Giugno 2008 - Parrocchia di San Gervasio e Protasio
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Giugno 2008 - Parrocchia di San Gervasio e Protasio
“ GIUGNO 2008 ” Appuntamenti comunitari 3 - Ore 17,00 Incontro mensile del Gruppo di Preghiera San Padre Pio: Esposizione del Santissimo, S.Rosario, Benedizione , ore 18 S.Messa Venerdì 6 - Primo Venerdì del mese Adorazione Eucaristica (9 –12, 16 –17,30) ore 17,00 S. Rosario - ore 18,00 S. Messa e Vespri. Sabato 7 - Ora Mariana ore 16,00 – 17,30. Lunedì 9 - Ore 18,00 S.Messa animata dall’Aiuto Fraterno - segue riunione. Venerdì 13 - Giornata Mariana - Turni di preghiera 9-12 <> 16-17,30. Giovedì 19 - Festa dei SS. Gervasio e Protasio Martedì 24 - San Giovanni Battista - Festa del patrono di Firenze Domenica 29 - San Pietro e Paolo - Giornata di Preghiera per il Papa Notizie dalla comunità Martedì Domenica 8 giugno - Ore 21 Nella nostra chiesa ci sarà il concerto del coro della nostra parrocchia. Le offerte che saranno date, andranno per il restauro dell’organo. Vi aspettiamo numerosi Nei mesi di Luglio ed Agosto viene tolta la S. Messa delle ore 18,00 e delle ore 12,00 della Domenica e dei giorni festivi ! Ci saranno 2 sole SS. Messe :- alle ore 8 ed alle ore 11. Dato che in questi mesi le persone che frequentano la parrocchia sono molto meno, desideriamo vivere l’Eucaristia tutti insieme, come comunità. Alle porte della Chiesa saranno messi gli orari delle SS. Messe delle Parrocchie vicine. Giovedì 19 - Venerdì 20 e Domenica 22, come ogni anno, in occasione della ricorrenza dei Santi titolari della nostra chiesa, Visita il Sito Internet della nostra parrocchia www.sangervasioeprotasio.it S Anno XV N° 149 Giugno 2008 PARTECIPARE Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio - Piazza San Gervasio, 8 - 50131 FIRENZE -Tel. 055 587642 Nella patria dei senza vergogna avere un figlio gay è ancora considerata una vergogna. Certo, non tutti i padri reagiscono come il pregiudicato palermitano che ha preso a coltellate il pargolo sotto la doccia, ferendolo lievemente e ricevendone in cambio la più atroce delle vendette: una lunga serie di interviste televisive in cui il sangue del suo sangue ha rivelato alla nazione le proprie inclinazioni sessuali. Ma se la cronaca nera ha la funzione di portare a galla gli umori che proliferano nello stomaco di una società, non c’è dubbio che il figlio gay continui ad essere percepito anche da tanti genitori “evoluti” e forse “cattolici” come un disonore. L’identità di sesso amplifica l’imbarazzo. Un padre sarà più intransigente verso il maschio e una madre verso la femmina: la sedicenne di Pesaro che a mètà maggio confessò in famiglia la sua relazione con un’altra ragazza fu pugnalata dalla mamma. Appurato che il figlio gay rimane fonte di vergogna (non di pena come il figlio balordo o drogato: di vergogna), può essere interessante scoprire quali siano le situazioni di vita quotidiana che hanno smes- so di suscitarne. Dire le parolacce (il vocabolario scurrile è stato legittimato drammaticamente dalla tv). Essere ignoranti (“Se avessi studiato, adesso non sarei certo dove sono” mi ha detto un ventenne intrallazzone, affacciato al finestrino della sua fuoriserie). Piangere miseria (ai tempi di quella vera, pur di nasconderla al vicinato c’era chi metteva a bollire in pentola sassi o mandava i figli a scuola con una pagnotta tagliata in due per far credere che dentro ci fosse il companatico). Non pagare le tasse ( la lettera bordata di rosso che il Fisco spediva agli evasori veniva fatta sparire rapidamente dalla buca, mentre oggi eludere la tassa dei rifiuti e il canone Rai è quasi motivo per un’ola condominiale). Utilizzare i beni pubblici come proprietà privata ( dipendenti pubblici che ostentano fotocopie con scritto o non scritto nel s ott ofondo R egione… Comune…). Buttare la plastica nel cassonetto della verdura o viceversa. Lasciare i rifiuti sparsi nel bosco o sulla spiaggia o sui marciapiedi. Poiché l’essere umano prova vergogna solo per