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La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 46 Sommario La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Il nostro saluto... di Stefano Giove pag 4 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO GINO DELL’ORCO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO Resp. Red. Taranto: SALVATORE RIZZO HANNO COLLABORATO In ricordo di Alessio... di Gino Dell’Orco pag 4 È scomparso Mario... di Gino Dell’Orco pag 5 MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIUSEPPE PIZZULLI DON FRANCO CONTE GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO M. CARMELA RIBECCO MARILENA SURDO MARINO MENZELLA PAOLO COSTANTINO NICOLA TUSEO FRANCO CATAPANO TOMMASO FRANCAVILLA SENECA JUNIOR FOTO: ERASMO MAZZONE AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE MAURIZIO FALIVENE STAMPA FALIGRAPH Il matrimonio di Stefano Giove di Giuseppe Pizzulli pag. 20 pag 35 Riceviamo e... Katia Ricciarelli... di Costantino - Francavilla di Davide Giove pag. 21 pag 36 Amare riflessioni News dal cons. comunale di Nicola Tuseo pag 22 ... E la festa va di Rosamaria Busto pag 6 Le favole di grim pag 7 Versus di From Riceviamo e... di Tommaso Francavilla pag 22 Amministrative a Taranto di Salvatore Rizzo pag 24 pag 7 Notizie flash di Giulio Pinto pagg 8/9 A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA AVIS Noi e il Fisco di Mario D’Alconzo pag 9 Intervista a Nuccia Giannatelli di Stefano Giove pagg 10/11 Il 25 Aprile di Adele Carrera pagg. 12/13 Cestino per rifiuti? La parola agli inserzionisti di Mariacarmela Ribecco pag 25 Passi indietro di Franco Catapano pag 26 Genosa... di Palma Martino pag 27 Il vocabolario di Dio di Don Franco Conte pag 28 Home Page di Roberto Muscolino di Mariacarmela Ribecco pag 14 pag 29 Apertura del RTIC 3 Lustri e... pag 17 pag 30/31 Fabbiano... Auguri per La Goccia di Paolo Costantino di Salvatore Rizzo pag. 18 Udc... di Domenico Giove pag. 19 di Uniti per T. Galeota pag 37 XXIII Marcialonga di Stefano Giove pagg 38/39 e Twinning... di Roberto Muscolino pag 41 Projet studio di Gianluca Catucci pag. 42 Signum: strepitosa di Rosamaria Busto pag. 43 Ginosa abbonamento alla ICS di Domenico Ranaldo pag 44 Calcio a 5… di Marino Menzella pag 45 La famiglia LOGOS di Marilena Surdo pag 46 L’apoteosi della zucca di Seneca junior pag 46 di Adele Carrera di Rizzo - T. Galeota pag 31 L’emozione della diretta di Palma Martino pag 32 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 18.00 del 2 maggio 2007 4 l’editoriale La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Il nostro saluto... Nel numero scorso, questa rubrica era stata occupata da Grim che con una sua storia inverosimile celebrava il quindicesimo anniversario de La Goccia. In questo numero, questo stesso spazio, è occupato per raccontare di eventi che avremmo voluto non fossero mai accaduti: la scomparsa di Alessio Trullo e Mario Losavio. Alessio, amava Ginosa e cercava, con tutti i mezzi, di farla crescere. Molte volte, mi chiamava per darmi suggerimenti su quello che bisognava scrivere su queste pagine. Era il suo modo semplice ed efficace di cercare di aiutare chi si prodigava per la crescita di questa comunità. Mario, direttamente s’era occupato di comunicazione e informazione ai tempi delle prime radio libere facendo da pioniere in un così impervio e sconfinato terreno. Alessio, Mario, vi ricordiamo nel modo più semplice e sentito: scrivendo delle vostre persone che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare. Stefano Giove In ricordo di Alessio Trullo di Gino Dell’Orco Non bisogna essere Mughini, Sgarbi o Funari per dire le cose come stanno. A livello locale avevamo il nostro “critico” esclusivo: Alessio Trullo. I suoi attacchi verbali, sempre costruttivi e nel pieno rispetto dei ruoli, arrivavano puntuali verso tutto e contro tutti. Gli atteggiamenti ed i comportamenti di talune circostanze, poco consoni alle buone regole del vivere sociale, li esternava serenamente con una sua identificazione nell’essere di stampo “austro-ungarico”, come scherzosamente lui stesso amava dire. Non ha avuto un’infanzia facile. La madre Rosina, infatti, proprio quando era incinta di Alessio, aveva perso il proprio marito nel secondo conflitto mondiale: un valoroso soldato italiano mai più rientrato nella propria Patria, ma disperso in un lager tedesco. Non un padre, dunque, per Alessio, non un fratello. La “solitudine” di chi è figlio unico, lo aveva sempre infastidito. Però, come tutti i figli unici, riversava nella gente e nel valore dell’amicizia quell’assenza familiare. Si afferma che dietro un “grande uomo” c’è sempre una “grande donna”; e, dietro l’infinita bontà di Alessio, c’era una grande “madre”. Si, una madre, che ha voluto fortemente ricostruire una famiglia annientata e spezzata dalla guerra. Alessio, si è formato da solo, è riuscito con la sua “sana educazione” ad affrontare le insidie ed i problemi della vita. Nel tempo, ha messo su famiglia con due care figlie. Una famiglia, che lo ha adorato fino all’ultimo istante della sua vita. Si faceva voler bene da tutti, figuriamoci dai propri cari. Molto socievole, disponibile verso il prossimo, vero amante della vita, cultore dell’esistenza umana. Negli ultimi anni della sua carriera impiegatizia, prima del meritato pensionamento, è stato un riferimento per docenti ed alunni. E’ stato un coiffeur mancato; infatti, era solito trascorrere i suoi pomeriggi dal compianto barbiere Vittorio Brunone e destreggiarsi, peraltro molto bene, nel radere i tanti clienti, che affollavano quel salone. Nel sociale ha contribuito, non soltanto dando il suo personale apporto tra le fila Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità FALIGRAPH Viale Jonio, 385 74025 Marina di Ginosa (Ta) Tel e Fax 099.8277553 e-mail: [email protected] Arretrati (costo � 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via Tulipani, 9 74013 Ginosa (TA) Tel. 099.8294879 - 099.8294550 Cell. 368.3561703 - 333.624347 dell’AVIS, ma anche collaborando con la sua costante presenza, all’attività della Pro Loco ed, in particolare, alla Passio Christi. La Passione di Cristo era il fiore all’occhiello del suo impegno umano per la comunità. Attraverso questa rappresentazione sacra riusciva a cogliere e a trasmettere, a soci e non, le bellezze paesaggistiche e naturali della nostra gravina. Amava molto la sua Ginosa. Collezionava cartoline, articoli, foto e quant’altro. Un vero “fanatico” della sua cittadina natìa. Originale, almeno per noi Ginosini, il suo tifo per la Fiorentina, la sua squadra del cuore. Qualche mese fa aveva deciso di rituffarsi nell’organizzazione della Pro Loco, chiedendo le chiavi della sede, al fine di poter essere attivo come sempre aveva fatto nel passato. Il destino, invece, ha voluto, che, la consegna delle “chiavi” avvenisse da lassù; da quell’eterno etere, dal quale, ne siamo convinti, riuscirà ancora a volerci bene, inducendoci, inevitabilmente, a fare altrettanto nei suoi confronti. Da domani, in piazza e per le vie del paese, non troveremo più il nostro “critico” a commentare le spigolature della nostra comunità. Caro Alessio, è inutile nasconderlo, ci mancherai infinitamente! La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 cronaca 5 È SCOMPARSO MARIO LOSAVIO SI SPEGNE UN PEZZO DI STORIA DELLA RADIO GINOSINA di Gino Dell’Orco Mario Losavio durante la presentazione di una edizione della “Ciliegia d’Oro” alla quale partecipò Milly Carlucci Sabato scorso, percorrendo la strada con la mia autovettura, i miei occhi, come di solito, credo, accade a tanti concittadini, sono stati attratti da un manifesto da lutto. Uno dei tanti che, purtroppo, si è costretti, inevitabilmente, a leggere. Dalla foto, riconosco lo sguardo distinto, intellettuale e raggiante di Mario Losavio. D’impulso, la mia mano si porta verso l’autoradio, disattivo il volume della musica, che ascolto e parcheggio accanto ad un marciapiede. Nel giro di qualche minuto, chiudendo gli occhi, ripercorro i momenti trascorsi insieme al caro Mario, durante i “gloriosi” tempi delle radio libere. In particolare, presso Radio Studio G, l’emittente radiofonica locale, sorta nel 1977, dopo Radio Ginosa. Una persona, che, a dire il vero, era poco nota a quei tempi; infatti era originario di Castellaneta. Un individuo serio, discreto e dotato di infinite qualità umane. Solo chi ha avuto la fortuna di stargli accanto, ha potuto apprezzarne le qualità manageriali, comunicative, sociali e di quel talento, che hanno fatto di Mario una persona che riusciva in tutto e con tutti, nel campo del lavoro, della politica, dello sport, della cultura, dello spettacolo e di quel sociale, che lo hanno sempre contraddistinto durante il suo percorso terreno. Come non ricordare la sua indimenticabile voce, che viaggiava nell’etere fino a raggiungere le migliaia e migliaia di radioline, sintonizzate la domenica, con i seguitissimi programmi di quiz e del calcio ginosino. La sua particolare dizione e la timbrica vocale erano apprezzate da tutti, piacevole da ascoltare e, per i tempi ed i mezzi di allora, molto professionale nella conduzione radiofonica. Insomma, un Sandro Ciotti ginosino. Oggi c’è la “voce” de La Goccia, ma allora erano le radio ad occuparsi di informazione. Tante le battaglie cittadine intraprese attraverso la radio con la conduzione di dibattiti, dirette e speciali sulle varie tematiche giovanili, sull’allargamento della Strada Statale 106, sulle questioni della mala-sanità e tante altre. Da lui, non lo nascondo, ho appreso le prime tecniche comunicative. Le conversazioni telefoniche? Erano il suo forte. Memorabili quelle con il manager di Pippo Baudo e di tanti altri artisti, che, puntualmente, approdavano a Ginosa, grazie alla sua convincente oratoria, per la manifestazione canora per bambini “La Ciliegia d’Oro”. Uno spiccato ed inconfondibile stile di presentarsi al pubblico o al comune interlocutore, facevano di Mario un orgoglioso biglietto da visita per la nostra Radio Studio G e, perché no, per l’intera comunità ginosina. Nonostante l’interruzione dell’attività radiofonica, ha sempre seguito con interesse l’evolversi della cultura ginosina. Non dimenticherò mai le nostre chiacchierate e continuerò a seguire, come ho sempre fatto fino ad oggi, i suoi consigli, i suoi suggerimenti, al fine di affrontare e superare le fatiche di chi, come lo scrivente, è fortemente impegnato nell’attività associativa. Nelle riunioni e negli incontri conviviali era immancabile il riconoscimento, che prestava alla sua famiglia. Ed è per questo che la Signora Franca ed il caro figlio Davide dovranno mantenere sempre vivo il ricordo di un marito e di padre, che ha gestito, grazie alle sue capacità, acquisite con tanti sacrifici, tanti stenti, tante esperienze e tanti mestieri, la propria famiglia ed il sociale con reali valori morali. Dopo un lungo sospiro, riapro gli occhi e ritorno alla quotidianità. Estraggo dal mio porta CD una collezione di brani italiani, il genere preferito da Mario. Scelgo un brano dei Pooh, “In diretta nel vento”, lo ascolto e, come tanti decenni fa, nell’abitacolo della mia auto, l’annuncio e lo dedico al caro Mario Losavio con immutato affetto e stima da parte, non solo mia, ma di tutti i “radioascoltatori”, che lo hanno conosciuto. Buon ascolto Mario da tutto lo staff e gli amici di Studio G! 6 cronaca La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 … e la festa va! Cronaca delle feste di primavera Anche per quest’anno abbiamo archiviato il consueto rituale delle cosiddette “feste d’aprile”. Una devozione antica, in onore di Santa Maria D’Attoli e di San Giuseppe. E’ noto a tutti che, queste appena trascorse, non sono feste patronali, ma da un po’ di anni a questa parte sono preparate ed attese con lo stesso fervore religioso. La devozione a Maria, Madre del Signore, da parte dei ginosini è molto radicata. Il titolo in questi casi non dovrebbe contare molto, sia che si tratti della Vergine del Rosario o della Madonna D’Attoli, la cosa certa è lo spirito di fede profonda, mista anche alla radicata religiosità popolare, che ormai fa del nostro paese, un luogo di culto mariano, specie dopo i recenti restauri della chiesa matrice. Purtroppo la religiosità popolare, la devozione alla Madonna, a questo o quel Santo, non bastano a colmare la sete di Dio che c’è in ciascuno di noi. La fede è un’altra cosa, che non può mescolarsi ad una tradizione, se pur antica ed intrisa di religiosità e devozione intense. Far festa però è anche un aspetto del- la religione cristiana, che molti ignorano. I cristiani, per l’appunto, non sono dei musoni, per intenderci, non sono solo quelli del Venerdì Santo. Sono soprattutto quelli della Pasqua, della gioia della Risurrezione. Per questo ben vengano le processioni con cavalli e cavalieri, la questua, le luminarie , i fuochi, le bande, la fiera ed il cantante. Attenzione però a non lasciarci prendere sul serio, lo dico in particolare agli amici delle Confraternite ginosine. Dopo le interviste fatte ai nuovi Priori, ho appreso già di qualche cambiamento, di malcontenti, di rivalità. Certo non si può generalizzare, ma non dimentichiamoci che le Confraternite devono essere appunto una comunità di fratelli. Certo, come ci insegna Gesù, è importante la correzione fraterna, ma che sia tale e lo resti sempre. Dalle interviste ai Priori mi era parso inoltre di capire che, i presupposti per lavorare insieme fossero ottimi, ma forse è dentro ciascuno di noi che dobbiamo cercare quella verità che ci rende veramente liberi. Comunque le feste sono passate, con un bilancio credo positivo, tutto si è svolto nella massima semplicità e sobrietà e questo penso sia condiviso da tutti. Nel titolo dell’articolo ho scelto di scrivere quello che è stato lo slogan del neo Priore di san Giuseppe, Sig.ra Bozza, “…e la festa va!”. Bene, spero che non sia stata solo una festa di luci e fuochi, ma di preghiera, di riflessione e riconciliazione per tutti, credenti e non. ….arrivederci ad ottobre! Rosamaria Busto foto Erasmo Mazzone scherzi a parte VERSUS La Goccia Plic plic scende non cade non cede né invade. Plic plic tocca accarezza ritocca fa brezza e scende non cade non cede né invade. Plic plic leviga scava mitiga lava e scende non cade non cede né invade. Plic plic descrive rivive sogna disegna e scende non cade non cede né invade. Plic plic plic plic di from La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Le favole di Grim 7 Il Signore dei Gemelli C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, nacque in quel luogo, da laboriosi genitori, un giovane, che, assai deluso dal duro lavorare dei suoi, decise che il suo futuro sarebbe stato diverso. Giusta aspirazione per un ragazzo che non voleva la vita segnata dagli stessi sacrifici di mamma e papà! Sicché datosi allo studio, proseguì in quelli percorrendo le vie del Signore. E forse fu quello o fu qualcos’altro ma l’appellativo di Signore gli garbava più d’ogni cosa e, crescendo crescendo assunse su di sé il gran bell’appellativo di Signore dei Gemelli. Già c’era un trascorso di Signore dell’Anello ma lui preferì i Gemelli che invece d’ornare le dita della mano, ornavano il polso della sua casacca, e da quelli mai si separava. Divenne un uomo speciale, col compito di occuparsi delle anime dei suoi simili (a quello era diretta la via seguita durante l’affannoso studiare giovanile) ma il nostro non trovò soddisfacente rimaner nel chiuso di antichi edifici a bere calici amari e a far rintoccar le campane (don don don di domenico) e così, ornatisi i polsi, indossato cappello a larghe tese e avvolto in un imperiale mantello, prese la via dei palazzi reali. Il suo dissertare sul più, sul meno e sul piùomeno, il suo blandire, con facinoroso dire, ricchi e potenti, ben presto lo fecero ritrovare fra le grazie di sua maestà e della corte, nonché della corte celeste che, invero, non è che senza di lui non potessero sopravvivere ma da lui si sentivano soggiogati, quasi che i Gemelli di cui s’adornava il Signore, avessero un misterioso potere di avvincere e soggiogare. Proprio come l’Anello dell’altro Signore! Gli si spalancarono, così, le porte dei palazzi del potere celeste e quelle del potere terrestre e in quelli, il Signore dei Gemelli, incominciò a muoversi con studiata oculatezza, sì da conquistare, giorno dopo giorno, fiducia e potere che lo avrebbero reso, in men che non si dica, potente e padrone. Sua maestà terrestre confidando nell’eccelso intelletto che il Signore dei Gemelli aveva mostrato d’avere, gli diede incarico di curare le menti degli abitanti del villaggio; sua maestà celeste lo inviava quale nunzio nei palazzi del celeste impero laddove il Signore dei Gemelli si estasiava nel rimirar lusso e potere, abbandonandosi a sogni di celestiale dominio. Nell’uno e nell’altro caso, il Signore dei Gemelli si mostrava ben capace di farsi valere e d’aver eccellenti doti di maneggiamento degli strumenti di potere. Accadeva, infatti, che tutti coloro ch’entravano nelle sue grazie, avevano ben spianata la strada per le loro faccende e, divenuto il tutore della sapienza del villaggio, accolse, sotto la sua ala protettrice, alcuni giovani a lui fedeli e con loro non ebbe scrupolo di raggirar sua maestà a suo piacimento, sì d’apparire più forte e più potente del Signore dell’Anello. Vergò diversi scritti di suo pugno per abbellir gli scaffali delle sale di lettura (solo per abbellirli, ché non eran di alcuna utilità), dispensò le sue presenze, giammai in compagnia di poveri e diseredati ma sempre a fianco di ricchi e potenti e non si risparmiò in esternazioni di elogi e salamelecchi a re e cortigiani. Non contento di tanto fare, il Signore dei Gemelli, decise, in compagnia di uno dei suoi protetti, di vergare un’istoria del contado che narrava di recenti vicende... una istoria quasi inutile, a giudizio dei più accorti; ma tanto utile alla compiacenza dell’amor proprio dell’antico suonatore di campane! Il quale, in quello scritto peccò di eccesso e nella inutile istoria declamò le onorificenze di sua maestà e della sua corte. Da diversi lustri il re aveva chiesto di omettere le di lui onorificenze in testimonianze scritte, sicché nella serata dei festeggiamenti in onore della istoria del villaggio, sua maestà ebbe molto a soffrire nel sentir menzionar il suo nome in circostanze da lui vietate. Lo sgomento, infatti, colse non pochi cortigiani che nel piccolo teatro di corte si guardarono sbalorditi e costernati per l’eccesso che il Signore dei Gemelli aveva compiuto, ma ormai era troppo tardi porvi rimedio, non rimaneva altro che far, con lui, buon viso e cattivo gioco alle sue spalle. Al presuntuoso Signore poco gliene calava dell’imbarazzo del re, avrebbe calpestato il mondo intero pur di raggiungere fama e potere! E pensare che la via intrapresa da giovane, conduceva non nei palazzi ma in umili case! Chissà quale stratagemma aveva usato per farla deviare! Qualcuno pensò che fosse stato merito di un cappello, di un mantello e dei gemelli. Qualcun altro pensò che fosse solo frutto di malanimo. Morale della favola: più dell’amor poté il digiuno. 