viaggi in Turchia tour Anatolia e Cappadocia programma
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viaggi in Turchia tour Anatolia e Cappadocia programma
Programma di viaggio: Turchia, Est Anatolia & Cappadocia Giorno 1 – Italia – Istanbul - Erzurum Partenza dall’Italia con volo di linea Turkish, via Istanbul. Arrivo ad Erzurum, trasferimento e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento. Giorno 2 – Erzurum - Kars Posta strategicamente alla conversione delle strade per Costantinopoli, la Russia e la Persia, Erzurum fu conquistata e persa dagli armeni, persiani, romani, bizantini, arabi, saltukidi, selgiudichi e mongoli. E’ la città più elevata della Turchia (1853 mt.) e la natura devota della città rappresenta uno dei suoi punti di forza: le moschee non sono solo decorate ma sempre piene di fedeli. E così dopo colazione ci recheremo alla Cifte Minareli Madrasa, edificio simbolo della città, risalente al XIII secolo. I minareti gemelli in mattoni sono decorati con preziose maioliche blu di piccole dimensioni e alle spalle dell’edificio si può osservare la grandiosa cupola a 12 lati, all’estremità più lontana rispetto all’entrata del cortile principale (prevista la riapertura dopo il restauro nel marzo 2015). Saliremo poi in cima alla Cittadella di Erzurum, da dove si può ammirare il miglior panorama della città. Pranzo. Partenza per Kars (220 km, 3h circa). Fondata dagli armeni con il nome di Kari, divenne la capitale della dinastia bagratide all’inizio del X secolo, quando fu rinforzata la cittadella che tuttora domina l’abitato. La città è stata a lungo contesa anche dalla russi, poiché ritenuta la via d’accesso all’Anatolia. E per ben 3 volte riuscirono a conquistarla fino ad essere nel 1920 definitivamente assegnata ai turchi con il trattato di Kars. Passeggiare per Kars vuol dire anche imbattersi nella collezione di edifici russi belle epoque e in stile baltico, sparpagliate un po’ per tutto il centro. Ma varrà assolutamente la pena salire al Castello di Kars da cui si godono incredibili panorami sulla città e sulla steppa e lungo la strada, vedere le principali testimonianze storiche della città. (Nel caso di arrivo ritardato a Kars la visita alla Cittadella sarà spostata al mattino successivo). Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 3 – Kars – Ani – Topcatan - Dogubeyazit Dopo colazione raggiungiamo la vicina Ani, l’antica capitale dell’Armenia bagratide che conserva “relitti” archeologici in uno scenario naturalistico di grande impatto che ci fanno immaginare come questa città fantasma un tempo rivaleggiasse con Costantinopoli in quanto a potere e gloria. Superato l’ingresso seguiremo una serie di sentieri segnalati che conducono a ciò che resta dei monumenti più importanti: la Chiesa del Redentore, la Chiesa di San Gregorio (il monumento meglio conservato di Ani), il Convento delle Vergini, la Cattedrale, la Menucehir Camii, la Chiesa dei Santi Apostoli, il Tempio di Zoroastro. Dopo pranzo, si prosegue per Dogubeyazit (230 km, 4h). La città si trova 15 km a sud ovest del biblico Monte Ararat (5137 m.), la vetta più alta della Turchia. Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Quest’area ha una storia antichissima, sin dai primi stanziamenti durante il primo Regno Armeno di Urartu. Questa zona fu poi conquistata in epoca successive dai Persiani, Romani, Arabi e Bizantini. Proseguiremo fino al villaggio curdo di Topcatan, proprio alle pendici del Monte Ararat. Gli abitanti di questo villaggio sono perlopiù pastori semi nomadi che si spostano durante l’estate con i propri animali sui pascoli d’alta quota. Visiteremo il villaggio per capire le tradizioni e il modo di vivere dei curdi