Gemonio Informa n. 11 - dicembre 2013 - inserto

P r opo s te Nu ove” è formato da: Cataldo Addamo, Avezzani Riccardo,
Il gruppo “P
Colombo Marialuisa, Corda Giuseppe, Franzetti Antonio, Franzetti Linda, Lodi Paolo,
Mancini Teodoro, Martinoia Franco, Ravani Guelfo.
M I N O R A N Z A
C O N S I D E R A Z I O N I S U L F U N Z I O N A M E N T O D E L CO M U N E
Dopo tre anni di impegno in
qualità di consigliere comunale di minoranza sento il dovere di far conoscere le mie opinioni sull’andamento dei lavori.
Anche se con qualche lacuna comincio a vedere
con chiarezza, grazie anche all’aiuto del gruppo
che rappresento, il lavoro che un’amministrazione funzionante dovrebbe fare per la comunità.
L’amministrazione di un comune potrebbe essere, grosso modo, parificata ad una famiglia
dove i genitori (gli amministratori) non possono
vivere alla giornata ma devono programmare e
pianificare il futuro adottando decisioni in funzione degli obiettivi da raggiungere.
Perciò, chi si assume la responsabilità di decidere e di governare, deve fare scelte in funzione
alle priorità e alle mete che si sono prefisse tenendo presente anche eventuali imprevisti.
Non mi sembra che questa sia la situazione dell’Amministrazione gemoniese, vedo infatti il suo
procedere alla giornata, senza disegno preciso,
senza una meta prestabilita da raggiungere ponendo come scusanti solo ragioni di ordine economico.
Faccio alcuni esempi per meglio chiarire il mio
pensiero:
• I vigili sono stati accorpati prima con Cittiglio, poi con Cocquio, poi ancora con Azzio infine con Gavirate non con lo scopo di offrire un
servizio migliore ma soltanto per spendere
meno col risultato opposto di “spendere di più”
perché ogni trasferimento comporta la perdita
di investimenti pagati che vanno a beneficio dei
comuni lasciati;
• Il centro storico ogni giorno sempre più deserto senza che il comune avanzi una proposta,
un tentativo, un’idea tendente a fermare la situazione di impoverimento, di spopolamento e
di abbandono (a meno che non intendano un
progetto le feste in piazza!!);
• Il PGT è lo strumento basilare per lo sviluppo
di un paese e deve essere realizzato alla luce del
sole ascoltando ed accettando anche il parere
del maggior numero di interessati. Invece è stato
elaborato fra intimi tenendo conto soprattutto
delle richieste degli amici con il risultato finale
di un Piano pieno di incongruenze e di conflitti
di interesse;
• Per quanto riguarda i Servizi Sociali ( set-
tore sempre importante ma ancor più in questo
periodo di crisi economica e occupazionale)
sembrava all’inizio ci fosse una certa apertura e
si era costituita una Commissione (con tante
promesse dell’Assessore delegato),della quale
fanno parte i Medici di base e il Parroco. Ebbene
questa importante Commissione non viene convocata dal Marzo 2012, le promesse sono scomparse com’è scomparso l’Assessore;
• Lo stesso discorso vale per il Museo Bodini
dove, visto che le pur lodevoli iniziative dellaCommissione cultura, non sono sufficienti a
farlo vivere come dovrebbe considerato l’altoValore dell’istituzione. Per rilanciarlo l’Amministrazione comunale ha adottato una soluzione rivoluzionaria: il Museo resterà chiuso da Dicembre fino alla fine di Febbraio 2014!!!
- Alla domanda del perché questa situazione
viene risposto che è una questione di soldi.
• Così, per avere più soldi, la TARES viene più
che raddoppiata senza tenere conto dello spirito della legge che prevede di fare pagare di
più chi produce più rifiuti e chi maggiormente
inquina, anzi, è prevalsa la tesi di far pagare di
più a tutti e ad alcuni più degli altri come i pochi
piccoli negozi, bar e artigiani rimasti a Gemonio.
È pur vero che in questi ultimi anni vi è stata una
riduzione dei trasferimenti dallo Stato ma
è anche vero che una Amministrazione non può
limitarsi a lamentarsi ma deve adoperarsi a ricercare le risorse in altro modo per portare
avanti i progetti che si era prefissata.
Teodoro Mancini
capogruppo “Proposte Nuove”
M I N O R A N Z A
F i n al m en t e i l P G T
L'approvazione del Piano di
Gestione del Territorio si è
fatta attendere per molto
tempo, ma finalmente
anche Gemonio ha una
nuovo strumento di riferimento per la sua
espansione futura.
