Programmazione - istituto comprensivo carmagnola 3

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Programmazione - istituto comprensivo carmagnola 3
ISTIRUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3°
SCUOLE DELL’INFANZIA di VILLASTELLONE
ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014 / 2014 - 2015
“..Le relazioni umane saranno la vera ricchezza del terzo
millennio. Il silenzio, lo spazio, l’autonomia, l’amicizia, la
convivialità, la bellezza. Una rete di connessioni tra i
fatti, tra le persone, tra le cose del mondo…- I. Calvino
Tutto quello che so l’ho imparato all’asilo
“Il mio credo di una singola pagina suona così:
la massima parte di ciò che mi serve sapere
su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi
l’ho imparata all’asilo.
La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei
castelli di sabbia del giardino d’infanzia.
Queste sono le cose che ho appreso:
dividere tutto con gli altri
giocare correttamente
non fare del male alla gente
rimettere le cose a posto
sistemare il proprio disordine
non prendere ciò che non è mio
dire che mi dispiace quando faccio male a qualcuno
lavarmi le mani prima di mangiare
arrossire.
I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene.
Condurre una vita equilibrata:imparare qualcosa,
pensare un po’ e disegnare, dipingere, cantare e ballare,
suonare un tanto al giorno.
Fare un riposino ogni pomeriggio.
Nel mondo, badare al traffico, tenere per mano e stare vicino agli altri.
Essere consapevole del meraviglioso.
Ricordare il seme nel vaso: le radici scendono e la pianta sale
e nessuno sa veramente come o perché, ma tutti noi siamo così.
I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente:
tutti muoiono, e noi pure.
Non dimenticare infine la prima parola che ho imparato,
la più importante di tutte: guardare.
Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti elaborarlo in termini adulti e
sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo o al mondo in generale, e si
dimostrerà vero, chiaro e incrollabile. Pensate come il mondo sarebbe migliore se tutti
noi, l’intera umanità, prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci
mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al
principio basilare di rimettere sempre ogni cosa dove l’hanno trovata e di ripulire il
proprio disordine:
Rimane sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce
nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti.
Tratto da “Tutto quello che so l’ho imparato all’asilo”di Robert Fulghum - ed.
Frassinelli
PREMESSA
Il percorso formativo che vorremmo intraprendere da quest’anno intende promuovere
la ‘cittadinanza attiva, attraverso esperienze
significative che consentono ai bambini di apprendere il concreto prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di
solidarietà’
. La Convenzione sui Internazionale sui diritti dell’Infanzia, sottolinea l’importanza che
ogni Stato si faccia carico della preparazione dei bambini ad una vita individuale nella
società, che sia sempre coerente agli ideali di pace, dignità, libertà, uguaglianza e
solidarietà.
Tali ideali si pongono come orizzonti entro i quali si dovrebbe sviluppare la
progettualità esistenziale di ogni bambino non solo nel percorso formativo che lo
porterà a diventare adulto, ma nel corso intero della sua vita.
Si tratta di valori che, nel loro essere universali, presuppongono la formazione di un
cittadino che sia ‘cittadino del mondo’ in una prospettiva globale, in grado di integrare
le istituzioni formative a tutte le strutture sociali. La nostra idea è quella di
individuare e condividere obiettivi, di carattere cognitivo, sociale e
comportamentale,sulla base dei quali costruire comuni itinerari del percorso
educativo-didattico, tenendo
conto di tre essenziali passaggi:
Informazione/conoscenza;
Interiorizzazione;
Orientamento e partecipazione.
‘Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso
di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di
scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a
promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita’.
Significa insegnare e far interiorizzare le regole del vivere e del convivere per
proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde .
Insegnare al bambino “ cittadino “ il senso di appartenenza ad una comunità residente
in un determinato territorio, alla cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e
competente, secondo le regole della democrazia. Formare cittadini che siano allo
stesso tempo cittadini italiani europei e del mondo.
I diritti sono dei bisogni a cui non è possibile rinunciare, essi sono
fondamentali, ci consentono di crescere nella pace e nell’armonia e
di vivere serenamente. Essi vanno difesi e non confusi con i capricci
di alcuni bambini.
Elenchiamo alcuni diritti in parole semplici…..
HO IL DIRITTO DI ...
Ho il diritto di venire al mondo.
Ho il diritto di avere un nome.
Ho il diritto di avere una famiglia.
Ho il diritto di avere una nazionalità.
Ho il diritto di avere una casa.
Ho il diritto di mangiare per nutrirmi e crescere.
