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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
46
Sommario
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Il nostro saluto...
di Stefano Giove
pag 4
Questo periodico
è associato alla
Unione Stampa
Periodica Italiana
DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
SOC. COOP. A R.L.
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GINO DELL’ORCO
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PALMA MARTINO
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Resp. Red. Taranto:
SALVATORE RIZZO
HANNO COLLABORATO
In ricordo di Alessio...
di Gino Dell’Orco
pag 4
È scomparso Mario...
di Gino Dell’Orco
pag 5
MARIO D’ALCONZO
ROBERTO MUSCOLINO
GIUSEPPE PIZZULLI
DON FRANCO CONTE
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
FRANCO ROMANO
M. CARMELA RIBECCO
MARILENA SURDO
MARINO MENZELLA
PAOLO COSTANTINO
NICOLA TUSEO
FRANCO CATAPANO
TOMMASO FRANCAVILLA
SENECA JUNIOR
FOTO:
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AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
MAURIZIO FALIVENE
STAMPA
FALIGRAPH
Il matrimonio
di Stefano Giove
di Giuseppe Pizzulli
pag. 20
pag 35
Riceviamo e...
Katia Ricciarelli...
di Costantino - Francavilla
di Davide Giove
pag. 21
pag 36
Amare riflessioni
News dal cons. comunale
di Nicola Tuseo
pag 22
... E la festa va
di Rosamaria Busto
pag 6
Le favole di grim
pag 7
Versus di From
Riceviamo e...
di Tommaso Francavilla
pag 22
Amministrative a Taranto
di Salvatore Rizzo
pag 24
pag 7
Notizie flash
di Giulio Pinto
pagg 8/9
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
AVIS
Noi e il Fisco
di Mario D’Alconzo
pag 9
Intervista a Nuccia Giannatelli
di Stefano Giove
pagg 10/11
Il 25 Aprile
di Adele Carrera
pagg. 12/13
Cestino per rifiuti?
La parola agli inserzionisti
di Mariacarmela Ribecco
pag 25
Passi indietro
di Franco Catapano
pag 26
Genosa...
di Palma Martino
pag 27
Il vocabolario
di Dio
di Don Franco Conte
pag 28
Home Page
di Roberto Muscolino
di Mariacarmela Ribecco
pag 14
pag 29
Apertura del RTIC
3 Lustri e...
pag 17
pag 30/31
Fabbiano...
Auguri per La Goccia
di Paolo Costantino
di Salvatore Rizzo
pag. 18
Udc...
di Domenico Giove
pag. 19
di Uniti per T. Galeota
pag 37
XXIII Marcialonga
di Stefano Giove
pagg 38/39
e Twinning...
di Roberto Muscolino
pag 41
Projet studio
di Gianluca Catucci
pag. 42
Signum: strepitosa
di Rosamaria Busto
pag. 43
Ginosa abbonamento alla
ICS
di Domenico Ranaldo
pag 44
Calcio a 5…
di Marino Menzella
pag 45
La famiglia LOGOS
di Marilena Surdo
pag 46
L’apoteosi della zucca
di Seneca junior
pag 46
di Adele Carrera
di Rizzo - T. Galeota
pag 31
L’emozione della diretta
di Palma Martino
pag 32
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 18.00 del 2 maggio 2007
4
l’editoriale
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Il nostro saluto...
Nel numero scorso, questa rubrica era stata occupata da Grim
che con una sua storia inverosimile celebrava il quindicesimo anniversario de La Goccia. In questo numero, questo stesso spazio, è occupato
per raccontare di eventi che avremmo voluto non fossero mai accaduti:
la scomparsa di Alessio Trullo e Mario Losavio. Alessio, amava Ginosa e
cercava, con tutti i mezzi, di farla crescere. Molte volte, mi chiamava per
darmi suggerimenti su quello che bisognava scrivere su queste pagine.
Era il suo modo semplice ed efficace di cercare di aiutare chi si prodigava
per la crescita di questa comunità. Mario, direttamente s’era occupato di
comunicazione e informazione ai tempi delle prime radio libere facendo
da pioniere in un così impervio e sconfinato terreno.
Alessio, Mario, vi ricordiamo nel modo più semplice e sentito:
scrivendo delle vostre persone che abbiamo imparato a conoscere e ad
apprezzare.
Stefano Giove
In ricordo di Alessio Trullo
di Gino Dell’Orco
Non bisogna essere Mughini, Sgarbi o Funari per dire le cose
come stanno. A livello locale avevamo il nostro “critico” esclusivo: Alessio
Trullo. I suoi attacchi verbali, sempre costruttivi e nel pieno rispetto dei
ruoli, arrivavano puntuali verso tutto e contro tutti. Gli atteggiamenti ed
i comportamenti di talune circostanze, poco consoni alle buone regole
del vivere sociale, li esternava serenamente con una sua identificazione
nell’essere di stampo “austro-ungarico”, come scherzosamente lui stesso amava dire. Non ha avuto un’infanzia facile. La madre Rosina, infatti,
proprio quando era incinta di Alessio,
aveva perso il proprio marito nel secondo conflitto mondiale: un valoroso
soldato italiano mai più rientrato nella
propria Patria, ma disperso in un lager tedesco. Non un padre, dunque,
per Alessio, non un fratello. La “solitudine” di chi è figlio unico, lo aveva
sempre infastidito.
Però, come tutti i figli unici, riversava nella gente e nel valore dell’amicizia quell’assenza familiare. Si
afferma che dietro un “grande uomo”
c’è sempre una “grande donna”; e,
dietro l’infinita bontà di Alessio, c’era
una grande “madre”. Si, una madre,
che ha voluto fortemente ricostruire
una famiglia annientata e spezzata
dalla guerra.
Alessio, si è formato da solo, è
riuscito con la sua “sana educazione”
ad affrontare le insidie ed i problemi
della vita. Nel tempo, ha messo su
famiglia con due care figlie. Una famiglia, che lo ha adorato fino all’ultimo
istante della sua vita. Si faceva voler
bene da tutti, figuriamoci dai propri cari. Molto socievole, disponibile verso il
prossimo, vero amante della vita, cultore dell’esistenza umana. Negli ultimi
anni della sua carriera impiegatizia,
prima del meritato pensionamento,
è stato un riferimento per docenti ed
alunni. E’ stato un coiffeur mancato;
infatti, era solito trascorrere i suoi pomeriggi dal compianto barbiere Vittorio Brunone e destreggiarsi, peraltro
molto bene, nel radere i tanti clienti,
che affollavano quel salone. Nel sociale ha contribuito, non soltanto dando il suo personale apporto tra le fila
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dell’AVIS, ma anche collaborando con la sua
costante presenza, all’attività della Pro Loco ed,
in particolare, alla Passio Christi. La Passione
di Cristo era il fiore all’occhiello del suo impegno umano per la comunità. Attraverso questa
rappresentazione sacra riusciva a cogliere e a
trasmettere, a soci e non, le bellezze paesaggistiche e naturali della nostra gravina. Amava
molto la sua Ginosa. Collezionava cartoline, articoli, foto e quant’altro. Un vero “fanatico” della
sua cittadina natìa.
Originale, almeno per noi Ginosini, il
suo tifo per la Fiorentina, la sua squadra del
cuore. Qualche mese fa aveva deciso di rituffarsi nell’organizzazione della Pro Loco, chiedendo
le chiavi della sede, al fine di poter essere attivo
come sempre aveva fatto nel passato. Il destino,
invece, ha voluto, che, la consegna delle “chiavi” avvenisse da lassù; da quell’eterno etere, dal
quale, ne siamo convinti, riuscirà ancora a volerci bene, inducendoci, inevitabilmente, a fare
altrettanto nei suoi confronti.
Da domani, in piazza e per le vie del
paese, non troveremo più il nostro “critico” a
commentare le spigolature della nostra comunità. Caro Alessio, è inutile nasconderlo, ci mancherai infinitamente!
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
cronaca
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È SCOMPARSO MARIO LOSAVIO
SI SPEGNE UN PEZZO DI STORIA DELLA RADIO GINOSINA
di Gino Dell’Orco
Mario
Losavio
durante la
presentazione di una
edizione
della
“Ciliegia
d’Oro” alla
quale partecipò Milly
Carlucci
Sabato scorso, percorrendo la strada
con la mia autovettura, i miei occhi, come
di solito, credo, accade a tanti concittadini,
sono stati attratti da un manifesto da lutto.
Uno dei tanti che, purtroppo, si è costretti,
inevitabilmente, a leggere. Dalla foto, riconosco lo sguardo distinto, intellettuale e
raggiante di Mario Losavio. D’impulso, la
mia mano si porta verso l’autoradio, disattivo il volume della musica, che ascolto e
parcheggio accanto ad un marciapiede.
Nel giro di qualche minuto, chiudendo
gli occhi, ripercorro i momenti trascorsi
insieme al caro Mario, durante i “gloriosi” tempi delle radio libere. In particolare,
presso Radio Studio G, l’emittente radiofonica locale, sorta nel 1977, dopo Radio
Ginosa. Una persona, che, a dire il vero,
era poco nota a quei tempi; infatti era
originario di Castellaneta. Un individuo
serio, discreto e dotato di infinite qualità
umane. Solo chi ha avuto la fortuna di
stargli accanto, ha potuto apprezzarne le
qualità manageriali, comunicative, sociali
e di quel talento, che hanno fatto di Mario una persona che riusciva in tutto e con
tutti, nel campo del lavoro, della politica,
dello sport, della cultura, dello spettacolo e di quel sociale, che lo hanno sempre
contraddistinto durante il suo percorso
terreno. Come non ricordare la sua indimenticabile voce, che viaggiava nell’etere
fino a raggiungere le migliaia e migliaia di
radioline, sintonizzate la domenica, con i
seguitissimi programmi di quiz e del calcio
ginosino. La sua particolare dizione e la
timbrica vocale erano apprezzate da tutti,
piacevole da ascoltare e, per i tempi ed
i mezzi di allora, molto professionale nella conduzione radiofonica. Insomma, un
Sandro Ciotti ginosino. Oggi c’è la “voce”
de La Goccia, ma allora erano le radio ad
occuparsi di informazione. Tante le battaglie cittadine intraprese attraverso la radio
con la conduzione di dibattiti, dirette e speciali sulle varie tematiche giovanili, sull’allargamento della Strada Statale 106, sulle
questioni della mala-sanità e tante altre.
Da lui, non lo nascondo, ho appreso le prime tecniche comunicative. Le
conversazioni telefoniche? Erano il suo
forte. Memorabili quelle con il manager
di Pippo Baudo e di tanti altri artisti, che,
puntualmente, approdavano a Ginosa,
grazie alla sua convincente oratoria,
per la manifestazione canora per bambini “La Ciliegia d’Oro”. Uno spiccato
ed inconfondibile stile di presentarsi al
pubblico o al comune interlocutore, facevano di Mario un orgoglioso biglietto
da visita per la nostra Radio Studio G
e, perché no, per l’intera comunità ginosina. Nonostante l’interruzione dell’attività radiofonica, ha sempre seguito
con interesse l’evolversi della cultura
ginosina. Non dimenticherò mai le nostre chiacchierate e continuerò a seguire, come ho sempre fatto fino ad oggi,
i suoi consigli, i suoi suggerimenti, al
fine di affrontare e superare le fatiche
di chi, come lo scrivente, è fortemente
impegnato nell’attività associativa. Nelle riunioni e negli incontri conviviali era
immancabile il riconoscimento, che prestava alla sua famiglia. Ed è per questo
che la Signora Franca ed il caro figlio
Davide dovranno mantenere sempre
vivo il ricordo di un marito e di padre,
che ha gestito, grazie alle sue capacità,
acquisite con tanti sacrifici, tanti stenti,
tante esperienze e tanti mestieri, la propria famiglia ed il sociale con reali valori
morali.
Dopo un lungo sospiro, riapro gli occhi e ritorno alla quotidianità. Estraggo
dal mio porta CD una collezione di brani italiani, il genere preferito da Mario.
Scelgo un brano dei Pooh, “In diretta
nel vento”, lo ascolto e, come tanti decenni fa, nell’abitacolo della mia auto,
l’annuncio e lo dedico al caro Mario Losavio con immutato affetto e stima da
parte, non solo mia, ma di tutti i “radioascoltatori”, che lo hanno conosciuto.
Buon ascolto Mario da tutto lo staff e gli
amici di Studio G!
6
cronaca
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
… e la festa va!
Cronaca delle feste di primavera
Anche per quest’anno abbiamo
archiviato il consueto rituale delle
cosiddette “feste d’aprile”. Una devozione antica, in onore di Santa
Maria D’Attoli e di San Giuseppe.
E’ noto a tutti che, queste appena
trascorse, non sono feste patronali, ma da un po’ di anni a questa
parte sono preparate ed attese
con lo stesso fervore religioso.
La devozione a Maria, Madre del
Signore, da parte dei ginosini è
molto radicata. Il titolo in questi
casi non dovrebbe contare molto,
sia che si tratti della Vergine del
Rosario o della Madonna D’Attoli,
la cosa certa è lo spirito di fede profonda, mista anche alla radicata religiosità
popolare, che ormai fa del nostro paese,
un luogo di culto mariano, specie dopo i
recenti restauri della chiesa matrice.
Purtroppo la religiosità popolare, la devozione alla Madonna, a questo o quel
Santo, non bastano a colmare la sete di
Dio che c’è in ciascuno di noi. La fede
è un’altra cosa, che non può mescolarsi
ad una tradizione, se pur antica ed intrisa di religiosità e devozione intense.
Far festa però è anche un aspetto del-
la religione cristiana, che molti ignorano.
I cristiani, per l’appunto, non sono dei
musoni, per intenderci, non sono solo
quelli del Venerdì Santo. Sono soprattutto quelli della Pasqua, della gioia della
Risurrezione. Per questo ben vengano
le processioni con cavalli e cavalieri, la
questua, le luminarie , i fuochi, le bande,
la fiera ed il cantante. Attenzione però a
non lasciarci prendere sul serio, lo dico
in particolare agli amici delle Confraternite ginosine. Dopo le interviste fatte ai
nuovi Priori, ho appreso già di qualche
cambiamento, di malcontenti, di rivalità.
Certo non si può generalizzare,
ma non dimentichiamoci che
le Confraternite devono essere
appunto una comunità di fratelli. Certo, come ci insegna Gesù,
è importante la correzione fraterna, ma che sia tale e lo resti
sempre.
Dalle interviste ai Priori mi
era parso inoltre di capire che,
i presupposti per lavorare insieme fossero ottimi, ma forse è
dentro ciascuno di noi che dobbiamo cercare quella verità che
ci rende veramente liberi.
Comunque le feste sono
passate, con un bilancio credo
positivo, tutto si è svolto nella massima
semplicità e sobrietà e questo penso sia
condiviso da tutti.
Nel titolo dell’articolo ho scelto di scrivere quello che è stato lo slogan del neo
Priore di san Giuseppe, Sig.ra Bozza, “…e
la festa va!”. Bene, spero che non sia stata
solo una festa di luci e fuochi, ma di preghiera, di riflessione e riconciliazione per
tutti, credenti e non.
….arrivederci ad ottobre!
Rosamaria Busto
foto Erasmo Mazzone
scherzi a parte
VERSUS
La Goccia
Plic
plic
scende
non cade
non cede
né invade.
Plic
plic
tocca
accarezza
ritocca
fa brezza
e scende
non cade
non cede
né invade.
Plic
plic
leviga
scava
mitiga
lava
e scende
non cade
non cede
né invade.
Plic
plic
descrive
rivive
sogna
disegna
e scende
non cade
non cede
né invade.
Plic
plic
plic
plic
di from
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Le favole di Grim
7
Il Signore dei Gemelli
C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, nacque in quel luogo, da laboriosi
genitori, un giovane, che, assai deluso dal duro lavorare dei suoi, decise che il suo futuro sarebbe stato
diverso.
Giusta aspirazione per un ragazzo che non voleva la vita segnata dagli stessi sacrifici di mamma e
papà! Sicché datosi allo studio, proseguì in quelli percorrendo le vie del Signore.
E forse fu quello o fu qualcos’altro ma l’appellativo di Signore gli garbava più d’ogni cosa e, crescendo
crescendo assunse su di sé il gran bell’appellativo di Signore dei Gemelli.
Già c’era un trascorso di Signore dell’Anello ma lui preferì i Gemelli che invece d’ornare le dita della
mano, ornavano il polso della sua casacca, e da quelli mai si separava.
Divenne un uomo speciale, col compito di occuparsi delle anime dei suoi simili (a quello era diretta
la via seguita durante l’affannoso studiare giovanile) ma il nostro non trovò soddisfacente rimaner nel
chiuso di antichi edifici a bere calici amari e a far rintoccar le campane (don don don di domenico) e
così, ornatisi i polsi, indossato cappello a larghe tese e avvolto in un imperiale mantello, prese la via dei
palazzi reali.
Il suo dissertare sul più, sul meno e sul piùomeno, il suo blandire, con facinoroso dire, ricchi e potenti, ben presto lo fecero ritrovare fra le grazie di sua maestà e della corte, nonché della corte celeste che,
invero, non è che senza di lui non potessero sopravvivere ma da lui si sentivano soggiogati, quasi che i
Gemelli di cui s’adornava il Signore, avessero un misterioso potere di avvincere e soggiogare. Proprio
come l’Anello dell’altro Signore!
Gli si spalancarono, così, le porte dei palazzi del potere celeste e quelle del potere terrestre e in quelli,
il Signore dei Gemelli, incominciò a muoversi con studiata oculatezza, sì da conquistare, giorno dopo
giorno, fiducia e potere che lo avrebbero reso, in men che non si dica, potente e padrone.
Sua maestà terrestre confidando nell’eccelso intelletto che il Signore dei Gemelli aveva mostrato
d’avere, gli diede incarico di curare le menti degli abitanti del villaggio; sua maestà celeste lo inviava
quale nunzio nei palazzi del celeste impero laddove il Signore dei Gemelli si estasiava nel rimirar lusso
e potere, abbandonandosi a sogni di celestiale dominio.
Nell’uno e nell’altro caso, il Signore dei Gemelli si mostrava ben capace di farsi valere e d’aver eccellenti doti di maneggiamento degli strumenti di potere.
Accadeva, infatti, che tutti coloro ch’entravano nelle sue grazie, avevano ben spianata la strada per le
loro faccende e, divenuto il tutore della sapienza del villaggio, accolse, sotto la sua ala protettrice, alcuni
giovani a lui fedeli e con loro non ebbe scrupolo di raggirar sua maestà a suo piacimento, sì d’apparire
più forte e più potente del Signore dell’Anello.
Vergò diversi scritti di suo pugno per abbellir gli scaffali delle sale di lettura (solo per abbellirli, ché
non eran di alcuna utilità), dispensò le sue presenze, giammai in compagnia di poveri e diseredati ma
sempre a fianco di ricchi e potenti e non si risparmiò in esternazioni di elogi e salamelecchi a re e cortigiani.
Non contento di tanto fare, il Signore dei Gemelli, decise, in compagnia di uno dei suoi protetti, di
vergare un’istoria del contado che narrava di recenti vicende... una istoria quasi inutile, a giudizio dei
più accorti; ma tanto utile alla compiacenza dell’amor proprio dell’antico suonatore di campane! Il quale,
in quello scritto peccò di eccesso e nella inutile istoria declamò le onorificenze di sua maestà e della sua
corte.
Da diversi lustri il re aveva chiesto di omettere le di lui onorificenze in testimonianze scritte, sicché
nella serata dei festeggiamenti in onore della istoria del villaggio, sua maestà ebbe molto a soffrire nel
sentir menzionar il suo nome in circostanze da lui vietate.
Lo sgomento, infatti, colse non pochi cortigiani che nel piccolo
teatro di corte si guardarono sbalorditi e costernati per l’eccesso
che il Signore dei Gemelli aveva compiuto, ma ormai era troppo
tardi porvi rimedio, non rimaneva altro che far, con lui, buon
viso e cattivo gioco alle sue spalle.
Al presuntuoso Signore poco gliene calava dell’imbarazzo del
re, avrebbe calpestato il mondo intero pur di raggiungere fama e
potere!
E pensare che la via intrapresa da giovane, conduceva non
nei palazzi ma in umili case! Chissà quale stratagemma aveva
usato per farla deviare! Qualcuno pensò che fosse stato merito di
un cappello, di un mantello e dei gemelli. Qualcun altro pensò
che fosse solo frutto di malanimo.
Morale della favola: più dell’amor poté il digiuno.
8
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Traversine ferroviarie: nulla si muove!
