imp. FOLK 2015 - pro loco fondi

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imp. FOLK 2015 - pro loco fondi
Paolo Micci fotografo
Che gioia e che soddisfazione:
chi l'avrebbe mai detto!
La gioia non è una stazione verso la quale viaggiare, ma il modo di viaggiare.
(M. Lee Rubeck)
Non si è mai troppo giovani né troppo vecchi per conoscere la felicità.
D
ue massime che racchiudono
quello che abbiamo vissuto
in trent'anni con il Festival
Internazionale del Folklore. Sì, abbiamo viaggiato pur stando fermi nella
città di Fondi. E lo abbiamo fatto ospitando centinaia di gruppi folklorici
provenienti da tutti i cinque continenti. Il mondo ogni anno si è dato
appuntamento a Fondi. In questo
continuo, costante incontro abbiamo
(Epicuro)
applaudito, gioito, partecipato, conosciuto gli usi, costumi, il modo di vivere di popoli diversi e distanti.
È stato bello ed entusiasmante viaggiare accanto a migliaia di musicisti,
ballerini e cantanti. La gioia ogni volta
è stata incontenibile.
Abbiamo anche sperimentato che la
massima di Epicureo è vera: non siamo stati mai troppo giovani e nean-
che troppo vecchi per sperimentare
la felicità.
Trent'anni fa molti di noi erano poco
più che ventenni e quella felicità è rimasta intatta e la vediamo specchiata
nelle nuove leve. Anche loro animati
dalla stessa motivazione di mantenere sempre vive le nostre tradizioni
ma "affamati" nella scoperta delle
tradizioni di altre Nazioni e popoli.
Per la XXX edizione del Festival Internazionale del Folklore applaudiremo e apprezzeremo tre gruppi di fama mondiale: Il "Gran Ballet Argentino", della città di Cordoba – Argentina; Folklore
Dance Ensemble "Zhar" di
Sofia - Bulgaria; Folk Song
and Dance Ensemble dell’U-
niversità di Varsavia “Warszawianka" - Polonia. Nella serata di giovedì 6 agosto.
E nella serata successiva di venerdì 7
agosto: "Buttiamocinmezzo", tutta la
piazza ballerà al suono di tarantelle,
pizzica, saltarello del gruppo di musica etnica "I trillanti" di Alatri.
E allora.. dai! Respiriamo l’atmosfera
di serenità e fratellanza tra questi
giovani provenienti da tutto il mondo. È la dimostrazione che la convivenza tra i popoli esiste, il Festival ne
è la prova lampante e lo trasmette
nella gioia vissuta nell’evento.
Un grazie sincero, per tutto questo,
viene indirizzato a tutti i membri del
gruppo folkloristico “Città di Fondi”
Paolo Micci fotografo
e a tutti coloro che contribuiscono
anche dall’esterno con il loro impegno, perché è soprattutto grazie al
loro sforzo volontario, animato esclusivamente dalla passione a permettere che la manifestazione resti
“accesa” anche nei futuri anni.
Godiamoci questo evento, buttiamo
via la tristezza, ritroviamoci in piazza
de Gasperi per il giusto sostegno.
Non disperdiamo un patrimonio umano, sociale, culturale, voluto fortemente dal sacerdote francescano Padre Alessio Falanga (di felice memoria) e continuata negli anni da Padre
Canio Rienzi; alimentata dalle centinaia di giovani che hanno ballato nel
gruppo folkloristico “Città di Fondi”.
Il 3 maggio 2014 il Festival Internazionale del Folklore “Città di Fondi”
ha ricevuto a Latina, nel corso del
Meeting del settore Sud Europa ed
Africa del CIOFF®, un attestato consegnato da Philippe Beaussant (Segretario Generale del CIOFF Mondiale) per l’impegno profuso nell’organizzazione annuale della suddetta
manifestazione... quindi: riconoscimenti e attestati in Italia e all’estero.
