Guidelines on how to validate LO in GRU courses

Transcript

Guidelines on how to validate LO in GRU courses
Validazione dei risultati di apprendimento nei corsi Grundtvig
di formazione in servizio
Guida
Indice
1.
Introduzione ........................................................................................................................... 3
2.
Validazione dei risultati di apprendimento .............................................................................. 5
3.
4.
2.1
Definizioni ....................................................................................................................... 5
2.2
Background delle politiche europee................................................................................. 6
2.3
Scopo e benefici.............................................................................................................. 6
Strumenti esistenti per valutare ed esplicitare i risultati dell’apprendimento. .......................... 7
3.1
EUROPASS .................................................................................................................... 7
3.2
European Qualification Framework (EQF) ....................................................................... 9
3.3
Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS) ....................... 11
3.4
Formazione professionale continua ............................................................................... 11
3.5
LEVEL 5 ........................................................................................................................ 12
3.5.1
LEVEL5: I principi base .......................................................................................... 13
3.5.2
LEVEL5: la procedura ............................................................................................ 14
Possibili modi per integrare la validazione dei risultati dell’apprendimento all’interno dei corsi
Grundtvig..................................................................................................................................... 15
5.
Raccomandazioni ...................................................................................................... 18
Bibliografia .................................................................................................................................. 19
Letture consigliate ....................................................................................................................... 19
Questo network è stati finanziato con il supporto della Commissione Europea.
Questa comunicazione riflette solamente il punto di vista del partenariato. La
Commissione non si ritiene responsabile dell’utilizzo delle informazioni qui
contenute.
2
Validazione dei risultati di apprendimento nei corsi di Formazione in Servizio
Grundtvig
1.
Introduzione
Ginco è una rete di organizzatori di corsi Grundtvig. Lo scopo della rete è di condividere le
esperienze, di creare e condividere materiali utili, migliorare la comunicazione e la cooperazione
per la qualità della formazione in servizio Grundtvig. Questo è finalizzato a massimizzare lo scopo
delle disposizioni presenti ed aumentare la visibilità e il successo del’azione e dei corsi.
I partner di GINCO hanno creato alcuni strumenti per aiutare formatori ed educatori per adulti
nell’organizzazione di corsi di formazione in servizio di alta qualità. Questo documento
rappresenta uno di questi strumenti. Le linee guida presentate sono il risultato di una continua
esplorazione all’interno della rete GINCO, di possibili approcci e sistemi per validare i risultati
dell’apprendimento nei corsi di formazione in servizio. Questo dovrebbe servire come fonte di
ispirazione, non come una ricetta pronta. Gli approcci alla validazione presentati non costituiscono
un elenco esaustivo – l’elenco sarebbe troppo lungo. I partner GINCO intendono presentare quei
sistemi che sembrano particolarmente pertinenti nel contesto dei corsi di formazione in servizio.
Questo documento è concepito come una risorsa per le persone coinvolte nei corsi Grundtvig in
qualità di:
- policy makers
- organizzatori
- sviluppatori
- educatori/formatori.
Nel settore dell’educazione per adulti il contributo dello staff è decisivo per la qualità della
formazione fornita. Per questo, la programmazione del 2007 riporta che molti Stati hanno posto
poca attenzione alla formazione (iniziale e continua) e allo sviluppo dello status e della carriera dei
formatori per adulti. Lo staff all’interno di questo settore, ha condizioni di impiego varie che vanno
dall’impiego a tempo indeterminato a forme di collaborazione più precarie o da freelance. I
formatori provengono da una varietà di background, hanno incarichi a breve termine o
complementari ad un altro impiego e tendono ad arrivare a questa professione tardi, dopo aver
fatto esperienze di lavoro da qualche altra parte. Questo significa che la formazione fornita allo
staff del settore deve essere particolarmente flessibile e dovrebbe porre un’enfasi particolare allo
sviluppo continuo della professione (continual professional developement - CPD) attraverso corsi
brevi, basati sull’apprendimento sul posto di lavoro e all’introduzione di programmi formativi
piuttosto che sulla formazione di base. L’iniziativa di formazione in servizio Grundtvig è di
particolare importanza per il settore. Contribuisce allo sviluppo professionale degli educatori per
adulti e aggiunge al settore una dimensione europea, nuovi contenuti di apprendimento,
opportunità di fare rete e di condivisione ecc ecc…Questo contribuisce anche allo sviluppo sociale
e personale dei partecipanti in termini di dinamiche di gruppo, di mobilità internazionale e di
contesti multiculturali.
Lo sviluppo di questa guida inizia nell’autunno 2009, durante il primo meeting del progetto
GINCO. I partner di GINCO, con una elevata esperienza nel campo della validazione hanno
lavorato insieme. Dapprima hanno collezionato esempi di sistemi di validazione che sembravano
potenzialmente applicabili ai corsi Grundtvig. Poi hanno analizzato questi sistemi in termini di
3
fattibilità e praticabilità. Infine hanno riassunto i sistemi più pertinenti riunendoli in questo
strumento. I risultati intermedi della discussione sono stati presentati nella conferenza di
Salonicco, tenutasi nel dicembre 2011, che ha riunito circa 70 partecipanti. Questi includevano
esperti nel campo della validazione, delle competenze informali e non-formali provenienti da enti
europei, come ad esempio CEDEFOP, la Commissione Europea e l’EACEA, così come
rappresentanti di università, istituti per la formazione per adulti e le Agenzie Nazionali.
Il focus della guida è rappresentato dai corsi Grundtvig: Corsi di formazione in servizio europei per
formatori e docenti nell’ambito della formazione per adulti. L’elemento comune a tutti i corsi
Grundtvig è il loro carattere internazionale, sia in termini di partecipanti che di formatori. Lo scopo
è di migliorare gli insegnamenti pratici, il coaching e il counselling o le competenze manageriali e
di far conseguire una più ampia conoscenza dell’apprendimento per gli adulti in Europa. I corsi si
basano su programmi di almeno cinque giornate faccia a faccia. Di solito la formazione faccia a
faccia è introdotta da una fase online preliminare e seguita da una fase di trasferimento delle
conoscenze condotta con l’utilizzo di strumenti web. Questo significa che un corso Grundtvig può
durare diverse settimane con un impatto significativo in termini di apprendimento e sviluppo
individuale.