Ho il diritto di essere curato quando sono ammalato.
Ho il diritto di essere difeso contro la violenza.
Ho il diritto di esprimere la mia opinione.
Ho il diritto di praticare la mia religione.
Ho il diritto di ricevere un’istruzione.
Ho il diritto di giocare.
Ho il diritto di non essere sfruttato.
Ho il diritto di essere rispettato nella mia diversità…………………………………..
Diritto al rispetto
della propria
identità
Diritto ad avere
delle regole
Diritto al dialogo
Diritto al gioco
Diritto ad essere
ascoltato
I DIRITTI DEI BIMBI
NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Diritto all’educazione al bello
Diritto a
sporcarsi
Diritto all’ozio
Diritto ad usare le mani
Diritto al silenzio
Diritto alle sensazioni
I doveri sono delle regole che noi dobbiamo rispettare e osservare per
poter vivere insieme agli altri felicemente, in assenza di conflitti per
crescere in modo sano e armonioso.
HO IL DOVERE DI ...
Ho il dovere di ascoltare i genitori quando parlano.
Ho il dovere di riordinare dopo aver finito di giocare.
Ho il dovere di non trascorrere tutto il pomeriggio davanti alla tv, alla play
station, al pc.
Ho il dovere di spegnere la luce quando esco da una stanza.
Ho il dovere di lavare sempre i denti dopo ogni pasto.
Ho il dovere di andare tutti i giorni a scuola.
Ho il dovere di eseguire regolarmente i compiti assegnati.
Ho il dovere di consumare il pasto che mi è stato preparato.
Ho il dovere di ascoltare la lezione dei miei insegnanti.
Ho il dovere di curare l’igiene personale…………………………………………
FINALITÁ
In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa ‘convivialità relazionale’,
intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, in grado di promuovere la condivisione di
quei valori che consentono ai ‘piccoli cittadini’ di rappresentare la comunità di
appartenenza.
“… particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo,
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti,alla gestione degli
inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come un
luogo accogliente,coinvolgendo in questo compito gli alunni stessi. Sono infatti,
importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola al fine di ottenere la
partecipazione più ampia dei bambini … a un processo educativo condiviso . la
formazione di importanti legami di gruppo … è … condizione indispensabile per lo
sviluppo della personalità di ognuno.
La scuola deve porre le basi del percorso formativo … sapendo che esso proseguirà in
tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per
apprendere ad apprendere, per costruire le mappe dei saperi … “
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
FINALITA’
IDENTITA’ PERSONALE
LE COMPETENZE
Definire una strategia
educativa a partire dalla
persona che apprende, con
l’originalità del suo percorso
individuale e con l’unicità della
rete di relazioni che la legano
alla sua famiglia e agli ambiti
sociali
Sviluppare competenze e
capacità per imparare a
riflettere sull’ esperienza
attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e il confronto,
consolidando le capacità
sensoriali, percettive,
motorie sociali linguisticoespressive creative ed
intellettive
AUTONOMIA
Far acquisire la capacità di
governare il proprio corpo, ad
avere fiducia in sé e negli
altri, di provare piacere nel
fare da soli e nel saper
chiedere aiuto, di esprimere
con diversi linguaggi
sentimenti ed emozioni.
LA CITTADINANZA
Favorire la crescita
individuale attraverso la
collaborazione e la
condivisione delle esperienze
per comprendere le regole
quotidiane attraverso le
relazioni, il dialogo il primo
riconoscimento dei diritti e
dei doveri.
