli anni cinquanta perché i giovani ascolani desiderosi di conseguire il diploma di perito industriale dovevano recarsi a Fermo con tutti i comprensibili conseguenti disagi. L’ITIS nasce proprio come sede staccata dell’Istituto “Montani” di Fermo nell’anno 1959/60. Nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 15 ottobre 1960, su decreto del Ministro G. Elkan, s’insedia il Commissario Governativo Marchese Piero Ambrosi Sacconi Natali; l’ing. Gino Postacchini viene nominato Preside incaricato del nuovo Istituto Tecnico Industriale Statale per chimici industriali con corso collaterale per Elettricisti. L’Istituto ha un corso completo di cinque classi con un totale di 138 allievi ospitati nella sede di via D. Angelini 18. Dopo il primo anno di funzionamento si dà vita ad un’intensa attività organizzativa delle officine e dei laboratori che debbono essere creati dal nulla. Il numero degli studenti cresce vertiginosamente tanto che nel 1964 le prime classi sono 12 per un totale di 1221 alunni. Ciò impone la richiesta di altre specializzazioni, per questo viene effettuato un referendum tra gli alunni i quali esprimono preferenze nell’ordine: Elettronica, Telecomunicazioni, Metalmeccanica, Termotecnica. A decorrere dall’anno scolastico 1964/65 vengono istituite le specializzazioni di Elettrotecnica ed Elettronica e Telecomunicazioni. Il record di affluenza registrato nei primi anni di attività crea infiniti problemi sia in relazione alla possibilità di reperire un numero sufficiente di aule sia in relazione alla difficoltà di attrezzare adeguatamente i laboratori, i gabinetti scientifici ed i reparti di lavorazione. In questi anni l’ITIS vede attivate cinque sedi: quella di via Pretoriana (Palazzo Ferretti) quella di via M. Federici (Palazzo GI) quella di via Soderini 10 (Palazzo Pascali) quella di via D. Angelini, a queste si aggiungerà la sede della Scuola Media Salaria inferiore per la specializzazione Materie Plastiche. Nell’anno scolastico 1963/64 la presidenza passa all’ing. Calisto Minnucci e presidente del Consiglio di Amministrazione è l’avv. R. Tozzi Condivi. Il primo ottobre 1966 è attivata la specializzazione di Materie Plastiche. Nel verbale del Consiglio di Amministrazione del 14 ottobre 1968 viene attestata la consegna del nuovo edificio dell’ITIS in via della Repubblica 31/A che all’inizio ospita solo le classi del biennio. Nell’anno scolastico 1967/68 la presidenza passa al prof. Gianfranco Capponi. Nel marzo 1969 viene chiesta la sezione serale per Elettrotecnici che va ad arricchire il numero delle altre specializzazioni. Nell’anno scolastico 1974/75 la presidenza è assunta dal prof. Angelo Albertini; nel ventennio della sua presidenza vengono attivate le sperimentazioni delle specializzazioni. Nella seduta del Collegio dei Docenti del 6/11/81, i docenti sono chiamati a deliberare sulla proposta di intitolazione dell’Istituto che ne è privo dal 1959. Il preside Albertini dà come indicazione il nome di Enrico Fermi che viene preferito agli altri proposti: Natta, Calzecchi Onesti, Tozzi Condivi. Il prof. Giorgio Lattanzi assume la presidenza nell’a.s. 1995/96. Con lui l’Istituto si avvia all’autonomia scolastica, prima in via sperimentale poi a regime. Si aggiunge alle preesistenti la specializzazione di Informatica di cui esiste già un corso serale per adulti lavoratori. 5 Enrico Fermi Fisico italiano naturalizzato statunitense Enrico Fermi, nasce a Roma il 29 settembre1901. Già a dieci anni ha uno straordinario interesse per la matematica e soprattutto per la fisica, probabilmente stimolato dai discorsi degli amici di suo padre, alcuni dei quali sono ingegneri. Laureatosi nel 1922 alla Scuola Normale di Pisa, nel 1927 è chiamato da O. M. Corbino (intorno al quale si forma il gruppo dei ragazzi dell'Istituto di Via Panisperna costituito da grandi fisici come E.Amaldi, E.Maiorana e lo stesso Fermi) a ricoprire la cattedra di fisica teorica all'Istituto di fisica di Roma. Nel 1929 è nominato accademico d'Italia. Gli scritti di fisica teorica pubblicati in questo periodo lo rendono noto in campo internazionale, specialmente quelli riguardanti l'elaborazione della statistica, detta di F.-Dirac, cui obbediscono elettroni, protoni e neutroni e altre particelle subatomiche, in seguito dette fermioni. Successivamente propone una teoria matematica, di cui fornisce le prove sperimentali, relativa al decadimento b e all'esistenza del neutrino. Tali studi lo portano a svolgere negli anni 1933-34, in collaborazione con E. Amaldi, E. Segré, F. Rasetti, B. Pontecorvo e O. D'Agostino una serie di fondamentali ricerche sperimentali sulla radioattività provocata mediante bombardamento con neutroni, nonché sul rallentamento dei neutroni per mezzo di nuclei di idrogeno (in origine quelli della paraffina e dell'acqua comune) e sull'azione dei neutroni lenti. Per l'insieme di questi lavori sui neutroni gli viene assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1938. Recatosi a Stoccolma per ricevere il premio, Fermi preferisce non rientrare in Italia in seguito alla promulgazione delle leggi antisemitiche (la moglie è di religione ebraica) e si stabilisce (1939) negli U.S.A., prima come professore alla Columbia University e quindi all'Institute of Nuclear Studies dell'Università di Chicago, che oggi porta il suo nome. Qui si dedica al problema di ottenere la liberazione controllata di energia nucleare da materiale radioattivo in misura praticamente utilizzabile. Il risultato è raggiunto il 2 dicembre 1942 con l'entrata in funzione del primo reattore nucleare (pila di Fermi.), alla cui realizzazione Fermi contribuisce in maniera decisiva. Dal 1944 prende parte agli studi per la realizzazione della prima bomba atomica, a Los Alamos. Successivamente, tornato agli incarichi universitari, svolge ricerche sulla fisica delle alte energie, propone (1947) una teoria sull'origine della radiazione cosmica ed elabora matematicamente l'elettrodinamica quantistica. E' anche valente didatta e divulgatore; tra le sue opere si ricordano: Introduzione alla fisica atomica (1928), Molecole e cristalli (1934), Thermodynamics (1937), Elementary Particles (1951).Muore a Chicago, Illinois il 28 Novembre 1954. 6 CONTESTO ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE DEL TERRITORIO Il bacino di utenza dell'ITIS "E. Fermi" di Ascoli Piceno è costituito dal territorio del Comune di Ascoli e dei Comuni della Vallata del Tronto, sia della provincia di Ascoli che di Teramo. L'economia del territorio ascolano è a medio sviluppo, caratterizzata da: • Un’agricoltura intensiva a valle, estensiva a monte, con basso indice di occupati. • Un'industria di piccola e media impresa che mostra, solo di recente, segni di ripresa. Nei toni chiaroscuri del territorio la disoccupazione, che si attesta intorno al 13%, si conferma come primo problema, accanto a quello della fragilità delle aziende. Marcate difficoltà ed andamento tendenzialmente recessivo si registrano nella generalità dei settori merceologici, ma l’aggravamento più evidente è quello di alcuni comparti, quali quello tessile e quello edile, che, già da alcuni anni, va subendo una preoccupante contrazione. Attualmente processi di ristrutturazione sono in atto nel settore metalmeccanico, in quello chimico e in quello alimentare. Il problema dello sviluppo economico ed industriale è strettamente connesso alla disomogeneità del territorio. Si identificano come azioni prioritarie, quelle tendenti a migliorare viabilità stradale e ferroviaria, non secondari i problemi dell’energia e dell’apertura verso nuovi mercati, anche internazionali. Risente della situazione anche il settore del commercio, più attivo nelle zone costiere, dove è trainante la spinta del turismo estivo. Tuttavia anche Ascoli potrebbe puntare sul turismo, quale città ricca d’arte e di storia, ma, per quanto si registri un certo incremento di presenze e di permanenze, nel complesso il turismo non riesce a decollare, per cui andrebbe più prospettato e più caratterizzato. Il territorio in cui si colloca l'ITIS "E. Fermi" attraversa una fase di stasi nello sviluppo, ma nel contempo Ascoli, con la sua fisionomia particolare di antica città medioevale, ricca di storia e di tradizioni, costituisce un ambiente con una propria unicità; presenta i limiti di una città di provincia che può offrire stimoli circoscritti, sbocchi professionali limitati e conosce in forma molto più ridotta i problemi del degrado e della violenza che riguardano le aree metropolitane. Si è rilevato recentemente che esistono pochi spazi per l'associazionismo giovanile, anche se ancora perdura la cultura del bar o della sala giochi ove trascorrere il tempo libero. Sono presenti strutture sportive e palestre, quasi esclusivamente private; in questa direzione gli spazi potrebbero essere ampliati e migliorati, per incrementare la pratica dello sport. Nella città sono attive due multisale cinematografiche, un teatro, un auditorium; i giovani si stanno aprendo all'interesse verso il cinema, poco sentita è la cultura teatrale o musicale, se si esclude la conoscenza di tipologie musicali tipicamente giovanili. Per quel che riguarda poi l'abitudine alla lettura, la Città si attesta sugli indici nazionali, non certo consolanti, rispetto alla media europea. Con quanto detto non si vuol dare un quadro negativo del territorio di Ascoli Piceno, che presenta il profilo medio della città di provincia del centro, ma è certo che molto c'è da fare per incrementare lo sviluppo economico- socialeculturale. E' con questa realtà territoriale che la scuola deve confrontarsi, per fare in modo che la propria offerta formativa non abbia un profilo medio, ma risponda invece alle carenze e alle offerte del territorio, creando spazi aperti al mondo esterno ed inserendosi come soggetto attivo nella dinamica culturale, sociale ed economica, nell'ottica di un fecondo interscambio d'una attenta progettazione. Come stabilito dal Decreto legislativo del 31/3/1998 N.112, le esigenze progettuali e formative dell’Istituto si integrano con il ruolo svolto dagli Enti locali nel pieno rispetto dell’Autonomia Scolastica. La programmazione formativa interagisce infatti con: • Agenzie Nazionali per Progetti Europei e Progetti Assistiti dal Ministero; • Regione Marche per calendario scolastico, formazione professionale post-secondaria e post-obbligo scolastico, formazione tecnico superiore, rete scolastica; • Provincia per interventi di edilizia scolastica, fornitura di materiali d’ufficio, piani di utilizzazione dell’edificio e delle attrezzature; • Enti locali per servizi di supporto organizzativo per gli alunni in situazione di svantaggio o di handicap e per contributi che sostengono la realizzazione del P.O.F.; • A.S.L con consulenti ed esperti per servizi relativi al C.I.C.; • Università, Associazione Industriale, Camera di Commercio per orientamento postsecondaria ; • Scuole medie inferiori per orientamento post-scuola media; • Ditte, Industrie del territorio ascolano per l’organizzazione di stage; Scuole superiori del territorio ascolano per accordi di rete e consorzi. • La Fondazione della Cassa di Risparmio e la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno perché ancora una volta, fiduciosi delle valenze progettuali dell’Istituto, hanno contribuito finanziariamente alla realizzazione di particolari progetti del P.O.F. 7 IL CONTESTO INTERNO: SPAZI E DOTAZIONI TECNICHE SPAZI L’Istituto Tecnico Industriale Statale “E.Fermi” di Ascoli Piceno ha la sua sede in Viale della Repubblica, n° 31 e sorge su un'area di 15400 mq nel quadrante sud-orientale della città. L’immobile, sede dell’istituto, di proprietà dell’Amministrazione provinciale, è stato progettato dall'architetto M. Rutelli. Nell'impostazione iniziale del progetto edilizio ,l'architetto Rutelli ha ideato un complesso "flessibile", un organismo articolato in maniera da evitare cortili chiusi e raggruppare gli spazi liberi in pochi campi della maggiore entità possibile. L'articolazione progettuale dell'edificio è su disegno stellare, con il fulcro corrispondente alle scale principali degli alunni nell'incrocio fra i due principali corpi didattici; da esso i corpi si sviluppano in tre direzioni presentando al termine dei "sottofulcri" anch'essi corrispondenti a collegamenti verticali. La struttura odierna, ampliata negli anni per sopperire all'incremento della popolazione scolastica, risponde alle normative di sicurezza della Legge 626. L’Istituto, ben individuabile nel contesto urbano, è circondato da una vasta area recintata adibita a parcheggio che risponde alle esigenze di tutte le componenti dell’utenza. Le aule dotate di ampie vetrate sono disposte su 4 piani; al piano terra sono collocati gli uffici di segreteria amministrativa e didattica, l’ufficio del direttore amministrativo, l’ufficio tecnico e gli uffici della dirigenza ; al primo piano è collocata la sala docenti. L’edificio comprende inoltre laboratori tecnologicamente rispondenti alle esigenze delle varie discipline (TAB 1). In un istituto tecnico i laboratori sono didatticamente indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi specifici di indirizzo. Le simulazioni pratiche consentono agli allievi di verificare sperimentalmente le conoscenze teoriche apprese, di acquisire padronanza nell’utilizzo delle apparecchiature tecniche, di simulare esperienze pratiche lavorative e di sviluppare abilità pratiche indispensabili per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’Istituto è dotato inoltre di moderni laboratori linguistici ,indispensabili per l’approfondimento e l’acquisizione delle lingue straniere. Al primo piano dell’edificio si trovano: • La sala stampa il cui servizio è strettamente subordinato agli obiettivi educativi – formativi del Progetto “Laboratorio Protetto” per gli allievi portatori di handicap dell’Istituto ed alle necessità di tutti gli operatori scolastici. La scuola ha in dotazione altre due fotocopiatrici a scheda collocate in Biblioteca ed in sala docenti per soddisfare in qualunque momento le urgenze didattiche ; • La sala proiezione e videoteca opportunamente schermata, è provvista di schermo e video proiettore validi strumenti didattici per tutte le discipline che necessitano di materiale video .La sala proiezione è aperta a docenti e studenti sia durante le ore di lezione curricolare che durante le ore extra- curricolari ed è adoperata all'occorrenza come Aula Magna, sala convegni, per corsi di aggiornamento e video conferenze. E’ consentito l’accesso anche all’utenza esterna previa autorizzazione del Dirigente scolastico; La Biblioteca, ampia e funzionale, funge anche da sala di lettura. Un addetto è impegnato a tempo pieno alla gestione del prestito e alla gestione computerizzata del patrimonio librario. La Biblioteca consente a studenti e docenti di effettuare ricerche e letture di selezionati autori. Sono disponibili inoltre abbonamenti a riviste, giornali e pubblicazioni tecnico-scientifiche. Il servizio prevede l'apertura sia durante le ore di attività didattica che in quelle pomeridiane. • • Aula Magna di recente attrezzata e dotata di moderni ausili multimediali. • Centro multimediale adiacente alla Biblioteca, è dotato di diversi computer collegati in rete al Server dell’Istituto. Il centro multimediale è un valido supporto tecnologico alla didattica, alla ricerca ed all'aggiornamento 8 • Locale per il C.I.C (Centro Informazione e Consulenza). Docenti referenti svolgono in questo locale confortevole ed accogliente attività d’informazione, di ascolto e di programmazione rivolte agli studenti dell’Istituto in collaborazione con Medici della ASL e con esperti dell'area psico-sociologica. Di recente è stata aperta una nuova ala riservata ad attrezzate e moderne aule di disegno tecnico e al laboratorio di scienze (I° piano) • La palestra, staccata dal corpo principale, pur ampia, non risulta sufficiente per svolgervi le inevitabili concomitanti attività motorie; una discreta integrazione viene offerta dagli spazi esterni adiacenti la palestra: - un campo pavimentato ed uno inerbito, adibiti al calcio. Staccati dalla struttura principale, nel rispetto della legge 626 sono presenti: a – casamatta per gas compressi collegata ai laboratori interni; b – piazzola coperta per lo stoccaggio dei rifiuti tossici da portare allo smaltimento. L’edificio scolastico è facilmente raggiungibile dalle varie direzioni; i collegamenti sono garantiti da bus pubblici, oltre che per il normale orario di entrata e di uscita, anche per le occasioni in cui la scuola ne faccia richiesta, in orario mattutino, per visite guidate o altro; inoltre la tratta ferroviaria Ascoli Piceno/San Benedetto del Tronto, con una “stazioncina” nei pressi dell’Istituto, costituisce un valido mezzo di collegamento per molti ragazzi. • Punto di ristoro situato nei locali a pianoterra, permette agli studenti ed a tutto il personale di poter usufruire di bevande e panini sia durante l’intervallo del mattino che nella pausa pranzo prima dei rientri pomeridiani 9 Dotazioni tecniche (TAB.1) LABORATORI BIENNIO BIENNIO E TRIENNIO LAB. DI FISICA 1 LAB . LINGUISTICO 1 LAB. DI FISICA 2 LAB . LINGUISTICO 2 LAB. DI SCIENZE LAB. TECNOLOGIA E DISEGNO (N.3) (CAD-CAM) LAB. CHIMICA LAB. INFORMATICA (N.2) TRIENNIO SPEC. MATERIE PLASTICHE LAB. CHIMICA E TECNOLOGIA LAB. REPARTI DI LAVORAZIONE LAB. IMPIANTI E DISEGNO LAB. TECNOLOGIA E MECCANICA LAB. ROBOTICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE LAB. MECCANICA APPLICATA E MACCHINE SPEC.ELETTRONICA E TELECOMUNICAZ. LAB. TELECOMUNICAZIONI LAB. ELETTRONICA IND.LE LAB. SISTEMI AUTOMATICI LAB. TECNOLOGIE DISEGNO E PROGETTAZIONE SPEC. INFORMATICA LAB. INFORMATICA E SISTEMI LAB. MATEMATICA E CALCOLO LAB. ELETTRONICA SPEC. ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE LAB. MISURE ELETTRICHE LAB. IMPIANTI ELETTRICI LAB. ELETTROMECCANICA LAB. SISTEMI AUTOMATICI SPEC. CHIMICA LAB. ANALISI QUALITATIVA LAB. ANALISI QUANTITATIVA LAB. ANALISI TECNICO STRUMENTALE LAB. IMPIANTI CHIMICI LAB. SISTEMI 10 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI LABORATORIO BIENNIO LABORATORI DI FISICA Il corso biennale di Fisica si avvale di un laboratorio costituito di un’aula per il primo anno, una per il secondo e una per la preparazione delle esperienze. La dotazione della strumentazione e delle apparecchiature è tipica e tale da coprire ogni settore della Fisica ordinariamente trattato in un corso elementare. La realizzazione di esperimenti da parte del docente e degli allievi, singolarmente o in gruppo, secondo un'attività di laboratorio variamente gestita (riprove, riscoperte, misure) è caratterizzata da una continua, intensa e mutua fertilizzazione tra teoria e pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata e con gli allievi sempre attivamente impegnati sia nel seguire le esperienze realizzate dall'insegnante, sia nel realizzarle direttamente, sia nell'elaborare le relazioni sull'attività svolta. L'attività di laboratorio deve essere vista prevalentemente come attività diretta degli allievi e armonicamente inserita nella trattazione dei temi affrontati di volta in volta. Il metodo sperimentale e la teoria della misura devono rappresentare un riferimento costante durante tutto il corso e saranno affrontati non separatamente dai problemi fisici concreti, ma come naturale conseguenza dell'attività teorica e di laboratorio. Quest'ultima sarà condotta normalmente da piccoli gruppi di studenti sotto la guida dell'insegnante mediante l'esecuzione di semplici misure, esperimenti, e attraverso la rappresentazione dei dati sperimentali. Con l'attività di laboratorio gli allievi devono: • sviluppare la capacità di proporre semplici esperimenti atti a fornire risposte a problemi di natura fisica; • imparare a descrivere, anche per mezzo di schemi, le apparecchiature e le procedure utilizzate e aver sviluppato abilità operative connesse con l'uso degli strumenti; • acquisire flessibilità nell'affrontare situazioni impreviste di natura scientifica e/o tecnica; • imparare ad osservare spontaneamente le più comuni norme antinfortunistiche. L’uso di eventuale materiale audiovisivo dovrà integrare ma non sostituire l’attività di laboratorio che è da ritenersi fondamentale per l’educazione al saper “operare”. LABORATORIO DI TECNOLOGIA E DISEGNO Il laboratorio di tecnologia e disegno del biennio dispone di: n. 3 aule ben dotate con tavoli per il disegno tradizionale; n. 1 aula multimediale con 15 postazioni per il Disegno Assistito al Computer tramite SW specifici (es. Autocad); n. 1 laboratorio di metrologia, materiali e lavorazioni. Il corso ha un’ impostazione unitaria, che trova il suo centro nell’analisi dell’oggetto, dall’ideazione al processo produttivo. Ciò è del tutto in linea con i programmi ministeriali, dove questa materia è definita come insegnamento di carattere teorico-pratico, nel quale le conoscenze tecnologiche, il disegno e le attività di laboratorio devono essere integrate in un unico ciclo di apprendimento. Dal punto di vista metodologico, considerato che il disegno è progetto, l’azione didattica attraverso la partecipazione attiva all’apprendimento concorre a sviluppare le capacità di acquisire e di usare le conoscenze. LABORATORIO DI SCIENZE 11 LABORATORI DI SPECIALIZZAZIONE 1 SPECIALIZZAZIONE MATERIE PLASTICHE LAB. CHIMICA E TECNOLOGIA • • • • • • • • • • • • • • • uso della normativa nazionale (UNI) e internazionale (ISO, ASTM, DIN) massa volumica, scorrevolezza, analisi granulometrica assorbimento acqua, resistenza all'azione degli agenti chimici determinazioni delle ceneri e delle cariche minerali migrazione dei plastificanti, migrazione e tenuta del colore analisi spettrofotometrica infrarossa (IR) melt flow index (MFI), grado K delle resine PVC curve sforzo/deformazione a trazione, flessione, compressione, moduli elastici durezza Shore A e D e Rockwell resistenza all'urto Izod e Charpy resistenza alla lacerazione flessibilità alle basse temperature temperatura di rammollimento Vicat, temperatura di inflessione sotto carico (HDT) determinazione della reazione al fuoco degli espansi resistenza alle correnti striscianti, rigidità dielettrica LAB. REPARTI DI LAVORAZIONE • • • • • miscelazione miscelatori: dry blender, centrifugo (turbomixer), a due cilindri estrusori: monovite, bivite termoformatrice sotto vuoto presse per lo stampaggio: a piani multipli, a compressione, a iniezione LAB. IMPIANTI E DISEGNO • Esercitazioni applicative alle macchine trasformatrici e prove tecnologiche sui materiali per applicazioni progettuali. Corso di disegno automatico AUTOCAD. LAB. TECNOLOGIA E MECCANICA • • • • • • • prove di metrologia e di controllo di pezzi costruiti in rispetto alle norme UNI prove di resilienza prove di durezza e di microdurezza con l'ausilio del microscopio prove di trazione prove di temprabilità analisi metallografica con reagenti chimici metodi di controllo non distruttivi LAB. ROBOTICA E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE • sviluppo ed esecuzione di programmi al personal computer Lab. MECCANICA APPLICATA E MACCHINE • • • • • analisi e controllo su combustibili e combustione misura delle forze, lavoro, potenza, rendimento di macchine idrauliche esercitazioni su macchine semplici coefficienti d'attrito montaggio di meccanismi per la trasmissione del moto e verifica delle condizioni di funzionamento 12 2 SPECIALIZZAZIONE DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI LABORATORIO DI TELECOMUNICAZIONI 3° Anno di specializzazione • • • • • • • • Gli alunni completano le conoscenze disciplinari mediante le seguenti attività pratiche, prove relative ai seguenti argomenti teorici: modulazioni analogiche; campionamento e multiplazione a divisione di tempo; multiplatore PCM; trasmissione dati, modulazioni numeriche, modem, protocolli di trasmissione; reti telematiche. Generatori di segnali, Oscilloscopi, Analizzatori di spettro, Personal Computer e Data Tester sono gli strumenti utilizzati. LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE 1° anno di specializzazione • • • • Studio e verifica delle porte logiche. Utilizzo di integrati a bassa e media scala di integrazione. Realizzazione e collaudo di circuiti combinatori e sequenziali su bread-board e simulazione al PC con programma workbench. Utilizzo delle principali strumentazioni per l’analisi e la verifica dei circuiti realizzati. LABORATORIO DI ELETTRONICA 2° e 3° Anno – di specializzazione Per ogni argomento teorico si svolgono esercitazioni in laboratorio per mezzo delle quali gli alunni acquisiscono padronanza nell’uso della strumentazione, delle tecniche di misura adottate e nel motivare le eventuali procedure normalizzate. Multimetri, Generatori di segnale, Oscilloscopi ed Analizzatori di Spettro sono gli strumenti utilizzati. LABORATORIO DI SISTEMI AUTOMATICI 1° anno di specializzazione L’azione didattica portata avanti nel laboratorio di Sistemi Automatici mira a stimolare nello studente le capacità di elaborazione logica e di sintesi, nonché a fornire una metodologia ed un approccio alle diverse tematiche in modo flessibile. Il discente, attraverso l’acquisizione di detti metodi, sarà capace di orientarsi e realizzare in autonomia dispositivi automatizzati in un settore in continua evoluzione. • Programmazione in linguaggio C • Simulazione col foglio elettronico “Excel” di modelli di sistemi • Studio dei componenti necessari all’automazione: sensori ed attuatori 2° anno di specializzazione • Studio del microprocessore e linguaggio assembler • Studio ed applicazioni in LabView • Studio ed applicazioni in MATLAB 3° anno di specializzazione • Studio di dispositivi gestiti da microcontrollori • Assembler e applicazioni con microcontrollori • Approfondimento del MATLAB 13 LABORATORIO DI TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE DI Elettronica eTelecomunicazioni Il laboratorio di T.D.P., in cui le esercitazioni si svolgono nel rispetto delle norma di sicurezza, risulta essere fondamentale per lo sviluppo della mentalità progettuale e di una adeguata sensibilità ai problemi della realizzazione dei prototipi. I progetti proposti vengono disegnati con CAD elettronico, quindi ancora con strumenti software (Orcad) viene eseguito il Layout dei circuiti stampati, cioè le sbroglio delle piste per i collegamenti elettrici tra i componenti. La realizzazione del progetto continua con il cablaggio dei componenti su schede a circuito stampato ed il collaudo. Quest’ultimo richiede l’uso di strumentazione specifica di cui è dotato il laboratorio. Questo operare ha come obiettivo una figura professionale versatile, autonoma, adatta al lavoro di equipe con una preparazione di base, conoscenza delle tecnologie, della componentistica e degli strumenti di misura. La scelta dei progetti da realizzare tende a favorire la sintesi degli argomenti trattati in teoria e a precisare gli aspetti tecnologici e applicativi dei componenti e le modalità d’uso dei vari strumenti. Le proposte di lavoro riguardano nel primo anno di specializzazione l’esecuzione di semplici impianti elettrici civili nel rispetto della legge 46/90 e applicazioni di elettronica logica combinatoria; nel secondo anno di specializzazione l’applicazione dell’elettronica logica sequenziale, la progettazione ed esecuzione di circuiti alimentatori con componenti discreti ed integrati; nel terzo anno di specializzazione l’applicazione dell’elettronica logica programmata e di dispositivi e amplificatori di potenza. 14 3 SPECIALIZZAZIONE DI INFORMATICA • Informatica: Sviluppo di applicazioni desktop, in rete locale e Internet. Utilizzo di ambienti di sviluppo e linguaggi di programmazione (C++, C#, Java). Sviluppo di siti web statici e dinamici (HTML, Javascript, ASP, ASP.NET, JSP, PHP): Progettazione e sviluppo di database con linguaggio SQL. Utilizzo di DBMS ( MS Access, MS SQL Server, MySQL). • Laboratorio di matematica: I laboratori di matematica dotati di un congruo numero di PC (ogni allievo ha a disposizione il proprio computer) consentono ai discenti di approfondire e rivisitare in veste informatica i contenuti teorici più significativi. L’utilizzo di software (Excel, derive) permettono la risoluzione di problemi grafici o di calcolo numerico. Inoltre il PC funge da tutor durante le ore di recupero delle abilità di base. La correttezza delle tecniche matematiche applicate per la risoluzione di esercizi o problemi può essere verificata dagli allievi usando software adeguati. L’opportunità di collegarsi mediante internet a siti matematici offre la possibilità di ampliare le conoscenze acquisite con lo studio degli aspetti storici inerenti le tematiche trattate o con l’acquisizione di nuove procedure risolutive alternative a quelle apprese sui testi scolastici. Statistica: verifica della parte teorica studiata in classe e relazioni sul lavoro svolto in laboratorio. Sistemi: Studio e simulazione sistemi. Hardware. Programmazione Assembly. Installazione e configurazione sistemi operativi client (MS Windows 2000/XP, Linux) e server (MS Windows Server 2003, Samba). Configurazione di servizi server (Web Server, DNS, DHCP, FTP, Active Directory, SMTP, POP3, NNTP). Implementazione di reti LAN/WAN. Simulazione e sviluppo di applicazioni di acquisizione dati e DSP (National LabWindows, National LabView). • • • Elettronica per Informatica Lab. 1° e 2° Anno di specializzazione Attività: Dalla teoria alla verifica strumentale del funzionamento delle Reti Logiche Combinatorie R.L.C. e delle Reti Logiche Sequenziali R.L.S. per gli allievi del terzo anno. Elettronica analogica discreta che viene verificata e misurata strumentalmente confrontandone i risultati e i grafici con quelli dei data – sheet per gli allievi del quarto anno. Lab. 3 Anno di specializzazione Attività: In questo laboratorio gli allievi dell'ultimo anno studiano i circuiti analogici integrati (A.O.) usati nella manipolazione e nella conversione dei segnali sia analogici che digitali utilizzati nei circuiti atti all’acquisizione e alla trasmissione di informazioni numeriche o analogiche con l'utilizzo di strumenti quali gli Analizzatori di Spettro, di Fourier, di Stati Logici. 15 4 SPECIALIZZAZIONE DI ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE Laboratorio di Elettrotecnica Tutte le conoscenze acquisite nel corso teorico di elettrotecnica vengono verificate ed elaborate nel laboratorio di misure elettriche. Il reparto, ricavato in ampi spazi, possiede tutta la strumentazione e le attrezzature necessarie per effettuare il complesso delle prove articolate sui tre anni di corso, riguardanti la misura delle grandezze elettriche, le prove ed i collaudi sulle macchine elettriche, l’operatività secondo la normativa vigente in modo da consentire agli allievi di acquisire la professionalità necessaria per affrontare le problematiche specifiche sul campo di lavoro. La relazione tecnica, in versione classica o informatizzata, completa ogni singola prova effettuata. Lab. 1° Anno di specializzazione In sintonia con i contenuti del programma “principi e applicazioni di elettrotecnica generale” l’attività di laboratorio consiste in: • misura delle principali grandezze elettriche (resistenze, induttanze, capacità, tensione, corrente, potenza, ecc.) • Criteri di scelta della strumentazione e dei metodi di misura. • Costruzione e funzionamento dei principali strumenti ed attrezzature utilizzate. Lab. 2° Anno di specializzazione Il programma teorico del IV anno prevede lo studio dei sistemi trifase, dei trasformatori e della convenzione dell’energia elettrica per cui l’attività di laboratorio riguarda: • Le prove sulle macchine elettriche (trasformatori e convertitori) • Criteri generali sul collaudo. • Operatività secondo le norme CEI. Lab. 3° Anno di specializzazione Al V° anno vengono trattate tutte le macchine rotanti per cui in laboratorio vengono effettuati: • Prove sulle macchine elettriche rotanti (motori asincroni, motori corrente continua, dinamo, alternatori, ecc.) • Collaudo delle macchine elettriche. • Viene studiata ad applicata la normativa di riferimento vigente. LABORATORIO DI TDP Nel laboratorio di Tecnologia Disegno e Progettazione gli studenti acquisiscono le fondamentali abilità della progettazione e della realizzazione pratica mediante la conduzione di progetti di complessità crescente in tutte le loro fasi. Pertanto il laboratorio dispone di una biblioteca dotata di letteratura tecnica del settore, di un’ area attrezzata con n. 12 computer per lo svolgimento dei progetti (relazioni, dimensionamenti, disegni, computi metrici ecc.), pannelli per l’esecuzione di semplici impianti civili ed industriali a logica tradizionale o computerizzata, uno spazio fornito di macchine utensili per la realizzazione di piccoli trasformatori e motori. 1° Anno di specializzazione Gli studenti apprendono le prime nozioni relative alla progettazione iniziando dagli impianti civili più semplici, avvalendosi del computer, dei relativi software (CAD, foglio elettronico, word processor), di libri, riviste e cataloghi di cui è fornita la biblioteca. Dalla progettazione si passa poi alla realizzazione pratica a pannello. Gli argomenti trattati in questo armo riguardano gli impianti luce con diversi tipi di accensione, impianti citofonici, impianti di chiamata e segnalazione, impianti antifurto, sistemi di automazione domestica. 16 2° Anno di specializzazione Il programma prevede la progettazione e la realizzazione di: - Schemi di comando e segnalazione dapprima a logica cablata tradizionale per poi passare a quella computerizzata; - trasformatore monofase; - alimentatore stabilizzato. 3° Anno di specializzazione Al 3° anno di specializzazione si esegue la progettazione completa di impianti industriali e del terziario. Si eseguono prove di verifica e collaudo sugli impianti. Si realizza l’avvolgimento per un motore asincrono trifase Laboratorio di Sistemi Automatici Nel laboratorio di sistemi automatici vengono effettuate le applicazioni di informatica ed automazione industriale con l’impiego delle tecnologie attuali utilizzate nel mondo del lavoro. La ripartizione delle attività nel triennio è la seguente: 1° anno di specializzazione (2 ore) -Automatismi e semplici sistemi programmabili - Programmazione degli elaboratori in linguaggio di alto livello (Pascal, Basic) 2° anno di specializzazione (2 ore) -Trasmissione dati e fibre ottiche - Dispositivi per l’automazione industriale: trasduttori, regolatori, attuatori. 3° anno di specializzazione (3 ore) -Sistemi di controllo automatico in particolare per le macchine elettriche. -Automazione industriale: microcontrollori, PLC, controlli di processo. 17 5 SPECIALIZZAZIONE DI CHIMICA Nell’Istituto esistono sei laboratori di chimica modernamente ed adeguatamente attrezzati sia dal punto di vista della sicurezza che del rispetto ambientale. 1. Laboratorio di chimica del biennio propedeutico 2. laboratorio terzo anno, primo di specializzazione: analisi quali-quantitativa, chimica organica di base, chimica fisica; 3. laboratorio quarto anno, secondo di specializzazione: analisi quantitative, analisi strumentali, preparazioni organiche; 4. Laboratorio quinto anno, terzo di specializzazione; analisi tecniche e strumentali. 5. Laboratorio tecnologie chimiche ed energetica; 6. laboratorio chimica biologica e delle fermentazioni. Suddividendo per materia vediamo le attività svolte nei vari laboratori. Laboratorio del biennio Nel biennio l’obbiettivo specifico dell’attività di laboratorio è l’acquisizione delle capacità di: • progettare semplici esperimenti; • stendere la relativa relazione; • individuare ed assemblare la strumentazione necessaria; • Rilevare dati e riportarli in forma di grafici e tabelle. Laboratorio di chimica organica L’uso razionale del laboratorio, con esercitazioni studiate nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di tutela ambientale, mira ad una corretta assimilazione delle finalità del corso di chimica organica: • Conoscenza razionale dei principi sui quali si basa la chimica dei derivati del carbonio e della loro reattività; • Apprendimento dei metodi di sintesi, separazione, purificazione ed identificazione delle sostanze organiche; • Comprensione del ruolo della chimica organica nei processi biologici. Laboratorio di analisi chimica Il corso di analisi chimica, che si articola in un intero ciclo triennale, è il risultato dell’attuazione pratica di un apprendimento teorico ben definito. Nell’analisi qualitativa gli allievi imparano a determinare i componenti di un miscuglio comprendente diversi sali. Nell’analisi quantitativa, così come in quella strumentale, gli alunni devono raggiungere una pratica di laboratorio che costituirà la base per la loro futura attività professionale. In particolare le analisi tecniche devono servire ad acquisire una manualità non indifferente nell’utilizzo di apparecchiature strumentali allo scopo di effettuare determinazioni di sostanze anche in piccolissime concentrazioni ed in matrici complesse. Laboratorio di tecnologie chimiche ed energetica L’aspetto innovativo dell’indirizzo chimico è dato dall’istituzione del corso di Tecnologie Chimiche Industriali dall’integrazione dei corsi di chimica industriale, impianti chimici, disegno ed automazione. Si è ritenuto di sviluppare gli aspetti caratterizzanti l’automazione mediante esercitazioni pratiche di laboratorio. Assume pertanto fondamentale importanza il laboratorio supportato da software di simulazione. Si ritiene inoltre di grande utilità l’uso in laboratorio di apparecchiature (valvole, pompe, ecc.) per abituare l’allievo a confrontarsi con le dimensioni reali. Nel laboratorio sono presenti vari impianti pilota funzionanti. 18 Laboratorio chimica delle fermentazioni L’attività di questo laboratorio ha l’obbiettivo di arricchire la figura professionale del “perito chimico” per fargli acquisire alcune fondamentali competenze in campo biologico e microbiologico. L’approccio all’attività pratiche inizia dalle prime osservazioni al microscopio per giungere poi alle esperienze più articolate e complesse: preparazione e sterilizzazione di terreni di coltura, isolamento ed identificazione di colture pure, analisi batteriologice di acque, esecuzione di un ciclo fermentativo assegnato, controllo dei parametri della fermentazione. Il laboratorio è dotato delle indispensabili attrezzature di base oltre alla vetreria tipica ed a quella ordinariamente in uso nei laboratori chimici, per consentire agli allievi una ordinata e sistematica acquisizione delle tecniche operative più importanti. 