la riforma degli incentivi
Transcript
la riforma degli incentivi
07 IL PIANETA TERRA Sped. in a. p. - 45% - Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Napoli anno 7° marzo 2010 la riforma degli incentivi Cosimo D’Ayala Valva impegni d’italia Francesca capelli fotovoltaico a concentrazione Gabriele Salari il vento va per mare 07 IL PIANETA TERRA sommario anno 7° marzo 2010 Mensile di informazione e cultura dell’Ambiente, dell’Energia e delle Fonti Rinnovabili la riforma degli incentivi 5 di Simone Togni il vento va per mare 41 di Gabriele Salari Anno 7 - marzo 2010 - N° 7 impegni d’italia 10 di Cosimo d’Ayala Valva animali da città 45 di Giampiero Castellotti Direttore responsabile Ciro Vigorito Redazione GPS srl Via Luigi Fricchione, 27 83100 Avellino - Tel 0825 784516 e-mail: [email protected] Progetto grafico e impaginazione gdmassociati.com Stampa - Grafica Nappa - Aversa (CE) Hanno collaborato a questo numero: Francesca Capelli, Maurizio Carucci, Giampiero Castellotti, Sergio Ferraris, Cosimo D’Ayala Valva, Silvia Perdichizzi, Gabriele Salari, Simone Togni, Ciro Vigorito. Editore GPS srl Via Luigi Fricchione, 27 83100 Avellino - Tel 0825 784516 e-mail: [email protected] Registrazione n. 66 del 05/06/2003 presso il Tribunale di Napoli Garanzia di riservatezza. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di rettifica o cancellazione dei suddetti (legge n. 675/96) prodotto stampato su carta FSC energie rinnovabili crescono 15 di Maurizio Carucci 2009: anno nero 18 di Silvia Perdichizzi NEWSLETTER ANEV - L’ANEV ha una nuova sede - Censimento 2010 - Giornata mondiale del vento 2010 - Comuni …..rinnovabili - Vento da conoscere - Hannover Messe/Colitechnica - Il sistema produttivo di fronte alla crisi: le imprese, le industrie, le istituzioni Prossimi appuntamenti fotovoltaico a concentrazione 32 di Francesca Capelli industria e rinnovabili 37 di Sergio Ferraris No. 1 in Modern Energy Credi che l’energia eolica non sia collaudata? Pensaci. Il vento è energia competitiva Vestas è costantemente impegnata a migliorare la tecnologia di costruzione delle turbine eoliche per concorrere alla diminuzione del costo dell’energia. Questo, insieme ad altri fattori, ha contribuito a rendere l’energia eolica una fonte altamente competitiva. Il vento è energia prevedibile Vestas vanta una notevole esperienza nella componente eolica del mix energetico. Vestas fa sì che gli investimenti in parchi eolici siano solidi e affidabili. Il vento è energia indipendente Il vento non ha limiti né confini nazionali. In Vestas sappiamo come sfruttare questa fonte in ogni paese, incrementare l’energia prodotta localmente e i posti di lavoro. Il vento è energia veloce Il vento è inesauribile e, cosa ancora più importante, facilmente accessibile. Un impianto eolico Vestas può essere installato e produrre energia, con un ritorno di investimento di un anno. Il vento è energia pulita L’energia eolica non produce emissioni di CO2 in atmosfera e non provoca spreco di risorse idriche. Le moderne turbine Vestas sono riciclabili per l’80 % . Sappiamo tutto questo perché Vestas è leader mondiale nella tecnologia che trasforma il vento in elettricità in tutti i paesi del mondo. Per maggiori informazioni: www.vestas.com/it vestas.com/it a chi piace e perché la riforma degli incentivi di Simone Togni invariati che vengono talvolta confusi con necessità di sistema e Come siamo oramai abituati a vedere, l’Italia delle rinnovabili addirittura valutate su errate premesse. preferisce riformare ciò che c’è piuttosto che completare ciò che Come noto il nostro Paese ha assunto infatti degli impegni in sede Comunitaria ben definiti che entro l’estate do“l’Italia delle rinnovabili preferisce riformare ciò che c’è piuttosto che completare ciò che manca, e anche il 2010 sembra non essere esentato da vranno essere esplicitati in un documento nel quale questa cattiva prassi che però oramai sembra consolidata. Le pulsioni giun- verranno evidenziati, finalmente, i numeri per ottemgono da molteplici direzioni, Confindustria, Autorità e Governo su tutti” perare al medesimo obbligo vincolante. manca, e anche il 2010 sembra non essere esentato da questa Nel frattempo, purtroppo, si continuano ad attendere i provve- cattiva prassi che però oramai sembra consolidata. Le pulsioni dimenti di semplificazione autorizzativa che sembrano diventati giungono da molteplici direzioni, Confindustria, Autorità e Gover- una chimera visto che, attesi dal 2003, sono in questi anni spesso no su tutti, spesso tuttavia su spinta di operatori vari e interessi stati annunciati ma mai emanati. In questa situazione di incer- 5 tezza, e grazie alla decisa azione della mano forte della politica, gno vincolante al 2020 relativamente alla produzione di energia molti soggetti parte in causa del sistema, pensano ai propri in- elettrica da fonti rinnovabili, e se è vero che il mancato rispetto teressi e come è legittimo che sia, cercano di farli passare per di tale obbligo comporterebbe per il nostro Paese gravi ripercus- interessi generali. sioni economiche che ricadranno sul sistema na- Così avviene che in mancanza di quella attività di sintesi necessa- zionale, vi è una pressante necessità di definire in tempi rapidi un piano “se è vero che il Governo ha deciso di assumersi un impegno vincolante al 2020 relativamente alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e se è vero che organico che consenta il mancato rispetto di tale obbligo comporterebbe per il nostro Paese gravi ripercus- ad imprenditori ed insioni economiche che ricadranno sul sistema nazionale, vi è una pressante necessità vestitori di sostenere il di definire in tempi rapidi un piano organico” settore con un impegno ria che dovrebbe guidare le scelte di politica industriale e energe- adeguato agli obiettivi assunti. tica propria del Governo centrale, gruppi di interessi o associazio- Per fare questo, ne siamo convinti, vi è una serie ni espressione di uno specifico comparto abbiano gioco facile nel di attività indispensabili, senza le quali ogni pia- tutelare i propri interessi, anche se a scapito di un altro comparto no sarebbe solo finalizzato a soddisfare le ne- peggio tutelato per dimensione o capacità, e quindi dell’intero cessità o le richieste di questo o quel soggetto, e non a soddisfare sistema. gli interessi generali. Infatti se è vero che il Governo ha deciso di assumersi un impe- Nella sostanza chi come noi da sempre ritiene che la miope po- 6 litica energetica degli anni passati, ha portato ad una situazio- a causa della sua complessità, di acquisire competenze elevate, ne di blocco che era necessario superare anche con atti mirati comprovate e affidabili, in grado di fornire dati certi e informa- a sbloccare la crescita delle infrastrutture connesse, cosa che in zioni scientificamente veritiere, magari mediante la formazione di referenti “certificati” sottoposti a periodiche verifiche sui dati forniti. Infatti curiosamente le analisi che vengono svolte dalle strutture tecniche degli organi politici sono spesso estremamente interessanti e accurate, ma talvolta basate su dati poco aggiornati, quando non addirittura non corretti, cosa che determina nel Governo l’assunzione di scelte sulla base di un quadro poco realistico e soprattutto non obiettivo. La scelta di linee di intervento prioritario reali, peraltro, è fondaparte è stato fatto con la scelta di nominare dei Commissari per mentale che non vengano assunte su presupposti errati ovvero la realizzazione delle Reti di Interconnessione Elettriche, oggi non falsi, e questo non solo per evitare di favorire questo o quell’ope- può che continuare a chiedere che agli interventi straordinari ratore, ma soprattutto per evitare ulteriori e dannose inefficienze debbano essere assunti provvedimenti in grado si supportare la che si andrebbero ad aggiungere quelle già esistenti. La som- crescita normale del settore. matoria delle varie inefficienze rendono il nostro sistema mol- Analizzando tuttavia i meccanismi utilizzati per svolgere quella to distante dal miglior sistema possibile, con ricadute negative parte di analisi necessaria a prendere le decisioni conseguenti, sulla collettività dei cittadini, sull’apparato statale e sulle stesse sembra di cogliere una certa interessata scelta dei soggetti “cer- aziende. Infatti la collettività subisce il ritardo nello sviluppo delle “curiosamente le analisi che vengono svolte dalle strutture tecniche degli organi poli- fonti rinnovabili come mancata riduzione tici sono spesso estremamente interessanti e accurate, ma talvolta basate su dati poco delle emissioni, mancato sviluppo occuaggiornati, quando non addirittura non corretti, cosa che determina nel Governo l’as- pazionale e tecnologico, lo Stato vede sunzione di scelte sulla base di un quadro poco realistico e soprattutto non obiettivo” aumentare la dipendenza energetica tificati” come attendibili nei dati forniti, non sulla base della dall’estero, diminuito il proprio prestigio internazionale, e aumen- correttezza o del livello degli stessi ma semplicemente perché in tato il deficit della bilancia commerciale estera, d’altra parte le quel momento forniscono il dato più utile a assecondare l’“idea” aziende nazionali perdono molte delle possibilità di innovazione di quel momento del decisore pubblico. Sarebbe finalmente ora tecnologica correlata allo sviluppo del settore, e anche quelle che che l’esecutivo facesse lo sforzo, almeno nel settore energetico e beneficiano dell’inefficienza nazionale di fatto subiscono danno 7 dalla perdita di competitività nel mercato internazionale nei con- la devoluzione di competenze avvenuta con la riforma del Titolo fronti dei concorrenti esteri che invece si trovano a operare in altri V della Costituzione non può concretizzarsi nella scelta assurda sistemi ben più efficienti. compiuta ad esempio dalla Regione Sardegna con l’idea, priva “La speranza quindi è che si possa avere da parte del Governo uno slancio propositivo nei pros- di alcun supporto normativo simi mesi, volto a definire con coraggio obiettivi intermedi, strategie e meccanismi di sostegno e contraria a qualsiasi prinnecessari a centrare gli obiettivi diretti e a massimizzare i ritorni economici e occupazionali di cipio di correttezza amminiquesto settore con una visione che veda i benefici del sistema prevalere sugli interessi di parte” strativa, di procedere a rilaQuesto stato di cose, genera quindi solo inefficienze, ritardi e per- sciare autorizzazioni per la produzione di energia eolica alla sola dite di occasioni in tutti i settori, compreso quello della produzio- neo costituita società energetica regionale, a scapito del rispetto degli investimenti privati, e della libera concorrenza, nonché del principio Costituzionale della libertà dell’iniziativa privata imprenditoriale. Ancora una volta quindi ci troviamo ad avere molte attese legittime, derivanti dagli impegni assunti in sede Comunitaria, e invece poche iniziative, e talvolta addirittura illegit- 8 ne elettrica, in un momento quale è quello attuale che viceversa necessiterebbe di un supporto al loro sviluppo, cosa che potrebbe avere un effetto positivo e anticiclico, seppur limitato nel tempo a qualche anno. La speranza quindi è che si possa avere da parte del Governo uno slancio propositivo nei prossimi mesi, volto a definire con coraggio obiettivi intermedi, strategie e meccanismi di sostegno necessari a centrare gli obiettivi diretti e a massimizzare i ritorni economici e occupazionali di questo settore con una visione che veda i benefici del sistema prevalere sugli interessi di parte. Fondamentale sarà dare adeguate certezze agli investitori sulla stabilità del sistema, in modo tale da far crescere la fiducia nel settore e attrarre investimenti nel comparto, con particolare riferimento a quelli esteri che in tal modo potrebbero favorire il risultato del nostro Paese a scapito di quello dei time, miranti alla protezione di un sistema che si auto protegge a nostri