protocollo adozione - Piano Sociale di Zona Napoli 33

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Protocollo Operativo per l’Adozione Nazionale ed Internazionale
ART. 1
OGGETTO
Il presente Protocollo regola le procedure operative per l’integrazione degli interventi dei
diversi “soggetti” che prendono parte al percorso dell’Adozione Nazionale ed Internazionale, con le
coppie residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Napoli Trentatré (ex Tredici), con particolare
riferimento all’integrazione socio-sanitaria.
ART. 2
EQUIPE SOCIO-SANITARIA INTEGRATA
E’ istituita l’Equipe sociosanitaria integrata – Adozioni (Eq. A) per le coppie residenti nel
territorio dell’Ambito Territoriale Napoli Trentatré (ex Tredici), composta da:
1. Responsabile della 1^ Area – Famiglia, infanzia, adolescenza e giovani - dell’Ufficio di
Piano di Zona, con il ruolo di Coordinatore tecnico-amministrativo dell’Eq. A;
2. Psicologo dell’Unità Operativa Materno Infantile (U.O.M.I.) del Distretto Sanitario 59 (ex
87/88) con il ruolo di Coordinatore tecnico-professionale dell’Eq. A;
3. Responsabili degli Uffici Servizi Sociali del Piano Sociale di Zona presso i Comuni
(UU.SS.SS.), con il ruolo di Responsabili della presa in carico della Coppia per il Piano
Sociale di Zona, sulla base della competenza territoriale;
4. Psicologi dell’U.O.M.I. del Distretto Sanitario 59 (ex 87/88) competenti per la valutazione
psicologica;
5. Assistente Sociale dell’U.O.M.I. del Distretto Sanitario 59 (ex 87/88);
6. Psicologo del Servizio Centro per la Famiglia del Piano Sociale di Zona;
7. Referenti degli Enti Autorizzati per l’Adozione Internazionale.
ART. 3
SEDE DELL’EQUIPE ADOZIONI (EQ. A)
L’Eq. A si incontra presso la sede dell’U.O.M.I. del Distretto Sanitario 59 (ex 87/88).
Gli interventi di orientamento, preparazione e formazione, si svolgono presso le sedi
territoriali degli UU.SS.SS. e del Servizio Centro per la Famiglia del Piano Sociale di Zona.
Regione Campania – Provincia di Napoli
Piano Sociale di Zona Penisola Sorrentina - Ambito Territoriale Napoli Trentatrè – ex L. 328/00 – L.R. 11/07
Comuni Associati: Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense – Enti partner: A.S.L. Napoli 3 Sud – Provincia di Napoli
Comune Capofila: Sorrento, C. F. 82001030632 – Sede dell’Ufficio di Piano di Zona: Corso Italia n. 236, 80067 Sorrento NA
Tel. 081 878 55 42 ; Fax. 081 532 48 68; Cell. 333 4581635 – 335 5949374; pec: [email protected]; e-mail: [email protected]; sito web: www.pszna13.it - www.pszna33.it ;
Facebook: Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Tredici – Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Trentatrè
Le attività dell’Eq. A, che sono relative a confronti, definizioni, programmazioni ecc. e che
coinvolgono i vari operatori impegnati nel percorso, si svolgono presso la sede dell’U.O.M.I. del
Distretto Sanitario 87/88, di norma una volta al mese e almeno quattro volte all’anno.
ART. 4
FASI DEL PERCORSO E FUNZIONI DEI COMPONENTI DELL’EQ. A
1^ fase: informazione
Il Responsabile della 1^ Area – Famiglia, infanzia, adolescenza e giovani - dell’Ufficio di
Piano di Zona elabora, in collaborazione con gli altri componenti dell’Eq. A, il complessivo Piano
di Comunicazione ai sensi e per gli effetti della L. 150/00 e s.m.i., coordinandosi con il Servizio
Relazioni con il Pubblico e Comunicazione.
2^ fase:
Accoglienza e accettazione:
I Responsabili degli UU.SS.SS. accolgono e formalizzano l’accesso della Coppia e curano
l’informazione relativa al Piano di Comunicazione di cui alla prima fase; inviano la Coppia al
Servizio Centro per la Famiglia del Piano Sociale di Zona.
