Le valenze terapeutiche nell`esperienza dell`orto e del giardino
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Le valenze terapeutiche nell`esperienza dell`orto e del giardino
NOTIZIE Imp_1_01_1.qxd 08/05/2001 8.20 Pagina 3 Le valenze terapeutiche nell’esperienza dell’orto e del giardino P. Candon - Settore Agricoltura Aziende Agricole Sperimentali e Dimostrative - Provincia di Pordenone Mercoledì 7 marzo, presso la Sala Convegni della Fiera di Pordenone, la Provincia di Pordenone - Assessorato all’Agricoltura e alle Politiche Sociali - hanno organizzato un Convegno su «Le valenze terapeutiche nell’esperienza dell’orto e del giardino» rivolto a tecnici ed operatori che, a diversi livelli, si occupano di sociale. Molteplici sono le relazioni che intercorrono tra il mondo vegetale e il genere umano e determinante è da sempre il ruolo che esse hanno svolto nello sviluppo delle varie civiltà. Dagli aspetti puramente produttivi ed economici, la necessità/bisogno di relazionarsi con le piante ha influito anche sulla evoluzione delle scienze sociali e della comunicazione. Infatti, la comprensione delle risposte psicologiche, fisiologiche e sociali delle persone nei confronti delle piante permette di individuare degli strumenti utili al miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche della persona e della comunità. L’orto terapia con notevole elasticità può essere praticata a casa, negli spazi verdi pubblici o privati, e in aree annesse a ospedali, istituiti di riabilitazione e case di riposo. L’esperienza dell’orto e del giardino assume una valenza terapeutica, con finalità preventiva e di so- stegno alle cure mediche tradizionali, nel momento in cui la coltivazione della pianta permette di ripristinare equilibri individuali e sociali, rotti da condizioni i disagio o di disabilità. Prendersi cura, saper aspettare, osservare, divengono azione e strumento per ritrovare la dimensione dello spazio e del tempo e per il recupero psico-motorio dell’individuo. Le persone possono trarre beneficio sia dalla partecipazione in attività di giardinaggio e orticoltura come dalla vista di piante e paesaggi. Vi è, così, un contributo positivo alla valorizzazione armonica delle potenzialità residue e alla strutturazione delle personalità degli interessati. I settori di applicazione di questa disciplina, nota nei paesi anglosassoni come «Horticultural Therapy» (HT), sono molteplici e seppure con molte interconnessioni, hanno caratteristiche specifiche in funzione del tipo di utente: dal bambino all’anziano, dal disagio mentale alla varie forme di devianza sociale. La Provincia di Pordenone ha avviato dal ’95 sul proprio territorio delle esperienze pilota di orto terapia al fine di validare in loco le opportunità offerte da questa disciplina e maturare un’esperienza critica sulle difficoltà che emergono da queste iniziative. Sono delle realtà consolidate progetti quali «Il giardino educativo delle sorprese» nel parco di Villa Carinzia a Pordenone, finalizzato al recupero di disabili in un contesto di apertura alla città e alle scuole; alcuni orti didattici presso scuole di base, quale strumento a supporto dei programmi scolastici e per stimolare la conoscenza ed il rispetto della natura, e orti terapeutici presso case per anziani, al fine di ricreare 3 qualcosa di familiare e di attraente che, anche dalla semplice esplorazione, consenta un migliore recupero psico-fisico attraverso la stimolazione dei sensi e dei movimenti del corpo. L’orto e il giardino, sono, così, ambienti ideali per accrescere la stima di sé, raggiungere traguardi insperati, ritrovare la gioia di vivere in un rinnovato rapporto con la terra e con l’ambiente. Sono questi i presupposti per cui la Provincia di Pordenone ha ritenuto interessante proporre un Convegno sul tema de «Le valenze terapeutiche nell’esperienza dell’orto e del giardino» con il quale sono state affrontate le diverse problematiche afferenti all’HT: dalla progettazione del verde accessibile, alla sua fruizione, alle opportunità educative e relazionali offerte dal verde nel verde, alle migliori pratiche agronomiche a supporto dell’Orto-Terapia, per concludersi poi con alcune testimonianze concrete riportate da chi opera oramai da tempo nel settore. NOTIZIARIO ERSA 1/2001