Il piano è un insieme di varie regole che non riguardano solo le costruzioni, ma anche l’ambiente, i servizi del sottosuolo (es: acquedotto,
telefonia via cavo, ecc.), i parcheggi e tanto
altro.
Qualcuno è riuscito a definirlo “cervellotico”,
ma per quanto ci riguarda lo definiamo preciso
e approfondito.
Per comprendere a fondo questo piano è necessario leggerlo anche se è molto lungo e complesso. Ci siamo rivolti all’Ufficio Tecnico
comunale per chiedere alcuni chiarimenti e abbiamo interrogato gli esperti che erano candidati nella nostra lista. Dopo questo studio,
a bb ia mo pre se nt a to be n 2 6 os se rv a zion i che
sono state discusse in Consiglio Comunale e in
gran parte accettate dalla Maggioranza.
Notiamo con disappunto che le altre due liste di
minoranza (“Proposte Nuove” e “Uniti e Presenti”) non hanno presentato alcuna osservazione; ne deduciamo che non hanno una propria
visione d’insieme su come debba svilupparsi Gemonio negli anni a venire.
Nei documenti che abbiamo analizzato, abbiamo trovato alcuni errori e li abbiamo segnalati in Consiglio Comunale. Infatti la crescita
demografica è stata stimata per eccesso: 450
persone in più nei prossimi dieci anni, invece di
300 che è quello che è risultato dalla nostra
stima più precisa. Una bella differenza, visto che
il PGT regola la volumetria che potrà essere costruita negli anni a venire anche sulla base di
questo parametro. Se la stima demografica è
stata calcolata erroneamente per eccesso è
chiaro che anche tutto il fabbisogno volumetrico è stato sovrastimato. Abbiamo quindi chiesto una diminuzione delle volumetrie previste
per le nuove costruzioni, in linea con la nostra
posizione contraria all’eccessiva cementificazione del territorio. In passato infatti si è esagerato in modo evidente, basti vedere la zona alta
della collina. Purtroppo questa nostra osservazione è stata accolta solo in parte.
Le altre nostre osservazioni hanno riguardato: il
miglioramento della viabilità, il NO alla costruzione di una nuova strada nei boschi tra via Bolzano e Via Pedotti, l’introduzione della classe
energetica A al posto della B per le nuove abita-
zioni, vincoli più severi nelle zone commerciali,
migliore distribuzione delle aree destinate ad
edilizia abitativa separandole da quelle destinate
all’industria o al commercio.
Abbiamo accolto con interesse l’introduzione di
un piano per il sottosuolo. La nostra richiesta è
stata quella di introdurre una norma per cui ogni
qualvolta si intervenga sulla sistemazione delle
reti nel sottosuolo venga prevista l’installazione
di una canalina per ospitare la fibra ottica. Questo intervento porterebbe a lungo termine alla
creazione di una rete di proprietà del Comune
che, se data in gestione a terzi, porterebbe introiti nelle casse comunali.
Purtroppo lo strumento del PGT non è sufficiente per rilanciare il mercato edilizio. Infatti
la Maggioranza aveva previsto a bilancio un introito superiore ai 100 mila euro da oneri di urbanizzazione. Questo introito non c’è stato e
probabilmente non ci sarà nemmeno il prossimo
anno. Questa errata stima ha fatto ricadere il nostro Comune nel “Patto di Stabilità” che ci impedisce di spendere soldi se prima non
incassiamo. Tutto ciò ha portato all’aumento
delle tasse comunali: Irpef, Tares, Imu, con il nostro voto contrario.
Questo discorso è abbastanza complesso e non
possiamo affrontarlo in poche righe. Ci limitiamo a osservare i comportamenti dei membri
della Maggioranza: dimissioni, sostituzioni, comparsate sui giornali, ma soprattutto le assenze
ingiustificate dei consiglieri Piva e Miglierina nel
Consiglio Comunale in cui si approvavano l’aumento Irpef e il bilancio di previsione 2013.
È chiaro che qualcosa nella Maggioranza non sta
più funzionando. Speriamo che qualcuno abbia
il coraggio di dare motivazioni plausibili e non
mascherarsi più dietro la solita frase: “motivi
personali”.
Auguriamo buon anno a tutta la cittadinanza.
14/12/2013 - Gru ppo Gemonio2010