19 LABORATORIO LINGUISTICO L’Istituto dispone di due laboratori linguistici utilizzati rispettivamente dal biennio comune e dal triennio di specializzazione. Il laboratorio linguistico del biennio utilizza la strumentazione SONY per tutte le diverse funzioni applicative. Fornito di 30 banchi-studente consente di monitorare costantemente il lavoro eseguito dagli allievi attraverso la consolle digitale che visualizza le diverse attività in svolgimento. Il laboratorio linguistico del triennio si serve delle attrezzature REVOX per realizzare svariate attività didattiche, tutte monitorate attraverso il pannello di controllo. Ogni laboratorio è fornito di impianto televisivo impiegato sia per visione di videocassette didattiche che per programmi irradiati via satellite. Infatti, il laboratorio è supportato da diverse apparecchiature di sostegno: antenna parabolica motorizzata; videoproiettore a parete; lavagne luminose; videoregistratori; personal computer multimediale; nastroteca di materiale didattico (inclusi film) in lingua originale; biblioteca di settore per i docenti e per i discenti. Tutte le attrezzature sono disponibili presso la “sala regia” adiacente ai due laboratori. Nella “sala regia” operano i due tecnici addetti ai laboratori. Le lezioni si svolgono infatti in presenza dei tecnici che ne gestiscono l’attrezzatura. Attraverso il loro costante lavoro i laboratori sono sempre funzionanti ogni qual volta l’ora di lezione di lingua straniera debba svolgersi, secondo quanto previsto dall’orario scolastico, nei laboratori 20 CRITERI ORGANIZZATIVI: Criteri relativi alla formazione delle classi La formazione delle classi prime verrà effettuata secondo le procedure di seguito indicate. - Sulla base dei “desiderata” espressi dalle famiglie per quanto attiene ai “rapporti amicali” vengono costituiti gruppi classe tra loro omogenei per quanto attiene: - al numero degli studenti al voto di Licenza Media alla residenza e/o alla Scuola di provenienza classi miste inserimento omogeneo di alunni stranieri inserimento alunni con handicap - I ripetenti potranno scegliere la sezione di provenienza o una sezione diversa purché non venga sostanzialmente modificata l’omogeneità numerica delle diverse classi parallele. In casi eccezionali, su richiesta fortemente motivata dalla famiglia, il Dirigente Scolastico può procedere al cambio di indirizzo di specializzazione per la classe terza, o di altra sezione rispetto a quella frequentata nell’anno scolastico precedente, purché questo non pregiudichi il rispetto delle norme sugli organici come numero delle classi e studenti per classi. - Criteri relativi alla costituzione delle cattedre e all’assegnazione delle classi ai docenti. L’assegnazione delle classi ai docenti seguirà il principio generale della continuità didattica. In situazione di complessivo AUMENTO di ORE l’assegnazione avverrà su cattedre predisposte dalla presidenza: cattedre resesi disponibili per pensionamento, trasferimento, passaggio ad altro corso, termine di utilizzazione; quelle di nuove formazione per crescita per numero di iscritti o di classi, trovano completamento con spezzoni di cattedre in presumibile decremento. L’ordine di priorità dei movimenti sarà il seguente: 1. docenti a tempo indeterminato: a) della graduatoria interna; b) della continuità didattica nel rispetto della gradualità dell’inserimento, per quanto possibile. 2. docenti a tempo indeterminato in entrata per trasferimento. 3. docenti a tempo determinato. In situazione di DECREMENTO di ORE. Il docente che ha visto ridursi le ore di cattedra a domanda, può, nel rispetto per quanto possibile della gradualità dell’inserimento,recuperarle utilizzando quelle del collega ultimo in graduatoria d’Istituto o nella sotto graduatoria di biennio o di specializzazione di appartenenza. S’intende per sotto graduatoria la graduatoria formata dai docenti del biennio o della specializzazione redatta nello stesso ordine della graduatoria d’Istituto. In caso di SITUAZIONI NUOVE di parte dell’istituzione scolastica, le cattedre verranno conseguentemente organizzate e assegnate seguendo la graduatoria di Istituto. Per situazione nuove si intende: - istituzione o soppressione di una specializzazione; - chiusura o trasformazione di un corso sperimentale; - variazione per decreto di alcune classi di concorso o della configurazione delle cattedre. In situazione di NUOVO ASSETTO per l’Istituto, le cattedre verranno complessivamente organizzate e assegnate seguendo la graduatoria d’Istituto. Il nuovo assetto si ha per: - razionalizzazione scolastica territoriale; - riordino della tipologia dell’istituzione di Istituto. (da all. C2 97/98) 21 Criteri relativi alla formulazione dell’orario delle lezioni. 1. Coerenza didattica rispetto alle necessità delle singole discipline. 2. Equa distribuzione dell’orario delle singole discipline nell’arco giornaliero delle lezioni cercando di evitare l’appesantimento didattico (concentrazione di ore di discipline teoriche). 3. Creazione di minor numero di ore buco nell’arco della giornata e della settimana nell’orario dei docenti. 4. Collocazione delle ore a disposizione (per docenti con orario di servizio inferiore alle 18 ore settimanali) per la copertura equilibrata delle ore nell’arco settimanale e giornaliero. 5. Assegnazione del giorno libero, possibilmente, su indicazione dei “desiderata” dei docenti, altrimenti si provvede alla rotazione nell’assegnazione. 22 Calendario delle attività a.s. 2006/2007 Giorno e mese Orario Componente scolastica interessata Attività previste Note SETTEMBRE 4 9.30-10.30 Docenti Collegio N.1 Esami integrativi idoneità 5 Attività gruppo dispersione 6 Esami integrativi 7 Collegio per disciplina Riunione di specializzazione 11 8.00 -13,20 8.30 -13,20 Programmazione d’Istituto Elezione coordinatore attività trasversali 2°-3°- 4°- 5° Classi Tutte le classi prime Inizio lezioni curriculari Inizio lezioni curriculari Tutte le classi Attività di recupero Solo componente docente Consigli di classe. Programmazione di classe Rappresentanti di classe Termine presentazione liste componente studentesca Consiglio d’Istituto e Consulta provinciale studenti 16 Docenti Collegio N.2 21 Tutte le classi Elezioni componente studentesca nei: -Consigli di classe -Consiglio d’Istituto - Consulta provinciale Studentesca Assistenza dei componenti la Assemblea dei genitori distinte per classi ed elezione delle rappresentanze nei vari Consigli di classe Assistenza dei componenti la 11 - 16 OTTOBRE 2–6 15.00-19.00 Genitori 30 – 31 Sospensione attività didattica 23 Elezione FF.SS Commissione elettorale Commissione elettorale NOVEMBRE 2–3 Alunni Esami recupero debito formativo e materie conclusive 6 – 10 Componente docente, rappresentanti di classe alunni e genitori Consigli di classe 15 Docenti Collegio N.3 18 Docenti Scadenza consegna schede POF progetti 2007 Docenti - Genitori Ricevimento famiglie: consegna pagelline 20 - 24 I° Appello Elaborazione I° valutazione interperiodale I° DICEMBRE 9 Sospensione attività didattica 18 Docenti 23 Termine I° Quadrimestre 24 - 31 Scadenza consegna registri dei recuperi e dei progetti per liquidazione Vacanze Natalizie GENNAIO 1–7 Vacanze Natalizie 10 – 12 Docenti Consigli di classe scrutini I° Quadrimestre 24 – 26 29 – 31 Docenti – genitori Ricevimento genitori Consegna pagelle Nov/Dic Corsi di recupero pomerid. IDEI e/o sportello didattico Secondo calendario del Consiglio di classe Docenti Collegio N.4 FEBBRAIO 6 19 – 20 21 Sospensione attività didattica 9.00 -13.20 Alunni - Docenti 24 Carnevale ascolano Ingresso posticipato Le ceneri MARZO 12 – 16 26 – 30 APRILE 5 – 10 15.00 - 17.00 Docenti – Genitori Consigli di classe Valutazione Interperiodale Docenti – Genitori Ricevimento famiglie Consegna pagelline 2° Vacanze pasquali 11 Docenti Incontro FF.SS. con coordinatori di specializzazione e discipline Proposte attività a.s. 2007/08 18 – 20 Studenti Esame recupero debito formativo-Materie conclusive 2° Appello 23 – 24 Sospensione attività didattica 26 – 27 Docenti 30 Consigli per materia Scelta libri di testo Sospensione attività didattica MAGGIO 2–7 Docenti Consigli di classe Libri di testo 14 Docenti Consigli quinte classi Esami di stato 15 Docenti Consigli quinte classi Documento 15 maggio Alunni 3° - 4° - 5° Scadenza presentazione credito formativo 18 Docenti Collegio N.5 21 Docenti/Alunni Termine delle attività di recupero 22 Docenti 23 – 30 Docenti Scadenza consegna schede nuovi progetti POF a.s. 2007/08 Esami preliminari esami di stato Secondo calendario del Consiglio di classe Gen/Feb/Mar Apr/Mag Corsi di recupero pomerid. IDEI e/o sportello didattico 25 Approvazione libri di testo GIUGNO 1 Docenti Collegio N.6 9 Docenti/Alunni Fine anno scolastico 9 – 16 Docenti Consigli di classe 18 Docenti Incontri preliminari esami di stato Docenti Esami di stato 26 Attività legate al POF Scrutini finali Calendario degli organi collegiali e rapporti Scuola-Famiglia Consigli di classe I quadrimestre N. Consiglio Giorno e mese I Consiglio II Consiglio 2 – 6 Ottobre 6 – 10 Novembre III Consiglio 10 – 12 Gennaio Tipo di attività Programmazione di classe Elaborazione I valutazione interperiodale Scrutini I quadrimestre Consigli di classe II quadrimestre N. Consiglio Giorno e mese Tipo di attività I Consiglio 12 – 16 Marzo Elaborazione II valutazione interperiodale II Consiglio 2 – 7 Maggio 14 – 15 Maggio Scelta libri di testo Elaborazione del documento del 15 maggio III Consiglio 9 – 16 Giugno Scrutini finali Collegio docenti N. Collegio I Collegio II Collegio III Collegio IV Collegio V Collegio VI Collegio Giorno e mese 4 Settembre 16 Ottobre 15 Novembre 6 Febbraio 18 Maggio 1 Giugno Riunioni per gruppi disciplinari N. Riunione Giorno e mese Tipo di attività I Riunione II Riunione 7 Settembre 26 – 27 Aprile programmazione scelta libri di testo 27 Rapporti Scuola – Famiglia (ricevimenti) - Incontri pomeridiani avvengono nei mesi di Novembre e Marzo nei periodi in cui è prevista la valutazione interperiodale per comunicarla alle famiglie. In questi periodi sono sospesi i colloqui al mattino. Per esigenze individuali i docenti assicurano, a richiesta, la massima disponibilità al colloquio ed alla collaborazione con le famiglie in orario antimeridiano. Allo scopo di rendere più serena la valutazione conclusiva di fine anno scolastico, nelle ultime tre settimane di attività didattica sono sospesi i colloqui. Incontri Scuola – Famiglia N. Incontro I Incontro II Incontro Giorno e mese 20 – 24 Novembre 26 – 30 Marzo Elenco delle commissioni e loro attività 1. Commissione formazione classi 2. Gruppo H 3. Commissione educazione alla salute – CIC – 4. Commissione regolamento d’Istituto 5. Commissione contro la dispersione scolastica 6. Commissione acquisti 7. Commissione elettorale 8. Commissione orario 9. Comitato valutazione 10. Rete informatica 11. Gruppo accreditamento 28 Elenco Tutor Prime Classi 1A Latini Rosanna 1B Di Pasquale Caterina 1C Cecere M. Donata 1D Galiè Narciso 1E Morganti Rossana 1F Anselmi Andrea 1G Scalella M. Adele 1H Corradetti Alessandra Elenco Tutor Terze Classi 3A CH Di Ascenzo Sandra 3B CH Di Ascenzo Sandra 3A ET Felicetti Fiorella 3A EA Ricci Rossella 3B EA Raimondi A. Maria 3A INF Cecchetti Luciano 3B INF Cecchetti Luciano 3A MP Laureati Giuseppe 29 Elenco coordinatori e verbalizzatori Classi Coordinatore Segretario 1° e 2° A Latini Rosanna Cameli Luciano 1° e 2° B Verrocchio Roberta Malavolta Pietro 1° C e 2° C Marconi Filippo Benvenuti Anna 1° D Serafini Manuela Galiè Narciso 2° D Silimperi Rino Galiè Narciso 1° e 2° E Galanti Marco Capriotti Claudia 1° e 2° F Bellini Patrizia Luzi M. Antonietta 1° G e 2° G Balena Massimo Amadio Roberta 1° e 2° H Corradetti Alessandra Compagnoni Patrizia(1°), Alfonsi (2°) 3° - 4° - 5° "A" CH Castelli Domenica Priori (3°), Vagnoni (4°), Simonetti ( 5°) 3°- 4° - 5° "B" CH Tartaglia Giuliano Angelini (3°), Vagnoni (4°), a turno (5°) 3° - 4° - 5° "A" ET Felicetti Fiorella Pignotti (3° e 4°), Cipollini (5°) 4° - 5° "B" ET Cori Domenico Gricinella Gianfranco 3° - 5° "A" EA Tribotti Sandro Trasatti 4° "A" EA Ottaviani Filippo Monini 3° - 4° - 5° "B" EA Raimondi A.Maria Ballatori(3° e 4°), Grassi (5°) 3° "C" EA Mariani Peppino Bruni Stefano 3° "A" INF Di Bella Mario Palmieri 4° "A" INF Del Gobbo Renato Palmieri 5° "A" INF Di Marco Elvezio Di Bella Mario 3° "C" INF Ciccanti Rosella Papa Andrea 3° - 4° - 5° "B" INF Damiani Giampiero Neri 3° - 4° - 5° "A" MP Albanese Nunzio Monini (3°), Di Leonardo (4° e 5°) 30 Funzioni del coordinatore di classe L’incarico del coordinatore di classe si concretizza nello svolgimento delle seguenti attività: - coordina i Consigli di Classe; - è responsabile del trattamento dati registri di classe; - predispone la programmazione della classe; - controlla e segnala al Preside i rapporti disciplinari; - segue l’andamento degli studenti con profitto globale non sufficiente e ne dà tempestiva comunicazione alla Presidenza per attivare adeguate strategie di sostegno e recupero; - tiene i contatti con le famiglie in presenza di problemi specifici, in particolare per le assenze; - supporta i rappresentanti di classe nell’organizzazione delle assemblee,nella distribuzione e raccolta di materiale informativo alle famiglie; - consegna le lettere in cui sono indicate le valutazioni non sufficienti e le assenze in occasione degli incontri Scuola-Famiglia; - consegna le pagelle ai genitori; - tiene i contatti con il referente Educazione alla Salute (escluse le classi 1e e 3e); - cura, con la collaborazione di tutti i docenti del Consiglio di Classe e dei collaboratori scolastici assegnati al piano, il trattamento dei dati personali contenuti nei registri di classe ai sensi del D.Lgs n. 196/2003. Funzioni del verbalizzatore L’incarico di verbalizzatore si concretizza nello svolgimento delle seguenti attività: - collabora con il coordinatore nella raccolta della documentazione prodotta dal Consiglio di Classe; redige il verbale in forma chiara ed esauriente; tiene i contatti con la segreteria e restituisce il verbale firmato dal coordinatore entro una settimana dal giorno in cui si è tenuto il consiglio. 31 L’UTENZA DELL’ ITIS Il totale dei neo iscritti nell’anno scolastico 2006/07 è stato di N.181 unità. N.B. Gli alunni iscritti nell’anno scolastico 2006/07 con valutazione superiore alla sufficienza sono così distinti: Buono Distinto Ottimo N. 52 N. 33 N. 2 Dal punto di vista didattico ed organizzativo, costituisce un problema l'alto numero di pendolari, infatti una rilevazione statistica effettuata su un campione di 969 studenti mostra che circa 700 (il 72,2%) sono pendolari. Per gli studenti pendolari permangono difficoltà per i rientri pomeridiani. Il problema troverà soluzione nel momento in cui si adotteranno provvedimenti idonei a risolvere difficoltà logistiche. Lo scorso anno è stato attivato un punto di ristoro nei locali interni alla scuola. Nell’anno scolastico 2005/2006 la popolazione scolastica è stata di 1036 alunni. Nell’anno scolastico 2006/2007 la popolazione scolastica è di 969 allievi distribuiti in 44 classi: Biennio 8 classi prime 8 classi seconde Triennio 9 classi terze 9 classi quarte 32 10 classi quinte LE RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO Le Risorse Umane (Docenti e non Docenti) che con le loro specifiche competenze e con il senso di responsabilità del ruolo svolto, rendono possibile il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio d’Istituto, sono numericamente definite dal Dirigente Scolastico , sulla base delle disposizioni dettate dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’attuazione in via sperimentale dell’Organico Funzionale , con D.M.N.71 del22/3/99 Dall’anno scolastico 99/2000 l’Istituto aderisce, insieme ad altre scuole della Regione Marche, alla predetta sperimentazione con i seguenti obiettivi : • agevolare l’attuazione dell’Autonomia Scolastica; • favorire le iniziative di sperimentazione didattica, orientamento, riorientamento e scuola – lavoro; • realizzare tutte le attività inerenti i progetti che l’Istituto dichiara nel Piano d’Offerta Formativa. Per l’anno scolastico 2005/06 l’organico d’Istituto è costituito da N° 186 unità, così suddivise: Personale docente n. 136 Personale non docente n. 50 (di cui 11 assistenti amministrativi, 19 assistenti tecnici, 19 collaboratori scolastici, 1 DSGA) L’organico complessivo per l’anno scolastico 2005/2006 è così costituito: Dirigente DGSA Assistenti Amministrativi Assistenti Tecnici Collaboratori Scolastici Docenti N. 1 N. 1 N. 11 N. 19 N. 19 N. 136 RISORSE FINANZIARIE Nella scuola dell’autonomia il lavoro di progettazione è essenziale all’attività didattica. Una programmazione progettuale risulta efficace solo se gli obiettivi sono sistematicamente collegati alla disponibilità economica. Di conseguenza il bilancio dell’istituzione scolastica formulato per capitoli comprendenti le varie spese relative ai singoli progetti coerenti alle finalità della scuola e finalizzati al successo formativo e al recupero delle situazioni di svantaggio, cessa di essere un semplice atto amministrativo e diviene un vero e proprio piano di navigazione della scuola. 33 FINALITÀ ED OBIETTIVI D’ISTITUTO La scuola è indubbiamente l’elemento più importante e significativo della società, quello attraverso il quale si determinano la formazione e la crescita culturale dell’individuo; pertanto essa deve qualificarsi in stretta relazione con i bisogni della realtà, in modo dinamico, favorendo una sinergia di forze ideali e materiali tese al raggiungimento dell’obiettivo primario, quello di educare e formare il cittadino di domani. All’insegnamento di ieri, che si presentava puramente informativo, si contrappone quello di oggi, di tipo formativo, operante nel mondo della comunicazione pluridirezionale, basato non solo sulla didattica curriculare ma su un’offerta formativa ampia che sappia produrre un sapere più completo ed integrato nella complessa realtà contemporanea. La scuola, nell’ottica di una educazione permanente deve farsi carico della trasmissione formativa culturale e professionale, deve essere al passo con i tempi, deve rispondere alle esigenze ed alle richieste formative dei giovani per renderli capaci di inserirsi in modo attivo e consapevole, nella realtà economica, nella vita politica e sociale in continuo divenire. Il Consiglio d’Istituto ha quindi deliberato quanto segue: Finalità generali : Area culturale ¾ ¾ ¾ Concretizzare attraverso una crescente valorizzazione dell’offerta formativa e nel pieno rispetto delle potenzialità individuali, il diritto allo studio sancito dalla Costituzione Italiana e dalla Costituzione e Convenzione Internazionale; Guidare all’acquisizione di conoscenze, competenze ed abilità coerenti con gli indirizzi tecnici offerti dalla scuola attraverso lo sviluppo delle capacità critiche; Favorire il successo scolastico; arginare la dispersione scolastica mirando al recupero delle situazioni di svantaggio; Area educativa ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Acquisire consapevolezza dei diritti e dei doveri del cittadino nel pieno rispetto delle radici e delle tradizioni della cultura italiana; Formarsi alla cultura del rispetto della propria persona e degli altri; Imparare a rispettare ed a confrontarsi costruttivamente con culture di altre etnie, con ideologie politiche e religiose diverse dalla propria; Saper rispettare l’ambiente imparando a considerarlo patrimonio e bene di tutti; Consolidare i valori fondamentali della solidarietà ,della famiglia, dell’amicizia, della giustizia, della legalità. Il corso di studi offerto dalla scuola è strutturato in un biennio unico e propedeutico a tutte le specializzazioni ed in un successivo triennio (a scelta dell'utenza ) finalizzato alla formazione tecnica ed all'arricchimento culturale del futuro" perito industriale". Per il triennio di specializzazione la scuola offre le seguenti opportunità: • Chimica • Elettronica e telecomunicazioni • Elettrotecnica ed automazione • Materie plastiche • Informatica • corso serale per studenti lavoratori (biennio e specializzazione informatica) Le sperimentazioni attuate sia nel biennio che nel triennio, forniscono una risposta adeguata e organica alle problematiche della realtà tecnologica e scientifica, permettono agli allievi di conseguire una formazione culturale e professionale che consente loro sia l'inserimento nel mondo del lavoro sia la prosecuzione degli studi a livello universitario. Le principali innovazioni consistono in : 1. un profondo rinnovamento dei programmi per recepire l'attualità della moderna tecnologia; 2. un ampliamento della cultura di base con una particolare attenzione alla formazione umanistica , economica e scientifica; 3. una particolare cura nell'ambito delle materie professionali, della verifica sperimentale delle informazioni teoriche apprese con l'utilizzo di moderni strumenti di laboratorio. 