Ad oggi i risultati di apprendimento dei corsi Grundtvig non sono (se non raramente) soggetti a
validazione. Questa è la conclusione a cui sono arrivati i partner di GINCO durante la fase di
sviluppo. La certificazione ed il riconoscimento dei risultati di apprendimento conseguiti dai
partecipanti non è affatto una pratica comune. Gli organizzatori del corso rilasciano un certificato
di partecipazione e alle volte un certificato che attesta il contributo apportato dal partecipante –
raramente collegati al raggiungimento dei livelli di apprendimento. Difficilmente prendono in
considerazione la validazione dei risultati dell’apprendimento, la validazione dello sviluppo delle
competenze o una certificazione fatta da un organismo di istruzione superiore. La validazione dei
risultati dell’apprendimento conferirebbe sicuramente più valore ai corsi di formazione in servizio.
Questo contribuirebbe sia al riconoscimento dello sviluppo professionale dei formatori per adulti
coinvolti (in questo caso come partecipanti) sia della qualità dei corsi.
La validazione dei risultati dell’apprendimento è anche di particolare importanza nell’intero
sistema dell’apprendimento informale e non formale dal momento che questo settore si incentra
sugli adulti che, a distanza di molto tempo dalla loro formazione formale, hanno bisogno di
mostrare lo sviluppo delle proprie capacità e delle competenze sociali e personali acquisite.
Questo è detto chiaramente nel Renewed European Agenda for Adult Learning (Council
resolution 2011/C 372/01), secondo cui, “incoraggiare lo sviluppo di una guida per i sistemi di
apprendimento per tutto l’arco della vita degli individui, in termini di un sistema integrato per la
validazione dell’apprendimento informale e non formale”, dovrebbe costituire un punto chiave.
Inoltre si dice che “organizzare un sistema funzionale per la validazione dell’apprendimento
informale e non formale e la promozione del suo utilizzo tra gli adulti dovrebbe essere parte della
priorità 1 (“rendere l’apprendimento per l’intero arco della vita e la mobilità, una realtà”).
Secondo GINCO, il sistema dei corsi di formazione in servizio Grundtvig offre una struttura ideale
per l’introduzione di un sistema di validazione dei risultati dell’apprendimento nel settore
dell’educazione degli adulti. Questo è vero per due motivi:

4
esiste una ragione intrinseca che spinge gli organizzatori dei corsi Grundtvig a validare i
risultati dell’apprendimento dei partecipanti ai loro corsi. I corsi Grundtvig operano in un
contesto internazionale e, dalla prospettiva dei partecipanti, si svolgono sempre in uno

stato estero. Come può un partecipante dimostrare cosa ha appreso o acquisito durante
questo corso e come può questo essere riconosciuto nel proprio paese di origine? Questo
è palese soprattutto per i formatori per adulti, i quali provenendo da background molto
diversi, beneficerebbero in particolar modo dell’evidenza di un miglioramento
professionale. Un sistema per la valildazione dei risultati dell’apprendimento, quindi,
aumenterebbe considerevolmente il valore di corsi Grundtvig agli occhi dei partecipanti.
Esiste anche un motivo strategico. I partecipanti ai corsi di formazione in servizio
Grundtvig sono educatori per adulti (formatori e docenti) in uno dei settori fondamentali
della formazione non formale ed informale. I formatori che partecipano ai corsi Grundtvig
sperimenteranno il meccanismo di validazione e il valore dato allo sviluppo di competenze
conseguentemente
alla
loro
esplicitazione.
Questi
costituiranno
dei
moltiplicatori/ambasciatori molto efficienti. Inoltre queste persone si trovano nella posizione
migliore per aiutare ad introdurre questi sistemi innovativi nel loro paese e nelle loro
organizzazioni.
Perciò, una delle priorità della rete GINCO è di promuovere e sostenere l’introduzione della
validazione dei risultati dell’apprendimento nei corsi Grundtvig. GINCO cerca di migliorare
l’esperienza degli organizzatori dei corsi riguardo la certificazione, la ricognizione e la validazione
dei risultati dell’apprendimento ottenuti nei loro corsi e di aiutarli a concepire e presentare i loro
corsi sulla base dei risultati dell’apprendimento e delle competenze da acquisire. Questa è la base
per un approccio fondato sulla certificazione e sulla validazione.
2.
Validazione dei risultati di apprendimento
La validazione dell’apprendimento non formale o informale costituisce una priorità dell’Unione
Europea in merito al supporto al settore dell’educazione e della formazione. Le diverse nazioni
europee si trovano in fasi diverse nella creazione di questo sistema di validazione. Alcune hanno
iniziato a strutturare questi sistemi, mentre altre sono soltanto all’inizio. C’è sicuramente un
interesse maggiore nei confronti della varietà delle conoscenze e competenze individuali – non
soltanto di quelle acquisite all’interno delle modalità formali. La ricognizione delle forme di
apprendimento costituisce già una priorità della UE nel settore dell’educazione e della formazione.
Sono già stati usati termini differenti e differenti contesti e con differenti finalità. Quindi, vorremmo
introdurre alcune definizioni sulle quali si basa il nostro lavoro sviluppato.
2.1
Definizioni
In modo semplice, il termine validazione può essere definito come “il processo di identificazione,
valutazione e riconoscimento delle abilità e delle competenze acquisite in contesti formali, non
formali o informali”. Le linee guida CEDEFOP 2009 stabiliscono che la validazione è “la conferma,
da parte di un organismo competente che i risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità e
competenze) ottenuti dall’individuo in contesti formali, informali o non formali, soddisfano criteri
predefiniti e sono in linea con i requisiti di uno standard di validazione. La validazione di solito
porta ad una certificazione”.
Importanti stakeholder e autori della Commissione europea (es. Werquin 2010) 1 affermano che
c’è un po’ di confusione sul termine validazione e si concentrano sull’espressione “riconoscimento
dell’apprendimento pregresso”, che sembra più appropriato. In sociologia il riconoscimento è
1
Werquin, P., dutante la “Observal Final Dissemination Conference”. Brussels: 2010.