In definitiva, che colore ha la gioia? è
un ballo di colori… L’Inno alla gioia
risuonerà ancora quest’anno per il
trentennale, all’inizio e alla conclusione delle serate del Festival e il ringraziamento è a tutti gli spettatori che
parteciperanno riempiendo ogni anno la piazza, accogliendo con l’applauso gli artisti che, con passione ma
anche con molti sacrifici, faranno di
tutto per farci sentire “cittadini del
mondo”.
Gaetano Orticelli
P R O G R A M M A
Giovedì 6 aGosto
ore 20,30
sfilata dei gruppi partecipanti per le strade
e le piazze caratteristiche della città.
Apertura ufficiale della Serata di Gala
del
30º Festival internazionale del Folklore “Città di Fondi”
Esibizione dei Gruppi:
itaLia
Gruppo folklorico “Città di Fondi”
Gruppo folklorico “Gli araldi di Fondi”
BULGaRia
Folklore dance ensemble "ZHaR"
aRGeNtiNa Gran Ballet argentino - Cordoba
PoLoNia
Folk song and dance ensemble
dell’Università di varsavia “WaRsZaWiaNKa”
•
Cerimonia di chiusura del Festival: al suono dei
rispettivi inni nazionali, i gruppi saliranno sul palco ed
in segno di amicizia si scambieranno i doni.
•
saluto delle autorità presenti
P R O G R A M M A
veNeRdì 7 aGosto
ore 21,00
Buttiamocinmezzo
Esibizione del Grupp0
durante l’esibizione tutto il pubblico potrà cimentarsi nel
ballo di
• tarantelle • tammurriate
• Pizziche • Ballarelle
fino ad “esaurimento energie”.
al termine: estrazione biglietti sottoscrizione a premi
ARGENTINA
Gran Ballet Argentino - Cordoba
Il Gran Ballet Argentino, della città di Cordoba – Argentina, si inserisce tra le più importanti formazioni coreografiche del paese con
una storia di 52 anni
di ininterrotta attività. La sua caratteristica fondamentale è
quella di offrire
creazioni coreografiche originali che dà
grande importanza
al gesto, all’espressione, al messaggio.
Nel recupero delle
danze tradizionali il
gruppo segue uno
stile molto definito e
valorizzato, perché i
suoi ballerini sono
Mancini Antonio & Di Fazio Tina
s.n.c.
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ARGENTINA
Direttore: Alejandro Miguel Tapia
Gran Ballet Argentino - Cordoba
capaci di gestire molto
bene la comunicazione
e il gioco rocambolesco caratteristici del
folklore argentino. Il
suo repertorio spazia
dalle caratteristiche
danze di alcune regioni, come le danze
dei gauchos, ai balli del
periodo della dominazione spagnola, fino
ad arrivare al Tango
testimonianza storica
e culturale di un paese complesso come l’Argentina, ma anche e
soprattutto l’espressione di un lirismo universale, nutrito di sentimenti eterni come la malinconia, la nostalgia, la sensualità, la passione, la rabbia. Oltre ad un’intensa attività nel suo paese, il Gran
Balletto Argentino nel corso della sua lunga storia conta tantissime tournée internazionali che gli hanno permesso di mostrare i
diversi aspetti della cultura argentina più volte in Francia,
Svizzera, Polonia, Perù, Brasile, Canada, Stati Uniti, Portogallo, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Panama, Portorico, Paraguay,
Slovenia, Malesia, Italia, Cile e Venezuela.
BULGARIA
Folklore Dance Ensemble "ZHAR"
L’Ensemble “ZHAR” fu creato nel 1937 con il sostegno del Centro
della Comunità “Petar Beron-1926” della Città di Sofia. Il repertorio
del gruppo presenta un’ampia varietà di balli ripresi da tutte le regioni etnografiche della Bulgaria. Il gruppo ha vinto diversi premi
nel tradizionale Festival delle arti popolari della Repubblica. Altri
premi e riconoscimenti il gruppo li ha vinti all’estero in partecipazioni in Polonia, Ungheria,
Germania, Repubblica Ceca, Italia, Israele, Romania, Belgio,
Grecia, Slovacchia.
