Stili di vita incongrui e disagio psicologico

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Stili di vita incongrui e disagio psicologico
Stili di vita incongrui
e disagio psicologico
CONVEGNO MEDICO UNISALUTE
Influenza degli stili di vita sulle malattie croniche non trasmissibili:
aspetti epidemiologici, medici ed economico sociali
Bologna Auditorium Torre Unipol - 11 ottobre 2013
Rolando Ciofi
Segretario Generale Mo.P.I. Movimento Psicologi Indipendenti
[email protected]
Giornata tipo
• Ognuno di noi ha le sue
abitudini, i suoi ritmi, i
suoi riti
• Dovrei prendere più
tempo per me… dovrei
smettere di fumare…
dovrei fare più moto…
• Perché tanti buoni
propositi spesso
naufragano?
• Il problema è
culturale. Oms (2002)
parla di “cause delle
cause”
Stili di vita:
Interpretazione psicologica
•
•
Operativamente lo stile di vita
è la modalità, semiautomatica,•
attraverso la quale ci
adattiamo all’ambiente esterno
e attraverso la quale
manipoliamo tale ambiente per
adattarlo a noi (ovvero al
nostro ambiente interno).
Il concetto di stile di vita, ideato
da Alfred Adler all’inizio del
secolo scorso è il modo di
interpretare se stessi nella
realtà nella quale si è inseriti.
Dunque è la combinazione dei
nostri pensieri, sentimenti,
comportamenti, attitudini, valori
obiettivi e l’interazione tra noi
stessi e l’ambiente.
L’essere umano ha a che fare con due
diversi tipi di ambiente
• Ambiente esterno:
L’insieme sedimentato,
organico ed inorganico
con il quale l’individuo
si trova suo malgrado
a dover interagire
• Ambiente interno:
l’insieme sedimentato
biologico, psicologico e
socioculturale che
definisce le esigenze
di ogni singolo
individuo.
E l’ambiente, esterno od interno, ha le
sue regole. Un esempio domestico
• Per modificare
l’ambiente occorrono
energie. Altre energie
ancora occorrono per
mantenere le
modifiche fatte. Se
non si è disposti ad
investire o se si è
impossibilitati a farlo
l’ambiente tende a
tornare a stadi che
precedevano le
modifiche apportate.
Molti i concetti chiave della psicologia
collegati alla precedente riflessione
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Il Disagio della civiltà
La coazione a ripetere
La regressione
Le matrici familiari
Lo stile di vita ha dunque radici non
facilmente modificabili
• Perché è una modalità
semiautomatica di
approccio alla realtà
• Perché interagisce con
substrati
biopsicosociali
sedimentati
• Perché più è evoluto
più energie richiede
per il suo
mantenimento. Ed è
sempre in agguato la
regressione
Il problema si complica di
fronte al disagio psicologico
• Se modificare lo stile di
vita è difficile per
chiunque il problema
diviene ancor più
complesso per chi sia
portatore di qualche
forma di disagio sul piano
psicologico
• Possiamo definire il
disagio psicologico come
“Difficoltà di adattare
se stessi all’ambiente e
l’ambiente a se stessi”
L’adattamento all’ambiente non fallisce mai totalmente
ma può divenire anche molto disfunzionale con
l’instaurarsi di meccanismi di:
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Evitamento
Ritiro
Aggressività auto od eterodiretta
Costruzione di realtà alternative
Compensazione
Fissazione
Razionalizzazione
Più in generale di ritorno a
modalità di funzionamento rigide
e regressive
Per l’essere umano la modalità
più semplice è quella istintuale,
il principio di piacere ovvero qui
e ora seguo l’impulso, faccio ciò
che maggiormente mi gratifica
Si instaura così un doppio
circolo vizioso:
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Un cattivo stile di vita imposto
dall’ambiente esterno incide
(oltre che su malattie organiche)
sul disagio psicologico
Un disagio psicologico originato
dall’ambiente interno modifica in
negativo lo stile di vita (e dunque
incide sulle malattie organiche)
La malattia organica in sé è fonte
di disagio psicologico e così la
situazione rischia di avvitarsi in
pericolose spirali
Dunque riassumendo è
universalmente noto che:
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La prevenzione e la promozione
di stili di vita sani è l’arma più
valida per combattere le
malattie croniche.