5
l’attestazione pubblica dello stato o dei meriti di un individuo (successi, virtù, servizi ecc ecc…)2.
Nel contesto della validazione il termine è utilizzato in modo simile al concetto di approvazione:
“effettuare un riconoscimento dei risultati o dello status della performance” al fine di “ fornire crediti
per gli obiettivi raggiunti”.
I risultati di apprendimento costituiscono delle definizioni di cosa ci si aspetta che uno studente
debba sapere, comprendere o essere in grado di dimostrare dopo il completamento di un
processo di apprendimento (ECTS - EU, 2004). Negli ultimi anni l’attenzione si è concentrata sui
risultati di apprendimento dal momento che non erano disponibili dati attendibili sulla qualità
dell’insegnamento, dell’apprendimento e dei contributi forniti dagli studenti sono stati abbandonati
per mancanza di affidabilità e significatività. I risultati dell’apprendimento dovrebbero fornire
informazioni comparabili su cosa uno studente ha effettivamente appreso. Essi sono dei sistemi di
attribuzione di livelli di apprendimento basati sulla quantità di tempo utilizzato come, ad esempio,
l’ECTS (guarda il capitolo 3.3)
2.2
Background delle politiche europee
La “Validazione dell’apprendimento non formale ed informale” in ambito europeo, è considerato
uno strumento importante per il conseguimento degli obiettivi europei economici e sociali 3. La sua
importanza è sottolineata dal fatto che alcuni stakehoder europei hanno contribuito a promuovere
lo sviluppo della validazione. I risultati seguenti illustrano le attività in corso.











2.3
Common European Principles for the Identification and Validation of Non-formal and Informal
Learning (2004)
Europass (2005) and Youthpass (2007) – insieme di documenti identificati in Europa che
promuovono la validazione
EQF (2008) – basato sui risultati di apprendimento (vedi 3.2)
Action Plan on Adult Learning (2007-2010) – Priority Action 4
European Guidelines for Validating Non-formal and Informal Learning (2009) (2° edizione in
preparazione)
ECVET – European Credit System (sistema europei dei crediti) per la formazione
professionale (2009)
EQAVET– European Quality Assurance Reference Framework per la formazione
professionale (2009) – che affronta il tema della validazione
E&T 2020 (2009) – (bisogno di maggiore applicazione dei sistemi di “riconoscimento dei
risultati di apprendimento)
European Inventory on Validation of Non-formal and Informal Learning (2010)
Renewed European Agenda for Adult Learning (2011), priorità 1: “mettere in campo un
sistema funzionale per la validazione dell’apprendimento non formale ed informale e
promuoverne l’uso da parte degli adulti”
Council Recommendation on Validation (in pubblicazione).
Scopo e benefici
Lo scopo principale della validazione è di rendere visibile e valutabile l’intera gamma delle
competenze e delle qualifiche dell’individuo a prescindere dal modo in cui queste sono state
acquisite (es. contesti formali, informali o non formali). Lo scopo di questa validazione può essere
2
Cf. en.wikipedia.org/wiki/Recognition_(sociology).
CEDEFOP. “2010 Update of the European Inventory on Validation of Non-formal and Informal Learning - Final
Report”, 2010.
3
6
sia formativo che sommativo. Per formativo si intende il processo di identificazione dei risultati di
apprendimento senza un riconoscimento formale (per lo sviluppo personale o della propria
carriera). La validazione formativa rivela i punti di forza e di debolezza dell’individuo, particolari
bisogni formativi e può essere utilizzata come base per la formazione futura. Può fornire le basi
per un riconoscimento formale. Per sommativa intendiamo il risultato della validazione in un
riconoscimento formale (ad esempio attraverso un certificato o un diploma). L’approccio
sommativo è applicato alla fine del processo di apprendimento, dovrebbe prendere in
considerazione standard nazionali ed essere collegato ai sistemi di qualifiche nazionali. (Common
European Principles for Validation of Non-formal and Informal Learning, 2004).
I benefici dell’introduzione della validazione nell’educazione degli adulti si può situare:
 a livello educativo: migliore accesso e trasferimento nel sistema educativo, esenzione dalla
formazione o da alcune materie, riconoscimenti parziali o totali;
 A livello economico: rende visibile il capitale umano, si rivolge alle carenze di abilità,
supporta l’impiego;
 A livello sociale: accesso all’educazione/impiego da parte dei soggetti più svantaggiati;
 A livello personale: autostima, fiducia, motivazione, migliori possibilità di accesso
all’impiego, stimolazione di un’auto riflessione sull’apprendimento pregresso.
In ogni caso si possono considerare diverse sfide: varietà di terminologia e scopi, bisogno di un
cambiamento culturale, implementazione e diffusione, variazione delle disposizioni, qualità e costi
per individuo, l’assicurazione della qualità richiesta per certificare la validità, credibilità, oggettività,
accettazione e fiducia, l’effetto San Matteo, raccolta dati e evidenze, l’impatto sulla formazione
non fomale ecc..
3.
Strumenti esistenti per valutare ed esplicitare i risultati dell’apprendimento.
I partner GINCO vogliono fornire una panoramica dei sistemi per la validazione dei risultati
dell’apprendimento attualmente promossi a livello europeo. I sistemi sono presentati brevemente
nei paragrafi successivi in cui vengono evidenziati vantaggi e svantaggi in relazione all’usabilità
all’interno dei corsi di formazione in servizio Grundtvig.
3.1
EUROPASS
EUROPASS aiuta le persone a rendere comprensibili e verificabili le loro qualifiche ed abilità in
ambito europeo al fine di aumentare la loro prospettiva di trovare un impiego. Il portale web
include strumenti interattivi che, ad esempio, consentono agli utilizzatori di creare un CV in un
formato comune per tutta l’Europa. Il portale, gestito dall’European Centre for the Development of
Vocational Training (CEDEFOP) è disponibile in 26 lingue. Esso fornisce uno strumento interattivo
per compilare l’EUROPASS CV e il passaporto europeo delle lingue.
