Programma e note di sala - Teatro Comunale di ferrara

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Programma e note di sala - Teatro Comunale di ferrara
sabato 19 novembre 2011 ore 17
Ridotto del Teatro
Matteo
Cardelli
pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata in Do minore op. 111:
Maestoso/Allegro con brio e appassionato
Arietta: Adagio molto semplice e cantabile
Variazioni in Do minore WoO 80
Franz Liszt
Mephisto Waltz
Claude Debussy
Estampes :
Pagodes
La Soirée dans Grenade
Jardins sous la Pluie
In programma un significativo percorso dell'evoluzione della composizione per pianoforte solo lungo
cent'anni di evoluzione delle poetiche e del gusto musicale: da inizio Ottocento al primo Novecento. In
apertura la Sonata in Do minore n. 32 op. 111 di Ludwig van Beethoven, suggello del corpus delle
sonate per pianoforte, imponente monumento nella letteratura dedicata allo strumento. Fu composta
tra il 1821 ed il 1822 e si inserisce nella fase matura dello stile beethoveniano, metastorica ed
atemporale; l'autore scrive per sé, sganciato da qualsiasi vincolo istituzionale, libero di concentrarsi
sull'essenziale al di là delle contingenze storico-estetiche. L'op. 111 è stata definita «di ineguagliabile
espressione e trascendenza... il trionfo dell'ordine sul caos, dell'ottimismo sull'angoscia». Tecnicamente
alquanto impervia, la composizione accoglie nel suo primo movimento un esteso impiego della fuga,
che organizza ed elabora due aree tematiche assai contrastanti in un percorso armonico articolato e
tortuoso. Altrettanto complessa la ricerca tematica nell'Adagio, così ben riuscito da far abbandonare
all'autore l'iniziale idea di un terzo tempo conclusivo. Alla precedente fase compositiva di Beethoven
appartengono le Variazioni in Do minore, composte nel 1806 ed edite l'anno seguente senza numero
d'opera. Il pianismo poderoso e virtuosistico nasce probabilmente dalla suggestione per la riscoperta
delle Sonate e Partite per violino solo di Bach, pubblicate a Bonn nel 1802 e fino allora inedite. Le Variazioni
sono organizzate sul medesimo schema della Ciaccona della Seconda Partita in Re minore, secondo
l'elaborazione dello spunto offerto da un basso cromatico discendente, impalcatura dell'intera opera.
Un riferimento all'artigianato musicale del passato nella prospettiva di un arricchimento della
modernità. Non poteva mancare un omaggio al virtuosismo diabolico e spettacolare di Franz Liszt, in
occasione dei duecento anni dalla nascita. Mephisto Walz, datato 1859, è una trasposizione pianistica
della danza orgiastica e scatenata descritta dal “poeta maledetto” Nikolas Lenau in Faust. I personaggi
dell'azione, Mefistofele e Faust, sono descritti attraverso l'opposizione continua di temi a carattere
antitetico: il primo martellante, stridente (grazie alle quinte vuote) ed acrobatico, con angoscianti
ribattuti, volate fulminee ed ampi salti; danzante, fiabesco e fantasioso il secondo, nel centrale Espressivo
amoroso. Il tutto concluso da una fragorosa coda, che travolge in un'allucinatoria girandola di effetti
sonori. A chiusura del concerto le delicate atmosfere impressioniste di Estampes L. 100 di Claude
Debussy. Articolata in tre movimenti, la raccolta fu edita nel 1903. Il primo pezzo, Pagodes, è pervaso
da un clima esotico ed orientaleggiante, con il ricorso a scale pentatoniche, il richiamo a melodie
tradizionali cinesi e giapponesi e l'evocazione delle sonorità del gamelan di Giava. L'attenzione è
incentrata sulla resa del colore, sulla pittura sonora di uno scenario da fiaba; le oscillazioni ritmiche che
pervadono il brano devono eseguirsi Nuance presque sans, secondo la prescrizione dell'autore, sostenute
da un diffuso impiego del pedale. Soirée dans Grenade richiama l'ambientazione iberica, con il ricorso
a modi arabi e l'allusione al pizzicato della chitarra. Ammaliante anche il puntuale descrittivismo di
Jardins sous la Pluie: melodie della tradizione popolare sono accostate a procedimenti imitativi del
vento che infuria e della pioggia che cade copiosa, con un interessante utilizzo di scale cromatiche ed
esatonali. (Annalisa Lo Piccolo)
Matteo Cardelli, nato a Ferrara nel 1992, si è diplomato nel 2010 con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio
di Ferrara, sotto la guida di Fabrizio Lanzoni. Nello stesso anno ha conseguito la Maturità Scientifica con il massimo dei
voti presso il Liceo Ariosto di Ferrara. Ha partecipato come allievo effettivo a masterclass internazionali di alto
perfezionamento, studiando con Lucchesini, Vered, Scala, Petrushansky e Kostantin Bogino, con il quale si sta attualmente
perfezionando presso l'Accademia di S. Cecilia in pianoforte e in musica da camera. Ha vinto numerosi primi premi e borse
di studio in diversi concorsi nazionali e internazionali, tra cui: Premio Rotary (2003), Concorso Pianistico Città di Pesaro
(2004), concorso "Associazione Amici di Irina" (2005), XVI Concorso “Dino Caravita” (2007), Concorso Internazionale
“M. Fortini” (2008), Premio Circolo dei Negozianti (2008), 24° Concorso Pianistico Nazionale “J.S. Bach” (2009), "Premio
Crescendo-Città di Firenze" (2010). Ha inoltre vinto il premio della Critica e quello del Pubblico al "Premio Olimpo
Pianistico" per i migliori diplomati d'Italia. All’età di undici anni ha tenuto il suo primo concerto da solista, e da allora è stato
regolarmente invitato a tenere recital pianistici, esibendosi sia a Ferrara che in altre città italiane, tra cui Bologna, Ravenna,
Perugia, Spoleto, Assisi, Todi, Lucca, Brescia, Biella, Sesto Fiorentino, da solo o collaborando con formazioni orchestrali
quali l’orchestra dei Solisti di Perugia, l’orchestra del Conservatorio di Ferrara, la Corale Veneziani e i Solisti della Mahler
(Stagione Ferrara Musica, 2011). All'attività solistica ha negli ultimi anni affiancato quella cameristica, esibendosi in duo o in
trio con il fratello (violoncellista) in numerose sedi, tra cui Ferrara, Lucca, Sacile, Rovigo. Attualmente frequenta il II anno di
tirocinio presso il Conservatorio di Ferrara e il I anno di Fisica presso l'Università cittadina, e insegna pianoforte presso
l'Associazione Sonarte di Ferrara. E’ recentemente risultato finalista al pestigioso Concorso Pianistico Nazionale Premio
Venezia 2011.