Orientamento:
Il Centro per la Famiglia fornisce elementi di riflessione per le scelte successive (Nazionale,
Internazionale - ente, paese ecc.), con particolare riferimento alle aspettative e alle reali possibilità
della Coppia, fornisce alla Coppia elementi di riflessione sugli aspetti peculiari, critici ed
eventualmente problematici della genitorialità adottiva, attraverso colloqui di orientamento, gruppi
di discussione e confronto.
Il Centro per la Famiglia, inoltre, promuove l’eventuale frequenza della Coppia presso le
strutture residenziali per Minori, che hanno stipulato accordi con l’Ufficio di Piano di Zona,
occupandosi altresì degli approfondimenti richiesti dall’Autorità Giudiziaria.
Preparazione:
Il Centro per la Famiglia realizza gli interventi di preparazione per le Coppie che hanno
presentato la dichiarazione di disponibilità all’adozione al Tribunale per i Minorenni, anche in
collaborazione con gli Enti Autorizzati, approfondendo la consapevolezza delle capacità genitoriali
e l’eventuale riformulazione delle aspettative della Coppia.
I componenti dell’Eq. A coinvolti in questa fase redigono una relazione e la condividono
presso la sede dell’U.O.M.I. come momento di sintesi del percorso finora realizzato.
3^ fase: Valutazione
I Responsabili degli UU.SS.SS. effettuano visite domiciliari per valutare la situazione
sociale, culturale, abitativa, occupazionale, economica della Coppia, redigono la relazione di
valutazione socio-ambientale e ne inseriscono copia nella cartella personale dei cittadini/utenti,
predisposta presso il proprio Ufficio e un’altra copia nella cartella personale predisposta dall’Eq. A,
e, infine, inviano la Coppia all’U.O.M.I. .
L’Assistente Sociale dell’U.O.M.I. accoglie la Coppia presso la sede della U.O.M.I. con
funzioni di counselling.
Lo Psicologo dell’U.O.M.I. valuta l'evoluzione individuale di ciascun coniuge, le dinamiche
di coppia e familiari, la motivazione all'Adozione, le aspettative relative alla genitorialità e alla
filiazione adottiva; redige la relazione di valutazione psicologica e ne inserisce copia nella cartella
personale della Coppia predisposta dall’Eq. A.
Gli operatori coinvolti nella Fase di Preparazione e nella Fase di Valutazione si incontrano
presso la sede dell’Eq. A e redigono la scheda di sintesi del percorso realizzato.
Il Responsabile dell’U.S.S. competente per territorio trasmette all’Autorità Giudiziaria la
relazione di valutazione socio-ambientale, la relazione di valutazione psicologica e la scheda di
sintesi del percorso realizzato.
4^ fase: Idoneità
I Responsabili degli UU.SS.SS., ricevuto il decreto di idoneità emesso dal Tribunale per i
Minorenni, informano i componenti dell’Eq. A che provvedono a sostenere la Coppia in questa fase
del percorso, con gli interventi ritenuti opportuni.
5^ fase per l’Adozione Nazionale1 - Affido pre-adottivo
I Responsabili degli UU.SS.SS. svolgono attività di sostegno al nucleo familiare fin
dall’ingresso del Minore nella nuova famiglia e relazionano all’Autorità Giudiziaria circa
l’andamento e l’esito dell’affido pre-adottivo.
1
Tale fase si applica anche ai casi di Adozione Internazionale in cui il Minore ha fatto ingresso in Italia sulla base di un
provvedimento pre-adottivo emanato dal paese di origine.
Qualora si riscontrino criticità, l’Eq. A definisce gli interventi opportuni, quindi i
Responsabili degli UU.SS.SS. attivano i Servizi del Piano Sociale di Zona mentre l’Assistente
Sociale dell’U.O.M.I. attiva gli altri Servizi Sanitari per sostenere la Coppia e il Minore.
6^ fase per l’Adozione Nazionale – Adozione
I Responsabili degli UU.SS.SS. competente per territorio informano l’Eq. A, qualora si
riscontrino elementi di criticità, per la definizione degli interventi opportuni.
Vengono, quindi, attivati i Servizi del Piano Sociale di Zona e/o i Servizi Sanitari per
sostenere la Coppia e il Minore.
7^ fase per l’Adozione Internazionale - Accompagnamento della Coppia
Dal Decreto d’Idoneità all’incontro con il Minore.
La Coppia che ha ottenuto il Decreto d’Idoneità deve conferire incarico a curare la
procedura di adozione ad uno degli Enti Autorizzati previsti dalla normativa vigente2.