le cose che provocano una disapprovazione collettiva, dobbiamo forse dedurne che la comunità (anche quella cattolica?) non trova più disdicevole che io dica parolacce, ostenti con orgoglio la mia ignoranza, dribbli tutte le tasse possibili e cerchi di fare i miei comodi avendo l’unica avvertenza di non farmi beccare? La risposta è un gigantesco sì. Il vicino di casa non mi farà gli occhiacci per i miei comportamenti antisociali, ma solo per questioni che attengono la superficie bigotta della mia dimensione intima e familiare. Perciò un figlio gay è un disonore da nascondere, mentre uno che frega lo Stato può essere tranquillamente esibito sul pianerottolo, con tanto di laurea ad honorem, o fatto sedere su uno scranno del Parlamento. Per la gioia di mamma e papà. 27.05.2008 Don Marcello “Aiuto Fraterno” Riflessioni sul pellegrinaggio al monte Sinai (segue dal numero scorso) Questo monte che sa di eterno: preghiera della Terra a Dio, come gli alti monti dell’antichità, è il luogo ideale della luce, la notte è breve e le tenebre non vi risiedono a lungo. Qui Mosè ed Elia hanno raggiunto la loro meta nella scalata, nell’incontro col Signore simboleggiando il comportamento che dovrebbe tenere ogni credente che desidera incontrarsi ogni giorno con Dio. La vediamo, la vetta: è lontana e ci costringe ogni momento ad alzare lo sguardo verso l’alto. La nostra fronte è come un dito puntato verso il cielo e ci ricordiamo del dito di Dio: “il Signore… gli diede le due tavole della Testimonianza, tavole di pietra, scritte dal dito di Dio” (Es 31,18). I nostri pensieri sono proiettati allo zenit, alla luce: quella stessa luce che è stata sepolta dentro di noi. Siamo pronti ad innalzarci distaccandoci dal nostro piccolo orizzonte quotidiano, dalla nostra umana brutalità con una proficua tensione che ci spinge verso l’ Alto, verso l’ Altro: il Signore delle cime. I nostri corpi sono stanchi ma i pensieri, purificati dallo stremamento, sono concentrati nella vetta, luogo della katanoesai, della conoscenza e della comprensione, dove a Mosè fu concesso di esperire la conoscenza di Colui che è e recepire almeno la sua Presenza se non l’ombra della sua Gloria. «Mostrami la tua Gloria! …Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te … vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere» (Es 33,18-23). Per fortuna la notte è di una lim- pidezza insolita ed il cielo sembra un incredibile tessuto di stelle; abbiamo come l'impressione di toccarlo questo cielo, come quando si ha la gioia di incontrare gente di fede e di amore e lì insieme a noi ce n’era tanta davvero: gente di ogni età, di ogni razza e religione. E così, dal buio siamo passati finalmente alla luce, mentre il vento freddo e insistente ci faceva intirizzire e scricchiolare anche quelle poche giunture che non erano del tutto doloranti. Qui lo stupore è d’obbligo ed il tappeto lucente di stelle ci induce ad interrogarci urgentemente, dopo la prima improvvisa emozione della riuscita, per fare chiarezza nel nostro animo e permetterci di renderci consapevoli della santità della nostra prodezza. Anche se non siamo stati sfiorati dall’ombra della Gloria di Dio, abbiamo sentito la sua brezza non troppo leggera, alitata da quel freddo vento sul nostro ormai freddo sudore, dovuto alla fatica cristallizzatasi sulla nostra pelle e all’emozione inquietante ma altamente tensioattiva per la possibilità di un proficuo incontro. Ora la nostra mente vaga per trovare affinità tra le vette di altri monti: qui hanno pregato Mosè ed Elia, gli uomini del monte, della luce e 2 - seconda parte dell’incontro con l’Assoluto; sono gli stessi che vediamo ancora insieme nell’altro monte, il Tabor, per un altro incontro, quello definitivo: con l’Emmanuel. A questo punto, il passo che ci consente di considerare il nostro pellegrinaggio in una prospettiva prevalentemente cristologica è piuttosto breve e diventa efficace definirlo alla luce di Gesù Cristo "via, verità e vita" (Gv 14,6) e nell’esempio del discepolo