Diapositiva 1 - Dipartimento di Psicologia

Transcript

Diapositiva 1 - Dipartimento di Psicologia
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
2./
CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ =
Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ?
3./
INNATO VS. APPRESO ? =
Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo ?
4./
DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? =
Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il
sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni
specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività
1
cognitiva ?
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
COSA si sviluppa ?
Tutte le teorie dello sviluppo hanno fornito una risposta a questa
domanda, proponendo una particolare visione del sistema
cognitivo.
Livello descrittivo
Specificare qual è la natura e l’organizzazione del sistema
cognitivo nel corso del tempo
Cosa cambia in gruppi di età diverse.
2
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
COME avviene lo sviluppo ?
Domanda assai più complessa, a cui non tutti gli approcci teorici
hanno saputo rispondere.
Quali sono i meccanismi responsabili dei cambiamenti cui il
sistema cognitivo va incontro nel corso del tempo, ossia la loro
natura e le loro modalità di funzionamento.
3
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
TEORIE STRUTTURALI
Teorie che, a partire dal comportamento del bambino, inferiscono
qual è l’ORGANIZZAZIONE del sistema cognitivo alle diverse
età.
TEORIE FUNZIONALI
Teorie che, a partire dal comportamento del bambino, inferiscono
COME FUNZIONA il sistema cognitivo alle diverse età.
NB: Lo studio della mente, così come del suo sviluppo, è avvenuta, per lungo
4
tempo, in modo relativamente separato dai dati neurofisiologici.
LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste
modificazioni?
Burrhus Frederic Skinner
Qualsiasi abilità che è appropriata all’età può essere insegnata:
-fornendo a colui che apprende RINFORZI immediati e POSITIVI.
-SUDDIVIDENDO IL COMPITO in passi successivi
sufficientemente semplici
-RIPETENDO le istruzioni il più possibile
“Gli insegnanti devono imparare come insegnare. E’ necessario che gli vengano
insegnati metodi di insegnamento più efficaci”.
Il RINFORZO POSITIVO è più efficace della PUNIZIONE nel determinare una
modificazione di comportamento.
La conseguenza della punizione è apprendere ad evitare la punizione stessa,
piuttosto che apprendere la modalità di comportamento corretta.
5
LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste
modificazioni?
Ciò che si sviluppa è la catena di associazioni tra stimoli e risposte.
Il cambiamento riguarda singole unità di comportamento osservabile,
indipendenti l’una dall’altra, ciascuna delle quali è sotto il controllo di singole
variabili comportamentali.
Lo sviluppo avviene grazie al funzionamento di un complesso di leggi di
associazione innate che legano gli stimoli esterni alle risposte
comportamentali del soggetto.
6
LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e come avvengono queste
modificazioni?
Ciò che si sviluppa è la struttura del sistema cognitivo nella sua totalità:
lo sviluppo cognitivo implica una modificazione sostanziale delle strutture
mentali che il bambino utilizza per interagire con la realtà
Il passaggio da uno stadio all’altro dello sviluppo avviene grazie ad una serie di
meccanismi generali determinati biologicamente
(adattamento, organizzazione, equilibrazione).
7
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo?
RISPOSTA COMPLESSA !!!
In termini generali…
lo sviluppo cognitivo viene inteso come lo sviluppo dei processi che
manipolano l’informazione, accompagnato dall’incremento nella capacità di
creare rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente
Processi:
regole, strategie, capacità di elaborazione
Rappresentazioni
prodotti dell’elaborazione
(conoscenza di base)8
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo?
RISPOSTA COMPLESSA !!!
CAMBIA IL CODICE
RAPPRESENTAZIONALE
AUMENTA LA CAPACITÀ DI
ELABORAZIONE
SI MODIFICANO
LE STRATEGIE
INCREMENTA LA
CONOSCENZA DI BASE
SI SVILUPPA LA
METACOGNIZIONE
9
Lo sviluppo cognitivo come cambiamento del
Codice rappresentazionale
 Sviluppo cognitivo inteso come sviluppo dell’abilità di creare
rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente
Bruner
[1973]
durante lo sviluppo la conoscenza è mediata da
3 codici rappresentazionali diversi:
1) Codice ESECUTIVO
(azione)
2) Codice ICONICO
(immagine)
[0-2 anni]
[dai 2 ai 6 anni]
3) Codice SIMBOLICO
(linguaggio)
[dai 6/7 anni]
10
La RETE RAPPRESENTAZIONALE degli esperti
contiene un numero maggiore di concetti, di proprietà
associate ai concetti e di connessioni tra concetti e
tra proprietà
NON ESPERTO
ESPERTO
Esempio: Chi e Koeske (1983), bambino di 4 anni esperto di dinosauri
11
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1)
Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo?
