solemi02: regionali-z_lombardia-05 <lombardia -5

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Numero Verde
Numero Verde
848-580312
848-580312
E 1,50
ilmercoledìconIlSole-24Ore
I prezzirelativiadaltrecombinazioni
divendita sonoriportatisulSole-24Ore
PosteitalianeSped.in A.P.-D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art.1,c.1,DCB Milano
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER IMPRESE E PROFESSIONISTI
Mercoledì 21 Gennaio 2009 - Anno 3˚- N. 3
www.ilsole24ore.com
FARMACEUTICA
COSTRUZIONI
NORME E TRIBUTI
COSTUME E SOCIETÀ
Rottapharm rilancia
con le biotecnologie
Sicurezza nei cantieri,
patto a tre nel capoluogo
Incentivi della Regione
per veicoli «verdi»
Salvemini: «La cultura
diventi asset per Milano»
Servizio u pagina 5
Sara Monaci u pagina 7
Cristiana Gamba u pagine 13 - 14
Monica Lang u pagina 15
Crescono le domande delle aziende: in regione mancano all’appello 30mila profili specializzati, boom per i periti meccanici
Occupazione. Le iniziative sul territorio
La rivincita delle scuole tecniche
Flessibilità e solidarietà
le strategie anti-crisi
adottate dalle imprese
In controtendenza con il dato italiano aumentano gli studenti iscritti
In Lombardia l’istruzione
tecnica torna a mostrare il suo
appeal. Lo snobismo di qualche
hanno fa, che aveva caratterizzato il sorpasso – a livello nazionale – dei licei, sembra fare qualche passo indietro. E a ridosso
delle preiscrizioni, in occasione dei primi open day nelle
scuole, le famiglie e gli studenti
riscoprono una certa attrazione
per il sapere tecnico.
In regione per il quarto anno
consecutivo gli istituti tecnici
hannomesso asegnounapercentuale di crescita. Si è passati da
31.121 nuove iscrizioni nel 2005 a
32.567 nel 2009 (+5%). Il valore
corrisponde al 40% dei "primini". A livello di popolazione, gli
iscritti al quinquennio, nell’anno
scolastico in corso, sono oltre
133mila, in crescita dell’1% rispettoalloscorsoanno. Contemporaneamente, il 2008 è stato caratterizzato dal primo forte calo di
iscrizioniregistratenelliceoclassico: da oltre 5mila unità a 4.727.
Nonostante il principio di ripresa i tecnici sono ancora insufficienti, e ricercatissimi dalle imprese.SecondounastimadiConfindustria sul territorio lombardo mancherebbero all’appello
più di 30mila diplomati. E per il
prossimo anno permane qualche
timore. «Non vorremmo che le
polemiche sul riordino degli istituti possano incidere negativamente sulle scelte delle famiglie»,hadichiaratoLauraMengoni, responsabile dell’area Formazione e scuola di Assolombarda.
Inchiesta u pagine 8-9
Le preferenze
GIANFELICE ROCCA
ISCRITTI AL 1° ANNO DEL 2008-09: 81.874
Tecnico
Professionale
40%
Scientifico Classico Altro
23%
21%
6% 10%
«È il mix di teoria e pratica
la ricetta del successo»
di Cristiana Gamba
Fonte: Direzione scolastica regionale
«S
I CASI
BRESCIA
VIGEVANO
L’Itis Castelli
Al Caramuel
«vivaio» nostrano i futuri manager
per i super-periti del calzaturiero
Camillo Facchiniu pagina 8
Lara Vecchiou pagina 8
enzaiperititecniciilPaesenonsarebbesopravvissuto». Gianfelice Rocca, 60 anni,vicepresidentediConfindustria con delega all’Education,
va al cuore del problema, spezzando una lancia a favore di
questa specializzazione. E
quando si parla di studi "alti" in
contrapposizione agli studi di
laboratorio storce il naso e di-
chiara: «È una mentalità tutta
italiana: al Mit di Boston i nostri diplomati sono ambitissimi». E sul futuro Rocca afferma: «La crisi economica inevitabilmente produce pragmatismo. Questi profili servono
adesso e serviranno sempre di
più: abbiamo bisogno di tecnici
intermedi internazionalizzati»
u pagina 10
ENERGIA
DINO FRACCHIA
Giù la quota di idroelettrico,
il Pirellone avvia un’indagine
In Lombardia sta diminuendol’apportoenergeticodelle fonti
rinnovabili mentre aumenta quello dei sistemi "tradizionali". In base alle ultime rilevazioni effettuate dalla Regione, relative al 2007,
la produzione idroelettrica – che
rappresenta la quasi totalità
dell’energia alternativa lombarda
– è calata dell’11% rispetto all’anno
precedente. Per contro, è aumentata l’energia standard. Quindi,
se fino al 2006 fa le fonti pulite
rappresentavano il 21% del totale, in un anno la quota è scesa al
17. Su questo problema si concentra dunque il nuovo Piano di azione energetica regionale, approvato lo scorso dicembre. In Lom-
Più spazio ai contratti di solidarietà e, soprattutto, grande ricorso alla flessibilità. Le aziende
lombarde, alle prese con una delle
crisipiù rapidedegliultimidecenni, si attrezzano come possono
per evitare drastiche cure dimensionali, in attesa della ripresa.