Per tutto il mese di settembre si
svolgeranno attività di accoglienza
mirate a favorire una buona
socializzazione tra pari e con noi
insegnanti e nell’apprendimento di
semplici regole di vita comunitaria per
una buona convivenza nell’ambiente
scolastico
T
E
M
P
Dall’inizio di ottobre alla fine di
maggio si svolgeranno le attività
finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi previsti dalla
programmazione
I
Tutte le attività didattiche sono
inserite nella giornata scolastica in
alternanza ad attività di routinne
quali l’accoglienza, l’appello, il pranzo
nel pieno rispetto delle esigenze e dei
tempi dei bambini e delle finalità
educative della scuola
CITTADINANZA
IO SONO UN
CITTADINO ITALIANO
Vivo a Villastellone
Ho un’ identità
In Piemonte
Ho una famiglia
In Italia
In Europa
Ho una storia
Ho dei diritti e
dei doveri
Nel mondo
Vado a scuola
Ho tanti amici
italiani,romeni,
albanesi,marocchini,
argentini … che
vivono qui in Italia
Ho amici che vivono
in altre nazioni
Sviluppa il senso
dell’identità
personale
Supera il distacco
dai genitori
Accetta l’aiuto degli
altri e aiuta gli altri
Apprende il valore
dell’ amicizia e della
solidarietà
Lavora in gruppo e
autonomamente
Condivide con la
classe il momento
dell’ascolto e del
gioco
IL SE’ E L’ALTRO
Apprezza il valore di
ciascuno a
prescindere
Distingue quello che
è suo ( privato ) da
quello che è di tutti
( pubblico )
Capisce
l’importanza, il
valore delle regole e
le rispetta
Capisce il senso di
appartenenza alla
propria comunità
Conosce aspetti
tradizionali di altre
nazioni
Apprende
l’importanza del
crescere e
diventare grande
Sviluppa il senso della
diversità culturale e della
dimensione internazionale
Vive pienamente la
propria corporeità
sviluppa un’immagine
positiva di sé
Acquisisce buona
autonomia
Sviluppa abilità
motorie di base
Drammatizza la
scena di una fiaba
usando il linguaggio
corporeo
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Rappresenta il corpo
fermo e in
movimento
Sviluppa le capacità
senso percettive
Sviluppa forme
espressive e
comunicative
Riconosce il proprio
corpo e le sue
diverse parti
Sviluppa la capacità
visuo-motoria
controllando
l’esecuzione del
gesto
Sviluppa capacità
senso motorie di
tipo relazionale
Sviluppa interesse
per la musica e
l’arte
Comunica emozioni
attraverso il
disegno
Inventare storie ed
esprimerle
attraverso la
drammatizzazione
Visita musei e
partecipa a
laboratori per
avvicinarsi all’arte
Attribuisce le
parole alle immagini
Laboratorio teatrale
Segue con curiosità
e piacere spettacoli
di vario tipo, teatro,
cinema
IMMAGINI
SUONI
COLORI
Disegna
allontanandosi dagli
stereotipi
Esplora le
potenzialità
tecnologiche
offerte
Sviluppa linguaggi
espressivi vari ,
iconico-musicale
Sviluppa fantasia e
immaginazione
Lascia tracce
personali
Riproduce immagini
Usa la lingua italiana
Ragiona sulla lingua,
scopre la presenza
di lingue diverse
Arricchisce il
proprio lessico
Comprende parole e
discorsi
approccia al codice
alfabetico
Ascolta e
comprende
narrazioni
sperimenta rime e
filastrocche
Fa ipotesi sui
significati
I DISCORSI E
LE PAROLE
Sviluppa la capacità
di interpretare
Chiede e offre
spiegazioni
Riflette sui vocaboli
ascoltati nel
racconto
Osserva la
rappresentazione di
una scena e prova a
darne spiegazione
Crea associazioni
logiche tra fiabe e
racconti diversi
Inventa il seguito di
un racconto o di una
fiaba
Espone verbalmente
un racconto o una
fiaba
Sviluppa la capacità
di porre in relazione
raggruppare
classificare
formulare ipotesi
orientarsi
localizzare
Individua le
posizioni di oggetti
e di persone nello
spazio
Acquisisce
familiarità con le
strategie del
contare e
dell’operare con i
numeri
Esplora la realtà che
lo circonda
Sviluppa la prima
formazione di
atteggiamenti e di
abilità di tipo
scientifico
Sviluppa la capacità
di perseverare nella
ricerca e nell’ordine
delle procedure
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Riferisce eventi del
passato, sa cosa
potrà succedere in
un futuro immediato
Osserva una scena
tipica di una fiaba o
di un racconto e la
contestualizza nel
presente
Osserva con
attenzione il mondo
che lo circonda
accorgendosi dei
cambiamenti
Approfondisce la
scansione logico
temporale degli
eventi
Colloca le azioni
quotidiane nel tempo
della giornata e
della settimana
Riordina le sequenze
logico temporali
PROGETTO BIBLIOTECA
Il progetto è realizzato in collaborazione con la biblioteca del comune di Villastellone.
A turno tutte le classi delle scuole dell’infanzia si recheranno almeno una volta nella
biblioteca del comune per un momento di ascolto, di racconti moderni, fuori dal
contesto scolastico.