Risposta complessa, che chiama in causa un insieme diversificato di competenze
Con l’età i bambini acquisiscono :
una capacità sempre maggiore di prestare attenzione, e quindi di
codificare l’informazione rilevante,
delle regole o delle strategie sempre più efficienti e sofisticate,
un patrimonio di conoscenza di base sempre più vasto
una conoscenza e una comprensione metacognitiva del funzionamento
della propria mente sempre maggiore.
N.B. attenzione ai rapporti tra i cambiamenti che avvengono nelle diverse componenti
12
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
1) Come avviene lo sviluppo?
LO SVILUPPO COME AUTOMODIFICAZIONE
Il sistema cognitivo si automodifica attraverso il suo stesso funzionamento
Ruolo dei meccanismi di autoregolazione interni, attraverso i quali l’individuo
modifica il proprio funzionamento cognitivo alla luce del feedback prodotto dalle
proprie operazioni mentali o dalle proprie azioni
N.B. ruolo primario del feedback negativo nello stimolare il cambiamento
13
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
2./
CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ =
Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ?
3./
INNATO VS. APPRESO ? =
Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo ?
4./
DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? =
Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il
sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni
specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività
14
cognitiva ?
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
2./
CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ =
Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ?
Che cosa cambia e che cosa rimane costante nel tempo ? E’ possibile
individuare delle funzioni o dei processi che rimangono stabili e che
non si modificano nel corso dello sviluppo ?
Lo sviluppo può essere descritto come un processo:
QUANTITATIVO E CONTINUO
Lo sviluppo viene descritto come somma e accumulazione di piccoli
cambiamenti nel tempo (Es., comportamentismo)
I cambiamenti quantitativi si riferiscono a cambiamenti di frequenza e grado
di un certo comportamento (Es. produzione linguistica).
QUALITATIVO E DISCONTINUO
Lo sviluppo viene visto in termini di comparsa di nuove capacità (Es., Piaget)
I cambiamenti qualitativi comportano cambiamenti nella struttura e
nell’organizzazione del sistema cognitivo (Es. Sviluppo della memoria)
15
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o viceversa
discontinuo e improvviso?
CONTINUO
DISCONTINUO
al tempo stesso
continui e
discontinui
Cambiamento
Quantitativo
Posizioni
intermedie
Cambiamento
Qualitativo
(coinvolge
l’organizzazione di
base e/o le modalità di
funzionamento del
sistema)
16
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Il problema continuità/discontinuità rimanda al problema
del rapporto tra…
STRUTTURE
FUNZIONI
Funzioni stabili, strutture discontinue (i.e., Piaget)
Strutture stabili, processi che si modificano (i.e., HIP)
17
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Il problema continuità/discontinuità rimanda al problema
del rapporto tra…
PRESTAZIONI
cambiamenti osservabili
nelle abilità
e nei comportamenti
COMPETENZE
processi sottostanti
a tali cambiamenti
Comportamenti diversi possono essere mediati dallo stesso processo
sottostante (i.e., attività rappresentativa)
Comportamenti simili possono essere mediati da processi diversi
(i.e., grasping)
Una teoria può essere contemporaneamente continua e discontinua (es. Piaget)
18
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
CURVE a “U”
I cambiamenti nel formato rappresentazionale (COMPETENZA),
non portano di necessità a un corrispondente incremento nell’efficienza
del comportamento (PRESTAZIONE), che, al contrario, può andare
incontro a un momentaneo deterioramento, producendo una tipica curva di
sviluppo a U.