Confermate le notizie riferite da questa
rubrica quindici giorni fa. Il tentativo dell’assessore al turismo, Giulio Galante, di
spostare in altra sede lo smaltimento delle oltre trentamila traversine ferroviarie
poste in bella mostra sul piazzale laterale
alla stazione ferroviaria, non ha sortito il
risultato desiderato. Lo smaltimento verrà
eseguito sul piazzale; al centro di Marina di
Ginosa! Viene fatto salvo il periodo estivo,
dal 1 giugno sino al 15 settembre, ma trascorsa tale data lo spiastramento prima e
la frantumazione dopo delle traversine proseguiranno finchè tutte verranno smaltite.
Una situazione che l’opinione pubblica marinese sembra vivere con estremo disinteresse , se è vero che nessuna seria iniziativa è stata finora promossa né dal consiglio circoscrizionale, né dalle associazioni
ambientaliste presenti sul territorio. Forse
l’arrivo tanto desiderato dello scudetto dei
tanti interisti marinesi ha reso l’argomento di scarso interesse. Questa è la verità
ed a meno che non intervengano i Noe ed
accertino ciò che c’è da accertare, lo smaltimento delle traversine si farà con tanto
inquinamento acustico e con una enorme
nuvola di polvere che per diversi mesi sosterrà nell’aria, ammorbandola.
Lottizzazione sotto inchiesta
A seguito della denuncia di privato cittadino, la successiva verifica dei fatti denunciati, il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Ginosa con propria ordinanza ha
disposto, da qualche giorno, l’immediata
sospensione dei lavori di costruzione delle
opere di urbanizzazione primaria a servizio della lottizzazione “Nicastri Mario ed
altri” in Marina di Ginosa. I fatti risalgono
a qualche mese fa e vedono un cittadino
residente nella lottizzazione, stanco dei
soprusi subiti, decide di verificare la
legittimità dei lavori costruzione della
fogna,delle reti idriche, elettriche, telefoniche, metanifere, della pubblica
illuminazione e delle strade, in una
frase la legittimità della realizzazione
delle opere di urbanizzazione primaria. Cosa scopre? L’intero comparto
residenziale sul quale sono insediate
centinaia di ville è servito da opere
mai autorizzate, per le quali non è
stato presentato alcun progetto. La
denuncia è la naturale conseguenza.
A quindici giorni di distanza sembra
non si sia fatato alcun passo avanti
; certo è che fra non molto cominceranno ad emergere le conseguenze
civili, penali ed amministrative che
una siffatta situazione determinerà
nei confronti di coloro che avrebbero
dovuto vigilare e degli enti erogatori
dei servizi, Enel, Telecom, Aqp che
potrebbero scoprire di avere realizzato opere senza alcuna autorizzazione.
Costo di costruzione: l’assise comunale propone l’avvio di un tavolo tecnico
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è tornato a parlare del costo
di costruzione. L’argomento è di primaria importanza per l’imprenditoria
edile locale che già vive un momento
di disagio a causa della difficoltà di
vendita degli alloggi che si riscontra
da qualche mese. Il provvedimento
comunale varato a dicembre scorso
ha di fatto aumentato di diverse volte
il costo di costruzione. La successiva
legge regionale varata ai primi dello
scorso febbraio ha precisato meglio
le modalità di applicazione dei para-
cronaca
metri in riduzione o in aumento in essa
riportati. Tanto è che i gruppi ds e uniti
per Teresa Galeota avevano presentato una proposta deliberativa in linea
con tali indicazioni che di fatto portava
il costo di costruzione a valori più contenuti e certamente più rispondenti alla
nostra realtà economica. Purtroppo il
parere sfavorevole espresso sul provvedimento dal dirigente dell’Utc ha di
fatto congelato l’iter approvativo. A parere del dirigente “ la proposta è incompleta e non conforme ai contenuti della
L.R. 1/2007 con particolare riferimento
a quanto previsto nell’allegato A “. A suo
avviso “ la rimodulazione del costo base
di costruzione debba essere correttamente e legittimamente calcolata mediante l’applicazione di tutti i coefficienti
previsti dall’allegato A ed utilizzabili per
il comune di Ginosa e non adoperando
unicamente quelli di maggiore convenienza .” L’allegato A individua cinque
coefficienti riduttivi rappresentati da numeri. Essi non sono valori assoluti, nel
senso che possono applicarsi solo quei
valori ma sono valori massimi che non
devono essere superati. I coefficenti sono: Coefficiente relativo alla dimensione
demografica 0,80 per comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti
.Coefficiente relativo all’andamento demografico 1,00 per decremento o incremento medio annuo compreso tra - 3%
e+ 3% (stazionario). Coefficiente relativo all’ubicazione 1,20 per centri abitati
compresi in una fascia della profondità
di Km. 10 dal confine del territorio del
capoluogo di provincia, compreso lo
stesso capoluogo e 1,50 parti del territorio comunale comprese nelle fasce
parallele alle coste, determinate in funzione della distanza dalla linea media di
battigia sino a 5.000.Coefficienti in funzione delle tipologie e dell’ubicazione
0,70 all’interno del centro abitato e per
tipologia plurifamigliare (ndr quella più
utilizzata. Per edifici che assicurino il
50% dei consumi di acqua calda sanitaria da impianti di solare termico Esterno
= 0,90 Interno = 0,70. Il comma 2 della legge prevede che “ I comuni hanno
facoltà di applicare al costo base per
l’edilizia agevolata, come determinato
al comma 1, i “Criteri
cronaca
per il calcolo del contributo relativo al costo di costruzione” di
cui all’allegato A”. La proposta formulata dai due gruppi di opposizione si poggia proprio su tale facoltà e sceglie i coefficienti
riduttivi, senza mai superare il loro valore massimo, sulla base
proprio della convenienza economica riflessa che ne avrebbe la
comunità amministrata .
I coefficienti utilizzati nella proposta sono : Coefficiente relativo
alla dimensione demografica 0,80, Coefficiente relativo all’andamento demografico 1,00, Coefficiente relativo all’ubicazione
0,70 ( ndr invece dei valori massimi 1,20 e 1,50), Coefficienti in
funzione delle tipologie e dell’ubicazione 0,70 e 0,70 utilizzando
impianti solari. Applicando tali coefficienti riduttivi al costo base di
594 euri si ottiene un costo di costruzione senza solare di 11,64
euri/mq e di 8,15 euri/mq. I gruppi politici presenti in consiglio
comunale hanno deliberato all’unanimità un approfondimento
dell’argomento al fine di trovare una giusta soluzione a quella
che al meno è l’ultima stangata che colpisce un settore sempre
più in affanno.
Nessuna notizia ancora di Bobo
Sono quindici giorni da quando Bobo, uno splendido esemplare
di husky siberiano, pelo fulvo con coloriture grigiastre è sparito
da Marina di Ginosa. Chi abbia notizie è pregato di fornirle telefonando allo 099 827 7050. Ci sarà una lauta ricompensa.
Convegno sul randagismo
Promosso dall’Anpa sezione di Ginosa e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ginosa si terrà il prossimo 5 maggio
alle ore 18 un convegno sul tema: “ Nuove strategie di controllo
delle malattie trasmesse da zecche nel Mediterraneo”. Il teatro
Alcanices ospiterà il convegno tenuto dal prof. Domenico Otranto
ordinario di medicina veterinaria presso la Università di Bari. Al
termine i soci dell’Anpa, nel corso di una breve cerimonia intitoleranno la sede ginosina ad Alma Tamborrino, la giovane scomparsa solo qualche mese fa per un tragico incidente stradale.
Smotta il quartiere Piantata
Quanto sta accadendo al quartiere Piantata a seguito dei lavori di
manutenzione della rete fognante è stata più volte riportato dalle
pagine de LA GOCCIA. Smottamenti quotidiani, crolli di muri sotterranei, cedimenti parziali strutturali. I cittadini del quartiere hanno denunciato, preoccupati la situazione che potrebbe evolversi
negativamente anche in breve tempo. Nei giorni scorsi a seguito
dell’ennesimo cedimento l’autorità preposta sembra avesse intenzione di ordinare lo sgombero: prontamente rientrato per le
proteste dei cittadini che, ovviamente, in alternativa chiedevano
un tetto per ripararsi. Il pericolo ora è maggiore attesa la consapevolezza delle autorità di quanto potrebbe accadere, anzi che
lentamente sta accadendo.
Bruno Tognolini all’I. C. “S. G. Bosco”
Per concludere il progetto di quest’anno, di approccio piacevole
alla lettura, l’I. C. “S. G. Bosco”, diretto dal prof. Vincenzo Calabrese, ospiterà, l’11 maggio prossimo, nei locali dell ex ludoteca,
lo scrittore, autore del programma per bambini La Melevisione,
Bruno Tognolini. All’incontro non soltanto i piccoli saranno presenti ma anche i genitori. Tanto, per la nota linea educativa dell’Istituto che prevede il pieno coinvolgimento delle famiglie nelle
attività didattiche dei propri figli.
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
9
Noi
e
il
Fisco
Detrazioni per carichi di famiglia
La finanziaria 2007 ha modificato radicalmente l’art.12 del
testo unico, riportando il sistema alle vecchie detrazioni, con
sostanziali modifiche.
Le detrazioni per carichi di famiglia vengono riconosciute in
maniera forfetaria a riduzione dell’imposta lorda, a titolo di
compenso delle spese sostenute dal contribuente nell’interesse del proprio nucleo familiare.
I soggetti per i quali spettano le detrazioni sono:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
- i figli, anche se non conviventi o residenti all’estero;
- il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i discendenti dei figli, i fratelli e le sorelle, i generi e le nuore, i suoceri e le suocere, i genitori, i nonni e le nonne, che siano
conviventi con il contribuente o percepiscano dallo stesso un
assegno alimentare non disposto dall’autorità giudiziaria.
Le detrazioni spettano a condizione che i suddetti soggetti non abbiano un reddito complessivo superiore a euro
2.840,51 . Nel computo del reddito non si conteggiano i seguenti redditi:
- redditi soggetti a tassazione separata;
- redditi soggetti a imposta sostitutiva;
- redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta;
- redditi esenti dall’Irpef (con alcune eccezioni previste dalla
legge).
Per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato la
detrazione parte da euro 800,00 con correttivi da applicare in
rapporto all’entità del reddito complessivo.
Per ciascun figlio spettano le seguenti detrazioni:
- euro 800 per la generalità;
- euro 900 nel caso di figli di età inferiore a tre anni.
Le predette detrazioni sono aumentate di euro 220 per ogni
figlio portatore di handicap.
Per i contribuenti con più di tre figli a carico la detrazione è
aumentata di euro 200 per ciascun figlio a partire dal primo.
Per ogni altro familiare a carico spetta una detrazione di euro
750 da ripartire pro quota tra coloro che ne hanno diritto.
Vanno, comunque, applicati i correttivi previsti dalla norma.
Dott. Mario D’Alconzo
FIORISCE “L’AZALEA
DELLA RICERCA AIRC”
Ginosa piazza IV Novembre
Domenica 13 maggio
In occasione di una giornata diventata simbolo della partecipazione collettiva alla battaglia contro i tumori femminili, AIRC ha mobilitato la sua rete di oltre ventimila
volontari che saranno presenti in più di 3000 piazze
per distribuire 700.000 azalee per un contributo di 14
euro.
10
attualità
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Nuccia Giannatelli, delegata al congresso
nazionale de La Margherita, si dice sicura che:
«Il partito Democratico nascerà anche a Ginosa».
Nuccia Giannatelli, capogruppo consiliare e leader storico de La Margherita
ginosina, è stata eletta delegata al congresso nazionale del suo partito, che si
è svolto a Roma, la scorsa settimana.
Tutti hanno avuto modo di seguire
l’appassionato dibattito che si è sviluppato, quasi in contemporanea, nei congressi di Firenze (Ds) e di Roma (Margherita), che segnerà l’atto di nascita
del nuovo soggetto politico: il Partito
Democratico. L’importanza storica che
tali congressi hanno avuto ci ha portato
a rivolgere alcune domande alla professoressa Giannatelli, alle quali, con gran-
de disponibilità, ha dato risposta.
Nuccia Giannatelli, delegata al
congresso provinciale, regionale e nazionale de La Margherita.
Cosa ci può raccontare di questa
importante esperienza politica?
«Non è la prima volta che partecipo
ad un congresso nazionale. Certo,
questo era l’ultimo... ma per la Margherita ci sono sempre stati dei cambiamenti, prima La Rete poi il partito
de I Democratici, poi la Margherita.
Pertanto, in questo congresso non è
stato vissuto lo stesso “trauma” dei
diesse. Noi, per certi aspetti ai cambiamenti siamo abituati, nel bene e
nel male. Per quanto riguarda la mia
esperienza personale posso dire
che il congresso è stato bello per la
passione politica che lo ha animato,
perché un’esperienza di questo tipo
ti fa crescere politicamente; ho avuto la possibilità di ascoltare interventi
di personalità che hanno dimostrato
tutta la loro capacità politica.. e penso agli interventi di Rosy Bindi , Enrico
Letta, tanto per citare due personalità
diverse tra loro. Quello di Rosy Bindi
è stato l’intervento di una “Pasionaria”
della politica, mentre Enrico Letta è
il tecnico prestato alla politica. Mi ha
stupito l’intervento di De Mita che sebbene abbia espresso delle perplessità
circa la nascita del Partito Democratico, con la sua esposizione ha dimostrato che la “vecchia classe politica”
conserva una preparazione certamente superiore a quella attuale.»
Professoressa, questa volontà
politica ribadita dai due congressi
nazionali di Diesse e Margherita, come si tradurrà concretamente nello
scenario politico ginosino?
«Diciamo subito che vi sono delle
difficoltà anche a livello nazionale e
che al di là delle affermazioni di principio, bisogna fare i conti con le tante
realtà locali. Indubbiamente a livello
nazionale vi è stata una bella ventata
di ottimismo in quanto i gruppi dirigenti
nazionali prospettano una cosa in cui
credono, in cui anche io credo; quello
che mi alletta maggiormente è il vedere insieme due identità culturali: quella
laica e quella cattolica, con l’obiettivo
di realizzare una società più giusta, più
umana, che metta al centro del proprio interesse l’uomo. È un progetto
ambizioso che, per essere realizzato deve superare non poche difficoltà
che è inutile nascondersi. E proprio
per questo è difficile prevedere come
si costituirà il Partito Democratico; si
tratta di modificare modelli comportamentali consolidati. Queste difficoltà
non potranno che riverberarsi anche
in provincia e nelle piccole realtà come
quella ginosina.»
Non mi pare che ci siano tante
variabili sulla nascita del Partito
Democratico. Si parla di una Costituente per il prossimo autunno. Si
avrà lo stesso quadro a Ginosa?
«Credo che il Partito Democratico
nascerà anche a Ginosa! Però, con le
stesse difficoltà che vedo a livello nazionale: mentalità radicate, presenze
radicate, che creeranno dei problemi, a
livello centrale come anche a Ginosa.
Sarà un lavoro indubbiamente fatico
attualità
so.»
Nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra Ds e Margherita, è stato il
primo passo verso la nascita del Partito Democratico?
«Quell’incontro non era tanto per la
costruzione del Partito Democratico
quanto per quelle famose scuse da noi
richieste lo scorso anno. Tale incontro
si rendeva necessario in quanto se uno
deve convivere bisogna che stabilisca
un rapporto di correttezza reciproca.»
Quindi, l’incontro dei giorni scorsi
è servito ad “appianare” le vecchie
situazioni?
«A questo è servito quell’incontro!
Noi abbiamo inteso fare chiarezza sul
passato. Si trattava di capire le ragioni
di alcuni comportamenti, che non erano
soltanto il comizio del segretario diessino alla festa de l’Unità dello scorso
anno. Tanto per fare un esempio, abbiamo voluto capire il perché di alcuni
comportamenti come quello sulla nomina del rappresentante dell’opposizione
alla Comunità Montana. È stato da quel
momento che il nostro gruppo non ha
più partecipato alle preconsiliari. Non si
può partecipare a delle riunioni dove ci
si sente continuamente aggrediti.»
Da questo incontro sono emersi
elementi positivi?
«Io ho visto una disponibilità diversa
rispetto al passato. Ho visto, soprattutto
una disponibilità del dottor Costantino a
voler far chiarezza sul passato e a voler
cercare di costruire qualcosa di importante per il futuro.»
Chiuse le questioni pregresse si
dà inizio ai lavori per realizzare il
“cantiere” del Partito Democratico?
«Certo, si inizia a lavorare. È chiaro
che da domani non abbiamo già il PD. È
una cosa che dobbiamo costruire con la
capacità di rispettare le identità politiche
e culturali di tutti i soggetti che daranno
vita al nuovo partito. Tale riconoscimento ci deve essere sia da parte nostra nei
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
confronti degli altri sia da parte degli altri nei nostri confronti.»
Professoressa, possiamo uscire
dalle affermazioni di principio e calarci nella realtà locale cominciando
a delineare un percorso politico che
indichi in quale modo si darà vita alla
Costituente del nuovo partito e in come saranno scelti i gruppi dirigenti, tenuto conto che non si tratta di
mettere insieme Diesse e Margherita
soltanto, ma di coinvolgere altri soggetti presenti nella realtà ginosina?
«Intanto bisogna mettere insieme
Diesse e Margherita. Io reputo che se
non c’è una costruzione che si basi
sull’accordo tra questi due partiti sarà
molto difficile coinvolgere altri soggetti.
Quindi, prima di tutto, Diesse e Margherita devono cercare di capire come devono fare questo percorso e con chi farlo. Dopo questi chiarimenti è possibile
passare alla fase successiva e pensare
di aggregare altri soggetti.»
In questo percorso avrà un ruolo
la Lista Galeota?
«Sicuramente. Fermo restando che
anche la Lista Galeota deve capire che
è appena nata e che ci sono dei principi
da rispettare, delle regole da stabilire
che non possono essere eluse.»
Mi pare una posizione rigida.
«Il rispetto delle regole e della dignità di ogni soggetto politico deve essere
alla base di tutto. Noi abbiamo tenuto
duro con i Diesse proprio perchè volevamo affermare che non si può non
tenere conto della dignità degli altri. Noi
abbiamo un profondo rispetto per tutti e
pretendiamo che anche nei nostri confronti ci sia la stessa sensibilità politica.»
Vorrei ritornare sulla questione
nascita del PD a Ginosa. Dal dibattito
che si è sviluppato nei congressi di
Firenze e Roma, è emersa la volontà
di dare vita, fin dal prossimo mese
di ottobre, alla Costituente che vede
11
impegnate, in prima persona, personalità politiche di spicco.
«Anche le primarie sono nei programmi. Però, non ti nascondo, nessuno si nasconde, le difficoltà che si
hanno in molte province. Un conto è
parlare del PD a livello ideale con tutto
il fascino che questo progetto ha. Altra
cosa è calarsi nella realtà e riempire
questo contenitore politico di uomini. In questo momento è importante
stabilire delle regole precise e, dopo,
pensare a coloro i quali devono dare
vita a questo organismo. Intanto credo che dai congressi nazionali siano
emerse delle volontà chiare rispetto
al ruolo delle donne e dei giovani. Già
questa è una prima indicazione di lavoro.»
Professoressa, se dovesse dare
un voto circa la possibilità di successo di questo nuovo soggetto
politico e avendo una scala di valori da 1 a 10, che voto assegnerebbe?
«Non me la sento di fare di queste
valutazioni e di attribuire voti. Posso
solo dire che l’impegno de La Margherita sarà sincero e appassionato
com’è nella nostra tradizione politica
e nella nostra visione culturale. Siamo
convinti che questo processo unitario
può essere una grande novità della
politica italiana e ginosina.»
Vuole lanciare un messaggio ai
nostri lettori per invitarli a sostenere il Partito Democratico?
«Partecipate! Perché io sono del
parere, l’ho sempre detto come madre e come insegnante, che non bisogna pensare che la politica è una
cosa sporca fatta da sporcaccioni, è “
anche“ quella, ma è soprattutto il modo migliore per contribuire a cambiare
la società e a renderla più sensibile ai
bisogni della gente, soprattutto della
gente più debole.»
Stefano Giove
12
attualità
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
25
Aprile:
Festa
della
Liberazione
Il parco del quartiere Pierri deve essere restituito all’uso dei cittadini
Liberiamo il parco, è stato lo slogan
che ha caratterizzato la celebrazione del 25
aprile, Festa della Liberazione. E, il parco in
questione ha una sua collocazione fisica, si
tratta del parco esistente nel quartiere Pierri.
L’iniziativa di ripulire quell’area
(liberarla dall’incuria e dall’abbandono per
restituirla alla città) l’ha promossa il circolo
Arci “Il Ponte”, unitamente allo SPI-CGIL,
con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Hanno aderito alla proposta: l’AGESCI
di Ginosa 1 e 2; le associazioni Lumagigi,
Genusia Bike, Runners, Auser e Logos.
