Rassegna Stampa

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Giovedì 5 novembre 2009
TREVISO
Giovedì 5 novembre, pag. 19 edizione NAZIONALE
Agriconfidi, patto
con FriulAdria
VENEZIA - Una convenzione tra Agriconfidi, il Consorzio fidi promosso dalla Cia, la
Confederazione italiana agricoltori, e FriulAdria Credit Agricole, è stata firmata per attivare
in Veneto il servizio di Agriconfidi a sostegno del settore agricolo.
Giovedì 5 novembre, pag. 11
CONSORZI GARANZIA Via ad Agriconfidi FriulAdria in prima linea Una convenzione
tra Agriconfidi, Consorzio fidi promosso dalla Cia, e FriulAdria è stata firmata per attivare
in Veneto il servizio di Agriconfidi a sostegno del settore agricolo.
Giovedì 5 novembre, pag. 13
Giovedì 5 novembre, pag. 39
Il rito di metà autunno con il «frizzante» inventato nel Beaujolais e importato nel 1975 in Italia
Novello aspettando San Martino
Incontro multietnico a Soligo tra cucina veneta, canti yddish e circo-teatro
E’ un appuntamento classico di metà autunno quello con il déblocage del novello, celebrato in tutta
Italia. E la Marca trevigiana non si sottrae a questo rito che celebra un vino divenuto simbolo
dell’autunno come i funghi, le castagne e l’olio di prima spremitura. L’introduzione del novello in
Italia data 1975, quando Giacomo Tachis, enologo dei Marchesi Antinori, lo portò nel nostro paese
dopo un viaggio in Francia. Nella patria dello champagne, il vino novello così come lo conosciamo
fu inventato quasi per caso, nel 1934, da ricercatori del settore alimentare, che stavo studiando come
conservare il più a lungo possibile l’uva da tavola appena raccolta. Tra i vari tentativi, si provò a
lasciare i grappoli sotto uno strato di anidride carbonica, a 0 gradi. Dopo qualche mese, gli acini
erano divenuti frizzanti, gradevoli al gusto, ma non potevano più essere venduti. Perciò si decise di
spremerli. I primi vignaioli francesi a produrre il vino con questo metodo furono quelli del
Beaujolais, regione centrale della Francia, che ha dato il nome a questo prodotto nuovo, piacevole e
«facile». In Italia il Novello si discosta molto dall’antenato francese (la differenza sta nella
«location» per la macerazione carbonica e nel tipo d’uva usata), ed è prodotto da Nord a Sud. Per
legge il vino Novello può essere commercializzato dalle 0.01 del 6 novembre dell’annata di
produzione delle uve. Cioè, da dopo la mezzanotte di domani. Diverse sono le feste che si svolgono
nel prossimo weekend nella Marca per salutare il «vino nuovo». L’iniziativa più interessante, i cui
contenuti vanno ben oltre la scadenza del déblocage, è la 9ª Festa del Novello spetando San Martin,
che si terrà sabato prossimo alla cantina Perlage di Soligo. Un incontro tra più culture con dibattiti,
mostre, spettacoli e degustazioni. Alle 19 due le iniative da seguire. La prima l’incontro «Identità tra
integrazione e conservazione» con Amos Luzzatto e don Bruno Baratto, modera Luisa Cigagna.
Contemporaneamente si svolge il laboratorio del gusto su vari filoni: vini biologici senza solfiti
spiegati da Alberto Lorenzon; la tradizione del baccalà, la ciccolata con l’Associazione Zikomo; la
cucina della tradizione ebraico-veneta con degustazione guidata da Laura Voghera. Alle 20.30 inizia
il cabaret varietà del Circo Paniko, la cui attività di compagnia circense alternativa è documentata
anche dalle belle fotografie di Daniela Salton; seguirà la proiezione di diapositive «La montagna
una vera passione» di Maurillio Paoletti e Francesco Pederiva. Alle 21.30 ritmi e musiche dal
mondo con il gruppo yddish Bube Sapràvie e le percussioni senegalesi Reenu Africa. Tutto condito
da un buffet con pasta e fasioi alla veneta e all’ebraica, radicchi, sopressa, formaggio, polenta e
Marroni di Combai. Ingresso 12,00 euro con bicchiere, per i bambini gratuito, laboratori 3,00 euro.
Prenotazioni entro oggi allo 0438.900203 (posti limitati). (c.s.)