seguace della "via della salvezza" (At 16,17), “viator et peregrinans verso la Gerusalemme celeste. E noi ci appaghiamo di una qualche virtuale possibilità di trasformazione interiore, con la preghiera innanzitutto. Ci viene spontaneo pensare: “Maestro è bello per noi stare qui” (Mc 9,5) ed ascoltiamo la Parola accogliendo la parola di Cristo perché è bello essere uomini, è bello essere di Cristo, che è luce da luce, Dio vero da Dio vero. E’ bello rendersi conto che l’autenticità della nostra esistenza oltrepassa la fatica di cercare di far riemergere questa luce sepolta nei nostri cuori e che si esperimenta nella gioia totalizzante di farla splendere soprattutto negli altri. Questa è la sequela di Gesù che “ha fatto risplendere la vita e l’immortalità per mezzo del Vangelo” (2Tim 1,10). Mario Bernardi Su Internet è stato creato un blog molto artigianale. Basta digitare il seguente URL: moses2008.blogspot.com La vendita delle torte del 25 maggio ha reso 436,00 €uro. I nostri assistiti, sempre più numerosi e bisognosi di aiuto, molti dei quali vivono e dormono in strada, ringraziano i solerti “pasticceri” ed i “golosi”. Grazie di cuore. PREGHIERA 8 Giugno ore 21,15 Concerto del Coro parrocchiale per concludere insieme alla Comunità il cammino che il coro ha fatto durante l’anno. Le offerte serviranno a completare la raccolta per il restauro dell’organo Signore, facci vivere la nostra vita non come un gioco di scacchi dove tutto è calcolato, non come una partita dove tutto è difficile non come un teorema che ci rompa il capo, ma come una festa senza fine dove l’incontro con Te si rinnova, come un ballo, come una danza, fra le braccia della Tua grazia nella musica che riempie l’universo di amore, Signore, vieni ad invitarci. M. Delbrel Nella seconda decade di Giugno si terrà ad Andalo un campo scuola della nostra parrocchia per i ragazzi della 1ª e 2ª media e di 1ª e 2ª superiore. Il campo sarà affida- to alle cure di sorella Stefania, don Ricardo, di catechisti e animatori ed annovererà, con i ragazzi, 70 persone in tutto. Si invita la comunità a pregare per la buona riuscita di questa iniziativa alla quale catechisti ed animatori sacrificano spesso ferie e impegni lavorativi pur di accompagnare i ragazzi in questa importante e formativa esperienza di fede e di comunità. Dagli scaffali della nostra Biblioteca UN Bruno Tacconi- Masada Questo autore ha scritto alcuni romanzi a sfondo storico di notevole spesLIBRO sore. In questo volume ha rievocato una mitica pagina di Storia costruendo una AL MESE trama affascinante inserita nella Palestina del primo secolo dopo Cristo. La variegata società ebrea è fortemente divisa fra i sadducei, i farisei, gli esseni e gli zeloti, mentre i cristiani sono una esigua minoranza. La storia di Gabael e Sara, diversi per carattere e sensibilità, è emblematica dell'aspra contesa fra i Romani e gli zeloti, irriducibili oppositori. L'amore per il proprio popolo condiziona la vita di Sara e dei patrioti giudei, che rappresentano l'inesausto anelito di libertà, che ancora oggi si ripropone in varie partì del mondo. Ne nasce un vivido affresco nel quale risaltano le figure dei due protagonisti, di Arim e di Eda, insieme a molti altri personaggi che completano il romanzo. La ribellione violenta degli zeloti e la conseguente repressione romana con la distruzione del Tempio di Gerusalemme raggiungono il loro culmine con l'eroica resistenza della fortezza di Masada. La fine del "sogno" degli irriducibili di fronte alla X Legione Fretensis rappresenta un monito e un estremo gesto di dignità nei confronti del potere. Un libro epico e romantico scritto da Tacconi con il rigore dello storico e la passione del grande narratore. Giampaolo 7 La voce dei nostri gruppi Una rubrica che vuole ricordare a tutti le nostre attività e presentarle a coloro che di recente sono venuti ad abitare nel quartiere di S. Gervasio nella speranza che siano invogliati a prendervi parte. PENSIERI DEI RAGAZZI CHE HANNO FATTO LA PRIMA COMUNIONE Fare