locali. (In caso di arrivo ritardato la visita di Topcatan sarà spostata al mattino successivo). Al termine, check in e sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 4 – Dogubeyazit - Cascate Muradiye - Van Dopo colazione ci spostiamo a 6 km dalla città per immergerci nella magia del Palazzo di Ishak Pasa, appollaiato su un altopiano scosceso, proprio di fronte al Monte Ararat. Il palazzo fu iniziato nel 1685 da Colak Abdi Pasa e terminato nel 1784 dal figlio, il capitano curdo Ishak. L’architettura è una perfetta amalgama di più stili: selgiuchide, ottomano, georgiano, persiano e armeno. Si parte quindi per Van (180 km, 3 h). La strada comincia a salire fino a 2600 metri per proseguire lungo una “zona lunare” così divenuta dopo un’antica colata lavica. Lungo il percorso sosta alle Cascate di Muradiye che ammireremo dal ponte sospeso. Quindi proseguiremo per Van fino a raggiungere l’enorme lago salato, il più grande della Turchia. L’unico pesce che si è adattato a vivere in quest’acqua salmastra è il darekh, un pesce della famiglia delle carpe. Sotto l'antico nome di Tushpa, Van fu la capitale del Regno di Urartu nel IX secolo a.C.. L'insediamento più arcaico era centrato sullo scosceso promontorio ora noto come "Castello di Van" (Van Kalesi), chiuso su un lato dal lago di Van, che si trova a pochi chilometri a ovest della città moderna. Qui sono state rinvenute iscrizioni in caratteri cuneiformi di Urartu, databili all'VIII e VII secolo a.C. In una delle iscrizioni trilingue di Bisotun, redatta su ordine di Serse Imperatore achemenide di Persia, il paese è chiamato Urartu in lingua babilonese e Armenia in Lingua persiana antica. La maggioranza degli abitanti è curda e Van viene spesso definita “la perla dell’Est” per la bellezza dei suoi panorami. Visiteremo la rocca di Van : la rocca di Van risale al periodo di Urartu. Fu costruita dal re Sarduri (840-830 a.C.) ed era al centro di un vasto impero. Subì gravi danni al tempo dell'assedio di Van da parte delle truppe russe nel corso della I guerra mondiale. Al suo interno si trova la camera sepolcrale del re Arghisti I ricavata in una grotta scolpita. Salendo più su si trova un'area piatta dove si innalzava il tempio e l'altare sacrificale. In cima alla collina si eleva una moschea del periodo ottomano. Il percorso per la cima della rocca è abbastanza faticoso, soprattutto nelle giornate particolarmente calde. Si consiglia di indossare scarpe comode. Al termine, sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 5 – Van – Hosap – Cavustepe - Isola di Akdamar - Tatvan Dopo colazione, partiamo per il castello curdo di Hosap, a circa 60 km da Van. Il castello è arroccato in posizione pittoresca in cima ad un affioramento roccioso e presenta muri esterni, merli e torrette ben conservate. Entrando in questo luogo fiabesco, si gode dall’alto di un Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi panorama mozzafiato sull’intera valle. Rientrando sostiamo presso il sito archeologico di Cavustepe, antica residenza del re urarteo Sarduri II. Rientro a Van per il pranzo. Subito dopo ci spostiamo a a Gevas (40 km) dove ci imbarcheremo sul traghetto per visitare l’isola di Akdamar (circa 25 minuti di navigazione per arrivarci), sul lago Van, dove si trova una delle meraviglie dell’architettura armena, la Chiesa della Santa Croce del X° secolo. Le pareti della chiesa sono in ottime condizioni e i meravigliosi bassorilievi che la decorano sono annoverati fra i capolavori dell’arte armena. L’isola è inoltre un meraviglioso paradiso ornitologico. Rientro in barca a Gevas e partenza per Tatvan, località che si trova sulla sponda occidentale del Lago Van. Dopo circa un’ora arriveremo a Tatvan. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 6 – Tatvan - Diyarbakir Al mattino presto partenza per Diyarbakir, fiero simbolo dell’identità e della tenacia del popolo curdo. Prima di arrivare sosta presso la cittadina di Silvan per vedere il ponte Malabadi, sul fiume Tigri, struttura ad arco sul fiume Batman, costruito tra il 1146 e il 1147, durante il periodo di Artuk. Arrivo a Diyarbakir: con i suoi vicoli angusti, gli innumerevoli edifici storici e le moschee in stile arabo, la città vecchia cinta da mura di basalto è una meta unica. Le imponenti muraglie di basalto nero che circondano la vecchia città, gli conferiscono un aspetto alquanto sinistro. Queste mura, con 16 punti di osservazione, cinque porte, iscrizioni e basso-rilievi, sono considerati tra quelli più lunghi del Mondo (5,5 km) e rappresentano uno splendido esempio dell'architettura militare medievale. Le mura visibili oggi risalgono all’epoca bizantina (330 -500 d.C.). Ci inoltreremo nella città storica fino alla moschea Ulu Camii, eretta nel 1091 da Malik Sah, uno dei primi sultani selgiuchidi. Qui sorge anche l’antica chiesa caldea, un edificio tuttora frequentato dalle ultime famiglie cristiane di rito siriaco. Faremo poi visita alla casa di Dengbe, dove viene proposta la tradizione curda della Dengbje, la narrazione di storie cantate dagli anziani. Faremo poi un giro nello storico bazar del rame, dove i migliori artigiani si tramandano le tecniche di lavorazione da oltre 500 anni. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 7 – Diyarbakir - Hasankeyf – Mar Gabriel - Deyrulzafaran - Mardin Dopo colazione si lascia Diyarbakir con una prima sosta a Hasankeyf, località incantevole abbarbicata sul fianco roccioso di una gola che domina il Tigri, una sorta di Cappadocia in miniatura. Il suo nome proviene dall'arabo Hsn Kayfa, "Roccaforte rocciosa". Qui, infatti, la conformazione geografica del luogo, la valle del Tigri e il suo corso d'acqua "veloce come una freccia" con le pareti rocciose che la sovrastano, formano un intreccio unico con arte e storia, dando origine ad un museo all'aperto. I monumenti e alcuni resti mimetizzati in questa geografia sono solo le tracce "visibili" delle civiltà che qui si sono avvicendate. Hasankeyf fu roccaforte orientale di Bisanzio e capoluogo conteso dalle civiltà islamiche, fu capitale degli Artukidi nel XII secolo e fino al XIX secolo era annoverato tra i maggiori centri urbani, mentre nella prima metà del XX secolo contava una Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi popolazione di 10.000 abitanti. Continuiamo il nostro viaggio fino a raggiungere Midyat e ad est di Midyat,raggiungiamo il remoto Tur Abdin Plateau, conosciuto come il cuore della chiesa Siriana Ortodossa. Sosta al Monastero di Mar Gabriel, il più antico convento cristiano di rito siro-ortodosso al mondo, un simbolo dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù. Arrivati a Mardin, delizioso centro che emerge sulle vaste pianure della Mesopotamia, popolato da un interessante mosaico etnico con gruppi di curdi, yezidi, cristiani e siriani raggiungeremo il Monastero di Deyrulzafaran: fondato nell'anno 493, il monastero fu la residenza del Patriarca siro ortodosso dal 1160 al 1932. Nonostante il Patriarca viva attualmente a Damasco, il monastero contiene ancora il trono patriarcale e le tombe di sette Patriarchi e vescovi. Rientro a Mardin dove potremo fare quattro passi tra i suoi incantevoli vicoli, fra le case color miele. