Lowen, Pierrakos la nascita della Bioenergetica e della Core

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Lowen, Pierrakos la nascita della Bioenergetica e della Core
Lowen, Pierrakos la nascita della Bioenergetica e della Core Energetica
Nel 1950 Alexander Lowen (1910-2008), che era da poco tornato dall’Europa dove si é laureato in
medicina e psichiatria, chiedeva a John Pierrakos (1921-2001), un medico e psichiatra di origine
greca che come lui aveva prima effettuato con W. Reich (1897-1957) un’analisi personale e
successivamente un training formativo in ​body psychotherapy
​
, di condividere lo studio medico
che John stesso aveva da poco aperto a New York. Come allievi di Reich, sono entrambi
interessati a una visione psicosomatica della medicina e condividono l’idea che la salute mentale
della persona é imprescindibile dalle condizioni del suo corpo. Influenzati dal lavoro del loro
maestro, non sono tuttavia più inclini a seguirlo a causa dell’ostracismo che questi sta subendo da
parte della classe psichiatrica americana, che lo reputa insano, a causa dei suoi studi sull’orgone,
considerati frutto di ciarlataneria. John e Alexander, si distaccano da Reich agli inizi degli anni ’50,
non senza riconoscenza per il maestro che aveva ha aperto loro la strada per una medicina
energetica e aveva saputo andare, per primo, oltre le limitazioni del lavoro di Sigmund Freud, di
cui, come detto in precedenza, Reich era stato uno dei più valenti e apprezzati discepoli.
La pratica clinica nello stesso studio consente loro di confrontarsi ripetutamente sull’efficacia
degli insegnamenti del maestro Reich: grazie all’attività con i pazienti essi potettero condividere
riflessioni teoriche, spunti operativi e scoperte di nuove modalità di intervento terapeutico. E’ in
questo clima fervido e decisamente creativo che nasce la la Bioenergetica, la nuova disciplina
che, pur mantenendo inalterati i cardini della teoria psicosomatica di Reich, ne rappresenta il suo
superamento. Un’evoluzione che si realizzerà attraverso una serie di nuove concettualizzazioni
(tra tutti la più importante sarà
​
il concetto di ​grounding) e di nuovi metodi e specifiche tecniche
corporee da impiegare nella terapia. Ciò al fine di facilitare l’attivazione energetica, la riduzione
dei blocchi e l’espressione delle emozioni. Significativa diviene la pratica bioenergetica di
lavorare ​in piedi, ovvero con
​ il paziente ​sulle sue gambe, una scelta che si configurava come una
vera e propria svolta rispetto alle precedenti abitudini terapeutiche e alle tradizionali aspettative
del paziente stesso. Lowen e Pierrakos inventarono anche un attrezzo da terapia, che
impiegavano per favorire il flusso del respiro, l’alleggerimento delle tensioni e la riduzione dei
blocchi corporei:
​
​il cavalletto bioenergetico. La bioenergetica condividerà con l’approccio di
Reich i seguenti principi:
● l’identità funzionale corpo-mente
● la presenza dei blocchi energetici
● la corrispondenza tra carattere e atteggiamento corporeo prevalente
● il principio di carica-scarica
● l’importanza della respirazione
Pierrakos e Lowen, nel 1954, fondano insieme l’Istituto per l’Analisi Bioenergetica, che aveva sede
nel loro studio al Village, in New York. Nel
​ 1958 Lowen pubblica ​The language of the body. Il libro
risveglia un grandissimo interesse nella comunità scientifica americana, sicché Lowen, a volte da
solo, a volte con il suo amico John, inizia gradualmente a tenere conferenze e workshop negli
Stati Uniti e in altri paesi del mondo, Italia compresa. E’ chiaro che la bioenergetica riesce dove
Reich aveva fallito, ovvero nella diffusione delle teorie psico-corporee post-freudiane. Ciò fu in
parte dovuto al carattere più aperto e meno dirompente di Lowen e Pierrakos rispetto a quello del
maestro, in parte alla differente intenzionalità terapeutica della bioenergetica rispetto alla
vegetoterapia di Reich1 : i suoi ex-allievi non intendevano infatti “rivoluzionare” la società come
invece il loro maestro intendeva fare, né individuavano nella “liberazione sessuale” reichiana
l’obiettivo precipuo dell’attività terapeutica. La bioenergetica era infatti una terapia ​con approccio
centrato sul corpo del paziente ma non era esclusivamente orientata a risolvere problemi di
natura sessuale. Il ventaglio delle sue possibilità era molto più ampio: ristabilimento dell’equilibrio
energetico, risoluzione di tematiche legate alla mancanza di piacere di vivere, connessione con il
proprio autentico sé.