Esaurite le cartucce delle soste
lunghe e, soprattutto della cassa
ordinaria (quasi raddoppiato il ricorso all’ammortizzatore salariale nell’ultimo anno), sono sempre
piùnumerosiitavoliapertiegliac-
cordi all’insegna della riduzione
dell’orario di lavoro e dell’estrema flessibilità dei turni.
I casi sul territorio sono numerosi: a Brescia (già un migliaio i
lavoratori coinvolti in accordi di
solidarietà), Lodi e Bergamo sindacati e aziende si stanno ingegnando per tamponare la crisi.
Nel frattempo anche le banche
scendono in campo a sostegno
dei lavoratori, anticipando le erogazioni della cassa.
Servizi u pagina 2
LE PRIORITÀ
Evitare l’effetto domino sui tagli
di Luigi Campiglio
u pagina 2
Erogazioni. Le novità dei bandi 2009
Fondazione Cariplo
apre la caccia ai cervelli
bardia gli impianti idroelettrici
(nella foto una centrale della Valtellina) sono 321, concentrati prevalentemente nel Nord della regione,conunapotenzacomplessiva installata di 5.700 Megawatt (la
maggior parte delle centrali vanno dai 257 ai 229 Mw) e una produzione reale che nel 2006 era superava i 10mila Gwh.
Daunaprimaindaginesulterritoriononrisultachelaloroproduttività sia calata negli ultimi anni.
Questofasupporre,diconoitecnici del Pirellone, che una parte dellerisorsevenganovenduteprobabilmente all’estero, dove verrebbero pagate di più.
Più di 60 milioni di euro a disposizioni del non proft, con
un’attenzione particolare alla ricerca.LaFondazione Cariplo vara la prima tranche dei bandi
2009. Diciotto progetti a sostegno del territorio, come conferma anche l’impegno a realizzare
un vero e proprio "road show",
nei prossimi giorni, nelle principali province lombarde.
Tra le iniziative, in particolare, brilla l’impegno di spesa non
indifferente (circa 4 milioni di
euro)finalizzato alla promozione di progetti internazionali finalizzati al reclutamento di giovani ricercatori. «Vogliamo fare in modo – spiega Gian Paolo
Sara Monaci u pagina 10
Barbetta, responsabile dell’unità strategica per la filantropia
della Fondazione – che la Lombardia sia in grado di attrarre
cervelli dall’estero».
Meneghello u pagina 5
LA SPESA
60
L’impegno in milioni di euro
Per la prima tranche di bandi,
Cariplostanzierà circa 60 milioni
Mobilità. Nel trasporto locale gli utenti lievitano di 22 milioni
ALIMENTARE
NEVE
Burocrazia. Ritardi sul prolungamento
Anno d’oro per tram e bus,
più passeggeri nel 2008
Ocrim riparte
dopo la cura
dimagrante
La caduta delle temperature
spinge il business delle catene:
è boom per Konig e Maggi
Un documento da rivedere
costa 300 giorni alla MM1
Balzo in avanti di 22 milioni
nel numero di passeggeri del trasporto pubblico locale (Tpl)
lombardo. Quelle sul 2008 fornite dalle aziende partecipate sono ancora stime, ma appare chiaro l’incremento registrato da
Atm Milano, dove gli utenti sono passati da circa 619 a 640 milioni, mentre il totale passa da
726 a oltre 748 milioni. L’incre-
mento è generalizzato. Nella
cerchia dei bastioni di Milano,
in particolare, nei primi undici
mesi 2008 sì è registrato un picco di +7,3% di passeggeri. Quasi
43 i milioni di utenti trasportati
a Brescia e oltre 30 quelli di Bergamo. Intanto sono ingenti anche gli investimenti per il rinnovo del parco mezzi. Proseguono, infatti, i test del primo dei 40
nuovi treni "Meneghino" per la
metropolitana. «I nuovi convogli – afferma Marco Pavanello,
direttore marketing e comunicazione Atm – rappresentano un
investimento di 360 milioni».