Tutti possono ridurre in modo
significativo il rischio di
sviluppare queste malattie
semplicemente adottando
abitudini salutari, in particolare
evitando il fumo, avere
un’alimentazione corretta,
limitare il consumo di alcol e
svolgere attività fisica regolare.
Oms ha anche quantificato in
tabelle quanti anni di vita in
media perde un fumatore, un
obeso, un alcolista etc…
Ma per promuovere sani stili di vita occorre
un approccio biopsicosociale alla salute
Tale approccio sottolinea la complessità della salute, la
contestualizza all'interno dell'ambiente psicosociale
valorizzando l'importanza dell'interdisciplinarità.
Per comprendere e risolvere la malattia il medico deve
occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma deve
rivolgere l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali,
familiari dell’individuo, fra loro interagenti e in grado di
influenzare l’evoluzione della malattia.
Recenti ricerche, condotte anche in Italia, dimostrano come
l’approccio interdisciplinare porta aumento del benessere e
diminuzione della spesa sanitaria
L’Esperienza del Prof. Luigi Solano
(Università La Sapienza – Roma)
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Uno studio pilota (5 anni di
sperimentazione, 14 studi medici
coinvolti) dimostra l'efficacia
della collaborazione tra medico e
psicologo nell'assistenza di base.
Si è voluto esplorare il significato
di qualunque richiesta, nel
contesto della situazione
relazionale presente e passata del
paziente.
Si è calcolato un risparmio
medio del 17% sulla spesa
sanitaria e un alto gradimento
dei pazienti
Per approfondimenti "Dal sintomo
alla persona. Medico e psicologo
insieme per l'assistenza di base",
a cura di Luigi Solano
(FrancoAngeli, 2011)
Prima di passare alle strategie:
L’impatto del coinvolgimento
Le quattro strategie di intervento
per modificare lo stile di vita
• La prescrizione
• L’informazione
• L’intervento
educativo in ambito
scolare e non solo
• L’intervento di
psicologia clinica
individuale o di
gruppo
Prescrizione e
informazione
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Prescrivere uno stile di vita non
equivale a prescrivere un
farmaco. La prescrizione risulta
l’intervento meno efficace ove
non si considerino le variabili
psicologiche e sociali.
Analoga riflessione vale per la
prescrizione farmacologica che
pretenda di incidere sullo stile
di vita
Informare (in modo selettivo) è
certamente doveroso. Ma anche
l’informazione per quanto
corretta non pare essere una
via che porti a grandi risultati
(per non parlare del doppio
messaggio contenuto in certo
tipo di informazione)
L’intervento educativo
• Si tratta del miglior
tipo di intervento
relativamente alla
prevenzione.
• Può incidere in
profondità
strutturando e
rendendo automatici
stili di vita sani
• Necessita del
supporto di adeguate
politiche sociali
• Prevede un ritorno in
tempi molto lunghi
L’intervento di psicologia clinica
individuale o di gruppo
• E’ l’intervento terapeutico
per eccellenza ove si sia in
presenza di disagio
psicologico
• Interviene, oltre che in
campo cognitivo, sulle
motivazioni, sugli aspetti
emotivi e sul tessuto
relazionale.
• E’ di grande utilità il
gruppo omogeneo che
“socializza” la problematica
rendendola maggiormente
affrontabile
E per finire piccolo
riassunto
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Lo stile di vita incongruo aumenta la vulnerabilità alla malattia e genera disagio
psicologico
E’ vero anche il contrario, il disagio psicologico rende spesso incongruo lo stile di
vita generando per questa via malattia
E’ possibile intervenire, a livello sia sociale che individuale avendo presente il
modello biopsicosociale di salute
Sono strumenti di intervento interdisciplinare la prescrizione, l’informazione,
l’educazione e la psicologia clinica, individuale o di gruppo