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 8 – Mardin – Gobeklitepe – Harran - Sanliurfa Dopo colazione lasciamo Mardin per partire verso Sanliurfa (260 km). La prima sosta è a Goblekitepe il più antico esempio di tempio in pietra iniziato attorno al 9500 a.C., la cui erezione dovette interessare centinaia di uomini nell'arco di tre o cinque secoli. Le più antiche testimonianze architettoniche note in precedenza erano le ziggurat babilonesi, datate 5000 anni più tardi. Intorno all'8000 a.C. il sito venne deliberatamente abbandonato e volontariamente seppellito con terra portata dall'uomo. Si ritiene, quindi, che sia il luogo di culto più antico del mondo. Purtroppo per preservare il sito è stato posto una tettoia protettiva non troppo gradevole alla vista. Proseguimento per Harran uno dei più antichi insediamenti al mondo abitati senza interruzione fino ai nostri giorni. Già citata nel libro della Genesi è famosa perché qui visse per alcuni anni Abramo, intorno al 1900 a.C.. Il villaggio si è sviluppato attorno alle rovine delle antiche mura. Visiteremo le tipiche case ad alveare ricoperte di fango, prive di supporti in legno. Le ultime abitazioni sono state abbandonate circa 20 anni fa ed oggi vengono utilizzate come stalle o depositi . Un paio di queste sono state restaurate dalle famiglie locali e possono essere visitate all’interno. Qui si potrà assaggiare il locale caffè, fatto all’irachena, una miscela ristrettissima totalmente differente dal tipico caffè alla turca dal fondo “sabbioso”. Vedremo esternamente la fortezza (chiusa per restauri) e l’antica Ulu Camii, risalente all’ VIII secolo, la più antica moschea dell’Anatolia. Raggiungeremo poi Sanliurfa (Urfa), città melting pot, in cui convivono arabi, kurdi e turchi. Il suo centro storico è uno dei più evocativi e romantici di tutta la Turchia. Lunghi i vicoli le donne avvolte in neri chador incrociano uomini che indossano i tradizionali calzoni arabi “salvar”. Nel suggestivo quartiere di Golbasi visiteremo le vasche sacre Balikligolu e Ayn-i Zeliha , che rappresentano la storia del mito di Abramo e del re assiro Nimrod. Sistemazione in hotel, pensione completa. Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Giorno 9 – Sanliurfa – Ataturk Dam – Nemrut Dagi - Khata Dopo colazione esploreremo il bazar coperto, uno dei più belli dell’intera Turchia. Partenza quindi per il Nemrut Dagi, con sosta presso l’immensa diga di Ataturk, una delle più grandi al mondo per la produzione di energia elettrica. Arrivo al Nemrut Dagi: questo sito è il frutto delle manie di grandezza di Antioco I che si convinse della propria natura divina , così da voler dimorare qui per il riposo eterno in modo che la sua anima potesse raggiungere quella di Zeus nei cieli. Un sentiero lastricato conduce ad un terrazzamento su cui si trova il tempio orientale, circondato da sei statue assise, ormai acefale, alte diversi metri. Davanti alle statue si trovano le teste staccate di Antioco I, Tyche, Zeus, Apollo ed Ercole. Un sentiero conduce al lato nord del tumulo, fino alla terrazza occidentale dove si trovano cinque sculture oltre a due teste d’aquila che le fiancheggiano. La visita del sito richiede almeno un’ora (di più in caso dell’attesa per l’alba). Ci troviamo a 2150 metri d’altitudine e la temperatura, anche in estate, nelle ore prive di sole, è piuttosto fredda, e il clima ventoso. Lasciata la vetta raggiungeremo Eski Kale, dove a piedi si raggiunge una serie di antiche steli fino al bellissimo rilievo in pietra che raffigura Mitridate I stringere la mano a Eracle. Dalla cima della collina la vista è magnifica e si possono fotografare le rovine del Castello di Nambluck. Quindi si passa vicino al ponte romano sul fiume Cendere e si effettua un’ultima sosta alla collina di Karakus Tumulos dove troneggia la statua di un’aquila e da dove si può scattare una bella panoramica della