Intanto, gli operatori (Asstra
e Anav) auspicano un’accisa
specifica sul gasolio e maggiori
risorse dal federalismo.
Sinigaglia u pagina 3
Alessandro Rossi u pagina 6
Gianluca Morassi u pagina 6
VIA MONTE ROSA
Quattromilavisitatoriinduegiorni a Brera,grazieal Caravaggioma nonsolo.
Lapinacotecafesteggia nelmodomigliore ilbicentenario elancia unmessaggio:
Milanoela Lombardia sonoricchi dicapolavori chepossono attrarrevisitatori
etrascinare leistituzioniche leospitano.
Unpo'dimarketing e distar systemspuòfar benealla cultura. Eaisuoi bilanci.
Numero di richieste ogni mille abitanti
1,9
Social card
1 Meno di 30mila richieste per la
social card in Lombardia: 3 ogni
milleabitanti, conilpiccodiPavia,
dove l’incidenza sale al 4,1. Il punto più basso si tocca, invece, a Lecco con 1,9. Rispetto alle richieste, le
ricariche effettuate dall’Inps sono
state 22.203, pari al 75,9% del totale. L’indice lombardo è comunque
molto inferiore a quello nazionale,
parial9,7permille(580milarichieste e 423mila ricariche).
1,6
3,05
2,4
2,7
2,6
3,8
3,1
3,4
4,1
Fonte: elaborazione del Sole-24 Ore Lombardia su dati Inps
2,9
3,4
Il prolungamento della linea M1 della metropolitana verso il nuovo capolinea MonzaBettola si avvia alla fase esecutiva. Tra giugno e luglio, spiegano
dalla controllata del Comune di
Milano, Mm Spa, verranno pubblicati i bandi di gara. Ma tra la
deliberazionedelCipechehadato l’"ok" al progetto definitivo e
la pubblicazione dell’atto sulla
"Gazzetta Ufficiale" sono trascorsi quasi 300 giorni: dal 27
marzo 2008 all’8 gennaio 2009.
Tuttopercolpadiunviziodiforma rilevato dalla Corte dei conti
nella prima stesura del documento, e che ha costretto a un
nuovo passaggio in dicembre
dal Comitato interministeriale.
I lavori dovrebbero iniziare
dal 2010 e proseguire per 4 anni,
in tempo – quindi – per l’Expo
2015.L’intervento“Monzametropolitana” lungo 1,8 chilometri
dall’attuale capolinea di Sesto Fs,
haun costodi 205milioni.
Abiuso u pagina 12
Il Sole-24 Ore Lombardia
Mercoledì 21 Gennaio 2009 - N. 3
Economia e imprese
5
Bandi. Nel programma 2009 della Fondazione stanziati fondi per attrarre ricercatori nella regione
Farmaci. Shopping di Rottapharm che crea un reparto ad hoc
Cariplo a caccia di «cervelli»
Nel biotech l’antidoto
per sconfiggere la crisi
Al via il road show sul territorio per presentare i piani di intervento
MILANO
Un vero "road show" per
incontrare da vicino i protagonisti locali del non profit, ascoltare, valutare i nuovi progetti.
La Fondazione Cariplo, alla vigilia dell’apertura della campagna per i bandi 2009 (oltre 60
milioni a disposizione in questa fase) si trasferisce per la
prima volta direttamente sul
territorio, con un programma
di 14 appuntamenti in tutta la
Lombardia. L’obiettivo è ottenere un coinvolgimento il più
ampio possibile degli enti non
profit regionali, privilegiando
il contatto diretto in un momento difficile per l’economia
e l’intera società civile.
nuovo, mettendo a disposizione una somma di oltre 60 milioni di euro. Al centro dell’attività
dellaprogrammazionefilantropica restano i quattro piloni
"storici" dell’ente presieduto
CONTINUITÀ
Il responsabile Filantropia,
Gian Paolo Barbetta:
«Continuare a fare il proprio
mestiere è il modo migliore
per reagire alle difficoltà»
ONLINE
Disponibili oltre 60 milioni
suddivisi tra 18 progetti
I bandi
Da domani gli schemi
Biodiversità,mobilitàsostenibi- potranno essere scaricati
le, conservazione del patrimonio architettonico, sviluppo dal sito internet dell’ente
dell’housingsociale.Ma,soprattutto, attenzione alla ricerca
scientifica, anche con progetti
innovativi ed estremi, come il
"piano di reclutamento"di giovani ricercatori dall’estero. La
Fondazione vara il primo "pacchetto" di misure per l’anno
da Giuseppe Guzzetti: ambiente,arte ecultura,ricerca scientifica e servizi alla persona. Ma
gli elementi di novità sono numerosi. I bandi 2009 della Fondazione Cariplo (18, in questa
primatranche)sarannopresen-
tati tra la fine di gennaio e la prima metà di febbraio: da domani, però, saranno già disponibili
i testi, scaricabili dal sito internet: www.fondazionecariplo.it.
