progetto di bilancio di esercizio e consolidato al

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progetto di bilancio di esercizio e consolidato al
PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO E
CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2009
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE DEL 9 APRILE 2010
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 1
GRUPPO ANTICHI PELLETTIERI - Bilancio Consolidato e Bilancio d’esercizio al 31
dicembre 2009
Antichi Pellettieri
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INDICE
Relazione sulla gestione
Organi sociali
Principali fatti dell’esercizio
Situazione complessiva del Gruppo
Rete distributiva
Portafoglio marchi
Struttura del Gruppo
Investimenti e Ricerca e Sviluppo
Sintesi dei risultati
Personale del Gruppo
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Corporate Governance
Informazione sui rischi finanziari
Evoluzione prevedibile della gestione
Bilancio Consolidato Gruppo Antichi Pellettieri al 31 dicembre 2009
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata
Prospetto di Conto Economico consolidato
Rendiconto finanziario IFRS consolidato
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato
Prospetto situazione patrimoniale e finanziaria consolidata ai sensi della Del. Consob n. 15519 27/07/06
Prospetto di Conto Economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27/07/06
Rendiconto Finanziario consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Note illustrative al Bilancio Consolidato
Rapporti infragruppo e con parti correlate
Posizione Finanziaria Netta consolidata
Allegato 1 al Bilancio Consolidato: imprese incluse nel consolidamento
Allegato 2 al Bilancio Consolidato: imprese escluse dal consolidamento
Allegato 3 Mappa del consolidamento
Allegato 4 Prospetto di raccordo tra il risultato ed il Patrimonio Netto della Capogruppo ed i valori
risultanti nel Bilancio Consolidato
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
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Bilancio d’esercizio Antichi Pellettieri S.p.A. al 31 dicembre 2009
Relazione sulla gestione
Sintesi dei risultati
Altre informazioni
Proposte deliberative
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria
Prospetto di Conto Economico
Rendiconto finanziario IFRS
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria ai sensi della Delib. Consob n. 15519 del 27/07/06
Prospetto di Conto Economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Rendiconto Finanziario ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Note illustrative al Bilancio d’Esercizio
Rapporti infragruppo e con parti correlate
Posizione Finanziaria Netta
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
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Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione
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RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELLA
GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2009
Il Gruppo Antichi Pellettieri quotato alla Borsa di Milano dal 7 Giugno 2006 e presieduto da
Giovanni Burani, è attivo nei settori della pelletteria e dell’abbigliamento.
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A. è costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni
con sede legale in Italia in Cavriago (RE), Via della Repubblica 82.
Capitale Sociale Euro 11.374.831 I.V.
Registro delle Imprese di Reggio Emilia P.IVA e C.F 04271670962
Soggetta a direzione e coordinamento di Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
Il presente fascicolo è presente su Internet all’indirizzo:
www.antichipellettieri.it
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Organi Sociali
Consiglio di amministrazione
Presidente e Amministratore Delegato – Giovanni Burani
Amministratore Delegato – Giovanni Stella
Amministratore – Walter Burani
Amministratore - Andrea Burani
Amministratore – Riccardo Braccialini
Amministratore – Giuseppe Gullo
Amministratore Indipendente – Roberto Pilotto
Amministratore Indipendente – Cesare Vecchio
Collegio Sindacale
Presidente – Giovanni Grazzini
Sindaco effettivo – Enrico Pietra
Sindaco effettivo – Pietro Lia
Sindaco supplente – Gian Marco Pilotti
Società di Revisione
Mazars S.p.A.
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PREMESSA
Il presente fascicolo è costituito dalla Relazione sulla gestione del bilancio consolidato, dal
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto economico complessivo
consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato, dal Prospetto delle variazioni di
patrimonio netto consolidato e dalle Note esplicative al bilancio consolidato, nonché dalla
Relazione sulla gestione della capogruppo, dal Prospetto della situazione patrimoniale –
finanziaria della capogruppo, dal Conto economico complessivo della capogruppo, dal
Rendiconto finanziario della capogruppo, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
della capogruppo e dalle Note del esplicative al bilancio della capogruppo.
Il Bilancio di esercizio così come il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 sono stati redatti
in accordo ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
I valori indicati sono espressi in Migliaia di Euro, salvo espressa indicazione.
Di seguito si elencano i principali fatti accaduti nell’esercizio:
Il 14 marzo 2009 i Consigli di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group SpA ed
Antichi Pellettieri SpA, hanno deliberato di esaminare un’ipotesi di fusione delle due Società.
L’operazione di integrazione tra le due Società avrebbe avuto il beneficio di semplificare la
struttura del Gruppo, attraverso l’accorciamento della catena di controllo apportando
significativi benefici tra i quali:
-
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il rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo;
la riduzione degli utili di competenza di terzi;
la velocizzazione del sistema decisionale nella direzione di adeguare la struttura
industriale del Gruppo alle mutate condizioni del mercato internazionale;
una maggiore efficienza attraverso la concentrazione di funzioni strategiche,
finanziarie, gestionali e amministrative che avrebbero permesso di ridurre i costi
complessivi della struttura aziendale;
l’ottimizzazione della gestione della tesoreria, permettendo altresì una più efficace
allocazione del capitale all’interno del gruppo.
Ai fini della valutazione della trasparenza e della correttezza sostanziale dell’operazione, il
consiglio di amministrazione di MBFG e il consiglio di amministrazione di AP, in conformità
alle regole di governance delle due Società, si sono avvalsi di advisor finanziari specializzati
per l’assistenza nello studio delle valutazioni e degli impatti finanziari dell’operazione, ivi
compreso il rilascio di un parere motivato (fairness opinion) sulla congruità, da un punto di
vista finanziario, del rapporto di cambio della fusione tra MBFG e AP.
Il 7 maggio 2009 i consigli di amministrazione di Mariella Burani Fashion Group S.p.A. e
Antichi Pellettieri S.p.A. hanno deliberato di accantonare il progetto di fusione per
incorporazione di Antichi Pellettieri S.p.A. in Mariella Burani Fashion Group S.p.A., tenuto
conto della difficile congiuntura economica generale, della fase di instabilità dei mercati
azionari, ed in modo da poter effettuare ulteriori approfondimenti finalizzati ad assicurare la
massima tutela e trasparenza a tutti gli azionisti anche in relazione alla determinazione del
rapporto di concambio.
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Nel caso in cui, ad esito di tali approfondimenti, ed avuto riguardo all’evolversi della
situazione di mercato, i Consigli di Amministrazione dovessero decidere di riavviare l’iter per il
processo di fusione, le società daranno pronta comunicazione di tale circostanza al mercato.
Il 30 Aprile 2009 l’Assemblea annuale degli Azionisti di Antichi Pellettieri, riunitasi per
l’approvazione del bilancio 2008, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione,
composto da 8 membri per il triennio 2009 – 2011 così composto:
Giovanni Valter Burani – Presidente e Amministratore Delegato
Giovanni Stella - Amministratore Delegato
Walter Burani – Amministratore
Andrea Burani – Amministratore
Giuseppe Gullo – Amministratore
Riccardo Braccialini - Amministratore
Franco Carlo Papa – Amministratore Indipendente
Roberto Pilotto – Amministratore Indipendente
La stessa assemblea ha provveduto a nominare il Collegio Sindacale per il triennio 2009 –
2011 così composto:
Giovanni Grazzini – Presidente
Pietro Lia – Sindaco Effettivo
Elvira Grazzini – Sindaco Effettivo
Enrico Pietra– Sindaco Supplente
Gian Marco Pilotti – Sindaco Supplente
L’Assemblea annuale degli Azionisti di Antichi Pellettieri ha inoltre deliberato il rinnovo del
piano di acquisto e vendita di azioni proprie fino al 10% del capitale sociale (n. 4.549.932
azioni). Il piano avrà durata fino all’Assemblea degli Azionisti che si terrà per l’approvazione
del Bilancio al 31 dicembre 2009. Le azioni proprie complessivamente detenute ad oggi
risultano pari a 4.204.991 azioni che rappresentano il 9,24% del Capitale Sociale. Gli acquisti
saranno effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art.132 del decreto legislativo 24
febbraio 1998 n.58 e dell’art.144bis, comma 1 lett.B del Regolamento Consob 11971/99
come modificato in attuazione del Market Abuse Directive (“MAD”) secondo modalità
operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi.
Il 25 maggio 2009, a seguito delle intervenute dimissioni per sopraggiunti impegni
professionali del Sindaco Effettivo di Antichi Pellettieri SpA, la Dottoressa Elvira Grazzini, ai
sensi dell’art. 2401 del Codice Civile, ha assunto la carica di Sindaco Effettivo, il Dottor Enrico
Pietra, già Sindaco Supplente della Società.
Il 16 giugno 2009 il Consiglio di Amministrazione di Antichi Pellettieri S.p.A. ha deliberato la
nomina per cooptazione dell’ Avv. Cesare Vecchio quale Consigliere Indipendente a seguito
delle dimissioni del Consigliere Indipendente Dott. Franco Carlo Papa motivate dalla difficoltà
di conciliare l’impegno crescente richiesto negli ultimi tempi dalla carica svolta per Antichi
Pellettieri con le proprie attività professionali. Il Dott. Franco Carlo Papa era anche
componente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione.
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Il Consiglio di Amministrazione di Antichi Pellettieri SpA ha quindi nominato per cooptazione
l’Avv. Cesare Vecchio quale Amministratore Indipendente e non esecutivo, che entra anche a
far parte del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione.
L’Avv. Cesare Vecchio, dopo un’esperienza maturata presso lo Studio Tremonti e lo Studio
Chiomenti, è stato socio dello Studio Freshfield Bruckhaus Deringer per oltre 10 anni, dove si
è occupato prevalentemente di operazioni di fusione ed acquisizione. Dal 2007 è socio dello
Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher LLP. L’Avv. Cesare Vecchio è
iscritto all’Albo dei Revisori dei conti ed è autore di numerose pubblicazioni in materia di
finanza strutturata e di acquisizioni societarie.
Il 15 luglio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Antichi Pellettieri S.p.A. ha annunciato di
aderire alla richiesta di moratoria e standstill fino al 31 ottobre 2009 presentata in data 27
maggio 2009 dalla capogruppo Mariella Burani Fashion Group S.p.A. alle principali banche
creditrici cui seguirà l’accordo complessivo di ristrutturazione attualmente in fase di studio con
l’assistenza di Mediobanca, anche nell’interesse delle società del gruppo, facendo proprio il
contenuto di tale richiesta che, ad oggi, è ancora in corso di negoziazione con gli istituti di
credito.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, deliberato che, subordinatamente al
perfezionamento del suddetto accordo di moratoria e standstill, la società potrà concedere a
Mariella Burani Fashion Group S.p.A. una moratoria in relazione al credito della Società
derivante dal finanziamento intercompany concesso a Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
in data 22 agosto 2008.
Il Consiglio di Amministrazione, nell'aderire al processo avviato dalla controllante Mariella
Burani Fashion Group S.p.A., si è comunque riservato ogni valutazione circa i termini
dell'accordo complessivo di ristrutturazione che verrà messo a punto, successivamente alla
firma dell'accordo di moratoria, con gli istituti finanziari creditori del gruppo avvelendosi di
advisor indipendenti.
Il 16 Settembre 2009, in merito all’articolo apparso su Affari&Finanza del 14 settembre 2009
e ripreso da alcune agenzie di stampa, secondo il quale il fondo di investimento 3i avrebbe
chiesto ad Antichi Pellettieri di essere liquidato per la propria partecipazione pari al 49% di
APBags o, in alternativa, di passare in maggioranza nella stessa, Antichi Pellettieri ha
precisato che, il patto parasociale vigente prevede l’attivazione della procedura di uscita
dall’investimento da parte di 3i decorsi 42 mesi dall’investimento stesso avvenuto il 7 agosto
2008. Non esistono pertanto attualmente pattuizioni che consentano a 3i di modificare ora la
propria partecipazione in APBags legate alla attuale operatività di Mariella Burani Fashion
Group.
Il 28 Settembre 2009 è stato perfezionato un accordo vincolante per la cessione dell’intera
partecipazione detenuta da Antichi Pellettieri, per il tramite della controllata Enrico Mandelli
SpA, pari all’80% di GFM Industria SpA.
Il prezzo base per il 100% di GFM Industria SpA da corrispondersi al closing è pari ad euro
8,150 milioni ed è previsto il pagamento di un eventuale complemento prezzo fino ad un
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massimo di euro 7 milioni subordinatamente al verificarsi di talune condizioni di natura
commerciale relative al futuro sviluppo della società.
GFM Industria SpA è attiva nella produzione e distribuzione di abbigliamento donna di alta
gamma sia tramite i propri brands Ter-et-Bantine e Hache che sulla base di contratti di
licenza tra cui Anglomania by Vivienne Westwood; GFM ha realizzato nell’esercizio 2008 un
fatturato di circa €18,5 mln con un ebitda del 16% circa.
La cessione di un’attività del segmento apparel rientra nella strategia di Antichi Pellettieri di
focalizzazione sulle attività core della divisione di borse, accessori, e calzature. La
produzione e distribuzione di collezione di abbigliamento di lusso rimarrà il core business
della controllante, Mariella Burani Fashion Group SpA. L’operazione non è soggetta ad
autorizzazioni antitrust. Antichi Pellettieri è stata assistita nell’operazione dallo studio legale
Bonelli Erede Pappalardo, Opera Sgr è stata assistita da MBL & Partners e da DVR Capital.
Il 23 Ottobre 2009 Antichi Pellettieri ha completato il progetto di acquisizione del 100% della
società CMC Srl, proprietaria sia del marchio Mario Cerutti sia di una partecipazione pari al
27% di Enrico Mandelli SpA.
L’acquisizione è avvenuta tramite la conversione in capitale di crediti vantati da AP nei
confronti di CMC per un importo di circa euro 7 milioni. L’acquisizione di CMC Srl si inserisce
nella strategia di Antichi Pellettieri di focalizzazione sulle attività core della produzione e
commercializzazione di calzature, insieme a borse ed accessori. Le collezioni di calzature
Mario Cerutti, prodotte e distribuite in licenza da Antichi Pellettieri dal 2004 (fatturato 2008
circa euro 9,5 milioni interamente realizzati verso l’estero), diventeranno di proprietà del
Gruppo, ottimizzando così la marginalità del marchio grazie al recupero delle royalties.
Con la conclusione dell’operazione, Antichi Pellettieri entra anche in possesso di una
partecipazione pari al 27% di Enrico Mandelli SpA raggiungendo quindi, direttamente ed
indirettamente, il controllo del 100% della stessa.
Come comunicato il 28 settembre 2009, Enrico Mandelli SpA ha perfezionato un accordo
vincolante per la cessione dell’80% di GFM Industria SpA, al fondo Opera: con l’acquisizione
di un ulteriore 27% di Enrico Mandelli SpA, Antichi Pellettieri beneficerà interamente dei flussi
derivanti da tale cessione.
Il 28 Ottobre 2009 è stata perfezionata la cessione dell’intera partecipazione detenuta da
Antichi Pellettieri, per il tramite della controllata Enrico Mandelli SpA, pari all’80% di GFM
Industria SpA al fondo Opera annunciata al mercato il 28 settembre 2009.
Il 14 novembre 2009 è stato perfezionato un accordo vincolante per la cessione del ramo
d’azienda costituito dalle attività operative della società Enrico Mandelli SpA ad una società di
nuova costituzione riferibile alla famiglia Mandelli per un prezzo di euro 1,350 milioni da
corrispondersi all’atto di cessione del ramo d’azienda.
La cessione di Enrico Mandelli, unica attività rimanente della divisione Leather Apparel,
rientra nella strategia del Gruppo di focalizzarsi sulla produzione e commercializzazione di
borse, accessori e calzature.
Contestualmente alla stipula dell’atto di cessione del ramo d’azienda, Antichi Pellettieri
acquisterà il 12% di Leather Apparel Srl dal dott. Andrea Mandelli, per euro 1 milione.
Il 18 novembre 2009 le assemblee di CMC S.r.l., Enrico Mandelli S.r.l. (già S.p.A.) e Leather
Apparel S.r.l. hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione delle società CMC
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S.r.l. e Enrico Mandelli S.r.l. nella Leather Apparel S.r.l., controllata al 100% da Antichi
Pellettieri.
Il 30 novembre 2009 il Consiglio di Amministrazione - ritenendo che esistessero i presupposti
per il completamento di un processo di ristrutturazione in tempi più rapidi rispetto a quelli
attualmente previsti per la capogruppo Mariella Burani Fashion Group S.p.A. (MBFG) - ha
approvato le linee guida di un piano finanziario e industriale, con un orizzonte temporale a
medio/lungo termine, avente ad oggetto, tra l’altro, lo sviluppo delle attività commerciali della
Società, la valorizzazione dei suoi beni, il riscadenziamento della posizione debitoria e il
riequilibrio della posizione finanziaria. Lo scopo del piano è di garantire in tempi brevi la
messa in sicurezza della Società grazie a una struttura che, pur rimanendo coerente rispetto
al progetto di riorganizzazione finanziaria avviato da MBFG, possa anche prescindere dal
supporto di quest’ultima.
A tutela dei creditori sociali, la ragionevolezza del piano, una volta definito, dovrà essere
attestata da un esperto nominato ai sensi dell’articolo 67, comma 3, lettera (d) del Regio
Decreto n. 267 del 16 marzo 1942.
Il 15 dicembre 2009 come annunciato al mercato il 13 novembre 2009, è stata perfezionata
la cessione del ramo d’azienda costituito dalle attività operative della società Enrico Mandelli
S.r.l. ad una società controllata dalla famiglia Mandelli.
Contestualmente alla stipula dell’atto di cessione del ramo d’azienda, Antichi Pellettieri è
rientrata in possesso del 12% di Leather Apparel S.r.l. dal dott. Andrea Mandelli.
Il 16 dicembre 2009, su richiesta di Consob, in merito al comunicato diffuso il 15 dicembre
2009 ha precisato che la cessione del ramo di azienda, costituito dalle attività operative della
società Enrico Mandelli S.r.l. ad una società di nuova costituzione riferibile alla famiglia
Mandelli, è avvenuta al prezzo di euro 1,350 milioni come annunciato al mercato lo scorso 14
novembre. A supporto delle delibere consiliari in relazione all’operazione, DGPA Advisory,
l’advisor finanziario della società, ha condotto, con riferimento alla data del 30 novembre
2009, una sintetica e preliminare analisi valutativa del ramo in oggetto dalla quale è emerso
un valore di stima non difforme dal prezzo di cessione.
Si precisa altresì che, contestualmente alla stipula dell’atto di cessione del ramo d’azienda,
Antichi Pellettieri è rientrata in possesso del 12% di Leather Apparel S.r.l. per effetto della
risoluzione consensuale del contratto di compravendita di tale partecipazione stipulato con il
dott. Andrea Mandelli. Tale risoluzione ha comportato la restituzione al dott. Andrea Mandelli
da parte di Antichi Pellettieri dell’importo di euro 1 milione, costituente tutto quanto corrisposto
dal dott. Andrea Mandelli in esecuzione della originaria compravendita.
Situazione complessiva del Gruppo
L’esercizio 2009 è stato caratterizzato da un fatturato consolidato di Gruppo pari a Euro 310,6
milioni in diminuzione del 21,9% rispetto a Euro 397,7 milioni del 2008. La diminuzione del
fatturato è attribuibile alla difficile congiuntura economica internazionale che ha colpito anche
le vendite nei mercati di riferimento del Gruppo quali la Nuova Europa, Far East e Middle
East, oltre che l’Italia, al deconsolidamento delle società SLG e GFM, alla vendita del ramo
operativo della Mandelli, oltre al fatto che nell’esercizio 2008 è stata contabilizzata la
plusvalenza generata dalla cessione del 49% di APB (ora Mosaicon) al fondo 3i. Al netto della
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plusvalenza generata nel 2008 di Euro 46 milioni, il fatturato consolidato 2009 riflette una
diminuzione del 11,7%.
Il sales mix ha comunque consentito di generare un fatturato realizzato con i marchi propri
pari all’ 83,7% del totale, la quota export del fatturato è stata pari al 58% del fatturato
complessivo sostenuta dalle vendite nei paesi della Nuova Europa (Europa dell’Est e Russia)
che, nonostante il difficile momento, rappresentano oggi il 22,3% del fatturato totale.
Il fatturato derivante dai canali distributivi diretti, DOS, franchising e boutiques multimarca che
acquistano direttamente dagli showrooms del Gruppo si è attestato al 49,3% del fatturato
consolidato di Gruppo.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) consolidato al 31 dicembre 2009 si attesta su una
valore negativo pari a Euro 14,1 milioni in decremento del 118,6% rispetto all’EBITDA positivo
pari Euro 76 milioni del 2008, che era positivamente influenzato dalla plusvalenza netta
generata dalla cessione del 49% di Mosaicon SpA (ex APB SpA al fondo 3i). L’Ebitda
consolidato riflette non solo una contrazione della marginalità ma anche gli effetti negativi
della cessione di GFM e della fusione in Leather Apparel di Enrico Mandelli Spa e CMC Srl
complessivamente per Euro 9,3 milioni circa al lordo del riversamento positivo di imposte
differite passive per circa Euro 3,6 milioni.
Il Reddito Operativo (EBIT) negativo nel 2009 è pari a Euro 121,7 milioni rispetto all’utile
operativo pari ad Euro 21,8(*) milioni del 2008, positivamente influenzato dalla plusvalenza
netta riveniente dalla cessione del 49% di Mosaicon SpA (ex APB SpA al fondo 3i). Il risultato
operativo del 2009 è stato rettificato da poste non ricorrenti non monetarie di Euro 97,3
milioni. In particolare tali poste sono relative principalmente ad asset impairment su
avviamenti e marchi per Euro 53,9 milioni ed alla svalutazione del credito finanziario verso la
controllante MBFG S.p.A. per Euro 26,6 milioni. Il reddito operativo del 2008 è stato
rideterminato riflettendo ulteriori svalutazioni e accantonamenti per Euro 31,1 milioni,
principalmente relativi alla svalutazione del valore del marchio Biasia per Euro 21,5 milioni.
La gestione finanziaria, negativa per Euro 5,6 milioni al 31 dicembre 2009, è in netto
miglioramento rispetto a Euro 11,9 milioni del 2008 principalmente per effetto della
diminuzione dei tassi di interesse combinata con la riduzione dell’indebitamento bancario
lordo avvenuta a partire dal terzo trimestre 2008 a seguito dell’incasso per la cessione del
49% di Mosaicon Spa al fondo 3i.
La perdita ante imposte è pari ad Euro 127,4 milioni, rispetto all’utile ante imposte pari ad
Euro 9,8(*) milioni del 2008, positivamente influenzato dalla plusvalenza riveniente dalla
cessione del 49% di Mosaicon SpA (ex APB SpA al fondo 3i).
La perdita netta di pertinenza del Gruppo è pari ad Euro 79,6 milioni, rispetto all’utile di
pertinenza del Gruppo di Euro 16,2(*) milioni del 2008.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2009 è pari a Euro 128,9 milioni.
In esecuzione di quanto richiesto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
delibera n. 17244 del 24 Marzo 2010, i dati relativi all’esercizio 2008 sono stati rideterminati
applicando le disposizioni dello IAS 8, riflettendo in tal modo gli effetti che una
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contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul
conto economico e sul patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello
individuale e consolidato. Le rettifiche apportate al bilancio consolidato e separato 2008 e
riscontrate come criticità dalla Commissione sono relative alla:
1) mancata svalutazione del credito finanziario a breve termine vantato dalla Società nei
confronti di CMC S.r.l., con effetto di euro 7 milioni;
2) mancata contabilizzazione del rischio derivante dall’escussione della garanzia prestata
dalla Società a favore di JP Morgan in relazione a una apertura di credito da quest’ultima
concessa a CMC S.r.l., con effetto di euro 2,56 milioni;
3) mancata svalutazione dei valori dell’avviamento relativi alla controllata Biasia Francesco
S.p.A., con effetto di euro 21,5 milioni.
Le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte della Commissione erano state
già effettuate nella relazione semestrale della Società al 30 giugno 2009 in quanto ritenute di
competenza di tale periodo.
(*)
rettificati in applicazione dello IAS 8
L’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento
Nel corso degli ultimi esercizi, oltre che per finanziare il capitale circolante delle proprie
attività operative, Antichi Pellettieri ha assunto indebitamento bancario al fine di finanziare un
percorso di crescita attuato per vie esterne attraverso l’acquisizione di diverse società attive
nel settore della pelletteria.
A fronte di detta assunzione di debito, la crisi internazionale che ha colpito dapprima i mercati
finanziari e secondariamente i mercati industriali (tra cui quello della pelletteria e della moda
in generale) ha determinato un peggioramento delle performances delle società operative
acquisite, determinando di fatto l’incapacità delle stesse di generare sufficiente cassa da
garantire un adeguato flusso upstream tale da consentire ad Antichi Pellettieri di far fronte al
proprio indebitamento di holding.
Tale congiuntura macroeconomica ha altresì generato una profonda crisi in capo alla
controllante di AP, Mariella Burani Fashion Group S.p.A. (“MBFG” ed insieme alle società da
essa direttamente o indirettamente controllate il “Gruppo MBFG”) ed in considerazione della
visione unitaria della totalità del Gruppo MBFG da parte delle Banche Finanziatrici, già dal
maggio 2009 (momento in cui MBFG ha pubblicamente dichiarato di voler intraprendere un
processo di ristrutturazione del proprio indebitamento) alcuni Istituti di Credito hanno “limitato”
la possibilità di utilizzo delle linee commerciali in capo alle società operative acuendo di fatto
la tensione finanziaria del Gruppo.
Nella seconda metà del 2008 Antichi Pellettieri, disponendo della liquidità generata dalla
cessione del 49% di APB S.p.A. (ora Mosaicon S.p.A.) al fondo 3i, ha concesso un
finanziamento upstream alla propria controllante MBFG di Euro 27milioni come illustrato nel
prospetto informativo pubblicato dalla Società in data 5 settembre 2008 e disponibile nel sito
internet. Tale operazione intendeva essere una operazione d investimento temporaneo della
liquidità disponibile (infatti era in forma revocabile a 30 gg) ed era commisurato alle esigenze
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 12
al tempo derivanti dagli impegni e della gestione di Antichi Pellettieri, non essendo prevedibile
allora l’intensità poi manifestata dalla crisi dei mercati.
Oggi la liquidabilità di tale credito dipende dalle incerte sorti cui è destinata MBFG; per questo
motivo si è ritenuto opportuno procedere alla pressoché integrale svalutazione di detto
credito.
Lo stato di tensione finanziaria in cui la Società si è trovata a seguito di tali avvenimenti ha
determinato la necessità per Antichi Pellettieri di dover proporre alle Banche Finanziatrici una
ristrutturazione del proprio indebitamento bancario ex art. 67, comma 3, lettera d Legge
Fallimentare (il “Piano di Ridefinizione dell’Indebitamento Bancario”), all’interno del più ampio
progetto di ristrutturazione economico-finanziaria della Società (il “Progetto di Ristrutturazione Economico-Finanziaria”)
All’interno del più ampio Progetto di Riorganizzazione Economico-Finanziaria di Antichi
Pellettieri e sulla base dei flussi di cassa previsti dal Business Plan, si è manifestata la
necessità di rimodulare la struttura finanziaria della Società attraverso un Piano di
Ridefinizione dell’Indebitamento Bancario, di cui si riportano le principali linee guida:
Consolidamento delle esposizioni al 31.10.2009 relative a finanziamenti ML, linee hot
money e sconfinamenti di conto corrente in un finanziamento bullet di durata 5 anni
(maturity 31.12.2014) con interessi PIK del 3,5%, ripartito in 2 tranche (in base alla
natura originaria delle esposizioni) con diverso ranking di rimborso, entrambe coperte
da covenant economico-patrimoniali e da adeguati meccanismi di cash sweep e
mandatory prepayment (il “Finanziamento PIK”)
Conferma degli affidamenti relativi a linee di c/c, linee autoliquidanti e linee
commerciali al 31.10.2009, committed anno per anno e confermati automaticamente
per 5 esercizi (fino al 31.12.2014) in caso di rispetto dei covenant. Rimborso degli
insoluti a valere sulle linee autoliquidanti e commerciali al 31.12.2009 mediante
trattenuta a sostituzione degli stessi pari al 20% degli effetti portati allo sconto ed
impegno da parte della Società al rimborso cash ovvero mediante presentazione allo
sconto di nuovi effetti (da considerarsi al 100% in sostituzione) del 50% degli insoluti
entro il 31.12.2010 e del 100% entro il 31.12.2011
Sulla base dei flussi di cassa previsti dal Business Plan di Antichi Pellettieri e delle società da
essa direttamente ed indirettamente controllate, l’ammontare di cassa necessario al rimborso
del Finanziamento PIK verrebbe determinato dalla cessione delle principali partecipazioni di
Antichi Pellettieri (i.e. Mosaicon e Baldinini) e/o dai proventi rivenienti da un eventuale
aumento di capitale in AP e/o da un eventuale recupero del finanziamento intercompany
erogato da Antichi Pellettieri alla propria controllante MBFG.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 13
Antichi Pellettieri
Ricavi Netti ripartiti per categorie
31/12/2009
259.364
50.401
309.765
816
310.581
Ricavi generati da marchi propri
Ricavi generati da marchi in licenza
TOTALE
Royalties e altri ricavi
TOTALE GENERALE
%
83,7%
16,3%
99,7%
0,3%
100%
31/12/2008
296.633
54.273
350.906
46.803
397.709
%
84,5%
15,5%
88,2%
11,8%
100%
Scenario competitivo internazionale
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria in cui il Gruppo opera è influenzata dai
vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l’incremento o il decremento
del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’andamento
dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime, il tasso di
disoccupazione -nei vari Paesi. A partire dal 2008 i mercati finanziari sono stati contraddistinti
da una volatilità particolarmente marcata con pesanti ripercussioni su diverse istituzioni
finanziarie e, più in generale, sull’intero andamento dell’economia. Il significativo e diffuso
deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una severa e generalizzata
difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese e ha iniziato a
determinare una carenza di liquidità che si è riflessa sullo sviluppo industriale di molti
business, tra i quali quello in cui il Gruppo opera. Tale situazione di marcata debolezza ed
incertezza si è manifestata alla fine del 2008 e si è intensificata nel corso del 2009, colpendo
particolarmente i mercati di riferimento in cui il Gruppo opera.
Nel primo periodo 2010 si sono intensificati i segnali di ripresa provenienti in particolare dai
mercati emergenti in cui il Gruppo opera.
Ripartizione Fatturato Aree geografiche
I mercati di riferimento per il Gruppo rimangono quelli europei che rappresentano, per l’anno
2009, l’84% dei ricavi totali. Nell’area europea si assiste ad un forte sviluppo dei mercati
dell’Est Europa e della Russia che rappresentano il 22,3% del totale (27,7% nel 2008). I
mercati emergenti del Far East rappresentano il 9,4% del fatturato totale, risultato di un
importante lavoro di sviluppo degli stessi effettuato dal Gruppo negli ultimi esercizi.
Italia
Europa
Giappone
Nord America
Resto Asia
Resto del mondo
TOTALE GENERALE
Royalties e altri ricavi
TOTALE GENERALE
31/12/2009
130.550
129.388
10.597
5.984
18.602
14.644
309.765
816
310.581
%
42,1%
41,8%
3,4%
1,9%
6,0%
4,7%
100,0%
0,3%
100%
31/12/2008
129.686
163.063
12.779
9.990
20.389
14.999
350.906
46.803
397.709
%
37,0%
46,5%
3,6%
2,8%
5,8%
4,3%
100,0%
13,3%
113%
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 14
La rete distributiva
Il Gruppo segue una strategia di forte espansione retail sia in Italia che all’estero. La formula
del franchising è in genere utilizzata per la penetrazione nei mercati esteri, mentre in Italia
sono presenti boutique di proprietà situate in località prestigiose, per sviluppare ulteriormente
la visibilità dei marchi del Gruppo (Braccialini, Francesco Biasia, Baldinini, Coccinelle,
Gherardini, Mandarina Duck e Sebastian nel quadrilatero della moda di Milano).
Alla crescita del Gruppo ha contribuito il business retail; questo crea valore per i brands ed i
prodotti del Gruppo, diminuisce i rischi connessi alla distribuzione wholesale e consente di
riappropriarsi dei margini distributivi retail ottimizzando il cash flow.
La rete distributiva rappresenta un punto di forza distintivo per la sua eterogeneità in termini
di format, insegne, dimensioni e categorie merceologiche trattate.
La distribuzione avviene per il 49,3% (rispetto al 52,9% dello stesso periodo 2008) attraverso
i canali diretti, costituiti dai DOS, dai franchising e dai clienti che acquistano direttamente
dagli showroom o direttamente dall’azienda. La rete distributiva diretta è costituita da
boutiques monomarca di proprietà (DOS) (16% dei ricavi), in franchising (9,3%) e da negozi
multimarca che acquistano direttamente dalle strutture di vendita delle società del Gruppo
(23,9%).
Il 2009 è stato caratterizzato da una crescita del numero di retail monomarca, in particolare
nel corso dell’esercizio sono state aperte 52 boutiques mono brand di cui 13 DOS e 39
franchising.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 15
Antichi Pellettieri
LA RETE DISTRIBUTIVA MONO MARCA AL 31/12/2009
333 BOUTIQUES (108 DOS + 225 FRANCHISEES)
PORTAFOGLIO MARCHI
HANDBAGS & ACCESSORIES (AP BAGS)
FOOTWEAR
MARCHI PRINCIPALI
ALTRI MARCHI PROPRI Andrea Pfister ‐ The Saddler ‐ Mario Cerutti
LICENZE Missoni ‐ Gherardini ‐ Vivienne Westwood ‐ Warner Bros ‐ Amazon Life ‐ Y’s Mandarina ‐ Ken Scott ‐ Evisu ‐ Rafe ‐ Stuart Weitzman (*)
(*) Licenza effettiva a partire dalle P/E 2010
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 16
Antichi Pellettieri
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2009
LE SOCIETA’ DEL GRUPPO
La divisione operativa Calzaturificio Mafra, situata a Parma, è attiva nel design,
progettazione, produzione e distribuzione di collezioni di calzature donna di alta qualità dal
1968.
Il Calzaturificio Mafra produce e distribuisce i propri prodotti con tre importanti marchi
commerciali: Sebastian, The Saddler e Missoni.
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Bilancio al 31.12.2009 - pag. 17
Il marchio Sebastian, nato circa quaranta anni fa ed indiscusso leader nelle collezioni di
calzature d'elite fra gli anni '70 ed '80, viene acquistato dal Calzaturificio Mafra nel 1998, che
subito lo rilancia, riproponendo collezioni che si distinguono per il design, la qualità, la cura
dei particolari ed un importante contenuto moda.
La collezione The Saddler nasce negli anni '70 come "linea giorno" sportiva, per una donna
giovane, attenta ai dettagli moda e ad un prodotto di qualità artigianale, come nella migliore
tradizione del Made in Italy.
La società gestisce 15 boutiques monomarca, di cui 10 direttamente e 4 in franchising, situate
nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo.
Nel corso del 2009 la divisione operativa di Parma ha risentito in particolar modo della crisi
internazionale che si è manifestata sia in termini di minor fatturato sia in termini di riduzione
della marginalità.
La divisione operativa Calzaturificio Mario Cerutti è situata a Vigevano, opera nella
produzione e commercializzazione di linee di calzature donna e uomo di alta gamma con il
marchio Mario Cerutti. Qualità e design sono un binomio vincente della calzatura di classe,
realizzarlo con cura artigianale é l’obiettivo dell’azienda da oltre 30 anni. Qualità di una
calzatura che inizia da una accurata scelta dei materiali, dove mani esperte dedicano la
massima attenzione ad ogni particolare. Il pellame della migliore qualità e i tessuti più pregiati
sono accuratamente selezionati, tagliati a mano e lavorati con cura minuziosa.
A questa cura artigianale si associa una catena produttiva con le macchine tecnologicamente
più avanzate a garanzia di un'alta qualità in ogni fase della lavorazione. Le collezioni
propongono attraverso una continua ricerca stilistica una calzatura di classe, una immagine
ben definita dove linee classiche si sposano con l'originalità del design; si rivolge ad una
donna esigente, di classe che ama la qualità, informata sulle tendenze e sui colori più attuali.
Il 2009 è stato un anno difficile per la divisione operativa di Vigevano, in particolare, il marchio
Mario Cerutti, i cui mercati di riferimento sono la Russia e l’Est Europa ha particolarmente
risentito della svalutazione del rublo conseguente alla crisi internazionale. Si è dunque
assistito a risultati di vendita al di sotto degli obiettivi prefissati con riflessi anche sulle
marginalità conseguite. La società gestisce 1 boutique monomarca situata a Milano.
Baldinini S.r.l. si trova a San Mauro Pascoli, in Romagna, distretto noto per la qualità artigiana
nel settore delle calzature e per la fisionomia originale e complessa di un enorme laboratorio
artigiano. L’azienda ha realizzato un profondo restyle alle strutture produttive con
l'ammodernamento dell'edificio e dell' annesso stabilimento. Nuove strutture sono state
ridisegnate ed affiancate a quelle originali per ampliare le superfici e consentire maggior
libertà operativa a ogni comparto. La sede infatti si sviluppa oggi su una superficie di circa
22.500 mq. e accoglie la direzione centrale e strategica, tutte le attività connesse alla
progettazione, alla realizzazione e al controllo del prodotto, quindi la sezione di design, i
laboratori di modellistica, i magazzini per le materie prime e delle merci, oltre alle aree
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 18
espositive e commerciali. Incorporato nella sede anche un grande outlet aperto al pubblico,
attivamente frequentato da una clientela internazionale e una recentissima zona ristorodesign con area café e ristorante.
Baldinini propone alla donna forme aggraziate, slanciate, decise, sempre eleganti e femminili,
ben modellate e con una calzata perfetta anche sui tacchi a spillo. C'è un sottile filo rosso che
lega le tappe più importanti della storia di Baldinini, che segna il percorso costellato sin dagli
esordi di elementi vincenti e traguardi raggiunti. Un successo scandito anche dalle strategie di
comunicazione: le campagne pubblicitarie, la scelta di testimonial amate dal pubblico, la
partecipazione agli eventi internazionali, la realizzazione di prototipi speciali per le passerelle
e il piccolo schermo, persino per i concorsi di bellezza. Un percorso documentato da foto sui
media ma anche dai cataloghi di ogni stagione. Lo stile Baldinini raccoglie gli umori della
moda, di oggi e di ieri, tutto quello che è innovativo, fashionable, all'avanguardia, al passo
con i tempi e con i gusti del pubblico.
Ispirazioni, stili, design: una fusion tra memorie di ieri e citazioni di oggi. Le shoes Baldinini
hanno il tocco inconfondibile dello stile prêt-à-porter più raffinato e interpretano pienamente il
gusto femminile occidentale, l'amore per la moda ricercata, sono il risultato di un progetto che
si fonda sullo studio continuo di nuove linee e forme, di materiali inediti, di decorazioni e che
interpreta e innova le tendenze. Scarpe come tele d'autore, pezzi unici come opere d'arte,
frutto dell'estro creativo e della sensibilità estetica di un artista. Ricamate, dipinte, cesellate,
ricche di ornamenti e decorazioni, tra cristalli e pietre preziose, si mescolano ai colpi d'oro,
platino e bronzo, ma anche ai toni vivi di lacche e satin.
Espressione di gusto italiano avantgarde, la linea di calzature maschili riprende il concept
delle collezioni donna: si rivolge all'uomo curioso ed esigente, attento allo stile
contemporaneo che ama la moda senza trascurare i bei dettagli e l'eleganza. Le lavorazioni
artigianali si sommano alla scelta di pellami di alta qualità (vitello spazzolato, capretto,
coccodrillo, rettile, anguilla), alla cura delle forme e del design. La ricerca propone
un'evoluzione delle forme anche eccentrica dalle stringate al formal chic fino al city leasure
con mocassini-pantofola, derby dalla linea affusolata, stivaletti di varie fogge.
Il marchio Baldinini uomo si distingue per il grande comfort, per una qualità superiore agli
standard e per quei dettagli e finiture che trasportati su una varietà di pellame molto
personale, concorrono a costruire una storia d'identità interessante. Anche se principalmente
orientata alle produzioni destinate al mondo femminile sono in testa alle classifiche di vendita
anche le collezioni per l'uomo, soprattutto su alcuni mercati esteri dove il brand Baldinini era
già noto e molto apprezzato. Le linee footwear donna, la prima linea, la linea giovane Trend e
all'estesa collezione uomo, costituiscono il 60% del fatturato totale dell'azienda, seguite, in
continua crescita, le borse e la valigeria, col 20% del turn-over totale e dagli accessori ed i
restanti prodotti con l’ulteriore 20% del fatturato.
La società ha abbinato la brand extension (gioielleria, occhiali e profumeria) con l’apertura di
nuovi negozi nei luoghi più strategici e attraenti nelle aree dello shopping. L'ultima
scommessa del designer romagnolo è la conquista del mercato cinese dove sono già aperti
alcuni bellissimi spazi in grandi metropoli come Beijing e Shanghai.
La società gestisce 104 boutiques monomarca, di cui 21 direttamente e 83 in franchising,
situate nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo. In Italia, la
più importante è ubicata a Milano al n.15 di Via Montenapoleone, vicino alla quale è presente
lo show room Baldinini. Dal primo punto vendita “milanese” dedicato all'uomo, questa
collezione si è diffusa ad ampio raggio nelle varie boutique del mondo. In Italia, in tutte le
boutique monogriffe la vendita delle due collezioni, donna e uomo e loro accessori, si svolge
in parallelo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 19
E’ inoltre stata aperta una boutique a Milano in Piazza Meda per la vendita delle collezioni
uomo. Sono previste aperture di nuove boutiques monomarca nei paesi dell’Est Europa.
L’esercizio 2009 ha segnato una flessione dei ricavi, in particolare nei mercati di riferimento,
dove il marchio Baldinini ha comunque una forte presenza e visibilità grazie alle numerose
aperture di punti vendita monomarca che conferiscono maggiore resilienza allo stesso in
periodi di contrazione dei consumi; la peculiarità dei mercati in cui opera Baldinini è di poter
gestire al meglio il capitale circolante netto, infatti, i pagamenti da parte della clientela sono
più rapidi rispetto alle tempistiche pattuite per il pagamento dei fornitori. Questo consente alla
società di poter sostenere i propri investimenti in crescita della visibilità del brand attingendo
direttamente dal free cash flow generato nell’esercizio. Da un punto di vista della redditività, il
2009 è stato un anno comunque positivo sia a livello di Ebitda che di utile netto.
MOSAICON
Mosaicon S.p.A. (ex APB S.p.A.) è una holding di partecipazioni costituita nella primavera del
2008 e che possiede le partecipazioni nelle società Francesco Biasia, Braccialini, Coccinelle
e Mandarina Duck. Nel giugno 2008 il 49% della società APB è stato ceduto al fondo
d’investimento 3i. Nel contesto dell’operazione, Antichi Pellettieri, 3i e APB hanno concordato
i termini di un patto parasociale tipico per questo tipo di operazioni, che disciplina, tra l’altro,
la governance di APB, i vincoli relativi alla trasferibilità delle azioni di APB, nonché le modalità
di uscita di 3i dall’investimento, ivi incluso il diritto di quest’ultimo di attivare una procedura di
uscita.
Nell’ultimo periodo è stato raggiunto un accordo tra AP e 3i che prevede, inter alia: (i)
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon; e (ii) la conversione delle attuali
azioni “A” e “B” di Mosaicon detenute, rispettivamente, da AP e 3i (in rappresentanza dei
Fondi 3i dalla medesima gestiti), in azioni “C” e “D” secondo rapporti di conversione
differenziati; ad esito di tale conversione 3i, che attualmente detiene (in rappresentanza dei
Fondi 3i dalla medesima gestiti) una partecipazione pari al 49% del capitale sociale di
Mosaicon, incrementerà la propria partecipazione al 64% e AP, che attualmente detiene una
partecipazione pari al 51% del capitale sociale di Mosaicon, ridurrà la propria partecipazione
al 36%.
Dentro una borsa, cinquant’anni di storia, creatività, innovazione e passione.
Osare e sperimentare. Inventare e modellare, con audace determinazione, innato coraggio. È
così che lavora da sempre Carla Braccialini, anima creativa, straordinaria fondatrice del
marchio Braccialini e Braccialini S.r.l..
Il suo sogno ha inizio nel 1954, quando lei, assieme al marito Roberto, comincia a cucire
impacciata, ma carica di naturale capacità e copiosa inventiva, la prima borsa Braccialini.
Dentro, decide di infilarci autentico estro, puro divertimento, sfavillante colore. E ancora un
pizzico di sorpresa, tanta fantasia, la giusta dose di evasione. Perché la sua non dovrà
essere una borsa come tutte le altre. Dovrà raccontare qualcosa ed emozionare, sbalordire e
uscire dagli schemi, aprire nuove strade, creare generi. Inventando uno stile eterno e
universale, che cuce insieme concetti come passione e carisma, personalità e
anticonformismo. Senza mai dimenticare eleganza, buon gusto e femminilità.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 20
Così, pian piano, punto dopo punto, zigzag dopo zigzag, il piccolo progetto artigianale
comincia a prendere forma, a crescere e a consolidarsi. Fino ad assumere, dopo oltre
cinquant’anni di storia e successi, le dimensioni industriali e commerciali di oggi. A seguire le
orme della madre, a raccogliere e a sostenere i valori inestimabili dell’artigianalità e della
qualità che hanno reso famose le borse Braccialini, i figli Riccardo, Massimo e Lorenzo.
Assieme alla capacità innovativa e tecnologica, alla costante sperimentazione e ricerca di
nuove direzioni, di uno stile libero ma sempre fedele a sé stesso, consapevole e creativo. Mai
disposto a confondersi con il “qualunque” o lo “scontato”.
La Braccialini è oggi una delle aziende più dinamiche nel settore della pelletteria. Simbolo di
un’avventura imprenditoriale molto italiana nelle radici, nella conoscenza e nella fantasia, è
sempre stata audace e internazionale nella visione strategica, nella rapida espansione che ha
conosciuto.
Europa, Russia, Medio Oriente, Cina, Corea del Sud e Giappone: in ogni angolo del mondo il
marchio Braccialini contribuisce alla costruzione di un’idea di irriproducibilità e autenticità del
Made in Italy.
Accessibilità, unicità, giocosità e humour, buon gusto.
Le collezioni di Braccialini ruotano attorno a questi valori, espressi, tradotti e interpretati
attraverso le sue borse. Senza paura di sognare, scherzare, osare.
In questo modo, Braccialini si propone di divenire punto di riferimento nel mercato del lusso,
veicolando e confermando ogni giorno i suoi valori di sempre: giocosità (simpatia trasmessa
dal prodotto); unicità (distintività originale) e Made in Italy (cura del processo)
Il marchio si distingue inoltre per tre ulteriori nuclei valoriali, che delineano chiaramente il
quadro d’insieme della brand equity: protagonista del sistema moda; creatività artistica;
equilibrio tra forma e sostanza.
Il marchio Braccialini si posiziona in una precisa fascia di mercato, alta e di tendenza,
risponde alle aspettative del target agendo da una parte su una maggiore definizione,
appartenenza e riconoscibilità del prodotto, ampliando la gamma delle soluzioni e degli
accessori offerti.
Colta e intraprendente, di età compresa tra i 24 i 50 anni, la donna Braccialini ama farsi
notare, essere originale e contemporanea. Sempre pronta a creare un proprio stile, ad
arricchire il proprio look, è libera e audace, rifugge i diktat conformistici delle mode. E ricerca
nell’accessorio qualità ed esclusività, distintività.
Braccialini sviluppa partnership mirate con le più prestigiose maison del total look, conosciute
a livello nazionale e internazionale per ottimizzare la flessibilità stilistica e produttiva del
brand, attuare sinergie di produzione e distribuzione pronte ad accrescere il fatturato e la
redditività complessiva dell’azienda.
La società opera coi marchi propri Braccialini e Tua by Braccialini e con marchi in licenza
Vivienne Westwood, Loonely Tunes (Warner Bros) e AmazonLife .
Oltre ad affermare i propri valori in termini di riconoscibilità e appartenenza, attraverso codici
identificativi e di comunicazione ben definiti, Braccialini punta ad accrescere la propria
notorietà e visibilità attuando azioni mirate di ampliamento della gamma.
Parallelamente allo sviluppo del marchio, infatti, da alcuni anni è in corso una vincente politica
di brand extension che prevede licenze attive nel settore dell’eyewear, della gioielleria, del
light accessories e del beach wear.
L’apertura di prestigiose boutique di proprietà, la continua creazione di punti vendita
monomarca in franchising, l’allestimento di corner e spazi dedicati, correlato ad una studiata
presenza nei negozi al dettaglio e nei più rinomati department store. Braccialini è
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 21
costantemente proiettata all’espansione della propria rete distributiva, al rafforzamento e allo
sviluppo del canale retail.
Dal 1993, anno in cui venne inaugurata la prima, storica boutique a Firenze, il numero dei
negozi Braccialini è aumentato in modo esponenziale, fino a contare una presenza rilevante
in tutto il mondo. Nel 2002 è stato avviato un importante Progetto di Franchising: una politica
distributiva, una filosofia di vendita vincente che ha portato alla creazione di una rete
commerciale attiva in Italia e nel mondo.
Tutti i punti vendita Braccialini sono organizzati in modo coerente, con un concept minimale e
raffinato che prevede l’uso di materiali di pregio. Il design è rigoroso e organico, il bianco
domina sulle pareti, ma non mancano contrasti con grandi partiture in vetro nero e specchio.
Il tutto rappresenta un fondale ideale per il variopinto mondo Braccialini.
Entrando a far parte dell’universo Braccialini, ogni affiliato può usufruire delle competenze e
delle procedure operative messe appunto dall’azienda. Sfruttando le sinergie, la forza non
solo di un marchio, ma soprattutto di un Gruppo leader.
Oltre al franchising, il Programma Corner e Pareti permette l’inserimento dell’immagine
Braccialini all’interno dei negozi multimarca: dai semplici spazi dedicati ai corner
personalizzati, fino agli esclusivi shop in shop totalmente arredati, veri e propri negozi dentro
il negozio.
La società gestisce 34 boutiques monomarca, di cui 7 direttamente e 27 in franchising, situate
nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo.
Braccialini parla di sé non solo attraverso il prodotto: da sempre veicola la propria immagine,
il suo mondo, esprimendosi sui principali canali di comunicazione, adottando simboli e stili
che rispettano e rispecchiano alla lettera il Dna del marchio. Con forte incisività, credibilità ed
imprevedibile creatività.
Fin dal lontano 1972, anno in cui comparve sui giornali di mezzo mondo un testimonial
d’eccezione, un paffuto Lorenzo Braccialini allegramente infilato in una borsa della nuova
collezione Primavera/Estate. Da allora ne è passato di tempo, ma la filosofi a è rimasta
immutata.
Oggi l’azienda investe cifre ragguardevoli per rafforzare l’immagine del brand e comunicare
direttamente al target in modo sempre alternativo e stimolante. Stampa e affissioni,
allestimenti speciali nelle principali metropoli del mondo, eventi e sfilate di moda, con ospiti e
vip di richiamo internazionale: tutto viene attentamente studiato dal team di marketing e
comunicazione, con il supporto e l’attività di vari uffici stampa.
I principali mercati sono costituiti dall’Italia e l’Estremo e Medio Oriente, attraverso diverse
boutique monomarca.
Alla luce della situazione macroeconomica, il 2009 è stato un esercizio positivo per Braccialini
che ha registrato una sostanziale tenuta dei ricavi rispetto al 2008 ed ha consentito di
preservare una positiva marginalità.
Dadorosa S.r.l. con sede a Scandicci (FI) è stata fondata nel 1885 ed è attiva fin dalla nascita
nel principale distretto italiano della pelletteria, detiene la licenza mondiale per la produzione
e distribuzione di tutte le categorie merceologiche del noto marchio Gherardini.
Lo stile e la produzione viene realizzata interamente in Italia per ottenere collezioni esclusive
per qualità e ricercatezza. Le collezioni comprendono valigie rigide, borsoni morbidi di tutte le
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 22
dimensioni, borselli da bicicletta, piccole trousse, beauty case, shopping e ventiquattroree si
estende ai sabot, agli ombrelli e ai foulard. La società ha una importante presenza sul
mercato giapponese con 3 boutiques e 45 corners che si affianca ad una capillare presenza
in Italia e ad una crescende distribuzione in Europa ed in Medio Oriente. La società gestisce
direttamente tre boutiques monomarca Gherardini a Milano, Firenze e Roma, un franchising a
Riyad in Arabia Saudita e lo show room di Milano.
Nel 2009 è continuata l’attività di rilancio del marchio Gherardini realizzata in sinergia con la
controllante Braccialini; la possibilità di attingere ai canali distributivi e alle fonti produttive di
Braccialini ha consentito alla società sostanzialmente di mantenere un buon livello di ricavi
rapportato allo stato di crisi internazionale che ha colpito i mercati nel 2009 e di ottenere
comunque una discreta marginalità senza ricorrere ad indebitamento.
Biasia Francesco S.p.A., società vicentina che vanta una lunga tradizione manifatturiera ed
un eccellente skill produttivo, è tra i maggiori operatori del settore borse ed accessori del
segmento “lusso accessibile”.
Il marchio FRANCESCOBIASIA è riconosciuto a livello mondiale per l’ottima qualità dei suoi
prodotti e per l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Il brand si è affermato a livello mondiale
attraverso una rete distributiva di oltre 2000 boutiques multibrand e 29 boutiques mono-marca
situate in città rappresentative del mondo della moda tra cui quella di Milano in via
Montenapoleone.
L’azienda propone un assortimento completo che esprime il carattere, la personalità, il gusto
e la sensualità della donna moderna. Dalla sede, con notevoli investimenti in tecnologia,
Biasia Francesco organizza e segue la distribuzione di oltre un milione di unità l’anno. Un
valido team di ricerca e sviluppo opera con efficienza utilizzando le tecnologie più moderne.
Conoscenza della lavorazione della pelle, fantasia di creare, mettere assieme pellami diversi
ed arricchirli di accessori uniti alla cura nei dettagli ed attenzione nelle rifiniture sono i
principali punti di forza dell’azienda. In oltre 25 anni di continua crescita ha creato una propria
identità continuando a rispondere alle sempre maggiori richieste dei suoi consumatori, molto
sensibili ai cambiamenti nel mondo della moda.
Nel 2009 la società ha particolarmente risentito della crisi internazionale, in particolare sui
mercati di Stati Uniti e Giappone; nel 2009 si è quindi assistito ad una contrazione dei ricavi
unita ad una contrazione della marginalità che si è riflessa negativamente sul risultato netto
d’esercizio.
Per affrontare il deterioramento di detti mercati la società sta attuando una politica di
miglioramento della supply chain al fine di poter ottenere un prodotto al medesimo livello
qualitativo ma con un prezzo più competitivo e garantendo alla clientela un miglior servizio in
termini di consegne, riassortimenti e assistenza.
Coccinelle S.p.A. nata nel 1978 da Giacomo Mazzieri ha una storia di marchio vincente nato
in provincia di Parma e oggi famoso in tutto il mondo. Borse, scarpe e accessori che
interpretano la donna moderna: dinamica, elegante, e up-to-date.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 23
Le speciali caratteristiche dello stile Coccinelle sono l’identità e la qualità della produzione, la
sua miscela di innovazione e tradizione e la costante ricerca sui materiali e sulle migliori
tecniche di lavorazione artigianale.
Alla fine degli anni Novanta, Coccinelle ha iniziato il suo cammino verso
l'internazionalizzazione mediante l'attuazione di una strategia di distribuzione selettiva,
attraverso l'apertura di negozi di proprietà ed in franchising sia in Italia (Milano, Venezia,
Firenze) sia all'estero (Londra, Parigi, Berlino).
Nel 2001, la tradizionale collezione è stata arricchita con scarpe da donna e l'impresa è
entrata sul mercato con una sempre più integrata e articolata offerta.
La cura dei materiali è frutto di una attenta ricerca e selezione delle caratteristiche di cuoio /
pelle più adatte ai prodotti e provenienti dalle migliori concierie italiane.
Le pelli vengono impreziosite con tecniche artigianali ed uno stile che anticipa le nuove
tendenze della moda.
Lo stile e la realizzazione dei modelli sono realizzati internamente, a garanzia di coerenza tra
i valori, lo stile del marchio e la qualità dei prodotti.
La società gestisce 68 boutiques monomarca, di cui 17 direttamente e 51 in franchising,
situate nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo.
Lo showroom Coccinelle è situato nella capitale italiana della moda di Milano, nello splendido
Palazzo del XVIII secolo in via Valerio Borgonuovo, 24.
Coccinelle è presente nel mondo con una solida e articolata rete di distribuzione con flagship
store, negozi multi-marca, shop in shop nei più prestigiosi Grandi Magazzini e corner nei
migliori negozi multimarca in Italia e all'estero.
Coccinelle non è solo sinonimo di borsette (che restano il core business della società), ma
anche accessori di piccola pelletteria, scarpe, cinture e tutto ciò che contribuisce a connotare
il look della donna.
Coccinelle presenta quattro collezioni ogni anno: due per la primavera / estate e due per
l'Autunno / Inverno stagione, realizzando una gamma di prodotti di oltre trecento articoli per
stagione.
La società ha confermato nel 2009 le proprie potenzialità: l’esercizio si è chiuso con ricavi
sostanzialmente in lieve flessione rispetto al 2008 ed in ragione della crisi internazionale dei
mercati; i risultati sono stati sostanzialmente positivi anche in termini di marginalità e di
redditività.
Mandarina Duck è la marca innovativa che offre soluzioni creative, autentiche e di facile
comprensione con stile contemporaneo, arguto, informale alle persone esigenti, curiose,
positive, in movimento. L’anatra Mandarina nasce sulle rive del fiume Ussuri, confine tra
Russia e Cina, dove è simbolo di felicità e fedeltà. Il suo piumaggio è impermeabile e ricco di
colori vivacissimi. Viaggia curiosa, percorre lunghe distanze, è monogama. Una icona perfetta
per rappresentare lo stile di Mandarina Duck, fatto di colori e voglia di esplorare le infinite
possibilità del mondo, rimanendo però fedele a se stesso, ai suoi valori di qualità e complicità
con i consumatori.
Il gruppo che fa capo a Mandarina Duck SpA, che opera nei settori pelletteria ed accessori
con il marchio Mandarina Duck, occupa circa 600 dipendenti diretti ed oltre 1100 altri addetti
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 24
con l’indotto. La sede centrale è a Bologna, con filiali a Parigi, Barcellona, Dusseldorf e
Londra.
Mandarina Duck ha accordi di distribuzione anche in Corea del Sud, Hong Kong, Australia e
Giappone.
Il network distributivo dell’azienda è completato da una catena di negozi multimarca, 1000
circa, che ospitano svariati “corner” Mandarina Duck e da una presenza significativa sui
deparment store.
Il marchio Mandarina Duck viene lanciato nel 1977 con la collezione “Utility” dal design
innovativo e materiali leggeri e resistenti pensato per i giovani del post-sessantotto,
indipendenti ed aperti alla sperimentazione. Nel 1981 viene lanciata Tank, la linea da viaggio
con stile originale e creativo unito a materiali all’avanguardia come la resistente Cordura
(Outdoor) e il leggero Eva (Atletica).
Il Centro Pompidou di Parigi ispira la linea Systema: come nel museo francese, la struttura
viene portata fuori e l’interno sostiene l’esterno. Le linee da viaggio trovano espressioni senza
precedenti, i prodotti si animano di versatilità e raffinatezza. Da quel momento ogni nuova
collezione segna una evoluzione nel design e nel confort, tra moda e bisogno di praticità.
Nel 1988 nasce Hera: elegante e funzionale, è la prima linea in pelle di Mandarina.
L’innovazione prosegue nel 1989 con MDzo, dinamica e informale, realizzata in Mitrix, un
materiale iridescente fatto di nylon e poliestere tessuti in modo da produrre un effetto
tridimensionale.
Nel 1999 lo stile Mandarina Duck si arricchisce con Work, linea affidabile ed elegante pensata
per le situazioni business e viaggio mentre nel 2000 nasce Frog per conferire massima
funzionalità nella leggerezza. I cambiamenti nelle modalità di viaggiare modificano le
esigenze dei viaggiatori che ricercano soluzioni efficienti e duttili senza rinunciare a design e
colore.
Nel 2002 Mandarina decide di misurarsi con altri settori e prodotti ed inizia una brand
extension con orologi ed occhiali giungendo nel 2004 a distribuire prodotti cosmetici e
fragranze a suo marchio. Nel 2004 Mandarina Duck e BMW siglano un accordo di licenza
mondiale che riguarda l’ideazione, la produzione e la distribuzione di borse da viaggio ed
accessori legati alla Mini Cabrio, venduti in 1700 punti vendita nel mondo, 1500 concessionari
mini e 200 negozi Mandarina Duck.
I valori di Mandarina Duck sono la ricerca di vie alternative, nuovi materiali e soluzioni non
convenzionali alle esigenze della quotidianità, traducendoli in prodotti semplici ma
riconoscibili.
Lo stile Mandarina Duck è sinonimo di:
• qualità: il management pone grande attenzione nella qualità dei materiali utilizzati per i
propri prodotti, in conformità con rigorosi test di resistenza e sicurezza;
• produzione: più di mille differenti articoli di borse, valigie e accessori, per
accompagnare uomini e donne in città e in viaggio per le strade del mondo;
• progetto: lo stile e i prodotti Mandarina Duck sono realizzati da un team interno di
designer e progettisti aperto anche a prestigiosi collaboratori esterni come Wanders,
Young, Droog Design, Meda e Rizzato, Gibertini, Mirri, Lovegrove;
• ricerca: un lavoro continuo di ricerca dei materiali più singolari e innovativi unito
all’attenzione per la funzionalità e l’originalità di ogni linea di prodotto;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 25
• autenticità: Mandarina Duck vanta molti tentativi di imitazione, di marchio e prodotti.
Questo è il prezzo del successo ma, naturalmente, inimitabile rimane la qualità;
• marchio sociale: Mandarina Duck aderisce alle regole contro lo sfruttamento dei
minori, sempre attenta alla qualità e alle condizioni di alvoro dei suoi collaboratori.
A seguito dell’acquisizione la società ha intrapreso, già a partire dal 2008, un’attività di
rilancio del marchio e di riproposizione dei valori tipici di Mandarina Duck, tale attività si è
sostanziata nella concentrazione sulla visibilità conferita dai negozi di proprietà, oltre che
dalla introduzione di un nuovo team stilistico in grado di richiamare le caratteristiche storiche
del brand.
La società gestisce 78 boutiques monomarca, di cui 39 direttamente e 39 in franchising,
situate nelle principali vie del sistema moda delle più prestigiose città del mondo.
Nel 2009 infatti la società si è concentrata sui marchi di proprietà che hanno realizzato
performance di vendita sostanzialmente in linea con quelle del 2008, ed ha proseguito nello
sviluppo del co-branding con il noto stilista Yoji Yamamoto.
INVESTIMENTI
Nel corso del 2009, gli investimenti si sono concentrati principalmente sulla continua
estensione della rete retail, con l’apertura di boutique monomarca; l’acquisizione della
partecipazione in CMC Srl per circa 7,8 milioni di euro, l’incremento di partecipazione in
Enrico Mandelli per circa 6,3 milioni di euro, il cui
ramo operativo è poi stato
successivamente ceduto; l’acquisizione del 12% di Leather Apparel Srl per circa 2 milioni di
euro in cui sono state fuse per incorporazione Enrico Mandelli e CMC.
Relativamente alle immobilizzazioni materiali, i principali investimenti del periodo riguardano
l’acquisto ed il rinnovo di mobili, arredi e macchine elettroniche presenti soprattutto nei punti
vendita (classificati alla voce “altri beni”), il rinnovo di macchinari ed impianti produttivi,
presso varie società del Gruppo. Gli altri beni si incrementano nell’esercizio per circa Euro
2.692 migliaia soprattutto per effetto degli investimenti effettuati in arredamenti dalla
controllate Baldinini per circa Euro 957 migliaia, Biasia per circa Euro 300 migliaia, Braccialini
e Coccinelle Store per circa Euro 190 migliaia e Mandarina Duck per circa Euro 519 migliaia.
L’incremento relativo alla voce “Impianti e Macchinari” deriva principalmente dagli
investimenti produttivi delle controllate Baldinini e Braccialini rispettivamente per circa Euro
346 migliaia e Euro 624 migliaia (di cui Euro 533 migliaia rappresentati da beni in leasing
finanziario).