Sicché la mattina del 25 aprile
scorso, scouts, soci Arci, Runners e Auser,
nonché amministratori comunali, armati di
falci, tagliaerba, forche, rastrelli e quant’altro
potesse essere utile ad un disboscamento in
erba, hanno preso d’assalto le erbacce e le
immondizie che ricoprivano il parco e si
sono esibiti in una singolare performance di
pulizia.
Frattanto, con partenza da Piazza
Marconi, i soci di Genusia Bike guidavano
una ciclopasseggiata che ha percorso diverse
strade cittadine, per concludersi giù al parco
del quartiere Pierri che a quel punto è stato
letteralmente invaso di gente di tutte le età.
Il resto della mattinata è stata utilizzata per concludere l’azione di pulizia e di
ripristino di parte dei giochi per i bambini.
La Festa è incominciata all’ora di pranzo
quando gli improvvisati giardinieri hanno
dato l’assalto alle colazioni al sacco e alle
salsicce che Stefano Pesce faceva sfrigolare
sulla brace. Il pomeriggio, balli di gruppo,
pizziche e tarantelle hanno intrattenuto i
visitatori incuriositi da quella festa-lavoro.
Al
attualità
l’imbrunire i Lumagigi hanno
allestito le loro braci e messo
sui carboni salsicce e porchette
e, tra un panino e una birra, è
stato proiettato il filmato della
ciclopasseggiata e il documentario dell’intervento in Parlamento di Pietro Calamandrei
all’atto di promulgazione della
Costituzione. Un breve intervento da parte dal presidente
del circolo Arci ginosino, Stefano Giove, del giovane socio
Davide Galante, di Vincenzo
Caldarulo, della segreteria
dello SPI provinciale e del
consigliere regionale (socio
Arci) Paolo Costantino, sulla
valenza della celebrazione
della Festa della Liberazione e l’invito
a tutti i ginosini a sentirsi protagonisti
dell’assetto urbano della propria città, e
i microfoni sono stati ceduti ai ginosini
amanti della musica che si sono scatenati in un casereccio karaoke, animato
da Nunzio Mele, musicista-studente,
fino a poco prima della mezzanotte.
La storia di questo parco è
nota a molti ma forse non tutti sanno
che esso fu allestito nel 2000 con un
campo-lavoro dei volontari dell’associazione Mato Grosso. All’epoca molti
ginosini, insieme a quei giovani venuti
da ogni parte d’Italia, si spesero per creare
percorsi, piantumare alberi, costruire aiuole
e dipingere i murales che colorano le mura di
cinta del parco. Furono impiantati giochi per
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
i più piccoli e sembrò che un polmone verde,
prospiciente la gravina, si fosse aperto nel centro cittadino. Ben presto divenne inagibile per
la mancanza di manutenzione e dopo alcuni
ta.
13
altri interventi
volontari di pulizia, gli uomini
e le donne di
buona volontà, non avendo
alcun riscontro
dalla pubblica
amministrazione, hanno lasciato perdere.
E il parco è stato
così ceduto ad
atti vandalici e
inconsulti.
Q u esta è la storia,
fin qui, di quel
polmone verde
della nostra città. Le associazioni organizzatrici valutano positivamente la partecipazione cittadina del 25 aprile scorso,
il passo che ci si aspetta è quello che deve
fare l’amministrazione pubblica trovando
modalità e percorsi che consentano manutenzione continua e custodia del parco,
in modo da assicurarne l’uso ad adulti,
bambini e a circoli e associazioni che lo
potrebbero utilizzare per realizzare, nel
periodo estivo, una serie di iniziative di
carattere culturale.
Non lo abbandoniamo, il parco. Non
sprechiamo la partecipazione dichiaraAdele Carrera
Servizio fotografico - Erasmo Mazzone
14
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
argomenti e commenti
Cestino per i rifiuti o reperto archeologico?
Patrimonio archeologico tra carte e lattine.
bolica. A simboleggiare il luogo
in cui è stata ritrovata. La sua
collocazione definitiva sarà
accanto al parco archeologico
dove avrà una sua posizione,
come dire, stabile.»
Come mai la tomba
non è stata protetta per impedire che nessuno potesse
magari usufruirne per gettare carte e lattine? Non si poteva coprire?
«Non sarebbe servito a
nulla. Questo è un problema di
civiltà e cultura. È una maturaDifficile non notarla. Grandi dimensioni, di forma rettangolare, per metà aperta
e di facile visibilità per tutta la comunità ginosina. Come scambiarla per una
raccolta rifiuti? La curiosità, passandole
accanto, è quella di “crederla” un po’ in
balia di chi, tra un panino e una Coca
Cola, decide di usufruirne per non fare
un passo in più verso il cassonetto dei
rifiuti. E pensare che quella che i giovani
usano come “pattumiera” in realtà è una
delle tombe ritrovate durante lo scavo
archeologico in Via degli Allori. Possibile
che l’amministrazione se ne sia “dimenticata”? Nessuno ha “rispetto” per una
scoperta della quale essere orgogliosi?
Tante domande e il primo cittadino, Avv.
Luigi Montanaro, pronto a darci delucidazioni sull’argomento.
Come mai un reperto archeologico come quello che si può osservare
ogni giorno in piazza L. Sarno è stato
lasciato in balia di carta e lattine? È
abbandonata?
«La collocazione della tomba è simbolica. È stata voluta lì anche dal proprietario del negozio d’abbigliamento Inglese. Il signor Inglese aveva anche avuto
l’idea di fare una sponsorizzazione e di
aggiustarla da sé però, essendo reperti
di natura archeologica, questo non è stato possibile. La collazione in quel punto,
anche se può sembrare casuale, è sim-
zione che deve acquisire tutta la collettività, dai più giovani ai più anziani. Io credo molto nell’educazione nelle scuole. Si
realizzano dei progetti d’educazione ambientale proprio per incentivare un cambio ed un’evoluzione della nostra mentalità. A capire che il patrimonio pubblico
non appartiene a nessuno in particolare
ma a tutti. È di tutti, non dell’amministrazione. Se capiamo questo saremo i primi difensori dell’ambiente pulito. Questo
non deve essere soltanto uno slogan
ma qualcosa da concretizzare e rendere
pratico.»
Quando sarà spostata la tomba?
«Siamo quasi al termine. Stiamo
aspettando la Sovrintendenza. Essendo beni d’interesse archeologico anche
lo spostamento deve essere realizzato
sotto la sorveglianza della Sovrintendenza di Taranto.»
Quante tombe sono state portate
alla luce, oltre a quella esposta sulla
piazza?
Ne sono state portate alla luce due.
Quella in piazza è la più grande. Non è
stato trovato nulla all’interno. Ne esiste
anche un’altra più piccola, la tomba di
un neonato. Quella si trova già al museo. La grande, invece, è rimasta lì per
via delle sue dimensioni. Sarebbe stato
difficile trasportarla.»
Aggiungendo …
«Per quello che può
rappresentare per la nostra
identità ginosina la tomba
dovrebbe essere preservata come un gioiello. Al di là
dell’aspetto storico, archeologico e della sua importanza è anche un simbolo. È
per questo che io ho voluto
il parco archeologico in piazza. Perché il nostro popolo
riaquisisca la sua identità. È
un patrocinio che in tanti ci invidiano ma noi non riusciamo
a capirlo ed apprezzarlo. Gli
scavi in piazza, questo parco,
hanno proprio l’obiettivo di stimolare le
coscienze dei ginosini.»
Nel frattempo? Per la carta che è
stata gettata?
«Sarà pulita.»
Non si rischia di rovinarla?
«No, non esiste questo rischio.»
Adesso qualche certezza in più esiste. La tomba non è abbandonata ma,
nel contempo, affidata anche alla “civiltà e cultura” d’ogni singolo cittadino
ginosino. Saremo in grado di rispettare
questi semplici canoni nell’attesa che
la tomba sia inserita accanto al parco
archeologico? Lo speriamo.
Mariacarmela Ribecco
riceviamo e pubblichiamo
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
17
Costantino: apertura dell’unità di terapia
intensiva coronarica a Castellaneta
Il paziente lavoro di intervento
sulla sanità jonica sta dando risultati
notevoli. L’apertura della unità di terapia intensiva coronarica nell’Ospedale
di Castellaneta è un chiaro segno della
volontà di rispondere efficacemente alla domanda sanitaria del territorio. Tutti
sappiamo quanto grande sia l’incidenza
della malattie cardiovascolari e quanto pressante sia l’esigenza di un buon
pronto intervento e di una ottima assistenza ai pazienti affetti da patologia
cardiaca acuta. Molte vite potranno essere salvate a seguito dell’attivazione di
questo servizio. In questo senso l’equipe guidata dal primario di Cardiologia
dr. Antonio Scarcia sta lavorando alacremente pur nelle ormai croniche carenze di personale che ogni Ospedale
si trova ad affrontare. A pochi mesi dall’apertura del reparto di cardiologia, dall’attivazione della reperibilità cardiologia
h/24, dall’attivazione degli interventi di
cardioversione elettrica per pazienti affetti da Fibrillazione atriale, finalmente
si corona per la zona occidentale di Ta-
ranto un grande sogno: l’apertura
dell’UTIC. Otto posti letto in Unità
di Terapia Intensiva Cardiologica,
un numero standard per queste
unità, che dal 20 Aprile u.s. sono
stabilmente occupati per metà. Le
attrezzatura sono all’avanguardia,
il monitoraggio è di alta qualità e
l’UTIC è dotata di collegamento Intranet con i laboratori di analisi per
inviare esami e ricevere in tempo
reale risposte. Nell’ambito della
struttura una stanza è stata destinata per i controlli e gli impianti dei
Pace Maker, il servizio sarà attivato a
breve. L’attivazione dell’UTIC è stata
possibile grazie al potenziamento del
personale infermieristico e medico da
parte della Direzione Generale della
ASL, ora si attende che vengano espletati i concorsi per infermieri e cardiologi
per la copertura della pianta organica,
nel frattempo va segnalato lo spirito di
abnegazione del personale medico e
paramedico che in pochi mesi ha rag-
giunto livelli di eccellenza notevoli per
le prestazioni del Reparto di Cardiologia, ha consentito l’apertura dell’UTIC
ed infine ha abbattuto le liste di Attesa per la specialistica ambulatoriale.
Qualche mese fa erano necessari 3
mesi fare un ECG o un Ecodoppler cardiaco, oggi sono garantite le urgenze e
i tempi di attesa sono solo di una settimana per visita cardiologia ed esami
strumentali. Insomma siamo sulla buona strada, l’Ospedale di Castellaneta
dopo l’inaugurazione farsa tenuta da
Fitto comincia ad essere attrezzato e
diventa punto di riferimento nella zona
occidentale, certo non si comprende come sia stato possibile progettare la Cardiologia su un piano e l’UTIC su un altro
piano, questo marchiano errore costa
moltissimo in termini di risorse umane in
quanto necessitano più medici ed infermieri per turno, ad ogni modo l’importante
è che il servizio sia stato attivato, il resto
non conta.
Il Consigliere Regionale DS
Paolo Costantino
18
attualità politica
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Stefano Fabbiano è il nuovo vice presidente della
Provincia. Pietro Lospinuso perde quattro pezzi
importanti con i loro seguiti, ma non l’ottimismo.
Stefano Fabbiano subentra a
Gaetano Carrozzo alla Presidenza dell’Amministrazione provinciale di Taranto
ed, in pratica, sarà lui a guidare l’Ente;
dato che Gianni Florido si dedicherà
completamente alla campagna elettorale per le amministrative di questo mese
maggio. Florido, in caso di elezione a
sindaco, non si dimetterà da Presidente.
Non avrà deleghe operative, ma assicurerà l’indirizzo politico. Ormai siamo entrati nel vivo di una lotta dura e difficile
per tentare la scalata al Palazzo di Città. Mentre liste e listarelle prolificano a
iosa, a favore dell’uno o dell’altro schieramento politico, i partiti maggiori sono
in attesa dell’arrivo dei big. C’è molta
incertezza sull’esito delle consultazioni
del 27 e 28 maggio. La caccia agli “indecisi” è diventata preminente nell’attività
delle centinaia di candidati al Consiglio
comunale e alle Circoscrizioni, tutti consapevoli che la sfiducia, l’amarezza, la
delusione e la rabbia dei tarantini, dovuta alla disastrosa situazione finanziaria
del nostro Comune rende assolutamente difficile la scelta di coloro che dovranno sedere sugli scranni della massima
assise comunale per la gestione della
cosa pubblica.
Il dr. Ezio Stefàno continua ad
incamerare consensi e simpatie. Non si
ferma un momento e crediamo che la
scelta di Gianni Florido di non accettare
“le primarie” potrebbe arrecargli grossi
dispiaceri.
Intanto Giancarlo Cito è stato
iscritto nelle liste elettorali del Comune di
Taranto. Adesso, se l’imprenditore deciderà di candidarsi, la sua posizione sarà
vagliata dalla Commissione Circondarile. Giancarlo Cito, come si ricorderà, ha
finito di scontare 4 anni di reclusione per
concorso esterno in associazione mafiosa ed era stato interdetto dai pubblici
uffici per 5 anni. L’interdizione sarebbe
venuta meno a seguito dell’affidamento ai Servizi Sociali. E se il leader di
AT6 deciderà di “correre” da solo, certamente sarà un elemento di disturbo
per la coalizione di centro-destra, a
meno che (come si era inteso dire in
ambienti politici) non salti fuori dal cilindro un …accordo che mette insieme
il diavolo e l’acqua santa. Vale a dire
un condannato per concorso esterno
in associazione mafiosa che sostiene
un eminente rappresentante della legge che ne accetta il …sostegno.
Andiamo avanti e vediamo
che cosa succede in casa An.
Pietro Lospinuso in questi
tempi ha diverse gatte da pelare. Perde ben 4 pezzi da novanta con tutti i
loro seguiti. Si tratta di Petrelli, Bruno,
Naccari e Carlucci. Petrelli se ne è
andato come indipendente nel partito
di Berlusconi. L’esponente di An dimessosi dal partito dice che da tempo
avvertiva una situazione di disagio ed
una scarsa considerazione all’interno
del partito! Ed aggiunge: «Noi non abbiamo nulla contro Alleanza Nazionale
alla quale formuliamo i migliori auguri e le migliori fortune per il prossimo
futuro. Però riteniamo che queste dirigenze non siano molto attente alle esigenze di noi tarantini. Noi continuiamo
nel nostro impegno, e non poteva essere diversamente, per la Casa delle
Libertà. Quindi, sottrarsi a questo tipo
di competizione era un atto di vigliaccheria che non ci appartiene. La scelta
di candidarsi da indipendente in Forza
Italia perché con Forza Italia c’è indentità di progetti, di valori, di idee, di
iniziative; si andrà verso la costituzione del partito unico.» La candidatura
di Petrelli sarà ancora una volta sostenuta dal circolo Giorgio Almirante che,
anch’esso si distacca dal partito di Fini e
diventa centro studi.
«Tutto questo - dichiara Petrelli
- seppure in questa forma diversa di indipendenza in Forza Italia, noi conserviamo
inalterato tutto il nostro patrimonio di tradizioni, di cultura e di storia. A certe cose non
possiamo e non vogliamo rinunciare.»
Forse Petrelli già sogna un probabile …ritorno alla casa dove è nato politicamente, sperando che (chissà) qualcuno,
vista la situazione, decida di dimettersi o
venga addirittura “sostituito” nell’incarico.
Se tanto mi dà tanto, An perderà un notevole numero di elettori, giacché i 4 big dimissionari contano a Taranto alcune migliaia di
seguaci.
Ma Lospinuso è ottimista e nessuno ha il diritto di togliergli questa convinzione.
Le ragioni delle dimissioni di Carmine Carlucci: «Sono già passati due mesi
- dichiara l’ex segretario generale dello
Snals - da quel 24 febbraio quando abbiamo celebrato il congresso provinciale di AN.
Eppure è stata l’occasione per alimentare
in molti di noi la speranza di voltare pagina nella politica del partito in terra jonica.
A tutt’oggi, non sono stati convocati ancora
gli organi statutari. Contestualmente si è
andata caratterizzando la scissione di una
parte del partito col passaggio del Circolo
Almirante a Forza Italia e quello di Grazia
Bruno ad una non ben definita lista civica».
Pare che sotto la decisione di Carlucci vi sia la mancata sua candidatura a
presidente di una Circoscrizione. Si parla
in questo caso, di “Insoddisfazione”. Ma la
domanda sorge spontanea: vi sono “Insoddisfazioni” legittime? Oppure, in ogni caso
illegittime? Forse, sarebbe opportuno che
qualcuno che conta meditasse su questo
punto di domanda.
Salvatore Rizzo
attualità politica
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
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Comunicato Stampa - Sul Comitato di Frazione l’Udc
è pronto da tempo, anche con nomi e cognomi
Volantino grottesco o solo l’ennesima sventagliata di “parole” per dimostrare ai Marinesi che i DS esistono?
Non abbiamo necessità di offrire altre prove dell’attaccamento al territorio d’appartenenza, lavoriamo,
produciamo atti che rappresentano pietre miliari, la
storia:
ben due proposte di legge dell’On. Tucci per la modifica del T.U. per l’istituzione di nuovi Comuni;
il lavoro del consigliere regionale Brizio per l’istituzione di nuovi Comuni (Marina Jonica).
Ricordiamo ai DS che:
da tempo governano con Prodi e possono dar seguito alle proposte di legge;
da tempo sono al governo della Regione Puglia e
possono sostenere l’iniziativa UDC dei Consiglieri
Brizio e Loperfido per l’istituzione di nuovi Comuni;
che il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale è valido anche per loro nei punti
in cui statuisce la “conferenza dei capigruppo”, le
“richieste di convocazione di Consiglio comunale
e l’inserimento di appositi argomenti all’ordine del
giorno” su richiesta di un quinto dei Consiglieri comunali.
Se i DS lamentano il mancato inserimento all’odg
del Consiglio comunale del punto riguardante il
Comitato di Frazione non possono indicare altri
responsabili, potevano tranquillamente, unitamente ai compagni di banco dell’opposizione, chiedere l’inserimento del punto all’odg senza aspettare
quel che possono realizzare da loro…
Sia ben chiaro, non rifuggiamo dagli impegni per il territorio, vi diciamo solo che siamo per
una pronta risoluzione della quérélle, vi significhiamo che non c’è bisogno di sollevare solo “polvere”
sul Comitato di Frazione ci siamo, continuiamo a
lavorare in modo silente, a breve, avremo modo di
smascherare chi non vuole il Comitato di Frazione
e perché no, i veri nemici dell’autonomia di Marina
di Ginosa.
Senza enfatizzare sul “ruolo del decentramento”,
senza enfatizzare sul “ruolo del Comitato di Frazione”, organo consultivo e d’impulso/proposta: per
non alimentare aspettative e causare delusioni…
L’UDC è per Marina di Ginosa, per la politica sul
territorio, non per i politicanti.
I DS come si collocano, da che parte stanno?
Udc Marina di Ginosa - Il segretario sezionale
Domenico Giove
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
“Avis e missionari montfortani,
binomio di solidarietà”
Incontro conferenza organizzata dall’Avis di Ginosa al teatro Alcanices
La sezione Avis di
Ginosa non poteva non riconoscere
il ruolo che i padri
montfortani hanno
avuto nella nascita
dell’associazione
a Ginosa. Proprio
in occasione delle
celebrazioni per il
cinquantesimo anniversario dell’arrivo
dei padri montfortani nella nostra città,
l’Avis ha organizzato una conferenza
dibattito dal titolo
“Avis e missionari
montfortani, binomio di solidarietà”.
Il teatro Alcanices è divenuto il
luogo dove si sono
ritrovati, a distanza
di molti anni, i tanti
donatori che, nel corso degli anni hanno
permesso a Ginosa di essere una delle
realtà più importanti nel campo della donazione del sangue.
È toccato al vice presidente della sezione Avis, Tonino Lamanna, aprire i lavori che ha coordinato con il consigliere
Avis Mario Grieco.
Il sindaco Luigi Montanaro ha portato
il saluto della comunità Ginosina ai soci
Avis, sottolineando il grande valore etico
e sociale della donazione del sangue.
Come intermezzo tra i diversi interventi vi è stata la deliziosa musica proposta dal trio Luciana Tria, Ludovico Giannini e Francesca Melchiorre.
Il presidente Nicola Carenza, nel suo
intervento ha sottolineato i grandi successi dell’Avis ginosina nell’ultimo triennio.