Giovedì 5 novembre, pag. 39
Solidarietà in cantina
Dal Bello di Fonte raccoglie fondi per il Togo
Domenica 8 novembre l’azienda agricola Dal Bello di Fonte ospita la 17ª Festa del Novello,
appuntamento che nel 2008 ha richiamato oltre 1000 persone da tutta Italia e anche dall’estero. La
festa è organizzata con il patrocinio dell’Associazione U.T.A. Onlus, che opera a favore di missioni
in Africa. Le offerte raccolte con la Festa del Novello di domenica prossima saranno destinate alla
realizzazione dell’impianto per la produzione dell’ossigeno e la sua diffusione nelle unità operative
dell’ospedale di Afagnan (Togo). Inoltre verrà consegnato il Premio Novello d’Oro alla Protezione
Civile che tra tutte le associazioni della Pedemontana si è distinta per l’impegno a livello sociale. In
degustazione, oltre al novello, anche i migliori vini dell’azienda, formaggi Morlac e Bastardo,
trippa alla Veneta, pasta e fasoi, e specialità toscane. Informazioni e prenotazioni: chiamare il
numero 0423.949015.
CROCETTA
Villa Sandi apre le storiche cantine
Anche in provincia di Treviso il Movimento Turismo del Vino festeggia la fine della vendemmia e
l’arrivo del Novello. Villa Sandi a Crocetta del Montello per due domeniche, l’ 8 e il 15 novembre
apre alle visite le cantine storiche e offre la degustazione del primo vino prodotto dalla vendemmia
2009 e di altri vini rossi di Villa Sandi insieme alle caldarroste. La seicentesca villa della famiglia
Moretti Polegato, con il saloni illuminati dai lampadari di Murano, farà rivivere ai visitatori le
suggestioni e le emozioni del passato. Aperta anche la sede di Valdobbiadene dove, fra i vigneti del
Prosecco, si trova Locanda Sandi con i piatti della tradizione della campagna trevigiana.
Giovedì 5 novembre, pag. 39
CREVADA
AstoriaLoungestore
Tutti al Cestnut Party
Autunno, tempo di castagne e vino nuovo. Come da tradizione Astoria dalle 15 alle 19 di sabato 7
novembre ospita all’AstoriaLoungeStore di Crevada di Susegana il «Novello Chestnut Party»: festa,
musica, castagne e ovviamente il protagonista della giornata, il Novello Astoria 2009 che fa il suo
debutto
ufficiale.
Ingresso
libero.
Informazioni:
Astoria
Lounge
Store
0438.454333.
CENDON
Castello Carboncine
Vin novo e bufalo
L’azienda agricola Castello Carboncine a Cendon di Silea apre al pubblico una festa in cantina,
domenica 15 novembre (ore 12.30 e 19.30), nell’ambito del cartellone promosso dal Movimento
Turismo del Vino per San Martino in cantina. Il vino novello sarà abbinato alla carne di bufalo.
Prenotazioni 0422.683003.
Giovedì 5 novembre, pag. 21
FARRA DI SOLIGO
Festa del Novello alla cantina Perlage
FARRA - (m.t.) Festa del Novello, aspettando San Martino, sabato prossimo alla cantina Perlage di
Soligo. Anche quest’anno in programma tante attività per grandi e piccoli, tra le quali l’incontro sul
tema “Identità tra integrazione e conservazione” alle 19, “Non facciamoci prendere dal paniko”
spettacolo del Circo Paniko alle 20.30 (ma anche venerdì alle 21 e domenica alle 17.30) e ritmi e
musiche dal mondo alle 21.30. Da non perdere l’esclusiva mostra fotografica realizzata da Daniela
Salton. Durante la serata buffet con prodotti tipici e, ovviamente, vino novello per tutti.
Giovedì 5 novembre, pag. 17
VOLPAGO
Tutti i vini premiati alla mostra
(L.Bon) Domenica alle 20 nella sede della mostra dei vini premiazioni dei migliori prodotti.
Per la categoria "invecchiati", al primo posto "Grinera" della barchessa Loredan, 2. "Seneca"
(Ida Agnoletti), 3. "Venegazzù della casa" (Loredan Gasparini). "Cabernet": Pozzobon, Sartor,
Costa. "Merlot": Andrighetto, Agnoletti, Sartor. "Rosso": "Clamore" (Astoria); "Recantina"
(Colmello), "Rosso Castellaz" (Andrighetto). "Bianco tranquillo": "Manzoni bianco" (case Paolin),
"Mina" (Astoria), "Bianco Castellaz" (Andrighetto). "Prosecco frizzante": Costa, Bolzonello,
Callegari.
Intanto stasera alle 20, nella sede della Pro Loco e della Mostra dei vini, gran finale del torneo
di scopa per bar.