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo presenta le caratteristiche e le peculiarità tipiche del sistema
moda che progetta delle nuove collezioni e realizza di nuovi articoli e campioni
sistematicamente.
La ricerca continua di materiali (tessuti, pellami ed accessori), di tecniche di lavorazione e di
modelli per la realizzazione di prodotti sempre innovativi, che incontrino le nuove tendenze
della moda rappresentano un fattore competitivo importante per lo sviluppo dell’attività del
Gruppo.
I prodotti che il Gruppo distribuisce ogni stagione sono il risultato di un’attenta attività di
ricerca dei brand manager, degli addetti al settore commerciale ed agli uffici stile, sulle
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 26
tendenze del mercato, sulle esigenze della clientela e sulle proposte e novità delle materie
prime. Tale attività è supportata dallo studio dei prezzi al dettaglio, dalla struttura dell’offerta
al pubblico, e dall’analisi dei risultati di “sell-in” (vendita ai negozi/department
store/importatori) e di “sell-out” (vendita al cliente finale) della corrispondente stagione
precedente. Questa fase di ricerca, di studio e di analisi rappresenta il cuore per la creazione
dei prototipi e quindi per la definizione del campionario.
Il Gruppo opera nel mondo alla ricerca di competenze specifiche e distretti industriali, in cui
innestare il suo know-how per garantire la qualità dei prodotti e la soddisfazione dei clienti.
L’organizzazione produttiva, quindi, evolve in una vera e propria “rete delle competenze”, che
fa leva sulle migliori capacità industriali disponibili sui mercati internazionali.
Inoltre, il Gruppo è attento ed impegnato nella ricerca di miglioramento e razionalizzazione di
specifici processi di produzione dei prodotti che permettano di realizzare in maniera più
efficiente in termini di costi le soluzioni creative ed innovative alla base delle collezioni
proposte di stagione in stagione.
Infine, il Gruppo svolge un’importante attività di sviluppo dei marchi attraverso un’attenta
politica di comunicazione alla clientela con campagne pubblicitarie molto mirate ed eventi,
che evidenziano le specifiche caratteristiche intrinseche del prodotto.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 27
LA GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO AP
I RISULTATI ECONOMICI
CONTO ECONOMICO SINTETICO (in migliaia di Euro)
Note (*)
Ricavi netti
(23)
Margine Operativo Lordo
(**)
Utile / Perdita operativa
31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
Var. %
310.582
397.709
-21,9%
-
14.119
75.965
-118,6%
(**)
-
121.679
21.779
-658,7%
Gestione Finanziaria
(26)
-
5.673
11.961
-52,6%
Utile /Perdita Pretax
(**)
-
127.352
Utile / Predita netta
-
107.192
Utile / Perdita di pertinenza di terzi
-
27.640
Utile / Perdita netta di pertinenza del Gruppo
-
79.552
16.235
-4,5%
19,1%
Utile Operativo / Ricavi Netti
-39,2%
5,5%
Utile Pretax / Ricavi Netti
-41,0%
2,5%
Utile Netto / Ricavi Netti
-34,5%
3,5%
Utile di terzi / Utile Netto
25,8%
-15,3%
-25,6%
4,1%
-
9.818 -1397,1%
14.075
-
-861,6%
2.160
-590,0%
INDICI DI CONTO ECONOMICO
Marigine Operativo Lordo / Ricavi Netti
Utile Netto di Gruppo / Ricavi Netti
(*) Coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM 6064293 del
28-7-2006, per le principali voci riportate negli schemi riclassificati, sono state inserite
apposite annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori ed alle note di commento di
cui alla nota integrativa.
(**) Coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM 6064293 del
28-7-2006, il criterio adottato per il calcolo degli indicatori alternativi di performance viene qui
di seguito ampiamente illustrato.
(***) La colonna 2008 risulta modificata in conformità alle disposizioni del principio contabile
IAS 8
Informazioni in ordine agli “indicatori alternativi di performance”
Il conto economico riclassificato evidenzia, conformemente a quanto deciso in sede di
transazione agli IFRS, i seguenti risultati intermedi, non definiti come misura contabile
nell’ambito dei Principi Contabili IFRS, in quanto la Direzione ritiene costituiscano
un’informativa significativa ai fini della comprensione dei risultati economici del periodo:
Margine Operativo Lordo: è costituito dall’Utile netto dell’esercizio, al lordo delle imposte, dei
proventi / oneri derivanti dalla gestione finanziaria, degli ammortamenti, degli accantonamenti
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 28
e delle svalutazioni alle voci dell’attivo operate nel corso del periodo di riferimento;
Utile Operativo: è costituito dall’Utile netto dell’esercizio, al lordo elle imposte e dei proventi /
oneri derivanti dalla gestione finanziaria;
Utile Prima delle imposte: è costituito dall’ Utile netto dell’esercizio, al lordo delle imposte;
Il 2009 si chiude con una perdita netta consolidata pari a 107.192 migliaia di Euro, con una
diminuzione di 121.267 migliaia di Euro rispetto all’utile netto consolidato del 2008 pari a
14.075 (*) migliaia di Euro. La Perdita prima delle imposte è pari a 127.352 migliaia di Euro
rispetto all’utile prima delle imposte registrato nel 2008 pari a 9.818 (*) migliaia di Euro. La
perdita di pertinenza del Gruppo è pari a 79.552 migliaia di Euro al netto della perdita di
27.640 migliaia di Euro di spettanza di terzi.
Le principali voci del conto economico consolidato sono di seguito analizzate.
I ricavi netti ammontano a 310.582 migliaia di Euro nel 2009 con una diminuzione del 21,9%
rispetto a 397.709 migliaia di Euro del 2008.
Tale diminuzione è stata principalmente imputabile alla difficile congiuntura economica
internazionale che ha colpito anche le vendite nei mercati di riferimento del Gruppo quali la
Nuova Europa, Far East e Middle East, oltre che l’Italia, al deconsolidamento delle società
SLG e GFM, alla vendita del ramo operativo Mandelli. I ricavi dell’esercizio 2008 erano inoltre
influenzati dalla plusvalenza generata dalla cessione del 49% di APB (ora Mosaicon) a 3i nel
2008.
Il Margine Operativo Lordo, negativo, ammonta a 14.119 migliaia di Euro, in diminuzione di
90.084 migliaia di Euro (-118%) rispetto al Margine Operativo Lordo positivo di 75.965
migliaia di Euro del 2008; il Margine Operativo Lordo relativo all’esercizio 2008 rifletteva
l’impatto positivo generato dalla plusvalenza netta della cessione del 49% di APB (ora
Mosaicon).
Il sales mix mostra i seguenti andamenti:
-
fatturato generato da marchi propri che rappresentano il 83,7% del fatturato totale;
fatturato generato dai mercati esteri che rappresentano il 57,9% del fatturato totale, in
particolare i mercati emergenti del lusso che oggi rappresentano il 36,5% del fatturato
totale;
fatturato generato da canali distributivi diretti che oggi rappresentano il 49,3% del
fatturato, di cui Dos e Franchising rappresentano il 25,4% del fatturato di gruppo.
La perdita operativa ammonta a 121.679 migliaia di Euro, in diminuzione rispetto al 2008, di
143.458 migliaia di Euro rispetto all’utile operativo di 21.779(*) migliaia di Euro del 2008.
La gestione finanziaria del 2009, negativa per 5.673 migliaia di Euro, riflette gli effetti della
gestione del capitale circolante, oltre che gli effetti della situazione di operatività in assenza di
linee di credito disponibili nella seconda metà dell’esercizio.
(*)
rettificati in applicazione dello IAS 8
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 29
LA STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
31/12/2009
Note (*)
Crediti Commerciali
(10)
Debiti Commerciali
(21)
67.475
-
Posizione Commerciale Netta
Rimanenze
(9)
Capitale Circolante Operativo
Altre att./ pass. a breve termine
(10)-(11)-(21)-(22)
Capitale Circolante Netto
Attivo Immobilizzato
Benefici succ. cess. rapporto di lavoro
Altri crediti/debiti non correnti
(7)- (20)
Imposte differite +/-
(5)-(18)
-
-
19
-
-
(15)
Posizione Finanziaria Netta (1)
(33)
71.338
72.710
2.873
12.851
74.211
85.561
16.474
278.920
-
13.389
25.567
-
48.752
738
303.078
112.303
-
12.488
85.198
241.186
Patrimonio Netto
86.867
71.319
5
Capitale Investito Netto
Capitale Investito Netto
74.379
67.456
209.012
(1)-(2)-(3)-(4)-(6)
(19)
31/12/2008 (**)
128.883
241.186
224.835
-
78.243
303.078
INDICI
Rimanenze / Ricavi Netti
23,0%
21,4%
Capitale Circolante Netto / Ricavi Netti
23,9%
21,5%
Patrimonio Netto / Capitale Investito
0,47
0,74
Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto
1,15
0,35
Nota (1) nello stato patrimoniale riclassificato a fini gestionali la Posizione Finanziaria Netta al
31/12/2008 include la liquidità vincolata presso JP Morgan.
(*) Coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM 6064293 del 287-2006, per le principali voci riportate negli schemi riclassificati, sono state inserite apposite
annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori ed alle note di commento di cui alla
nota integrativa.
(**) La colonna 2008 risulta modificata in conformità alle disposizioni del principio contabile
IAS 8
La struttura patrimoniale del Gruppo è caratterizzata da un capitale investito di 241.186
migliaia di Euro (303.078 migliaia di Euro al 31 dicembre 2008), coperto con capitale proprio
per il 46,6% (74,2% al 31 dicembre 2008) e da indebitamento finanziario per il 53,4% (25,8%
al 31 dicembre 2008)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 30
L’attivo immobilizzato, pari a 209.012 migliaia di Euro, è diminuito rispetto al 31 dicembre
2008 (278.920 migliaia di Euro) per effetto delle cessioni intervenute nell'esercizio e per
effetto degli impairment test.
Il capitale circolante netto è pari a 74.211 migliaia di Euro, contro 85.561 migliaia di Euro al
31 dicembre 2008 e rappresenta una incidenza sui ricavi netti del 23,9% in aumento rispetto
al 21,5%, lo stesso presenterebbe un andamento sostanzialmente in linea con il 2008
depurando i ricavi della plusvalenza della cessione del 49% di Mosaicon Spa al fondo 3i. Le
percentuali di incidenza delle rimanenze e del capitale circolante netto sui ricavi si attestano
comunque a livelli ritenuti ottimali.
La Posizione Finanziaria Netta è negativa e pari a 128.883 migliaia di Euro, contro 88.681
migliaia di Euro (esclusa la liquidità vincolata presso JP Morgan) al 31/12/2008.
Il patrimonio netto consolidato ammonta a 112.303 migliaia di Euro contro 224.835 migliaia di
Euro di fine 2008, di cui 31.213 migliaia di Euro (108.434 migliaia di Euro al 31 dicembre
2008) di spettanza del Gruppo e 81.090 migliaia di Euro (116.401 migliaia di Euro al 31
dicembre 2008) di spettanza dei Terzi.
INDICATORI ECONOMICI E FINANZIARI PER GLI ESERCIZI 2009 E 2008
Di seguito vengono riportati i principali indicatori economici e finanziari del Gruppo per il
periodo considerato.
Indici patrimoniali
Indici di solidità patrimoniale
L’analisi della solidità mira ad accertare la capacità del Gruppo di mantenere nel medio-lungo
periodo un costante equilibrio tra flussi monetari in uscita, causati dal rimborso delle fonti e
flussi monetari in entrata, provenienti dal recupero monetario degli impieghi, in modo da non
compromettere l’equilibrio economico della gestione.
2009
Indice di copertura del PN/attivo immobilizzato
53,7%
Indice di copertura del PN + passività non correnti/attivo immobilizzato 89,5%
2008
80,6%
127,6%
Indici di liquidità
Indice di disponibilità
Indice di liquidità
2009
80,8%
50,3%
2008
129,9%
87,8%
L’indice di disponibilità è stato determinato come rapporto tra le attività correnti e le passività
correnti.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 31
L’indice di liquidità è determinato come rapporto tra le attività correnti con esclusione delle
rimanenze e le passività correnti.
Gli indici presentano, nei periodi considerati valori legati alle performance dell’esercizio 2009
nonché al processo di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario che ha interessato il
Gruppo nella seconda metà dell’esercizio.
Indici di rotazione
Giorni di dilazione clienti
Giorni di dilazione fornitori
Rotazione magazzino
2009
79,3
91,6
4,4
2008
68,3
107,8
4,7
Il valore dell’indice “giorni di dilazioni clienti” presenta nel 2009 un incremento rispetto
all’esercizio precedente. Il valore di tale indice, comunque non elevato per il settore, è da
porre in relazione sia alla congiuntura economica e finanziaria internazionale sia alla politica
adottata dal Gruppo che a fronte di vendite su mercati esteri quali l’Est Europa o Estremo
Oriente, richiede il pagamento alla consegna o addirittura anticipato.
Il valore dell’indice “giorni di dilazioni fornitori”, che presenta nel 2009 un decremento è da
porre in relazione alle richieste di contrazione delle tempistiche di pagamento richieste dai
fornitori in relazione allo stato di incertezza in cui si è trovato a dover operare il Gruppo con
particolare riferimento alla seconda metà dell’esercizio.
L’indice di “rotazione magazzino” in diminuzione è da porre in relazione alla diminuzione dei
ricavi generati.
Indici di struttura finanziaria
Indice di indebitamento
Quoziente di indebitamento
Indice di rigidità delle fonti
2009
214,8%
274,8%
44,4%
2008
134,8%
148,4%
63,7%
L’indice di indebitamento è determinato come rapporto tra il capitale investito netto e il
patrimonio netto ed esprime l’entità degli investimenti realizzati a fronte del capitale conferito
a titolo di proprietà (patrimonio netto).
Questo è un indice che, partendo dal 100% come espressione teorica di un capitale investito
netto interamente finanziato da mezzi propri, assume valori via via crescenti all’aumentare
della dipendenza finanziaria da terzi.
Il quoziente di indebitamento è determinato come rapporto tra il totale delle passività e il
patrimonio netto.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 32
Antichi Pellettieri
Questo indice può assumere valori minori, uguali o maggiori al 100%. Se uguale al 100%
segnala che gli impieghi sono stati finanziati nella stessa misura dal capitale proprio
(patrimonio netto) e dal capitale di terzi (passività correnti e non correnti).
L’indice di rigidità delle fonti è determinato come rapporto tra il patrimonio netto più le
passività non correnti e il patrimonio netto più le passività. Un elevato grado di rigidità (il
massimo valore è il 100%) delle fonti è da valutare positivamente poiché rappresentativo di
minori impegni a breve termine per il rimborso di debiti.
RAPPORTI DEL GRUPPO CON
CONSOLIDATE E COLLEGATE
PARTI
CORRELATE,
CONTROLLATE
NON
I rapporti del gruppo Antichi Pellettieri con parti correlate, come definite dalla delibera Consob
n. 15519 del 27 luglio 2006, sono stati dettagliati negli appositi schemi supplementari di conto
economico e di stato patrimoniale ed esposti in dettaglio nella nota integrativa; si veda in
merito, la nota di commento n. 31.
Si ricorda che parte del Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group è
rappresentato nel Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Antichi Pellettieri S.p.A.
nelle persone del Presidente Giovanni Burani e degli Amministratori Walter Burani ed Andrea
Burani.
Tutte le operazioni poste in essere con le parti correlate rientrano nella normale attività di
gestione del Gruppo e sono state concluse a condizioni di mercato e non si rilevano
operazioni di carattere atipico o inusuale.
IL PERSONALE DEL GRUPPO
Al 31/12/2009 l’organico effettivo del Gruppo Antichi Pellettieri comprendeva 1.112 dipendenti
con una diminuzione di 24 unità rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente. La
diminuzione di organico è dovuto prevalentemente al deconsolidamento di SLG alla cessione
di GFM e del ramo Enrico Mandelli.
Dirigenti
Quadri e impiegati
Operai
Totale Gruppo
31/12/2009
24
662
426
1.112
31/12/2008
25
656
455
1.136
Dipendenti medi 2009
24
634
414
1.072
La gestione del personale rimane comunque ben monitorata e considerata una leva
strategica fondamentale a livello di Gruppo. Infatti, i risultati delle società del Gruppo
dipendono in gran parte dagli amministratori dai manager e dagli uffici stilistici.
La capacità di reclutare e creare rapporti duraturi con persone dalla giusta esperienza
competenza è considerato uno dei fattori di successo del Gruppo.
Per quanto riguarda le attività di formazione, esse sono lasciate alla discrezionalità del
management locale, in coerenza con gli obiettivi e le necessità specifiche delle singole
società. Particolare attenzione è stata posta sulla formazione linguistica, volta a favorire la
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 33
reciproca comprensione e a migliorare la qualità dell’attività lavorativa. È proseguita
contemporaneamente in tutto il Gruppo la formazione per il miglioramento delle competenze
tecniche e quella relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Per quanto riguarda la contrattazione collettiva in materia salariale, gli accordi raggiunti nel
corso del 2009 hanno previsto aumenti retributivi allineati o lievemente superiori all’aumento
del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di mantenere il potere d’acquisto dei
lavoratori e collegare eventuali ulteriori incrementi al raggiungimento degli obiettivi di
miglioramento della situazione aziendale. Nel corso del 2009 è proseguito il costante dialogo
con le Organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale.
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Il 18 gennaio 2010 con riferimento alle indiscrezioni riportate da taluni organi di stampa,
Antichi Pellettieri ha reso noto il proseguimento delle trattative con le istituzioni finanziarie
creditrici finalizzate al raggiungimento di un accordo di ristrutturazione dell’indebitamento
finanziario della società.
Il 3 Febbraio 2010 la società ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. ("AP") si è riunito il 2 febbraio 2010 al fine di esaminare lo stato di
avanzamento del processo di ristrutturazione del proprio debito.
A questo proposito, il Consiglio, tenuto conto delle esigenze manifestate dalle banche
finanziatrici e dall'esperto incaricato di asseverare il piano di ristrutturazione ai sensi dell'art.
67 L.F., ha approvato le linee guida di un possibile accordo tra AP e 3i S.g.r. relativo a
Mosaicon S.p.A. e ha dato mandato a tre consiglieri, disgiuntamente tra di loro, a proseguire
le trattative per la finalizzazione e sottoscrizione del testo di tale accordo, che è stato
successivamente sottoscritto in data 19 febbraio 2010 contestualmente alla sottoscrizione sia
dell'accordo di ristrutturazione del debito di AP sia dell'accordo di ristrutturazione della propria
controllata Mosaicon S.p.A.
L'accordo con 3i S.g.r. ha rappresentato una condizione necessaria ai fini della prosecuzione
del processo teso alla ristrutturazione del debito di AP ed è stato finalizzato a neutralizzare il
rischio che 3i S.g.r. esercitasse l'opzione di acquisto della partecipazione detenuta da AP
stessa in Mosaicon S.p.A. prevista dai patti parasociali precedentemente vigenti laddove si
fosse verificato un cambio di controllo di AP. Tale accordo, entrato in vigore il 19 febbraio
2010 prevede, in sintesi, che 3i S.g.r., come avvenuto in data 31 marzo 2010, acquisti,
tramite una conversione delle azioni esistenti da attuarsi secondo rapporti di conversione
differenziati, la maggioranza del capitale di Mosaicon S.p.A.
A fronte di tale circostanza, sono state tra l'altro, abrogate le clausole del patto parasociale
vigente che attribuiscono a 3i S.g.r. il suddetto diritto di opzione di acquisto per il caso di
cambio di controllo di AP e le pattuizioni precedentemente vigenti del patto parasociale che
attribuivano a 3i S.g.r. il diritto ad ottenere un ritorno garantito sul proprio investimento al
momento della vendita della propria partecipazione.
Il 5 Febbraio 2010 in merito ad un articolo apparso su “Il Corriere della sera”, Antichi
Pellettieri ha precisato, su richiesta di Consob, di avere ricevuto a tale momento solo una
comunicazione da parte dell’Autorità di controllo di avvio di un procedimento finalizzato
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 34
all’eventuale richiesta, ai sensi dell’art. 154-ter, comma 7 del TUF. La Società resta convinta
di poter dimostrare la legittimità del proprio operato.
Il 10 Febbraio 2010 anche in merito ad indiscrezioni di stampa apparse su “Il Corriere della
Sera”, Antichi Pellettieri S.p.A. ("AP") ha comunicato che nella serata del 9 febbraio 2010 si è
tenuta una riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione delle linee guida del
piano industriale e finanziario sottoposto all'esperto incaricato dell’asseverazione dello stesso
ai sensi dell'art. 67 L.F.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato le linee guida di un accordo tra AP e gli
istituti di credito, dando dato mandato a tre consiglieri, disgiuntamente tra di loro, al fine di
proseguire le trattative per la finalizzazione e sottoscrizione del testo di tale accordo.
Il 11 Febbraio 2010 in relazione alla notizie di stampa relative alla dichiarazione di fallimento
di Burani Designer Holding N.V. ("BDH"), su richiesta di Consob, Antichi Pellettieri ha
comunicato che:
(i) non esistevano, a tale data, rapporti di debito o credito tra Antichi Pellettieri e BDH, nè
sono state rilasciate da Antichi Pellettieri garanzie in favore di questa società, nè BDH ha
rilasciato garanzie in favore di Antichi Pellettieri;
(ii) il fallimento di BDH potrebbe essere interpretato come un "cambio di controllo" di Antichi
Pellettieri ai sensi dei patti parasociali allora vigenti tra Antichi Pellettieri e 3i Sgr S.p.A. relativi
a Mosaicon S.p.A.; in questa situazione, esisteva la possibilità che 3i Sgr S.p.A. esercitasse
l'opzione di acquisto prevista a suo favore da tali patti parasociali, acquistando la
partecipazione detenuta da Antichi Pellettieri in Mosaicon ad un prezzo pari al "valore di
mercato" di tale partecipazione alla data del cambio di controllo.
Il 19 febbraio 2010 facendo seguito al comunicato diffuso il 10 febbraio 2010, Antichi
Pellettieri S.p.A. ha reso noto che è stato completato il processo di asseverazione - ai sensi
dell’articolo 67 comma 3 lettera (d) della legge fallimentare - del piano industriale e finanziario
della Società e di quelli della controllata Mosaicon S.p.A. e delle sue controllate Braccialini
S.r.l., Mandarina Duck S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l.
In esecuzione di quanto previsto nel piano finanziario e industriale asseverato, la Società ha
sottoscritto con le banche creditrici un accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento
finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Antichi Pellettieri
S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 71 milioni, che dovrà essere
rimborsato (unitamente agli interessi che matureranno a un tasso del 3,5% per anno)
in un’unica soluzione il 31 dicembre 2014 (salve talune ipotesi di rimborso anticipato in
caso di proventi straordinari quali, a titolo esemplificativo, distribuzioni di dividendi da
parte di società controllate o aumenti di capitale della Società).
Nel caso in cui il debito consolidato non sia stato rimborsato entro il 31 dicembre 2014,
Antichi Pellettieri si è impegnata a dismettere talune partecipazioni, tra cui la
partecipazione in Baldinini S.r.l. e Mosaicon S.p.A., destinando i proventi della
dismissione a rimborso del debito consolidato; e
Antichi Pellettieri
(ii)
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 35
la riapertura delle linee di credito a breve termine di Antichi Pellettieri S.p.A.
Con riferimento a Mosaicon S.p.A., Antichi Pellettieri S.p.A. ha sottoscritto un accordo con 3i
Sgr S.p.A. finalizzato a modificare il patto parasociale vigente al fine di renderlo coerente con
quanto previsto nel piano industriale e finanziario della Società, tra l’altro neutralizzando il
rischio di esercizio da parte di 3i dell’opzione di acquisto della partecipazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. in Mosaicon S.p.A., in caso di cambio di controllo della Società, a valori non
coerenti con quelli del piano.
L’accordo di modifica del patto parasociale, che entrerà in vigore subordinatamente
all’autorizzazione delle competenti autorità antitrust, prevede, tra l’altro:
(i)
(ii)
(iii)
la modifica delle partecipazioni detenute rispettivamente dalla Società e da 3i in
Mosaicon, in particolare 3i (per il tramite dei fondi dalla medesima gestiti) diventerà
titolare di azioni di categoria D complessivamente rappresentative del 64% del capitale
sociale e Antichi Pellettieri S.p.A. diventerà titolare di azioni di categoria C
rappresentative del 36% del capitale sociale di Mosaicon;
l’attribuzione di diritti di governance coerenti con le nuove partecipazioni al capitale di
Mosaicon;
la modifica delle procedure di uscita di 3i da Mosaicon S.p.A. previste dal vigente patto
parasociale mediante (a) l’eliminazione della clausola c.d. di ratchet prevista in favore
di 3i; (b) la previsione di un lock-up a carico di Antichi Pellettieri per tutta la durata del
patto parasociale; (c) un diritto di c.d drag along in favore di 3i che, nel caso in cui
venda la propria partecipazione in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere ad Antichi
Pellettieri di vendere anche la propria partecipazione (il drag along prevede, fino al 30
giugno 2014, un floor di prezzo al di sotto del quale Antichi Pellettieri non sarà tenuta a
vendere); e (d) un diritto di c.d tag along in favore di Antichi Pellettieri che, nel caso in
cui 3i venda la propria partecipazione in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere di
vendere pro quota ai medesimi termini e condizioni anche la propria partecipazione.
Anche la controllata Mosaicon S.p.A. e le sue controllate Braccialini S.r.l., Mandarina Duck
S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l. - in esecuzione di quanto previsto nei
rispettivi piani industriali e finanziari asseverati - hanno sottoscritto con le banche creditrici un
accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Mandarina
Duck, di importo complessivo pari a circa Euro 17,6 milioni, e di quello di Francesco
Biasia S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 10 milioni, che dovranno essere
rimborsati entro il 31 dicembre 2017 secondo un piano di ammortamento con rata
capitale costante e con un periodo di pre-ammortamento di due anni e un successivo
periodo di ammortamento di sei anni. Sul debito consolidato matureranno interessi a
un tasso pari all’Euribor - come determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione maggiorato del 2% che saranno corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di
ristrutturazione;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 36
(ii)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Braccialini S.r.l.,
di importo complessivo pari a circa Euro 2,4 milioni e di quello di Dadorosa S.r.l., pari a
circa Euro 1,2 milioni, che dovranno essere rimborsati entro il 31 dicembre 2015
secondo un piano di ammortamento con rata capitale costante e con un periodo di preammortamento di un anno e un successivo periodo di ammortamento di cinque anni.
Sul debito consolidato matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor - come
determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione - maggiorato del 2% che saranno
corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di ristrutturazione;
(iii)
la conferma e, ove necessario, la riapertura delle linee di credito a breve termine delle
società;
(iv)
la messa a disposizione di Mandarina Duck S.p.A. di nuova finanza a medio/lungo
termine per un importo complessivo pari ad Euro 5.000.000,00 - garantita da Mosaicon
S.p.A. anche attraverso un pegno sul 51% del capitale sociale di Braccialini S.r.l. - che
dovrà essere rimborsata in un’unica soluzione il 31 dicembre 2014. Sulla nuova
finanza matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor (come determinato ai sensi
dell’accordo di ristrutturazione) maggiorato del 2,50% che saranno corrisposti alle
scadenze previste nell’accordo di ristrutturazione nei limiti della cassa disponibile di
Mandarina Duck e, comunque, alla data di scadenza finale.
L’efficacia dell’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento di Mosaicon S.p.A. e delle sue
controllate è sospensivamente condizionata al pagamento dei costi dei consulenti delle
banche finanziatrici, condizione intervenuta il 25 febbraio 2010.
Mosaicon, inoltre, in esecuzione di quanto previsto dal piano industriale e finanziario
asseverato, ha sottoscritto in data odierna un accordo transattivo con, tra gli altri, Tichebox
S.r.l. e Matsa Group S.r.l. (già Finduck Group S.p.A.) volto a risolvere diverse controversie in
essere tra le parti.
Il 25 marzo 2010 Antichi Pellettieri S.p.A. ha reso noto che - a seguito della comunicazione
ricevuta dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa in data 4 febbraio 2010 di
avvio di un procedimento finalizzato all’adozione della misura di cui all’articolo 154 ter,
comma 7 del del D.Lgs. n. 58/98 (comunicata al mercato in data 5 febbraio 2010) e delle
osservazioni presentate dalla Società in data 11 febbraio 2010 - ha ricevuto in data 24 marzo
2010 copia della delibera n. 17244 assunta in pari data dalla Commissione avente ad oggetto
l’accertamento della non conformità del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31
dicembre 2008, con la quale la Commissione ha richiesto alla Società di pubblicare le
informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato, ai
sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n. 58/98.
Le criticità riscontrate dalla Commissione attengono alla:
1) mancata svalutazione, per l’intero importo, del credito finanziario a breve termine vantato
dalla Società nei confronti di CMC S.r.l., con effetto di euro 7 milioni;
2) mancata contabilizzazione del rischio derivante dall’escussione della garanzia prestata
dalla Società a favore di JP Morgan in relazione a una apertura di credito da quest’ultima
concessa a CMC S.r.l., con effetto di euro 2,56 milioni;
3) mancata svalutazione dei valori dell’avviamento relativi alla controllata Biasia Francesco
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 37
S.p.A., con effetto di euro 21,5 milioni.
La Commissione ha ritenuto, pertanto, che il bilancio consolidato ed il bilancio di esercizio al
31
dicembre 2008 non siano conformi ai principi contabili internazionali di seguito elencati:
1) Relativamente al bilancio consolidato:
- IAS 36, “Riduzione di valore delle attività”;
- IAS 37, “Accantonamenti, passività e attività potenziali”;
- IAS 39, “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”;
- IAS 10, “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio”;
- IFRS 7, “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
2) Relativamente al bilancio d’esercizio:
- IAS 37, “Accantonamenti, passività e attività potenziali”;
- IAS 39, “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”;
- IAS 10, “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio”;
- IFRS 7, “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
Le ipotesi di errore sopra indicate comportano inoltre la violazione del principio fondamentale
relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale, non garantendo il rispetto
degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Si sottolinea che le sopra indicate svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte
della Commissione erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30
giugno 2009 in quanto ritenute di competenza di tale periodo.
Per quanto concerne infine la richiesta avanzata dalla Commissione in merito all’illustrazione,
in apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma, corredata dei dati
comparativi del periodo di riferimento precedente, degli effetti che una contabilizzazione
conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e
sul
patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e consolidato, per i
quali è stata fornita una informativa errata, si evidenzia che tali informazioni saranno rese
note
non appena predisposte.
La Società si riserva, peraltro, di valutare le eventuali azioni da intraprendere in relazione alla
delibera della Commissione, ivi incluso il ricorso al competente Tribunale Amministrativo
Regionale.
Il 29 marzo 2010, facendo seguito a quanto comunicato al mercato il 25 marzo e in
esecuzione di quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
delibera n. 17244 del 24 marzo 2010 avente ad oggetto l’accertamento della non conformità
del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, con la quale la Consob
ha richiesto alla Società di pubblicare le informazioni supplementari necessarie a ripristinare
una corretta informazione del mercato, ai sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n.
58/98, Antichi Pellettieri S.p.A. ha riportato la apposita situazione economico-patrimoniale
consolidata pro-forma, con gli effetti che una contabilizzazione conforme a quanto richiesto
dalla Consob avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul
patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e consolidato. La
Società, nel ricordare che le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte della
Consob erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30 giugno 2009,
in quanto ritenute di competenza di tale periodo, ha deciso di proporre ricorso avverso il
provvedimento della Consob al competente Tribunale Amministrativo Regionale.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 38
Il 30 Marzo 2010 Il Consiglio di amministrazione di Antichi Pellettieri ha deciso di rinviare
l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2009 a
successiva propria riunione da tenersi entro e non oltre il 9 aprile 2010, rinviando di
conseguenza l'assemblea di approvazione del bilancio nel rispetto dei termini previsti per la
convocazione.
La decisione tiene conto del fatto che l’approvazione del progetto di bilancio delle controllate
Mosaicon S.p.A., Braccialini S.r.l. e Dadorosa S.r.l. è intervenuta solo in data odierna e – in
considerazione della rilevanza economica e patrimoniale di dette controllate – della
conseguente necessità di completare, con le modalità prescritte, sia le procedure di
impairment test in corso su varie poste del bilancio consolidato, sia le informazioni necessarie
nelle note al bilancio consolidato stesso, ed avendo, altresì, valutato che ciò sia nel miglior
interesse di tutti gli azionisti della società.
Il 31 marzo 2010 è stata data esecuzione agli accordi stipulati il 19 febbraio 2010 con 3i
S.g.r. relativo alla partecipazione detenuta in Mosaicon S.p.A.
Il 2 aprile 2010 Antichi Pellettieri è stata perfezionata la cessione a Cipriano Costruzioni
S.p.A. della partecipazione rappresentativa del 100% del capitale sociale diImmobiliare Le
Cure S.r.l., per un corrispettivo pari a Euro 4.054.000,00.
La cessione rientra nell’ambito delle operazioni previste dal piano finalizzato a conseguire il
risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione
finanziaria di Antichi Pellettieri, asseverato in data 19 febbraio 2010 ai sensi dell’articolo 67,
comma 3, lettera (d), della legge fallimentare. In conformità a quanto previsto dal piano, il
corrispettivo per la cessione del 100% del capitale sociale di Immobiliare Le Cure S.r.l. sarà
corrisposto come segue:
(a) Euro 800.000,00 in data odierna;
(b) Euro 1.254.000,00 in diverse tranches da pagarsi entro il 10 gennaio 2011; e
(c) Euro 2.000.000,00 da corrispondersi a 24 mesi dalla data odierna (il pagamento di
quest’ultima porzione del prezzo è assistito da fideiussione bancaria a prima richiesta).
La società Immobiliare Le Cure S.r.l. è proprietaria di un’area edificabile ubicata nel comune
di Scandicci (FI), sulla quale il piano regolatore consente la realizzazione di opifici industriali
per una superficie complessiva di circa mq 20.000.
Il 7 aprile 2010 Antichi Pellettieri S.p.A. ha pubblicato il Documento Informativo riguardante
l’operazione di riduzione del 15% della partecipazione detenuta in Mosaicon S.p.A. ai sensi
dell’accordo stipulato il 19 febbraio 2010 con 3i S.g.r. ed al quale è stata data esecuzione il
31 marzo 2010, redatto ai sensi dell’art. 71 del Regolamento adottato dalla Consob con
Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 39
CORPORATE GOVERNANCE
Come raccomandato dalla Consob nella comunicazione del 20 febbraio 1997, prot.
DAC/RM/97001574, nonché come previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione
del 22 gennaio 2001, si riportano di seguito alcune informazioni circa la composizione del
Consiglio di Amministrazione ed il contenuto delle deleghe attribuite al Presidente ed agli
amministratori delegati.
La “Relazione sul governo societario e glia assetti proprietari” per l’anno 2009 è disponibile
sul sito internet della Società www.antichipellettieri.it nella sezione Investors – Corporate
Governance.
La Società Antichi Pellettieri S.p.A. è amministrata da un Consiglio di Amministrazione
composto da otto membri, di cui due esecutivi, sei non esecutivi due dei quali indipendenti, in
carica per un triennio sino all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011, che
opera secondo le disposizioni del codice civile concernenti le società per azioni.
La composizione del Consiglio di Amministrazione è la seguente:
Presidente ed Amministratore Delegato
Amministratore Delegato
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Giovanni Burani
Giovanni Stella
Giuseppe Gullo
Andrea Burani
Walter Burani
Riccardo Braccialini
Roberto Pilotto
Cesare Vecchio
Gli amministratori indipendenti Roberto Pilotto e Cesare Vecchio non intrattengono:
- relazioni economiche con la Società, o con il gruppo del quale essa è a capo, di rilevanza
tale da condizionarne l’autonomia di giudizio;
- partecipazioni azionarie o coinvolgimenti in patti parasociali che possano permettere di
esercitare qualsiasi forma di controllo sulla Società o sulle sue controllate.
Ai sensi dell’articolo 23 del vigente statuto sociale il Consiglio di Amministrazione è investito
dei più ampi poteri per la gestione della Società e compie tutti gli atti necessari per il
conseguimento dell'oggetto sociale, ad esclusione dei poteri e degli atti che la legge riservano
all'Assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione è, inoltre, competente ad assumere le deliberazioni di cui
all'articolo 2365, secondo comma, del codice civile.
Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di delegare le proprie attribuzioni, ad esclusione di
quelle riservate dalla legge alla sua competenza in via esclusiva, ad un comitato esecutivo o
ad uno o più dei suoi componenti, determinando i limiti della delega e specificando, in caso di
delega a più di un Amministratore, se essi agiranno disgiuntamente o congiuntamente.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 40
Il Consiglio di Amministrazione può altresì istituire altri comitati con funzioni e compiti
specifici, stabilendone composizione, modalità di funzionamento e termini per la
comunicazione delle notizie sull'attività svolta. Gli organi delegati, ove nominati, riferiscono
tempestivamente e, in ogni caso, con periodicità almeno trimestrale al Consiglio di
Amministrazione ed al Collegio Sindacale sull'attività svolta, sull'andamento della gestione e
sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla
Società o dalle società controllate e partecipate; in particolare, riferiscono sulle operazioni
atipiche, inusuali, con parti correlate, sulle operazioni nelle quali gli amministratori hanno un
interesse per conto proprio o di terzi. La comunicazione al Collegio Sindacale viene effettuata
in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e, quando particolari esigenze lo
facciano ritenere opportuno, essa potrà essere effettuata anche mediante una nota scritta
indirizzata al Presidente del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha conferito al Presidente ed Amministratore
Delegato Giovanni Burani, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2381 del Codice civile, ogni più
ampio potere di ordinaria e straordinaria amministrazione con firma libera e disgiunta, purché
ciò comporti un impegno per la Società non eccedente Euro 3.000.000 (Tremilioni) per
ciascuna operazione, ad eccezione di quelli che per legge o per statuto rientrano nella
competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione. In Particolare rimangono di esclusiva
competenza del Consiglio di Amministrazione i seguenti poteri:
- esame ed approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari della società nonché
definizione della struttura societaria del gruppo del quale la società è a capo;
- acquisto, vendita, permuta e conferimento di immobili e diritti reali immobiliari; costituzione
di diritti reali di garanzia su immobili;
- costituzione di nuove società controllate, assunzione, acquisto o cessione di partecipazioni
societarie, acquisto, vendita, permuta e conferimento dell'intero complesso aziendale della
società o di rami aziendali;
- acquisto, vendita, permuta e conferimento e ogni altro atto di acquisizione o disposizione di
beni, diritti e servizi nonché assunzione in genere di obbligazioni, impegni e responsabilità di
qualsiasi natura il cui ammontare sia, singolarmente o congiuntamente ad altri negozi
collegati, superiore a Euro 3.000.000 (Tremilioni) nonché le modifiche a tali accordi, contratti,
negozi, obbligazioni, impegni o assunzioni di responsabilità che comportino effetti economici
di ammontare superiore a quello sopraindicato;
- nomina di direttori generali, autorizzazioni al conferimento delle relative procure institorie e
determinazione dei relativi compensi;
- rilascio di fideiussioni e garanzie reali o personali di qualsiasi genere di ammontare
superiore ad Euro 3.000.000 (Tremilioni) per ogni singolo atto e, se nell'interesse di soggetti
diversi dalla Società e da società da essa controllate, di qualsiasi ammontare;
- esame ed approvazione delle operazioni con parti correlate;
- verifica dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo ed amministrativo generale della società
e del gruppo ad essa facente capo predisposto dagli organi delegati.
Al di fuori dei menzionati poteri di esclusiva pertinenza del Consiglio di Amministrazione, a
mero titolo esemplificativo e non tassativo, nel limite di Euro 3.000.000 (Tremilioni) fissati in
premessa, si intendono compresi fra i poteri conferitigli:
- compiere tutte le operazioni di natura commerciale e finanziaria in relazione all’oggetto
sociale, stipulando i relativi contratti;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 41
- aprire e chiudere conti correnti, emettere assegni bancari all'ordine di terzi da valere su
disponibilità liquide e su concessioni di credito e relativi utilizzi anche verso ditte estere,
stipulare contratti di fido, linee di credito e mutui non ipotecari con gli Istituti di credito,
emettere effetti cambiari, effettuare bonifici bancari, girare allo sconto ed all'incasso titoli di
credito incluse cambiali e tratte;
- effettuare operazioni di factoring;
- acquistare e vendere marchi, brevetti, know-how, denominazioni sociali ed ogni altro diritto
di proprietà intellettuale, nel limite di Euro 3.000.000 (Tremilioni) per singolarmente o
congiuntamente ad altri negozi collegati;
- cedere crediti, acquistare e ricevere in pagamento, pagare debiti, anche se non liquidi ed
esigibili; esigere somme a qualsiasi titolo dovute alla società, quanto da privati tanto da
associazioni, enti morali, enti pubblici, da pubbliche amministrazioni nazionali ed estere;
- rilasciare fideiussioni e garanzie nell’interesse della società e delle società da essa
controllate, nel limite di Euro 3.000.000 (Tremilioni) per singola operazione;
- concedere e svincolare cauzioni, anche giudiziali, ricevere garanzie reali e personali,
eseguire trascrizioni, volture, rinunciare ad ipoteche legali, nel limite di Euro 3.000.000
(Tremilioni) per singola operazione;
- concludere, risolvere, cedere contratti di locazione di ogni tipo e di locazione finanziaria non
immobiliare, rappresentare la Società mandante ad inventari, incanti anche giudiziali, appalti
sia pubblici che privati, intervenire in concordati e transazioni fiscali;
- fare e ricevere delegazioni, espromissioni ed accolli, ricognizioni di debiti, concludere,
rinnovare, rescindere, risolvere ogni e qualunque contratto sia nominato che innominato;
- transigere, nominare arbitri rituali ed irrituali, nominare e revocare consulenti, avvocati,
procuratori anche alle liti, adire qualsiasi grado di giurisdizione ordinaria e speciale, fare
elezioni di domicilio, sottoscrivere ricorsi e reclami, rappresentare la mandante in giudizio
dinanzi le Commissioni Censuarie ed Amministrative; aderire e chiedere concordati,
preventivi e fallimentari, fallimenti, amministrazioni controllate;
- fare qualunque operazione su titoli del debito pubblico, ritirare da qualsiasi Ufficio ed in
particolare dagli Uffici Postali effetti, raccomandate, assicurate, vaglia postali e telegrafici,
pacchi e pieghi di ogni tipo;
- assumere e licenziare personale dipendente anche di livello dirigenziale;
- riferire al collegio sindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo finanziario,
patrimoniale ed economico effettuate dalla società e sulle operazioni in conflitto di interessi e
con parti correlate;
- delegare parte dei suddetti poteri a terzi, nominando altresì procuratori ad negotia e
mandatari in genere per determinati atti o categorie di atti.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha inoltre conferito all’amministratore Giovanni
Stella i poteri di dare esecuzione alle delibere del Consiglio di Amministrazione, compiendo
tutti gli atti, anche di straordinaria amministrazione, deliberati dal Consiglio stesso, oltre ad i
seguenti:
- coordinare la strategia commerciale e produttiva del gruppo di Società controllate operanti
nel settore calzaturiero e della pelletteria;
- rappresentare la società nelle assemblee ordinarie delle società partecipate, sottoscrivere
contratti di affitto, di partecipazione o allestimento fiere, di rinnovo negozi, di importo non
superiore ad Euro 200.000 per ogni singolo contratto;
- assumere e dismettere licenze, effettuare operazioni di svincolo, esigere ed incassare da
qualsiasi persona fisica o giuridica, casse, ufficio pubblico e privato, istituto bancario, regione,
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 42
provincia o comune, tesoreria dello Stato, Cassa depositi e prestiti, ferrovie, poste, telegrafi,
prefettura, uffici doganali, tributari e finanziari ogni somma o mandato di pagamento sia in
valuta nazionale che estera, rilasciando ampia e liberatoria quietanza;
- firmare istanze, ricorsi, reclami per qualsiasi oggetto, rappresentare la società in tutte le
operazioni presso le amministrazioni statali, regionali, provinciali, comunali ed autonome, gli
uffici imposte e tasse, le autorità doganali e valutarie;
- rappresentare le società in tutti i rapporti di lavoro e previdenza, stare in giudizio
attivamente e passivamente avanti i conciliatori, pretori, tribunali e corti, ed i tribunali regionali
amministrativi, nonché le giurisdizioni speciali, nominando all'uopo procuratori ed avvocati e
revocarli;
- promuovere qualunque atto conservatorio ed esecutivo, promuovere sequestri e
pignoramenti e revocare i medesimi, assumere e licenziare dipendenti, fissando le rispettive
mansioni e retribuzioni e quanto altro riguardi la gestione del personale;
- rappresentare la società in sede sindacale ed in giudizio, nelle cause di lavoro, in
qualunque grado, con potere di rilasciare procure alle liti, transigere controversie insorte od
insorgente in materia di lavoro;
- nominare o revocare consulenti e collaboratori esterni, fissando gli incarichi ed i compensi
nei limiti di spesa per Euro 250.000 per singolo contratto; intervenire nei giudizi di fallimento,
prendere parte a riunioni di creditori, insinuare i crediti della società mandante, fare la
dichiarazione della verità e realtà loro, discutere, accettare, firmare e rifiutare concordati,
accordare ai falliti i benefici di legge, accordare more a pagamenti, esigere riparti, assistere
ad inventari;
- effettuare acquisti, vendite e affitti di beni mobili in genere e di quanto altro necessario per
l'esercizio dell'attività sociale con promessa di rato e valido ed esonero, per quanto concerne
l'acquisto, la vendita e la permuta di beni mobili iscritti in pubblici registri, del competente
conservatore da ogni responsabilità; stipulare contratti di leasing per beni mobili, anche iscritti
in pubblici registri, di importo non superiore ad Euro 250.000,00 (duecentocinquantamila/00)
per ogni singolo contratto;
- compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione; predisporre e firmare la corrispondenza,
le fatture ed in genere tutti i documenti relativi alla ordinaria amministrazione;
- compiere presso i seguenti Istituti di credito: Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza,
Banca Intesa, Banca Popolare di Lodi, Banco di Brescia e San Paolo IMI, qualunque
operazione bancaria ed in particolare effettuare pagamenti di ricevute bancarie e
prelevamenti da istituti ed aziende di credito sia ordinari che speciali, mediante emissione di
assegni di conto corrente e in qualunque altra forma, a valere sulle disponibilità attive ed
anche allo scoperto nei limiti di fido concessi dai suddetti istituti ed aziende di credito, girare a
favore di istituti ed aziende di credito effetti cambiari per lo sconto e per l'incasso, richiedere
agli istituti di credito ed alle compagnie di assicurazione il rilascio di fideiussioni, depositi
cauzionali e polizze a favore di terzi, firmare la modulistica necessaria per tali richieste
nonché le polizze assicurative;
Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e
dai direttori generali.
Ai sensi dell'art. 79 della delibera Consob n° 11971, si dichiara che gli Amministratori, i
Sindaci ed il Direttore Generale, nonché i relativi coniugi e figli minori, detengono le seguenti
partecipazioni:
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 43
Antichi Pellettieri
Cognome e
nome
Burani
Giovanni
Valter
Funzione
Amministratore,
Presidente Cda
Burani Walter Amministratore
Burani
Andrea
Amministratore
Gullo
Giuseppe
Amministratore
Stella
Giovanni
Amministratore
Delegato
Riccardo
Braccialini
Amministratore
Riccardo
Braccialini
Amministratore
Tommaso
Cepelli
Direttore
generale
Chiara Bertini
Coniuge
Presidente
Collegio
Sindacale
Società
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Braccialini
Srl
Antichi
Pellettieri
SpA
Antichi
Pellettieri
SpA
Numero
azioni/quote
acquistate dal
01/01/2009
Numero
azioni/quote
vendute dal
01/01/2009
Tipo
possesso
N° di azioni /
quote possedute
al 31/12/2008
Piena
proprietà
480.277
300.800
636.777
Piena
proprietà
584.777
500.000
1.084.777
-
Piena
proprietà
20.000
-
20.000
-
Piena
proprietà
15.000
-
Piena
proprietà
250.000
-
Piena
proprietà
204.000
-
-
204.000
Piena
proprietà
200
-
-
200
Piena
proprietà
14.500
-
-
14.500
Piena
proprietà
34.500
-
-
34.500
-
10.000
N° di azioni / quote
possedute al
31/12/2009
144.300
15.000
240.000
Si precisa che, ad esclusione della signora Chiara Bertini, coniuge del Dott. Giovanni
Grazzini, Presidente del Collegio Sindacale, i componenti del Collegio Sindacale non
detengono partecipazioni.
STRUMENTI FINANZIARI
Nel corso del 2009 il Gruppo tramite le proprie controllate Mandarina Duck SpA e Coccinelle
SpA, ha fatto ricorso a strumenti derivati.
Le società controllate hanno in essere contratti derivati stipulati al fine di ridurre il rischio tassi
di interesse e contratti di acquisto di valuta a termine per ridurre il rischio valuta sugli acquisti
in dollari statunitensi.
Tutti i dettagli sono forniti di seguito nella Nota Integrativa, alla sezione “Gestione dei rischi
finanziari”.
INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI
Le principali categorie di rischio cui il Gruppo è esposto sono di seguito elencate. La
copertura dei rischi finanziari è gestita dalle singole Società in coordinamento con una
funzione centrale.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 44
Rischi relativi alla partecipazione detenuta in Mosaicon
In data 19 febbraio 2010 la Società, i fondi “3i Italian Fund 08-10 OICR” e “3i Eurofund V
Italian Fund OICR” (congiuntamente, i “Fondi 3i”) e Mosaicon hanno sottoscritto un accordo
di modifica del patto parasociale stipulato dalla Società, Mosaicon (già APB S.p.A.) e 3i SGR
S.p.A. (“3i”) – in nome e per conto dei Fondi 3i dalla medesima gestiti – in data 7 agosto 2008
(il “Patto Parasociale”).
L’Accordo è stato predisposto al fine di rendere il Patto Parasociale coerente con quanto
previsto nel piano industriale e finanziario della Società, finalizzato a conseguire il
risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione
finanziaria della Società, asseverato in data 19 febbraio 2010 ai sensi dell’articolo 67, comma
3, lettera (d), della legge fallimentare (il “Piano di Risanamento”) in linea, peraltro, con quanto
richiesto dall’esperto chiamato ad asseverare il Piano di Risanamento.
I rapporti tra la Società e i Fondi 3i relativi a Mosaicon, precedentemente alla sottoscrizione
dell’Accordo, erano, infatti, regolati dal Patto Parasociale che riconosceva a 3i, in veste di
azionista di minoranza, taluni poteri di gestione di Mosaicon e diritti in caso di mutamento nel
controllo della Società e di uscita di 3i dall’investimento.
In particolare, con riferimento a questi ultimi aspetti, il Patto Parasociale prevedeva quanto
segue:
•
nel caso di “cambio di controllo di AP” (definito dal Paragrafo 8.1 del Patto Parasociale
come un mutamento degli assetti proprietari tale da determinare la perdita da parte
della famiglia Burani del controllo solitario ex art. 2359, comma 1, n. 1, cod. civ. sulla
Società), 3i aveva il diritto di acquistare la partecipazione detenuta dalla Società in
Mosaicon ad un prezzo pari al valore di mercato di tale partecipazione al momento
dell’esercizio del diritto di opzione (l’“Opzione Call”);
•
3i aveva, inoltre, il diritto di attivare, a partire dal 2012, una procedura finalizzata a
consentirle di vendere la propria partecipazione in Mosaicon (la “Procedura di Uscita”).
Nel caso in cui il prezzo per azione ottenuto da 3i ad esito della Procedura di Uscita
non fosse stato sufficiente a garantire a 3i un certo ritorno sul proprio investimento in
Mosaicon, la Società aveva l’obbligo di trasferire a 3i - in azioni Mosaicon ovvero in
denaro - un importo, rapportato al capitale di Mosaicon, fino al 20%, e comunque non
superiore a Euro 60 milioni (il “Ratchet”).
A seguito della sentenza dichiarativa del fallimento di BDH, in data 11 febbraio 2010, la
Società risultava esposta al pericolo attuale di esercizio dell’Opzione Call da parte di 3i. Il
fallimento di BDH integrava infatti la fattispecie di “cambio di controllo di AP” ai sensi del Patto
Parasociale e, pertanto, 3i avrebbe potuto esercitare l’Opzione Call al valore di mercato
attuale, più basso rispetto al valore che Mosaicon potrebbe acquistare nel 2014, quando, in
base al Piano di Risanamento, la Società potrebbe dover procedere alla cessione della
partecipazione in Mosaicon al fine di rimborsare il proprio indebitamento.
Inoltre, la Procedura di Uscita e il Ratchet risultavano non convenienti per la Società e non
compatibili con gli obiettivi del Piano di Risanamento, infatti:
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 45
•
il Patto Parasociale prevedeva che 3i potesse “forzare” la vendita del 100% di
Mosaicon nell’ambito della Procedura di Uscita già a partire dal 2012 senza la
previsione di un prezzo minimo di vendita;
•
la vendita della partecipazione detenuta in Mosaicon al valore previsto nel 2014 dal
Piano di Risanamento avrebbe, con ogni probabilità, determinato l’applicazione della
clausola di Ratchet a favore di 3i fino ad un importo, rapportato al capitale sociale di
Mosaicon, pari al 20% (e comunque non superiore a Euro 60 milioni); in tal modo la
Società, benché detenesse il 51% di Mosaicon, avrebbe potuto contare sui proventi
della vendita del “solo” 31% di Mosaicon.
In data 19 febbraio 2010, la Società, i Fondi 3i e Mosaicon hanno, pertanto, sottoscritto
l’Accordo, mediante il quale è stato modificato il Patto Parasociale mediante:
•
l’abrogazione dell’Opzione Call prevista in favore di 3i;
•
l’abrogazione della clausola di Ratchet prevista in favore di 3i;
•
la previsione che la vendita della partecipazione della Società in Mosaicon su istanza
di 3i possa avvenire solo a partire dal 2014. Prima di tale data 3i potrà vendere la
propria partecipazione in Mosaicon e obbligare la Società a vendere la propria (dragalong) solamente sulla base di valori che, nell’assunto che il Piano di Risanamento
venga realizzato, sono coerenti con il piano di rimborso dell’indebitamento;
correlativamente, la Società avrà determinati diritti di covendita (tag-along) nell’ipotesi
di cessione da parte di 3i della propria partecipazione in Mosaicon.
•
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la modifica delle
partecipazioni detenute rispettivamente dalla Società e da 3i in Mosaicon, mediante la
conversione delle azioni “A” e “B” di Mosaicon detenute, rispettivamente, dalla Società
e 3i (in rappresentanza dei Fondi 3i dalla medesima gestiti) in azioni “C” e “D” secondo
rapporti di conversione differenziati, tali per cui, a partire dalla Data di Efficacia (come
di seguito definita), 3i deterrà una partecipazione pari al 64% del capitale sociale di
Mosaicon e la Società deterrà una partecipazione pari al 36% del capitale sociale di
Mosaicon.
L’Accordo era sospensivamente condizionato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni
antitrust (la “Condizione Sospensiva”). In data 18 marzo 2010, 3i ha comunicato alla Società
l’avveramento della Condizione Sospensiva, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da
parte delle autorità antitrust di Austria, Italia e Germania. Secondo quanto è stato comunicato
da 3i alla Società, l’Operazione è rilevante anche in base alla normativa antitrust greca, ai
sensi della quale tuttavia la concentrazione in esame, considerato il fatturato delle società
coinvolte, dovrà essere notificata alla competente autorità esclusivamente dopo la sua
effettiva esecuzione.
L’Operazione è stata eseguita e sarà efficace dalla data di iscrizione nel registro delle
imprese di Bologna della delibera dell’assemblea straordinaria di Mosaicon che ha approvato
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 46
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la conversione delle azioni “A” e
“B” in azioni “C” e “D” (la “Data di Efficacia”). A tale data il capitale di Mosaicon sarà detenuto
per il 64% da 3i e per il 36% dalla Società.
Come precedentemente descritto nel Paragrafo, la stipulazione dell’Accordo – e quindi, da
una parte, la modifica delle pattuizioni contenute nel Patto Parasociale e, dall’altra, la
modifica dei rapporti di partecipazione in Mosaicon da parte di 3i e la Società – è stata
considerata, tanto dai creditori finanziari, quanto dell’Esperto, elemento centrale ai fini della
sottoscrizione dell’Accordo di Ristrutturazione e dell’asseverazione del Piano di Risanamento.
Pertanto, l’Operazione rientra nel più ampio progetto della Società finalizzato alla
ristrutturazione in bonis della propria situazione finanziaria e debitoria, attraverso il
perseguimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Risanamento.
A seguito della sottoscrizione ed efficacia dell’Accordo la Società potrà, in ultima analisi,
beneficiare, nel 2014, dei proventi della vendita di una partecipazione pari al 36% di
Mosaicon (anziché del 31% risultante dall’applicazione della clausola di Ratchet). Occorre,
peraltro, considerare al riguardo che:
•
•
nel 2014 la Società potrebbe detenere una partecipazione inferiore al 36% di
Mosaicon, in conseguenza di eventuali aumenti di capitale non sottoscritti dalla
Società, ovvero per i quali sia escluso il diritto di opzione in conformità alle previsioni
dell’Accordo (quali aumenti di capitale a servizio di piani di stock option); e
l’Accordo prevede che, nel 2014, la Società possa avviare una procedura di vendita
del 100% di Mosaicon, fermo restando che i Fondi 3i avranno 30 giorni per esercitare il
diritto di acquistare le azioni di Mosaicon detenute dalla Società ad un prezzo pari al
minore tra Euro 32 milioni e il valore di mercato di tale partecipazione. In tal caso,
qualora nei successivi 9 mesi i Fondi 3i raggiungano un accordo per il trasferimento di
tutte le proprie azioni di Mosaicon ad un prezzo per azione superiore di oltre il 20%
rispetto al prezzo pagato alla Società, i Fondi 3i dovranno corrispondere alla Società
un importo per azione pari alla differenza tra il prezzo per azione percepito dai Fondi 3i
e il 120% del prezzo per azione pagato alla Società.
Infine, la Società ha in essere un finanziamento soci infruttifero e a fondo perduto, in base al
quale si è impegnata a versare a Mosaicon un importo complessivo pari a Euro 10 milioni, da
corrispondersi in sei tranches entro il 31 dicembre 2010. Alla data odierna, sono già state
versate le prime tre tranches, per un importo di Euro 5 milioni. I restanti Euro 5 milioni
dovranno essere versati con le seguenti scadenze: (i) la quarta tranche di Euro 1,5 milioni
entro il 30 aprile 2010; (ii) la quinta tranche di Euro 1,5 milioni entro il 30 settembre 2010; e
(iii) la sesta tranche di Euro 2 milioni entro il 31 dicembre 2010.
Effetti della perdita da parte della Società del controllo di Mosaicon
La Società opera attualmente, in via prevalente, nell’ambito della produzione e distribuzione
di articoli di pelletteria e, in particolare: (i) delle calzature di elevata qualità, direttamente e
tramite alcune società controllate; e (ii) di borse e accessori in pelle e tessuto attraverso il
Gruppo Mosaicon.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 47
La perdita del controllo di Mosaicon comporterà, nell’immediato, una sostanziale
focalizzazione da parte della Società nel settore dalla produzione e commercializzazione di
calzature, gli effetti del deconsolidamento sono descritti in dettaglio in un successivo
paragrafo.
Pertanto, alla data del 31 dicembre 2009 AP ha condotto il test di impairment relativo alla
partecipazione detenuta in Mosaicon considerando l’interessenza del 36% in quanto alla data
di predisposizione dei suddetti test è conosciuta la diminuzione della quota di possesso dal
51% al 36% per effetto dell’accordo sopra menzionato con il Fondo 3i rientrante nella più
ampia operazione di ristrutturazione iniziata nell’esercizio 2009. Inoltre per effetto di tale
contratto che, come sopra menzionato, prevede al verificarsi di determinati eventi, la
possibilità di alienazione della partecipazione al minor prezzo di 32 milioni di euro rispetto al
valore risultante dal test di impairment di 38,6 milioni di euro, la Società ha valorizzato tale
rischio iscrivendo un fondo di circa Euro 4,4 milioni che rappresenta l’ammontare, attualizzato
ad oggi, del minor valore di cessione dopo il 30 giugno 2014 data prevista per l’attivazione da
parte della Società della procedura di vendita della partecipazione come previsto dall’accordo
di ristrutturazione del debito. La Società e il Gruppo in ragione del valore di mercato del
gruppo Mosaicon stimato sulla base dei multipli dell’ebitda alla data del presente bilancio
stima remota nel breve termine la possibilità di vendita della partecipazione da parte del
Fondo 3i e il conseguente obbligo per AP di alienazione della propria quota a Euro 32 milioni.
Rischio di credito
Ad eccezione dei crediti vantati nei confronti di Mariella Burani Fashion Group Spa, i crediti in
essere al 31 dicembre 2009 sono prevalentemente commerciali e di importo limitato, come
emerge dalle note di commento allo stato patrimoniale della nota integrativa cui si fa rinvio.
E’ politica del gruppo vendere a clienti dopo una valutazione della loro capacità di credito e
quindi entro limiti di fido predefiniti.
Si ritiene pertanto che il rischio di credito nel suo complesso sia estremamente limitato.
Non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.
Rischio di liquidità
La Società opera per ridurre al minimo il rischio di liquidità inteso come rischio di non reperire
risorse finanziarie a condizioni economiche, necessarie per l’operatività; mantenendo un
adeguato livello di liquidità disponibile; diversificando gli strumenti di reperimento delle risorse
finanziarie; ottenendo linee di credito adeguate; monitorando attentamente le condizioni
prospettiche di liquidità, in relazione alla pianificazione della propria attività.
Tuttavia, la pesante crisi finanziaria internazionale, unitamente alla situazione in cui versa la
controllante Mariella Burani Fashion Group, potrebbe generare tensioni finanziarie anche a
livello della Società, con rischio di ripercussione anche nel breve termine sulla disponibilità di
liquidità e/o accesso al credito della Società.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 48
Il protrarsi della situazione sopra rappresentata potrebbe generare rischi sulla capacità della
Società di soddisfare i propri fabbisogni finanziari, rendendo il cash flow generato dall’attività
insufficiente.
Rischio di mercato
a) Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è originato dai finanziamenti a medio lungo termine erogati a
tasso variabile. La politica attuale, a seguito degli accordi con gli istituti di credito firmati il 19
febbraio 2010 è di rimanere nell’area del tasso variabile. Nel corso del 2009 il Gruppo ha fatto
ricorso a strumenti derivati per operazioni di copertura di rischio tassi di interesse.
b) Rischio di cambio
Al 31 dicembre 2009 non vi sono in essere significative posizioni di credito o debito esposte al
rischio di cambio.
c) Rischio di prezzo
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime, la politica del
Gruppo è di coprire il rischio, ove possibile, tramite impegni con i fornitori a medio periodo e
mantenendo un adeguato livello di stoccaggio nel magazzino.
La Società, nella sua posizione di Capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi
e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo stesso.
d) Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da diversi fattori
che compongono il quadro macro-economico, nei vari Paesi in cui il Gruppo opera. Nel corso
del 2009 i mercati finanziari si sono contraddistinti per una volatilità estremamente accentuata
con pesanti ripercussioni sulle diverse istituzioni finanziarie e sull’intero andamento
dell’economia. Il diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una
generalizzata difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori che per le imprese e ha
iniziato a determinare una carenza di liquidità che si rifletterà in definitiva sullo sviluppo
industriale di molti business nel corso dei prossimi mesi, tra i quali, non è escluso quello in cui
il Gruppo si trova ad operare.
Ove tale situazione di debolezza e di incertezza dovesse prolungarsi nel tempo, l’attività, le
strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero esserne negativamente condizionate con
conseguente impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Considerazioni in merito alla continuità aziendale
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria in cui il Gruppo opera è influenzata dai
vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l’incremento o il decremento
del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’andamento
dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime, il tasso di
disoccupazione -nei vari Paesi. A partire dal 2008 i mercati finanziari sono stati contraddistinti
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 49
da una volatilità particolarmente marcata con pesanti ripercussioni su diverse istituzioni
finanziarie e, più in generale, sull’intero andamento dell’economia. Il significativo e diffuso
deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una severa e generalizzata
difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese e ha iniziato a
determinare una carenza di liquidità che si è riflessa sullo sviluppo industriale di molti
business, tra i quali quello in cui il Gruppo opera. Tale situazione di marcata debolezza ed
incertezza si è manifestata alla fine del 2008 e si è intensificata nel corso del 2009, colpendo
particolarmente i mercati di riferimento in cui il Gruppo opera.