19
Es. Iperregolarizzazione dei verbi - Aperto/Aprito (Brown, 1973; Marcus et al., 1992).
cambiamento
comportamentale
trasformazioni nel
formato delle
rappresentazioni
PRESTAZIONE
1. Forma passata dei verbi irregolari
COMPETENZA
OK
1. Ripetizione
2. Forma passata dei verbi irregolari NO
2. Regola (iperregolarizzazione)
3. Forma passata dei verbi irregolari OK
3. Regola + eccezioni
20
CURVE EVOLUTIVE a “U”:
una sfida per la psicologia dello sviluppo
I cambiamenti nel formato rappresentazionale (COMPETENZA),
non portano di necessità a un corrispondente incremento nell’efficienza del
comportamento (PRESTAZIONE), che, al contrario, può andare incontro a
PRESTAZIONE
PRESTAZIONE
un momentaneo deterioramento, producendo una curva di sviluppo a U.
TEMPO
TEMPO
21
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
CONTINUITA’:
Persistenza di funzioni e processi nel corso dello sviluppo
(modelli cognitivisti)
CONTINUITA’
STABILITA’
Permanere nel tempo delle differenze individuali osservate all’interno di un
gruppo.
Come si misura ?
Correlazioni significative tra le prestazioni di uno stesso soggetto nello
stesso compito o in compiti diversi in momenti successivi dello sviluppo.
22
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Continuità OMOTIPICA:
la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione A2 dello stesso
soggetto perché vi è identità di comportamento.
23
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Continuità omotipica:
A1
A2
Bornstein e Sigman, 1986
24
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
Continuità OMOTIPICA:
la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione A2 dello stesso
soggetto perché vi è identità di comportamento.
Continuità ETEROTIPICA:
la prestazione A1 correla nel tempo con la prestazione B2 dello stesso
soggetto in un compito diverso perché, pur essendo comportamenti diversi, vi è
identità nel processo sottostante.
(Es. durata attenzione visiva prima infanzia
capacità intellettive e verbali in età
scolare).
.
25
Le domande centrali della psicologia dello sviluppo
CONTINUITA’
PREDITTIVITA’
E’ possibile prevedere
l’andamento dello sviluppo
di un dato aspetto del
comportamento sulla base
delle conoscenze che si
hanno sul suo stato
attuale ?
Solo se si assume
l’esistenza di una certa
continuità nello sviluppo.
Continuità eterotipica:
A1
B2
26
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
4) Lo sviluppo è un processo continuo o discontinuo?
LO SVILUPPO COME PROCESSO CONTINUO
Lo sviluppo cognitivo è inteso come un processo continuo e quantitativo poichè
consiste nell’incremento dell’efficienza con la quale i processi di base o di controllo
manipolano l’informazione, e in un conseguente aumento delle rappresentazioni,
ossia della conoscenza che deriva dal funzionamento dei processi stessi
Idea di sviluppo come passaggio graduale dalla condizione di
INESPERTO
ESPERTO
27
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
2./
CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ =
Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ?
3./
INNATO VS. APPRESO ? =
Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo ?
4./
DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? =
Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il
sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni
specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività
28
cognitiva ?
4./
DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? =
Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il sistema
cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni specifica area
della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività cognitiva ?
29
LO SVILUPPO COGNITIVO
è sostenuto da un’architettura della mente
DOMINIO-GENERALE o DOMINIO-SPECIFICA?
Fodor (1983)
mente “dominio-generale”  mela
mente “dominio-specifica”  arancia
DOMINIO
l’insieme specializzato delle rappresentazioni che fanno da supporto ad una
specifica area della conoscenza, e delle procedure che servono per manipolare
tali rappresentazioni (es. linguaggio, matematica, fisica…)
MICRODOMINI
all’interno di ciascun dominio è possibile individuare dei sottoinsiemi di
conoscenze (es. comprensione delle parole, conservazione del numero…)
30
Lo sviluppo dell’attività cognitiva è sostenuto da
un’architettura della mente e da una struttura neurale
indipendente dal dominio
dominio-specifica o modulare
In ogni momento dello sviluppo,
l’attività cognitiva è sostenuta da
un’unica struttura cognitiva
sottostante che controlla in
modo unitario tutto il
funzionamento mentale.
