Inquinamento elettromagnetico
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Inquinamento elettromagnetico
L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO L’elettrosmog o inquinamento elettromagnetico, è l’alterazione del campo magnetico naturale che si effettua su una determinata parte di territorio4. Esiste sulla Terra un campo elettromagnetico naturale, che é stato aumentato dai campi elettromagnetici artificiali creati dall’uomo. Le principali fonti di campi elettromagnetici creati dall’uomo sono le seguenti: gli elettrodotti, per il trasporto dell’energia elettrica; le antenne radio-tv, per l’emissione del segnale radio- televisivo; stazioni di telefonia mobile, per ricevere e trasmettere i segnali sui cellulari5. Una prima regolamentazione di tale settore, si è avuta con il DPCM 23 aprile 1992 che fissava limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale di 50 Hz negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno. Nel 1998, arriva una norma importante in materia, ovvero il Decreto del Ministero dell’Ambiente 10 settembre 1998, n. 381 che stabilisce i cosiddetti tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana, ovvero le frequenze fino a cui la legge consente che i cittadini possano essere esposti. Tuttavia è solo con il febbraio del 2001, che si ha una prima legge organica di settore, ed è la legge 22 febbraio 2001 n. 36 “Legge-Quadro sulla protezione della popolazione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”. Essa riordina l’intera materia, stabilendo: la tutela della salute dei lavoratori e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli elettromagnetici, nel rispetto del diritto alla salute garantito dall’art 32 Costituzione Italiana; il diritto alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, promuovendo l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili; distanze minime degli insediamenti da elettrodotti; la possibilità per i Comuni di dotarsi di un regolamento di tipo urbanistico per la localizzazione sul territorio comunale degli impianti di telefonia mobile. A questa legge “Disposizioni ha volte fatto ad seguito accelerare nel la settembre 2002 realizzazione il delle D. Lgs. n. infrastrutture 198 di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese”, che ha liberalizzato il settore delle telecomunicazioni cellulari per un anno fino a quando una sentenza della Corte Costituzionale dell’ottobre 2003 lo ha dichiarato incostituzionale. Si è quindi ritornati alla precedente normativa del 4 5 L2002 “Dossier Elettrosmog a Roma e nel Lazio”, a cura di Legambiente Lazio, 2003 febbraio 2001 e nell’agosto 2003 sono stati pubblicati i decreti attuativi di tale legge, che fissano i limiti di esposizione della popolazione sia alle alte che alle basse frequenze. In questa materia, è compito dello Stato determinare i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, promuovere attività di ricerca e sperimentazione e lo svolgimento di campagne di informazione, individuare le esatte tecniche di misurazione, determinare i criteri di elaborazione dei piani di risanamento e realizzare accordi di programma con i gestori di telefonia mobile. La Regione ha l’obbligo di adeguare la propria legislazione in materia di elettrosmog alla legislazione statale, attraverso l’individuazione di tutte le fonti potenzialmente produttive di un campo elettromagnetico, la definizione delle modalità per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, l’attribuzione di specifiche competenze in materia alle Province e ai Comuni, l’adozione dei Piani di Risanamento e di controllo. Il Piano di Risanamento si propone l’obiettivo di adeguare gli impianti radioelettrici già esistenti ai criteri fissati dai decreti attuativi della Legge Quadro, in relazione ai limiti di esposizione, ai valori di attenzione e agli obiettivi di qualità . Le Province ed i Comuni infine, svolgono funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria e ambientale in materia di inquinamento elettromagnetico avvalendosi a tal fine delle strutture dell’ARPA, dell’Agenzia Nazionale per la protezione dell’ambiente, Superiore per dei la Presidi Prevenzione Multinazionali e la di Sicurezza Prevenzione, sul Lavoro e dell’Istituto degli ispettori territoriali del Ministero delle Comunicazioni. Il Comune ha altresì la facoltà di adottare un apposito piano regolatore al fine di destinare l’insediamento urbanistico degli impianti in luoghi che presentino caratteristiche volte a garantire un’esposizione minima o assente in capo alla popolazione. Purtroppo allo stato attuale sono pochi i comuni che hanno consentiti dalla esercitato tale facoltà . L’immissione di onde elettromagnetiche superiori ai limiti legge è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.032 a euro 309.874 e se il fatto costituisce reato, trova applicazione il disposto dell’art 674 del Codice Penale “gettito pericoloso di cose” che prevede l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a euro 206. ---------------------------------------ESPOSTO PER INSTALLAZIONE ANTENNA TELEFONIA MOBILE Per verificare una situazione di eventuale inquinamento elettromagnetico, in assenza di un Regolamento che disciplini la localizzazione degli impianti di telefonia mobile, è importante chiedere alle Autorità competenti di verificare il livello di campo elettromagnetico nella zona e poter prendere visione delle autorizzazioni necessarie all’installazione per controllare che tutto sia avvenuto nei termini di legge. Per fare questo, proponiamo di inoltrare il seguente modello. Alla cortese at. ne di Sindaco del Comune di xxx Arpa Lazio Sez. Prov. di xxx OGGETTO: Installazione di antenna xxx sita in via xxx Comune di xxx PREMESSO CHE In via xxx, è in corso l’installazione di un ripetitore di telefonia mobile di proprietà del gestore xxx. CONSIDERATO CHE In detta zona, in prossimità del luogo destinato all’installazione dell’antenna in oggetto, sono presenti (indicare se vi sono persone affette da particolari patologie quali leucemie, indicare se vi sono scuole o ospedali) il D. M. 10 settembre 1998 n. 381 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenze compatibili con la salute umana, fissa la soglia di compatibilità a 6 v/m; è pacificamente comprovato dalla comunità scientifica il danno proveniente alla salute umana da una sovraesposizione ad onde elettromagnetiche; vige in materia l’adozione del principio di precauzione per la salvaguardia del diritto alla salute umana costituzionalmente garantito dall’art 32 della Costituzione Italiana e statuito in sede comunitaria dall’art 174 del Trattato dell’Unione Europea; Tanto premesso e considerato, il sottoscritto …………., residente in via xxx Comune xxx CHIEDE Che le autorità in indirizzo, ciascuna per la propria competenza, verifichino il rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento elettromagnetico e tutela della salute umana e di poter prendere visione ai sensi del d lgs.24/2/97 n. 39 in attuazione della direttiva 200/313/CEE concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia ambientale degli atti amministrativi relativi al procedimento di concessione dell’installazione in oggetto. In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti. Data …………….. Firma ---------------------------------------Per chi invece abita in un Comune in cui è presente un regolamento che disciplina l’installazione dei ripetitori di telefonia mobile, in presenza di una nuova installazione si consiglia di utilizzare lo schema che segue: Alla cortese at. ne di Sindaco del Comune di xxx Resp.Ufficio Tecnico del Comune di xxx Ass.Urbanistica del Comune di xxx OGGETTO: Richiesta verifica regolarità per installazione di ripetitore di telefonia mobile sito in via xxx civico xxx Comune di xxx Mun …. PREMESSO CHE In via xxx, è in corso l’installazione di un ripetitore di telefonia mobile di proprietà del gestore xxx. CONSIDERATO CHE In detta zona, in prossimità del luogo destinato all’installazione dell’antenna in oggetto, sono presenti (indicare se vi sono persone affette da particolari patologie quali leucemie, indicare se vi sono scuole o ospedali) il D. M. 10 settembre 1998 n. 381 Regolamento recante norme x la determinazione dei tetti di radiofrequenze compatibili con la salute umana, fissa la soglia di compatibilità a 6 v/m; è pacificamente comprovato dalla comunità scientifica il danno proveniente alla salute umana da una sovraesposizione ad onde elettromagnetiche; vige in materia l’adozione del principio di precauzione per la salvaguardia del diritto alla salute umana costituzionalmente garantito dall’art 32 della Costituzione Italiana e statuito in sede comunitaria dall’art 174 del Trattato dell’Unione Europea; il Comune di xxx si è dotato di un regolamento che disciplina la localizzazione dei ripetitori di telefonia mobile sul territorio comunale; Tanto premesso e considerato, lo scrivente residente in via xxx Comune di xxx CHIEDE Alle autorità in indirizzo, ciascuna per la propria competenza, di verificare il rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento elettromagnetico e tutela della salute umana e di poter prendere visione ai sensi del d lgs.24/2/97 n. 39 in attuazione della direttiva 200/313/CEE concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia ambientale degli atti amministrativi relativi al procedimento di concessione dell’installazione in oggetto e contestualmente di conoscere se l’installazione di cui all’oggetto risulta tra quelle previste dal Regolamento adottato da Codesta Amministrazione Comunale. In caso contrario si chiede di sapere se detta antenna è stata installata a seguito di deroga a detto Regolamento ed i contenuti della medesima deroga. In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti. Data …………….. Firma