8 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto Traversine ferroviarie: nulla si muove! Confermate le notizie riferite da questa rubrica quindici giorni fa. Il tentativo dell’assessore al turismo, Giulio Galante, di spostare in altra sede lo smaltimento delle oltre trentamila traversine ferroviarie poste in bella mostra sul piazzale laterale alla stazione ferroviaria, non ha sortito il risultato desiderato. Lo smaltimento verrà eseguito sul piazzale; al centro di Marina di Ginosa! Viene fatto salvo il periodo estivo, dal 1 giugno sino al 15 settembre, ma trascorsa tale data lo spiastramento prima e la frantumazione dopo delle traversine proseguiranno finchè tutte verranno smaltite. Una situazione che l’opinione pubblica marinese sembra vivere con estremo disinteresse , se è vero che nessuna seria iniziativa è stata finora promossa né dal consiglio circoscrizionale, né dalle associazioni ambientaliste presenti sul territorio. Forse l’arrivo tanto desiderato dello scudetto dei tanti interisti marinesi ha reso l’argomento di scarso interesse. Questa è la verità ed a meno che non intervengano i Noe ed accertino ciò che c’è da accertare, lo smaltimento delle traversine si farà con tanto inquinamento acustico e con una enorme nuvola di polvere che per diversi mesi sosterrà nell’aria, ammorbandola. Lottizzazione sotto inchiesta A seguito della denuncia di privato cittadino, la successiva verifica dei fatti denunciati, il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Ginosa con propria ordinanza ha disposto, da qualche giorno, l’immediata sospensione dei lavori di costruzione delle opere di urbanizzazione primaria a servizio della lottizzazione “Nicastri Mario ed altri” in Marina di Ginosa. I fatti risalgono a qualche mese fa e vedono un cittadino residente nella lottizzazione, stanco dei soprusi subiti, decide di verificare la legittimità dei lavori costruzione della fogna,delle reti idriche, elettriche, telefoniche, metanifere, della pubblica illuminazione e delle strade, in una frase la legittimità della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. Cosa scopre? L’intero comparto residenziale sul quale sono insediate centinaia di ville è servito da opere mai autorizzate, per le quali non è stato presentato alcun progetto. La denuncia è la naturale conseguenza. A quindici giorni di distanza sembra non si sia fatato alcun passo avanti ; certo è che fra non molto cominceranno ad emergere le conseguenze civili, penali ed amministrative che una siffatta situazione determinerà nei confronti di coloro che avrebbero dovuto vigilare e degli enti erogatori dei servizi, Enel, Telecom, Aqp che potrebbero scoprire di avere realizzato opere senza alcuna autorizzazione. Costo di costruzione: l’assise comunale propone l’avvio di un tavolo tecnico Nel corso dell’ultimo consiglio comunale si è tornato a parlare del costo di costruzione. L’argomento è di primaria importanza per l’imprenditoria edile locale che già vive un momento di disagio a causa della difficoltà di vendita degli alloggi che si riscontra da qualche mese. Il provvedimento comunale varato a dicembre scorso ha di fatto aumentato di diverse volte il costo di costruzione. La successiva legge regionale varata ai primi dello scorso febbraio ha precisato meglio le modalità di applicazione dei para- cronaca metri in riduzione o in aumento in essa riportati. Tanto è che i gruppi ds e uniti per Teresa Galeota avevano presentato una proposta deliberativa in linea con tali indicazioni che di fatto portava il costo di costruzione a valori più contenuti e certamente più rispondenti alla nostra realtà economica. Purtroppo il parere sfavorevole espresso sul provvedimento dal dirigente dell’Utc ha di fatto congelato l’iter approvativo. A parere del dirigente “ la proposta è incompleta e non conforme ai contenuti della L.R. 1/2007 con particolare riferimento a quanto previsto nell’allegato A “. A suo avviso “ la rimodulazione del costo base di costruzione debba essere correttamente e legittimamente calcolata mediante l’applicazione di tutti i coefficienti previsti dall’allegato A ed utilizzabili per il comune di Ginosa e non adoperando unicamente quelli di maggiore convenienza .” L’allegato A individua cinque coefficienti riduttivi rappresentati da numeri. Essi non sono valori assoluti, nel senso che possono applicarsi solo quei valori ma sono valori massimi che non devono essere superati. I coefficenti sono: Coefficiente relativo alla dimensione demografica 0,80 per comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti .Coefficiente relativo all’andamento demografico 1,00 per decremento o incremento medio annuo compreso tra - 3% e+ 3% (stazionario). Coefficiente relativo all’ubicazione 1,20 per centri abitati compresi in una fascia della profondità di Km. 10 dal confine del territorio del capoluogo di provincia, compreso lo stesso capoluogo e 1,50 parti del territorio comunale comprese nelle fasce parallele alle coste, determinate in funzione della distanza dalla linea media di battigia sino a 5.000.Coefficienti in funzione delle tipologie e dell’ubicazione 0,70 all’interno del centro abitato e per tipologia plurifamigliare (ndr quella più utilizzata. Per edifici che assicurino il 50% dei consumi di acqua calda sanitaria da impianti di solare termico Esterno = 0,90 Interno = 0,70. Il comma 2 della legge prevede che “ I comuni hanno facoltà di applicare al costo base per l’edilizia agevolata, come determinato al comma 1, i “Criteri cronaca per il calcolo del contributo relativo al costo di costruzione” di cui all’allegato A”. La proposta formulata dai due gruppi di opposizione si poggia proprio su tale facoltà e sceglie i coefficienti riduttivi, senza mai superare il loro valore massimo, sulla base proprio della convenienza economica riflessa che ne avrebbe la comunità amministrata . I coefficienti utilizzati nella proposta sono : Coefficiente relativo alla dimensione demografica 0,80, Coefficiente relativo all’andamento demografico 1,00, Coefficiente relativo all’ubicazione 0,70 ( ndr invece dei valori massimi 1,20 e 1,50), Coefficienti in funzione delle tipologie e dell’ubicazione 0,70 e 0,70 utilizzando impianti solari. Applicando tali coefficienti riduttivi al costo base di 594 euri si ottiene un costo di costruzione senza solare di 11,64 euri/mq e di 8,15 euri/mq. I gruppi politici presenti in consiglio comunale hanno deliberato all’unanimità un approfondimento dell’argomento al fine di trovare una giusta soluzione a quella che al meno è l’ultima stangata che colpisce un settore sempre più in affanno. Nessuna notizia ancora di Bobo Sono quindici giorni da quando Bobo, uno splendido esemplare di husky siberiano, pelo fulvo con coloriture grigiastre è sparito da Marina di Ginosa. Chi abbia notizie è pregato di fornirle telefonando allo 099 827 7050. Ci sarà una lauta ricompensa. Convegno sul randagismo Promosso dall’Anpa sezione di Ginosa e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ginosa si terrà il prossimo 5 maggio alle ore 18 un convegno sul tema: “ Nuove strategie di controllo delle malattie trasmesse da zecche nel Mediterraneo”. Il teatro Alcanices ospiterà il convegno tenuto dal prof. Domenico Otranto ordinario di medicina veterinaria presso la Università di Bari. Al termine i soci dell’Anpa, nel corso di una breve cerimonia intitoleranno la sede ginosina ad Alma Tamborrino, la giovane scomparsa solo qualche mese fa per un tragico incidente stradale. Smotta il quartiere Piantata Quanto sta accadendo al quartiere Piantata a seguito dei lavori di manutenzione della rete fognante è stata più volte riportato dalle pagine de LA GOCCIA. Smottamenti quotidiani, crolli di muri sotterranei, cedimenti parziali strutturali. I cittadini del quartiere hanno denunciato, preoccupati la situazione che potrebbe evolversi negativamente anche in breve tempo. Nei giorni scorsi a seguito dell’ennesimo cedimento l’autorità preposta sembra avesse intenzione di ordinare lo sgombero: prontamente rientrato per le proteste dei cittadini che, ovviamente, in alternativa chiedevano un tetto per ripararsi. Il pericolo ora è maggiore attesa la consapevolezza delle autorità di quanto potrebbe accadere, anzi che lentamente sta accadendo. Bruno Tognolini all’I. C. “S. G. Bosco” Per concludere il progetto di quest’anno, di approccio piacevole alla lettura, l’I. C. “S. G. Bosco”, diretto dal prof. Vincenzo Calabrese, ospiterà, l’11 maggio prossimo, nei locali dell ex ludoteca, lo scrittore, autore del programma per bambini La Melevisione, Bruno Tognolini. All’incontro non soltanto i piccoli saranno presenti ma anche i genitori. Tanto, per la nota linea educativa dell’Istituto che prevede il pieno coinvolgimento delle famiglie nelle attività didattiche dei propri figli. La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 9 Noi e il Fisco Detrazioni per carichi di famiglia La finanziaria 2007 ha modificato radicalmente l’art.12 del testo unico, riportando il sistema alle vecchie detrazioni, con sostanziali modifiche. Le detrazioni per carichi di famiglia vengono riconosciute in maniera forfetaria a riduzione dell’imposta lorda, a titolo di compenso delle spese sostenute dal contribuente nell’interesse del proprio nucleo familiare. I soggetti per i quali spettano le detrazioni sono: - il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; - i figli, anche se non conviventi o residenti all’estero; - il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i discendenti dei figli, i fratelli e le sorelle, i generi e le nuore, i suoceri e le suocere, i genitori, i nonni e le nonne, che siano conviventi con il contribuente o percepiscano dallo stesso un assegno alimentare non disposto dall’autorità giudiziaria. Le detrazioni spettano a condizione che i suddetti soggetti non abbiano un reddito complessivo superiore a euro 2.840,51 . Nel computo del reddito non si conteggiano i seguenti redditi: - redditi soggetti a tassazione separata; - redditi soggetti a imposta sostitutiva; - redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta; - redditi esenti dall’Irpef (con alcune eccezioni previste dalla legge). Per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato la detrazione parte da euro 800,00 con correttivi da applicare in rapporto all’entità del reddito complessivo. Per ciascun figlio spettano le seguenti detrazioni: - euro 800 per la generalità; - euro 900 nel caso di figli di età inferiore a tre anni. Le predette detrazioni sono aumentate di euro 220 per ogni figlio portatore di handicap. Per i contribuenti con più di tre figli a carico la detrazione è aumentata di euro 200 per ciascun figlio a partire dal primo. Per ogni altro familiare a carico spetta una detrazione di euro 750 da ripartire pro quota tra coloro che ne hanno diritto. Vanno, comunque, applicati i correttivi previsti dalla norma. Dott. Mario D’Alconzo FIORISCE “L’AZALEA DELLA RICERCA AIRC” Ginosa piazza IV Novembre Domenica 13 maggio In occasione di una giornata diventata simbolo della partecipazione collettiva alla battaglia contro i tumori femminili, AIRC ha mobilitato la sua rete di oltre ventimila volontari che saranno presenti in più di 3000 piazze per distribuire 700.000 azalee per un contributo di 14 euro. 10 attualità La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Nuccia Giannatelli, delegata al congresso nazionale de La Margherita, si dice sicura che: «Il partito Democratico nascerà anche a Ginosa». Nuccia Giannatelli, capogruppo consiliare e leader storico de La Margherita ginosina, è stata eletta delegata al congresso nazionale del suo partito, che si è svolto a Roma, la scorsa settimana. Tutti hanno avuto modo di seguire l’appassionato dibattito che si è sviluppato, quasi in contemporanea, nei congressi di Firenze (Ds) e di Roma (Margherita), che segnerà l’atto di nascita del nuovo soggetto politico: il Partito Democratico. L’importanza storica che tali congressi hanno avuto ci ha portato a rivolgere alcune domande alla professoressa Giannatelli, alle quali, con gran- de disponibilità, ha dato risposta. Nuccia Giannatelli, delegata al congresso provinciale, regionale e nazionale de La Margherita. Cosa ci può raccontare di questa importante esperienza politica? «Non è la prima volta che partecipo ad un congresso nazionale. Certo, questo era l’ultimo... ma per la Margherita ci sono sempre stati dei cambiamenti, prima La Rete poi il partito de I Democratici, poi la Margherita. Pertanto, in questo congresso non è stato vissuto lo stesso “trauma” dei diesse. Noi, per certi aspetti ai cambiamenti siamo abituati, nel bene e nel male. Per quanto riguarda la mia esperienza personale posso dire che il congresso è stato bello per la passione politica che lo ha animato, perché un’esperienza di questo tipo ti fa crescere politicamente; ho avuto la possibilità di ascoltare interventi di personalità che hanno dimostrato tutta la loro capacità politica.. e penso agli interventi di Rosy Bindi , Enrico Letta, tanto per citare due personalità diverse tra loro. Quello di Rosy Bindi è stato l’intervento di una “Pasionaria” della politica, mentre Enrico Letta è il tecnico prestato alla politica. Mi ha stupito l’intervento di De Mita che sebbene abbia espresso delle perplessità circa la nascita del Partito Democratico, con la sua esposizione ha dimostrato che la “vecchia classe politica” conserva una preparazione certamente superiore a quella attuale.» Professoressa, questa volontà politica ribadita dai due congressi nazionali di Diesse e Margherita, come si tradurrà concretamente nello scenario politico ginosino? «Diciamo subito che vi sono delle difficoltà anche a livello nazionale e che al di là delle affermazioni di principio, bisogna fare i conti con le tante realtà locali. Indubbiamente a livello nazionale vi è stata una bella ventata di ottimismo in quanto i gruppi dirigenti nazionali prospettano una cosa in cui credono, in cui anche io credo; quello che mi alletta maggiormente è il vedere insieme due identità culturali: quella laica e quella cattolica, con l’obiettivo di realizzare una società più giusta, più umana, che metta al centro del proprio interesse l’uomo. È un progetto ambizioso che, per essere realizzato deve superare non poche difficoltà che è inutile nascondersi. E proprio per questo è difficile prevedere come si costituirà il Partito Democratico; si tratta di modificare modelli comportamentali consolidati. Queste difficoltà non potranno che riverberarsi anche in provincia e nelle piccole realtà come quella ginosina.» Non mi pare che ci siano tante variabili sulla nascita del Partito Democratico. Si parla di una Costituente per il prossimo autunno. Si avrà lo stesso quadro a Ginosa? «Credo che il Partito Democratico nascerà anche a Ginosa! Però, con le stesse difficoltà che vedo a livello nazionale: mentalità radicate, presenze radicate, che creeranno dei problemi, a livello centrale come anche a Ginosa. Sarà un lavoro indubbiamente fatico attualità so.» Nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra Ds e Margherita, è stato il primo passo verso la nascita del Partito Democratico? «Quell’incontro non era tanto per la costruzione del Partito Democratico quanto per quelle famose scuse da noi richieste lo scorso anno. Tale incontro si rendeva necessario in quanto se uno deve convivere bisogna che stabilisca un rapporto di correttezza reciproca.» Quindi, l’incontro dei giorni scorsi è servito ad “appianare” le vecchie situazioni? «A questo è servito quell’incontro! Noi abbiamo inteso fare chiarezza sul passato. Si trattava di capire le ragioni di alcuni comportamenti, che non erano soltanto il comizio del segretario diessino alla festa de l’Unità dello scorso anno. Tanto per fare un esempio, abbiamo voluto capire il perché di alcuni comportamenti come quello sulla nomina del rappresentante dell’opposizione alla Comunità Montana. È stato da quel momento che il nostro gruppo non ha più partecipato alle preconsiliari. Non si può partecipare a delle riunioni dove ci si sente continuamente aggrediti.» Da questo incontro sono emersi elementi positivi? «Io ho visto una disponibilità diversa rispetto al passato. Ho visto, soprattutto una disponibilità del dottor Costantino a voler far chiarezza sul passato e a voler cercare di costruire qualcosa di importante per il futuro.» Chiuse le questioni pregresse si dà inizio ai lavori per realizzare il “cantiere” del Partito Democratico? «Certo, si inizia a lavorare. È chiaro che da domani non abbiamo già il PD. È una cosa che dobbiamo costruire con la capacità di rispettare le identità politiche e culturali di tutti i soggetti che daranno vita al nuovo partito. Tale riconoscimento ci deve essere sia da parte nostra nei La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 confronti degli altri sia da parte degli altri nei nostri confronti.» Professoressa, possiamo uscire dalle affermazioni di principio e calarci nella realtà locale cominciando a delineare un percorso politico che indichi in quale modo si darà vita alla Costituente del nuovo partito e in come saranno scelti i gruppi dirigenti, tenuto conto che non si tratta di mettere insieme Diesse e Margherita soltanto, ma di coinvolgere altri soggetti presenti nella realtà ginosina? «Intanto bisogna mettere insieme Diesse e Margherita. Io reputo che se non c’è una costruzione che si basi sull’accordo tra questi due partiti sarà molto difficile coinvolgere altri soggetti. Quindi, prima di tutto, Diesse e Margherita devono cercare di capire come devono fare questo percorso e con chi farlo. Dopo questi chiarimenti è possibile passare alla fase successiva e pensare di aggregare altri soggetti.» In questo percorso avrà un ruolo la Lista Galeota? «Sicuramente. Fermo restando che anche la Lista Galeota deve capire che è appena nata e che ci sono dei principi da rispettare, delle regole da stabilire che non possono essere eluse.» Mi pare una posizione rigida. «Il rispetto delle regole e della dignità di ogni soggetto politico deve essere alla base di tutto. Noi abbiamo tenuto duro con i Diesse proprio perchè volevamo affermare che non si può non tenere conto della dignità degli altri. Noi abbiamo un profondo rispetto per tutti e pretendiamo che anche nei nostri confronti ci sia la stessa sensibilità politica.» Vorrei ritornare sulla questione nascita del PD a Ginosa. Dal dibattito che si è sviluppato nei congressi di Firenze e Roma, è emersa la volontà di dare vita, fin dal prossimo mese di ottobre, alla Costituente che vede 11 impegnate, in prima persona, personalità politiche di spicco. «Anche le primarie sono nei programmi. Però, non ti nascondo, nessuno si nasconde, le difficoltà che si hanno in molte province. Un conto è parlare del PD a livello ideale con tutto il fascino che questo progetto ha. Altra cosa è calarsi nella realtà e riempire questo contenitore politico di uomini. In questo momento è importante stabilire delle regole precise e, dopo, pensare a coloro i quali devono dare vita a questo organismo. Intanto credo che dai congressi nazionali siano emerse delle volontà chiare rispetto al ruolo delle donne e dei giovani. Già questa è una prima indicazione di lavoro.» Professoressa, se dovesse dare un voto circa la possibilità di successo di questo nuovo soggetto politico e avendo una scala di valori da 1 a 10, che voto assegnerebbe? «Non me la sento di fare di queste valutazioni e di attribuire voti. Posso solo dire