La struttura cognitiva che vincola
l’attività cognitiva è costituita da un
insieme di elaboratori che funzionano
in modo autonomo, e che processano
solo alcuni tipi di informazioni relative
a una specifica area della
conoscenza.
Quando in un’area della
conoscenza si verifica un
cambiamento, ne vengono
simultaneamente influenzati tutti
i domini cognitivi
(es.: Piaget; modelli
comportamentisti)
Lo sviluppo ha luogo secondo
modalità diverse per ogni dominio
dell’attività cognitiva
(es.: modelli cognitivisti dell’HIP)
31
LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o
avviene in modo diverso all’interno dei diversi domini?
La struttura dell’attività cognitiva è rappresentata da una
catena di associazioni tra stimoli e risposte che si formano
attraverso processi di apprendimento di ambito generale
che si applicano a tutte le aree della conoscenza (domini).
Le associazioni si formano grazie all’esistenza di un insieme
di sistemi fisiologici, di carattere ereditario, e di un
complesso di leggi di associazione.
32
Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o
avviene in modo diverso all’interno dei diversi domini?
LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO
La teoria piagetiana può essere considerata un esempio
rappresentativo di una visione dello sviluppo dominio-generale.
Lo sviluppo implica cambiamenti di ambito generale nelle strutture
cognitive sottostanti il comportamento e il pensiero del bambino,
perché i processi funzionali che producono il cambiamento agiscono
nello stesso modo su tutti gli aspetti del sistema cognitivo secondo
modalità simili da dominio a dominio.
33
LE RISPOSTE DEL COGNITIVISMO
alle domande centrali della psicologia dello sviluppo cognitivo
LO SVILUPPO COME PROCESSO DOMINIO-SPECIFICO
Lo sviluppo è un processo che riguarda singoli domini, all’interno dei quali il
bambino diviene capace di creare rappresentazioni sempre più sofisticate
dell’informazione e di sviluppare procedure sempre più specializzate.
Sviluppo cognitivo = sv. di domini specializzati, sostenuto da un’architettura
cognitiva generale
N.B. superamento del concetto di STADIO
34
CLASSIC STUDIES:
I NEONATI PREFERISCONO
I VOLTI
Goren, Sarty, & Wu, 1975
Morton & Johnson, 1991
Valenza, Simion, Macchi Cassia, & Umiltà, 1996
35
I volti schematici possono essere descritti come
una collezione di proprietà strutturali e
configurali
(see Johnson & Morton, 1991, p.135, Box 6.1)
Asimmetria nella
distribuzione degli
elementi nella parte
superiore vs. inferiore
della configurazione (più
elementi nella parte
superiore)
Una relazione spaziale
congruente tra la
distribuzione degli
elementi interni e la
forma del contorno
esterno.
36
Upright vs upside-down geometrical configurations
UPRIGHT
UPSIDE-DOWN
Tecnica
• Preferenza visiva
Variabili dipendenti:
• numero di risposte di orientamento
• tempo totale di fissazione
Risultati:
Numero di risposte di orientamento:
UPRIGHT
21.8
p<.01
UPSIDE-DOWN
18.4
Tempo totale di fissazione:
UPRIGHT
85.5 s
p<.005
UPSIDE-DOWN
54.2 s
37
Simion et al., 2002. Developmental Science.
Variabili
dipendenti:
>
Numero di
Tempo totale di
orientamenti fissazione (sec)
UPRIGHT FACE
16
101
INVERTED FACE
12
71
Tecnica: Preferenza visiva
20 newborns
>
p<.03
TOP-HEAVY CONFIG.
16
115
BOTTOM-HEAVY CONFIG.
12
80
p<.01
p<.001
UPRIGHT FACE
13
78
TOP-HEAVY CONFIG.
13
91
n.s.
n.s.
20 newborns
=
p<.02
20 newborns
38
(Turati, Simion, Milani, Umiltà, 2002. Developmental Psychology;
Macchi Cassia, Turati, & Simion , 2004. Psychological Science)
1./
COSA vs. COME ? = Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo e
come avvengono queste modificazioni ?
2./
CONTINUITA’ VS. DISCONTINUITA’ =
Lo sviluppo è un processo che avviene in modo continuo o discontinuo ?
