Il ciclo cardiaco Approfondimento Il cuore è l`organo motore del

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Il ciclo cardiaco Approfondimento Il cuore è l`organo motore del
Il ciclo cardiaco
Approfondimento
Il cuore è l’organo motore del sangue e la sua funzione si può paragonare a quella di una pompa aspirante e
premente. Ciascuna cavità (atrio e ventricolo) alternativamente e ritmicamente si espande e si contrae: il primo
movimento corrisponde alla fase di aspirazione e si chiama diàstole, il secondo corrisponde alla compressione e si
chiama sìstole. Gli atrii nella diastole aspirano il sangue dalle vene e nella sistole lo spingono nei sottostanti
ventricoli. I ventricoli nella diastole aspirano il sangue dagli atrii e nella sistole lo espellono con forza nelle
arterie.
Ecco come avviene il ciclo cardiaco. Dapprima si contraggono gli atri: la pressione del sangue in essi contenuto
apre le valvole atrio-ventricolari e il sangue scende nei ventricoli. In un secondo tempo si contraggono i
ventricoli: dal ventricolo destro il sangue viene spinto nell’arteria polmonare, dal ventricolo sinistro nell’arteria
aorta. Durante la contrazione ventricolare le valvole atrio-ventricolari sono chiuse. Dopo la sistole dei ventricoli il
cuore ha una fase di riposo (diastole) di circa 0,40 s. I movimenti di sistole e di diastole avvengono in realtà
contemporaneamente: durante la sistole atriale il sangue passa dagli atri ai ventricoli, che sono in diastole; si
verifica poi la sistole ventricolare, durante la quale il sangue viene sospinto nell’ arteria polmonare e nell’aorta;
contemporaneamente si verifica la diastole atriale, che permette agli atri di riempirsi con il sangue proveniente
dalle vene polmonari e dalle vene cave.
La circolazione
Nell’uomo, come in tutti i Mammiferi, la circolazione è doppia e completa. Infatti il nostro sangue percorre due
sistemi di circolazione, ed il sangue deossigenato non si mischia mai con quello ossigenato. È possibile
distinguere:
 una grande circolazione o circolazione sistemica, che porta il sangue dal cuore a tutto il corpo per
tornare poi nuovamente al cuore;
 una piccola circolazione o circolazione polmonare, in cui il sangue va dal cuore ai polmoni e quindi
torna di nuovo al cuore.
La grande circolazione prende origine dal ventricolo sinistro e procede lungo l’aorta. Essa si distingue in
aorta ascendente da cui si staccano le arterie coronarie le quali trasportano sangue ossigenato al cuore
stesso;
arco aortico, rivolto verso sinistra, da cui si dipartono le arterie succlavie, che portano il sangue agli arti
superiori, e le arterie carotidi che irrorano la testa;
aorta discendente che scende nel tronco irrorando, tramite le sue diramazioni, tutti gli altri organi; i vasi
prendono generalmente il nome dell’organo che irrorano. All’altezza delle creste iliache, l’aorta si biforca
nelle due arterie iliache, ognuna delle quali si suddivide a sua volta in arteria iliaca interna ed in arteria
iliaca esterna; la prima irrora gli organi del bacino mentre la seconda gli arti inferiori.
Tutte queste arterie si dividono sempre più fino a diventare capillari arteriosi che, dopo aver ceduto l’ossigeno ed
assunto anidride carbonica dalle cellule, diventano capillari venosi; questi, confluendo, danno origine alle vene.
Le vene prendono generalmente lo stesso nome delle arterie rispettive, tranne qualche eccezione (per es. quelle
che scendono dal capo hanno il nome di giugulari). Tutte le vene si raccolgono fino a confluire nelle due vene
cave: la vena cava superiore che raccoglie il sangue proveniente dal compartimento sopradiaframmatico del
corpo (testa, collo, pareti del torace e arti superiori) e la vena cava inferiore che drena il sangue proveniente dalle
vene del compartimento sottodiaframmatico del corpo (arti inferiori, visceri addominali e da gran parte del
tronco).
Ambedue le vene cave si versano nell’atrio destro: da qui il sangue scende nel ventricolo destro dal quale ha inizio
la piccola circolazione.
La piccola circolazione prende origine dal ventricolo destro. Il sangue passa nell’arteria polmonare, la quale si
divide in due rami che si dirigono ciascuno ad un polmone dove si ramificano fino a formare i capillari degli
alveoli polmonari. Avvenuti gli scambi tra O2 e CO2 , il sangue diventa arterioso ed è convogliato di nuovo
nell’atrio sinistro con le quattro vene polmonari; da qui scende nel ventricolo sinistro dal quale inizierà la grande
circolazione.