Giovedì 5 novembre, pag. 20
Godega internazionale grazie agli asini
A marzo l’Antica Fiera ospiterà per la prima volta somari provenienti da tutto il mondo
Erica Bet
Gli asini vanno a scuola. Prime anticipazioni dell’edizione 2010 dell’Antica fiera di Godega. Da
oggi fino a lunedì il Comune di Godega sarà presente con uno stand alla manifestazione
“Fieracavalli” di Verona. Un ponte, possibile grazie alla collaborazione dell’ente fieristico scaligero,
ed un vetrina della kermesse di Godega che sfodera le prime anticipazioni. L’Antica fiera che si
svolgerà dal 6 all’8 marzo 2010 vedrà anche la seconda edizione della Fiera internazionale
dell’asino.
Per l’occasione nella settimana della fiera sarà attivo l’asino bus che accompagnerà gli studenti
a scuola e nei dieci giorni prima della manifestazione arriverà anche il trekking con gli asini,
direttamente da Verona. «Per la prima volta nella storia del nostro comune, Godega si affaccia sulla
scena internazionale – interviene il sindaco Alessandro Bonet –. Sono orgoglioso di aver raggiunto
questo traguardo al quale guardavo con interesse da un po’ di tempo. La nostra realtà, pur di piccole
dimensioni, ottiene un riconoscimento internazionale e la possibilità di farsi conoscere da tutti».
Giovedì 5 novembre, pag. 24
LA REPLICA
«A Rustignè l’acqua
non è mai tracimata»
ODERZO - (an.fr.) In tre anni non hanno mai dato problemi le casse di espansione che si trovano a
Rustignè. Perciò, se pure il Comune è ben consapevole della necessità di una loro manutenzione,
non vi è alcuna urgenza. «È vero - dice il sindaco Pietro Dalla Libera - che quell'ambito ha necessità
di una sistemazione, tuttavia va anche detto che in tre anni l'acqua non è mai tracimata. Certo, a tutti
piace vedere l'ambiente curato e in ordine. Tuttavia dobbiamo fare i conti con le esigenze di bilancio
e le risorse che sono sempre più risicate». Il problema, assicura il primo cittadino, non è stato
accantonato. «Abbiamo inserito questa necessità nel nostro programma di lavori di svolgere. Certo continua - i cittadini debbono essere consapevoli che, se si spende per la pulizia di queste casse di
espansione giocoforza bisogna ridurre altri servizi». La coperta è corta e per quanto la si tiri non
riesce a coprire tutte le esigenze. «Quanto agli allagamenti - prosegue il primo cittadino - non mi
risulta che, in questi tre anni ve ne siano stati a Rustignè, a Camino, nelle altre frazioni, in centro.
Ciò grazie alla costante opera di manutenzione di pozzetti e caditoie che viene svolta dai nostri
operai. Essi vi si dedicano almeno due volte la settimana. Mentre, ricordo bene che durante le
passate amministrazioni, bastava un pò di pioggia per avere il centro di Oderzo allagato, la zona
industriale di Camino allagata, i pompieri che giravano per la nostra città. Ora, per fortuna, questi
eventi appartengono al passato».
Giovedì 5 novembre, pag. 32
Cimadolmo. Piano casa: no al cemento nelle Grave del Piave
Niente ampliamenti nella golena Limiti per le aree
produttive
(ALESSANDRO VIEZZER)
CIMADOLMO. E’ stato approvato a Cimadolmo il «Piano Casa», con voto unanime in consiglio
comunale. Il provvedimento è frutto di uno studio sinergico del territorio effettuato con i Comuni
contermini di San Polo di Piave, Salgareda, Ormelle, Ponte di Piave, Breda e Maserada.
«Per le aree residenziali ci sarà la possibilità di ampliare fino al 20%. Se utilizzano anche impianti
mirati al risparmio energetico, come gli impianti fotovoltaici e i pannelli solari. Nei casi in cui si
debba demolire e ricostruire l’abitazione, si potrà arrivare fino all’aumento del 40%, qualora esso
comporti la ricomposizione con forme architettoniche diverse dalle esistenti - ha spiegato il sindaco
di Cimadolmo Giancarlo Cadamuro - Per quanto riguarda i centri storici, l’ampliamento non sarà
autorizzato, se non nei casi consentiti con i piani di recupero. In area golenale del Piave non è
consentito ampliare, in quanto qui si applica quanto già disposto dal Piano assetto idrogeologico
vigente, in virtù del quale si potrà intervenire soltanto in casi molto limitati. Sulle aree produttive,
l’ampliamento è consentito fino al 15%, perché, secondo la filosofia adottata, abbiamo cercato di
limitare gli ampliamenti delle aree produttive, anziché del 20%: si potrà quindi ampliare fino al
15% della superficie coperta esistente. Per le seconde case si potrà ampliare fino al 20%. In tutto
questo non sono compresi i centri storici, i quali sono regolamentati in base ai piani di recupero, ma
qui non vi saranno tante possibilità per ampliare le attuali superfici». Il pensiero è rivolto al futuro.