Nel corso degli ultimi esercizi, oltre che per finanziare il capitale circolante delle proprie
attività operative, Antichi Pellettieri ha assunto indebitamento bancario al fine di finanziare un
percorso di crescita attuato per vie esterne attraverso l’acquisizione di diverse società attive
nel settore della pelletteria, il prolungarsi e l’inasprirsi della difficile congiuntura economica
generale ed il deterioramento delle condizioni dei mercati di riferimento, sia per i consumatori
sia per le imprese, nonché della fase di instabilità dei mercati azionari e della severa e
generalizzata difficoltà nell’accesso al credito, ha comportato una crisi di liquidità ed una
situazione di tensione finanziaria.
Tale congiuntura macroeconomica ha altresì generato una profonda crisi in capo alla
controllante di AP, Mariella Burani Fashion Group S.p.A. (“MBFG” ed insieme alle società da
essa direttamente o indirettamente controllate il “Gruppo MBFG”) ed in considerazione della
visione unitaria della totalità del Gruppo MBFG da parte delle Banche Finanziatrici, già dal
maggio 2009 (momento in cui MBFG ha pubblicamente dichiarato di voler intraprendere un
processo di ristrutturazione del proprio indebitamento) alcuni Istituti di Credito hanno “limitato”
la possibilità di utilizzo delle linee commerciali in capo alle società operative acuendo di fatto
la tensione finanziaria del Gruppo.
Al fine di fronteggiare tale crisi il Consiglio di Amministrazione della Società ha posto in
essere una serie di misure che hanno portato al raggiungimento di un accordo con il ceto
bancario per di Ridefinizione dell’Indebitamento ai sensi dell’art. 67 l.f., di cui si riportano, in
sintesi, le principali linee guida già dettagliatamente descritte:
- Consolidamento delle esposizioni al 31.10.2009 relative a finanziamenti ML, linee hot
money e sconfinamenti di conto corrente in un finanziamento bullet di durata 5 anni
(maturity 31.12.2014);
- Conferma degli affidamenti relativi a linee di c/c, linee autoliquidanti e linee commerciali al 31.10.2009, committed anno per anno e confermati automaticamente per 5
esercizi (fino al 31.12.2014) in caso di rispetto dei covenant.
In considerazione che:
- sulla base dei flussi di cassa previsti dal Business Plan di Antichi Pellettieri e delle
società da essa direttamente ed indirettamente controllate, oggetto di asseverazione di
un esperto indipendente, i flussi di cassa necessari al rimborso del Finanziamento PIK
ad oggi sarebbero garantiti dalla cessione delle principali partecipazioni di Antichi
Pellettieri (i.e. Mosaicon e Baldinini) e/o dai proventi rivenienti da un eventuale
aumento di capitale in AP e/o da un eventuale recupero del finanziamento
intercompany erogato da Antichi Pellettieri alla propria controllante Mariella Burani
Fashion Group S.p.A. in liquidazione;
- i segnali di ripresa circa il quadro macroecomico in cui il Gruppo opera con particolare
riferimento ai mercati emergenti e dell’Est Europa;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 50
-
il rispetto delle linee guida del piano di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario ex
art. 67 l.f. in merito alle dismissioni di assets ed al rispetto delle performance ivi
ipotizzate;
il Consiglio di Amministrazione ritiene ragionevole attendersi che la società continuerà con la
sua esistenza operativa e, pertanto, ha predisposto il bilancio al 31 dicembre 2009 sul
presupposto della continuità aziendale.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE DEL GRUPPO ANTICHI PELLETTIERI
Il 2010 sarà un anno importante e dedicato ad ulteriori processi di razionalizzazione/
sinergizzazione delle attività del Gruppo e verso un ulteriore incremento della quota di
mercato nei paesi dell’Est Europa, del Far East e Middle East. Ogni decisione di investimento
e crescita sarà valutato con sempre maggiore oculatezza in ragione dell’attuale situazione di
crisi dei mercati internazionali. La congiuntura economica non fornisce chiavi di lettura ben
delineate per via dei possibili esiti che la crisi economico-finanziaria in atto produrrà nella
struttura economica mondiale e negli assetti dei consumi.
La cross-fertilization delle competenze retail tra le diverse realtà del Gruppo rappresenterà la
chiave del successo per sfruttare al massimo le potenzialità dei diversi brand nei differenti
mercati strategici. Il management del Gruppo è fortemente impegnato in un’opera che punta a
mantenere e consolidare quote di mercato e redditività.
Il mercato del lusso accessibile continua ad offrire molteplici opportunità per il Gruppo Antichi
Pellettieri che in vigenza dell’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento ex. Art. 67 l.f.
potranno essere sfruttate. La società sta beneficiando di una forte presenza nei mercati
emergenti, principale driver di ripresa internazionale. I primi positivi riscontri sull’andamento
della campagna vendite Autunno/Inverno 2010-2011 in corso permettono al management di
confermare le prospettive del business nel medio e lungo periodo.
Il Presidente del consiglio di amministrazione
Giovanni Burani
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 51
GRUPPO ANTICHI PELLETTIERI
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 52
Antichi Pellettieri
PROSPETTI CONSOLIDATI
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA (*)
€/000
ATTIVITA'
Al 31 dicembre 2009
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
36.106
167.717
1.664
2.503
0
19.492
note
(1)
Al 31 dicembre 2008
rideterminato (**)
(5)
34.072
235.210
1.664
2.047
0
11.858
(2)
(3)
(4)
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
0
1.021
(6)
0
5.927
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
3.513
(7)
4.656
Totale
232.016
(8)
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
71.319
79.570
11.974
2.942
4.063
0
Titoli negoziabili valutati al fair value
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
85.198
87.218
15.583
34.309
27
57
0
Cassa e disponibilità liquide
Totale
Totale attività
295.434
19.069
188.937
420.953
0
(14)
40.717
263.109
558.543
(*)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul bilancio consolidato
sono evidenziati nell’apposito schema riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella nota n. 32.
(**)
Il bilancio al 31/12/2008 è stato rideterminato in esecuzione della delibera Consob n.17244 del 24 marzo 2010, per i dettagli
si veda il paragrafo relativo allo IAS 8
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 53
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
(SEGUE)
€/000
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio Netto
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Al 31
dicembre 2009 note
Al 31 dicembre 2008
rideterminato
(15)
10.936
39.919
59.910
10.335
39.919
41.945
(79.552)
16.235
Totale
31.213
108.434
Quota di pertinenza di terzi
81.090
116.401
112.303
224.835
Utile del periodo
Patrimonio netto totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
10.487
1.381
45.059
6.099
8.211
(16)
(19)
52.788
1.680
60.610
7.106
4.990
3.508
(20)
3.918
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
85.852
2.800
143.089
0
2.164
Totale
233.905
(18)
(19)
74.744
Passività direttamente collegate ad attività non correnti
destinate alla dismissione
Totale passività
(17)
131.092
(21)
(22)
(23)
(24)
(25)
98.515
3.923
98.885
0
1.293
202.616
(26)
420.953
558.543
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 54
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (*)
€/000
CONTO ECONOMICO
Ricavi Netti
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi (perdite) derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
31 dicembre
2009
Note
Imposte
Utile (perdita) dopo le imposte
Quota di pertinenza di terzi
Risultato Netto d'esercizio
n. azioni in circolazione (senza azioni proprie)
Utile per azione
31 dicembre
2008
rideterminato
310.582
(9.995)
(124.530)
(46.015)
(144.162)
(107.560)
1.660
(7.643)
(27)
647
(30)
(555)
(337)
(30)
0
(30)
0
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
Utile (perdita) prima delle Imposte
(28)
(28)
(28)
(28)
(29)
(30)
(30)
397.709
12.765
(165.886)
(40.285)
(128.338)
(54.186)
1.855
(13.261)
(127.352)
20.160
9.818
(31)
4.257
(107.192)
14.075
(27.640)
(2.160)
(79.552)
16.235
41.539.106 43.890.402
(1,67)
0,32
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Euro/migliaia
31 dicembre
2008
rideterminato
31 dicembre
2009
Utile (perdita) netto d'esercizio
differenze
Utile (perdita) compessivo netto
(107.192)
14.075
0
0
(107.192)
14.075
attribuibile agli azionisti della capogruppo
(79.552)
16.235
attribuibile agli azionisti terzi
(27.640)
(2.160)
(*)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul bilancio consolidato
sono evidenziati nell’apposito schema riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella nota n. 32.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 55
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (*)
Euro/migliaia
31/12/2008
rideterminato
31-dic-09
1 - Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
15.603
(7.568)
2 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti e svalutazioni
Variazione netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari netti
(Plusvalenze) da alienazioni immobilizzazioni
(127.353)
9.818
107.560
54.186
960
2.883
5.336
11.960
0
(45.754)
(13.497)
33.093
Variazione netta del capitale circolante
61
(36.347)
TOTALE
61
(36.347)
- immobilizzazioni immateriali
(3.423)
(1.563)
- immobilizzazioni materiali
(6.766)
(3.895)
(722)
46.689
(10.911)
41.231
(8.986)
42.975
TOTALE
3 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- attività finanziarie
TOTALE
4 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve in AP per iassatura - utili/perdite us az proprie (1)
Incassi per aumento di capitale
0
0
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
13.482
27.977
Oneri finanziari netti
(5.336)
(11.960)
Dividendi erogati
(1.254)
(6.395)
Variazione area di consolidamento (2)
12.773
(67.403)
10.679
(14.806)
TOTALE
5 - Flusso di liquidità netto dell'esercizio
6 - Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
(13.668)
23.171
1.935
15.603
(*)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul bilancio consolidato
sono evidenziati nell’apposito schema riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella nota n. 32.
Note al rendiconto finanziario consolidato:
(1)
La voce accoglie gli effetti relativi al Patrimonio di terzi derivanti dall’acquisto del 20% della Enrico Mandelli
S.p.A. operato dalla Capogruppo, dal deconsolidamento della SLG S.p.A. e dalla vendita della GFM S.p.A.,
nonché le variazioni della riserva per azioni proprie in portafoglio con i relativi utili/perdite realizzati dalla
negoziazione delle stesse.
(2)
La voce accoglie le variazioni delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, derivanti dalla modifica
del perimetro di consolidamento. L’importo che emerge al 31.12.2009 si riferisce al deconsolidamento della SLG
S.p.A., della Mandelli e della GFM ed al consolidamento della neo costituti tra APB U.S.A.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 56
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Euro/migliaia
Saldi al
31/12/2007
Capitale
sociale
Sovrapp.
azioni
Riserva
legale
Versamento
Soci
c/capitale
11.352
39.919
477
5.051
Riserva
Straordinari
a
capogruppo
Altre
Riserve
e utili
indivisi
4.511
42.782
Azioni
proprie
Utile(perdite
) di terzi
8.032
121.613
44.534
0
67.445
Riclassifiche
Azioni
proprie
0
Riclassifiche
Azioni
proprie (b)
Incr / decrem
(c)
Dividendi
distribuiti
Destinazione
risultato
Saldi al
31/12/2009
(3.595)
16.235
10.335
39.919
2.275
5.051
3.306
13.236
2.872
52.423 (20.676)
12.640
(2.160)
39.919
2.275
5.051
40.888
19.470
(7.774)
0
0
(20.874)
(2.160)
10.480
(1.450)
(6.395)
8.032
(8.032)
0
0
16.235
108.434
118.561
(2.160)
116.401
224.835
(6.417)
(6.417)
13.503
13.503
(90.724)
(27.640)
(1.254)
10.936
67.445
0
0
(79.552)
38.016 (21.781)
174.179
67.445
(18.340)
12.902
(11.172)
52.566
(1.450)
(6.417)
601
Patrimoni
o Netto
Totale
(4.945)
(4.945)
1.798
Patrimoni
o netto di
terzi
(20.874)
(19.857)
Incr / decrem
Dividendi
distribuiti
Destinazione
risultato
Saldi al
31/12/2008
rideterminato
Variaz. Area
(a)
18.340
Capital
ee
Riserve
di terzi
Variaz. Area
(1.017)
(819)
Risultato
d'esercizio
Patrimoni
o Netto di
gruppo
(27.640)
(118.364)
(1.254)
(1.254)
(16.235)
0
(2.160)
2.160
0
(79.552)
31.213
108.730
(27.640)
81.090
Note al prospetto della variazione del Patrimonio netto al 31 dicembre 2009:
a)
Questa voce si riferisce alle variazioni di perimetro di consolidamento legate al deconsolidamento della
società SLG S.p.A. della società GFM Industria S.p.A., al riacquisto del 20% della Società Enrico Mandelli
S.p.A. e del 12% della Società Leather Apparel S.r.l.
(b)
Le azioni proprie al 31 dicembre 2009 ammontano ad Euro 8.213 migliaia e sono costituite da n. 1.753.840
azioni ordinarie, allocate per il loro valore nominale (25 centesimi cadauna) a riduzione del capitale sociale e
per il restante valore, ad apposita riserva posta in riduzione del patrimonio.
(c)
Questa voce include le variazioni al patrimonio netto derivanti dagli utili e dalle perdite realizzate nella
negoziazione delle azioni proprie.
112.303
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 57
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA Ai
sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Al 31
Dicembre
ATTIVITA'
2009
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
Totale
note
36.106
167.717
1.664
2.503
0
19.492
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Totale
Totale attività
(3)
(4)
(5)
3.513
(7)
868
232.016
0
5.927
5.923
4.656
917
295.434
(8)
71.319
79.570
11.974
2.942
4.063
(9)
(10)
3.418
(11)
(12)
(13)
0
0
19.069
Cassa e disponibilità liquide
(2)
(6)
Al 31
Di cui parti
Dicembre
correlate (cfr
n. 32)
2008
rideterminato
34.072
235.210
1.664
2.047
0
11.858
(1)
0
1.021
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Di cui parti
correlate (cfr
n. 32)
2.810
4.054
85.198
87.218
15.583
34.309
27
57
0
(14)
40.717
188.937
263.109
420.953
558.543
6.107
30.968
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 58
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
(SEGUE)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio Netto
Capitale emesso
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Al 31
dicembre
2009
note
Di cui parti
correlate
(cfr n. 32)
Al 31
dicembre
2008
rideterminato
(15)
10.936
39.919
59.910
10.335
39.919
41.945
(79.552)
16.235
Totale
31.213
108.434
Quota di pertinenza di terzi
81.090
116.401
112.303
224.835
Utile del periodo
Patrimonio netto totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale
10.487
1.381
45.059
6.099
8.211
(16)
3.508
(20)
(17)
(18)
(19)
(19)
2.430
74.744
52.788
1.680
60.610
7.106
4.990
978
3.918
3.224
131.092
85.852
2.800
143.089
(21)
0
(24)
0
2.164
(25)
1.293
805
(22)
(23)
233.905
Passività direttamente collegate ad attività non
correnti destinate alla dismissione
Totale Passività
Di cui parti
correlate
(cfr n. 32)
2.947
98.515
3.923
98.885
202.616
(26)
420.953
558.543
4.776
1.043
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 59
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Ai sensi della Delibera Consob n.
15519 del 27 luglio 2006
31
dicembre
2009
310.582
(9.995)
(124.530)
(46.015)
(144.162)
(107.560)
CONTO ECONOMICO
Ricavi Netti
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Note
Di cui
Di cui
parti
parti
correlate 31 dicembre correlate
2008
(cfr n.
(cfr n.
rideterminato
32)
32)
6.455
(27)
(28)
(1.108)
(28)
(28)
(3.400)
(28)
(29)
1.660
(7.643)
647
712
(30)
(30)
(30)
0
(30)
(127.352)
9.818
20.160
Imposte
4.257
(31)
(107.192)
14.075
Quota di pertinenza di terzi
(27.640)
(2.160)
Risultato Netto d'esercizio
(79.552)
16.235
41.539.106 43.890.402
(2,58)
0,32
Utile dopo le imposte
Utile / (Perdita) per azione
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
CONSOLiDATO
31
dicembre
2009
31 dicembre
2008
rideterminato
Utile (perdita) netto d'esercizio
differenze
(107.192)
0
14.075
0
Utile (perdita) complessivo netto
(107.192)
14.075
(79.552)
(27.640)
16.235
(2.160)
attribuibile agli azionisti della capogruppo
attribuibile agli azionisti terzi
423
(3.050)
0
0
Utile prima delle Imposte
(3.930)
(30)
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
n. azioni in circolazione
(979)
1.855
(13.261)
(555)
(337)
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
6.076
397.709
12.765
(165.886)
(40.285)
(128.338)
(54.186)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 60
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
Di cui parti
correlate
31-dic-09
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
15.603
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti e svalutazioni
Variazione netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari netti
(Plusvalenze) da alienazioni immobilizzazioni
TOTALE
(127.353)
107.560
960
5.336
(712)
0
(13.497)
Variazione netta del capitale circolante
61
TOTALE
61
365
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni immateriali
(3.423)
- immobilizzazioni materiali
(6.766)
- attività finanziarie
TOTALE
(722)
(10.911)
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve in AP per iassatura - utili/perdite us az proprie (1)
Incassi per aumento di capitale
(8.986)
0
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
13.482
(2.327)
Oneri finanziari netti
(5.336)
712
Dividendi erogati
(1.254)
Variazione area di consolidamento (2)
12.773
TOTALE
10.679
Flusso di liquidità netto dell'esercizio
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
(13.668)
1.935
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 61
Antichi Pellettieri
NOTE ILLUSTRATIVE
CRITERI DI VALUTAZIONE E DI CONSOLIDAMENTO
Attività del gruppo
Il Gruppo Antichi Pellettieri, tramite la Capogruppo e le società controllate (di seguito
denominate anche Gruppo), produce e distribuisce a livello mondiale collezioni di calzature,
borse ed accessori, di “lusso accessibile” nonché abbigliamento con marchi propri ed in
licenza per rinomati stilisti internazionali. Le operazioni di produzione sono effettuate in parte
internamente ed in parte utilizzando fornitori di servizi esterni al gruppo e la
commercializzazione è realizzata mediante un’articolata rete commerciale in Italia ed
all’estero rappresentata da negozi di proprietà ed in gestione di terzi.
Criteri di redazione del bilancio consolidato e principi contabili adottati:
In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002,a partire dal bilancio
redatto per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, il Gruppo ha adottato i Principi Contabili
Internazionali IAS/IFRS emessi dallo IASB ed omologati dall’Unione Europea.
Il bilancio consolidato 2009 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali
(“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati
dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n.
38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e
tutte
le
interpretazioni
dell’International
Financial
Reporting
Interpretations
Committee(“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee
(“SIC”).
Principi contabili significativi
Attività immateriali
Le Attività immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica,
sottoposte al controllo dell’impresa ed in grado di far affluire al Gruppo benefici economici
futuri. Le attività immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di
aggregazioni d’imprese corrisponde al fair value), determinato normalmente come il prezzo
pagato per l’acquisizione inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di
preparazione, o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di
spese sostenute per le attività internamente generate.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo al
netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore secondo quanto
previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per attività immateriali successivamente
all’acquisto, sono capitalizzati solo nella misura in cui incrementano i benefici economici futuri
dell’attività specifica a cui si riferiscono; tutti gli altri costi sono imputati a conto economico
nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Attività immateriali a vita utile definita
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 62
Per le attività immateriali a vita utile definita, per la maggior parte marchi, si è provveduto ad
ammortizzare sistematicamente a quote costanti il valore loro riconducibile lungo il periodo
della durata economica stimata (40 anni), a partire dal momento in cui il bene è disponibile
per l’utilizzo. La recuperabilità del valore contabile residuo iscritto a Bilancio viene verificata
attraverso l’impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore. In tale
categoria di beni sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione del software, per la parte che
non costituisce componente integrante dell’hardware, nel qual caso la spesa invece è portata
a diretto incremento dello stesso. I costi per il software sono ammortizzati di norma in un
periodo non superiore a 3 anni. Gli amministratori rivedono la stima della vita utile
dell’immobilizzazione immateriale ad ogni chiusura di esercizio.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell’ingegno
Concessioni e licenze
Marchi
Altre immobilizzazioni
Anni
3
20
40
5
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita non sono soggette al processo di ammortamento,
ma vengono almeno annualmente (o comunque ogni volta in cui vi siano indicazioni che il
bene possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, applicando il
citato IAS 36.
Nella voce Avviamento è classificata la differenza tra il prezzo d’acquisto delle partecipazioni
e il fair value delle attività nette identificabili delle partecipate alla data di acquisizione (IFRS
3).
Immobilizzazioni materiali
Le Immobilizzazioni materiali sono originariamente iscritte al costo di acquisto comprensivo
degli eventuali oneri accessori di diretta attribuzione; non esistono immobilizzazioni risultanti
da costruzioni in economia.
Successivamente alla prima rilevazione tali beni sono iscritti al costo rettificato degli
ammortamenti cumulati e delle relative perdite di valore. Trova deroga a questo principio
generale, la valutazione dei terreni e dei fabbricati per i quali il valore di carico è stato
allineato al valore risultante dall’ultima perizia disponibile in modo da rendere questa
valutazione più vicina ai valori correnti degli stessi. Inoltre, i terreni non sono assoggettati ad
ammortamento.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
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Categoria
Fabbricati destinati all'industria
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altre immobilizzazioni
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 63
Anni
33
6-8
4
4-8
Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio e
qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore
determinata in base all’applicazione dello IAS 36 (si rimanda a tal proposito al paragrafo
“Perdite durevoli di valore”), l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se in
esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene
ripristinato. I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a
conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si
riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al
valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del
corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla
base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili. Nel caso di operazioni di
vendita con retrolocazione in cui questa si concretizza in un leasing finanziario, qualsiasi
plusvalenza derivante dalla vendita con retrolocazione viene differita ed attribuita per
competenza; sono inoltre fornite specifiche indicazioni quando l’operazione si concretizza in
un leasing operativo.
Perdite durevoli di valore
I valori contabili delle attività materiali ed immateriali del Gruppo sono oggetto di valutazione
ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni od esterni all’impresa che indichino la
possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite come Unità
Generatrici di Cassa o CGU).
Nel caso dell’avviamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle
immobilizzazioni immateriali non in uso, l’impairment test deve essere effettuato almeno
annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano segnali di possibile perdita di valore.
L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della CGU con il
valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il “fair value” (al netto degli eventuali
oneri di vendita) e valore d’uso. Quest’ultimo è a sua volta calcolato attualizzando i flussi di
cassa netti che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla CGU. Se la differenza tra
valore di libro e valore recuperabile è negativa, l’attività o CGU viene svalutata di
conseguenza.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza
svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di
valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
Investimenti immobiliari
Secondo quanto consentito dallo IAS 40, i terreni ed i fabbricati non strumentali e posseduti al
fine di conseguire canoni di locazione sono contabilizzati in base al valore corrente,
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 64
rappresentato da un valore di mercato determinato periodicamente da esperti esterni.
Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando
l’investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici
futuri dalla sua eventuale cessione.
Attività finanziarie
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate inizialmente al costo, che è pari al corrispettivo
versato inclusi i costi dell’operazione (quali onorari di consulenti, bolli e pagamenti imposti da
organi di controllo).
La classificazione delle attività finanziarie ne determina la valutazione successiva, che è la
seguente:
- attività finanziarie detenute per la negoziazione: sono contabilizzate secondo il criterio del
“fair value”, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile, nel qual
caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore. Gli utili e le
perdite afferenti a tali attività sono imputati al conto economico;
- investimenti detenuti fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari: sono
contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere
le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a tale tipo di attività sono rilevati a
conto economico nel momento in cui l’investimento viene rimosso a scadenza o al
manifestarsi di una perdita durevole di valore;
- attività finanziarie disponibili per la vendita: sono contabilizzate in base al criterio del “fair
value”, e gli utili e le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio
netto. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse sono
valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore.
Se non è più appropriato classificare un investimento come “posseduto sino alla scadenza”,
in seguito ad un cambiamento di volontà o della capacità di mantenimento dello stesso sino
alla scadenza, esso deve essere riclassificato come “disponibile per la vendita” e rimisurato al
“fair value”. La differenza tra il suo valore contabile e il “fair value” rimane nel patrimonio netto
fino a quando l’attività finanziaria è venduta o diversamente alienata, nel qual caso essa deve
essere rilevata a conto economico.
Le partecipazioni in società controllate non consolidate integralmente, in quanto non ancora
operative o in liquidazione alla data di bilancio sono valutate al costo in considerazione che la
valutazione al patrimonio netto non evidenzia scostamenti significativi rispetto al costo. Le
partecipazioni in società collegate sono valutate al patrimonio netto. Le partecipazioni in altre
imprese, con quota di possesso inferiore al 20%, sono valutate secondo il metodo del costo
eventualmente ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario è ripristinato negli
esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione,
determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di
mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal
presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia
degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 65
costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di
produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. La svalutazione delle
rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. Le
scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di
realizzo. Qualora in un successivo esercizio venissero meno i motivi della svalutazione, si
procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti commerciali
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto
delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente
esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite
inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente
implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce
include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, la cui
entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve
termine e caratterizzate da una elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un
importo noto e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. I mezzi
equivalenti sono per lo più temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti
finanziari prontamente liquidabili (data di scadenza del titolo al momento dell’acquisto
inferiore ai tre mesi).
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti vengono contabilizzati solo quando si è in presenza di un’obbligazione
corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati, ed è
probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione, e l’ammontare
della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare contabilizzato come
accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare completamente
l’obbligazione corrente, attualizzata utilizzando un tasso ante imposte che riflette la
valutazione corrente di mercato del valore temporale del denaro.
Eventuali accantonamenti per costi di ristrutturazione vengono rilevati quando il Gruppo abbia
formalizzato un piano dettagliato di ristrutturazione e lo abbia comunicato alle parti
interessate.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione siano superiori
ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dagli stessi contratti, l’obbligazione
contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata come un accantonamento ad un fondo.
Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi
finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da
riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici
connessi alla passività.
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Bilancio al 31.12.2009 - pag. 66
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Fino alla data del 31 dicembre 2006 il fondo per trattamento di fine rapporto (cosiddetto TFR)
era assimilato ai piani a benefici definiti e rientrava pertanto nell’ambito dello IAS 19 (Benefici
ai dipendenti). L’importo iscritto in bilancio era oggetto di un calcolo attuariale secondo il
metodo della proiezione dell’unità di credito, utilizzando per l’attualizzazione un tasso di
interesse che rifletteva il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza
coerente con quella attesa dell’obbligazione. Il calcolo riguardava il TFR già maturato per
servizi lavorativi già prestati ed incorporava ipotesi sui futuri incrementi salariali.
Gli utili e le perdite attuariali venivano contabilizzati a conto economico nel periodo in cui
erano rilevati.
La disciplina di tale fondo è stata però modificata dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006
(“Legge finanziaria 2007”) e dai successivi Decreti e Regolamenti, emanati nel corso del
2007. A seguito di queste modifiche, in particolar modo per le aziende che contano almeno
50 dipendenti, l’istituto del TFR è ora da considerarsi un piano a benefici definiti
esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1^ gennaio 2007 e non ancora
liquidate alla data di redazione del bilancio. Le quote maturate successivamente a tale data
sono assimilabili ad un piano a contribuzione definita.
Si precisa che il Gruppo ha già rilevato alla data del 31 dicembre 2007 gli effetti contabili
derivanti dalle modifiche apportate alla regolamentazione del Fondo trattamento di fine
rapporto.
In particolare il Gruppo ha già provveduto alla rideterminazione puntuale del fondo maturato
ed al conseguente riallineamento. Gli effetti contabili derivanti dal cambiamento di principi
sono stati descritti oltre, alla nota n.17 al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2007,cui
si rimanda.
Debiti commerciali
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria incluse nei debiti a medio e
lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie vengono contabilizzate in base al “fair value”, al netto dei costi di
transazione e successivamente contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera vengono contabilizzate al cambio
al momento in cui vengono poste in essere. Le differenze cambio realizzate nel periodo
vengono imputate al conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad
operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione
è compiuta. A fine esercizio i crediti ed i debiti in valuta estera sono iscritti al tasso di cambio
a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al
conto economico.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 67
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di
acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell’eventuale
differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le
passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l’estinzione di
tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di interesse e in
minima parte nei tassi di cambio. I rischi su tassi di interesse derivano da prestiti bancari, in
particolare dai finanziamenti a medio lungo termine erogati a tasso variabile.
La politica attuale è di rimanere nell’area del tasso variabile, monitorando l’inclinazione delle
curve dei tassi di interesse.
La parte del debito a breve termine essendo collegata al funzionamento del capitale
circolante non rappresenta un rischio di tasso d’interesse.
Il Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono
inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.
Gli strumenti di copertura del fair value di specifiche attività e passività (fair value hedge)
sono iscritti fra le attività (passività); il derivato e il relativo sottostante sono valutati al fair
value e le rispettive variazioni di valore (che tendono in linea generale a controbilanciarsi)
sono contabilizzate al conto economico.
Gli strumenti di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge) sono iscritti fra le attività
(passività); il derivato è valutato al fair value e le variazioni di valore sono contabilizzate, per
la componente di copertura efficace, direttamente in una riserva del patrimonio netto che
viene rilasciata a conto economico negli esercizi nei quali si manifestano i flussi finanziari del
sottostante.
Gli strumenti derivati per la gestione dei rischi di tasso e di cambio che non presentino i
requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono iscritti nello stato
patrimoniale tra le attività/passività finanziarie e le variazioni di valore sono imputate a conto
economico.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle
imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.
I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi significativi ed i
vantaggi connessi alla proprietà del bene e l’incasso del relativo credito è ragionevolmente
certo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 68
I ricavi derivanti dalle vendite dei negozi in gestione diretta sono rilevati quando il cliente
effettua il pagamento.
I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di
completamento dell’operazione alla data del bilancio. I ricavi sono contabilizzati nell’esercizio
contabile in cui il servizio è reso, in base al metodo della percentuale di completamento.
Qualora i risultati delle prestazione non possano essere attendibilmente stimati i ricavi sono
rilevati solo nella misura in cui i costi relativi saranno recuperabili. La contabilizzazione dei
ricavi con questo metodo permette di fornire adeguate informazioni circa l’attività prestata e i
risultati economici ottenuti durante l’esercizio.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza
temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si
riferiscono.
Le royalties sono contabilizzate per competenza secondo la sostanza degli accordi
contrattuali.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione
che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
In particolare, le spese sostenute per la produzione delle campagne pubblicitarie sono
imputate a conto economico nell’esercizio della loro diffusione mentre le altre spese di
pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenute. I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono
correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e pertanto imputati a conto
economico in proporzione ai ricavi realizzati.
Imposte
L’onere per imposte sul reddito di competenza dell’esercizio è determinato in base alla
normativa vigente. Le imposte sul reddito sono generalmente rilevate nel conto economico,
salvo quando sono relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto,
nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sul
reddito esposte nel conto economico includono imposte correnti e differite.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono
incluse tra gli Oneri operativi.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della
passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio d’esercizio, ad
eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente.
Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a
nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul
reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 69
compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede
saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi
nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte
In data 18 giugno 2007 la società Antichi Pellettieri S.p.A. e le sue controllate hanno rinnovato
per un triennio, salvo ulteriori rinnovi, l’adesione al consolidato fiscale nazionale, ai sensi degli
articoli 116 e seguenti del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Le società controllate che aderiscono al consolidato fiscale nazionale alla data di chiusura
dell’esercizio sono le seguenti:
Baldinini S.r.l., Biasia Francesco S.p.A. e Leather Apparel S.r.l.
Antichi Pellettieri S.p.A. in qualità di società consolidante, determina un’unica base imponibile
per il Gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, versa l’importo che
scaturisce dalla liquidazione di Gruppo, ovvero detiene il credito nei confronti dell’Erario,
beneficiando in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in
un’unica dichiarazione.
Ogni società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il
reddito fiscale; Antichi Pellettieri S.p.A. rileva un credito nei loro confronti pari all’IRES da
versare; di converso iscrive un debito nei confronti delle società che hanno apportato perdite
fiscali, pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo,
secondo il regolamento in uso tra le società aderenti al consolidato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in un’apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Il valore
di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle vendite successive sono rilevati come
movimenti di patrimonio netto.
Utile (Perdite) per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della
Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della
Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di
tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio eventuali piani di stock
option ai dipendenti).
Strumenti finanziari
Anche nel corso del 2009 il Gruppo tramite la propria controllata Mandarina Duck, ha fatto
ricorso a strumenti derivati. La società controllata ha in essere contratti derivati stipulati al fine
di ridurre il rischio tassi di interesse e contratti di acquisto di valuta a termine per ridurre il
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 70
rischio valuta sugli acquisti in dollari statunitensi. Tutti i dettagli sono forniti di seguito, alla
sezione “Gestione dei rischi finanziari”.
Modifiche ai Principi e interpretazioni effettivi al 31 dicembre 2009
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni – Condizioni di maturazione ed annullamento
Il principio è stato modificato al fine di precisare la definizione delle condizioni di maturazione
e prescrivere il trattamento contabile in caso di un premio effettivamente cancellato in seguito
al mancato conseguimento di una condizione di non maturazione. L’adozione di questa
modifica non ha impatto sulla posizione finanziaria o sulla performance del Gruppo.
IFRS 7 Strumenti finanziari: Informativa
Il principio emendato richiede una disclosure addizionale in merito alla valutazione del fair
value e del rischio di liquidità. Le valutazioni del fair value devono evidenziare un’informativa
integrativa sulle fonti degli input utilizzando una gerarchia a 3 Livelli per ogni classe di
strumento finanziario. In aggiunta, è richiesta una riconciliazione tra valore iniziale e valore
finale della valutazione del fair value per il 3° livello, come anche per le misurazioni di
trasferimenti significativi del fair value tra 1° e 2° livello. Inoltre, gli emendamenti esplicitano
quanto è richiesto in merito all’informativa sul rischio di liquidità. L’adozione di tale principio
non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della valutazione e rilevazione delle poste
di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato nelle note.
IAS 1 Aggiornamento Presentazione dei bilanci
Il principio rivisto e corretto separa le variazioni del patrimonio netto che intervengono nel
capitale proprio e nel capitale di terzi. Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto include
soltanto i dettagli delle transazioni effettuate su capitale proprio, le variazioni del capitale di
terzi sono presentate in una singola linea. In aggiunta, il principio introduce il prospetto di
conto economico complessivo: questo deve presentare tutte le voci di costo e ricavo
riconosciuti, o in un singolo prospetto, o in due prospetti collegati.
IAS 23 Oneri finanziari (Rivisto)
Il principio è stato rivisto per chiedere la capitalizzazione degli oneri finanziari riferiti ad asset
qualificanti ed il Gruppo ha conseguentemente emendato la sua procedura di
contabilizzazione. In conformità con quanto richiesto in fase di transizione del principio,
questo verrà recepito in un’ottica prospettica. Quindi, gli oneri finanziari verranno capitalizzati
ad incremento di asset qualificati a fronte dei quali il Gruppo ha iniziato l’investimento, ha
sostenuto gli oneri finanziari oppure per cui sono iniziate le attività necessarie alla
preparazione del bene per il suo uso specifico o per la vendita a partire dal 1 Gennaio 2009.
Non sono stati tuttavia rilevati effetti contabili significativi nell’esercizio 2009 in conseguenza
dell’adozione del principio.
IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari:
la modifica deve essere applicata dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettico e stabilisce che
le imprese il cui business caratteristico è il renting devono riclassificare nel magazzino i beni
che cessano di essere locati e sono destinati alla vendita e, conseguentemente, i corrispettivi
derivanti dalla loro cessione devono essere riconosciuti come ricavi. I corrispettivi pagati per
costruire o acquistare beni da locare ad altri, nonché i corrispettivi incassati dalla successiva
vendita di tali beni costituiscono, ai fini del rendiconto finanziario, flussi di cassa derivanti
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 71
dalle attività operative (e non dalle attività di investimento). L’adozione di tale modifica non ha
prodotto alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio per il Gruppo.
IAS 19 – Benefici ai dipendenti:
l’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2009 in modo prospettico alle variazioni
nei benefici intervenute successivamente a tale data e chiarisce la definizione di
costo/provento relativo alle prestazioni di lavoro passate e stabilisce che in caso di riduzione
di un piano, l’effetto da imputarsi immediatamente a conto economico deve comprendere solo
la riduzione di benefici relativamente a periodi futuri, mentre l’effetto derivante da eventuali
riduzioni legato a periodi di servizio passati deve essere considerato un costo negativo
relativo alle prestazioni di lavoro passate. Il Board, inoltre, ha rielaborato la definizione di
benefici a breve termine e di benefici a lungo termine e ha modificato la definizione di
rendimento delle attività, stabilendo che questa voce deve essere esposta al netto di
eventuali oneri di amministrazione che non siano già inclusi nel valore dell’obbligazione.
Il riferimento alla rilevazione di passività potenziali è stato eliminato per assicurare coerenza
con lo IAS 37. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è stato rilevato a seguito
dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
IAS 20 (Amendment) – Contabilizzazione e informativa dei contributi pubblici:
la modifica, che deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2009, stabilisce
che i benefici derivanti da prestiti dello stato concessi ad un tasso di interesse inferiore a
quello di mercato devono essere trattati come contributi pubblici e quindi seguire le regole di
riconoscimento stabilite dallo IAS 20. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è
stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate:
la modifica, che deve essere applicata (anche solo prospetticamente) dal 1° gennaio 2009,
stabilisce che nel caso di partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto,
un’eventuale perdita di valore non deve essere allocata alle singole attività (e in particolare
all’eventuale goodwill) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore
della partecipata nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo
ripristino di valore, tale ripristino deve essere riconosciuto integralmente. In accordo con le
regole di transizione previste dall’Improvement il Gruppo ha deciso di applicare tale
emendamento in modo prospettico ai ripristini di valore effettuati dal 1° gennaio 2009, tuttavia
nessun effetto contabile è derivato dall’adozione di tale nuovo principio perché nel corso del
1° semestre del 2009 il Gruppo non ha rilevato alcun ripristino di valore di goodwill inclusi nel
valore di carico delle partecipazioni.
IAS 38 – Attività immateriali: la modifica deve essere applicata dal 1° gennaio 2009 in modo
retrospettico e stabilisce il riconoscimento a conto economico dei costi promozionali e di
pubblicità. Inoltre, stabilisce che nel caso in cui l’impresa sostenga oneri aventi benefici
economici futuri senza l’iscrizione di attività immateriali, questi devono essere imputati a
conto economico nel momento in cui l’impresa stessa ha il diritto di accedere al bene, se si
tratta di acquisto di beni, o in cui il servizio è reso, se si tratta di acquisto di servizi. Inoltre, il
principio è stato modificato per consentire alle imprese di adottare il metodo delle unità
prodotte per determinare l’ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita. Alla
data di emissione del presente bilancio. Tale emendamento è stato applicato dal Gruppo in
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 72
modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009, tuttavia, la sua adozione non ha comportato la
rilevazione di nessun effetto contabile perché già prima dell’applicazione dell’emendamento
tali tipologie di oneri erano riconosciuti a conto economico secondo le modalità previste da
tale emendamento. Inoltre, per quanto riguarda la possibilità di adottare il metodo delle unità
prodotte quale criterio di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita, si
segnala che il Gruppo ammortizza tali attività utilizzando il metodo a quote costanti.
IAS 32 Strumenti Finanziari: Presentazione e IAS 1 Presentazione del Bilancio – Strumenti
con opzioni a vendere e obbligazioni che insorgono in sede di liquidazione
Queste modifiche allo IAS 32 ed allo IAS 1 sono state emanate nel febbraio 2008 ed entrano
in vigore per esercizi che iniziano il 1 gennaio 2009 o successivamente a tale data. Le
modifiche del principio prevedono una eccezione, con ambito di applicazione molto limitato,
che consente di classificare opzioni a vendere e strumenti simili come strumenti di capitale se
soddisfano specifici requisiti. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è stato
rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
IAS 36 – Perdite di valore di attività:
la modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio 2009, prevede che siano fornite
informazioni aggiuntive nel caso in cui la società determini il valore recuperabile delle cash
generating unit utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa.
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione:
l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettico,
chiarisce come deve essere calcolato il nuovo tasso di rendimento effettivo di uno strumento
finanziario al termine di una relazione di copertura del fair value; chiarisce, inoltre, che il
divieto di riclassificare nella categoria degli strumenti finanziari con adeguamento del fair
value a conto economico non deve essere applicato agli strumenti finanziari derivati che non
possono più essere qualificati come di copertura o che invece diventano di copertura. Infine,
per evitare conflitti con il nuovo IFRS 8 – Segmenti operativi, elimina i riferimenti alla
designazione di uno strumento di copertura di settore. Si segnala che nessun effetto contabile
significativo è stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre
2009.
Improvement allo IAS 29 – Informazioni contabili in economie iperinflazionate:
la precedente versione del principio non rifletteva il fatto che alcune attività o passività
potrebbero essere valutate in bilancio sulla base del valore corrente anziché del costo storico.
La modifica, introdotta per prendere in considerazione tale eventualità, deve essere applicata
dal 1° gennaio 2009 in modo prospettico.
IAS 40 (Amendment),
È stato ridefinito l’ambito di applicazione in modo che le immobilizzazioni in fase di
costruzione o sviluppo per essere successivamente detenute come investimenti immobiliari
sono classificate come investimenti immobiliari.
Se il valore equo non può essere determinato in modo attendibile, l’investimento in fase di
costruzione sarà misurato al costo fino al momento in cui un valore equo può essere
determinato o fino al completamento della costruzione.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 73
Inoltre, si è chiarito che il fair value dell’investimento immobiliare detenuto tramite un leasing
riflette i flussi finanziari previsti (inclusi il canone potenziale di affitto che si prevede diventi
esigibile). Conseguentemente, se una valutazione ottenuta per un immobile è al netto di tutti i
pagamenti previsti, sarà necessario riaggiungere le eventuali passività contabilizzate derivanti
dal leasing per arrivare al fair value (valore equo) dell’investimento immobiliare per fini
contabili.
Infine, sono state riviste le condizioni per una modifica volontaria delle politiche contabili per
essere coerenti con lo IAS 8. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è stato
rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela.
Questa interpretazione richiede la contabilizzazione come componente separato rispetto alla
relativa transazione di vendita dei premi fedeltà riconosciuti ai clienti. Una parte del fair value
del corrispettivo di vendita deve essere allocata ai punti fedeltà e differita. Questa viene
successivamente riconosciuta come un ricavo nel periodo temporale in cui avviene il riscatto
dei punti. Tale interpretazione disciplina una fattispecie non presente all’interno del Gruppo e,
pertanto, non ha effetti.
IFRIC 15
Contratti per la costruzione di beni immobili. L’IFRIC 15 è stato emanato nel luglio 2008 ed è
efficace per esercizi che hanno inizio il 1 gennaio 2009 o successivamente a tale data.
L’interpretazione deve essere applicata retrospettivamente. Chiarisce quando e come i ricavi
correlati ed i costi connessi derivanti dalla vendita di proprietà immobiliari dovrebbero essere
rilevati se un accordo tra costruttore ed acquirente è stato raggiunto prima che la costruzione
sia completata. Inoltre, l’interpretazione fornisce indicazioni sul come determinare se un
accordo rientra nell’ambito di applicazione dello IAS 11 o dello IAS 18. Tale interpretazione
disciplina una fattispecie non presente all’interno del Gruppo e, pertanto, non ha effetti.
In data 3 luglio 2008 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 16 – Copertura di una
partecipazione in un’impresa estera, con cui è stata eliminata la possibilità di applicare
l’hedge accounting per le operazioni di copertura delle differenze cambio originate tra valuta
funzionale della partecipata estera e valuta di presentazione del bilancio consolidato.
L’interpretazione chiarisce, inoltre, che, nel caso di operazioni di copertura di una
partecipazione in un’impresa estera, lo strumento di copertura può essere detenuto da ogni
società facente parte del gruppo e che, in caso di cessione della partecipazione, per la
determinazione del valore da riclassificare dal patrimonio netto a conto economico deve
essere applicato lo IAS 21 – Effetti della conversione in valuta. L’interpretazione deve essere
applicata dal 1° gennaio 2009. Tale interpretazione disciplina una fattispecie non presente
all’interno del Gruppo e, pertanto, non ha effetti.
.
Principi, modifiche e interpretazioni che non sono ancora effettivi e che non sono stati
applicati anticipatamente dal gruppo
In data 10 gennaio 2008 lo IASB ha emesso una versione aggiornata dell’IFRS 3 –
Aggregazioni aziendali, ed ha emendato lo IAS 27 – Bilancio consolidato e separato. Le
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 74
principali modifiche apportate all’IFRS 3 riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare le
singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva, nel
caso di acquisizione per gradi di società controllate. Il goodwill in tali casi sarà determinato
come differenziale tra il valore delle partecipazioni immediatamente prima dell’acquisizione, il
corrispettivo della transazione ed il valore delle attività nette acquisite. Inoltre, nel caso in cui
la società non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di patrimonio netto di
competenza di terzi può essere valutata sia al fair value, sia utilizzando il metodo già previsto
in precedenza dall’IFRS 3. La versione rivista del principio prevede, inoltre, l’imputazione a
conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data
di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a condizione.
Nell’emendamento allo IAS 27, invece, lo IASB ha stabilito che le modifiche nella quota di
interessenza che non costituiscono una perdita di controllo devono essere trattate come
equity transaction e quindi devono avere contropartita a patrimonio netto. Inoltre, viene
stabilito che quando una società controllante cede il controllo in una propria partecipata ma
continua comunque a detenere un’interessenza nella società, deve valutare la partecipazione
mantenuta in bilancio al fair value ed imputare eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita
del controllo a conto economico. Infine, l’emendamento allo IAS 27 richiede che tutte le
perdite attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di patrimonio netto dei terzi,
anche quando queste eccedano la loro quota di pertinenza del capitale della partecipata. Le
nuove regole devono essere applicate in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate: la modifica,
che deve essere applicata dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, stabilisce che se
un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una
partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le
attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa deterrà ancora una quota
partecipativa minoritaria nella controllata.
In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti
Finanziari: rilevazione e valutazione che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1°
gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del
sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Alla data del presente bilancio, gli
organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti
Finanziari: rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal 1°
gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione del
sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Si ritiene che l’adozione di tale
emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.
In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 17 – Distribuzione di
attività non liquide ai soci con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle distribuzioni
di attività non liquide ai soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un debito per
dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati appropriatamente autorizzati
e che tale debito deve essere valutato al fair value delle attività nette che saranno utilizzate
per il suo pagamento. Infine, l’impresa deve riconoscere a conto economico la differenza tra il
dividendo pagato ed il valore netto contabile delle attività utilizzate per il pagamento.
L’interpretazione deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
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Bilancio al 31.12.2009 - pag. 75
In data 29 gennaio 2009 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 18 – Trasferimento di
attività dai clienti che chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un
contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per
collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e
servizi (come per esempio la fornitura di elettricità, gas, acqua). In alcuni casi, infatti,
l’impresa riceve delle disponibilità liquide dal cliente al fine di costruire o acquisire tale attività
materiale che sarà utilizzata nell’adempimento del contratto. L’interpretazione deve essere
applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”);
di seguito vengono citate quelle indicate dallo IASB come variazioni che comporteranno un
cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio,
tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti
editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o
interpretazioni non applicabili dal Gruppo. Alla data del presente bilancio gli organi competenti
dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per
l’applicazione di tali improvement.
IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1°
gennaio 2010, ha chiarito che, avendo l’IFRS 3 modificato la definizione di aggregazione
aziendale, il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o
l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono
nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2.
IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate:
l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, ha
chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad attività non correnti (o
gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o come attività operative cessate
stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di attività o di operazioni.
IFRS 8 – Settori operativi: questo emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio
2010, richiede che le imprese forniscano il valore del totale delle attività per ciascun settore
oggetto di informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto livello decisionale
operativo. Tale informazione era in precedenza richiesta anche in mancanza di tale
condizione.
IAS 1 – Presentazione del bilancio: con questo emendamento, che deve essere applicato dal
1° gennaio 2010, si modifica la definizione di passività corrente contenuta nello IAS 1. La
precedente definizione richiedeva la classificazione come correnti delle passività che
potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di patrimonio
netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative a prestiti
obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento in azioni
dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come corrente/non
corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di conversione
correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.
IAS 7 – Rendiconto finanziario: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio
2010, richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento di
un’attività nella Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel Rendiconto
finanziario come derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa derivanti da
spese che non risultino nel riconoscimento di un’attività (come può essere il caso di spese
promozionali e di pubblicità o di training del personale) debbano essere classificati come
derivanti dall’attività operativa.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 76
IAS 17 – Leasing: a seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione le
condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come leasing
finanziario o operativo indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al termine del
contratto. Prima delle modifiche, il principio contabile prevedeva che, qualora il titolo di
proprietà del terreno oggetto di locazione non fosse trasferito al termine del contratto di
locazione, lo stesso venisse classificato in locazione operativa in quanto avente vita utile
indefinita. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2010; alla data di adozione
tutti i terreni oggetto di contratti di leasing già in essere e non ancora scaduti dovranno essere
valutati separatamente, con l’eventuale riconoscimento retrospettivo di un nuovo leasing
contabilizzato come se il relativo contratto avesse natura finanziaria.
IAS 36 – Riduzione di valore delle attività: l’emendamento, che deve essere applicato in
modo prospettico dal 1° gennaio 2010, richiede che ogni unità operativa o gruppo di unità
operative sulle quali l’avviamento è allocato ai fini del test di impairment non abbia dimensioni
maggiori di un segmento operativo così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8, prima
dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di
caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine.
IAS 38 – Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che
esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita nel
corso di un’aggregazione d’impresa se essa è separabile o è originata da diritti contrattuali o
legali. Lo IAS 38 è stato conseguentemente emendato per riflettere questa modifica all’IFRS
3. L’emendamento in oggetto ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione da utilizzarsi
comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali non esiste un
mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche includono alternativamente la stima
dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima dei costi che l’impresa ha
evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo utilizzarla sotto un contratto di
licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o rimpiazzarla (come nel c.d. metodo del
costo). L’emendamento deve essere applicato in modo prospettico a partire dal 1° gennaio
2010.
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione: l’emendamento restringe l’eccezione
di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti forward tra un
acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta in
un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento
dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo dal
trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che ricadono
nell’ambito di applicabilità deIlo IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi attualmente
esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul realizzarsi o meno di
eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di un‘impresa. L’emendamento
chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione anticipata di prestiti, il prezzo delle
quali compensa il soggetto prestatore della perdita degli ulteriori interessi, devono essere
considerate strettamente correlate al contratto di finanziamento che le prevede, e pertanto
non devono essere contabilizzate separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili
o perdite su di uno strumento finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio
netto a conto economico nel periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul
conto economico. L’emendamento in oggetto deve essere applicato in modo prospettico dal
1° gennaio 2010.
IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti: l’emendamento, che deve essere
applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, esclude dall’ambito di applicabilità
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 77
dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni aziendali al
momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture.
Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti
basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento
chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri principi
contabili. In particolare, chiarisce che la società che riceve beni o servizi nell’ambito di piani di
pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi indipendentemente da
quale società del gruppo regoli la transazione, ed indipendentemente dal fatto che il
regolamento avvenga mediante cassa o in azioni; inoltre, stabilisce che il termine “gruppo” è
da intendersi nel medesimo significato che esso assume nello
IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue controllate.
L’emendamento specifica, poi, che una società deve valutare i beni o servizi ricevuti
nell’ambito di una transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di vista, che
potrebbe non coincidere con quello del gruppo e col relativo ammontare riconosciuto nel
bilancio consolidato. L’emendamento incorpora le linee-guida precedentemente incluse
nell’IFRIC 8 – Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e nell’IFRIC 11 – IFRS 2 – Transazioni
relative ad azioni del gruppo e ad azioni proprie. In conseguenza di ciò, lo IASB ha ritirato
l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2010; alla data
del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il
processo di omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti
finanziari: Presentazione:
Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione di
diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti
finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti
siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di
esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo
retrospettivo. Alla data del presente bilancio il
Gruppo sta valutando gli effetti derivanti dall’adozione dell’emendamento. In data 4 novembre
2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti
correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti
correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è
applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti
dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per
la sua applicazione.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari
sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013.
Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di
sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle
modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa
contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le
diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di
determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente bilancio gli
organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 –
Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 78
alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla
come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente
bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una
passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la
rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di
capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di
una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di
azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato
per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza
tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di
capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel periodo. L’emendamento è
applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio gli organi competenti
dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per
la sua applicazione.
Contenuto e forma del bilancio consolidato
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2009 comprende la Capogruppo Antichi Pellettieri
S.p.A. e le società nelle quali la capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la
maggioranza assoluta del capitale o dei diritti di voto.
L’elenco delle imprese incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’allegato 1.
I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali
predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati
opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli a principi contabili
internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell’ambito del Gruppo.
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza,
competenza e nella prospettiva della continuazione dell'attività, Il Gruppo, infatti, ha valutato
che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono
significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio IAS 1) sulla continuità
aziendale, anche in virtù dell’accordo di ristrutturazione del debito finanziario definito nei primi
mesi del 2010 e delle azioni già intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda dal
Gruppo stesso.
Le variazioni al perimetro di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2008 riguardano:
- L’esclusione della società SLG S.p.A., con sede in Parma, che non viene più consolidata
integralmente, ma secondo il metodo del patrimonio netto, essendo scesa al di sotto del 50%
la partecipazione di Antichi Pellettieri nel capitale della stessa;
L’inserimento della neo costituita società controllata APB U.S.A., con sede New York (USA) e
della società Maigrene s.r.l. consolidate con il metodo integrale;
Il deconsolidamento della società GFM per effetto della vendita.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 79
Inoltre le società Mandelli e la società acquisita nell’ultimo trimestre del 2009 CMC sono state
fuse per incorporazione nella società Leather Apparel. Prima della fusione la società Mandelli
aveva alienato a terzi il ramo operativo.
CRITERI DI CONSOLIDAMENTO
I criteri di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato
sono i seguenti:
- Integrazione dei bilanci delle società controllate secondo il metodo globale, ed
eliminazione del valore contabile delle partecipazioni detenute dalla capogruppo
e dalle altre società consolidate contro il relativo patrimonio netto.
- Nell’esercizio in cui una partecipazione, di cui al precedente punto, è inclusa per
la prima volta nel bilancio consolidato, l’eccesso del costo di acquisizione
rispetto alla quota di pertinenza del gruppo del valore corrente delle attività nette
acquisite è contabilizzato nelle attività alla voce “Avviamento”. L’eventuale
avviamento negativo è contabilizzato a conto economico alla data di
acquisizione.
- Le quote di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi sono iscritte
nell'apposita voce dello stato patrimoniale. Nel conto economico viene
evidenziata separatamente la quota di risultato di competenza di terzi.
- I rapporti patrimoniali ed economici tra le Società incluse nell'area di
consolidamento sono eliminati. Gli utili e le perdite emergenti da operazioni tra
imprese consolidate vengono eliminati.
Le riconciliazioni tra patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il patrimonio netto e l’utile
del Gruppo sono incluse nell’allegato 4.
SETTORI OPERATIVI (IFRS 8)
Questo principio richiede un’informativa in merito ai settori operativi del Gruppo e sostituisce
l’esigenza di determinare il segmento di reporting primario (business) ed il segmento di
reporting secondario (geografico) del Gruppo. L’adozione di questa modifica non ha impatto
sulla posizione finanziaria o sulla performance del Gruppo. Il Gruppo aveva già determinato
nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 che i settori operativi fossero gli stessi rispetto a
quelli stabiliti in precedenza secondo lo IAS 14 Segment Reporting in quanto ai fini gestionali,
il Gruppo gestisce e controlla il proprio business nel complesso del settore della pelletteria.
Per quanto concerne la seconda dimensione di analisi (geografica) i ricavi sono presentati
separatamente mentre le attività e le passività gestite in territori non italiani essendo
complessivamente irrilevanti non vengono presentate separatamente per area geografica.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 80
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del Bilancio consolidato al
31 dicembre 2009 sono di seguito riportati e sono gli stessi adottati per la redazione del
bilancio consolidato annuale del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008.
Riapertura Business Combinations ai sensi IFRS-1 (First Time Adoption-FTA) e IFRS-3
Il Gruppo Antichi Pellettieri ha deciso di applicare retroattivamente l’IFRS 3 “Aggregazione
aziendali” alle aggregazioni aziendali in quanto acquisizioni tese a costruire un gruppo nel
settore del Lusso Accessibile verticalmente integrato.
Tale scelta ha permesso, in particolare, la rilevazione degli intangibili specifici (principalmente
marchi) e generici (goodwill) del fair value, all’atto dell’acquisizione delle società partecipanti
all’aggregazione.
Al fine di meglio rappresentare i valori degli intangibili in bilancio il perito nominato dal Gruppo
ha utilizzato il sistema di valutazione indiretto per strati (c.d. layer valuation) essenzialmente
per l’oggettività delle assumption su cui lo stesso metodo si basa. Infatti tale metodo:
9 fa uso di tassi ricavati dagli analisti di mercato (requisito IAS/IFRS)
9 dà valore agli intangibili in funzione del loro effettivo contributo alla formazione dell’Ebita
(generalmente crescente nel tempo);
9 cattura il vantaggio della capacità di autofinanziamento implicita nella elevata marginalità
dei brands via via che si realizzano le sinergie di Gruppo e quindi esprime l’effettivo value in
use degli intangibili.
I risultati di tale metodo sono stati controllati attraverso l’utilizzo di altri due metodi in uso nel
settore e cioè quelli del royalties rate e dei multipli realizzati in transazioni comparabili che
hanno conferito alla scelta del metodo un connotato di alta attendibilità.
La valutazione per strati valorizza l’insieme delle attività intangibili aziendali, fondandosi sulla
loro capacità di:
– conferire un vantaggio competitivo esclusivo;
– contribuire alla produzione di risultati (tramite produzione del c.d. reddito da intangibili;
reddito da intangibili = reddito aziendale addizionale rispetto a reddito “normale” ritraibile
da attività correnti e immobilizzate in essere).
Risvolti applicativi dell’IFRS 1
La riapertura delle business combinations ai sensi dello IFRS 3 ha determinato lo storno della
differenza di consolidamento relativa alla business combinations oggetto di riapertura. Si è di
seguito rilevata l’elisione del costo d’acquisizione della partecipazione contro la quota del
patrimonio netto rettificato del fair value degli intangibili di bilancio, al netto delle relative
imposte differite e della quota delle minorities.
A seguito dell’elisione sopra descritta si sono verificate le due seguenti circostanze:
- se il costo dell’acquisizione è stato superiore alla quota del Gruppo nel patrimonio netto
rettificato, è stato rilevato un avviamento iscritto come attività e valutato inizialmente al costo;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 81
- se il costo dell’acquisizione è stato inferiore alla quota del Gruppo nel patrimonio netto
rettificato, tale differenza è stata iscritta a conto economico ed ha generato nell’esercizio
successivo un uguale aumento del patrimonio netto.
Si evidenzia che le relative imposte differite sono da ritenersi un elemento figurativo e che
diminuiscono proporzionalmente agli ammortamenti degli intangibili.
Gestione rischi finanziari
Il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione dei rischi finanziari attraverso un
monitoraggio continuo delle proprie esposizioni a rischio e la gestione degli stessi attraverso
la non esposizione su divise diverse dall’Euro.
Le principali categorie di rischio cui il Gruppo è esposto sono di seguito elencate. La
copertura dei rischi finanziari è gestita dalle singole Società in coordinamento con una
funzione centrale.
Anche nel corso del 2009 il Gruppo tramite la propria controllata Mandarina Duck, ha fatto
ricorso a strumenti derivati. La società controllata ha in essere contratti derivati stipulati al fine
di ridurre il rischio tassi di interesse e contratti di acquisto di valuta a termine per ridurre il
rischio valuta sugli acquisti in dollari statunitensi.
Il valore mark to market al 31/12/09 di tali contratti è negativo per Euro 1.381 migliaia, al 31
marzo 2010 tale valutazione non risulta significativamente modificata (valore negativo per
Euro 1.448 migliaia) . Le informazioni di dettaglio sono esposte di seguito:
La determinazione dei fair value market è avvenuto utilizzando tecniche basate sui modelli di:
I. discounting cash flow analysis eII. option pricing models
Nel dettaglio:
I. la discounting cash flow analysis stima il valore di uno strumento finanziario attraverso la
somma algebrica dei valori attualizzati dei flussi di cassa futuri determinati sulla base della
struttura per scadenza dei tassi di interesse:
II. gli option pricing models vengono impiegati nella valutazione di strumenti finanziari che
contengono componenti opzionali, cioè nel caso in cui il valore di un flusso di cassa futuro sia
soggetto ad elementi di aleatorietà. Tali tecniche consistono:
(i) nell’assegnare una probabilità ad ogni possibile valore futuro dei parametri di
indicizzazione, (ii) nel determinare il corrispondente flusso di cassa e (iii) nel calcolare la
media di tutti i flussi così ottenuti, ponderati per la rispettiva probabilità di realizzazione. Le
tecniche di valutazione si basano su uno o più dei seguenti fattori:
a) la struttura per scadenza dei tassi di interesse
La struttura per scadenza dei tassi di interesse identifica i valori di tasso di interesse
corrispondenti a diverse scadenze temporali. I valori di tasso di interesse che costituiscono la
struttura sono desunti dai prezzi osservabili sui mercati monetari e del reddito fisso, sui
mercati monetari e del reddito fisso, sui mercati futures e sul mercato degli Interst rate swap.
Un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 82
breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile in essere al 31
dicembre 2009 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di
circa Euro 473 migliaia (Euro 585 migliaia al 31 dicembre 2008). Tale analisi è basata
sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea del 10% del livello dei tassi di
interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è
definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.
b) i tassi di cambio di valute estere
i tassi di cambio di valute estere sono determinati sulla base di quotazioni rilevate sui mercati
valutari attivi.
c) la volatilità
la volatilità rappresenta la dimensione delle variazioni future nel prezzo di uno strumento
finanziario o dei fattori di rischio che ne determinano la valutazione. La volatilità di elementi
attivamente negoziati è determinata sulla base della volatilità implicita nei prezzi correnti di
mercato.
Rinegoziazione del patto parasociale
Rinegoziazione della scadenza del debito
con 3i nell’ambito della operazione di
In data 19 febbraio 2010 AP, i fondi “3i Italian Fund 08-10 OICR” e “3i Eurofund V Italian Fund
OICR” (congiuntamente, i “Fondi 3i”) e Mosaicon hanno sottoscritto un accordo di modifica
del patto parasociale stipulato da AP, Mosaicon (già APB S.p.A.) e 3i SGR S.p.A. (“3i”) – in
nome e per conto dei Fondi 3i dalla medesima gestiti – in data 7 agosto 2008 (il “Patto
Parasociale”). L’Accordo è stato predisposto al fine di rendere il Patto Parasociale coerente
con quanto previsto nel piano industriale e finanziario di AP, finalizzato a conseguire il
risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione
finanziaria di AP, asseverato in data 19 febbraio 2010 ai sensi dell’articolo 67, comma 3,
lettera (d), della legge fallimentare (il “Piano di Risanamento”).
L’Accordo prevede, inter alia: (i) l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon; e
(ii) la conversione delle azioni “A” e “B” di Mosaicon detenute, rispettivamente, da AP e 3i (in
rappresentanza dei Fondi 3i dalla medesima gestiti), in azioni “C” e “D”, secondo rapporti di
conversione differenziati, cosicché, ad esito di tale conversione, 3i incrementerà la propria
partecipazione in Mosaicon dal 49% al 64% e AP ridurrà la propria partecipazione in
Mosaicon dal 51% al 36% (l’“Operazione”). A seguito dell’avveramento della condizione
sospensiva cui l’efficacia dell’Accordo era subordinata, l’Operazione è stata eseguita in data
31 marzo 2010 (la “Data del Closing”). L’assemblea straordinaria di Mosaicon ha approvato
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la conversione delle azioni “A” e
“B” in azioni “C” e “D”.
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Bilancio al 31.12.2009 - pag. 83
I rapporti tra AP e i Fondi 3i relativi a Mosaicon, precedentemente alla sottoscrizione
dell’Accordo, erano regolati dal Patto Parasociale che riconosceva a 3i, in veste di azionista
di minoranza, taluni poteri di gestione di Mosaicon e diritti in caso di mutamento nel controllo
di AP e di uscita di 3i dall’investimento.