la Comunione mi fa pensare a Gesù che viene dentro di noi e ci aiuta a crescere felici e buoni. Fare la Comunione per me è importante appunto perché ricevere l’ostia (Gesù) aiuta a sentirci amati. Molta gente fa la comunione con troppo orgoglio e questo non aiuta a incontrare Gesù. Per incontrare Gesù bisogna essere umili e saper ringraziare per tutti i doni che Lui ogni giorno ci fa. Anna Albini Questo incontro, la Prima Comunione, mi ha commosso l’anima. Ho capito di aver ricevuto Gesù quando ho sentito il silenzio totale dentro la mia mente. Riuscivo a concentrami fino all’ultima goccia. Penso che da questo momento riesca a capire meglio la parola di Dio. Tutte le volte che riceverò l’ostia, mi purificherò sempre più, fino a diventare come Gesù. E’ uno dei miei grandi sogni che vorrei avverare con tanto amore. Spero che Gesù mi aiuti a crescere rispettosa verso tutti e felice. Elena Aschieri benedetta, cioè il corpo di Gesù, è come un sogno, non ci credi. Dall’emozione è difficile pensare, ma le preghiere escono sempre spontanee in ogni momento. Elisa Frosali Nel momento della Prima Comunione mi sono sentita emozionata perché per la prima volta ho ricevuto Gesù nel cuore. Quando sono arrivata a prendere l’ostia, cioè il corpo di Gesù ho sentito come un fuoco dentro di me e sono diventata felice. Mi sentivo allegra e spensierata e pensavo solo a Gesù, al momento in cui mi è entrato nel cuore. Alice Lavetti Una emozione, un’ esperienza unica ecco per me questo e non solo è la Comunione. Ricevere Gesù è stato e sarà sempre bello, ma il venerdì è stata un’esperienza irripetibile. Alcuni dicono che l’ostia è un pezzo di plastica e dentro di me mi dicevo : “E se anche fosse, è pur sempre Gesù”. Federico Masini Quando ho ricevuto Gesù nel mio cuore, ero molto emozionata, avevo ricevuto un compagno nella vita che mi aiuta a compiere questo cammino di serenità e bontà. Ora il Signore mi ha aperto il cuore e devo saper rispettare un amore infinito che mi vorrà bene per sempre. Eleonora Boninsegni Nella Prima Comunione non avevo molti amici con me, ma è stato molto bello ricevere Gesù dentro il nostro cuore e nella nostra vita, te lo racconto. Ricevere Gesù nel mio cuore è stato molto bello e per questo resterò sempre stupito. Avere Gesù è molto bello, come avere sempre con te il tuo miRicevere il corpo di Gesù nel cuore è un evento im- gliore amico, e vorrei che fosse un mio fratello. portantissimo, però dobbiamo prenderlo sul serio, Gesù è tenero, dolce e stupendo e sarà sempre mio infatti Gesù ci fa scegliere se farla o no. Quando ti amico e mi piace stupendamente. Vieri chiamano davanti al Sacerdote, per ricevere l’ostia PENTECOSTE 2008 : MANI SPORCHE DI CORAGGIO 3 - COMUNIONE E LIBERAZIONE Nata al Liceo Berchet di Milano nel 1954 come “Gioventù studentesca” su ispirazione di Don Luigi Giussani, dopo un periodo di crisi assume nel 1969 il nome di Comunione e Liberazione. Secondo il fondatore tale denominazione vuol mettere in moto un processo di “liberazione” del mondo attraverso quella vita nuova che si chiama “comunione cristiana”. Infatti il cristianesimo è essenzialmente Dio che irrompe nella Storia nella persona di Gesù Cristo per salvare l’uomo. La nascita di questo movimento ebbe lo scopo, quindi, di rispondere in quegli anni alla situazione di crisi e di eclisse dei cristiani dagli ambiti più vivi e concreti della vita pubblica, della cultura e delle realtà popolari, in particolare della scuola. Negli anni ’70 crebbe e si ramificò partecipando vivamente agli eventi più significativi del nostro paese, diffondendosi anche in molti paesi europei, in Africa e in America latina. Affiancò il movimento il gruppo “Memores domini”, costituito da adulti consacrati con il proposito di osservare i consigli evangelici di castità, povertà e obbe- dienza, mettendo in comune i loro beni e testimoniando nel mondo la propria fede. Parallelamente nacque la “Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo” con l’impegno specifico di dedicarsi