«Speriamo - conclude il primo cittadino - che la legge sia motivo di crescita dell’economia, anche
se non è che ci siano tante prospettive per l’immediato futuro, ma ci auguriamo che la situazione
possa migliorare».
Giovedì 5 novembre, pag. 21
FARRA DI SOLIGO Più spazio alla ristrutturazione degli edifici esistenti
Piano casa: colline blindate
Il Comune decide di tutelare le aree di produzione del Prosecco e i Palù
Limiti agli ampliamenti in zone agricole e ai fabbricati in zone improprie. Interventi sulle prime
case: il Comune non può intervenire dove la Regione non permette di farlo. Piano casa: Farra di
Soligo sceglie di tutelare le colline del prosecco e la zona dei Palù.
La delibera del consiglio comunale di Farra di Soligo per l’applicazione della Legge Regionale
n.14/2009 a sostegno del settore edilizio per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile (il cosiddetto
“Piano Casa”) pone, infatti, alcuni importanti limiti all’applicazione dello stesso atto legislativo
regionale. «Abbiamo cercato di recepire lo spirito della legge regionale – spiega il sindaco di Farra
di Soligo, Giuseppe Nardi – ovvero di sostenere il rilancio dell’edilizia, settore che versa in un
periodo particolarmente difficile, favorendo l’ampliamento degli edifici esistenti, le ristrutturazioni
e promuovendo gli interventi di bioedilizia premiando il ricorso alle energie rinnovabili, ma allo
stesso tempo abbiamo voluto garantire la tutela dei cittadini e del territorio dal punto di vista
ambientale, paesaggistico e urbanistico. Per questo, dove ci era consentito dall’atto normativo
regionale,
siamo
intervenuti
ponendo
dei
paletti
e
delle
restrizioni».
Saranno quindi esclusi dalla possibilità di aumenti di volumetria e dalla possibilità di
demolizione e ricostruzione in particolare gli edifici in zona collinare, nei parchi Naturali dei Palù e
i nei siti di importanza comunitaria (Sic) e i fabbricati produttivi ubicati in zona impropria. Nelle
zone agricole gli interventi saranno possibili solo in aderenza e non su nuovi corpi edilizi separati. Il
piano casa del Veneto prevede l'ampliamento del 20% dell’esistente per le abitazioni e per gli
immobili non residenziali (capannoni, negozi, magazzini, insediamenti turistici), anche in deroga
agli strumenti urbanistici vigenti.
Giovedì 5 novembre, pag. 12
RONCADE
L’opposizione:«Il Piano casa va bocciato»
RONCADE - “Nell’adottare il Piano casa anche a Roncade bisognava avere più coraggio: sono stati
imposti vincoli che nella norma regionale non sono previsti depotenziando le opportunità per il
rilancio dell’economia locale”. Dure critiche dal capogruppo del Pdl Boris Mascia dopo l’ok al
Piano casa da parte della giunta Rubinato. Per Mascia “non si dovevano escludere gli edifici
ricadenti nel Piano del Parco fiume Sile perchè vi sono ad esempio le zone ad urbanizzazione
controllata dove vige la zonizzazione ordinaria”. Mascia ha aggiunto: ”In questo modo si vanno ad
escludere in toto le frazioni S. Cipriano e Musestre tipo “el casoin" o l’artigiano di via Principe, che
se volessero crearsi un piccolo magazzino non potranno. Inoltre non si dovevano limitare gli
ampliamenti nelle aree in Zone produttive”. Infine secondo il Pdl “andava prevista la revisione degli
accordi per i Piruea approvati dalla legge regionale del ’99 proprio per recuperare un minimo di
utilità in più. Queste scelte della maggioranza prestano il fianco a possibili ricorsi o azioni di chi,
per quei vincoli troppo stringenti, si dovesse vedere discriminato rispetto ad attività simili trattate
nel genuino senso liberista della recente legge regionale solo perché si trovano in Comuni vicini e
più lungimiranti del nostro”.