In particolare, con riferimento a questi ultimi aspetti, il Patto Parasociale prevedeva quanto
segue:
nel caso di “cambio di controllo di AP” (definito dal Paragrafo 8.1 del Patto Parasociale come
un mutamento degli assetti proprietari tale da determinare la perdita da parte della famiglia
Burani del controllo solitario ex art. 2359, comma 1, n. 1, cod. civ. su AP), 3i aveva il diritto di
acquistare la partecipazione detenuta da AP in Mosaicon ad un prezzo pari al valore di
mercato di tale partecipazione al momento dell’esercizio del diritto di opzione (l’“Opzione
Call”);
3i aveva, inoltre, il diritto di attivare, a partire dal 2012, una procedura finalizzata a consentirle
di vendere la propria partecipazione in Mosaicon (la “Procedura di Uscita”). Nel caso in cui il
prezzo per azione ottenuto da 3i ad esito della Procedura di Uscita non fosse stato sufficiente
a garantire a 3i un certo ritorno sul proprio investimento in Mosaicon, AP aveva l’obbligo di
trasferire a 3i - in azioni Mosaicon ovvero in denaro - un importo, rapportato al capitale di
Mosaicon, fino al 20%, e comunque non superiore a Euro 60 milioni (il “Ratchet”).
Nel contesto del periodo di crisi finanziaria del Gruppo AP sopra descritto, il Consiglio di
Amministrazione di AP ha avviato il negoziato con i principali creditori finanziari al fine di
giungere alla sottoscrizione dell’Accordo di Ristrutturazione e, in data 5 gennaio 2010, ha
conferito l’incarico all’Esperto.
I creditori finanziari e l’Esperto hanno ritenuto condizione imprescindibile per la sottoscrizione
dell’Accordo di Ristrutturazione e l’asseverazione del Piano di Risanamento la modifica del
Patto Parasociale nel senso di abrogare il diritto di 3i: (i) di esercitare l’Opzione Call in caso di
“cambio di controllo di AP”; e (ii) di ottenere il pagamento del Ratchet al momento del
completamento della Procedura di Uscita.
A seguito della sentenza dichiarativa del fallimento di BDH, in data 11 febbraio 2010, AP
risultava esposta al pericolo attuale di esercizio dell’Opzione Call da parte di 3i. Il fallimento di
BDH integrava infatti la fattispecie di “cambio di controllo di AP” ai sensi del Patto Parasociale
e, pertanto, 3i avrebbe potuto esercitare l’Opzione Call al valore di mercato attuale, più basso
rispetto al valore che Mosaicon potrebbe acquistare nel 2014, quando, in base al Piano di
Risanamento, AP potrebbe dover procedere alla cessione della partecipazione in Mosaicon al
fine di rimborsare il proprio indebitamento.
In data 19 febbraio 2010, AP, i Fondi 3i e Mosaicon hanno sottoscritto l’Accordo, i cui
contenuti principali in relazione all’Operazione vengono riassunti di seguito:
la modifica del Patto Parasociale mediante l’abrogazione dell’Opzione Call prevista in favore
di 3i;
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Bilancio al 31.12.2009 - pag. 84
la modifica del Patto Parasociale e dello statuto di Mosaicon mediante l’abrogazione della
clausola di Ratchet prevista in favore di 3i; e
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la modifica delle partecipazioni
detenute rispettivamente da AP e da 3i in Mosaicon, mediante la conversione delle azioni “A”
e “B” di Mosaicon detenute, rispettivamente, da AP e 3i (in rappresentanza dei Fondi 3i dalla
medesima gestiti) in azioni “C” e “D” secondo rapporti di conversione differenziati, tali per cui,
a partire dalla Data di Efficacia (come di seguito definita), 3i deterrà una partecipazione pari al
64% del capitale sociale di Mosaicon e AP deterrà una partecipazione pari al 36% del
capitale sociale di Mosaicon.
L’Accordo era sospensivamente condizionato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni
antitrust (la “Condizione Sospensiva”). In data 18 marzo 2010, 3i ha comunicato ad AP
l’avveramento della Condizione Sospensiva, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da
parte delle autorità antitrust di Austria, Italia e Germania. Secondo quanto è stato comunicato
da 3i ad AP, l’Operazione è rilevante anche in base alla normativa antitrust greca, ai sensi
della quale tuttavia la concentrazione in esame, considerato il fatturato delle società coinvolte,
dovrà essere notificata alla competente autorità esclusivamente dopo la sua effettiva
esecuzione.
L’Operazione è stata eseguita alla Data del Closing (31 marzo 2010) e l’assemblea
straordinaria di Mosaicon ha approvato l’eliminazione del valore nominale delle azioni di
Mosaicon e la conversione delle azioni “A” e “B” in azioni “C” e “D” (la “Data di Efficacia”). Ad
oggi il capitale di Mosaicon è detenuto per il 64% da 3i e per il 36% da AP.
Motivazioni e finalità dell’Operazione
Motivazioni dell’Operazione con particolare riguardo agli obiettivi gestionali di AP
Come precedentemente descritto, la stipulazione dell’Accordo – e quindi, da una parte, la
modifica delle pattuizioni contenute nel Patto Parasociale e, dall’altra, la modifica dei rapporti
di partecipazione in Mosaicon da parte di 3i e AP – è stata considerata, tanto dai creditori
finanziari, quanto dell’Esperto, elemento centrale ai fini della sottoscrizione dell’Accordo di
Ristrutturazione e dell’asseverazione del Piano di Risanamento. Pertanto, l’Operazione
rientra nel più ampio progetto di AP finalizzato alla ristrutturazione in bonis della propria
situazione finanziaria e debitoria, attraverso il perseguimento degli obiettivi contenuti nel
Piano di Risanamento.
In sintesi, la sottoscrizione dell’Accordo si fonda sulle seguenti ragioni:
- a seguito della dichiarazione di fallimento di BDH (febbraio 2010), 3i avrebbe potuto
esercitare l’Opzione Call prevista dal Patto Parasociale ed acquistare la partecipazione
detenuta da AP in Mosaicon al suo valore di mercato attuale (che, sempre nell’assunto che gli
obiettivi previsti nel Piano di Risanamento vengano rispettati, è inferiore a quello a cui la
partecipazione di AP in Mosaicon potrebbe essere venduta nel 2014);
- il Patto Parasociale prevedeva che 3i potesse “forzare” la vendita del 100% di Mosaicon
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 85
nell’ambito della Procedura di Uscita già a partire dal 2012 senza la previsione di un prezzo
minimo di vendita. Al contrario, l’Accordo prevede che la vendita della partecipazione di AP in
Mosaicon su istanza di 3i possa avvenire solo a partire dal 2014. Prima di tale data 3i potrà
vendere la propria partecipazione in Mosaicon e obbligare AP a vendere la propria (dragalong) solamente sulla base di valori che, nell’assunto che il Piano di Risanamento venga
realizzato, sono coerenti con il piano di rimborso dell’indebitamento; correlativamente, AP
avrà determinati diritti di covendita (tag-along) nell’ipotesi di cessione da parte di 3i della
propria partecipazione in Mosaicon;
- l’Accordo prevede l’abrogazione del Ratchet. In assenza di tale abrogazione, la vendita di
Mosaicon al valore previsto nel 2014 dal Piano di Risanamento avrebbe, con ogni probabilità,
determinato l’applicazione della clausola di Ratchet a favore di 3i fino ad un importo,
rapportato al capitale sociale di Mosaicon, pari al 20% (e comunque non superiore a Euro 60
milioni); in tal modo AP, benché detenesse il 51% di Mosaicon, avrebbe potuto contare sui
proventi della vendita del “solo” 31% di Mosaicon. Al contrario, secondo le previsioni
dell’Accordo, AP potrà beneficiare, nel 2014, dei proventi della vendita di una partecipazione
pari al 36% di Mosaicon. Tuttavia occorre considerare che:
- nel 2014 AP potrebbe detenere una partecipazione inferiore al 36% di Mosaicon, in
conseguenza di eventuali aumenti di capitale non sottoscritti da AP, ovvero per i quali sia
escluso il diritto di opzione in conformità alle previsioni dell’Accordo (quali aumenti di capitale
a servizio di piani di stock option); e
- l’Accordo prevede che, nel 2014, AP possa avviare una procedura di vendita del 100% di
Mosaicon, fermo restando che i Fondi 3i avranno 30 giorni per esercitare il diritto di
acquistare le azioni di Mosaicon detenute da AP ad un prezzo pari al minore tra Euro 32
milioni e il valore di mercato di tale partecipazione. In tal caso, qualora nei successivi 9 mesi i
Fondi 3i raggiungano un accordo per il trasferimento di tutte le proprie azioni di Mosaicon ad
un prezzo per azione superiore di oltre il 20% rispetto al prezzo pagato ad AP, i Fondi 3i
dovranno corrispondere ad AP un importo per azione pari alla differenza tra il prezzo per
azione percepito dai Fondi 3i e il 120% del prezzo per azione pagato ad AP.
Inoltre alla data del presente bilancio risulta in essere un finanziamento soci infruttifero e a
fondo perduto, in base al quale AP si è impegnata a versare a Mosaicon un importo
complessivo pari a Euro 10 milioni, da corrispondersi in sei tranches entro il 31 dicembre
2010. Alla data odierna, sono già state versate le prime tre tranches, per un importo di Euro 5
milioni. I restanti Euro 5 milioni dovranno essere versati con le seguenti scadenze: (i) la
quarta tranche di Euro 1,5 milioni entro il 30 aprile 2010; (ii) la quinta tranche di Euro 1,5
milioni entro il 30 settembre 2010; e (iii) la sesta tranche di Euro 2 milioni entro il 31 dicembre
2010.
AP opera attualmente, in via prevalente, nell’ambito della produzione e distribuzione di articoli
di pelletteria e, in particolare: (i) di calzature di elevata qualità, direttamente e tramite alcune
società controllate; e (ii) di borse e accessori in pelle e tessuto attraverso il Gruppo Mosaicon.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 86
La perdita del controllo di Mosaicon comporterà, nell’immediato, una sostanziale
focalizzazione da parte di AP nel settore dalla produzione e commercializzazione di calzature,
gli effetti del deconsolidamento sono descritti in dettaglio in un successivo paragrafo.
Pertanto, alla data del 31 dicembre 2009 AP ha condotto il test di impairment relativo alla
partecipazione detenuta in Mosaicon considerando l’interessenza del 36% in quanto alla data
bilanci di effettuazione dell’impairment test è conosciuta la diminuzione della quota di
possesso dal 51% al 36% per effetto dell’accordo sopra menzionato con il Fondo 3i rientrante
nella più ampia operazione di ristrutturazione iniziata nell’esercizio 2009. Inoltre per effetto di
tale contratto che, come sopra menzionato, prevede al verificarsi di determinati eventi,
l’obbligo di alienazione della partecipazione al minor prezzo di 32 milioni di euro rispetto al
valore risultante dal test di impairment di 38,6 milioni di euro, la società valorizzato tale rischio
iscrivendo un fondo di circa Euro 4,4 milioni che rappresenta l’ammontare, attualizzato ad
oggi, del minor valore di cessione dopo il 30 giugno 2014 data prevista per l’attivazione di AP
della procedura di vendita della partecipazione come previsto dall’accordo di ristrutturazione
del debito. La società e il Gruppo in ragione del valore di mercato del gruppo Mosaicon
stimato sulla base dei multipli dell’ebitda alla data del presente bilancio stima remota nel
breve termine la possibilità di vendita della partecipazione da parte del Fondo 3i e il
conseguente obbligo per AP di alienazione della propria quota a Euro 32 milioni.
Rischio di credito
Crediti
I crediti finanziari in essere al 31 dicembre 2009 sono costantemente monitorati dalla Società.
Il credito vantato nei confronti della Controllante MBFG S.p.A. scaduto in data 22 agosto
2009, è stato completamente svalutato in ragione della situazione di insolvenza in cui versa la
controllante dichiarata dal Tribunale di Reggio Emilia in data 16 marzo 2010 .
Rischio di liquidità
Il gruppo opera per ridurre al minimo il rischio di liquidità inteso come rischio di non reperire
risorse finanziarie a condizioni economiche, necessarie per l’operatività; cercando di
mantenere un adeguato livello di liquidità disponibile; diversificando gli strumenti di
reperimento delle risorse finanziarie; monitorando attentamente le condizioni prospettiche di
liquidità, in relazione alla pianificazione della propria attività. Come ampiamente descritto
nella Relazione sulla gestione, il Consiglio di Amministrazione della Società nel 2009 ha
posto in essere una serie di misure che hanno portato nei primi mesi del 2010 al
raggiungimento di un accordo con il ceto bancario per di Ridefinizione dell’Indebitamento ai
sensi dell’art. 67 l.f. Sulla base dei flussi di cassa previsti dal Business Plan di Antichi
Pellettieri e delle società da essa direttamente ed indirettamente controllate, oggetto di
asseverazione di un esperto indipendente, i flussi di cassa necessari al rimborso del
Finanziamento PIK ad oggi sarebbero garantiti dalla cessione delle principali partecipazioni di
Antichi Pellettieri (i.e. Mosaicon e Baldinini) e/o dai proventi rivenienti da un eventuale
aumento di capitale in AP e/o da un eventuale recupero del finanziamento intercompany
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 87
erogato da Antichi Pellettieri alla propria controllante Mariella Burani Fashion Group S.P.A. in
liquidazione.
Rischio di mercato
a) Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è originato dai finanziamenti a medio lungo termine erogati a
tasso variabile. La politica del Gruppo è di rimanere nell’area del tasso variabile, continuando
a monitorare l’inclinazione delle curve dei tassi di interesse.
b) Rischio di cambio
Al 31 dicembre 2009 non vi sono in essere significative posizioni di credito o debito esposte al
rischio di cambio.
c) Rischio di prezzo
il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime, la politica del
Gruppo è di coprire il rischio, ove possibile, tramite impegni con i fornitori a medio periodo e
mantenendo un adeguato livello di stoccaggio nel magazzino.
d) Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori
che compongono il quadro macro-economico, nei vari Paesi in cui il Gruppo opera. Anche nel
corso del 2009, come già nella seconda metà del 2008, i mercati finanziari si sono
contraddistinti per una volatilità estremamente accentuata con pesanti ripercussioni sulle
diverse istituzioni finanziarie e sull’intero andamento dell’economia.
Persiste un diffuso deterioramento delle condizioni di mercato, accentuato da una
generalizzata difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori che per le imprese che ha
confermato una carenza di liquidità che si sta riflettendo in definitiva sullo sviluppo industriale
di molti business, tra i quali, non è escluso quello in cui il Gruppo si trova ad operare.
Ove tale situazione di debolezza e di incertezza dovesse prolungarsi nel tempo, l’attività, le
strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero esserne negativamente condizionate con
conseguente impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
STRUMENTI FINANZIARI: INFORMAZIONI INTEGRATIVE RICHIESTE DALL’IFRS 7
Il principio richiede una informativa che consente agli utilizzatori del bilancio di valutare la
significatività degli strumenti finanziari del Gruppo e la natura dei rischi associati a tali
strumenti finanziari. L’informativa esposta in forma comparativa con l’esercizio precedente è
presentata in punti diversi del bilancio.
Il fair value degli strumenti finanziari non differisce sostanzialmente dal valore contabile di
iscrizione in bilancio.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair
value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 88
rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i
seguenti livelli:
- livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di
valutazione;
- livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
- livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Il Gruppo valuta al fair value gli investimenti immobiliari non strumentali (Euro 1.664 migliaia
al 31 dicembre 2009 invariato rispetto all’esercizio precedente) e gli strumenti finanziari
derivati a lungo termine iscritti nel passivo per Euro 1.381 migliaia al 31 dicembre 2009 (Euro
1.680 migliaia al 31 dicembre 2008). Entrambe le valutazioni rientrano nel livello gerarchico 2.
Nel corso dell’esercizio 2009 non vi sono stati trasferimenti tra livelli gerarchici.
ALTRE INFORMAZIONI
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario predisposto dal Gruppo Antichi Pellettieri, previsto dallo IAS 7, redatto
secondo il metodo indiretto, tende ad evidenziare la capacità del Gruppo a generare “cassa e
altre disponibilità liquide equivalenti”. Secondo tale principio, le altre disponibilità liquide
equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono
prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti a un irrilevante rischio di
variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come
disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla
data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso
in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o
delle disponibilità liquide equivalenti di un’impresa, nel qual caso essi sono classificati a
riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa
derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:
¾ flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono
connessi principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal
Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato
degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno
originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
¾ flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata
separatamente perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati
con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 89
¾ flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi
che comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e
dei finanziamenti ottenuti.
Uso di stime
La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS
richiedono da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno
effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad
attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per la valutazione delle attività
soggette al test di impairment, come descritto in precedenza, oltre che per rilevare gli
accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti,
benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono
riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto
economico.
Schemi di Bilancio
Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in
merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto
economico e stato patrimoniale con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al
fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Dividendi erogati dalla Capogruppo Antichi Pellettieri Spa
La Società non ha erogato dividendi, avendo accantonato per intero il risultato dell’esercizio
chiuso al 31.12.2008 alla riserva straordinaria.
RETTIFICA DEI SALDI CONSOLIDATi DELL’ESERCIZIO 2008 IN CONFORMITÀ ALLE
DISPOSIZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO (IAS 8)
In esecuzione di quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
delibera n. 17244 del 24 marzo 2010 avente ad oggetto l’accertamento della non conformità
del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, con la quale la Consob
ha richiesto alla Società di pubblicare le informazioni supplementari necessarie a ripristinare
una corretta informazione del mercato, ai sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n.
58/98, di seguito si riporta apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma,
degli effetti che una contabilizzazione conforme a quanto richiesto dalla Consob avrebbe
prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto
dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e consolidato.
La Società, nel ricordare che le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte
della Consob erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30 giugno
2009, in quanto ritenute di competenza di tale periodo, ha deciso di proporre ricorso avverso
al provvedimento della Consob al competente Tribunale Amministrativo Regionale.
Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2008
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 90
Le carenze rilevate dalla Consob riguardano:
- la mancata svalutazione dell’intero importo del credito di Euro 7 milioni verso la società
CMC;
- il mancato accantonamento a fondo rischi a copertura dell’eventuale rischio di escussione
da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla Società per un’apertura di credito
concessa da JP Morgan alla società CMC per Euro 2,56 milioni
- la mancata svalutazione del marchio Biasia di Euro 21,5 milioni
Principi contabili internazionali applicabili e violazioni riscontrate al riguardo
La Consob evidenzia che, per quanto rilevato ai punti di cui sopra, il bilancio consolidato al 31
dicembre 2008 non rispetta i principi contabili internazionali di seguito richiamati.
IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” § 59, IAS 10 “Fatti intervenuti dopo la
data di riferimento del bilancio” § 16
In relazione alla svalutazione del credito verso la CMC, svalutato per l’intero importo di Euro 7
milioni in sede di redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Consob ha
rilevato che sulla base dei segnali costituiti dalla difficoltà finanziaria del debitore, la
probabilità che il debitore stesso possa dichiarare bancarotta o accedere ad altre procedure
di ristrutturazione finanziaria nonché dai mancati pagamenti, antecedenti alla dichiarazione di
insolvenza, la Società avrebbe dovuto svalutare integralmente il credito in sede di redazione
del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008.
IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali” § 14 e § 86, IAS 1 “Presentazione del
bilancio” § 103, IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” § 14, IAS 10 “Fatti
intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio” § 16
In relazione all’accantonamento a fondo rischi a copertura dell’eventuale rischio di escussione
da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla Società per un’apertura di credito
concessa da JP Morgan alla società CMC effettuati nel bilancio consolidato semestrale
abbreviato al 30 giugno 2009 per Euro 2,56 milioni la Consob ha rilevato che, sulla base della
conosciuta difficoltà finanziaria della società CMC, la Società in sede di redazione del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2008, avrebbe dovuto accantonare a fondo rischi un importo
almeno pari ad euro 2,56 milioni fornendo:
la descrizione della natura della passività potenziale nonché una stima dei relativi effetti
finanziari e della probabilità di indennizzo;
il valore contabile delle attività finanziarie date in garanzia a fronte della passività potenziale;
- la descrizione degli impegni contrattualmente assunti.
IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” § 18 e segg e § 90, IAS 10 “Fatti intervenuti dopo la
data di riferimento del bilancio” § 16
In relazione alla perdita su avviamenti (attribuiti al marchio) relativi alla controllata Biasia
Francesco S.p.A. iscritta nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2009 in
seguito alla effettuazione del test di impairment, la Consob ha accertato che sulla base delle
informazioni in possesso della Società, già nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2008
avrebbero dovuto essere iscritte perdite su avviamenti per euro 21,5 milioni.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 91
Antichi Pellettieri
Per quanto sopra, a richiesta di Consob, si illustrano, nei seguenti schemi pro-forma, gli effetti
che una contabilizzazione conforme a quanto rilevato dalla Consob, avrebbe prodotto:
sullo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2008
sul conto economico consolidato al 31 dicembre 2008,
sul prospetto di variazione del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2008
sul rendiconto dei flussi finanziari consolidati dell’esercizio 2008
sulla posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2008
Eur/000
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
31 dicembre
2008 Pubblicato
34.072
256.710
1.664
2.047
0
11.858
0
rettifiche
(21.500)
31 dicembre
2008
Rideterminato
34.072
235.210
1.664
2.047
0
11.858
0
Altri crediti finanziari lungo termine
5.927
5.927
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
4.656
4.656
Totale
316.934
(21.500)
295.434
(7.000)
85.198
87.218
15.583
34.309
27
57
0
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
85.198
87.218
15.583
41.309
27
57
0
Cassa e disponibilità liquide
40.717
40.717
Totale
270.109
(7.000)
263.109
Totale attività
587.043
(28.500)
558.543
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 92
Eur/000
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
31 dicembre
2008 Pubblicato
31 dicembre
2008
Rideterminato
rettifiche
Patrimonio Netto
Capitale emesso
10.335
10.335
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve
39.919
41.945
39.919
41.945
Utile del periodo
33.317
(17.082)
16.235
Totale
125.516
(17.082)
108.434
Quota di pertinenza di terzi
123.628
(7.227)
116.401
Patrimonio netto totale
249.144
(24.309)
224.835
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
52.788
52.788
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
1.680
67.361
7.106
2.430
1.680
60.610
7.106
4.990
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
(6.751)
2.560
3.918
135.283
3.918
(4.191)
131.092
98.515
3.923
98.885
0
98.515
3.923
98.885
0
1.293
1.293
Totale
202.616
0
202.616
Totale passività
587.043
(28.500)
558.543
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 93
Eur/000
CONTO ECONOMICO
Ricavi Netti
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
31 Dicembre
2008
Pubblicato
Rettifiche
397.709
12.765
(165.886)
(40.285)
(128.338)
(23.126)
1.855
(13.261)
(31.060)
31 Dicembre
2008
Rideterminato
397.709
12.765
(165.886)
(40.285)
(128.338)
(54.186)
1.855
(13.261)
(555)
(555)
0
0
0
0
Utile prima delle Imposte
40.878
(31.060)
9.818
Imposte
(2.494)
6.751
4.257
Utile dopo le imposte
38.384
(24.309)
14.075
Quota di pertinenza di terzi
5.067
(7.227)
(2.160)
Risultato Netto d'esercizio
33.317
(17.082)
16.235
n. azioni in circolazione (senza azioni proprie)
Utile per azione
43.890.402
43.890.402
0,88
-
0,55
43.890.402
0,32
Le rettifiche iscritte nello Stato Patrimoniale e nel conto economico concernono:
- la svalutazione dei crediti finanziari a breve termine per Euro 7 milioni relativi ai crediti verso
la società CMC;
- l’accantonamento a fondo rischi per Euro 2,56 milioni a copertura del rischio di escussione
da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla Società per un’apertura di credito
concessa da JP Morgan alla società CMC; la garanzia è costituita da 779,39 quote di un
fondo monetario aperto denominato JPM Euro Liquidity Fund sottoscritte dalla Società, il cui
valore mark to market al 31/12/08 ammonta a Euro migliaia 10.438;
- la svalutazione del valore del marchio Biasia per Euro 21,5 milioni;
- il riversamento delle imposte anticipate passive relative alla svalutazione del valore del
marchio Biasia per Euro 6.751 migliaia.
Nella tabella seguente è esposta la composizione delle immobilizzazioni immateriali
consolidate con evidenziata la rettifica relativa al valore del marchio Biasia:
Avviamento Netto
63.324 1.109
(6.230)
0
0
Brevetti Netti
0
0
Concessioni Licenze e Marchi
Impairment
Fondo Ammortamento Concess Lic e Marchi
166.949
0
(21.716)
752
Concessioni Licenze e Marchi Netti
145.233
752
1.829
(934)
88
895
88
Altre immobilizzazioni
Fondo Ammortamento Altre Immobilizzazioni
Altre Immobilizzazioni Nette
TOTALE
0
0
(2)
(2)
0
0
68.106
(6.230)
3.673
61.876
532
(528)
532
(530)
Valore netto al
31/12/2008 Rideterminato
3.673
RETTIFICHE
Valore netto al
31/12/2008 Pubblicato
(6.230)
Variazione perimetro di
consolidamento
63.324 1.109
0
Brevetti
Fondo Ammortamento Brevetti
Dismissioni
Ammortamenti/Impairment
loss
Incrementi
Valore netto al
31/12/2007
Avviamento
Impairment
Decremnti del f.do ammort.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 94
Antichi Pellettieri
68.106
(6.230)
0
61.876
532
(530)
4
2
51.892
(266)
219.324
(2.685)
(27.124)
219.324
(21.500) (24.185)
(27.124)
(7.893) (269) 66 51.626
189.515
(21.500)
(269)
(2.685)
(5.208)
66
(183)
5.173
(184)
(472)
(472) (183)
0
0
2
168.015
6.907
(1.590)
6.907
(1.590)
4.989
5.317
0
5.317
209.452 1.949 (14.597) (452) 66 60.292
256.710
(21.500)
235.210
Nella tabella seguente è esposta la composizione dei crediti finanziari a breve termine (in
Euro migliaia):
Altri crediti finanziari a breve
31/12/2008 31/12/2008
31/12/2008
Pubblicato Rettifiche Rideterminato
Altri crediti verso parti correlate
30.968
30.968
Altri crediti verso terzi
10.341
-7.000
3.341
Totale
41.309
-7.000
34.309
Nella tabelle seguenti sono esposte la composizione e la movimentazione dei fondi a medio
lungo termine:
Euro/000
31/12/2008 31/12/2008
31/12/2008
Pubblicato Rettifiche Rideterminato
Trattamento di fine rapporto
Trattamenti di quiescenza
Altri fondi a Medio Lungo termine
7.106
2.105
325
2.560
7.106
2.105
2.885
Totale
9.536
2.560
12.096
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 95
Antichi Pellettieri
Euro/000
Valore al
31/12/2008
Altri
movimenti Rideterminato
Valore al
31/12/2007
Accantonamenti
5.614
1.762
882
445
570
2.710
(513)
7.946
4.037
(1.618)
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiescenza
Altri fondi a Medio Lungo Termine
Totale
Utilizzi
(1.003)
(102)
1.613
118
7.106
2.223
1.731
12.096
2.767
Nella tabella seguente è esposta la composizione delle passività fiscali per imposte differite
passive (in Euro migliaia):
31/12/2008 31/12/2008
31/12/2008
Pubblicato Rettifiche Rideterminato
Plusvalenze rateizzate ed altre diff. Temp.
Applicazione IFRS 3
Applicazione IAS 16
Applicazione IAS 17 E VARI
Applicazione IAS 19
Applicazione IAS 38
Fondo attualizzazione debiti
Strumenti finanziari derivati
Avviamento - Comp Quadro EC
Ricavi imp. Esercizi successivi
Residuo eccedenza EC esistente 31/12/2007
Totale
374
56.060
3.285
522
183
3.453
88
18
1.805
1.032
541
67.361
374
49.309
3.285
522
183
3.453
88
18
1.805
1.032
541
60.610
(6.751)
(6.751)
Saldi al
31/12/2007
Variaz.
Area
Riclassific
he
Azioni
proprie
Incr /
decrem
Dividendi
distribuiti
11.352
39.919
477
4.511
42.782
-819
18.340
-19.857
-3.595
33.317
-4.945
1.798
10.335
39.919
2.275
5.051
3.306
13.236
2.872
52.423
-20.676
121.613
44.534
0
67.445
8.032
Patrimonio
Netto Totale
Patrimonio
netto di
terzi
Utile(perdite)
di terzi
Capitale e
Riserve di
terzi
Patrimonio
Netto di
gruppo
Risultato
d'esercizio
Azioni
proprie
Altre Riserve
e utili indivisi
Riserva
Straordinaria
capogruppo
Versamento
Soci
c/capitale
5.051
-1.017
Destinazio
ne
risultato
Saldi al
31/12/2008
Pubblicato
Riserva
legale
Sovraprezzo
azioni
Capitale
sociale
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
52.566
174.179
67.445
67.445
0
0
0
-20.874
0
-20.874
5.067
34.789
-1.450
-6.395
5.067
29.722
-4.945
-1.450
-18.340
0
8.032
-8.032
0
0
33.317
125.516
118.561
5.067
123.628
249.144
11.352
5.051
4.511
Variaz. Area
0
67.445
Riclassifiche
0
-1.017
-819
18.340
-19.857
Incr / decrem
-3.595
Rettifiche
Dividendi
distribuiti
1.798
10.335
39.919
2.275
5.051
3.306
13.236
2.872
52.423
-20.676
8.032
-20.874
Patrimonio
Netto Totale
Patrimonio
netto di terzi
52.566
174.179
67.445
67.445
0
0
0
-20.874
33.317
29.722
5.067
5.067
34.789
-17.082
-17.082
-7.227
-7.227
-24.309
-1.450
-6.395
-4.945
Destinazione
risultato
Utile(perdite)
di terzi
Capitale e
Riserve di
terzi
Risultato
d'esercizio
44.534
31/12/2008
Rideterminato
42.782
Azioni proprie
Altre Riserve
e utili indivisi
Riserva
Straordinaria
capogruppo
Versamento
Soci
c/capitale
477
121.613
Azioni proprie
39.919
Riserva
legale
Sovraprezzo
azioni
Capitale
sociale
Saldi al
31/12/2007
Patrimonio
Netto di
gruppo
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 96
Antichi Pellettieri
-4.945
-1.450
-18.340
0
8.032
-8.032
0
0
16.235
108.434
118.561
-2.160
116.401
224.835
Le rettifiche sul patrimonio netto di gruppo, pari a Euro 17.082 migliaia, riflettono l’effetto sul
risultato di esercizio della svalutazione dei crediti verso CMC per Euro 7.000 migliaia,
dell’accantonamento a fondo rischi per Euro 2.560 migliaia e della svalutazione del marchio
Biasia per Euro 21.500 migliaia, al netto dell’effetto sulla fiscalità differita, di Euro 6.751
migliaia e della quota attribuita al risultato di terzi, di Euro 7.227 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 97
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Euro/000
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
31/12/2008
Pubblicato
31/12/2008
Rideterminato
rettifiche
-7.568
-7.568
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
40.878
-31.060
9.818
Ammortamenti ed impairment
23.126
31.060
54.186
Variazione netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari netti
(Plusvalenze) / minusvalenze da alienazioni immobilizzazioni
TOTALE
2.883
2.883
11.960
11.960
-45.754
-45.754
33.093
Variazione netta del capitale circolante
-36.347
TOTALE
-36.347
0
33.093
-36.347
0
-36.347
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni immateriali
-1.563
-1.563
- immobilizzazioni materiali
-3.895
-3.895
- attività finanziarie
46.689
46.689
TOTALE
41.231
0
41.231
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve
incassi per aumento di capitale
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
Oneri finanziari netti
Dividendi corrisposti a terzi
42.975
42.975
0
0
27.977
27.977
-11.960
-11.960
-6.395
-6.395
Variazione area di consolidamento
-67.403
TOTALE
-14.806
-67.403
0
-14.806
Flusso di liquidità netto dell'esercizio
23.171
0
23.171
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
15.603
0
15.603
Le rettifiche, pari a Euro 31.060 migliaia, concernono l’effetto sull’utile ante imposte della
svalutazione dei crediti verso CMC per Euro 7.000 migliaia, dell’accantonamento a fondo
rischi per Euro 2.560 migliaia e della svalutazione del marchio Biasia per Euro 21.500
migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 98
Posizione finanziaria netta consolidata
Euro/000
31/12/2008
31/12/2008
Pubblicato rettifiche Rideterminato
A
B
Cassa
Saldi di c/c bancari
251
30.028
D
Liquidità (A+B)
30.279
0
30.279
E Crediti finanziari correnti
E1 Strumenti finanziari derivati a breve termine
E2 Attività finanziarie disponibili alla vendita a breve termine
41.309
57
27
-7.000
34.309
57
27
F
51.783
51.783
G Parte corrente dell'indebitamento a medio lungo termine
G1 Riclassifica del finanziamento bullet scadenza 2012 (*)
16.880
20.000
16.880
20.000
H
Altri debiti finanziari correnti
10.222
10.222
I
Indebitamento finanz. Corrente (F+G+H)
98.884
0
98.884
J
Indebitamento finanz. Corrente Netto (I-E-D)
27.213
7.000
34.213
K
Debiti bancari a MLT
46.207
46.207
L
Obbligazioni
0
0
6.581
1.680
6.581
1.680
Debiti bancari correnti
M Altri debiti non correnti
M1 Strumenti finanziari derivati a lungo termine
251
30.028
N
Indebitamento finanziario a MLT (K+L+M)
54.468
0
54.468
O
Indebitamento finanziario netto IFRS (N + J)
81.681
7.000
88.681
Nota (*)
La voce si riferisce ad un finanziamento bullet avente scadenza 2012, che la società ha dovuto riclassificare tra i
debiti a breve termine, in ottemperanza ai principi contabili IAS/IFRS a causa dello sforamento di un covenant
contrattuale. Al momento di redigere il bilancio al 31 dicembre 2008 la beneficiaria aveva già ricevuto la lettera
ufficiale di manleva dell’istituto erogante che le conferma il rinnovo della scadenza contrattuale originaria
(ottobre 2012).
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 99
Antichi Pellettieri
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’
1. Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 34.072 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 36.106
migliaia al 31/12/2009, aumentando di Euro 2.034 migliaia.
Presentano la seguente composizione:
(4)
(3.295)
4
(582)
Terreni e Fabbricati Netti
22.289 1.878
0
(582)
6.409 1.116
(51)
Impianti e Macchinari
Fondo Ammortamento Impianti e Macchinari
Impianti e Macchinari Netti
Attrezzature Industriali e Commerciali
Fondo Ammortamento Attr. Ind. e Comm.
Attrezzature Industriali e Commerciali Nette
Altri Beni
Fondo Ammortamento Altri Beni
Altri Beni Netto
Immobilizzazioni in corso e acconti
TOTALE
(5.198)
1.211 1.116
5.797
533
(51)
533
(129)
555
659
28.672
(3) (482)
(4.358)
552
177
(1.555)
(19)
5.900
24.314
(4.094)
1.419
26
(369)
28
(136)
7
0
(70)
(57)
25
6.099
(371)
88
93
59 (16)
(5.328)
(371)
88
23
2
9
(2.083) (440)
(2.126)
998
1.153
498
9.065 2.692 (1.209) (2.126)
998
(930)
58
34.072 6.239 (1.389) (3.448) 1.114
(491)
891
0
28
26.846 2.692 (1.209)
(17.781)
(369)
(129)
(5.181)
616
0
Valore netto al
31/12/2009
25.584 1.878
Fondo Ammortamento Terreni e Fabbricati
Altre Variazioni
Dismissioni
Terreni e Fabbricati
Riclassifiche
variazioni area di
consolidamento
Investimenti
Decrementi F.do
Amm.nto
Ammortamenti
Valore netto al
31/12/2008
€/000 20
771
25.806
(17.258)
0
8.548
9
36.106
(244)
0
1.806
667
I principali investimenti del periodo riguardano l’acquisto ed il rinnovo di mobili, arredi e
macchine elettroniche presenti soprattutto nei punti vendita (classificati alla voce “altri beni”),
il rinnovo di macchinari ed impianti produttivi, presso varie società del Gruppo. Gli altri beni si
incrementano nell’esercizio per circa Euro 2.692 migliaia soprattutto per effetto degli
investimenti effettuati in arredamenti dalla controllate Baldinini per circa Euro 957 migliaia,
Biasia per circa Euro 300 migliaia, Braccialini e Coccinelle Store per circa Euro 190 migliaia e
Mandarina Duck per circa Euro 519 migliaia.
L’incremento relativo alla voce “Impianti e Macchinari” deriva principalmente dagli
investimenti produttivi delle controllate Baldinini e Braccialini rispettivamente per circa Euro
346 migliaia e Euro 624 migliaia (di cui Euro 533 migliaia rappresentati da beni in leasing
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 100
Antichi Pellettieri
finanziario).
Gli incrementi relativi alla voce “immobilizzazioni in corso” si riferiscono all’avvio dei lavori
relativi al nuovo insediamento produttivo della Baldinini S.r.l. sito in San Mauro Pascoli.
Eventuali costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati sul periodo di durata residua
del contratto di locazione.
La variazione area di consolidamento si riferisce in massima parte all’uscita dall’area di
consolidamento della società SLG S.p.A. e della società GFM Industria S.p.A., nonché
marginalmente al consolidamento della neo costituita APBAGS USA.
2. Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali passano da Euro 235.210 migliaia al 31/12/2008 ad Euro
167.717 migliaia al 31/12/2009, registrando un decremento di Euro 67.493 migliaia e
presentano la seguente movimentazione:
61.876
810
532
155
Brevetti
Fondo Ammortamento Brevetti
Brevetti Netti
(530)
(19.500)
219.324
1.208
Impairment
(24.185)
(34.400)
Fondo Ammortamento Concess Lic e Marchi
(27.124)
(5.491)
Concessioni Licenze e Marchi Netti
168.015
1.208
6.907
990
TOTALE
(175)
0
415
0
(4)
Concessioni Licenze e Marchi
Altre Immobilizzazioni Nette
69.156
(25.730)
(1.590)
43.426
687
155
Fondo Ammortamento Altre Immobilizzazioni
415
(19.500)
2
Altre immobilizzazioni
Valore netto al 31/12/2009
Avviamento Netto
(175)
Riclassifiche
810
(6.230)
Variazione perimetro di
consolidamento
68.106
Impairment
Decremnti del f.do ammort.
Avviamento
Dismissioni
Ammortamenti/Impairment
loss
Incrementi
Valore netto al 31/12/2008
Rideterminato
€/000 (4)
(534)
0
0
0
0
(13.805)
(39.891)
153
206.727
(58.585)
3.061
0
0
(109)
(10.744)
(29.554)
0
3
118.588
7.791
(651)
(2.241)
5.317
990
(651)
(109)
0
3
0
5.550
235.210
3.163
(60.046)
(284)
0
(10.326)
0
167.717
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 101
La variazione area di consolidamento si riferisce in massima parte all’uscita dall’area di
consolidamento delle società SLG. S.p.A., GFM S.r.l., Mandelli (ramo aziendale) nonché al
consolidamento della neo costituita APBAGS USA. e alla acquisizione della società CMC, poi
fusa nella controllata Leather Apparel.
Immobilizzazioni a vita utile indefinita
Avviamento
La voce “Avviamento” accoglie le differenze di consolidamento, vale a dire il valore
dell’avviamento residuo emergente dal consolidamento di società acquisite nonché gli
avviamenti commerciali, valorizzati al costo.
L’incremento rispetto all’esercizio 2008 è riconducibile totalmente ad avviamenti commerciali
per l’acquisizione di nuovi negozi da parte delle società Baldinini ed Antichi Pellettieri.
La svalutazione, per Euro 19.500 migliaia, concerne l’avviamento relativo al ramo operativo
della Capogruppo per Euro 3.800 migliaia, l’avviamento relativo alla Biasia per Euro 2.200
migliaia, l’avviamento di Coccinelle per Euro 12.200 migliaia, Sebastian France per Euro
1.100 migliaia e Mandarina Duck per Euro 200 migliaia. Per la modalità di svolgimento
dell’impairment test si rimanda al paragrafo dedicato.
Immobilizzazioni a vita utile definita
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
La voce si riferisce principalmente ai valori di intangibili specifici, brand in particolare, rilevati
al momento delle riaperture delle Business combinations e iscritti al fair value del momento
stesso, nonché in modo residuale a licenze per software.
L’applicazione dell’IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le
aggregazioni aziendali facendo riemergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore
di una parte delle immobilizzazioni immateriali che al momento dell’acquisto delle
partecipazioni non risultava espresso in bilancio.
L’incremento del periodo è prevalentemente dovuto all‘acquisto di licenze e software.
La variazione relativa al perimetro di consolidamento esprime principalmente il
deconsolidamento del ramo operativo Mandelli, per circa Euro 7.832 migliaia, il
deconsolidamento della SLG, per Euro 4.585 migliaia e il deconsolidamento di GFM per Euro
5.707 migliaia al netto della acquisizione del marchio Cerrutti per effetto della fusione della
società CMC in Leather Apparel.
Gli incrementi afferiscono principalmente alla controllata Mandarina Duck per circa Euro
1.032 migliaia.
Altre immobilizzazioni immateriali
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 102
La voce si riferisce in principal modo a spese sostenute dalla società Coccinelle per
attrezzature volte all’ammodernamento di negozi non di proprietà, sulle quali la stessa vanta
un diritto di riscatto esercitabile al termine del contratto di locazione.
Perdita di valore delle attività (Impairment test IAS 36)
Ai fini della verifica per riduzione di valore (impairment test) dell’avviamento, lo IAS 36.80
prevede che esso venga allocato a una o più unità generatrici di flussi finanziari (CGU). La
configurazione di CGU cui fare riferimento rappresenta il livello minimo, nell’ambito dell’entità
considerata, a cui l’avviamento è monitorato ai fini di controllo di gestione interno (IAS 36.80).
La determinazione delle CGU deve risultare quindi correlata con il modo in cui la direzione
aziendale pianifica e controlla l’attività operativa.
Le unità generatrici di flussi finanziari (cc.dd. Cash Generating Unit o CGU) ai fini di
impairment test del goodwill coincidono nel Gruppo con le singole società operative
controllate (è pertanto esclusa la società holding Mosaicon S.p.A. ex APB S.p.A., la quale ai
fini dell’impairment test di bilancio consolidato è “letta” in trasparenza rispetto alle società
controllate operative).
Ne consegue che ai fini dell’impairment test degli intangibili iscritti in consolidato si è
proceduto alla stima del valore recuperabile di 9 CGU, costituite dalle entities controllate, e
dal ramo operativo di Antichi Pellettieri (al fine dell’impairment test sull’avviamento
direttamente riconducibile al ramo operativo) oltre ai valori recuperabili della holding
Mosaicon e del Gruppo AP, considerati unitariamente al fine dell’impairment test di II livello.
Ai fini di impairment test del goodwill il Gruppo Antichi Pellettieri si è avvalso di un esperto
indipendente, cui è stato affidato l’incarico di supportare la Società: nella stima del valore
recuperabile delle CGU e del Gruppo nel suo complesso (c.d. impairment test di secondo
livello) al fine di considerare la porzione di avviamento indistinto di AP.
Ai fini dell’impairment test si è proceduto come segue:
si è determinato il valore contabile nozionale (c.d. notional carrying amount) al 31.12.2009
delle cash generating units cui risulta allocato - ai fini di impairment test - il goodwill iscritto in
bilancio consolidato sommando al valore contabile delle attività ex goodwill (c.d. carrying
amount) il valore del goodwill da sottoporre ad impairment test.
Tale valore è stato determinato per ciascuna CGU in forma di full goodwill attraverso il c.d.
processo di grossing up (ovvero di “lordizzazione” di quella parte di goodwill espresso in
bilancio solo per la quota di pertinenza di gruppo) ;
si è effettuato l’impairment test delle CGU attraverso il confronto del valore recuperabile (in
ottica asset side) con il notional carrying amount;
si è effettuato il secondo livello di impairment test a livello di Gruppo nella sua interezza,
considerando il notional carrying amount (inclusivo di full goodwill) di Gruppo ed il suo valore
recuperabile nella configurazione di value in use (tale valore recuperabile è stato determinato
come “somma delle parti” e pertanto muovendo dall’aggregazione dei valori recuperabili delle
CGU, non essendo disponibile un piano a livello consolidato)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 103
La configurazione di valore utilizzata ai fini dell’impairment test del goodwill è rappresentata
dal value in use per tutte le CGU, ad eccezione della CGU Sebastian France per la quale si
è fatto riferimento al fair value.
Il value in use esprime il valore recuperabile attraverso i flussi di risultato attesi, mentre il fair
value esprime il valore recuperabile attraverso il prezzo realizzabile sul mercato in ipotesi di
cessione delle attività a terzi.
Ai fini della stima del value in use lo IAS 36 richiede l’applicazione di una metodologia di
valutazione finanziaria, fondata sulla attualizzazione dei flussi finanziari futuri attesi derivanti
dall’uso continuativo dell’attività oggetto di valutazione.
Ai fini dell’impairment test, la stima del value in use delle CGU si è fondata sui Piani
quinquennali 2010-2014 predisposti e approvati dalle società controllate o dalla Capogruppo
in sede di procedura ex art. 67 comma 3 lettera d L.F. che sono stati oggetto di apposita
asseverazione in data 19 febbraio 2010 e resi IAS compliant dalla capogruppo.
L’impairment test è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in via
autonoma e anticipata rispetto all’approvazione del bilancio.
Una volta identificate le CGU e la configurazione di valore recuperabile da utilizzare si è
calcolato il capitale investito operativo contabile in forma coerente con il valore recuperabile
stimato.
Il notional carrying amount è stato ottenuto per somma di due addendi:
i) il Capitale Investito Netto, il quale esprime le attività nette operative oltre agli intangibili
specifici ed all’avviamento interno della singola CGU;
ii) l’avviamento da elisione della partecipazione, il quale esprime l’avviamento (quota gruppo)
sorto in sede di acquisizione della partecipazione stessa e che deve essere espresso per il
100% dell’interessenza (mediante il c.d. grossing up del goodwill contabile);
Il valore recuperabile è stato stimato mediante il metodo finanziario. Inoltre, si è ritenuto di
ricorrere a simulazioni relativamente a diverse variabili, (il coefficiente beta ed il credit spread
nell’ambito della determinazione dei tassi di attualizzazione, il tasso di crescita oltre il periodo
di previsione esplicita), mediante l’utilizzo combinato di tecniche statistiche di simulazione
(tecnica di simulazione Montecarlo).
In particolare ai fini della stima del value in use sono stati utilizzati i seguenti parametri
rilevanti:
un tasso di crescita oltre il periodo di previsione esplicita, compreso fra lo 0% e il 2%;
coefficiente beta unlevered compreso tra 0,6 e 0,9;
un premio per il rischio di mercato azionario pari al 5%;
un credit spread compreso tra il 3% e il 3,5%;
una struttura finanziaria target composta all’80% da mezzi propri ed al 20% da mezzi di
debito;
un costo medio ponderato del capitale (wacc) post-tax al compreso tra il 7,9% e il 9,4%.
Il tasso di crescita dei flussi di cassa oltre il periodo di previsione esplicita e il costo medio
ponderato del capitale sono risultati sempre in linea con i valori medi relativi a tali parametri
espressi dagli equity analysts che seguono il titolo AP e le principali aziende comparabili.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 104
Antichi Pellettieri
Tutto ciò premesso i risultati delle analisi valutative sono così riassumibili:
a) impairment test di bilancio consolidato:
a.1. Impairment loss di primo livello per complessivi Euro 75.400 migliaia, relative alle
seguenti CGU:
Biasia Francesco SpA: Euro 2.200 migliaia relativi all’Avviamento Per effetto della
rideterminazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008 secondo quanto prescritto da
Consob e ai sensi dello IAS 8, è già stata riflessa a carico del bilancio chiuso al 31 dicembre
2008 la svalutazione del marchio Biasia per circa Euro 21.500 migliaia, pertanto, .l’impairment
test condotto su tale partecipata ha evidenziato per il 2009 un recupero di svalutazioni relative
ai marchi per circa Euro 4.200.
Coccinelle SpA: Euro 37.900 migliaia, di cui Euro 12.200 migliaia relativi all’Avviamento e
Euro 25.700 relativi ai marchi
Mandarina Duck SpA: Euro 13.100 migliaia, di cui Euro 200 migliaia relativi all’Avviamento e
Euro 12.900 migliaia relativi ai marchi
Sebastian France Euro: 1.100 relativi all’Avviamento
Antichi Pellettieri ramo operativo: Euro 3.800 migliaia relativi all’Avviamento.
a.2.Nessuna impairment loss di secondo livello.
Nella tabella seguente si riepilogano gli Avviamenti e i Marchi iscritti nel bilancio consolidato
al 31 dicembre 2009 suddivisi per CGU:
CGU
Avviamento
Svalutazione
avviamento da
impairment
2008
Svalutazione
avviamento da
impairment
2009
Avviamento
netto
impairment
Concessioni
licenze e marchi
Svalutazione
concessioni
licenze e
marchi da
impairment
2008
Svalutazione
concessioni
licenze e
marchi da
impairment
2009
Concessioni
licenze e
marchi
netto
impairment
15
15
BALDININI
2.748
0
0
2.748
16.048
16.048
BIASIA
3.356
(1.156)
(2.200)
0
40.905
MOSAICON
(21.500)
4.200
23.605
9.157
0
0
9.157
15.935
COCCINELLE
FINDUCK - MANDARINA
DUCK
15.645
(3.445)
(12.200)
(0)
49.427
0
(25.700)
23.727
1.384
(1.148)
(200)
36
46.319
(2.685)
(12.900)
30.734
ANTICHI PELLETTIERI
34.807
(3.800)
31.007
1.752
1.752
0
6.771
6.771
BRACCIALINI e DADOROSA
LEATHER APPAREL
SEBASTIAN FRANCE
Totale al 31 dicembre 2009
1.690
(112)
(1.100)
478
0
68.787
(5.861)
(19.500)
43.426
177.157
15.935
0
(24.185)
(34.400)
118.588
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 105
Antichi Pellettieri
3. Investimenti immobiliari non strumentali
La voce che ammonta ad Euro 1.664 migliaia rappresenta il fair value al 31/12/2009 di un
fabbricato non strumentale situato in San Mauro Pascoli (Rimini), di proprietà della Società
Baldinini s.r.l.
4. Investimenti
Gli investimenti passano da Euro 2.047 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 2.503 migliaia al
31/12/2009, registrando un incremento di Euro 456 migliaia e presentano la seguente
variazione:
€/000 Valori al
31/12/2009
Partecipazioni in imprese controllate, non consolidate
Partecipazioni in imprese collegate
0
0
2.478
0
25
2.047
2.503
2.047
Partecipazioni in altre imprese
Totale
Valori al
31/12/2008
Forniamo di seguito il dettaglio e la movimentazione della voce Partecipazioni in imprese
collegate e della voce Partecipazioni in altre imprese:
€/000 Partecipazioni in imprese collegate
31/12/09
31/12/08
Variazioni
SLG s.r.l.
2.478
0
2.478
Totale
2.478
0
2.478
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Maigrene Srl
0
873
(873)
A. Pfister Srl
0
265
(265)
Immobiliare Le Cure Srl
0
895
(895)
Partecipazioni in Altre Imprese
Altre minori
Totale
25
14
11
2.503
2.047
456
L’incremento della voce Partecipazioni in imprese collegate è riconducibile principalmente a:
- deconsolidamento della Società SLG S.p.A., avvenuto a far data dal 1 aprile 2009 per
effetto della perdita del controllo; tale società in ragione della influenza notevole esercitata
sulla gestione dal parte della Capogruppo è valutata al patrimonio netto.
- consolidamento della società Maigrene, avvenuto a far data dal 31 dicembre 2009.
Il valore delle partecipazioni detenute in altre imprese varia per effetto della riclassifica della
partecipazione nella società Le Cure nella voce Attività finanziarie destinate alla vendita a
breve termine, in seguito alla decisione di cedere tale attività. Tale partecipazione è stata
alienata nei primi mesi del 2010 con il pieno recupero del valore contabile di carico.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 106
Antichi Pellettieri
5. Attività fiscali per imposte differite
Le imposte differite attive del Gruppo passano da Euro 11.858 migliaia al 31/12/2008 ad Euro
19.492 migliaia al 31/12/2009 registrando un aumento di Euro 7.634 migliaia.
Il saldo si riferisce principalmente all’effetto fiscale calcolato sullo storno del valore delle
immobilizzazioni immateriali che non hanno i requisiti d’iscrizione previsti dai principi
IAS/IFRS, nonché agli effetti fiscali differiti calcolati su accantonamenti e spese deducibili in
esercizi successivi (cosiddette differenze temporanee), di cui forniamo di seguito il dettaglio.
Descrizione
Diff temp
al
Aliquot
a
31/12/2009
Ias 38 - Immobilizzazioni immateriali
Ias 19 - Fondo trattamento di fine rapporto
Accan.to esercizio indennità supplettiva clientela
Acc.to fondo svalutazione crediti tassato
Accantonamento svalutaz. Magazzino tassato
Spese ded es.successivi (rappr, manutenz,
perizie)
Perdite fiscali riportabili
Ias 32 – Attualizzazione crediti debiti m/l termine
16.946
31,40%
Effetto
Diff temp
al
Fiscale
31/12/2008
5.321
14.475
Aliquot
a
Effetto
Diff.
Fiscale
31,40%
4.545
776
-18
27,50%
-5
4
27,50%
1
-6
1.025
31,40%
322
704
31,40%
221
15.375
27,50%
4.228
2.185
27,50%
601
101
3.62
7
4.469
27,50%
1.229
3.984
31,40%
1.251
-22
2.707
31,40%
850
2.089
31,40%
656
11.236
27,50%
3.090
796
27,50%
219
194
2.87
1
0
396
27,50%
109
-109
0
Accantonamento Fondo Rischi
1.764
31,40%
554
1.732
31,40%
544
10
Interessi passivi indeducibili art. 96
1.084
27,50%
298
1.433
27,50%
394
-96
I/C Profit
1.889
31,40%
593
4.000
31,40%
1.256
-663
Strumenti Finanziari Derivati
1.382
31,40%
434
1.678
31,40%
527
-93
990
31,40%
311
1.080
31,40%
339
Oneri di ristrutturazione
4.618
27,50%
1.270
4.619
27,50%
0
-28
1.27
0
Impairment su altre immobilizzazioni immat.
2.685
31,40%
843
2.685
31,40%
843
19.338
41.860
154
1.121
19.492
42.981
IAS 17 – Leasing
Sub Totale
Spese di quotazione imputate a PN
Totale
66.152
490
66.643
31,40%
11.506
31,40%
352
11.858
0
7.83
2
-198
7.63
4
L’incremento del periodo è principalmente imputabile alla iscrizione della fiscalità differita
attiva relativa alle perdite riportabili a nuovo di pertinenza della Capogruppo nonché alle
svalutazioni di crediti limitamente alla quota per la quale è probabile il recupero fiscale.
6. Altri crediti finanziari a lungo termine
Passano da Euro 5.927 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 1.021 migliaia al 31/12/2009,
registrando un decremento pari ad Euro 4.472 migliaia.
Il dettaglio della voce è il seguente:
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 107
Antichi Pellettieri
€/000 Altri Crediti finanziari a lungo
31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
Crediti verso correlate
869
5.923
(5.054)
Crediti verso altri
152
4
148
1.021
5.927
(4.906)
Totale
I crediti finanziari per scadenza sono così composti :
€/000
Crediti finanziari a MLT
Totale
1.021
Scadenza in
1 anno
Scadenza tra
1 e 2 anni
0
872
Scadenza
entro 5 anni
149
Scadenza
oltre 5 anni
0
Il decremento è dovuto principalmente alla chiusura del credito verso i signori David Agus e
Manuela Arcari per Euro 4.000 migliaia e alla chiusura del credito verso il sig. Andrea
Mandelli per Euro 1.000.
Tale voce include principalmente crediti verso la controllante MBFG ritenuti recuperabili in
quanto compensabili per Euro 349 migliaia e crediti finanziari verso la società Braccialini UK
per circa Euro 520 migliaia. Il credito finanziario residuo verso la controllante MBFG di Euro
26.565 migliaia riclassificato nell’esercizio 2009 è stato prudenzialmente completamente
svalutato al 31 dicembre 2009.
Per il dettaglio degli altri crediti verso parti correlate al 31/12/2009 si rimanda oltre alla nota n.
32.
7. Crediti commerciali e altri crediti a lungo termine
La voce passa da Euro 4.656 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 3.513 migliaia al 31/12/2009
registrando un decremento di Euro 1.143 migliaia. I crediti sono esposti al netto
dell’attualizzazione, calcolata a tassi di mercato e si riferiscono a rapporti verso società di
Barter che hanno originato crediti con scadenza oltre l’esercizio, ai quali corrisponde nella
voce debiti commerciali a lungo la contropartita di pari valore verso la società controllante
MBFG.
Il decremento rispetto al 31 Dicembre 2008 è dovuto principalmente alla cessione pro soluto
al valore nominale dei crediti Barter da parte di Coccinelle S.p.A. alla controllante MBFG
S.p.A. per un importo di Euro 934 migliaia, in compensazione del debito di pari importo
esistente nei confronti della stessa MBFG S.p.A. Il valore residuo di tali crediti Barter al 31
dicembre 2009 ammonta a circa Euro 2.385 migliaia.
Tali crediti derivano dall’acquisto effettuato in esercizi precedenti da Antichi Pellettieri ed
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 108
Antichi Pellettieri
alcune società dalla stessa controllate, di una porzione di un credito commerciale dalla
controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A., da questa vantato nei confronti della
società Argent Trading International. Tale credito (tecnicamente denominato APC – «Asset
Purchase Credit ») sarà monetizzato tramite compensazione contabile nei confronti di
aziende terze a parziale pagamento di fatture derivanti da loro prestazioni per servizi o merci
a favore delle società titolari del credito verso APC e, trovano contropartita di pari importo nei
debiti commerciali a medio lungo termine. Si evidenzia che il pagamento di tali debiti
commerciali alla controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione è
subordinato alla effettiva utilizzazione da parte delle società del Gruppo Antichi Pellettieri di
tali crediti. Pertanto, non si ritiene vi possano essere effetti dalla eventuale mancata
utilizzazione di tali crediti.
Oltre a quanto descritto per i crediti “APC”, tale voce accoglie i depositi cauzionali versati
sugli affitti e utenze per circa Euro 1.000 migliaia.
€/000
Crediti commerciali e Altri crediti a MLT
Totale
3.513
Scadenza in
1 anno
Scadenza tra
1 e 2 anni
Scadenza
entro 5 anni
574
1.304
1.635
Scadenza
oltre 5 anni
ATTIVO CORRENTE
9. Rimanenze
La voce rimanenze passa da Euro 85.198 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 71.319 migliaia al
31/12/2009, registrando un decremento di Euro 13.879 migliaia.
Il dettaglio delle rimanenze è il seguente:
€/000 Rimanenze
31/12/09
31/12/08
Variazioni
23.073
25.836
(2.763)
4.058
5.025
(967)
Prodotti finiti e merci
44.188
54.337
(10.149)
TOTALE
71.319
85.198
(13.879)
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Il decremento è dovuto per Euro 4.288 migliaia alla vendita e il conseguente
deconsolidamento della società GFM, alla vendita del ramo della Mandelli e
dal
deconsolidamento di SLG. La ulteriore variazione negativa rispetto all’esercizio precedente è
imputabile al decremento del fatturato.
Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini
di una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezione precedente e delle materie prime
non più utilizzate. Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione
magazzino :
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 109
Antichi Pellettieri
€/000 Saldo di apertura all' 1/1/2009
(4.494)
Accantonamenti del periodo
(1.651)
Utilizzi del periodo
811
Saldo di chiusura al 31/12/2009
(5.334)
10. Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Passano da Euro 87.218 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 79.570 migliaia al 31/12/2009,
registrando un decremento di Euro 7.648 migliaia.
Il dettaglio della voce dei crediti in oggetto è esposto nel seguente prospetto:
€/000 Crediti correnti
Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
entro 5 anni
Crediti commerciali lordi
Crediti commerciali vs parti correlate
31/12/09
31/12/08
Variazioni
68.004
68.004
70.766
(2.762)
3.418
3.418
6.107
(2.689)
Totale crediti commerciali lordi
71.422
F.do svalutazione crediti
(3.947)
Totale crediti commerciali Netti
67.475
0
0
71.422
76.873
(5.451)
(3.947)
(3.000)
(947)
67.475
73.873
(6.398)
Altri crediti
3.332
3.332
3.105
227
Ratei e risconti
8.763
8.763
10.240
(1.477)
79.570
87.218
(7.648)
Totale
79.570
0
Crediti commerciali lordi - Si decrementano rispetto al 31/12/2008 di Euro 5.451 migliaia
principalmente per effetto del deconsolidamento di GFM pari a circa Euro 4.352 migliaia.
Per il dettaglio dei crediti verso parti correlate si rinvia alla successiva nota n. 32.
Nessun credito iscritto nell’attivo del bilancio ha durata superiore a cinque anni.
A partire dal dicembre 2006 il gruppo Antichi pellettieri ha preso parte ad un’operazione di
cartolarizzazione di crediti realizzata dal Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione
che ha coinvolto in qualità di cedenti (c.d. Seller), tra le altre, alcune società del gruppo
Antichi Pellettieri, segnatamente: Biasia Francesco S.p.A. Braccialini S.r.l. e Coccinelle S.p.A.
La struttura dell’operazione prevedeva che le cessioni potevano essere effettuate dalle
società aderenti al programma ed in seguito, eventualmente, anche da altre società del
gruppo, per un arco temporale massimo di 7,5 anni.
Il contratto relativo a tale operazione è stato risolto su richiesta della banca cessionaria
Natixis nel mese di maggio 2009. Nel corso del secondo semestre del 2009 le società Biasia
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 110
Antichi Pellettieri
Francesco S.p.A., Braccialini S.r.l. e Coccinelle S.p.A. si sono accordate con Natixis per il
riacquisto dei crediti precedentemente ceduti e non ancora incassati. Al 31 dicembre 2009
per effetto del riacquisto della quota di crediti non ancora incassati, le società Biasia e
Braccialini hanno iscritto dei debiti finanziari nei confronti di Natixis complessivamente per
Euro 1.766 migliaia da pagarsi in tranches nel corso del 2010. Alla stessa data Coccinelle
S.p.A. non presenta alcun debito nei confronti di Natixis.
Inoltre si evidenzia che la banca cessionaria ha contrattualmente riconosciuto che le società
del Gruppo Antichi Pellettieri non saranno ritenute responsabili per eventuali inadempimenti
alle disposizioni contrattuali da parte di Mariella Burani Fashion Group in liquidazione e delle
altre società del Gruppo coinvolte nell’operazione di cartolarizzazione in qualità di servicers e
originators.
I movimenti del fondo svalutazione crediti, relativo sia ai crediti commerciali a breve termine
che a medio lungo termine, nel corso dell’esercizio sono i seguenti:
€/000 Saldo di apertura all' 1/1/2009
3.000
Variazione area
(269)
Accantonamenti del periodo
1.294
Utilizzi del periodo
Saldo di chiusura al 31/12/2009
(78)
3.947
Il fondo svalutazione crediti risulta complessivamente calcolato sulla base di apposite
valutazioni analitiche, integrate da valutazioni derivanti da analisi storiche delle perdite
dovute ai clienti, in relazione all’anzianità del credito, al tipo di azioni di recupero intraprese
ed allo stato del credito (ordinario, in contestazione, ecc.).
La suddivisione dei crediti verso clienti al netto del fondo svalutazione crediti e dei crediti
verso parti correlate per fasce di scaduto è riportata nella tabella seguente :
Saldo al
31/12/2009
A scadere
38.985
Saldo al
31/12/2008
43.385
Scaduto < 30 giorni
6.609
8.203
Scaduto 30 - 60 giorni
5.719
5.619
Scaduto 60 - 90 giorni
2.949
2.714
Scaduto 90 - 120 giorni
6.772
4.072
Scaduto > 120 giorni
3.023
3.773
64.057
67.766
Totale
Altri crediti verso parti correlate : per maggiori dettagli si rinvia alla nota n. 32.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 111
Antichi Pellettieri
Ratei e Risconti - Diminuiscono di Euro 1.477 migliaia rispetto al 31/12/2008 e sono così
composti:
€/000 Entro 12 mesi
75
Ratei attivi
Oltre 12 mesi entro 5 anni
31/12/09
75
31/12/08 Variazioni
239
(164)
Risconti attivi
8.688
8.688
10.001
(1.313)
Totale
8.763
8.763
10.240
(1.477)
I risconti attivi sono riferibili principalmente alla sospensione dei costi di progettazione e stile
sostenuti dalle diverse società per le collezioni future, la variazione è principalmente
attribuibile alla diminuzione della produzione.
