Da osservatrice a Volontaria del Soccorso Ciao

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Da osservatrice a Volontaria del Soccorso Ciao
Da osservatrice a Volontaria del Soccorso
Ciao,
mi chiamo Viviana Portaluppi, lavoro come infermiera presso il Servizio Dialisi dell’Azienda Ospedaliero
Universitaria “Maggiore della Carità “ . Da anni mi interesso di problematiche etiche e bioetiche. A
conclusione quest’anno del Master biennale di Bioetica presso la Facoltà Teologica di Torino ho discusso
una tesi sul Volontariato nell’emergenza pre ospedaliera.
Da cosa è nata questa idea? Innanzitutto dalla conoscenza con i Volontari del Soccorso di Novara Soccorso
che prestano servizio di accompagnamento dei pazienti che afferiscono al mio reparto e poi, dalla
curiosità. Che cosa spinge le persone, al giorno d’oggi a regalare il loro tempo libero al servizio di chi
soffre? Chi sono i Volontari che vediamo impegnati sui mezzi di soccorso della nostra città?
Con una lettera di presentazione al Presidente dell’Associazione Novara Soccorso, Sig. Noè Stefano, ho
chiesto l’autorizzazione a poter frequentare e salire sui loro mezzi di soccorso come “quarto” Volontario;
un osservatore !
80 ore sui loro mezzi ed ho conosciuto delle persone eccezionali. Per operare nel settore del volontariato,
è oggi necessaria un'efficiente preparazione dei Volontari, al fine di poter offrire servizi efficaci ed
adeguati alle crescenti esigenze di una società sempre più complessa ed articolata.
Essere Volontari del Soccorso, per loro è un’ attività che viene dal profondo del cuore; essere una
persona che aiuta gli altri senza avere compensi o ringraziamenti, penso che non sia alla portata di tutti,
specialmente nel mondo di oggi, dove, spesso, non si fa niente per niente.
Nel mio percorso come “Volontario”, ho potuto constatare che la preparazione dimostrata durante gli
interventi verso persone momentaneamente incapaci di esprimere un consenso, per l’età, per la
situazione clinica temporanea, fa emergere il saper “prendersi cura” dell’altro. Al centro del loro agire ci
sono le persone, considerate nella loro dignità umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni
familiari, sociali e culturali in cui vivono.
I Volontari con cui ho condiviso le emergenze, sono Volontari preparati ad affrontare con competenza la
gestione della persona, sempre posta al centro dell’attenzione e soccorsa rassicurandola senza perdere
mai di vista l’obiettivo finale, il corretto soccorso primario per un tempestivo arrivo presso il triage
infermieristico del Pronto Soccorso.
Alla base dei loro interventi, ho sempre visto compartecipazione alla sofferenza altrui. Sanno ascoltare la
persona, informarla sull’accaduto, sull’immediato futuro. Si crea un’intesa con la persona; senza intesa
finiscono per fallire anche le migliori intenzioni.
Solo in seguito lasciano la persona alla medicina, con i suoi farmaci e i suoi interventi.
I loro farmaci a bordo? Ossigeno, amore e competenza in ciò che fanno per tutti noi nel momento del
bisogno.
È significativo un episodio personale: all’uscita dal reparto di dialisi vengo avvicinata da una signora che
mi saluta e dice: “ mia sorella era una grande donna, ora non c’è più. Grazie per quello che avete fatto per
noi quella sera e grazie a lei per le parole che mi ha detto.”
Mi sono sentita orgogliosa per quelle parole dette in riconoscenza per il soccorso prestato quella sera.
Essere di aiuto alle persone che soffrono rende migliori , fa bene al cuore.
In questi frangenti oltre al soccorso alla persona sono importanti la relazione di aiuto verso il parente che
accompagna. Una mano sulla spalla, un sorriso, una parola di conforto possono rivelarsi “terapeutiche”.
Il mio grazie personale a tutti i Volontari del Soccorso dell’Associazione Novara Soccorso.
Ora anch’io, nel mio piccolo , sono una di loro ! Con orgoglio!!!!!!!!!!!!!
“ Non chiederti cosa puoi prendere dalla vita.
Chiedi piuttosto che cosa puoi dare alla vita”
Viktor Frankl
(Neurologo, psichiatra e filosofo austriaco)