Vento largo (46) - zig zag libri cd

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Vento largo (46) - zig zag libri cd
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Vento largo (46)
La letteratura è stata il rifugio dei dannati e ha contribuito a mettere in fuga la disperazione. Per
questo, forse, può continuare a offrirci speranza per il futuro (John Cheever)
Con l’ultimo numero del 2011 volevamo ringraziare, una volta di più, tutti gli artisti, i musicisti, i relatori, i
sognatori e gli spettacolari spettatori che hanno reso speciale quest’anno vissuto pericolosamente dallo Zig
Zag Social Club. A tutti un grande augurio per un altrettanto intenso 2012: noi ci stiamo preparando
(libri)
Jennifer Egan, Il tempo è un bastardo, minimum fax
Bennie Salazar e Sasha razzolano i bassifondi di musicisti dimenticati, viaggiano da San Francisco a Napoli,
attraversano famiglie composite e traballanti, comunicano con una costellazione di racconti, dialoghi e
immagini in cerca di un’identità, quella del nostro tempo, che è sempre più sfuggente. Jennifer Egan mette
insieme una scrittura che è un patchwork incredibile e insieme irresistibile, spiazzante e sorprendente.
Amitav Ghosh, Il fiume dell’oppio, Neri Pozza
Il secondo capitolo della trilogia di Amitav Ghosh dedicata alla “guerra dell’oppio” ci riporta, come già Mare
di papaveri, nell’oceano Indiano di due secoli: un racconto infinito che s’intreccia in modo inevitabile con la
realtà storica, la rilegge e la trasforma in una narrativa florida, scorrevole, ricca di spunti di riflessione e nello
stesso tempo frutto di una ricerca linguistica che non teme paragoni.
Murakami Haruki, 1Q84, Einaudi
“Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola” dice un personaggio all’inizio di questo
monumentale romanzo di Murakami Haruki ed è rivolto ad Aoname che per sfuggire agli ingorghi del
traffico, per prendere tempo, scende per una scala segreta dove il 1984, l’anno in cui succede tutto, si
trasforma in qualcos’altro. Un romanzo enigmatico, carico di suggestioni e di interrogativi.
Elena Ferrante, L’amico geniale, E/O
Da un duro ghetto napoletano fino a incontrare il mondo, due bambine crescono nel nome del legame di
amicizia che sviluppano e mantengono per tutta la vita: crescono e vanno alla scoperta della vita cercando
soluzioni e trovando incontri, muovendosi nelle pieghe della storia. Le loro vicende vengono raccontate con
la grazia di una scrittura naturale ed elegante, capace di affascinare in ogni singola pagina.
Marylinne Robinson, Casa, Einaudi
Glory e Jack, fratello e sorella, si ritrovano nella casa del padre, ancora a Gilead: è proprio da quello splendido
romanzo che prende forma, in modo parallelo ma per niente scontata, l’evoluzione di Casa. Il ritorno di
Glory e Jack è in realtà l’ammissione di un esilio in una smalltown, e in un’America, troppo piccola per
comprendere i tormenti di anime che stanno cercando una luce. Un libro toccante e di rara bellezza.
(dischi)
The Fame Studios Story 1961-1973, Ace Records
Nell’agenda dei Florence Alabama Music Enterprises sono segnati i nomi, tra gli altri di Otis Redding, Etta
James, Wilson Pickett, Arthur Alexander, Little Richard, Joe Tex, Spencer Wiggins ovvero una parte
fondamentale e irrinunciabile della storia del rhythm and blues raccolta in un curatissimo cofanetto
(splendida anche la confezione) di tre dischi che ne ripercorre tutte le gesta dal 1961 al 1973. Imperdibile.
Etta James, The Dreamer, Universal
Nonostante i gravi problemi di salute, Etta James si conferma una grandissima interprete, capace di passare
da Otis Redding a Welcome To The Jungle con la stessa eleganza, come se sapesse leggere l’anima di ogni
canzone, scavando oltre la forma e le apparenze. Un’artista infinita capace di usare la voce con tanta
passione e con altrettanto savoir faire. Si può cominciare a riscoprirla da qui, ma poi c’è un’intera carriera a
parlare per lei.
Piers Faccini, My Wilderness, Ponderosa
Cosmopolita di natura (le sue origini sono un po’ napoletane e un po’ british) e per scelta, Piers Faccini è
andato via via raffinando la sua musica, partendo dalle passioni per Nick Drake e Bob Dylan e arrivando,
con My Wilderness, a incrociare i suoni del Mali con tutte le sfumature del Mediterraneo. Senza paura perché
come diceva lo scrittore marsigliese Jean-Claude Izzo l’unico rischio dell’incontro è la felicità.
Kenny Brown, Can’t Stay Long, Devil Down Records
Già chitarrista di RL Burnside, Kenny Brown suona dura, aspro, sanguigno e spontaneo sia nella versione
elettrica (Moneymaker) sia in quella acustica (Porch Songs) che qui si trovano insieme. Tra i musicisti più
intensi della Hill County del Mississippi, quell’area geografica e culturale che allo Zig Zag Social Club è stata
spiegata nel dettaglio e con grande padronanza da Marino Grandi. Consigliatissimo.
Gianmaria Testa, Vita mia, Egea
Cinque anni per un disco sono un tempo lungo, ma Gianmaria Testa ha scelto di evitare le scadenze e di
incidere soltanto con qualcosa da dire e qui la sua visione musicale, rarefatta e raffinata, e il suo indissolubile
legame con le parole trovano ancora una volta una tappa solida, condivisa con musicisti che l’hanno seguito
passo per passo e una spiccata vocazione alla lettura, dedicata tra gli altri ad Andrea Bajani ed Erri De Luca.
(promemoria) dedicato al Ruggi
Due anni fa, di questi giorni, se ne andava Ruggero Marinello, scrittore, carissimo amico dello Zig Zag
Social Club e grande music lover che aveva coinvolto tutti nelle sue passioni, che coltivava con un
abbandono e un entusiasmo che ricordiamo ancora adesso. Come direbbe la sua amatissima Patti Smith, era
il suo dream of life: lo conserviamo ancora, con affetto, come se fosse il nostro, adesso.
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