11. Attività fiscali per imposte correnti
I crediti tributari passano da Euro 15.583 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 11.974 migliaia al
31/12/2009 registrando un decremento di Euro 4.095 migliaia.
€/000 Attività fiscali correnti
Oltre 12 mesi entro
5 anni
Entro 12 mesi
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Erario c/IVA
6.139
6.139
8.699
(2.560)
Eccedenze acconti versati
5.835
5.835
6.884
(1.049)
11.974
11.974
15.583
(3.609)
Totale
12. Altri crediti finanziari a breve
La voce passa da Euro 34.309 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 2.942 migliaia al 31/12/2009,
con un decremento pari a Euro 31.367 migliaia.
Il dettaglio degli altri crediti finanziari a breve è il seguente :
€/000 Altri crediti finanziari a breve
Altri crediti verso parti correlate
Altri crediti verso terzi
Totale
Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi entro
5 anni
31/12/09
31/12/2008
Rideterminato
Variazioni
2.810
2.810
30.968
(28.158)
132
132
3.341
(3.209)
2.942
2.942
34.309
(31.367)
La diminuzione rispetto al 31 Dicembre 2008 è dovuta principalmente alla riclassifica nei
crediti finanziari a medio, lungo termine del finanziamento concesso a Mariella Burani
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 112
Antichi Pellettieri
Fashion Group, poi svalutato per Euro 26.565 migliaia di cui si è già detto alla precedente
nota n. 6, cui si rimanda, nonché la chiusura del credito vantato dalla capogruppo nei
confronti dei Signori David Agus e Manuela Arcari per Euro 2.000 migliaia.
Gli altri crediti verso parti correlate accolgono per Euro 434 migliaia parte del credito verso la
controllante MBFG ritenuto recuperabile in quanto portato in compensazione.
Per il dettaglio dei crediti nei confronti di parti correlate si rinvia oltre alla nota n. 32
I crediti Finanziari verso terzi sono decrementati di Euro 3.209 migliaia rispetto al 31
Dicembre 2008.
I principali movimenti concernono la riclassifica di Euro 3.159 migliaia, relativa alla società Le
cure Srl, titolare di un terreno in Scandicci (Firenze) sul quale si sta edificando la nuova sede
della Braccialini Srl, nelle attività finanziarie disponibili alla vendita a breve termine in seguito
alla decisione di alienazione della partecipazione che ha portato alla vendita della stessa nei
primi mesi 2010 con il recupero del valore contabile iscritto.
13. Attività finanziarie disponibili alla vendita a breve termine
La voce ammonta ad Euro 4.063 migliaia e si riferisce principalmente alla partecipazione
detenuta nella società “Le Cure” e nella caparra confirmatoria per l’acquisizione della totalità
delle quote in tale società, rispettivamente per Euro 895 migliaia e per Euro 3.159, alienata
nei primi mesi del 2010 e, pertanto, riclassificata dalle voci originarie.
14. Cassa e disponibilità liquide
Il saldo della voce passa da Euro 40.717 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 19.069 migliaia al
31/12/2009, con un decremento di Euro 21.648 migliaia.
€/000 Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
TOTALE
31/12/09
31/12/08
Variazioni
18.754
40.387
(21.633)
40
79
(39)
275
251
24
19.069
40.717
(21.648)
Le disponibilità liquide concernono principalmente i saldi delle società Baldinini per Euro
5.370 migliaia, Mandarina per Euro 3.352 migliaia, Antichi Pellettieri per Euro 1.488 migliaia,
Coccinelle per Euro 1.493 migliaia e Dadorosa per Euro 1.450 migliaia.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 113
Antichi Pellettieri
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
15. Patrimonio netto
Al 31/12/2009 il capitale sociale della capogruppo, interamente sottoscritto e versato, risulta
pari ad Euro 11.374.831 ed è costituito da n. 45.499.324 azioni ordinarie da euro 0,25
ciascuna. Il valore al netto delle azioni proprie in portafoglio alla data del 31/12/2009,
ammonta ad Euro 10.936 migliaia.
Per la movimentazione del Patrimonio netto si rimanda al “prospetto delle variazioni nei conti
di patrimonio netto consolidato”, fornito a corredo dei prospetti di bilancio.
Il raccordo tra il Patrimonio Netto e l’Utile d’esercizio della capogruppo e del bilancio
consolidato è riportato nel prospetto supplementare in allegato al n. 4.
16. Finanziamenti a lungo termine
Passano da Euro 52.788 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 10.487 migliaia al 31/12/2009
registrando un decremento di Euro 42.301 migliaia. La voce può essere dettagliata come
segue:
€/000 31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
8.046
46.207
(38.161)
2.441
2.653
(212)
Oltre 12 mesi
Debiti verso banche
Rateo interessi
Debiti per leasing
Debiti verso parti correlate
Debiti verso altri finanziatori
Totale
0
978
(978)
0
10.487
2.950
52.788
(2.950)
(42.301)
La variazione registrata è da ricollegarsi principalmente alla riclassifica della quota a medio e
lungo termine tra i finanziamenti a breve termine dei finanziamenti per i quali non sono stati
rispettati i covenants contrattuali.
Tale decremento è in parte compensato dall’accensione di nuovi finanziamenti da parte delle
controllate Mandarina Duck, Baldinini e Braccialini.
Covenants relativi alle posizioni debitorie esistenti alla data del 31/12/2009. (ai sensi
della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28.07.2006)
Finanziamenti Bancari
Di seguito vengono esposti i Covenants, da rispettare a pena di risoluzione dei contratti,
relativi ai finanziamenti del Gruppo Antichi Pellettieri in essere al 31/12/2009:
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 114
Antichi Pellettieri
Controparte
Ente Erogante
Debito Residuo al
31,12,2009
Antichi Pellettieri SpA
Bipop Carire
6.250
Antichi Pellettieri SpA
Unicredit
10.696
Antichi Pellettieri SpA
Banca Fortis
3.250
Covenant
(i) PFN/MOL<4,3x - PFN/PN
<2x
(ii) PFN/MOL<3x - PFN/PN
<1x
(iii) PFN/EBITDA<4,3x PFN/PN <2x
(iii) PFN/EBITDA<4x PFN/PN <1,5x
Antichi Pellettieri SpA
West LB
20.000
(i) indebitam. AP/ indebitam.
Gruppo >70% debito in
essere / indebitam. bancario
<0,5- PFN/PN <1,5xPFN/MOL<2,5x
Biasia Spa
Efibanca SpA
857
(iii) PFN/PN<1,9 - PFN/MOL
<2,9
Biasia Spa
Banca Nazionale del Lavoro
SpA
444
Mandarina Duck Spa
Unicredit
12.087
(iii) PN > 6,5 Mln - PFN/PN<1
- PFN/EBITDA <2
(i) PFN/MOL<3x - PFN/PN
<2x
In ottemperanza ai principi contabili IAS/IFRS a causa dello sforamento dei covenant
contrattuali relativi ai finanziamenti, si è provveduto a riclassificare gli importi di tutti i
finanziamenti, tra i debiti a breve termine.
Tuttavia si evidenzia che per effetto dell’accordo di ristrutturazione del debito sottoscritto in
data 19 febbraio 2010 e ad oggi efficace a tutti gli effetti tra il Gruppo Antichi Pellettieri e le
principali banche finanziatrici, parte dell’indebitamento a breve termine, per circa Euro 97,5
milioni, sarà riclassificato a lungo termine in quanto sulla base delle previsioni contrattuali tale
parte verrà rimborsata in un'unica soluzione alla data del 31 dicembre 2014.
Ai sensi dell’accordo di ristrutturazione ex art 67 l.f. Antichi Pellettieri si è impegnata, anche ai
sensi dell’articolo 1381 del codice civile con riferimento alla controllata Baldinini S.r.l., a
rispettare i seguenti parametri finanziari da verificare (i) con riferimento ad Antichi Pellettieri
su base annuale; e (ii) con riferimento a Baldinini su base trimestrale:
Livello minimo di cassa
Il valore della cassa dei saldi di c/c bancari e del controvalore dei titoli di pronta liquidazione
detenuti di Antichi Pellettieri non dovrà essere inferiore a Euro 1.000.000.
Patrimonio netto
Il valore del patrimonio netto di AP non dovrà essere inferiore: (i) a Euro 18.000.000 con
riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010; (ii) a Euro 16.000.000 con riferimento
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011; (iii) a Euro 14.000.000 con riferimento all’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2012; e (iv) a Euro 11.500.000 con riferimento all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2013.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 115
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA
Con riferimento a Baldinini, il rapporto fra indebitamento finanziario netto e EBITDA non dovrà
essere superiore a 2.
Rapporto EBITDA / Interessi
Con riferimento a Baldinini, il rapporto fra EBITDA e interessi passivi bancari / interessi attivi
non dovrà essere inferiore a 4.
Ai sensi dell’accordo di ristrutturazione ex art 67 l.f. Mosaicon e le altre società del gruppo
Mosaicon parti dell’accordo medesimo si sono impegnate, anche ai sensi dell’articolo 1381
del codice civile, a rispettare i seguenti parametri finanziari da verificare su base annuale:
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA
Con riferimento a Mandarina Duck e Francesco Biasia (su base aggregata) il rapporto tra
indebitamento finanziario netto e EBITDA dovrà essere minore o uguale a (i) 6,46 con
riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012; (ii) 4,97 con riferimento all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2013; (iii) 3,85 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014;
(iv) 3,25 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015; (v) 2,71 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2016; (vi) 2,15 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2017.
Con riferimento a Braccialini e Dadorosa (su base aggregata) il rapporto tra indebitamento
finanziario netto e EBITDA dovrà essere minore o uguale a (i) 6,16 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2010; (ii) 3,94 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2011; (iii) 3,11 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012; (iv) 2,96 con
riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013; (v) 2,56 con riferimento all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2014; (vi) 2,17 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015;
(vii) 2,00 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2016, (viii) 2,00 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2017.
Rapporto EBITDA /Interessi passivi
Con riferimento a Mandarina Duck e Francesco Biasia (su base aggregata) il rapporto tra
EBITDA e interessi passivi dovrà essere maggiore o uguale a (i) 2,71 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012; (ii) 3,22 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2013; (iii) 3,79 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014; (iv) 4,87 con
riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015; (v) 5,47 con riferimento all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2016; (vi) 6,58 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2017
Patrimonio netto
Con riferimento a Mandarina Duck e Francesco Biasia (su base aggregata) il valore del
patrimonio netto non dovrà essere inferiore a (i) Euro 2.600.000 con riferimento all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2011; (ii) Euro 3.600.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2012; (iii) Euro 5.000.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 116
(iv) Euro 6.700.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014; (v) Euro
8.800.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015; (vi) Euro 11.000.000 con
riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2016; (vii) Euro 13.500.000 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2017.
Con riferimento a Braccialini e Dadorosa (su base aggregata) il valore del patrimonio netto
non dovrà essere inferiore a (i) Euro 6.000.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2010; (ii) Euro 7.700.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011;
(iii) Euro 10.000.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012; (iv) Euro
12.400.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013; (v) Euro 14.800.000 con
riferimento all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014; (vi) Euro 17.500.000 con riferimento
all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015; (vii) Euro 20.200.000 con riferimento all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2016; (viii) Euro 23.100.000 con riferimento all’esercizio chiuso il 31
dicembre 2017.
EBITDA
Con riferimento a Mandarina Duck e Francesco Biasia (su base aggregata) il valore
dell’EBITDA non dovrà essere inferiore a Euro 3.200.000 con riferimento all’esercizio chiuso il
31 dicembre 2011.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 117
Antichi Pellettieri
Dettaglio debiti verso Banche
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre
2009 e al 31 dicembre 2008, dando evidenza dell’istituto erogatore, della società beneficiaria,
della quota a breve termine, e della quota a lungo termine:
€/000 31 dicembre 2009 Istituto erogante
Società Beneficiaria
Importo
residuo
Quota a breve
Quota a lungo
Banca intesa Mediocredito
Braccialini
631
211
420
Unicredit
Braccialini
949
299
650
Credito Cooperativo di Romagna
Braccialini
545
122
423
West LB
Antichi Pellettieri
20.000
20.000
0
Bipop Carire
Antichi Pellettieri
6.250
6.250
0
Unicredit
Antichi Pellettieri
10.696
10.696
0
Banca intesa San Paolo
Antichi Pellettieri
900
900
0
Banca Agricola Mantovana
Antichi Pellettieri
1.890
1.890
0
Banca Fortis
Antichi Pellettieri
3.250
3.250
0
Banca Monte Parma
Antichi Pellettieri
2.468
2.468
0
Caricesena
Antichi Pellettieri
1.315
1.315
0
Banca Nazionale del Lavoro
Biasia Francesco
444
444
0
Banca Antonveneta
Biasia Francesco
793
588
205
Bipop Carire
Biasia Francesco
645
319
326
Efibanca
Biasia Francesco
857
857
0
Banco Desio Veneto
Biasia Francesco
1.147
493
654
Banca Nazionale del Lavoro
Baldinini
240
160
80
Banca intesa San Paolo
Baldinini
266
266
0
Credito di Romagna
Baldinini
909
189
720
Cassa di Risparmio di Cesena
Baldinini
4.000
224
3.767
Cassa di Risparmio Pr e Pc
Coccinelle
0
0
0
Cassa Risparmio della Spezia
Coccinelle
109
109
0
Unicredit
Finduck
12.087
12.087
0
Banca Etruria
Finduck
5.000
5.000
0
Banca Etruria
Dadorosa
1.083
282
801
76.474
68.419
8.046
Totale
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 118
Antichi Pellettieri
€/000 31 dicembre 2008 Istituto erogante
Banca intesa Mediocredito
Società Beneficiaria
Braccialini
Importo
residuo
Quota a breve
842
Quota a lungo
211
631
Unicredit
Braccialini
1.232
283
949
West LB
Antichi Pellettieri
20.000
20.000
-
Bipop Carire
Antichi Pellettieri
6.250
2.500
3.750
Unicredit
Antichi Pellettieri
11.819
4.572
7.247
Banca intesa San Paolo
Antichi Pellettieri
900
-
900
Banca intesa Mediocredito
Antichi Pellettieri
125
125
-
Banca Agricola Mantovana
Antichi Pellettieri
2.182
580
1.602
Banca Fortis
Antichi Pellettieri
3.750
1.000
2.750
Banca Monte Parma
Antichi Pellettieri
2.738
547
2.191
BNL
Antichi Pellettieri
8.000
Caricesena
Antichi Pellettieri
1.532
662
870
Banca Nazionale del Lavoro
Biasia Francesco
667
444
223
8.000
Banca Antonveneta
Biasia Francesco
978
378
600
Bipop Carire
Biasia Francesco
944
298
646
Efibanca
Biasia Francesco
1.143
571
572
Veneto Banca
Biasia Francesco
2.000
370
1.630
Banco Desio Veneto
Biasia Francesco
1.500
353
1.147
Banca intesa San Paolo
GFM
314
100
214
Banca Nazionale del Lavoro
Baldinini
400
160
240
Banca intesa San Paolo
Baldinini
521
255
266
Cassa di Risparmio Pr e Pc
Coccinelle
324
324
-
Cassa Risparmio della Spezia
Coccinelle
321
211
110
Unicredit
Finduck
13.598
3.022
10.576
Banca Etruria
Dadorosa
Totale
1.368
275
1.093
83.448
37.241
46.207
Antichi Pellettieri S.p.A. in data 10 febbraio 2010 ha completato il processo di asseverazione ai sensi dell’articolo 67 comma 3 lettera (d) della legge fallimentare - del piano industriale e
finanziario della Società e di quelli della controllata Mosaicon S.p.A. e delle sue controllate
Braccialini S.r.l., Mandarina Duck S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l.
In esecuzione di quanto previsto nel piano finanziario e industriale asseverato, la Società, in
data 19 febbraio 2010, ha sottoscritto con le banche creditrici un accordo di ristrutturazione
del proprio indebitamento finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 119
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Antichi Pellettieri
S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 71 milioni, che dovrà essere rimborsato
(unitamente agli interessi che matureranno a un tasso del 3,5% per anno) in un’unica
soluzione il 31 dicembre 2014 (salve talune ipotesi di rimborso anticipato in caso di proventi
straordinari quali, a titolo esemplificativo, distribuzioni di dividendi da parte di società
controllate o aumenti di capitale della Società).
Nel caso in cui il debito consolidato non sia stato rimborsato entro il 31 dicembre 2014,
Antichi Pellettieri si è impegnata a dismettere talune partecipazioni, tra cui la partecipazione
in Baldinini S.r.l. e Mosaicon S.p.A., destinando i proventi della dismissione a rimborso del
debito consolidato; e
(ii)
la riapertura delle linee di credito a breve termine di Antichi Pellettieri S.p.A.
Con riferimento a Mosaicon S.p.A., sempre in data odierna, Antichi Pellettieri S.p.A. ha
sottoscritto un accordo con 3i Sgr S.p.A. finalizzato a modificare il patto parasociale vigente al
fine di renderlo coerente con quanto previsto nel piano industriale e finanziario della Società,
tra l’altro neutralizzando il rischio di esercizio da parte di 3i dell’opzione di acquisto della
partecipazione di Antichi Pellettieri S.p.A. in Mosaicon S.p.A., in caso di cambio di controllo
della Società, a valori non coerenti con quelli del piano.
L’accordo di modifica del patto parasociale, che entrerà in vigore subordinatamente
all’autorizzazione delle competenti autorità antitrust, prevede, tra l’altro:
(i)
la modifica delle partecipazioni detenute rispettivamente dalla Società e da 3i in
Mosaicon, in particolare 3i (per il tramite dei fondi dalla medesima gestiti) diventerà titolare di
azioni di categoria D complessivamente rappresentative del 64% del capitale sociale e Antichi
Pellettieri S.p.A. diventerà titolare di azioni di categoria C rappresentative del 36% del
capitale sociale di Mosaicon;
(ii)
l’attribuzione di diritti di governance coerenti con le nuove partecipazioni al capitale di
Mosaicon;
(iii)
la modifica delle procedure di uscita di 3i da Mosaicon S.p.A. previste dal vigente patto
parasociale mediante (a) l’eliminazione della clausola c.d. di ratchet prevista in favore di 3i;
(b) la previsione di un lock-up a carico di Antichi Pellettieri per tutta la durata del patto
parasociale; (c) un diritto di c.d drag along in favore di 3i che, nel caso in cui venda la propria
partecipazione in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere ad Antichi Pellettieri di vendere
anche la propria partecipazione (il drag along prevede, fino al 30 giugno 2014, un floor di
prezzo al di sotto del quale Antichi Pellettieri non sarà tenuta a vendere); e (d) un diritto di c.d
tag along in favore di Antichi Pellettieri che, nel caso in cui 3i venda la propria partecipazione
in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere di vendere pro quota ai medesimi termini e
condizioni anche la propria partecipazione.
Anche la controllata Mosaicon S.p.A. e le sue controllate Braccialini S.r.l., Mandarina Duck
S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l. - in esecuzione di quanto previsto nei
rispettivi piani industriali e finanziari asseverati - hanno sottoscritto con le banche creditrici un
accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 120
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Mandarina
Duck, di importo complessivo pari a circa Euro 17,6 milioni, e di quello di Francesco Biasia
S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 10 milioni, che dovranno essere rimborsati
entro il 31 dicembre 2017 secondo un piano di ammortamento con rata capitale costante e
con un periodo di pre-ammortamento di due anni e un successivo periodo di ammortamento
di sei anni. Sul debito consolidato matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor - come
determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione - maggiorato del 2% che saranno
corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di ristrutturazione;
(ii)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Braccialini S.r.l.,
di importo complessivo pari a circa Euro 2,4 milioni e di quello di Dadorosa S.r.l., pari a circa
Euro 1,2 milioni, che dovranno essere rimborsati entro il 31 dicembre 2015 secondo un piano
di ammortamento con rata capitale costante e con un periodo di pre-ammortamento di un
anno e un successivo periodo di ammortamento di cinque anni. Sul debito consolidato
matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor - come determinato ai sensi dell’accordo di
ristrutturazione - maggiorato del 2% che saranno corrisposti alle scadenze previste
nell’accordo di ristrutturazione;
(iii)
la conferma e, ove necessario, la riapertura delle linee di credito a breve termine delle
società;
(iv)
la messa a disposizione di Mandarina Duck S.p.A. di nuova finanza a medio/lungo
termine per un importo complessivo pari ad Euro 5.000.000,00 - garantita da Mosaicon S.p.A.
anche attraverso un pegno sul 51% del capitale sociale di Braccialini S.r.l. - che dovrà essere
rimborsata in un’unica soluzione il 31 dicembre 2014. Sulla nuova finanza matureranno
interessi a un tasso pari all’Euribor (come determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione)
maggiorato del 2,50% che saranno corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di
ristrutturazione nei limiti della cassa disponibile di Mandarina Duck e, comunque, alla data di
scadenza finale.
L’efficacia dell’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento di Mosaicon S.p.A. e delle sue
controllate è sospensivamente condizionata al pagamento dei costi dei consulenti delle
banche finanziatrici che interverrà nei prossimi giorni.
Mosaicon, inoltre, in esecuzione di quanto previsto dal piano industriale e finanziario
asseverato, ha sottoscritto in data odierna un accordo transattivo con, tra gli altri, Tichebox
S.r.l. e Matsa Group S.r.l. (già Finduck Group S.p.A.) volto a risolvere diverse controversie in
essere tra le parti.
Antichi Pellettieri S.p.A. è stata assistita nell’operazione da DGPA Advisory e Mediobanca per
gli aspetti finanziari, nonché dallo studio legale Legance, nelle negoziazioni relative
all’accordo di ristrutturazione del debito e da Bonelli Erede Pappalardo nelle negoziazioni con
3i e con Tichebox S.r.l. e Matsa Group S.r.l.
Debiti per leasing
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 121
Antichi Pellettieri
Il saldo al 31 dicembre 2009 pari a Euro 2.441 migliaia si riferisce prevalentemente alla
controllata Mandarina Duck, ed è relativo al contratto in essere di Lease Back dello
stabilimento di Cadriano (Bologna).
Nel corso del 2009 sono stati stipulati due contratti di Leasing dalla società Braccialini per
macchinari.
Debiti verso parti correlate
Non residuano importi di tale natura alla data;
Debiti verso altri finanziatori
Non residuano importi di tale natura alla data;
17. Strumenti finanziari derivati a lungo termine
La voce ammonta ad Euro migliaia 1.381 e si riferisce interamente a strumenti finanziari
stipulati dalla controllata Mandarina Duck, di cui si è già dato ampio dettaglio al precedente
paragrafo dedicato alla “Gestione dei rischi finanziari”, cui si rimanda.
18. Passività fiscali per imposte differite
Passano da Euro 60.610 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 45.059 migliaia al 31/12/2009,
registrando un decremento di Euro 15.551 migliaia derivante principalmente dal riversamento
delle imposte differite passive per effetto della svalutazione dei marchi effettuata
nell’esercizio.
Il saldo della voce si riferisce essenzialmente all’effetto fiscale calcolato sull’incremento di
valore della voce immobilizzazioni immateriali in seguito alla rilevazione di intangibili specifici
(brands) dopo l’applicazione dell’ IFRS 3.
€/000 31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
Variazioni
Plusvalenze rateizzate ed altre diff. Temp.
Applicazione IFRS 3
34.908
374
49.309
(374)
(14.401)
Applicazione IAS 16
Applicazione IAS 17 E VARI
Applicazione IAS 19
Applicazione IAS 38
Fondo attualizzazione debiti
Strumenti finanziari derivati
Avviamento - Comp Quadro EC
Ricavi imp. Esercizi successivi
3.253
364
60
4.033
31
2.121
129
3.285
522
183
3.453
88
18
1.805
1.032
(32)
(158)
(123)
580
(57)
(18)
316
(903)
Residuo eccedenza EC esistente 31/12/2007
160
541
(381)
Totale
45.059
60.610
(15.551)
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 122
Antichi Pellettieri
19. Benefici verso dipendenti e altri fondi
La voce si compone nel modo seguente:
€/000 Totale al 31/12/2009
Totale al 31/12/2008
Rideterminato
Variazione
Trattamento di fine rapporto
6.099
7.106
(1.007)
Trattamenti di quiescenza
2.009
2.105
(96)
Altri fondi a Medio Lungo termine
6.202
2.885
3.317
14.310
12.096
2.214
Totale
Riportiamo di seguito la movimentazione del periodo:
€/000 Valore al
31/12/2008
Rideterminato Accantonamenti
Trattamento di fine rapporto
7.106
527
Utilizzi
Altri Variazione
movimenti area conso
Valore al
31/12/2009
(908)
(12)
(614)
6.099
Trattamento di quiescenza
2.105
300
(320)
138
(214)
2.009
Altri fondi a Medio Lungo Termine
2.885
5.878
(2.562)
0
0
6.202
12.096
6.705
(3.790)
126
(828)
14.310
Totale
La variazione dell’area di consolidamento si riferisce principalmente la società GFM alienata
nell’esercizio
Gli accantonamenti relativi relativi agli altri fondi a Medio Lungo Termine concernono
principalmente:
- per circa Euro 4.330 migliaia lo stanziamento effettuato dalla Controllante a fronte del
rischio di sostenimento di una minusvalenza di vendita relativa alla partecipazione
detenuta in Mosaicon S.p.A. per effetto delle previsioni contrattuali tra AP e 3i,
mantenuto nel bilancio consolidato per riflettere tale minor valore rispetto al valore di
carico consolidato di tale partecipazione;
- per circa Euro 1.500 lo stanziamento effettuato relativo agli effetti della diminuzione
della percentuale di possesso sul versamento a fondo perduto effettuato a Mosaicon.
20. Altre passività a lungo termine
Passano da Euro 3.918 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 3.508 migliaia al 31/12/2009
registrando una flessione di Euro 410 migliaia.
Il dettaglio della voce è il seguente:
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 123
Antichi Pellettieri
€/000 31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
12
16
(4)
1.066
678
388
Debiti verso fornitori
Altri debiti
Altri debiti verso società correlate
2.430
3.224
(794)
Totale
3.508
3.918
(410)
Il saldo della voce “Altri debiti verso società correlate” pari a Euro 2.430 migliaia si riferisce
principalmente a debiti di natura contrattuale dovuti dalle società del gruppo nei confronti
della controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. rimborsabili in un arco di tempo
superiore ai dodici mesi originatisi in sede di cessione di crediti Barter di cui si è già detto alla
nota n. 7, cui si rimanda anche per la descrizione della movimentazione del periodo. Il valore
è esposto al netto dell’attualizzazione, calcolata a tassi di mercato. Il dettaglio è fornito alla
successiva nota n. 32.
PASSIVO CORRENTE
21. Debiti commerciali ed altre passività
La voce può essere dettagliata come segue:
€/000
Entro 12
mesi
Totale al
31/12/2009
Totale al
31/12/2008
Variazioni
66.797
66.797
73.961
(7.164)
659
659
4.776
(4.117)
67.456
78.737
(11.281)
3.481
3.481
4.888
(1.407)
893
893
432
461
2.538
2.538
2.766
(228)
Altri debiti
11.484
11.484
11.692
(208)
Totale
85.852
85.852
98.515
(12.663)
Debiti verso fornitori
Debiti verso correlate
Totale debiti Commerciali
Acconti
Ratei e risconti passivi
Debiti verso istituti di previdenza
67.456
Oltre 12 mesi
0
0
La variazione registrata nei debiti commerciali, rispetto al 31/12/2008, pari ad Euro 11.281
migliaia, va riferita prevalentemente stagionalità alla riduzione dell’attività.
Gli acconti ricevuti dai clienti sono rappresentati dai pagamenti anticipati che le società
richiedono ai clienti stranieri prima di inviare la merce. Detta politica riduce i rischi
commerciali con i paesi dell’est Europa.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 124
Antichi Pellettieri
Ratei e Risconti passivi - La voce è composta da varie voci tra cui canoni di locazione; i ratei
relativi ad interessi sono riclassificati tra le poste di natura finanziaria.
Debiti verso gli istituti previdenziali- iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri
contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti del Gruppo.
Altri debiti – Il dettaglio della voce è il seguente:
€/000 Entro 12
mesi
Oltre 12 mesi
entro 5 anni
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Debiti v/Amministratori per compensi
1.636
1.636
913
723
Debiti v/ personale dipendente
3.947
3.947
4.643
(696)
Debiti verso altri
5.901
5.901
6.136
(235)
11.484
11.484
11.692
(208)
Totale
I debiti verso personale dipendente includono le retribuzioni del mese di dicembre e le
retribuzioni differite. I debiti verso altri accolgono principalmente debiti per provvigioni
maturate e non liquidate.
22. Passività fiscali per imposte correnti
Passano da Euro 3.923 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 2.800 migliaia al 31/12/2009,
registrando un decremento di Euro 1.123 migliaia.
Il saldo comprende imposte dirette sul reddito d’esercizio secondo i principi indicati nella
premessa cui si rimanda, nonché le imposte indirette e le trattenute operate dalle imprese in
qualità di sostituto d’imposta.
23. Finanziamenti a breve termine
Passano da Euro 98.885 migliaia al 31/12/2008 ad Euro 143.089 migliaia al 31/12/2009
registrando un incremento di Euro 44.204 migliaia.
La voce può essere dettagliata come segue:
€/000 Entro 12 mesi
31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
Debiti verso banche:
- Per rapporti di cc e finanz BT
66.155
51.783
14.372
- Per finanziamenti (quota a breve)
68.428
37.241
31.187
(361)
361
- Per oneri accessori su finanziamenti
Debiti verso parti correlate
Altri finanziamenti
Totale
2.947
1.043
1.904
5.559
143.089
9.179
98.885
(3.620)
44.204
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 125
Debiti verso banche – La voce è composta dai debiti di conto corrente, dai finanziamenti
bancari a breve termine e dalla quota esigibile entro 12 mesi di mutui e finanziamenti
concessi da istituti di credito, che nel complesso si incrementano, evidenziando un parziale
finanziamento tramite linee a breve del pagamento delle quote relative all’indebitamento a
medio lungo in scadenza, a causa della contrazione registrata nel cash flow generato nel
periodo. Per il dettaglio della quota a breve dei debiti a MLT si rinvia alla nota n. 16. Per il
dettaglio dei rapporti con parti correlate si rinvia oltre alla nota n. 32.
Altri finanziamenti – La voce è composta principalmente da:
- debito residuo esistente in capo alla società Mosaicon S.p.A. per l’acquisto del Gruppo
Mandarina Duck per circa Euro 3.000 migliaia, nei confronti della società Finduck
Group;
- debito residuo verso la banca cessionaria dei crediti Natixis per circa Euro 1.766
migliaia;
- dai debiti finanziari relativi ai Leasing.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è principalmente imputabile all’estinzione del
debito per l’acquisto delle quote di partecipazione in Le Cure per circa Euro 4.050 migliaia.
24. Strumenti finanziari derivati a breve termine
La voce non presenta saldi al 31 dicembre 2009.
25. Fondi a breve termine
La voce ammonta ad Euro 2.164 migliaia e si riferisce ad accantonamenti stanziati a fronte di
rischi di natura contrattuale e commerciale, per i quali è probabile una perdita, se pur non
certa nell’ammontare e nella tempistica: In particolare la voce accoglie accantonamenti a
fronte di rischi per reso merci da clienti e stanziamenti per costi di riorganizzazione all’interno
del Gruppo.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 126
Antichi Pellettieri
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
27. Ricavi
Ripartizione dei ricavi per categoria e secondo aree geografiche
Il totale della voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2009 mostra una
flessione di Euro 87.127 migliaia rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente (-21,91%).
Parte del decremento è dovuto:
- per circa Euro 46.000 migliaia alla plusvalenza realizzata nell’esercizio 2008 con la
vendita del 49% di Mosaicon S.p.A. (ex APB S.p.A.);
- per circa Euro 29.000 dal deconsolidamento delle società SLG e dalla dalla vendita
del ramo operativo Mandelli; inoltre la società GFM è stata consolidata fino al mese di
settembre.
La ripartizione dei ricavi per categorie e aree geografiche è la seguente:
Ricavi Netti ripartiti per categorie
Ricavi generati da marchi propri
Ricavi generati da marchi in licenza
TOTALE
Royalties e altri ricavi
TOTALE GENERALE
31/12/2009
259.364
50.401
309.765
817
310.582
%
83,7%
16,3%
99,7%
0,3%
100%
31/12/2008
296.633
54.273
350.906
46.803
397.709
%
84,5%
15,5%
88,2%
11,8%
100%
Ripartizione Fatturato Aree geografiche
I mercati di riferimento per il Gruppo rimangono quelli europei che rappresentano, per l’anno
2009, l’ 84% dei ricavi totali. Nell’area europea si assiste ad un forte sviluppo dei mercati
dell’Est Europa e della Russia che rappresentano il 22,3% del totale (27,7% nel 2008). I
mercati emergenti del Far East rappresentano il 9,4% del fatturato totale, risultato di un
importante lavoro di sviluppo degli stessi effettuato dal Gruppo negli ultimi esercizi.
Italia
Europa
Giappone
Nord America
Resto Asia
Resto del mondo
TOTALE GENERALE
Royalties e altri ricavi
TOTALE GENERALE
31/12/2009
130.550
129.388
10.597
5.984
18.602
14.644
309.765
817
310.582
%
42,1%
41,8%
3,4%
1,9%
6,0%
4,7%
100,0%
0,3%
100%
31/12/2008
129.686
163.063
12.779
9.990
20.389
14.999
350.906
46.803
397.709
%
37,0%
46,5%
3,6%
2,8%
5,8%
4,3%
100,0%
13,3%
113%
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 127
Antichi Pellettieri
28. Costi della produzione
Il dettaglio dei costi è il seguente:
€/000 31/12/2009
Materie prime di consumo
Variazione Rimanenze
Costi connessi a benefici per dipendenti
%
31/12/2008
%
Variazione
Var. %
124.530
40,1%
165.886
41,7%
-41.356
-24,9%
9.995
3,2%
(12.765)
-3,2%
22.760
-178,3%
46.015
14,8%
40.285
10,1%
5.730
14,2%
102.809
33,1%
107.582
27,1%
-4.773
-4,4%
Costi per godimento di beni di terzi
19.264
6,2%
17.489
4,4%
1.775
10,1%
Oneri diversi di gestione
22.088
Costi per servizi
Altri costi straordinari
Totale
324.701
7,1%
2.713
0,7%
19.375
714,2%
0,0%
554
0,1%
(554)
-100,0%
104,5%
321.744
80,9%
2.957
0,9%
Aumentano dello 0,9% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente. Il loro incremento é
strettamente correlato all’incremento degli oneri diversi di gestione che pressoché compensa
la diminuzione delle altre voci.
Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo
I costi per materie prime di consumo comprendono prevalentemente acquisti di materie prime
quali pelle, fodere, tessuti, filati, suole e solette, tacchi, accessori e acquisti di merci per la
rivendita (prodotti commercializzati) e imballaggi. L’incidenza dei consumi sui ricavi
(includendo la variazione delle rimanenze) è coerente con l’andamento dell’attività e
l’evolversi dei ricavi.
Costi del personale
I costi connessi a benefici per i dipendenti comprendono i salari e gli stipendi, gli oneri sociali,
l’accantonamento al fondo di trattamento fine rapporto e gli altri costi riconducibili al
personale. L’incremento è essenzialmente dovuto alla variazione di perimetro rispetto al 30
giugno 2008, come detto in precedenza.
Costi per servizi
I costi per servizi sono principalmente relativi a utenze, consulenze, provvigioni, pubblicità,
viaggi, assicurazioni, lavorazioni esterne, compensi ad amministratori e sindaci, manutenzioni
e spese di trasporto. Si rileva un incremento riconducibile anch’esso alla variazione del
perimetro di consolidamento.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 128
Antichi Pellettieri
Costi per godimento di beni di terzi
I costi per godimento di beni di terzi sono principalmente relativi a royalties, affitti e noleggi
vari, la variazione è anch’essa motivata dall’ampliamento del perimetro di consolidamento.
Oneri diversi di gestione
Tale voce accoglie, tra l’altro, gli effetti negativi delle cessioni di GFM e dell’operazione
fusione in Leather Apparel di Enrico Mandelli Spa e CMC Srl complessivamente per € 9,3
milioni circa al lordo del riversamento positivo di imposte differite passive per circa € 3,6
milioni. Inoltre tale voce include la svalutazione del maggior valore della partecipazioni in
Enrico Mandelli detenuta dalla società CMC prima della fusione per circa Euro 6.700 migliaia.
29. Svalutazioni ed Ammortamenti
Il dettaglio della voce è il seguente:
€/000 31/12/2009
31/12/2008
Rideterminato
Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali
3.620
2.939
681
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
6.689
5.682
1.007
97.251
45.565
51.686
107.560
54.186
53.374
Accantonamenti e svalutazioni
Totale
Il dettaglio degli ammortamenti sulle immobilizzazioni immateriali e materiali per categoria è
indicato nella sezione relativa all’Attivo non corrente.
La voce svalutazioni pari ad Euro 97.251 migliaia, riguardano principalmente:
- i risultati dell’impairment test per Euro 53.900 migliaia e sono state ampiamente
descritte alla voce n. 2, cui si rimanda;
- la svalutazione del credito finanziario verso la controllante per Euro 26.600 migliaia;
- gli oneri straordinari relativi alla ristrutturazione dell’indebitamento imputati
integralmente nell’esercizio per circa Euro 4.830 migliaia;
- la svalutazione di parte del versamento effettuato a fondo perduto nella società
Mosaicon per circa Euro 6.400 migliaia;
- L’accantonamento effettuato a fronte del rischio del sostenimento nel medio lungo
termine di una minusvalenza di vendita relativamente alla partecipata Mosaicon per
circa Euro 4.330 migliaia.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 129
Antichi Pellettieri
30. Proventi e oneri finanziari
Il saldo negativo per Euro 5.673 migliaia, si decrementa di Euro 6.288 migliaia rispetto
all’esercizio precedente ed é così dettagliato:
€/000 31/12/2009
31/12/2008
Variazione
1.660
1.855
(195)
Oneri finanziari
(7.643)
(13.261)
5.618
Proventi/(oneri finanziari)
(5.983)
(11.406)
5.423
647
(555)
1.202
(337)
0
(337)
(5.673)
(11.961)
6.288
Proventi finanziari
Perdite / Utili su cambi
Proventi / Perdite da partecipazioni in collegate cons. con il
metodo del PN
Totale
La voce “Proventi/oneri finanziari” riflette un calo di Euro 5.423 migliaia rispetto all’esercizio
precedente come conseguenza dei minori tassi di interesse di mercato.
La differenza positiva tra gli utili e le perdite su cambi è stata generata prevalentemente dagli
incassi e pagamenti commerciali e comprende inoltre le differenze cambio generate
dall’adeguamento dei crediti e debiti in valuta estera al cambio in vigore alla chiusura di
esercizio.
Le perdite derivanti da partecipazioni in collegate, consolidate con il metodo del patrimonio
netto al 31 dicembre 2009, si riferiscono alla società SLG S.p.A.
31. Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito, positive per Euro 20.160 migliaia riflettono principalmente il
riversamento delle imposte differite passive relative alla svalutazione dei marchi e, per circa
Euro 5.500 migliaia allo stanziamento di imposte differite attive sulle perdite della
Capogruppo.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 130
Antichi Pellettieri
32. Rapporti con parti correlate
Per il Gruppo Antichi Pellettieri i rapporti con parti correlate sono in larghissima parte
rappresentati da operazioni poste in essere con imprese direttamente od indirettamente
controllate dalla società Mariella Burani Fashion Group S.p.A., regolate a condizioni di
mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche
dei beni e dei servizi prestati.
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio al 31 dicembre 2009, già esposti
negli appositi schemi supplementari di Conto economico e di Stato patrimoniale, nonché nelle
note di commento alle singole voci di bilancio, è riepilogato nelle seguenti tabelle:
Situazione dei rapporti con parti correlate al 31 Dicembre
2009
€/000
Controparte
Design & Licenses
Spa
Facco Corporation
Crediti
finanz.
a BT
Crediti Debiti Debiti
comm. comm. comm Debiti
corrent corrent
.a
Fin. a
i
i
MLT
MLT
Debiti
Fin. a
BT
Crediti
comm. a
MLT
0
0
0
23
1
0
0
0
19
0
1
0
Ricavi
Altri
Costi
costi
per MP operat.
Costi
(ricavi
)
finanz
Crediti
finanz. a
MLT
0
0
0
48
18
0
0
0
37
23
0
0
Gioielli d'Italia
Jeanine Sarl
0
0
0
0
0
0
17
14
0
0
0
0
0
0
0
0
2
18
0
0
0
0
0
0
Long Wave Spa
Mariella Burani retail
Srl
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8
0
0
0
0
362
0
0
0
0
257
0
0
0
1.060
0
348
0
0
0
163
2
111
0
2.430
0
0
0
1.868
0
117
0
44
0
70
0
(678)
0
Sedoc Srl
SEDOC FIN. NETW.
0
0
0
0
0
0
0
0
20
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
94
2
0
0
Sedoc Digital Group
Totale imprese del
Gruppo MBFG Spa
Altre parti
correlate:
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
1.060
348
0
628
150
2.430
0
1.868
450
67
177
(678)
0
0
0
0
0
0
49
99
120
0
0
0
0
0
0
0
217
53
956
0
145
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
1
4
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
399
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
311
20
0
0
0
0
0
0
0
0
201
364
0
0
0
0
0
0
0
0
850
414
0
0
0
0
0
0
0
0
520
0
0
0
290
0
0
0
0
0
0
0
0
0
290
0
0
0
0
43
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.040
12
0
0
0
0
0
0
0
0
3.531
0
0
19
1.730
0
(20)
0
0
0
0
0
0
0
1.079
0
0
0
0
0
0
0
0
16
0
0
0
0
0
54
0
2.645
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(14)
M A M srl
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
92
0
Mazzieri Angelo
Plastiweb US, Inc.
(New York)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
43
0
0
0
0
53
0
0
0
0
42
0
0
0
Ready Consult Srl
3.159
0
0
0
0
0
0
0
0
0
49
0
MBFG Spa
René lezard Gmbh
Andrea Pfister srl
Arcte Group Spa
Baldinini Cafè
BDH NV
BDH FACILITY MGT
Bettina Srl
Biasia UK ltd
Biasia HK
Braccialini UK ltd
Business 2 Srl
Business Srl
Fashion Network Srl
Francesco Biasia
Fusi Piero e Mauro
Srl
Immobiliare Le Cure
Srl
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 131
Antichi Pellettieri
Revedi SA
Secret Pon-Pon
0
0
0
0
0
0
274
6
0
0
0
0
0
0
0
0
451
5
0
0
0
0
0
0
SLG Spa
Strategia e Risorse
Sas
Totale imprese del
gruppo ed altre
parti correlate
Totale voce di
Bilancio 31
Dicembre 2009
incidenza % sulla
voce di bilancio
0
0
0
411
104
0
0
0
150
85
676
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
37
0
6.864
868
0
3.418
805
2.430
0
2.947
6.455
1.108
3.400
(712)
7.005
1.021
3.513
79.570
85.852
3.508
10.48
7
143.08
9
310.58
2
124.53
0
144.16
2
5.983
98%
85%
0%
4%
1%
69%
0%
2%
2%
1%
2%
-12%
Crediti Debiti
comm. comm.
corrent corrent
i
i
Debiti
comm
.a
MLT
Debiti
Fin. a
MLT
Debiti
Fin. a
BT
Costi
(ricavi
) fin.
Situazione dei rapporti con parti correlate al 31 Dicembre
2008
€/000
Controparte
Design & licenses
Spa
Facco Corporation
Crediti
finanz. a
BT
Crediti
finanz. a
MLT
Crediti
comm. a
MLT
100
Ricavi
Altri
Costi
costi
per MP operat.
1
19
159
34
130
Jeanine Sarl
Long Wave Spa
Mariella Burani retail
Srl
MBFG Spa
2
6
0
19
348
0
592
3.100
3.575
3
28.968
2
13
René lezard Gmbh
Sedoc Srl
28.968
55
90
1
579
444
0
1
131
0
0
3.568
3.667
65
236
Andrea Pfister srl
Angelo Mazzieri
4
1
3.224
0
4
172
5
1.304
197
884
110
759
404
48
1
28
BDH FACILITY MGT
Bettina Srl
2
665
0
399
3
780
1
275
739
2
195
23
66
0
223
(20)
56
Business 2 Srl
13
Business Srl
Fashion Network Srl
Fusi Piero e Mauro
2.669
200
Baldinini Gimmi
BDH NV
David Agus
Dongil Gmbh
2.669
1.000
Andrea Mandelli
Biasia UK ltd
Braccialini UK ltd
3.224
1
SEDOC FIN. NETW.
Gamma Sedoc
Seta Srl
Totale imprese del
Gruppo MBFG Spa
Altre parti
correlate:
23
6
ROSATO GIOIELLI
Jaya Srl
1.000
2.000
5
869
92
0
17
3.738
1.125
53
(19)
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 132
Antichi Pellettieri
978
Francesco Biasia
Gruppo Arcte Spa
92
1.000
2.000
Plastiweb US, Inc.
(New York)
Revedi SA
Salkin Ltd
Totale imprese del
gruppo ed altre
parti correlate
Totale voce di
Bilancio
incidenza % sulla
voce di bilancio
29
524
Maigrene Srl
M A M srl
Manuela Arcari
1.043
29
83
29
317
584
0
917
(4)
293
30.968
5.923
917
6.107
4.776
3.224
978
1.043
6.076
979
34.309
5.927
4.656
87.218
98.515
3.918
52.78
8
98.88
5
397.70
9
165.88
6
90%
100%
20%
7%
5%
82%
2%
1%
2%
1%
3.930
2.626
128.33
11.405
8
3%
23%
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 133
Antichi Pellettieri
33. Posizione finanziaria netta
Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed in conformità
alla Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 recante “Raccomandazioni per
l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi” si
segnala che la posizione finanziaria netta del Gruppo Antichi Pellettieri, al 31/12/2009 è la
seguente:
€/000
31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
di cui parti
correlate
(cfr n. 32)
di cui parti
correlate
(cfr n. 32)
A
Cassa
B
Saldi di c/c bancari
275
251
18.794
30.028
C
liquidità di società destinata alla vendita
D
Liquidità (A+B)
E
Crediti finanziari correnti
F
Debiti bancari correnti
66.155
51.783
G
Parte corrente dell' indebitamento a MLT
68.428
36.880
H
Altri debiti finanziari correnti
I
19.069
0
30.279
0
7.005
6.864
34.393
30.968
8.505
2.947
10.222
1.043
Indebitamento finanz. Corrente (F+G+H)
143.089
2.947
98.885
1.043
J
Indebitamento finanz. Corrente Netto (I-E-D)
117.015
(3.916)
34.213
(29.925)
K
Debiti bancari a MLT
L
Obbligazioni
M
Altri debiti non correnti
N
Indebitamento finanziario a MLT (K+L+M)
O
Indebitamento finanziario netto IFRS (N + J)
8.046
46.207
0
0
3.822
0
8.261
978
11.868
0
54.468
978
128.883
(3.916)
88.681
(28.947)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 134
34. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che non sono state poste
in essere operazioni significative non ricorrenti dal Gruppo Antichi Pellettieri nel corso
dell’esercizio.
35. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che il Gruppo Antichi
Pellettieri non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla
Comunicazione stessa.
36. Eventi successivi
In apposito paragrafo della presente Relazione, cui si rinvia, è stata fornita l’informativa sui
fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del semestre.
ALTRE INFORMAZIONI
Dipendenti in forza
Per quanto riguarda il numero dei dipendenti del gruppo si rimanda all’apposita sezione della
Relazione sulla gestione.
Opzioni in essere al 31 dicembre 2009
Si riporta di seguito la sintesi dei contratti di opzione attive al 31 dicembre 2009.
Prezzo
esercizio
Opzione call per l’acquisto del Multiplo Ebitda
51% del capitale sociale di – Pfn
Coccinelle S.p.A.
Natura
Opzione call per l’acquisto del Multiplo Ebitda
20% del capitale sociale della – Pfn
Braccialini S.r.l.
Controparte
Scadenza
Angelo Mazzieri
Approvazione
bilancio 2011 con
possibilità
di
rinnovo
Famiglia
Braccialini
(Riccardo,
Massimo,
Lorenzo, Carla
con il 5%
cadauno)
2015
Per tutte le opzioni in essere al 31 dicembre 2009 non sono stati pagati premi.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 135
Compensi spettanti ad Amministratori e Sindaci
Il dettaglio dei compensi spettanti complessivamente per l’esercizio 2009 ad amministratori e
sindaci della Capogruppo con funzioni nella Capogruppo stessa e nelle altre imprese
consolidate è fornito a corredo della nota integrativa al bilancio d’esercizio della capogruppo,
sezione “Altre informazioni”, cui si rimanda.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 136
AREA DI CONSOLIDAMENTO
Si allegano alla Nota Integrativa:
• l'elenco delle imprese incluse nel consolidamento col metodo integrale ai sensi dell'art. 26
del d.lgs. 127/91 e delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
(allegato 1);
• l'elenco delle altre partecipazioni in imprese controllate e collegate non consolidate
(allegato 2);
• mappa dell’ area di consolidamento (allegato 3);
• il prospetto di raccordo tra il risultato netto e il patrimonio netto della consolidante e i
rispettivi valori risultanti dal Bilancio d’Esercizio al 31 Dicembre 2009(allegato 4);
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 137
Antichi Pellettieri
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A.
Sede Via della Repubblica, 82 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 11.374.831 i.v.
Allegato n. 1 alla nota integrativa al 31/12/2009
Elenco delle imprese incluse nel consolidamento con il metodo integrale ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 127/91 ed
ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento):
Denominazione sociale
Sede
Capitale sociale
Valuta
Soci
Importo
Prop.
%
Quota
conso
lidata
%
MOSAICON S.p.A.
Cadriano (BO)
Euro
7.000.000 ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
51,0
51,0
BALDININI S.r.l.
San Mauro
Pascoli (RN)
Euro
93.000 ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
60,0
60,0
Dueville (VI)
Euro
600.000 MOSAICON S.p.A..
100,0
51,0
Euro
40.000 MOSAICON S.p.A.
80,0
40,8
Euro
4.000.000 MOSAICON S.p.A.
51,0
26,01
BIASIA FRANCESCO S.p.A.
BRACCIALINI S.r.l.
COCCINELLE S.p.A.
COCCINELLE STORE S.r.l.
Pontassieve
(FI)
Sala Baganza
(PR)
Sala Baganza
(PR)
Euro
90.000 COCCINELLE S.p.A.
100,0
26,01
8.000 COCCINELLE S.p.A.
100,0
26,01
100,0
40,8
COCCINELLE STORE
FRANCE S.A.
Nizza (Francia)
Euro
DADOROSA S.r.l.
Scandicci (FI)
Euro
LEATHER APPAREL S.r.l.
Cavriago (RE)
Euro
10.000 ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
100,0
100,0
MAIGRENE S.r.l.
San Mauro
Pascoli (RN)
Euro
10.000 BALDININI S.r.l.
100,0
60,0
MANDARINA DUCK S.p.A.
Cadriano (BO)
Euro
100,0
51,0
PLASTIWEB S.r.l.
Bologna
Euro
10.000 MANDARINA DUCK S.p.A.
51,00
26,01
MANDARINA DUCK
NETHERLANDS BV
Amsterdam
(The
Netherlands)
Euro
18.000 MANDARINA DUCK S.p.A.
100,0
51,0
MANDARINA DUCK CR
S.R.O.
Praga (Czech
Republic)
Czk
20.306.000
(eur MANDARINA DUCK S.p.A.
823.439)
100,0
51,0
MANDARINA DUCK GMBH
Dusseldorf
(Germania)
Euro
25.000 MANDARINA DUCK S.p.A.
100,0
51,0
Paris (France)
Euro
320.488 MANDARINA DUCK S.p.A.
100,0
51,0
Barcelona
(Espana)
Euro
138.894 MANDARINA DUCK S.p.A.
100,0
51,0
Londra (U.K.)
Lst
3.658.075 MANDARINA DUCK S.p.A.
100,0
51,0
SEBASTIAN FRANCE SAS
Parigi (Francia)
Euro
100,0
100,0
APB USA Inc.
Società valutate con il
metodo del Patrimonio Netto
SLG SPA
NYC (USA)
USD
1.000.000 MOSAICON S.p.A.
100,0
51,0
Parma
Euro
6.330.000 ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
44,47
44,47
MANDARINA DUCK FRANCE
SARL
MANDARINA DUCK ESPANA
SA
MANDARINA DUCK UK LTD
1.000.000 BRACCIALINI S.r.l.
120.000 MOSAICON S.p.A.
379.796 ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 138
Antichi Pellettieri
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A.
Sede Via della Repubblica, 82 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 11.374.831 i.v.
Allegato n. 2 alla nota integrativa al 31/12/2009
Elenco di altre partecipazioni in imprese controllate e collegate
Denominazione sociale
Sede
Capitale sociale
Valuta
AINSLEY INVESTMENTS
LTD
ARKANGELO LIMITED
PLASTIWEB US INC.
LONDON UK
MOSCA
(RUSSIA)
NEW YORK
(USA)
Sterlina
Rublo
Usd
Soci
Importo
852.003 MANDARINA DUCK S.p.A.
1.300.000 AINSLEY INVESTMENTS LTD
2.000 PLASTIWEB S.r.l.
Motivi di esclusione:
Ainsley Investments Ltd: società non più operativa e destinata alla liquidazione;
Arkangelo Limited: società non più operativa e destinata alla liquidazione;
Plastiweb US Inc.: società destinata alla liquidazione;
Quota
propr.
%
100,0
100,0
100,0
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 139
Antichi Pellettieri
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A.
Sede Via della Repubblica, 82 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 11.374.831 i.v.
Allegato n. 3 alla nota integrativa al 31/12/2009
51
TERZI DIRETTI
CONSOLIDAMENTO
MANDARINA DUCK S.P.A.
MOSAICON S.P.A.
LEATHER APAPREL S.R.L.
BRACCIALINI S.R.L.
COCCINELLE S.P.A.
60
CONTROLLO DIRETTO
BALDININI S.R.L.
BALDININI S.R.L.
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A.
Mappa di Consolidamento
60
40
60,0
51
49
26,01
COCCINELLE STORE S.R.L.
100
100
0
26,01
COCCINELLE STORE FRANCE S.A.
100
100
0
26,01
80
20
40,8
51,0
COCCINELLE S.P.A.
80
BRACCIALINI S.R.L.
100
BIASIA FRANCESCO S.P.A.
100
DADOROSA S.R.L.
100
0
100
0
40,8
0
100,0
100,0
LEATHER APPAREL S.R.L.
100
100
SEBASTIAN FRANCE SAS
100
100
0
MOSAICON S.P.A.
51
51
49
51,0
100
0
51,0
100
0
60
100
0
51,0
100
APB USA INC.
MAIGRENE S.R.L.
MANDARINA DUCK S.P.A.
100
100
PLASTIWEB S.R.L.
51
51
49
26,01
MANDARINA DUCK NETHERLANDS BV
100
100
0
51,0
MANDARINA DUCK CR S.R.O.
100
100
0
51,0
MANDARINA DUCK GMBH
100
100
0
51,0
MANDARINA DUCK FRANCE SARL
100
100
0
51,0
MANDARINA DUCK ES.P.A.NA SA
100
100
0
51,0
MANDARINA DUCK UK LTD
100
100
0
51,0
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 140
Antichi Pellettieri
ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
Sede Via della Repubblica, 82 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 11.374.831 i.v.
Allegato n. 4 alla nota integrativa al 31/12/2009
Prospetto di raccordo tra il risultato netto e il patrimonio netto della consolidante e i rispettivi valori
risultanti dal bilancio consolidato
Il patrimonio netto consolidato di Gruppo e il risultato economico consolidato di Gruppo al 31/12/2009 sono
riconciliati con quelli della controllante come segue:
€/000
Raccordo Risultato
Raccordo Patrimonio Netto
ANTICHI PELLETTIERI S.P.A.
Sede Via della Repubblica, 82 – 42025 Cavriago (RE) – Capitale sociale Euro 11.374.831 i.v.
22.465
(80.695)
Storno valore di carico delle partecipazioni
38.943
16.996
Rilevazione intangibili specifici IFRS3
Storno margine di magazzino infragruppo
143.921
(3.679)
(1.073)
1.072
Come da bilancio d'esercizio della Capogruppo
Plusvalenze su cessione di cespiti infragruppo
(146)
(6)
Attualizzazione Crediti / Debiti
(209)
(325)
0
(2.146)
(24.502)
14.931
Eliminazione dividendi infragruppo
Imposte differite nette
Leasing IAS 17
immobilizzazioni immateriali IAS 38
(2)
(2)
1.481
1.151
0
0
150
(144)
9.869
(50)
204
0
(77.461)
(53.950)
(992)
0
0
0
(345)
(345)
Totale rettifiche di pre-consolidamento
89.839
(26.497)
Patrimonio Netto di Terzi
81.090
(27.640)
Rimanenze
Attualizzazione Benefits IAS 19
Immobilizzazioni materiali IAS 16
Crediti e debiti commerciali a breve/lungo termine
Impairment
Capitalizzazione costi per aumento capitale sociale APB
Quota parte Utile derivante da società consolidate con il metodo del patrimonio
netto
Patrimonio Netto di Gruppo
Patrimonio Netto Totale
31.213
(79.552)
112.303
(107.192)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 141
La presente nota integrativa, composta dai Prospetti contabili consolidati di Gruppo, Note di
commento, osservazioni circa l’andamento gestionale e fatti più significativi del periodo,
rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale netta, finanziaria nonché
il risultato economico e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili della controllante
e alle informazioni trasmesse dalle imprese incluse nel consolidamento.
Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 37 comma 1, del Regolamento Mercati
(Delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007), il Consiglio di Amministrazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. dichiara che la stessa soddisfa i requisiti elencati per l’ammissione delle
azioni di società controllate sottoposte all’attività di direzione e coordinamento di un’altra
società alle negoziazioni in un mercato regolamentato italiano in quanto:
- ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del codice civile;
- ha un’autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori;
- non ha in essere con la controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. (società che
esercita attività di direzione e coordinamento) un rapporto di tesoreria accentrata;
- il Consiglio di Amministrazione si compone di otto membri di cui due possiedono i requisiti
d’indipendenza stabiliti per i sindaci dall’articolo 148, comma 3 del D.Lgs. 24 febbraio 1998
n. 58 e dall’art. 3 del Codice di Autodisciplina.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giovanni Burani
Cavriago, 9 aprile 2010
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 142
Antichi Pellettieri
Appendice
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti
Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e
per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi
da entità appartenenti alla sua rete.
Valori in Euro
Revisione
contabile Antichi
Pellettieri
Revisione
contabile Società
Controllate
Altri servizi
Totale
soggetto che ha
erogato il servizio
corrispettivo di
competenza per il
2009
corrispettivo di
competenza 2009
semestrale
totale
Mazars S.p.A.
36.400
21.600
58.000
Mazars S.p.A.
161.019
41.123
202.142
Mazars S.p.A.
22.000
219.419
22.000
62.723
282.142
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 143
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob
n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Dott. Giovanni Burani, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato e Dott.
Daniele Pasquali, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e
societari della Antichi Pellettieri S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto
dall’art. 154-bis, commi 3 e 4 e del decreto legislativo 24 febbraio 1998. n.58:
•
•
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso
dell’esercizio 2009.
Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IFRS – International Financial
Reporting Standards – adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati
in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una
rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
c) La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del
risultato della gestione nonché della situazione del Gruppo, unitamente alla
descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.
Cavriago (Reggio Emilia), 9 aprile 2010
Il Presidente e Amministratore Delegato
Dott. Giovanni Burani
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
Dott. Daniele Pasquali
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 144
ANTICHI PELLETTIERI S.p.A. - Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 145
Antichi Pellettieri
RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO
ANTICHI PELLETTIERI S.p.A.
AL 31/12/2009
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 ha registrato per la Capogruppo una perdita netta di
80.695 migliaia di Euro, contro un utile rideterminato a seguito di richiesta della Consob di
38.016 migliaia di Euro dell’esercizio precedente. I ricavi netti di esercizio di Antichi Pellettieri
S.p.A. passando da 77.619 migliaia di Euro al 31 dicembre 2008 a 15.329 migliaia di Euro al
31 dicembre 2009, con una perdita ante imposte di 86.649 migliaia di Euro. Si sottolinea che i
ricavi al 31 dicembre 2008 erano positivamente influenzati dalla plusvalenza, di Euro 54.577
migliaia, realizzata in occasione della cessione del 49% di Mosaicon SpA (ex APB SpA) al
fondo 3i.
LA GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA
La gestione economica, patrimoniale e finanziaria della società capogruppo Antichi Pellettieri
S.p.A. nell’esercizio 2009 evidenzia le risultanze delle diverse operazioni societarie di
riorganizzazione del Gruppo e di cessione di quote di minoranza funzionali alle operazioni
stesse.
In particolare le operazioni principali avvenute nel corso dell’esercizio sono state:
-
L’acquisizione del 100% di Calzaturificio Mario Cerutti Srl;
L’acquisizione del residuo 12% di Leather Apparel Srl arrivando così a detenere il
100% della stessa;
L’acquisizione del 20% di Enrico Mandelli SpA.
Nel corso dell’esercizio CMC Srl ed Enrico Mandelli SpA, anche a seguito delle citate
operazioni e della cessione del ramo operativo di Enrico Mandelli SpA, sono state fuse per
incorporazione in Leather Apparel Srl.
RISULTATI
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Di seguito si riporta la situazione economico-patrimoniale riclassificata di Antichi Pellettieri
SpA, rideterminata tenendo conto degli effetti della contabilizzazione conforme a quanto
disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con delibera n. 17244 del 24
marzo 2010 avente ad oggetto l’accertamento della non conformità del bilancio d’esercizio e
del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, con la quale la Consob ha richiesto alla Società
di pubblicare le informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione
del mercato, ai sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n. 58/98.
Si ricorda che le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte della Consob erano
già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30 giugno 2009, in quanto
ritenute di competenza di tale periodo, e che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 146
Antichi Pellettieri
proporre ricorso avverso il provvedimento della Consob al competente Tribunale
Amministrativo Regionale.
€/000
CONTO ECONOMICO SINTETICO
Note (*)
31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
Var. %
Ricavi netti
(20)
15.329
77.619
-80,3%
Margine Operativo Lordo
(**)
-8.039
47.787
-116,8%
Utile operativo
(**)
-85.451
37.388
-328,6%
Gestione Finanziaria
(23)
-1.199
-3.265
-63,3%
Utile Prima delle imposte
(**)
-86.650
34.123
-353,9%
-80.695
38.016
-312,3%
Utile netto
INDICI DI CONTO ECONOMICO
Margine Operativo Lordo / Ricavi Netti
-52,4%
61,6%
Utile Operativo / Ricavi Netti
-557,4%
48,2%
Utile Pretax / Ricavi Netti
-565,3%
44,0%
Utile Netto / Ricavi Netti
-526,4%
49,0%
(*) Coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM 6064293 del 287-2006, per le principali voci riportate negli schemi riclassificati, sono state inserite apposite
annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori ed alle note di commento di cui alla nota
integrativa.
(**) Sempre coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM
6064293 del 28-7-2006, il criterio adottato per il calcolo degli indicatori alternativi di
performance viene qui di seguito ampiamente illustrato:
Informazioni in ordine agli “indicatori alternativi di performance”
Il conto economico riclassificato evidenzia, conformemente a quanto deciso in sede di
transazione agli IFRS, i seguenti risultati intermedi, non definiti come misura contabile
nell’ambito dei Principi Contabili IFRS, in quanto la Direzione ritiene costituiscano
un’informativa significativa ai fini della comprensione dei risultati economici del periodo:
Margine Operativo Lordo: è costituito dall’Utile netto dell’esercizio, al lordo delle imposte, dei
proventi / oneri derivanti dalla gestione finanziaria, degli ammortamenti, degli accantonamenti
e delle svalutazioni alle voci dell’attivo operate nel corso del periodo di riferimento;
Utile Operativo: è costituito dall’Utile netto dell’esercizio, al lordo elle imposte e dei proventi /
oneri derivanti dalla gestione finanziaria;
Utile Prima delle imposte: è costituito dall’ Utile netto dell’esercizio, al lordo delle imposte;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 147
Le principali voci del conto economico sono di seguito analizzate.
I ricavi netti al 31 dicembre 2009 ammontano a 15.329 migliaia di Euro, con un decremento
del 80,3% rispetto al 2008 per effetto, prevalentemente, della plusvalenza realizzata nel 2008
dalla cessione del 49% del capitale della società APB S.p.A. (ora Mosaicon) nonché per
effetto delle performance, influenzate dalla crisi internazionale, dei marchi della società, sia
per le collezioni realizzate presso la sede produttiva di Parma che di Vigevano.
