Tre master e tante opportunità lavorative in più

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Tre master e tante opportunità lavorative in più
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Contributi
l’infermiere 7/2005
Sui muri di un ospedale le paure e le speranze di chi aspetta che suo figlio,
il suo amico, il suo fidanzato esca dal coma
I GRAFFITI DELL’ANIMA
“È
già il quinto giorno che dormi: mi sembra che possa bastare, non credi? Apri gli occhi e torna con
noi”. Ecco uno dei tanti messaggi lasciati sui muri intorno al reparto di Rianimazione dello Spedale Civile di Brescia e raccolte nel volume I graffiti dell’anima.
Sono le parole scritte da chi, impotente, aspetta che
un suo caro superi quella fase critica che lo tiene
sospeso tra la vita e la morte. Da chi, durante le lunghissime ore in attesa di ricevere una buona notizia da parte dei medici, vede in un muro e in un
pennarello l’unico strumento per esprimere la paura, la speranza, il dolore e il ricordo di un figlio, di
un fidanzato, di un amico che si trova in coma. E
così graffiti raccontano le storie dei pazienti, per lo
più giovani e vittime di incidenti stradali, e di chi li
aspetta per tornare a vivere insieme.
Scritte scoperte quasi casualmente da una infermiera dell’ospedale e raccolte in un album fotografico prima che i lavori di manutenzione li facessero scomparire per sempre. Un giorno, infatti, a causa di un guasto all’ascensore, Angela Giovanna Ferrari fu costretta ad utilizzare le scale per
spostarsi al piano inferiore e mentre percorreva
la scalinata non poté fare a meno di notare le cen-
tinaia di scritte sui muri che gli operai stavano ripulendo per i lavori di ristrutturazione dell’edificio. Quei graffiti attirarono subito l’attenzione di
Angela, che si accorse che non si trattava di scarabocchi o di disegni inutili, ma di pensieri che i
parenti e gli amici dedicavano a chi era in coma
e, in quel momento, non poteva ascoltarli.
“Circa tre anni fa – ha raccontato Angela Ferrari – mi sono ritrovata quasi per caso davanti agli
occhi nove piani di scale di graffiti, disegni, storie, speranze e lacrime. La sensazione è stata quella di trovarmi in un girone dantesco”. Decisa che
quelle parole non potevano scomparire con una
pennellata di bianco, Angela chiamò il suo collega Alberto Re e, con il suo aiuto, fotografò i
graffiti. Angela racconta di essere stata giorni e
giorni a guardare le fotografie senza sapere esattamente cosa farne. Poi l’idea di realizzare un libro per raccontare le storie di quei disegni i di
quelle persone. È nato così I graffiti dell’anima,
patrocinato da Spedali Civili, Provincia, Aci e Associazione vittime della strada. Il volume è stato
pensato secondo una suddivisione in tre sezioni: Immagini, Parole, Poesie. Nella prima si trovano i disegni della scalinata dell’ospedale, cattu-
rati dalla macchina fotografica di Ferrari e Re;
nella seconda sezione sono invece raccolti i racconti e le interviste realizzate dagli autori a coloro che hanno superato la fase critica dopo l’incidente e hanno voluto rilasciare una testimonianza delle loro emozioni. Infine i pensieri, cioè
una serie di poesie composte da chi ha lasciato
una parte di sé al Reparto di rianimazione o da
Bevande alcoliche:
QUANTO SI PUÒ BERE?
di Francesco Ceccalupo
Le bevande alcoliche contengono alcol etilico (o etanolo) in una concentrazione che deve essere indicata per
legge sulle etichette.
L’alcol etilico è una sostanza liquida ed incolore - contenuta in concentrazioni diverse nel vino, birra, liquori, superalcolici in generale - che si forma per fermentazione
di alcuni zuccheri semplici o per distillazione del mosto
fermentato.
La cultura dominante nei Paesi europei identifica il vino,
la birra o il liquore come bevande-alimento e una vasta
storiografia documenta la simbologia positiva da sempre
legata al loro consumo.