Padre Luigi Colleoni, parroco del “Cuore
Immacolato di Maria”, ha relazionato su
“La gioia di donare”, facendo testimonianza diretta della propria esperienza
personale.
Di carattere tecnico l’intervento del
dottor Pietro Scalera, presidente Avis
provinciale di Bari che si ha sviluppato,
anche con significative immagini, “La
donazione del sangue”.
Maria Carmela Bonelli, cultrice di
storia locale, si è soffermata su “La
donazione del sangue a Ginosa, nel
tempo”, documentando la sua relazione anche con testimonianze originali.
Dopo gli interventi dei relatori sono
seguiti gli interventi dalla platea.
Per le Acli, il responsabile Mino Lomagistro ha dichiarato che sottoscrive con
l’Avis una convenzione di profonda solidarietà verso tutti i soci: compilazione
del 730 gratis.
Giovanni Di Taranto, presidente del
GVS (la prima organizzazione per la
donazione del sangue a
Ginosa) ha sottolineato
la crescita della cultura
del volontariato. Rosa
Perrone,
componente
del Club dell’Amicizia,
non ha nascosto la palpitante emozione nel ricordare il Club dell’Amicizia,
il GVS, la Casa famiglia,
gli Scouts, sottolineando
come questo patrimonio culturale e umano le
sia da riferimento anche
oggi. Franco Marchionna,
ha ricordato i momenti tumultuosi vissuti in seno al
GVS, per esempio i conflitti in famiglia per i preconcetti verso la cultura
della donazione. Il sindaco ha preannunciato la
convocazione del Consiglio comunale in piazza
per il conferimento della
cittadinanza onoraria a Padre Santino.
Stefano Natarangelo ha raccontato delle
grandi difficoltà che si vivevano per poter
donare. Paolo Costantino, consigliere regionale, ha dato notizia di un centro di raccolta sangue a Castellaneta, ciò in seguito
al Piano regionale del sangue, recentemente approvato dalla Regione Puglia.
Nando Ria, altro componente del GVS ha
rivissuto la propria esperienza di obiettore
di coscienza presso la Casa Famiglia che
aveva sede in Piazza Orologio.
Mimmo Festa, Lina Lepore Loperfido,
Antonio Bradascio si sono succeduti nel ricordare i momenti salienti della loro esperienza di donatori.
L’evento si è chiuso con la consegna
di riconoscinenti per i tanti protagonisti di
questa significativa storia della donazione
del sangue a Ginosa.
Stefano Giove
eventi e commenti
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
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Costantino soddisfatto per la presenza della Nurith tra
le prime 10 aziende ad usufruire dei finanziamenti POR
L’Assessorato allo Sviluppo economico ha
perfezionato oggi i contratti di avvio con
dieci industrie e consorzi per lo strumento
dei Programmi integrati di agevolazioni.
L’accordo è stato concluso con le firme
del dirigente del settore Industria Davide
Pellegrino e dei responsabili delle aziende
interessate. Soddisfazione
dunque per l’inserimento
tra queste prime dieci della
Nurith S.p.a. di Ginosa. La
firma è stata apposta in questo caso dall’amministratore
unico della società, Sandro
Pignalosa. L’azienda prevede di investire 2.400.000€
per la realizzazione di una
nuova linea di produzione
per infissi in PVC per grandi commesse. La Regione
Puglia nell’ambito della misura 4.1 dei Piani Operativi
Regionali finanzierà circa il
50% dell’investimento con
1,2 milioni di euro. Positiva è stata la collaborazione dell’Assessorato
nella valutazione degli aspetti innovativi del
progetto. Oggetto dei Programmi Integrati
di Agevolazioni sono infatti gli investimenti
industriali finalizzati all’utilizzo di nuove
tecnologie tramite l’ampliamento della base
produttiva (ai sensi della misura 4.1 azione
C). Con questo meccanismo si sono adeguati gli strumenti agevolativi regionali
alle effettive necessità delle PMI pugliesi,
consentendo a quest’ultime di pianificare
complessivamente il proprio programma
di sviluppo e di fare una unica richiesta
per più bandi. La conclusione degli investimenti è fissata al 30 giugno 2008 e la
firma del disciplinare regola le modalità
di attuazione degli investimenti proposti
ed i rapporti tra Regione e Soggetti beneficiari. Un momento molto importante
quindi per l’area jonica che continua nel
suo sforzo di adeguamento competitivo
anche innovando e ampliando la nascente
rete di piccole e medie industrie. Se la sinergia tra Regione e mondo delle imprese
si farà sempre più stringente e possibile
ipotizzare un aggancio alla piccola ripresa economica in atto e un miglioramento
dell’occupazione.
Il Consigliere Regionale Ds
Paolo Costantino
Lospinuso : “Il
Governo-Vendola
contro gli artigiani
pugliesi.
Gravissimo il
taglio del 15% in
c/capitale sulle
operazioni
Artigiancassa”.
Il Consigliere Regionale e Presidente
Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso, già Assessore Regionale alle Attività Produttive ha diffuso la seguente
nota: “dissentiamo assolutamente dalla decisione del Governo Regionale di
disincentivare di fatto le operazioni-Artigiancassa sottraendo ai richiedenti il
beneficio del 15% in c/capitale, peraltro
con inaccettabile effetto retroattivo. Una
decisione che si muove in senso opposto a quello da noi percorso nella passata legislatura, quando raddoppiammo
il fido massimo, istituimmo il tasso-zero
e riconoscemmo il suddetto 15%, dimostrando con i fatti la nostra vicinanza a
quel reticolo di piccole e medie imprese che costituisce da sempre il punto di
forza del sistema-Puglia, e che rispose
con migliaia di nuovi posti di lavoro a
bassissimo costo pubblico, arginando
efficacemente le conseguenze di un difficile ciclo economico complessivo . Una
decisione che, seguendo ad un incre-
dibile ritardo di un anno nel rinnovo
della convenzione con Artigiancassa,
conferma quel che già sapevamo delle politiche economiche della sinistra.
E cioè che esse sono intimamente
ostili alla vera iniziativa privata, a quel
grande “popolo delle partite iva” che
determina anche il tasso di autonomia della nostra società dal controllo
politico e che pertanto deve essere
colpito e mortificato, a partire dalle
sue componenti più deboli, in un’ottica ideologica cronicamente repressiva e punitiva. E’ la stessa logica delle
false “liberalizzazioni” di Bersani, che
non hanno liberalizzato nulla, ma in
compenso hanno scientificamente
colpito intere categorie del lavoro autonomo, dai taxisti ai panettieri, dai
benzinai ai barbieri ed ai parrucchieri, a favore soprattutto della Grande
Distribuzione politicamente gestita”.
Per la Segreteria
Tommaso Francavilla
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
Amare riflessioni
Roma, 16 aprile domenica.
E’ una di quelle giornate di luce e
di sole che una primavera inoltrata facilmente concede a noi del centro-sud.
Roma sembra ancora dormire, poche
macchine, non disperdono un avvolgente silenzio che caratterizza la giornata
festiva, più frequente, anche se lontani,
il rintocco dei cento e più campanili; sul
terrazzo un’unica piccola bianca farfalla,
come ubriaca di margherite non ancora
dischiuse e la zagara dell’arancio che
alita effluvi profumati. Esco, e come di
consueto, dall’edicola ritiro i giornali, poi,
sosta obbligata, al bar; nel posizionarmi
il piattino, il barista, quasi parlando a se
stesso, sussurra: “mercoledì a Milano,
per Totti e compagni sò ca...voli amari”.
Nell’attesa sbircio un titolo di prima su un
quotidiano aperto a metà su un tavolino:
Caso Mastrogiacomo, Prodi “da Fini parole false ed incoscienti.” Fini: “ho colpito
nel segno.” Ed ancora più sotto: La prova
del marcio, il calcio non vuole cambiare”.
Bevo il caffè, saluto tutti ed esco.
A casa, riprendendo una vecchia
consuetudine, di anni giovanili, mi seggo
in poltrona, ed a sinistra pongo i giornali
da leggere, a destra quelli letti, o quanto
meno consultati. A sinistra ci sono anche
due numeri de La Goccia pervenutimi
contemporaneamente, sono ancora imbustati. Ne prendo uno, lo apro a caso,
leggo: Arrestato il city-manager dell’ex
sindaco”, lo passo alla mia destra. Tiro
su un quotidiano, lo sfoglio leggendo
attentamente i titoli. Una pagina mi sorprende. Basilicata ”funzione scellerata
di settori importanti della magistratura”,
omicidi insoluti che in realtà sono il cuore nero di una Regione contrabbandata
come Lucania felix. ”Corruzione ed abuso
d’ufficio per procuratore di Potenza, suo
sostituto, direttore generale ospedale S.
Carlo, presidente tribunale di Matera. Non
continuo, e sfogliandolo sino alla fine, lo
passo alla mia destra. Altro giornale: “il
fannullonismo nel mondo delle divise;
una leggina del 1954, ancora in vigore,
permette a brigadieri, marescialli, tenenti
che si “fanno” riformare grazie a medici
compiacenti e corrotti di andare in pen-
sione dopo appena 15 (quindici) anni
di servizio. La causa più frequente per
essere riformati, una accertata e convalidata depressione”. Con rabbia lo passo
a destra.
Riprendo l’altro numero de La Goccia:
“ennesima truffa alla sanità, agli arresti
dieci medici e due farmacisti per commercio di ricette mediche e relative fustelle”.
Non ho più voglia di leggere.
Suona la porta, è la mia nipotina Martina, sette anni, mi mostra il suo nuovo
lettore portatile di C.D. avuto in regalo. Lo
proviamo insieme, ed a caso inserisco De
Andrè.
Stupito ascolto: “ Ma perché, / boia
di un cane! / in questo reame / tutto quel
che non và / poi finisce a puttane?”
Fisso Martina senza parole. Chissà,
quando sarà grande se i giornali riporteranno ancora queste “storie”.
Non ho certezze, e come un automa
raccolgo i giornali da terra.
Nicola Tuseo
Lospinuso:
“I Consorzi di
Bonifica di Vendola
pompano danaro
dagli Agricoltori e
non erogano acqua.
Con la contro-riforma
sarà anche peggio:
gli agricoltori
pagheranno anche i
debiti dei Consorzi.
Urgente una nuova
mobilitazione”.
nuso ha diffuso la seguente nota: “A
distanza di due anni dall’insediamento
del Governo-Vendola, siamo costretti a
constatare che la questione irrigua relativa all’Agricoltura si è pesantemente
aggravata. In particolare i Consorzi di
Bonifica hanno ripreso a pompare danaro dagli utenti (noi avevamo sospeso
i pagamenti dei tributi) ed hanno contestualmente smesso di erogare l’acqua,
nonostante la decuplicazione del compenso dei loro Amministratori. Particolarmente drammatica, per le caratteristiche e l’importanza economica delle
culture del territorio, è la situazione relativa all’utenza del Consorzio Stornara
e Tara, sulla quale nei prossimi giorni
presenterò un’interrogazione urgente al
Presidente della Regione ed all’Assessore all’Agricoltura, sperando di averne
qualche riscontro positivo prima che si
perda la produzione agricola del territorio nonostante gli esborsi in atto da parte
degli agricoltori.
Sappiano però i nostri Agricoltori che,
se non si mobiliteranno adeguatamente a sostegno della battaglia che come
AN abbiamo già avviato, sta per cadere sulla loro testa una contro-riforma
dei Consorzi che di fatto scaricherà su
di loro l’intero onere della debitoria dei
Consorzi stessi, con la Regione che si
limiterà a guardare, se non a pretendere
quanto ha anticipato. Un primo avviso l’
abbiamo avuto nella recente legge di Bilancio nella quale il rapporto tra Regione
e Consorzi si limita ad una partita di giro senza alcun intervento aggiuntivo da
parte della Regione stessa. Si infliggerà
così ad un’Agricoltura già agonizzante il
colpo di grazia, forse non senza soddisfazione da parte di una sinistra che in
realtà non ha mai amato il mondo delle campagne, reo di credere nel valore
dell’intrapresa e nel diritto di proprietà, e
quindi di sfuggire ai suoi schemi ideologici ed alle sue strumentalizzazioni partitiche”.
Per la Segreteria
Tommaso Francavilla
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
Amministrative di Taranto: record di candidati
29 liste presentate nelle mani del segretario generale. Un candidato al Consiglio comunale ogni 177 abitanti, una pletora di candidati che non ha precedenti
nella storia della nostra città. Sono ben
1125 gli aspiranti ai 40 posti di consigliere comunale. Alle elezioni del 2005 le liste presentate furono 24 con poco più di
960 candidati. Allora i candidati sindaci
furono 7 mentre questa volta sono 10.
Non ci sarà Gianclarlo Cito, tra i candidati c’è anche un deputato. Si tratta di
Donatella Duranti di Rifondazione comunista, la quale sarà a capolista con Ciccio Voccoli.
Giancarlo Cito aveva scelto di candidare a sindaco il figlio Mario mentre lui
si era messo in testa alla lista di AT6.
Lo aveva fatto prevedendo ciò che si è
verificato poi, vale dire la Commissione
circondariale ha sentenziato che il telepredicatore non può candidarsi perchè
lo vieta l’art. 58 del T. U. sugli Enti lo-
cali, il quale recita testualmente: «Non
possono essere candidati alle elezioni
comunali, provinciali e circoscrizionali
coloro che hanno riportato condanna
definitiva per il delitto previsto dall’art.
416 bis del Codice Penale».
Il neo dottore Giancarlo Cito potrà
ora fare ricorso al Tar, sostenendo che
nel nostro Codice Penale non è previsto il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”:
Di alcuni di coloro che hanno cambiato casacca abbiamo già detto (Pontrelli, Bruno, Naccari e Carlucci di An).
C’è da segnalare una curiosità, l’ex
assessore Clara Funiciello nel corso
di ben due conferenze stampa aveva
annunciato che il suo nuovo partito Cristiani Uniti si sarebbe schierato dalla
parte di Florido, poi, improvvisamente,
ha deciso di dare una mano a Introcaso. Sono gli scherzi della politica.
Non sono stato il solo a scrivere sul
nostro giornale che, probabilmente,
tagliato fuori il centro destra, la partita
alle prossime elezioni si giocherà fra
Florido e Stefàno. Il collega Marcello
Cometti de La Gazzetta del Mezzogiorno titolava così una sua nota: «Il masochismo fratricida del nostro centrosinistra». I recenti sondaggi più attendibili
confermano che il centro sinistra in Italia «arranca e indietreggia quasi dappertutto» mentre a Taranto conquista
consensi ma si divide in due tronconi.
«Con quali risultati finali è difficile da
dirsi - scrive il collega Cometti - ma il
paradosso conclusivo e fratricida potrebbe addirittura essere (come prevede il sottoscritto) fra i due esponenti del
centrosinistra.»
Ma tutti gli osservatori concordano
anche nel non sottovalutare il ruolo
dell’ampia zona grigia degli indecisi
che oggi sarebbero pari al 20 - 21%.
Salvatore Rizzo
Congratulazioni
dottoressa
Clorinda
Serra
Comitato di Frazione di Marina di
Ginosa, finalmente
qualcosa si muove.
Congratulazioni, dalla famiglia
Fiorito e Galante alla dottoressa Clorinda Serra che lo scorso 20 marzo si è
laureata, presso l’Università degli Studi
di Basilicata, con il voto di 110/110 e
lode, discutendo la tesi di laurea in Storia e Cultura dei Paesi di Lingua Inglese dal titolo: “Il Colonialismo Britannico
in India: Rudyard Kipling e il Libro della
Giungla nella Scuola Primaria”.
Ad inizio dei lavori del Consiglio Comunale del 26 aprile 2007, a
seguito dell’iniziativa del Capogruppo
UDC, Mario Toma, che ha chiesto l’inserimento all’odg del successivo Consiglio Comunale del punto riguardante
le nomine nel Comitato di Frazione, il
Sindaco ha assicurato il suo impegno
per la trattazione dell’argomento nel
primo Consiglio Comunale utile al fine
di consentire l’insediamento dell’importante organismo per i Marinesi.
Fatto il primo passo, ci auguriamo vivamente che le parole siano
seguite dai fatti.
Domenico Giove
segr. Udc Marina di Ginosa
eventi e commenti
La parola agli inserzionisti -
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
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rubrica a cura di Mariacarmela Ribecco
Auto e Automobili Basta, un binomio in
continua crescita tra fiducia e trasparenza.
Il settore delle auto vissute e raccontate attraverso l’esperienza dei fratelli Basta.
Quante ore al giorno passate nella vostra auto? Quanto
è importante avere un’auto che
non vi lasci mai in panne? Sicuramente è importante. In questo
nuovo spazio, dedicato ai nostri
inserzionisti. scopriamo un’attività
dedicata alle nostre “compagne di
viaggio”, le auto. Le mitiche “quattro ruote” che, col tempo, sono diventate sempre più indispensabili
nella nostra quotidianità. La voglia di emergere in questo settore
è molta, ma per poter riuscire si
deve offrire sicurezza ed affidabilità. Deve esistere la certezza
di potersi affidare a mani esperte
di chi questo settore lo vive già
da tempo. Dietro l’insegna “Automobili Basta” cosa si nasconde? Molto. Ma
lasciamo che a raccontarci della propria
esperienza professionale, e personale,
sia proprio il rag. Francesco Basta, amministratore unico della Automobili Basta
S.r.l.
Com’è nata l’idea d’occuparsi
d’auto?
«Questo lavoro è nato dall’idea
di mio padre, Felice Basta, nel 1970. Lo
ha gestito fino al 1991. Da quella data in
poi l’amministrazione ed il controllo dell’azienda sono passate a me ed a mio
fratello Massimiliano.»
Che genere di vetture commercializzate?
«Per quanto riguarda le auto
nuove siamo specializzati nella vendita
di marchi italiani prestigiosi: Fiat, Lancia
e Alfa Romeo. Come usato abbiamo due
linee: auto semestrali a km 0 di tutte le
marche, per i clienti più esigenti, e auto
usate in genere per i clienti che vogliono
un prodotto più economico ma allo stesso tempo di qualità.»
Di cosa si occupa Automobili
Basta S.r.l.?
«A Ginosa dal 1970, Automobili
Basta S.r.l. è leader nella vendita d’autovetture nuove ed usate. Inoltre svolge
l’attività di Sub-agenzia della Milano Assicurazioni, il servizio di soccorso stradale ACI 24ore ed in fine la custodia giudiziaria dei veicoli sottoposti a sequestro
dalle forze di polizia.»
Quali servizi offre Automobili
Basta ai propri clienti?
«Offriamo ai nostri clienti serietà e professionalità dando, ad ognuno
di loro, la garanzia che i veicoli proposti in vendita sono d’altissima qualità, in
quanto selezionati direttamente da noi
per poter offrire il meglio sul mercato.»
La maggiore soddisfazione
raggiunta nel corso degli anni?
«La maggiore soddisfazione è
stata veder tornare, dopo trent’anni, i
vecchi clienti di mio padre, con i propri
figli, per l’acquisto della prima auto. Siamo orgogliosi di poter constatare, anno
dopo anno, l’affluenza sempre maggiore
di nuova clientela.»
Progetti futuri?
«Per il futuro cercheremo di am-
pliare il numero dei veicoli in pronta
consegna in modo tale da poter offrire ai nostri clienti maggiore possibilità di scelta tra marche e modelli, accompagnati sempre dalla
garanzia di un’altissima qualità con
la quale ci siamo contraddistinti nel
corso di 37 anni d’attività.»
Perché scegliere Automobili
Basta?
«Ogni giorno sentiamo parlare
di concessionarie e commercianti
d’auto che dopo alcuni anni d’attività falliscono o cambiano nome
a discapito dell’ignaro cliente, che
spesso perde l’auto regolarmente
pagata. A chi pensa di comprare
l’auto, consiglio di scegliere sempre Automobili Basta. La certezza è
sempre di fare un acquisto sicuro e di
non trovarsi mai nelle mani di gente inaffidabile. Si può incappare in gente senza
scrupoli che “casualmente” intraprende
questo genere d’attività pensando solamente al proprio tornaconto, trascurando tutti gli adempimenti previsti per la
vendita di una vettura, come il passaggio di proprietà e gli obblighi fiscali.»
La nostra rubrica vi ha permesso
di osservare e apprezzare il lavoro svolto in questi anni dall’attività gestita da
Francesco e Massimiliano Basta. Adesso tocca a voi lettori concedervi l’opportunità di conoscere quello già raccontato
nel nostro spazio dedicato agli inserzionisti. Un personale ringraziamento alla
disponibilità dei fratelli Basta, che hanno
arricchito una rubrica che scopre, numero dopo numero, la nostra comunità anche attraverso i commercianti che vanno
valorizzati sia per la competenza sia per
l’esperienza raggiunta. L’appuntamento
è rinnovato tra quindici giorni. Vi aspettiamo tra le pagine della Goccia.
