le 10 leggi della selezione

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le 10 leggi della selezione
ACCORDO CONFESERCENTI - MIND CONSULTING ITALIA
Strumenti pratici per le piccole e medie imprese
LE 10 LEGGI DELLA SELEZIONE
"Questa è la prima volta nella storia del mondo imprenditoriale in cui oggi
puoi essere fortissimo in quello che stai facendo, ma domani essere tagliato
fuori" sostiene Ken Blanchard stratega del management e della
produttività. La differenza tra il successo ed il fallimento di un'impresa si
gioca nell'avere le persone giuste al posto giusto e nel saperle gestire.
Per essere scelti dal
consumatore moderno,
informato ed esigente, è
necessario essere unici
in quello che si fa.
Provare a competere
sulla base del prezzo
con un paese come la
Cina
che
produce
milioni di articoli-imitazione, è una battaglia persa in
partenza. La fonte di unicità,
inimitabile ed
inesauribile, risiede nel capitale umano dell'azienda,
le persone dello staff che, con il proprio talento e le
capacità di interazione, di innovazione o di creatività,
sono in grado di aggiungere del valore distintivo al
prodotto o al servizio che l'azienda vende.
I principali esperti di business sostengono che, in
quest'era della "terza rivoluzione", ogni azienda ha la
possibilità di diventare 50 volte più redditizia o al
contrario di chiudere i battenti il giorno dopo. La
differenza nel prendere l'una o l'altra direzione si gioca
tutta nel sapersi circondare di lavoratori di talento, i
cosiddetti Knowledge workers o “colletti d’oro”;
collaboratori motivati e propositivi in grado di
sviluppare valore aggiunto e di trasformare ogni
occasione di acquisto in una esperienza unica per il
cliente. Questo vale soprattutto per le aziende di
piccole e medie dimensioni e
per gli esercizi
commerciali poiché, nella competizione gomito a
gomito, la differenza fatta dalla qualità del persone è
ancora più evidente e percepibile.
Per ogni imprenditore che
punti al raggiungimento dei
propri obiettivi, la selezione,
la
formazione
e
la
motivazione del personale,
si parli di 3 o di 300
collaboratori, sono oggi
questioni prioritarie e non più
marginali
"La
grande
differenza
nella
mia
impresa" afferma
Lex
Werner, titolare di uno dei
colossi americani nella distribuzione di capi di
abbigliamento "è avvenuta nel momento in cui mi
sono reso conto che non mi dovevo occupare di
maglioni, ma di persone!”.
LE 10 LEGGI DELLA SELEZIONE
Riuscire ad assumere persone di valore sembra
essere una delle sfide più difficili cui sono sottoposte
le imprese moderne. Le aziende hanno bisogno di
Talenti, ma trovarli non è semplice. La selezione
spesso si arena o fallisce perché vengono utilizzati
mezzi di comunicazione inadeguati, o un budget
insufficiente o si adottano criteri di valutazione errati.
Esistono delle regole precise per effettuare una
selezione di successo. Seguire queste 10 regole
garantisce di gestire il processo di ricerca e selezione
con efficacia e di trovare la persona giusta.
1.La legge della decisione
La partenza è sempre un momento strategico per
qualsiasi attività. Spesso la mancanza di
programmazione, il fatto di
dare alcuni elementi per
scontati
o
la
scarsa
chiarezza
di
idee
pregiudicano
la
buona
riuscita di un progetto.
Affinché una selezione
parta con il piede giusto è
necessario
innazitutto
prendere la decisione di
voler realmente migliorare la qualità delle risorse
umane esistenti in Azienda. Se un’azienda non
decide veramente di voler trovare una persona di
valore, quella persona non arriverà mai.
2. La legge dell'abbondanza
Una selezione di successo si basa sul criterio della
ABBONDANZA e non dell’ABBASTANZA. Questo
criterio deve essere applicato a tutte le fasi della
selezione. Abbondanza di canali e abbondanza di
candidati. E' necessario utilizzare più canali di
comunicazione possibili per raggiungere il bacino di
potenziali candidati: annunci sui quotidiani, annunci
sui siti web, annunci sui giornali locali e free press,
radio, locandine, passaparola tra dipendenti, clienti,
fornitori, centri per l’impiego, scuole, università, enti
di formazione, aziende di master post laurea, camere
di commercio, riviste di settore, albi professionali,
affissioni in luoghi frequentati dai candidati.
Per
identificare
la
persona giusta serve il
più vasto numero di
persone. È nella quantità
che si trova la qualità.
