newsfax flash n.4 - assises maroc

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newsfax flash n.4 - assises maroc
N.4
NewsF@x
13 marzo 2013
Flash
CONFINDUSTRIA ASSAFRICA & MEDITERRANEO
SPECIALE
Assise Nazionali dell’Industria del Marocco
Tangeri, 20 febbraio 2013
Obiettivo 2016: un Marocco industriale grazie allo sforzo corale di tutto il Paese
È un Marocco industriale e con una chiara visione di medio periodo quello emerso nel corso della terza edizione delle Assise Nazionali dell'Industria del Marocco, aperte il 20 febbraio 2013 a Tangeri da Re Mohammed VI, alla presenza dell’intero Governo del Paese e
di oltre 1200 imprese e istituzioni nazionali ed estere tra cui, unica Organizzazione imprenditoriale italiana, Confindustria Assafrica & Mediterraneo.
Il Ministro dell'Industria, del Commercio e
delle Nuove Tecnologie, Abdelkader Amara - presentando i risultati ottenuti a livello di export e di occupazione nei primi 4
anni di attuazione del Piano Nazionale
dell’Industria 2009/2015 – ha infatti annunciato che ai 6 settori di intervento del
Piano (agroalimentare e pesca, tessile/cuoio, elettronica, automotive, aeronautica e aerospaziale, offshoring) si aggiungeranno altri 6 settori con elevato potenziale di
crescita: chimica, para-chimica, farmaceutica, metallurgia, meccanica ed elettromeccanica. In particolare nel comparto chimico saranno sviluppate 15 filiere, che contribuiranno ad aumentare il fatturato del settore da 50 a 150 miliardi di Dirham (da 4,5 a
13,5 miliardi di euro circa) e a far crescere il PIL del comparto da 16 a 47 miliardi di Dirham (da 1,4 a 4,2 miliardi di euro circa).
All’appuntamento di Tangeri –uno dei due centri di sviluppo industriale del Marocco insieme a Casablanca- il settore privato marocchino è stato rappresentato dalla Presidente della Confederazione Generale delle Imprese del Marocco (CGEM), Miriem Bensaleh, che ha
presentato le misure adottate dalla CGEM nel quadro del Piano Nazionale per l’Industria
per rafforzare la competitività delle PMI marocchine, promuovere l’internazionalizzazione,
migliorare il business climate e sostenere la formazione. Formazione e PMI sono i temi dei
due accordi firmati tra il Governo e la CGEM in occasione delle Assise, cui si aggiungono
ulteriori 5 accordi di programma siglati dal Governo con
le Associazioni imprenditoriali di settore (vedi Flash settoriali) e con altri operatori economici e finanziari.
Miriem Bensaleh ha anche sottolineato l'importanza del
Partenariato Pubblico-Privato "per posizionare insieme il
Marocco come Paese industriale in grado di svolgere un
ruolo sulla scena economica regionale ed globale". "E’ il
momento di rafforzare la nostra base industriale con duplice approccio, l'esportazione e la domanda interna" ha
aggiunto Bensaleh.
Sempre più forte, infatti, la volontà delle imprese marocchine di internazionalizzarsi e l'obiettivo -testimoniato dalle imprese stesse nel corso delle Assise- è il rafforzamento e
l’ampliamento della loro presenza sui mercati dell’Africa, non solo francofoni.
All’Africa guardano anche altri attori del Sistema Paese. Le banche marocchine, ad esempio, che -per voce di Othman Benjelloun, Presidente dell'Associazione Professionale delle
Banche del Marocco (GPBM)- fanno sapere che ci sono accordi già in essere tra banche
marocchine e banche dell’Africa sub-sahariana per supportare l’internazionalizzazione delle imprese in quest’area, confermando l’impegno del sistema bancario per l'attuazione
del Piano Nazionale dell’Industria. Ma anche la compagnia aerea di bandiera, Air Maroc,
che da Casablanca serve con voli diretti tutte le capitali dei Paesi dell’Africa occidentale
fino a Luanda.