che l’impegno de La Margherita sarà sincero e appassionato com’è nella nostra tradizione politica e nella nostra visione culturale. Siamo convinti che questo processo unitario può essere una grande novità della politica italiana e ginosina.» Vuole lanciare un messaggio ai nostri lettori per invitarli a sostenere il Partito Democratico? «Partecipate! Perché io sono del parere, l’ho sempre detto come madre e come insegnante, che non bisogna pensare che la politica è una cosa sporca fatta da sporcaccioni, è “ anche“ quella, ma è soprattutto il modo migliore per contribuire a cambiare la società e a renderla più sensibile ai bisogni della gente, soprattutto della gente più debole.» Stefano Giove 12 attualità La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 25 Aprile: Festa della Liberazione Il parco del quartiere Pierri deve essere restituito all’uso dei cittadini Liberiamo il parco, è stato lo slogan che ha caratterizzato la celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione. E, il parco in questione ha una sua collocazione fisica, si tratta del parco esistente nel quartiere Pierri. L’iniziativa di ripulire quell’area (liberarla dall’incuria e dall’abbandono per restituirla alla città) l’ha promossa il circolo Arci “Il Ponte”, unitamente allo SPI-CGIL, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Hanno aderito alla proposta: l’AGESCI di Ginosa 1 e 2; le associazioni Lumagigi, Genusia Bike, Runners, Auser e Logos. Sicché la mattina del 25 aprile scorso, scouts, soci Arci, Runners e Auser, nonché amministratori comunali, armati di falci, tagliaerba, forche, rastrelli e quant’altro potesse essere utile ad un disboscamento in erba, hanno preso d’assalto le erbacce e le immondizie che ricoprivano il parco e si sono esibiti in una singolare performance di pulizia. Frattanto, con partenza da Piazza Marconi, i soci di Genusia Bike guidavano una ciclopasseggiata che ha percorso diverse strade cittadine, per concludersi giù al parco del quartiere Pierri che a quel punto è stato letteralmente invaso di gente di tutte le età. Il resto della mattinata è stata utilizzata per concludere l’azione di pulizia e di ripristino di parte dei giochi per i bambini. La Festa è incominciata all’ora di pranzo quando gli improvvisati giardinieri hanno dato l’assalto alle colazioni al sacco e alle salsicce che Stefano Pesce faceva sfrigolare sulla brace. Il pomeriggio, balli di gruppo, pizziche e tarantelle hanno intrattenuto i visitatori incuriositi da quella festa-lavoro. Al attualità l’imbrunire i Lumagigi hanno allestito le loro braci e messo sui carboni salsicce e porchette e, tra un panino e una birra, è stato proiettato il filmato della ciclopasseggiata e il documentario dell’intervento in Parlamento di Pietro Calamandrei all’atto di promulgazione della Costituzione. Un breve intervento da parte dal presidente del circolo Arci ginosino, Stefano Giove, del giovane socio Davide Galante, di Vincenzo Caldarulo, della segreteria dello SPI provinciale e del consigliere regionale (socio Arci) Paolo Costantino, sulla valenza della celebrazione della Festa della Liberazione e l’invito a tutti i ginosini a sentirsi protagonisti dell’assetto urbano della propria città, e i microfoni sono stati ceduti ai ginosini amanti della musica che si sono scatenati in un casereccio karaoke, animato da Nunzio Mele, musicista-studente, fino a poco prima della mezzanotte. La storia di questo parco è nota a molti ma forse non tutti sanno che esso fu allestito nel 2000 con un campo-lavoro dei volontari dell’associazione Mato Grosso. All’epoca molti ginosini, insieme a quei giovani venuti da ogni parte d’Italia, si spesero per creare percorsi, piantumare alberi, costruire aiuole e dipingere i murales che colorano le mura di cinta del parco. Furono impiantati giochi per La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 i più piccoli e sembrò che un polmone verde, prospiciente la gravina, si fosse aperto nel centro cittadino. Ben presto divenne inagibile per la mancanza di manutenzione e dopo alcuni ta. 13 altri interventi volontari di pulizia, gli uomini e le donne di buona volontà, non avendo alcun riscontro dalla pubblica amministrazione, hanno lasciato perdere. E il parco è stato così ceduto ad atti vandalici e inconsulti. Q u esta è la storia, fin qui, di quel polmone verde della nostra città. Le associazioni organizzatrici valutano positivamente la partecipazione cittadina del 25 aprile scorso, il passo che ci si aspetta è quello che deve fare l’amministrazione pubblica trovando modalità e percorsi che consentano manutenzione continua e custodia del parco, in modo da assicurarne l’uso ad adulti, bambini e a circoli e associazioni che lo potrebbero utilizzare per realizzare, nel periodo estivo, una serie di iniziative di carattere culturale. Non lo abbandoniamo, il parco. Non sprechiamo la partecipazione dichiaraAdele Carrera Servizio fotografico - Erasmo Mazzone 14 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 argomenti e commenti Cestino per i rifiuti o reperto archeologico? Patrimonio archeologico tra carte e lattine. bolica. A simboleggiare il luogo in cui è stata ritrovata. La sua collocazione definitiva sarà accanto al parco archeologico dove avrà una sua posizione, come dire, stabile.» Come mai la tomba non è stata protetta per impedire che nessuno potesse magari usufruirne per gettare carte e lattine? Non si poteva coprire? «Non sarebbe servito a nulla. Questo è un problema di civiltà e cultura. È una maturaDifficile non notarla. Grandi dimensioni, di forma rettangolare, per metà aperta e di facile visibilità per tutta la comunità ginosina. Come scambiarla per una raccolta rifiuti? La curiosità, passandole accanto, è quella di “crederla” un po’ in balia di chi, tra un panino e una Coca Cola, decide di usufruirne per non fare un passo in più verso il cassonetto dei rifiuti. E pensare che quella che i giovani usano come “pattumiera” in realtà è una delle tombe ritrovate durante lo scavo archeologico in Via degli Allori. Possibile che l’amministrazione se ne sia “dimenticata”? Nessuno ha “rispetto” per una scoperta della quale essere orgogliosi? Tante domande e il primo cittadino, Avv. Luigi Montanaro, pronto a darci delucidazioni sull’argomento. Come mai un reperto archeologico come quello che si può osservare ogni giorno in piazza L. Sarno è stato lasciato in balia di carta e lattine? È abbandonata? «La collocazione della tomba è simbolica. È stata voluta lì anche dal proprietario del negozio d’abbigliamento Inglese. Il signor Inglese aveva anche avuto l’idea di fare una sponsorizzazione e di aggiustarla da sé però, essendo reperti di natura archeologica, questo non è stato possibile. La collazione in quel punto, anche se può sembrare casuale, è sim- zione che deve acquisire tutta la collettività, dai più giovani ai più anziani. Io credo molto nell’educazione nelle scuole. Si realizzano dei progetti d’educazione ambientale proprio per incentivare un cambio ed un’evoluzione della nostra mentalità. A capire che il patrimonio pubblico non appartiene a nessuno in particolare ma a tutti. È di tutti, non dell’amministrazione. Se capiamo questo saremo i primi difensori dell’ambiente pulito. Questo non deve essere soltanto uno slogan ma qualcosa da concretizzare e rendere pratico.» Quando sarà spostata la tomba? «Siamo quasi al termine. Stiamo aspettando la Sovrintendenza. Essendo beni d’interesse archeologico anche lo spostamento deve essere realizzato sotto la sorveglianza della Sovrintendenza di Taranto.» Quante tombe sono state portate alla luce, oltre a quella esposta sulla piazza? Ne sono state portate alla luce due. Quella in piazza è la più grande. Non è stato trovato nulla all’interno. Ne esiste anche un’altra più piccola, la tomba di un neonato. Quella si trova già al museo. La grande, invece, è rimasta lì per via delle sue dimensioni. Sarebbe stato difficile trasportarla.» Aggiungendo … «Per quello che può rappresentare per la nostra identità ginosina la tomba dovrebbe essere preservata come un gioiello. Al di là dell’aspetto storico, archeologico e della sua importanza è anche un simbolo. È per questo che io ho voluto il parco archeologico in piazza. Perché il nostro popolo riaquisisca la sua identità. È un patrocinio che in tanti ci invidiano ma noi non riusciamo a capirlo ed apprezzarlo. Gli scavi in piazza, questo parco, hanno proprio l’obiettivo di stimolare le coscienze dei ginosini.» Nel frattempo? Per la carta che è stata gettata? «Sarà pulita.» Non si rischia di rovinarla? «No, non esiste questo rischio.» Adesso qualche certezza in più esiste. La tomba non è abbandonata ma, nel contempo, affidata anche alla “civiltà e cultura” d’ogni singolo cittadino ginosino. Saremo in grado di rispettare questi semplici canoni nell’attesa che la tomba sia inserita accanto al parco archeologico? Lo speriamo. Mariacarmela Ribecco riceviamo e pubblichiamo La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 17 Costantino: apertura dell’unità di terapia intensiva coronarica a Castellaneta Il paziente lavoro di intervento sulla sanità jonica sta dando risultati notevoli. L’apertura della unità di terapia intensiva coronarica nell’Ospedale di Castellaneta è un chiaro segno della volontà di rispondere efficacemente alla domanda sanitaria del territorio. Tutti sappiamo quanto grande sia l’incidenza della malattie cardiovascolari e quanto pressante sia l’esigenza di un buon pronto intervento e di una ottima assistenza ai pazienti affetti da patologia cardiaca acuta. Molte vite potranno essere salvate a seguito dell’attivazione di questo servizio. In questo senso l’equipe guidata dal primario di Cardiologia dr. Antonio Scarcia sta lavorando alacremente pur nelle ormai croniche carenze di personale che ogni Ospedale si trova ad affrontare. A pochi mesi dall’apertura del reparto di cardiologia, dall’attivazione della reperibilità cardiologia h/24, dall’attivazione degli interventi di cardioversione elettrica per pazienti affetti da Fibrillazione atriale, finalmente si corona per la zona occidentale di Ta- ranto un grande sogno: l’apertura dell’UTIC. Otto posti letto in Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, un numero standard per queste unità, che dal 20 Aprile u.s. sono stabilmente occupati per metà. Le attrezzatura sono all’avanguardia, il monitoraggio è di alta qualità e l’UTIC è dotata di collegamento Intranet con i laboratori di analisi per inviare esami e ricevere in tempo reale risposte. Nell’ambito della struttura una stanza è stata destinata per i controlli e gli impianti dei Pace Maker, il servizio sarà attivato a breve. L’attivazione dell’UTIC è stata possibile grazie al potenziamento del personale infermieristico e medico da parte della Direzione Generale della ASL, ora si attende che vengano espletati i concorsi per infermieri e cardiologi per la copertura della pianta organica, nel frattempo va segnalato lo spirito di abnegazione del personale medico e paramedico che in pochi mesi ha rag- giunto livelli di eccellenza notevoli per le prestazioni del Reparto di Cardiologia, ha consentito l’apertura dell’UTIC ed infine ha abbattuto le liste di Attesa per la specialistica ambulatoriale. Qualche mese fa erano necessari 3 mesi fare un ECG o un Ecodoppler cardiaco, oggi sono garantite le urgenze e i tempi di attesa sono solo di una settimana per visita cardiologia ed esami strumentali. Insomma siamo sulla buona strada, l’Ospedale di Castellaneta dopo l’inaugurazione farsa tenuta da Fitto comincia ad essere attrezzato e diventa punto di riferimento nella zona occidentale, certo non si comprende come sia stato possibile progettare la Cardiologia su un piano e l’UTIC su un altro piano, questo marchiano errore costa moltissimo in termini di risorse umane in quanto necessitano più medici ed infermieri per turno, ad ogni modo l’importante è che il servizio sia stato attivato, il resto non conta. Il Consigliere Regionale DS Paolo Costantino 18 attualità politica La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Stefano Fabbiano è il nuovo vice presidente della Provincia. Pietro Lospinuso perde quattro pezzi importanti con i loro seguiti, ma non l’ottimismo. Stefano Fabbiano subentra a Gaetano Carrozzo alla Presidenza dell’Amministrazione provinciale di Taranto ed, in pratica, sarà lui a guidare l’Ente; dato che Gianni Florido si dedicherà completamente alla campagna elettorale per le amministrative di questo mese maggio. Florido, in caso di elezione a sindaco, non si dimetterà da Presidente. Non avrà deleghe operative, ma assicurerà l’indirizzo politico. Ormai siamo entrati nel vivo di una lotta dura e difficile per tentare la scalata al Palazzo di Città. Mentre liste e listarelle prolificano a iosa, a favore dell’uno o dell’altro schieramento politico, i partiti maggiori sono in attesa dell’arrivo dei big. C’è molta incertezza sull’esito delle consultazioni del 27 e 28 maggio. La caccia agli “indecisi” è diventata preminente nell’attività delle centinaia di candidati al Consiglio comunale e alle Circoscrizioni, tutti consapevoli che la sfiducia, l’amarezza, la delusione e la rabbia dei tarantini, dovuta alla disastrosa situazione finanziaria del nostro Comune rende assolutamente difficile la scelta di coloro che dovranno sedere sugli scranni della massima assise comunale per la gestione della cosa pubblica. Il dr. Ezio Stefàno continua ad incamerare consensi e simpatie. Non si ferma un momento e crediamo che la scelta di Gianni Florido di non accettare “le primarie” potrebbe arrecargli grossi dispiaceri. Intanto Giancarlo Cito è stato iscritto nelle liste elettorali del Comune di Taranto. Adesso, se l’imprenditore deciderà di candidarsi, la sua posizione sarà vagliata dalla Commissione Circondarile. Giancarlo Cito, come si ricorderà, ha finito di scontare 4 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa ed era stato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni. L’interdizione sarebbe venuta meno a seguito dell’affidamento ai Servizi Sociali. E se il leader di AT6 deciderà di “correre” da solo, certamente sarà un elemento di disturbo per la coalizione di centro-destra, a meno che (come si era inteso dire in ambienti politici) non salti fuori dal cilindro un …accordo che mette insieme il diavolo e l’acqua santa. Vale a dire un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa che sostiene un eminente rappresentante della legge che ne accetta il …sostegno. Andiamo avanti e vediamo che cosa succede in casa An. Pietro Lospinuso in questi tempi ha diverse gatte da pelare. Perde ben 4 pezzi da novanta con tutti i loro seguiti. Si tratta di Petrelli, Bruno, Naccari e Carlucci. Petrelli se ne è andato come indipendente nel partito di Berlusconi. L’esponente di An dimessosi dal partito dice che da tempo avvertiva una situazione di disagio ed una scarsa considerazione all’interno del partito! Ed aggiunge: «Noi non abbiamo nulla contro Alleanza Nazionale alla quale formuliamo i migliori auguri e le migliori fortune per il prossimo futuro. Però riteniamo che queste dirigenze non siano molto attente alle esigenze di noi tarantini. Noi continuiamo nel nostro impegno, e non poteva essere diversamente, per la Casa delle Libertà. Quindi, sottrarsi a questo tipo di competizione era un atto di vigliaccheria che non ci appartiene. La scelta di candidarsi da indipendente in Forza Italia perché con Forza Italia c’è indentità di progetti, di valori, di idee, di iniziative; si andrà verso la costituzione del partito unico.» La candidatura di Petrelli sarà ancora una volta sostenuta dal circolo Giorgio Almirante che, anch’esso si distacca dal partito di Fini e diventa centro studi. «Tutto questo - dichiara Petrelli - seppure in questa forma diversa di indipendenza in Forza Italia, noi conserviamo inalterato tutto il nostro patrimonio di tradizioni, di cultura e di storia. A certe cose non possiamo e non vogliamo rinunciare.» Forse Petrelli già sogna un probabile …ritorno alla casa dove è nato politicamente, sperando che (chissà) qualcuno, vista la situazione, decida di dimettersi o venga addirittura “sostituito” nell’incarico. Se tanto mi dà tanto, An perderà un notevole numero di elettori, giacché i 4 big dimissionari contano a Taranto alcune migliaia di seguaci. Ma Lospinuso è ottimista e nessuno ha il diritto di togliergli questa convinzione. Le ragioni delle dimissioni di Carmine Carlucci: «Sono già passati due mesi - dichiara l’ex segretario generale dello Snals - da quel 24 febbraio quando abbiamo celebrato il congresso provinciale di AN. Eppure è stata l’occasione per alimentare in molti di noi la speranza di voltare pagina nella politica del partito in terra jonica. A tutt’oggi, non sono stati convocati ancora gli organi statutari. Contestualmente si è andata caratterizzando la scissione di una parte del partito col passaggio del Circolo Almirante a Forza Italia e quello di Grazia Bruno ad una non ben definita lista civica». Pare che sotto la decisione di Carlucci vi sia la mancata sua candidatura a presidente di una Circoscrizione. Si parla in questo caso, di “Insoddisfazione”. Ma la domanda sorge spontanea: vi sono “Insoddisfazioni” legittime? Oppure, in ogni caso illegittime? Forse, sarebbe opportuno che qualcuno che conta meditasse su questo punto di domanda. Salvatore Rizzo attualità politica La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 19 Comunicato Stampa - Sul Comitato di Frazione l’Udc è pronto da tempo, anche con nomi e cognomi Volantino grottesco o solo l’ennesima sventagliata di “parole” per dimostrare ai Marinesi che i DS esistono? Non abbiamo necessità di offrire altre prove dell’attaccamento al territorio d’appartenenza, lavoriamo, produciamo atti che rappresentano pietre miliari, la storia: ben due proposte di legge dell’On. Tucci per la modifica del T.U. per l’istituzione di nuovi Comuni; il lavoro del consigliere regionale Brizio per l’istituzione di nuovi Comuni (Marina Jonica). Ricordiamo ai DS che: da tempo governano con Prodi e possono dar seguito alle proposte di legge; da tempo sono al governo della Regione Puglia e possono sostenere l’iniziativa UDC dei Consiglieri Brizio e Loperfido per l’istituzione di nuovi Comuni; che il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale è valido anche per loro nei punti in cui statuisce la “conferenza dei capigruppo”, le “richieste di convocazione di Consiglio comunale e l’inserimento di appositi argomenti all’ordine del giorno” su richiesta di un quinto dei Consiglieri comunali. Se i DS lamentano il mancato inserimento all’odg del Consiglio comunale del punto riguardante il Comitato di Frazione non possono indicare altri responsabili, potevano tranquillamente, unitamente ai compagni di banco dell’opposizione, chiedere l’inserimento del punto all’odg senza aspettare quel che possono realizzare da loro… Sia ben chiaro, non rifuggiamo dagli impegni per il territorio, vi diciamo solo che siamo per una pronta risoluzione della quérélle, vi significhiamo che non c’è bisogno di sollevare solo “polvere” sul Comitato di Frazione ci siamo, continuiamo a lavorare in modo silente, a breve, avremo modo di smascherare chi non vuole il Comitato di Frazione e perché no, i veri nemici dell’autonomia di Marina di Ginosa. Senza enfatizzare