Paesi confinanti. È certo che uno sforzo particolare dovrà scapito degli utenti finali cui, come troppo spesso accade, tocche- essere fatto dal Governo centrale per spiegare alle Regioni che rà pagare l’incompetenza dei decisori pubblici. CEDELT S.p.a. è un’Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000 operante da oltre 30 anni nel settore della progettazione, costruzione e manutenzione di impianti di distribuzione di energia elettrica in alta, media e bassa tensione e nella realizzazione di centrali elettriche da fonte eolica. L’esperienza maturata in questi anni di attività, rinnovandosi e allineandosi alle novità tecnologiche e di mercato, ha reso la CEDELT una delle aziende più accreditate in questo settore a livello nazionale. associated with i tempi della 2009/28/CE impegni d’italia di Cosimo d’Ayala Valva Consumo finale di energia. Si è parlato, e si parla, tanto della Direttiva Europea conosciuta Non sarà però questo l’argomento centrale di questo articolo come 20/20/20, che in realtà porta il numero 28, ovvero Diret- quanto invece andare ad analizzare le scadenze previste nel testo tiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti comunitario, gli adempimenti previsti e le relative sanzioni, oltre “La Legge Comunitaria è lo strumento di attuazione della normativa comunitaria ad andare a controllare lo status di recepimene ne determina i tempi e i modi per la trasposizione nell’ordinamento del nostro to di tale Direttiva nel nostro ordinamento. Paese, questo entro il 31 Gennaio di ogni anno” Ed è proprio da questo punto che si vuole parrinnovabili e del relativo impegno assunto dall’Italia di portare tire, ovvero dall’iter della Legge Comunitaria 2009, contenente la quota di produzione di energia da fonti rinnovabili al 17% del la Direttiva in questione. La Legge Comunitaria è lo strumento di 11 attuazione della normativa comunitaria e ne determina i tempi correnti per dare attuazione alle Direttive comunitarie contenute e i modi per la trasposizione nell’ordinamento del nostro Paese, negli allegati (A e B), rispettando le scadenze previste nelle mede- questo entro il 31 Gennaio di ogni anno. La Legge Comunitaria sime Direttive, che nel caso in particolare dovrebbe essere entro il 5 Dicembre 2010. “La Legge Comunitaria 2009, come tutte le Leggi dello stesso tipo, contiene la delega al Governo per l’adozione dei decreti legislativi recanti le norme occorrenti per dare attuazione alle Direttive Lo schema di Disegno di comunitarie contenute negli allegati (A e B), rispettando le scadenze previste nelle medesime Legge Comunitaria 2009 Direttive, che nel caso in particolare dovrebbe essere entro il 5 Dicembre 2010” è stato approvato dal Con2009, come tutte le Leggi dello stesso tipo, contiene la delega al siglio dei Ministri il 20 Aprile 2009 (Atto Camera dei Deputati Governo per l’adozione dei decreti legislativi recanti le norme oc- n. 2449) ed approvato dalla Camera il 22 Settembre, quindi tra- smesso al Senato (Atto Senato n. 1781) che lo ha approvato il 28 tricità, nei meccanismi di riscaldamento e raffreddamento entro il Gennaio 2010, e quindi inoltrato nuovamente alla Camera (AC n. 2020, oltre a dover esplicitare le politiche nazionali necessarie al raggiungimento degli obiettivi. La scelta di adottare un modello di Piano a cui devono adeguarsi tutti gli Stati Membri verte sulla possibilità di effettuare successivamente un confronto tra i Piani dei diversi Paesi, e mettere poi tali documenti a raffronto 2449 B) per l’ulteriore discussione e approvazione. La Direttiva in questione è comunque efficace verso lo Stato destinatario ed infatti prevede alcuni adempimenti al fine di raggiun12 gere il suo obbiettivo e tra questi il prossimo porta la scadenza del 30 Giugno, data entro la quale gli Stati membri devono notificare alla Commissione Europea il proprio Piano di Azione Nazionale, redatto sulla base del modello predisposto dalla stessa Commissione ed anticipato da un documento previsionale, adempimento peraltro assolto, e dalla lettura del quale si apprende che il nostro Paese prevede di soddisfare la domanda di energia da fonti rinnovabili, anche con mezzi diversi dalla produzione nazionale, e, nel caso dell’energia “La scelta di adottare un modello di Piano a cui devono adeguarsi tutti gli Stati Membri verte sulla possibilità di effettuare successivamente un confronto tra i Piani dei diversi Paesi, e mettere poi tali documenti a raffronto” elettrica la quantità prevista di importazione dovrebbe essere di circa 1,1 Mtep al 2020, ovvero all’incir- ca 6 TWh (TeraWattora), stesso valore per il 2018, mentre per il 2016 sono previsti 0,86 Mtep (4,59 TWh), e al 2014 circa 0,086 Mtep (0,4 TWh). Tornando invece alla presentazione del Piano di Azione Nazionale, previsto dall’articolo 4 comma 2 del testo europeo, risulta evidente quanto tale documento rivesta un’importanza rilevante dovendo presentare gli obiettivi nazionali (e i metodi per raggiungerli) per quanto riguarda la quota di energia prodotta da fonti con la relazione (articolo 22) che dovranno presentare ogni due rinnovabili e consumata nei trasporti, nella generazione di elet- anni, la prima entro il 31 dicembre 2011, e l’ultima entro il 31 dicembre 2021. normativa vigente, argomento che però necessita di un approfon- La relazione, in generale, deve contenere indicazioni specifiche per dimento specifico. quanto riguarda: le quote settoriali e complessive di energia da La Commissione, sulla base delle relazioni ricevute, dovrà presentare, a sua volta, ogni due anni una relazione al Consiglio e al Parlamento, la prima entro il 31 dicembre 2012, contenente un’analisi delle misure adottate dai vari Paesi e dei relativi impatti, ed eventualmente può proporre misure correttive, mentre, entro la fine di quest’anno, dovrà presentare un’analisi ed fonti rinnovabili nel corso dei due precedenti anni un piano di azione sull’energia, finalizzati a migliorare il finanzia- e le misure adottate o previste a livello nazionale mento e il coordinamento di quanto previsto per raggiungere la per promuovere la crescita delle energie da fonti quota del 20% prevista dalla Direttiva. rinnovabili; l’introduzione e il funzionamento di Tale Direttiva non ha però previsto delle sanzioni per il manca- eventuali regimi di sostegno e di altre misure mi- to raggiungimento degli obblighi intrapresi dagli Stati membri, ranti a promuovere l’energia da fonti rinnovabili; pertanto si ritiene che l’eventuale inadempimento, sarà soggetto il funzionamento del sistema delle garanzie di a quanto previsto dal Trattato UE, che prevede in prima istanza origine; i progressi realizzati nella valutazione e la messa in mora del Paese, se inefficace la diffida ad adempiere nel miglioramento delle procedure amministrati- ed infine la procedura dinanzi alla Corte di Giustizia. L’eventuale ve per eliminare gli ostacoli regolamentari e non applicazione di sanzioni pecuniarie non assolvono comunque il regolamentari allo sviluppo dell’energia da fonti Paese inadempiente che sarà comunque tenuto a rispettare gli rinnovabili. impegni presi. In conclusione ci si augura che il nostro Paese, a Nella sua prima relazione lo Stato deve indicare questo giro, sarà rispettoso dei termini previsti nella Direttiva e se intende creare un organismo amministrativo che provvederà a far applicare quanto già previsto dalla norma- unico incaricato di trattare le domande di auto- tiva vigente, in quanto già sarebbe sufficiente a dare un segnale rizzazione, certificazione e concessione di licenze forte a chi è disposto ad investire nel settore, mentre ci si aspetta per gli impianti a energia rinnovabile e di assiste- un’azione ancora più forte al fine di risolvere quei punti critici re i richiedenti, una soluzione sicuramente inte- che fanno sì, che lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma anche la ressante che vede il nostro Paese particolarmen- gestione di quelle operative, proceda con il freno a mano tira- te coinvolto visti i tempi medi di autorizzazione degli impianti a to, ovvero la burocrazia e la rete di trasmissione. Appuntamento fonte rinnovabile che vanno ben oltre i 180 giorni previsti dalla quindi al 5 Dicembre 2010 ! 13 energie rinnovabili crescono di Maurizio Carucci 400%. Particolarmente interessante è il dato di Nel 2009 in Italia è aumentata la produzione di energia elettri- produzione del settore eolico: dai 4.861 GWh del ca da fonti rinnovabili, con un incremento del 13%: dai 58,16 2008 ai circa 6mila GWh dell’anno scorso, con un au- TWh del 2008 si è passati ai circa 66 TWh dell’anno scorso. A mento del 35%. Per quanto concerne la produzione oggi l’energia prodotta dalle fonti dovuta agli impianti alimentati da biomasse, a fronte rinnovabili copre un quinto del dei 5.966 GWh del 2008 si è arrivati ai circa 6.500 GWh “A oggi l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili copre un quinto del fabbisogno nazionale. Le stime del ministero dello Sviluppo economico sono state ottenute intersecando i risultati dell’attività di dispacciamento di Terna e quella di qualifica degli impianti per l’incentivazione fatta dal Gestore servizi energetici (Gse)” fabbisogno nazionale. Le stime del 2009, registrando così un incremento del 10%. del ministero dello Sviluppo Infine, grazie all’apporto delle dighe, alle opere di rifa- economico sono state otte- cimento delle infrastrutture e all’ottima idraulicità degli nute intersecando i risultati impianti idroelettrici, lo scorso anno è stato rilevato un au- dell’attività di dispaccia- mento della produzione del 13%, passando da 41.623 GWh a mento di Terna e quella circa 47mila GWh. Le regioni con una maggiore potenza sono di qualifica degli im- la Puglia (96 megawatt), la Lombardia (84) e l’Emilia Romagna pianti per l’incenti- (62 megawatt), mentre il Gse ha censito il maggior numero di vazione fatta dal Gestore servizi energetici (Gse). impianti in Lombardia (8.630), Emilia Romagna (5.293) e Vene- La maggior accelerazione si è registrata nella to (5.166). Grazie a questi incrementi, la produzione di energia produzione di energia da impianti fotovoltaici, elettrica da fonti rinnovabili ha coperto nel 2009 il 20% del che è passata da un anno all’altro da 193 GWh consumo interno lordo di energia elettrica del Paese, rispetto ai 1.000 GWh, con un incremento di oltre il al 16.5% del 2008. 15 “Il nostro obiettivo è di produrre un quarto dell’elettricità con le nel corso dei prossimi anni attraverso altri interventi per rendere fonti rinnovabili – ha affermato il ministro dello Sviluppo econo- più stabile ed efficiente il quadro complessivo di sostegno e per mico Claudio Scajola - e per arrivarci, ancora per alcuni anni, sarà semplificare i processi di autorizzazione e connessione alle reti “Il nostro obiettivo è di produrre un quarto dell’elettricità con le fonti rinnovabili – elettriche degli impianti”. ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola - e per arrivarci, In tal senso, alcuni interventi sono già ancora per alcuni anni, sarà necessario prevedere forme di sostegno al settore per stati previsti dalla “legge Sviluppo” e compensare i maggiori costi di queste fonti e attrarre nuovi specifici investimenti” vedranno i loro frutti nel corso del 2010. necessario prevedere forme di sostegno al settore per compensa- Un ulteriore contributo sarà dato dall’emanazione di una serie di re i maggiori costi di queste fonti e attrarre nuovi specifici investi- provvedimenti, già messi in cantiere a fine 2009, come il nuovo menti. Ma è anche necessario raggiungere una maggior efficien- “conto energia” per il fotovoltaico e le linee guida nazionali per za con investimenti in ricerca e tecnologia. Si tratta di risultati molto significativi che confermano l’efficacia del sistema di incentivi pubblici creato nel nostro Paese per tutte le fonti rinnova- 16 l’autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili. Infine, sempre secondo Scajola, entro la fine del 2010 con il recepimento della direttiva europea 2009/28/Ce, attuativa del pacchetto 3x20 “energia-clima”, potrà essere completato il quadro necessario per il raggiungimento dei target europei e simultaneamente data attuazione agli obiettivi fissati dal programma di governo al fine di ottenere, in termini di sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità ambientale, un migliore mix energetico. Tutti segnali che fanno ben sperare, visto che l’emendamento di fonte governativa alla Finanziaria per il 2010, contenente drastici tagli all’incentivazione delle fonti rinnovabili, è stato ritirato. Anche se la spinta verso il nucleare da parte di questo governo è diventata irreversibile. Tanto che lo stesso Scajola ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale le leggi di Basilicata, Puglia e Cambili, reso ancora più conveniente per i piccoli impianti dal decreto pania che vietano la costruzione di impianti nucleari sul governativo del dicembre 2008. Tali risultati andranno confermati loro territorio. L’importante, tuttavia, è tenere nella giusta considerazione l’ener- per l’energia elettrica (l’Italia è il secondo importatore al mon- gia prodotta da fonti rinnovabili. Tutti i record possono e devono do), cresce l’attesa per le prospettive di sviluppo delle energie essere battuti. Il primato dell’anno scorso potrebbe essere supe- rinnovabili. Grazie al sistema di incentivazione della legislazione rato, per esempio, con una nuova iniezione di risorse destinate italiana per la produzione da energie rinnovabili, un investimento alle piccole e medie imprese, soprattutto del Mezzogiorno, per di questo tipo risulta estremamente appetibile sotto il profilo del sostenere la ripresa economica, agendo proprio sull’innovazione rendimento. È il caso, per esempio, di un impianto idroelettrico e sulle energie rinnovabili. Considerando l’intero asset delle risor- che, in grado di produrre due milioni di kwh l’anno e con una vita se stanziate per il 2010, si raggiungeranno in 12 mesi circa 11 mi- utile di 30 anni, è capace di assicurare un tasso interno di rendi- liardi di euro di nuovi finanziamenti che, entro il 2012, potranno mento superiore al costo del capitale investito, sia che l’energia attestarsi a circa 30 miliardi. Lo stesso Fondo di garanzia diventa sia completamente utilizzata per i processi produttivi industriali, anche una leva sia che parte di essa sia venduta alla rete nazionale. In questo per intercettare tipo di investimento, nel caso del 100% di autoconsumo, il tasso gli investimenti interno di rendimento raggiungerebbe il 18,3%, rispetto al 7,5% per la ricerca, del costo del capitale, con una rilevante generazione di valore per l’innovazione e gli investitori. Il periodo di rientro dell’investimento sarebbe di le energie rin- otto anni nell’ipotesi di completo utilizzo dell’energia prodotta novabili. L’Italia è così tra i primi Paesi al mondo a recepire gli all’interno dei propri processi produttivi e si prolungherebbe di ultimi indirizzi ambientali discussi a Copenhagen. un solo anno se la metà dell’energia prodotta fosse venduta alla Un incentivo per battere il record arriva perfino dal mondo ac- rete. “Un investimento conveniente - aggiunge Alessandro Nova cademico. Spunti interessanti si trovano nella ricerca “Investire -, che dal punto di vista industriale trae origine dal differenzia- “Un incentivo per battere il record arriva perfino dal mondo accademico. Spunti interessanti si trovano nella ricerca “Investire in energie rinnovabili – La convenienza economica per le imprese”, realizzata dall’Università Bocconi e coordinata da Alessandro Nova in collaborazione con Centrobanca” in energie rinnovabili – La convenienza economica 17 per le imprese”, realizzata dall’Università Bocconi e coordinata da Alessandro Nova in collaborazione con Centrobanca. In tempi di grande attenzione per l’impatto che la produzione indu- striale ener- le tra prezzo-costo dell’energia acquistata e costo di produzione ha dell’energia, integrato però dagli incentivi economici che caratte- sull’ambien- rizzano questi progetti. Le iniziative legate a energie rinnovabili si te e di grande confermano come investimenti estremamente interessanti sotto il ed getica dibattito sulla profilo dei rendimenti economici, ma soprattutto caratterizzati da dipendenza ita- una rischiosità sostanzialmente contenuta, caratteristica sempre liana dall’estero più rara nel panorama industriale contemporaneo”. 2009: anno nero di Silvia Perdichizzi bili come il Ponte sullo Stretto di Messina, dalle vicende delle navi Anzi nerissimo, per l’ambiente. Il giudizio critico arriva dal WWF, dei veleni ai tentativi di deregulation sulla caccia che, nel 2010, secondo cui, quello appena passato verrà ricordato in Italia come rischiano da minacce di diventare realtà. Per l’associazione del Panda nel corso di questi 365 giorni ha prevalso una “Il giudizio critico arriva dal WWF, secondo cui, quello appena passato verrà ricordato in Italia come l’anno critico per l’ambiente: dalla pioggia di ce- logica disfunzionale che, anziché arginare, ha messo mento, tramite i tanti Piani Casa approvati, alle continue alluvioni e frane, in risalto la fragilità ambientale del Belpaese, aggradal rilancio del nucleare a quello di infrastrutture imponenti e discutibili” vata dai sempre più violenti effetti dei mutamenti l’anno critico per l’ambiente: dalla pioggia di cemento, tramite climatici, e una sofferenza cronica rispetto ai gravi problemi di i tanti Piani Casa approvati, alle continue alluvioni e frane, dal inquinamento che si trascina dal passato e che rischia di peggio- rilancio del nucleare a quello di infrastrutture imponenti e discuti- rare con la virata nuclearista voluta dal Governo. 19 Per i più scettici basta sfogliate la Finanziaria 2010 per avere la Capitolo 1: L’ANNO DEL CEMENTO ‘cartina tornasole’ di questo zero in condotta ambientale che il Già a metà anno l’associazione del Panda denuncia di assistere WWF scrive sulla pagella dell’Italia. “Una Finanziaria “Già a metà anno l’associazione del Panda denuncia di assistere ad un che – dicono gli ecologisti - mette a nudo l’assenza vero e proprio boom edificatorio in moltissime città. Lo strumento utilizzadi strategia e di finanziamenti sul fronte dell’am- to è quello dei cosiddetti “Piani Casa” che, approvati in modo autonomo da tutte le Regioni, danno vita ad una normativa disomogenea” biente che rimane così a ‘tasche vuote’, nonostante gli impegni proclamati in ambito internazionale, dal clima alla ad un vero e proprio boom edificatorio in moltissime città. Lo biodiversità”. strumento utilizzato è quello dei cosiddetti “Piani Casa” che, ap- Ma il WWF fa di più e raggruppa la sua analisi in quelli che defi- provati in modo autonomo da tutte le Regioni, danno vita ad una nisce “i sei capitoli bui per l’ambiente nel 2009”. normativa disomogenea, andando ben oltre gli ampliamenti delle abitazioni uni e bifamiliari. Addirittura in Sardegna il Piano Casa Capitolo 3. FINANZIARIA 2010: LA “CARTINA TORNASOLE regionale ha interferito in modo pesante con tutti i vincoli posti DI UN’ITALIA DISTRATTA” dalla pianificazione paesaggistica. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…Senza un’accurata verifi- Interventi “pro-cemento selvaggio” mostrano tutta la loro assur- ca, stando solo alle dichiarazioni di principio, il nostro è un Paese altamente attento all’ambiente ed intenzionato ad intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile. Ma, se andiamo a controllare i provvedimenti approvati e quelli messi in atto, ci rendiamo conto che esiste una significativa discrepanza tra gli impegni che, soprattutto a livello internazionale, il Governo dità se si pensa a quello che è accaduto nel 2009: dal terremoto 20 dell’Aquila all’alluvione e alla frana in provincia di Messina e poi, più recentemente, ad Ischia ed in Toscana, in Garfagnana e Versilia. In questa Italia a rischio, ormai molto ben conosciuta, anziché intervenire con la messa in sicurezza del territorio lo si rende ancora più fragile, ricorrendo al cemento in aree sensibili per le caratteristiche sismiche o idrogeologiche. Capitolo 2. ITALIA ATOMICA Il 2009 verrà sicuramente ricordato per il rilancio del nucleare, assume e quelli che effettivamente realizza. Buoni e in larga mi- una virata di 180 gradi nelle politiche che riguardano l’ambiente sura condivisibili, per esempio, sono i documenti conclusivi del G8 Ambiente di Siracusa (aprile ‘09) “Senza un’accurata verifica, stando solo alle dichiarazioni di principio, il nostro è un Paese altamente attento all’ambiente ed intenzionato ad intraprendere la strada dello sviluppo e del G8 dell’Aquila (luglio ‘09), ma sostenibile. Ma, se andiamo a controllare i provvedimenti approvati e quelli messi in atto, ben poco di ciò che il Governo si ci rendiamo conto che esiste una significativa discrepanza tra gli impegni che, soprattutto è impegnato a fare è stato fatto e a livello internazionale, il Governo assume e quelli che effettivamente realizza” quello che ha messo in pratica va forse ancora poco percepita, per la gravità degli effetti e l’assur- esattamente nella direzione opposta dei traguardi promessi. La dità degli investimenti, dall’opinione pubblica. Mancano ancora cartina tornasole sulla “sensibilità” ambientale delle politiche alcuni mesi per la decisione definitiva sulla localizzazione dei siti nazionali – denuncia il WWF - è proprio la legge Finanziaria che delle nuove centrali e del centro nazionale di stoccaggio dei rifiuti traghetta l’Italia verso il 2010. Si entra nell’Anno internazionale radioattivi e, com’è noto, si aspettano le elezioni regionali per della Biodiversità senza stanziamenti adeguati: il nostro Paese, timore di possibili ripercussioni sul voto. Ma la scelta dell’atomo che detiene molti primati in termini di ricchezza di specie e di è stata ormai decisa dal Parlamento alla fine di luglio e le poche habitat, non destina nemmeno un centesimo di euro per la defini- speranze rimaste sono nelle mani delle Regioni e dei cittadini. zione e l’attuazione della Strategia Nazionale a tutela della biodi- versità, nonostante le scadenze internazionali (countdown 2010) visti per la difesa del mare, del suolo, le bonifiche, le aree protet- e gli impegni assunti con la Carta di Siracusa, al termine del G8 te, l’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale Ambiente. E nell’Anno del Clima, a pochi giorni dalla conclusione (ISPRA) e la Convenzione internazionale sul commercio delle del vertice di Copenaghen, dove il tema dell’aiuto allo sviluppo è specie protette (CITES). Il rischio è anche quello di una significa- stato centrale, suona stridente la conferma del taglio del 49% dei tiva diminuzione dei controlli, poiché all’ISPRA andranno solo 86 fondi destinati ai Paesi in via di sviluppo. milioni di euro a fronte dei 90 destinati lo scorso anno alla sola Politici smemorati dimenticano, poi, gli obblighi sottoscritti dall’Ita- APAT. lia sui cambiamenti climatici per l’attuazione del Protocollo di Kyoto. Nella Finanziaria, infatti, non c’è traccia alcuna né di un Fondo Capitolo 4. GRANDI OPERE, MA NELL’ELENCO IL RIPRISTINO (la legge Finanziaria 2007 prevedeva 200 milioni di euro per il DEL TERRITORIO ANCORA NON C’E’ Fondo rotativo per Kyoto) né I disastri, ahinoi, continuano a non insegnare nulla: nessuna no- di uno stru- “ il WWF segnala continui tentativi di modificare, peggiorandole, le leggi mento per italiane sulla tutela della natura e della fauna selvatica. Una su tutte, la legge quadro sulla caccia” la riduzione delle emissioni di CO2. tizia giunge, infatti, a proposito della più grande e importante Come se non bastasse, in opera pubblica del Paese, ovvero la messa in sicurezza del territo- campo energetico sono stati rio e la “lotta” al dissesto idrogeologico. Al contrario, il Governo tagliati i 50 milioni di euro insiste sull’impostazione delle grandi opere strategiche, per le destinati complessivamente quali è previsto uno stanziamento di oltre 1 miliardo e 564 