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Piano Nazionale dell’Industria del Marocco - Flash settoriali
C’è il settore che guarda all’Africa subsahariana, quello che cerca di consolidare la propria posizione sul mercato interno e quello che cerca nuovi clienti, diversificando prodotti e servizi.
Flash sui settori del Piano Nazionale dell’Industria del Marocco.
"Gli ultimi anni non sono stati facili per le industrie metallurgiche,
meccaniche ed elettromeccaniche. Nel 2013 puntiamo sulle esportazioni in Africa subsahariana" ha dichiarato Souiri AbdelMetallurgia,
hamid, Presidente della Federazione del settore (FIMME) nel corso
meccanica,
delle Assise dell’Industria del Marocco, durante le quali la FIMME ha
elettromeccanica
firmato un memorandum d'intesa con il Ministero delle Attività Produttive per la predisposizione di un contratto di programma per il
settore.
Elettronica
Aeronautica
Agroalimentare
Industria
farmaceutica
Offshoring
Tessile
La diversificazione dei mercati di sbocco è invece l’obiettivo dell’elettronica, settore
finora focalizzato sull’export verso la Francia e che ha subito più di altri la crisi della zona
euro e il conseguente calo degli ordini. "Abbiamo deciso di invitare più committenti stranieri a venire in Marocco", ha detto Hassan Zine El Abidine, Segretario Generale
dell’Associazione dell’Elettronica (ASEL) "e vogliamo accrescere il valore aggiunto dei nostri prodotti, posizionandoci su una fascia di prodotti dove è la concorrenza asiatica è minore".
Crescita a due cifre per l’industria aeronautica nel 2012: un +15%
che dovrebbe ripetersi anche nel 2013, secondo Bruno Ibounenc,
Direttore Generale e Vice Presidente del Raggruppamento delle imprese marocchine dell’aeronautica e dell’aerospaziale-GIMAS.
"L’aeronautica marocchina ha un’ampia visibilità internazionale. Attualmente stiamo lavorando con i maggiori operatori del settore, che
hanno dato slancio al settore" ha aggiunto Ibournenc.
L'industria agroalimentare resta un settore al di sotto del suo potenziale, rappresentando
solo il 4% del PIL del Marocco contro il 16% dell'agricoltura. Due gli obiettivi del 2013 per
Amine Berrada Sounni, Presidente della Federazione Nazionale dell’Agroalimentare
(Fenagri), in vista della liberalizzazione del settore prevista entro i prossimi 5 anni: "il primo è un contratto di programma con il Ministero dell'Industria e il secondo l’avvio
di un dibattito sulla tassazione che colpisce il settore per liberare il potenziale
dell’agroalimentare marocchino".
L'industria farmaceutica ha ottenuto il 6% di crescita negli ultimi
5 anni. Il calo dei prezzi dei medicinali e la bassa competitività delle
esportazioni
preoccupa
però Omar
Tazi,
ex
Presidente
dell’Associazione marocchina dell'Industria Farmaceutica (AMIP),
che nel corso delle Assise ha firmato un contratto di programma
con il Governo che include una serie di misure per migliorare la
competitività e l’export del settore.
L’offshoring ha registrato una crescita sostenuta nel 2012, di circa il 4% per un fatturato di quasi 7,3 miliardi di Dihram di export e 5.000 nuovi posti di lavoro. "L'attività è
favorita dalla tendenza verso l'outsourcing di alcuni servizi" dice Youssef Chraïbi, Presidente di una delle Associazione di settore (AMRC) "ma per mantenere le posizioni acquisite -come la quella di leader sul mercato francese- puntiamo sulla proroga degli incentivi
fiscali, sulla qualificazione delle risorse umane e sulla diversificazione degli investimenti. Importante anche l’allineamento alla normativa europea in materia di protezione dei
dati personali". In occasione delle Assise AMRC e APEBI -altra Associazione settorialehanno annunciato la creazione di una piattaforma elettronica comune per raccogliere tutti
dati i del settore.