Lowen tuttavia, non negava l’importanza delle tematiche sessuali anzi, come egli stesso
sosteneva, “​l’analisi dei conflitti sessuali è tuttora un punto focale del lavoro terapeutico in analisi
bioenergetica”2 , ma non è così centrale e preoccupante quanto lo era in Reich. Osserva
Galimberti: “se ​Reich collegava gli squilibri nevrotici a un blocco delle soddisfazioni sessuali,
attribuendo all'analisi il compito di liberare l'energia sessuale inibita, Lowen riduce l'importanza
della sessualità e modifica l'obiettivo terapeutico di Reich allargandolo alla più generale capacità
3
di provare piacere e di sperimentare la gioia di vivere” ​.
Un nuovo concetto di energia
Fondamentale nella bioenergetica è il passaggio concettuale dalla “corrente vegetativa” alla
“corrente energetica”4 . Lowen e Pierrakos chiamarono semplicemente energia o bioenergia
​
1
​
Il termine "vegetoterapia" è dovuto all'influenza esercitata su Reich da W. Cannon, studioso del sistema
neuro-vegetativo e tra i primi del ruolo svolto dal sistema stesso in relazione alle emozioni​. E’ infatti accertato, grazie agli
studi di Cannon, che le emozioni producono modificazioni viscerali e fisiologiche, che tutti siamo in grado di percepire, se
ascoltiamo il nostro corpo.
2
​ Il corsivo è citato direttamente da Alexander Lowen, ​La Bioenergetica, Feltrinelli, pag. 41.
3​
U. Galimberti, ​Dizionario di Psicologia, ed. UTET
4 ​
Secondo le indicazioni di Walter Cannon, le emozioni erano implicate assieme alla porzione talamica del sistema
limbico. Cannon era un fisiologo statunitense (Prairie du Chien, Wisconsin, 1871 - Franklin, New Hampshire, 1945);
Professore di fisiologia nella Harvard Univ. (1906-42), è noto per gli studî condotti sull'attività motoria gastro-intestinale,
per avere introdotto il termine omeostasi e per la teoria cortico-diencefalica o centrale delle emozioni; questa teoria,
(energia vitale), la corrente vitale presente nel corpo dell’individuo e che, in condizioni di
rilassamento muscolare, ovvero una volta ridotta la tensione dovuta alla presenza dei blocchi,
portava alla vibrazione del corpo stesso, facilitando l’accesso all’espressione emozionale. Se in
Reich la concezione di energia é ancora legata alla nozione di libido freudiana, benché con la
fondamentale differenza di averla situata nel corpo, per la bioenergetica il focus é sull’energia
presente nell’intero sistema mente-corpo e più in generale sono i processi energetici ad essere
considerati alla base della vita e di tutte le attività come esseri umani. ​Per la bioenergetica,
l’energia é alla base della vita e i processi energetici devono manifestarsi in modo pieno e fluido,
altrimenti si creano le condizioni per la perdita del benessere e dell’equilibrio generale. Per
effetto di tale concezione, la bioenergetica proponeva una serie di tecniche atte a riappropriarsi
della propria energia vitale agendo su blocchi e corazze e sul principio della responsabilità
personale, evidenziato dalla caratteristica fondamentale del lavoro bioenergetico, ovvero la
“messa in piedi del paziente”, che lavora con “grounding”, s​ ulle sue gambe.
Il distacco tra Lowen e Pierrakos
Negli anni ’70, dopo circa un ventennio di proficua e leale collaborazione, le strade di Lowen e
Pierrakos, iniziarono a differenziarsi: Lowen è sempre più convinto che aumentare il potenziale
energetico delle persone e permettere la prese di contatto con le emozioni e con la capacità di
viverle può aiutare l’umanità a risolvere molti problemi di infelicità, depressione e malattia
psicosomatica, Pierrakos invece si sta avvicinando alle posizioni della psicologia umanistica e
ritiene che le persone, benché arrivino alla terapia per risolvere un problema psichico, desiderino
infine camminare, accompagnati da qualcuno, alla ricerca della propria realizzazione profonda.