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
Passi indietro ne abbiamo fatti tanti
ora ci piacerebbe andare avanti.
Circola l’idea che nel prossimo futuro l’agricoltura si farà senza agricoltori.
I segnali ci sono tutti: il calo dei prez-
zi di vendita dei prodotti, la selvaggia
competizione dei mercati globalizzati,
la contrazione del sistema degli aiuti diretti, l’aumento dei costi di produzione
in particolare dei mezzi tecnici e quelli
non trascurabili dell’energia elettrica, ma
soprattutto la forte riduzione di imprese
agricole.
La chiusura di un’azienda agricola
per molti rappresenta un segnale positivo che porterà benessere a chi resta. I
fatti dicono il contrario ovvero malgrado
la forte riduzione di agricoltori, 1/5 negli ultimi 5 anni, chi è sopravissuto sta
peggio di prima. Per la Cia ogni azienda
che chiude è una tragedia che debilita il
settore e immiserisce il tessuto sociale
e produttivo. Ecco perché continuiamo a
lottare contro quelle politiche che affermano “l’ideologia” che l’agricoltore deve
produrre per l’industria a bassi costi e
bassi prezzi, siano esse materie prime
alimentari o energetiche e che il mercato
perfetto - per definizione - finirà per regolare al meglio le cose.
Noi continuiamo ad essere convinti
che la sociètà non può progredire senza gli agricoltori e la Puglia è ricca di
agricoltori (più di 100.000 imprese iscritte alla CCIAA e oltre 318.000 fascicoli
aziendali costituiti per i premi Pac). Chi
ha scelto o è obbligato a vivere di questo lavoro inventa, ogni giorno, i modi
per poter continuare a farlo, solo per
questo meriterebbe maggiore attenzione e rispetto. Invece siamo costretti ad
ascoltare le “prediche” di chi ci chiede di
cambiare per giustificare le proprie inefficienze, lacune e ritardi nello svolgere
il proprio ruolo. Non abbiamo più la pazienza di aspettare: la liquidazione delle
domande di miglioramento aziendale,
l’avvio dei corsi di formazione per i giovani agricoltori, la semplificazione degli
adempimenti e l’attuazione del decentramento. I pochi benefici rimasti per gli
agricoltori sono gestiti male ed in moti
casi per accedere bisogna sottoporsi
alle torture della Pubblica Amministrazione, esempio il caso del “carburante
agricolo”.
Malgrado le tante promesse ed
assicurazione notiamo ancora la mancanza di consapevolezza della classe
politica nel riconoscere il ruolo strategico dell’agricoltura. Due esempi su
tutti: il disegno di legge sull’agriturismo
della Giunta Regionale e l’ingiustificabile ritardo del piano di sviluppo rurale.
Non ci scoraggiamo e continueremo
ad impegnarci per costruire un sistema di relazioni istituzionali, attraverso
una seria e puntuale concertazione,
per avviare la programmazione 20072013 partendo dall’analisi sull’efficacia della precedente programmazione. Le occasioni non vanno sprecate
ed il nuovo Piano di Sviluppo Rurale
2007-2013, posto in sinergia con gli
altri strumenti della programmazione
regionale, rappresenta “l’opportunità”!
Il ricambio generazionale, l’integrazione di filiera per recuperare valore aggiunto (oggi troppo sbilanciato a
favore della trasformazione e della distribuzione), l’aggregazione della produzione agricola con la composizione
di accordi interprofessionali per la fissazione delle regole, la multifunzionalità dell’agricoltura per diversificarne le
attività e per creare occasioni di altro
reddito, l’internazionalizzazione delle
imprese, sono tutti obiettivi possibili.
Si tratta di individuare le misure più
efficaci per sostenere: gli investimenti
materiali e immateriali (per l’ammodernamento delle strutture) e l’innovazione dei prodotti e dei processi.
Passi indietro ne abbiamo fatti tanti
ora ci piacerebbe andare avanti.
Franco Catapano
Vice Presidente Cia Puglia
Auguri dottoressa
Eleonora Parisi
Il 27 aprile 2007, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari si è laureata, in Scienze della Maricoltura Acquacoltura
e Igiene dei Prodotti Ittici, la dottoressa Eleonora Parisi, con il voto di 110/110.
Alla neo-dottoressa, ai suoi familiari e alla nostra condirettrice Adele Carrera,
mamma di Eleonora, gli auguri più sinceri di tutta la Redazione de La Goccia.
La Redazione
eventi e commenti
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Presentata l’ultima pubblicazione della Biblioteca Civica di Ginosa:
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Genosa fa per sua impresa un castello
foto Erasmo Mazzone
Al teatro Alcanices, lunedì 30 aprile, è
stato presentato “Genosa fa per sua impresa un castello” a cura di Domenico
Luca Giacovelli, cioè don Domenico, e di
Giambattista Sassi. Il libro è il Quaderno
n° 5 della collana Vestigia Temporis pubblicato dalla Biblioteca Civica di Ginosa
al fine di valorizzare e far conoscere la
storia locale, così come ha precisato il
Consigliere incaricato alla Cultura, Antonio Bradascio. Nella prefazione, tuttavia,
si legge che il testo “costituisce un punto
di raccordo tra vari contributi di ricerca
e di studio che si allargano dal contesto
squisitamente cittadino a dimensioni di
più ampio respiro, nel confronto con altre
esperienze dei borghi viciniori per cogliere affinità e somiglianze non meno che
differenze e specificità”. Nello specifico,
quindi, non solo altre pagine della storia
locale, ma anche aspetti storici settoriali
relativi a Castellaneta e Mottola.
Scorrendo l’indice con l’ordine degli
interventi, la presentazione è stata l’occasione per fare il punto dell’impegno
archeologico che negli ultimi anni ha interessato tutto il territorio di Ginosa.
In particolar modo, il Direttore del Museo Civico, dott. Giambattista Sassi, nella sua relazione ha precisato lo stato di
fatto degli scavi archeologici della chiesa
di Santa Maria Dattoli. L’ipotesi avanzata
dal Sassi in altre occasioni, circa la collocazione dell’attuale chiesa su una più
antica di origine paleocristiana, ha trovato conferma attendibile con le recenti
scoperte delle antiche fondamenta, anzi
tutta l’area sembra che fosse un insediamento romano che aspetta di venire
alla luce se e quando l’Amministrazione
Comunale continuerà ad impegnarsi nel
progetto di scavi. L’architetto Antonio
Di Tinco, progettista insieme a Cosimo
Conte del restauro della chiesa, con il
supporto informatico ha dettagliato gli
interventi interni ed esterni messi in atto,
riconducendoli alle diverse epoche storiche; inoltre ha richiamato l’attenzione
su un affresco forse dell’ XI sec, che se
fosse confermato sarebbe il più antico
di Ginosa. Sfogliando il libro risulta interessante il contributo sulla ricostruzione fatta da Giacovelli relativa agli studi
sullo stemma di Ginosa. Nel suo intervento, infatti, il sacerdote ha ricostruito
i vari passaggi storici a partire dal più
antico documento, conosciuto come “La
Carta Rocca”, datata all’incirca nel 1584.
Si tratta di un disegno manoscritto della
veduta di Ginosa conservato nell’Archivio Generale degli Agostiniani a Roma
che l’agostiniano Angelo (Rocca) fece
realizzare in occasione di una sua visita
ai Conventi delle Province italiane. Un
altro riferimento importante è “Il sigillo della Sommaria” conservato nell’Archivio di
Stato di Napoli. E’ lo stampo di un sigillo
in umido apposto su un dispaccio alla voce di “vettovaglie”. Entrambi i documenti
riproducono il castello come simbolo della
città di Ginosa. Lo stemma con il castello
è citato anche nella “Descrizione antica
de Genosa” del Cantore D. Cesare Cisternino, laddove si legge che: “Genosa
fa per sua impresa un Castello con tre
torri, che altro non vuole significare, e si
vede chiaramente che sia stata Padrona
e Capo di molte altre Terre e Ville, e Castelli antichi, che la circondano da torno
intorno”. L’attuale stemma, approvato dal
Consiglio Comunale nel maggio del 2005,
è stato definitivamente concesso, insieme
con il gonfalone, con Decreto del Presidente della Repubblica in data 3 Ottobre
2005. A conclusione della serata è intervenuto il sindaco Gino Montanaro. Il primo
cittadino, grato per la dedica del libro, ha
precisato che ciò costituisce un impegno
maggiore a far sì che la programmazione
culturale dell’Amministrazione Comunale
miri alla crescita e alla conoscenza della
storia di Ginosa attraverso la valorizzazione e la fruizione del suo immenso patrimonio storico.
Palma Martino
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
M - MEDIOCRITÀ
Oggi l’espressione “mediocrità” viene usata in senso ironico e sarcastico, in
riferimento ad una persona che occupa
un posto di responsabilità ma che non
ha capacità particolari né apprezzabili
doti intellettuali. Salvo, poi, a constatare
che la mediocrità risulta tanto diffusa da
doversi considerare quasi una caratteristica della psiche contemporanea e della
società cosiddetta “di massa”, tendente
ad omologare obiettivi e stili di vita, blandendo le velleità e le illusioni, ma spesso
mortificando le capacità ed i talenti.
Persa ormai per strada la positività
e l’esemplarità “aurea” che l’educazione
antica attribuiva alla nozione di “mediocrem” (da “medius”, che sta nel mezzo)
nel senso della moderazione e del rigetto degli estremi (regola di vita che oggi
sarebbe quanto mai attuale!), la mediocrità sembra essere divenuta una sorta
di condanna collettiva, di salvacondotto
contro le delusioni, ma anche contro
l’impegno e gli ideali. Ed alligna tenacemente dappertutto, nella società civile e
anche in quella ecclesiastica, nelle famiglie e nelle comunità, negli ambienti di
lavoro e di studio.
Di sommo interesse è, al riguardo,
la figura del principe Charles Joseph
de Ligne (1735-1814), celebre letterato e grande militare, uomo che conobbe personalmente Voltaire, Rousseau,
Caterina II di Russia, Goethe. Alla sua
navigata esperienza di conoscenza dell’animo umano ed al suo scetticismo
si deve una massima che è divenuta il
ritratto dell’uomo moderno, dell’uomo
senza qualità e, insieme, di una società
nonché dei relativi valori comportamentali: “Siate mediocri e otterrete tutto”.
Insomma, disimpegno morale, basso
profilo, opportunismo e furbizia come
buona ricetta per la scalata sociale: una
commedia che non viene mai meno.
Nella sua lucida spietatezza empirica, la
massima del de Ligne sottendeva però
un forte giudizio morale sulle piccolezze
della natura umana: spirito che ora s’è
perso, rimanendo solo la lettera.
In base a tutto questo moltissimi si
sentono frustrati e vivono in un continuo
stato di depressione, convinti di non poter mai raggiungere gli obiettivi che si
erano proposti; alcuni addirittura covano
invidia o risentimento per chi ha successo. Sì, la caratteristica fondamentale di
questo difetto è la gelosia sfrenata, l’invidia per tutto ciò che sta sopra il suo
livello di basso profitto. Ed ecco, allora,
scatenarsi non tanto il confronto chiaro e
netto (il mediocre sa che alla luce della
verità soccomberebbe) ma la sottile erosione della dignità dell’altro, l’uso ipocrita del giudizio, l’adozione colpevole della
calunnia, il ricorso alla manovra, la colazione con gli altri mediocri, la frenetica
ricerca di ogni occasione per far cadere
chi è superiore per intelligenza, umanità o capacità. Scrive il giornalista Mario
Missiroli, che fu direttore del CORRIERE DELLA SERA negli anni Cinquanta:
“L’avere più ingegno del comune è sempre una grande colpa agli occhi dei mediocri”.
Allora, forse, è necessario capire
meglio il significato reale che diamo a
questo termine; chiedersi, con coraggio,
le motivazioni di tale auto-percezione;
riflettere, senza pregiudizi, sul perché ci
si sente insignificanti: ci si accorgerebbe
che la mediocrità è dovuta ad un certo
disimpegno o ad una profonda demotivazione.
Vorremmo essere più ascoltati dagli
altri? Ma questo desiderio è già un sintomo di mediocrità. Perché gli altri dovrebbero ascoltarci se spesso non sopportiamo nemmeno noi stessi?
Desideriamo essere più protagonisti?
Peggio ancora. L’eccessivo desiderio di
attenzione è infantile e denota povertà
interiore.
Chi brama ardentemente il successo
e magari raggiunge qualche obiettivo,
rischia di illudersi, perché il valore della nostra vita non dipende da ciò che gli
altri pensano di noi. Il nostro apparire è
ingannevole: la massa percepisce solo
qualcosa di esteriore ma non riesce ad
intuire la nostra interiorità.
La vera mediocrità, dunque, è nel modo di vedere la vita, se stessi e gli altri.
Siamo mediocri quando ci adattiamo alle
situazioni, subendo passivamente ogni
tipo di condizionamento; oppure quando non sappiamo vivere la quotidianità.
Il mediocre si abbandona al luogo comune, si adegua alle mode di tutti i tipi,
non si pone interrogativi e non cerca la
verità per pigrizia o per paura, non va in
fondo alle cose e non vuole interpretare
gli eventi. È per questo che sottrarsi ad
una responsabilità modesta e continua è
una tentazione molto più forte che non
quella di compiere un gesto eroico, unico
ed esemplare. La mediocrità, purtroppo,
è meno condannata, anche perché tutti
abbiamo il desiderio di cavarcela col minor sforzo possibile, così da avere una
vita quieta e senza impegno costante.
Pirandello, infatti, amava scrivere: “È
molto più facile essere un eroe che un
galantuomo. Eroi si può essere una
volta tanto, galantuomini si dev’essere
sempre!”.
Ed un altro scrittore, il greco Nikos
Kazantzakis che nel 1946 ha creato
quel meraviglioso personaggio di ZORBA IL GRECO, scrive nell’omonimo
romanzo: “Tutto nasce dal fatto che si
fanno le cose a metà. Si è buoni solo
a metà. Ecco perché il mondo si trova
nei pasticci. Fate le cose bene in modo
completo. Il chiodo dev’essere battuto
fino in fondo. Dio odia dieci volte di più
un mezzo diavolo di un arcidiavolo!”.
Contro gli esitanti per eccesso di prudenza, contro gli egoisti per interesse
personale, contro i pigri che rimandano
il compimento di un’opera alle calende
greche (è il caso di dirlo…), ecco invece
il suo monito netto.
Non fermarsi a metà del guado; non lasciare l’opera incompiuta
(l’«incompiuta» è venuta bene solo al
genio di Schubert!); non centellinare il
proprio contributo per un mondo diverso. La mediocrità, che appunto si blocca nel mezzo dell’azione, del pensiero,
della decisione per non sporcarsi troppo
o consumarsi, è detestata da Dio più del
male impulsivo, talora compiuto senza
colpa o in buona fede. Come si fa, infatti, a dimenticare il monito di Cristo
alla Chiesa di Laodicea: “Tu non sei né
freddo né caldo. Magari tu fossi freddo
o caldo! Ma poiché sei tiepido, sto per
vomitarti dalla mia bocca” (Apocalisse
3, 16). Troppo di rado ci si preoccupa
del peccato di omissione che in realtà
semina attorno a sé vuoto spesso più
dello stesso male.
Si potrebbe a lungo descrivere il ritratto del mediocre, nemico di ogni ingegno, di ogni grandezza, di ogni libertà
di spirito. Ma ognuno deve riconoscere
(a prescindere dalle doti che possiede)
che un germe di questa malattia, purtroppo non conosciuta come tale ma
spesso esaltata come buon senso ed
equilibrio, alligna sempre nell’anima ed
esige il coraggio di strapparla senza
tante storie.
Un artista rinomato potrebbe essere anche più mediocre di una persona
comune, se non sa vivere in profondità;
mentre un anonimo che valorizza ogni
istante della propria vita esce dalla mediocrità.
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
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30
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
Tre lustri e non li dimostra
La Goccia festeggia la sua quindicesima primavera.
“La Storia e la Cronaca
scritte con costante entusiasmo per la crescita sociale
e culturale della comunità
ginosina”, questa l’incisione
sulla targa ricordo che l’Amministrazione comunale ha
consegnato ai redattori de La
Goccia, la sera del 24 aprile
scorso, durante i festeggiamenti del quindicesimo compleanno del giornale.
Nel ristorante Villa Orti,
c’erano tutti gli uomini e le
donne che fanno il quindicinale, dai redattori al tipografo
all’addetto alla distribuzione
all’amministratore, nonché alcuni dei più significativi soci
della cooperativa Progeco,
proprietaria della testata.
Alla festa hanno partecipato il sindaco di Ginosa,
l’avvocato Luigi Montanaro,
il vice sindaco Felice Vizzielli, il delegato alla cultura, Vitantonio Bradascio; il delegato sindaco, Leonardo Galante, il consigliere provinciale
Augusto Pardo, i consiglieri
regionali di maggioranza e di
opposizione, Paolo Costantino e Pietro Lospinuso. Tutti
assidui lettori de La Goccia,
nonché protagonisti delle
cronache in essa descritte.
Al centro della sala, dove
troneggiava una magnifica
torta sulla quale era riprodotta l’immagine
del bouquet realizzato dal pittore Damiano
Bitetti, appositamente per la copertina dell’ultimo numero, Gino Dell’Orco ha invitato
i condirettori Giulio Pinto e la sottoscritta
ad aprire la serie di interventi per celebrare
questo significativo traguardo del giornale.
La commozione traspariva tutta dalle nostre
voci e Giulio ringraziando i presenti per aver
accettato l’invito ad essere con noi, ha sottoli-
neato la particolare delicatezza necessaria nel
curare il settore della cronaca in un giornale
a tiratura locale che ogni giorno ti mette di
fronte (ma veramente di fronte) alle persone
di cui hai scritto.
Io ripeto in questa pagina quello che
sinceramente ho affermato la sera del 24:
un grande riconoscimento per la vita del
giornale va alle donne della redazione e
alle collaboratrici, da sempre sono state
in maggioranza e, probabilmente, senza il
loro contributo, alcune pagine
significative non sarebbero state
scritte.
Anche Vito Conte, presidente della Progeco (il signor
no!) dietro la maschera dura del
suo viso aveva chiari segnali di
commozione, a lui il più vivo
ringraziamento per la gestione
amministrativa rivelatasi accorta
e oculata (io direi rigida!). E non
poteva mancare l’intervento di
uno dei fondatori del giornale, il
dottor Mario d’Alconzo (nonché
commercialista de La Goccia)
che ha ricordato i primi passi
del periodico e la necessità della
sua nascita, legata ad un progetto
di crescita culturale dei giovani
ginosini.
La parola, Dell’Orco, l’ha
poi passata agli ospiti e, dal sindaco al consigliere delegato alla
cultura al consigliere provinciale
ai due rappresentanti del consiglio regionale pugliese, è venuto
il riconoscimento unanime della
grande risorsa rappresentata dal
giornale locale che ha scritto la
storia e la cronaca ed in esso
sono contenute, ormai, le testimonianze degli avvenimenti che
hanno caratterizzato la nostra
comunità nell’epoca (cosiddetta)
della Seconda Repubblica. Unica
critica (venuta dal consigliere
Costantino): maggiore dinamicità nelle pagine e il giornale a
colori. Terremo presente.
Il direttore, Stefano Giove, ha chiuso
la parte della serata più avvincente, con un
intervento che ha commosso quanti per La
Goccia si spendono sottolineando aspetti
che spesso vengono sottovalutati, come, per
esempio, quello della vitalità aziendale che
il fatturato del nostro giornale ha prodotto in
quindici anni, oppure la mole di informazioni
che esso ha divulgato e, non ultimo, il carat
eventi e commenti
tere pluralista e di apertura alla società che il
periodico persegue. «Sul nostro giornale c’è
spazio per tutti e per tutte le fazioni, perché il
nostro compito non è quello di essere di parte
ma quello di informare la cittadinanza dei fatti
che avvengono nella nostra comunità». Con
queste parole il direttore Giove ha concluso
il suo intervento, non dimenticando, tuttavia,
di porgere il saluto di tutta la Redazione e i
Gli auguri e i
ringraziamenti
di Salvatore
Rizzo
Cara Goccia,
ti chiedo scusa se non sono stato presente alla festa del tuo compleanno. Mi
sarebbe tanto piaciuto trascorrere con
tutti i tuoi collaboratori e con le persone
che hanno partecipato alla serata conviviale, uno dei momenti più belli della tua
ancor giovane vita. Ti incontrai per caso
e fu subito… amore, perché capii che
nel tuo DNA c’era la passione, lo spirito
indipendente, pluralista e democratico
del tuo Direttore, Stefano Giove e della
sua preziosa consorte Adele Carrera.