OBIETTIVI
 Aumentare la motivazione e stimolare il piacere nei confronti della lettura
 Considerare il libro come oggetto amico di avventure
 Scoprire il significato simbolico del libro
 elaborare e raccontare semplici testi
 sollecitare il bambino all’ascolto delle letture raccontate da altri
 utilizzare diversi linguaggi per comunicare stati d’animo, sentimenti, emozioni
 coinvolgere le famiglie nel piacere della lettura e nell’attività del prestito
ASCOLTARE
 stare attenti nei confronti di chi parla o legge per un tempo adeguato
 memorizzare ciò che si ascolta
 individuare nel racconto personaggi , azioni
 percepire correttamente le parole, le frasi del racconto
 ripetere ciò che si ascolta
 rispondere alle domande in modo adeguato
COMUNICARE
 pronunciare correttamente le parole
 verbalizzare le azioni e l’importanza dei personaggi nella storia
letta
 raccontare un vissuto personale in riferimento al racconto letto
 elaborare in modo creativo storie, rime e filastrocche.
Le fiabe continuano ad attrarre anche oggi nell’era delle macchine e dei computer
perché in esse si trova qualcosa al di fuori del tempo, intravisto solamente nel sogno e
nella fantasia.
"Nella scuola dell'infanzia, dove i momenti e le attività legate all'ascolto si connotano
come le più rilevanti opportunità a disposizione dell'insegnante, assume fondamentale
importanza la narrazione, in tutte le sue forme e in tutta la sua suggestione evocativa.
L'adulto lettore porta il bambino nel magico mondo della narrazione, si immedesima
nelle situazioni e nei personaggi, presta loro i suoi sentimenti, la sua mimica, la sua
gestualità". Con ciò contribuendo in modo determinante a conseguire l'obiettivo
fondamentale del processo formativo del bambino: rafforzarne l'identità, l'autonomia,
le competenze.
Silvia Blezza Picherle ha scritto: ''I bambini desiderano poter trovare nelle letture
tutta la vasta gamma dei sentimenti complessi: le gelosie, le ansietà, le collere, la
melanconia, anche gli impulsi di violenza e di aggressività inconfessati, che talvolta
provano nei confronti dei loro genitori o degli altri, come pure la gioia, l'allegria, la
contentezza. È importante che siano presenti gli aspetti problematici della vita (come
ha scritto Bruno Bettelheim) in quanto il bambino, identificandosi di volta in volta nei
diversi personaggi, manipola concetti, pensieri, emozioni, sentimenti, al fine di
riflettere su se stesso. Mentre si confronta nella lettura con sentimenti e aspetti
autentici e veri della vita, può quindi trovare conferma delle emozioni che lo turbano,
in modo da sapere se ciò che sente è valido.
La narrazione e la lettura ad alta voce, e la eventuale rilettura, nell'ambito della
scuola dell'infanzia sono ovviamente importanti per sé, ma assumono una rilevanza
educativa ancora maggiore per le attività successive, generalmente impostate o
impostabili lungo due direttive: un lavoro di approfondimento di quanto è stato narrato
o letto oppure (ma anche contestualmente) l'apertura a tutta una gamma di
operatività, da parte dei bambini, orientata a sviluppare le loro capacità cognitive, la
creatività, l'abilità manuale, il complesso insomma delle doti la cui valorizzazione è la
finalità ultima dei processi educativi .Le intraprese, successive alla narrazione, sono
animate dalle insegnanti generalmente nell'osservanza di due principi: la centralità del
gioco e il rispetto di quello che,deve essere considerato un diritto di tutti e quindi
anche dei bambini: il diritto, dopo aver ascoltato, di restare in silenzio e non essere
disponibili ad alcuna attività, liberi di pensare con i propri mezzi a quello che si è
sentito, di elaborare nell'intimo le proprie emozioni e i propri sentimenti.
Pertanto da queste premesse si è deciso di proseguire ed approfondire la
programmazione elaborata lo scorso anno. Sfondo integratore di ogni percorso di
apprendimento saranno quindi la fiaba e i racconti di oggi.
IL RACCONTO
TEMPI
Passato
presente
futuro
AMBIENTI
PRESENTA FATTI
Luoghi
indeterminati
reali
vicini
lontani
LINGUAGGIO SEMPLICE
Scritto nel
nostro tempo
PERSONAGGI
protagonista
Primari e
secondari
Buono e
generoso
fantastici
Buoni o
cattivi
CARATTERISTICHE
COMUNI
Generano
emozioni
Hanno
momenti
magici
LABORATORIO “IL KAMISHIBAI”
Lettura animata mediante il Kamishibai, una valigia dei racconti di origine Giapponese dalle
potenzialità straordinarie.
Prima parte
In un primo tempo verrà proposto agli studenti un breve viaggio attraverso il mondo dei libri.