Non scartate le persone
perché non vi piace il
loro taglio di capelli o
l’accento
con
cui
parlano o i vestiti che
indossano o il modo in
cui hanno scritto il curriculum. Se le maglie della
selezione sono troppo strette le persone valide non
riusciranno ad entrare in azienda.
3.La legge del denaro.
La selezione è un processo in cui è necessario
investire. La legge dell’abbondanza funziona anche sul
piano economico: se una selezione non dispone del
budget adeguato non decollerà. Non è realistico
pensare di reperire un campione sul mercato
spendendo 1000 euro. Se un’azienda non è disposta a
investire, dovrà accontentarsi del “meno peggio” che
trova. Non riuscirà ad attirare i campioni. Perché
trovare le persone di talento costa. Tempo, energie,
risorse. E più la figura professionale è difficile da
reperire più alto sarà l’investimento economico
necessario.
4. La legge dell'eccezionalità.
Il candidato giusto può arrivare da qualsiasi canale
esterno e/o interno. A volte non da quello che era stato
programmato o pensato. Ma non è possibile saperlo a
priori. Di conseguenza ragionamenti del tipo “finora
ho trovato i miei collaboratori con gli annunci sul
giornale locale quindi uso solo quello” oppure “qui da
noi le scuole non forniscono persone in gamba, per cui
è inutile contattarle” oppure “secondo me la persona
adatta alla mia azienda non cerca lavoro sui siti web”
rappresentano la strada maestra verso il fallimento
dell'operazione. Non sappiamo da quale canale
arriverà il candidato giusto e quindi dobbiamo usarli
tutti.
5. La legge della quantità.
La selezione è un processo continuo. Non significa
semplicemente ricoprire dei ruoli mancanti o
necessari. È una costante attività di rinnovamento e
miglioramento. E’ un ingrediente essenziale del
successo di una azienda.
6.La legge della qualità.
La selezione ha veramente successo quando si punta
sul candidato preposto a fare veramente la differenza
per l’azienda e non "sul meno peggio”. La selezione
saprà ancora più di successo se il candidato verrà
scelto sulla base di un 49% di competenza tecnica e di
un 51% di competenza relazionale.
7.La legge della causatività.
La ragione per cui un’azienda non si riempie di
personale valido dipende sempre da una causa interna.
Può sembrare paradossale, ma talvolta è l’azienda
stessa che agisce in modo da tenere le persone valide
lontane. Come? Profilo non ben definito: non è chiaro
esattamente qual è la figura professionale che si sta
cercando.Profilo impossibile: è stato definito un
profilo tropo specifico, che ha eccessivamente ridotto
la probabilità di reperire il candidato, troppi vincoli,
troppi requisiti, troppe richieste. Punti decisionali
multipli: ci sono troppe persone che hanno voce in
capitolo nella decisione finale:il titolare, ma anche la
moglie, anche il responsabile risorse umane, anche il
capo reparto, anche il collega vicino di scrivania.
Volere “tutto subito”: la selezione prevede dei tempi
fisiologici e a volte trovare la persona giusta richiede
di saper aspettare.
8. La legge dell'offerta.
Affinché un’azienda possa attirare e mantenere
persone di qualità, deve essere in grado di proporre
loro un’OFFERTA DI VALORE che sia motivante e
interessante. Provate a porvi la domanda “perché
questa persona dovrebbe venire a lavorare nella mia
azienda? che cosa sono in grado di offrirle?”. Prima di
effettuare un colloquio, è importante identificare
l’opportunità che si può proporre a un potenziale
candidato definendone tutti gli elementi: possibilità di
crescita, retribuzione economica, formazione, benefits,
sviluppi di carriera, acquisizione di competenze
tecniche, ambiente di lavoro.
9. La legge della conoscenza.
La Selezione avrà successo se verranno utilizzate le
Leggi della Selezione e le procedure consolidate di
successo. Ogni volta che vengono introdotte delle
variabili perché “secondo
me le cose dovrebbero
essere fatte in un’altra
maniera” oppure “ perché
qui le cose funzionano
diversamente” o perché
“questo profilo è diverso
dagli altri” si pongono le
basi per una selezione
fallimentare o, nella migliore
delle ipotesi, il risultato si
otterrà in tempi molto
lunghi.
10. La legge della competenza
Ogni persona che sia coinvolta in qualche modo nelle
attività di selezione, chi redige e pubblica gli annunci
di ricerca, chi contatta i candidati, chi effettua i
colloqui, deve conoscere le Leggi della Selezione e
deve rispettarle. Il suo criterio guida sarà quello di
assumere per attitudine e di formare per abilità.
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