3./
INNATO VS. APPRESO ? =
Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo ?
4./
DOMINIO-SPECIFICO VS. DOMINIO-GENERALE ? =
Lo sviluppo coinvolge in ogni momento in modo uniforme tutto il
sistema cognitivo, o ha luogo secondo modalità diverse per ogni
specifica area della conoscenza, ossia per ogni dominio dell’attività
39
cognitiva ?
3./
INNATO vs. APPRESO ? =
Qual è il rapporto tra fattori biologici ed esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo ?
Cosa determina il cambiamento?
NATURA
ESPERIENZA
Dibattito
Nature - Nurture
Fattori genetici
Fattori ambientali
Es. Chomsky
Es. Teorie comportamentiste
40
Empirismo:
John Locke (1632-1704)
“Tabula rasa”
Esperienza
Progressivo accumularsi
di conoscenze
William James (1842-1910)
Esperienza
“Terribile e
rumorosa
confusione”
Ordine e conoscenza
41
*
Posizione intrinsecamente evolutiva
Empirismo:
Concezione meccanicistica:
Lo sviluppo è causato da forze esterne ed agenti che
agiscono su una mente passiva simile ad una
macchina.
Capacità predittiva completa: lo sviluppo è causato
da forze esterne. L’individuo è passivo.
42
LE RISPOSTE DEL COMPORTAMENTISMO
Qual è il rapporto tra i fattori biologici e l’esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo?
Il cambiamento e lo sviluppo sono provocati interamente
dall’apprendimento.
Viene presupposto un organismo predisposto all’apprendimento, che
possiede la capacità innata di associare uno stimolo a una
risposta. La mente del neonato è bombardata da un insieme caotico
di stimolazioni e non contiene conoscenze innate e predeterminate
(tabula rasa).
Il bambino è un passivo accumulatore di conoscenza
43
1. Alla nascita non c’è alcuna conoscenza innata
2. L’acquisizione delle conoscenze avviene attraverso i sensi
3. Lo sviluppo procede mediante esperienza associativa
4. Tutta la conoscenza deriva dall’esperienza
Stimoli
Sensazioni corporee
Mondo percettivo
Associazioni
Attraverso le associazioni, le
sensazioni - grezze e separate
- si aggregano in percezioni
44
dotate di significato
Empirismo moderno
La mente umana si sviluppa grazie all’informazione che proviene
dall’ambiente.
La struttura dell’ambiente esterno determina la forma che la mente
prenderà nel corso dello sviluppo.
La conoscenza prende forma grazie all’estrazione delle
regolarità statistiche presenti nell’ambiente esterno
(Es. connessionismo).
45
Kirkham, Slemmer & Johnson (2002). Visual statistical learning in infancy:
evidence for a domain-general learning mechanism, Cognition, 83, 35-42.
- bambini di 2, 5, 8 mesi
- abituazione visiva
Sequenza random di elementi
Sequenza di coppie di elementi
Sequenza di triplette di elementi
46
Innatismo:
La conoscenza non può essere acquisita solo per apprendimento
in un tempo così breve.
Cartesio (1596-1659)
Kant (1724-1804)
La mente sin dalla
nascita impone un
ordine agli input
sensoriali,
trasformando le
sensazioni in percezioni
dotate di significato.
Gli individui sono dotati sin
dalla nascita di idee o
categorie di conoscenza in
grado di garantire il
funzionamento percettivo.
Posizione
Forma
Categorie
Percettive
Innate
Grandezza
47
Movimento
Innatismo:
Concezione organismica (Leibniz, 1646-1716):
L’enfasi va posta sull’intero piuttosto che sulle parti.
Il mondo è composto di unità organizzate,
intrinsecamente e spontaneamente attive e
autoregolantisi.
Piuttosto che soffermarsi sulle cause antecedenti, la
visione organismica prende in considerazione
proprietà intrinseche.
L’uomo, per natura, è un’unità attiva e organizzata in
continuo cambiamento.
48
Innatismo:
Un organismo attivo dà forma alla propria esperienza
piuttosto che prendere forma da essa.