Scoprendo ciò che è nascosto sotto un telo colorato i bambini potranno conoscere la variegata
gamma di letture, illustrazioni e materiali che l’editoria per ragazzi propone. Una proposta così
varia che risulterà difficile riconoscere che tutto ciò che è nascosto sotto il telo appartiene al
mondo dei libri…Come il Kamishibai, la valigia dei racconti
Seconda parte
Lettura animata mediante l’utilizzo del Kamishibai.
Durata dell’incontro: un’ora
Materiali: a cura della libreria La Torre di Babele
IL PROGETTO E’ A CURA DI:
Libreria la Torre di Babele e Miryam Lucci, laureata al Dams, attrice professionista e doppiatrice.
ATTIVITA’
 Attività trasversali ad ogni campo di esperienza
 Continuità con la scuola elementare
 Narrare
 Mimare







Rappresentare
Drammatizzare
Linguaggi multimediali
Sperimentare tecniche pittoriche
Costruire
Riprodurre
Lettori CD DVD
 gioco :
motorio
libero
strutturato
simbolico
senso-percettivo















lettura d’immagini
parole per giocare e raccontare
re inventare
filastrocche di ieri e di oggi
fiabe
poesie
canti
registrazioni
giochi strutturati
Esperimenti scientifici
Cartelloni
Differenziazioni sul significato della parola TEMPO: Il meteo - il tempo storico
Calendario
Schede logico-matematiche
Percorsi
MATERIALI







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



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Cartine geografiche
Immagini
Registratori
Carta di vario tipo
Colori
Materiale di assemblaggio
Colori di tutti i tipi
Carta di tutti tipi e grandezze
Accessori per trucchi e travestimenti
Vari tipi di materiali manipolativi
Strumenti musicali
Burattini e marionette
Telecamera
Macchina fotografica
Registratori
Computer








tappeti
materassi
stoffe
corde
palloni
cerchi
strumenti musicali
registratore




libri
riviste
registratore
immagini
 Didattico
 Strutturato
 Cartelloni
 Materiali di recupero
SPAZI











Classe
Scuola
Giardino
salone
interspazi
giardino
paese
palestra
angolo della conversazione
biblioteca comunale
auditorium
PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE
VIALE SIGNORINI
BAMBINI 5 ANNI
1. Denominazione e obbiettivi
Il laboratorio “I pirati della porta accanto”ideato per questo anno scolastico, vuole
essere un percorso multiculturale, andare a ragionare sui diritti e doveri dei bambini,
da qualsiasi parte del mondo provengano.Un bambino pirata che era sette bambini
arrivò
a sconvolgere la vita.. degli abitanti di Noia Marittima una cupa cittadina
costiera…poi...
Al termine del laboratorio verrà riprodotta una fiaba vivente a beneficio dei genitori
dei bambini che utilizzerà, inoltre, un nonno/a come narratore.
Gli obiettivi
1) Stimolare, anche attraverso il gioco e il racconto, l’immaginario dei bambini, su
delle parole chiave quali: Amore, Pace, Uguaglianza, Amicizia.
2) Proporre ai bambini racconti provenienti da diversi paesi del mondo.
3) Utilizzare i giochi teatrali come veicoli per il passaggio di regole fondamentali per
la
vita in comune.
4) Stimolare e utilizzare tutte le capacità artistiche dei bambini in prospettiva di una
rappresentazione aperta al pubblico.
In questo senso i due generi teatrali che verranno utilizzati rientrano nei campi
specifici riguardanti il Teatro di Narrazione il Teatro Canzone.
2. Durata.
- E’prevista la suddivisione in due laboratori formati, ciascuno, da un numero pari
di bambini.
- Ogni laboratorio avrà la durata di n° 10 incontri di 1 ora caduno per un totale di
10 ore per ogni laboratorio
- E’ previsto un ulteriore appuntamento l’11° nel quale saranno invitati i genitori
ad assistere ad una piccola rappresentazione del lavoro svolto.
4) Laboratorio per bambini di 4 anni
Grazie al progetto “VIETATO SOSTARE”, in essere ormai da otto anni sul
territorio
di Villastellone, anche quest’anno la scuola dell’ infanzia di Viale Signorini verrà
omaggiata di n° 2 laboratori ideati per i bambini di 4 anni.
