La Nuova Voce - Dimensioni
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La Nuova Voce - Dimensioni
12 SETTIMO TORINESE IP – Undicimila metri quadrati di pannelli per 834 kw di elettricità TRECI SPA Treci Spa baciata dal sole produrrà energia pulita Un progetto nato nel 1951, oggi ha tre sedi operative L’azienda di abbigliamento all’ingrosso è ecosostenibile La Treci Spa ha scelto la strada del fotovoltaico. Un altro stabilimento industriale ha imboccato la strada dell’ecosostenibilità, come hanno già fatto altre aziende nella zona compresa nel triangolo formato dalle autostrade Torino-Milano e Torino-Aosta. In particolare, la Treci Spa, azienda di strada Caffadio, si occupa di ingrosso d’abbigliamento ed ha investito in una poderosa installazione di pannelli solari per produrre energia elettrica, emancipandosi dai combustibili fossili. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Andrea Morino, dello Studio Dimensioni Professionisti Associati di via Volta 13 a Settimo, mentre il montaggio e l’installazione è stata curata dall’azienda torinese Omnianet Group Energy, di strada del Pascolo 37. I numeri sono rilevanti: oltre 11 mila metri quadrati di tetto coperti con 4000 pannelli solari al silicio mono e policristallino di ultima generazione, per una produzione di 834 kw all’ora. Il valore prodotto è indicato come potenza nominale di picco: tutto dipende dall’irradiamento solare e dalle condizioni del cielo, ma di energia, comunque, ce n’è da vendere. Per dare un’idea della potenza prodotta, l’impianto fotovoltaico della Treci Spa potrebbe fornire l’elettricità a 300 famiglie di Settimo Torinese. Infine i costi: il fotovoltaico della Treci Spa ha un valore di circa 2 milioni di euro. Ma ne è valsa la pena: dopo una settimana, grazie ad un dicembre assolato, sono stati prodotti già 15mila Kw di elettricità. Un investimento degno di nota. Quindi, l’energia rinnovabile conviene? “Sì, soprattutto se, come in questo caso, all’installazione del fotovoltaico si unisce an- STUDIO DIMENSIONI PROFESSIONISTI ASS. OMNIANET ENERGY GROUP Lo Studio Dimensioni Professionisti Associati è una realtà operante nel settore della progettazione e dello sviluppo del processo edilizio in tutti i suoi aspetti. Svolge le prestazioni di servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria in forma integrata attraverso studi, simulazioni, consulenze, ricerche, progetti e gestione dei processi. La struttura aziendale, dinamica e multidisciplinare, è costituita da professionisti altamente qualificati. La struttura operativa è supportata da dotazioni tecniche, strumentali ed informatiche di avanguardia in grado di ottimizzare le risorse disponibili e di conseguire gli obiettivi in condizioni di operatività ottimali. Omnianet è una società di consulenza e progettazione che opera nel settore elettrico, fibra ottica della videosorveglianza e da circa sei anni nel settore delle energie alternative. Molto attenta alle problematiche ambientali ed energetiche, ha implementato sempre di più il settore delle energie rinnovabili, in modo specifico dell’energia solare fotovoltaica e termica, nonchè eolica, sino a fare di questo il settore di business trainante la propria attività. Opera in tutta Italia, offrendo consulenza preliminare, progettazione, installazione, collaudo e messa in opera di impianti solari e fotovoltaici, termici e eolici e impianti elettrici chiavi in mano, per uso domestico e industriale. che la rimozione di coperture di amianto – dice Guido Guerra, uno dei titolari di Omnianet - . Gli incentivi statali in questo caso, offrono vantaggi importanti”. Il Governo Monti ha scelto di confermare gli incentivi anche per il 2012, sbloccando le incertezze di fine 2011, in cui si ipotizzava la sospensione di ogni contributo. Fortunata- mente, gli incentivi ci saranno ancora per qualche tempo “L’Italia ha i livelli incentivanti più alti d’Europa – continua Guido Guerra - . La Germania, ad esempio, non ha i nostri incentivi sul fotovoltaico e i loro impianti possono rendere il 30% in meno, rispetto alla nostra latitudine. Eppure, stanno investendo molto più di noi. Questo signi- fica che produrre energia elettrica con i pannelli solari, conviene”. La Treci Spa potrà anche cedere parte dell’energia non utilizzata alla rete, qualora ci fosse un surplus di produzione o nei giorni di chiusura dello stabilimento. Una possibilità che potrebbe avere anche una semplice famiglia. Con 10mila euro di investi- Il progetto di “commercio all’ingrosso” nasce oltre 60 anni fa (1951) nella storica zona di Porta Palazzo in Torino. Il trasferimento in Settimo Torinese è avvenuto in concomitanza con la nascita della “città commerciale” dove, peraltro, il Presidente della Treci è stato uno dei Soci fondatori. Nel 1999 il necessario spostamento in una più ampia sede che consentisse lo sviluppo di tutti i progetti allora in cantiere, ma con la ferma intenzione di rimanere radicati nel territorio di Settimo Torinese. Così il trasferimento nell’odierno sito di Strada Caffadio 24. Oggi il Gruppo Treci conta 5 società con attività differenziate sempre rivolte al mondo del tessile. Le sedi operative sono tre: • Settimo Torinese (TO) • Cassano Magnago (VA) • Funo di Argelato (BO) Un organico di 150 dipendenti ed oltre 50 collaboratori esterni. Un fatturato che, nel 2011, ha abbondantemente superato i 50 milioni di euro mantenendo costante il trend di crescita. Un’area di influenza che copre l’intero territorio nazionale ed europeo. Un management professionale ed attento anche alle innovazioni tecnologiche ed alle problematiche ambientali, che già oltre 10 anni fa adottò il sistema a legna (pellet) per riscaldare la struttura di Settimo Torinese ampia oltre 16.000 Mq. Oltre al fotovoltaico, sono allo studio altre soluzioni di risparmio energetico, come ad esempio la sostituzione di oltre 5.000 lampade neon in lampade a led e la produzione di energia elettrica in cogenerazione a bio-combustibile con utilizzo del calore prodotto trasformato in riscaldamento. “Pensiamo che ogni grande azienda - si legge nel comunicato - debba avere un occhio di riguardo per l’ambiente. Crediamo che anche il territorio possa essere orgoglioso di ospitare un struttura di queste dimensioni, non solo per i risultati imprenditoriali ottenuti”. mento, si può avere un impianto fotovoltaico in grado di sostenere la produzione annuale e a cedere energia in rete, regolarmente acquistata dalla Gse (ente gestore per i servizi energetici) per poi essere rimessa in rete. L’investimento iniziale potrebbe essere recuperato dopo 6 o 7 anni. E’ necessario però “convivere” con il generatore: per esempio, non si può accendere la lavatrice di sera o di notte, quando non c’è sole. E’ sufficiente organizzarsi, in qualche modo. “Se poi abbiniamo il fotovoltaico ad aziende agricole, per alimentare stalle o granai – conclude Guido Guerra – otteniamo il massimo risultato energetico in un ambiente ecosostenibile”.