sul “ruolo del decentramento”, senza enfatizzare sul “ruolo del Comitato di Frazione”, organo consultivo e d’impulso/proposta: per non alimentare aspettative e causare delusioni… L’UDC è per Marina di Ginosa, per la politica sul territorio, non per i politicanti. I DS come si collocano, da che parte stanno? Udc Marina di Ginosa - Il segretario sezionale Domenico Giove 20 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti “Avis e missionari montfortani, binomio di solidarietà” Incontro conferenza organizzata dall’Avis di Ginosa al teatro Alcanices La sezione Avis di Ginosa non poteva non riconoscere il ruolo che i padri montfortani hanno avuto nella nascita dell’associazione a Ginosa. Proprio in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’arrivo dei padri montfortani nella nostra città, l’Avis ha organizzato una conferenza dibattito dal titolo “Avis e missionari montfortani, binomio di solidarietà”. Il teatro Alcanices è divenuto il luogo dove si sono ritrovati, a distanza di molti anni, i tanti donatori che, nel corso degli anni hanno permesso a Ginosa di essere una delle realtà più importanti nel campo della donazione del sangue. È toccato al vice presidente della sezione Avis, Tonino Lamanna, aprire i lavori che ha coordinato con il consigliere Avis Mario Grieco. Il sindaco Luigi Montanaro ha portato il saluto della comunità Ginosina ai soci Avis, sottolineando il grande valore etico e sociale della donazione del sangue. Come intermezzo tra i diversi interventi vi è stata la deliziosa musica proposta dal trio Luciana Tria, Ludovico Giannini e Francesca Melchiorre. Il presidente Nicola Carenza, nel suo intervento ha sottolineato i grandi successi dell’Avis ginosina nell’ultimo triennio. Padre Luigi Colleoni, parroco del “Cuore Immacolato di Maria”, ha relazionato su “La gioia di donare”, facendo testimonianza diretta della propria esperienza personale. Di carattere tecnico l’intervento del dottor Pietro Scalera, presidente Avis provinciale di Bari che si ha sviluppato, anche con significative immagini, “La donazione del sangue”. Maria Carmela Bonelli, cultrice di storia locale, si è soffermata su “La donazione del sangue a Ginosa, nel tempo”, documentando la sua relazione anche con testimonianze originali. Dopo gli interventi dei relatori sono seguiti gli interventi dalla platea. Per le Acli, il responsabile Mino Lomagistro ha dichiarato che sottoscrive con l’Avis una convenzione di profonda solidarietà verso tutti i soci: compilazione del 730 gratis. Giovanni Di Taranto, presidente del GVS (la prima organizzazione per la donazione del sangue a Ginosa) ha sottolineato la crescita della cultura del volontariato. Rosa Perrone, componente del Club dell’Amicizia, non ha nascosto la palpitante emozione nel ricordare il Club dell’Amicizia, il GVS, la Casa famiglia, gli Scouts, sottolineando come questo patrimonio culturale e umano le sia da riferimento anche oggi. Franco Marchionna, ha ricordato i momenti tumultuosi vissuti in seno al GVS, per esempio i conflitti in famiglia per i preconcetti verso la cultura della donazione. Il sindaco ha preannunciato la convocazione del Consiglio comunale in piazza per il conferimento della cittadinanza onoraria a Padre Santino. Stefano Natarangelo ha raccontato delle grandi difficoltà che si vivevano per poter donare. Paolo Costantino, consigliere regionale, ha dato notizia di un centro di raccolta sangue a Castellaneta, ciò in seguito al Piano regionale del sangue, recentemente approvato dalla Regione Puglia. Nando Ria, altro componente del GVS ha rivissuto la propria esperienza di obiettore di coscienza presso la Casa Famiglia che aveva sede in Piazza Orologio. Mimmo Festa, Lina Lepore Loperfido, Antonio Bradascio si sono succeduti nel ricordare i momenti salienti della loro esperienza di donatori. L’evento si è chiuso con la consegna di riconoscinenti per i tanti protagonisti di questa significativa storia della donazione del sangue a Ginosa. Stefano Giove eventi e commenti La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 21 Costantino soddisfatto per la presenza della Nurith tra le prime 10 aziende ad usufruire dei finanziamenti POR L’Assessorato allo Sviluppo economico ha perfezionato oggi i contratti di avvio con dieci industrie e consorzi per lo strumento dei Programmi integrati di agevolazioni. L’accordo è stato concluso con le firme del dirigente del settore Industria Davide Pellegrino e dei responsabili delle aziende interessate. Soddisfazione dunque per l’inserimento tra queste prime dieci della Nurith S.p.a. di Ginosa. La firma è stata apposta in questo caso dall’amministratore unico della società, Sandro Pignalosa. L’azienda prevede di investire 2.400.000€ per la realizzazione di una nuova linea di produzione per infissi in PVC per grandi commesse. La Regione Puglia nell’ambito della misura 4.1 dei Piani Operativi Regionali finanzierà circa il 50% dell’investimento con 1,2 milioni di euro. Positiva è stata la collaborazione dell’Assessorato nella valutazione degli aspetti innovativi del progetto. Oggetto dei Programmi Integrati di Agevolazioni sono infatti gli investimenti industriali finalizzati all’utilizzo di nuove tecnologie tramite l’ampliamento della base produttiva (ai sensi della misura 4.1 azione C). Con questo meccanismo si sono adeguati gli strumenti agevolativi regionali alle effettive necessità delle PMI pugliesi, consentendo a quest’ultime di pianificare complessivamente il proprio programma di sviluppo e di fare una unica richiesta per più bandi. La conclusione degli investimenti è fissata al 30 giugno 2008 e la firma del disciplinare regola le modalità di attuazione degli investimenti proposti ed i rapporti tra Regione e Soggetti beneficiari. Un momento molto importante quindi per l’area jonica che continua nel suo sforzo di adeguamento competitivo anche innovando e ampliando la nascente rete di piccole e medie industrie. Se la sinergia tra Regione e mondo delle imprese si farà sempre più stringente e possibile ipotizzare un aggancio alla piccola ripresa economica in atto e un miglioramento dell’occupazione. Il Consigliere Regionale Ds Paolo Costantino Lospinuso : “Il Governo-Vendola contro gli artigiani pugliesi. Gravissimo il taglio del 15% in c/capitale sulle operazioni Artigiancassa”. Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso, già Assessore Regionale alle Attività Produttive ha diffuso la seguente nota: “dissentiamo assolutamente dalla decisione del Governo Regionale di disincentivare di fatto le operazioni-Artigiancassa sottraendo ai richiedenti il beneficio del 15% in c/capitale, peraltro con inaccettabile effetto retroattivo. Una decisione che si muove in senso opposto a quello da noi percorso nella passata legislatura, quando raddoppiammo il fido massimo, istituimmo il tasso-zero e riconoscemmo il suddetto 15%, dimostrando con i fatti la nostra vicinanza a quel reticolo di piccole e medie imprese che costituisce da sempre il punto di forza del sistema-Puglia, e che rispose con migliaia di nuovi posti di lavoro a bassissimo costo pubblico, arginando efficacemente le conseguenze di un difficile ciclo economico complessivo . Una decisione che, seguendo ad un incre- dibile ritardo di un anno nel rinnovo della convenzione con Artigiancassa, conferma quel che già sapevamo delle politiche economiche della sinistra. E cioè che esse sono intimamente ostili alla vera iniziativa privata, a quel grande “popolo delle partite iva” che determina anche il tasso di autonomia della nostra società dal controllo politico e che pertanto deve essere colpito e mortificato, a partire dalle sue componenti più deboli, in un’ottica ideologica cronicamente repressiva e punitiva. E’ la stessa logica delle false “liberalizzazioni” di Bersani, che non hanno liberalizzato nulla, ma in compenso hanno scientificamente colpito intere categorie del lavoro autonomo, dai taxisti ai panettieri, dai benzinai ai barbieri ed ai parrucchieri, a favore soprattutto della Grande Distribuzione politicamente gestita”. Per la Segreteria Tommaso Francavilla 22 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti Amare riflessioni Roma, 16 aprile domenica. E’ una di quelle giornate di luce e di sole che una primavera inoltrata facilmente concede a noi del centro-sud. Roma sembra ancora dormire, poche macchine, non disperdono un avvolgente silenzio che caratterizza la giornata festiva, più frequente, anche se lontani, il rintocco dei cento e più campanili; sul terrazzo un’unica piccola bianca farfalla, come ubriaca di margherite non ancora dischiuse e la zagara dell’arancio che alita effluvi profumati. Esco, e come di consueto, dall’edicola ritiro i giornali, poi, sosta obbligata, al bar; nel posizionarmi il piattino, il barista, quasi parlando a se stesso, sussurra: “mercoledì a Milano, per Totti e compagni sò ca...voli amari”. Nell’attesa sbircio un titolo di prima su un quotidiano aperto a metà su un tavolino: Caso Mastrogiacomo, Prodi “da Fini parole false ed incoscienti.” Fini: “ho colpito nel segno.” Ed ancora più sotto: La prova del marcio, il calcio non vuole cambiare”. Bevo il caffè, saluto tutti ed esco. A casa, riprendendo una vecchia consuetudine, di anni giovanili, mi seggo in poltrona, ed a sinistra pongo i giornali da leggere, a destra quelli letti, o quanto meno consultati. A sinistra ci sono anche due numeri de La Goccia pervenutimi contemporaneamente, sono ancora imbustati. Ne prendo uno, lo apro a caso, leggo: Arrestato il city-manager dell’ex sindaco”, lo passo alla mia destra. Tiro su un quotidiano, lo sfoglio leggendo attentamente i titoli. Una pagina mi sorprende. Basilicata ”funzione scellerata di settori importanti della magistratura”, omicidi insoluti che in realtà sono il cuore nero di una Regione contrabbandata come Lucania felix. ”Corruzione ed abuso d’ufficio per procuratore di Potenza, suo sostituto, direttore generale ospedale S. Carlo, presidente tribunale di Matera. Non continuo, e sfogliandolo sino alla fine, lo passo alla mia destra. Altro giornale: “il fannullonismo nel mondo delle divise; una leggina del 1954, ancora in vigore, permette a brigadieri, marescialli, tenenti che si “fanno” riformare grazie a medici compiacenti e corrotti di andare in pen- sione dopo appena 15 (quindici) anni di servizio. La causa più frequente per essere riformati, una accertata e convalidata depressione”. Con rabbia lo passo a destra. Riprendo l’altro numero de La Goccia: “ennesima truffa alla sanità, agli arresti dieci medici e due farmacisti per commercio di ricette mediche e relative fustelle”. Non ho più voglia di leggere. Suona la porta, è la mia nipotina Martina, sette anni, mi mostra il suo nuovo lettore portatile di C.D. avuto in regalo. Lo proviamo insieme, ed a caso inserisco De Andrè. Stupito ascolto: “ Ma perché, / boia di un cane! / in questo reame / tutto quel che non và / poi finisce a puttane?” Fisso Martina senza parole. Chissà, quando sarà grande se i giornali riporteranno ancora queste “storie”. Non ho certezze, e come un automa raccolgo i giornali da terra. Nicola Tuseo Lospinuso: “I Consorzi di Bonifica di Vendola pompano danaro dagli Agricoltori e non erogano acqua. Con la contro-riforma sarà anche peggio: gli agricoltori pagheranno anche i debiti dei Consorzi. Urgente una nuova mobilitazione”. nuso ha diffuso la seguente nota: “A distanza di due anni dall’insediamento del Governo-Vendola, siamo costretti a constatare che la questione irrigua relativa all’Agricoltura si è pesantemente aggravata. In particolare i Consorzi di Bonifica hanno ripreso a pompare danaro dagli utenti (noi avevamo sospeso i pagamenti dei tributi) ed hanno contestualmente smesso di erogare l’acqua, nonostante la decuplicazione del compenso dei loro Amministratori. Particolarmente drammatica, per le caratteristiche e l’importanza economica delle culture del territorio, è la situazione relativa all’utenza del Consorzio Stornara e Tara, sulla quale nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione urgente al Presidente della Regione ed all’Assessore all’Agricoltura, sperando di averne qualche riscontro positivo prima che si perda la produzione agricola del territorio nonostante gli esborsi in atto da parte degli agricoltori. Sappiano però i nostri Agricoltori che, se non si mobiliteranno adeguatamente a sostegno della battaglia che come AN abbiamo già avviato, sta per cadere sulla loro testa una contro-riforma dei Consorzi che di fatto scaricherà su di loro l’intero onere della debitoria dei Consorzi stessi, con la Regione che si limiterà a guardare, se non a pretendere quanto ha anticipato. Un primo avviso l’ abbiamo avuto nella recente legge di Bilancio nella quale il rapporto tra Regione e Consorzi si limita ad una partita di giro senza alcun intervento aggiuntivo da parte della Regione stessa. Si infliggerà così ad un’Agricoltura già agonizzante il colpo di grazia, forse non senza soddisfazione da parte di una sinistra che in realtà non ha mai amato il mondo delle campagne, reo di credere nel valore dell’intrapresa e nel diritto di proprietà, e quindi di sfuggire ai suoi schemi ideologici ed alle sue strumentalizzazioni partitiche”. Per la Segreteria Tommaso Francavilla 24 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti Amministrative di Taranto: record di candidati 29 liste presentate nelle mani del segretario generale. Un candidato al Consiglio comunale ogni 177 abitanti, una pletora di candidati che non ha precedenti nella storia della nostra città. Sono ben 1125 gli aspiranti ai 40 posti di consigliere comunale. Alle elezioni del 2005 le liste presentate furono 24 con poco più di 960 candidati. Allora i candidati sindaci furono 7 mentre questa volta sono 10. Non ci sarà Gianclarlo Cito, tra i candidati c’è anche un deputato. Si tratta di Donatella Duranti di Rifondazione comunista, la quale sarà a capolista con Ciccio Voccoli. Giancarlo Cito aveva scelto di candidare a sindaco il figlio Mario mentre lui si era messo in testa alla lista di AT6. Lo aveva fatto prevedendo ciò che si è verificato poi, vale dire la Commissione circondariale ha sentenziato che il telepredicatore non può candidarsi perchè lo vieta l’art. 58 del T. U. sugli Enti lo- cali, il quale recita testualmente: «Non possono essere candidati alle elezioni comunali, provinciali e circoscrizionali coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall’art. 416 bis del Codice Penale». Il neo dottore Giancarlo Cito potrà ora fare ricorso al Tar, sostenendo che nel nostro Codice Penale non è previsto il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”: Di alcuni di coloro che hanno cambiato casacca abbiamo già detto (Pontrelli, Bruno, Naccari e Carlucci di An). C’è da segnalare una curiosità, l’ex assessore Clara Funiciello nel corso di ben due conferenze stampa aveva annunciato che il suo nuovo partito Cristiani Uniti si sarebbe schierato dalla parte di Florido, poi, improvvisamente, ha deciso di dare una mano a Introcaso. Sono gli scherzi della politica. Non sono stato il solo a scrivere sul nostro giornale che, probabilmente, tagliato fuori il centro destra, la partita alle prossime elezioni si giocherà fra Florido e Stefàno. Il collega Marcello Cometti de La Gazzetta del Mezzogiorno titolava così una sua nota: «Il masochismo fratricida del nostro centrosinistra». I recenti sondaggi più attendibili confermano che il centro sinistra in Italia «arranca e indietreggia quasi dappertutto» mentre a Taranto conquista consensi ma si divide in due tronconi. «Con quali risultati finali è difficile da dirsi - scrive il collega Cometti - ma il paradosso conclusivo e fratricida potrebbe addirittura essere (come prevede il sottoscritto) fra i due esponenti del centrosinistra.» Ma tutti gli osservatori concordano anche nel non sottovalutare il ruolo dell’ampia zona grigia degli indecisi che oggi sarebbero pari al 20 - 21%. Salvatore Rizzo Congratulazioni dottoressa Clorinda Serra Comitato di Frazione di Marina di Ginosa, finalmente qualcosa si muove. Congratulazioni, dalla famiglia Fiorito e Galante alla dottoressa Clorinda Serra che lo scorso 20 marzo si è laureata, presso l’Università degli Studi di Basilicata, con il voto di 110/110 e lode, discutendo la tesi di laurea in Storia e Cultura dei Paesi di Lingua Inglese dal titolo: “Il Colonialismo Britannico in India: Rudyard Kipling e il Libro della Giungla nella Scuola Primaria”. Ad inizio dei lavori del Consiglio Comunale del 26 aprile 2007, a seguito dell’iniziativa del Capogruppo UDC, Mario Toma, che ha chiesto l’inserimento all’odg del successivo Consiglio Comunale del punto riguardante le nomine nel Comitato di Frazione, il Sindaco ha assicurato il suo impegno per la trattazione dell’argomento nel primo Consiglio Comunale utile al fine di consentire l’insediamento dell’importante organismo per i Marinesi. Fatto il primo passo, ci auguriamo vivamente che le parole siano seguite dai fatti. Domenico Giove segr. Udc Marina di Ginosa eventi e commenti La parola agli inserzionisti - La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 25 rubrica a cura di Mariacarmela Ribecco Auto e Automobili Basta, un binomio in continua crescita tra fiducia e trasparenza. Il settore delle auto vissute e raccontate attraverso l’esperienza dei fratelli Basta. Quante ore al giorno passate nella vostra auto? Quanto è importante avere un’auto che non vi lasci mai in panne? Sicuramente è importante. In questo nuovo spazio, dedicato ai nostri inserzionisti. scopriamo un’attività dedicata alle nostre “compagne di viaggio”, le auto. Le mitiche “quattro ruote” che, col tempo, sono diventate sempre più indispensabili nella nostra quotidianità. La voglia di emergere in questo settore è molta, ma per poter riuscire si deve offrire sicurezza ed affidabilità. Deve esistere la certezza di potersi affidare a mani esperte di chi questo settore lo vive già da tempo. Dietro l’insegna “Automobili Basta” cosa si nasconde? Molto. Ma lasciamo che a raccontarci della propria esperienza professionale, e personale, sia proprio il rag. Francesco Basta, amministratore unico della Automobili Basta S.r.l. Com’è nata l’idea d’occuparsi d’auto? «Questo lavoro è nato dall’idea di mio padre, Felice Basta, nel 1970. Lo ha gestito fino al 1991. Da quella data in poi l’amministrazione ed il controllo dell’azienda sono passate a me ed a mio fratello Massimiliano.» Che genere di vetture commercializzate? «Per quanto riguarda le auto nuove siamo specializzati nella vendita di marchi italiani prestigiosi: Fiat, Lancia e Alfa Romeo. Come usato abbiamo due linee: auto semestrali a km 0 di tutte le marche, per i clienti più esigenti, e auto usate in genere per i clienti che vogliono un prodotto più economico ma allo stesso tempo di qualità.» Di cosa si occupa Automobili Basta S.r.l.? «A Ginosa dal 1970, Automobili Basta S.r.l. è leader nella vendita d’autovetture nuove ed usate. Inoltre svolge l’attività di Sub-agenzia della Milano Assicurazioni, il servizio di soccorso stradale ACI 24ore ed in fine la custodia giudiziaria dei veicoli sottoposti a sequestro dalle forze di polizia.» Quali servizi offre Automobili Basta ai propri clienti? «Offriamo ai nostri clienti serietà e professionalità dando, ad ognuno di loro, la garanzia che i veicoli proposti in vendita sono d’altissima qualità, in quanto selezionati direttamente da noi per poter offrire il meglio sul mercato.» La maggiore soddisfazione raggiunta nel corso degli anni? «La maggiore soddisfazione è stata veder tornare, dopo trent’anni, i vecchi clienti di mio padre, con i propri figli, per l’acquisto della prima auto. Siamo orgogliosi di poter constatare, anno dopo anno, l’affluenza sempre maggiore di nuova clientela.» Progetti futuri? «Per il futuro cercheremo di am- pliare il numero dei veicoli in pronta consegna in modo tale da poter offrire ai nostri clienti maggiore possibilità di scelta tra marche e modelli, accompagnati sempre dalla garanzia di un’altissima qualità con la quale ci siamo contraddistinti nel corso di 37 anni d’attività.» Perché scegliere Automobili Basta? «Ogni giorno sentiamo parlare di concessionarie e commercianti d’auto che dopo alcuni anni d’attività falliscono o cambiano nome a discapito dell’ignaro cliente, che spesso perde l’auto regolarmente pagata. A chi pensa di comprare l’auto, consiglio di scegliere sempre Automobili Basta. La certezza è sempre di fare un acquisto sicuro e di non trovarsi mai nelle mani di gente inaffidabile. Si può incappare in gente senza scrupoli che “casualmente” intraprende questo genere d’attività pensando solamente al proprio tornaconto, trascurando tutti gli adempimenti previsti per la vendita di una vettura, come il passaggio di proprietà e gli obblighi fiscali.» La nostra rubrica vi ha permesso di osservare e apprezzare il lavoro svolto in questi anni dall’attività gestita da Francesco e Massimiliano Basta. Adesso tocca a voi lettori concedervi l’opportunità di conoscere quello già raccontato nel nostro spazio dedicato agli inserzionisti. Un personale ringraziamento alla disponibilità dei fratelli Basta, che hanno arricchito una rubrica che scopre, numero dopo numero, la nostra comunità anche attraverso i commercianti che vanno valorizzati sia per la competenza sia per l’esperienza raggiunta. L’appuntamento è rinnovato tra quindici giorni. Vi aspettiamo tra le pagine della Goccia. 