PROGETTO DI LABORATORIO TEATRALE VIA COSSOLO
BAMBINI 5 ANNI
1. Denominazione e Obiettivi.
Il laboratorio”Per fare tutto ci vuole un fiore”, ideato per questo anno scolastico,
vuole utilizzare la canzone di Sergio Endrigo come filo conduttore di una fiaba che
racconterà di un prato di piante e di animaletti, dove l’aria è cattiva e fa tossire…..
….ma l’aria del prato sarà salvata dai colori dei fiori…………..
Al termine del laboratorio verrà riprodotta una fiaba vivente a beneficio dei genitori
dei bambini, che utilizzerà, inoltre, un nonno come narratore.
Gli obiettivi
1. Stimolare, anche attraverso il gioco e il racconto, l’immaginario dei bambini
sulle caratteristiche dei personaggi inseriti nella storia. L’immedesimazione
con gli animali, a questa età, è un passaggio fondamentale per la crescita dei
piccoli “attori.”
2. Attraverso la narrazione e la canzone proporre la loro condivisione con i
personaggi della storia.
3. Utilizzare i giochi teatrali come veicoli per il passaggio di regole fondamentali
per la vita in comune.
4. Stimolare e utilizzare tutte le capacità artistiche dei bambini in prospettiva di
una rappresentazione aperta al pubblico.
In questo senso i due generi teatrali che verranno utilizzati rientrano nei campi
specifici
riguardanti il Teatro di Narrazione il Teatro Canzone.
2. Durata
-
E’ prevista la suddivisione in due laboratori formati, ciascuno, da un numero pari di
bambini.
-
Ogni laboratorio avrà la durata di n° 7 incontri di 1 ora caduno per un totale di
7 ore per ogni laboratorio.
E’previsto un ulteriore appuntamento (l’ottavo) nel quale saranno invitati i
genitori ad assistere ad una piccola rappresentazione del lavoro svolto.
3. Laboratorio per bambini di 5 anni.
Grazie al progetto “VIETATO SOSTARE”, in essere ormai da otto anni sul
territorio
di Villastellone, anche quest’anno la scuola dell’Infanzia di Via Cossolo verrà
omaggiata di n° 2 laboratori ideati per i bambini di 5 anni.
LABORATORIO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA- Via Cossolo -
Psicomotricista - Maria Cristina Quaglia
PREMESSA
“ Il corpo, come nucleo primario dell’organizzazione del sé, è il luogo privilegiato di
esperienza e di conoscenza di se stesso e della realtà, di espressione e comunicazione
con l’altro” (B. Aucouturier).
Sulla base di questo principio, la pratica psicomotoria educativa, secondo la
metodologia di B. Aucouturier, è un itinerario di maturazione proposto ai bambini
al fine di favorirne lo sviluppo del pensiero e della personalità.
Il laboratorio di educazione psicomotoria all’interno della scuola costituisce uno
strumento privilegiato per ascoltare, conoscere, accompagnare il bambino nel suo
cammino di crescita: in una dimensione di gioco aiuta il bambino, nello sviluppo della
sua personalità, a maturare la sicurezza di sé, a conquistare l’autonomia, a
sviluppare le capacità intellettive ed a interagire positivamente con gli altri.
Gli spazi creati in sala di psicomotricità ed i materiali specifici (cuscini, tappeti,
palloni, travestimenti, materiale manipolativo….) offrono al bambino la possibilità di
vivere il piacere senso-motorio, il gioco simbolico e il gioco cognitivo. Si tratta di un
percorso senza rigidità coordinato da uno psicomotricista che gioca con il bambino in
una comunicazione di ascolto ed accoglienza, stimolando il passaggio dal movimento
al pensiero e permettendo al bambino di entrare in un rapporto positivo e sereno
con lo spazio, gli oggetti e le persone che gli sono vicine.
Ne deriva che la pratica psicomotoria può avere favorevoli riscontri sulla quotidianità
familiare e scolastica del bambino, aiutando a rinforzare realtà di benessere ed a
superare eventuali difficoltà emotive e relazionali.
L’esperienza maturata in diverse scuole (in Italia e all’estero), in cui da anni il
laboratorio di psicomotricità è parte integrante della programmazione educativa, ha
mostrato l’efficacia di tale strumento, che ben si integra con le altre attività
didattiche. Esso infatti permette alle insegnanti (che affiancano lo
psicomotricista) un diverso approccio al bambino e favorisce lo sviluppo di
capacità osservative, utilizzabili anche in altri contesti.