34 L'Istituto consente di conseguire, al termine dei cinque anni di scuola, il diploma di perito tecnico industriale. Il perito tecnico industriale possiede le seguenti competenze ed abilità: • ha metodo di lavoro • sa operare autonomamente • sa operare in team • sa documentare gli aspetti tecnici del proprio lavoro usando un linguaggio specifico adeguato • sa adoperare gli strumenti professionali coerentemente alle specifiche esigenze lavorative • ha propensione culturale all'aggiornamento professionale • sa adeguarsi a nuove situazioni legate all'evoluzione della professione. L'allievo che consegue il diploma di perito tecnico industriale può esercitare la libera professione previo tirocinio ed esame di stato o accedere a: • carriere di concetto nelle industrie corrispondenti ai vari indirizzi; • carriere di concetto nelle amministrazioni statali, parastatali, provinciali e comunali; • insegnamento di materie tecnico- pratiche negli Istituti Tecnici Industriali e negli Istituti Professionali. Oppure può proseguire gli studi iscrivendosi : a) senza esami: a qualsiasi Facoltà Universitaria o Scuola Parauniversitaria; b) con esami: Accademie Militari; c) con prove attitudinali: Scuola di Amministrazione Industriale (Torino), Scienze Motorie(ISEF), Scuola Universitaria per l'Assistenza Sociale. INSERIMENTO DI ALUNNI CON HANDICAP Particolare attenzione la scuola rivolge al problema dell’inserimento di alunni in situazione di handicap impegnandosi, per quanti di essi non raggiungeranno il diploma, alla realizzazione di un progetto di integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Esso offre: - Concrete opportunità di sviluppo sia sul piano degli apprendimenti disciplinari, sia su quello dell’acquisizione di abilità operative e pratiche. - Permette all'alunno di svolgere un ruolo attivo all'interno della società superando quelle condizioni che possono impedire lo sviluppo delle potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni sociali. In osservanza alla Legge n. 104/92 che sancisce il diritto allo studio dei disabili in ogni contesto scolastico, l’Istituto offre un percorso formativo articolato su quattro progetti: a- preaccoglienza ed accoglienza; b- percorso integrazione scuola- lavoro; c- laboratorio protetto; d- laboratorio di musico- terapia. 35 CAP.2 AREA DELLA DIDATTICA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA I. PREMESSA Nel dichiarare ciò che intende per processo educativo e nell'impegno che profonde per realizzarlo, la Scuola compie il suo atto più importante. Mediante esso, la Scuola dà ragione della propria esistenza e afferma la propria identità, qualificandosi rispetto alle altre istituzioni educative. Ogni altro atto della Scuola è a questo subordinato e finalizzato. Nel trattare l'antico problema dell'educazione, si è ben consapevoli della vastità e della complessità delle teorie esistenti, ma non per questo si rinuncia a dichiarare ciò che questa Istituzione scolastica intende per processo educativo, affinché la chiarezza dei principi informi l'attività quotidiana di chi in essa opera e orienti chi è impegnato in una scelta educativa. 2. LA SCELTA EDUCATIVA Per educazione si intende il complesso delle azioni volte a creare le condizioni migliori di sviluppo della persona umana, cioè di ricerca delle risposte alle più profonde, connaturate e ampiamente riconosciute esigenze tipiche della natura umana. Con ciò si subordina la concezione dell'educazione a quella del riconoscimento delle più autentiche esigenze dell'uomo. Ovviamente su questo punto le opinioni possono discordare, ma ciò non impedisce di andare oltre, nel realizzare un progetto comune, per due precise ragioni. • Esiste un'ampia concordanza nel riconoscere le esigenze dette: la storia dell'umanità ne dà testimonianza e riduce considerevolmente l'ambito in cui esse vanno cercate. • Non è necessario che quanto proposto da chi promuove l'azione educativa, pur avvalorato da intere civiltà, sia ritenuto condivisibile dal destinatario dell'azione stessa. La Scuola, nella persona del docente, propone o espone un modello che, nella più ampia libertà di scelta, può essere accettato, modificato o rifiutato. In questa seconda ragione si delinea la risposta alla controversa questione della relazione tra educazione e libertà. Per esperienza diretta dell'uomo su se stesso e per riflessione storica, appare, con sufficiente chiarezza, che le esigenze dell'uomo in quanto tale, cioè distinto dagli altri esseri del mondo animale, si focalizzano in quei punti o problemi che, dagli albori della civiltà, sono stati individuati e codificati dalla Filosofia. Il volgere dei secoli ha mutato le risposte, ma ha lasciato intatta la forza con cui essi si propongono. Essi, con lieve modifica rispetto alla formulazione classica, ma più adatti al linguaggio e alla sensibilità dell'uomo moderno, sono: il problema della conoscenza, il problema etico, il problema estetico, il problema sociale e il problema dei trascendente. Queste esigenze, che abbiamo anche chiamato punti o problemi, non si fondano su altre ma hanno valore in sé. Possono dunque, a buon diritto, essere chiamati valori. Tutti sono della massima rilevanza e degni di essere trattati in un serio percorso educativo, ma forse in una Scuola, che intende aiutare a costruire gli strumenti d'indagine della realtà e il senso critico, potrebbe avere, e di fatto ce l'ha, una posizione di privilegio il problema della conoscenza, che più degli altri ha carattere strumentale. Si tenga presente, infatti, che, in ossequio al principio di libertà, non è tanto la risposta ai problemi esistenziali, che eventualmente si propone, che ha importanza, quanto riconoscere i problemi, analizzarli criticamente e individuare idonei strumenti per la loro soluzione. 36 3. LA SCELTA DIDATTICA Nel tradurre i principi fissati nella scelta educativa, nella progettazione di un percorso, si realizza la scelta didattica. Uno sguardo all'evoluzione della didattica è utile per una scelta consapevole. Decenni fa il percorso didattico, o meglio i programmi non erano altro che l'elenco degli argomenti da trattare. Successivamente cambiò il punto di vista: non erano importanti tanto gli argomenti quanto gli obiettivi che si volevano raggiungere. I contenuti erano scelti, nell'ambito di ciascuna disciplina, in vista degli obiettivi. L'attenzione si fissò, dunque, sulla scelta degli obiettivi più significativi. Fu il tempo delle tassonomie, cioè della classificazione dei livelli del processo conoscitivo, che potevano essere considerati obiettivi di tipo generale da cui venivano fatti discendere gli obiettivi specifici delle diverse discipline. Dalla classica di Bloom, furono prodotte tante tassonomie, sia di carattere generale sia di carattere specifico. In tempi recenti, forse per una necessità di semplificazione, sicuramente per spinte di tendenza pragmatistica, gli obiettivi specifici sono stati classificati sulla base delle categorie: conoscenza, competenza, capacità. La programmazione per obiettivi, nelle diverse forme cui è stato fatto cenno, ha senza dubbio i suoi meriti, consentendo al docente di orientare la propria attività, confrontarla, favorire la continua riflessione sulle scelte fatte e facilitare il processo di valutazione. Essa, tuttavia, mostra anche i suoi limiti: ha, in misura più o meno accentuata, la pretesa di inquadrare ogni atto del processo conoscitivo. Ciò, in modo evidente, contraddice quella peculiare caratteristica dei pensiero umano che è la creatività. La creatività, che per la sua stessa natura sfugge ad ogni regola, non si presta ad essere programmata in senso stretto, né, alla stessa maniera, può entrare in una griglia di valutazione. E' questa la ragione per cui sta prendendo di nuovo forza l'altro tipo di programmazione che ha preso il nome di programmazione per processi. In questa i contenuti tornano ad essere in primo piano, nella convinzione che essi sono portatori di una ricchezza che non è esaurita dagli obiettivi che da essi stessi sono estratti. La linea didattica che si intende seguire tiene conto degli aspetti positivi presenti in entrambi i tipi di programmazione. Ci si esprime, dunque, a favore di una programmazione che presenti sia gli obiettivi sia i contenuti cioè i processi, aggiungendo che, nei casi in cui una preferenza deve essere espressa, essa va a questi ultimi. Nel seguito, tenendo presente i principi esposti, vengono elencati gli obiettivi comuni a tutte le discipline. Sarà cura del docente specificarli relativamente all'ambito del suo insegnamento. 3.1 OBIETTIVI COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE a) Area cognitiva Il problema della conoscenza, per il suo carattere generale e strumentale, trova da sempre ampio spazio in ogni percorso didattico. Esso va messo in luce nei suoi aspetti caratteristici. Sviluppo del pensiero convergente (o pensiero logico-deduttivo o analitico) • • • • • • Analizzare la struttura logica di un’argomentazione. Giudicare l'esattezza di inferenze. Riconoscere le ipotesi soggiacenti. Trarre conclusioni logicamente valide. Riconoscere i limiti dei dati. Individuare in un problema o nell'analisi di un fatto gli elementi e le relazioni significative quelli superflui, quelli mancanti. Sviluppo del pensiero divergente (o pensiero creativo o induttivo o sintetico) • Stimolare la produzione di idee, soluzioni e modelli nuovi. • Scegliere ipotesi pertinenti e promettenti. • Stabilire relazioni, analogie e differenze. • Avviare al processo di astrazione e di unificazione del molteplice. 37 b) Area della comunicazione Il problema della comunicazione è connesso non solo al problema sociale ma anche al problema della conoscenza: il linguaggio non è solo strumento di comunicazione ma anche strumento di formalizzazione dei pensiero. • • • • Potenziare le capacità di ricevere e fornire informazioni. Potenziare le abilità linguistiche di base. Avere la consapevolezza della trasversalità del linguaggio. Conoscere i linguaggi settoriali. c) Area comportamentale Con riferimento al problema etico, si avvia l'individuo a riconoscere i diritti degli altri e a costruire un sistema di norme atto a garantirli. • • • • • Interiorizzare gradualmente e criticamente norme e valori secondo una struttura gerarchica e comportarsi in modo coerente. Educare al rispetto degli altri alla libertà, alla tolleranza etnica e religiosa, alla solidarietà, alla cooperazione, al pluralismo. Educare alla legalità, al senso dello stato e alla realizzazione di una comunità meno conflittuale e più collaborativa. Educare all'autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio. Educare alla disponibilità a collaborare, senza aggressività, potenziando se stesso senza desideri di supremazia sugli altri. d) Area metodologica Ha carattere pratico ed è costituito dalle regole che, sulla base dell'esperienza, favoriscono il processo conoscitivo. • • • • • • • • • • • • Usare il vocabolario inteso come strumento fondamentale e trasversale. Individuare e mettere in relazione i concetti-chiave. Gerarchizzare i concetti. Prendere appunti durante la spiegazione e le interrogazioni. Utilizzare schemi o mappe. Integrare la lezione con il libro di testo (soprattutto nel senso di ritrovare nel libro di testo i percorsi concettuali proposti dall'insegnante). Esporre quanto è stato appreso, costruendo inizialmente frasi semplici ma chiare e precise. Mantenere costante l’attenzione durante la lezione. Fare il possibile per capire in classe. Porre domande. Utilizzare lo studio a casa soprattutto per il riordino e il rinforzo dei concetti. Fare mentalmente, rapidamente e sinteticamente, alla fine di ogni lezione, il bilancio dell'appreso. 3.2 METODOLOGIA DEL DOCENTE • • • • • • • Rilevare la situazione di partenza. Informare la classe sugli obiettivi da raggiungere, sui mezzi di verifica e sui criteri di valutazione. Scegliere contenuti potenzialmente significativi. Verificare le rappresentazioni mentali già possedute. Porre attenzione a raccordare le nuove conoscenze a quelle possedute dall'alunno per evitare l'apprendimento meccanico. Seguire, per quanto possibile in relazione al numero degli allievi e alle ore di lezione, il meccanismo dell'apprendimento, sia sul piano cognitivo sia su quello affettivo, per attuare correzioni e scongiurare eventuali blocchi. Individuare e rispettare lo stile cognitivo dell'alunno, potenziandolo, e favorire simultaneamente lo sviluppo dello stile complementare. 38 • • • • Demolire la concezione rarefatta e traumatica della valutazione sostituendola con quella di fase frequente e inseparabile dall'apprendimento. Avviare alla riflessione metacognitiva. Avviare all'autovalutazione. Individuare strategie e momenti per interventi di recupero. 3.3 VERIFICA La verifica è la raccolta delle informazioni sulle quali verrà espressa la valutazione. Essa si realizzerà in modo vario con gli strumenti di volta in volta ritenuti più idonei, ma non necessariamente con tutti tra quelli di seguito elencati: • interrogazioni; • colloqui con gruppi di alunni o estesi all'intera classe; • interventi liberi; • prove scritte (dove previste); • test; • attività di laboratorio (dove prevista); • esercizi in classe o a casa. 3.4 VALUTAZIONE La valutazione è il giudizio sulle informazioni raccolte, cioè l'atto con cui si nùsura il divario tra lo stato raggiunto e, quello previsto (obiettivo). Essa, a seconda del momento in cui viene espressa e dei tipo di giudizio formulato, si qualifica come: • • • • • • • diagnostica; formativa; sommativa; pedagogica; longitudinale; prognostica; globale o finale. La valutazione diagnostica è l'indagine che il docente svolge per conoscere la situazione di partenza di una classe e scegliere il percorso didattico. La valutazione formativa è quella che si attua durante l'insegnamento, inteso come colloquio educativo, e che fornisce un riscontro immediato del processo di apprendimento. • La verifica Normativa fa ricorso, di volta in volta, agli strumenti ritenuti più idonei, quali: domande dal posto durante la lezione; • domande dal posto alla fine della lezione; • domande dal posto all'inizio della lezione successiva; • test; • esercizi in classe o a casa; • interventi liberi. Alla verifica formativa non si affida solo il compito di controllare il processo di insegnamentoapprendimento ma anche quello, non meno importante, di rinforzare continuamente i concetti chiave. La valutazione derivante dalla verifica formativa può contribuire alla valutazione globale solo se favorevole allo studente, ad eccezione del caso di evidente negligenza. La valutazione sommativa valuta il livello raggiunto rispetto agli obiettivi, al termine di ogni segmento didattico. Tipici strumenti sono l'interrogazione e il compito in classe. La valutazione pedagogica valuta la diligenza dell'alunno verso i doveri scolastici. La valutazione longitudinale valuta la situazione finale in relazione a quella iniziale, cioè, l'avanzamento dell'alunno nel conseguimento degli obiettivi. 39 La valutazione prognostica stima la possibilità dell'alunno di recuperare le carenze e di seguire proficuamente il programma di studi dell'anno seguente. La valutazione globale o finale è quella in cui confluiscono tutte le valutazioni precedenti, ad eccezione chiaramente di quella diagnostica, pesate secondo la discrezionalità dell'insegnante. Va espressa in sede di scrutinio ed è la valutazione da cui discende l'esito finale dell'anno scolastico. 4. CONCLUSIONE Nel concludere si richiama il fatto fondamentale che il processo educativo, più che essere una trasmissione di conoscenze particolarmente significative, è la trasmissione degli strumenti mediante i quali tali conoscenze si individuano, si costruiscono, si verificano, si criticano, si accettano fino al punto di farle proprie. Quanto più si riesce in questo programma, tanto più si conquista la vera cultura. “Ut scienter faciant, quod ceteri inscienter faciunt” L'insegnamento, dunque, non esaurisce la sua funzione solo nell'accrescimento del patrimonio delle conoscenze, ma nel rendere consapevoli del metodo conoscitivo. 40 I PERCORSI FORMATIVI ATTIVITÀ CURRICOLARE Per l'anno scolastico 2002/2003 l'attività didattica curricolare indirizzi e relativi quadri orari: si articola secondo i seguenti BIENNIO QUADRO ORARIO SETTIMANALE Biennio (le ore tra parentesi sono di laboratorio) (a) comprensiva di informatica MATERIE D'INSEGNAMENTO Educazione Fisica Religione / Attività Alternative Italiano Storia Matematica (a) Lingua Straniera Geografia Scienze della Terra Biologia Diritto ed Economia Discipline di indirizzo Chimica e Laboratorio Fisica e Laboratorio Tecnologia e Disegno Totale ore settimanali I 2 1 5 2 5 (2) II 2 1 5 2 5 (2) 3 3 3 2 3 3 2 3 (2) 4 (2) 3 (2) 3 (2) 4 (2) 6 (3) 36 36 La struttura degli insegnamenti impartiti nel biennio offre una formazione culturale adeguata alle mutate esigenze poste dalla società, dal mondo del lavoro e della produzione ed inoltre risponde a specifiche esigenze didattiche infatti: • assicura una adeguata preparazione culturale propedeutica per il proseguimento degli studi negli indirizzi del triennio successivo; • attiva obiettivi consoni alla fascia di età degli studenti; • consente di realizzare un piano di formazione efficace per gli allievi che desiderano nell'arco del biennio cambiare tipologia di scuola . 41 SPECIALIZZAZIONE IN CHIMICA QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Chimica Le ore tra parentesi sono di laboratorio MATERIE D'INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera Matematica Economia Ind.le con elementi di Diritto Educazione Fisica Chimica Fisica e Lab. Chimica Organica Biorg. delle ferment. e Lab. Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Lab. Tec.Chimiche Ind.li, Principi di automazione e di organizzazione Ind.le 1 3 2 3 4 2 5 (2) 5 (3) 1 3 2 3 3 2 2 3 (1) 6 (3) 1 3 2 2 3 2 2 3 3(2) 8 (6) 3(2) 6 (4) 5(2) 8 (8) 7(3) 36 36 36 Totale ore settimanali L'analisi della struttura molecolare della materia, degli organismi viventi, e del macroscopico (struttura dell'universo) costituiscono la base su cui la chimica fonda la ricerca scientifica e con la quale contribuisce al progresso ed al benessere dell'umanità. Molteplici sono i settori produttivi in cui la chimica trova applicazione: • Ambiente; • Biologia; • Farmacologia; • Geochimica; Il percorso formativo proposto dai docenti della specializzazione fornisce una preparazione di base consona alle nuove realtà produttive che prefigurano nuovi bisogni e tendono a ridefinire il concetto di professionalità del perito chimico nel senso della più ampia polivalenza delle capacità e delle competenze. Le conoscenze teoriche apprese sono infatti rivisitate nelle esercitazioni pratiche di laboratorio con l'utilizzo di strumentazioni tecnologicamente avanzate e con l'ausilio di strumenti informatici. Sbocchi occupazionali Nell'ambito del proprio livello operativo, il perito chimico può svolgere le seguenti mansioni: • Tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei settori: chimico, merceologico, biochimico, farmaceutico, clinico, bromatologico, ecologico e dell'igiene ambientale; • Tecnico addetto alla conduzione ed al controllo di impianti di produzione di industrie chimiche; • Tecnico operatore nei laboratori scientifici e di ricerca; • Tecnico addetto al controllo e tutela ambientale; • Tecnico addetto alla gestione impianti di depurazione, impianti di smaltimento rifiuti e trattamento aria. • Collaboratore nella progettazione di impianti. 