Pierrakos entra pertanto in una fase di crisi epistemologica, in quanto ritiene la proposta della
terapia bioenergetica ormai insufficiente, mancandole una cornice di riferimento spirituale. Lowen
ha dentro di sé la vocazione dello scienziato e del divulgatore quanto Pierrakos quella del
ricercatore spirituale. Il primo ha in mente la comunità scientifica come referente, il secondo il
grande movimento pacifista e umanitario che sta diffondendosi in tutto l’occidente, in ogni
nazione.
Dirà Lowen più avanti nel tempo, nel commentare il suo distacco dall’amico: “​Pierrakos continued
even further in a direction alien to my thinking and feeling (…) my friendship with Pierrakos and
our cooperative efforts to promote Bioenergetic therapy had continued for almost 20 years, and
we parted on friendly terms” (Lowen, nella sua autobiografia). Il distacco tra i due si completò
quando Pierrakos, dopo l’incontro con Eva Broch, una medium che divenne la sua seconda
enunciata insieme a P. Bard, localizza nell'ipotalamo l'origine del meccanismo emozionale, opponendosi a quella
"periferica" di James-Lange. Opere principali: The mechanical factors of digestion (1911); Bodily changes in pain,
hunger, fear and rage (1915); The wisdom of the body (1932). Fonte: Treccani
moglie, decise di andare a stabilirsi a 300 km da New York, nella località di Phoenicia, fondando
una comunità spirituale (​The Pathwork). Si trattò di un’esperienza che lo portò a rivoluzionare la
Bioenergetica e a trasformarla nella ​Core Energetica. Scrive Rupperto Lorusso​: “ciò che distingue
l’approccio corenergetico dalla psicoterapia o da una psicoterapia corporea, è l’ampiezza e
l’apertura della visione della relazione d’aiuto, che va ben al di là della dimensione della cura di
un evento patologico. Lo specifico della Core Energetica inizia laddove le terapie comuni si
fermano, ossia dopo la risoluzione delle disfunzioni. Determinante in questo senso è l’influsso
spirituale delle “Lezioni” di Eva Pierrakos, fondatrice della comunità “Il Sentiero”(Pathwork). In tali
Lezioni essa tratta dell’autorealizzazione personale attraverso l’espansione della coscienza, per
trovare la via che porta ad amare profondamente noi stessi e gli altri. Molti di questi
insegnamenti hanno contribuito fortemente a strutturare nuovi principi e approcci metodologici
della Core Energetica”5
Nel 1976 Lowen decide di fornire un inquadramento internazionale a tutte le fondazioni e
organizzazioni che stanno lavorando impiegando il marchio della bioenergetica e scrive lui stesso
un manuale, nel quale espone i principi che tutti i didatti in bioenergetica debbono seguire
nell’impartire la formazione. Nel 1980 pubblica Fear of Life, dove concettualizza il potere come
“distruttore della vita”. Nel 1990 pubblica ​Spirituality of the Body: Bioenergetics for Grace and
Harmony e nel 1995, ​Joy: The Surrender to the Body. Lowen ha già 80 anni e sente di essere
nell’età della vita in cui sentimenti, comprensione della vita e della professione cambiano: egli
descrive nella sua autobiografia questo passaggio come il fatto di diventare più anziano e più
saggio (“​I describe this period as growing older and growing wiser”). Nel 1996, Lowen lascia la
direzione dell’Istituto Internazionale e si dedica alla sola attività privata e di conferenziere. Si
riconcilierà con Pierrakos proprio in quell’anno, quando questi parteciperà, a sorpresa, a una festa
per il l’86° compleanno di Lowen. Nel 2001 sua moglie Leslie muore e Lowen dirà​: “she was a
beauty, and she loved beautiful things. I loved her and am grateful for the years we had
together”. Muore anche Pierrakos improvvisamente per un arresto cardiaco, nello stesso anno,
lasciando sgomenta la comunità del Pathworke e della Core Energetica. Lowen parteciperà al suo
funerale, parlando a lungo del suo vecchio amico e leggendo un commovente epitaffio6 .
Alexander Lowen muore all’età di 98 anni (2008), dopo aver goduto della sua saggezza, della
forza della sua famiglia e del suo lavoro.