Gli organismi attivi sono dotati di scopi e sanno
prestare attenzione, ragionare, e percepire in
maniera selettiva. Tutto questo fa sì che l’organismo
attivo sia in grado di selezionare modificare o
respingere influenze provenienti dall’ambiente
(White, 1976)
49
Innatismo moderno
L’ontogenesi ricapitola la filogenesi.
Lo sviluppo è il processo attraverso il quale le istruzioni contenute nel nostro
patrimonio genetico, selezionate nel corso della filogenesi, vengono eseguite
in assenza di perturbazioni esterne.
Alcuni contenuti di conoscenza sono specificati per via innata, e lo sviluppo
consiste in un processo di puro arricchimento di questo iniziale nucleo di
conoscenze. (Es. Innatismo rappresentazionale, Spelke)
L’ambiente e l’esperienza fungono da “innesco”, attraverso il quale le
conoscenze specificate per via innata si manifestano. L’ambiente non
può alterare in nessun modo il corso dello sviluppo
50
Approccio interazionista
SVILUPPO
prodotto dell’interazione tra fattori innati
e fattori acquisiti attraverso l’esperienza
NB: Una data influenza ereditaria può comportare diversi effetti
comportamentali in ambienti diversi e, viceversa, un dato ambiente può avere
51
effetti diversi su persone con diverso patrimonio genetico.
LE RISPOSTE DEL COSTRUTTIVISMO
Qual è il rapporto tra i fattori biologici e l’esperienza nella
determinazione dei cambiamenti che avvengono nel corso dello
sviluppo?
La posizione costruttivista di Piaget è intermedia tra quella innatista e
quella empirista.
Attraverso l’esperienza, il bambino costruisce il proprio sistema cognitivo
a partire da pochi riflessi innati.
L’esperienza ha un ruolo cruciale nel consentire al bambino di costruire la
propria conoscenza: viene interpretata attraverso le strutture cognitive già
esistenti.
Tali strutture cognitive vengono costruite attraverso l’esperienza.
52
La teoria di Piaget
Ipotesi
innatista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
interna
Piaget
respinge
Piaget
propone
Ipotesi
ambientalista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
ambientale
Teoria organismica
L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,
né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle
proprie conoscenze
53
MAIN EFFECT MODEL
AMBIENTE
PATRIMOINIO
GENETICO
+
-
+
+
-
AMBIENTE
+
-
+
-
-
EMPIRISMO
INNATISMO
*
+
+
+
Lo sviluppo è unidirezionale
APPROCCIO INTERAZIONISTA
AMBIENTE
PATRIMONIO
GENETICO
*
+
-
+
+
MEDIUM
-
MEDIUM
-
Il patrimonio genetico e l’ambiente interagiscono, ma l’interazione tra i due
fattori è statica
54
POSSIBILI ESITI EVOLUTIVI
LIVELLO DI SVILUPPO - MATURAZIONE
Modello di
Aslin, 1981
Mantenimento
Perdita
Facilitazione
Mantenimento
Perdita
Induzione
ASSENZA DI MATURAZIONE
NASCITA
ESPERIENZA
Nessun effetto
ETA’ ADULTA
I possibili esiti che l’intervento dell’esperienza può produrre a seconda del livello di
maturazione raggiunto da una determinata abilità a base biologica:
1) mantenimento
2) facilitazione
3) perdita
4) induzione
55
Critica:
Il modello è unidirezionale, perché prevede che l’esperienza possa modificare le capacità
determinate geneticamente, ma non formula alcuna previsione circa le possibili modalità
attraverso le quali le abilità determinate geneticamente possono influenzare
l’apprendimento di nuove conoscenze.
Descrive l’influenza dell’esperienza sulle funzioni determinate geneticamente
ma….
non prevede la possibilità che il livello di maturazione delle funzioni
determinate geneticamente possa influenzare natura e qualità dell’esperienza
di cui l’individuo può usufruire
 Esempio:
il livello di maturazione e di funzionalità raggiunto dal sistema visivo alla nascita
determina il tipo di informazioni visive che il bambino è in grado di selezionare e
influenza di conseguenza le possibilità di apprendimento di cui il neonato dispone
56
nell’ambiente visivo.