Tuttavia per gli effetti che provoca sul nostro organismo,
uniti ad un consumo inconsapevole, l’alcol è stato definito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) una
droga; esso infatti:
• è una sostanza psicoattiva: altera il funzionamento del
sistema nervoso centrale;
• può dare dipendenza fisica e psichica;
• procura assuefazione: per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare costantemente la dose;
• ha conseguenze sul piano individuale, sociale e familiare.
Contributi 11
chi, in quel reparto, ha dovuto pronunciare un
doloroso addio.
ATTENZIONE
AGLI INCIDENTI STRADALI
Graffiti anche per sensibilizzare i giovani sul problema della sicurezza stradale. Scelto come strenna
Aci per il Natale 2004, il volume di Ferrari e Re ha
inoltre accompagnato la campagna contro gli incidenti stradali promossa negli scorsi mesi dall’assessorato ai Lavori pubblici della provincia di Brescia
e rivolta soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Dieci conferenze itineranti, tra marzo e giugno
del 2005, nel corso delle quali, con il supporto delle opere raccolte in I graffiti dell’anima, si è cercato
di mettere in guardia i ragazzi dai comportamenti a
rischio, in particolare quando si è alla guida di un’automobile. Per ricordare che basta un istante, un piccolo gesto imprudente per cancellare una vita.
Per far comprendere il tema degli incidenti stradali nella sua interezza, sono stati chiamati a partecipare agli incontri alcuni medici, rianimatori, ma anche i rappresentanti dell’Associazione familiari e
vittime della strada, le cui testimonianze lasciano
spesso un segno profondo nella mente degli ascoltatori. Proprio come accade sfogliando le pagine
de I graffiti del cuore, i cui protagonisti sono in gran
parte ragazzi vittime di incidenti stradali, magari
per un casco non indossato, per un bicchiere di
troppo, per una corsa in discoteca il sabato sera.
ANGELA GIO FERRARI, ALBERTO RE
GRAFFITI DELL’ANIMA
Vannini Editrice 2004
Pag. 96, euro 13,00
Nel compiere una panoramica sulla problematica connessa al consumo di alcool, nascono spontanee domande del tipo: quanto alcol possiamo bere? Ovvero, qual è
il tasso di alcol presente nel sangue? Che effetti procura
al nostro organismo?
Cerchiamo di capire attraverso valori sperimentali e formulazioni matematiche indicative quali sono le dosi e i
limiti imposti al consumo dell’alcol.
Una bottiglia di vino dalla capacità di 750 ml o una di birra dalla capacità di 330 ml riportano in etichetta la percentuale in volume di alcol etilico e non i gradi, come erroneamente si crede; se troviamo ad esempio scritto 12%
vol significa che su 750 ml di vino il 12% è di etanolo; ovvero 750 x 12% = 90 ml. La densità dell’etanolo è di 0,79
g/ml; quindi 90 ml x 0,79 g/ml = 71,1 g è la massa dell’alcol etilico disponibile.
Consideriamo inoltre che, in termini di calorie, 1g di alcol etilico fornisce al nostro corpo circa 7 kcal. Quindi
se bevessimo un’intera bottiglia, da un punto di vista delle calorie, immetteremmo (7 kcal x 71,1 g) circa 498 kcal,
un quarto o un quinto del fabbisogno giornaliero di un
individuo adulto.
Per conoscere il quantitativo in grammi assunti è sufficiente moltiplicare la % vol alcolica per 0,8 (densità dell’alcol); si ottengono così i grammi di alcol contenuti in
100 ml (circa un calice di vino).