Quando Stefano venne a trovarmi,
in bicicletta e con i pantaloncini, ebbi la
conferma che il mio intuito era giusto. E
da allora, cara La Goccia, non ti ho più
lasciata. Allora eri ancora una bambina
ora hai già 15 anni. Progressi ne hai fatti
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
31
ringraziamenti al direttore che
guidò il giornale nei primi anni
di vita, già direttore di Studio
100 TV, Walter Baldacconi e,
prima di brindare ai quindici
anni, agli ospiti presenti è stato
fatto omaggio della litografia del
maestro Bitetti, fatta apposta per
il nostro compleanno.
L’ apertura del momento
conviviale ha reso la serata davvero una grande festa tra amici,
che si è protratta fino al classico
taglio della torta.
Quindici anni non lo consideriamo un traguardo, noi del
giornale ma una tappa, infatti c’è chi si sta
preparando per il compleanno d’argento.
Intanto vorrei ringraziare personalmente
tutti gli intervenuti e nominare tutti coloro che
si sono impegnati per la crescita del periodico
e per la riuscita della serata: Stefano (ch’è
un amorevole mastino nei giorni di stesura
del giornale); Giulio Pinto il condirettore
che tra una battuta e l’altra (pintate), mette
a segno vere perle di cronaca; Salvatore Rizzo, il redattore di Taranto che consente con
le sue cronache di raccordare i fatti locali
con quelli del capoluogo; Franco Romano,
il raffinato compositore delle quartine; e Roberto Muscolino, Gino Dell’Orco, Domenico
Ranaldo, Rosamaria Busto, Palma Martino,
Mariacarmela Ribecco, Mariacarmela Bonelli, Marilena Surdo, Don Franco Conte, Nicola
Tuseo, Raffaele Fanelli, Gianluca Catucci,
Davide Giove, Marino Menzella, Michele
Galante, il nostro fotoreporter Erasmo Mazzone, l’addetto alla distribuzione, Giovanni
Ranaldo e il tipografo, Maurizio Falivene.
Naturalmente la nostra serata non sarebbe
riuscita come è stato se non avessimo avuto
la straordinaria professionalità dei gestori
e del personale del ristorante pizzeria Villa
Orti (nuova gestione) ai quali va il nostro
più sincero ringraziamento per l’eccellente
servizio allestito per l’occasione.
Lunga vita a La Goccia!
Adele Carrera
Servizio fotografico - Erasmo Mazzone
tanti.
La presenza del sindaco, dei consiglieri Costantino e Lospinuso e di altri
rappresentanti istituzionali alla tua festa mi hanno fatto capire che a Ginosa
(e non solo) viene riconosciuta da tutti, a prescindere dalle appartenenze
politiche, che in noi giornalisti c’è solo
l’unico scopo di concorrere alla crescita
complessiva del territorio ginosino.
Per questo personalmente ringrazio
tutti coloro i quali si muovono in questa
direzione.
Ringrazio il Sindaco Montanaro e il
consigliere Bradascio per la donazione
della targa che conserverò gelosamente tra i miei ricordi più belli. Ringrazio
Adele per aver porto da par suo il mio
saluto alla festa. Ringrazio Stefano per
l’infaticabile lavoro che svolge con la
maestria di un Direttore di lungo corso.
E a te, La Goccia, formulo l’augurio
più sincero di lunga vita e tanta fortuna,
avendo in cuore la certezza che il tuo
lungo cammino sarà accompagnato da
tanti successi e soddisfazioni, nell’interesse della comunità e del territorio ginosino.
Con affetto
Salvatore Rizzo
AUGURI A
“LA GOCCIA”
A “La Goccia”, al suo direttore, alla
redazione, e a tutti coloro che partecipano alla sua puntuale pubblicazione
giunga il nostro augurio per una vita ancora lunga in occasione del suo
compleanno: 15 anni ben trascorsi!
Dalle pagine della Goccia emerge un
immagine pluralista della vita Ginosina, le voci presenti sono trasversali
per quanto riguarda il mondo politico,
entusiaste per quanto riguarda le attività delle nostre molteplici associazioni,
manifestazioni culturali, sportive. Negli
anni tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di esprimersi o ritrovarsi in una
foto, chiedere chiarimenti, ottenere risposte esaurienti, sentirsi quindi protagonisti della vita della propria città, per
questo …Ad Maiora Goccia.
Lista Uniti con Teresa Galeota”
32
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
costume e società
L’emozione della diretta: i ragazzi
del liceo Vico su SAT2000
secondo loro, il problema non tocca il liceo; tra amici è consentito solo qualche
scherzo innocuo hanno sostenuto Aldo
Tucci e Antonio Montemurro.
Il dibattito ha toccato anche il rapporto
docenti-alunni. Diversi professori del liceo sono stati apprezzati per la modalità di relazione, altri per la capacità di
utilizzare gli strumenti informatici nelle
discipline d’insegnamento o perché,
per Alessia Di Lorenzo, la professoressa d’italiano ha saputo spiegare “La locandiera” di Goldoni con un approccio
diverso.
Infine, nell’ultima parte del programma si è discusso dell’importanza dello
“studio” come valore in sé o come strumento per farsi strada nel lavoro. Bruno
Cianciotta ha asserito che entrambe
le affermazioni sono valide, mentre
per Danny Cortese studiare significa
principalmente prepararsi ad un futuro lavorativo. Profonda e lucida è stata
l’analisi che Andrea Romano ha fatto
nell’intervento conclusivo.
Il ragazzo ha affermato che è vero
che lo studio amplia la conoscenza e
prepara ad un futuro professionale,
ma soprattutto serve a comprendere il
mondo e le persone, a capire se stessi,
a valorizzare le proprie possibilità; cioè
la cultura aiuta a diventare uomini, più
consapevoli e responsabili.
Palma Martino
Venerdì 11 Maggio presso il Teatro
Metropolitan di Ginosa la Compagnia
Senzateatro presenta:
“Questi Fantasmi!”
apparizioni raccapriccianti in tre atti
di Eduardo De Filippo con la regia di
Francesco Evangelista.
Sipario alle ore 21:00
Platea I Settore € 10,00
Platea II Settore € 8,00
Platea III Settore € 6,00
Galleria e Studenti € 5,00
Prevendita presso la Casa Musicale
Cassano
Emozionati ma sicuri e tutti bravi! Un
gruppo di 46 alunni delle classi III D, IV
H e IV B del liceo Vico, affidati ai docenti
don Franco Conte, Annalisa Carrera e
Palma Martino, negli studi di Roma sono stati gli animatori della trasmissione
“1X1”, il format della fascia quotidiana
in onda dalle h 14.05 alle 15.30 sulla tv
satellitare SAT2000.
Il programma, condotto dalla simpatica
Arianna Ciampoli, ogni giorno affronta temi d’interesse giovanile, discussi
in diretta dai ragazzi del triennio delle
scuole superiori di tutta Italia o collegati con lo studio di Roma via webcam.
Con quest’ultima modalità già dall’anno
scorso gli alunni del Vico hanno partecipato molte volte, ma provare l’emozione della diretta e sostenere un dibattito
è un’altra cosa!
L’argomento della puntata ha riguardato
“la scuola”. I ragazzi sono stati invitati
dalla conduttrice a parlare liberamente
della propria scuola e dei professori, ad
esprimersi sul fenomeno del bullismo, a
considerare il valore della cultura e a tentare di delineare una scuola ideale, oltre
che a commentare filmati, dati statistici
e sms pervenuti in redazione durante la
trasmissione. Chiara Santoro, invitata per
prima ad esprimersi, ha detto chiaramente cosa significa la scuola per un ragazzo
e quali sono le aspettative dei genitori. Di
risposta, Angela Bozza ha puntualizzato
che i giovani devono scegliere liberamente per costruire al meglio il loro futuro e
che molte volte non si comprende subito
l’invito ad un maggior impegno richiesto
dai professori e dalla famiglia. Annagiulia
Trigiante ha osservato che la scuola insegna ad “imparare”, cioè una metodologia
di studio, ma soprattutto sviluppa il senso
critico e le relazioni di gruppo. La discussione si è molto animata quando si è toccato il bullismo. Duri i giudizi espressi da
Alida Russo e Flavia Russo, per fortuna,
argomenti e commenti
Rubrica a cura di Giuseppe Pizzulli
Il matrimonio
Tanti matrimoni, anche ben riusciti e
duraturi nel tempo, sono nati da “un colpo
di fulmine”. Da uno sguardo, uno scambio di occhiate, un timido sorriso; è nato un amore, un grande amore per tutta
la vita. Altri matrimoni sono nati da una
semplice, sincera amicizia, tra due giovani d’ambo i sessi, che poi man mano
è diventata affezione reciproca, amore
vero,attratti l’uno dall’altra, tanto da non
poter fare a meno di frequentarsi, di stare
insieme, parlarsi, farsi promesse e carezze, abbracciarsi con slancio, scoprire
reciproci sentimenti e fare progetti per il
futuro. I fidanzati che pensano di costruire un futuro insieme, non possono fare
a meno di parlare di cose essenziali, ad
esempio: come provvedere ai bisogni
della famiglia, il lavoro, oppure come affrontare i problemi che possono sorgere
per scarsità di mezzi di sussistenza, la
collaborazione per l’acquisto di una casa decente, ecc.
Tutte cose essenziali che costituiscono le basi di un matrimonio. Purtroppo vediamo tanti che giungono al
matrimonio impreparati, senza aver
costruito le basi per una vita di coppia
e al primo scoglio, si separano. Quale
tragedia! Oggigiorno il matrimonio è in
crisi, le coppie si formano e si disfano
sempre più facilmente, l’istituto matrimoniale, che era il simbolo di consolidamento della famiglia, si è conformato
ai nuovi costumi emergenti, i vecchi valori sono stati sostituiti dai più moderni.
Quale fallimento! Cosa fare per riuscire
a recuperare i vecchi valori? Da quale
base bisogna partire? Come rafforzare
un matrimonio che mostra i primi segni di cedimento? Anzitutto
dobbiamo ricordare che il
matrimonio è stato istituito
da Dio. Fu LUI che diresse
le prime Nozze in assoluto, e
nel farlo ha avuto uno scopo,
cioè: stabilire una struttura di
base per la coppia, alfine di
perpetuare la continuità della
prole, in uno sviluppo sociale, intellettuale, e spirituale.
Dio ha stabilito le regole, ha
fatto del matrimonio una protezione contro l’immoralità
e le relazioni adulterine.(1
Cor.7,2-4). L’integrità del matrimonio è vitale per il benessere e l’armonia della coppia
e della razza umana, e per
questo ha stabilito la Sua
Legge perfetta. Nella Legge
di Dio ci sono 613 precetti
che regolano i rapporti con
Dio e col prossimo, ma sono stati sintetizzati in “Dieci
Comandamenti”. Nel nostro
caso basta ricordare: “Non
commettere adulterio”. Attenzione! Non si può prendere
alla leggera i Comandamenti
di Dio. Il peccato è sempre
attraente, irresistibile, ma poi
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
35
cosa ne consegue?
Sentimenti feriti, rotture, mancanza
di gioia e di pace, armonia distrutta, fallimento totale. Non solo, ma ci sono anche
conseguenze deleterie sul piano fisico:
tare ereditarie dovute a malattie veneree,
sifilide ecc. Dirò ancora, che Dio punirà gli
adulteri e i fornicatori di eterna condanna.(!
Cor.6,9; Eb.13,4; Ap.21,8). Il Matrimonio
è un’alleanza sacra registrata nel Cielo,
Dio è testimone.(Mal.2,14). Egli ha fatto
in modo che il matrimonio sia un rapporto
che reca compagnia e complementarietà,
(Gn.2,18), un aiuto per l’uomo contro la solitudine. Dio ha creato il Matrimonio per dare all’uomo e alla donna la prerogativa di
esprimersi e realizzare l’amore più elevato,
nel dono di se stessi, nel pieno soddisfacimento, e non un piacere egoistico a senso
unico. Il frutto dell’amore reciproco è, poi, il
“dono” di un figlio, una nuova vita da amare
e curare con tenerezza, materna e paterna. Esso non è roba da ragazzi e ragazze
incoscienti, non da persone che si comportano da immaturi, come bambini capricciosi. Il matrimonio esige maturità, responsabilità, e disciplina di se. Esso esige unità
di scopi, di valori, d’emozione e interessi.
Il legame matrimoniale è la fusione di due
anime e “una stessa carne”, come Gesù
ha dovuto riaffermare.(Mt.19,5,6). Una fusione di pensieri, una parità d’intenti e di
sentimenti, nella comprensione reciproca.
E poiché Dio è testimone indiscusso, amico della coppia, è utile e doveroso invitarlo
“a cena”, per avere Comunione con Lui, e
chiedere a Lui consiglio in ogni nostra situazione. Senz’altro non mancheranno situazioni difficili, screzi, dissapori, ostacoli
da superare, quando sembra che la concordia viene a mancare, che fare? Mandare tutto all’aria? No, invocare Dio, chiedergli perdono, pregarlo con fede ed umiltà,
d’intervenire e ripristinare nuovamente la
gioia, la Pace e l’armonia, con l’Aiuto della
Sua Grazia e della Celeste Benedizione.
Se avete dei problemi e desiderate incontrarci, venite a trovarci. Il nostro indirizzo
è il seguente: Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale (A.D.I.). Via Verbena 7,
GINOSA – TA. Potete,inoltre, ascoltare
Radio Evangelo ogni giorno, su 102,300
Mh, Canti, testimonianze di vite cambiate e
trasformate dalla Potenza dell’Evangelo di
Gesù Cristo, e messaggi della fedele Parola di Dio. L’Eterno vi benedica e vi protegga. L’Eterno faccia risplendere il Suo volto
sopra voi e vi dia la PACE.
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi e commenti
Applausi a scena aperta per il recital con Francesco Zingariello e Angelo Nigro
Katia Ricciarelli a Ginosa: continua il successo
della Prima Stagione Concertistica 2007
Sin dall’avvio della “Prima stagione Concertistica Città di Ginosa 2007”
si era parlato, a proposito dell’esibizione
di Katia Ricciarelli, come di un evento
nell’evento. E così è stato! Le star, si sa,
spesso si fanno attendere e così anche il
terzo appuntamento della rassegna, organizzata dalla Casa Musicale Cassano
e dall’Orchestra di Puglia e Basilicata,
con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Ginosa e della Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa, ha
subito uno slittamento di due
giorni. Ma questo non ha impedito di registrare una buona
affluenza di pubblico nel Teatro Metropolitan, cornice ufficiale della stagione.
Il pubblico (quello italiano in
particolare) ha avuto modo di
apprezzare la poliedricità del
celebre soprano in questi suoi
trentotto anni di attività. Per
questa ragione Katia Ricciarelli ha la capacità di attirare
un pubblico vasto e diversificato. La voglia di riconoscere
l’inconfondibile timbro della
sua voce, il piacere di ascoltare dal vivo esecuzioni spesso
fruite attraverso la tv o la radio
e, non ultima, la curiosità di incontrare un personaggio mediatico molto
popolare sono ingredienti indispensabili
per il piccolo miracolo che questa stagione concertistica sta compiendo: far
incontrare centinaia di spettatori molto
diversi tra loro durante serate di buona
musica! E ce n’era davvero per tutti in
questo spettacolo nel quale gli ascoltatori hanno potuto viaggiare attraverso le
pagine più belle della tradizione melodica
occidentale classica e moderna. La voce
di Katia Ricciarelli ha interpretato con
eguale intensità brani pur diversi tra loro.
Da “Summertime” a “Memory””, da “Fenesta Vascia” a “Maria Tonight”.
In ogni esecuzione traspariva la grande
esperienza e la carismatica personalità
della celebre cantante, in grado di tenere
sempre desta l’attenzione del pubblico.
C’è poi un’altra arte nella quale Katia Ricciarelli sembra eccellere particolarmente:
circondarsi di artisti di grande spessore
in grado di costruire lo spettacolo e di
offrirlo agli spettatori nel miglior modo
possibile.
Ma, grazie anche a questa stagione, voluta da Giacomo Cassano, ormai il pubblico di Ginosa sa bene a quale tipo di
artisti ci si riferisce quando si parla del
Tenore Francesco Zingariello o del piani-
sta Angelo Nigro.
A Zingariello (direttore artistico della rassegna) l’arduo compito di affiancare la
Ricciarelli sostenendola con il suo timbro
caldo e con l’imponenza di una estensione tenorile poderosa ma mai spigolosa.
Di Angelo Nigro, invece, impressiona
ancora la capacità di fondere grandi doti
da solista con la scaltrezza e l’intelligenza che si
devono ad un pianista
accompagnatore.
Peculiarità che è rarissimo
riscontrare tutte insieme
e in tale misura. Il suo
tocco ha saputo adattarsi
ancora una volta a stili ed
epoche tra loro differenti.
Resterà nella memoria
degli spettatori per molto
tempo la sua interpretazione di Libertango.
A fine concerto spazio
anche per una dedica ai
cinquant’anni dei padri
Montfortani a Ginosa con una emozionante esecuzione dell’ “Ave Maria” di
Schubert. Quindi una piccola divertente
parentesi che dimostra l’abilità di Katia
Ricciarelli di gestire la diretta, con un
fuori programma (“Nessun Dorma”) richiesto e “diretto” dal melomane nostrano Michele Cantore, tra gli applausi del
pubblico. Segno indiscutibile dell’alto
gradimento della serata.
Al termine del concerto, presentato da
Gino Dell’Orco, Ginosa ha omaggiato il
soprano con fiori, offerti dal pubblico,
consegnati dal M° Cosimo Moro e con
una targa, donata dal Sindaco Luigi
Montanaro e dal Delegato alla Cultura
Vitantonio Bradascio, all’artista impegnata nel sociale “...per una carriera
artistica senza fine e per la semplicità di
essere donna di infinità bontà”.
Il prossimo appuntamento
è per il 17 maggio con “La
Traviata” di Verdi in forma
semiscenica. Lo spettacolo “Il Jazz” con Angelo Nigro e gli “Accordi Sospesi group”, infatti, è stato
spostato a mercoledì 30
maggio. Lo spostamento
si deve alla coincidenza
con un’altra manifestazione, organizzata dall’Istituto Comprensivo “S.
G. Bosco”, che si terrà, il
9 maggio presso il teatro
Alcanices
durante la quale il Dott.
Fonseca riceverà la cittadinanza onoraria. Gli organizzatori hanno perciò
pensato di evitare che le
date si accavallassero.
Alla quarta serata della “Prima Stagione Concertistica Città di Ginosa 2007”,
quindi, appuntamento con la lirica, giovedì 17 maggio, Teatro Metropolitan.
La prevendita dei biglietti continua presso la Casa Musicale Cassano.
Davide Giove
foto Erasmo Mazzone
costume e società
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
NEWS DAL CONSIGLIO COMUNALE
Vogliamo inaugurare con questa inserzione una nostra comunicazione alla cittadinanza sui lavori del Consiglio Comunale
che si svolge quasi sempre in ore mattutine, nonostante la nostra insistente richiesta di celebrarlo in orari che permettono
la partecipazione dei cittadini. Nell’ultimo
C.C. del 26.04.07 erano presenti all’O.d.
G. 6 punti più uno aggiuntivo.
Al primo punto come previsto dal regolamento del C.C. sono sempre previste Interrogazioni e mozioni; nell’ultima seduta
sono state presentate tre mozioni e numerose interrogazioni di cui una ritirata tutte
riguardanti problemi di grande interesse
sociale, quali il cedimento della sede stradale di Via Saturno, il grande problema
del Randagismo, alcune questioni sanitarie, l’assegnazione delle case popolari
nella zona Palatrasio, infine il Consiglio di
Borgata. Nel corso della seduta Uniti con
Teresa Galeota ha presentato 4 interrogazioni facendosi portavoce dei problemi
della collettività, al fine di sollecitare un in-
tervento risolutivo o conoscere il pensiero
dell’Amministrazione in merito. Ebbene
dalle file della maggioranza, anzi dalla
platea si è alzata una voce di un consigliere comunale, fuori microfono che
chiedeva di cambiare il regolamento poiché “A DISCUTERE DI QUESTE COSE
SI PERDEVA UN SACCO DI TEMPO”.