L’EUROPASS CV mostra le abilità delle persone, incluse quelle acquisite al di fuori del sistema
educativo formale. Le competenze linguistiche sono descritte con l’aiuto del quadro di riferimento
comune utilizzato e definito dal Consiglio d’Europa. Gli utenti possono scaricare il CV che
intendono creare, in differenti formati, incluso XML, i quali possono essere direttamente caricati
sui vari database online per l’impiego.
EUROPASS mobilità registra le esperienze formative all’estero, come le esperienze di studio
all’estero o le esperienze di lavoro in azienda. Questo sistema le rende più visibili ai datori di
7
lavoro. Infine l’EUROPASS Certificate Supplement declina i certificati legati alla formazione
informale sulla base delle competenze e delle abilità aiutando i datori di lavoro ad apprezzare
meglio le abilità dei propri dipendenti.
Vantaggi/risorse per i corsi GRUNDTVIG
Svantaggi per i corsi GRUNDTVIG
Valore aggiunto dato dalla dimensione
Non ben conosciuto o utilizzato da tutti
europea
gli studenti e i datori di lavoro
Essere conosciuto e usato da alcuni
Richiede ancora una diffusione maggiore
studenti e da alcuni imprenditori in alcuni
nei Paesi UE
Paesi europei per l‘analisi delle proposte
Non ancora totalmente digitale
di lavoro.
Gli strumenti e il formato per il report non
Opportunità di elencare abilità e
costituiscono efficaci
strumenti
di
competenze acquisite.
valutazione
Essere parte dei documenti del portafolio
8
3.2
European Qualification Framework (EQF)
Il sistema EQF ha lo scopo di comparare il sistema nazionale delle qualifiche di differenti paesi
con un quadro di riferimento europeo. Individui e datori di lavoro utilizzeranno il sistema EQF per
meglio comprendere e comparare i livelli delle qualifiche di diversi Paesi ed i loro sistemi educativi
e formativi. Il sistema EQF è stato introdotto fin dall’accordo firmato dalle istituzioni europee nel
2008. Questo incoraggia gli Stati a comparare i loro sistemi nazionali di qualifiche al sistema EQF
in modo da conferire ad ogni nuova qualifica il livello appropriato secondo il sistema EQF.
Un quadro di qualifiche è in primo luogo un documento ufficiale che definisce chiaramente ogni
qualifica inclusa in quel sistema. Può anche fornire una gerarchia delle qualifiche. In termini di
sistema si tratta di un modello di meta-dati costituito da un quadro onnicomprensivo che integra in
una struttura comune le qualifiche emanate da differenti enti di formazione o organismi
accademici. Questo consiste in una serie di punti che fanno riferimento ai risultati di
apprendimento e sono supportati da una serie di strumenti o tecniche, a prescindere dal sistema
in cui la particolare qualifica è stata acquisita.
Livelli di definizione dei descrittori
4
5
Conoscenze
conoscenze generiche di base
Abilità
abilità di base acquisite per
svolgere semplici attività
LIVELLO
2
conoscenza
attraverso
l’esperienza fatta in un ambito
lavorativo o di studio
LIVELLO
3
conoscenza di fatti, principi,
processi e concetti generali in
un ambito di lavoro o di studio
abilità cognitive e pratiche di
base necessarie ad utilizzare
infomazioni
rilevanti
per
compiere attività e risolvere
problemi di routine attraverso
semplici regole e strumenti
una varietà di abilità cognitive e
pratiche richieste per eseguire
compiti e risolvere problemi
selezionando ed applicando
metodi strumenti, materiali e
informazioni
LIVELLO
4
conoscenze pratiche e teoriche
in contesti allargati in ambito
lavorativo o di studio
Un varietà di abilità cognitive e
pratiche richieste per generare
soluzioni a problemi specifici in
un ambito di lavoro o studio.
LIVELLO
5
conoscenze
comprensive,
specializzate,
pratiche
e
teoriche in un ambito lavorativo
o di studio e consapevolezza
dei limiti di tale conoscenza.
un’ampia varietà di abilità
cognitive e pratiche richieste
per lo sviluppo creativo di
soluzioni a problemi astratti.
LIVELLO
1
6
Competenze
lavoro o studio sotto una
supervisione diretta in un
contesto strutturato
lavoro o studio supervisionato
con un certo grado di
autonomia
avere la responsabilità di
portare a termine dei compiti in
ambito lavorativo a o nello
studio. Adattare il proprio
comportamento
alle
circostanze
per
risolvere
problemi.
gestire sé stessi all’interno
delle linee guida del contesto di
lavoro o studio normalmente
prevedibili, ma soggette a
cambiamenti. Supervisionare il
lavoro di routine di altri, avere
delle
responsabilità
nella
valutazione
e
nel
miglioramento
dell’attività
lavorativa o d studio.
gestire e supervisionare le
attività in contesti di studio o di
lavoro
imprevedibili.
Supervisione dello sviluppo
delle proprie performance e di
quelle altrui.
4
Nell’ambito del EQF le conoscenze sono descritte come teoriche o pratiche.
Nell’ambio del EQF, le abilità sono descritte come cognitive (comprendendo l’utilizzo del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (considerando l’abilità manuale e l’utilizzo di metodi, strumenti e materiali).
6
Nell’ambio del EQF, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
5
9
LIVELLO
6
conoscenze avanzate di un
ambito di lavoro o studio,
inclusa una comprensione
critica delle teorie e dei principi
abilità avanzate, dimostrare
competenza ed innovazione
per
risolvere
problemi
complessi ed imprevisti in un
ambito specializzato di lavoro o
studio
LIVELLO
7
conoscenze
altamente
specializzate alcune delle quali
all’avanguardia nel settore,
utilizzate come base per un
pensiero innovativo e per la
ricerca. Consapevolezza critica
della conoscenza in un ambito
e dell’interfaccia tra ambiti
diversi.
abilità
specializzate
nel
problem solvine richieste per la
ricerca e l’innovazione al fine di
sviluppare
conoscenze
e
procedure nuove integrando
conoscenze provenienti da
diversi ambiti
LIVELLO
8
le più avanzate conoscenze del
settore i lavoro o di studio,
come interfaccia tra diversi
campi
le più avanzate e specializzate
tecniche ed abilità, incluse
sintesi e valutazione, rischieste
per risolvere problemi critici
nell’ambito della ricerca e
dell’innovazione e per ampliare
e ridefinire le conoscenze o le
pratiche professionali esistenti
gestione di attività tecniche o
professionali
complesse,
assunzione di responsabilità
per decisioi un un contesto
imprevedibile. Assumersi la
responsabilità della gestione
dello sviluppo professionale di
individui o gruppi.
gestire e trasformare contesti
di lavoro o di studio complessi,
imprevedibili
e
che
che
richiedono
nuovi
approcci
strategici.