Il Margine Operativo Lordo negativo per 8.039 migliaia di Euro è in decremento rispetto al
2008 in cui era positivo per 47.787 migliaia di Euro. La diminuzione del MOL è legata alla
diminuzione dei ricavi, infatti il dato 2008 era positivamente influenzato dall’impatto della
plusvalenza realizzata per circa 54.577 migliaia di Euro.
L’utile operativo è negativo ed ammonta a 85.451 migliaia di Euro. La voce al 31 dicembre
2008 presenta un saldo positivo post rideterminazione pari a 37.388 migliaia di Euro.
Sulla diminuzione del reddito opertativo incidono le svalutazioni rivenienti dagli impairment
test sul valore delle partecipazioni e sugli avviamenti per euro 43.281 migliaia oltre alla
svalutazione pressoché integrale del credito vantato verso Mariella Burani Fashion Group
SpA in liquidazione per euro 26.565 milioni.
Il saldo della gestione finanziaria è negativo per 1.199 migliaia di Euro in miglioramento
rispetto a 3.265 migliaia di Euro del 2008, per effetto, da un lato della diminuzione dei tassi di
interesse e dall’altro dalla diminuzione del debito lordo verso gli istituti di credito avvenuta a
partire dall’ultimo trimestre 2008 per il tramite dei proventi rivenienti dalla cessione del 49% di
Mosaicon SpA al fondo 3i.
Le imposte sul reddito del periodo sono positive per 5.955 migliaia di Euro (erano positive per
3.893 migliaia di Euro nel 2008) principalmente per: i) benefici rilevati nell’ambito del
consolidato fiscale ii) rilevazione di attività fiscale differita su differenze temporanee.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 148
Antichi Pellettieri
STATO PATRIMONIALE
SINTETICA
DELLA
CAPOGRUPPO
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
Note (*)
RICLASSIFICATO
IN
FORMA
€/000
31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
Crediti Commerciali
(8)
3.943
6.018
Debiti Commerciali
(18)
(9.456)
(12.309)
(5.513)
(6.291)
Posizione Commerciale Netta
Rimanenze
(7)
Capitale Circolante Operativo
Altre att./ pass. a breve termine
(8)-(9)-(18)-(19)
Capitale Circolante Netto
Attivo Immobilizzato
Benefici succ. cess. rapporto di lavoro ed altri f.di a LT
2.548
5.231
(2.965)
(1.060)
4.651
7.186
1.686
6.126
(1)-(2)-(3)-(5)
97.601
128.861
(16)
(4.771)
(3.083)
Altri crediti/debiti non correnti
(6)-(17)
(878)
4
Imposte differite +/-
(4)-(15)
3.453
(1.550)
97.090
130.358
Capitale Investito Netto
Patrimonio Netto
(13)
22.465
100.829
Posizione Finanziaria Netta (1)
(27)
(74.626)
(29.529)
97.090
130.358
Rimanenze / Ricavi Netti
16,6%
6,7%
Capitale Circolante Netto / Ricavi Netti
11,0%
7,9%
Patrimonio Netto / Capitale Investito
23,1%
77,3%
3,32
0,29
9,28
0,39
Capitale Investito Netto
INDICI DI STATO PATRIMONIALE
Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto
Posizione Finanziaria Netta / MOL
-
(*) Coerentemente con le disposizioni Consob contenute nella delibera DEM 6064293 del 287-2006, per le principali voci riportate negli schemi riclassificati, sono state inserite apposite
annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori ed alle note di commento di cui alla nota
integrativa.
Nota (1) la Posizione Finanziaria Netta al 31/12/2008 redatta a fini gestionali include la
liquidità vincolata presso JP Morgan pari a 10.438 migliaia di Euro..
La struttura patrimoniale della capogruppo è caratterizzata da un capitale investito di 97.090
migliaia di Euro (130.358 migliaia di Euro al 31 dicembre 2008), coperto con capitale proprio
per l’23,1% (77,3% al 31 dicembre 2008) e da indebitamento finanziario per il 76,9% (22,7%
al 31 dicembre 2008).
L’attivo immobilizzato pari a 97.601migliaia di Euro diminuisce, rispetto al 31 dicembre 2008,
di 20.899 migliaia di Euro prevalentemente per effetto dei risultati degli impairment test su
partecipazioni ed avviamento.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 149
Il capitale circolante netto è pari a 1.686 migliaia di Euro, in diminuzione rispetto a 6.126
migliaia di Euro al 31 dicembre 2008. Il decremento si è verificato prevalentemente in ragione
della diminuzione del fatturato.
La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 74.626 migliaia di Euro, contro 39.967 migliaia
di Euro al 31/12/2008 rideterminato.
Altri indici, così come analizzati nella Relazione sulla Gestione al Bilancio Consolidato,
risultano poco rappresentativi in applicazione alle performances della Capogruppo.
RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI
ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO
Il prospetto di raccordo tra il risultato dell’esercizio 2009 ed il patrimonio netto al 31 dicembre
2009 di Gruppo, con gli analoghi valori della capogruppo Antichi Pellettieri S.p.A. è stato
fornito all’allegato n. 4 della nota integrativa al bilancio consolidato, cui si rimanda.
ALTRE INFORMAZIONI
I RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
I rapporti della Antichi Pellettieri S.p.A. con parti correlate, come definite dalla delibera
Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, sono stati dettagliati negli appositi schemi supplementari
di conto economico e di stato patrimoniale ed esposti in dettaglio nella nota integrativa; si
veda in merito, la nota di commento n. 26.
Si ricorda che parte del Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group, nel
corso del 2009, è stato rappresentato nel Consiglio di Amministrazione della Capogruppo
Antichi Pellettieri S.p.A. nelle persone del Presidente Giovanni Burani e degli Amministratori
Walter Burani ed Andrea Burani.
Tutte le operazioni poste in essere con le parti correlate rientrano nella normale attività di
gestione del Gruppo e sono state concluse a condizioni di mercato e non si rilevano
operazioni di carattere atipico o inusuale.
INVESTIMENTI
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 sono
stati pari complessivamente a 37 migliaia di Euro e sono relativi principalmente a impianti e
macchinari volti ad ottimizzare la produttività degli stabilimenti.
Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono stati pari complessivamente a 230
migliaia di Euro ed hanno riguardato il pagamento di un key money relativo al nuovo affitto
stipulato per un negozio sito in Milano e software. Si rinvia alla nota integrativa per maggiori
dettagli.
Nell’esercizio sono state apportate sostanziali variazioni alla voce partecipazioni, che hanno
determinato complessivamente una riduzione della stessa pari a 22.840 migliaia di Euro
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 150
derivante principalmente dalle svalutazioni effettuate sulla base delle risultanze del test di
impairment. Si rinvia alla nota integrativa per maggiori dettagli.
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
La nostra società ha affrontato, nel corso dell’esercizio 2009, un progetto di ricerca rivolto alla
definizione progettuale ed attuativa di un nuovo sistema.
Il progetto definito “Studio e realizzazione di nuovi prodotti che utilizzano nuovi materiali in
pelle di pesce, studio e realizzazione di nuovo prodotto denominato sneaker ginnico, studio,
ricerca e realizzazione di nuovi materiali, ovvero pelle e tessuto intrecciati, pelle rigata;
realizzazione di nuovo lay-out del reparto modelleria con introduzione di tecnologia innovativa
relativa al taglio a lama“ nasce dalla scelta aziendale di acquisire, ampliare ed applicare le
conoscenze tecnologiche, funzionali al progetto.
Nella fase di progettazione si sono realizzati gli elaborati tecnici necessari alla definizione del
progetto prestando molta attenzione al settore di attività nonché al processo e al prodotto
coinvolto.
Nella fase sperimentale si sono realizzati modelli di simulazione, tabulando i dati e
apportando le rettifiche conseguenti.
Nella fase conclusiva si è ottenuta l’approvazione della direzione tecnica, di quella generale e
si sono predisposti i parametri per la fase industriale.
Per il conseguimento dei risultati abbiamo sostenuto i seguenti costi:
Personale Impiegato
Beni strumentali
Servizi di consulenza tecnologica e per l’acquisizione di conoscenze
Brevetti
Altri costi (materiali)
Fabbricati e terreni
€.
€.
€
€.
€.
€.
557.245
3.560
698.500
0
310.000
0
Si ipotizza che la ricaduta industriale prevista a seguito della ricerca industriale sarà
evidenziata dal fatto che la nostra società utilizzerà i risultati della conoscenza acquisita
sia per proporre nuovi prodotti che per innovare la gamma esistente, oltre che rinnovare il
processo di lavoro con evidenti ritorni economici.
La descrizione del progetto di ricerca sopra menzionata è fatta ad esclusivo fine
conoscitivo poiché la nostra Società ha deciso di presentare domanda di contributo per
incentivi automatici ai sensi della Legge 296/06.
AZIONI PROPRIE
L’assemblea ordinaria del 30 aprile 2009 ha deliberato l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357
C.C. all’acquisto di azioni proprie fino al limite massimo del 10% del capitale sociale.
Al 31/12/2009 la società ha in portafoglio n. 1.753.840 azioni proprie, pari al 3,855% del
capitale sociale, con un valore pari a Euro 8.213 migliaia.
Al fine di stabilizzare l’andamento del titolo, nel corso dell’esercizio sono state acquistate
complessivamente n. 806.762 azioni per Euro 1.770 migliaia e vendute n. 3.211.151 azioni
per Euro 4.115 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 151
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Il 18 gennaio 2010 con riferimento alle indiscrezioni riportate da taluni organi di stampa,
Antichi Pellettieri ha reso noto il proseguimento delle trattative con le istituzioni finanziarie
creditrici finalizzate al raggiungimento di un accordo di ristrutturazione dell’indebitamento
finanziario della società.
Il 3 Febbraio 2010 la società ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. ("AP") si è riunito il 2 febbraio 2010 al fine di esaminare lo stato di
avanzamento del processo di ristrutturazione del proprio debito.
A questo proposito, il Consiglio, tenuto conto delle esigenze manifestate dalle banche
finanziatrici e dall'esperto incaricato di asseverare il piano di ristrutturazione ai sensi dell'art.
67 L.F., ha approvato le linee guida di un possibile accordo tra AP e 3i S.g.r. relativo a
Mosaicon S.p.A. e ha dato mandato a tre consiglieri, disgiuntamente tra di loro, a proseguire
le trattative per la finalizzazione e sottoscrizione del testo di tale accordo, che è stato
successivamente sottoscritto in data 19 febbraio 2010contestualmente alla sottoscrizione sia
dell'accordo di ristrutturazione del debito di AP sia dell'accordo di ristrutturazione della propria
controllata Mosaicon S.p.A.
L'accordo con 3i S.g.r. ha rappresentato una condizione necessaria ai fini della prosecuzione
del processo teso alla ristrutturazione del debito di AP ed è stato finalizzato a neutralizzare il
rischio che 3i S.g.r. esercitasse l'opzione di acquisto della partecipazione detenuta da AP
stessa in Mosaicon S.p.A. prevista dai patti parasociali precedentemente vigenti laddove si
fosse verificato un cambio di controllo di AP. Tale accordo, entrato in vigore il 19 febbraio
2010 prevede, in sintesi, che 3i S.g.r., come avvenuto in data 31 marzo 2010, acquisti,
tramite una conversione delle azioni esistenti da attuarsi secondo rapporti di conversione
differenziati, la maggioranza del capitale di Mosaicon S.p.A.
A fronte di tale circostanza, sono state tra l'altro, abrogate le clausole del patto parasociale
vigente che attribuiscono a 3i S.g.r. il suddetto diritto di opzione di acquisto per il caso di
cambio di controllo di AP e le pattuizioni precedentemente vigenti del patto parasociale che
attribuivano a 3i S.g.r. il diritto ad ottenere un ritorno garantito sul proprio investimento al
momento della vendita della propria partecipazione.
Il 5 Febbraio 2010 in merito ad un articolo apparso su “Il Corriere della sera”, Antichi
Pellettieri ha precisato, su richiesta di Consob, di avere ricevuto a tale momento solo una
comunicazione da parte dell’Autorità di controllo di avvio di un procedimento finalizzato
all’eventuale richiesta, ai sensi dell’art. 154-ter, comma 7 del TUF. La Società resta convinta
di poter dimostrare la legittimità del proprio operato.
Il 10 Febbraio 2010 anche in merito ad indiscrezioni di stampa apparse su “Il Corriere della
Sera”, Antichi Pellettieri S.p.A. ("AP") ha comunicato che nella serata del 9 febbraio 2010 si è
tenuta una riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione delle linee guida del
piano industriale e finanziario sottoposto all'esperto incaricato dell’asseverazione dello stesso
ai sensi dell'art. 67 L.F.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato le linee guida di un accordo tra AP e gli
istituti di credito, dando dato mandato a tre consiglieri, disgiuntamente tra di loro, al fine di
proseguire le trattative per la finalizzazione e sottoscrizione del testo di tale accordo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 152
Il 11 Febbraio 2010 in relazione alla notizie di stampa relative alla dichiarazione di fallimento
di Burani Designer Holding N.V. ("BDH"), su richiesta di Consob, Antichi Pellettieri ha
comunicato che:
(i) non esistevano, a tale data, rapporti di debito o credito tra Antichi Pellettieri e BDH, nè
sono state rilasciate da Antichi Pellettieri garanzie in favore di questa società, nè BDH ha
rilasciato garanzie in favore di Antichi Pellettieri;
(ii) il fallimento di BDH potrebbe essere interpretato come un "cambio di controllo" di Antichi
Pellettieri ai sensi dei patti parasociali allora vigenti tra Antichi Pellettieri e 3i Sgr S.p.A. relativi
a Mosaicon S.p.A.; in questa situazione, esisteva la possibilità che 3i Sgr S.p.A. esercitasse
l'opzione di acquisto prevista a suo favore da tali patti parasociali, acquistando la
partecipazione detenuta da Antichi Pellettieri in Mosaicon ad un prezzo pari al "valore di
mercato" di tale partecipazione alla data del cambio di controllo.
Il 19 febbraio 2010 facendo seguito al comunicato diffuso il 10 febbraio 2010, Antichi
Pellettieri S.p.A. ha reso noto che è stato completato il processo di asseverazione - ai sensi
dell’articolo 67 comma 3 lettera (d) della legge fallimentare - del piano industriale e finanziario
della Società e di quelli della controllata Mosaicon S.p.A. e delle sue controllate Braccialini
S.r.l., Mandarina Duck S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l.
In esecuzione di quanto previsto nel piano finanziario e industriale asseverato, la Società ha
sottoscritto con le banche creditrici un accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento
finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Antichi Pellettieri
S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 71 milioni, che dovrà essere
rimborsato (unitamente agli interessi che matureranno a un tasso del 3,5% per anno)
in un’unica soluzione il 31 dicembre 2014 (salve talune ipotesi di rimborso anticipato in
caso di proventi straordinari quali, a titolo esemplificativo, distribuzioni di dividendi da
parte di società controllate o aumenti di capitale della Società).
Nel caso in cui il debito consolidato non sia stato rimborsato entro il 31 dicembre 2014,
Antichi Pellettieri si è impegnata a dismettere talune partecipazioni, tra cui la
partecipazione in Baldinini S.r.l. e Mosaicon S.p.A., destinando i proventi della
dismissione a rimborso del debito consolidato; e
(ii)
la riapertura delle linee di credito a breve termine di Antichi Pellettieri S.p.A.
Con riferimento a Mosaicon S.p.A., Antichi Pellettieri S.p.A. ha sottoscritto un accordo con 3i
Sgr S.p.A. finalizzato a modificare il patto parasociale vigente al fine di renderlo coerente con
quanto previsto nel piano industriale e finanziario della Società, tra l’altro neutralizzando il
rischio di esercizio da parte di 3i dell’opzione di acquisto della partecipazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. in Mosaicon S.p.A., in caso di cambio di controllo della Società, a valori non
coerenti con quelli del piano.
L’accordo di modifica del patto parasociale, che entrerà in vigore subordinatamente
all’autorizzazione delle competenti autorità antitrust, prevede, tra l’altro:
Antichi Pellettieri
(i)
(ii)
(iii)
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 153
la modifica delle partecipazioni detenute rispettivamente dalla Società e da 3i in
Mosaicon, in particolare 3i (per il tramite dei fondi dalla medesima gestiti) diventerà
titolare di azioni di categoria D complessivamente rappresentative del 64% del capitale
sociale e Antichi Pellettieri S.p.A. diventerà titolare di azioni di categoria C
rappresentative del 36% del capitale sociale di Mosaicon;
l’attribuzione di diritti di governance coerenti con le nuove partecipazioni al capitale di
Mosaicon;
la modifica delle procedure di uscita di 3i da Mosaicon S.p.A. previste dal vigente patto
parasociale mediante (a) l’eliminazione della clausola c.d. di ratchet prevista in favore
di 3i; (b) la previsione di un lock-up a carico di Antichi Pellettieri per tutta la durata del
patto parasociale; (c) un diritto di c.d drag along in favore di 3i che, nel caso in cui
venda la propria partecipazione in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere ad Antichi
Pellettieri di vendere anche la propria partecipazione (il drag along prevede, fino al 30
giugno 2014, un floor di prezzo al di sotto del quale Antichi Pellettieri non sarà tenuta a
vendere); e (d) un diritto di c.d tag along in favore di Antichi Pellettieri che, nel caso in
cui 3i venda la propria partecipazione in Mosaicon ad un terzo, potrà richiedere di
vendere pro quota ai medesimi termini e condizioni anche la propria partecipazione.
Anche la controllata Mosaicon S.p.A. e le sue controllate Braccialini S.r.l., Mandarina Duck
S.p.A., Francesco Biasia S.p.A. e Dadorosa S.r.l. - in esecuzione di quanto previsto nei
rispettivi piani industriali e finanziari asseverati - hanno sottoscritto con le banche creditrici un
accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento finanziario.
Tale accordo di ristrutturazione prevede, tra l’altro:
(i)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Mandarina
Duck, di importo complessivo pari a circa Euro 17,6 milioni, e di quello di Francesco
Biasia S.p.A., di importo complessivo pari a circa Euro 10 milioni, che dovranno essere
rimborsati entro il 31 dicembre 2017 secondo un piano di ammortamento con rata
capitale costante e con un periodo di pre-ammortamento di due anni e un successivo
periodo di ammortamento di sei anni. Sul debito consolidato matureranno interessi a
un tasso pari all’Euribor - come determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione maggiorato del 2% che saranno corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di
ristrutturazione;
(ii)
il consolidamento e riscadenziamento dell’indebitamento finanziario di Braccialini S.r.l.,
di importo complessivo pari a circa Euro 2,4 milioni e di quello di Dadorosa S.r.l., pari a
circa Euro 1,2 milioni, che dovranno essere rimborsati entro il 31 dicembre 2015
secondo un piano di ammortamento con rata capitale costante e con un periodo di preammortamento di un anno e un successivo periodo di ammortamento di cinque anni.
Sul debito consolidato matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor - come
determinato ai sensi dell’accordo di ristrutturazione - maggiorato del 2% che saranno
corrisposti alle scadenze previste nell’accordo di ristrutturazione;
(iii)
la conferma e, ove necessario, la riapertura delle linee di credito a breve termine delle
società;
Antichi Pellettieri
(iv)
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 154
la messa a disposizione di Mandarina Duck S.p.A. di nuova finanza a medio/lungo
termine per un importo complessivo pari ad Euro 5.000.000,00 - garantita da Mosaicon
S.p.A. anche attraverso un pegno sul 51% del capitale sociale di Braccialini S.r.l. - che
dovrà essere rimborsata in un’unica soluzione il 31 dicembre 2014. Sulla nuova
finanza matureranno interessi a un tasso pari all’Euribor (come determinato ai sensi
dell’accordo di ristrutturazione) maggiorato del 2,50% che saranno corrisposti alle
scadenze previste nell’accordo di ristrutturazione nei limiti della cassa disponibile di
Mandarina Duck e, comunque, alla data di scadenza finale.
L’efficacia dell’accordo di ristrutturazione dell’indebitamento di Mosaicon S.p.A. e delle sue
controllate è sospensivamente condizionata al pagamento dei costi dei consulenti delle
banche finanziatrici, condizione intervenuta il 25 febbraio 2010.
Mosaicon, inoltre, in esecuzione di quanto previsto dal piano industriale e finanziario
asseverato, ha sottoscritto in data odierna un accordo transattivo con, tra gli altri, Tichebox
S.r.l. e Matsa Group S.r.l. (già Finduck Group S.p.A.) volto a risolvere diverse controversie in
essere tra le parti.
Il 25 marzo 2010 Antichi Pellettieri S.p.A. ha reso noto che - a seguito della comunicazione
ricevuta dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa in data 4 febbraio 2010 di
avvio di un procedimento finalizzato all’adozione della misura di cui all’articolo 154 ter,
comma 7 del del D.Lgs. n. 58/98 (comunicata al mercato in data 5 febbraio 2010) e delle
osservazioni presentate dalla Società in data 11 febbraio 2010 - ha ricevuto in data 24 marzo
2010 copia della delibera n. 17244 assunta in pari data dalla Commissione avente ad oggetto
l’accertamento della non conformità del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31
dicembre 2008, con la quale la Commissione ha richiesto alla Società di pubblicare le
informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato, ai
sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n. 58/98.
Le criticità riscontrate dalla Commissione attengono alla:
1) mancata svalutazione, per l’intero importo, del credito finanziario a breve termine vantato
dalla Società nei confronti di CMC S.r.l., con effetto di euro 7 milioni;
2) mancata contabilizzazione del rischio derivante dall’escussione della garanzia prestata
dalla Società a favore di JP Morgan in relazione a una apertura di credito da quest’ultima
concessa a CMC S.r.l., con effetto di euro 2,56 milioni;
3) mancata svalutazione dei valori dell’avviamento relativi alla controllata Biasia Francesco
S.p.A., con effetto di euro 21,5 milioni.
La Commissione ha ritenuto, pertanto, che il bilancio consolidato ed il bilancio di esercizio al
31
dicembre 2008 non siano conformi ai principi contabili internazionali di seguito elencati:
1) Relativamente al bilancio consolidato:
- IAS 36, “Riduzione di valore delle attività”;
- IAS 37, “Accantonamenti, passività e attività potenziali”;
- IAS 39, “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”;
- IAS 10, “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio”;
- IFRS 7, “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
2) Relativamente al bilancio d’esercizio:
- IAS 37, “Accantonamenti, passività e attività potenziali”;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 155
- IAS 39, “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”;
- IAS 10, “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio”;
- IFRS 7, “Strumenti finanziari: informazioni integrative”.
Le ipotesi di errore sopra indicate comportano inoltre la violazione del principio fondamentale
relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale, non garantendo il rispetto
degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Si sottolinea che le sopra indicate svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte
della Commissione erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30
giugno 2009 in quanto ritenute di competenza di tale periodo.
Per quanto concerne infine la richiesta avanzata dalla Commissione in merito all’illustrazione,
in apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma, corredata dei dati
comparativi del periodo di riferimento precedente, degli effetti che una contabilizzazione
conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e
sul patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e consolidato, per
i quali è stata fornita una informativa errata, si evidenzia che tali informazioni saranno rese
note non appena predisposte.
La Società si riserva, peraltro, di valutare le eventuali azioni da intraprendere in relazione alla
delibera della Commissione, ivi incluso il ricorso al competente Tribunale Amministrativo
Regionale.
Il 29 marzo 2010, facendo seguito a quanto comunicato al mercato il 25 marzo e in
esecuzione di quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
delibera n. 17244 del 24 marzo 2010 avente ad oggetto l’accertamento della non conformità
del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, con la quale la Consob
ha richiesto alla Società di pubblicare le informazioni supplementari necessarie a ripristinare
una corretta informazione del mercato, ai sensi dell’art. 154-ter, comma settimo, del D.Lgs. n.
58/98, Antichi Pellettieri S.p.A. ha riportato la apposita situazione economico-patrimoniale
consolidata pro-forma, con gli effetti che una contabilizzazione conforme a quanto richiesto
dalla Consob avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul
patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e consolidato. La
Società, nel ricordare che le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte della
Consob erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30 giugno 2009,
in quanto ritenute di competenza di tale periodo, ha deciso di proporre ricorso avverso il
provvedimento della Consob al competente Tribunale Amministrativo Regionale.
Il 30 Marzo 2010 Il Consiglio di amministrazione di Antichi Pellettieri ha deciso di rinviare
l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2009 a
successiva propria riunione da tenersi entro e non oltre il 9 aprile 2010, rinviando di
conseguenza l'assemblea di approvazione del bilancio nel rispetto dei termini previsti per la
convocazione.
La decisione tiene conto del fatto che l’approvazione del progetto di bilancio delle controllate
Mosaicon S.p.A., Braccialini S.r.l. e Dadorosa S.r.l. è intervenuta solo in data odierna e – in
considerazione della rilevanza economica e patrimoniale di dette controllate – della
conseguente necessità di completare, con le modalità prescritte, sia le procedure di
impairment test in corso su varie poste del bilancio consolidato, sia le informazioni necessarie
nelle note al bilancio consolidato stesso, ed avendo, altresì, valutato che ciò sia nel miglior
interesse di tutti gli azionisti della società.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 156
Il 31 marzo 2010 è stata data esecuzione agli accordi stipulati il 19 febbraio 2010 con 3i
S.g.r. relativi alla partecipazione detenuta in Mosaicon S.p.A.
Il 2 aprile 2010 Antichi Pellettieri è stata perfezionata la cessione a Cipriano Costruzioni
S.p.A. della partecipazione rappresentativa del 100% del capitale sociale diImmobiliare Le
Cure S.r.l., per un corrispettivo pari a Euro 4.054.000,00.
La cessione rientra nell’ambito delle operazioni previste dal piano finalizzato a conseguire il
risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione
finanziaria di Antichi Pellettieri, asseverato in data 19 febbraio 2010 ai sensi dell’articolo 67,
comma 3, lettera (d), della legge fallimentare. In conformità a quanto previsto dal piano, il
corrispettivo per la cessione del 100% del capitale sociale di Immobiliare Le Cure S.r.l. sarà
corrisposto come segue:
(a) Euro 800.000,00 in data odierna;
(b) Euro 1.254.000,00 in diverse tranches da pagarsi entro il 10 gennaio 2011; e
(c) Euro 2.000.000,00 da corrispondersi a 24 mesi dalla data odierna (il pagamento di
quest’ultima porzione del prezzo è assistito da fideiussione bancaria a prima richiesta).
La società Immobiliare Le Cure S.r.l. è proprietaria di un’area edificabile ubicata nel comune
di Scandicci (FI), sulla quale il piano regolatore consente la realizzazione di opifici industriali
per una superficie complessiva di circa mq 20.000.
Il 7 aprile 2010 Antichi Pellettieri S.p.A. ha pubblicato il Documento Informativo riguardante
l’operazione di riduzione del 15% della partecipazione detenuta in Mosaicon S.p.A. ai sensi
dell’accordo stipulato il 19 febbraio 2010 con 3i S.g.r. ed al quale è stata data esecuzione il
31 marzo 2010, redatto ai sensi dell’art. 71 del Regolamento adottato dalla Consob con
Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato.
CORPORATE GOVERNANCE
La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” per l’anno 2009 è disponibile sul
sito internet della Società www.antichipellettieri.it nella sezione Investors – Corporate
Governance.
ADESIONE AL CONSOLIDATO FISCALE NAZIONALE
In data 18 giugno 2007 la Società ha optato per il Consolidato Fiscale Nazionale di cui agli
artt. 116 e seguenti del D.P.R. 917/86 in qualità di controllante, per il triennio 2007, 2008 e
2009.
Maggiori dettagli relativi all’adesione sono riportati nella nota integrativa, cui si rinvia.
CODICE DELLA PRIVACY
Ai sensi dell’Allegato B) del D. Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy), gli amministratori danno
atto che la società si è adeguata alle misure minime di sicurezza previste dalla suddetta
normativa.
In particolare, ai sensi del punto 26 del medesimo Allegato B), la società ha regolarmente
redatto nei termini di legge, il Documento Programmatico sulla Sicurezza per l’anno 2010, il
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 157
quale è depositato presso la sede sociale e consultabile dai soggetti autorizzati e/o dalle
competenti autorità di controllo.”
CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA CONTINUITÀ AZIENDALE
Per le considerazioni in merito alla continuità aziendale si rimanda alla Relazione sulla
Gestione al Bilancio Consolidato.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Sulla base dell’andamento del fatturato dei primi mesi del 2010 e dei risultati della campagna
vendite primavera/estate 2010, si prevede un esercizio in linea con le previsioni formulate in
sede di piano sottoposto ad asseverazione ex art. 67 l.f., con un fatturato ed un margine
operativo lordo in aumento rispetto al precedente esercizio.
Il management ha lanciato un processo di razionalizzazione delle attività della società volto a
ridurre i costi di produzione ed a recuperare nel contempo quote di mercato.
L’esercizio 2010 sarà dedicato inoltre al contenimento dei costi di pertinenza dell’attività di
holding.
STRUMENTI FINANZIARI
La società non ha in uso strumenti finanziari.
INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI
L’attività della Società è esposta a vari rischi finanziari; le principali categorie di rischio cui la
Società è esposta sono di seguito elencate; la copertura dei rischi finanziari è gestita
direttamente dalla Società.
Rischi relativi alla partecipazione detenuta in Mosaicon
In data 19 febbraio 2010 la Società, i fondi “3i Italian Fund 08-10 OICR” e “3i Eurofund V
Italian Fund OICR” (congiuntamente, i “Fondi 3i”) e Mosaicon hanno sottoscritto un accordo
di modifica del patto parasociale stipulato dalla Società, Mosaicon (già APB S.p.A.) e 3i SGR
S.p.A. (“3i”) – in nome e per conto dei Fondi 3i dalla medesima gestiti – in data 7 agosto 2008
(il “Patto Parasociale”).
L’Accordo è stato predisposto al fine di rendere il Patto Parasociale coerente con quanto
previsto nel piano industriale e finanziario della Società, finalizzato a conseguire il
risanamento dell’esposizione debitoria e ad assicurare il riequilibrio della situazione
finanziaria della Società, asseverato in data 19 febbraio 2010 ai sensi dell’articolo 67, comma
3, lettera (d), della legge fallimentare (il “Piano di Risanamento”) in linea, peraltro, con quanto
richiesto dall’esperto chiamato ad asseverare il Piano di Risanamento.
I rapporti tra la Società e i Fondi 3i relativi a Mosaicon, precedentemente alla sottoscrizione
dell’Accordo, erano, infatti, regolati dal Patto Parasociale che riconosceva a 3i, in veste di
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 158
azionista di minoranza, taluni poteri di gestione di Mosaicon e diritti in caso di mutamento nel
controllo della Società e di uscita di 3i dall’investimento.
In particolare, con riferimento a questi ultimi aspetti, il Patto Parasociale prevedeva quanto
segue:
•
nel caso di “cambio di controllo di AP” (definito dal Paragrafo 8.1 del Patto Parasociale
come un mutamento degli assetti proprietari tale da determinare la perdita da parte
della famiglia Burani del controllo solitario ex art. 2359, comma 1, n. 1, cod. civ. sulla
Società), 3i aveva il diritto di acquistare la partecipazione detenuta dalla Società in
Mosaicon ad un prezzo pari al valore di mercato di tale partecipazione al momento
dell’esercizio del diritto di opzione (l’“Opzione Call”);
•
3i aveva, inoltre, il diritto di attivare, a partire dal 2012, una procedura finalizzata a
consentirle di vendere la propria partecipazione in Mosaicon (la “Procedura di Uscita”).
Nel caso in cui il prezzo per azione ottenuto da 3i ad esito della Procedura di Uscita
non fosse stato sufficiente a garantire a 3i un certo ritorno sul proprio investimento in
Mosaicon, la Società aveva l’obbligo di trasferire a 3i - in azioni Mosaicon ovvero in
denaro - un importo, rapportato al capitale di Mosaicon, fino al 20%, e comunque non
superiore a Euro 60 milioni (il “Ratchet”).
A seguito della sentenza dichiarativa del fallimento di BDH, in data 11 febbraio 2010, la
Società risultava esposta al pericolo attuale di esercizio dell’Opzione Call da parte di 3i. Il
fallimento di BDH integrava infatti la fattispecie di “cambio di controllo di AP” ai sensi del Patto
Parasociale e, pertanto, 3i avrebbe potuto esercitare l’Opzione Call al valore di mercato
attuale, più basso rispetto al valore che Mosaicon potrebbe acquistare nel 2014, quando, in
base al Piano di Risanamento, la Società potrebbe dover procedere alla cessione della
partecipazione in Mosaicon al fine di rimborsare il proprio indebitamento.
Inoltre, la Procedura di Uscita e il Ratchet risultavano non convenienti per la Società e non
compatibili con gli obiettivi del Piano di Risanamento, infatti:
•
il Patto Parasociale prevedeva che 3i potesse “forzare” la vendita del 100% di
Mosaicon nell’ambito della Procedura di Uscita già a partire dal 2012 senza la
previsione di un prezzo minimo di vendita;
•
la vendita della partecipazione detenuta in Mosaicon al valore previsto nel 2014 dal
Piano di Risanamento avrebbe, con ogni probabilità, determinato l’applicazione della
clausola di Ratchet a favore di 3i fino ad un importo, rapportato al capitale sociale di
Mosaicon, pari al 20% (e comunque non superiore a Euro 60 milioni); in tal modo la
Società, benché detenesse il 51% di Mosaicon, avrebbe potuto contare sui proventi
della vendita del “solo” 31% di Mosaicon.
In data 19 febbraio 2010, la Società, i Fondi 3i e Mosaicon hanno, pertanto, sottoscritto
l’Accordo, mediante il quale è stato modificato il Patto Parasociale mediante:
•
l’abrogazione dell’Opzione Call prevista in favore di 3i;
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 159
•
l’abrogazione della clausola di Ratchet prevista in favore di 3i;
•
la previsione che la vendita della partecipazione della Società in Mosaicon su istanza
di 3i possa avvenire solo a partire dal 2014. Prima di tale data 3i potrà vendere la
propria partecipazione in Mosaicon e obbligare la Società a vendere la propria (dragalong) solamente sulla base di valori che, nell’assunto che il Piano di Risanamento
venga realizzato, sono coerenti con il piano di rimborso dell’indebitamento;
correlativamente, la Società avrà determinati diritti di covendita (tag-along) nell’ipotesi
di cessione da parte di 3i della propria partecipazione in Mosaicon.
•
l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la modifica delle
partecipazioni detenute rispettivamente dalla Società e da 3i in Mosaicon, mediante la
conversione delle azioni “A” e “B” di Mosaicon detenute, rispettivamente, dalla Società
e 3i (in rappresentanza dei Fondi 3i dalla medesima gestiti) in azioni “C” e “D” secondo
rapporti di conversione differenziati, tali per cui, a partire dalla Data di Efficacia (come
di seguito definita), 3i deterrà una partecipazione pari al 64% del capitale sociale di
Mosaicon e la Società deterrà una partecipazione pari al 36% del capitale sociale di
Mosaicon.
L’Accordo era sospensivamente condizionato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni
antitrust (la “Condizione Sospensiva”). In data 18 marzo 2010, 3i ha comunicato alla Società
l’avveramento della Condizione Sospensiva, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da
parte delle autorità antitrust di Austria, Italia e Germania. Secondo quanto è stato comunicato
da 3i alla Società, l’Operazione è rilevante anche in base alla normativa antitrust greca, ai
sensi della quale tuttavia la concentrazione in esame, considerato il fatturato delle società
coinvolte, dovrà essere notificata alla competente autorità esclusivamente dopo la sua
effettiva esecuzione.
L’Operazione è stata eseguita il 31 marzo 2010 e sarà efficace dalla data di iscrizione nel
registro delle imprese di Bologna della delibera dell’assemblea straordinaria di Mosaicon che
ha approvato l’eliminazione del valore nominale delle azioni di Mosaicon e la conversione
delle azioni “A” e “B” in azioni “C” e “D” (la “Data di Efficacia”). A tale data il capitale di
Mosaicon sarà detenuto per il 64% da 3i e per il 36% dalla Società.
Come precedentemente descritto nel Paragrafo, la stipulazione dell’Accordo – e quindi, da
una parte, la modifica delle pattuizioni contenute nel Patto Parasociale e, dall’altra, la
modifica dei rapporti di partecipazione in Mosaicon da parte di 3i e la Società – è stata
considerata, tanto dai creditori finanziari, quanto dell’Esperto, elemento centrale ai fini della
sottoscrizione dell’Accordo di Ristrutturazione e dell’asseverazione del Piano di Risanamento.
Pertanto, l’Operazione rientra nel più ampio progetto della Società finalizzato alla
ristrutturazione in bonis della propria situazione finanziaria e debitoria, attraverso il
perseguimento degli obiettivi contenuti nel Piano di Risanamento.
A seguito della sottoscrizione ed efficacia dell’Accordo la Società potrà, in ultima analisi,
beneficiare, nel 2014, dei proventi della vendita di una partecipazione pari al 36% di
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 160
Mosaicon (anziché del 31% risultante dall’applicazione della clausola di Ratchet). Occorre,
peraltro, considerare al riguardo che:
•
•
nel 2014 la Società potrebbe detenere una partecipazione inferiore al 36% di
Mosaicon, in conseguenza di eventuali aumenti di capitale non sottoscritti dalla
Società, ovvero per i quali sia escluso il diritto di opzione in conformità alle previsioni
dell’Accordo (quali aumenti di capitale a servizio di piani di stock option); e
l’Accordo prevede che, nel 2014, la Società possa avviare una procedura di vendita
del 100% di Mosaicon, fermo restando che i Fondi 3i avranno 30 giorni per esercitare il
diritto di acquistare le azioni di Mosaicon detenute dalla Società ad un prezzo pari al
minore tra Euro 32 milioni e il valore di mercato di tale partecipazione. In tal caso,
qualora nei successivi 9 mesi i Fondi 3i raggiungano un accordo per il trasferimento di
tutte le proprie azioni di Mosaicon ad un prezzo per azione superiore di oltre il 20%
rispetto al prezzo pagato alla Società, i Fondi 3i dovranno corrispondere alla Società
un importo per azione pari alla differenza tra il prezzo per azione percepito dai Fondi 3i
e il 120% del prezzo per azione pagato alla Società.
Infine, la Società ha in essere un finanziamento soci infruttifero e a fondo perduto, in base al
quale si è impegnata a versare a Mosaicon un importo complessivo pari a Euro 10 milioni, da
corrispondersi in sei tranches entro il 31 dicembre 2010. Alla data odierna, sono già state
versate le prime tre tranches, per un importo di Euro 5 milioni. I restanti Euro 5 milioni
dovranno essere versati con le seguenti scadenze: (i) la quarta tranche di Euro 1,5 milioni
entro il 30 aprile 2010; (ii) la quinta tranche di Euro 1,5 milioni entro il 30 settembre 2010; e
(iii) la sesta tranche di Euro 2 milioni entro il 31 dicembre 2010.
Effetti della perdita da parte della Società del controllo di Mosaicon
La Società opera attualmente, in via prevalente, nell’ambito della produzione e distribuzione
di articoli di pelletteria e, in particolare: (i) di calzature di elevata qualità, direttamente e
tramite alcune società controllate; e (ii) di borse e accessori in pelle e tessuto attraverso il
Gruppo Mosaicon.
La perdita del controllo di Mosaicon comporterà, nell’immediato, una sostanziale
focalizzazione da parte della Società nel settore dalla produzione e commercializzazione di
calzature, gli effetti del deconsolidamento sono descritti in dettaglio in un successivo
paragrafo.
Pertanto, alla data del 31 dicembre 2009 AP ha condotto il test di impairment relativo alla
partecipazione detenuta in Mosaicon considerando l’interessenza del 36% in quanto alla data
di predisposizione degli impairment test è conosciuta la diminuzione della quota di possesso
dal 51% al 36% per effetto dell’accordo sopra menzionato con il Fondo 3i rientrante nella più
ampia operazione di ristrutturazione iniziata nell’esercizio 2009. Inoltre per effetto di tale
contratto che, come sopra menzionato, prevede al verificarsi di determinati eventi, la
possibilità di alienazione della partecipazione al minor prezzo di 32 milioni di euro rispetto al
valore risultante dal test di impairment di 38,6 milioni di euro, la Società ha valorizzato tale
rischio iscrivendo un fondo di circa Euro 4,4 milioni che rappresenta l’ammontare, attualizzato
ad oggi, del minor valore di cessione dopo il 30 giugno 2014 data prevista per l’attivazione da
parte della Società della procedura di vendita della partecipazione come previsto dall’accordo
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 161
di ristrutturazione del debito. La Società e il Gruppo in ragione del valore di mercato del
gruppo Mosaicon stimato sulla base dei multipli dell’ebitda alla data del presente bilancio
stima remota nel breve termine la possibilità di vendita della partecipazione da parte del
Fondo 3i e il conseguente obbligo per AP di alienazione della propria quota a Euro 32 milioni.
Rischio di credito
Ad eccezione dei crediti vantati nei confronti di Mariella Burani Fashion Group Spa, i crediti in
essere al 31 dicembre 2009 sono prevalentemente commerciali e di importo limitato, come
emerge dalle note di commento allo stato patrimoniale della nota integrativa cui si fa rinvio.
E’ politica del gruppo vendere a clienti dopo una valutazione della loro capacità di credito e
quindi entro limiti di fido predefiniti.
Si ritiene pertanto che il rischio di credito nel suo complesso sia estremamente limitato.
Non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.
Rischio di liquidità
La Società opera per ridurre al minimo il rischio di liquidità inteso come rischio di non reperire
risorse finanziarie a condizioni economiche, necessarie per l’operatività; mantenendo un
adeguato livello di liquidità disponibile; diversificando gli strumenti di reperimento delle risorse
finanziarie; ottenendo linee di credito adeguate; monitorando attentamente le condizioni
prospettiche di liquidità, in relazione alla pianificazione della propria attività.
Tuttavia, la pesante crisi finanziaria internazionale, unitamente alla situazione in cui versa la
controllante Mariella Burani Fashion Group, potrebbe generare tensioni finanziarie anche a
livello della Società, con rischio di ripercussione anche nel breve termine sulla disponibilità di
liquidità e/o accesso al credito della Società.
Il protrarsi della situazione sopra rappresentata potrebbe generare rischi sulla capacità della
Società di soddisfare i propri fabbisogni finanziari, rendendo il cash flow generato dall’attività
insufficiente.
Rischio di mercato
a) Rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è originato dai finanziamenti a medio lungo termine erogati a
tasso variabile. La politica attuale, a seguito degli accordi con gli istituti di credito firmati il 19
febbraio 2010 è di rimanere nell’area del tasso variabile. Nel corso del 2009 il Gruppo ha fatto
ricorso a strumenti derivati per operazioni di copertura di rischio tassi di interesse.
b) Rischio di cambio
Al 31 dicembre 2009 non vi sono in essere significative posizioni di credito o debito esposte al
rischio di cambio.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 162
c) Rischio di prezzo
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime, la politica del
Gruppo è di coprire il rischio, ove possibile, tramite impegni con i fornitori a medio periodo e
mantenendo un adeguato livello di stoccaggio nel magazzino.
La Società, nella sua posizione di Capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi
e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo stesso.
d) Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da diversi fattori
che compongono il quadro macro-economico, nei vari Paesi in cui il Gruppo opera. Nel corso
del 2009 i mercati finanziari si sono contraddistinti per una volatilità estremamente accentuata
con pesanti ripercussioni sulle diverse istituzioni finanziarie e sull’intero andamento
dell’economia. Il diffuso deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una
generalizzata difficoltà nell’accesso al credito, sia per i consumatori che per le imprese e ha
iniziato a determinare una carenza di liquidità che si rifletterà in definitiva sullo sviluppo
industriale di molti business nel corso dei prossimi mesi, tra i quali, non è escluso quello in cui
il Gruppo si trova ad operare.
Ove tale situazione di debolezza e di incertezza dovesse prolungarsi nel tempo, l’attività, le
strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero esserne negativamente condizionate con
conseguente impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
PROPOSTE DELIBERATIVE
Signori azionisti,
il Consiglio di amministrazione di Antichi Pellettieri, riunitosi il 30 marzo 2010, sulla base delle
previsioni statutarie, ha deciso di rinviare l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e
consolidato al 31 dicembre 2009 ad una data successiva e precisamente il 9 aprile 2010.
La decisione tiene conto del fatto che l’approvazione del progetto di bilancio delle controllate
Mosaicon S.p.A., Braccialini S.r.l. e Dadorosa S.r.l. è intervenuta solo in data 30 marzo 2010
e - in considerazione della rilevanza economica e patrimoniale di dette controllate - della
conseguente necessità di completare, con le modalità prescritte, sia le procedure di
impairment test su varie poste del bilancio consolidato, sia le informazioni necessarie nelle
note al bilancio consolidato stesso, ed avendo, altresì, valutato che ciò sia nel miglior
interesse di tutti gli azionisti della società.
Nel rispetto dei termini di legge previsti per la convocazione e sulla base delle previsioni
statutarie, l’assemblea dei soci è stata convocata per l’11 maggio 2010 in prima
convocazione e per il 12 maggio 2010 in seconda convocazione.
Sottoponiamo quindi alla vostra approvazione il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2009,
redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, che presenta una perdita di Euro
80.694.791,00.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 163
Antichi Pellettieri
Il Consiglio di Amministrazione Vi propone di coprire la perdita d’esercizio di euro
80.649.791,00 tramite l’utilizzo:
- della complessiva Riserva Straordinaria per Euro 40.887.626,50;
- della complessiva Riserva per Avanzo di fusione per Euro 18.547.808,34;
- della complessiva Riserva Soci conto Aumento capitale per Euro 5.036.233,01;
- della Riserva per Sovrapprezzo azioni per Euro 16.223.123,15.
Vi invitiamo pertanto ad assumere la presente delibera:
- di approvare il bilancio al 31 dicembre 2009 chiuso con una perdita di esercizio di Euro
80.694.791 nonché la relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione;
- la copertura della perdita di esercizio di Euro 80.694.791 tramite l’utilizzo
- della complessiva Riserva Straordinaria per Euro 40.887.626,50;
- della complessiva Riserva per Avanzo di fusione per Euro 18.547.808,34;
- della complessiva Riserva Soci conto Aumento capitale per Euro 5.036.233,01;
- della Riserva per Sovrapprezzo azioni per Euro 16.223.123,15.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giovanni Burani
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 164
ANTICHI PELLETTIERI S.p.A. - Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 165
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE
2009 (*)
in Euro
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
note
Al 31 dicembre 2009
Al 31 dicembre
2008 rideterminato
(**)
(1)
1.402.823
32.754.110
0
57.291.729
0
5.692.500
0
1.606.171
36.405.916
0
80.132.173
0
826.637
0
(2)
(3)
(4)
Altri crediti finanziari lungo termine
(5)
6.152.671
10.716.873
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
(6)
305.827
335.719
103.599.660
130.023.489
2.548.380
5.170.223
6.238.191
10.348.798
4.053.844
0
0
5.230.643
9.311.427
5.701.414
34.458.163
0
0
0
1.488.217
12.230.798
29.847.653
66.932.445
133.447.313
196.955.934
Totale
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
Cassa e disponibilità liquide
(12)
Totale
Totale attività
(*)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul bilancio della Antichi
Pellettieri S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella
nota n. 26.
(**)
Il bilancio al 31/12/2008 è stato rideterminato in esecuzione della delibera Consob n.17244 del 24 marzo 2010, per i dettagli
si veda il paragrafo relativo allo IAS 8
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 166
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE
2009 (SEGUE)
In Euro
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
note
Patrimonio Netto
Capitale sociale
(13)
10.936.371
Riserve di capitale
68.829.454
Utili portati a nuovo
(57.300.929)
22.464.896
Totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
(14)
(15)
(16)
(16)
(17)
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
(18)
(19)
(20)
Fondi a breve termine
Totale
Totale passività
Al 31 dicembre
2009
Al 31 dicembre
2008
rideterminato
10.335.274
68.829.454
21.664.214
100.828.942
0
0
2.239.611
329.656
4.441.825
28.503.494
1.184.168
8.195.260
331.903
34.294.750
12.058.289
212.468
90.516.401
0
13.703.980
413.587
47.714.675
0
0
102.787.158
0
61.832.242
133.447.313
196.955.934
0
2.376.769
419.440
2.663.144
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 167
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO AL 31 DICEMBRE 2009 (*)
In Euro
CONTO ECONOMICO
Al 31 dicembre
2009
Note
Al 31 dicembre 2008
rideterminato
Ricavi
(21)
15.329.344
77.618.765
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
(22)
(1.129.818)
133.392
Materie prime e di consumo
(22)
(8.321.118)
(11.110.344)
Costo del personale
(22)
(3.281.963)
(5.025.408)
Altri costi operativi
(22)
(10.635.284)
(13.829.782)
Svalutazioni ed ammortamenti
(23)
(77.412.564)
(10.398.463)
Ricavi finanziari
(24)
2.630.588
5.475.426
Costi finanziari
(24)
(3.831.459)
(8.759.280)
(24)
2.362
19.122
0
0
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in società
collegate secondo il metodo del patrimonio netto
0
0
(86.649.913)
34.123.428
5.955.122
3.892.900
(80.694.791)
38.016.328
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
Utile prima delle Imposte
Imposte
(25)
Utile dopo le imposte
0
Quota di pertinenza di terzi
(80.694.791)
Risultato Netto d'esercizio
n. azioni in circolazione (senza azioni proprie)
41.539.106 38.016.328
43.890.402 (1,94) 0,87 Utile / (perdita) per azioni
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Utile (perdita) netto d'esercizio
(80.694.791)
38.016.328
Differenze
0
0
Al 31 dicembre
2009
Al 31 dicembre 2008
rideterminato
Utile (perdita) complessivo netto
(80.694.791)
38.016.328
(*)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul bilancio della Antichi
Pellettieri S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella
nota n. 26.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 168
RENDICONTO FINANZIARIO :
€/000
Al 31
dicembre
2009
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Al 31 dicembre
2008
rideterminato
1.219
(3.806)
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti e Svalutazioni
Var. netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari Netti
(86.650)
34.123
77.413
10.398
(90)
(21)
2.399
7.263
(1.200)
(3.998)
0
(54.577)
16
(14)
(8.112)
(6.826)
Variazione netta del capitale circolante
3.483
1.656
TOTALE
3.483
1.656
(230)
(81)
(33)
(451)
Dividendi incassati
(Plusvalenze) / minus. da alienazioni immobilizz. Finanziarie
(Plusvalenze) / minus. da alienazioni immobilizz. materiali
TOTALE
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni immateriali
- immobilizzazioni materiali
- dividendi incassati
1.200
3.998
- attività finanziarie
(5.201)
59.005
TOTALE
(4.264)
62.471
2.331
(22.152)
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Variazione del capitale e riserve
incassi per aumento di capitale
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
Dividendi erogati
0
918
(17.916)
0
(4.945)
(2.399)
(7.263)
850
(52.276)
Flusso di liquidità netto dell'esercizio
(8.043)
5.025
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
(6.824)
1.219
Oneri finanziari
TOTALE
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 169
Antichi Pellettieri
Destinazione risultato
Incrementi
Saldi al 31/12/2006
Dividendi
Increm / decrem
1.249
11.226
126
30.553
69.137
(4.549)
328
Destinazione risultato
SALDI al 31/12/2007
Dividendi
Increm / decrem
11.352
3.913
68.829
Destinazione risultato
SALDI al 31/12/2008
rideterminato
Dividendi
Increm / decrem
Destinazione risultato
SALDI al 31/12/2009
0
0
(1.017)
4.182
(86)
0
(827)
68.829
0
601
10.936
(*)
68.829
0
2.261
55.027
(936)
0
35.818
89.909
(4.549)
4.550
2.261
103
6.460
(827)
(2.261)
3.913
3.913
(1.016)
8
5.104
(819)
(3.913)
5.104
(19.857)
38.016
0
89.910
(4.945)
15.864
(5.104)
0
5.444
(4.945)
(1.278)
5.104
10.335
Patrimonio Netto
0
Risultato d'esercizio
Saldi IAS al 01/01/2006
Decrementi
Azioni proprie
38.584
€/000
Utili portati a nuovo
Riserva di
rivalutazione
10.000
(23)
Capitale sociale
Riserve di capitale
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DEL PATRIMONIO NETTO DELLA
CAPOGRUPPO.
4.325
(20.676)
38.016
100.829
(11.172)
12.901
(80.695)
0
(78.365)
38.016
31.169
(7.775)
(38.016)
(80.695)
0
22.464
(*)
(*) Le azioni proprie al 31 dicembre 2009 ammontano ad Euro 8.213 migliaia e sono costituite da n.
1.753.840 azioni ordinarie, allocate per il loro valore nominale (25 centesimi cadauna) a riduzione del capitale
sociale e per il restante valore, ad apposita riserva posta in riduzione del patrimonio.
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 170
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE
2009
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
di cui parti
correlate
(cfr n. 26)
ATTIVITA'
2009
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Investimenti immobiliari non strumentali
Investimenti
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
Attività fiscali per imposte differite
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Altri crediti finanziari lungo termine
6.152
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
note
1.403
32.754
0
57.292
0
(1)
5.692
0
6.152
(4)
(5)
826
0
10.717
306
(6)
336
(2)
(3)
103.599
Totale
2008
rideterminato
di cui
parti
correlate
(cfr n.
26)
1.606
36.406
0
80.132
0
10.717
130.023
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
1.717
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Totale
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
0
0
1.488
Cassa e disponibilità liquide
Totale attività
10.349
4.054
2.548
5.170
6.238
10.349
4.054
5.231
9.312
5.701
34.458
0
0
0
(12)
12.231
29.847
66.933
133.446
196.956
4.340
34.299
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 171
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE
2009 (SEGUE)
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
di cui
parti
correlate
(cfr n. 26)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
2009
2008
rideterminato
(13)
Patrimonio netto e riserve
Capitale sociale
Riserve di capitale
Utili portati a nuovo
Totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
0
1.184
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
14.316
Totale
10.936
68.829
10.335
68.829
(57.301)
22.464
21.665
100.829
0
0
2.240
330
4.442
(14)
1.184
(17)
(15)
(16)
(16)
8.196
4.002
Fondi a breve termine
Totale passività
note
di cui
parti
correlate
(cfr n.
26)
12.058
212
90.516
0
28.503
0
2.377
420
2.663
1.137
332
332
34.295
(18)
(19)
(20)
13.704
413
47.715
0
0
0
102.786
61.832
133.446
196.956
6.024
3.550
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 172
Antichi Pellettieri
PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO AL 31 DICEMBRE 2009
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
di cui parti
correlate (cfr
n. 26)
CONTO ECONOMICO
2009
994
Ricavi Netti
Note
15.329
di cui
parti
correlate
2008
(cfr n.
rideterminato
26)
(21)
77.619
(1.129)
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
(962)
Materie prime e di consumo
Costo del personale
(1.951)
Altri costi operativi
2.131
133
(8.322)
(22)
(11.110)
(3.282)
(22)
(5.025)
(10.635)
(22)
(13.830)
(2.003)
(2.330)
(77.413)
(23)
(10.399)
713
2.631
(24)
5.475
726
(381)
(3.831)
(24)
(8.759)
(3.320)
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
2
(24)
19
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
0
0
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione
0
0
(86.650)
34.123
Svalutazioni ed ammortamenti
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile prima delle Imposte
5.955
Imposte
Utile dopo le imposte
38.016
0
0
0
(80.695)
38.016
0
n. azioni in circolazione (senza azioni proprie)
41.539.106 Utile / (perdita) per azioni
(1,94)
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Utile (perdita) netto d'esercizio
43.890.402 0,87 2008
rideterminato
2009
3.893
(80.695)
Quota di pertinenza di terzi
Risultato Netto d'esercizio
(25)
(80.695)
38.016 0 differenze
0
Utile (perdita) complessivo netto
(80.695)
38.016
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag. 173
RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2009
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
€/000
31 dic.
2009
1 - Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
di cui parti
correlate
1.219
2 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti e svalutazioni
Variazione netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari netti
Dividendi incassati
(Plusvalenze) / minusvalenze da alienazioni immobilizzazioni Finanziarie
(Plusvalenze) / minusvalenze da alienazioni immobilizzazioni Materiali
TOTALE
(86.650)
77.413
(90)
2.399
(332)
(1.200)
(1.200)
0
16
(8.112)
Variazione netta del capitale circolante
3.483
TOTALE
3.483
(4.531)
3 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di investimento
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni immateriali
- immobilizzazioni materiali
- dividendi incassati
(230)
(33)
1.200
- attività finanziarie
(5.201)
TOTALE
(4.264)
1.200
4 - Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Aumento di capitale e riserve in AP per iassatura - utili/perdite us az proprie
2.331
Incassi per aumento di capitale
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
Oneri finanziari netti
Dividendi erogati
TOTALE
918
372
(2.399)
332
0
0
850
5 - Flusso di liquidità netto dell'esercizio
(8.043)
6 - Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
(6.824)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
174
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2009
Attività
La Antichi Pellettieri S.p.A. , costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni
con sede legale ed amministrativa in via della Repubblica, 82 a Cavriago di Reggio Emilia,
con capitale sociale di Euro 11.374.831,00 i.v., registro delle imprese di Reggio Emilia e
codice fiscale n. 04271670962, produce e distribuisce a livello mondiale collezioni di
calzature, con marchi propri ed in licenza per rinomati stilisti internazionali. Le operazioni
di produzione sono effettuate in parte internamente, nei propri stabilimenti di Parma e
Vigevano, ed in parte utilizzando fornitori di servizi esterni alla società e la
commercializzazione è realizzata mediante un’articolata rete commerciale in Italia e
all’estero rappresentata sia da negozi di proprietà che da gestione di terzi.
La Antichi Pellettieri S.p.A., è inoltre la società Capogruppo che detiene direttamente o
indirettamente tramite altre società sub-holding le quote di partecipazione al capitale delle
società in cui opera il Gruppo Antichi Pellettieri.
Criteri di formazione
il bilancio d’esercizio della Antichi Pellettieri S.p.A. al 31 dicembre 2009 è presentato in
Euro arrotondando gli importi all’ unità e viene comparato con il bilancio dell’esercizio
precedente rideterminato redatto in omogeneità di criteri. Il bilancio è stato redatto in
conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS emessi dallo IASB ed omologati
dall’Unione Europea.
Il termine IAS/IFRS include gli International Accounting Standards (IAS), gli International
Financial Reporting Standards (IFRS) e tutti i documenti interpretativi emanati dall’IFRIC
(prima denominati Standing Interpretations Committee).
In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire
dall’esercizio 2005, il Gruppo Antichi Pellettieri, ha deciso di applicare i principi contabili
internazionali (IFRS) emessi dall’ International Accounting Standards Board (IASB) e
omologati dall’ Unione Europea, nella preparazione del bilancio consolidato.
Il primo bilancio separato redatto secondo gli IFRS, è stato chiuso al 31 dicembre 2006,
con applicazione dell’IFRS 1 (First time adoption of International Financial Reporting
Standard).
Il bilancio d’esercizio é costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal
prospetto di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio
netto, dal rendiconto finanziario, redatto secondo il metodo indiretto, e dalla presente nota
di commento.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, fatta eccezione per la
valutazione dei terreni, dei fabbricati e di alcuni titoli, per i quali è stato utilizzato il fair
value determinato in sede di transizione ai principi contabili internazionali, come sostituto
del costo, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha
valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
175
sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio IAS 1)
sulla continuità aziendale, anche in virtù dell’accordo di ristrutturazione del debito
finanziario definito nei primi mesi del 2010 e delle azioni già intraprese per adeguarsi ai
mutati livelli di domanda dalla Società stessa.
Il bilancio è stato sottoposto alla revisione contabile della Società di revisione Mazars
S.p.A.
Direzione e coordinamento
La società appartiene al Gruppo Mariella Burani Fashion Group che esercita la direzione e
il coordinamento sulla stessa tramite la capogruppo Mariella Burani Fashion Group S.p.A.
in liquidazione, revisionata da Mazars S.p.A., di cui si riportano di seguito i dati essenziali
dell’ultimo bilancio approvato, ai sensi dell’art. 2497-bis.
Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione
€ /000
ATTIVITA'
31/12/2008
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
6.210
Immobilizzazioni immateriali
12.530
Investimenti
70.505
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
39.319
Attività fiscali per imposte differite
12.953
Altri crediti finanziari lungo termine
149.061
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
8.459
Totale
299.037
Attività correnti
Rimanenze
21.786
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
45.776
Attività fiscali per imposte correnti
1.768
Altri crediti finanziari a breve termine
50.231
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
7.838
Titoli negoziabili valutati al fair value
6.169
Cassa e disponibilità liquide
2.864
Totale
Totale attivo
136.433
435.469
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
176
Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione
€ /000
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
31/12/2008
Capitale sociale e riserve
Capitale emesso
15.101
Sovrapprezzo azioni
70.358
Altre riserve
61.635
Utile del periodo
(110.091)
Patrimonio netto totale
37.003
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
51.895
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
17,454
Passività fiscali per imposte differite
Fondi a lungo termine
2.844
Totale
54.757
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
47.079
Passività fiscali per imposte correnti
730
Finanziamenti a breve termine
283.790
Fondi a breve termine
12.110
Totale
Totale passività
CONTO ECONOMICO
Ricavi
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
343.710
435.469
31/12/2008
86.770
851
Materie prime e di consumo
30.349
Costo del personale
13.131
Altri costi operativi
39.734
Svalutazioni ed ammortamenti
105.527
Ricavi finanziari
13.292
Costi finanziari
21.372
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Utile prima delle Imposte
Imposte sul reddito
Utile netto d'esercizio
6
(109.194)
897
(110.091)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
177
Criteri di valutazione
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31
dicembre 2009 sono di seguito riportati:
Attività immateriali
Le Attività immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica,
sottoposte al controllo dell’impresa ed in grado di far affluire al Gruppo benefici economici
futuri. Le attività immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto, determinato
normalmente come il prezzo pagato per l’acquisizione inclusivo degli oneri direttamente
attribuibili alla fase di preparazione, o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti
per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate.
Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono contabilizzate al costo al
netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore secondo
quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per attività immateriali
successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo nella misura in cui incrementano i
benefici economici futuri dell’attività specifica a cui si riferiscono; tutti gli altri costi sono
imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Attività immateriali a vita utile definita
Per le attività immateriali a vita utile definita, per la maggior parte marchi, si è provveduto
ad ammortizzare sistematicamente a quote costanti il valore loro riconducibile lungo il
periodo della durata economica stimata, a partire dal momento in cui il bene è disponibile
per l’utilizzo. La recuperabilità del valore contabile residuo iscritto a Bilancio viene
verificata attraverso l’impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di
valore.
In tale categoria di beni sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione del software, per la
parte che non costituisce componente integrante dell’hardware, nel qual caso la spesa
invece è portata a diretto incremento dello stesso. I costi per il software sono ammortizzati
di norma in un periodo non superiore a 5 anni. Gli amministratori rivedono la stima della
vita utile dell’immobilizzazione immateriale ad ogni chiusura di esercizio.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
L’ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene:
Categoria
Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell’ingegno
Concessioni, licenze e marchi
Software ed altre immobilizzazioni
Anni
3
40
5
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita non sono soggette al processo di
ammortamento, ma vengono almeno annualmente (o comunque ogni volta in cui vi siano
indicazioni che il bene possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di
impairment, applicando il citato IAS 36.
Nella voce Avviamento è classificata la differenza tra il prezzo d’acquisto delle
partecipazioni e il fair value delle attività nette identificabili delle partecipate alla data di
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
178
acquisizione (IFRS 3).
Immobilizzazioni materiali
Le Immobilizzazioni materiali sono originariamente iscritte al costo di acquisto
comprensivo degli eventuali oneri accessori di diretta attribuzione; non esistono
immobilizzazioni risultanti da costruzioni in economia.
Successivamente alla prima rilevazione tali beni sono iscritti al costo rettificato degli
ammortamenti cumulati e delle relative perdite di valore. Trova deroga a questo principio
generale, la valutazione dei terreni e dei fabbricati per i quali il valore di carico è stato
allineato al valore risultante dall’ultima perizia disponibile in modo da rendere questa
valutazione più vicina ai valori correnti degli stessi. Inoltre, i terreni non sono assoggettati
ad ammortamento.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
Immobili
Macchinari
Impianti di produzione
Macchine ufficio elettroniche
Attrezzature industriali e commerciali
Mobili e arredi
Stampi
Autovetture
Impianti allarme
Aliquota
3,00%
17,5%
12,5%
20,0%
20,0% e 25,0%
12,0%
20,0%
25,0%
30,0%
Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno ad ogni chiusura di
esercizio e qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una
perdita di valore determinata in base all’applicazione dello IAS 36 (si rimanda a tal
proposito al paragrafo “Perdite durevoli di valore”), l’immobilizzazione viene
corrispondentemente svalutata; se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della
svalutazione, il suo valore viene ripristinato. I costi di manutenzione, aventi natura
ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura
incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle
residue possibilità di utilizzo degli stessi.