all’annuncio del messaggio cristiano là dove è più evidente la necessità di una nuova evangelizzazione. Nel 1984 Giovanni Polo II invitò il movimento ad andare in tutto il mondo a portare la verità, la bellezza e la pace di Cristo, nonché a impegnarsi a collaborare con gli altri movimenti ecclesiali. Le comunità di C.L. hanno come principale obiettivo un intenso cammino spirituale, secondo le intuizioni del fondatore, nonché una diffusa attività caritativa. La scuola e il lavoro sono i due settori nei quali il movimento ha intensificato la sua attività pratica, costituendo cooperative e associazioni al servizio delle persone. Per quanto concerne l’attività culturale merita citare la casa editrice Jaca Book, nonché il “Meeting per l’amicizia dei popoli” di Rimini, evento di rilievo nazionale che si svolge annualmente in Agosto.- a cura di Giampaolo “Fuoco di Pentecoste”è stato il tema del grande raduno degli scout Agesci a Loppiano «Mani sporche di coraggio» è il tema del “Fuoco di Pentecoste”, il grande raduno regionale dell’Agesci Toscana durante il quale 1500 scout dai 17 ai 20 anni si sono ritrovati -tutti con le loro tende- nei grandi prati di Loppiano. Evento centrale del Fuoco di Pentecoste è stato l’incontro con testimoni di scelte coraggiose come don Luigi Ciotti, il pilota Alex Zanardi, Rita Borsellino e Giovanni Bachelet, figlio di Vittorio, giurista ucciso dalle Brigate Rosse. Domenica 11, giorno di Pentecoste, i ragazzi si sono confrontati con le storie e le testimonianze di queste persone durante una tavola rotonda moderata dalla giornalista di Rainews24 Iman Sabbah. Nella giornata di sabato sono stati attuati incontri con altri «testimoni», persone meno note, ma che ogni giorno sperimentano sulla propria pelle la difficoltà e l’impegno di portare avanti scelte altrettanto coraggiose. «Accanto alle grandi esperienze - spiega Flavio Conti, incaricato Agesci - ai modelli importanti ma difficili da imitare, vogliamo presentare ai ragazzi anche la bellezza del coraggio quotidiano, fatto di gesti semplici, con i quali però possiamo raggiungere risultati significativi». 4 ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta Ciclo di incontri per tracciare nuovi sentieri Ufficio cultura della Arcidiocesi di Firenze ha organizzato all’Istituto degli Innocenti un ciclo di incontri che hanno avuto per tema la libertà, ponendo la domanda come possiamo definirla oggi e quale sia il suo legame con l’interiorità. Premesso, come è emerso, che la libertà non la si può dire del tutto, elenco solo alcune per me significative riflessioni tratte dall’ascolto degli ultimi due relatori, i monaci Enzo Bianchi e Elmar Salmann. ““Il cristiano è colui che è chiamato alla libertà – ha esordito Bianchi - è chiamato ad uscire da una condizione di schiavitù 5 per entrare in una condizione di libertà, ma questa libertà non corrisponde al fare ciò che si vuole, bensì a rispondere ad una chiamata al servizio del Signore”. La libertà è un valore irrinunciabile, tabernacolo della nostra identità personale e comunitaria, è dare la vita per continuare ad affermarla, la vera libertà è sorretta dalla grazia e sempre segnata dalla virtù, l’uomo che vive nel modo giusto è libero. La libertà non è una vita senza gli altri, ma è una responsabilità per un servizio ed è anche una risposta per ciascuno di noi, che avvenga liberamente e per amore di Dio e degli uomini. La libertà è comunione e solo se r i s po ndiamo alla libertà e all’amore facciamo un cammino di liberazione. Chi sceglie l’amore e rifiuta l’odio è un uomo libero. Libertà è esercitarsi alla schiettezza di fronte a Dio e agli uomini. La libertà non si dimostra, non è oggettivabile, si incontra, si sviluppa, si conquista, ci si rende a lei presenti. E’ azione dello Spirito. Libertà è cadere e rialzarsi, è creatività, è testimoniare un ideale, è proiettare in avanti uno spazio che prima non c’era, è un’autocreazione di ciò che prima non esisteva. Libertà è ricerca della verità, è riconoscere il proprio