Assumersi
la
responsabilità di contribuire
alla conoscenza e alla pratica
professionale e analizzare le
performance strategiche del
team
Tavola 1: I differenti livelli del EQF
Ognuno degli otto livelli è definito da un set di elementi descrittivi. Questi indicano i risultati di
apprendimento rilevanti per le qualifiche a quel dato livello in ogni sistema di qualifiche e sono
basate su conoscenze, abilità e competenze. Quello che il sistema EQF non fornisce è un set di
criteri di base su cui questi otto livelli di risultati di apprendimento (conoscenze, abilità e
competenze) saranno costruiti. Invece di considerare il sistema EQF come uno strumento
descrittivo di equiparazione delle varie qualifiche nei vari paesi ( o all’interno dei Paesi, la cui cosa
è quasi un apprezzamento politico dei risultati dell’apprendimento nei vari sistemi educativi
nazionali) sarebbe meglio interpretarlo come un modo per definire il risultato dell’apprendimento
ad ogni livello, basato su criteri fissati dagli organizzatori stessi dei programmi educativi (un
apprezzamento dei risultati di apprendimento quasi olistico o “gestalt”).
Vantaggi per i corsi GRUNDTVIG
Svantaggi per i corsi GRUNDTVIG
Valore
aggiunto
conferito
dalla
Non è implementato in tutte le nazioni
dimensione europea
Non è formalmente incorporato nei
Può essere facilmente letto in diversi
sistemi di qualifica e validazione
Paesi
Non è chiaro a quale livello dovrebbe
Opportunità di collegare le abilità
appartenere i corsi di formazione in
ottenute alle qualifiche nazionali
servizio Grundtvig
Parte dei documenti del portfolio
La definizione di competenza non è
adeguata
Il raggiungimento di un livello più alto è
impossibile per un corso Grundtvig. Il
sistema non è appropriato per mostrare
lo sviluppo delle competenze all’interno
di un livello
10
3.3
Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS)
Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti offre delle basi comuni per la
valutazione di periodi di studio (istruzione superiore) all’estero. L’ECTS rende più trasparente
l’insegnamento e l’apprendimento nell’istruzione superiore in Europa e facilita il riconoscimento
degli studi fatti. Il sistema consente di trasferire le esperienze di apprendimento attraverso
differenti istituzioni permettendo una grande mobilità degli studenti e molteplici vie per
raggiungere il titolo di studio. Questo aiuta anche le creazione del curriculum e l’assicurazione
della qualità.
Le istituzioni che utilizzano l’ECTS pubblicano il catalogo dei propri corsi online, includendo
descrizioni dettagliate dei programmi di studio, delle unità di apprendimento, i regolamenti
dell’università e i servizi allo studente. La descrizione del corso contiene “gli obiettivi di
apprendimento” (cosa gli studenti devono conoscere, comprendere ed essere capaci di fare) e il
carico di lavoro (il tempo di cui necessitano di solito gli studenti per raggiungere questi obiettivi). I
risultati sono certificati in termini di crediti, con un carico di lavoro che va da 1500 a 1800 ore per
un anno accademico. Un credito normalmente corrisponde a 25/30 ore di lavoro. Una serie di
documenti ECTS aiuta a comprendere il trasferimento e l’accumulazione dei crediti.
Sebbene l’ECTS possa influenzare positivamente il riconoscimento degli studi fatti in differenti
istituzioni e sistemi educativi nazionali, coloro che forniscono l’istruzione superiore sono soggetti
autonomi. Le decisioni finali sono di responsabilità delle autorità competenti: professori coinvolti
nei viaggi-studio, responsabili dell’ammissione alle università, centri consultivi di riconoscimento
(ENIC-NARIC), ufficiali o impiegati del ministero. La Commissione Europea ha stabilito una rete di
esperti per il riconoscimento di crediti ECTS (ECTS/DS) e ha sviluppato le etichette ECTS e DS
per valutare le applicazioni eccellenti di tali sistemi. L’ECTS è strettamente collegato ad altri sforzi
di modernizzare l’istruzione superiore in Europa. In particolare, questo è diventato uno strumento
centrale per il Processo di Bologna che ha lo scopo di far convergere i sistemi nazionali.
Vantaggi per i corsi Grundtvig
Svantaggi per i corsi Grundtvig
Verifica in contesto accademico
Accresce il livello di formalità
Implementato attraverso il Processo di
Richiede una valutazione
Bologna in tutte le Nazioni LLP e oltre
È richiesto un tempo di studio extra
Facilmente comprensibile in tutte le
Maggiore impegno amminstrativo
Nazioni
Non si basa sui risultati di apprendimento
Si basa sugli input, ma attraverso il
riconoscimento di diversi gradi verifica il
livello dei risultati raggiunti
Può essere facilmente integrato in ogni
tipologia di educazione
3.4
Formazione professionale continua
La formazione professionale continua è il processo con cui i professionisti mantengono le loro
conoscenze ed abilità relative alla loro vita professionale. Ciò include l’acquisizione continua di
nuove conoscenze, abilità e attitudini che consentono di svolgere un lavoro efficace. La
formazione professionale continua può coinvolgere ogni attività di apprendimento rilevante, sia
formale e strutturata che informale e autogestita, cosa comune in molte professioni. Questo, in
11
pratica, è l’apprendimento per tutto l’arco della vita. Per alcune professioni sono previsti sistemi
internazionali che, dettagli a parte, sono caratterizzati da molti elementi comuni nei contenuti e nei
processi. Queste caratteristiche comuni consentono un riconoscimento a livello internazionale
soprattuto delle attività relative allo sviluppo professionale del settore medico e legale. La maggior
parte dei sistemi sono basati su un sistema di crediti legato alle ore di formazione.