milio- 21 al settore dell’efficienza e del risparmio energetico e non è stata prevista alcuna copertura della detrazione di imposta del 55% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Nonostante le sacrosante proteste del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nell’anno appena iniziato diminuiranno nel complesso le risorse per l’am- ni di euro a fronte di fondi 15 volte inferiori destinati alla mobilità biente: circa 276 milioni di euro, tra legge Finanziaria e Bilancio urbana (solo 120 milioni di euro). Eppure il 2009 sarà ricordato 2010. Spiccioli, se si considera che stiamo parlando di soldi pre- anche per il disastro ferroviario di Viareggio. Appare clamoroso, quindi, che non ci siano risorse né per la sicurezza ferroviaria né ne di imbarcazioni del cui affondamento doloso si è ormai certi. per quella stradale e che si sia arrivati persino al tentativo di far passare la variante ferroviaria di Cannitello, a Reggio Calabria, Capitolo 6. BIODIVERSITA’: UN BRUTTO BIGLIETTO opera da tempo aspettata e richiesta per migliorare il traffico DA VISITA PER IL 2010 ferroviario e come tale approvata, quale avvio della costruzione Se il 2009 è stato l’Anno del Clima, il 2010 sarà l’Anno internazio- del Ponte sullo Stretto di Messina. Restano ancora in piedi quelle nale della Biodiversità e, oltre al già citato mancato finanziamento che il WWF chiama “le follie” dell’Autostrada della Maremma, la per attuare la Convenzione internazionale in materia, il WWF se- cui scelleratezza economica ed ambientale è chiarissima, e l’Alta gnala continui tentativi di modificare, peggiorandole, le leggi ita- Velocità. liane sulla tutela della natura e della fauna selvatica. Una su tutte, la legge quadro sulla caccia. Nel corso dell’anno, infatti, sono sta- Capitolo 5. L’EREDITA’ DEI VELENI ti numerosi i tentativi di approvare pessime modifiche respinte, in Qui ci troviamo di fronte alla classica notizia “mordi e fuggi”. un primo momento, grazie alla mobilitazione tempestiva di tutte Nel 2009, infatti, per la prima volta i media si interessano alle le associazioni ambientaliste. Mentre scriviamo, però, l’articolo cosiddette “navi dei veleni”. Lo scandalo esce dalle Procure e “deregulation-caccia” è passato al vaglio della Camera, dopo il Sì dalle Aule Parlamentari per finire in prima pagina. Dopo l’iniziale del Senato. “Purtroppo – dichiara l’associazione del Panda - non abbiamo registrato nel 2009 alcun segnale positivo per la tutela della fauna, dei parchi, degli habitat naturali e del mare. 22 Interventi che sarebbero assolutamente necessari in un Paese che divora ogni anno una le percentuapreoccupante del patrimonio di biodiversità e di territorio”. clamore legato al fatto di cronaca, però, la notizia precipita di nuovo nel silenzio, come se le rassicurazioni date per il carico della nave inabissata a largo di Cetraro possano estendersi alle altre deci- energia pulita Newsletter di ANEV associazione nazionale energia del vento Sped. in abb. post. - art 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Roma Anno 8 - Marzo 2010 - n° 7 L’ANEV ha una nuova sede La crescita degli ultimi anni ha in- giunta e il consiglio, su richiesta che dovessero interessare l’attività fatti registrato una costante cresci- del presidente, avevano indicato. dell’ANEV. Sarà inoltre disponibile ta di associati e attività che han- Si coglie l’occasione per ringrazia- previa verifica di disponibilità una no richiesto una corrispondente re il gruppo IVPC che ha genero- sala per meeting, attrezzata di procrescita delle strutture. Dopo otto samente ospitato presso la propria iettore, se gli Associati dovessero anni di costante crescita che ha sede per questi anni l’associazione ritenere di voler fare presso l’ANEV, portato l’ANEV a diventare un’as- nazionale energia del vento. Si è con disponibilità di connessione sociazione con oltre 2.500 aderenti concluso il passaggio funzionale WiFi utilizzabile liberamente. Si tra aziende, che continuano a cre- delle attività e delle risorse ANEV ricorda che i contatti di telefonia, scere ogni anno, enti, associazioni alla nuova sede di Via Palestro, 1 - fax e e.mail non sono stati modifie soci individuali, l’ANEV ha una non distante dalla Stazione Termi- cati, così come gli orari di apertura nuova sede completamente auto- ni. Con qualche giorno di anticipo degli Uffici che sono dalle 9.00 alle noma, che ne garantirà la maggio- rispetto a quanto previsto, l’ANEV 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 dei re efficienza, l’adeguatezza delle si è trasferita nella nuova Sede che giorni feriali. Certi che tale ultestrutture che potranno essere mag- vede una struttura completamente riore sforzo economico, gestionale giormente sfruttate dagli associati. disponibile per le attività associa- e organizzativo possa vedere miLa nuova sede che è operativa è tive, indipendente e funzionale alle gliorati i servizi che i Soci ANEV in Via Palestro, 1 - 00185 Roma. esigenze che la crescita di Associa- hanno dalla loro Associazione, ci Tutti contatti di telefono, fax e ti e attività necessitava di vedere auguriamo che la soluzione trovae.mail sono rimasti e rimarranno soddisfatta. Le nuove strutture che ta e per la quale si ringrazia il noinvariati, per evitare di compor- si trovano a pochi metri da Porta stro associato Prof. Angelo Todaro tare contrattempi per nessuno. Pia, su una traversa di Via XX Set- che ce la ha proposta, consenta Questo ultimo passaggio consente tembre, vedono una sala riunioni una maggior presenza in sede ed di completare nei tempi previsti il disponibile per le riunioni degli un miglior apporto degli Associati raggiungimento della totale indi- Organi associativi, Giunta Esecu- finalizzato a sostenere la crescita pendenza funzionale dell’ANEV, tiva, Consiglio Direttivo e Grup- dell’ANEV in linea con quella dei completando il percorso che la pi di Lavoro, nonchè per riunioni propri Associati. Censimento 2010 L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha reso disponibili le maschere per la compilazione dei dati relativi alla compilazione sul sito www.autorita.energia.it per l’indagine 2010 riferita ai produttori e autoproduttori di energia elettrica. Come ogni anno anche per il 2010 verrà lasciato un termine congruo per la compilazione, pari a tre settimane, nel quale gli operatori dovranno compilare le maschere citate. La necessità di una corretta ed esaustiva compilazione dei dati, deriva dalla necessità di avere dati anagraficamente aggiornati e corretti nonchè di monitorare il parco di generazione produttivo in Italia per svolgere analisi e verifiche. L’ANEV segnala che la semplificazione del sistema richiesta lo scorso anno e parzialmente avvenuta, aiuterà la compilazione degli operatori, e auspica che le ulteriori richieste di semplificazione potranno essere accolte per l’anno prossimo. Le maschere relative ai “Dati tecnici su produttori e autoproduttori di elettricità” sono state pubblicate e dovranno essere compilate e inviate definitivamente all’Autorità entro il prossimo 12 aprile. Tale sezione deve essere compilata da tutti gli operatori esistenti al 31 dicembre 2009. I dati delle società che sono state incorporate nel corso del 2010 dovranno essere compilati per loro conto dalle società incorporanti. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito Internet dell’Autorità all’indirizzo: http://www.autorita.energia.it/it/ comunicati/10/100303dssd.htm Giornata mondiale del vento 2010 La Giornata Mondiale del Vento è una campagna internazionale di sensibilizzazione volta a promuovere l’energia eolica, fonte pulita ed inesauribile, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica su risparmio energetico, fonti rinnovabili, questioni ambientali. In Italia la manifestazione è coordinata dall’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) in collaborazione con EWEA (European Wind Energy Association) e GWEC (Global Wind Energy Council). L’iniziativa, nel 2009, ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica ed il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Comune di Roma. L’ANEV, nel mese di giugno 2009, ha proposto un articolato programma di iniziative in tutta Italia e, a Roma, nel Pala Energia ANEV, si sono svolti convegni, esposizioni dei principali operatori del settore, attività ludiche e formative, con l’installazione di un vero aerogeneratore a dimensione reale. Per il 2010 l’ANEV organizzerà una manifestazione analoga che già si preannuncia ancora più ricca di Eventi e più significativa, attestandosi già dal secondo anno come l’Evento più prestigioso dell’eolico. L’evento offre un’occasione unica e irripetibile per promuovere, nella manifestazione più esclusiva del 2010, la Vostra Azienda e i Vostri prodotti con soluzioni innovative per consentire la partecipazione senza oneri eccessivi. Se siete interessati consultate la proposta promozionale che pubblicata sul sito www.anev.org e contattate la GAD&Co ai seguenti recapiti Tel. +065717121 – [email protected] Forum conomico Italia-Mongolia, Ulan Bator 12/13 aprile 2010 In occasione della visita in Mongolia del Vice Ministro allo Sviluppo Economico On. Adolfo Urso, accompagnato da una delegazione di imprenditori, l’Istituto nazionale per il Commercio Estero, ICE, organizza il “Forum Economico Italia - Mongolia”. Il Forum si svolgerà a Ulan Bator nei giorni 12 e 13 aprile 2010. Le imprese interessate a partecipare dovranno far pervenire, entro le ore 12,00 di Lunedì 22 marzo 2010, l’allegata scheda di adesione all’indirizzo e-mail: [email protected] o al seguente numero di Fax: 06-89280328 Trova i link dai quali scaricare la scheda: nel sito ICE www. ice.it Comuni …..rinnovabili Anche quest’anno LEGAMBIENTE nello sviluppare e integrare le fonti SCIALLO PILSUDSKI 98, ROMA ha presentato il rapporto: Comuni rinnovabili nel territorio italiano. Saluti iniziali Rinnovabili. La presentazione del L’ANEV convintamente ha parteci- Emilio Cremona - GSE, Presidente rapporto 2010 è finalizzata a far pato all’evento per dare il proprio Introduzione e presentazione del emergere come la diffusione delle supporto ai comuni che devono Rapporto fonti rinnovabili nei comuni ita- essere alla base del percorso auto- Gerardo Montanino - GSE, responliani, i risultati e le buone pratiche rizzativo. sabile direzione operativa di intervento, possono favorire la DI SEGUITO IL PROGRAMMA Edoardo Zanchini - Legambiente, crescita del settore. Tema del con- COMPLETO responsabile energia vegno “Come l’Italia può farcela 23 MARZO 2010 - ORE 10.00 / Tavola Rotonda, modera: a raggiungere gli obiettivi UE al 13.30 Giovanni Valentini - La Repubbli- 2020”. Il ruolo delle politiche locali AUDITORIUM GSE - VIA MARE- ca Intervengono: Contraddizioni sarde Marco De Giorgi - Ministero Am- Dopo l’incontro avuto con il Presidente Cappellacci nel maggio 2009 scorso nel quale il presidente prometteva un cambio di rotta nel senso del rispetto del diritto e della trasparenza dell’amministrazione regionale, l’ANEV resta esterrefatta dalle dichiarazioni del presidente Cappellacci sull’eolico. infatti dopo il citato incontro estremamente cordiale e positivamente valutato anche dalla UIL che era presente, il presidente stesso si era detto favorevole all’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere le questioni relative alla precedente gestione “Soru”, cosa mai avvenuta. Inoltre le rassicurazioni dello stesso Cappellacci nei confronti dell’associazione, ad oggi non concretizzatesi, riguardavano il fatto che si sarebbe evitato qualsiasi percorso poco chiaro o discriminatorio da parte della regione che volesse favorire un’azienda rispetto ad un’altra. L’ANEV auspica che ciò che è stato anticipato dalla stampa non corrisponda al merito di quanto inserito nei documenti ufficiali non ancora pubblici e che quindi la regione Sardegna possa tornare a garantire agli investitori parità di trattamento, rispetto delle norme e percorsi autorizzativi non discriminatori. L’ANEV resta in attesa