limite e insieme esistere all’altezza del proprio splendore. Libertà è essere fedeli a se stessi, è coerenza con la propria coscienza, è far crescere gli altri e renderli liberi, è ri- svegliarsi ogni giorno e scoprire che il momento dell’uomo nuovo inizia adesso. La libertà dell’uomo è l’ultima opportunità che Dio nel mondo ha. Non c’è libertà senza corrispondere alla verità. Salmann ha concluso con queste parole: “proveniamo da un’etica proibitiva e inibitiva, dobbiamo ritrovare un’etica promuovente e concreativa. Dio non è né depressivo né isterico. Altrimenti rinuncio al cielo”. Personalmente ricordando Dostojevskj sento quanto “nulla mai è stato per l’uomo e la società umana più intollerabile della libertà”, pertanto provo ammirazione e riguardo per coloro che liberamente La testimoniano. Firenze, 13 maggio 2008 Monica C INEma NON SOLO Con quest’ultimo film il nostro “cinema” chiude per le ferie estive. Buone vacanze ed arrivederci ad Ottobre ! Super size me (Spurlock - 2004) Il film segue un esperimento portato avanti dal regista. Per 30 giorni ha mangiato, tre volte al giorno, solo cibo della nota catena di fast food Mc Donald’s; alla fine ha guadagnato ben 11 kg ed è incorso in gravi problemi di salute: un monito imperdibile! Nomination agli Oscar 2005. nuti "assalti ai forni", spiacevoli episodi precedentemente narrati dal Manzoni nei Promessi Sposi. Per i paesi più poveri si prospetta la fame e gli organismi internazionali dovranno correre ai ripari. Mi sa, carissima Benzina, che dovrai tornare ad indossare il vestito zionale". I cittadini allora dovranno cambiare mentalità, iniziando un percorso virtuoso per evitare che nel futuro accadano situazioni simili. La soluzione a questo problema è la "riduzione dei consumi", in attesa di scoprire serie alternative. Si può iniziare già oggi. Tuo Giampaolo D all’ Anagrafe Parrocchiale Gennaio - Aprile 2008 Carissima Benzina, ti scrivo per dirti che nel prossimo futuro non nascerai più dal petrolio, ma da alcuni cereali. L'intuizione dei politici e la ricerca degli scienziati ci hanno liberato dalla dipendenza dei paesi produttori: ciò ha aperto un’era nella quale l'inquinamento sarà drasticamente ridotto. Una grande conquista per le generazioni future ! Le prime sperimentazioni hanno consentito alte velocità e ridotti consumi. Mi rallegro vivamente con il tuo "nuovo look" ! Ho il sospetto, però, che ci saranno problemi: infatti la ridotta quantità di cereali sul mercato e la speculazione determineranno un notevole aumento dei prezzi con rovinose conseguenze sui paesi del terzo mondo. Recentemente in Egitto sono avve- Giampaolo SONO STATI BATTEZZATI tradizionale. Tuo G.P. Lasciata l'ironia facciamo un discorso serio. I giacimenti di petrolio si trovano in pochi paesi, le scorte si stanno esaurendo e la benzina nata da questo idrocarburo è molto inquinante. Quando è stato deciso di produrre la benzina con metodo alternativo non si è pensato alle conseguenze? Sembra incredibile adottare decisioni di questa portata senza una profonda riflessione. Il problema è che i paesi guida tendono a soddisfare le proprie necessità senza preoccuparsi degli "altri". L'egoismo personale infatti determina "l'egoismo istitu6 Gennaio: Christian Iacicco Febbraio: Alessio Mancini, Arianna Mancini, Carlos Daniel Almeida Martius, Valentina Lotti, Aprile: Marco Guerra, Lorenzo Nocentini, Eleonora Bartolini, Teo Parigi, Michelangelo Parigi, Stefano Minicucci, Neri Vannucci, Lorenzo Rogai, Jacob Luce, Federica Bigazzi, Daniele Vasamella, Orlando Mauro Maffei. SONO TORNATI AL PADRE Gennaio: Nella Castricone a. 99 Febbraio: Luciano Nencetti, a. 81, Ennio Serboni, a. 67, Anna Maria Biondi a. 90 Marzo: Fernando Vegni a. 94, Franca Consorti a. 84, Marisa Giunti a. 84, Anna Dondoli a. 79, Luciano Brunori a. 84, Aprile: Antonio Bellini a. 73, Otello Mainardi a. 96, Ida Romagnosi a. 92, Roberta Baldi Giovannozzi a. 86. San Gervasio festeggia i propri patroni Durante i tre giorni degli attesi festeggiamenti della