Alcune nazioni hanno recentemente introdotto delle norme che definiscono l’apprendimento per
gli adulti e cosa i partecipanti alla formazione per adulti dovrebbero fare per il loro sviluppo
personale (alcuni di questi Paesi sono BE, DE, FR, UK)7. I corsi di formazione in servizio
grundtvig non sono stati ancora presi in considerazione
Vantaggi per i corsi Grundtvig
Svantaggi per i corsi Grundtvig
approccio testato in altri campi
Non sviluppato (la cosa richiede tempi
Criteri specifici per l’educazione degli
lunghi)
adulti
Richiede la formazione dei fornitori del
Può essere integrato nello sviluppo
servizio
professionale, ma anche negli studi
Impegno amministrativo rilevante
accademici.
3.5
LEVEL 5
Escludendo questi sistemi promossi in tutta Europa, vari approcci nazionali sono stati applicati
negli stati membri della UE. L’European, Inventory on Validation of Informal Learning, pubblicato
nel 2010 da CEDEFOP8, fornisce una panoramica di tutti questi approcci. Costituisce un elenco di
come il processo di validazione è già utilizzato a livello nazionale, regionale e locale in relazione ai
temi della formazione per tutto l’arco della vita, all’impiego e all’esclusione sociale.
Uno di questi approcci presentato è LEVEL5, un sistema sviluppato e valutato in una serie di
progetti LLP da alcuni partner della rete GINCO, fin dal 2005. LEVEL5 offre un approccio e degli
strumenti che consentono di valutare, visualizzare e documentare lo sviluppo delle competenze.
Questo sistema si concentra soprattutto sulle competenze personali, sociali e organizzative che
costituiscono la spina dorsale del quadro Europeo delle competenze chiave9.
Il quadro stabilisce che una “competenze è l’abilità di applicare una sintesi di
1. conoscenze
2. abilità
3. attitudini
in una particolare situazione con una particolare qualità” 10
7
Commissione Europea. “Action Plan on Adult Learning: From Policy to Practice”, 2009.
L’intero studio (le precedent pubblicazioni rilasciate nel 2005 e nel 2007) consiste in più di 1000 pagine in 34 reports e
comprende 32 Paesi..
9
Il “Key Competences for Lifelong Learning – A European Framework” è un indice di raccomandazioni del Parlamento
Europeo e del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006 relativo alle competenze chiave per l’apprendimento continuo
pubblicato nell’ Official Journal of the European Union il 30 Dicembre 2006/L394 (http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/site/en/oj/2006/l_394/l_39420061230en00100018.pdf)
10
Se colleghiamo questo al EQF e al concetto di risultato di apprendimento, diventa ovvia l’esistenza di diverse interpretazioni del termine competenza, dal momento che la combinazione di entrambe le definizioni rivela una relazione
tautologica: per l’EQF una competenza rappresenta un elemento in sé e le qualifiche possono essere descritte come
livelli di conoscenza, abilità e competenze; quando una competenza è descritta come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini, tuttavia, i concetti diventano inconsistenti.
8
12
In riferimento all’acquisizione dei risultati di apprendimento nei corsi Grundtvig, GINCO suggerisce
di fare riferimento alle definizioni utilizzate nel quadro EU di definizione delle competenze chiave.
Basandosi su questo concetto, la validazione dovrebbe considerare anche le tre dimensioni
(conoscenze, abilità e comportamenti). Conseguentemente, l’approccio del sistema LEVEL5 è
basato su un modello per valutare, evidenziare e validare lo sviluppo delle competenze cognitive,
affettive e di azione di una persona in contesti di apprendimento informali e non-formali.
Competenze individuali o di gruppo sono valutate in base al processo, rappresentate in un
modello a cubo tridimensionale e documentate in un software specifico.
La procedura di valutazione di LEVEL5 è standardizzata, ma, allo stesso tempo, consente alla
maggior parte dei progetti di stabilire un sistema di referimento personalizzato per valutare ed
evidenziare le competenze rilevanti dei loro partecipanti in una modalità orientata al processo.
LEVEL 5 consente agli utilizzatori di evidenziare l’impatto del loro lavoro in base a procedure
standardizzate mantenendo la propria individualità come quella dei progetti di apprendimento
informale all’interno dei propri contesti.
Qui i risultati di apprendimento sarebbero output ed indicatori delle competenze acquisite o del
livello delle competenze.
3.5.1 LEVEL5: I principi base
Seguendo la linea tracciata dal Quadro europeo di competenze chiave, gli sviluppatori di LEVEL5
hanno stabilito che i risultati dell’apprendimento potevano essere espressi da tre componenti o
dimensioni:
la
componente
della
conoscenza
la componente dell’attività
la componente affettiva
La terza dimensione è spesso
omessa nella valutazione
dei
risultati
dell’apprendimento. Invece,
in
molti
progetti
di
apprendimento informale,
la dimensione affettiva è di
grande importanza.
Per il processo di valutazione, i
livelli di competenza di un
individuo sono declinati in 5 livelli
per ogni dimensione, da cui il
nome LEVEL5.
Fig.1: Il cubo LEVEL5
Perciò, il nocciolo del sistema è costituito da una struttura di rappresentazione a tre dimensioni, il
cubo LEVEL5.
13
3.5.2 LEVEL5: la procedura
L’approccio di LEVEL5 è basato su una procedura a 5 stadi che inizia con una descrizione del
progetto di formazione e finisce evidenziando i risultati della formazione e la validazione dei
progetti di apprendimento degli studenti.
Fig. 2: LEVEL5 approccio ciclico di validazione
1. Descrizione del progetto di apprendimento
Il progetto di apprendimento viene descritto in un formato predefinito
2. Selezione degli argomenti
Gli argomenti di apprendimento sono scelti da un archivio aperto allo scopo di valutare le
aree applicabili all’attività di apprendimento. Gli argomenti possono essere esplorati in
dettaglio.