26 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti Passi indietro ne abbiamo fatti tanti ora ci piacerebbe andare avanti. Circola l’idea che nel prossimo futuro l’agricoltura si farà senza agricoltori. I segnali ci sono tutti: il calo dei prez- zi di vendita dei prodotti, la selvaggia competizione dei mercati globalizzati, la contrazione del sistema degli aiuti diretti, l’aumento dei costi di produzione in particolare dei mezzi tecnici e quelli non trascurabili dell’energia elettrica, ma soprattutto la forte riduzione di imprese agricole. La chiusura di un’azienda agricola per molti rappresenta un segnale positivo che porterà benessere a chi resta. I fatti dicono il contrario ovvero malgrado la forte riduzione di agricoltori, 1/5 negli ultimi 5 anni, chi è sopravissuto sta peggio di prima. Per la Cia ogni azienda che chiude è una tragedia che debilita il settore e immiserisce il tessuto sociale e produttivo. Ecco perché continuiamo a lottare contro quelle politiche che affermano “l’ideologia” che l’agricoltore deve produrre per l’industria a bassi costi e bassi prezzi, siano esse materie prime alimentari o energetiche e che il mercato perfetto - per definizione - finirà per regolare al meglio le cose. Noi continuiamo ad essere convinti che la sociètà non può progredire senza gli agricoltori e la Puglia è ricca di agricoltori (più di 100.000 imprese iscritte alla CCIAA e oltre 318.000 fascicoli aziendali costituiti per i premi Pac). Chi ha scelto o è obbligato a vivere di questo lavoro inventa, ogni giorno, i modi per poter continuare a farlo, solo per questo meriterebbe maggiore attenzione e rispetto. Invece siamo costretti ad ascoltare le “prediche” di chi ci chiede di cambiare per giustificare le proprie inefficienze, lacune e ritardi nello svolgere il proprio ruolo. Non abbiamo più la pazienza di aspettare: la liquidazione delle domande di miglioramento aziendale, l’avvio dei corsi di formazione per i giovani agricoltori, la semplificazione degli adempimenti e l’attuazione del decentramento. I pochi benefici rimasti per gli agricoltori sono gestiti male ed in moti casi per accedere bisogna sottoporsi alle torture della Pubblica Amministrazione, esempio il caso del “carburante agricolo”. Malgrado le tante promesse ed assicurazione notiamo ancora la mancanza di consapevolezza della classe politica nel riconoscere il ruolo strategico dell’agricoltura. Due esempi su tutti: il disegno di legge sull’agriturismo della Giunta Regionale e l’ingiustificabile ritardo del piano di sviluppo rurale. Non ci scoraggiamo e continueremo ad impegnarci per costruire un sistema di relazioni istituzionali, attraverso una seria e puntuale concertazione, per avviare la programmazione 20072013 partendo dall’analisi sull’efficacia della precedente programmazione. Le occasioni non vanno sprecate ed il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, posto in sinergia con gli altri strumenti della programmazione regionale, rappresenta “l’opportunità”! Il ricambio generazionale, l’integrazione di filiera per recuperare valore aggiunto (oggi troppo sbilanciato a favore della trasformazione e della distribuzione), l’aggregazione della produzione agricola con la composizione di accordi interprofessionali per la fissazione delle regole, la multifunzionalità dell’agricoltura per diversificarne le attività e per creare occasioni di altro reddito, l’internazionalizzazione delle imprese, sono tutti obiettivi possibili. Si tratta di individuare le misure più efficaci per sostenere: gli investimenti materiali e immateriali (per l’ammodernamento delle strutture) e l’innovazione dei prodotti e dei processi. Passi indietro ne abbiamo fatti tanti ora ci piacerebbe andare avanti. Franco Catapano Vice Presidente Cia Puglia Auguri dottoressa Eleonora Parisi Il 27 aprile 2007, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari si è laureata, in Scienze della Maricoltura Acquacoltura e Igiene dei Prodotti Ittici, la dottoressa Eleonora Parisi, con il voto di 110/110. Alla neo-dottoressa, ai suoi familiari e alla nostra condirettrice Adele Carrera, mamma di Eleonora, gli auguri più sinceri di tutta la Redazione de La Goccia. La Redazione eventi e commenti La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Presentata l’ultima pubblicazione della Biblioteca Civica di Ginosa: 27 Genosa fa per sua impresa un castello foto Erasmo Mazzone Al teatro Alcanices, lunedì 30 aprile, è stato presentato “Genosa fa per sua impresa un castello” a cura di Domenico Luca Giacovelli, cioè don Domenico, e di Giambattista Sassi. Il libro è il Quaderno n° 5 della collana Vestigia Temporis pubblicato dalla Biblioteca Civica di Ginosa al fine di valorizzare e far conoscere la storia locale, così come ha precisato il Consigliere incaricato alla Cultura, Antonio Bradascio. Nella prefazione, tuttavia, si legge che il testo “costituisce un punto di raccordo tra vari contributi di ricerca e di studio che si allargano dal contesto squisitamente cittadino a dimensioni di più ampio respiro, nel confronto con altre esperienze dei borghi viciniori per cogliere affinità e somiglianze non meno che differenze e specificità”. Nello specifico, quindi, non solo altre pagine della storia locale, ma anche aspetti storici settoriali relativi a Castellaneta e Mottola. Scorrendo l’indice con l’ordine degli interventi, la presentazione è stata l’occasione per fare il punto dell’impegno archeologico che negli ultimi anni ha interessato tutto il territorio di Ginosa. In particolar modo, il Direttore del Museo Civico, dott. Giambattista Sassi, nella sua relazione ha precisato lo stato di fatto degli scavi archeologici della chiesa di Santa Maria Dattoli. L’ipotesi avanzata dal Sassi in altre occasioni, circa la collocazione dell’attuale chiesa su una più antica di origine paleocristiana, ha trovato conferma attendibile con le recenti scoperte delle antiche fondamenta, anzi tutta l’area sembra che fosse un insediamento romano che aspetta di venire alla luce se e quando l’Amministrazione Comunale continuerà ad impegnarsi nel progetto di scavi. L’architetto Antonio Di Tinco, progettista insieme a Cosimo Conte del restauro della chiesa, con il supporto informatico ha dettagliato gli interventi interni ed esterni messi in atto, riconducendoli alle diverse epoche storiche; inoltre ha richiamato l’attenzione su un affresco forse dell’ XI sec, che se fosse confermato sarebbe il più antico di Ginosa. Sfogliando il libro risulta interessante il contributo sulla ricostruzione fatta da Giacovelli relativa agli studi sullo stemma di Ginosa. Nel suo intervento, infatti, il sacerdote ha ricostruito i vari passaggi storici a partire dal più antico documento, conosciuto come “La Carta Rocca”, datata all’incirca nel 1584. Si tratta di un disegno manoscritto della veduta di Ginosa conservato nell’Archivio Generale degli Agostiniani a Roma che l’agostiniano Angelo (Rocca) fece realizzare in occasione di una sua visita ai Conventi delle Province italiane. Un altro riferimento importante è “Il sigillo della Sommaria” conservato nell’Archivio di Stato di Napoli. E’ lo stampo di un sigillo in umido apposto su un dispaccio alla voce di “vettovaglie”. Entrambi i documenti riproducono il castello come simbolo della città di Ginosa. Lo stemma con il castello è citato anche nella “Descrizione antica de Genosa” del Cantore D. Cesare Cisternino, laddove si legge che: “Genosa fa per sua impresa un Castello con tre torri, che altro non vuole significare, e si vede chiaramente che sia stata Padrona e Capo di molte altre Terre e Ville, e Castelli antichi, che la circondano da torno intorno”. L’attuale stemma, approvato dal Consiglio Comunale nel maggio del 2005, è stato definitivamente concesso, insieme con il gonfalone, con Decreto del Presidente della Repubblica in data 3 Ottobre 2005. A conclusione della serata è intervenuto il sindaco Gino Montanaro. Il primo cittadino, grato per la dedica del libro, ha precisato che ciò costituisce un impegno maggiore a far sì che la programmazione culturale dell’Amministrazione Comunale miri alla crescita e alla conoscenza della storia di Ginosa attraverso la valorizzazione e la fruizione del suo immenso patrimonio storico. Palma Martino 28 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti M - MEDIOCRITÀ Oggi l’espressione “mediocrità” viene usata in senso ironico e sarcastico, in riferimento ad una persona che occupa un posto di responsabilità ma che non ha capacità particolari né apprezzabili doti intellettuali. Salvo, poi, a constatare che la mediocrità risulta tanto diffusa da doversi considerare quasi una caratteristica della psiche contemporanea e della società cosiddetta “di massa”, tendente ad omologare obiettivi e stili di vita, blandendo le velleità e le illusioni, ma spesso mortificando le capacità ed i talenti. Persa ormai per strada la positività e l’esemplarità “aurea” che l’educazione antica attribuiva alla nozione di “mediocrem” (da “medius”, che sta nel mezzo) nel senso della moderazione e del rigetto degli estremi (regola di vita che oggi sarebbe quanto mai attuale!), la mediocrità sembra essere divenuta una sorta di condanna collettiva, di salvacondotto contro le delusioni, ma anche contro l’impegno e gli ideali. Ed alligna tenacemente dappertutto, nella società civile e anche in quella ecclesiastica, nelle famiglie e nelle comunità, negli ambienti di lavoro e di studio. Di sommo interesse è, al riguardo, la figura del principe Charles Joseph de Ligne (1735-1814), celebre letterato e grande militare, uomo che conobbe personalmente Voltaire, Rousseau, Caterina II di Russia, Goethe. Alla sua navigata esperienza di conoscenza dell’animo umano ed al suo scetticismo si deve una massima che è divenuta il ritratto dell’uomo moderno, dell’uomo senza qualità e, insieme, di una società nonché dei relativi valori comportamentali: “Siate mediocri e otterrete tutto”. Insomma, disimpegno morale, basso profilo, opportunismo e furbizia come buona ricetta per la scalata sociale: una commedia che non viene mai meno. Nella sua lucida spietatezza empirica, la massima del de Ligne sottendeva però un forte giudizio morale sulle piccolezze della natura umana: spirito che ora s’è perso, rimanendo solo la lettera. In base a tutto questo moltissimi si sentono frustrati e vivono in un continuo stato di depressione, convinti di non poter mai raggiungere gli obiettivi che si erano proposti; alcuni addirittura covano invidia o risentimento per chi ha successo. Sì, la caratteristica fondamentale di questo difetto è la gelosia sfrenata, l’invidia per tutto ciò che sta sopra il suo livello di basso profitto. Ed ecco, allora, scatenarsi non tanto il confronto chiaro e netto (il mediocre sa che alla luce della verità soccomberebbe) ma la sottile erosione della dignità dell’altro, l’uso ipocrita del giudizio, l’adozione colpevole della calunnia, il ricorso alla manovra, la colazione con gli altri mediocri, la frenetica ricerca di ogni occasione per far cadere chi è superiore per intelligenza, umanità o capacità. Scrive il giornalista Mario Missiroli, che fu direttore del CORRIERE DELLA SERA negli anni Cinquanta: “L’avere più ingegno del comune è sempre una grande colpa agli occhi dei mediocri”. Allora, forse, è necessario capire meglio il significato reale che diamo a questo termine; chiedersi, con coraggio, le motivazioni di tale auto-percezione; riflettere, senza pregiudizi, sul perché ci si sente insignificanti: ci si accorgerebbe che la mediocrità è dovuta ad un certo disimpegno o ad una profonda demotivazione. Vorremmo essere più ascoltati dagli altri? Ma questo desiderio è già un sintomo di mediocrità. Perché gli altri dovrebbero ascoltarci se spesso non sopportiamo nemmeno noi stessi? Desideriamo essere più protagonisti? Peggio ancora. L’eccessivo desiderio di attenzione è infantile e denota povertà interiore. Chi brama ardentemente il successo e magari raggiunge qualche obiettivo, rischia di illudersi, perché il valore della nostra vita non dipende da ciò che gli altri pensano di noi. Il nostro apparire è ingannevole: la massa percepisce solo qualcosa di esteriore ma non riesce ad intuire la nostra interiorità. La vera mediocrità, dunque, è nel modo di vedere la vita, se stessi e gli altri. Siamo mediocri quando ci adattiamo alle situazioni, subendo passivamente ogni tipo di condizionamento; oppure quando non sappiamo vivere la quotidianità. Il mediocre si abbandona al luogo comune, si adegua alle mode di tutti i tipi, non si pone interrogativi e non cerca la verità per pigrizia o per paura, non va in fondo alle cose e non vuole interpretare gli eventi. È per questo che sottrarsi ad una responsabilità modesta e continua è una tentazione molto più forte che non quella di compiere un gesto eroico, unico ed esemplare. La mediocrità, purtroppo, è meno condannata, anche perché tutti abbiamo il desiderio di cavarcela col minor sforzo possibile, così da avere una vita quieta e senza impegno costante. Pirandello, infatti, amava scrivere: “È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto, galantuomini si dev’essere sempre!”. Ed un altro scrittore, il greco Nikos Kazantzakis che nel 1946 ha creato quel meraviglioso personaggio di ZORBA IL GRECO, scrive nell’omonimo romanzo: “Tutto nasce dal fatto che si fanno le cose a metà. Si è buoni solo a metà. Ecco perché il mondo si trova nei pasticci. Fate le cose bene in modo completo. Il chiodo dev’essere battuto fino in fondo. Dio odia dieci volte di più un mezzo diavolo di un arcidiavolo!”. Contro gli esitanti per eccesso di prudenza, contro gli egoisti per interesse personale, contro i pigri che rimandano il compimento di un’opera alle calende greche (è il caso di dirlo…), ecco invece il suo monito netto. Non fermarsi a metà del guado; non lasciare l’opera incompiuta (l’«incompiuta» è venuta bene solo al genio di Schubert!); non centellinare il proprio contributo per un mondo diverso. La mediocrità, che appunto si blocca nel mezzo dell’azione, del pensiero, della decisione per non sporcarsi troppo o consumarsi, è detestata da Dio più del male impulsivo, talora compiuto senza colpa o in buona fede. Come si fa, infatti, a dimenticare il monito di Cristo alla Chiesa di Laodicea: “Tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Apocalisse 3, 16). Troppo di rado ci si preoccupa del peccato di omissione che in realtà semina attorno a sé vuoto spesso più dello stesso male. Si potrebbe a lungo descrivere il ritratto del mediocre, nemico di ogni ingegno, di ogni grandezza, di ogni libertà di spirito. Ma ognuno deve riconoscere (a prescindere dalle doti che possiede) che un germe di questa malattia, purtroppo non conosciuta come tale ma spesso esaltata come buon senso ed equilibrio, alligna sempre nell’anima ed esige il coraggio di strapparla senza tante storie. Un artista rinomato potrebbe essere anche più mediocre di una persona comune, se non sa vivere in profondità; mentre un anonimo che valorizza ogni istante della propria vita esce dalla mediocrità. La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti 29 Link web Ancora una volta , credendo di farvi cosa gradita, ho selezionato per voi una serie di indirizzi web interessanti: Buona musica? Hai delle domande su musica e cantanti? Chiedi alla community Yahoo! Answers. clkuk.tradedoubler.com (sponsored link) 100siti Classifica di siti italiani, si aggiorna ogni 7 giorni. http://www.100siti.com/ Top 100 dei siti italiani Classifica dei siti italiani, suddivisa in categorie. Votazioni solamente sul sito. 