42 SPECIALIZZAZIONE IN ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Elettronica e telecomunicazioni MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera Matematica Economia Industriale, Elementi di Diritto Educazione Fisica Meccanica e Macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi Automatici Telecomunicazioni Tecnologia Disegno e Progettazione Totale ore settimanali 1 3 2 3 4 1 3 2 3 3 2 2 1 3 2 2 3 2 2 4 (3) 3 5 (3) 4 (2) 3 5 (4) 4 (2) 6 (3) 6( 2) 5 (4) 36 36 36 2 3 6 (3) 4 (2) 4 (2) * le ore tra parentesi sono di laboratorio I moderni e sempre più sofisticati computer, le fibre ottiche , i sistemi satellitari costituiscono una realtà tecnologica in continuo divenire che fonda le radici nelle ricerche teoriche della matematica e nelle concrete realizzazioni elettroniche. Per migliorare la formazione degli studenti, il corso di studi tradizionale proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione è stato integrato, dai docenti della specializzazione, con l'introduzione delle seguenti materie: a) Sistemi Automatici, che fornisce ampie conoscenze di lnformatica e Controlli Automatici a microprocessore. b) Tecnologia Disegno e Progettazione, con lo scopo di sviluppare capacità progettuali ed esecutive fortemente integrate nel settore dell'elettronica digitale e analogica con l'ausilio di CAD elettronico. c) Telecomunicazioni, per favorire : • Padronanza nelle tecniche di misura adottate e nelle motivazioni delle eventuali procedure normalizzate; • Conoscenza delle funzioni di elaborazione e generazione dei segnali; • Conoscenza relativa ai moderni sistemi di telecomunicazioni Il Perito in elettronica e telecomunicazioni è in grado di: • Progettare e analizzare semplici sistemi per l'elaborazione, la trasmissione e ricezione di segnali elettrici; • Di risolvere problemi di controllo e manutenzione, messa a punto ed ottimizzazione degli apparati di elaborazione, controllo e visualizzazione dati di processo. Sbocchi occupazionali I principali settori in cui il Perito in elettronica e telecomunicazioni trova impiego sono: • In tutte le aziende che producono o utilizzano apparecchiature elettroniche e che si occupano di hardware; • Nel campo delle telecomunicazioni; • Nei centri di elaborazione dati. 43 SPECIALIZZAZIONE IN ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Elettrotecnica ed Automazione MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera Matematica Economia Industriale, Elementi di Diritto Educazione Fisica Meccanica e Macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi Automatici Impianti Elettrici Tecnologia Disegno e Progettazione 1 3 2 3 4 1 3 2 3 3 2 2 1 3 2 2 3 2 2 6 (3) 4 (3) 5 (3) 3 4 (2) 3 5 (4) 5 (3) 5 5 (4) 36 36 36 Totale ore settimanali 2 3 6 (3) 4 (2) 4 (2) * le ore tra parentesi sono di laboratorio L'elettrotecnica risponde a qualsiasi problematica inerente la produzione di energia elettrica ed energia alternativa. Non esiste una società tecnologicamente avanzata senza strumenti e macchinari atti a produrre e distribuire energia. Obiettivo prioritario del nuovo curricolo della specializzazione è quello di formare una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Le più evidenti innovazioni del curricolo relativo alla specializzazione di elettrotecnica sono: a)- L'introduzione della materia "Sistemi Elettrici Automatici", cui vengono affidati i compiti di fornire o puntualizzare conoscenze di informatica e Controlli Automatici a microprocessore. b)- Tecnologia Disegno e Progettazione, finalizzata a far acquisire capacità progettuali ed esecutive fortemente integrate nel settore dell' impiantistica e delle macchine elettriche utilizzando anche supporti informatici. c)- Elettronica, che fornisce una chiara panoramica dell’elettronica digitale e analogica. Il perito in Elettrotecnica è in grado di: • progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici ma completi; • partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di impianti e sistemi sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; • Analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; • Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell'energia elettrica. Sbocchi occupazionali Il perito in elettrotecnica può trovare occupazione nei seguenti settori: • Impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica; • Impianti elettrochimici, siderurgici ; • Aziende di costruzione di macchine elettriche; • Automazioni industriali e civili. 44 SPECIALIZZAZIONE IN MATERIE PLASTICHE Corso sperimentale QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Materie Plastiche MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera Economia Industriale ed elementi di diritto Matematica Educazione Fisica Automazione Industriale Robotica e Lab. Elettrotecnica e Lab. Meccanica Applicata, Macchine e Lab. Impianti di MP Organizzazione e Disegno Esercitazione nei Reparti di Lavorazione Chimica e Lab. Elementi di Informatica Chimica e Tecnologia delle MP Tecnologia Meccanica e Laboratorio 1 3 2 2 1 3 2 2 1 3 2 Totale ore settimanali * le ore tra parentesi sono di laboratorio 2 3 2 3 2 3(1) 2 2 3(1) 4(3) 4(1) 3 6(2) 4 4(4) 6(3) 5(4) 8(5) 5(4) 38 38 38 3(1) 6(3) 4 3 3(1) 2(1) La plastica è entrata prepotentemente nella cultura della società moderna ed è indispensabile in ogni settore industriale (settore automobilistico, elettronico, elettrotecnico, informatico, alimentare ). Molti sono inoltre i componenti e gli oggetti di uso quotidiano prodotti in materiale plastico. La specializzazione di Materie Plastiche dell'Istituto è l'unica esistente non solo nella regione Marche ma in tutta l'Italia centro- meridionale. Il perito industriale in Materie Plastiche è in grado di provvedere alla progettazione, all'organizzazione, al controllo e al collaudo delle lavorazioni nell’industria delle materie plastiche e, in generale, nell'industria manifatturiera. Sbocchi occupazionali Il perito industriale in Materie Plastiche può inserirsi nei seguenti settori industriali: • Aziende che producono materiale plastico; • Aziende che si occupano o producono materiale di riciclaggio • Enti locali, ditte private che si occupano di problemi di natura ecologica; • Laboratori di analisi dei materiali 45 SPECIALIZZAZIONE IN INFORMATICA QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Informatica MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera (inglese) Matematica gen., applicata e Lab. Educazione Fisica Calcolo delle prob.,statistica,ricerca operativa e Laboratorio Elettronica e Lab. Informatica generale,applicaz. tecnico scientifiche e Laboratorio Sistemi,automazione e Laboratorio 1 3 2 3 6 (2) 2 3 (1) 1 3 2 3 5 (2) 2 3 (1) 1 3 2 3 4 (2) 2 3 (1) 5 (3) 6 (3) 6 (3) 6 (3) 6 (3) 6 (3) 5 (3) 5 (3) 6 (3) Totale ore settimanali 36 36 36 * le ore tra parentesi sono di laboratorio L'informatica ha subito negli ultimi anni una sensibile evoluzione :linguaggi e metodi di programmazione che erano noti solo a pochi specialisti della materia, si sono diffusi e sono diventati bagaglio professionale comune ad una vasta categoria di tecnici. Le architetture dei sistemi di elaborazione si sono notevolmente evolute e si sono diffuse sia le reti locali sia le reti geografiche che danno grande risalto ai problemi di trasmissione dei dati e di condivisione delle risorse fra utenti. Si è arricchita la gamma delle applicazioni e dei relativi strumenti software. Nonostante la diffusione del personal computer e di accessibili software, l'impiego di risorse standard e la loro gestione richiedono competenze notevoli. E' per questo che è nata una vasta gamma di nuove professioni di interfaccia fra risorse informatiche ed utenti. Queste nuove figure professionali necessitano di profonde conoscenze delle tecnologie informatiche, e della capacità di valutarle, dimensionarle e gestirle. Il perito Industriale in informatica può: ¾ collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi; ¾ collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione; ¾ sviluppare piccoli pacchetti software nell'ambito di applicazioni di calcolo tecnico - scientifico e di sistemi gestionali; ¾ progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni. ¾ scegliere e implementare la tipologia di rete più opportuna per il collegamento di computer; ¾ pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati; ¾ curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati; ¾ assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul software e sull'hardware. 46 Sbocchi occupazionali Il Perito Industriale per l'Informatica trova la sua collocazione in : • imprese specializzate nella produzione di software; • aziende che gestiscono software dimensionamento ed esercizio di sistemi di elaborazione dati, organizzazione e gestioni di reti di computer ; • industrie addette alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazioni; • enti di gestione servizi informatici; • industrie di hardware; • gruppi di consulenza software ed hardware. AREA DI PROGETTO Sia nel biennio che nel triennio è stata introdotta l’area di progetto, indispensabile momento di sintesi metodologica e didattica trasversale che consente l’attuazione di progetti multidisciplinari o interdisciplinari con il coinvolgimento di alcune o di tutte le discipline. Al progetto è destinato un monte ore non superiore al 10% del totale annuale. Un Progetto è una qualsiasi attività intenzionale e pianificata diretta a raggiungere un risultato definibile, valido in sé e verificabile attraverso una serie complessa di passi e di attività specifiche. Possono rientrare in questa definizione : • La realizzazione di progetti tecnici; • Le indagini miste (culturali, sociali, scientifiche, tecniche); • La produzione di una comunicazione(testi articolati, materiali multimediali); FINALITA’ ED OBIETTIVI Nel caso dell’istruzione tecnica l’area di progetto favorisce una formazione polivalente, il raggiungimento di obiettivi professionali e l’adozione di metodologie operative, standard progettuali, linguaggi e strumenti tipici dei diversi settori tecnici. Il metodo progettuale consente il raggiungimento dei seguenti obiettivi: • Acquisire, attraverso il fare, una maggiore padronanza delle conoscenze; • Sviluppare, oltre alle conoscenze specifiche capacità cognitive generali, come: - Imparare ad apprendere - Imparare ad organizzare conoscenze - Imparare a valutare l’utilità delle conoscenze rispetto ad uno scopo dato - Sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed applicare a questi le conoscenze e le informazioni - Sviluppare la responsabilità personale, l’autonomia di lavoro e la fiducia in sé - Saper lavorare in gruppo METODOLOGIA Il Collegio dei Docenti decide le linee generali relative alle aree di progetto. Il Consiglio di classe propone i temi generali, la ripartizione dei compiti tra gli studenti e i docenti, predispone le risorse specifiche e decide i tempi, le discipline coinvolte nelle tematiche direttamente e le eventuali committenze esterne. I docenti possono esercitare la funzione di referente generale del progetto, tutor, esperto disciplinare o semplice vigilante. VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono fissati dal Consiglio di classe e riguardano principalmente: • La valutazione tecnica del progetto; • La valutazione degli aspetti formativi del progetto; • La valutazione degli allievi in termini di abilità cognitive acquisite; 47 ACCREDITAMENTO DELL’ITIS “E.FERMI” Con decreto del 19 gennaio 2006 l’ITIS “E.Fermi” ha ottenuto dalla Regione Marche – Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro – l’accreditamento per l’esercizio delle attività di orientamento e formazione professionale per le seguenti macrotipologie: - obbligo formativo formazione superiore formazione continua PROGETTO RETE Le Marche una Regione laboratorio Piano regionale della formazione ACCORDO DI RETE (art. 7 D.P.R. n° 275/1999) L’Ufficio Scolastico Regionale ha promosso la costituzione di Reti tra Scuole per la realizzazione di un Progetto sperimentale di formazione (circolare prot. n. 4883 del 15 aprile 2005); L’IRRE Marche ha elaborato un progetto di massima per la realizzazione delle predette iniziative di formazione; Gli Organi Collegiali competenti delle Scuole aderenti hanno autorizzato la partecipazione alla Rete in questione; Il D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999 prevede che le Istituzioni scolastiche possano promuovere accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali; Finalità L’accordo di rete ha per oggetto la realizzazione di iniziative di formazione del personale docente ed ATA dipendente, nel rispetto della Direttiva MIUR n. 47 del 13 maggio 2004 e della circolare dell’U.S.R. per le Marche prot. n. 4883 del 15 aprile 2005. Soggetti coinvolti sono le istituzioni scolastiche di seguito indicate: Scuola Direzione Didattica “Ascoli Centro” Direzione Didattica “Luciani – S. Filippo” Direzione Didattica “Monticelli” Istituto comprensivo “Castel di Lama Capoluogo” Istituto comprensivo “Castel di Lama – Via Adige” Istituto comprensivo “Don E. Monti” Istituto comprensivo Roccafluvione Scuola Media “D’Azeglio” Scuola Media “Luciani” Istituto d’Arte “O. Licini” Liceo Classico “F. Stabili” I. T. Agrario “C. Ulpiani” I.T.C.G. “Umberto I” I.T. Industriale “E. Fermi” Direzione Didattica “Borgo Solestà” 48 Sede Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Castel di Lama Castel di Lama Folignano Roccafluvione Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Risorse finanziarie Per la realizzazione degli obiettivi di cui all’art. 1 saranno utilizzate prioritariamente le specifiche risorse messe a disposizione dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche. Potranno anche essere utilizzate eventuali risorse provenienti da Enti Pubblici o da Privati e, qualora previsto dai rispettivi Programmi annuali, le risorse delle Istituzioni scolastiche aderenti alla Rete; Organi di gestione La Rete sarà gestita dai seguenti Organismi: Organismo Coordinamento Dirigenti Composizione Tutti i Dirigenti Scolastici delle Scuole in rete Competenze Delibera, a maggioranza degli aventi diritto, le iniziative da realizzare; Delibera, a maggioranza degli aventi diritto, sull’impiego delle risorse finanziarie; Cura i rapporti con l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche. Presidente del Coordinamento Dirigente Scolastico “E. Fermi” I.T.I. - Convoca il Coordinamento Dirigenti; Convoca il Comitato tecnico scientifico. Comitato tecnico scientifico I Docenti delle Scuole in rete titolari della Funzione strumentale per la formazione, o altri Docenti delegati dai Dirigenti scolastici - Progetta le iniziative da realizzare; Coordina la realizzazione delle iniziative; Cura il monitoraggio dei progetti realizzati; Cura i rapporti con l’IRRE Marche. - “EDUCAZIONE A DISTANZA” Partecipazione dell’I.T.I.S. “E.Fermi” al protocollo d’intesa tra Provveditorato agli studi di Bologna e la Direzione Sanitaria degli Istituti ortopedici Rizzoli di Bologna. Circolare Ministeriale 26 febbraio 2001 n. 43 prot. n. 283. Protocollo d’intesa “Tutela dei diritti alla salute, al gioco, all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati”. Omissis Vista la circolare ministeriale l’I.T.I.S. “E.Fermi”, essendosene presentata la necessità, ha allacciato rapporti con i responsabili preposti alla interazione tra Consiglio di classe (IV B EA) e pedagogisti della Scuola Ospedaliera, sancendo la pariteticità tra Scuola Ospedaliera e Scuola di provenienza dell’alunno/a inviando: 1. 2. 3. 4. Programmi della classe adattati e ridotti Elenco delle discipline in cui l’alunno/a viene valutato/a Elenco dei libri di testo in adozione Indicazione del docente referente 49 ATTIVITÀ CULTURALI VIAGGI DI ISTRUZIONE Finalità: • offrire agli studenti l’opportunità di una visita guidata in località di interesse artistico-culturale, con attinenza, possibilmente, ad alcuni percorsi didattici svolti; • educare alla condivisione di esperienze formative in ambito extra-scolastico; • migliorare la socializzazione fra gli studenti della classe e dell’Istituto di appartenenza; • arricchire il rapporto relazionale docenti/allievi in contesti extra-curriculari; • far conoscere realtà e situazioni nuove; • affinare gli interessi dei ragazzi ed il loro senso estetico; • accrescere la motivazione allo studio di una seconda lingua straniera (in caso di viaggio all’estero); • favorire la formazione di una coscienza europea (in caso di viaggio all’estero). Tipologia di attività esperibili: 1) Viaggi di integrazione culturale: ♦ hanno finalità essenzialmente cognitive di aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici, ovvero di partecipazione a manifestazioni e concorsi; 2) Viaggi di integrazione della Preparazione di indirizzo: ♦ sono finalizzati all’acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche di interesse per il settore di istruzione coinvolto. Vi rientrano le visite in aziende, unità di produzione, la partecipazione a mostre o altre esibizioni artistiche, le esercitazioni didattiche esterne, gli stages, i tirocini all’estero, ecc; 3) Viaggi connessi ad attività sportive: ♦ comprendono sia i viaggi finalizzati allo svolgimento di specialità sportive, sia le attività genericamente intese come sport alternativi; 4) Visite Guidate: ♦ si effettuano nell’arco di una sola giornata presso musei, gallerie, località di interesse storico-artistico, parchi naturali, mostre, spettacoli, impianti industriali ecc. Destinatari: tutte le classi che aderiranno alla proposta di una visita di istruzione. • • • Classi del Biennio: effettuano visite guidate e/o viaggi di istruzione di 1 e/o 2 giorni rispettivamente nell’ambito di distanze brevi di interesse naturalistico, storico attinenti alle discipline di studio e inserite nella programmazione di classe; Classi terze e quarte: effettuano viaggi di istruzione a carattere storico-culturale e tecnico-scientifico specifici dell’indirizzo prescelto, della durata di 2 e/o 3 giorni, rientrano in questo ambito le visite presso le realtà aziendali; Classi quinte: effettuano viaggi di istruzione in Italia o all’estero, di carattere storicoculturale, tecnico-scientifico della durata massima di 6 giorni (C.M. 291 del 14/10/92). I giorni indicati si riferiscono a quelli in cui è prevista l’attività didattica. E’ possibile aggiungere, previa delibera del Consiglio di Classe, eventuali giorni festivi e/o quelli in cui non si svolgono attività didattiche. Nessun viaggio può essere effettuato se non sia assicurata la partecipazione di almeno 50-60% degli alunni componenti le classi coinvolte, sebbene sia auspicabile che partecipi l’intera classe, vista la valenza didattica dei viaggi di istruzione. 