I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio d’esercizio al
valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività
del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati
sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili. Nel caso di
operazioni di vendita con retro locazione in cui questa si concretizza in un leasing
finanziario, qualsiasi plusvalenza derivante dalla vendita con retro locazione viene differita
ed attribuita per competenza; sono inoltre fornite specifiche indicazioni quando
l’operazione si concretizza in un leasing operativo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
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Perdite durevoli di valore
I valori contabili delle attività materiali ed immateriali del Gruppo sono oggetto di
valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni od esterni all’impresa che
indichino la possibilità del venir meno del valore dell’attività o di un gruppo di esse (definite
come Unità Generatrici di Cassa o CGU).
Nel caso dell’avviamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e
delle immobilizzazioni immateriali non in uso, l’impairment test deve essere effettuato
almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano segnali di possibile perdita di
valore.
L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della CGU con il
valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il “fair value” (al netto degli
eventuali oneri di vendita) e valore d’uso. Quest’ultimo è a sua volta calcolato
attualizzando i flussi di cassa netti che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla
CGU. Se la differenza tra valore di libro e valore recuperabile è negativa, l’attività o CGU
viene svalutata di conseguenza.
Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in precedenza
svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di
valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.
Attività finanziarie
Tutte le attività finanziarie sono contabilizzate inizialmente al costo, che è pari al
corrispettivo versato inclusi i costi dell’operazione (quali onorari di consulenti, bolli e
pagamenti imposti da organi di controllo).
La classificazione delle attività finanziarie ne determina la valutazione successiva, che è la
seguente:
- attività finanziarie detenute per la negoziazione: sono contabilizzate secondo il criterio
del “fair value”, salvo il caso in cui questo non possa essere valutato in modo attendibile,
nel qual caso il criterio adottato è quello del costo rettificato di eventuali perdite di valore.
Gli utili e le perdite afferenti a tali attività sono imputati al conto economico;
- investimenti detenuti fino alla scadenza, prestiti attivi e altri crediti finanziari: sono
contabilizzati in base al costo ammortizzato al netto delle svalutazioni effettuate per
riflettere le eventuali perdite di valore. Gli utili e le perdite inerenti a tale tipo di attività sono
rilevati a conto economico nel momento in cui l’investimento viene rimosso a scadenza o
al manifestarsi di una perdita durevole di valore;
- attività finanziarie disponibili per la vendita: sono contabilizzate in base al criterio del “fair
value”, e gli utili e le perdite derivanti da valutazioni successive sono imputati al patrimonio
netto. Se il “fair value” di queste attività non può essere valutato attendibilmente, esse
sono valutate al costo rettificato di eventuali perdite di valore.
Se non è più appropriato classificare un investimento come “posseduto sino alla
scadenza”, in seguito ad un cambiamento di volontà o della capacità di mantenimento
dello stesso sino alla scadenza, esso deve essere riclassificato come “disponibile per la
vendita” e rimisurato al “fair value”. La differenza tra il suo valore contabile e il “fair value”
rimane nel patrimonio netto fino a quando l’attività finanziaria è venduta o diversamente
alienata, nel qual caso essa deve essere rilevata a conto economico.
Le partecipazioni in società controllate sono valutate al costo, rettificato in caso di perdite
durevoli di valore. Le partecipazioni in altre imprese, con quota di possesso inferiore al
20%, sono valutate secondo il metodo del costo eventualmente ridotto per perdite durevoli
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
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di valore. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i
motivi della svalutazione effettuata.
Rimanenze
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione,
determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di
mercato rappresentato dal costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e dal
presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati calcolato tenendo conto sia
degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere.
Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di
produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. La svalutazione delle
rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo
o di realizzo. Qualora in un successivo esercizio venissero meno i motivi della
svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.
Crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al
netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono
regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche
per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una
componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di
mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due
o più esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della
competenza economica.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Le disponibilità liquide sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve
termine e caratterizzate da una elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un
importo noto e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. I
mezzi equivalenti sono per lo più temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in
strumenti finanziari prontamente liquidabili (data di scadenza del titolo al momento
dell’acquisto inferiore ai tre mesi).
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti vengono contabilizzati solo quando si è in presenza di un’obbligazione
corrente per una futura fuoriuscita di risorse economiche come risultato di eventi passati,
ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l’adempimento dell’obbligazione, e
l’ammontare della stessa può essere ragionevolmente stimato. L’ammontare
contabilizzato come accantonamento è la miglior stima della spesa richiesta per liquidare
completamente l’obbligazione corrente, attualizzata utilizzando un tasso ante imposte che
riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del denaro.
Per i contratti i cui costi inevitabili connessi all’adempimento dell’obbligazione sono
superiori ai benefici economici che si suppone saranno ottenibili dagli stessi contratti,
l’obbligazione contrattuale corrente viene contabilizzata e valutata come un
accantonamento ad un fondo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
181
Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi
finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da
riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici
connessi alla passività.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed altre passività per benefici ai
dipendenti
La Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o
privata, su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. Il versamento periodico dei
contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. Detti
contributi costituiscono quindi costi del personale del periodo nel quale sono dovuti.
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione
del periodo di impiego nella Società, che si sostanziano nel trattamento di fine rapporto,
sono calcolati stimando, con tecniche attuariali, l’ammontare del futuro beneficio che i
dipendenti hanno maturato nell’esercizio ed in esercizi precedenti.
Il beneficio così determinato è attualizzato ed è esposto al netto del fair value di eventuali
attività relative. Il tasso di interesse attualizzato è quello alla data di riferimento dello stato
patrimoniale. Il calcolo è effettuato annualmente da un attuario indipendente
Gli utili e le perdite attuariali sono riconosciuti a conto economico per competenza, la
Società
infatti non si avvale del cosiddetto metodo del corridoio.
Debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria incluse nei debiti a
medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie vengono contabilizzate in base al “fair value” al netto dei costi di
transazione e successivamente contabilizzate in base al metodo del costo ammortizzato.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera vengono contabilizzati al
cambio al momento in cui vengono posti in essere. Le differenze cambio realizzate nel
periodo vengono imputate al conto economico. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri
relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la
relativa operazione è compiuta. A fine esercizio i crediti ed i debiti in valuta estera sono
iscritti al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili e
perdite su cambi sono imputati al conto economico.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo al netto degli oneri accessori di
acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tener conto dell’eventuale
differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
182
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le
passività correnti a meno che la società abbia il diritto incondizionato di differire
l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Le attività della società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di interesse e
in minima parte nei tassi di cambio. I rischi su tassi di interesse derivano da prestiti
bancari; per coprire tali rischi è politica della società convertire una parte dei suoi debiti a
medio e lungo termine a base variabile in tasso fisso. La parte del debito a breve termine
essendo collegata al funzionamento del capitale circolante non rappresenta un rischio di
tasso d’interesse. La società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli
strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive
date di chiusura.
Gli strumenti di copertura del fair value di specifiche attività e passività (fair value hedge)
sono iscritti fra le attività (passività); il derivato e il relativo sottostante sono valutati al fair
value e le rispettive variazioni di valore (che tendono in linea generale a controbilanciarsi)
sono contabilizzate al conto economico.
Gli strumenti di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge) sono iscritti fra le attività
(passività); il derivato è valutato al fair value e le variazioni di valore sono contabilizzate,
per la componente di copertura efficace, direttamente in una riserva del patrimonio netto
che viene rilasciata a conto economico negli esercizi nei quali si manifestano i flussi
finanziari del sottostante.
Gli strumenti derivati per la gestione dei rischi di tasso e di cambio che non presentino i
requisiti formali per essere considerati di copertura ai fini IFRS sono iscritti nello stato
patrimoniale tra le attività/passività finanziarie e le variazioni di valore sono imputate a
conto economico.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle
imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.
I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l’impresa ha trasferito i rischi significativi ed
i vantaggi connessi alla proprietà del bene e l’incasso del relativo credito è
ragionevolmente
certo.
I ricavi derivanti dalle vendite dei negozi in gestione diretta sono rilevati quando il cliente
effettua il pagamento.
I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono contabilizzati con riferimento allo stato di
completamento dell’operazione alla data del bilancio. I ricavi sono contabilizzati
nell’esercizio contabile in cui il servizio è reso, in base al metodo della percentuale di
completamento. Qualora i risultati delle prestazione non possano essere attendibilmente
stimati i ricavi sono rilevati solo nella misura in cui i costi relativi saranno recuperabili. La
contabilizzazione dei ricavi con questo metodo permette di fornire adeguate informazioni
circa l’attività prestata e i risultati economici ottenuti durante l’esercizio.
Gli interessi attivi sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza
temporale, su una base che tenga conto dell’effettivo rendimento dell’attività a cui si
riferiscono.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
183
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla
percezione che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
In particolare, le spese sostenute per la produzione delle campagne pubblicitarie sono
imputate a conto economico nell’esercizio della loro diffusione mentre le altre spese di
pubblicità e promozione sono imputate a conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenute. I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo
sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e pertanto imputati a
conto economico in proporzione ai ricavi realizzati.
Imposte
L’onere per imposte sul reddito di competenza dell’esercizio è determinato in base alla
normativa vigente. Le imposte sul reddito sono generalmente rilevate nel conto
economico, salvo quando sono relative a voci direttamente addebitate o accreditate a
patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte sul reddito esposte nel conto economico includono imposte correnti e differite.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono
incluse tra gli Oneri operativi.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della
passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio d’esercizio, ad
eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente.
Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a
nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul
reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di
compensazione.
In data 18 giugno 2007 la società Antichi Pellettieri S.p.A. e le sue controllate hanno
rinnovato per un triennio, salvo ulteriori rinnovi, l’adesione al consolidato fiscale nazionale,
ai sensi degli articoli 116 e seguenti del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Le società controllate che aderiscono al consolidato fiscale nazionale alla data di chiusura
dell’esercizio sono le seguenti:
Baldinini S.r.l., Biasia Francesco S.p.A. e Leather Apparel S.r.l.
Antichi Pellettieri S.p.A. in qualità di società consolidante, determina un’unica base
imponibile per il Gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, versa l’importo
che scaturisce dalla liquidazione di Gruppo, ovvero detiene il credito nei confronti
dell’Erario, beneficiando in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con
perdite fiscali in un’unica dichiarazione.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
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Ogni società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante
il reddito fiscale; Antichi Pellettieri S.p.A. rileva un credito nei loro confronti pari all’IRES da
versare; di converso iscrive un debito nei confronti delle società che hanno apportato
perdite fiscali, pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di
Gruppo, secondo il regolamento in uso tra le società aderenti al consolidato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in un’apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Il
valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle vendite successive sono
rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti per
la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito
per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della
Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti
di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio, i piani di stock option
ai dipendenti).
Modifiche ai Principi e interpretazioni effettivi al 31 dicembre 2009
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni – Condizioni di maturazione ed annullamento
Il principio è stato modificato al fine di precisare la definizione delle condizioni di
maturazione e prescrivere il trattamento contabile in caso di un premio effettivamente
cancellato in seguito al mancato conseguimento di una condizione di non maturazione.
L’adozione di questa modifica non ha impatto sulla posizione finanziaria o sulla
performance della Società.
IFRS 7 Strumenti finanziari: Informativa
Il principio emendato richiede una disclosure addizionale in merito alla valutazione del fair
value e del rischio di liquidità. Le valutazioni del fair value devono evidenziare
un’informativa integrativa sulle fonti degli input utilizzando una gerarchia a 3 Livelli per
ogni classe di strumento finanziario. In aggiunta, è richiesta una riconciliazione tra valore
iniziale e valore finale della valutazione del fair value per il 3° livello, come anche per le
misurazioni di trasferimenti significativi del fair value tra 1° e 2° livello. Inoltre, gli
emendamenti esplicitano quanto è richiesto in merito all’informativa sul rischio di liquidità.
L’adozione di tale principio non ha comportato alcun effetto dal punto di vista della
valutazione e rilevazione delle poste di bilancio, ma solo sul tipo di informativa presentato
nelle note.
IAS 1 Aggiornamento Presentazione dei bilanci
Il principio rivisto e corretto separa le variazioni del patrimonio netto che intervengono nel
capitale proprio e nel capitale di terzi. Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto
include soltanto i dettagli delle transazioni effettuate su capitale proprio, le variazioni del
capitale di terzi sono presentate in una singola linea. In aggiunta, il principio introduce il
prospetto di conto economico complessivo: questo deve presentare tutte le voci di costo e
ricavo riconosciuti, o in un singolo prospetto, o in due prospetti collegati.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
185
IAS 23 Oneri finanziari (Rivisto)
Il principio è stato rivisto per chiedere la capitalizzazione degli oneri finanziari riferiti ad
asset qualificanti ed la Società ha conseguentemente emendato la sua procedura di
contabilizzazione. In conformità con quanto richiesto in fase di transizione del principio,
questo verrà recepito in un’ottica prospettica. Quindi, gli oneri finanziari verranno
capitalizzati ad incremento di asset qualificati a fronte dei quali la Società ha iniziato
l’investimento, ha sostenuto gli oneri finanziari oppure per cui sono iniziate le attività
necessarie alla preparazione del bene per il suo uso specifico o per la vendita a partire dal
1 Gennaio 2009. Non sono stati tuttavia rilevati effetti contabili significativi nell’esercizio
2009 in conseguenza dell’adozione del principio.
IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari:
la modifica deve essere applicata dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettico e stabilisce
che le imprese il cui business caratteristico è il renting devono riclassificare nel magazzino
i beni che cessano di essere locati e sono destinati alla vendita e, conseguentemente, i
corrispettivi derivanti dalla loro cessione devono essere riconosciuti come ricavi. I
corrispettivi pagati per costruire o acquistare beni da locare ad altri, nonché i corrispettivi
incassati dalla successiva vendita di tali beni costituiscono, ai fini del rendiconto
finanziario, flussi di cassa derivanti dalle attività operative (e non dalle attività di
investimento). L’adozione di tale modifica non ha prodotto alcun effetto dal punto di vista
della valutazione delle poste di bilancio per la Società.
IAS 19 – Benefici ai dipendenti:
l’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2009 in modo prospettico alle
variazioni nei benefici intervenute successivamente a tale data e chiarisce la definizione di
costo/provento relativo alle prestazioni di lavoro passate e stabilisce che in caso di
riduzione di un piano, l’effetto da imputarsi immediatamente a conto economico deve
comprendere solo la riduzione di benefici relativamente a periodi futuri, mentre l’effetto
derivante da eventuali riduzioni legato a periodi di servizio passati deve essere
considerato un costo negativo relativo alle prestazioni di lavoro passate. Il Board, inoltre,
ha rielaborato la definizione di benefici a breve termine e di benefici a lungo termine e ha
modificato la definizione di rendimento delle attività, stabilendo che questa voce deve
essere esposta al netto di eventuali oneri di amministrazione che non siano già inclusi nel
valore dell’obbligazione.
•
Il riferimento alla rilevazione di passività potenziali è stato eliminato per assicurare
coerenza con lo IAS 37. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è stato
rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
•
IAS 20 (Amendment) – Contabilizzazione e informativa dei contributi pubblici:
•
la modifica, che deve essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2009,
stabilisce che i benefici derivanti da prestiti dello stato concessi ad un tasso di interesse
inferiore a quello di mercato devono essere trattati come contributi pubblici e quindi
seguire le regole di riconoscimento stabilite dallo IAS 20. Si segnala che nessun effetto
contabile significativo è stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31
dicembre 2009.
IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate:
la modifica, che deve essere applicata (anche solo prospetticamente) dal 1° gennaio 2009,
stabilisce che nel caso di partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto,
un’eventuale perdita di valore non deve essere allocata alle singole attività (e in particolare
all’eventuale goodwill) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
186
valore della partecipata nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un
successivo ripristino di valore, tale ripristino deve essere riconosciuto integralmente. In
accordo con le regole di transizione previste dall’Improvement la Società ha deciso di
applicare tale emendamento in modo prospettico ai ripristini di valore effettuati dal 1°
gennaio 2009, tuttavia nessun effetto contabile è derivato dall’adozione di tale nuovo
principio perché nel corso del 1° semestre del 2009 la Società non ha rilevato alcun
ripristino di valore di goodwill inclusi nel valore di carico delle partecipazioni.
IAS 38 – Attività immateriali: la modifica deve essere applicata dal 1° gennaio 2009 in
modo retrospettico e stabilisce il riconoscimento a conto economico dei costi promozionali
e di pubblicità. Inoltre, stabilisce che nel caso in cui l’impresa sostenga oneri aventi
benefici economici futuri senza l’iscrizione di attività immateriali, questi devono essere
imputati a conto economico nel momento in cui l’impresa stessa ha il diritto di accedere al
bene, se si tratta di acquisto di beni, o in cui il servizio è reso, se si tratta di acquisto di
servizi. Inoltre, il principio è stato modificato per consentire alle imprese di adottare il
metodo delle unità prodotte per determinare l’ammortamento delle attività immateriali a
vita utile definita. Alla data di emissione del presente bilancio. Tale emendamento è stato
applicato dalla Società in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2009, tuttavia, la sua adozione
non ha comportato la rilevazione di nessun effetto contabile perché già prima
dell’applicazione dell’emendamento tali tipologie di oneri erano riconosciuti a conto
economico secondo le modalità previste da tale emendamento. Inoltre, per quanto
riguarda la possibilità di adottare il metodo delle unità prodotte quale criterio di
ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita, si segnala che la Società
ammortizza tali attività utilizzando il metodo a quote costanti.
IAS 32 Strumenti Finanziari: Presentazione e IAS 1 Presentazione del Bilancio – Strumenti
con opzioni a vendere e obbligazioni che insorgono in sede di liquidazione
Queste modifiche allo IAS 32 ed allo IAS 1 sono state emanate nel febbraio 2008 ed
entrano in vigore per esercizi che iniziano il 1 gennaio 2009 o successivamente a tale
data. Le modifiche del principio prevedono una eccezione, con ambito di applicazione
molto limitato, che consente di classificare opzioni a vendere e strumenti simili come
strumenti di capitale se soddisfano specifici requisiti. Si segnala che nessun effetto
contabile significativo è stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31
dicembre 2009.
IAS 36 – Perdite di valore di attività:
la modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio 2009, prevede che siano fornite
informazioni aggiuntive nel caso in cui la società determini il valore recuperabile delle cash
generating unit utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa.
IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione:
l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2009 in modo retrospettico,
chiarisce come deve essere calcolato il nuovo tasso di rendimento effettivo di uno
strumento finanziario al termine di una relazione di copertura del fair value; chiarisce,
inoltre, che il divieto di riclassificare nella categoria degli strumenti finanziari con
adeguamento del fair value a conto economico non deve essere applicato agli strumenti
finanziari derivati che non possono più essere qualificati come di copertura o che invece
diventano di copertura. Infine, per evitare conflitti con il nuovo IFRS 8 – Segmenti
operativi, elimina i riferimenti alla designazione di uno strumento di copertura di settore. Si
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
187
segnala che nessun effetto contabile significativo è stato rilevato a seguito dell’adozione di
tale emendamento al 31 dicembre 2009.
Improvement allo IAS 29 – Informazioni contabili in economie iperinflazionate:
la precedente versione del principio non rifletteva il fatto che alcune attività o passività
potrebbero essere valutate in bilancio sulla base del valore corrente anziché del costo
storico. La modifica, introdotta per prendere in considerazione tale eventualità, deve
essere applicata dal 1° gennaio 2009 in modo prospettico. Si segnala che nessun effetto
contabile è stato rilevato a seguito dell’adozione di tale modifica al 31 dicembre 2009.
IAS 40 (Amendment),
È stato ridefinito l’ambito di applicazione in modo che le immobilizzazioni in fase di
costruzione o sviluppo per essere successivamente detenute come investimenti
immobiliari sono classificate come investimenti immobiliari.
Se il valore equo non può essere determinato in modo attendibile, l’investimento in fase di
costruzione sarà misurato al costo fino al momento in cui un valore equo può essere
determinato o fino al completamento della costruzione.
Inoltre, si è chiarito che il fair value dell’investimento immobiliare detenuto tramite un
leasing riflette i flussi finanziari previsti (inclusi il canone potenziale di affitto che si prevede
diventi esigibile). Conseguentemente, se una valutazione ottenuta per un immobile è al
netto di tutti i pagamenti previsti, sarà necessario riaggiungere le eventuali passività
contabilizzate derivanti dal leasing per arrivare al fair value (valore equo) dell’investimento
immobiliare per fini contabili.
Infine, sono state riviste le condizioni per una modifica volontaria delle politiche contabili
per essere coerenti con lo IAS 8. Si segnala che nessun effetto contabile significativo è
stato rilevato a seguito dell’adozione di tale emendamento al 31 dicembre 2009.
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela.
Questa interpretazione richiede la contabilizzazione come componente separato rispetto
alla relativa transazione di vendita dei premi fedeltà riconosciuti ai clienti. Una parte del fair
value del corrispettivo di vendita deve essere allocata ai punti fedeltà e differita. Questa
viene successivamente riconosciuta come un ricavo nel periodo temporale in cui avviene il
riscatto dei punti. Tale interpretazione disciplina una fattispecie non presente all’interno
della Società e, pertanto, non ha effetti.
IFRIC 15
Contratti per la costruzione di beni immobili. L’IFRIC 15 è stato emanato nel luglio 2008 ed
è efficace per esercizi che hanno inizio il 1 gennaio 2009 o successivamente a tale data.
L’interpretazione deve essere applicata retrospettivamente. Chiarisce quando e come i
ricavi correlati ed i costi connessi derivanti dalla vendita di proprietà immobiliari
dovrebbero essere rilevati se un accordo tra costruttore ed acquirente è stato raggiunto
prima che la costruzione sia completata. Inoltre, l’interpretazione fornisce indicazioni sul
come determinare se un accordo rientra nell’ambito di applicazione dello IAS 11 o dello
IAS 18. Tale interpretazione disciplina una fattispecie non presente all’interno della
Società e, pertanto, non ha effetti.
In data 3 luglio 2008 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 16 – Copertura di una
partecipazione in un’impresa estera, con cui è stata eliminata la possibilità di applicare
l’hedge accounting per le operazioni di copertura delle differenze cambio originate tra
valuta funzionale della partecipata estera e valuta di presentazione del bilancio
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Bilancio al 31.12.2009 - pag.
188
consolidato. L’interpretazione chiarisce, inoltre, che, nel caso di operazioni di copertura di
una partecipazione in un’impresa estera, lo strumento di copertura può essere detenuto da
ogni società facente parte della Società e che, in caso di cessione della partecipazione,
per la determinazione del valore da riclassificare dal patrimonio netto a conto economico
deve essere applicato lo IAS 21 – Effetti della conversione in valuta. L’interpretazione
deve essere applicata dal 1° gennaio 2009. Tale interpretazione disciplina una fattispecie
non presente all’interno della Società e, pertanto, non ha effetti.
In data 12 marzo 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRIC 9 –
Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39 - Strumenti Finanziari:
rilevazione e valutazione che permette, in determinate circostanze, di riclassificare
determinati strumenti finanziari al di fuori della categoria contabile “iscritti al fair value con
contropartita a conto economico”. Tali emendamenti chiariscono che, nel riclassificare uno
strumento finanziario al di fuori della predetta categoria, tutti i derivati impliciti devono
essere valutati e, se necessario, contabilizzati separatamente in bilancio. Gli emendamenti
sono applicabili in modo retrospettivo dal 31 dicembre 2009. Tale emendamento disciplina
una fattispecie non presente all’interno della Società e, pertanto, non ha effetti.
Principi, modifiche e interpretazioni che non sono ancora effettivi e che non sono
stati applicati anticipatamente dalla Società
In data 10 gennaio 2008 lo IASB ha emesso una versione aggiornata dell’IFRS 3 –
Aggregazioni aziendali, ed ha emendato lo IAS 27 – Bilancio consolidato e separato. Le
principali modifiche apportate all’IFRS 3 riguardano l’eliminazione dell’obbligo di valutare
le singole attività e passività della controllata al fair value in ogni acquisizione successiva,
nel caso di acquisizione per gradi di società controllate. Il goodwill in tali casi sarà
determinato come differenziale tra il valore delle partecipazioni immediatamente prima
dell’acquisizione, il corrispettivo della transazione ed il valore delle attività nette acquisite.
Inoltre, nel caso in cui la società non acquisti il 100% della partecipazione, la quota di
patrimonio netto di competenza di terzi può essere valutata sia al fair value, sia utilizzando
il metodo già previsto in precedenza dall’IFRS 3. La versione rivista del principio prevede,
inoltre, l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale
e la rilevazione alla data di acquisizione delle passività per pagamenti sottoposti a
condizione.
Nell’emendamento allo IAS 27, invece, lo IASB ha stabilito che le modifiche nella quota di
interessenza che non costituiscono una perdita di controllo devono essere trattate come
equity transaction e quindi devono avere contropartita a patrimonio netto. Inoltre, viene
stabilito che quando una società controllante cede il controllo in una propria partecipata
ma continua comunque a detenere un’interessenza nella società, deve valutare la
partecipazione mantenuta in bilancio al fair value ed imputare eventuali utili o perdite
derivanti dalla perdita del controllo a conto economico. Infine, l’emendamento allo IAS 27
richiede che tutte le perdite attribuibili ai soci di minoranza siano allocate alla quota di
patrimonio netto dei terzi, anche quando queste eccedano la loro quota di pertinenza del
capitale della partecipata. Le nuove regole devono essere applicate in modo prospettico
dal 1° gennaio 2010.
IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate: la
modifica, che deve essere applicata dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, stabilisce
che se un’impresa è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del
controllo su una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
189
riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l’impresa
deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata.
In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti
Finanziari: rilevazione e valutazione che deve essere applicato in modo retrospettivo dal
1° gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione
del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Alla data del presente bilancio,
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 31 luglio 2008 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 39 – Strumenti
Finanziari: rilevazione e valutazione, che deve essere applicato in modo retrospettivo dal
1° gennaio 2010. L’emendamento chiarisce l’applicazione del principio per la definizione
del sottostante oggetto di copertura in situazioni particolari. Si ritiene che l’adozione di tale
emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio della Società.
In data 27 novembre 2008 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 17 – Distribuzione di
attività non liquide ai soci con lo scopo di uniformare il trattamento contabile delle
distribuzioni di attività non liquide ai soci. L’interpretazione, in particolare, chiarisce che un
debito per dividendi deve essere riconosciuto quando i dividendi sono stati
appropriatamente autorizzati e che tale debito deve essere valutato al fair value delle
attività nette che saranno utilizzate per il suo pagamento. Infine, l’impresa deve
riconoscere a conto economico la differenza tra il dividendo pagato ed il valore netto
contabile delle attività utilizzate per il pagamento. L’interpretazione deve essere applicata
in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
In data 29 gennaio 2009 l’IFRIC ha emesso l’Interpretazione IFRIC 18 – Trasferimento di
attività dai clienti che chiarisce il trattamento contabile da adottare se l’impresa stipula un
contratto in cui riceve da un proprio cliente un’attività materiale che dovrà utilizzare per
collegare il cliente ad una rete o per fornirgli un determinato accesso alla fornitura di beni e
servizi (come per esempio la fornitura di elettricità, gas, acqua). In alcuni casi, infatti,
l’impresa riceve delle disponibilità liquide dal cliente al fine di costruire o acquisire tale
attività materiale che sarà utilizzata nell’adempimento del contratto. L’interpretazione deve
essere applicata in modo prospettico dal 1° gennaio 2010.
In data 16 aprile 2009 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS
(“improvement”); di seguito vengono citate quelle indicate dallo IASB come variazioni che
comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle
poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni
terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che
hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla Società. Alla data del
presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il
processo di omologazione necessario per l’applicazione di tali improvement.
IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1°
gennaio 2010, ha chiarito che, avendo l’IFRS 3 modificato la definizione di aggregazione
aziendale, il conferimento di un ramo d’azienda per la formazione di una joint venture o
l’aggregazione di imprese o rami d’azienda in entità a controllo congiunto non ricadono
nell’ambito di applicabilità dell’IFRS 2.
IFRS 5 – Attività non correnti disponibili per la vendita e attività operative cessate:
l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio 2010 in modo prospettico, ha
chiarito che l’IFRS 5 e gli altri IFRS che fanno specifico riferimento ad attività non correnti
(o gruppi di attività) classificate come disponibili per la vendita o come attività operative
cessate stabiliscono tutta l’informativa necessaria per questo genere di attività o di
operazioni.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
190
IFRS 8 – Settori operativi: questo emendamento, che deve essere applicato dal 1°
gennaio 2010, richiede che le imprese forniscano il valore del totale delle attività per
ciascun settore oggetto di informativa, se tale valore è fornito periodicamente al più alto
livello decisionale operativo. Tale informazione era in precedenza richiesta anche in
mancanza di tale condizione.
IAS 1 – Presentazione del bilancio: con questo emendamento, che deve essere applicato
dal 1° gennaio 2010, si modifica la definizione di passività corrente contenuta nello IAS 1.
La precedente definizione richiedeva la classificazione come correnti delle passività che
potessero venire estinte in qualsiasi momento mediante l’emissione di strumenti di
patrimonio netto. Ciò comportava l’iscrizione tra le passività correnti delle passività relative
a prestiti obbligazionari convertibili che potessero essere convertite in qualsiasi momento
in azioni dell’emittente. A seguito della modifica, ai fini della classificazione come
corrente/non corrente di una passività diviene irrilevante la presenza di un’opzione di
conversione correntemente esercitabile in strumenti di patrimonio netto.
IAS 7 – Rendiconto finanziario: l’emendamento, che deve essere applicato dal 1° gennaio
2010, richiede che solo i flussi di cassa derivanti da spese che risultino nel riconoscimento
di un’attività nella Situazione patrimoniale-finanziaria possano essere classificati nel
Rendiconto finanziario come derivanti da attività di investimento, mentre i flussi di cassa
derivanti da spese che non risultino nel riconoscimento di un’attività (come può essere il
caso di spese promozionali e di pubblicità o di training del personale) debbano essere
classificati come derivanti dall’attività operativa.
IAS 17 – Leasing: a seguito delle modifiche si applicheranno anche ai terreni in locazione
le condizioni generali previste dallo IAS 17 ai fini della classificazione del contratto come
leasing finanziario o operativo indipendentemente dall’ottenimento del titolo di proprietà al
termine del contratto. Prima delle modifiche, il principio contabile prevedeva che, qualora il
titolo di proprietà del terreno oggetto di locazione non fosse trasferito al termine del
contratto di locazione, lo stesso venisse classificato in locazione operativa in quanto
avente vita utile indefinita. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2010;
alla data di adozione tutti i terreni oggetto di contratti di leasing già in essere e non ancora
scaduti dovranno essere valutati separatamente, con l’eventuale riconoscimento
retrospettivo di un nuovo leasing contabilizzato come se il relativo contratto avesse natura
finanziaria.
IAS 36 – Riduzione di valore delle attività: l’emendamento, che deve essere applicato in
modo prospettico dal 1° gennaio 2010, richiede che ogni unità operativa o gruppo di unità
operative sulle quali l’avviamento è allocato ai fini del test di impairment non abbia
dimensioni maggiori di un segmento operativo così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS
8, prima dell’aggregazione consentita dal paragrafo 12 del medesimo IFRS sulla base di
caratteristiche economiche similari o di altri elementi di similitudine.
IAS 38 – Attività immateriali: la revisione dell’IFRS 3 operata nel 2008 ha stabilito che
esistono sufficienti informazioni per valutare il fair value di un’attività immateriale acquisita
nel corso di un’aggregazione d’impresa se essa è separabile o è originata da diritti
contrattuali o legali. Lo IAS 38 è stato conseguentemente emendato per riflettere questa
modifica all’IFRS 3. L’emendamento in oggetto ha inoltre chiarito le tecniche di valutazione
da utilizzarsi comunemente per valutare il fair value delle attività immateriali per le quali
non esiste un mercato attivo di riferimento; in particolare tali tecniche includono
alternativamente la stima dei flussi di cassa netti attualizzati originati dalle attività, la stima
dei costi che l’impresa ha evitato di sostenere possedendo l’attività e non dovendo
utilizzarla sotto un contratto di licenza con un terzo, o dei costi necessari a ricrearla o
rimpiazzarla (come nel c.d. metodo del costo). L’emendamento deve essere applicato in
modo prospettico a partire dal 1° gennaio 2010.
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IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione: l’emendamento restringe
l’eccezione di non applicabilità contenuta nel paragrafo 2(g) dello IAS 39 ai contratti
forward tra un acquirente e un azionista venditore ai fini della vendita di un’impresa ceduta
in un’aggregazione aziendale a una futura data di acquisizione, qualora il completamento
dell’aggregazione aziendale non dipenda da ulteriori azioni di una delle due parti, ma solo
dal trascorrere di un congruo periodo di tempo. L’emendamento chiarisce invece che
ricadono nell’ambito di applicabilità deIlo IAS 39 i contratti di opzione (siano o meno essi
attualmente esercitabili) che consentono a una delle due parti di avere il controllo sul
realizzarsi o meno di eventi futuri e il cui esercizio comporterebbe il controllo di
un‘impresa. L’emendamento chiarisce inoltre che le penali implicite per l’estinzione
anticipata di prestiti, il prezzo delle quali compensa il soggetto prestatore della perdita
degli ulteriori interessi, devono essere considerate strettamente correlate al contratto di
finanziamento che le prevede, e pertanto non devono essere contabilizzate
separatamente. Infine, l’emendamento chiarisce che gli utili o perdite su di uno strumento
finanziario coperto devono essere riclassificati da patrimonio netto a conto economico nel
periodo in cui il flusso di cassa atteso coperto ha effetto sul conto economico.
L’emendamento in oggetto deve essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio
2010.
IFRIC 9 – Rideterminazione del valore dei derivati impliciti: l’emendamento, che deve
essere applicato in modo prospettico dal 1° gennaio 2010, esclude dall’ambito di
applicabilità dell’IFRIC 9 i derivati impliciti in contratti acquisiti nel corso di aggregazioni
aziendali al momento della formazione di imprese a controllo congiunto o di joint venture.
Nel mese di giugno 2009, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti
basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa. L’emendamento
chiarisce l’ambito di applicazione dell’IFRS 2 e le relazioni esistenti tra questo ed altri
principi contabili. In particolare, chiarisce che la società che riceve beni o servizi
nell’ambito di piani di pagamento basati su azioni deve contabilizzare tali beni e servizi
indipendentemente da quale società della Società regoli la transazione, ed
indipendentemente dal fatto che il regolamento avvenga mediante cassa o in azioni;
inoltre, stabilisce che il termine “gruppo” è da intendersi nel medesimo significato che esso
assume nello
IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, ovvero include la capogruppo e le sue
controllate. L’emendamento specifica, poi, che una società deve valutare i beni o servizi
ricevuti nell’ambito di una transazione regolata per cassa o in azioni dal proprio punto di
vista, che potrebbe non coincidere con quello della Società e col relativo ammontare
riconosciuto nel bilancio consolidato. L’emendamento incorpora le linee-guida
precedentemente incluse nell’IFRIC 8 – Ambito di applicazione dell’IFRS 2 e nell’IFRIC 11
– IFRS 2 – Transazioni relative ad azioni della Società e ad azioni proprie. In conseguenza
di ciò, lo IASB ha ritirato l’IFRIC 8 e l’IFRIC 11. L’emendamento in oggetto è applicabile
dal 1° gennaio 2010; alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione
Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per la sua
applicazione.
In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti
finanziari: Presentazione:
Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione per l’emissione
di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale
dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti
finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti
siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di
esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in
modo retrospettivo. Tale emendamento non avrà effetti sul bilancio.
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Bilancio al 31.12.2009 - pag.
192
In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 –
Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel
caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di
parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari
sulla classificazione e valutazione delle attività finanziarie applicabile dal 1° gennaio 2013.
Questa pubblicazione rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo
di sostituire interamente lo IAS 39. Il nuovo principio utilizza un unico approccio basato
sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa
contrattuali delle attività finanziarie per determinarne il criterio di valutazione sostituendo le
diverse regole previste dallo IAS 39. Inoltre, il nuovo principio prevede un unico metodo di
determinazione delle perdite di valore per attività finanziarie. Alla data del presente
bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo
di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.
In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 –
Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta consentendo
alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla
come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente
bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo
di omologazione necessario per la sua applicazione.
In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di
una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa
la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti
di capitale. L’interpretazione stabilisce che se un’impresa rinegozia le condizioni di
estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso
l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del
prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair
value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore
iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputato a conto economico nel
periodo. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011; alla data del presente bilancio
gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di
omologazione necessario per la sua applicazione.
Gestione rischi finanziari
La società pone da sempre particolare attenzione alla gestione dei rischi finanziari
attraverso un monitoraggio continuo delle proprie esposizioni a rischio e la gestione degli
stessi attraverso la non esposizione su divise diverse dall’Euro.
Nel corso dell’esercizio la società non ha fatto ricorso a strumenti derivati che abbiano
comportato l’incasso o la liquidazione di premi.
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ALTRE INFORMAZIONI
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario predisposto dalla società, previsto dallo IAS 7, tende ad
evidenziare la capacità della società a generare “cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti”. Secondo tale principio, le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano
impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in
valori di cassa e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro valore.
Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida
equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il
caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della
liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di un’impresa, nel qual caso essi sono
classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di
cassa derivanti dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:
¾ flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa
sono connessi principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati
dalla società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene
rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero
non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
¾ flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata
separatamente perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati
con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
¾ flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi
che comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e
dei finanziamenti ottenuti.
Uso di stime
La redazione del bilancio annuale e delle relative note in applicazione degli IFRS
richiedono da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno
effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad
attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per la valutazione delle
attività soggette al test di impairment, come descritto in precedenza, oltre che per
rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino,
ammortamenti, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e
le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi
immediatamente a conto economico.
RETTIFICA DEI SALDI DELL’ESERCIZIO CONSOLIDATO 2008 IN CONFORMITÀ
ALLE DISPOSIZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO (IAS 8)
In esecuzione di quanto disposto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
con delibera n. 17244 del 24 marzo 2010 avente ad oggetto l’accertamento della non
conformità del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, con la
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quale la Consob ha richiesto alla Società di pubblicare le informazioni supplementari
necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato, ai sensi dell’art. 154-ter,
comma settimo, del D.Lgs. n. 58/98, di seguito si riporta apposita situazione economicopatrimoniale consolidata pro-forma, degli effetti che una contabilizzazione conforme a
quanto richiesto dalla Consob avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto
economico e sul patrimonio netto dell’esercizio al 31 dicembre 2008, a livello individuale e
consolidato.
La Società, nel ricordare che le svalutazioni e contabilizzazioni oggetto di rilievo da parte
della Consob erano già state effettuate nella relazione semestrale della Società al 30
giugno 2009, in quanto ritenute di competenza di tale periodo, ha deciso di proporre
ricorso avverso il provvedimento della Consob al competente Tribunale Amministrativo
Regionale.
Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del
bilancio di esercizio al 31 dicembre 2008
Le carenze rilevate dalla Consob riguardano:
- la mancata svalutazione dell’intero importo del credito di Euro 7 milioni verso la società
CMC;
- il mancato accantonamento a fondo rischi, a copertura dell’eventuale rischio di
escussione da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla Società per un’apertura
di credito concessa da JP Morgan alla società CMC, per Euro 2,56 milioni.
Principi contabili internazionali applicabili e violazioni riscontrate al riguardo
La Consob evidenzia che, per quanto rilevato ai punti di cui sopra, il bilancio d’esercizio al
31 dicembre 2008 non risulterebbe conforme ai principi contabili internazionali di seguito
richiamati.
IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” § 59, IAS 10 “Fatti intervenuti
dopo la data di riferimento del bilancio” § 16
In relazione alla svalutazione del credito verso la CMC, svalutato per l’intero importo di
Euro 7 milioni in sede di redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, la
Consob ha rilevato che sulla base dei segnali costituiti dalla difficoltà finanziaria del
debitore, la probabilità che il debitore stesso potesse dichiarare bancarotta o accedere ad
altre procedure di ristrutturazione finanziaria nonché dai mancati pagamenti, antecedenti
alla dichiarazione di insolvenza la Società avrebbe dovuto svalutare integralmente il
credito in sede di redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008.
IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali” § 14 e § 86, IAS 1
“Presentazione del bilancio” § 103, IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni
integrative” § 14, IAS 10 “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio” §
16
In relazione all’accantonamento a fondo rischi a copertura dell’eventuale rischio di
escussione da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla società per un’apertura di
credito concessa da JP Morgan alla società CMC, effettuati nel bilancio consolidato
semestrale abbreviato al 30 giugno 2009 per Euro 2,56 milioni, la Consob ha rilevato che,
sulla base della conosciuta difficoltà finanziaria della società CMC, la Società in sede di
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redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008 avrebbe dovuto accantonare a
fondo rischi un importo almeno pari ad euro 2,56 milioni fornendo:
- la descrizione della natura della passività potenziale nonché una stima dei relativi
effetti finanziari e della probabilità di indennizzo;
- il valore contabile delle attività finanziarie date in garanzia a fronte della passività
potenziale;
- la descrizione degli impegni contrattualmente assunti.
Per quanto sopra, a richiesta di Consob, si illustrano, nei seguenti schemi pro-forma, gli
effetti che una contabilizzazione conforme a quanto rilevato dalla stessa Consob, avrebbe
prodotto:
- sullo stato patrimoniale al 31 dicembre 2008
- sul conto economico al 31 dicembre 2008,
- sul prospetto di variazione del patrimonio netto al 31 dicembre 2008
- sul rendiconto dei flussi finanziari dell’esercizio 2008
- sulla posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2008
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Bilancio al 31.12.2009 - pag.
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31 dicembre
2008 Pubblicato
ATTIVITA'
Attività non correnti
1.606.171
Immobilizzazioni materiali
36.405.916
Immobilizzazioni immateriali
0
Investimenti immobiliari non strumentali
80.132.173
Investimenti
0
Attività finanziarie disponibili alla vendita lungo termine
826.637
Attività fiscali per imposte differite
0
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
10.716.873
Altri crediti finanziari lungo termine
335.719
Crediti commerciali ed altri crediti a lungo termine
Totale
130.023.489
31 Dicembre 2008
Rideterminato
rettifiche
0
0
1.606.171
36.405.916
0
80.132.173
0
826.637
0
10.716.873
335.719
130.023.489
Attività non correnti destinate alla dismissione
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Attività fiscali per imposte correnti
Altri crediti finanziari a breve termine
Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Titoli negoziabili valutati al fair value
Cassa e disponibilità liquide
Totale
Totale attività
5.230.643
9.311.427
5.701.414
41.458.163
0
0
0
12.230.798
73.932.445
203.955.934
31 dicembre
2008 Pubblicato
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio Netto
Capitale emesso
Riserve di capitale
Utili portati a nuovo
Totale
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Passività fiscali per imposte differite
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Fondi a lungo termine
Altre passività a lungo termine
Totale
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine
Passività fiscali per imposte correnti
Finanziamenti a breve termine
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Fondi a breve termine
Totale
Totale passività
10.335.274
68.829.454
31.224.214
110.388.942
28.503.494
0
2.376.769
419.440
103.144
331.903
31.734.750
13.703.980
413.587
47.714.675
0
0
61.832.242
203.955.934
-7.000.000
-7.000.000
-7.000.000
rettifiche
-9.560.000
-9.560.000
5.230.643
9.311.427
5.701.414
34.458.163
0
0
0
12.230.798
66.932.445
196.955.934
31 Dicembre 2008
Rideterminato
10.335.274
68.829.454
21.664.214
100.828.942
2.560.000
28.503.494
0
2.376.769
419.440
2.663.144
331.903
34.294.750
0
-7.000.000
13.703.980
413.587
47.714.675
0
0
61.832.242
196.955.934
2.560.000
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
197
CONTO ECONOMICO
Ricavi Netti
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso
Materie prime e di consumo
Costo del personale
Altri costi operativi
Svalutazioni ed ammortamenti
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Utile(perdite) derivante da transazioni in valute estera
Proventi derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in
società collegate secondo il metodo del patrimonio netto
Utili e perdite derivante da attività destinate alla
dismissione
Utile prima delle Imposte
31 Dicembre
2008
Pubblicato
77.618.765
133.392
(11.110.344)
(5.025.408)
(13.829.782)
(838.463)
5.475.426
(8.759.280)
19.122
31 Dicembre
2008
Rettifiche
Rideterminato
77.618.765
133.392
(11.110.344)
(5.025.408)
(13.829.782)
(9.560.000)
(10.398.463)
5.475.426
(8.759.280)
19.122
0
0
0
43.683.428
(9.560.000)
0
34.123.428
3.892.900
0
3.892.900
47.576.328
43.890.402
1,08
(9.560.000)
43.890.402
-0,22
38.016.328
43.890.402
0,87
Imposte
Risultato Netto d'esercizio
n. azioni in circolazione (senza azioni proprie)
Utile per azione
Le rettifiche iscritte nello Stato Patrimoniale e nel conto economico concernono:
- la svalutazione dei crediti finanziari a breve termine per Euro 7 milioni relativi ai crediti
verso la società CMC;
- l’accantonamento a fondo rischi per Euro 2,56 milioni a copertura del rischio di
escussione da parte di JP Morgan della garanzia concessa dalla Società per un’apertura
di credito concessa da JP Morgan alla società CMC; la garanzia è costituita da 779,39
quote di un fondo monetario aperto denominato JPM Euro Liquidity Fund sottoscritte dalla
Società, il cui valore mark to market al 31/12/08 ammonta a Euro migliaia 10.438.
Nelle tabelle seguenti è esposta la composizione e la movimentazione dei fondi a lungo
termine:
31/12/2008
Pubblicato
€/000 Trattamento di fine rapporto
Trattamenti di quiescenza
Altri fondi
420
103
Totale
523
€/000 Valore al
31/12/2007
Accantonamenti
31/12/2008
Rettifiche
31/12/2008
Rideterminato
2.560
420
103
2.560
2.560
3.083
Utilizzi
Altri
movimenti
Valore al
31/12/2008
Rideterminato
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiescenza
Altri fondi
463
81
0
21
22
2.560
(102)
38
420
103
2.560
Totale
544
2.603
(102)
38
3.083
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
198
Capitale
sociale
Riserve di
capitale
Riserva di
rivalutazione
Utili portati a
nuovo
Azioni proprie
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
Netto
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO
11.352
68.829
0
5.444
-819
5.104
89.910
Euro/000
SALDI al
31/12/2007
Dividendi
Increm / decrem
(1.017)
(1.278)
Destinazione
risultato
110.389
68.829
0
5.444
-819
5.104
89.910
(4.945)
(4.945)
(1.017)
(1.278)
(19.857)
rettifiche
Destinazione
risultato
SALDI al
31/12/2008
Rideterminato
47.576
Patrimonio
Netto
(20.676)
11.352
Dividendi
Increm / decrem
4.325
Risultato
d'esercizio
0
0
Azioni
proprie
68.829
(5.104)
Utili portati
a nuovo
10.335
25.424
Riserva di
rivalutazion
e
SALDI al
31/12/2007
5.104
47.576
Riserve di
capitale
Euro/000
(19.857)
Capitale
sociale
SALDI al
31/12/2008
Pubblicato
(4.945)
(4.945)
5.104
10.335
68.829
0
4.325
-20.676
47.576
25.424
(9.560)
(9.560)
(5.104)
0
38.016
100.829
Le rettifiche, pari a Euro 9.560 migliaia, concernono l’effetto sul risultato di esercizio della
svalutazione dei crediti verso CMC per Euro 7.000 migliaia e dell’accantonamento a fondo
rischi per Euro 2.560 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
199
RENDICONTO FINANZIARIO
31/12/2008
Pubblicato
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
rettifich
e
-3.806
31/12/2008
Rideterminato
-3.806
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione operativa
Utile (perdita) prima delle imposte
Ammortamenti e Svalutazioni
Var. netta fondi rischi ed acc.ti a passività per benefit dipendenti
Oneri finanziari Netti
Dividendi incassati
(Plusvalenze) / minus. da alienazioni immobilizz. Finanziarie
(Plusvalenze) / minus. da alienazioni immobilizz. materiali
TOTALE
43.683
-9.560
34.123
838
9.560
10.398
-21
-21
7.263
7.263
-3.998
-3.998
-54.577
-54.577
-14
-6.826
Variazione netta del capitale circolante
1.656
TOTALE
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione di
investimento
1.656
-14
0
-6.826
1.656
0
1.656
Variazione netta delle:
- immobilizzazioni immateriali
-81
-81
-451
-451
- dividendi incassati
3.998
3.998
- attività finanziarie
59.005
59.005
TOTALE
62.471
- immobilizzazioni materiali
0
62.471
Flusso di liquidità generato (assorbito) dalla gestione finanziaria
Variazione del capitale e riserve
-22.152
-22.152
incassi per aumento di capitale
Erogazioni / (rimborsi) di finanziamenti
0
-17.916
-17.916
Dividendi erogati
-4.945
-4.945
Oneri finanziari
-7.263
-7.263
TOTALE
-52.276
0
Flusso di liquidità netto dell'esercizio
5.025
0
-52.276
5.025
Disponibilità liquide alla fine dell'esercizio
1.219
0
1.219
Le rettifiche, pari a Euro 9.560 migliaia, concernono l’effetto sull’utile ante imposte della
svalutazione dei crediti verso CMC per Euro 7.000 migliaia e dell’accantonamento a fondo
rischi per Euro 2.560 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
200
Posizione finanziaria netta
31/12/2008 Pubblicato rettifiche 31/12/2008 Rideterminato
A Cassa
B Altre disponibilità liquide
Saldi di c/c bancari
7
7
1.786
1.786
D Liquidità (A+B)
1.793
0
1.793
E Crediti finanziari correnti
41.458
-7.000
34.458
F
14.540
14.540
29.625
29.625
3.550
3.550
Debiti bancari correnti
G Parte corrente dell' indebitamento a MLT
H Altri debiti finanziari correnti
I
Indebitamento finanz. Corrente (F+G+H)
J
Indebitamento finanz. Corrente Netto (I-E-D)
K Debiti bancari a MLT
L
Obbligazioni
M Altri debiti non correnti
47.715
0
47.715
4.464
7.000
11.464
27.310
27.310
0
0
1.193
1.193
N Indebitamento finanziario a MLT (K+L+M)
28.503
0
28.503
O Indebitamento finanziario netto IFRS (N + J)
32.967
7.000
39.967
Le rettifiche concernono la svalutazione dei crediti finanziari a breve termine verso la
società CMC.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
201
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’
1. Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 1.606 migliaia a Euro 1.403 migliaia al 31
dicembre 2009, con un decremento di Euro 203 migliaia rispetto al 31/12/2008.
Presentano la seguente composizione:
Terreni e Fabbricati
Fondo Ammortamento Terreni e Fabbricati
1.356
(356)
Terreni e Fabbricati Netti
Impianti e Macchinari
Fondo Ammortamento Impianti e Macchinari
1.000
1.070
(771)
0
31
0
(35)
Impianti e Macchinari Netti
Attrezzature Industriali e Commerciali
Fondo Ammortamento Attrezz Ind e Commerciali
299
134
(120)
31
0
(77)
Attrezzature Industriali e Commerciali Netti
Altri Beni
Fondo Ammortamento Altri Beni
14
694
(401)
0
0
6 (152)
293
0
6 (152)
Altri Beni Netti
Immobilizzazioni in corso e acconti
TOTALE
1.606
Valore netto al
31/12/2009
Altre Variazioni
Decrementi F.do
Amm.nto
Ammortamenti
Dismissioni
Investimenti
Valore netto al
31/12/2008
€/000
1.356
(391)
(35)
0
0
965
1.101
(848)
0
0
253
134
(126)
(6)
0
0
(46)
76
8
548
(371)
(46)
76
0
177
0
37 (152) (164)
76
0
1.403
(77)
(6)
Non si segnalano investimenti né dismissioni significativi effettuati nel corso dell’esercizio
2009.
La voce Terreni e Fabbricati si riferisce all’opificio sito in Vigevano, via Gambolina 10, la
cui vita utile è stata fissata in 33 anni.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
202
2. Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali, passano da Euro 36.406 migliaia ad Euro 32.754 migliaia
al 31 dicembre 2009, registrando un decremento di 3.652 Euro migliaia rispetto al 31
Dicembre 2008 e presentano la seguente movimentazione:
193
Avviamento Netto
Brevetti
Concessioni licenze e marchi
Fondo Ammnto Concessioni licenze e marchi
34.614
0
2.213
(443)
193
1.770
0
37
Concessioni licenze e marchi Netto
Altre immobilizzazioni
Immobilizzazioni Immateriali in corso
TOTALE
34.807
(3.800)
0
(3.800)
0
(3.800)
0
(82)
22
(82)
22
1.747
0
(22)
0
0
32.754
37
22
36.406
230
Valore netto al
31/12/ 2009
34.614
Altre variazioni
Incrementi
Avviamento
Impairment
Fondo Ammortamento Avviamento
Ammortamenti
/Impairment
loss
Valore netto al
31 /12 / 2008
€/000
(3.882)
31.007
0
2.250
(503)
Immobilizzazioni a vita utile indefinita
Avviamento
La voce “Avviamento” accoglie i disavanzi residuali che non hanno trovato altra specifica
allocazione derivanti dalle fusioni e dalle incorporazioni intervenute a più riprese tra
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 e l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, tra la
società Pellettieri Holding S.p.A. (ora Antichi Pellettieri S.p.A.) e le società Sacap S.p.A.,
Calzaturificio Mario Cerutti S.r.l. e Ma.fra S.r.l.
L’incremento registrato nel corso del 2009 per Euro 193 migliaia riguarda il pagamento del
key money relativo al nuovo affitto stipulato per un negozio sito in Milano.
Perdita di valore delle attività (Impairment test IAS36)
L’impairment test del goodwill iscritto nel bilancio separato di Antichi Pellettieri è stato
effettuato in coerenza con l’impairment test di gruppo.
La configurazione di valore recuperabile utilizzata è rappresentata dal valore d’uso.
Ai fini dell’impairment test, la stima del value in use della CGU si è fondata sui Piani
quinquennali 2010-2014 IAS compliant.
Le variabili più rilevanti ai fini dei risultati della stima del valore recuperabile sono
rappresentate:
a) dal saggio di crescita dell’ebitda margin (Ebitda su fatturato);
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
203
b) dal saggio di crescita del fatturato nel periodo di previsione esplicita;
c) dagli investimenti fissi nel periodo di previsione esplicita (= c.d. capex di
mantenimento);
d) dalla dinamica del capitale circolante.
In particolare ai fini della stima del value in use sono stati utilizzati i seguenti parametri
rilevanti:
• un tasso di crescita oltre il periodo di previsione esplicita, compreso fra lo 0% e il
2%;
• coefficiente beta unlevered compreso tra 0,6 e 0,9;
• un premio per il rischio di mercato azionario pari al 5%;
• un credit spread compreso tra il 3% e il 3,5%;
• una struttura finanziaria target composta all’80% da mezzi propri ed al 20% da
mezzi di debito;
• un costo medio ponderato del capitale (wacc) post-tax al compreso tra il 7,9% e il
9,4%.
Il saggio di crescita dei flussi di cassa (g) oltre il periodo di previsione esplicita, il costo
medio ponderato del capitale (wacc) ed il saggio di capitalizzazione dei flussi ai fini della
stima del c.d. valore terminale (=wacc – g) sono sempre compresi entro il range definito
dagli equity analysts che seguono il titolo Antichi Pellettieri.
L’analisi ha mostrato una potenziale perdita di valore sull’avviamento relativo al ramo
operativo per circa Euro 3.800 migliaia.
Immobilizzazioni a vita utile definita
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
La voce si riferisce ai marchi di proprietà Andrea Pfister e the Saddler iscritti al costo
d’acquisto e rappresentativi del fair value e marginalmente a software.
La variazione del periodo si riferisce rispettivamente all’acquisto di software applicativi e
all’ammortamento del periodo.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
204
3. Investimenti
Gli investimenti passano da Euro 80.132 migliaia a Euro 57.292 migliaia al 31 dicembre
2009 decrementandosi di Euro 22.840 migliaia.
La voce accoglie il valore delle partecipazioni detenute dalla società al 31 dicembre 2009.
Riepiloghiamo il dettaglio delle stesse nella sottostante tabella con indicazione delle
variazioni intervenute nell’esercizio.
€/000
Imprese controllate
direttamente
Sede legale
Valore al
% di
31.12.2008
possesso
(A)
Incrementi
Decrementi
/ Impairment
Valore al
31.12.2009
(A)
Differenze
Baldinini S.r.l.
San Mauro Pascoli (RN)
60%
8.191
0
0
8.191
0
Mosaicon S.p.A.
Cadriano (BO)
51%
66.012
10.000
(37.705)
38.307
(27.705)
Enrico Mandelli S.p.A.
Merate (LC)
0%
345
0
(345)
0
(345)
Leather Apparel S.r.l.
Cavriago (RE)
100%
1.109
16.545
(11.000)
6.654
5.545
Sebastian France S.a.S
Parigi
100%
1.660
0
0
1.660
0
Parma
49,90%
2.815
0
(335)
2.480
(335)
80.132
26.545
(49.385)
57.292
(22.840)
Imprese Collegate
SLG S.r.l.
Totali
In seguito si riportano le principali variazioni avvenute nel corso del 2009:
Nel mese di Dicembre la società controllata Leather Apparel ha fuso per incorporazione la
società Enrico Mandelli S.p.A. e la società neo acquisita CMC Srl.
Precedentemente a tale operazione Antichi Pellettieri ha acquistato il 12% residuo della
società Leather Apparel Srl e il 20% residuo della società Enrico Mandelli S.p.A.
rispettivamente per Euro 2.050 migliaia e Euro 6.300 migliaia. Inoltre, in data 23 Ottobre
2009 Antichi Pellettieri per effetto della rinuncia ai crediti per complessivi Euro 7.800
migliaia ha acquisito il 100% della società CMC Srl. Tale società possedeva il 27% della
Enrico Mandelli S.p.A..
Sulla base dei risultati dell’impairment test al 31 dicembre 2009:
- Il valore complessivo della società Leather Apparel Srl è stato oggetto di svalutazione per
la quota di perdita riportata nel bilancio civilistico al 31 dicembre 2009 pari ad Euro 11.000
migliaia giudicata di natura durevole sulla base dei risultati dell’impairment test. Come
spiegato nel paragrafo relativo all’applicazione dello IAS 8, parte di questa svalutazione,
per un importo pari ad Euro 9.560 migliaia, è stata iscritta a carico dell’esercizio chiuso al
31 dicembre 2008.
- è stato svalutato il valore della partecipazione nella società Mosaicon S.p.A. (già APB
S.p.A.) per circa Euro 37.705 migliaia. Alla data del 31 dicembre 2009 la Società ha
condotto il test di impairment relativo alla partecipazione detenuta in Mosaicon
considerando l’interessenza del 36% in quanto alla data di effettuazione dell’impairment
test è conosciuta la diminuzione della quota di possesso dal 51% al 36% per effetto
dell’accordo con il Fondo 3i rientrante nella più ampia operazione di ristrutturazione
iniziata nell’esercizio 2009. Inoltre per effetto di tale contratto che prevede al verificarsi di
determinati eventi la possibilità di alienazione della partecipazione al minor prezzo di 32
milioni di euro rispetto al valore risultante dal test di impairment di 38,6 milioni di euro, la
società ha valorizzato tale rischio iscrivendo un fondo di circa Euro 4,4 milioni che
rappresenta l’ammontare, attualizzato ad oggi, del minor valore di cessione dopo il 30
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
205
giugno 2014 data prevista per l’attivazione di AP della procedura di vendita della
partecipazione come previsto dall’accordo di ristrutturazione del debito.
L’impairment test delle partecipazioni di controllo di AP è stato effettuato per
riconciliazione con l’impairment test del goodwill di bilancio consolidato effettuato a livello
di CGU (che nel caso di AP sostanzialmente coincidono con le singole società operative).
Ai fini dell’impairment test dei valori di carico delle partecipazioni si è proceduto come
segue.
a) si è individuato il valore di carico di ciascuna controllata di Gruppo AP al primo livello di
controllo (ovvero il valore iscritto nel bilancio separato della legal entity che detiene la
partecipazione);
b) si è determinato il valore recuperabile dell’equity della partecipata, muovendo dal
valore recuperabile stimato in ottica asset side ai fini dell’impairment test del goodwill
e considerando anche i surplus assets (= le attività nette non operative, quali le
partecipazioni o i crediti finanziari) e la posizione finanziaria netta di ciascuna società ;
c) si è determinato il valore recuperabile della partecipazione rapportando il valore
recuperabile dell’equity alla quota di controllo detenuta dalla controllante diretta (non è
stato considerato nessun premio di controllo);
d) si è effettuato l’impairment test del valore di carico della partecipazione attraverso il
confronto con il valore recuperabile.
L’analisi ha condotto a rilevare una impairment loss di euro 37.705 migliaia sulla
partecipazione Mosaicon SpA (ex APB) e di Euro 11.000 migliaia sulla partecipazione
Leather Apparel Srl.
Per maggiori informazioni in merito all’impairment test si vedano i commenti alla nota n. 2
della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
Altre Società
La voce Partecipazioni accoglie anche le quote sottoscritte in Cercal S.c.r.l. e Conai S.r.l. ,
valutate al costo per Euro 0,395 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
206
4. Attività fiscali per imposte differite
Le imposte differite attive della società passano da Euro 826 migliaia a Euro 5.692 migliaia
al 31 dicembre 2009 registrando un incremento pari ad Euro 4.866 migliaia a conto
economico.
Riportiamo di seguito i dettagli relativi al calcolo delle imposte al 31 dicembre 2009 ed al
31 dicembre 2008.
€/000
Descrizione
Ias 38 - Immobilizzazioni immateriali
Diff temp Aliquota Effetto c/p Diff temp Aliquota Effetto c/p
al al
Fiscale
al al
Fiscale
31/12/2009
31/12/2008
Diff.
36
27,50%
10 CE
122
31,40%
39 CE
(29)
(18)
27,50%
(5) CE
(24)
27,50%
(6) CE
1
93
27,50%
26 CE
84
31,40%
26 CE
(0)
10.968
27,50%
3.016 CE
316
27,50%
87 CE 2.929
358
27,50%
97 CE
93
31,40%
29 CE
68
0
27,50%
0 CE
9
31,40%
3 CE
(3)
Oneri ristrutturazione debito (prestazioni non concluse nel 2009)
3.229
27,50%
888 CE
0
Perdite fiscali riportabili
5.473
27,50%
1.505 CE
270
27,50%
Ias 32 – Attualizzazione crediti debiti m/l termine
0
27,50%
0 CE
398
27,50%
109 CE
(109)
Interessi passivi indeducibili art. 96
0
27,50%
0 CE
413
27,50%
114 CE
(114)
475
5.062
351 CE
(197)
826
4.866
Ias 19 - Fondo trattamento di fine rapporto
Accan.to esercizio indennità supplettiva clientela
Acc.to fondo svalutazione crediti tassato
Accantonamento svalutaz. Magazzino tassato
Spese ded es.successivi (rappr, manutenz, perizie)
Sub Totale
Spese di quotazione imputate a PN
Totale
20.139
561
5.537
27,50%
20.700
154 CE
5.692
0
1.681
1.122
2.803
31,40%
74 CE 1.431
5. Altri crediti finanziari a lungo termine
Passano da Euro 10.717 migliaia ad Euro 6.152 migliaia al 31 dicembre 2009, registrando
un decremento pari ad Euro 4.565 migliaia.
Il saldo si riferisce ai seguenti crediti verso società correlate:
- Quanto ad Euro 5.804 migliaia alla quota a medio - lungo termine del finanziamento
verso la società controllata Leather Apparel Srl di complessivi Euro 13.904 migliaia.
- Quanto ad Euro 348 migliaia al finanziamento verso la società controllante Mariella
Burani Fashion Group Spa in liquidazione. Tale credito originariamente pari ad Euro
27.348 migliaia è stato svalutato per Euro 26.565 migliaia. La parte non svalutata pari ad
Euro 783 migliaia si riferisce al credito ceduto nel 2010 alla società controllata Francesco
Biasia che verrà incassato quanto ad Euro 348 migliaia entro il 30 Giugno 2011, quanto ad
Euro 435 migliaia entro il 30 Giugno 2010.