dei documenti ufficiali per verificare eventuali azioni da porre in campo per evitare danni ai propri associati. Francesco Ferrante - Kyoto Club, biente, Segretario generale Vicepresidente Flavio Morini - ANCI, delegato politiche ambientali Massimo Orlandi - Sorgenia, AD Alessandro Ortis - Autorità energia elettrica e gas, Presidente Sara Romano - Ministero dello Sviluppo Economico, Direttore Generale per l’Energia Simone Togni - ANEV, Segretario Generale Nando Pasquali - GSE, AD Conclude: Vittorio Cogliati Dezza - Legambiente, Presidente nazionale ore 12.30 - Premiazione dei Comuni rinnovabili 2010 Vento da conoscere Parte il programma 2010 di Alta sponibili nella sezione documenti/ per le registrazioni tempestive. Formazione sull’eolico a cura di formazione del sito dell’associa- Gli altri due corsi specialistici orANEV e UIL sulla scia del grande zione www.anev.org. Due i corsi ganizzati nel 2010 saranno invece successo del 2009. L’offerta forma- di base previsti nel 2010 entrambi dedicati prioritariamente a chi ha tiva di primo e di secondo livello a Roma, il primo in concomitanza già frequentato i corsi di base e si sull’eolico organizzata da ANEV con la Giornata Mondiale del Ven- terranno entrambi presso Ecomone UIL congiuntamente promuo- to dal 24 al 27 maggio e il secondo do-Keywind: il primo sul minieolivono i corsi 2010 per soddisfare in occasione di Eolica Expo dal 6 co i giorni 3 e 4 di novembre, menle numerose richieste pervenute. al 9 settembre; nonostante i costi tre il secondo sui Certificati Verdi e I programmi, le informazioni e di iscrizione non abbiano subito sul Trading i giorni 5 e 6 di novemle procedure amministrative per modifiche, anche quest’anno sono bre. Parte quindi con grande iml’iscrizione ai corsi generalisti e di state riservate particolari agevola- pegno da parte degli organizzatori specializzazione, sono da oggi di- zioni per tutti gli Associati ANEV e il secondo ciclo della formazione ANEV - UIL sull’eolico, con il completamento dei programmi, quattro corsi di formazione, due generici e due specialistici, che completano l’offerta formativa per l’anno 2010, attestandosi come il più completo e funzionale del settore. La novità dei due corsi specialistici, riservati prioritariamente ai frequentatori dei corsi base e che si terranno in concomitanza con EcomondoKeywind a Rimini, consente anche un approfondimento specialistico sui temi di principale attualità, il trading di energia elettrica da FR e i Certificati Verdi da un lato e il minieolico dall’altro, a chi già è del settore ovvero ha già conoscenze segue > di base del settore eolico. Lo sforzo effettuato per l’anno in corso è stato di rendere ancor più ricchi di contenuti ed esercitazioni pratiche le consuete elevate esperienze formative precedenti, mantenendo Hannover Messe/Colitechnica Con più di 200.000 visitatori, l’esperienza di visita ad un sito la Fiera di Hannover – che si eolico con l’assistenza tecnica dei terrà quest’anno dal 19 al 23 tecnici del medesimo. I corsi 2010 Aprile 2010 – è la più importante manifestazione fieristica europea e si caratterizzano anche per una lomondiale dedicata alla tecnologia, gistica semplificata a favore della all’innovazione e all’automazione. frequenza, di un’assistenza com- L’Italia sarà il Paese Partner pleta per i partecipanti, oltre alla di Hannover Messe 2010! Con opportunità unica di essere inseriti CoilTechnica - nuova fiera di punta internazionale della produzione nell’apposita banca dati “certifidi bobine, trasformatori e motori cata” a disposizione dei principali elettrici - la Fiera di Hannover ha operatori del settore. Infine anche ampliato ulteriormente la propria per quest’anno verranno scelti tra i offerta. CoilTechnica è una fiera biennale che avrà luogo nel richiedenti partecipanti due stagifrequentatissimo Padiglione 6 e che sti che potranno completare la loro propone nello specifico i seguenti formazione con un periodo presso cluster tematici: l’associazione nazionale energia - Componenti e accessori per del vento. Compresi nel prezzo, la bobine - Materiali isolanti giornata di trasferta presso il par- Macchine per l’avvolgimento / co eolico, tutti i materiali didatti- Sistemi di produzione flessibile ci, l’ingresso alle manifestazioni - Componenti elettrici e accessori ospitanti, i pranzi e i coffee break, - Sistemi di controllo, misurazione e diagnosi l’attestato di partecipazione, l’insePer ulteriori informazioni: rimento nella banca dati nonché la h t t p : / / w w w. h a n n o v e r m e s s e . giornata finale di follow-up. Nella de/coiltechnica Ecco tutte le sezione documenti/formazione del opportunità che la Fiera di Hannover offre alla Vostra sito www.anev.org e nel sito www. Associazione e i Vostri soci: uil.it sono disponibili i programmi •Biglietti gratuiti per la fiera e i moduli di iscrizione per tutti i •Accesso libero al World Energy Forum e al Forum Renewable corsi. Energy •Accesso gratuito al Visitor’s Lounge •Catering & Nightlife Special (voucher catering per il valore di 10,00 euro) •Visita guidata della città •Info Kit della citta di Hannover •Logo e Link della vostra associazione/partner ufficiale sul sito di Hannover Messe •Media Kiosk in fiera dove esporre le vostre pubblicazioni •Spazio dedicato all’interno del ciclo di conferenze in programma In cambio, Vi saremo grati se la Vostra associazione promuovesse questa manifestazione, con le seguenti azioni: •Invio di inviti via e-mail con biglietto elettronico per la manifestazione •Notizia e link per biglietto elettronico sulle vostre riviste o newsletter •Posizionamento del logo di Hannover Messe sul Vostro sito web e link al sito. Eventualmente possiamo inviarVi, se necessario, altro materiale informativo (opuscoli, manifesti, podcast ecc.), e possiamo inoltre supportarVi per i testi e il materiale di stampa, in modo da poter garantire una completa informazione ai Vostri soci. Il sistema produttivo di fronte alla crisi: le imprese, le industrie, le istituzioni Il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma e la rivista “Economia e Politica Industriale Journal of Industrial and Business Economics ” invitano gli studiosi interessati a presentare e discutere paper di carattere teorico e applicato relativi alle recenti trasformazioni del sistema industriale italiano, in un’ottica nazionale o anche comparata. Più in particolare gli interrogativi principali proposti dal convegno sono: a) con quali caratteristiche e attraverso quali cambiamenti il sistema italiano è arrivato alla recente crisi internazionale? b) quali conseguenze sta avendo la crisi stessa sul sistema produttivo? c) come il sistema ne sta uscendo (e quali scenari internazionali sta per affrontare)? Questi temi verranno affrontati dal convegno analizzando le caratteristiche e le dinamiche del sistema produttivo prevalentemente sotto i seguenti punti di vista: 1) interni all’impresa (strategia, crescita, innovazione, internazionalizzazione ecc.); 2) nei rapporti tra le imprese e con il territorio (reti, distretti, sistemi produttivi locali, ecc.); 3) a livello di sistema produttivo complessivo o sue segmentazioni (caratteristiche e dinamiche della produttività, dell’innovazione, del- la struttura proprietaria, dei rapporti con il credito ecc., aggregati settoriali o di filiera); 4) a livello di istituzioni e politiche per le imprese (politiche di regolazione e per la concorrenza, politiche di promozione o salvataggio, politiche per l’innovazione, interventi di carattere regionale ecc.). Speaker invitati: Relazione di apertura: Enrico Giovannini (presidente Istat) Fabrizio Traù (Confindustria) Roberto Monducci (Istat) Relazione di chiusura: Salvatore Zecchini (presidente Ipi) Per proporre un paper inviare un lungo abstract (circa 1500 parole) al Comitato Organizzativo entro la fine di Aprile 2010: l’accettazione da parte del Comitato Scientifico sarà notificata entro il 15 maggio 2010. Indirizzo e-mail a cui inviare l’abstract: [email protected] Alcuni dei paper selezionati per la presentazione al Convegno potranno essere in seguito pubblicati su uno o più numeri di Economia e Politica industriale/Journal of Industrial and Business Economics. I lavori accettati per la pubblicazione dovranno arrivare alla rivista entro metà novembre 2010. Comitato Organizzativo (Università di Parma): Alessandro Arrighetti; Carla Canali; Salvatore Curatolo, Roberta Larini, Andrea Lasagni, Marco Magnani, Franco Mosconi, Augusto Ninni, Luisella Notari, Augusto Schianchi, Fabio Sforzi Comitato Scientifico: Alessandro Arrighetti (Università di Parma), Maria Rosa Battaggion (Università di Bergamo), Mario Benassi (Università di Milano), Stefano Brusoni (Università L. Bocconi), Matteo Bugamelli (Banca d’Italia), Carlo Cambini (Politecnico di Torino), Davide Castellani (Università di Perugia), Andrea Colli (Università L. Bocconi), Gianni Cozzi (Università di Genova), Giovanni Battista Dagnino (Università di Catania), Michele Grillo (Università Cattolica di Milano), Fabrizio Guelpa (Intesa Sanpaolo), Alessandra Lanza (Prometeia), Francesco Lissoni (Università di Brescia), Sergio Mariotti (Politecnico di Milano) Stefano Menghinello (Istat), Augusto Ninni (Università di Par- ma), Lucia Piscitello (Politecnico di Milano), Giovanni Battista Ramello (Università del Piemonte Orientale), Laura Rondi (Politecnico di Torino), Cristina Rossi Lamastra (Politecnico di Milano), Francesco Silva (Università di Milano Bicocca) Salvatore Torrisi (Università di Bologna), Antonello Zanfei (Università di Ur- Le spese includono: bino) - coffee-break; Spese di registrazione: - euro 60 per i membri dell’Associazione Amici di Economia e Politica Industriale. La quota di iscrizione all’Associazione è pari a euro 120 e può essere pagata anche al momento dell’iscrizione al Convegno assieme alle spese di registrazione (per un totale di euro 180); - euro 300 per i non membri. - cena sociale; - pranzo finale; - abbonamento gratuito per un anno alla rivista “Economia e Politica Industriale – Journal of Industrial and Business Economics (solo per i membri dell’associazione). Prossimi appuntamenti • Abu Dhabi, 18 gennaio 2010 REN Alliance Invitation: Roundtable at World Future Energy Summit • Manchester (Regno Unito), 26 gennaio 2010 BWEA Health and Safety 2010 - Conference and Exhibition • Praga (Repubblica Ceca), 16 – 17 febbraio 2010 REFF Central and Eastern Europe • Londra (RegnoUnito), 3 – 4 marzo 2010 BWEA Wave & Tidal 2010 • Palmerston North (Nuova Zelanda) 29 – 31 marzo 2010 NZ Wind Energy Conference • Varsavia (Polonia), 20 – 23 aprile 2010 European Wind Energy Conference & Exhibition 2010 • Adelaide (Australia), 1 – 31 maggio 2010 Clean Energy Council Conference And Exhibition 2010 • Roma, 24 – 27 maggio 2010 I Corso di Formazione ANEV “Eolico di base: tecnica, normativa, ambiente ed esperienza sul campo” – Giornata Mondiale del Vento – Villa Borghese – Parco dei Daini • Houston (USA), 23 – 26 maggio 2010 WINDPOWER 2010 Conference & Exhibition • Liverpool, (Regno Unito), 29 – 30 giugno 2010 BWEA Offshore Wind 2010 - Conference and Exhibition • Istanbul (Turkey), 15-17 June 2010 9th World Wind Energy Conference & Exhibition WWEC2010 • Rio de janeiro (Brasile), 6 – 9 giugno 2010 IAEE’S Rio 2010 International Conference • Alice Springs, Northern Territory (Australia), 4 – 7 agosto 2010 ATRAA 2010 Conference & Exhibition • Rio de Janeiro (Brasile), 30 agosto – 1 settembre 2010 Windpower Brazil 2010 conference and exhibition • Roma, 6 – 9 settembre 2010 II Corso di Formazione ANEV “Eolico di base: tecnica, normativa, ambiente ed esperienza sul campo” – Eolica Expo 2010 • Roma, 7 – 9 settembre 2010 Eolica Expo Mediterranenan • Palais des congrès de Montréal, Montreal, Quebec 1 – 3 novembre 2010 CanWEA 2010 - 26th Annual Conference and Exhibition • Glasgow (Regno Unito), 2 – 4 novembre 2010 BWEA Health and Safety 2010 - Conference and Exhibition • Rimini, 3 – 4 novembre 2010 III Corso di Formazione ANEV Specialistico “Mineolico” • Rimini, 5 – 6 novembre 2010 IV Corso di Formazione ANEV Spacialistico “CV e Trading” fotovoltaico a concentrazione di Francesca Capelli l’Istituto nazionale di fisica della materia del Cnr e un’azienda, la Abbassare i costi del fotovoltaico e aumentarne la resa. E’ italia- Dichroic Cell (www.dichroic-cell.it). na la scoperta che potrebbe rivoluzionare la produzione di ener- Tutto nasce dal tentativo – al quale lavorava da anni il gruppo di gia solare, frutto di una collaborazione tra l’Università di Ferrara, ricercatori guidati da Giuliano Martinelli, docente del dipartimen- 33 to di Fisica dell’Università di Ferrara – di rendere il fotovoltaico un Cell. “I costi non si abbassano, a causa della scarsità di silicio – il metodo di produzione di energia efficiente e competitivo. principale componente - disponibile. O meglio, di materia prima “Il problema principale sono i materiali, i cosiddetti semicondut- ce n’è tantissima, visto che il silicio deriva dalla sabbia, ma la tori”, dice Federico Allamprese, amministratore unico di Dichroic trasformazione è costosa e la resa di una cella fotovoltaica tradi- zionale resta bassa”. materiali semiconduttori, mentre il film di germanio, per quanto La produzione mondiale di silicio è di 130 mila tonnellate, di cui sottilissimo, svolgerebbe comunque la sua peculiare funzione. 