parrocchia a chiusura delle nostre attività stagionali potremo apprezzare una interessante mostra inedita (con foto e spiegazioni) sul percorso di conoscenza dei Salmi allestita da una giovane coppia di neo parrocchiani ai quali diamo il nostro benvenuto. Giovedì 19, alle ore 18,30 comincerà la festa, con giuochi, musica e la consueta cena di condivisione per la quale, come sempre, tutti porteranno qualcosa. Non mancheranno i tornei sportivi (calcio, ping pong e palla a volo) e probabilmente avremo anche un interessante recital di chitarra. Venerdì 20 avremo la serata è dedicata alle famiglie, con il Frate prestigiatore Mago Magone e, a seguire, il Karaoke. Domenica 22: alla S. Messa delle 10,30, i vari gruppi porteranno all’altare un oggetto che parli del servizio svolto, presentando così alla comunità il loro impegno ed offrendolo al Signore. Nel pomeriggio ci ritroveremo dopo la S. Messa delle ore 18. Il programma è ancora da completare, ma come ogni anno alle ore 18,30 si svolgerà - la premiazione di Nero Su Bianco; alle 19,30 ancora una cena insieme con le consuete modalità di condivisione. Dopocena, ancora una volta, musica e ballo con i nostri fantastici, impagabili “Ex Boys”!. Di tutto il programma, attraverso i foglietti della Messa vi saranno dati, all’occorrenza, maggiori dettagli. Quinto premio NEROsuBIANCO Anche per il 2008 ogni giurato ha esaminato con attenzione ogni lavoro, (presentato anonimo ed identificabile solo da un numero) stilando una propria autonoma graduatoria di merito, sulla base della quale sono stati assegnati 7 punti al primo, 6 al secondo, 5 al terzo, 4 al quarto, 3 al quinto, 2 al sesto, 1 al settimo. Dalla somma dei punti ottenuti da ciascun racconto è scaturita così una classifica assolutamente esatta . Il tema, che i più hanno inteso in senso stretto, ha ugualmente offerto spunti vari, fra i quali notiamo ancora con piacere la presenza di alcuni scritti che nascono con l’intento di condividere un ricordo, una testimonianza di tipo intimista. A questa quinta edizione hanno partecipato 11 autori, 5 dei quali di nuova acquisizione e 6 “abituali”. Nella sezione ragazzi, abbiamo letto con piacere i racconti di due signorinelle ed un maschietto, tutti e tre undicenni. In giuria, come sempre, Giorgio Batini (giornalista, scrittore), Gioia Fiorenzuoli (critico teatrale, già insegnante di lettere), Mario Sodi (poeta) ed i redattori di Partecipare. Ancora una volta l’intera graduatoria è stata caratterizzata da scarti di punteggio davvero esigui, che testimoniano un livello analogo di moltissimi racconti. Comun3 que, una classifica doveva esser fatta ed ecco che, sommando i punti attribuiti separatamente da ciascun giurato, si è avuto il seguente risultato : 1° premio: “Prima liceo” di Anna Miliani. 2° premio: “Destinazione Kandal” di Simone Tani. 3° premio : “Sognando un padre” di Andrea Santini. 4° premio : “L’angelo della vita” di Violetta Buovolo. 5° premio : “Esame di Maturità” di Paolo Monsacchi. 6° premio : “Sognando una comune” di Caterina Romei. 7° premio ex aequo (in ordine alfabetico) a: “Sognare ad occhi aperti” di Nelly Ardelletti, “I sogni di una vita” di Patricia Barton, “I sogni” di Giuliana Cortini, “Il ponte sull’ arcobaleno” di Rosalba Mascherini, “Come Martin Luther King” di Raffaella Procoli. Per la sezione Juniores sono stati assegnati tre 1° premio ex aequo a: “Una strana amicizia” di Martina Piras , “Il pirata Stroncabarche” di Filippo Sciammacca e “Regalo di compleanno” di Alessandra Vignoli. I primi racconti premiati saranno pubblicati su Partecipare – a partire da Ottobre – al ritmo di uno ogni mese. Per tutti ci sarà un diploma di partecipazione ed almeno un libro, e come per lo scorso anno, una copia della ridottissima edizione che riporta tutti i brani in concorso. Si tratta di una piccolissima tiratura di sole 30 copie, destinate agli autori dei racconti, alla giuria, agli sponsor, alla biblioteca e all’archivio parrocchiale. A tutti, grazie per la vostra partecipazione. La Redazione