Gli argomenti possono essere scelti per progetti o possono essere personalizzati per ogni
studente.
3. Stabilire un sistema di riferimento personale
Un sistema di riferimento (esempi di sistemi di riferimento negli allegati) è sviluppato sulla
base di tre dimensioni (cognitiva, legata all’attività, affettiva) per i cinque livelli di
competenza.
4. Valutazione
I vari concetti di valutazione (auto-,valutazione esterna o mista) ed i metodi dovrebbero
essere scelti sulla base del contesto e degli obiettivi. A supporto viene fornito un insieme di
strumenti e di materiali.
14
5. Giudicare/documentare/visualizzare (sistema di documentazione online)
Dopo la valutazione, i valori, dal livello di competenza 1 al livello 5, vengono registrati nel
sistema di referenze e mostrato sotto forma di cubo di LEVEL5.
Le valutazioni sono spiegate e documentate attraverso il software e, se possibile,
attraverso i certificati.
I risultati degli studenti e le caratteristiche del progetto vengono registrati internamente.
I certificati per gli studenti vengono generati automaticamente (sotto forma di PDF)
(esempio di certificato negli allegati).
I progetti possono essere anche accreditati ( certificato online e PDF)
Considerando la vasta varietà di offerta formativa, di contesti, di gruppi target e di attività nel
settore dell’educazione degli adulti (ovvero, la comunità europea Grundtvig) non ci si può
aspettare che venga sviluppato un sistema di validazione perfetto nei contesti di apprendimento
informale. LEVEL5 è basato sui principi teorici dell’azione e agisce in base ad una procedura
ciclica: l’utilizzatore ha sempre la possibilità di modificare alcuni elementi e il sistema di
validazione durante i processi di accertamento e valutazione.
4.
Possibili modi per integrare la validazione dei risultati dell’apprendimento
all’interno dei corsi Grundtvig
Come primo passo dovremmo chiarire il concetto di validazione dei risultati dell’apprendimento a
livello pratico e rispondere alle seguenti domande:
perché validiamo?
chi validiamo?
cosa validiamo?
chi può valutare e fornire le prove delle competenze acquisite (in modo competente)?
Quando implementeremo i processi di validazione, seguiranno altre domande, determinate dal
contesto, dallo scopo ecc ecc…Dunque, la “validazione” non è un valore in sé, ma, insieme con
gli strumenti collegati (ad es. EQF, ECVET, EUROPASS, LEVEL5), deve essere considerata nel
suo contesto specifico in relazione al singolo studente.
Di conseguenza, la validazione non dovrebbe essere considerata come un concetto isolato, ma
come qualcosa che è sempre connessa con lo scopo e il gruppo target. In altre parole come parte
di un processo di apprendimento. Sono stati creati tre scenari per esplicitare la posizione e la
funzione della validazione in un processo di apprendimento o qualificazione.
Scenario 1:
La validazione come parte della qualificazione formale
Considerando che una persona voglia ottenere una qualifica formale (ad es. un certificato basato
su un profilo di competenze standardizzato) la validazione può aiutare a rivelare le competenze
già acquisite e quelle che dovrebbero essere acquisite per superare l’esame. Ciò significa che la
valutazione iniziale e la validazione sono utilizzate come strumenti per verificare abilità e
competenze esistenti e per rivelare i bisogni di apprendimento in modo da stabilire un piano
individuale di qualifica. Alla fine della qualificazione lo studente viene nuovamente validato. La
seconda validazione (riassuntiva cfr 2.3) deve tenere in considerazione gli standard nazionali.
15
Questa è legata al sistema nazionale delle qualifiche e conduce all’ottenimento di un certificato
formale o un diploma.
Questo scenario ovviamente non è appropriato per la validazione dei corsi Grundtvig
Scenario 2:
Validazione dello sviluppo delle competenze nella formazione continua o nella formazione
sul posto di lavoro
In questo scenario la validazione è uno strumento per accertare le competenze acquisite in
aggiunta a quelle ottenute in contesti formali. Lo scopo è di documentare e validare le
competenze acquisite sul posto di lavoro o in ambiti di formazione per adulti. Non c’è bisogno di
validare l’intero profilo delle competenze della persona, dal momento che le qualifiche formali già
sono note. La validazione, in questo caso, si riferisce solamente alle competenze aggiuntive. Allo
stesso tempo può essere anche effettuata, da parte degli enti preposti, una ricognizione formale.
Questo è uno degli scenari appropriati per i corsi Grundtvig nel momento in cui viene presa la
decisione di acquisire una specifica competenza (ad es. nei corsi Grundtvig relativi a specifiche
competenze didattiche per formatori per adulti).
Scenario 3:
Validazione dello sviluppo di competenze in contesti non formali o informali
In questo scenario, ciò che viene validato è lo sviluppo di specifiche competenze in contesti non
formali o informali. Questo comporta che la valutazione e la validazione delle competenze venga
fatta prima e dopo lo svolgimento di una attività di apprendimento. Questo coinvolge, ad esempio,
l’acquisizione di competenze chiave in progetti di apprendimento delle regole civiche (l’esperienza
ACT)11, apprendimento informale in progetti transnazionali (www.vip-eu.org) e l’apprendimento in
progetti di mobilità (www.vilma-eu.org).
Questo scenario può essere applicato ai corsi Grundtvig in riferimento all’acquisizione di
competenze generiche come ad esempio, il lavoro di gruppo, la gestione della diversità, la
comunicazione interculturale ecc ecc…Questo riflette i contesti di apprendimento informale della
vita quotidiana (orientati al sociale o al mondo del lavoro) in cui vengono acquisite diverse
competenze. Lo sviluppo della competenza è l’ultimo risultato dell’attività di apprendimento. Una
valutazione, qualunque essa sia, fatta all’inizio e alla fine dell’attività di apprendimento, è
essenziale per determinare quali competenze sono state sviluppate.