5
T.Rupperto Lorusso, psicoterapeuta e medico italo-tedesco, allievo diretto di John Pierrakos e Direttore dell’Istituto
Italiano di Cpre Energetica dal 1996 al 2015. Il corsivo é stato presente nel sito dell’Istituto Italiano di Core Energetica.
6
L’evento mi é stato direttamente raccontato da Rupperto Lorusso, in una telefonata intercorsa proprio una settimana
dopo della morte di John.
Il concetto di energia in Pierrakos
Influenzato dagli studi e dalle ricerche sui campi energetici (Chakra) e dall’esperienza medianica
di sua moglie Eva, che canalizza le lezioni della Guida del Sentiero, John Pierrakos svilupperà un
concetto di energia che mantiene intatti i principi reichiani e neoreichiani e li fonde in un impianto
unico di matrice olistica. Per il padre della Core Energetica l’energia é dunque la materia
originaria di cui sono fatte tutte le cose nell’universo, é un’emanazione dell’energia divina, non
assume una sola forma perché può essere osservata sotto vari piani, dunque risiedere nel corpo,
nei pensieri, nelle emozioni e nella parte più intima di noi stessi, il nucleo o core, essenza di
amore protetta dalle difese, ma sempre in contatto con gli stati superiori di consapevolezza e con
le energie dei mondi superiori. Dirà infatti la Guida di Eva, a proposito dell’energia: “​tutto ciò che
esiste, inclusi gli oggetti inanimati, è permeato di energia vitale. Senza la presenza di questa,
nulla potrebbe esistere. Un oggetto inanimato è forza vitale pietrificata. Un'idea, una verità, sono
forza vitale in movimento. Poiché l'energia vitale è eterna, anche la vita è eterna (...) l'energia
vitale ha tutti gli attributi della divinità. E’, non deve nascere, non deve fare, non deve avere.
Semplicemente è” (....)
La Guida di Eva, ispirerà profondamente il lavoro di John Pierrakos, per quanto riguarda la
metodologia operativa alla base della Core Energetica, con speciale riguardo alle nozioni di
resistenza e negatività, qui inteso come ostinazione inconsapevole a mantenere in vita delle
pratiche contro se stessi e a disperdere energia nel farlo, nonostante l’evidente inutilità: ​“cercate
di capire il profondo significato di queste parole. L'energia vitale è tutto ciò che è, attorno a voi e
dentro di voi” (...) Tutti voi violate continuamente le leggi spirituali; questo avviene non tanto al
livello delle vostre azioni o dei vostri pensieri coscienti, quanto a quello delle vostre emozioni
inconsce. Queste violazioni producono il blocco dell'energia vitale che, non potendo più fluire
liberamente, non può più vitalizzarvi (...) Ogni volta che superate una resistenza, che scoprite una
verità a proposito di voi stessi, che riconoscete ed affrontate uno dei vostri tratti negativi, un
poco della vostra energia vitale viene liberata e potete avere l'esperienza diretta di ciò che sto
affermando”.
Nicola Sensale, 2016
Riproduzione parziale o totale del presente articolo ammessa, citando l'autore medesimo. ​
Bibliografia
A. Lowen, ​La spiritualità del Corpo, Astrolabio
Alexander Lowen ​ La Voce del Corpo, il ruolo del corpo in psicoterapia , Astrolabio, 2009
Alexander Lowen, ​Bioenergetica, Feltrinelli, 2004
Hoffmann e Gudat, ​ Bioenergetica, Red Edizioni, 2004
F. Padrini, ​Esercizi di Bioenergetica, Xenia, 2007
J. Grossman, ​Vivere e Amare, Crisalide, 1997
Totton e Edmondson, ​Terapia Reichiana, Red, 1999
U.Galimberti, ​Dizionario di psicologia, Garzanti, 1999
Rosenzweig e altri​, Psicologia Biologica, Ambrosiana, 2009
Grounding: la rivista italiana di analisi bioenergetica Pubblicato da Franco Angeli
L​'​Istituto di Formazione RES​ (acronimo di Realizzazione ed Espressione del Sé), é sorto a Torino nel 2012, per proporre percorsi
professionalizzanti per coloro che in campo educativo, sociale o clinico sono alla ricerca di strumenti per operare con individui, gruppi
e comunità che necessitino di cura, sostegno potenziamento e crescita. Maggiori informazioni sui nostri corsi di formazione in
Counseling e Tecniche di Ascolto Attivo ​a questo collegamento