L’Ente Autorizzato comunica all’Eq. A, attraverso il Responsabile dell’U.S.S. competente
per territorio, il conferimento dell’incarico e trasmette ogni documento necessario ed opportuno.
L’Eq. A, di concerto con l’Ente Autorizzato, realizza ogni intervento utile al sostegno della
Coppia durante il periodo dell’ “attesa” che intercorre tra il decreto di idoneità e l’incontro con il
Minore.
Dall’incontro al rientro in Italia – percorso di sostegno.
Gli operatori dell’Eq. A, ciascuno per le proprie competenze, garantiscono continuità e
unitarietà al percorso adottivo, sostenendo la Coppia e collaborando con l’Ente Autorizzato in
questa fase, anche trasmettendo allo stesso ogni documento necessario ed opportuno; propongono
all’Ente Autorizzato ogni eventuale intervento compatibile con le funzioni che la normativa
conferisce allo stesso.
8^ fase per l’Adozione Internazionale – Adozione.
I Responsabili degli UU.SS.SS. svolgono attività di sostegno al nucleo adottivo fin
dall’ingresso del minore in Italia, su richiesta degli adottanti; relazionano all’Autorità Giudiziaria
sull'andamento dell’affido pre-adottivo, almeno tre volte durante il primo anno; informano l’Eq. A
qualora si riscontrino elementi di criticità, per la definizione degli interventi opportuni. Vengono,
2
Art. 39 ter, L. 476/98 e s.m.i.
quindi, attivati i Servizi del Piano Sociale di Zona e/o i Servizi Sanitari per sostenere la Coppia e il
Minore.
L’Ente Autorizzato e l’Eq. A collaborano per la definizione degli interventi necessari,
nell’eventualità in cui si riscontrino criticità e provvedono a condividere ogni documento
opportuno.
9^ fase: post-adozione
I Responsabili degli UU.SS.SS. garantiscono un accompagnamento ed un’assistenza al
nucleo familiare nel corso degli anni; informano l’Eq. A qualora si riscontrino elementi di criticità,
per la definizione degli interventi opportuni. Vengono, quindi, attivati i Servizi del Piano Sociale di
Zona e/o i Servizi Sanitari per sostenere la Coppia e il Minore.
ART. 5
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
Tutti i componenti dell’Eq. A provvedono affinché ogni documento relativo all’Adozione,
che ricevono e/o redigono, sia inserito e/o trasmesso in copia sia nella cartella dei cittadini/utenti
presso l’U.S.S., sia nella cartella dei cittadini/utenti presso l’U.O.M.I. .
L’Eq. A trattiene una copia di tutta la documentazione presso l’U.O.M.I.; per le Adozioni
Internazionali le relazioni dell’Eq. A e degli Enti Autorizzati sono trasmesse a cura di questi ultimi
alle Autorità straniere.
Tutta la documentazione relativa ai percorsi di adozione è custodita dalla Responsabile
dell’U.S.S. competente per territorio.
I Responsabili degli UU.SS.SS. sono titolari della corrispondenza formale con il Tribunale
per i Minorenni.
Gli Enti Autorizzati trasmetto la documentazione di propria pertinenza in copia conforme
all’U.S.S. competente per territorio.
E’ cura del Responsabile dell’U.S.S. trasmettere al Tribunale per i Minorenni la valutazione
socio-ambientale, la valutazione psicologica e scheda di sintesi del percorso realizzato.
Il Responsabile della 1^ Area – Famiglia, infanzia, adolescenza e giovani - dell’Ufficio di
Piano di Zona, codifica e elabora i dati statistici relativi all’attività dell’Eq. A in collaborazione con
gli altri componenti della stessa, con l’Area Sistema Informativo dei Servizi Sociali dell’Ufficio di
Piano di Zona, con il Servizio Relazione con il Pubblico e Integrazione con il Sociale, con il
Referente per l’Adozione dell’A.S.L. NA e 3 sud (ex NA5), per la valutazione complessiva delle
attività svolte e per assicurare livelli qualitativi adeguati in materia di adozione, nonché per
l’inserimento nel Piano Sociale di Zona e nel Programma delle Attività Territoriali; cura la
trasmissione dei dati al Gruppo Operativo Regionale (di cui alla normativa regionale), secondo
modalità concordate.

protocollo adozione - Piano Sociale di Zona Napoli 33

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