Nel caso di competenze sociali e personali, è il potenziale della singola persona ad incidere sul
risultato e non una determinata performance. Queste competenze sono altamente
contestualizzate e individualizzate. Le competenze comunicative devono essere considerate in
relazione a specifiche situazioni come ad esempio, un tirocinio, un programma di apprendimento
all’estero. La definizione della valutazione e l’intera procedura di valutazione dovrebbe riflettere
anche questa idea: una valutazione singola, basata sulla singola performance, effettuata in modo
standardizzato, non è adatta a coprire le differenti connotazioni e implicazioni della
“comunicazione”.
I progetti formali, basati sul curriculum, seguono il primo scenario (qualificazione totalmente
formale); apprendimenti non formali (formazione continua ecc ecc…) sono descritti nello scenario
11
Maggiori informazioni sul sito www.act-eu.org e www.act-net.org.
16
2 (formazione professionale continua) 12;i contesti di apprendimento informale che possono essere
pianificati, progettati o migliorati sono mostrati nello scenario 3.
I corsi Grundtvig possono essere posizionati tra lo scenario 2 e 3. Questi corsi sono strumenti
importanti per lo sviluppo professionale continuo (CPD) dei formatori per adulti. LEVEL5 può
essere utilizzato come strumento centrale in un approccio olistico dell’apprendimento basato sulle
competenze in riferimento al CPD.
Al fine di definire un’offerta CPD/Formazione in servizio dobbiamo rispondere (per ogni corso) alle
seguenti domande:
 qual è lo scopo della validazione (LEVEL5, fase 1: descrizione del progetto)?
 Chi sono i partecipanti (LEVEL5 fase 1)?
 Qual è la loro attività di apprendimento (LEVEL5, fase 1)?
 Quali competenze sono acquisite o sviluppate (LEVEL5, fase 2 e 3)?
Le fasi 1 a 3 verrebbero inserite nel quadro delle competenze dello specifico corso di formazione
in servizio, che, pertanto, funzionerebbe come uno strumento base per lo sviluppo del corso. La
parte di validazione (ad es. Fase 4 e 5) può essere effettuata a tempo debito, all’inizio e alla fine
della parte faccia a faccia (nel caso di corsi di 5 giorni) o durante la fase preliminare (attraverso la
modalità e-learning) e la fase di follow-up. Gli strumenti per queste fasi possono essere trovati
all’interno del materiale SEALL (www.seall.eu)
In questo modo, la validazione delle competenze informali può essere implementata nei corsi
Grundtvig dal momento che le competenze sviluppate dai partecipanti possono essere valutate.
Allo stesso tempo, la validazione diventa parte integrante dell’intero processo di formazione e uno
strumento misurabile di valutazione dell’impatto della formazione offerta. Questo contribuisce a
creare una gestione circolare della qualità nei corsi Grundtvig.
Un esempio pratico di come LEVEL5 è stato utilizzato in un corso Grundtvig viene riportato negli
allegati (soltanto nella versione in inglese).
12
L’apprendimento sul posto di lavoro è, certamente, una modalità di apprendimento informale importante, che dovrebbe essere accertata e valutata.
17
5.
Raccomandazioni
Nella scelta degli strumenti per validare i corsi di formazione in servizio i partner di GINCO
raccomandano di tenere in considerazione una serie di aspetti rilevati durante il processo di
sviluppo di questa guida:
 applicare una valutazione formativa allo scopo di soddisfare meglio i bisogni dei
partecipanti adattando il processo di formazione
 concentrarsi sullo sviluppo delle competenze desiderate e acquisite, indicate dai risultati di
apprendimento
 concentrarsi sui progressi correlati alle attività Grundtvig piuttosto che sull’accumulo di
risultati di apprendimento (come in una validazione sommativa).
 Valutare i risultati dell’apprendimento e livello individuale dal momento che il singolo può
essere messo sotto i riflettori
 Valutare il valore aggiunto dei corsi Grundtvig (ad es. la dimensione europea).
 Analizzare il Collegiate Learning Assessment per un possibile adattamento per la
valutazione delle abilità generiche in Grundtvig.
 Definire le competenze e i risultati di apprendimento desiderati (indicatori LEVEL) in modo
che il focus del processo di validazione sia chiaro.
 Tenere in considerazione la prospettiva dello studente (i suoi obiettivi potrebbero essere
differenti da quelli stabiliti da chi gestisce il corso o non compresi
 Integrare il processo di validazione in un approccio all’apprendimento basato sulle
competenze e in un approccio QM olistico.
18
Bibliografia
Amtmann, E. “Validation of Learning Outcomes”, June 2010.
CEDEFOP. “2010 Update of the European Inventory on Validation of Non-formal and Informal
Learning - Final Report”, 2010.
European Commission. “Action Plan on Adult Learning: From Policy to Practice”, 2009.
European Communities. “Key Competences for Lifelong Learning – A European Framework”,
2007.
Houston, M. “Validation of Learning Outcomes in Grundtvig In-Service Training - New
Briefings Report from GINCO” (http://pascalobservatory.org/pascalnow/blogentry/validationlearning-outcomes-grundtvig-service-traiining-new-briefings-report-gi).
Keogh, H. “Key Note: Validation of Professional Development in Grundtvig Courses”, GINCO
conference Thessaloniki, December 2011.
Scholze, T. LEVEL5.
Szekely, R. “Key Note: Recognition of Learning Outcomes of Grundtvig In-Service Training
Courses - Main Findings, Conclusions and Recommendations of the Study ‘Analysis and
Exploitation of the Results of Grundtvig In-Service Training Activities 2000-2009’”, GINCO
conference Thessaloniki, December 2011.
Letture consigliate
CEDEFOP. “2010 Update of the European Inventory on Validation of Non-formal and Informal
Learning - Final Report”, 2010 (http://libserver.cedefop.europa.eu/vetelib/2011/77643.pdf).
CEDEFOP. “European Guidelines for Validating Non-formal and Informal Learning”, 2009
(http://www.ecvet-team.eu/sites/default/files/european_guidelines_validating_nfil_en.pdf).
EAEA. “Common European Principles for Validation of Non-formal and Informal Learning”
(http://www.eaea.org/news.php?k=3224&aid=3224).
European Commission. “Explaining the European Qualifications Framework for Lifelong
Learning” (http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc/eqf/brochexp_en.pdf).
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