*
(Sameroff, 1975)
Dotazione genetica ed esperienza co-determinano lo sviluppo, influenzandosi
reciprocamente in un processo di interazione dinamica.
Nel corso dello sviluppo, attraverso l’interazione tra gli elementi preesistenti e l’ambiente esterno, emergono meccanismi e processi che non
facevano parte del patrimonio biologico innato del soggetto.
57
Lo sviluppo ontogenetico …
… consiste nel processo attraverso il quale i geni interagiscono con
l’ambiente a vari livelli per produrre strutture organiche complesse
come il cervello e i processi cognitivi che esso supporta
Livelli di interazione
Tipo di ambiente
Molecolare
Ambiente interno
Cellulare
Ambiente interno
Organismo
Ambiente tipico della specie
Ambiente tipico dell’individuo
*Non c’è nessun aspetto dell’individuo che può essere definito “genetico”
in senso stretto.
*Esistono molti tipi di ambienti che esercitano la loro influenza a diversi livelli.
58
Hamer (2002)
59
L’attività genetica non segue un programma strettamente preordinato, ma
è regolata da segnali che provengono sia dall’ambiente interno che
dall’ambiente esterno.
Nei canarini:
Espressione del gene ZENK, coinvolto nella regolazione dell’attività
sinaptica.
Attività motoria legata al canto
Incremento nell’espressione di
questo gene nelle aree motorie
Esposizione al canto di altri canarini
Incremento nell’espressione di
questo gene nelle aree uditive
(Jarvis et al., 1997).
Il grado di espressione del gene dipende dal tipo di canto a cui è esposto:
Canto della propria specie > espressione maggiore
Canto di altre specie > espressione minore (Mello et al.,
1992).
L’espressione genetica è fortemente influenzata dalla specifica
esperienza a cui l’individuo è esposto.
60
Gottlieb (1995)
61
62
Concetto di EPIGENESI
processo per il quale da uno stato di relativa globalità,
indifferenziazione e disorganizzazione, ogni sistema biologico
complesso passa a uno stato di progressiva diversificazione e
maggiore complessità, attraverso continui scambi bidirezionali tra
organismo e ambiente.
63
Gottlieb (1992) distingue tra:
EPIGENESI PREDETERMINATA: il rapporto tra struttura e funzione nel corso
dello sviluppo è di tipo unidirezionale
Geni
Strutture neurali
Funzioni psichiche
* Ontogenesi ricapitola la filogenesi
Esperienza
Es. Approccio maturazionista
L’informazione procede lungo una sola direzione dai geni alle proteine.
Crick, 1958: DNA
RNA
proteine
Il genoma costituisce una sorta di impronta, di piano preordinato per la costruzione e la
determinazione dell’organismo.
Nel 1960: Retrovirus: RNA
DNA Il più noto è il virus dell'immunodeficenza umana (HIV)
Un’enzima di trascrittasi inversa è in grado di retrotrascrivere il genoma del virus da RNA a DNA.
64
Gottlieb (1992) distingue tra:
EPIGENESI PROBABILISTICA: il rapporto tra struttura e funzione nel corso dello
sviluppo è di tipo bidirezionale
Geni
Strutture neurali
Funzioni psichiche
Esperienza
Es. Neuroscienze cognitive dello sviluppo
Il genoma è parte di un sistema di sviluppo olistico e bidirezionale dell’organismo,
aperto ai segnali che hanno origine dall’interno della cellula stessa (citoplasma) o
dall’esterno della cellula (ormoni), così come dai segnali che provengono
dall’ambiente esterno all’organismo.
Il genoma si esprime in maniera appropriata solo in risposta alla stimolazione che
ha origine dall’interno e dall’esterno dell’organismo.
Es. In alcune specie di rettili, temperatura di incubazione determina il sesso dell’individuo.
Nematodi, presenza o assenza di cibo, facilitazione o inibizione della trascrizione del genoma.
Specie umana, esposizione a fattori di rischio (fumo, dieta), sviluppo di malattie a cui si è
predisposti.
Nel feto, madri esposte a forte stress, maggior probabilità di parti pretermine o neonati sottopeso
65
(ormoni relati allo stress raggiungono il feto attraverso la placenta).