Per far fronte alla crisi del mercato europeo, l'Associazione marocchina per l'Industria e abbigliamento (Amith) punta sulla domanda
interna, di circa 40 miliardi di dirham. “Non dobbiamo lasciare questo mercato nelle mani dei turchi e cinesi” ha sottolineato Mustafa
Sajid, Presidente di Amith. "Una strategia di riposizionamento globale del settore basata su tre comparti principali: moda e abbigliamento, abitare e tessuti per la casa e tessuti tecnici e innovativi (in collaborazione con i produttori del settore automobilistico e aerospaziale)".
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Automotive
La crisi europea non ha impattato fortemente sul settore automobilistico marocchino ma, per far fronte alla fluttuazione della domanda esterna, l'Associazione marocchina dell'Industria e del Commercio dell’Auto (Amica) ha avviato una strategia di integrazione
settoriale. "Il Marocco dovrà attrarre specialisti di diverse filiere
dell’automotive, per diventare un polo integrato in grado di soddisfare le esigenze dei produttori" ha sottolineato Hakim Abdelmoumen, Presidente di Amica.
"Da migliorare l’accesso ai finanziamenti attraverso la creazione di un fondo pubblicoprivato dedicato al settore" ha aggiunto Abdelmoumen, esprimendo la volontà
dell’Associazione di ristrutturare il Centro Tecnico per garantire una maggiore capacità di
ricerca e sviluppo e di collaudo e annunciando che un contratto collettivo per il settore
automobilistico sarà presto negoziato con i sindacati.
Industrie
della pesca
Il 2012 è stato un anno piuttosto buono per il settore, con una crescita di quasi il 20%,
che si potrebbe ripetere nel 2013 secondo la Federazione delle industrie di trasformazione
e valorizzazione dei prodotti della pesca (Fenip). "L’implementazione del Piano di settore,
che si propone di sviluppare l'acquacoltura aumentando la capacità del settore dalle attuali
500 t a 200.000 t nel 2020, è però in forte ritardo" ha dichiarato Sentissi Hassan, Presidente della Fenip. "Attualmente è di circa 1,6 miliardi dollari il fatturato esportato, che potrebbe salire a 3 miliardi di dollari l'anno, affrontando alcuni limiti del settore come
l’obsolescenza della flotta, la bassa capacità di immagazzinamento e il divieto di pesca oltre le 10 miglia" ha aggiunto.
Altri settore d’interesse
Energia
Il Marocco è il maggiore consumatore di energia del Nord Africa e
dipende dall’import per circa il 93% del suo fabbisogno. Petrolio, carbone, gas sono le principali fonti di energia, seguite dalla produzione
idroelettrica. Per ridurre la dipendenza dall’estero e accrescere la
produzione complessiva, il Marocco punta sulle energie rinnovabili
che entro il 2020 dovrebbero coprire il 42% della produzione, che a
quella data si prevede aumenterà fino a 14.580 MW rispetto ai 5.292
MW del 2008 per soddisfare la crescente domanda.
Edilizia
Nel 2012 le attività di costruzione hanno visto rafforzarsi il trend positivo iniziato a metà
2011, guidato dai numerosi progetti di social housing e di edilizia residenziale.
Infrastrutture
di trasporto
Crescita economica significa anche aumento del traffico di merci e
persone, sia all’interno del Paese che da e verso l’estero. Per accrescere l’efficienza dei trasporti il Marocco ha dato avvio nel 2008 ad
un grande piano di ammodernamento infrastrutturale del Paese,
con l’apertura di numerosi cantieri e per un investimento complessivo 18 miliardi di dollari nel periodo 2008-2012.
Si segnalano in particolare la linea ferroviaria ad alta velocità Rabat-Casablanca, la tranvia di Casablanca e il porto di Tanger Med, che diventerà una delle principali piattaforme
logistiche del Mediterraneo. Anche grazie al nuovo porto, Tangeri sta diventando il secondo polo di sviluppo economico del Marocco.
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