Nonostantei numerosielementi di novità, Gian Paolo Barbetta, responsabile dell’unità strategica per la filantropia della
Fondazione,sottolinea«soprattutto la continuità col passato,
sia sul fronte delle erogazioni,
che resteranno invariate nel
2009 anche ricorrendo ove necessario al Fondo di stabilizzazione, che sul piano qualitativo.
Il modo migliore per risponderea questa crisi –spiega Barbetta – è continuare a fare il proprio mestiere, ogni giorno.
La Fondazione, da sola, non
può certo risolvere i problemi
della povertà, o rilanciare l’attenzione per i beni culturali italiani. Ma la nostra specializzazione può contribuire a un utilizzodiverso dellerisorse.Iltraguardo da raggiungere non è risolvereilproblema, mamostrare come potrebbe essere risolto
adottando nuovi approcci».
I primi incontri si svolgeranno a Milano, il 27 e il 30 gennaio.
Seguiranno Varese e Como (2
febbraio), Mantova e Cremona
(3febbraio), Verbania e Novara
(4 febbraio), Sondrio e Lecco (5
febbraio), Pavia e Lodi (10 febbraio). «I finanziamenti – spiega Barbetta – verteranno su due
macrolinee, con una decina di
priorità strategiche riconducibili ai 18 bandi. Lo sforzo primarioèfinalizzatoaconvogliarerisorse non tanto sull’hardware,
quanto sul software: vogliamo
spingere sul lavoro di rete, sulla
capacità dei soggetti pubblici e
privati di lavorare e di mobilitarerisorse,creando infrastrutturazioni sociali».
La ricerca
I principali elementi di novità,
però, riguarderanno gli interventi sulla ricerca scientifica.
«Su questo piano– spiega Barbetta– unaparticolare attenzione è concentrata nel tentativo
di agevolare lo sviluppo del capitale umano. Da una parte cercheremo di favorire percorsi di
studioediapprendimentosuperioredalpuntodi vistaqualitativo.Dall’altra,però,vogliamo fare in modo che la Lombardia di-
venti luogo attraente per valide
risorse straniere.
A questo scopo abbiamo stimatounimpegnodispesa dicirca 4 milioni».
I progetti di ricerca saranno
selezionati all’interno delle
areetematiche riguardantiimateriali avanzati, le biotecnologie,la medicinariparativa,il policymaking(efficienzadeisistemi normativi e della pubblica
amministrazione».
La richiesta di contributi dovràesserenoninferiorea100milaeuroenonsuperiore a400mila euro e dovrà presentare un
cofinanziamentodapartedei richiedenti (enti che svolgono ricerca scientifica) per almeno il
30%dei costi.«Puntiamo–spiega Barbetta – a incentivare le
università affinchè attraggano
cervelli stranieri, favorendo la
trasmissione delle conoscenze
e la formazione dei giovani ricercatori.È un tentativo di invertire la logica della migrazione e della fuga di cervelli
all’estero».