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Nel ristorante Villa Orti, c’erano tutti gli uomini e le donne che fanno il quindicinale, dai redattori al tipografo all’addetto alla distribuzione all’amministratore, nonché alcuni dei più significativi soci della cooperativa Progeco, proprietaria della testata. Alla festa hanno partecipato il sindaco di Ginosa, l’avvocato Luigi Montanaro, il vice sindaco Felice Vizzielli, il delegato alla cultura, Vitantonio Bradascio; il delegato sindaco, Leonardo Galante, il consigliere provinciale Augusto Pardo, i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, Paolo Costantino e Pietro Lospinuso. Tutti assidui lettori de La Goccia, nonché protagonisti delle cronache in essa descritte. Al centro della sala, dove troneggiava una magnifica torta sulla quale era riprodotta l’immagine del bouquet realizzato dal pittore Damiano Bitetti, appositamente per la copertina dell’ultimo numero, Gino Dell’Orco ha invitato i condirettori Giulio Pinto e la sottoscritta ad aprire la serie di interventi per celebrare questo significativo traguardo del giornale. La commozione traspariva tutta dalle nostre voci e Giulio ringraziando i presenti per aver accettato l’invito ad essere con noi, ha sottoli- neato la particolare delicatezza necessaria nel curare il settore della cronaca in un giornale a tiratura locale che ogni giorno ti mette di fronte (ma veramente di fronte) alle persone di cui hai scritto. Io ripeto in questa pagina quello che sinceramente ho affermato la sera del 24: un grande riconoscimento per la vita del giornale va alle donne della redazione e alle collaboratrici, da sempre sono state in maggioranza e, probabilmente, senza il loro contributo, alcune pagine significative non sarebbero state scritte. Anche Vito Conte, presidente della Progeco (il signor no!) dietro la maschera dura del suo viso aveva chiari segnali di commozione, a lui il più vivo ringraziamento per la gestione amministrativa rivelatasi accorta e oculata (io direi rigida!). E non poteva mancare l’intervento di uno dei fondatori del giornale, il dottor Mario d’Alconzo (nonché commercialista de La Goccia) che ha ricordato i primi passi del periodico e la necessità della sua nascita, legata ad un progetto di crescita culturale dei giovani ginosini. La parola, Dell’Orco, l’ha poi passata agli ospiti e, dal sindaco al consigliere delegato alla cultura al consigliere provinciale ai due rappresentanti del consiglio regionale pugliese, è venuto il riconoscimento unanime della grande risorsa rappresentata dal giornale locale che ha scritto la storia e la cronaca ed in esso sono contenute, ormai, le testimonianze degli avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra comunità nell’epoca (cosiddetta) della Seconda Repubblica. Unica critica (venuta dal consigliere Costantino): maggiore dinamicità nelle pagine e il giornale a colori. Terremo presente. Il direttore, Stefano Giove, ha chiuso la parte della serata più avvincente, con un intervento che ha commosso quanti per La Goccia si spendono sottolineando aspetti che spesso vengono sottovalutati, come, per esempio, quello della vitalità aziendale che il fatturato del nostro giornale ha prodotto in quindici anni, oppure la mole di informazioni che esso ha divulgato e, non ultimo, il carat eventi e commenti tere pluralista e di apertura alla società che il periodico persegue. «Sul nostro giornale c’è spazio per tutti e per tutte le fazioni, perché il nostro compito non è quello di essere di parte ma quello di informare la cittadinanza dei fatti che avvengono nella nostra comunità». Con queste parole il direttore Giove ha concluso il suo intervento, non dimenticando, tuttavia, di porgere il saluto di tutta la Redazione e i Gli auguri e i ringraziamenti di Salvatore Rizzo Cara Goccia, ti chiedo scusa se non sono stato presente alla festa del tuo compleanno. Mi sarebbe tanto piaciuto trascorrere con tutti i tuoi collaboratori e con le persone che hanno partecipato alla serata conviviale, uno dei momenti più belli della tua ancor giovane vita. Ti incontrai per caso e fu subito… amore, perché capii che nel tuo DNA c’era la passione, lo spirito indipendente, pluralista e democratico del tuo Direttore, Stefano Giove e della sua preziosa consorte Adele Carrera. Quando Stefano venne a trovarmi, in bicicletta e con i pantaloncini, ebbi la conferma che il mio intuito era giusto. E da allora, cara La Goccia, non ti ho più lasciata. Allora eri ancora una bambina ora hai già 15 anni. Progressi ne hai fatti La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 31 ringraziamenti al direttore che guidò il giornale nei primi anni di vita, già direttore di Studio 100 TV, Walter Baldacconi e, prima di brindare ai quindici anni, agli ospiti presenti è stato fatto omaggio della litografia del maestro Bitetti, fatta apposta per il nostro compleanno. L’ apertura del momento conviviale ha reso la serata davvero una grande festa tra amici, che si è protratta fino al classico taglio della torta. Quindici anni non lo consideriamo un traguardo, noi del giornale ma una tappa, infatti c’è chi si sta preparando per il compleanno d’argento. Intanto vorrei ringraziare personalmente tutti gli intervenuti e nominare tutti coloro che si sono impegnati per la crescita del periodico e per la riuscita della serata: Stefano (ch’è un amorevole mastino nei giorni di stesura del giornale); Giulio Pinto il condirettore che tra una battuta e l’altra (pintate), mette a segno vere perle di cronaca; Salvatore Rizzo, il redattore di Taranto che consente con le sue cronache di raccordare i fatti locali con quelli del capoluogo; Franco Romano, il raffinato compositore delle quartine; e Roberto Muscolino, Gino Dell’Orco, Domenico Ranaldo, Rosamaria Busto, Palma Martino, Mariacarmela Ribecco, Mariacarmela Bonelli, Marilena Surdo, Don Franco Conte, Nicola Tuseo, Raffaele Fanelli, Gianluca Catucci, Davide Giove, Marino Menzella, Michele Galante, il nostro fotoreporter Erasmo Mazzone, l’addetto alla distribuzione, Giovanni Ranaldo e il tipografo, Maurizio Falivene. Naturalmente la nostra serata non sarebbe riuscita come è stato se non avessimo avuto la straordinaria professionalità dei gestori e del personale del ristorante pizzeria Villa Orti (nuova gestione) ai quali va il nostro più sincero ringraziamento per l’eccellente servizio allestito per l’occasione. Lunga vita a La Goccia! Adele Carrera Servizio fotografico - Erasmo Mazzone tanti. La presenza del sindaco, dei consiglieri Costantino e Lospinuso e di altri rappresentanti istituzionali alla tua festa mi hanno fatto capire che a Ginosa (e non solo) viene riconosciuta da tutti, a prescindere dalle appartenenze politiche, che in noi giornalisti c’è solo l’unico scopo di concorrere alla crescita complessiva del territorio ginosino. Per questo personalmente ringrazio tutti coloro i quali si muovono in questa direzione. Ringrazio il Sindaco Montanaro e il consigliere Bradascio per la donazione della targa che conserverò gelosamente tra i miei ricordi più belli. Ringrazio Adele per aver porto da par suo il mio saluto alla festa. Ringrazio Stefano per l’infaticabile lavoro che svolge con la maestria di un Direttore di lungo corso. E a te, La Goccia, formulo l’augurio più sincero di lunga vita e tanta fortuna, avendo in cuore la certezza che il tuo lungo cammino sarà accompagnato da tanti successi e soddisfazioni, nell’interesse della comunità e del territorio ginosino. Con affetto Salvatore Rizzo AUGURI A “LA GOCCIA” A “La Goccia”, al suo direttore, alla redazione, e a tutti coloro che partecipano alla sua puntuale pubblicazione giunga il nostro augurio per una vita ancora lunga in occasione del suo compleanno: 15 anni ben trascorsi! Dalle pagine della Goccia emerge un immagine pluralista della vita Ginosina, le voci presenti sono trasversali per quanto riguarda il mondo politico, entusiaste per quanto riguarda le attività delle nostre molteplici associazioni, manifestazioni culturali, sportive. Negli anni tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di esprimersi o ritrovarsi in una foto, chiedere chiarimenti, ottenere risposte esaurienti, sentirsi quindi protagonisti della vita della propria città, per questo …Ad Maiora Goccia. Lista Uniti con Teresa Galeota” 32 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 costume e società L’emozione della diretta: i ragazzi del liceo Vico su SAT2000 secondo loro, il problema non tocca il liceo; tra amici è consentito solo qualche scherzo innocuo hanno sostenuto Aldo Tucci e Antonio Montemurro. Il dibattito ha toccato anche il rapporto docenti-alunni. Diversi professori del liceo sono stati apprezzati per la modalità di relazione, altri per la capacità di utilizzare gli strumenti informatici nelle discipline d’insegnamento o perché, per Alessia Di Lorenzo, la professoressa d’italiano ha saputo spiegare “La locandiera” di Goldoni con un approccio diverso. Infine, nell’ultima parte del programma si è discusso dell’importanza dello “studio” come valore in sé o come strumento per farsi strada nel lavoro. Bruno Cianciotta ha asserito che entrambe le affermazioni sono valide, mentre per Danny Cortese studiare significa principalmente prepararsi ad un futuro lavorativo. Profonda e lucida è stata l’analisi che Andrea Romano ha fatto nell’intervento conclusivo. Il ragazzo ha affermato che è vero che lo studio amplia la conoscenza e prepara ad un futuro professionale, ma soprattutto serve a comprendere il mondo e le persone, a capire se stessi, a valorizzare le proprie possibilità; cioè la cultura aiuta a diventare uomini, più consapevoli e responsabili. Palma Martino Venerdì 11 Maggio presso il Teatro Metropolitan di Ginosa la Compagnia Senzateatro presenta: “Questi Fantasmi!” apparizioni raccapriccianti in tre atti di Eduardo De Filippo con la regia di Francesco Evangelista. Sipario alle ore 21:00 Platea I Settore € 10,00 Platea II Settore € 8,00 Platea III Settore € 6,00 Galleria e Studenti € 5,00 Prevendita presso la Casa Musicale Cassano Emozionati ma sicuri e tutti bravi! Un gruppo di 46 alunni delle classi III D, IV H e IV B del liceo Vico, affidati ai docenti don Franco Conte, Annalisa Carrera e Palma Martino, negli studi di Roma sono stati gli animatori della trasmissione “1X1”, il format della fascia quotidiana in onda dalle h 14.05 alle 15.30 sulla tv satellitare SAT2000. Il programma, condotto dalla simpatica Arianna Ciampoli, ogni giorno affronta temi d’interesse giovanile, discussi in diretta dai ragazzi del triennio delle scuole superiori di tutta Italia o collegati con lo studio di Roma via webcam. Con quest’ultima modalità già dall’anno scorso gli alunni del Vico hanno partecipato molte volte, ma provare l’emozione della diretta e sostenere un dibattito è un’altra cosa! L’argomento della puntata ha riguardato “la scuola”. I ragazzi sono stati invitati dalla conduttrice a parlare liberamente della propria scuola e dei professori, ad esprimersi sul fenomeno del bullismo, a considerare il valore della cultura e a tentare di delineare una scuola ideale, oltre che a commentare filmati, dati statistici e sms pervenuti in redazione durante la trasmissione. Chiara Santoro, invitata per prima ad esprimersi, ha detto chiaramente cosa significa la scuola per un ragazzo e quali sono le aspettative dei genitori. Di risposta, Angela Bozza ha puntualizzato che i giovani devono scegliere liberamente per costruire al meglio il loro futuro e che molte volte non si comprende subito l’invito ad un maggior impegno richiesto dai professori e dalla famiglia. Annagiulia Trigiante ha osservato che la scuola insegna ad “imparare”, cioè una metodologia di studio, ma soprattutto sviluppa il senso critico e le relazioni di gruppo. La discussione si è molto animata quando si è toccato il bullismo. Duri i giudizi espressi da Alida Russo e Flavia Russo, per fortuna, argomenti e commenti Rubrica a cura di Giuseppe Pizzulli Il matrimonio Tanti matrimoni, anche ben riusciti e duraturi nel tempo, sono nati da “un colpo di fulmine”. Da uno sguardo, uno scambio di occhiate, un timido sorriso; è nato un amore, un grande amore per tutta la vita. Altri matrimoni sono nati da una semplice, sincera amicizia, tra due giovani d’ambo i sessi, che poi man mano è diventata affezione reciproca, amore vero,attratti l’uno dall’altra, tanto da non poter fare a meno di frequentarsi, di stare insieme, parlarsi, farsi promesse e carezze, abbracciarsi con slancio, scoprire reciproci sentimenti e fare progetti per il futuro. I fidanzati che pensano di costruire un futuro insieme, non possono fare a meno di parlare di cose essenziali, ad esempio: come provvedere ai bisogni della famiglia, il lavoro, oppure come affrontare i problemi che possono sorgere per scarsità di mezzi di sussistenza, la collaborazione per l’acquisto di una casa decente, ecc. Tutte cose essenziali che costituiscono le basi di un matrimonio. Purtroppo vediamo tanti che giungono al matrimonio impreparati, senza aver costruito le basi per una vita di coppia e al primo scoglio, si separano. Quale tragedia! Oggigiorno il matrimonio è in crisi, le coppie si formano e si disfano sempre più facilmente, l’istituto matrimoniale, che era il simbolo di consolidamento della famiglia, si è conformato ai nuovi costumi emergenti, i vecchi valori sono stati sostituiti dai più moderni. Quale fallimento! Cosa fare per riuscire a recuperare i vecchi valori? Da quale base bisogna partire? Come rafforzare un matrimonio che mostra i primi segni di cedimento? Anzitutto dobbiamo ricordare che il matrimonio è stato istituito da Dio. Fu LUI che diresse le prime Nozze in assoluto, e nel farlo ha avuto uno scopo, cioè: stabilire una struttura di base per la coppia, alfine di perpetuare la continuità della prole, in uno sviluppo sociale, intellettuale, e spirituale. Dio ha stabilito le regole, ha fatto del matrimonio una protezione contro l’immoralità e le relazioni adulterine.(1 Cor.7,2-4). L’integrità del matrimonio è vitale per il benessere e l’armonia della coppia e della razza umana, e per questo ha stabilito la Sua Legge perfetta. Nella Legge di Dio ci sono 613 precetti che regolano i rapporti con Dio e col prossimo, ma sono stati sintetizzati in “Dieci Comandamenti”. Nel nostro caso basta ricordare: “Non commettere adulterio”. Attenzione! Non si può prendere alla leggera i Comandamenti di Dio. Il peccato è sempre attraente, irresistibile, ma poi La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 35 cosa ne consegue? Sentimenti feriti, rotture, mancanza di gioia e di pace, armonia distrutta, fallimento totale. Non solo, ma ci sono anche conseguenze deleterie sul piano fisico: tare ereditarie dovute a malattie veneree, sifilide ecc. Dirò ancora, che Dio punirà gli adulteri e i fornicatori di eterna condanna.(! Cor.6,9; Eb.13,4; Ap.21,8). Il Matrimonio è un’alleanza sacra registrata nel Cielo, Dio è testimone.(Mal.2,14). Egli ha fatto in modo che il matrimonio sia un rapporto che reca compagnia e complementarietà, (Gn.2,18), un aiuto per l’uomo contro la solitudine. Dio ha creato il Matrimonio per dare all’uomo e alla donna la prerogativa di esprimersi e realizzare l’amore più elevato, nel dono di se stessi, nel pieno soddisfacimento, e non un piacere egoistico a senso unico. Il frutto dell’amore reciproco è, poi, il “dono” di un figlio, una nuova vita da amare e curare con tenerezza, materna e paterna. Esso non è roba da ragazzi e ragazze incoscienti, non da persone che si comportano da immaturi, come bambini capricciosi. Il matrimonio esige maturità, responsabilità, e disciplina di se. Esso esige unità di scopi, di valori, d’emozione e interessi. Il legame matrimoniale è la fusione di due anime e “una stessa carne”, come Gesù ha dovuto riaffermare.(Mt.19,5,6). Una fusione di pensieri, una parità d’intenti e di sentimenti, nella comprensione reciproca. E poiché Dio è testimone indiscusso, amico della coppia, è utile e doveroso invitarlo “a cena”, per avere Comunione con Lui, e chiedere a Lui consiglio in ogni nostra situazione. Senz’altro non mancheranno situazioni difficili, screzi, dissapori, ostacoli da superare, quando sembra che la concordia viene a mancare, che fare? Mandare tutto all’aria? No, invocare Dio, chiedergli perdono, pregarlo con fede ed umiltà, d’intervenire e ripristinare nuovamente la gioia, la Pace e l’armonia, con l’Aiuto della Sua Grazia e della Celeste Benedizione. Se avete dei problemi e desiderate incontrarci, venite a trovarci. Il nostro indirizzo è il seguente: Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale (A.D.I.). Via Verbena 7, GINOSA – TA. Potete,inoltre, ascoltare Radio Evangelo ogni giorno, su 102,300 Mh, Canti, testimonianze di vite cambiate e trasformate dalla Potenza dell’Evangelo di Gesù Cristo, e messaggi della fedele Parola di Dio. L’Eterno vi benedica e vi protegga. L’Eterno faccia risplendere il Suo volto sopra voi e vi dia la PACE. 36 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi e commenti Applausi a scena aperta per il recital con Francesco Zingariello e Angelo Nigro Katia Ricciarelli a Ginosa: continua il successo della Prima Stagione Concertistica 2007 Sin dall’avvio della “Prima stagione Concertistica Città di Ginosa 2007” si era parlato, a proposito dell’esibizione di Katia Ricciarelli, come di un evento nell’evento. E così è stato! Le star, si sa, spesso si fanno attendere e così anche il terzo appuntamento della rassegna, organizzata dalla Casa Musicale Cassano e dall’Orchestra di Puglia e Basilicata, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Ginosa e della Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa, ha subito uno slittamento di due giorni. Ma questo non ha impedito di registrare una buona affluenza di pubblico nel Teatro Metropolitan, cornice ufficiale della stagione. Il pubblico (quello italiano in particolare) ha avuto modo di apprezzare la poliedricità del celebre soprano in questi suoi trentotto anni di attività. Per questa ragione Katia Ricciarelli ha la capacità di attirare un pubblico vasto e diversificato. La voglia di riconoscere l’inconfondibile timbro della sua voce, il piacere di ascoltare dal vivo esecuzioni spesso fruite attraverso la tv o la radio e, non ultima, la curiosità di incontrare un personaggio mediatico molto popolare sono ingredienti indispensabili per il piccolo miracolo che questa stagione concertistica sta compiendo: far incontrare centinaia di spettatori molto diversi tra loro durante serate di buona musica! E ce n’era davvero per tutti in questo spettacolo nel quale gli ascoltatori hanno potuto viaggiare attraverso le pagine più belle della tradizione melodica occidentale classica e moderna. La voce di Katia Ricciarelli ha interpretato con eguale intensità brani pur diversi tra loro. Da “Summertime” a “Memory””, da “Fenesta Vascia” a “Maria Tonight”. In ogni esecuzione traspariva la grande esperienza e la carismatica personalità della celebre cantante, in grado di tenere sempre desta l’attenzione del pubblico. C’è poi un’altra arte nella quale Katia Ricciarelli sembra eccellere particolarmente: circondarsi di artisti di grande spessore in grado di costruire lo spettacolo e di offrirlo agli spettatori nel miglior modo possibile. Ma, grazie anche a questa stagione, voluta da Giacomo Cassano, ormai il pubblico di Ginosa sa bene a quale tipo di artisti ci si riferisce quando si parla del Tenore Francesco Zingariello o del piani- sta Angelo Nigro. A Zingariello (direttore artistico della rassegna) l’arduo compito di affiancare la Ricciarelli sostenendola con il suo timbro caldo e con l’imponenza di una estensione tenorile poderosa ma mai spigolosa. Di Angelo Nigro, invece, impressiona ancora la capacità di fondere grandi doti da solista con la scaltrezza e l’intelligenza che si devono ad un pianista accompagnatore. Peculiarità che è rarissimo riscontrare tutte insieme e in tale misura. Il suo tocco ha saputo adattarsi ancora una volta a stili ed epoche tra loro differenti. Resterà nella memoria degli spettatori per molto tempo la sua interpretazione di Libertango. A fine concerto spazio anche per una dedica ai cinquant’anni dei padri Montfortani a Ginosa con una emozionante esecuzione dell’ “Ave Maria” di Schubert. Quindi una piccola divertente parentesi che dimostra l’abilità di Katia Ricciarelli di gestire la diretta, con un fuori programma (“Nessun Dorma”) richiesto e “diretto” dal melomane nostrano Michele Cantore, tra gli applausi del pubblico. Segno indiscutibile dell’alto gradimento della serata. Al termine del concerto, presentato da Gino Dell’Orco, Ginosa ha omaggiato il soprano con fiori, offerti dal pubblico, consegnati dal M° Cosimo Moro e con una targa, donata dal Sindaco Luigi Montanaro e dal Delegato alla Cultura Vitantonio Bradascio, all’artista impegnata nel sociale “...per una carriera artistica senza fine e per la semplicità di essere donna di infinità bontà”. Il prossimo appuntamento è per il 17 maggio con “La