I crediti finanziari per scadenza sono così composti :
888
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
207
€/000
Crediti finanziari a MLT
Scadenza
Scadenza
tra 1 e 2
entro 5 anni
anni
Scadenza
in 1 anno
Totale
6.152
-
1.948
Scadenza
oltre 5 anni
2.400
1.804
6. Crediti commerciali e altri crediti a lungo termine
La voce passa da Euro 336 migliaia ad Euro 306 migliaia al 31 dicembre 2009 registrando
un decremento di Euro 30 migliaia.
Il saldo si riferisce, quanto ad Euro 303 migliaia, all’acquisto di una porzione di un credito
commerciale dalla società controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in
liquidazione, da questa vantato nei confronti della società Argent Trading International.
Tale credito (tecnicamente denominato APC – «Asset Purchase Credit ») sarà
monetizzato tramite compensazione contabile nei confronti di aziende terze a parziale
pagamento di fatture derivanti da loro prestazioni per servizi o merci a favore delle società
titolari del credito verso APC e, trova contropartita di pari importo nei debiti commerciali a
medio lungo termine. Si evidenzia che il pagamento di tali debiti commerciali alla
controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione è subordinato alla
effettiva utilizzazione da parte della società Antichi Pellettieri di tali crediti. Pertanto, non si
ritiene vi possano essere effetti dalla eventuale mancata utilizzazione di tali crediti.
La quota residua, pari ad Euro 3 migliaia, si riferisce ad alcuni depositi cauzionali versati
dalla società per utenze varie.
I crediti commerciali e altri crediti a lungo termine per scadenza sono così composti :
€/000
Crediti commerciali e Altri crediti a MLT
Totale
306
Scadenza in
1 anno
65
Scadenza
tra 1 e 2
anni
158
Scadenza
entro 5 anni
Scadenza
oltre 5
anni
83
0
ATTIVO CORRENTE
7. Rimanenze
La voce rimanenze passa da Euro 5.231 migliaia a Euro 2.548 migliaia al 31 dicembre
2009 registrando un decremento di Euro 2.683 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
208
Il dettaglio delle rimanenze è il seguente:
€/000
Rimanenze
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti e merci
Anticipi su forniture
483
179
0
1.886
0
2.035
408
0
2.788
0
(1.552)
(229)
0
(902)
0
TOTALE
2.548
5.231
(2.683)
Il decremento è dovuto principalmente al calo del fatturato.
Le rimanenze sono al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di
una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezione precedente e delle materie prime a
lento rigiro.
Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino :
€/000
Saldo di apertura all' 1/1/2009
Accantonamenti / rilasci del periodo
(93)
(1.009)
Utilizzi del periodo
Saldo di chiusura al 31/12/2009
0
(1.102)
8. Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
Passano da Euro 9.312 migliaia a Euro 5.170 migliaia al 31 dicembre 2008 registrando
una riduzione di Euro 4.142 migliaia.
Il dettaglio della voce dei crediti in oggetto è esposto nel seguente prospetto:
€/000
Crediti correnti
Crediti commerciali lordi
Crediti commerciali vs parti correlate
Totale dei crediti commerciali lordi
F.do svalutazione crediti
Totale dei crediti commerciali Netti
Altri crediti vs parti correlate
Altri crediti
Ratei e risconti
Totale altri crediti
Totale
Entro 12
mesi
2.744
1.717
4.461
(519)
3.942
0
49
1.179
1.228
5.170
Oltre 12 mesi
entro 5 anni
0
0
0
0
31/12/09
2.744
1.717
4.461
(519)
3.942
0
49
1.179
1.228
5.170
31/12/08
2.552
3.808
6.360
(341)
6.019
532
659
2.102
3.293
9.312
Variazioni
192
(2.091)
(1.899)
(178)
(2.077)
(532)
(610)
(923)
(2.065)
(4.142)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
209
Crediti commerciali
Si decrementano rispetto al 31 dicembre 2008 di Euro 1.899 migliaia principalmente per
effetto della riduzione dei crediti verso parti correlate per il cui dettaglio si rimanda alla
nota n. 26.
I movimenti del fondo svalutazione crediti nel corso dell’esercizio sono i seguenti:
€/000
Saldo al 31/12/2008
(341)
Accantonamenti del periodo
(224)
Utilizzi del periodo
46
Saldo al 31/12/2009
(519)
Il fondo svalutazione crediti risulta complessivamente calcolato sulla base di apposite
valutazioni analitiche, integrate da valutazioni derivanti da analisi storiche delle perdite
dovute ai clienti, in relazione all’anzianità del credito, al tipo di azioni di recupero
intraprese ed allo stato del credito (ordinario, in contestazione, ecc.).
La suddivisione dei crediti verso clienti per aree geografiche viene esposta nella tabella
seguente:
€/000
Area Geografica
Italia
resto Europa
Giappone
resto Far East
U.S.A.
Resto del Mondo
Totale
Saldo al
31/12/2009
2.049
1.303
2
551
213
343
4.461
Saldo al
31/12/2008
4.706
867
3
8
137
639
6.360
La suddivisione dei crediti verso clienti terzi al netto del fondo svalutazione crediti e dei
crediti verso parti correlate per fasce di scaduto viene esposta nella tabella seguente:
€/000
A scadere
Scaduto < 30 giorni
Scaduto 30 - 60 giorni
Scaduto 60 - 90 giorni
Scaduto > 90
Totale
Saldo al
31/12/2009
1.124
67
127
204
703
2.225
Saldo al
31/12/2008
1.157
269
409
109
267
2.211
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
210
Altri crediti verso parti correlate
La voce si decrementa di Euro 532 migliaia rispetto al 31 dicembre 2008. Il saldo al 31
dicembre 2008 era composto dagli anticipi royalties 2009 erogati alla società SLG Srl.
Altri crediti
La voce si decrementa di Euro 610 migliaia passando da Euro 659 migliaia ed Euro 49
migliaia principalmente per effetto della diminuzione dagli anticipi a fornitori a seguito del
calo delle attività.
Ratei e Risconti
Si riducono di Euro 923 migliaia rispetto all’esercizio precedente e sono così composti:
€/000
31/12/09
Ratei attivi
Risconti attivi
Totale
31/12/08
0
1.179
1.179
0
2.102
2.102
Variazioni
0
(923)
(923)
I risconti attivi sono riferibili a costi già sostenuti dalla Società nell’esercizio in chiusura,
ma di competenza di esercizi successivi, quali ad esempio i costi di progettazione e stile
sostenuti dalla società per le collezioni future. La diminuzione è legata principalmente al
calo delle attività registrato nel periodo.
9. Attività fiscali per imposte correnti
I crediti tributari passano da Euro 5.701 migliaia a Euro 6.238 migliaia al 31 dicembre
2009, registrando un incremento pari ad Euro 537 migliaia, riconducibile ad IVA su acquisti
e dagli acconti IRES versati nell’ambito del consolidato fiscale.
€/000
Attività fiscali correnti
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Erario c/IVA
Acconto imposte dirette
Eccedenze acconti versati IRAP
2.995
3.243
0
2.500
3.201
0
495
42
0
Totale
6.238
5.701
537
10. Altri crediti finanziari a breve termine
La voce passa da Euro 34.458 migliaia ad Euro 10.349 migliaia al 31 dicembre 2009,
registrando un decremento pari a Euro 24.109 migliaia.
31/12/09
31/12/2008
rideterminato
Variazioni
Finanziamenti BT vs parti correlate
Finanziamenti BT vs terzi
10.349
0
34.299
159
(23.950)
(159)
TOTALE
10.349
34.458
(24.109)
Tale diminuzione è principalmente riconducibile alla classificazione nei crediti finanziari a
lungo termine del credito vantato verso la Controllante Mariella Burani Fashion Group in
liquidazione iscritto al 31 dicembre 2008 originariamente iscritto per Euro 27.348 migliaia a
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
211
seguito del contratto di finanziamento concesso da Antichi Pellettieri in data 22 agosto
2008, e poi pressoché svalutato completamente. Si rimanda pertanto alla nota n. 5.
In seguito si riportano le tempistiche per il recupero concordato dei principali crediti
finanziari esistenti al 31 dicembre 2009:
Euro 8.091 migliaia, vantato nei confronti della controllata Leather Apparel: tale importo
verrà incassato nel corso del 2010 attraverso compensazione del debito finanziario
vantato verso la stessa società per Euro 5.000 migliaia oltre agli interessi maturati,
attraverso compensazione di debiti commerciali per royalties maturate per circa Euro
1.732 migliaia e attraverso un rimborso di Euro 1.300 migliaia.
Euro 1.823 migliaia, importo residuo di originali Euro 6.000 migliaia, relativo ad un
finanziamento concesso alla controllante Braccialini S.r.l.. Il credito finanziario in oggetto
verrà totalmente recuperato entro il 31 dicembre 2010;
Euro 435 migliaia, parte del credito finanziario verso MBFG ceduto alla società controllata
Francesco Biasia S.p.A. che verrà incassata entro il 30 Giugno 2010.
Per il dettaglio dei crediti nei confronti di parti correlate si rinvia oltre alla nota n.26.
11. Attività finanziarie disponibili alla vendita breve termine
La voce ammonta ad Euro 4.054 migliaia e si riferisce principalmente alla partecipazione
detenuta nella società “Le Cure” e nella caparra confirmatoria per l’acquisizione della
totalità delle quote in tale società, rispettivamente per Euro 895 migliaia e per Euro 3.159,
alienata nei primi mesi del 2010.
12. Cassa e disponibilità liquide
Il saldo della voce passa da Euro 12.231 migliaia ad Euro 1.488 migliaia al 31 dicembre
2009, registrando un decremento di Euro 10.743 migliaia rispetto al 31/12/2008 e si
riferisce principalmente a disponibilità risultanti su vari conti correnti bancari.
€/000
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Depositi bancari e postali
Denaro e valori in cassa
1.478
10
12.224
7
(10.746)
3
TOTALE
1.488
12.231
(10.743)
Tale decremento è sostanzialmente riconducibile all’escussione della garanzia a favore
della società CMC (incorporata in Leather Apparel), esistente sul conto corrente aperto
presso la filiale italiana della banca JP Morgan per Euro 10.046 Migliaia. A seguito
dell’escussione è stato registrato un credito di pari importo verso Leather Apparel Srl. Si
rimanda pertanto alle note n. 5 e n. 10.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
212
PASSIVITA’
13. PATRIMONIO NETTO
Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2009 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta ad
Euro 11.374.831 ed è costituito da n. 45.499.324 azioni ordinarie da Euro 0,25 ciascuna. Il
valore al netto del valore nominale delle azioni proprie in portafoglio alla data del 31
dicembre 2009 ammonta ad Euro 10.936 migliaia.
Movimentazione del Patrimonio netto, disponibilità e distribuibilità delle Riserve
La tabella che segue movimenta le voci del Patrimonio netto distinguendole in base
all’origine, alla possibilità di utilizzazione ed alla distribuibilità:
€/000
Tipologia
Capitale Sociale
Importo al
31.12.2008
rideterminato
incrementi
10.335
g/c e
riduzioni
601
Importo al
31.12.2009
Possibilità
utilizzo (*)
Quota
disponibile
10.936
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo azioni
Versamento c.to futuro aumento Capitale
Sociale
Avanzo da fusione
Versamento soci in conto capitale
Spese di quotazione imputate a riduzione del
patrimonio netto
39.918
39.918 A,B,C
15
15 A
18.548
18.548 A,B,C
5.036
5.036 A,B,C
(1.941)
(1.941)
Riserva disponibile da valutaz. al fair value
3.554
3.554 A,B,C
Riserva indisponibile da valutaz. al fair value
3.699
3.699
68.829
68.829
Sub Totale:
39.918 (**)
18.548 (***)
5.036
(1.941)
3.554
65.115
Utili portati a nuovo
Riserva legale
2.275
Riserve straordinaria
2.872
Utili/(Perdite) portati a nuovo indisponibili
(822)
Sub Totale ante azioni proprie ed utile:
4.325
Azioni proprie
2.275 B
38.016
40.888 A,B,C
(11.172)
38.016
(20.676)
(11.994) B
(11.172)
31.169
2.872
12.901
(7.775)
(20.676)
Utile (perdita) del Periodo
38.016
(80.695)
(38.016)
(80.695)
Sub totale incluso azioni proprie ed utile
21.665
(42.679)
(36.287)
(57.301)
100.829
(42.679)
(35.686)
22.464
Totale
2.872
(*) legenda: A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C:per distribuzione ai soci
(**) si precisa che la riserva sovrapprezzo azioni é liberamente distribuibile avendo la riserva legale
raggiunto il 20% del capitale sociale.
(***) Direttamente distribuibile senza imposte a carico della società.
47.311
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
213
Relativamente alle riserve sopra elencate si segnalano i seguenti utilizzi effettuati nei tre
esercizi precedenti:
- La Riserva straordinaria è stata utilizzata per Euro 5.777 migliaia per distribuzione ai soci
negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007 e 31 dicembre 2008.
Il bilancio al 31 dicembre 2008 è stato approvato dall’assemblea degli azionisti in data 30
aprile 2009; l’assemblea ha deliberato di destinare l’utile civilistico dell’esercizio 2008 a
Riserva Straordinaria.
Azioni proprie
Come previsto dallo IAS 39, il valore delle azioni proprie è stato imputato a diretta
diminuzione del Patrimonio Netto. La voce accoglie azioni della società acquistate nel
rispetto di quanto stabilito dall’assemblea ordinaria del 30 aprile 2009 che ha deliberato
l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 C.C. all’acquisto di azioni proprie fino al limite
massimo del 10% del capitale sociale.
Al 31/12/2009 la società ha in portafoglio n. 1.753.840 azioni proprie, pari al 3,855% del
capitale sociale, con un valore pari a Euro 8.213 migliaia.
Al fine di stabilizzare l’andamento del titolo, nel corso dell’esercizio sono state acquistate
complessivamente n. 806.762 azioni per Euro 1.772 migliaia e vendute n. 3.211.151 azioni
per Euro 4.103 migliaia.
La compravendita di azioni proprie nel corso dell’esercizio ha generato minusvalenze
imputate a riduzione del patrimonio netto per Euro 11.172 migliaia.
Utile per azione
La perdita base per azione al 31/12/2009 è pari ad Euro 1,94 ed è calcolato dividendo la
perdita attribuibile agli azionisti della società per il numero di azioni ordinarie in
circolazione, escludendo pertanto le azioni proprie in portafoglio.
PASSIVO NON CORRENTE
14. Finanziamenti a lungo termine
I finanziamenti a lungo termine registrano un decremento pari a Euro 28.503 migliaia. La
voce può essere dettagliata come segue:
€/000
31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
Oltre 12 mesi
Debiti verso banche
Debiti per Leasing
Debiti verso correlate
0
0
0
27.310
56
1.137
(27.310)
(56)
(1.137)
Totale
0
28.503
(28.503)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
214
La riduzione registrata è da ricollegarsi principalmente alla riclassifica della quota a medio
e lungo termine dei finanziamenti per i quali non sono stati rispettati i covenants
contrattuali.
Debiti verso parti correlate
Il saldo al 31 dicembre 2008 pari a Euro 1.137 migliaia era relativo prevalentemente alla
quota a medio lungo termine dei debiti di natura contrattuale dovuti dalla capogruppo per
l’acquisto di quote di società controllate avvenute nel corso dell’esercizio 2006.
Covenants relativi alle posizioni debitorie esistenti alla data del 31/12/2009 (ai sensi
della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28.07.2006).
Finanziamenti Bancari
Di seguito vengono esposti i Covenants, da rispettare a pena di risoluzione dei contratti,
relativi ai finanziamenti ad Antichi Pellettieri in essere al 31/12/2009:
€/000
Antichi Pellettieri SpA
Bipop Carire
6.250
Antichi Pellettieri SpA
Unicredit
10.696
Antichi Pellettieri SpA
Banca Fortis
3.250
(i) PFN/MOL<4,3x - PFN/PN
<2x
(ii) PFN/MOL<3x - PFN/PN
<1x
(iii) PFN/EBITDA<4,3x PFN/PN <2x
(iii) PFN/EBITDA<4x PFN/PN <1,5x
20.000
(i) indebitam. AP/ indebitam.
Gruppo >70% debito in
essere / indebitam. bancario
<0,5- PFN/PN <1,5xPFN/MOL<2,5x
Antichi Pellettieri SpA
West LB
In ottemperanza ai principi contabili IAS/IFRS a causa dello sforamento dei covenant
contrattuali relativi ai finanziamenti, si è provveduto a riclassificare gli importi di tutti i
finanziamenti, tra i debiti a breve termine.
Tuttavia si evidenzia che per effetto dell’accordo di ristrutturazione del debito sottoscritto in
data 19 febbraio 2010 e ad oggi efficace a tutti gli effetti tra Antichi Pellettieri e le Principali
Banche finanziatrici, parte dell’indebitamento a breve termine, per circa Euro 71.315
migliaia, sarà riclassificato a lungo termine in quanto sulla base delle previsioni contrattuali
tale parte verrà rimborsata in un'unica soluzione alla data del 31 dicembre 2014.
Ai sensi dell’accordo di ristrutturazione ex art 67 l.f. Antichi Pellettieri si è impegnata,
anche ai sensi dell’articolo 1381 del codice civile con riferimento a Baldinini, a rispettare i
seguenti parametri finanziari da verificare (i) con riferimento ad Antichi Pellettieri su base
annuale; e (ii) con riferimento a Baldinini su base trimestrale:
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
215
Livello minimo di cassa
Il valore della cassa dei saldi di c/c bancari e del controvalore dei titoli di pronta
liquidazione detenuti di Antichi Pellettieri non dovrà essere inferiore a Euro 1.000.000.
Patrimonio netto
Il valore del patrimonio netto di AP non dovrà essere inferiore: (i) a Euro 18.000.000 con
riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010; (ii) a Euro 16.000.000 con riferimento
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011; (iii) a Euro 14.000.000 con riferimento
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012; e (iv) a Euro 11.500.000 con riferimento
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA
Con riferimento a Baldinini, il rapporto fra indebitamento finanziario netto e EBITDA non
dovrà essere superiore a 2.
Rapporto EBITDA / Interessi
Con riferimento a Baldinini, il rapporto fra EBITDA e interessi passivi bancari / interessi
attivi non dovrà essere inferiore a 4.
15. Passività fiscali per imposte differite
Passano da Euro 2.377 migliaia a Euro 2.240 migliaia al 31 dicembre 2009, registrando
una riduzione pari ad Euro 137 migliaia.
Riportiamo di seguito i dettagli relativi al calcolo delle imposte al 31dicembre 2009 ed al 31
dicembre 2008.
€/000
Importo
Descrizione
Avviamento - Comp. Quadro EC
Ricavi rateizzati – residuo
Fondo Attualizzazioni Debiti IAS
Residuo eccedenza EC esistente al 31/12/2007
Totale
Importo
Importo
%
Effetto
diff. Temp
imposte Fiscale
(%)
31/12/2009
7.713
27,50%
0
Importo
%
Effetto
c/p diff. Temp
imposte Fiscale
(%)
31/12/2008
2.121 CE
6.563
27,50%
0 CE
1.192
31,40%
c/p
Diff.
1.805 CE
316
374 CE (374)
112
27,50%
31 CE
321
27,50%
88 CE
(57)
2.248
3,90%
88 CE
2.810
3,90%
110 CE
(22)
10.073
2.240
10.886
2.377
(137)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
216
16. Benefici verso dipendenti e altri fondi
La voce si compone nel modo seguente:
€/000
Totale al
31/12/2009
Totale al 31/12/2008
rideterminato
Variazione
330
420
(90)
Trattamento di fine rapporto
Trattamento di quiscenza
112
103
9
Altri fondi MLT
4.330
2.560
1.770
Totale
4.772
3.083
1.689
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (cosiddetto TFR) è stato oggetto di
importanti modifiche legislative, introdotte nel corso del precedente esercizio, di cui si è
ampiamente detto in precedenza al capitolo “Criteri di valutazione”, cui si rimanda.
Riportiamo di seguito le movimentazioni del periodo:
€/000
Valore di
apertura
Accantonamenti
Utilizzi
Altri
movimenti
Valore di
chiusura
Trattamento di fine rapporto
420
176
(99)
(167)
330
Trattamento di quiescenza
103
9
Altri fondi MLT
2.560
4.330
(2.560)
Totale
3.083
4.515
(2.659)
112
4.330
(167)
4.772
Gli Altri fondi a MLT accolgono l’accantonamento effettuato a fronte del rischio di
sostenimento di una minusvalenza di vendita relativa alla partecipazione detenuta in
Mosaicon S.p.A. per effetto delle previsioni contrattuali tra AP e 3i, mantenuto nel bilancio
consolidato per riflettere tale minor valore rispetto al valore di carico consolidato di tale
partecipazione. L’utilizzo di tale fondo si riferisce all’accantonamento effettuato a carico del
bilancio dell’esercizio 2008 rideterminato a fronte del rischio di escussione della garanzia
presentata in favore della società CMC.
17. Altre passività a lungo termine
Passano da Euro 332 migliaia ad Euro 1.184 migliaia al 31 dicembre 2009.
L’importo al 31 dicembre 2009 si riferisce:
- quanto ad Euro 315 migliaia a debiti nei confronti della società controllante Mariella
Burani Fashion Group S.p.A. in liquidazione, per l’operazione descritta alla
precedente nota n. 6, cui si rimanda.
- Quanto ad Euro 869 migliaia a debiti nei confronti della società controllata
Mandarina Duck.
PASSIVO CORRENTE
18. Debiti commerciali ed altre passività
Passano da Euro 13.704 migliaia a Euro 12.058 migliaia al 31 dicembre 2009 registrando
un decremento pari ad Euro 1.646 migliaia.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
217
Per il dettaglio dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla nota n. 26.
La voce può essere dettagliata come segue:
€/000
Entro 12
mesi
Oltre 12
Totale al
Totale al
mesi 31/12/2009 31/12/2008 Variazioni
Debiti verso fornitori
Debiti verso imprese correlate
7.168
2.288
7.168
2.288
6.960
5.349
208
(3.061)
Sub totale debiti commerciali
Ratei e risconti passivi
Debiti verso istituti di previdenza
Altri debiti
Debiti tributari da conso fiscale vs parti correlate
9.456
2
171
715
1.714
9.456
2
171
715
1.714
12.309
30
195
495
675
(2.853)
(28)
(24)
220
1.039
Totale altri debiti
2.602
0
2.602
1.395
1.207
12.058
0
12.058
13.704
(1.646)
Totale
I debiti commerciali verso fornitori comprendono i saldi a debito per forniture di materie
prime e servizi e sono pagabili entro l’esercizio successivo.
La suddivisione dei debiti verso i fornitori per aree geografiche viene esposta nella tabella
seguente:
€/000
Area Geografica
Saldo al 31/12/2009
Saldo al 31/12/2008
Italia
resto Europa
Giappone
resto Far East
U.S.A.
Resto del Mondo
8.690
533
23
72
12
126
10.993
1.005
8
13
12
278
Totale
9.456
12.309
Ratei e Risconti passivi
La voce si riferisce a costi di competenza che avranno manifestazione numeraria
nell’esercizio successivo.
Debiti verso gli istituti previdenziali
Sono iscritti al valore nominale, si riferiscono agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni
dei dipendenti della società, ancora da versare.
Altri debiti
Il dettaglio della voce è il seguente:
€/000
31/12/09
31/12/08
Variazioni
Debiti v/Amministratori per compensi
Debiti v/Collegio Sindacale
Debiti v/ personale dipendente
Debiti verso altri
388
50
228
49
104
61
294
36
284
(11)
(66)
13
Totale
715
495
220
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
218
I debiti verso personale dipendente includono le retribuzioni del mese di dicembre e le
retribuzioni differite.
19. Passività fiscali per imposte correnti
Passano da Euro 413 migliaia a Euro 212 migliaia al 31 dicembre 2009 registrando un
decremento di Euro 201 migliaia rispetto al 31 dicembre 2008.
L’ammontare delle imposte da versare derivanti dal consolidato fiscale è stato allocato a
diretta riduzione degli anticipi versati, il debito esposto si riferisce esclusivamente a
imposte indirette e trattenute operate in qualità di sostituto d’imposta.
Come spiegato alla voce “imposte” della sezione “Criteri di valutazione”, cui si rimanda, la
società e le sue controllate, in data 18 giugno 2007, hanno optato, ai sensi degli articoli
116 e seguenti del T.U.I.R, per il consolidato fiscale nazionale.
20. Finanziamenti a breve termine
Passano da Euro 47.715 migliaia a Euro 90.516 migliaia al 31 dicembre 2009 registrando
un incremento pari ad Euro 42.801 migliaia.
La voce può essere dettagliata come segue:
€/000
Entro 12 mesi
31/12/2009
31/12/2008
Variazioni
Debiti verso banche:
- Per rapporti di cc finanz a BT
- Per finanziamenti (quota < 12 mesi)
- Per oneri accessori su finanziamenti
Debiti verso correlate
29.432
46.768
0
14.316
14.540
29.986
(361)
3.550
14.892
16.782
361
10.766
Totale
90.516
47.715
42.801
L’incremento di Euro 42.801 migliaia è dovuto principalmente a :
-
Riclassifica della quota a medio lungo termine dei finanziamenti in essere;
-
Quanto a Euro 1.177 migliaia al debito residuo di un finanziamento oneroso
concesso dalla società controllata Baldinini, a tassi di mercato;
-
Quanto a Euro 5.060 migliaia all’accensione di un finanziamento oneroso concesso
dalla società controllata Enrico Mandelli fusa in Leather Apparel.
-
Quanto a Euro 7.000 migliaia a Mosaicon S.p.A.
Debiti verso Banche
La voce è composta dai debiti di conto corrente, dai finanziamenti bancari a breve termine,
e dalla quota esigibile entro 12 mesi di mutui e finanziamenti concessi da istituti di credito.
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
219
Le tabelle che seguono riportano i dettagli dei finanziamenti bancari in essere al 31
dicembre 2009 ed al 31 dicembre 2008, dando evidenza dell’istituto erogatore, della
società beneficiaria, della quota a breve termine e della quota a lungo termine:
Situazione al 31 / 12 / 2009 €/000
Società
Beneficiaria
Istituto erogante
West LB
Bipop Carire
Unicredit
Banca intesa San Paolo
Banca Agricola Mantovana
Banca Fortis
Banca Monte Parma
Caricesena
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Totale
Situazione al 31 / 12 / 2008 €/000
West LB
Bipop Carire
Unicredit
Banca intesa San Paolo
Banca intesa Mediocredito
Banca Agricola Mantovana
Banca Fortis
Banca Monte Parma
BNL
Caricesena
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Antichi Pellettieri
Importo
residuo
Quota a
breve
Quota a
lungo
20.000
6.250
10.695
900
1.890
3.250
2.468
1.315
20.000
6.250
10.695
900
1.890
3.250
2.468
1.315
0
0
0
0
0
0
0
0
46.768
46.768 0
Società
Beneficiaria
Istituto erogante
Totale
Importo
residuo
Quota a
breve
Quota a
lungo
20.000
6.250
11.819
900
125
2.182
3.750
2.738
8.000
1.532
20.000
2.500
4.572
125
580
1.000
547
662
3.750
7.247
900
1.602
2.750
2.191
8.000
870
57.296 29.986 27.310 Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
220
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
21. Ricavi
Ripartizione dei ricavi per categoria e secondo aree geografiche
Il totale della voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni diminuisce di Euro 8.594 migliaia
rispetto all’esercizio precedente (38,7%). La ripartizione dei ricavi per categorie e aree
geografiche è la seguente:
Ricavi Netti ripartiti per categorie
€/000
31/12/2009
%
31/12/2008
%
Ricavi generati da marchi propri
10.351
76,2%
18.273
82,4%
Ricavi generati da marchi in licenza
3.234
23,8%
3.906
17,6%
TOTALE
13.585
88,6%
22.179
28,6%
Altri ricavi
1.744
11,4%
55.440
71,4%
15.329
100%
77.619
100%
TOTALE GENERALE
La voce altri ricavi include plusvalenze da cessione di asset, riaddebiti per spese
sostenute, rimborsi assicurativi ed altri ricavi diversi.
In particolare gli importi più rilevanti sono :
- Euro 310 migliaia di credito d’imposta l.296/2006
- Euro 543 migliaia dalla vendita di materie prime
Al 31 dicembre 2008 includeva plusvalenze da cessione di partecipazioni per Euro 54.577
migliaia relativa alla vendita del 49% di Mosaicon.
Ricavi Netti ripartiti per aree geografiche
€/000
Italia
Europa
Giappone
Nord America
Resto Asia
Resto del mondo
TOTALE GENERALE
Altri Ricavi
TOTALE GENERALE
31/12/2009
1.895
9.379
168
385
788
970
13.585
1.744
15.329
%
12,36%
61,18%
1,10%
2,51%
5,14%
6,33%
88,62%
11,38%
100,00%
31/12/2008
3.300
15.103
199
1.288
479
1.810
22.179
55.440
77.619
%
4,25%
19,46%
0,26%
1,66%
0,62%
2,33%
28,57%
71,43%
100,00%
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
221
22. Costi della produzione
Il dettaglio dei costi è il seguente:
€/000
Materie prime di consumo
Costi connessi a benefici per dipendenti
Costi per servizi
Costi per godimento di beni di terzi
Oneri diversi di gestione
Totale
31/12/2009
%
31/12/2008
%
Variazione
8.322 37,4%
11.110 37,1%
(2.788)
3.282 14,8%
5.025 16,8%
(1.743)
7.904 35,5%
10.407 34,7%
(2.503)
2.323 10,4%
3.345 11,2%
(1.022)
408
1,8%
78
0,3%
330
(7.726)
22.239 100,0%
29.965 100,0%
Var. %
-25,1%
-34,7%
-24,1%
-30,6%
423,1%
-25,8%
Diminuiscono del 25,8% rispetto all’esercizio precedente. Il loro decremento é
strettamente correlato al calo del volume d’affari registrato nel periodo di riferimento.
Costi per materie prime, sussidiarie e di consumo
I costi per materie prime di consumo utilizzate comprendono prevalentemente acquisti di
materie prime quali pelle, fodere, tessuti, filati, suole e solette, tacchi, accessori e acquisti
di merci per la rivendita (prodotti commercializzati) e imballaggi. Tale voce presenta un
decremento del 25,1% al netto dell’effetto derivante dalla variazione delle rimanenze.
Come spiegato in precedenza il decremento è strettamente correlato al calo del volume
d’affari registrato nel periodo di riferimento.
Costi del personale
I costi connessi a benefici per i dipendenti comprendono i salari e gli stipendi, gli oneri
sociali, l’accantonamento al fondo di trattamento fine rapporto e gli altri costi riconducibili
al personale. Il costo del personale registra un decremento pari a Euro 1.743 migliaia,
determinato da una somma di effetti:
- Nel 2009 è terminato il piano di stock grant che comportava la registrazione di costi annui
per Euro 856 migliaia;
- Nel 2009 è venuto meno il riaddebito di costi del personale dalla società controllante
MBFG in liquidazione per circa Euro 290 migliaia;
- A causa del calo delle attività è diminuito l’utilizzo di lavoratori interinali, è aumentato il
ricorso alla CIG e non è stato sostituito il personale che ha cessato l’attività nel corso
dell’anno.
Costi per servizi
I costi per servizi sono principalmente relativi a utenze, consulenze, provvigioni, pubblicità,
viaggi, assicurazioni, lavorazioni esterne, compensi ad amministratori e sindaci,
manutenzioni e spese di trasporto. Si rileva un decremento del 24,1%, riconducibile
principalmente al calo del volume d’affari cui si lega una diminuzione principalmente dei
costi delle lavorazioni esterne e delle provvigioni.
Costi per godimento di beni di terzi
I costi per godimento di beni di terzi sono principalmente relativi a royalty, affitti e noleggi
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
222
vari. Si rileva un decremento dell’ 30,6%, da imputarsi principalmente ai minori volumi di
vendita cui sono legate le royalty.
Oneri diversi di gestione
L’importo è principalmente dovuto all’accantonamento al fondo svalutazioni crediti pari a
Euro 236 migliaia.
23. Svalutazioni ed Ammortamenti
Il dettaglio della voce è il seguente:
€/000
31/12/2009
31/12/2008
rideterminato
Variazione
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Accantonamenti e svalutazioni
164
82
77.167
212
71
10.115
(48)
11
67.052
Totale
77.413
10.398
67.015
Il dettaglio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali per categoria
è indicato nella sezione relativa all’Attivo non corrente.
La voce Accantonamenti e svalutazioni pari ad Euro 77.167 migliaia include
principalmente:
- Svalutazione del Credito finanziario verso la società controllante Mariella Burani
Fashion Group in liquidazione per Euro 26.565 migliaia.
- Svalutazione della partecipazione Leather Apparel per Euro 1.440 migliaia, di cui si
è detto alla nota n. 3, cui si rimanda.
- Svalutazione della partecipazione Mosaicon per Euro 37.704 migliaia da
impairment.
- Svalutazione della partecipazione SLG per Euro 337 migliaia.
- Svalutazione del goodwill per Euro 3.800 migliaia.
- Accantonamento fondo rischi Mosaicon per Euro 4.330 migliaia.
- Oneri di ristrutturazione del debito per Euro 2.721 migliaia.
Il resto è dovuto alle attualizzazioni debiti/crediti IAS
24. Proventi e oneri finanziari
Il saldo negativo per Euro 1.198 migliaia, è diminuito di Euro 2.067 migliaia rispetto
all’anno precedente ed é così dettagliato:
€/000
31/12/2009
31/12/2008
Variazione
Dividendi da società controlalte
Altri proventi finanziari
Oneri finanziari
1.200
1.431
(3.831)
3.998
1.477
(8.759)
(2.798)
(46)
4.928
Proventi/(oneri finanziari)
(1.200)
(3.284)
2.084
Perdite / Utili su cambi
Totale
2
19
(17)
(1.198)
(3.265)
2.067
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
223
La voce Altri proventi finanziari è praticamente invariata rispetto al 31 Dicembre 2008.
La voce Oneri finanziari diminuisce di Euro 4.928 migliaia rispetto al periodo precedente
principalmente per i seguenti fattori :
- Nel 2008 erano stati sostenuti costi straordinari per la riorganizzazione del Gruppo e la
cessione del 49% della partecipazione in APB S.p.A. (ora Mosaicon S.p.A.);
- sostanziale calo dei tassi di interesse nel corso del 2009;
- miglioramento dell’indebitamento bancario medio annuo.
La differenza positiva tra gli utili e le perdite su cambi è stata generata prevalentemente
dagli incassi e pagamenti commerciali e comprende inoltre le differenze cambio generate
dall’adeguamento dei crediti e debiti in valuta estera al cambio in vigore alla chiusura di
esercizio.
25. Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito, positive per Euro 5.955 migliaia, si incrementano di Euro 2.062
migliaia rispetto al periodo precedente e riflettono principalmente l’iscrizione di imposte
anticipate per le quali è probabile il recupero fiscale negli esercizi successivi.
Inoltre, tale saldo riflette gli importi trasferiti dalle società controllate per effetto del
consolidato fiscale per circa Euro 952 migliaia.
La riconciliazione tra l’aliquota d’imposta ordinaria applicabile per IRES ed IRAP e le
rispettive quote effettive è la seguente (valori in Euro migliaia):
RICONCILIAZIONE TRA IRES
TEORICA E IRES EFFETTIVA
Reddito ante imposte
% aliquota fiscale IRES
Imposte sul reddito teoriche
Effetto fiscale differenze permanenti
Effetto imposte differite attive non
stanziate
Altre differenze
Imposte sul reddito iscritte in
bilancio , escluso l'IRAP (correnti e
differite)
IRAP (corrente e differita)
Imposte sul reddito iscritte in
bilancio
Esercizio Corrente
Esercizio Precedente
(96.237)
43.683
27,5%
27,5%
(26.465)
15.435
12.975
(16.868)
5.080
64
0
0
(5.886)
(3.893)
(68)
0
(5.955)
(3.893)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
224
26. Rapporti con parti correlate
Per la società Antichi Pellettieri S.p.A. i rapporti con parti correlate sono in larghissima
parte rappresentati da operazioni poste in essere con imprese direttamente od
indirettamente controllate, nonché con imprese direttamente od indirettamente controllate
dalla società Mariella Burani Fashion Group S.p.A., regolate a condizioni di mercato
ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei
beni e dei servizi prestati.
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio al 31 dicembre 2009, già esposti
negli appositi schemi supplementari di Conto economico e di Stato patrimoniale, nonché
nelle note di commento alle singole voci di bilancio, è riepilogato nelle seguenti tabelle:
Situazione dei rapporti con parti correlate al 31 Dicembre 2009 - Antichi Pellettieri Spa
€/000
Controparte
Mosaicon SpA
Crediti
finanz.
BT
0
Crediti
finanz.
MLT
0
Crediti Crediti Debiti
comm. comm. comm.
MLT
BT
BT
0
0
15
Debiti
comm.
MLT
0
Debi
ti
Debiti
Fin.
Fin.
MLT
BT
0 7.000
Altri
costi
Ricav Costi operativ
i
per MP
i
0
0
12
Costi(ri
cavi)
fin.
13
Mosaicon USA Inc.
0
0
0
98
0
0
0
0
97
0
0
0
Baldinini Srl
0
0
0
0
1.511
0
0
1.177
0
0
2
180
Braccialini Srl
2.718
0
0
30
49
0
0
0
25
0
0
(34)
Coccinelle Spa
0
0
0
0
432
0
0
0
0
0
0
135
Design & Liceses Spa
0
0
0
23
1
0
0
0
19
0
1
0
Francesco Biasia SpA
0
0
0
0
44
0
0
0
(17)
0
0
0
Jeanine Sarl
0
0
0
9
0
0
0
0
18
0
0
0
8.091
5.804
0
0
1.218
0
0
5.060
0
0
980
33
Leather Apparel Srl
Mandarina Duck Group
0
0
0
548
471
869
0
0
201
2
27
0
Mariella Burani FG Spa
435
348
0
79
59
315
0
0
77
0
64
(679)
Mariella Burani Retail Srl
0
0
0
254
0
0
0
0
137
0
0
0
René Lezard Gmbh
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
Sebastian France Sas
0
0
0
276
0
0
0
0
151
0
0
0
Sedoc Digital Group Srl
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
2
0
Sedoc Srl
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
10
0
11.244
6.152
0
1.318
3.803
1.184
0
13.23
7
708
2
1.098
(352)
Altre parti correlate:
Andrea Mandelli
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Andrea Pfister srl
0
0
0
2
81
0
0
0
136
875
145
0
Totale imprese del
Gruppo MBFG Spa
BDH NV
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
BDH FACILITY MGT
0
0
0
0
14
0
0
0
0
0
12
0
20
Bettina Srl
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
20
Fashion Network Srl
0
0
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
Francesco Biasia
0
0
0
0
0
0
0
1.079
0
0
0
0
3.159
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
392
104
0
0
0
150
85
676
0
Totale imprese del
gruppo ed altre parti
correlate
14.403
6.152
0
1.717
4.002
1.184
0
14.31
6
994
962
1.951
(332)
Totale voce di bilancio
al 31 Dicembre 2009
14.403
6.152
306
5.170
12.058
1.184
0
90.51
6
15.32
9
8.322
10.635
1.200
Incidenza % sulla voce
di bilancio
100%
100%
0%
33%
33%
100%
16%
6%
12%
18%
-28%
Ready Consult Srl
SLG Spa
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
225
Situazione dei rapporti con parti correlate al 31 Dicembre 2008 - Antichi Pellettieri Spa
€/000
Controparte
APB Spa
Crediti
finanz.
a MLT
Crediti
comm.
Correnti
Crediti
finanz.
a BT
Debiti
Fin. a
MLT
Debiti
comm.
a MLT
Baldinini srl
237
Braccialini Srl
Coccinelle Spa
Design & licenses
Spa
Enrico Mandelli Spa
1
24
1
2
349
158
69
(18)
6
58
2.292
28.968
332
180
3.481
39
240
0
471
1.304
1
2.552
262
82
René lezard Gmbh
Sebastian France
Sas
Sedoc Srl
Sedoc Digital Group
Srl
SLG srl
1.305
82
2
319
259
260
50
2
21
1
1.372
5.717
4.256
27
32.299
0
332
5.808
2.507
1.016
2
988
2.073
1.308
1.972
54
695
305
2.594
1.000
Andrea Pfister Srl
34
216
BDH NV
159
BDH Facility
Management Spa
34
Bettina Srl
19
2.000
1.000
Fashion Network Srl
5
Gioielli d'Italia Suisse
S.A.
45
4
Francesco Biasia
Manuela Arcari
(222)
103
19
425
3.715
Mandarina Duck Spa
Costi
(ricavi)
fin.
(106)
15
6
David Agus
Altri
costi
operat.
2.002
2
Altre parti correlate:
Andrea Mandelli
Ricavi
Costi
per MP
2.507
3.331
2
Jeanine Sarl
Totale imprese del
Gruppo MBFG Spa
Debiti
Fin. a
BT
270
Francesco Biasia Spa
Leather Apparel Srl
Mariella Burani FG
Spa
Mariella Burani Retail
Srl
Debiti
comm.
correnti
978
2.000
1.043
1.000
Totale imprese del
gruppo ed altre parti
correlate
10.717
4.340
34.299
1.137
332
6.024
3.550
2.131
2.003
2.330
2.594
Totale voce di
Bilancio
10.717
9.312
34.458
28.503
332
13.704
47.715
77.619
11.110
13.830
3.284
100%
47%
99%
4%
100%
44%
7%
3%
18%
17%
79%
incidenza % sulla
voce di bilancio
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
226
27. Posizione finanziaria netta
Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed in conformità
alla Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 recante “Raccomandazioni per
l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti
informativi” si segnala che la posizione finanziaria netta della società Antichi Pellettieri
S.p.A. al 31 dicembre 2009 è la seguente:
€/000
31-dic-09
di cui parti
correlate
31-dic-08
(cfr n.26)
A Cassa
di cui parti
correlate
(cfr n.26)
10
7
1.478
1.786
1.488
1.793
0
34.458
34.299
B Altre disponibilità liquide
Saldi di c/c bancari
D Liquidità (A+B)
E Crediti finanziari correnti e altre attività fin. Correnti
14.403
F
29.432
14.540
G Parte corrente dell' indebitamento a MLT
46.768
29.625
H Altri debiti finanziari correnti
14.316
14.316
3.550
3.550
I
Indebitamento finanz. Corrente (F+G+H)
90.516
14.316
47.715
3.550
J
Indebitamento finanz. Corrente Netto (I-E-D)
74.626
(87)
11.464
(30.749)
Debiti bancari correnti
14.403
K Debiti bancari a MLT
0
27.310
L
0
0
M Altri debiti non correnti
0
1.193
1.137
N Indebitamento finanziario a MLT (K+L+M)
0
0
28.503
1.137
74.626
(87)
39.967
(29.612)
Obbligazioni
O Indebitamento finanziario netto IFRS (N + J)
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
227
28. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che non sono state
poste in essere operazioni significative non ricorrente da Antichi Pellettieri S.p.A. nel corso
dell’esercizio.
29. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che Antichi Pellettieri
S.p.A. non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla
Comunicazione stessa.
30. Eventi successivi
In apposito paragrafo della Relazione sulla gestione, allegata alla presente, cui si rinvia,
è stata fornita l’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
ALTRE INFORMAZIONI
Numero medio dei dipendenti ripartito per categoria
La società Antichi Pellettieri S.p.A. risulta avere complessivamente in carico una media di
n. 95 dipendenti, così ripartiti:
31/12/2009
31/12/2008 Operai 73
78 Quadri ed intermedi 19
22 3
3 95
103
Dirigenti Totale
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
228
Compensi corrisposti agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori Generali ed ai
dirigenti con responsabilità strategiche (art.78 Reg. Consob n.11971/99)
€/000
Burani Giovanni
Emolumenti
Carica ricoperta
Scadenza annuali per la Altri incentivi
nel 2009
Periodo di carica carica (*)
carica
(**)
Amministratore,
Presidente Cda 01/01 - 31/12/09
2011
200
Burani Andrea
Amministratore
01/01 - 31/12/09
2011
Burani Walter
Amministratore
01/01 - 31/12/09
Cognome e nome
Stella Giovanni
Amministratore
Delegato
Altri Compensi
(***)
Totale
187,2
387,2
50
36,2
86,2
2011
50
0
50,0
01/01 - 31/12/09
2011
300
216,7
516,7
Pilotto Roberto
Amministratore
01/01 - 31/12/09
2011
30
Braccialini Riccardo
Amministratore
01/01 - 31/12/09
2011
60
Franco Carlo Papa
Amministratore
01/01 -16/06/09
2011
12,5
12,5
Cesare Vecchio
Amministratore
17/06 - 31/12/09
2011
12,5
12,5
Gullo Giuseppe
Amministratore
01/01 - 31/12/09
2011
50
01/01 - 31/12/09
2011
24
24,0
5,4
5,4
Grazzini Giovanni
Sindaco,
Presidente del
Coll. Sindacale
30,0
298,7
125
358,7
175,0
Grazzini Elvira
Sindaco
01/01 - 24/05/09
Enrico Pietra
Sindaco
25/05 - 31/12/09
2011
10,6
10,6
Lia Pietro
Sindaco
01/01 - 31/12/08
2011
16
16,0
Dirigenti con responsabilità strategiche
176,3
60,0
(*)
anno in cui si tiene l’assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il
mandato.
(**)
non si segnalano altri incentivi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009.
(***)
include i compensi per le cariche ricoperte in società controllate e le retribuzioni da lavoro
dipendente per i dirigenti, non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.
Altri dati e notizie
-
Non sussistono debiti o crediti relativi ad operazioni che prevedono l’obbligo per
l’acquirente di retrocessione a termine;
-
Non esistono crediti o debiti aventi durata superiore a 5 anni;
-
Non sussistono patrimoni destinati a specifici affari;
-
Non sussistono debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali;
236,3
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
229
-
Stock option: si da atto che in data 2 marzo 2006 l’assemblea ordinaria degli
azionisti ha deliberato di autorizzare l’acquisto e la vendita di azioni proprie, anche
a fini di eventuale assegnazione di stock option a favore di amministratori e
dipendenti della società, delle sue controllate e della controllante. Tuttavia non vi
sono piani di stock options approvati alla data del bilancio, né al momento di
redigere le presenti note.
Segnalazione a norma dell’art. 10 Legge 72/1983
Ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 72 del 19.3.1983, Segnaliamo di seguito il valore di
costo e l’ammontare delle rivalutazioni iscritte relativamente a Fabbricati e Partecipazioni.
Fabbricati
Rivalutazione economica iscritta ai
sensi dell'art 2504 bis C.C. ed art.
2426 C.C. a seguito di fusione con
effetto 31.12.2004, ex Calzaturificio
Mario Cerutti srl:
Totale
importi in Euro
1.113.061
1.113.061
Partecipazioni
Rivalutazione economica iscritta ai
sensi degli artt. 2504 bis C.C. ed art.
2426 C.C.a seguito fusione con effetto
01.07.2004 ex Antichi Pellettieri Spa:
Baldinini srl
Enrico Mandelli Spa
745.722
20.935
Totale
766.657
Relativamente ai beni esistenti nel patrimonio sociale alla data di chiusura dell’esercizio,
non è stata effettuata, oltre a quelle già precedentemente esposte, altra rivalutazione per
conguaglio monetario od altra valutazione in deroga ai criteri stabiliti dall’articolo 2426 del
Codice Civile.
La presente nota integrativa, composta dai Prospetti contabili e dalle Note di
commento,dalle osservazioni circa l’andamento gestionale ed i fatti più significativi del
periodo, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale netta,
finanziaria nonché il risultato economico e corrisponde alle risultanze delle scritture
contabili della società.
Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 37 comma 1, del Regolamento Mercati
(Delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007), il Consiglio di Amministrazione di Antichi
Pellettieri S.p.A. dichiara che la stessa soddisfa i requisiti elencati per l’ammissione delle
azioni di società controllate sottoposte all’attività di direzione e coordinamento di un’altra
società alle negoziazioni in un mercato regolamentato italiano in quanto:
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
230
- ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del codice civile;
- ha un’autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori;
- non ha in essere con la controllante Mariella Burani Fashion Group S.p.A. (società che
esercita attività di direzione e coordinamento) un rapporto di tesoreria accentrata;
- il Consiglio di Amministrazione si compone di otto membri di cui due possiedono i
requisiti d’indipendenza stabiliti per i sindaci dall’articolo 148, comma 3 del D.Lgs. 24
febbraio 1998 n. 58 e dall’art. 3 del Codice di Autodisciplina.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giovanni Burani
Cavriago, 9 aprile 2010
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
231
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento
Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Dott. Giovanni Burani, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato e
Dott. Daniele Pasquali, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari della Antichi Pellettieri S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto
previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4 e del decreto legislativo 24 febbraio 1998. n.58:
•
•
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio nel
corso dell’esercizio 2009.
Si attesta, inoltre, che il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
b) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IFRS – International
Financial Reporting Standards – adottati dall’Unione Europea nonché ai
provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005, a quanto
consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese
incluse nel consolidamento;
c) La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del
risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla
descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.
Cavriago (Reggio Emilia), 9 aprile 2010
Il Presidente e Amministratore Delegato
Dott. Giovanni Burani
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari
Dott. Daniele Pasquali
Antichi Pellettieri
Bilancio al 31.12.2009 - pag.
232
Appendice
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti
Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione
e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi
resi da entità appartenenti alla sua rete.
Valori in Euro
corrispettivo di
soggetto che ha
competenza per il
erogato il servizio
2009
Revisione
contabile Antichi
Pellettieri S.p.A.
Totale
Mazars S.p.A.
19.500
19.500
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti
di “Antichi Pellettieri S.p.A.”
Signori Azionisti,
l’art. 153 del D.Lgs. 24.02.1998, n. 58 sancisce l’obbligo per il Collegio Sindacale di
riferire all’Assemblea sull’attività di vigilanza svolta e sulle omissioni e sui fatti
censurabili eventualmente rilevati, nonché la possibilità di fare proposte in ordine al
bilancio, alla sua approvazione e alle materie di propria competenza.
A tale disposizione il Collegio Sindacale adempie con la presente Relazione.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha assolto i doveri prescritti dall’art. 149 del
D.Lgs. 58/98 e, in ottemperanza alle indicazioni contenute nella comunicazione Consob
del 6 aprile 2001, Vi riferisce quanto segue:
- Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo. In
merito si rappresenta quanto segue:
Bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2008
Consob ha avviato in data 10 giugno 2009 una ispezione nei confronti della Società.
All’esito di tale ispezione, Consob, con delibera n° 17244 del 24 marzo 2010, ha
comunicato di avere accertato la non conformità del bilancio separato e del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2008 di Antichi Pellettieri S.p.A. alle norme che ne
disciplinano la redazione. In particolare Consob ha rilevato:
− la mancata svalutazione, sia nel bilancio separato che consolidato, dell’intero
importo del credito di Euro 7 milioni verso la società CMC;
− il mancato accantonamento, sia nel bilancio separato che consolidato, di un fondo
rischi a copertura dell’eventuale rischio di escussione da parte di JP Morgan della
garanzia concessa dalla Società per un’apertura di credito di JP Morgan alla
società CMC per Euro 2,56 milioni;
− la mancata svalutazione nel bilancio consolidato del marchio Biasia per Euro 21,5
milioni.
La Società ha reso pubblico il provvedimento Consob rielaborando altresì una
situazione economico-patrimoniale pro-forma, in modo da indicare gli effetti che una
contabilizzazione conforme a quanto richiesto dalla Consob avrebbe prodotto sulla
situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell’esercizio al 31
dicembre 2008, a livello individuale e consolidato; ciò in conformità all’art. 154-ter,
comma 7, D.Lgs. 58/98.
La Società, che aveva tenuto conto delle sopra indicate svalutazioni e contabilizzazioni
nella relazione semestrale al 30 giugno 2009, in quanto ritenute di competenza di tale
periodo, ha altresì deliberato di proporre ricorso avverso il provvedimento della
Consob al competente Tribunale Amministrativo Regionale. Di tali svalutazioni e
contabilizzazioni si è tenuto conto nel bilancio al 31 dicembre 2009.
Convocazione dell’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009
Il Collegio sindacale rileva che l’assemblea avente ad oggetto l’approvazione del
bilancio al 31 dicembre 2009 è stata convocata per i giorni 11 maggio 2010 in prima
convocazione e 12 maggio 2010 in seconda convocazione, oltrepassando il termine di
centoventi giorni previsto dall’art. 154 ter, comma 1, D.Lgs. 58/98 nel testo
transitoriamente in vigore fino al 31.10.2010; successivamente al 31.10.2010, il testo
recentemente modificato della predetta norma consente invece che le assemblee di
società quotate possano essere convocate anche entro il maggior termine di centottanta
giorni. Il Collegio Sindacale prende atto, come indicato nella relazione sulla gestione
dagli Amministratori, della circostanza che alcune rilevanti società controllate hanno
reso disponibili i propri progetti di bilancio soltanto in data 30 marzo 2010,
ostacolando il tempestivo completamento della documentazione di bilancio della
Società.
Piano di risanamento attestato
In data 19 febbraio 2010 è stato completato il processo di asseverazione - ai sensi
dell’articolo 67 comma 3 lettera (d) della legge fallimentare - del piano di risanamento
della Società e delle sue controllate.
Il Collegio Sindacale, facendo propria la raccomandazione n. 13 espressa da Assonime
nel documento “Linee-guida per il finanziamento alle imprese in crisi – edizione 2010”
intende verificare che l’andamento del piano sia costantemente monitorato dall’Organo
Amministrativo per verificare il puntuale raggiungimento dei risultati parziali
(milestones).
Allo stato attuale risultano effettuate, in esecuzione del piano, la modifica dei patti
parasociali con 3i SGR S.p.A. e l’esecuzione degli accordi ivi contenuti, concernenti il
passaggio del controllo di Mosaicon S.p.A. a 3i medesima, nonché la cessione del
100% di Immobiliare Le Cure Srl. Non consta la mancata attuazione di altre milestone
insite nel piano di risanamento attestato.
- Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.
- Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’adeguatezza della struttura organizzativa della
Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché
sull’affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione. A
tale proposito il Collegio Sindacale rileva quanto segue.
Adeguatezza del sistema amministrativo-contabile
Nel corso del 2009 l’apparato amministrativo e contabile della Società ha dovuto far
fronte alle numerose e impegnative richieste documentali da parte della Consob, ad
obblighi informativi straordinari nei confronti del pubblico imposti da Consob stessa,
nonché contribuire alla predisposizione del piano di risanamento attestato ex art. 67
L.F. Inoltre nel novembre 2009 sono intervenute le dimissioni del Dirigente Preposto
alla redazione dei documenti contabili societari, nonché Chief Financial Officer
(direttore finanziario) della Società. Ciò ha inevitabilmente determinato
una
condizione di forte pressione sulla struttura amministrativa.
Il ruolo di C.F.O è stato successivamente ricoperto, a partire dal mese di febbraio 2010,
dal Dr. Daniele Pasquali in forza di un accordo di parziale distacco dalla controllante
Mariella Burani Fashion Group S.p.A. Il Dr. Daniele Pasquali dal 1° aprile 2010 è stato
definitivamente assunto dalla Società con funzioni di C.F.O e poi nominato Dirigente
Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del D.Lgs.
58/98.
Nel corso dei primi mesi del 2010 sono venuti meno alcuni dei fattori di impegno
straordinario sopra citati; in particolare nel corso del mese di gennaio del corrente
anno si è conclusa l’ispezione Consob, nel mese di febbraio è stato sottoscritto
l’accordo ex art. 67 L.F., concludendosi così l’iter di elaborazione del piano medesimo.
Infine nel corso del mese di marzo del corrente anno si è verificata la condizione
sospensiva, contrattualmente prevista, che ha comportato la perdita del controllo sulla
società Mosaicon S.p.A. (già denominata A.P. BAGS S.p.A.) nonché sulle società da
questa ultima controllate, riducendosi il perimetro di controllo esercitato dalla Vs.
Società sulle sue partecipate. A fronte di tali circostanze il Collegio Sindacale auspica
che il nominando Consiglio di Amministrazione proceda a conferire al sistema di
controllo interno e alla struttura amministrativa della Società un assetto adeguato che
tenga conto delle mutate esigenze e del mutato contesto operativo.
- Il Collegio sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole del
governo societario previste dal Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana, cui
la Società dichiara di aderire. In merito il Collegio Sindacale auspica una revisione
delle procedure relative alla deliberazione di operazioni nelle quali un amministratore
sia portatore di un interesse, per conto proprio o di terzi, e di quelle poste in essere con
parti correlate. In particolare il Collegio Sindacale, nell’ambito di un auspicabile
revisione dell’attuale procedura interna sulle operazioni poste in essere con parti
correlate, suggerisce l’adozione di regole che incentivino la partecipazione alla
discussione e al voto di tutti gli Amministratori, in luogo dell’astensione o
allontanamento dalla riunione di taluni di essi, al fine di responsabilizzare proprio
coloro che, pur non partecipando alla decisione, meglio potrebbero conoscere
l’operazione in corso di deliberazione.
La società nel corso del 2009 si è dotata di un modello organizzativo ai sensi del
D.Lgs 231/2001 ed è stato conseguentemente nominato un Organismo di Vigilanza e
Controllo interno. Il modello, anche per quanto già detto al punto precedente, sarà
oggetto di aggiornamento nel corso del 2010.
La Società intende istituire una funzione di internal auditing nel corso del 2010.
- Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla
Società alle società controllate ai sensi dell’art. 114, comma 2, D.Lgs. 58/98. Le
disposizioni appaiono adeguate al fine di adempiere gli obblighi di comunicazione
previsti dalla Legge.
- Nel corso del 2009 si sono tenute 26 riunioni del Consiglio di Amministrazione e 5
riunioni del Comitato di Controllo Interno, a cui il Collegio Sindacale ha partecipato. Il
Collegio Sindacale si è altresì riunito 8 volte.
- Nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei periodici incontri con
gli Amministratori il Collegio Sindacale è stato informato sull’attività svolta e sulle
operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla
Società e dalle società controllate.
- Il Collegio Sindacale e la società di revisione legale si sono scambiati tempestivamente
i dati e le informazioni per l’espletamento dei rispettivi compiti, ai sensi dell’art. 150,
comma 3, D.Lgs. 58/98. Non sono emersi aspetti rilevanti in relazione alle
problematiche di competenza del Collegio Sindacale.
- Il Collegio Sindacale ha verificato le assunzioni di base, la metodologia di stima e i
parametri utilizzati negli impairment tests, in considerazione della incidenza che i tests
medesimi hanno sul bilancio. All’esito della verifica il Collegio Sindacale ritiene che
gli impairment tests siano stati svolti con modalità congrue ed adeguate.
- Il Collegio Sindacale non ha riscontrato l’esistenza di operazioni atipiche o inusuali
stipulate con terzi, società infragruppo o con parti correlate nel corso dell’esercizio
2009. Quanto al credito originariamente pari ad Euro 27.348 migliaia concesso nel
precedente esercizio 2008 da Antichi Pellettieri alla controllante Mariella Burani
Fashion Group S.p.A. in liquidazione, si prende atto che esso è per una parte
preminente irrecuperabile, considerato che la controllante giace in stato di insolvenza
ed è stata ammessa in data 17 marzo 2010 a procedura di amministrazione straordinaria
ai sensi del D.lgs. 270/1999. Il bilancio recepisce la svalutazione del credito per la
parte ritenuta inesigibile, che ammonta a Euro 26.565 migliaia.
- Tutte le operazioni infragruppo e con parti correlate rientrano nella normale attività di
gestione del Gruppo e sono state concluse a condizioni di mercato.
- Le informazioni fornite dagli Amministratori nelle relazioni e nelle note ai bilanci, con
riferimento alle operazioni infragruppo e con parti correlate, sono ritenute adeguate.
- La società di revisione Mazars & Guerard S.p.A. ha rilasciato in data 23 aprile 2010 le
relazioni ai sensi dell’art. 156 del Dlgs 58/1998, in cui si attesta che il bilancio
d’esercizio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 rappresentano in modo veritiero
e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di
cassa di Antichi Pellettieri S.p.A. e del Gruppo.
- Nel corso del 2009 la Società ha usufruito di diversi servizi professionali erogati dalla
società di revisione Mazars & Guerard a fronte dei seguenti incarichi alla stessa
conferiti:
- incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato, nonché delle
verifiche periodiche della contabilità (controllo contabile);
- incarico di revisione limitata della relazione semestrale;
Il dettaglio dei compensi complessivi di competenza 2009 della società di revisione è
riportato nell’apposita sezione delle note al bilancio redatta in conformità all’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob.
Non sono stati conferiti incarichi a entità legate in alcun modo da rapporti con la
società di revisione incaricata.
- Nel corso dell’esercizio è pervenuta una denuncia di fatti censurabili da parte di un
azionista minore, a seguito della quale il Collegio Sindacale ha effettuato gli opportuni
accertamenti, non riscontrando fatti censurabili in relazione ai rilievi mossi.
- Nel corso del 2009 il Collegio Sindacale ha espresso i pareri di Legge.
Il Collegio Sindacale propone pertanto all’Assemblea di approvare il bilancio d’esercizio
al 31 dicembre 2009 ed esprime parere favorevole in merito alla proposta di destinazione
del risultato di esercizio formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Ai sensi dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob, si allega quale
parte integrante l’elenco degli incarichi che ciascuno dei componenti effettivi del Collegio
Sindacale riveste nelle società di cui al Libro V, Titolo V, Capi V, VI, VII del codice
civile alla data di emissione della presente relazione.
Cavriago, 24 aprile 2010
IL COLLEGIO SINDACALE
Giovanni Grazzini
Pietro Lia
Enrico Pietra
Allegato alla Relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 153 D.Lgs. 58/1998
Elenco degli incarichi rivestiti presso le società di cui al Libro V, Titolo V, Capi V,
VI, VII del codice civile alla data di emissione della Relazione predisposta ai sensi
dell’art. 153, c. 1, TUF.
GIOVANNI GRAZZINI – PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
N^
Denominazione società
1
2
3
4
5
Dott.Carlo Agnese S.p.A.
Adria Srl
Bioera S.p.A.
Intermarine S.p.A.
Syn-Tech S.p.A.
Autocamionale della Cisa
S.p.A.
Solar Express S.r.l.
Agroqualità S.p.A.
Rina S.p.A.
A.CO.IN. S.p.A.
Cantieri Navali di La Spezia
S.r.l.
Facco Corporation S.p.A.
Enermar Trasporti S.r.l.
Antichi Pellettieri S.p.A.
BiBi srl
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
BILANCIO 2010
BILANCIO 2010
BILANCIO 2009
BILANCIO 2010
BILANCIO 2010
Tipologia
incarico
B
B
A
A
A
BILANCIO 2010
BILANCIO 2010
BILANCIO 2009
BILANCIO 2010
BILANCIO 2011
C
C
B
A
B
BILANCIO 2010
BILANCIO 2011
BILANCIO 2011
BILANCIO 2011
BILANCIO 2011
B
A
A
A
B
Scadenza dell'incarico
N. incarichi in emittenti:
N.incarichi complessivamente ricoperti
A) membro organo controllo
B) sindaco incaricato di controllo contabile
C) membro organo amministrativo
2
15
PIETRO LIA – SINDACO EFFETTIVO
N^
Bilancio al 31/12/2011
Bilancio al 31/12/2010
Bilancio al 31/12/2010
Tipologia
incarico
A
A
A
Bilancio al 31/12/2009
Bilancio al 31/12/2009
A
A
Denominazione società
1 Antichi Pellettieri S.p.A.
2 Bioera S.p.A
3 Greenvision ambiente S.p.A.
Mariella Burani Fashion Group
4 S.p.A.
5 Vintage Brands Srl
Scadenza dell'incarico
N. incarichi in emittenti:
N.incarichi complessivamente ricoperti
A) membro organo controllo
B) sindaco incaricato di controllo contabile
C) membro organo amministrativo
4
5
ENRICO PIETRA – SINDACO EFFETTIVO
PIETRA ENRICO
SINDACO EFFETTIVO
N^
Denominazione società
1 Antichi Pellettieri S.p.A.
2 KARIBA S.p.A.
3 LOGYKA S.r.l.
Scadenza dell'incarico
BILANCIO 2011
BILANCIO 2010
BILANCIO 2010
N. incarichi in emittenti:
N.incarichi complessivamente ricoperti
Tipologia
incarico
A
A
B
2
3
A) membro organo controllo
B) sindaco incaricato di controllo contabile
C) membro organo amministrativo