vetta del Nemrut Hagi. Al termine, rientro a Khata, sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 10 – Khata - Gaziantep Dopo la colazione partiremo per Gazientep (185 km), denominata dai suoi abitanti con l’antico nome di “Antep” (sorgente buona), mentre il prefisso gazi (guerriero della fede) fu aggiunto in onore delle forze nazionaliste turche che nel 1920 resistettero, per dieci mesi, ad un assedio francese. Gaziantep vanta un attrattiva spettacolare che da sola merita il viaggio fin qui: il Museo dei Mosaici di Zeugma, dove sono esposti i mosaici rinvenuti nel sito romano di Belkus-Zeugma, prima che fosse sommerso per sempre a causa della diga di Birecik. Ma la città è famosa anche per essere il luogo dove viene prodotto il migliore baklava al pistacchio del mondo. Ci immergeremo quindi nella parte storica della città, nell’antica cittadella edificata dai romani e poi riedificata dai Selgiuchidi nel XII e XII secolo e fra i vicoli del Bakircilar Carsisi, il bazar locale. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 11 – Gaziantep - Cappadocia Nella giornata di oggi salutiamo l’Anatolia Orientale per raggiungere la Cappadocia (490 km). La Cappadocia si caratterizza per una formazione geologica unica al mondo e per il suo patrimonio storico e culturale. Nell'anno 1985 è stata inclusa dalla UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità. Per migliaia di anni, e fino ad oggi, la regione è sempre stata luogo di insediamenti Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi umani. Vi fiorirono alcune antiche civiltà, come quella degli Ittiti, o altre ancora provenienti dall'Europa o dalle stesse regioni dell'Asia Minore, e ognuna di esse ha lasciato in Cappadocia la propria impronta culturale. Le peculiarità geologiche del sito hanno fatto sì che i suoi paesaggi siano spesso descritti come "lunari". La formazione geologica tipica, un tufo calcareo, ha subito l'erosione per milioni di anni, acquisendo forme insolite ed è abbastanza tenero da consentire all'uomo di costruire le sue abitazioni ricavandole dalla roccia, dando vita a insediamenti rupestri, piuttosto che a edifici innalzati da terra. In questo modo, i suoi paesaggi lunari sono pieni di cavità e grotte, sia naturali che artificiali, molte delle quali continuano ad essere frequentate e abitate ancora oggi. La posizione geografica ha fatto per secoli della Cappadocia un crocevia di rotte commerciali, oltre che l'oggetto di ripetute invasioni. Gli abitanti della regione hanno costruito rifugi sotterranei(esempi ancora visitabili sono le città di Kaymaklı e Derinkuyu) che permettevano a intere città di rifugiarsi nel sottosuolo, e di sopravvivervi per molti mesi, senza necessità di arrischiare sortite esterne. Faremo una camminata fra i vicoli dello splendido vecchio villaggio di Urgup, i cui edifici emergono a poco a poco alla vista delineandosi fra le rocce in cui sono stati scavati, per un primo assaggio di Cappadocia, prima della sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 12 – Cappadocia Dopo colazione, raggiungeremo l’incantevole villaggio color miele di Goreme per visitare il famoso Museo a Cielo Aperto, grande testamento della cultura bizantina con il suo insieme di chiese, cappelle e monasteri scavati nella roccia. Ci trasferiremo a Uchisar, dove dalla somma della sua superba rocca-castello godremo di una sofisticata prospettiva sulla Cappadocia, ideale per farsi un’idea della straordinaria conformazione geologica di questo territorio. Subito dopo partiremo per la nostra prima escursione a piedi lungo i sentieri della Valle Bianca (6km, 2 ore circa). E’ uno dei trekking più belli e anche meno battuti della Cappadocia, partendo