L’Ensemble “ZHAR” ha partecipato col il famoso coro bulgaro
“Il Mistero delle Voci bulgare”
ad un documentario prodotto
dalla RAI Radio Televisione Italiana.
La Bulgaria è piccola ma è ricca
di sette colorate regioni etnografiche, ognuna di loro con il
proprio temperamento, la sxua
musica, i suoi balli, i propri costumi. Il repertorio di ZHAR pre-
BULGARIA
Folklore Dance Ensemble "ZHAR"
senta con passione autentica un’ampia varietà di balli scenografici,
danze matrimoniali, rituali e scene proprie delle feste tradizionali
bulgare. Il gruppo per la varietà del repertorio presentato porta con
se un nutrito guardaroba di ricchi costumi della tradizione popolare bulgara.
Direttore: Yordanka Shopova
POLONIA
Folk Song and Dance Ensemble dell’Università di Varsavia “WARSZAWIANKA”
L’Ensemble “WARSZAWIANKA” è un gruppo folklorico rappresentativo di una delle più grandi Università della Polonia, l’Università
di Varsavia.
Fanno parte di “WARSZAWIANKA” circa 100 studenti e laureati di
ogni facoltà, che ballano, cantano e suonano strumenti della
tradizione polacca. I balli regionali, polche e mazurke, sono ese-
Caporiccio
SWAROVSKY
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POLONIA
Direttore: Jan Łosakiewicz
Folk Song and Dance Ensemble dell’Università di Varsavia “WARSZAWIANKA”
guiti da futuri avvocati, economisti, matematici, programmatori,
storici, filologi, pedagogi, sociologi, ecc.
Il gruppo è un membro della Sezione nazionale del CIOFF ed è
stato segnalato molte volte per partecipazioni prestigiose, locali e
internazionali. Ha presieduto i diversi gemellaggi della città di
Varsavia e le sue città gemelle. Insieme con la Filarmonica
Nazionale e Teatro di Danza polacca di Poznań ha preso parte alla
Festa dedicata a Chopin in Giappone. L’Ensemble è stata l’unica
rappresentante folklorica del paese durante l’Esposizione della
Cultura del Mondo a Kyongju in Korea, all’EXPO 2002 di
Hannover ed a quella di Aichi nel 2005 in Giappone.
In varie tournées il gruppo ha partecipato a diversi Festival
Internazionali del Folklore in tutto il mondo e dove si presenta
riceve accoglienza calorosa ed elevati apprezzamenti dalla organizzazioni.
Il repertorio dei canti, delle musiche e dei balli di “WARSZAWIANKA” comprende tutti i balli nazionali polacchi, comprese le danze
delle diverse regioni.
WARSZAWIANKA è la prova che il folklore può essere una lezione
di storia rara così come divertimento e intrattenimento.
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“I Trillanti” - parola che allude al suono che fa il tamburello quando vibra, un
suono così simile al salto della donna pizzicata dalla tarantola, un suono che
somiglia a uno scintillio. L’Associazione di promozione sociale, nasce nell’aprile
del 2013 da un’idea di Mattia Dell’Uomo che trasportato dalla forte passione per
le tradizioni, in particolare per la musica popolare, ha l’obiettivo di riscoprire e
divulgare le tradizioni musicali delle regioni appartenenti al centro e al sud Italia.