Parallelamente alla realizzazione pratica del laboratorio con i bambini, infatti,
risultano di fondamentale importanza i momenti di formazione teorica e di
supervisione per rielaborare quanto avvenuto negli incontri con i bambini e
programmare il percorso successivo.
OBIETTIVI
1) Favorire uno spazio di espressione, comunicazione, gioco e benessere relazionale,
promuovendo l’investimento del piacere di muoversi, di fare esperienze con il proprio
corpo, di vivere bene nella propria pelle.
2) Favorire il passaggio dal piacere del movimento e dell’azione, al piacere di pensare.
3)Consolidare l’organizzazione del pensiero a partire dalla strutturazione della propria
identità corporea;
4) Rinforzare la costruzione di un rapporto equilibrato tra realtà e immaginario;
5)Maturare sicurezza e fiducia in se stessi e sviluppare capacità espressive e
comunicative;
6) Vivere i propri stati affettivi ed emotivi e riconoscere quelli degli altri bambini,
migliorando così le capacità di socializzazione e cooperazione
METODOLOGIA
Per realizzare gli incontri di psicomotricità è necessario un lavoro parallelo con
docenti e genitori per definire insieme un progetto adeguato ai bisogni della realtà
scolastica in cui si intende operare.
I gruppi di bambini variano da 8 a un max di 10 componenti ed è necessaria la presenza
di un insegnante che osserva o partecipa attivamente al gioco psicomotorio.
TEMPO DI REALIZZAZIONE
Gli incontri per i bambini sono 8 con cadenza settimanale.
Alla fine del percorso è previsto anche un incontro individuale con tutti i genitori che
lo desidereranno. In tale occasione verrà presentata l’attività e il percorso svolto dal
proprio figlio.
SPAZI E MATERIALI
E’ necessario uno spazio ampio che consenta un movimento ai bambini: salone o
palestra.
Il materiale di base come cuscini e tappeti possono essere forniti dall’ Istituto per la
durata del progetto.
CONTINUITA’
INCONTRI TRA BAMBINI
 Dicembre pranzo di Natale alla scuola dell’infanzia
 Autobiografia, preparazione di disegni da consegnare alle insegnanti delle
future prime con i seguenti temi:
 Io
 La mia famiglia
 I miei amici
 L’albero
 La casa
 Maggio incontro dei bambini con i le insegnanti alla scuola primaria e attività
con i bambini delle classi 5*
INCONTRI CON LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA
 Primo giorno di scuola . le insegnanti della scuola dell’ infanzia si recano alle
scuole elementari per salutare gli ex alunni
 Giugno colloqui tra le insegnanti dei due ordini di scuola per la formazione delle
classi
PROGETTO GENITORI in GIOCO
Il gruppo gioco,visto il coinvolgimento di molte classi al “ Progetto Comenius “ intende
elaborare quest’anno dei giochi con simboli caratteristici dei paesi partner :Turchia,
Inghilterra, Danimarca, Francia, Germania e Spagna.
Es. : il gioco del cricket x l’Inghilterra
La sirenetta x la Danimarca
L’obiettivo di queste attività ludico espressiva è quello di favorire una continuità tra
gli ordini di scuola, la collaborazione tra scuola - famiglia-comune e la conoscenza di
altre culture
Il progetto si concluderà con una festa, “ LA FESTA DELL’EUROPA “dove i bambini
saranno i protagonisti dei giochi organizzati , il finale vedrà grandi e piccoli cantare
l’inno europeo , “ inno alla gioia “.
PROGETTO COMENIUS
Referente ins.Gallo Claudia
Per le scuola dell’infanzia
ins. Ferrero Viviana ,Barricelli Donatella, Gili Elena Via Cossolo
Ins. Luciano Rosa , Tosco Emanuela Viale Signorini
si fa riferimento al programma effettuato con la scuola elementare
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE
ATTIVITA’ SPECIFICHE IN VIALE SIGNORINI
Nell’ambito del progetto educazione sono stati trattati i seguenti argomenti:
EDUCAZIONE ALIMENTARE
1. l’importanza dei cibi
2. la piramide alimentare , con particolare attenzione all’importanza del latte.