dalla famosa Valle dell’Amore, dove gli agenti atmosferici col tempo hanno creato camini di tufo dalle forme falliche. Al termine del nostro primo trekking ci recheremo a casa di una famiglia locale per gustare il nostro pranzo tradizionale a base esclusivamente di prodotti tipici fatti in casa. E così prima del tramonto potremo visitare la chiesa di Uzumlu nella Red Valley e quella delle Tre Croci nella Valle delle Rose. Poi, sorseggiando un bicchiere del famoso vino della Cappadocia assisteremo allo spettacolo del tramonto che nelle migliori giornate di sole accende i già meravigliosi colori delle due valli più famose. Sistemazione in hotel, pensione completa. Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Giorno 13 – Cappadocia Dopo colazione siamo pronti per la nostra seconda mezza giornata di hiking. Un trasferimento di circa 1h30 minuti ci condurrà fino alla Valle di Ilhara, uno dei luoghi più amati dai monaci bizantini, cui si deve la realizzazione delle chiese scavate alla base delle rupi torreggianti. Lungo il percorso scenderemo nelle viscere della terra per visitare l’incredibile città sotterranea di Derinkuyu, utilizzata, così come le altre della zona, dai cristiani per sfuggire alle persecuzioni di persiani ed arabi. I cristiani bizantini raccoglievano i loro averi e si trasferivano nelle città sotterranee, nascondedovisi a volte per molti mesi. Ritornati in superficie e giunti ad Ilhara inizieremo la nostra camminata (6 km, 1h30 circa) tra rupi frastagliate, chiese affrescate, distese infinite di vegetazione lungo il corso del fiume Melendiz Suyu in una delle passeggiate che alcuni definiscono fra le più belle del mondo. Per l’ora di pranzo termineremo il nostro tour a piedi a Belisirma, dove mangeremo. Quindi trasferimento a Selime dove visiteremo il locale monastero, una stupefacente struttura scavata nella roccia. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 14 – Cappadocia – Kayseri – Istanbul - Italia Dopo colazione trasferimento all’aeroporto di Kayseri (80 km) per volare a Istanbul e da qui proseguire per l’Italia. Quota base 6/10 partecipanti € 2260 (con accompagnatore dall’Italia) Suppl. singola € 370 La quota comprende: tutti i trasferimenti – veicolo privato con autista – guida locale parlante inglese - accompagnatore dall’Italia con minimo 6 partecipanti – sistemazione nelle strutture indicate – trattamento di pensione completa – visite, escursioni, tasse d’ingresso incluse nel programma di viaggio – gadget di viaggio. La quota non comprende: i voli (quotati a parte) – l’assicurazione con l’annullamento (€ 65) – bevande, mance, extra personali e tutto quello non incluso nella quota comprende. Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi Operativo volo consigliato con Turkish (Malpensa) TK 1874 MALPENSA – ISTANBUL 11.45 14.45 TK 2706 ISTANBUL – ERZURUM 16.20 18.10 TK 2017 KAYSERI – ISTANBUL 11.50 13.15 TK 1875 ISTANBUL – MALPENSA 16.00 17.55 Tariffa da Euro 284, più tasse Euro 172 (da riconfermare al momento della prenotazione) Partenze da altri aeroporti collegati direttamente a Istanbul con Turkish Airlines, su richiesta. E’ possibile richiedere di volare con compagnie aeree alternative, in base alla preferenza di ciascun viaggiatore. Le strutture di questo viaggio Erzurum, Amiller Hotel Kars, Buyuk Kale Hotel Dogubeyazit, Simmer Hotel Van, Tamara Hotel Tatvan, Hotel Mostar Diyarbakir, SV Business Hotel Mardin, Artuklu Kervansaray Hotel Sanliurfa, El Ruha Hotel Gaziantep, casa tradizionale Cappadocia, guest house tradizionale Altreculture Corso Tassoni 79/4 – 10143 Torino Tel. 0039 011 0361194 email: [email protected] www.altreculture.it http://www.facebook.com/altrecultureviaggi