Non solo quindi le tipiche stornellate ciociare cantate durante le feste popolari e
nelle osterie, accompagnate da meravigliose ballarelle, ma anche pizziche salentine, tammurriate campane e tarantelle calabresi, solo per citarne alcuni oggetto
della rivisitazione e della riproposta di questo giovanissimo gruppo. I componenti: Mattia Dell’Uomo, Benedetta Dell’Uomo, Maria Carmen Di Poce, Elisabetta
Rossi, Luca Marcoccia, Simone Frezza, Samuele Ceci, Benedetta Campoli e
Cristina Volpari, Valerio Frezza e la piccola Aurora Ceci. Hanno un’età che va dai
13 ai 23 anni e non è un caso che sono considerati il gruppo di musica etnica e
popolare più giovane del Lazio. La passione che i loro volti esprimono durante
l’esibizione e la libertà che, prorompente, si sprigiona dagli strumenti dei musicisti, dalla voce dei cantanti e dalle movenze della ballerina, conquistano il cuore di
qualsiasi tipo di pubblico essi si trovino davanti. Numerose anche le iniziative che
“I Trillanti” avviano e promuovono, con il sopraggiungere dell’autunno: tutti i
componenti, durante l’inverno, sono impegnati attivamente con corsi di danze
popolari di tamburello e di organetto ad Alatri, Frosinone e Veroli. “I Trillanti”
cantano le fatiche del lavoro, il dolore di una partenza, la grazia di un Santo che
guarisce, la fuga dalle brutture della guerra, l’amore, quello vero, che quando
nasce è per sempre, la ribellione di un popolo che resiste, le scoperte di un viaggio, la rinascita, facendosi portavoce di un passato (e quindi, anche di un presente) che, ognuno di noi, conserva dentro di sé. Gli strumenti usati nello spettacolo
sono: fisarmonica, organetto, percussioni, flauto e altri fiati, strumenti a corda
che accompagnano quattro voci (due maschili e due femminili). L’esibizione è
arricchita dalle movenze ritmate della danzatrice che aiuterà nel ballo tutti coloro che vogliono provare l’esperienza del “morso della tarantola”. Il Gruppo ha
collaborato con Giuliano Gabriele (Giuliano Gabriele &nsamble), Giancarlo
Paglialunga (Canzoniere Grecanico Salentino), Davide Conte, Carlo “Canaglia” De
Pascali (AriaCorte), Salvatore Crudo (Tamburellisti di Torrepaduli) Giuliano
Conte (Nui Nisciunu) Antonio Castrignanò.
ITALIA
Gruppo Folklorico “Città di Fondi” e “ Gli Araldi”
L
’organizzazione del Festival Internazionale
del Folklore “Città di Fondi” è solo la punta dell’iceberg delle attività che il gruppo
folkloristico porta avanti dal 1969, anno in cui
Padre Alessio Falanga e Padre Giacinto Caronia, con le docenti Amalia e Carmina Izzi, mise-
ro insieme un gruppo di giovani con l’intento di
ricercare tra gli anziani del luogo musiche, danze e quanto di più utile per allestire uno spettacolo che rispecchiasse le tradizioni e la cultura della città di Fondi.
Da allora la maggior parte di quelli che sono
passati dalla parrocchia di San Francesco d’Assisi hanno partecipato, chi più e chi meno, alla
vita dell’associazione, e tutti hanno contributo
ad ampliare questo bagaglio di conoscenze attraverso l’esperienza dei propri parenti.
Anche dopo quarantacinque anni, il gruppo
trae linfa da due realtà unite dallo stesso entusiasmo: un gruppo composto dai più piccoli,
bambini e ragazzi e uno di più grandi. Attraverso questo ricambio generazionale e un continuo rinnovamento è attualmente un gruppo vivo e numeroso.
Esso continua a
svolgere attività
di ricerca e promozione per ricordare e riscoprire insieme la
città di Fondi, la
Fondi contadina
di un tempo, per
farla continuare a
pulsare anche e
soprattutto nella
giovane cittadinanza fondana.