60 mila vanno all’industria elettronica e 70 mila al fotovoltaico. “La difficoltà era far sì che gli atomi di germanio si depositassero E’ stato calcolato che se anche fosse interamente destinata alla sul substrato di silicio disposti ordinatamente produzione di energia, si soddisferebbe l’1 per cento del fabbiso- come in un cristallo perfetto”, dice Vincenzi. gno energetico italiano. “Avevamo in mente come risolvere il proble- Una soluzione è costituita da una tecnologia innovativa: il foto- ma, ma serviva una cordata di imprenditori voltaico a concentrazione che utilizza celle solari ad alta efficien- lungimiranti per finanziare la realizzazione za come quelle sfruttate dai satelliti spaziali. del primo prototipo”. L’incontro con Dichroic “Con lenti o specchi”, spiega Allamprese, “si concentra l’irradia- Cell ha fatto il resto e ha permesso di arrivare zione su una cella ad alta efficienza, costituita non più da silicio, alla firma di un contratto di collaborazione, ““Con lenti o specchi”, spiega Allamprese, “si concentra l’irradiazione su una tramite il Cnr. cella ad alta efficienza, costituita non più da silicio, ma da più strati di materiali E’ stato così ideato il reattosemiconduttori: arseniuro di gallio, fosfuro di indio e gallio, e germanio”” re L.E.P.E.C.V.D. (Low Enerma da più strati di materiali semiconduttori: arseniuro di gallio, gy Plasma Enhanced Chemical Vapor Depo- fosfuro di indio e gallio, e germanio”. Ognuno di questi materiali sition), in grado di far depositare il germanio assorbe una parte dello spettro solare, aumentando la resa com- sul silicio attraverso un processo rapido e ad plessiva della cella: dal 10 al 40 per cento circa. Si ripropone però 34 la questione dei costi, perché il prezzo del germanio è altissimo. Se può essere sostenuto dall’industria aerospaziale, non è così per il settore delle energie rinnovabili. Ed ecco che entra in gioco la ricerca universitaria. “Abbiamo pensato che la soluzione potesse depositare essere uno strato di atomi di germanio su di un supporto di silicio, il cosiddetto “wafer”, relativamente più elevata purezza. “All’interno dell’apparecchio vengono immessi economico”, dice Donato Vincenzi, ricercatore dell’Università di gas che si mescolano e reagiscono tra loro”, dice Vincenzi. “E Ferrara che ha lavorato al progetto. Così, il silicio funzionerebbe consentono agli atomi di depositarsi e di disporsi ordinatamente da base, da “fondamenta” sul quale depositare gli altri strati di sui wafer di silicio emulando la struttura di un cristallo perfetto”. Il fotovoltaico a concentrazione sarà una tecnologia di scala. fase di lancio. “Adatta non alla produzione domestica”, dice Allamprese, “ma Ora Dichroic Cell è alla ricerca di partner per la produzione su alla realizzazione di centrali di potenza dell’ordine di megawatt. larga scala della Gli spazi non mancano, per esempio le discariche esaurite”. Secondo le stime, il fotovoltaico a concentrazione, ha le potenzialità per arrivare a coprire in 10 anni il 10 per cento del fabbisogno ita- liano di energia. “Potrebbe anche essere esportato all’estero”, con- tinua Allamprese. “Per potrebbe esempio, Cella a concentrazione La ricerca che ha portato alla realizzazione della nuova cella fotovoltaica a concentrazione dimostra che la collaborazione tra università e azienda è possibile e porta a ottimi risultati. “Il principale problema”, dice Donato Vincenzi, “è la gestione del conflitto di interessi sulla riservatezza. L’azienda vuole legittimamente tutelare il proprio segreto industriale, l’università ha bisogno di divulgare le proprie scoperte, soprattutto ora che gli stipendi dei ricercatori dipendono dai risultati raggiunti, misurati dalle pubblicazioni”. La soluzione? “Divulgare i risultati e tenere segreta la tecnologia”, dice Vincenzi. “Va a vantaggio anche del mondo industriale, considerando che un articolo su una peer review dà prestigio all’azienda e può favorire l’ingresso di nuovi investimenti”. La collaborazione tra mondo accademico e industria è ormai diventata irrinunciabile. “Anche per far fronte alla concorrenza internazionale, più o meno leale”, dice Vincenzi. “La tecnologia fotovoltaica convenzionale è ormai fuori mercato, a causa dell’industria cinese che attualmente lavora in dumping e riesce a mantenere prezzi molto bassi”. Questo sistema non reggerà all’infinto, certo. Ma per il momento è l’innovazione la strada per contrastare la concorrenza sleale. essere nuova cella. “Il fotovoltaico a concentrazione sarà inserito nel prossimo conto energia”, afferma Allamprese. “E speriamo che questo cancelli le perplessità di banche e potenziali investitori”. Il principale ostacolo alla ricerca, invece, è costituito dalla discontinuità dei fondi. “Fi- fornito a un paese nora concessi come l’Algeria, in sull’onda della situazione internazionale”, dice Vincenzi. “Il pri- cambio di un ap- mo grande impulso arrivò dopo lo shock petrolifero del 1978, poi i finanziamenti cessarono per l’abbassarsi dei prezzi. Ebbe- ro una nuova impennata attorno al 20012002, sempre sull’onda provvigionamento dei si- prezzi del car- curo di petrolio o gas, burante. E per dei quali – almeno per il ora momento – non riuscia- reggendo, gra- mo a fare a meno”. zie a una nuo- Ancora, la ricerca con- va dotta avrebbe ricadute ambientale. Ci sull’industria aerospa- auguriamo che stanno coscienza ziale: la cella così realizzata è molto più leggera e, montata su continui così, perché la ricerca può essere programmata solo in un satellite, consentirebbe un enorme risparmio di carburante in presenza di una continuità di finanziamenti”. 35 industria e rinnovabili Il comparto industriale delle rinnovabili in Italia ha ottime prospettive sia economiche, sia occupazionali. Ciò che manca è la prospettiva di medio periodo. fatto in gran parte da Pmi, spesso, in grado di sviluppare eccellenze tecnologiche di alto livello, ma che difficilmente riescono ad accedere sia al credito necessario, sia alle risorse che il mondo della ricerca potrebbe metter loro a disposizione, per aggiornare le tecnologie sia di processo, sia di prodotto. Eppure gli indicatori di Sergio Ferraris relativi alle rinnovabili creati dall’Osservatorio sull’industria delle Un binomio che nel nostro Paese è spesso citato come oppor- rinnovabili vedono degli sviluppi significativi. Nel prossimo de- “Dal punto di vista dell’impatto economico potenziale sui vari settori cennio, in coincidenza con i target europei al 2020, infatindustriali, nel decennio prossimo, le rinnovabili potrebbero sviluppare ti, i GWh prodotti da rinnovabili l’anno potrebbero essere oltre 42,4 miliardi di euro d’investimenti, sette in più delle più ottimisti81.500, non centrando così gli obiettivi europei nel caso che previsioni sul nucleare fatte dal Governo” dello scenario minimo, li raggiungerebbero con 117.000 tunità, ma che stenta a decollare, per un insieme di motivi che GWh se si prende in considerazione lo scenario intermedio, menpotremmo chiamare “condizioni sfavorevoli”. La prima è una questione di carattere generale che coinvolge anche le rinnovabili, ma riguarda tutti i comparti produttivi ad alto tre sarebbero ampiamente superati, con 158.000 GWh adottando lo scenario maggiore. Dal punto di vista dell’impatto economico potenziale sui vari settori industriali, contenuto tecnologico che è quello nel decennio prossimo, le rinnovabi- di come è costituito il tessuto ma- li potrebbero sviluppare oltre 42,4 nifatturiero del nostro Paese che è miliardi di euro d’investimenti, 37 sette in più delle più ottimistiche previsioni sul nucleare fatte dal si susseguono a ritmo incalzante iniziative, viste con molta accon- Governo. Il volume d’investimenti sviluppato dalle rinnovabili ri- discendenza dal Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia guarderebbe per 11 miliardi di euro l’industria elettrica e mecca- sul nucleare, provvedimenti importanti sulle rinnovabili come il nica, per 8 l’edilizia, per 4,5 e 4,9 rispettivamente la termotecnica rinnovo del Conto energia e la realizzazione di linee guida nazio- e altri settori minori e per 1,9 la chimica. Ma il dubbio tra le im- nali sembrano andare a rilento. prese che si stanno impegnando sulle rinnovabili è che il Governo abbia altre priorità. «Intendiamo raggiungere un mix elettrico Lavoro rinnovabile equilibrato, composto da un 50% di combustibili fossili, 25 di Eppure oltre alle potenzialità economiche le rinnovabili hanno un nucleare e 25 di fonti rinnovabili, in grado di ridurre progressi- appeal anche dal punto di vista occupazionale non indifferente. Secondo il ministero dello Sviluppo economico “Il volume d’investimenti sviluppato dalle rinnovabili riguarderebbe per 11 miliardi di euro l’industria elettrica e meccanica, per 8 l’edilizia, per 4,5 e 4,9 nel 2008 il settore delle rinnovabili ha generato rispettivamente la termotecnica e altri settori minori e per 1,9 la chimica” un giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro, il dopvamente l’esposizione dell’Italia e la vulnerabilità alle periodiche pio rispetto al 2005, mentre gli occupati diretti e indiretti sono oscillazioni del greggio» ha dichiarato più volte il sottosegretario stati 21.000 dei quali 10.000 nell’eolico, 2.200 nel fotovoltaico e 8.000 nelle biomasse. Sempre sul fronte occupazionale c’è da registrare che una ricerca della Cisl assegna all’eolico una potenzialità di un addetto 38 stabile per ogni 2 MWe installati. Se si sviluppasse, quindi, tutto il potenziale eolico italiano che secondo Anev è di oltre 16.000 MWe si potrebbe arrivare a 8.000 addetti stabili a livello nazionale. Altro discorso aperto è quello dell’incapacità delle Pmi impegnate a vario titolo nelle rinnovabili a fare e a pensarsi come sistema. Capita spesso, infatti, allo Sviluppo economico, con delega all’energia Stefano Saglia. durante discussioni informali con operatori esteri delle rin- Nei fatti, però, sembra che l’equilibrio di questo mix, se si deve novabili che questi manifestino il loro stupore circa il fatto giudicare dalle iniziative del Governo sia viziato nei fatti. Mentre che nonostante le aziende del nostro Paese siano impegnate a fondo in subforniture di alta qualità nella componentistica dei operazioni M&A con una capacità di generazione scambiata pari sistemi per le rinnovabili, le stesse non siano in grado di riunirsi a 45.000 MW, dei quali 36.000 MWe di eolico, 8.000 MWe di per realizzare prodotti finiti e competitivi. idroelettrico, 600 MW di biomasse, 260 MWe solare e 1 MWe Nonostante ciò se si analizza il comparto attraverso la lente della geotermico. finanza straordinaria, (M&A) ci si rende conto che nonostante la crisi nel 2008 il