La minoranza quindi deve essere zittita perché si fa portavoce dei problemi
della cittadinanza? Infatti, ad una nostra
interrogazione rivolta a cambiare il comma uno dell’art. 10 del regolamento comunale per permettere l’istituzione di
commissioni consiliari permanenti in cui
discutere prima del C.C. le problematiche
o le deliberazioni che lì saranno trattate,
non abbiamo ricevuto risposta.
Nell’ultimo C.C. è stato proposto, da parte della maggioranza, una modifica del
regolamento della biblioteca comunale che prevede un aumento del numero
dei componenti della commissione della
biblioteca a un numero maggiore di inse-
Auguri dottor
Feliciano
Palatino
Lo scorso 27 aprile, presso l’Università
degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina
veterinaria, Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura, Acquacoltura e
Igiene dei Prodotti ittici, si è laureato
Feliciano Palatino discutendo la Tesi di
Laurea in Acquacoltura:
“IPOTESI D’IMPIANTO E VALUTAZIONE ECONOMICA PER LA RIPRODUZIONE DI
AMPHIPRION OCELLARIS (CUVIER,
1830)”
Al neo-dottore, gli amici di
Ginosa gli rivolgono i più sinceri auguri.
Ad maiora semper, dottor Feliciano!
37
gnanti senza prevedere la presenza di
un consigliere di minoranza, quasi che la
biblioteca, che dovrebbe essere a nostro
parere perfino autonoma rispetto al potere politico di una città, al contrario viene
monopolizzato, d’altra parte come avviene in tutti gli istituti dell’Ente, dal Nucleo
di valutazione al Collegio dei Revisori,
dimenticando che nei giochi dell’alternanza le minoranze e le maggioranze
politiche in una città cambiano. Questa
è la dimostrazione della poco e assente
trasparenza di questa amministrazione,
che tutto progetta e sviluppa in chiuse
stanze senza tener conto dei bisogni di
tutta la cittadinanza e non solo di pochi.
E questo la dice lunga sulla scelta dell’aumento delle tasse.
Si vuole mettere un bavaglio alla minoranza?
Lista Uniti con “Teresa Galeota “
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eventi sportivi
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
XXIII edizione Marcialonga “Insieme per gli altri”
Classifiche premiati e classifica generale
Classifica premiati
Assoluti maschili
1 Zullo Luigi
2 Lattarulo Palmo
3 Malvani Carmine
Assoluti Femminile
1 Pirrazzo Stefania
2 Riccardi Isabella
3 Di Tinco Emma
Categoria 0/6 anni
1 Saracino Samuele
2 Pagone Marco
Categoria 7/10 anni
Uomini
1 Giannini Nunzio
2 Pupino Daniele
Donne
1 Di Chio Gabriella
2 Perrone Lucia
Categoria 11/14
Uomini
1 Galante Nicola
2 Luisi Federico
Donne
1 Saccomanni Stefania
2 Zicarica Enica
Categoria 15/18 anni
Uomini
1 Serra Giammarco
2 Angelo Carpignano
Donne
1 Di Taranto Maria Teresa
Classifica generale
1. Zullo Luigi
2. Lattarulo Palmo
3. Malvani Carmine
4. L’Insalata Giampiero
5. Tucci Nicola
6. Lorusso Domenico
7. De Jure Domenico
8. Tangorra Massimo
9. Santantonio Francesco
10. Marchionna Raffaele
11. Valenza Guglielmo
Categoria 19/25 anni
Uomini
1 Passarelli Antonio
2 Pepe Vincenzo
Donne
1 Galante Giacoma
2 Di Tinco Monica
Categoria 26/31
Uomini
1 L’Insalata Giampiero
2 De Jure Domenico
Donne
1 Gatto Laura
Categoria 32/36 anni
Uomini
1 Tucci Nicola
2 Lorusso Domenico
Donne
1 Panetta Diana
2 Di Mauro Maria
Servizio Fotografico di Erasmo Mazzone
Categoria 37/45 anni
Uomini
1 Marchionna Raffaele
2 Giacumbo Giuseppe
Donne
1 Di Canio Domenica
2 Mele Antonietta
Categoria 46 e oltre
Uomini
1 Santantonio Francesco
2 Bozza Giovanni
Donne
1 Barberio Lucia
2 Leccese Angela
12. Passarelli Antonio
13. Mancino Domenico
14. Galante Nicola
15. Luisi Federico
16. Di Donato Camillo
17. Pepe Vincenzo
18. Giacumbo Giuseppe
19. Bitetti Nico
20. Roberto Russo
21. Cinieri Angelo
22. Bozza Giovanni
23. Fanelli Raffaele
24. Ferrini Vito
25. Castellano Emanuele
26. Carpignano Michele
27. Serra Gianmarco
28. Masiello Mirco
29. Mancuso Angelo
30. Ribecco Francesco
31. Giannini Nunzio
32. Sozio Francesco
33. Pizzulli Domenico
34. Carpignano Angelo
35. Calamita Vincenzo
36. Pirrazzo Leonardo
37. Consenti Filippo
38. Catucci Gianluca
39. Cassano Gianpaolo
40. Riccardi Cosimo
41. Pignalosa Vito Leonardo
42. Sangiorgio Mario
43. Grassi Luigi
44. Ribecco Luciano
45. Mongelli Domenico
46. Leone Giuseppe
47. Saccomanni Luca
48. Pirrazzo Tommaso
49. Pacente Francesco
50. Galatola Giulio
eventi sportivi
51. Cassano Giacomo
52. Zicari Nicola
53. Matarrese Giuseppe
54. Ferrini Cosimo
55. Punzi Alessandro
56. Pirrazzo Stefania
57. Orfino Angelo
58. Manzari Vito
59. Mazzone Lorenzo
60. Sangiorgio Cleo
61. Galante Sergio
62. Pizzulli Antonio
63. Sabato Andrea
64. L’Insalata Pietro
65. Giovinazzo Antonio
66. Pupino Daniele
67. Tortorella Gianni
68. Galante Giacoma
69. Salvino Antonello
70. Calabria Cesare
71. Dragone Francesco
72. Gentile Giuseppe
73. Elettrico Antonio
74. Palmitesta Francesco
75. Gentile Francesco
76. Zicari Giandomenico
77. Di Tinco Emma
78. Barberio Lucia
79. Calabrese Cosimo
80. Armento Vito
81. Pizzulli Carmine
82. Pirrazzo Domenico
83. Pizzulli Angelo
84. Pignalosa Luca
85. Perniola Michele
86. Rosato Massimiliano
87. Conte Claudio
88. Gigante Domenico
89. Riccardi Isabella
90. Mercante Michele
91. Petrelli Angelo
92. Donvito Nunzio
93. Bastelli Gianni
94. Spano Imma
95. Notaristefano Federico
96. Notaristefano Luigi
97. Notaristefano federico
98. Sansolini Antonio
99. Maggiore Giuseppe
100. Di canio Domenica
101. Rago Francesco
102. Pizzulli Luca
103. Bozza Giuseppe
104. Salvino Rosario
105. Panetta Franco
106. Panetta Diana
107. Santoro Giovanni
108. Ribecco Vincenzo
109. Castria Daniele
110. Frascati Vincenzo
111. Drago Antonio
112. Masciulli Antonio
113. Lazzazzera Cristian
114. Di Mauro Maria
115. Mele Antonietta
116. Basto Domenico
117. Perrone Domenico
118. Carrozzoli Filomena
119. Di Taranto Giovanni
120. Giangiotta Gino
121. Bianco Antonio
122. Pardo Pietro
123. Gallitelli Alex
124. Bozza Lorenzo
125. Mongelli Ottaviano
126. Lomagistro Giuseppe
127. Martiello Vito
128. Di Tinco Monica
129. Frascati Antonio
130. Calabria Francesco
131. Calabria Leonardo
132. Grassi Antonietta
133. Mancino Giovanni
134. Latorre Francesca
135. Martiello Nicola
136. Riccardi Graziano
137. Gatto Laura
138. Bastelli Marco
139. Saccomanni Stefania
140. Parisi Antonello
141. Palmitesta Francesco
142. Ardito Abramo
143. Moretti Nicola
144. Ribecco Nunzio
145. Ribecco Nicola
146. Buonora Mariarosaria
147. Mazzone Giuseppe
148. Angela Leccese
149. Vizzielli Giuseppe
150. Vizzielli Michele
151. Ranaldo Andrea
152. Costantino Gino
153. Serra Sara
154. Tamborrino Davide
155. Saracino Alessandro
156. Saracino Samuele
157. Gatto Otello
158. Traetta Vitalba
159. Battistini Nicoletta
160. Panetta Antonio
161. Laterza Raffaele
162. Dell’Orco Emanuele
163. Dell’Aquila Federico
164. Costantino Marialucia
165. Martiello Angelo
166. Zicari Enica
167. Calabrese Nunzia
168. Dell’Orco Emanuele
169. Crurri Mariateresa
170. Martiello Donato
171. Lovecchio Nicola
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
172. Sansolini Davide
173. Buompastore Matteo
174. Valenzano Vincenzo
175. Ranaldo Alessia
176. Sangiorgio Cristiana
177. Pagone Filippo
178. Pagone Marco
179. Pagone Enthony
180. Di Taranto Emanuel
181.
Di Chio Gabriella
182. Serra Luca
183. Moretti Pietro
184. Leccese Fabio
185. Sangiorgio Orlando
186. Iacovino Cosimo
187. Sgobba Francesco
188. Bianco Vitopaolo
189. Calò Tommaso
190. Perrone Lucia
191. D’Auria Cosimo
192. Di Taranto Annachiara
193. Dell’Aquila Vito
194. Dell’Aquila Vanessa
195. Serra Andrea
196. Pizzulli Giovanni
197. Marchionna Gabriele
198. Pizzulli Giuseppe
199. Gallitelli Kevin
200. Pepe Valentina
201. Ricciardi Valeria
202. Pizzulli Oronzo
203. Bianco Stefania
204. Caponio Arianna
205. Ribecco Francesco
206. Manzari Arcangelo
207. Miccoli Francesco
208. Petrelli Michela
209. Mancini Emanuela
210. Di Franco Arcangelo
211. Ratti Francesca
212. Ranaldo Anna
213. Petrera Claudio
214. Pizzulli Rossella
215. Moretti Vincenzo
216. Giampetruzzi Maria
217. Di Taranto Giovanni
218. Di Taranto Francesco
219. Di Taranto Maria Teresa
220. Pollicoro Francesco
In grassetto i premiati
Servizio realizzato da Stefano Giove
Servizio fotografico Erasmo Mazzone
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eventi e commenti
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
41
eTwinning: nuova frontiera dell’istruzione
L’Istituto Bellisario, ancora una
volta protagonista non solo in patria, ma
anche all’estero, per la precisione in Finlandia.
Sono ormai tre anni che
nella nostra scuola si
lavora nell’ambito dell’etwinning, ed è grazie
ad esso che è possibile offrire alle scuole la
possibilità di collaborare
su Internet con scuole
partner di altre nazioni
europee. E-Twinning è
l’iniziativa principale del
Programma dell’Unione
Europea di eLearning.
Promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) fornendo sostegno, strumenti e servizi per facilitare le scuole nella formazione
di partenariati a breve e lungo termine in
qualsiasi materia scolastica.
Il portale etwinning.net ci apre le porte e
ci consente muoverci nel programma Socrates, e quindi poter progettare iniziative
di cooperazione europee con altre scuole
.
Il Programma d’azione comunitaria nel
campo dell’apprendimento permanente,
o Lifelong Learning Programme (LLP), è
stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre
2006 (vedi GU L327), e riunisce al suo
interno tutte le iniziative nell’ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al
2013 in europa. Ha sostituito, integrandoli in un unico programma, i precedenti
Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al
2006.
Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società
avanzata basata sulla conoscenza, con
uno sviluppo economico sostenibile, nuovi
e migliori posti di lavoro e una maggiore
coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell’ambiente per le
generazioni future (Strategia di Lisbona).
In particolare si propone di promuovere,
all’interno della Comunità, gli scambi, la
cooperazione e la mobilità tra i sistemi
d’istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.
In particolare la nostra scuola nelle figure
dei suoi rappresentanti che si occupano
di tale programma sono già stati invitati a
vari seminari, tra cui : dal 23 al 24 ottobre
ad Ischia , organizzato in collaborazione
con gli USR delle regioni Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, nell’ambito della progettazione etwinning; a Bari il
16 Marzo per quanto riguarda le maggiori
novità dell’LLP; al Liceo Aristosseno di
Taranto per il progetto “L’europa nell’Istruzione”; ed infine al seminario di Helsinki
dove erano rappresentate tutte le scuole
d’europa e naturalmente anche d’Italia
tra cui il Bellisario di Ginosa.
Il Programma di apprendimento permanente rafforza e integra le azioni condotte
dagli Stati membri, pur mantenendo inalterata la responsabilità affidata ad ognuno
di essi riguardo al contenuto dei sistemi
di istruzione e formazione e rispettando
la loro diversità culturale e linguistica. I
fondamenti giuridici si ritovano negli art.
149 e 150 del Trattato dell’Unione dove
si afferma che “La Comunità contribuisce
allo
sviluppo di un’istruzione
di qualità incentivando
la cooperazione tra Stati
membri e, se necessario,
sostenendo ed integrando
la loro azione...” (art. 149)
e che “La Comunità attua
una politica di formazione
professionale che rafforza
ed integra le azioni degli
Stati membri...” (art. 150).
La struttura si presenta come un insieme composto
da: 4 Programmi settoriali (o
sotto-programmi) che mantengono i nomi delle precedenti azioni dei programmi
Socrates e Leonardo un
Programma Trasversale teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori, e
il Programma Jean Monnet per sostenere
l’insegnamento, la ricerca e la riflessione
nel campo dell’integrazione europea e
le istituzioni europee chiave.
Ritornando al seminario di Helsinki, dopo
uno stressante volo da Bari a Roma e da
Roma ad Helsinki, finalmente mettiamo
piede in Finlandia e nella serata di giovedì quasi tutti noi partecipanti al Workshop,
(circa 50 insegnanti provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea) ci siamo
incontrati in modo informale, nella hall
dell’hotel” Sello” che ci ha ospitati, per
iniziare a porre le basi di future partecipazioni, di probabili collaborazioni; abbiamo
effettuato una scelta sulle tematiche che
il workshop ha offerto, prenotandoci per
assistere a tali lezioni. L’importanza che
tale incontro riveste è stata quella di potersi confrontare e di poter crescere sfruttando le esperienze degli altri colleghi,
tutti, per altro, dotati di grande professionalità. Nel fantastico scenario della città
di Helsinki, alloggiati in un ottimo albergo
di categoria, abbiamo in serata potuto assaporare una cena estremamente raffinata al ristorante dell’hotel: “Paul’s Bistrò”,
che ci ha ulteriormente avvicinati, dandoci
modo e spunto per poter colloquiare di argomenti vari, ma strettamente inerenti al
contesto etwinning.
Dopo una notte di grande riflessione sull’avventura che ci accingevamo ad affrontare , siamo subito diventati operativi,
calandoci in una realtà che almeno a noi
italiani non ci appartiene, cioè la scuola intesa come “college”. Infatti il workshop, organizzato per la parte didattica presso una
scuola “EWTEK” del posto, ci ha messo di
fronte ad una realtà completamente diversa dalla nostra , un modo di fare didattica
differente, giusto o sbagliato che sia , ci ha
fatto riflettere.
L’apertura dei lavori si è svolta nell’auditorium “Harju”, che ha visto in un paio di
ore avvicendarsi operatori in vari settori
e contesti tra cui : Pirjo Vayrynen, che
ci ha illuminato sul sistema scolastico in
Finlandia, di seguito con Annie Gilleran
, abbiamo potuto apprezzare le funzioni
dell’etwinning nei vari contesti, ed infine ,
ma non ultima Christina Crawley , che
ha ripreso le specifiche varie che il portale
etwinning ci offre.
Prima di gustare il sospirato coffee break
abbiamo ascoltato con infinito interesse la
collega Paula Lamminpa nella sua esposizione di un progetto del Levi Institute
dal titolo “Picture of a Country”, dove sono
state coinvolte tre scuole partners: una
francese,una italiana e una portoghese.
Interessante come la collega abbia strutturato il progetto e soprattutto le tematiche
che hanno visto coinvolte le tre scuole di
paesi diversi.
In seguito ci siamo divisi in varie sale, laboratori, dove abbiamo assistito a lezioni su
argomenti e tematiche differenti , ma già
precedentemente prescelte nella serata di
giovedì.
Come Rappresentanti del Bellisario abbiamo partecipato al Flash-meeting e all’Interactive whiteboard
Interessante l’idea della scelta dei partners, ognuno di noi ha scritto su di un biglietto l’argomento prescelto ed dalla loro
lettura si sono rivelati degli interessi comuni; le scuole che condividevano gli stessi
obiettivi comuni, si sono riunite ed hanno
compilato un “project plan” con le varie voci
riguardanti i partners, il titolo del progetto, i
tools, ecc…., con la finalità di registrare tale
progettualità sul portale etwinning.
Rientrati in albergo , dopo un meritato riposo, abbiamo cenato tutti insieme in un tipico
e suggestivo ristorante Lappone :“Saaga”,
ricco di storia e tradizioni. Tutto ciò ci ha
ancora permesso di scambiare opinioni sui
lavori effettuati e su quelli che sarebbero
nati.
Nella mattinata del sabato ci siamo ancora
divisi nei vari laboratori per seguire lezioni
differenti; in particolare, abbiamo seguito
l’etwinning tools, nonostante conoscessi
bene l’argomento……; ma che volete stimo tantissimo Christina , ed amo ascoltare
quello che dice.
Il workshop non poteva avere chiusura migliore di quella proposta dall’intervento di
Anne Gilleran.
Infine, dopo il pranzo tutti insieme per un
tour di Helsinki.
Bellissima , veramente bella, una città civile con della gente cordiale e gentile
Dire che l’esperienza di Helsinki sia risultata
positiva non renderebbe l’idea dell’arricchimento derivato dal confronto con i colleghi
e dai laboratori frequentati. La partecipazione a questo evento ha reso possibili scambi di idee in un contesto internazionale di
altissimo livello e ha dato a molti di noi la
motivazione a proseguire in una strada non
sempre facile. Un grazie al team di INDIRE,
che, con professionalità ha saputo guidare
il nostro gruppo, comunicandoci entusiasmo e nuove idee.
Ringraziamo il nostro Istituto, il nostro Preside Mianulli per la grande sensibilità dimostrata sull’argomento , e per la fiducia accordataci, di aver dato la possibilità a due
esponenti – docenti – della scuola di poter
arricchire il bagaglio culturale personale ,
ma soprattutto di poterlo poi diffondere ed
applicarlo nella nostra realtà.
Il futuro è sì l’europa, ma senza cooperazione ed integrazione tra i popoli tutto ciò
è solo fantasia , dobbiamo incontrarci, non
solo per confrontare le nostre civiltà , ma
per collaborare ed imparare gli uni dagli
altri.
Roberto Muscolino
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eventi sportivi
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
Graziano Moro un vero maestro nel campo del digitale
PROJECT STUDIO: UNA GRANDE REALTA’ IN EVOLUZIONE
Negli ultimi tempi, grazie alla sua interpretazione, alla sua genialità ha realizzato l’impossibile
in molti matrimoni con sorprese, interviste e montaggi mozzafiato. Regali di nozze senza precedenti che fanno di Graziano, un vero “artista” nel campo fotografico e cinematografico.
Graziano Moro, l’artefice dell’impossibile. E’ proprio così. In Via Roma 84
a Ginosa, da circa tre anni, esiste uno
Studio specializzato di Fotografia e Cinematografia che ha portato nel nostro
paese una vera evoluzione nel campo
del “digitale”. La sua passione per l’immagine lo ha portato a specializzarsi
nel campo della moda, dello spettacolo, della cultura e dello sport. Negli ultimi tempi ha dato una realtà ben diversa
nel campo fotografico. Le sue immagini rispecchiano moltissimo le linee della fotografia moderna, con semplicità e
spontaneità, ma soprattutto la cura del
particolare, dando un’immagine molto
morbida e reale. Studio Project utilizza
le migliori attrezzature del momento,
per la produzione, la realizzazione e la
trasformazione del digitale, rendendo
ogni sua creazione una vera e propria
immagine reale. Il suo slogan è infatti
“CREAZIONE D’IMMAGINE” tradotto
in breve……realizzare l’impossibile.
La passione e la sua creatività fanno
Nelle foto:
in alto,
Graziano
con Totti;
a destra,
con
Del Piero
della sua produzione, originalità e diversità. Nell’ultimo periodo
Graziano Moro, ha messo su una macchina organizzativa perfetta, per eventi
di ogni genere. Dai matrimoni, a congressi, convegni, battesimi, comunioni,
feste di compleanno, manifestazioni ed
eventi di qualsiasi genere. Il suo pezzo
forte sono le Maxi Sorprese. Alcuni suoi
capolavori dell’ultimo periodo sono state le realizzazioni con montaggi sensazionali in DVD di personaggi importanti.