Lorenzo Baldoni
Giovedì 5 novembre, pag. 9
Energie rinnovabili
con la Codiretti
Coldiretti e CentroMarca Banca, istituto di credito cooperativo con sede a Preganziol, organizzano
questa sera un convegno dedicato alle energie rinnovabili. Dalle 20.30, all’hotel Maggior Consiglio
si discuterà di “Modelli di investimento nel settore agro energetico”.
Giovedì 5 novembre, pag. 10
Giovedì 5 novembre, pag. 6 edizione di VENEZIA
ENOGASTRONOMIA
Il premio internazionale Poggi
assegnato a Gianluca Bisol
Ieri all’Hosteria Da Poggi a Cannaregio, Gianluca Bisol, direttore generale della storica cantina del
Prosecco, ha ricevuto il Premio internazionale Poggi «per aver riscoperto la Dorona, l’antico vitigno
a bacca bianca tipicamente veneziano, reimpiantato nella tenuta Venissa di Mazzorbo».
«Questo risultato - ha detto Bisol - rappresenta il coronamento di un lavoro di otto anni che ci
ha impegnato nella ricerca storica riguardante i vitigni autoctoni di Venezia, presenti diffusamente
fino a pochi secoli fa».
«Grazie alla collaborazione con il Comune ed il Parco della Laguna - ha concluso - abbiamo
riportato in vita questa perla vitivinicola ed, entro il 2011, verranno prodotte 8000 bottiglie di
questo prezioso vino, che si chiamerà Venissa»
Venissa sarà un vino bianco, ottenibile solo su prenotazione, che omaggia la storia e la cultura
della Laguna di Venezia, da sempre legata particolarmente a Valdobbiadene, dove i nobili veneziani
amavamo rilassarsi e trascorrere le loro vacanze.
Giovedì 5 novembre, pag. 9 edizione di UDINE
DOC PROSECCO
Carso, i viticoltori vanno al Tar
TRIESTE - Ricorso al Tar del Lazio sul Prosecco. Con la denominazione interregionale, i viticoltori
del Carso «si trovano privati del proprio nome e impossibilitati a utilizzare l'opportunità di sviluppo
loro offerta dal decreto», che riconosce la Doc interregionale e che «si rivela illegittimo per avere
misconosciuto il valore economico del loro diritto di utilizzare le proprie indicazioni geografiche»:
è quanto sostengono gli agricoltori del Carso nel ricorso.
Giovedì 5 novembre, pag. 13 edizione di PORDENONE
IN FRIULI / L’ANNUNCIO DI VIOLINO
Pezzata, convention mondiale
UDINE - «Occorre rilanciare la cultura della zootecnia per l'alimentazione tra la nostra gente, per
valorizzare una vera ricchezza del nostro mondo rurale, e concorrere a migliorare la qualità
dell'alimentazione dei nostri concittadini»: lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse
agricole, Claudio Violino, intervenendo a Udine, alla presentazione del 29. Congresso della
Federazione europea della Pezzata rossa, che si terrà a Udine dal 3 al 7 maggio del 2011.
Questa razza bovina, originariamente Pezzata friulana, è tra le più diffuse in Italia e in Europa, e
rappresenta una ricchezza, anche a livello genetico, per l'agricoltura regionale. Per le caratteristiche
di pregio di questi capi bovini, che sono ottimi per la produzione di carne e di latte di alta qualità e
che un tempo venivano impiegati anche per il lavoro nei campi, la Pezzata rossa deve divenire,
secondo Violino, «un biglietto da visita del nostro settore primario».
Giovedì 5 novembre, pag. 7 edizione di ROVIGO
L’aumento delle volpi diventa l’antidoto contro le nutrie
Container dove stivare le carcasse degli animali abbattuti
(f.p.) L'aumento delle popolazione di volpe sta producendo effetti inattesi sulla fauna invasiva del
Polesine. Sembra che il canide coduto che si aggira per le campagne da un capo all'altro della
provincia stia decimando le comunità di nutrie, il roditore d'importazione che da oltre un decennio è
considerato un vero flagello per le colture e per la solidità delle migliaia di chilometri di argini che
lungo i canali del territorio. E a dirlo sono proprio i cacciatori che, come al solito, hanno meglio di
altri il polso della situazione. Intanto, nell'imminenza dell'avvio dei nuovi piano di controllo della
fauna infestante con relativi prelievi, la Provincia ha stanziato i fondi concessi dalla Regione per
noleggiare per un anno un container dove stivare le carcasse degli animali abbattuti e per acquistare
diecimila sacchi di carta nei quali infilare i cadaveri delle nutrie da avviare allo smaltimento.
Modica spesa: 7.690 euro.