fenomeno, nel settore delle rinnovabili, si è inten“se si analizza il comparto attraverso la lente della finanza straordinaria, (M&A) ci si rende conto che nonostante la crisi nel 2008 il fenomeno, nel settore delle rinnovabili, si è intensificato. Sono molte, infatti, le aziende con scarso know how di settore che stanno entrando nel segmento delle rinnovabili preferendo l’acquisizione di asset esistenti o di società specializzate che abbiano progetti in pipeline” Quadro frammentato sificato. Sono Il valore complessivo delle transazioni è stato nel 2008 di circa molte, infatti, 39,4 miliardi di euro, dei quali 15 diretti e 24,4 per operazioni di le aziende con asset swap, con un quadro di frammentazione che è quello tipico scarso know dei settori emergenti. Nel solo eolico gli impianti in via di sviluppo how di setto- sono il 74% della capacità scambiata (26.640 MWe) largamente re che stanno entrando nel segmento delle rinnovabili preferendo l’acquisizione di asset esistenti o di società specializzate che abbiano progetti in pipeline. Nel 2008, l’Osservatorio sull’industria delle rinnovabili ha registrato 121 39 al di sopra del potenziale stimato da Anev ed è quindi presumibile che non sarà tutta realizzata. La spiegazione di ciò risiede nel fatto che l’eolico è una tecnologia matura e attrattiva per gli investitori, in quanto più remunerativo di altre fonti, specialmente in assenza, o nell’indeterminatezza di incentivi nazionali. Questa sovra valutazione, però, se da un lato è indice delle potenzialità del settore eolico dall’altro non lo mette al riparo dal rischio di speculazioni e bolle dal carattere squisitamente finanziario che potrebbero minarne la credibilità verso il mondo degli investitori. Le condizioni necessarie per uno sviluppo solido e duraturo dell’industria delle rinnovabili, in Italia, ci sono, ciò che manca, è la prospettiva del lungo periodo, magari che vada al di là dell’orizzonte di una legislatura. E in questo senso le indicazioni non sono buone. È stata bocciata, infatti, la proposta delle associazioni del solare di portare la durata del Conto energia a cinque anni, mentre per l’atomo i programmi arrivano al 2030. Eppure l’ordine degli investimenti è simile. Trevi Village. Le tue vacanze Complesso turistico a quattro stelle completamente rinnovato nell'anno 2003, è situato a ridosso della costa tirrenica calabrese tra Amantea e Campora San Giovanni (CS). Il villaggio inserito in un giardino di palme, cactus e macchia mediterranea, rispecchia l'architettura locale creando un suggestivo "borgo di cottage" composto da circa 100 camere. Il complesso si estende su di un'area di circa 40.000 mq avente un fronte di 600 mt. di spiaggia sabbiosa, con alle spalle la ferrovia e la SS 18. Facilmente raggiungibile con uscita a Falerna sulla autostrada A3. Stazione ferroviaria ad Amantea e aereoporto a 25 Km di Lametia Terme. �������������������������� �������������������������������������� ������������������������������������������ ������������������� il vento va per mare L’offshore rappresenta la nuova frontiera dell’eolico. Se fosse sviluppato l’intero potenziale si produrrebbe sette volte il fabbisogno energetico attuale dell’Europa mare va dai 18 ai 63 metri. Questo parco eolico offshore è solo l’ultimo esempio, ma basta scorrere il rapporto “Oceani di opportunità” redatto dall’Ewea, l’associazione europea dell’eolico, per scoprire come nei prossimi 20 anni questi impianti diventeranno una realtà lungo le coste di Gabriele Salari del continente. Se fosse sviluppato l’intero potenziale si produr- Due società norvegesi, la Statoil e la Statkraft, insieme alla RWE rebbe sette volte il fabbisogno energetico attuale dell’Europa, power tedesca e alla Scottish and Southern Electricity hanno avu- 100 gigawatt sono già in fase di studio e una volta completati “Funzionando al massimo, l’impianto offshore di Dogger Bank in Gran Bretagna rappresenteranno il 10 per cento potrebbe produrre elettricità rinnovabile corrispondente a quasi il 10 per cento del del fabbisogno, evitando fabbisogno energetico della Gran Bretagna ovvero 13 gigawatt di capacità installata” l’immissione in to i diritti di sviluppare energia eolica a Dogger Bank in Gran atmosfera ogni anno di 200 Bretagna. Funzionando al massimo, l’impianto offshore potrebbe milioni di tonnellate produrre elettricità rinnovabile corrispondente a quasi il 10 per di CO2. cento del fabbisogno energetico della Gran Bretagna ovvero 13 gigawatt di capacità installata. Dogger Bank si trova sulla costa orientale dello Yorkshire, tra i 125 ed i 195 chilometri dalla costa e la profondità del 41 Dal 1992 al 2004 l’eolico tradizionale è cresciuto del 32 per cen- tra il 60 e il 70 per cento del fabbisogno energetico. to l’anno e secondo l’Ewea è possibile ora ripetere questo trend Perché questo non rimanga un sogno evidentemente deve svi- “La Commissione Europea stima che nei prossimi 12 anni, visto che andranno lupparsi una vera e propria rete di trasmissioin pensione circa la metà delle attuali centrali elettriche, si può sfruttare questo ne, attraverso una cooperazione tra industria, turnover costruendo nuovi impianti che dovranno fornire 360 gigawatt” Commissione Europea e governi. con l’offshore, che rappresenta la nuova frontiera. La Commissio- L’anno che si è aperto da poco sarà cruciale proprio per orga- ne Europea stima che nei prossimi 12 anni, visto che andranno nizzare questa rete, senza la quale l’eolico offshore non potrà in pensione circa la metà delle attuali centrali elettriche, si può svilupparsi. La sfida tecnologica è simile a quella che ha portato sfruttare questo turnover costruendo nuovi impianti che dovran- alla creazione delle piattaforme petrolifere nel mare del Nord e no fornire 360 gigawatt. non a caso anche molti degli attori sono gli stessi, avendo capito Quale sfida migliore per l’eolico? Entro il 2020 l’obiettivo è di che è finita l’era dei combustibili fossili. arrivare a 230 gigawatt di energia dal vento, di cui 40 prodotti Statoil, che sta realizzando il mega impianto al largo della Gran con l’offshore. Bretagna, è innanzitutto una compagnia pe- Anche l’Agenzia europea per l’ambiente crede in questa nuova trolifera, la più importante dei Paesi scandina- frontiera stimando che nel 2020 avrebbe il potenziale di fornire vi. 42 Partiamo da 420 1000 megawatt (1 gigawatt), sempre che la crisi economica non Il 2008 ha chiuso con 366 megawatt di potenza offshore installa- ci metta lo zampino. Un’altra evoluzione interessa la distanza dal- ta (nel 2009 siamo saliti già a 420), rispetto a 8.111 megawatt su la costa e la profondità del mare alle quali vengono realizzati gli terra, in 7 parchi eolici, portando il totale della potenza offshore impianti. Finora si rimaneva generalmente a meno di 20 chilome- a 1.471 megawatt in 8 Stati europei. tri dalla costa e ad una profondità inferiore ai 20 metri, mentre si sta passando sempre più ad una forbice 60-60 e ci si spinge anche molto oltre, come dimostra il progetto citato in apertura. A questo impegno europeo fa seguito ora anche quello degli Stati Uniti, dove si prevede che entro il 2030 l’eolico dovrà fornire il 20 per cento dell’energia e quindi occorre puntare anche sull’offshore. Alcune realizzazioni stanno partendo, per l’iniziativa degli Stati, nel New Jersey e nello stato di Rhode Island. Anche gli Stati attorno ai Grandi Laghi hanno dimostrato un grande interesse verso questa nuova frontiera e il presidente Barack Obama ha autorizzato per la prima volta lo sfruttamento delle acque federali per permettere lo sviluppo dell’offshore. Arriva la Cina C’è un Paese però che ha 157.000 chilometri di costa dove si può sviluppare l’eolico offshore ed è la Cina. Se ne utilizzasse appena il 10 per cento potrebbe arrivare a produrre 100-200 gigawatt, certo con qualche problema lungo la costa meridionale, a causa dei tifoni, in partico- La Gran Bretagna è la prima della classe, avendo superato lare nelle province di Guangdong, Fujian e Zhejiang. Un parco eo- la Danimarca, mentre l’Italia ha messo in cantiere il primo lico di 24 turbine è stato costruito al largo di Shangai e dovrebbe parco eolico del Mediterraneo, che andrà a far parte di fornire energia all’Esposizione Universale che si tiene quest’anno. questa grande rete paneuropea, in Mo- “Un parco eolico di 24 turbine è stato costruito al largo di Shangai e dovrebbe lise, al largo di Termoli. Il 2009 è stato fornire energia all’Esposizione Universale che si tiene quest’anno. Anche se è poco, molto più importante è che la strada sia stata tracciata e che la Cina anche l’anno del varo del primo mega abbia deciso di investire moltissimo in ricerca e sviluppo in questo settore” impianto galleggiante in Norvegia ed anche l’anno in cui questa tecno- Anche se è poco, molto più importante è che la strada sia stata logia ha conosciuto un’affer- tracciata e che la Cina abbia deciso di investire moltissimo in ri- mazione, mentre se verran- cerca e sviluppo in questo settore. Il gigante asiatico è uno stato no rispettate le previsioni che si è dimostrato in grado di prendere rapidamente decisioni quest’anno si farà il importanti in campo economico e quindi potrà recuperare pre- salto, arrivando a sto il ritardo considerando che l’Europa deve mettere d’accordo installare ad- una gran quantità di attori per realizzare la rete di trasmissione dirittura dell’energia che arriverà dagli impianti offshore. Lo spazio non è invece un problema perché basterebbe meno del 2 per cento del mare europeo, ovvero 8 aree di 10 mila chilometri quadri, senza considerare l’Atlantico, per produrre energia pari a 7 volte l’attuale fabbisogno. Un sogno che potrebbe diventare realtà. 43 animali da città 45 di Giampiero Castellotti urbani, optano invece per la cordialità piemontese. Mentre nuclei I giornalisti dell’agenzia Adn Kronos la conoscono bene. E’ la “nuo- di ghiri gradiscono la Bassa modenese. Più alpestri, i lupi e gli orsi va” fauna urbana. Due anni fa hanno ricevuto un’insolita visita fanno visita alle periferie dei centri abitati abruzzesi e molisani. in redazione: nientemeno che una volpe rossa. Nel cuore di Roma Trastevere. Proveniente probabilmente da villa Pamphili. Imperturbabile il veterinario Massimiliano Ponzi, intervenuto sul posto: in una grande città c’è da aspettarsi di tutto. Dai pitoni agli istrici, dai gufi alle iguane. In effetti, la mappa delle presenze animali nei centri urbani è ormai originale e variegata. A “la mappa delle presenze animali nei centri urbani è ormai originale e variegata. A Forlì, ad esempio, i conigli selvatici sono ospiti fissi dei parchi. Forse sedotti dall’intramontabile liscio romagnolo. Le faine, invece, sarebbero cultrici di storia medievale: intere colonie vivono sui tetti di Gubbio, Siena e Verona” Forlì, ad esempio, i conigli selvatici sono ospiti fissi dei parchi. Forse sedotti dall’intramontabile liscio romagnolo. Le faine, invece, sa- rebbero cultrici di storia medievale: intere colonie vivono sui tetti di Gubbio, Siena e Verona. Gli scoiattoli, ospiti di diversi parchi Ed ancora: ricci che attraversano strade urbane, pipistrelli infilati nei cassoni delle tapparelle, fasci di inset- ti nel calore dei lam- pioni stradali, fino alle tartarughe americane “dalle guance ros- muni. Trento condivide il primato, con oltre cento specie. A Trieste, se” che sguazzano nelle fontane pubbliche. Abbandonate da chi, il centralissimo Bosco Farneto è abitualmente adottato da una dopo averle acquistate, se ne sbarazza senza tanti scrupoli. ricchissima varietà di volatili. Le upupe Anche le comunità di anfibi e rettili, decimate dai pesticidi per si danno appuntamento in primavera a uso agricolo, hanno le proprie preferenze cittadine: la salaman- Mestre, le ghiandaie a Ferrara, le rare drina dagli occhiali (salamandrina terdigitata) ama oziare baciata rondini montane a Genova. Sempre dal ponentino romano, mentre i discoglossi (discoglossus pictus) nel Nord Italia, i falchi pellegrini edu- si godono i