Traviata” di Verdi in forma semiscenica. Lo spettacolo “Il Jazz” con Angelo Nigro e gli “Accordi Sospesi group”, infatti, è stato spostato a mercoledì 30 maggio. Lo spostamento si deve alla coincidenza con un’altra manifestazione, organizzata dall’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco”, che si terrà, il 9 maggio presso il teatro Alcanices durante la quale il Dott. Fonseca riceverà la cittadinanza onoraria. Gli organizzatori hanno perciò pensato di evitare che le date si accavallassero. Alla quarta serata della “Prima Stagione Concertistica Città di Ginosa 2007”, quindi, appuntamento con la lirica, giovedì 17 maggio, Teatro Metropolitan. La prevendita dei biglietti continua presso la Casa Musicale Cassano. Davide Giove foto Erasmo Mazzone costume e società La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 NEWS DAL CONSIGLIO COMUNALE Vogliamo inaugurare con questa inserzione una nostra comunicazione alla cittadinanza sui lavori del Consiglio Comunale che si svolge quasi sempre in ore mattutine, nonostante la nostra insistente richiesta di celebrarlo in orari che permettono la partecipazione dei cittadini. Nell’ultimo C.C. del 26.04.07 erano presenti all’O.d. G. 6 punti più uno aggiuntivo. Al primo punto come previsto dal regolamento del C.C. sono sempre previste Interrogazioni e mozioni; nell’ultima seduta sono state presentate tre mozioni e numerose interrogazioni di cui una ritirata tutte riguardanti problemi di grande interesse sociale, quali il cedimento della sede stradale di Via Saturno, il grande problema del Randagismo, alcune questioni sanitarie, l’assegnazione delle case popolari nella zona Palatrasio, infine il Consiglio di Borgata. Nel corso della seduta Uniti con Teresa Galeota ha presentato 4 interrogazioni facendosi portavoce dei problemi della collettività, al fine di sollecitare un in- tervento risolutivo o conoscere il pensiero dell’Amministrazione in merito. Ebbene dalle file della maggioranza, anzi dalla platea si è alzata una voce di un consigliere comunale, fuori microfono che chiedeva di cambiare il regolamento poiché “A DISCUTERE DI QUESTE COSE SI PERDEVA UN SACCO DI TEMPO”. La minoranza quindi deve essere zittita perché si fa portavoce dei problemi della cittadinanza? Infatti, ad una nostra interrogazione rivolta a cambiare il comma uno dell’art. 10 del regolamento comunale per permettere l’istituzione di commissioni consiliari permanenti in cui discutere prima del C.C. le problematiche o le deliberazioni che lì saranno trattate, non abbiamo ricevuto risposta. Nell’ultimo C.C. è stato proposto, da parte della maggioranza, una modifica del regolamento della biblioteca comunale che prevede un aumento del numero dei componenti della commissione della biblioteca a un numero maggiore di inse- Auguri dottor Feliciano Palatino Lo scorso 27 aprile, presso l’Università degli Studi di Bari, Facoltà di Medicina veterinaria, Corso di Laurea in Scienze della Maricoltura, Acquacoltura e Igiene dei Prodotti ittici, si è laureato Feliciano Palatino discutendo la Tesi di Laurea in Acquacoltura: “IPOTESI D’IMPIANTO E VALUTAZIONE ECONOMICA PER LA RIPRODUZIONE DI AMPHIPRION OCELLARIS (CUVIER, 1830)” Al neo-dottore, gli amici di Ginosa gli rivolgono i più sinceri auguri. Ad maiora semper, dottor Feliciano! 37 gnanti senza prevedere la presenza di un consigliere di minoranza, quasi che la biblioteca, che dovrebbe essere a nostro parere perfino autonoma rispetto al potere politico di una città, al contrario viene monopolizzato, d’altra parte come avviene in tutti gli istituti dell’Ente, dal Nucleo di valutazione al Collegio dei Revisori, dimenticando che nei giochi dell’alternanza le minoranze e le maggioranze politiche in una città cambiano. Questa è la dimostrazione della poco e assente trasparenza di questa amministrazione, che tutto progetta e sviluppa in chiuse stanze senza tener conto dei bisogni di tutta la cittadinanza e non solo di pochi. E questo la dice lunga sulla scelta dell’aumento delle tasse. Si vuole mettere un bavaglio alla minoranza? Lista Uniti con “Teresa Galeota “ 38 eventi sportivi La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 XXIII edizione Marcialonga “Insieme per gli altri” Classifiche premiati e classifica generale Classifica premiati Assoluti maschili 1 Zullo Luigi 2 Lattarulo Palmo 3 Malvani Carmine Assoluti Femminile 1 Pirrazzo Stefania 2 Riccardi Isabella 3 Di Tinco Emma Categoria 0/6 anni 1 Saracino Samuele 2 Pagone Marco Categoria 7/10 anni Uomini 1 Giannini Nunzio 2 Pupino Daniele Donne 1 Di Chio Gabriella 2 Perrone Lucia Categoria 11/14 Uomini 1 Galante Nicola 2 Luisi Federico Donne 1 Saccomanni Stefania 2 Zicarica Enica Categoria 15/18 anni Uomini 1 Serra Giammarco 2 Angelo Carpignano Donne 1 Di Taranto Maria Teresa Classifica generale 1. Zullo Luigi 2. Lattarulo Palmo 3. Malvani Carmine 4. L’Insalata Giampiero 5. Tucci Nicola 6. Lorusso Domenico 7. De Jure Domenico 8. Tangorra Massimo 9. Santantonio Francesco 10. Marchionna Raffaele 11. Valenza Guglielmo Categoria 19/25 anni Uomini 1 Passarelli Antonio 2 Pepe Vincenzo Donne 1 Galante Giacoma 2 Di Tinco Monica Categoria 26/31 Uomini 1 L’Insalata Giampiero 2 De Jure Domenico Donne 1 Gatto Laura Categoria 32/36 anni Uomini 1 Tucci Nicola 2 Lorusso Domenico Donne 1 Panetta Diana 2 Di Mauro Maria Servizio Fotografico di Erasmo Mazzone Categoria 37/45 anni Uomini 1 Marchionna Raffaele 2 Giacumbo Giuseppe Donne 1 Di Canio Domenica 2 Mele Antonietta Categoria 46 e oltre Uomini 1 Santantonio Francesco 2 Bozza Giovanni Donne 1 Barberio Lucia 2 Leccese Angela 12. Passarelli Antonio 13. Mancino Domenico 14. Galante Nicola 15. Luisi Federico 16. Di Donato Camillo 17. Pepe Vincenzo 18. Giacumbo Giuseppe 19. Bitetti Nico 20. Roberto Russo 21. Cinieri Angelo 22. Bozza Giovanni 23. Fanelli Raffaele 24. Ferrini Vito 25. Castellano Emanuele 26. Carpignano Michele 27. Serra Gianmarco 28. Masiello Mirco 29. Mancuso Angelo 30. Ribecco Francesco 31. Giannini Nunzio 32. Sozio Francesco 33. Pizzulli Domenico 34. Carpignano Angelo 35. Calamita Vincenzo 36. Pirrazzo Leonardo 37. Consenti Filippo 38. Catucci Gianluca 39. Cassano Gianpaolo 40. Riccardi Cosimo 41. Pignalosa Vito Leonardo 42. Sangiorgio Mario 43. Grassi Luigi 44. Ribecco Luciano 45. Mongelli Domenico 46. Leone Giuseppe 47. Saccomanni Luca 48. Pirrazzo Tommaso 49. Pacente Francesco 50. Galatola Giulio eventi sportivi 51. Cassano Giacomo 52. Zicari Nicola 53. Matarrese Giuseppe 54. Ferrini Cosimo 55. Punzi Alessandro 56. Pirrazzo Stefania 57. Orfino Angelo 58. Manzari Vito 59. Mazzone Lorenzo 60. Sangiorgio Cleo 61. Galante Sergio 62. Pizzulli Antonio 63. Sabato Andrea 64. L’Insalata Pietro 65. Giovinazzo Antonio 66. Pupino Daniele 67. Tortorella Gianni 68. Galante Giacoma 69. Salvino Antonello 70. Calabria Cesare 71. Dragone Francesco 72. Gentile Giuseppe 73. Elettrico Antonio 74. Palmitesta Francesco 75. Gentile Francesco 76. Zicari Giandomenico 77. Di Tinco Emma 78. Barberio Lucia 79. Calabrese Cosimo 80. Armento Vito 81. Pizzulli Carmine 82. Pirrazzo Domenico 83. Pizzulli Angelo 84. Pignalosa Luca 85. Perniola Michele 86. Rosato Massimiliano 87. Conte Claudio 88. Gigante Domenico 89. Riccardi Isabella 90. Mercante Michele 91. Petrelli Angelo 92. Donvito Nunzio 93. Bastelli Gianni 94. Spano Imma 95. Notaristefano Federico 96. Notaristefano Luigi 97. Notaristefano federico 98. Sansolini Antonio 99. Maggiore Giuseppe 100. Di canio Domenica 101. Rago Francesco 102. Pizzulli Luca 103. Bozza Giuseppe 104. Salvino Rosario 105. Panetta Franco 106. Panetta Diana 107. Santoro Giovanni 108. Ribecco Vincenzo 109. Castria Daniele 110. Frascati Vincenzo 111. Drago Antonio 112. Masciulli Antonio 113. Lazzazzera Cristian 114. Di Mauro Maria 115. Mele Antonietta 116. Basto Domenico 117. Perrone Domenico 118. Carrozzoli Filomena 119. Di Taranto Giovanni 120. Giangiotta Gino 121. Bianco Antonio 122. Pardo Pietro 123. Gallitelli Alex 124. Bozza Lorenzo 125. Mongelli Ottaviano 126. Lomagistro Giuseppe 127. Martiello Vito 128. Di Tinco Monica 129. Frascati Antonio 130. Calabria Francesco 131. Calabria Leonardo 132. Grassi Antonietta 133. Mancino Giovanni 134. Latorre Francesca 135. Martiello Nicola 136. Riccardi Graziano 137. Gatto Laura 138. Bastelli Marco 139. Saccomanni Stefania 140. Parisi Antonello 141. Palmitesta Francesco 142. Ardito Abramo 143. Moretti Nicola 144. Ribecco Nunzio 145. Ribecco Nicola 146. Buonora Mariarosaria 147. Mazzone Giuseppe 148. Angela Leccese 149. Vizzielli Giuseppe 150. Vizzielli Michele 151. Ranaldo Andrea 152. Costantino Gino 153. Serra Sara 154. Tamborrino Davide 155. Saracino Alessandro 156. Saracino Samuele 157. Gatto Otello 158. Traetta Vitalba 159. Battistini Nicoletta 160. Panetta Antonio 161. Laterza Raffaele 162. Dell’Orco Emanuele 163. Dell’Aquila Federico 164. Costantino Marialucia 165. Martiello Angelo 166. Zicari Enica 167. Calabrese Nunzia 168. Dell’Orco Emanuele 169. Crurri Mariateresa 170. Martiello Donato 171. Lovecchio Nicola La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 172. Sansolini Davide 173. Buompastore Matteo 174. Valenzano Vincenzo 175. Ranaldo Alessia 176. Sangiorgio Cristiana 177. Pagone Filippo 178. Pagone Marco 179. Pagone Enthony 180. Di Taranto Emanuel 181. Di Chio Gabriella 182. Serra Luca 183. Moretti Pietro 184. Leccese Fabio 185. Sangiorgio Orlando 186. Iacovino Cosimo 187. Sgobba Francesco 188. Bianco Vitopaolo 189. Calò Tommaso 190. Perrone Lucia 191. D’Auria Cosimo 192. Di Taranto Annachiara 193. Dell’Aquila Vito 194. Dell’Aquila Vanessa 195. Serra Andrea 196. Pizzulli Giovanni 197. Marchionna Gabriele 198. Pizzulli Giuseppe 199. Gallitelli Kevin 200. Pepe Valentina 201. Ricciardi Valeria 202. Pizzulli Oronzo 203. Bianco Stefania 204. Caponio Arianna 205. Ribecco Francesco 206. Manzari Arcangelo 207. Miccoli Francesco 208. Petrelli Michela 209. Mancini Emanuela 210. Di Franco Arcangelo 211. Ratti Francesca 212. Ranaldo Anna 213. Petrera Claudio 214. Pizzulli Rossella 215. Moretti Vincenzo 216. Giampetruzzi Maria 217. Di Taranto Giovanni 218. Di Taranto Francesco 219. Di Taranto Maria Teresa 220. Pollicoro Francesco In grassetto i premiati Servizio realizzato da Stefano Giove Servizio fotografico Erasmo Mazzone 39 eventi e commenti La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 41 eTwinning: nuova frontiera dell’istruzione L’Istituto Bellisario, ancora una volta protagonista non solo in patria, ma anche all’estero, per la precisione in Finlandia. Sono ormai tre anni che nella nostra scuola si lavora nell’ambito dell’etwinning, ed è grazie ad esso che è possibile offrire alle scuole la possibilità di collaborare su Internet con scuole partner di altre nazioni europee. E-Twinning è l’iniziativa principale del Programma dell’Unione Europea di eLearning. Promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) fornendo sostegno, strumenti e servizi per facilitare le scuole nella formazione di partenariati a breve e lungo termine in qualsiasi materia scolastica. Il portale etwinning.net ci apre le porte e ci consente muoverci nel programma Socrates, e quindi poter progettare iniziative di cooperazione europee con altre scuole . Il Programma d’azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), è stato istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 (vedi GU L327), e riunisce al suo interno tutte le iniziative nell’ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013 in europa. Ha sostituito, integrandoli in un unico programma, i precedenti Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006. Il suo obiettivo generale è contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell’ambiente per le generazioni future (Strategia di Lisbona). In particolare si propone di promuovere, all’interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d’istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. In particolare la nostra scuola nelle figure dei suoi rappresentanti che si occupano di tale programma sono già stati invitati a vari seminari, tra cui : dal 23 al 24 ottobre ad Ischia , organizzato in collaborazione con gli USR delle regioni Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, nell’ambito della progettazione etwinning; a Bari il 16 Marzo per quanto riguarda le maggiori novità dell’LLP; al Liceo Aristosseno di Taranto per il progetto “L’europa nell’Istruzione”; ed infine al seminario di Helsinki dove erano rappresentate tutte le scuole d’europa e naturalmente anche d’Italia tra cui il Bellisario di Ginosa. Il Programma di apprendimento permanente rafforza e integra le azioni condotte dagli Stati membri, pur mantenendo inalterata la responsabilità affidata ad ognuno di essi riguardo al contenuto dei sistemi di istruzione e formazione e rispettando la loro diversità culturale e linguistica. I fondamenti giuridici si ritovano negli art. 149 e 150 del Trattato dell’Unione dove si afferma che “La Comunità contribuisce allo sviluppo di un’istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione...” (art. 149) e che “La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri...” (art. 150). La struttura si presenta come un insieme composto da: 4 Programmi settoriali (o sotto-programmi) che mantengono i nomi delle precedenti azioni dei programmi Socrates e Leonardo un Programma Trasversale teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori, e il Programma Jean Monnet per sostenere l’insegnamento, la ricerca e la riflessione nel campo dell’integrazione europea e le istituzioni europee chiave. Ritornando al seminario di Helsinki, dopo uno stressante volo da Bari a Roma e da Roma ad Helsinki, finalmente mettiamo piede in Finlandia e nella serata di giovedì quasi tutti noi partecipanti al Workshop, (circa 50 insegnanti provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea) ci siamo incontrati in modo informale, nella hall dell’hotel” Sello” che ci ha ospitati, per iniziare a porre le basi di future partecipazioni, di probabili collaborazioni; abbiamo effettuato una scelta sulle tematiche che il workshop ha offerto, prenotandoci per assistere a tali lezioni. L’importanza che tale incontro riveste è stata quella di potersi confrontare e di poter crescere sfruttando le esperienze degli altri colleghi, tutti, per altro, dotati di grande professionalità. Nel fantastico scenario della città di Helsinki, alloggiati in un ottimo albergo di categoria, abbiamo in serata potuto assaporare una cena estremamente raffinata al ristorante dell’hotel: “Paul’s Bistrò”, che ci ha ulteriormente avvicinati, dandoci modo e spunto per poter colloquiare di argomenti vari, ma strettamente inerenti al contesto etwinning. Dopo una notte di grande riflessione sull’avventura che ci accingevamo ad affrontare , siamo subito diventati operativi, calandoci in una realtà che almeno a noi italiani non ci appartiene, cioè la scuola intesa come “college”. Infatti il workshop, organizzato per la parte didattica presso una scuola “EWTEK” del posto, ci ha messo di fronte ad una realtà completamente diversa dalla nostra , un modo di fare didattica differente, giusto o sbagliato che sia , ci ha fatto riflettere. L’apertura dei lavori si è svolta nell’auditorium “Harju”, che ha visto in un paio di ore avvicendarsi operatori in vari settori e contesti tra cui : Pirjo Vayrynen, che ci ha illuminato sul sistema scolastico in Finlandia, di seguito con Annie Gilleran , abbiamo potuto apprezzare le funzioni dell’etwinning nei vari contesti, ed infine , ma non ultima Christina Crawley , che ha ripreso le specifiche varie che il portale etwinning ci offre. Prima di gustare il sospirato coffee break abbiamo ascoltato con infinito interesse la collega Paula Lamminpa nella sua esposizione di un progetto del Levi Institute dal titolo “Picture of a Country”, dove sono state coinvolte tre scuole partners: una francese,una italiana e una portoghese. Interessante come la collega abbia strutturato il progetto e soprattutto le tematiche che hanno visto coinvolte le tre scuole di paesi diversi. In seguito ci siamo divisi in varie sale, laboratori, dove abbiamo assistito a lezioni su argomenti e tematiche differenti , ma già precedentemente prescelte nella serata di giovedì. Come Rappresentanti del Bellisario abbiamo partecipato al Flash-meeting e all’Interactive whiteboard Interessante l’idea della scelta dei partners, ognuno di noi ha scritto su di un biglietto l’argomento prescelto ed dalla loro lettura si sono rivelati degli interessi comuni; le scuole che condividevano gli stessi obiettivi comuni, si sono riunite ed hanno compilato un “project plan” con le varie voci riguardanti i partners, il titolo del progetto, i tools, ecc…., con la finalità di registrare tale progettualità sul portale etwinning. Rientrati in albergo , dopo un meritato riposo, abbiamo cenato tutti insieme in un tipico e suggestivo ristorante Lappone :“Saaga”, ricco di storia e tradizioni. Tutto ciò ci ha ancora permesso di scambiare opinioni sui lavori effettuati e su quelli che sarebbero nati. Nella mattinata del sabato ci siamo ancora divisi nei vari laboratori per seguire lezioni differenti; in particolare, abbiamo seguito l’etwinning tools, nonostante conoscessi bene l’argomento……; ma che volete stimo tantissimo Christina , ed amo ascoltare quello che dice. Il workshop non poteva avere chiusura migliore di quella proposta dall’intervento di Anne Gilleran. Infine, dopo il pranzo tutti insieme per un tour di Helsinki. Bellissima , veramente bella, una città civile con della gente cordiale e gentile Dire che l’esperienza di Helsinki sia risultata positiva non renderebbe l’idea dell’arricchimento derivato dal confronto con i colleghi e dai laboratori frequentati. La partecipazione a questo evento ha reso possibili scambi di idee in un contesto internazionale di altissimo livello e ha dato a molti di noi la motivazione a proseguire in una strada non sempre facile. Un grazie al team di INDIRE, che, con professionalità ha saputo guidare il nostro gruppo, comunicandoci entusiasmo e nuove idee. Ringraziamo il nostro Istituto, il nostro Preside Mianulli per la grande sensibilità dimostrata sull’argomento , e per la fiducia accordataci, di aver dato la possibilità a due esponenti – docenti – della scuola di poter arricchire il bagaglio culturale personale , ma soprattutto di poterlo poi diffondere ed applicarlo nella nostra realtà. Il futuro è sì l’europa, ma senza cooperazione ed integrazione tra i popoli tutto ciò è solo fantasia , dobbiamo incontrarci, non solo per confrontare le nostre civiltà , ma per collaborare ed imparare gli uni dagli altri. Roberto Muscolino 42 eventi sportivi La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 Graziano Moro un vero maestro nel campo del digitale PROJECT STUDIO: UNA GRANDE REALTA’ IN EVOLUZIONE Negli ultimi tempi, grazie alla sua interpretazione, alla sua genialità ha realizzato l’impossibile in molti matrimoni con sorprese, interviste e montaggi mozzafiato. Regali di nozze senza precedenti che fanno di Graziano, un vero “artista” nel campo fotografico e cinematografico. Graziano Moro, l’artefice dell’impossibile. E’ proprio così. In Via Roma 84 a Ginosa, da circa tre anni, esiste uno Studio specializzato di Fotografia e Cinematografia che ha portato nel nostro paese una vera evoluzione nel campo