L’alcolemia o tasso alcolico nel sangue del bevitore è influenzato oltre che dalla quantità di alcol assunto anche
da altri fattori, quali:
• la modalità di ingestione a digiuno o durante il pasto e
il tempo trascorso dall’assunzione;
• la % in vol alcolica della bevanda;
• la massa del bevitore: una persona di costituzione snella ha meno sangue in corpo di una persona di costituzione robusta e quindi a parità di consumo alcolico avrà
una maggiore concentrazione di alcol nel sangue;
• il sesso: il fegato della donna ha una capacità ridotta ri-
spetto a quello dell’uomo di metabolizzare l’alcol;
• altri fattori come l’età, la condizione lavorativa, l’etnia,
lo stato di salute psico-fisico.
Perciò non è possibile individuare una soglia alcolica,
cioè il limite tra bere normale e bere patologico o a rischio, che sia valida per tutti o anche solo per gruppi di
individui; è per motivi precauzionali che il Codice della
Strada italiano art. 186 Dl 151/2003 fissa a 0,5 g di alcol/litro di sangue il limite legislativo oltre il quale scattano sanzioni per i guidatori di autoveicoli.
È invece possibile calcolare caso per caso, benché in maniera approssimativa, il livello di alcolemia con la seguente
formula dovuta a Widmark, che rappresenta il rapporto
tra peso corporeo e sangue.
Tasso alcolico (TA g/l) = Quantità(ml) x (% vol/100) x
0,789 (g/ml) x 1,055 (g/ml) : [Massa corporea (kg) x FattoreWidmark]. Il Fattore Widmark è 0,73 per gli uomini
ed è 0,66 per le donne. Il prodotto Quantità (ml) x (%
vol/100) indica la quantità in millilitri dell’alcool introdotti nell'organismo. La densità dell’etanolo è 0,789 quindi il prodotto dei ml per 0,789 restituisce i grammi di alcool introdotti nell'organismo. La densità del sangue umano è 1,055 g/ml.
L'alcol si diluisce in tutti i liquidi del corpo, che costituiscono il 73% del peso complessivo. Per questo il fattore Widmark per gli uomini è 0,73; ma per le donne è 0,66
perché il metabolismo è diverso.
Combinando tutte le costanti numeriche presenti nella
formula di Widmark, si ottiene per gli uomini: (1/100) x
0,789 x 1,055/0,73 = 0,0114. Per comodità è possibile arrotondarlo a 0,0115; è il di Widmark (NW). Per le donne
basta sosotituire 0,66 al posto di 0,73 e si ottiene 0,0126,
arrotondabile a 0,0130.
Esempio: Simona (con massa corporea di 50 kg) beve una
lattina (330 ml) di birra doppio malto (8% vol). Calcoliamo il suo tasso alcolico:
TA (g/l) = 330x8x0,0130 = 0,686 g/l
50
cioè superiore al limite ammesso; quindi Simona non può
guidare.
Attenzione. Tutto questo è valido a digiuno e per un'ora dal momento in cui la persona inizia a bere. Dopo
un'ora, il tasso alcolico inizia a scendere di 0,01 g/l
ogni 4 minuti, che corrisponde a 0,15 g/l all'ora.
Effetti dell’alcolemia sul comportamento e sulla guida
TASSO
EFFETTI
ALCOLICO (g/l)
0.3
leggera euforia
0.5
euforia, alterazione delle
percezioni e dell'equilibrio,
diminuzione della prontezza
di riflessi
0.8
alterazioni marcate
del comportamento
e dell'equilibrio, riduzione
della prontezza di riflessi,
della visione laterale
e della capacità di giudizio
1.6
percezioni fortemente ridotte,
difficoltà nel camminare
e guidare
3 e oltre
confusione mentale,
aggravabile a coma o morte
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Contributi
l’infermiere 7/2005
Al via a Roma, Firenze e Milano nuovi corsi post laurea
TRE MASTER
e tante opportunità lavorative in più
GRAZIE ALL’IMPEGNO DELL’IPASVI, TRE ATENEI ITALIANI ATTIVANO DA QUEST’ANNO ACCADEMICO
CORSI POST UNIVERSITARI DI PRIMO LIVELLO IN INFERMIERISTICA LEGALE: SI TRATTA DI UNA TEMPESTIVA RISPOSTA
ALL’AUMENTO DELLE RESPONSABILITÀ LEGATE ALLA PROFESSIONE E ALLA DOMANDA DI NUOVE COMPETENZE
SIA DENTRO CHE FUORI GLI OSPEDALI
DI
L’
SILVESTRO GIANNANTONIO
infermiere ha prospettive sempre più ricche per perfezionare e completare il proprio iter formativo. Come avviene per quasi tutte le altre aree del sapere in
Italia, anche lo studio delle Scienze infermieristiche
prevede l’attivazione di master post universitari di
primo livello in grado di licenziare professionisti con
competenze avanzate.