profumi di Palermo. Rane, raganelle e rospi, sempre cano bene la prole: nidificano serafici più a corto di stagni naturali, si accontentano invece di qualsiasi sulle architetture quattrocentesche del “Anche le comunità di anfibi e rettili, decimate dai pesticidi per uso agrico- campanile di San Petrolo, hanno le proprie preferenze cittadine: la salamandrina dagli occhiali (sa- nio a Bologna (ma anche lamandrina terdigitata) ama oziare baciata dal ponentino romano, mentre i nella più laica Fiera, tediscoglossi (discoglossus pictus) si godono i profumi di Palermo” nuti sotto osservazione pozza cittadina, da Nord a Sud. Alcuni tritoni sono stati rinvenuti addirittura da una webcam) e in quelle nelle scorse settimane a Marcianise, località Carbone, provincia ottocentesche della Mole Antonelliana di Caserta. a Torino (amata anche dagli aironi cine- Poi gli uccelli, un capitolo a parte. Delle circa cinquecento specie rini), mentre i falchi grillai, più meridio- presenti in Italia, ben 356 sono nei centri urbani. E 193 vi nidifi- nalisti, prosperano tra gli affascinanti cano con regolarità. Secondo Renato Massa, docente di biologia Sassi di Matera. animale all’università di Milano, nel capoluogo lombardo ci sa- Ma è Roma, anche per estensione, una rebbero più specie di uccelli – almeno un centinaio – che nelle delle aree urbane campagne circostanti. La Stazione centrale è ormai una specie di di maggiore in- voliera, mentre i giardini condominiali ospitano colonie di gufi co- teresse 46 naturalistico. Oltre ad un centinaio di generi di uccelli, vi dimora- “capitolini”, ad esempio. Presenti dagli anni Settanta a Villa Pam- no 5.500 specie tra anfibi, insetti, mammiferi e rettili. Non a caso phili, hanno invaso il Parco dell’Appia Antica (compresa Caffarella e Villa Lazzaroni), Villa Borghese, la Tenuta di Tor Marancia fino a “infinite comunità di piccioni Castelfusano. “infestanti” e di gabbiani che, come Migliaia di avvoltoi, mangiano qualunque cosa. Spesso intossicandosi, come “parrocchetti ben sanno alla Lipu, Lega italiana dal collare” protezione uccelli, che gestisce ( p s i t t a c u l a centri di recupero, sorta di ospedali per volatili” krameri), discendenti da specie fuggite da gabbie, hanno trasferito un pezzo di Africa centrale nel cuore della Città eterna. Poi, immancabili, storni che disegnano il cielo, gazze dai grandi nidi, merli canterini, cornacchie ingegnose, addirittura il “passero solitario” di leopardiana memoria. E infinite comunità di piccioni “infestanti” e di gabbiani che, come avvoltoi, mangiano qualunque cosa. Spesso intossicandosi, come ben sanno alla Lipu, Lega italiana protezione uccelli, che gestisce centri di recupero, sorta di ospedali per volatili. Una ricchezza biologica, insomma. Ma anche com47 qui è nato, nel 1994, il primo ufficio pubblico per i diritti degli animali (seguito da Genova) e s’è svolto, il 12 aprile 1997, uno dei più importanti convegni sulla fauna urbana (gli atti sono stati pubblicati dai Fratelli Palombi Editori), che ha fatto emergere il valore ambientale, sociale e didattico di un ricco campionario di presenze animali. Oltre alle realtà più note - per la colonia felina romana di Torre Argentina plessi problemi gestionali, con ricadute igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza che impongono alle amministrazioni comunali di correre ai ripari. c’è addirittura un’addetta alle A Roma, un corposo regolamento sulla tutela degli animali è in vi- pubbliche relazioni - non gore dal 9 novembre 2005. Vi si affrontano macchinosi problemi. mancano le stravagan- Trenta articoli riguardano soltanto il maltrattamento. Poi l’abban- ze. I numerosi insedia- dono, l’avvelenamento, la cattura, la detenzione e il commercio di menti di pappagalli fauna selvatica, il divieto di offrire animali in premio o in omag- gio, fino all’immancabile questione dei piccioni portatori di una sulla qualità dei servizi locali rivolti agli animali, per lo più d’af- sessantina di malattie, vietando di dar loro da mangiare in modo fezione, fanno emergere un Nord che fa meglio del Sud. Emilia e sistematico. Una faccenda ormai universale: se il sindaco di Lon- Toscana sono le regioni più impegnate nel rispetto e nella cura dra, Ken Livingstone, il divieto lo ha messo nel 2000 (e il numero degli animali, con Piemonte e Lombardia pro- dei volatili è calato da 4.000 a 1.800), Firenze in un solo anno mosse. Roma è sul podio. Sul fronte opposto: è riuscita a ridurre di un quarto i propri piccioni, a Campobasso Sicilia, Puglia e Campania. hanno firmato un articolato protocollo con compiti ben distribu- I problemi che scaturiscono dalla convivenza iti: il Comune si occupa della sensibilizzazione dei cittadini, della con la fauna urbana hanno però un’altra radi- ristrutturazione dei propri fabbricati mediante l’installazione di ce: la maggior parte dei cittadini non conosce “il tasso di sensibilità animalista spacca l’Italia. Le ricerche sulla qualità a fondo gli animali. L’inesperienza dei servizi locali rivolti agli animali, per lo più d’affezione, fanno emer- porta ad atteggiamenti scorretti e gere un Nord che fa meglio del Sud. Emilia e Toscana sono le regioni talvolta pericolosi. In particolare per più impegnate nel rispetto e nella cura degli animali” i giovani, il cui approccio con gli anidissuasori meccanici e di finanziare l’acquisto di uccelli rapaci, la mali in genere, è prevalentemente virtuale, dai Asl fornisce mangime antifecondativo che viene distribuito dalla giochi elettronici ai peluches. Comunità montana, diverse associazioni si occupano di censire Elisabetta Berdondini, Asl 10 di Firenze, esamina abitualmente il almeno una volta l’anno la popolazione dei colombi. Un po’ come rapporto che gli studenti delle medie hanno con la fauna urbana. in un vecchio film di Totò e Peppino. “I bambini non sembrano preparati all’idea che possa esistere Ma il tasso di sensibilità animalista spacca l’Italia. Le ricerche una volontà autonoma dell’animale – spiega. Da qui insorgono i 48 crescenti casi di aggressioni. la biodiversità è sempre più in mano ai privati, soprattutto me- A Brescia, lo Sportello tutela diritti animali del Comune (tel. 030- diante giardini individuali e condominiali. Ragion per cui il benes- 2311717), proprio per educare alla convivenza, organizza da anni sere degli animali passa attraverso la cooperazione tra cittadini, ad iniziare dai vicini di casa. C’è di più: la città trasforma caratteristiche e abitudini degli animali in tempi molto rapidi. Sempre in Inghilterra, nazione notoriamente sensibile all’etologia, è stato pubblicato su “Proceedings of the royal society” uno studio che rileva come gli uccelli, in particolare le cince, in città cantino più forte e con un tono più alto per sovrastare il rumore del traffico. La materia è diventata talmente impattante, a li- una serie di incontri tenuti da medici veterinari nelle scuole sul vello sociale, che sono nate riviste specifiche (“Ecologia urbana” tema “Animali in città”. Iniziative simili vengono promosse in tut- ha sede a Livorno, tel. 0587-648072), guide (è uscita da poco ta Italia dalle associazioni ambientaliste. La Lipu va oltre: vende “Biodiversità urbana” di Marco Dinetti, 300 pagine, 25 euro), cassettine-nido e mangiatoie da appendere ai balconi proprio per l’Istituto nazionale per la gestione della fauna urbana (dal 2001 favorire il rapporto tra bambini e uccelli. a Genova, tel. 010-4070036) e soprattutto molti Comuni hanno attivato appositi uffici per la fauna urba“A Brescia, lo Sportello tutela diritti animali del Comune, proprio per educare alla convivenza, organizza da anni una serie di incontri tenuti da medici veterinari nelle na. Tra i più dinamici c’è quello di Reggio scuole sul tema “Animali in città”. Iniziative simili vengono promosse in tutta Italia Emilia (tel. 0522-456459, faunaurbana@ dalle associazioni ambientaliste. La Lipu va oltre: vende cassettine-nido e mangiatoie municipio.re.it), che grazie alla collaboda appendere ai balconi proprio per favorire il rapporto tra bambini e uccelli” razione con la Provincia (competente per La tutela della biodiversità ha bisogno di questi gesti, specie se la fauna selvatica) e con l’associazione “Croce Alata” della Lipu, numerosi e interconnessi. La conferma viene da un recente studio collabora all’amministrazione di uno dei più importanti centri di dell’università di Leeds, in Inghilterra, città che si sta espandendo recupero di volatili (che ha sostituito quello di Sala Baganza, in a discapito della campagna: Tim Benton, decano della facoltà di provincia di Parma) e opera un costante monitoraggio della “città Biologia, spiega che la superficie necessaria per gestire al meglio animale”. 49 “La gestione della materia, causa so- del fotovoltaico nei canili d’avanguardia”. Di fronte a questo pa- prattutto la fauna urbana, è in rapida norama, il cult-movie disneyano “Gli Aristogatti” del 1970 avreb- trasformazione – spiega be bisogno di un remake. I tradizionali animali domestici - cani a “Pianeta Terra” Paolo Albonetti, tra i più noti zoologi, professore all’università di e gatti in prima fila “Un conto è fare il veterinario in - si rassegnino alla un’azienda agricola, un altro è affrontare emergenze come il randagismo, i ratti, le convivenza con un zanzare-tigre, i cinghiali di 120 chili che a esercito di “intrusi”. Genova di notte scendono dalle colline e Nuove razze metro- si piazzano davanti ad un motorino” Genova. “Un politane, frutto di diversi fenomeni: dai processi di urbanizza- conto è zione, che riducono i tradizionali habitat per le specie selvatiche, fare il assorbono le aree nei sistemi urbani e cancellano zone adatte veterinario in un’azienda agricola, un altro è affrontare emergenze come il randagismo, i ratti, le zanzaretigre, i cinghiali di 120 chili che a Genova di notte scendono dalle colline e si piazzano da50 vanti ad un motorino. Bisogna saper conciliare la sicurezza sociale con il benessere degli animali. E per farlo è necessaria la concertazione tra i professionisti coinvolti, dai veterinari agli alla nidificazione, fino all’introduzione commerciale di animali esotici, che riescono ad ambientarsi e a prolificare (anche a danno di altre specie). I nuclei urbani, in definitiva, sono diventati grandi e involontari parchi zoologici. Colonizzati soprattutto da “clandestini in città”, come Fulco Pratesi, uno dei primi a rilevare il fenomeno, nel titolo di un fortunato libro del 1975 ha definito questi “nuovi” animali cittadini che nei centri abitati trovano condizioni favorevoli: temperature più miti (anche a causa degli scarichi dei riscaldamenti condominiali), venti smorzati dalla presenza di edifici, accessibilità di cibo grazie alle enormi quantità di rifiuzoologi, dai geometri agli architetti, dagli amministratori pubblici ti, scarsa presenza di predatori, assenza di cacciatori. E disponibi- ai responsabili delle associazioni ambientaliste. Se è ancora viva lità di aree naturali di tipo residuale. Gli uomini di buona volontà l’immagine del canile-lager, oggi deve conquistare spazio quella sono quindi chiamati a difenderle. A denti stretti. ADV: www.spherica.it Ci prendiamo a cuore il vostro giorno più felice. Fatevi accompagnare con amore ed esperienza lungo il viaggio che vi porterà verso la vita a due. Valerosy vi offre un servizio di Wedding Design che provvede davvero a tutto, affinché il vostro giorno più bello sia pieno di gioia e al riparo da ogni tensione… La selezione della location, gli abiti per la cerimonia, il banchetto nuziale, la scelta dei cadeaux per gli ospiti, l’intrattenimento musicale, la luna di miele: Valerosy si prenderà a cuore ogni singolo dettaglio per regalarvi l’emozione di un matriI nostri servizi. monio da sogno. E a voi, non resterà che dire sì! Wedding Design Organizzazione feste (compleanni, anniversari, ecc.) Organizzazione di eventi Interior Design Via della Riviera di Chiaia n°256 - Palazzo Strongoli Int.18 - 80121 Napoli - E-mail: [email protected] - www.valerosy.it