50 La fase di progettazione del viaggio di istruzione (accompagnatori, itinerario, elenco partecipanti, autorizzazioni delle famiglie, anticipo quota di partecipazione) deve concludersi nel mese di Dicembre, prima dell’inizio delle festività natalizie. Successivamente la Scuola provvederà ad avviare le procedure per la realizzazione del viaggio (gare, esame delle offerte delle agenzie, prenotazione Hotel ecc.) Relativamente alla quota di partecipazione degli alunni, la Scuola riserverà particolare attenzione al contenimento della spesa. Il rientro è previsto possibilmente in giorno prefestivo. Monitoraggio del progetto: (in ingresso, in itinere, in uscita) • • “screening” iniziale per individuare la disponibilità di partecipazione; raccordo fra i docenti accompagnatori e stesura di un accordo normativo da sottoporre agli studenti e ai genitori relativamente all’importo (acconto e saldo; modalità di pagamento; quota di partecipazione, ecc.), alla durata ; all’itinerario; • attività di monitoraggio conclusivo sull’esperienza vissuta mediante questionari per i ragazzi e i docenti, con riferimento: - agli aspetti organizzativi - al programma svolto - al rapporto qualità/costi • ulteriore monitoraggio finale relativo agli indicatori 2,3,4,5,6 sotto esposti. Modalità di valutazione del successo del progetto attraverso gli indicatori di monitoraggio effettuato dal docente accompagnatore: 1. 2. 3. 4. 5. 6. questionari finali di customer satisfaction per allievi e docenti; numero degli allievi partecipanti; numero delle classi partecipanti; valenza culturale (i.e. il progetto è scaturito dalla programmazione del C.d.C.); pari opportunità per i partecipanti; integrazione di allievi diversamente abili. 1.5 - Risorse umane • Coordinatori: 1/2 unità • Ass.amm.vi: 1 unità • Accompagnatori: 1 unità ogni 15 allievi per classe (C.M. 291 del 14/10/92) Per quanto concerne i docenti accompagnatori, deve essere assicurato, preferibilmente, il loro avvicendamento, in modo da evitare se possibile che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio d’istruzione nel medesimo anno scolastico. (C.M. 291 del 14/10/92) Al momento della presentazione della scheda progettuale deve essere indicato l’accompagnatore titolare e supplente. Nel caso in cui per sopraggiunte impossibilità dei docenti accompagnatori è possibile affidare la classe ad un docente dell’Istituto ritenuto idoneo dal Dirigente Scolastico. Modalità di partecipazione al viaggio di persone esterne alla classe: Nell’eventualità che si rendano disponibili dei posti in pullman, allo scopo di contenere la quota individuale di partecipazione, è consentita la partecipazione al viaggio di istruzione delle seguenti persone nell’ordine sotto indicato: 1. altro personale della Scuola e/o i loro familiari che ne facciano richiesta; 2. i congiunti degli alunni interessati; 3. eccezionalmente studenti di classi parallele. I suddetti sono tenuti a versare la quota prevista e provvedere all’assicurazione per l’intera durata del viaggio esibendo la DICHIARAZIONE di esonerare l’Amministrazione Scolastica da ogni responsabilità comprendente anche i danni propri, a terzi e a cose. 1.6 - Beni e servizi Il costo del viaggio è a carico degli studenti, è prevista per gli accompagnatori 1 gratuità ogni 15 partecipanti. Eventuali danni commessi alle cose sono a carico degli alunni o dei diretti responsabili. Ai docenti accompagnatori viene corrisposta la liquidazione della missione secondo la normativa vigente e la contrattazione integrativa di Istituto. 51 ATTIVITA’ SPORTIVA Tenuto conto della valenza formativa e pedagogica che l’attività sportiva ed agonistica apportano, si favoriscono tutte quelle iniziative sportive che consentono lo sviluppo e la maturazione degli alunni comprese le attività motorie e sportive extracurricolari per la partecipazione ai giochi sportivi studenteschi. In questa ottica si inquadrano le discipline sportive promosse: - Atletica leggera - Pallavolo - Calcio - Sci - Orienteering - Aerobica - Nuoto - Arrampicata sportiva - Pallacanestro - Pallamano PROGETTO CULTURALE SPORTIVO" A SCUOLA INSIEME ANCHE PER LO SPORT" Nel corso degli ultimi anni ha riscosso grande successo il torneo di calcetto organizzato su sei squadre composte da gruppi rappresentanti gli enti locali, docenti e genitori degli studenti dell'Istituto. Ritenuta la validità aggregante e coinvolgente dei Genitori il “Gruppo Sportivo Ricreativo I.T.I.S. ripropone il progetto “A scuola insieme anche per lo sport” riconosciuto dal Provveditorato agli Studi di Ascoli Piceno e finalizzato ad accrescere la socializzazione di tutte le componenti dell’Istituto. 52 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L'ITIS "E. Fermi" di Ascoli Piceno, per innalzare il tasso di successo scolastico e diminuire la dispersione, per evitare che gli studenti più meritevoli non vengano penalizzati da un appiattimento dell'offerta formativa e da uno standard di conoscenze attestato su livelli minimi, integra i percorsi formativi con le seguenti attività : ATTIVITÀ DI RECUPERO PREVISTE PER TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO I destinatari dell’attività di recupero sono quegli alunni che non hanno maturato le abilità sufficienti a conseguire il successo scolastico. Gli obiettivi da perseguire riguardano l’acquisizione dei contenuti fondamentali delle discipline e degli strumenti indispensabili per maturare la formazione educativa e didattica. Lo sportello didattico tende a sviluppare il senso di responsabilità dell’alunno che, consapevole della sua situazione di debolezza, diviene il soggetto richiedente dell’offerta formativa. La frequenza dello S.D. è libera. L’Intervento mirato è lo strumento che il Docente adotta per quei ragazzi che evidenziano carenze sia a livello contenutistico che metodologico. L’allievo segnalato è obbligato a frequentare i corsi. Il rendimento sarà oggetto di una breve relazione individuale. Il recupero curriculare consente il consolidamento dei contenuti e l’acquisizione di un efficace metodo di studio. Il recupero del debito formativo per quegli alunni che, nello scrutinio finale dell’a.s. precedente, non hanno maturato la sufficienza in una o più discipline ed hanno riportato la codificazione del debito. Il recupero delle materie conclusive viene attivato per quei ragazzi che, pur essendo stati promossi, hanno riportato debiti in quelle discipline non previste nel piano di studio della classe che segue. Il non assolvimento del debito non comporta ripercussioni sul credito scolastico, se trattasi del passaggio dalla 2° alla 3° classe, lascia traccia sul credito scolastico per le classi del triennio. Le metodologie utilizzate sono quelle adeguate al perseguimento degli obiettivi previsti e peculiari alle singole discipline, pertanto si lascia al docente la libertà delle scelte funzionali al recupero. Periodo Settembre – Dicembre La scuola attiva nella settimana antecedente l’inizio dell’anno scolastico i corsi per il recupero del debito formativo dell’anno precedente e per quello delle materie terminali. I docenti, a propria discrezione, possono utilizzare questo periodo per concludere la valutazione del debito o rinviarla nel corso dell’anno. A conclusione del corso, può essere svolta una prova per la valutazione del debito, fermo restando che l’allievo può utilizzare la restante parte dell’anno scolastico in caso negativo. Sportello Didattico e Intervento Mirato in orario pomeridiano. Le attività di recupero sopra elencate utilizzano 30 ore delle 60 previste per ogni classe. Recupero curriculare, senza oneri per la scuola, nella seconda metà del mese di settembre. Periodo Gennaio – Aprile Sportello Didattico e Intervento Mirato in orario pomeridiano Recupero delle materie conclusive in orario curriculare ed extracurriculari. Le attività di recupero sopra elencate utilizzano il monte ore restante delle 60 ore previste per ogni classe. Recupero curriculare, senza oneri per la scuola, nella prima decade di febbraio. 53 ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO Le attività di approfondimento sono rivolte a tutti gli alunni dell’Istituto, in particolare, quelli che esprimono interessi e capacità che l’insegnamento curriculare non sempre è in grado di soddisfare. In tale modo la scuola intende rispondere anche a esigenze non prettamente scolastiche e porre al servizio di un’utenza diversificata le proprie competenze e risorse. L’arricchimento dell’offerta formativa si avvale dei docenti dell’Istituto e, anche, della collaborazione di enti e partners esterni. Le metodologie utilizzate sono coerenti con gli obiettivi da perseguire e peculiari alle tematiche proposte. L’attività di approfondimento deve permettere all’eccellenza di poter accedere a contenuti disciplinari di livello superiore e al di fuori del programma disciplinare. 54 PROGETTI RICONFERMATI AA.SS. 2006/2007 - 2007/2008 1 Potenziamento metodo di studio e recupero abilità di base Per gli Ins. Di Matematica Guastadisegni 2 Metodo di studio efficace Guastadisegni 3 Remedial Work Project Verrocchio 4 Approfondimento "Conoscenza impiego lavorazione e recupero materiali plastici" + lav. CNC Canestrini 5 Le Unità di Misura nel campo delle scienze e delle tecnologie Ferrari 6 Campi ed onde elettromagnetiche Mattioli 7 Motori speciali Tribotti 8 Tecniche della scrittura Felicetti 9 Tecniche della scrittura Castelli 10 Corso di diteggiatura con il metodo delle dieci dita per tastiera del PC Guastadisegni 11 Corso di elettrotecnica Di Marco 12 Automazione uffici dell'istituto Damiani 13 Il PC: come assemblare, inizializzare, mettere in rete. Di Marco 14 Installazione e configurazione reti. Sistemi operativi. Free Software e Linux. Damiani 15 ENEL - Concorso Energia in gioco Tribotti 16 Concorso Bticino Scuola Mariani 17 Progetto fotovoltaico Tribotti 18 Elementi di latino Albanese 19 Storia Contemporanea approfondimento avvenimenti di attualità Albanese 20 Chimica degli alimenti di tutti i giorni Simonetti 21 Sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro Cecchetti 22 ECDL - Patente Europea del Computer Del Gobbo 23 Approfondimento di Chimica Fisica (determinazioni elettrochimiche) Tartaglia 24 Patentino per guida ciclomotore Angeletti 25 Orientamento: - Orientamento per gli allievi della scuola media di 1° grado e per gli allievi del biennio ITIS Cecchetti - Accoglienza degli allievi delle scuole medie - Laboratorio didattico di fisica, chimica, scienze per le scuole medie 26 Progetto continuità Erculei /Felicetti 27 Ascoli preromana, romana, medievale Bellini 28 Progetto Asculum - dai Piceni ai Longobardi Di Pasquale 29 Informazione degli studenti all'emergenza ed evacuazione dell'Istituto in caso di situazioni di pericolo - L. 626/94 Tartaglia 30 Itisound Feliziani 31 Alfabetizzazione Informatica per i genitori di alunni ITIS Felicetti 32 Progetto "Tra me e la scena" Felicetti 33 Corso di Cinematografia Felicetti 34 CIC - Ascolto Psicologa Gurdi 35 Pronto Soccorso Dirigente Scolastico 36 Progetto per le attività motorie e sportive Angeletti 37 Progetto Leonardo Erculei 38 Develop your language skills Piotti 56 39 Corso di aggiornamento per personale docente e non docente su "Connessioni di reti LAN; ROUTER PROXY; FIREWALL 40 Formazione del Personale sulle norme di tutela della Privacy Di Eugenio 41 Piano Regionale Formazione Personale ATA Dirigente Scolastico 42 Viaggi di Istruzione Erculei 43 Chimica del restauro Priori 44 Olimpiadi dell'informatica Ciccanti 45 Olimpiadi della matematica Damiani L. 46 Olimpiadi della chimica Ferrari 47 Concorsi Vari Erculei 48 INAIL - Concorso Talamonti 49 "Lavoro sicuro" Raimondi 50 I giochi della mente: bridge e scacchi D'Amato 57 Damiani/Del Gobbo PROGETTI NUOVI 1 Infiniti e Infinitesimi Coccia Maria 2 La donna nella società nazionale e locale fra tradizione e attualità Coccia Maria 3 UNICEF Coccia Maria 4 La geometria Cabrì Gèometre II Di Ascenzo/Alfonsi 5 Museo di Istituto Malavolta 6 Corso di Approfondimento di tifloinformatica, con utilizzo di ausili specifici, diretto ad un alunno disabile visivo Damiani G. 7 Alfabetizzazione alunni stranieri 8 Conferenze 58 FLESSIBILITA’ La scuola, è noto, è luogo di apprendimento di comportamenti individuali e sociali, di saperi, cioè luogo di istruzione e educazione (sapere, saper fare, saper essere). E’ altrettanto noto che i tempi dell’apprendimento si differenziano a seconda delle persone, essendo in connessione anche con gli “stili” di apprendimento di ciascuno. Lo stile è l’approccio preferito all’apprendimento e si sostanzia ed esprime nelle modalità di approccio specifiche,sensoriali, cognitive, socio/affettive di un individuo. L’attenzione agli stili individuali esige due azioni complementari, e cioè “adattare i compiti agli studenti” e, quindi, vagliare gli stimoli offerti, nello stesso tempo o in tempi successivi, in modo da fornire a ciascuno quelli più rispondenti al proprio stile, e “adattare gli studenti ai compiti” e, dunque, potenziare anche le altre modalità di apprendimento non evidenziate/utilizzate dal proprio stile. In sintesi si tratta di disporre di una pluralità e varietà di metodi, strumenti didattici e di poter adottare diverse modalità di lavoro conferendo alla propria azione didattica gli elementi di flessibilità richiesti dalle varie situazioni. Ai fini della promozione del successo formativo l’organizzazione modulare del tempo assume un ruolo centrale anche in un contesto di lavoro tradizionale caratterizzato dalla conservazione dell’impianto settimanale dell’orario delle lezioni. Le modalità di attuazione della flessibilità (delibera C.D. 13/12/02) sono: 1. Classi aperte 2. Compattazione disciplinare 3. Lavorare per progetti FLESSIBILITA' Anno Scolastico 2006/2007 1 Recupero, consolidamento e approfondimento di Matematica Docenti di Matematica 2 Recupero, consolidamento e approfondimento delle abilità di base della Matematica Capretti/Rizza 3 Compattazione disciplinare (Storia e Geografia) Erculei 4 Compattazione Elettronica/Sistemi Curzi L. 5 Lavorare per progetti Canestrini/Galiè Attività per conto terzi ¾ ¾ Progetto ECDL Patente Europea del Computer Prove di laboratorio Stages ¾ Attivazione e tutoraggio stages presso aziende di settore e presso università. Formazione Formazione Formazione Formazione Formazione Formazione Personale ATA docenti addetti al servizio prevenzione e protezione primo soccorso addetti antincendio in attività ad elevato rischi di incendio per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza FORMAZIONE DOCENTI: Progetto Strategie per l’arginamento della dispersione scolastica (Prof Ennio Gurdi) 60 CAP.3 AREA DELL'ORIENTAMENTO OBIETTIVI GENERALI PER L'ORIENTAMENTO Coerentemente al D.M.323/99 che regola l’orientamento scolastico a livello nazionale (l’istituto è scuola polo per l’orientamento scolastico) ed agli obiettivi educativi e formativi deliberati dal Consigli d’Istituto, il Collegio dei Docenti ha programmato azioni d’orientamento formative e educative atte a: • favorire l’acquisizione dell’identità personale (coscienza di sé) delle proprie potenzialità ed attitudini; • Intervenire in situazioni di disagio che possono generare l’abbandono scolastico; • Perseguire una cittadinanza attiva all’insegna della partecipazione personale e dello sviluppo di una coscienza critica; • Realizzare il diritto democratico allo studio per evitare l’incremento della dispersione scolastica e delle situazioni di svantaggio; • Migliorare la qualità dell’informazione, in vista del proseguimento degli studi e/o dell’inserimento nel mondo del lavoro. Per perseguire tali obiettivi, l’orientamento sarà articolato secondo il seguente schema progettuale: • orientamento d’ingresso per studenti della scuola media della provincia d’Ascoli Piceno; • riorientamento nell’ambito del biennio obbligatorio; • orientamento degli alunni del biennio per la scelta della specializzazione; • orientamento post-secondaria; MODALITÀ Orientamento d’ingresso per studenti della scuola media ♦ ♦ ♦ ♦ informazioni sugli aspetti caratterizzanti l’Istituto mediante materiale illustrativo; incontri illustrativi tenuti da docenti dell’Istituto, presso le scuole medie del territorio, con i genitori degli allievi frequentanti la classe terza; visite guidate in istituto con simulazioni d’esperienze di laboratorio,(ospitati nelle classi del biennio) ; organizzazione della Giornata del Genitore; Riorientamento nell’ambito del biennio obbligatorio ♦ ♦ Azioni didattiche ed interventi integrativi mirati per allievi in ingresso ed in uscita nell’ambito della legge sul nuovo obbligo scolastico che consente il cambiamento dell’indirizzo di studi durante e dopo il primo anno; Rilascio di certificazioni attestanti l’acquisizione di conoscenze competenze, capacità acquisite per gli allievi che vogliono cambiare indirizzo di studi; 61 Orientamento degli alunni del biennio per la scelta della specializzazione ♦ ♦ Presentazione degli indirizzi presenti in Istituto da parte dei responsabili di specializzazione; Visita guidata ai laboratori caratterizzanti le specializzazioni; Orientamento post- secondaria • • • • • Partecipazione alla “giornata dell’orientamento “ promossa dall’ITC di Ascoli Piceno; Collegamento Internet per prescrizioni universitarie; Contatti con le Università e soprattutto con l’UNICAM e il CUP per eventuali conferenze e/o per alunni e genitori rivolte anche alle classi quarte sui nuovi corsi di laurea; Contatti con “Informagiovani”del comune per programmare incontri con le forze Armate, Associazione Industriali, Camera di Commercio; Partecipazione alla giornata “obiettivo lavoro” organizzata dalla Regione Marche; PROGETTO FORMAZIONE COMITATI STUDENTI (COSES) E GENITORI (COGES) Il “Progetto Formazione” ha come finalità prioritaria il riconoscimento dell’importante ruolo svolto da tutti i soggetti ed organi cui è affidato il compito dell’educazione. La costituzione di comitati costituiti da studenti (Coses) e da genitori(Coges) ha i seguenti obiettivi: • Far acquisire ai genitori la consapevolezza del loro ruolo quali responsabili primari anche nella scuola della crescita totale dei figli; • Promuovere il coinvolgimento dei genitori per arginare e prevenire la dispersione scolastica; • Orientare bene i figli per un opportuno inserimento nella società; • Conoscere meglio i figli anche in relazione ai rapporti interpersonali all’interno della scuola; • Conoscenza, formazione e prevenzione dalle dipendenze e rischi adolescenziali; Competenze specifiche dei comitati CO.SE.S: Comitato Studenti Educazione alla Salute: • Avanza proposte e collabora alle indagini di richiesta di attività extracurricolari; • Collabora con i docenti referenti di Educazione alla Salute; • Tiene i contatti con gli studenti rappresentanti di classe; E’ costituito da due rappresentanti degli alunni per ciascuna specializzazione, da quattro del biennio e da uno scelto tra i rappresentanti d’istituto per un totale di 15 allievi. COGES: Comitato genitori Educazione alla Salute; • Avanza proposte e collabora alla realizzazione di iniziative orientate alla prevenzione dalle dipendenze e dal disagio giovanile; • È impegnato ad individuare strategie per migliorare il dialogo genitori-figli-docenti; • Fornisce ai genitori i mezzi per agevolare l’orientamento sia per la scelta della specializzazione (alla fine del biennio) che per l’avvio al mondo del lavoro; * I rappresentanti del COSES e COGES sono integrati dopo le prime fasi dell’anno Scolastico 62 PROGETTI EUROPEI PROGETTO LEONARDO La scuola aderisce nell’ambito del partenariato italiano al progetto Europeo promosso dall’Assessorato alle Politiche Formative e del lavoro della provincia di Macerata. Il Progetto rappresenta lo sviluppo ideale di due iniziative formative a livello europeo “Greening Europe Together I” e “Greening Europe Together II” mirate alle tematiche ambientali. Gli obiettivi del Progetto sono: • Favorire il primo contatto dei giovani, ancora in formazione scolastica con il mondo del lavoro in ambito internazionale; • Orientare verso le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. I beneficiari del programma sono studenti iscritti al terzo e quarto anno dell’Istituto che hanno maturato competenze specifiche in ambito tecnico linguistico. Questi usufruiranno di una borsa di studio finalizzata ad esperienze