del “digitale”. La sua passione per l’immagine lo ha portato a specializzarsi nel campo della moda, dello spettacolo, della cultura e dello sport. Negli ultimi tempi ha dato una realtà ben diversa nel campo fotografico. Le sue immagini rispecchiano moltissimo le linee della fotografia moderna, con semplicità e spontaneità, ma soprattutto la cura del particolare, dando un’immagine molto morbida e reale. Studio Project utilizza le migliori attrezzature del momento, per la produzione, la realizzazione e la trasformazione del digitale, rendendo ogni sua creazione una vera e propria immagine reale. Il suo slogan è infatti “CREAZIONE D’IMMAGINE” tradotto in breve……realizzare l’impossibile. La passione e la sua creatività fanno Nelle foto: in alto, Graziano con Totti; a destra, con Del Piero della sua produzione, originalità e diversità. Nell’ultimo periodo Graziano Moro, ha messo su una macchina organizzativa perfetta, per eventi di ogni genere. Dai matrimoni, a congressi, convegni, battesimi, comunioni, feste di compleanno, manifestazioni ed eventi di qualsiasi genere. Il suo pezzo forte sono le Maxi Sorprese. Alcuni suoi capolavori dell’ultimo periodo sono state le realizzazioni con montaggi sensazionali in DVD di personaggi importanti. Nel matrimonio del nostro ginosino Antonello Bitetti, sorpresone agli sposi con la realizzazione di un video da pelle d’oca, con il campione del mondo Simone Perrotta, Francesco Totti e altri calciatori della Roma. Ultima sua creazione impossibile, il matrimonio di Massimo Tortorella e Orsola D’Angelo, con gli auguri speciali dei campioni della grande Juventus. Dal centro sportivo della Juventus a Vinovo, arrivano gli auguri doc e maglia bianconera con dedica di Nicola Legrottaglie, dei campioni del mondo Alex Del Piero e German Camoranesi, Zebinà, Giannichedda, Boijnov, Kovac, Chiellini e tanti altri. Il tutto montato e proiettato in sala, con l’emozione indescrivibile degli sposi e di tutti gli invitati. Altre sue “perle”, il concerto di Gigi D’Alessio, con gli auguri speciali agli sposi. Oggi Graziano, oltre a stupirci con la sua genialità, collabora anche con emittenti televisive di notevole importanza. Da Blu Tv in Basilicata, a Studio 100 in Puglia. Il nostro Graziano, in pochi anni ha trasformato il mondo della fotografia e della cinematografia facendosi apprezzare e conoscere per il suo modo di essere, diventando un vero “Maestro” nel campo del digitale. Complimenti! Gianluca Catucci [email protected] eventi sportivi La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 43 Prestazione strepitosa delle allieve della palestra “Signum” Risultato entusiasmante delle allieve della Palestra “Signum” di Ginosa. Mercoledì 25 aprile hanno preso parte ai campionati Provinciali di Ginnastica Aerobica e Step tenutisi a Taranto. Splendido il risultato. Le giovani ginnaste hanno infatti conquistato un 2° posto nella gara di Step a squadre ed un 3° posto nella gara di Aerobica a squadre. Le piccole campionesse, Federica Salluce, Gloria Mastrodomenico, Cristina Pizzulli, Fiorella Pizzulli, Maria Lucia Calabrese, Floriana Leone, Valentina Vizzielli, Luciana Vizzielli, hanno segui- to con serietà e dedizione mesi di allenamento e di preparazione atletica, guidate dalla loro insegnante, la Prof.ssa Giuliana Sannelli, con la collaborazione del presidente della Società Sportiva SIGNUM, Prof. Giovanni Semeraro. Le atlete si sono qualificate per i Campionati Regionali di Ginnastica Aerobica e Step, che si terranno a Bari il prossimo 2 giugno. Nella stessa giornata, sempre a Taranto, le atlete agoniste, insieme ad altre allieve della SIGNUM, Valentina Trovisi, Stefania Bianco, Angelica Duca, Dora Caponio, Marilena Principe e Anna Maria Ricciardi hanno partecipato, al seguito dei Campionati Provinciali, ad uno spettacolo danzante ”PERFORMANCE”. Numerosa la partecipazione delle Associazioni sportive della Provincia, oltre 600 atleti, che si sono esibiti in varie ed originali coreografie di Hip-Hop, Funky, Step e Ginnastica Aerobica. Allora non ci resta che fare un grosso in bocca al lupo alle nostre atlete e sperare magari in una vittoria in quel di Bari. Le premesse, a giudicare dai risultati sino ad ora conseguiti, sono buone. Forza ragazze! Rosamaria Busto 44 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi sportivi TERZA CATEGORIA / Tre pareggi nelle ultime tre gare Ginosa, abbonamento alla “ics”: la mente va ai play-off I biancazzurri non sanno più vincere e nelle ultime tre gare raccolgono solo tre punticini che assicurano la disputa dei play-off (semifinale contro lo Sporting Mottola), attraverso i quali si cercherà la promozione in Seconda Categoria. Domenica, intanto, ultima gara al “Miani” dove sarà di scena il Palagiano, per poi chiudere la stagione regolare in trasferta contro l’Arsenal Sava. Il Ginosa non sa più vincere: l’ultima vittoria risale al 1° aprile nella gara interna contro l’Ausonia. Da allora quattro pareggi di fila che hanno fatto scivolare i biancazzurri in quarta posizione, con la mente proiettata già ai play-off che, calcoli alla mano, vedranno i ginosini affrontare in semifinale lo Sporting Mottola. Nelle ultime tre gare, gli uomini del tecnico Giosuè guadagnano tre pari (due 0-0 al “Miani” contro Scintille Grottaglie ed Arsenal Sava e un 2-2 in trasferta contro il modesto Olimpia Crispiano). Nella gara interna contro il Grottaglie, i biancazzurri si dimostrano poco determinati contro un avversario organizzato e ben messo in campo e ne vien fuori un match blando e poco piacevole. La gara viene combattuta soprattutto a centrocampo ed azioni degne di nota non se ne vedono. Alla fine uno 0-0 che, per quel poco visto in campo, sembra un risultato giusto. Nel recupero della 13a giornata, ci si attendeva un risveglio da parte del team ginosino ed invece ne esce fuori un altro pari a reti bianche. Questa volta i biancazzurri si dimostrano più decisi e grintosi ma sottoporta risultano poco incisivi. Al 15’ Minerva, ben servito da Petrelli, supera il portiere in uscita con un pallonetto ma un difensore salva sulla linea di porta. La reazione ospite si registra tre minuti dopo con un tiro liftato dal limite che chiama Larocca ad un non facile intervento. Il Ginosa insiste ed al 27’ un bolide dal limite di Lapiscopia vede la sfera colpire la parte alta della traversa, mentre al 32’ l’estremo difensore ospite respinge con bravura un calcio piazzato dal limite di Petrelli. Nella ripresa la musica non cambia, con i biancazzurri protesi in avanti alla ricerca del successo. Al 39’ il portiere ospite sale in cattedra neutralizzando prima una rasoiata dal limite di Papapietro e sulla respinta il tap-in ravvicinato di Lapiscopia. L’ultima occasione vede protagonista Lovecchio che da buona posizione ed a porta quasi spalancata spedisce clamorosamente a lato. Un altro 0-0 che fa esplodere la contestazione dei supporter ginosini. Domenica scorsa, invece, pareggio rocambolesco in quel di Crispiano contro il fanalino di coda. In vantaggio per 2-0, il Ginosa si fa rimontare da un avversario mai rassegnato e determinato. La prima frazione vede il vantaggio ginosino giungere alla mezzora con Papapietro che, dopo aver dribblato un paio di difensori, infila il portiere con un perfetto diagonale. La ripresa si apre con il raddoppio ospite al 10’ che vede Guida andare a segno su classica azione di rimessa. A quel punto la gara sembra chiusa ed invece, cinque minuti dopo, il Crispiano la riapre accorciando le distanze sugli sviluppi di un corner (difesa ginosina non esente da colpe). Galvanizzati dal gol, i padroni di casa crescono ma i biancazzurri tengono bene il campo. Al 25’ il Ginosa si vede annullata una rete di Guida per un presunto fallo di Scorpati sull’uscita del portiere. I biancazzurri, poi, sciupano almeno tre-quattro palle-gol nitide per chiudere l’incontro e come succede spesso nel calcio al gol sbagliato segue il gol subito. Così al 45’ il Crispiano pareggia ed invece di tornare a casa vincenti, si torna con un altro pari che lascia molto amaro in bocca. Con il primo ed il secondo posto irraggiungibili, non resta che onorare le ultime due gare (Palagiano al “Miani” ed Arsenal Sava in trasferta) cercando di riacquistare tenuta atletica e mentalità giusta per affrontare i play-off, attraverso i quali si potrebbe approdare in Seconda Categoria. 23ª giornata (22/04/07): Ginosa-Scintille Grottaglie 0-0; Sporting Mottola-Real Statte 1-4. Recupero 13ª giornata (25/04/07): Ginosa-Arsenal Sava 0-0. Risultati 24ª giornata (29/04/07): Aldo Demitri Maruggio-Real Lizzano 3-0 a tavolino; Arsenal Sava-Anspi Talsano 1-3; Ausonia-Sporting Mottola 0-0; Olimpia Crispiano-Ginosa 2-2; Scintille Grottaglie-FC Grottaglie 1-0; Palagiano-Paolo VI 3-0 a tavolino. Ha riposato: Real Statte. Classifica: Real Statte 54; Anspi Talsano 53; Sporting Mottola 49; Ginosa 45; Scintille Grottaglie 35; Ausonia 33; Paolo VI 31*; Palagiano 25; Aldo Demitri Maruggio 22; FC Grottaglie 20; Arsenal Sava 16; Olimpia Crispiano 14; Real Lizzano 13*. *Paolo VI e Real Lizzano si sono ritirati dal campionato. Prossimo turno (06/05/07 ore 16,00): Ginosa-Palagiano; FC Grottaglie-Olimpia Crispiano; Paolo VI-Arsenal Sava 0-3 a tavolino; Real Lizzano-Scintille Grottaglie 0-3 a tavolino; Real StatteAusonia; Sporting Mottola-Aldo Demitri Maruggio. Riposa: Anspi Talsano. Ultima giornata (13/05/07 ore 16,00): Aldo Demitri Maruggio-Real Statte; Anspi Talsano-Paolo VI 3-0 a tavolino; Arsenal Sava-Ginosa; Palagiano-FC Grottaglie; Olimpia Crispiano-Real Lizzano 3-0 a tavolino; Scintille GrottaglieSporting Mottola. Riposa: Ausonia. Domenico Ranaldo eventi sportivi CALCIO A CINQUE: La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 45 Concluso il campionato di serie C2 con il TEAM GINOSA che ottiene altre due sconfitte e chiude nelle retrovie della classifica. Cala il sipario su questo campionato che non ha regalato grosse soddisfazioni agli uomini di Mister Noia che hanno disatteso ogni buon proposito creato ad inizio stagione quando la squadra andava a gonfie vele e sembrava aver trovato il bandolo della matassa e soprattutto un gioco e uno spirito di gruppo che faceva ben sperare per il resto della stagione. E invece dopo le belle prestazione ci si è subito rituffati nella triste realtà di dover affrontare un campionato fatto di delusioni, nervosismo, scarsa concentrazione, mancanza di gioco e soprattutto tante sconfitte. Risultato, un terzultimo posto che difeso a denti stretti, con un sol punto di vantaggio sul Palagiano, ha impedito di far sì che le due compagini ginosine chiudessero a braccetto il loro campionato dato che il PARMA CLUB ha chiuso all’ultimo posto la sua stagione. Per la cronaca il TEAM GINOSA ha affrontato le sue due ultime gare contro formazioni di tutto rispetto come la capolista, nonché vincitrice del campionato, NOCI C5 che si è imposta al Palazzetto dello Sport con il punteggio di 9-3, e nell’altra gara, l’ultima di campionato, ha affrontato il CASTELLANA, che ha perso il treno dei playoff per un solo punto a discapito dell’HELLAS BRINDISI, uscendone sconfitto per 30. Non di certo ci si augurava che nelle due ultime gare la formazione locale compisse dei miracoli guadagnando qualche altro punto in classifica, ma almeno si è visto una punta di orgoglio che ha portato la compagine ginosina a combattere allo stesso livello nella prima mezz’ora contro la capolista prima di soccombere nella ripresa sotto i colpi di giocatori esperti e cinici. Deve senz’altro essere uno dei punti di partenza da cui ricominciare la nuova stagione cercando di pianificare le proprie mosse speranzosi di poter affrontare un campionato in modo da poter combattere fino alla fine alla conquista di un posto utile per il salto di categoria dando così un senso alla propria stagione e soprattutto regalare soddisfazioni a chi, Presidente in testa, si adopera puntualmente ogni anno per far si che si affronti il campionato nel miglior modo possibile dal punto di vista organizzativo chiedendo ai calciatori di avere più senso di responsabilità e rispetto nei confronti di chi li sostiene moralmente ed economicamente e soprattutto la possibilità, almeno una volta, di vivere una stagione da protagonisti. Lasciandoci per questa stagione ricordiamo ai lettori e agli appassionati di calcio a cinque che le semifinali dei playoff vedranno affrontarsi, in gara unica e in casa della miglior piazzata, il BRUNDA C5 contro l’HELLAS BRINDISI e il sorprendente LATERZA contro il NADIR PUTIGNANO, le vincenti poi si affronteranno sempre in gara unica per la finale che dovrà sancire chi si guadagnerà la possibilità di un eventuale ripescaggio nel campionato di serie C1 per la prossima stagione. MARINO MENZELLA Arrivederci alla prossima stagione RISULTATI E CLASSIFICA: 29^ GIORNATA BRUNDA C5 – HELLAS LATERZA - FUTSAL KING NOCI 2006 – PARMA CLUB MARTINA - FASANO NADIR - CASTELLANA PALAGIANO - MANDURIA SPORT 2000 - MASSAFRA TEAM GINOSA – NOCI C5 30^ GIORNATA CASTELLANA-TEAM GINOSA FASANO – BRUNDA C5 FUTSAL KING – PALAGIANO HELLAS – NADIR MANDURIA – SPORT 2000 MASSAFRA – NOCI 2006 NOCI C5 – LATERZA PARMA CLUB – MARTINA 10 - 4 8- 5 8- 4 2- 2 2- 1 7- 5 10 - 2 3- 9 3- 0 4–8 7-7 2-9 5-4 6-3 4–2 4-5 CLASSIFICA NOCI C5 70 BRUNDA C5 69 LATERZA 60 NADIR 60 HELLAS 56 CASTELLANA 55 NOCI 2006 48 FASANO 45 MASSAFRA 42 MARTINA 42 MANDURIA 37 FUTSAL KING 29 SPORT 2000 24 TEAM GINOSA 23 PALAGIANO 22 PARMA CLUB 11 NOCI C5 PROMOSSO IN C1 AI PLAY OFF : BRUNDA C5-LATERZANADIR-HELLAS 46 La Goccia n. 9 - 5 maggio 2007 eventi sportivi La famiglia Logos trasloca Giovedì 26 aprile inaugurazione della seconda struttura che ospita otto minori presi in custodia dalla Cooperativa Logos che, a differenza della prima, hanno partecipato con entusiasmo al “trasloco”, come ha sottolineato il responsabile del progetto, Carlo Leobardi: «Il motivo iniziale di questo trasloco è stato la mancanza di spazio. Infatti, per la ricerca del nuovo alloggio questo è stato uno degli elementi che hanno funto da filtro assieme alla centralità e ovviamente alle normative di sicurezza». La nuova casa sita in via Liborio Romano si distribuisce su tre livelli e vede al primo piano la mensa, mentre al secondo e al terzo ci sono le camere per gli ospiti: «Ovviamente un occhio di particolare riguardo è stato porto per la privacy di ogni singolo ospite» ha aggiunto Leobardi. «Le finalità del progetto Logos rispondono ad una normativa sull’affidamento dei minori in alternativa all’affidamento sociale. Essendo stati chiusi gli istituti che fino a qualche anno fa accoglievano questi minori, un’alternativa è l’affidamento alle case-alloggio come questa. - ha spiegato Carlo Leobardi – I minori che questa tipologia di strutture può accogliere provengono sia da sentenze civili che penali». «Il progetto nasce nel 2002 per rispondere a esigenze già esistenti sul territorio ginosino – ha così illustrato il responsabile del progetto Logos – Si volle far ritornare nel proprio contesto una minore che era stata allontanata. Col tempo abbiamo visto che diverse erano le richieste della comunità, anzi che erano maggiori alle nostre iniziali previsioni». Numerosi e vari sono i collaboratori del progetto Logos, tra i quali il responsabile ha ricordato la coordinatrice Pina Malagnini, l’assistente sociale Milvia Renna e « Tantissimi altri che con passione seguono il progetto». «In teoria in questa struttura possono essere accolti i minori non solo della comunità locale, anche se il vero motivo della loro esistenza è dare la possibilità a quei minori di non allontanarsi dal proprio territorio. Ci sono dei particolari casi in cui però è funzionale l’allontanamento del minore dal proprio territorio, infatti abbiamo anche ospitato una minore di Laterza». I membri della cooperativa Logos, a cui sono stati affidati diversi minori, hanno preso a cuore il progetto e sono diventati una vera famiglia per quei ragazzi, avvertendo la necessità di accompagnare gli stessi anche nella maggiore età « Ma ci siamo radicati e più il tempo passa e più ci radichiamo nel territorio, divenendo anche per tanti cittadini un punto di riferimento sempre aperto alle esigenze del territorio e alle sue proposte» ha commentato Leobardi. «Tra i nostri obiettivi figura certamente anche una maggiore integrazione con le risorse presenti nella nostra comunità poiché questa è fertile di iniziative ed energie utili alla crescita della casa stessa. – concludendo Leobardi – A differenza della prima inaugurazione questa ha un valore aggiunto notevole poiché evidenzia il carattere familiare del nostro progetto ed è proprio con questi ospiti che richiediamo alle istituzioni una maggiore collaborazione per non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi». Il vicesindaco ginosino, Felice Vizzielli, presente anche lui all’inaugurazione avvenuta sotto la pioggia , ha così commentato: «In questi casi è la struttura che si avvicina alla comunità, come anche è l’istituzione che si avvicina a questo tipo di attività sociali». «L’amministrazione ginosina è sempre stata vicina all’esigenze dei più deboli quindi anche dei minori – concludendo il vicesindaco Vizzielli – La P.A. sosterrà sempre questo tipo di associazioni perché portando alla conoscenza pubblica questa fascia di cittadini si spera di risolvere le loro difficoltà altrimenti non ascoltate dalla comunità». Marilena Surdo GIACOVELLI-SASSI-MONTANARO OVVERO L’APOTEOSI DELLA ZUCCA! Secondo voi è mai accaduto in Italia, in Europa, nel Mondo che si facciano degli studi in onore di un Sindaco, peraltro vivente? Ebbene la risposta è sì: in un Comune pugliese in provincia di Taranto: Ginosa!! La notizia è stata annunciata il 30 Aprile u.s. al Teatro Alcanices dal Coautore del testo, Domenico Luca Giacovelli (non è dato di sapere sull’invito chi è l’autore). Un evento tragicomico di questa portata dovrebbe essere segnalato in tutto il mondo, ma come ginosini ce ne vergogniamo così tanto che preferiamo “affidare” la notizia solo al nostro amato quindicinale locale. Attenzione al titolo: “Genosa fa per sua impresa un Castello, studi in onore di Luigi Montanaro”. Ma Montanaro chi? Ma il Sindaco naturalmente!!!!!! Asteniamoci da ogni ulteriore commento! Il 13 ottobre del 54 d.c. morì l’Imperatore romano Claudio, il suo successore Nerone chiese a Seneca di scrivere l’elogio funebre ufficiale che lo stesso Nerone avrebbe pronunciato durante i funerali. Seneca scrisse il “Ludus de morte Claudii”, una operetta non filosofica, molto caustica e irridente (d’altronde Ludus sta per scherzo o gioco), secondo lo storico greco Cassio Dione il titolo dell’opera in greco era: Apokolokyntosis. Apotheosis significa “trasformazione in dio”, mentre Kolokynte significa “zucca”, nella fattispecie “trasformazione in zucca”, se volessimo dare una terminologia moderna oggi diremmo che Seneca scrivendo L’Apoteosi della Zucca ha utilizzato l’espressione idiomatica: infinocchiatura. Ecco come gli scrittori hanno trattato in passato gli IMPERATORI (in questo caso due imperatori contemporaneamente)! Oggi i tempi sono cambiati, oppure siamo di fronte ad una nuova versione dell’Apokolokyntosis senecana? Temiamo di no, ed allora ben venga per noi poveri ginosini “Genosa fa per sua impresa un castello” ovvero, comunque, l’APOTEOSI DELLA ZUCCA!!!! Con affetto: Seneca junior