M. Me.
www.fondazionecariplo.it
OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO
1
2
3
4
AMBIENTE
ARTE E CULTURA
RICERCA SCIENTIFICA
SERVIZI ALLA PERSONA
1 Educareallasostenibilità
1 Tutelareevalorizzare
labiodiversità
1 Tutelarelaqualità
delleacque
1 Promuovereforme
dimobilitàsostenibile
alternativeall’auto
privata
1 Valorizzareilpatrimonioculturale
attraversolagestioneintegratadeibeni
1 Diffonderelemetodologieinnovative
perlaconservazioneprogrammata
delpatrimoniostoricoarchitettonico
1 Produrreediffonderenuovicontenuti
culturaliattraversoarchivistoriciebeni
librari
1 Migliorarelagestioneel’organizzazione
deglientimusicalieteatrali
1 Creareeconsolidareretiperladiffusione
delleartidalvivo
1 Valorizzarelacreativitàgiovanile
incampoartisticoeculturale
1 Ricercascientifica
inambitobiomedico
1 Ricercascientificae
tecnologicasuimateriali
avanzati
1 Promuovereprogetti
internazionalifinalizzati
alreclutamentodigiovani
ricercatori
1 Tutelarel’infanziaegarantire
ildirittodelminoreavivere
infamiglia
1 Favorirelosviluppodell’impresa
socialeperinserireallavoro
personesvantaggiate
1 Sostenereil“dopodinoi
durantenoi”
1 Diffonderee potenziare
gliinterventidihousingsociale
temporaneoafavore
disoggettideboli
1 Crearepartnership
internazionaliperlosviluppo
Matteo Meneghello
Enrico Minora
MILANO
Un investimento sul futuro.Lastretta del credito e dei
mercati non scoraggia Rottapharm che, anzi, rilancia le
sueambizioni.Ilgruppofarmaceutico di Monza, che negli ultimi anni si è dato una dimensione globale con l’acquisizionedellatedesca Madaus,si rafforza ulteriormente nel ramo
delle biotecnologie, rilevando
parte dell’attività della triestinaLayLineGenomics.Un’operazionepropedeuticaal debuttodiunveroepropriopolobiotech all’interno del gruppo,
una divisione che sta muovendo i primi passi all’inizio di
quest’anno.
«Rilevando per alcuni milioni di euro gli asset fondamentale della Lay Line – spiega Lucio Rovati, vicepresidente del gruppo – ci siamo dotati
del know how necessario per
sviluppare, in casa, una tecnologia per produrre agenti terapeutici ex novo. Questo laboratorio, in pratica un piccolo
spin off universitario, ora ha
le risorse per crescere: questi
asset hanno per noi un enorme valore strategico, in prospettiva futura».
Il gruppo si è messo al lavoro. In queste settimane è stata
costituita Rottapharm Biotech, un vero e proprio reparto
di ricerca interno, che opera
sia nella sede di Monza che nel
laboratorio di Basovizza, in
provincia di Trieste. «Ci siamo immediatamente messi a
lavorare su uno dei nostri targetprincipali – spiegaRovati –:
il trattamento di malattie
dell’apparato muscolo-scheletrico, area nella quale abbiamo
già in cantiere diversi progetti
di tipo tradizionale. Ora, però,
possiamo fare il salto di qualità, e gettare le basi per un futuro sviluppo di farmaci». Il primo step del programma dure-
Investimento. Il laboratorio Rottapharm per le biotecnologie
rà un paio d’anni. «In questo
lasso di tempo – spiega Lucio
Rovati–cercheremodigenerarenuovemolecole da impiegare come possibili agenti terapeutici. Incontreremo sicuramentedifficoltà, probabilmente dovremo sviluppare ulteriormente l’attività, accorpare
i due siti. Un biennio di tempo,
prima di valutare le strategie, è
il minimo: solitamente, in questo settore, si ragiona in un arco di tempo decennale».
Dopo l’acquisizione, nel
2007, della tedesca Madaus
Pharma, oggi Rottapharm
(300 brevetti, 2.500 dipendenti e una presenza in oltre 85 Paesi) è una delle principali realtà farmaceutiche focalizzate
sullosviluppo e commercializzazione di farmaci di derivazione naturale. Nell’ultimo
consolidato il gruppo ha iscritto in bilancio ricavi per 551 milioni di euro, cifra che, alla fine
del 2008, è lievitata ulteriormente, fino a sfiorare i 600 milioni di euro. «Abbiamo da poco portato a termine il piano
di integrazione con la Madaus
– spiega Rovati –: ora siamo
pronti ad altre acquisizioni,
con lo scopo di rafforzarci in
quei mercati dove non siamo
ancora presenti, o dove riteniamo avere una presenza il
più possibile qualificata. Nel
mirino abbiamo due o tre
obiettivi, soprattutto in Francia e in Inghilterra e, al di là
dell’oceano, negli Stati Uniti».
Tutto questo nonostante le
difficoltà della congiuntura
che, anche nel settore farmaceutico, stanno creando qualche preoccupazione. «Le prospettive non sono certamente
rosee – conclude il vicepresidente di Rottapharm –, rispetto alle grandi multinazionali,
però, noi possiamo contare su
una marcia in più. Anche per
il 2009 confermiamo una quota del 10% destinata a R&S.
Inoltre, abbiamo messo a budget un considerevole investimento in personale: qui a
Monza abbiamo un centinaio
di addetti impiegati nella ricerca, nell’anno in corso l’organico aumenterà di un ulteriore dieci per cento».