3. La prima colazione
1. Che cosa si può mangiare a colazione?
UNA COLAZIONE DIVERSA MA UGUALE PER TUTTI A SCUOLA!
abbiamo programmato 3 colazioni da fare tutti insieme appassionatamente ……
Latte – Nesquik – Cereali di vari tipi
Panini con marmellata–fette biscottate e miele - tè caldo
Panini al prosciutto – tè freddo
2. PARLIAMO DI IGIENE DENTALE E PREVENZIONE
ODONTOIATRICA
“SORRISI SMAGLIANTI FUTURI BRILLANTI”
CON LA DOTT. POLASTRI CAROLINA dello STUDIO SAVOINI CHE
ILLUSTRERA’ AI BAMBINI :
COME SONO FATTI I DENTI
LA CARIE : CHE COS’E’ E COME SI FORMA
L’IGIENE ORALE: SPAZZOLINO ECC….
CONSIGLI ALIMENTARI
PARTECIPERANNO ALL'’INCONTRO TUTTI I BAMBINI DI 4 E 5 ANNI A TUTTI I
BAMBINI DELLA SCUOLA SARA’ DATO DEL MATERIALE ILLUSTRATIVO
3. Dalla Regione Piemonte A.S.L. TO 5 Dipartimento di Prevenzione. Servizio
Veterinario il Dott. P.Guiso
Nell’ambito del progetto di educazione sanitaria terrà un intervento relativo alla
“Convivenza con piccoli animali domestici e di affezione.”
rivolto ai bambini di 4 e 5 anni
4. AFFY FIUTA PERICOLO
Sperimentazione sulla sicurezza domestica
Progetto nazionale CCM e Regione Piemonte
E’ stato fornito un Kit dal titolo “ la valigia di Affy fiuta pericolo “
Contenente :
1. tabellone intercambiabile con illustrazioni degli ambienti domestici ( bagno cucina
cameretta ecc… )
2. carte per distinguere i vari tipi di incidenti domestici ( sostanze velenose ustioni
cadute ferite ecc…)
3. libro di avventure casalinghe del il personaggio Affy il cane protagonista .
Da questo materiale l’insegnante prendeva spunto per stimolare la ricerca dei pericoli che si
possono insidiare in casa .
PROGETTO LINGUA INGLESE
PROGRAMMA PER I BAMBINI DI 5 ANNI Scuole dell’ Infanzia Villastellone - Ins. Federica Pitton
SVILUPPO DELLE CAPACITA’ LINGUISTICHE
OBIETT
IVI DEL
CORSO
ASCOLT
O
Conoscen
za ed
identificazi
one dei
suoni e
delle
parole
inglesi;
LE
ATTIVI
TA’
Sviluppo
della
dizione;
Canto in
gruppo
(canzoni,
rime,
filastrocch
e);
-Imitare i
suoni
dopo
l’insegnant
e;
ESEMP
I DI
ESERCI
ZI
-Ripetere
le parole
dopo
l’insegnant
e;
LETTURA
-I colori e i
numeri;
-Prime
parole ed
espression
i che
riguardano
la famiglia,
la natura,
etc.
Riconosce
re i simboli
scritti sul
foglio/dise
gno;
-Collegare
il simbolo
al suono;
-Collegare
il numero
al disegno;
PRODUZI
ONE
ORALE
-Riprodurre
suoni,
lettere,
parole,
espressioni
di saluto;
PRODUZI
ONE
SCRITTA
Compilazi
one delle
parti
mancanti
del
disegno;
-Tracciare
simboli,
lettere e
numeri;
-Giochi
interattivi
con il
vocabolario
base;
Rispondere
alle
domande
usando il
vocabolario
base
(famiglia,
saluto,
natura, etc)
-Nominare
gli oggetti
indicati;
-Reagire
ad un
comando
in inglese;
SVILUPP
O DELLA
LOGICA
SVILUPPO
DELLA
MEMORIA
E
ATTENZIO
NE
Collegame
nto del
disegno e
il suo
significato;
-Lavoro in
mini-gruppo,
gruppo;
Sviluppo
della
motivazion
e,
attenzione,
memoria
visuale e
uditiva;
-Disegnare
e colorare
gli oggetti
in base ai
comandi
dell’insegn
ante
Aggiunger
e altre
parole
dello
stesso
genere a
quelle
date;
-Dire il
numero
successivo
;
-Le attività
creative di
workshop;
-Giochi da
tavola in
inglese con il
vocabolario
attivo;
Continuazi
one della
linea
logica;
-Scrivere i
simboli
continuand
o la riga
secondo
l’esempio
SVILUPPO
DELLE
CAPACITA’
DI
COMUNICAZI
ONE
-Ripetere i
nomi degli
altri in
inglese
facendolo a
catena;
-Disegnare e
descrivere;
-Quiz sul
tema;
Aggiungere
un dettaglio
alle brevi
frasi
dell’insegna
nte;
-Giochi con i
dadi in
inglese;