EPIGENESI PROBABILISTICA
Lo sviluppo è caratterizzato da momenti di instabilità nei quali le potenzialità
sono massime, e da momenti di successiva stabilità.
A partire da un iniziale stato di equipotenzialità, lo sviluppo consiste nel
progressivo restringimento dei percorsi e degli esiti evolutivi possibili.
Lo stato finale dipende dall’ insieme specifico di vincoli che hanno agito in
momenti precisi dello sviluppo.
66
*
“PAESAGGIO EPIGENETICO”
(Waddington, 1957)
A partire da un iniziale stato di
equipotenzialità, lo sviluppo consiste nel
progressivo restringimento dei percorsi e
degli esiti evolutivi possibili.
Lo stato finale dipende dall’ insieme specifico
di vincoli che hanno agito nel corso dello
sviluppo
*
Sfera
organismo che si sviluppa
Disposizione delle colline e delle valli
possibili percorsi dello sviluppo
Il paesaggio impone dei VINCOLI sui movimenti della sfera che rotola lungo la discesa.
I punti di transizione tra le valli rappresentano i punti critici dello sviluppo: a seconda
dei fattori ambientali che intervengono in quei momenti, lo sviluppo successivo potrà
assumere forme differenti.
Pendenza delle valli
ritmo dei processi di sviluppo
Forte pendenza: rapido cambiamento, Lieve pendenza: stato relativamente stabile
67
*
Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie.
Posizione innatista: il cervello dell’anatroccolo può essere dotato di un
meccanismo INNATO predefinito in grado di riconoscere il richiamo dei
conspecifici.
VANTAGGI: - risposta veloce e immediata (non serve apprendimento)
- risposta impermeabile a possibili associazioni errate
(non vi è la possibilità di un errato apprendimento)
SVANTAGGI:
- la risposta richiede un preciso “stimulus matching” (difficile definire
a priori tutte le caratteristiche del richiamo al quale l’anatroccolo deve
rispondere, è possibile che la risposta sia troppo selettiva o al contrario troppo
generalizzata)
- la risposta richiede una prespecificazione genetica, potrebbe
essere sensibile a minime pertubazioni che avvengono nel complesso
68
processo di traduzione dell’informazione genetica
*
Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie.
Posizione empirista: il cervello può semplicemente associare ciò che vede (la
mamma) e ciò che sente (il richiamo della mamma) fino a che non sviluppa una
appropriata rappresentazione del canto della mamma.
VANTAGGI: - risposta molto flessibile
SVANTAGGI: - apprendimento lento, per prove ed errori
- apprendimento suscettibile all’interferenza di associazioni
sbagliate (ad es, l’anatroccolo sente il canto di altre specie).
69
*
Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie.
Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata
dall’esperienza.
VANTAGGI:
- il processo di sviluppo è protetto da eventuali
perturbazioni
- La canalizzazione assicura che importanti caratteristiche tipiche
della specie emergano in tutti gli individui che appartengono a quella
specie, nonostante l’ampia variabilità nelle condizioni ambientali e nella
dotazione genotipica.
70
*
Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie.
Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata
dall’esperienza.
Anatroccoli allevati in incubatrici, privati dell’esperienza del canto
materno, manifestano cmq una preferenza per il richiamo materno.
INNATO ?
Risposta: NO: il fattore chiave è la precoce esposizione al PROPRIO
RICHIAMO, in cui sono rappresentate tutte le caratteristiche acustiche
della propria specie.
Se l’anatroccolo è deprivato della possibilità di udire le proprie
vocalizzazioni, in seguito non è in grado di dare una risposta
preferenziale al richiamo della mamma (Gottlieb, 1991).
71
*
Immaginate un anatroccolo che deve riconoscere quali siano gli uccelli della sua stessa specie.
Posizione interazionista di Waddington (1942): Canalizzazione guidata
dall’esperienza.
Fattori genetici
1. Anatomia e fisiologia dell’apparato vocale dell’anatroccolo
2. Tendenza dell’anatroccolo a produrre richiami
3. Capacità uditive dell’anatroccolo
Fattori esperenziali:
1. E’ l’esperienza del proprio canto il fattore cruciale.
72