Nel matrimonio del nostro ginosino Antonello Bitetti, sorpresone agli sposi con
la realizzazione di un video da pelle d’oca, con il
campione del mondo Simone Perrotta, Francesco Totti e altri calciatori
della Roma. Ultima sua
creazione impossibile,
il matrimonio di Massimo Tortorella e Orsola
D’Angelo, con gli auguri speciali dei campioni
della grande Juventus.
Dal centro sportivo della Juventus a Vinovo,
arrivano gli auguri doc e
maglia bianconera con
dedica di Nicola Legrottaglie, dei campioni del
mondo Alex Del Piero
e German Camoranesi,
Zebinà, Giannichedda,
Boijnov, Kovac, Chiellini e tanti altri. Il tutto
montato e proiettato in
sala, con l’emozione indescrivibile degli sposi
e di tutti gli invitati. Altre
sue “perle”, il concerto
di Gigi D’Alessio, con gli
auguri speciali agli sposi. Oggi Graziano, oltre a stupirci con
la sua genialità, collabora anche con
emittenti televisive di notevole importanza. Da Blu Tv in Basilicata, a Studio 100 in Puglia. Il nostro Graziano,
in pochi anni ha trasformato il mondo
della fotografia e della cinematografia
facendosi apprezzare e conoscere per
il suo modo di essere, diventando un
vero “Maestro” nel campo del digitale.
Complimenti!
Gianluca Catucci
[email protected]
eventi sportivi
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
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Prestazione strepitosa delle
allieve della palestra “Signum”
Risultato entusiasmante delle allieve della Palestra “Signum” di Ginosa.
Mercoledì 25 aprile hanno preso parte
ai campionati Provinciali di Ginnastica
Aerobica e Step tenutisi a Taranto.
Splendido il risultato. Le giovani ginnaste hanno infatti conquistato un 2° posto nella gara di Step a squadre ed un 3°
posto nella gara di Aerobica a squadre.
Le piccole campionesse, Federica
Salluce, Gloria Mastrodomenico, Cristina Pizzulli, Fiorella Pizzulli, Maria Lucia
Calabrese, Floriana Leone, Valentina
Vizzielli, Luciana Vizzielli, hanno segui-
to con serietà e dedizione mesi di allenamento e di preparazione atletica, guidate
dalla loro insegnante, la Prof.ssa Giuliana
Sannelli, con la collaborazione del presidente della Società Sportiva SIGNUM,
Prof. Giovanni Semeraro.
Le atlete si sono qualificate per i Campionati Regionali di Ginnastica Aerobica e
Step, che si terranno a Bari il prossimo 2
giugno.
Nella stessa giornata, sempre a Taranto, le atlete agoniste, insieme ad altre
allieve della SIGNUM, Valentina Trovisi,
Stefania Bianco, Angelica Duca, Dora
Caponio, Marilena Principe e Anna
Maria Ricciardi hanno partecipato,
al seguito dei Campionati Provinciali,
ad uno spettacolo danzante ”PERFORMANCE”.
Numerosa la partecipazione delle
Associazioni sportive della Provincia, oltre 600 atleti, che si sono esibiti in varie ed originali coreografie di
Hip-Hop, Funky, Step e Ginnastica
Aerobica.
Allora non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo alle nostre atlete e
sperare magari in una vittoria in quel
di Bari. Le premesse, a giudicare dai
risultati sino ad ora conseguiti, sono
buone. Forza ragazze!
Rosamaria Busto
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi sportivi
TERZA CATEGORIA / Tre pareggi nelle ultime tre gare
Ginosa, abbonamento alla “ics”:
la mente va ai play-off
I biancazzurri non sanno più vincere e nelle ultime tre gare raccolgono solo tre punticini che assicurano la
disputa dei play-off (semifinale contro lo Sporting Mottola), attraverso i quali si cercherà la promozione in Seconda Categoria. Domenica, intanto, ultima gara al “Miani” dove sarà di scena il Palagiano, per poi chiudere la
stagione regolare in trasferta contro l’Arsenal Sava.
Il Ginosa non sa più vincere: l’ultima vittoria risale al 1° aprile nella gara interna
contro l’Ausonia. Da allora quattro pareggi di fila che hanno fatto scivolare i biancazzurri in quarta posizione, con la mente proiettata già ai play-off che, calcoli
alla mano, vedranno i ginosini affrontare
in semifinale lo Sporting Mottola. Nelle
ultime tre gare, gli uomini del tecnico
Giosuè guadagnano tre pari (due 0-0 al
“Miani” contro Scintille Grottaglie ed Arsenal Sava e un 2-2 in trasferta contro il
modesto Olimpia Crispiano). Nella gara
interna contro il Grottaglie, i biancazzurri
si dimostrano poco determinati contro un
avversario organizzato e ben messo in
campo e ne vien fuori un match blando
e poco piacevole. La gara viene combattuta soprattutto a centrocampo ed azioni degne di nota non se ne vedono. Alla
fine uno 0-0 che, per quel poco visto in
campo, sembra un risultato giusto. Nel
recupero della 13a giornata, ci si attendeva un risveglio da parte del team ginosino ed invece ne esce fuori un altro pari
a reti bianche. Questa volta i biancazzurri si dimostrano più decisi e grintosi ma
sottoporta risultano poco incisivi. Al 15’
Minerva, ben servito da Petrelli, supera
il portiere in uscita con un pallonetto ma
un difensore salva sulla linea di porta. La
reazione ospite si registra tre minuti dopo con un tiro liftato dal limite che chiama Larocca ad un non facile intervento.
Il Ginosa insiste ed al 27’ un bolide dal
limite di Lapiscopia vede la sfera colpire
la parte alta della traversa, mentre al 32’
l’estremo difensore ospite respinge con
bravura un calcio piazzato dal limite di
Petrelli. Nella ripresa la musica non cambia, con i biancazzurri protesi in avanti
alla ricerca del successo. Al 39’ il portiere ospite sale in cattedra neutralizzando
prima una rasoiata dal limite di Papapietro e sulla respinta il tap-in ravvicinato
di Lapiscopia. L’ultima occasione vede
protagonista Lovecchio che da buona
posizione ed a porta quasi spalancata
spedisce clamorosamente a lato. Un altro 0-0 che fa esplodere la contestazione
dei supporter ginosini. Domenica scorsa,
invece, pareggio rocambolesco in quel
di Crispiano contro il fanalino di coda. In
vantaggio per 2-0, il Ginosa si fa rimontare da un avversario mai rassegnato e
determinato. La prima frazione vede il
vantaggio ginosino giungere alla mezzora con Papapietro che, dopo aver dribblato un paio di difensori, infila il portiere
con un perfetto diagonale. La ripresa si
apre con il raddoppio ospite al 10’ che
vede Guida andare a segno su classica
azione di rimessa. A quel punto la gara
sembra chiusa ed invece, cinque minuti
dopo, il Crispiano la riapre accorciando
le distanze sugli sviluppi di un corner (difesa ginosina non esente da colpe). Galvanizzati dal gol, i padroni di casa crescono ma i biancazzurri tengono bene il
campo. Al 25’ il Ginosa si vede annullata
una rete di Guida per un presunto fallo
di Scorpati sull’uscita del portiere. I biancazzurri, poi, sciupano almeno tre-quattro palle-gol nitide per chiudere l’incontro
e come succede spesso nel calcio al gol
sbagliato segue il gol subito. Così al 45’
il Crispiano pareggia ed invece di tornare
a casa vincenti, si torna con un altro pari
che lascia molto amaro in bocca. Con il
primo ed il secondo posto irraggiungibili,
non resta che onorare le ultime due gare
(Palagiano al “Miani” ed Arsenal Sava in
trasferta) cercando di riacquistare tenuta
atletica e mentalità giusta per affrontare i
play-off, attraverso i quali si potrebbe approdare in Seconda Categoria.
23ª giornata (22/04/07): Ginosa-Scintille Grottaglie 0-0; Sporting Mottola-Real
Statte 1-4.
Recupero 13ª giornata (25/04/07):
Ginosa-Arsenal Sava 0-0.
Risultati 24ª giornata (29/04/07): Aldo Demitri Maruggio-Real Lizzano 3-0
a tavolino; Arsenal Sava-Anspi Talsano 1-3; Ausonia-Sporting Mottola 0-0;
Olimpia Crispiano-Ginosa 2-2; Scintille
Grottaglie-FC Grottaglie 1-0; Palagiano-Paolo VI 3-0 a tavolino. Ha riposato:
Real Statte.
Classifica: Real Statte 54; Anspi Talsano 53; Sporting Mottola 49; Ginosa
45; Scintille Grottaglie 35; Ausonia 33;
Paolo VI 31*; Palagiano 25; Aldo Demitri Maruggio 22; FC Grottaglie 20; Arsenal Sava 16; Olimpia Crispiano 14; Real
Lizzano 13*. *Paolo VI e Real Lizzano
si sono ritirati dal campionato.
Prossimo turno (06/05/07 ore 16,00):
Ginosa-Palagiano; FC Grottaglie-Olimpia Crispiano; Paolo VI-Arsenal Sava
0-3 a tavolino; Real Lizzano-Scintille
Grottaglie 0-3 a tavolino; Real StatteAusonia; Sporting Mottola-Aldo Demitri
Maruggio. Riposa: Anspi Talsano.
Ultima giornata (13/05/07 ore 16,00):
Aldo Demitri Maruggio-Real Statte;
Anspi Talsano-Paolo VI 3-0 a tavolino;
Arsenal Sava-Ginosa; Palagiano-FC
Grottaglie; Olimpia Crispiano-Real Lizzano 3-0 a tavolino; Scintille GrottaglieSporting Mottola. Riposa: Ausonia.
Domenico Ranaldo
eventi sportivi
CALCIO A CINQUE:
La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
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Concluso il campionato di serie C2 con il
TEAM GINOSA che ottiene altre due sconfitte
e chiude nelle retrovie della classifica.
Cala il sipario su questo campionato
che non ha regalato grosse soddisfazioni agli uomini di Mister Noia che hanno
disatteso ogni buon proposito creato
ad inizio stagione quando la squadra
andava a gonfie vele e sembrava aver
trovato il bandolo della matassa e soprattutto un gioco e uno spirito di gruppo che faceva ben sperare per il resto
della stagione. E invece dopo le belle
prestazione ci si è subito rituffati nella
triste realtà di dover affrontare un campionato fatto di delusioni, nervosismo,
scarsa concentrazione, mancanza di
gioco e soprattutto tante sconfitte.
Risultato, un terzultimo posto che difeso a denti stretti, con un sol punto di
vantaggio sul Palagiano, ha impedito
di far sì che le due compagini ginosine
chiudessero a braccetto il loro campionato dato che il PARMA CLUB ha chiuso all’ultimo posto la sua stagione.
Per la cronaca il TEAM GINOSA ha
affrontato le sue due ultime gare contro formazioni di tutto rispetto come la
capolista, nonché vincitrice del campionato, NOCI C5 che si è imposta al
Palazzetto dello Sport con il punteggio
di 9-3, e nell’altra gara, l’ultima di campionato, ha affrontato il CASTELLANA,
che ha perso il treno dei playoff per un
solo punto a discapito dell’HELLAS
BRINDISI, uscendone sconfitto per 30. Non di certo ci si augurava che nelle
due ultime gare la formazione locale
compisse dei miracoli guadagnando
qualche altro punto in classifica, ma
almeno si è visto una punta di orgoglio
che ha portato la compagine ginosina
a combattere allo stesso livello nella
prima mezz’ora contro la capolista prima di soccombere nella ripresa sotto i
colpi di giocatori esperti e cinici.
Deve senz’altro essere uno dei punti
di partenza da cui ricominciare la nuova stagione cercando di pianificare
le proprie mosse speranzosi di poter affrontare un campionato in modo
da poter combattere fino alla fine alla
conquista di un posto utile per il salto
di categoria dando così un senso alla
propria stagione e soprattutto regalare soddisfazioni a chi, Presidente in
testa, si adopera puntualmente ogni
anno per far si che si affronti il campionato nel miglior modo possibile dal
punto di vista organizzativo chiedendo
ai calciatori di avere più senso di responsabilità e rispetto nei confronti di
chi li sostiene moralmente ed economicamente e soprattutto la possibilità,
almeno una volta, di vivere una stagione da protagonisti.
Lasciandoci per questa stagione ricordiamo ai lettori e agli appassionati di
calcio a cinque che le semifinali dei
playoff vedranno affrontarsi, in gara
unica e in casa della miglior piazzata,
il BRUNDA C5 contro l’HELLAS BRINDISI e il sorprendente LATERZA contro il NADIR PUTIGNANO, le vincenti
poi si affronteranno sempre in gara
unica per la finale che dovrà sancire
chi si guadagnerà la possibilità di un
eventuale ripescaggio nel campionato
di serie C1 per la prossima stagione.
MARINO MENZELLA
Arrivederci
alla prossima
stagione
RISULTATI E CLASSIFICA:
29^ GIORNATA
BRUNDA C5 – HELLAS
LATERZA - FUTSAL KING
NOCI 2006 – PARMA CLUB
MARTINA - FASANO
NADIR - CASTELLANA
PALAGIANO - MANDURIA
SPORT 2000 - MASSAFRA
TEAM GINOSA – NOCI C5
30^ GIORNATA
CASTELLANA-TEAM GINOSA
FASANO – BRUNDA C5
FUTSAL KING – PALAGIANO
HELLAS – NADIR
MANDURIA – SPORT 2000
MASSAFRA – NOCI 2006
NOCI C5 – LATERZA
PARMA CLUB – MARTINA
10 - 4
8- 5
8- 4
2- 2
2- 1
7- 5
10 - 2
3- 9
3- 0
4–8
7-7
2-9
5-4
6-3
4–2
4-5
CLASSIFICA
NOCI C5
70
BRUNDA C5
69
LATERZA
60
NADIR
60
HELLAS
56
CASTELLANA
55
NOCI 2006
48
FASANO
45
MASSAFRA
42
MARTINA
42
MANDURIA
37
FUTSAL KING
29
SPORT 2000
24
TEAM GINOSA
23
PALAGIANO
22
PARMA CLUB
11
NOCI C5 PROMOSSO IN C1
AI PLAY OFF : BRUNDA C5-LATERZANADIR-HELLAS
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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007
eventi sportivi
La famiglia Logos trasloca
Giovedì 26 aprile inaugurazione della
seconda struttura che ospita otto minori
presi in custodia dalla Cooperativa Logos che, a differenza della prima, hanno
partecipato con entusiasmo al “trasloco”,
come ha sottolineato il responsabile del
progetto, Carlo Leobardi: «Il motivo iniziale di questo trasloco è stato la mancanza di spazio. Infatti, per la ricerca del
nuovo alloggio questo è stato uno degli
elementi che hanno funto da filtro assieme alla centralità e ovviamente alle normative di sicurezza».
La nuova casa sita in via Liborio Romano
si distribuisce su tre livelli e vede al primo piano la mensa, mentre al secondo e
al terzo ci sono le camere per gli ospiti:
«Ovviamente un occhio di particolare riguardo è stato porto per la privacy di ogni
singolo ospite» ha aggiunto Leobardi.
«Le finalità del progetto Logos rispondono ad una normativa sull’affidamento
dei minori in alternativa all’affidamento
sociale. Essendo stati chiusi gli istituti
che fino a qualche anno fa accoglievano questi minori, un’alternativa è l’affidamento alle case-alloggio come questa.
- ha spiegato Carlo Leobardi – I minori
che questa tipologia di strutture può accogliere provengono sia da sentenze civili che penali».
«Il progetto nasce nel 2002 per rispondere a esigenze già esistenti sul territorio ginosino – ha così illustrato il responsabile
del progetto Logos – Si volle far ritornare
nel proprio contesto una minore che era
stata allontanata. Col tempo abbiamo visto che diverse erano le richieste della
comunità, anzi che erano maggiori alle
nostre iniziali previsioni».
Numerosi e vari sono i collaboratori del
progetto Logos, tra i quali il responsabile
ha ricordato la coordinatrice Pina Malagnini, l’assistente sociale Milvia Renna
e « Tantissimi altri che con passione seguono il progetto».
«In teoria in questa struttura possono essere accolti i minori non solo della comunità locale, anche se il vero motivo della
loro esistenza è dare la possibilità a quei minori di non
allontanarsi dal proprio territorio. Ci sono dei particolari
casi in cui però è funzionale
l’allontanamento del minore
dal proprio territorio, infatti
abbiamo anche ospitato una
minore di Laterza». I membri
della cooperativa Logos, a
cui sono stati affidati diversi
minori, hanno preso a cuore
il progetto e sono diventati
una vera famiglia per quei
ragazzi, avvertendo la necessità di accompagnare gli
stessi anche nella maggiore
età « Ma ci siamo radicati
e più il tempo passa e più ci
radichiamo nel territorio, divenendo
anche per tanti cittadini un punto di riferimento sempre aperto alle esigenze
del territorio e alle sue proposte» ha
commentato Leobardi.
«Tra i nostri obiettivi figura certamente
anche una maggiore integrazione con
le risorse presenti nella nostra comunità poiché questa è fertile di iniziative
ed energie utili alla crescita della casa
stessa. – concludendo Leobardi – A
differenza della prima inaugurazione
questa ha un valore aggiunto notevole
poiché evidenzia il carattere familiare
del nostro progetto ed è proprio con
questi ospiti che richiediamo alle istituzioni una maggiore collaborazione
per non vanificare gli sforzi fatti fino ad
oggi».
Il vicesindaco ginosino, Felice Vizzielli, presente anche lui all’inaugurazione avvenuta sotto la pioggia , ha
così commentato: «In questi casi è la
struttura che si avvicina alla comunità,
come anche è l’istituzione che si avvicina a questo tipo di attività sociali».
«L’amministrazione ginosina è sempre stata vicina all’esigenze dei più
deboli quindi anche dei minori – concludendo il vicesindaco Vizzielli – La
P.A. sosterrà sempre questo tipo di
associazioni perché portando alla
conoscenza pubblica questa fascia
di cittadini si spera di risolvere le loro
difficoltà altrimenti non ascoltate dalla
comunità».
Marilena Surdo
GIACOVELLI-SASSI-MONTANARO
OVVERO L’APOTEOSI DELLA ZUCCA!
Secondo voi è mai accaduto in Italia, in Europa, nel Mondo che si facciano
degli studi in onore di un Sindaco, peraltro vivente?
Ebbene la risposta è sì: in un Comune pugliese in provincia di Taranto:
Ginosa!!
La notizia è stata annunciata il 30 Aprile u.s. al Teatro Alcanices dal Coautore
del testo, Domenico Luca Giacovelli (non è dato di sapere sull’invito chi è
l’autore).
Un evento tragicomico di questa portata dovrebbe essere segnalato in tutto
il mondo, ma come ginosini ce ne vergogniamo così tanto che preferiamo
“affidare” la notizia solo al nostro amato quindicinale locale.
Attenzione al titolo: “Genosa fa per sua impresa un Castello, studi in onore di
Luigi Montanaro”. Ma Montanaro chi? Ma il Sindaco naturalmente!!!!!!
Asteniamoci da ogni ulteriore commento!
Il 13 ottobre del 54 d.c. morì l’Imperatore romano Claudio, il suo successore
Nerone chiese a Seneca di scrivere l’elogio funebre ufficiale che lo stesso
Nerone avrebbe pronunciato durante i funerali.
Seneca scrisse il “Ludus de morte Claudii”, una operetta non filosofica, molto caustica e irridente (d’altronde Ludus sta per scherzo o gioco), secondo lo
storico greco Cassio Dione il titolo dell’opera in greco era: Apokolokyntosis.
Apotheosis significa “trasformazione in dio”, mentre Kolokynte significa “zucca”, nella fattispecie “trasformazione in zucca”, se volessimo dare una terminologia moderna oggi diremmo che Seneca scrivendo L’Apoteosi della Zucca
ha utilizzato l’espressione
idiomatica: infinocchiatura.
Ecco come gli scrittori hanno
trattato in passato gli IMPERATORI (in questo caso due
imperatori contemporaneamente)!
Oggi i tempi sono cambiati,
oppure siamo di fronte ad
una nuova versione dell’Apokolokyntosis senecana?
Temiamo di no, ed allora ben
venga per noi poveri ginosini
“Genosa fa per sua impresa
un castello” ovvero, comunque, l’APOTEOSI DELLA
ZUCCA!!!!
Con affetto:
Seneca junior