Numerose le attività portate avanti in questa direzione, come la
rievocazione di
scene di vita contadina legate alle varie fasi della coltivazione degli agrumi, della raccolta del
grano della pigiatura dell’uva e della raccolta
delle arance; senza tralasciare gli aspetti più ludici e gioviali delle caratteristiche feste paesane
o dei primi incontri amorosi tra i giovani, come
il rito della “scelta della sposa”.
L’attenzione per le tradizioni passa anche attraverso una cultura della manualità di un tempo,
in cui si era soliti arrangiarsi con i pochi strumenti a disposizione e le risorse offerte dal ter-
Gioielli
Polidoro
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ritorio: da un’idea di Francesco Pannozzo, il laboratorio artigianale è una
delle ultime novità del gruppo, che
cerca di ricreare oggetti utilizzando le
tecniche e gli strumenti tradizionali di
un tempo.
Nota anche la mostra degli attrezzi agricoli, un repertorio unico del presidente Aldo Accappaticcio, un “museo” che rappresenta in concreto la
vita dei campi: la mostra ha visto più
volte la sua presenza nelle più importanti manifestazioni fondane e riveste
una grande importanza dal punto di
vista storico. Musiche, canti e costumi
risentono fortemente della particolare posizione geografica, nel limbo tra Ciociaria e Regno di Napoli: il saltarello fondano, molto simile alla tarantella, è il passo fondamentale di ogni figura,
mentre le cioce che gli uomini portano ai piedi sono la particolarità che evidenzia il flusso migratorio degli spostamenti dai monti Ausoni verso la valle fondana. In oltre quaranta
anni di attività, il gruppo folklorico “Città di Fondi” ha partecipato a numerose manifestazioni nazionali ed internazionali, esibendosi e facendo conoscere la cultura fondana in
diverse regioni d’Italia, ma anche in Francia, Olanda, Belgio,
Ungheria, Germania, Polonia, Romania, Spagna, Turchia,
Bielorussia, Romania, Ucraina e Portogallo. Tra gli eventi
più importanti, il gruppo ha preso parte alla cerimonia di apertura dei Campionati Mondiali di Atletica leggera “Roma
‘87” ed ai campionati mondiali di Calcio “Italia ‘90” allo stadio Olimpico di Roma. Nel 1998 ha partecipato all’importante Festival Internazionale delle Arti
Tradizionali di Vitebsk, ricevendo un’importante insigne dal Presidente bielorusso, nonché un premio al merito dall’Ambasciatrice Italiana in Bielorussia per le numerose rappresentazioni all’estero
del nostro Paese. Ha avuto parte attiva durante il gemellaggio con della nostra città con quella di
Dachau. Nel 2005 ha effettuato una tourneé in Polonia rappresentando l’Italia al Festival di Brusy.
Nel 2006 ha partecipato al Festival Mondiale del Folklore di Albergaria-a-Velha in Portogallo, mentre nel 2011 è stato insignito dello Special Music Award all’8° Lefkosa International Folk Dance Festival a Cipro. Nel 2012 il gruppo ha preso parte all’International Folklore Festival ‘Carpati’ in Romania.
Il 3 maggio scorso il Festival Internazionale del Folklore “Città di Fondi” ha ricevuto a Latina, nel
corso del Meeting del settore Sud Europa ed Africa del CIOFF®, un attestato consegnato da Philippe Beaussant (Segretario Generale del CIOFF Mondiale) per l’impegno profuso nell’organizzazione annuale della suddetta manifestazione.
Inoltre, il Gruppo folklorico “Città di Fondi” ha rappresentato l’Italia, in Polonia, al 3° International
Folklore and Folk Arts Festival di Plock, dal 18 al 25 agosto 2014.
Via Tito Speri, 2
Pomezia (Roma)
stampa: ARTI gRAfIChE KOLbE fondi - fotografo Ufficiale del Festival: Paolo Micci - fotografo - Riprese integrali ed esclusive del festival: Canale7