Firenze, Milano e Roma sono i tre atenei capofila di
un’importante novità: l’attivazione a partire da quest’anno accademico di una nuova proposta di master che attengono all’area dell’Infermieristica legale. L’iniziativa è stata sostenuta da un lavoro preparatorio dell’Ipasvi, che ha curato la definizione delle linee guida relative agli ordinamenti didattici e ha
stimolato l’attivazione dei corsi.
I master riguardano Metodologia e analisi della responsabilità professionale dell’area infermieristica (Firenze), Infermieristica e Ostetricia legale e forense (Milano), Infermieristica forense e responsabilità del governo clinico (Roma). I corsi sono a numero chiuso e per
accedervi i candidati dovranno affrontare una selezione pubblica con test a risposta multipla, integrata, solo a Firenze, anche da una successiva prova orale. Trenta i posti disponibili per ciascun ateneo, con
le iscrizioni da perfezionare, a seconda dei casi, tra
la fine di settembre e la metà di novembre (vedi tabella).
Gli obiettivi formativi sono orientati in due direzioni fondamentali: quella della prevenzione dei rischi
e quella della consulenza professionale in ambito legale. La prima tende a fornire allo specialista competenze da utilizzare nell’ambito delle strutture sanitarie, soprattutto ospedaliere, per studiare e prevenire eventi che possono sfociare nell’errore e per
formare gli operatori a comportamenti corretti. La
seconda è legata alla capacità di questa nuova figura di infermiere specialista di orientarsi nella casistica dei contenziosi, analizzando le responsabilità
professionali in rapporto al quadro legislativo.
L’importanza del percorso didattico viene rimarcata
con soddisfazione dal vicepresidente Ipasvi, Gennaro Rocco: “Oggi l’autonomia e la responsabilità
dell’infermiere sono cresciute; per questo è sempre
più importante conoscere a fondo la normativa vigente. Al termine del master lo studente sarà in grado di fornire prestazioni competenti nei vari settori
di applicazione forense dell’attività infermieristica
ed ostetrica: dalla violenza sessuale alla medicina penitenziaria, per arrivare alla collaborazione diretta
con l’Autorità giudiziaria”.
Rocco coordinerà in prima persona il master attivato
presso “Tor Vergata” a Roma, mentre a Firenze il suo
omologo sarà Danilo Massai, del Comitato centrale
I nuovi corsi ai raggi x
UNIVERSITA’ DI FIRENZE UNIVERSITA’ DI MILANO UNIVERSITA’ DI ROMA
“TOR VERGATA – SEDE IDI
TITOLO MASTER
Master di I livello in Metodologia e analisi della responsabilità professionale
nell’area infermieristica
Master di I livello in InferMaster di I livello in Infermieristica e Ostetricia legale mieristica forense e respone forense
sabilità nel governo clinico
DIPARTIMENTO
DI AFFERENZA
Dipartimento di Anatomia,
Istologia e Medicina Legale
Dipartimento di Medicina
Legale
Cifaps (Centro interdipartimentale formazione aggiormamento e promozione
professioni sanitarie)
SEDE DIDATTICA
Le attività didattiche si svolgeranno presso il Dipartimento Formazione Azienda
Usl 11, Piazza Ristori 1, Empoli
Il corso si svolgerà presso il
Collegio Ipasvi, Via Adige n.