lavorative all’estero. Al termine del tirocinio agli allievi partecipanti all’iniziativa sarà rilasciato il documento comunitario “EUROPASS TRAINING” che attesterà il periodo di formazione professionale all’estero. SERVIZI INERENTI L’ORIENTAMENTO Servizio orientamento Post-Secondaria: Scopo del servizio è quello di costruire una banca dati dei diplomati dell’Istituto con la relativa situazione professionale al fine di: • creare una statistica dei dati ottenuti; • fornire un servizio alle aziende del territorio; • analizzare la rispondenza delle competenze legate al titolo di studio con le esigenze del mondo del lavoro; • migliorare l’offerta formativa dell’istituto e l’attività di orientamento post-diploma; C.I.C. (Centro d’informazione e Consulenza) Istituito dalla Legge 162/90 (art.106) il centro attivo già da diversi anni, è finalizzato alla prevenzione delle dipendenze e delle patologie ad esse correlate, del disagio giovanile, dell'insuccesso scolastico ed a promuovere il benessere degli studenti, dei genitori e degli operatori scolastici. Promuove iniziative attraverso attività di: • • • - Informazione: rivolta agli studenti, alle loro famiglie, a scuole e servizi territoriali; Accoglienza per gli allievi delle classi iniziali, raccordi con il mondo del lavoro e con le Università; Ascolto: - colloqui individuali per orientare verso esperti o verso “operatori esterni” di cui la scuola offre il servizio con la presenza periodica in Istituto di un medico e di un esperto dell'area psico-sociologica collaborazione col Comitato genitori sul disagio e orientamento degli alunni. Per l’anno scolastico 2006/2007 il CIC propone le seguenti iniziative: • • • • • • • Progetto Accoglienza Obiettivo “Prendersi cura” Attività di ascolto Progetto Missione Salute Corso sul Volontariato Progetto genitori Attività particolari:”Contro la droga usa il cervello” 63 1. Progetto Accoglienza 2006-2007 A)Analisi della situazione di partenza ed indicazione del problema da affrontare: • • • • Istituto con vastissimo bacino di utenza/alta pendolarità. Elevato numero di iscritti . Difficoltà a stabilire relazioni con le varie scuole medie di provenienza. Difficoltà a stabilire un raccordo valido e funzionale tra i due ordini di scuola (media inferiore e superiore). • Assenteismo/dispersione scolastica. L’analisi della situazione deve prevedere un momento di approfondimento attraverso il monitoraggio in particolare dei tassi di promozione e di ripetenza e degli indici di assenteismo e di dispersione. B) Destinatari del progetto: Tutti gli studenti delle prime classi e delle terze classi. C) Definizione degli obiettivi principali: • Facilitare il passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore. • Contribuire allo stabilirsi di un clima positivo nei confronti dell’istituzione scolastica e del gruppo classe. • Individuare le strategie per affrontare al meglio il percorso scolastico e le relative difficoltà. • Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e facilitare l’attività di orientamento/riorientamento. D) Contenuti / modalità: • • • • • • Conoscenza dell’ambiente (uffici, strutture, laboratori….) e del personale della scuola (dirigente scolastico, segreteria, personale ATA,…). Conoscenza dell’istituzione scuola (finalità Istituto superiore, regolamento, organi collegiali,…) Esplicitazione delle attese dell’istituzione scolastica nei confronti degli studenti (illustrazione dei programmi, del carico di studio, delle metodologie di lavoro e delle modalità di verifica/valutazione,…) Supporto all’individuazione di un metodo di studio efficace e al rafforzamento della motivazione. Facilitazione della socializzazione/integrazione nel gruppo classe. Verifica al fine di individuare le attività di sostegno/potenziamento/ riorientamento. TUTOR Funzione: la figura del docente TUTOR accompagna il cammino degli studenti nel primo e nel terzo anno del corso di studi, ponendosi come espressione del Consiglio di Classe e come punto di riferimento nel rapporto tra gli studenti e l’istituzione scolastica, al fine di rendere più proficuo il processo formativo e contrastare l’insuccesso scolastico. In particolare: -è una risorsa per tutta la classe; -coordina le attività a favore degli studenti; -tiene sotto controllo le situazioni di disagio e di svantaggio; -supporta le attività di consolidamento e di approfondimento,…; -è un ulteriore riferimento nel rapporto scuola-famiglia; -è un ulteriore tramite tra la classe e il CIC. Il TUTOR viene scelto nel Consiglio di Classe, tra i docenti della classe. Negli anni precedenti è stata prevista anche la presenza del docente Tutor per un’ora la settimana all’interno del CIC, a disposizione degli studenti della propria classe e dei loro genitori. E’ da sottolineare l’opportunità di tale servizio, anche se occorre individuare modalità più efficaci e verificabili del suo svolgimento. 64 Integrazioni anno scolastico 2004-2005 (cfr. Progetto di sperimentazione sulla PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE. Una prima ipotesi sui tempi necessari) 1.Obiettivo “PRENDERSI CURA”: studenti che già nei primi mesi di scuola (rif. primo consiglio di classe fine ottobre - primi di novembre) vengono segnalati per difficoltà nel profitto o nel comportamento, su indicazione del Consiglio di Classe possono essere invitati dal tutor e dal Coordinatore a stabilire insieme un possibile percorso di soluzione del problema; tale percorso potrebbe prevedere precisi momenti di verifica nel corso dell’anno ed ha come finalità quella di rendere lo studente protagonista consapevole del proprio processo di formazione. Opportuna anche la partecipazione dei genitori. 2.Poiché il Tutor non agisce in proprio, ma è espressione del Consiglio di Classe, il suo lavoro dovrebbe essere periodicamente relazionato ai colleghi negli incontri previsti dal calendario delle attività scolastiche. 3.Presentazione degli esperti esterni del C.I.C. ai genitori degli alunni delle prime classi, durante l’incontro tra docenti e genitori nella prima metà di Ottobre. 2. Attività di Ascolto Come ogni anno è prevista la presenza di esperti esterni nel C.I.C. del nostro Istituto per alcune ore la settimana. Integrazioni: 1.Appare opportuna la presentazione degli esperti esterni al Collegio docenti. 2.L’aumento della richiesta di colloqui registrata nel corso degli anni precedenti, non solo da parte degli studenti, ma anche di genitori e insegnanti, ha subito una flessione nel corso del passato anno scolastico. Questo suggerisce la necessità di una costante presenza settimanale degli esperti nel C.I.C. del nostro Istituto e di una maggiore integrazione del loro servizio con la vita della comunità scolastica. Qualora tale necessità non fosse soddisfatta dalla consueta assegnazione degli esperti effettuata dall’istituzione pubblica deputata, si renderebbe necessaria l’integrazione facendo ricorso alle risorse finanziarie proprie del nostro Istituto. La quantificazione delle ore necessarie appare al momento prematura. 3.L’esperienza fin qui svolta, suggerisce l’opportunità di una sempre maggiore collaborazione tra il Consiglio di Classe e l’esperto esterno del C.I.C., salvando ovviamente la necessità che il servizio di ascolto si svolga nel rispetto più pieno della privacy dell’utente. 3.Progetto Missione Salute Il progetto, di iniziativa ministeriale, si propone di realizzare stabilmente un’attività di educazione alla salute in particolare nelle classi del Biennio; in esso sono confluite le analoghe attività svolte in passato nel nostro istituto. Le tematiche proposte, sviluppate anche in fascicoli che saranno distribuiti agli studenti di volta in volta a seconda degli argomenti trattati, sono le seguenti: primo anno AIUTO, SONO A CASA LA TRAPPOLA CHIMICA secondo anno MANGI? NON MANGI? AMORE CON AMORE CHRIS E LEDA VIRUS L’idea di fondo è quella di inserire le tematiche indicate nella programmazione delle varie discipline interessate. Al fine di svolgere in modo costantemente adeguato la trattazione degli argomenti, per i docenti è in progetto un’attività di aggiornamento sui vari temi da svolgere periodicamente ogni due anni circa. A tale scopo si è cercato anche un collegamento con l’Ufficio di Educazione sanitaria e di Promozione della salute della Asl 13 di Ascoli Piceno. Particolare risalto sarà dato, per ora, alle problematiche relative all’alimentazione e alle malattie sessuotrasmesse. Il coinvolgimento dei genitori è per ora limitato all’aspetto informativo. Si spera di riuscire ad individuare modalità idonee per una collaborazione più efficace. 65 4.Corso sul Volontariato Il Corso “Educare alla solidarietà, scoprire il volontariato”, si svolgerà secondo le modalità già sperimentate nei precedenti anni scolastici e sarà proposto in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato di Ascoli Piceno. Esso sarà rivolto alle quarte classi e si articolerà in tre fasi: -Prima fase teorica, che si svolgerà in classe e avrà la durata di quattro ore; saranno affrontati temi quali: cos’è il volontariato; relazioni tra volontariato e servizi pubblici; la fisionomia del volontariato locale,…. -Seconda fase pratica, che si svolgerà nel pomeriggio e prevede uno stage di sei ore all’interno di associazioni di volontariato; gli studenti saranno affiancati da una figura di riferimento interna all’associazione che li accompagna durante lo stage. -Terza fase teorica, della durata di circa due ore, che ha come obiettivo quello di valutare il percorso nella sua complessità, attraverso l’analisi e la riflessione su quanto si è fatto. 5.Progetto genitori Il progetto, già avviato nell’anno scolastico 2001-2002, mira a sostenere il ruolo centrale della famiglia nella formazione globale dell’adolescente. Esso propone attività di stimolo e di sensibilizzazione delle famiglie per meglio comprendere i processi di sviluppo, gestire le fasi cruciali della crescita e affrontare i fenomeni caratteristici dell’attuale generazione adolescenziale, anche nella prospettiva di una sempre maggiore collaborazione con l’istituzione scolastica. Il progetto si pone in relazione ad analoghe iniziative realizzate in passato. 6.Attività particolari Progetto ministeriale “Contro la droga usa il cervello” 1.Il Patto di classe Attività già svolte dal CIC La proposta nasce da una parte, dall’opportunità che l’istituzione scolastica individui e manifesti in modo sempre più chiaro i contenuti, le modalità, gli strumenti, le condizioni, … della propria offerta formativa; dall’altra, dall’esigenza che gli studenti siano sempre più consapevoli e responsabili del proprio processo di formazione, assumendolo in pieno e diventandone perciò i principali protagonisti. Obiettivi: 1. Analisi della situazione attuale (perché un patto di classe?) 2. Individuazione di una ipotesi di patto di classe, attraverso momenti di consultazione il più possibile ampia e condivisa tra le varie componenti scolastiche (docenti, studenti, genitori, personale ATA). 3. Sperimentazione in alcune classi pilota. 4. Verifica finale funzionale alla possibilità di una applicazione diffusa a tutte le classi. 2. Osservatorio permanente Il progetto, già avviato nell’anno scolastico 2001-2002, si propone un monitoraggio della realtà giovanile ed in particolare degli aspetti che caratterizzano l’identità dei ragazzi che frequentano il nostro Istituto. - Conclusione dell’indagine sociologica, attraverso la registrazione e l’elaborazione dei dati del questionario già somministrato ad un campione di circa 250 studenti. - Pubblicizazione dei dati. 3.Laboratorio psicopedagogico Il progetto è rivolto ai docenti; già avviato nell’anno scolastico 2001-2002, si è sviluppato nell’arco di sette incontri ed ha visto in media la partecipazione di circa venti insegnanti. Esso si è svolto in collaborazione con medici e psicologici della ASL 13 di Ascoli Piceno, ed ha avuto come obiettivo il confronto su aspetti concreti dell’attività didattica. - Approfondimento delle problematiche che caratterizzano la relazione educativa. - Stabilizzazione del Laboratorio. 66 CAP.4 AREA DELL'ORGANIZZAZIONE ORGANIGRAMMA Consiglio d’istituto Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico Collaboratore Vicario Direttore S.G.A. Collegio Dei docenti Funzioni Strumentali Collaboratore Gruppi Discipline Segreteria Amministrativa Assistenti Tecnici Segreteria Didattica Comitato Di valutazione Addetti Al magazzino Consigli Di classe S.P.P Gruppo H Ufficio Tecnico Addetto Sala TV C.I.C Coordinatori Specializzazioni Responsabile Biblioteca Collaboratori Scolastici Responsabili Laboratori Addetto Sala Stampa 67 ORGANI DI GESTIONE Dirigente scolastico: garantisce il rispetto e l’applicazione delle normative ministeriali, è responsabile dell'organizzazione delle risorse umane, del Piano dell'Offerta Formativa. Per la parte amministrativa predispone e cura i bilanci preventivi e consuntivi di spesa su indicazioni e criteri fissati dal Consiglio d’Istituto. Collaboratore Vicario: è scelto dal Dirigente tra i componenti il Collegio dei Docenti per svolgere le seguenti mansioni • Sostituire il dirigente scolastico in caso di assenza; • Organizzare e gestire i rapporti scuola –famiglia; • Coordinare i lavori delle funzioni obiettivo; • Controllare i registri di classe; • Curare l’organizzazione interna durante gli esami di stato. Collaboratori: oltre al collaboratore Vicario, collabora all’organizzazione scolastica, un docente scelto dal Dirigente all’interno del Collegio dei Docenti, con le seguenti mansioni 1) Organizzazione del calendario scolastico e dell’orario delle lezioni, sostituzione docenti assenti, cura dei trasporti e dei servizi d’istituto. 2) Organizzazione, cura dei monitoraggi della qualità della scuola, dell’ottimizzazione e informatizzazione d’istituto 3) Organizzazione e programmazione dell’attività didattica e delle attività extra-scolastiche dei servizi esterni e coadiuvante del collaboratore vicario durante gli esami di stato 4) Stesura verbale del Collegio dei docenti, cura dei rapporti con gli studenti Giunta Esecutiva: è composta da un docente, da un rappresentante degli ATA, da un genitore, e da un rappresentante degli studenti. Sono membri di diritto il Dirigente scolastico che la presiede ed il Responsabile dei Servizi Generali ed amministrativi. La Giunta prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, predispone il bilancio preventivo e consuntivo e cura la realizzazione di quanto deliberato dal Consiglio stesso. Consiglio d’Istituto: è costituito da rappresentanti di tutte le componenti scolastiche interne ed esterne ed è presieduto da uno dei suoi membri eletto a maggioranza assoluta all'interno del Consiglio, tra i rappresentanti dei genitori. Stabilisce le finalità e gli obiettivi generali d’Istituto. Approva la programmazione educativa interscolastiche ed extra-scolastiche del Piano di Offerta Formativa presentato dal Collegio dei Docenti. Delibera i bilanci preventivi e consuntivi di spesa e gli acquisti delle attrezzature scolastiche su indicazioni della giunta esecutiva. Ha potere deliberante per quanto concerne: • Adozione del regolamento interno dell’Istituto; • Adattamento del calendario scolastico alle esigenze del territorio; • Criteri per visite didattiche e viaggi d’istruzione; • Promozione di consorzi, di collaborazione con altre scuole; • Promozione di attività culturali, sportive; • Adattamento dell’orario interno alle esigenze degli allievi; • Criteri generali per la formazione delle classi. Collegio dei docenti: è composto dal personale docente dell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. I componenti il Collegio eleggono, a scrutinio segreto, i propri rappresentanti nel comitato di valutazione, nel Consiglio d’Istituto e designano annualmente le funzioni obiettivo. Al Collegio dei Docenti competono: L’elaborazione del Piano d Offerta formativa, sulla base delle indicazioni generali espresse dal Consiglio d’istituto. La scelta delle iniziative di aggiornamento per i docenti dell’istituto. L’adozione dei libri di testo. La suddivisione in trimestri o in quadrimestri dell’anno scolastico. 68 FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2006/07 DOCENTE ASSEGNATARIO FUNZIONE N. 1 Prof. Cecchetti Luciano Coordinamento attività di Orientamento ATTIVITA’ ▪ ▪ ▪ ▪ N. 2 Prof. Gurdi Ennio Coordinamento attività di recupero contro il disagio e la dispersione scolastica; accoglienza alunni stranieri; Commissione Intercultura ▪ ▪ ▪ ▪ N. 3 Prof.ssa Felicetti Fiorella Coordinamento delle attività relative al P.O.F. ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ 69 Coordinamento attività di informazione agli studenti delle Scuole Medie; Raccordo Scuola Media e verifica dell’efficacia dell’Offerta Formativa ai fini del proseguimento degli studi; Coordinamento servizi di accoglienza – Classi Prime Terze; Continuità Biennio e Triennio. Monitoraggio alunni in difficoltà (mensili per interventi di recupero immediati e mirati); Coordinamento docenti coordinatori e Tutors (Prime e Terze Classi) per interventi di recupero contro il disagio e la dispersione scolastica; Coordinamento gruppo contro la dispersione; Accoglienza alunni e famiglie di Immigrati; Raccordo con operatori C.I.C. Coordinamento della programmazione, della progettazione dell’attività didattica curriculare; Coordinamento della programmazione della progettazione, dell’attività didattica extracurriculare; Coordinamento riunioni con i Docenti, alunni, genitori per presentazione progetti P.O.F.; Monitoraggio e Valutazione delle attività del POF; Rapporti Scuola-Famiglia, operatori scolastici (informazioni concernenti le proposte dell’offerta formativa), con enti e associazioni esterne; Stesura Progetti Funzionali al P.O.F.; Rapporti con il gruppo progettazione Istruzione Superiore. N. 4 Prof. Simonetti Gianfranco Coordinamento attività organi collegiali, coordinatori di classe. Coordinamento attività aggiuntive integrative degli alunni. ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ N. 5 Prof. Mattioli Luigi Coordinamento attività con enti e istituzioni esterni alla scuola ▪ ▪ ▪ ▪ N. 6 Coordinamento attività docenti ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ 70 Attività di sostegno agli organi collegiali: Collegio Docenti, incontri con Docenti per programmazioni progetti P.O.F., incontri Funzioni Strumentali e Dirigente Scolastico, ecc. (verbali); Coordinamento della programmazione e progettazione delle visite guidate e7o viaggi d’istruzione e relativo monitoraggio (Alunni e docenti); Definizione criteri partecipazione visite guidate e/o viaggi d’istruzione (assenze, note disciplinari), Coordinamento della programmazione e realizzazione delle attività proposte dall’esterno (concorsi, manifestazioni artistiche, gemellaggi, convenzioni, progetti con le altre scuola, ecc.); Coordinamento tutoraggio soggetti in tirocinio di formazione e orientamento convenzione scuolauniversità, corsi SSIS Valutazione del Sistema dell’Istruzione (SNVSI) ex P.P.); Orientamento post diploma; Realizzazione programmi di sviluppo finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro; Raccordo con le Università e le realtà imprenditoriali del territorio; Promozione stages presso Università e/o Industrie; Progettazione e coordinamento delle attività di formazione e aggiornamento dei docenti; Formazione adulti (alfabetizzazione informatica,linguistica; Coordinamento informatizzazione scrutini ed esami; Accoglienza nuovi docenti e tutoraggio; Accordo di rete. Comitato di Valutazione: esercita le competenze in materia di anno di formazione del personale docente dell’istituto e di riabilitazione del personale docente Consiglio di classe: è costituito dai docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori, e degli studenti; è presieduto da un docente membro del Consiglio delegato dal Dirigente Scolastico. Sono di competenza del Consiglio di classe: Programmazione educativa e didattica Sperimentazione Valutazione dell’andamento didattico e disciplinare periodica e finale Comunicazione e informazione per studenti e per genitori Responsabile della sicurezza: in ottemperanza alla legge 626, ha il compito di coordinare le attività inerenti la prevenzione e la protezione. Gruppo H : è costituito da docenti che coadiuvati dai colleghi di sostegno, si occupano delle programmazioni didattiche ed educative e delle problematiche relative agli allievi portatori di handicap. Responsabili di Specializzazione: gestiscono i rapporti tra le varie specializzazioni e la Dirigenza Scolastica ed Amministrativa. Elaborano e curano gli acquisti inerenti le risorse materiali su proposta dei colleghi di specializzazione. Responsabili di laboratorio: coordinano il funzionamento dei laboratori dei vari indirizzi curandone anche l’inventario. Collaborano con i responsabili di specializzazione. Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nella esecuzione degli atti a carattere amministrativo- contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna. Firma tutti gli atti di sua competenza. Segreteria Amministrativa: i dipendenti della Segreteria amministrativa operano a stretto contatto con il Direttore dei Servizi Generali ed amministrativi, svolgendo le seguenti mansioni: - gestione amministrativo- contabile- fiscale del personale dell’istituto; - gestione liquidazione compensi accessori e pagamenti fatture; - predisposizione dei bilanci preventivi e consuntivi; - collegamenti diretti mediante Intranet con il M.P.I. per richieste e/o inserimenti dati dell’Istituto. Segreteria Didattica: il personale della segreteria didattica supporta al dirigente, al vicario, al Direttore Amministrativo, ai collaboratori del dirigente, ai docenti, ed agli alunni e alle loro famiglie per: • Tutte le incombenze di carattere didattico; • Informazioni inerenti la scuola; • Gestione protocollo per corrispondenza in arrivo ed in uscita; • Sportello didattico: richieste dell’utenza. Magazzino: Il personale è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e dei prodotti in giacenza; Collaboratori scolastici: assolvono a compiti di sorveglianza connesse alle dell’istituzione scolastica. Hanno cura dei locali, mobili, oggetti, macchinari, attrezzi e strumenti dell’Istituto. attività Assistenti tecnici: svolgono supporto tecnico preparando materiale e strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori. Collaborano con l’Ufficio Tecnico in relazione agli acquisti di attrezzature tecnico - scientifiche ed al loro collaudo. Sono addetti al riordino ed alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche. 71 Servizi Tecnici Ufficio Tecnico: Gli addetti all’ufficio tecnico (N.2) si occupano della ricezione diretta delle richieste scritte di acquisti e di manutenzione provenienti dagli assistenti tecnici di laboratorio e dai responsabili di specializzazione. Attivano procedure di richieste di preventivi di spesa interpellando le ditte del territorio, predispongono gli elenchi dei fornitori. Operano in stretto contatto con il dirigente scolastico e con il responsabile amministrativo. Collaborano con la Provincia (proprietaria della struttura scolastica) per la manutenzione dell'immobile. Sala stampa:N.1 addetto si occupa della stampa di tutto il materiale didattico, informativo ed illustrativo di cui gli operatori scolastici e gli studenti necessitano. Biblioteca: . L’uso della biblioteca è garantito dalla presenza di un addetto dalle ore 08.00 – 11.00. L’incaricato provvede alla gestione del prestito e della catalogazione computerizzata del patrimonio librario della scuola in continuo aggiornamento Sala tv:N.1 assistente tecnico collabora predisponendo la sala ed i filmati in base alle prenotazioni effettuate dai docenti. Orario di apertura al pubblico degli Uffici di Segreteria: Antimeridiano dalle h. 08.00 alle h. 13.30 Pomeridiano dalle h. 14.30 alle h. 17.30 Sabato: dalle h. 08.00 alle h. 13.30 *(nei mesi di Settembre e Ottobre l’apertura viene anticipata alle ore 07.45 per permettere ai genitori il ritiro dei libretti di giustificazione delle assenze) Orario di apertura per gli studenti: tutti i giorni dalle h. 10.00 alle h. 12.00 Orario di apertura del CIC Nell’a.s. 2006/07 il C.I.C. osserverà il seguente orario di apertura: VENERDI’ dalle ore 9.00 alle ore 13.00 (dott.ssa M.Grazia Giorgi) MODALITA’ DI ACCESSO Si ricorda che al servizio si accede: • direttamente durante le ore di apertura; • attraverso il modulo predisposto, reperibile anche presso la segreteria didattica, compilato con nome/cognome/classe/indicazione del servizio richiesto e imbucato nell’apposita cassetta situata di fianco alla porta della stanza del C.I.C; • tramite i docenti referenti proff. Galiè Narciso e Gurdi Ennio o, comunque, attraverso qualsiasi altro insegnante; • tramite la vicepresidenza (le famiglie anche attraverso prenotazione telefonica). 72 REGOLE DI VITA COMUNITARIA Principi Fondamentali L’Istituzione scolastica ha il dovere di: • • • • • • • • • Garantire la prestazione del servizio scolastico nel rispetto dei principi stabiliti dalla Costituzione della Repubblica e delle Normative emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione; Favorire l’inserimento democratico di tutti gli allievi senza alcuna distinzione di sesso, razza, religione o ideologie politiche; Instaurare rapporti di fiducia tra l’amministrazione e l’utenza; Favorire ogni forma d’informazione completa e trasparente su tutte le attività didattiche; Offrire la massima disponibilità alle famiglie collaborando alla formazione degli allievi; Assicurare l’integrità degli allievi; Garantire ambienti sani ed attrezzature sicure; Promuovere ogni forma di iniziativa scolastica con la collaborazione di tutti gli operatori scolastici secondo criteri di efficacia ed efficienza; Fornire agli studenti una preparazione consona alle personali diligenza e potenzialità. Allievi: Diritti e Doveri Gli allievi hanno il diritto/dovere di: • • • • • • • • • Rispettare il personale della scuola, i compagni ed essere rispettati; Rispettare l’ambiente in cui operano e le attrezzature messe a disposizione dalla scuola; Garantire una assidua presenza a scuola, partecipazione assidua alle attività didattiche; Acquisire autonomia di lavoro consolidando la propria preparazione con un impegno costante in classe ed a casa; Acquisire conoscenze, competenze, capacità consone ad un perito tecnico; Essere informati sui percorsi formativi di ogni disciplina in termini di obiettivi e criteri di valutazione; Visionare le prove scritte elaborate; Conoscere tutte le attività promosse dall’istituto; Partecipare attivamente alle iniziative scolastiche; Genitori: Diritti e Doveri Il genitore ha il diritto /dovere di: • Essere informato sul piano d’offerta formativa; • Partecipare attivamente alle iniziative ed alle riunioni organizzate dall’istituto; • Collaborare con l’istituzione scolastica per la progettazione e la realizzazione del P.O.F.; • Vigilare sul comportamento e l’impegno personale del figlio. Docenti : Diritti e doveri Ogni docente ha il diritto /dovere di: • Educare e formare nel pieno rispetto lavoro e della libertà d’insegnamento; • Svolgere le funzioni secondo le vigenti • Esplicitare la propria offerta formativa valutazione; • Collaborare attivamente e secondo le formativo; dell'applicazione dei principi sanciti dal contratto di normative e secondo il regolamento d’istituto; in termini di contenuti, strumenti di verifica, metodi e proprie competenze alle iniziative del piano d’offerta I DOCUMENTI (La Carta dei Servizi) La Carta dei Servizi è il documento con cui la scuola esplicita le norme generali relative all'organizzazione interna. 73 Tali norme che riguardano tutte le componenti scolastiche (allievi, genitori, docenti, personale A.T.A.) sono elaborate coerentemente alle nuove disposizioni del M.P.I. nell'ambito dell'autonomia scolastica. In particolare per la componente studentesca, il regolamento interno è stato aggiornato ed adeguato allo Statuto delle studentesse e degli studenti, documento promulgato con Decreto del Presidente della Repubblica N 249 del 24 giugno 1998 con lo scopo di attivare una reale partecipazione degli studenti alla vita delle scuole e favorire un dialogo costruttivo fra studenti ed insegnanti. PARTICOLARI SERVIZI OFFERTI DALLA SCUOLA PATENTE EUROPEA La European Computer Driving Licence (ECDL)-“Patente Europea di guida del computer”- è un certificato internazionale comprovante che chi ne è in possesso ha una conoscenza dei concetti fondamentali dell’informatica e sa usare un personal computer nelle applicazioni standard di uso quotidiano. L’AICA (Associazione Italiana per l’informatica ed il Calcolo Automatico) gestisce il progetto ECDL ed ha selezionato l’I.T.I.S. “E. Fermi” come test center, autorizzandolo alla gestione diretta dei corsi e degli esami. Il servizio offerto dalla scuola è rivolto sia agli studenti dell’istituto sia all’utenza esterna. RETE INFORMATICA DI ISTITUTO GESTITA DALLO STAFF TECNICO L’Istituto offre una moderna rete informatica ampliata e costantemente aggiornata da un apposito staff tecnico composto da operatori specializzati della scuola. La presenza di strumenti multimediali favorisce tecniche didattiche all’avanguardia, aggiornamenti costanti di docenti e studenti e comunicazioni celeri con il mondo esterno. Anche gli uffici di segreteria amministrativa e didattica sono stati dotati di PC collegati al server d’Istituto per snellire il lavoro d’ufficio e per favorire un diretto e continuo contatto con gli uffici del Provveditorato e del Ministero della Pubblica Istruzione. Il servizio di rete (organizzato su tre server )è così costituito: Server studenti contenente le cartelle personalizzate degli studenti per l’elaborazione di materiale didattico; Accesso centralizzato ad Internet per docenti e per studenti (per questi l’accesso avviene solo su autorizzazione dei docenti); Server di posta elettronica con servizio relativo ; Siti Internet della scuola con domini itisap.it e itisap.com; Intranet d’istituto con cartelle pubbliche per la pubblicazione e l’archiviazione di piani di lavoro, materiale didattico e documenti di interesse comune; Server docenti e personale A.T.A. con cartelle private per l’archiviazione di documenti personali e di classe; Server di area comune per gruppi di lavoro docenti e/o studenti; Archivio con accesso autenticato da password su server d’istituto per documentazioni relative consigli di classe , comunicazioni della presidenza, percorsi formativi delle singole discipline; 74 LABORATORI DI MATERIE PLASTICHE COME SERVIZIO PER UTENZA ESTERNA I laboratori di materie plastiche hanno in dotazione moderne attrezzature che consentono sperimentazioni didattiche all'avanguardia ed analisi sofisticate di materiali. L'alta tecnologia delle strumentazioni e le competenze specifiche altamente qualificate dei docenti della specializzazione consentono un servizio non solo interno alla scuola ma anche per l’utenza esterna che faccia apposita richiesta al dirigente scolastico. 75 CAP.5 Area della Formazione FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DOCENTI E A.T.A. La formazione e l'aggiornamento sono un diritto ed un dovere per ogni docente in quanto funzionali allo sviluppo della professionalità e costituiscono il fulcro della realizzazione del P.O.F. In ogni istituzione scolastica il Piano annuale delle attività di aggiornamento destinate ai docenti, è deliberato dal Collegio dei Docenti coerentemente agli obiettivi e ai tempi della programmazione dell'attività didattica. Per il personale A.T.A. l'aggiornamento è finalizzato a migliorare la qualità professionale per realizzare le esigenze connesse al regime dell'autonomia della scuola così come stabilito dalla normativa vigente. Su delibera del Collegio dei Docenti anche per l'anno scolastico 2002/03,le attività di formazione del personale docente e non docente saranno scelte e programmate in base ai dati emersi da appositi questionari proposti ai predetti operatori scolastici e secondo i seguenti criteri: • Aggiornamenti interni tenuti da docenti dell'istituto e con l'ausilio di strumenti in possesso della scuola; • Partecipazione alle iniziative di aggiornamento e formazione ai corsi proposti dal M.P.I., dall'I.R.R.S.A.E. Marche, dal Provveditorato agli Studi, da enti esterni preposti a tale servizio. FORMAZIONE PERMANENTE PER L'EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE IN ETA' ADULTA BIENNIO: stesse materie e programmi del corso diurno con orario ridotto a 29 ore nella prima classe e 30 ore nella seconda classe. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Specializzazione Informatica corso serale MATERIE DI INSEGNAMENTO III IV V Religione / Attività Alternative Lingua e Lettere Italiane Storia ed Educazione Civica Lingua Straniera (inglese) Matematica generale,applicata e Lab. Educazione Fisica Calcolo delle probabilità,statistica,ricerca operativa e Lab. Elettronica e Laboratorio Informatica generale,applicazioni tecnico scientifiche e Lab. Sistemi, automazione e Lab. 1 3 1 2 5 (2) 1 3 1 3 1 2 5 (2) 1 3 1 3 1 2 4 (2) 1 2 5 (2) 5 (3) 5 (2) 5 (3) 5 (2) 5 (2) 4 (2) 4 (2) 6 (3) 30 30 30 Totale ore settimanali * le ore tra parentesi sono di laboratorio Nell’anno scolastico 2006/07 non è stato attivato alcun corso. 76 PROFILO PROFESSIONALE Il perito industriale per l'informatica trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione di software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l'esercizio di sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo di applicazione. In tali ambiti il perito potrà : • collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione di programmi applicativi; • collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione; • sviluppare piccoli pacchetti di software nell'ambito di applicazioni di vario genere, come sistemi di automazione e di acquisizione dati, calcolo tecnico-scientifico, sistemi gestionali; • progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni; • pianificare lo sviluppo di risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati; • curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati; • assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul software e sull'hardware. FORMAZIONE STUDENTI INIZIATIVE DI RACCORDO CON LE REALTÀ SOCIO- ECONOMICHE • STAGES ESTIVI Oltre alle normali attività didattiche, ai progetti ed alle attività integrative esplicitate nell'area della didattica, ad integrazione della formazione personale e professionale dello studente, l'istituto in stretta collaborazione con le industrie del territorio organizza stage estivi per gli allievi delle classi quarte (per le classi terze e quinte su richiesta del Coges) dell'istituto. 77 CAP. 6 AREA DELLA VALUTAZIONE VALUTAZIONE ALLIEVI La valutazione è uno dei momenti più significativi e delicati del lavoro del docente. Essa si concretizza nella formulazione di un giudizio globale sulla crescita formativa dell’allievo espresso mediante un voto in decimi . VALUTAZIONE FINALE Il Decreto Ministeriale n.523 del 29/8/94 ha abolito gli esami di riparazione, e pertanto, il Consiglio di classe è obbligato a valutare ogni allievo scegliendo tra due alternative, promosso o non promosso. Il Collegio dei docenti, nel pieno rispetto delle normative vigenti, ha deliberato i seguenti criteri generali di valutazione affinché ci sia omogeneità di giudizio all’interno di una classe e tra classi parallele: (dalla Carta dei servizi) • L'alunno verrà dichiarato non promosso quando le insufficienze riportate siano rappresentative di carenze che nella loro globalità ,secondo il parere del Consiglio di classe, non consentono l'ammissione e la frequenza alla classe successiva; • L’alunno verrà dichiarato promosso quando abbia riportato la sufficienza in tutte le discipline o quando presenti una insufficienza in una o più discipline che non pregiudichi: - la possibilità da parte dell’allievo di seguire proficuamente il percorso formativo dell’anno successivo; - il raggiungimento degli obiettivi minimi consoni al proseguimento degli studi entro l’inizio dell’anno scolastico successivo e l’acquisizione dei contenuti propri delle discipline interessate. L'allievo sarà dichiarato in tal caso promosso con debito formativo nelle discipline in cui non ha raggiunto gli obiettivi prefissati e quindi la piena sufficienza. CREDITO FORMATIVO Tutte le attività svolte dall'allievo, nel corso del triennio di specializzazione presso enti esterni alla scuola, debitamente documentati e reputati dal consiglio di classe costruttivi e coerenti alla formazione personale dell'individuo in crescita ed alla formazione professionale dell'allievo danno diritto, come da normativa vigente ad un punteggio ai fini dell'esame di stato. CREDITO SCOLASTICO Come stabilito dalla normativa vigente (D.P.R.323/98) il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale di ciascun degli ultimi tre anni di scuola, un apposito punteggio denominato credito scolastico. La somma dei singoli punteggi attribuiti costituisce il credito scolastico con cui il candidato si presenta agli esami di stato ed esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva con particolare riguardo al profitto, frequenza scolastica, interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo, alle attività dell'area di progetto ed integrative. 78 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE POF I principi di trasparenza, efficacia ed efficienza della P.A., il diritto alla partecipazione attiva del genitore e degli studenti al dialogo educativo dettati dall'autonomia scolastica e la necessità degli operatori scolastici di adeguare l'offerta formativa e l'organizzazione scolastica ai bisogni degli studenti dettano implicitamente l'adozione di strumenti di monitoraggio e di valutazione di quanto esplicitato nel presente P.O.F. La valutazione della qualità del servizio scolastico non si configura e non va confusa con eventuale sistema di controllo fiscale dei singoli operatori, la cui sinergia è indispensabile per la realizzazione di tutte le attività proposte .Valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema scolastico dell'istituto nel suo complesso vuol dire: • individuare aree e punti di eccellenza e disagio dell'offerta formativa; • evitare la standardizzazione del processo di erogazione del servizio scolastico; • rispondere adeguatamente alle diverse richieste dell'utenza ,delle aziende e degli enti locali e del territorio in cui la scuola si colloca. L'istituto quindi, seguendo una prassi già collaudata, attuerà anche per l' a.s. 2004/2005 il seguente percorso valutativo: ¾ valutazione interna mediante monitoraggi in itinere e/o finali per: • corsi di recupero; • corsi di approfondimento e attività aggiuntive; • bisogni formativi dei docenti; • corsi di formazione dei docenti; • orientamento; • rilevazione sulla efficacia del P.O.F.; • rilevazione mediante questionari sulle esigenze di studenti e genitori e del contesto esterno. Sarà quindi monitorato complessivamente il P.o.f. nella corrispondenza esistente tra dichiarato, eseguito, e percepito. ¾ valutazione esterna rispondendo con tutti i dati oggettivi, utili alle iniziative di valutazione promosse dagli organi (CEDE ovvero Centro Europeo dell'Educazione , M.P.I.) preposti alla valutazione nazionale del sistema d'istruzione. 79