Marzia Curone, partner di Relata, Agenzia di Marketing e di

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Marzia Curone, partner di Relata, Agenzia di Marketing e di
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Marzia Curone, partner di Relata, Agenzia di Marketing e di
Comunicazione di Relazionale e membro del Consiglio Direttivo di
AssoCom
Submitted by: Lucia Morcelli 29/09/2015
Nell'era del digitale, quanto l’evoluzione dell’offerta creativa ancora trova nella
carta un perno?
La carta assolve a dei ruoli precisi e contribuisce all’e!cacia del messaggio in una
logica di comunicazione multicanale e integrata. È un mezzo che ha delle sue
specificità e può creare un grande valore aggiunto: possiede elementi di fisicità,
permanenza e quindi memorabilità. La carta, inoltre, può anche fare da traino ad altri
mezzi digitali.
Rispetto alla mia esperienza personale, nel direct marketing utilizzo in modo molto
equilibrato il direct mail cartaceo e attività digital con dei risultati assolutamente
interessanti.
La creatività, soprattutto nella logica del relazionale, è declinabile con ottimi risultati
anche in termini di efficienza, sui diversi touch point.
Quali sono i passi necessari per una crescita equilibrata della comunicazione creativa verso una corretta integrazione dei
media?
AssoCom, la ‘casa comune della comunicazione’ promuove la multidisciplinarietà e l’integrazione di approcci e di media. Ciò ha
anche risvolti nei rapporti inter associativi, come ad esempio quello instaurato tra AssoCom e Print Power, per promuovere la carta
e la sua integrazione.
Qual è il valore aggiunto della creatività su carta, per le agenzie che la creano, per i brand e per il pubblico a cui il
messaggio è diretto?
C’è un forte valore della creatività sulla carta, grazie anche alla collaborazione di molte agenzie che si mettono in discussione e
coinvolgono la filiera dei supplier. È possibile fare un’ottima creatività usando la carta in modo duttile e originale, con ottimi
risultati anche in termini di efficienza.
Dal punto di vista del brand - con buone ricadute sul consumatore - la carta dà autorevolezza al messaggio (si pensi al quotidiano,
ndr). La carta, inoltre, ha degli elementi di fisicità e permanenza che non solo coinvolgono il lettore, ma gli danno la possibilità di
rimanere più a lungo, dandogli il vantaggio della memorabilità. Potremmo dire che è più ‘sedimentante’.
Quali settori, vengono ulteriormente valorizzati dall’uso del mezzo cartaceo?
Non c’è un’esclusività di settore. Il mezzo cartaceo può essere utilizzato da tutte le aziende e in tutti i settori. Personalmente sono
molto favorevole alla multi-canalità e alla comunicazione integrata. Sono convinta che qualunque settore possa godere dei
vantaggi di un mezzo cartaceo.
Carta vuole dire stampa, ma anche flyer, direct marketing, etc… come valuta in termini di efficacia comunicativa questi
strumenti?
Occorre anche tenere conto che la popolazione italiana non è giovanissima e il ruolo della carta su questa audience ha molto
valore, sia a livello sociale che culturale.Valuto perciò con estrema soddisfazione l’efficacia comunicativa di questi mezzi. Nel
tempo si sono innovati dal punto di vista tecnico e cartotecnico e la loro efficacia è provata in qualunque settore. Il direct mail, per
esempio, si porta dietro tutti i valori della comunicazione su carta e in più ha il vantaggio di essere mirato, personalizzabile, non
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intrusivo, coinvolgente ed efficiente.
Qual è il suo rapporto personale con la carta, da professionista e da fruitrice?
Da professionista sono molto oggettiva e ritengo che l’equilibrio e l’integrazione dei mezzi/discipline, siano la cosa migliore. Ci sono
situazioni in cui è sufficiente utilizzare solo mezzi digitali, ma almeno nel 90% dei casi, mi capita di utilizzare tutti i mezzi con buoni
risultati. Da fruitrice, la carta mi piace tanto. Anche andare in edicola. È un’esperienza fisica.