20, Milano e presso l’Istituto di Medicina legale e delle
assicurazioni , Via L. Mangiagalli n. 37, Milano
Le attività didattiche si svolgeranno presso il Centro di Formazione e studi sanitari P.L.
Monti – Idi, Via di Santa Maria Mediatrice 22/g, Roma
PRESIDENTE/DIRETTORE
Prof. Gian Aristide Norelli
Prof. Antonio Farneti
Prof. Giovanni Arcudi
COORDINATORE
Prof. Danilo Massai
Prof. Giovanni Muttillo
Prof Rosaria Alvaro
Dott. Gennaro Rocco
Coordinatore di sede:
Elena Porcù
MODALITA’ DI SELEZIONE
La selezione dei candidati avverrà tramite una prova scritta
(test a risposta multipla) ed un
colloquio orale, su tematiche
attinenti ai prerequisiti necessari per l’ammissione al master
La selezione per l’ammissione
al corso avverrà tramite una
prova scritta sotto forma di test
a risposta multipla, nonché sulla base della valutazione del
curriculum vitae et studiorum
La selezione dei candidati
avverrà per concorso sotto
forma di prova scritta consistente in un test a risposta
multipla
POSTI DISPONIBILI
Il numero massimo delle
iscrizioni è 30
Il numero massimo delle
iscrizioni è 30
Il numero massimo delle
iscrizioni è 30
DESTINATARI
Infermieri e infermieri pediatrici
Professioni sanitarie infermieristiche e professione
sanitaria ostetrica
Infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche
PERCORSO FORMATIVO
Secondo la pubblicazione della Federazione Nazionale Ipasvi “Linee guida per il master
di primo livello: Metodologia e analisi della responsabilità professionale”
SCADENZA ISCRIZIONI
16 NOVEMBRE
30 SETTEMBRE
14 OTTOBRE
PER INFORMAZIONI
Studenti Point Empoli
Piazza Ristori, 1
50053 Empoli (Fi)
Tel. 0571 704911/2
www.med.unifi.it
[email protected]
Collegio Ipasvi
Via Adige n.20
20135 Milano
Tel. 02.59900154 - fax
02.55189977
[email protected]
Segreteria Centro di formazione e studi sanitari P.L.
Monti – Idi
Via di Santa Maria Mediatrice, 22/g
00165 Roma
Tel. 06 39366062-59
Fax 06 39366066
www.uniroma2.it
[email protected]
Ipasvi. “È stato decisivo - commenta Massai - il nostro
intervento presso le Università, alcune delle quali si
sono mostrate molto sensibili alle esigenze della categoria e proiettate verso un confronto costruttivo con
il mercato del lavoro, oggi in grande trasformazione.
Un master di primo livello da 1.500 ore in un’area così innovativa non è qualcosa che si possa improvvisare dall’oggi al domani: presuppone non solo un grande lavoro di elaborazione dei contenuti, degli obiettivi formativi e delle metodologie didattiche da proporre, ma anche un confronto serrato con le istituzioni accademiche, che come Ipasvi abbiamo condotto
in varie sedi per sostenere la validità della proposta”.
Ma quali sono le prospettive occupazionali di un in-
fermiere formatosi con un master in Infermieristica
legale? “Potrà operare in ambito intraospedaliero,
come nell’area dell’emergenza/urgenza, in Dipartimenti di psichiatria, nelle Direzioni sanitarie, nelle
Unità di risk management, nei Centri di servizio violenze sessuali ecc. – spiega Giovanni Muttillo, presidente del Collegio Ipasvi di Milano-Lodi e coordinatore del master per l’Università di Milano – Ma numerose sono le opportunità di lavoro anche in ambiti extraospedalieri, per esempio Asl, Sert, Noa, Consultori, Tribunali, Agenzie assicurative, Istituti penitenziari, Istituti ed enti previdenziali, Ministero della Salute ed Assessorati regionali alla Sanità, Forze
armate e Polizia giudiziaria”.