Febbraio 2012 - Tam Tam
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Febbraio 2012 - Tam Tam
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI VIGEVANO N° 5 DEL 20.09.1988 Arte e Stile Da 274 mesi é la tua voce mobili Arte e Stile di COTTA -TERZOLO & C. ALTA MODA PER L''ARREDAMENTO Via Matteotti 6 Tel.038485255 Il giornale per tutta la famiglia LOMELLO LOMELLO 24° ANNO FEBBRAIO 2012 - N° 2 - MENSILE INDIPENDENTE D’INFORMAZIONE E OPINIONE La rigenerazione del nostro Paese Quando la curiosità diventa cultura di Remo Danovi Quando mi reco a Londra, per incontrare mio figlio che è ricercatore medico, in ogni mia visita immancabilmente cammino fino al British Museum, e qui passo alcune ore sempre partendo dalla sala n. 1, quella che si chiama Enlightenment (illuminismo), ma io chiamo anche “Wunder Kammer”! E’ una sala delle meraviglie, infatti, perché raccoglie praticamente un embrione di tutte le collezioni possibili, i fossili, i minerali, le conchiglie, le monete, gli strumenti, le sculture antiche, i libri, le armi, gli insetti, gli animali, gli uccelli: vi è perfino una copia della stele di Rosetta che i visitatori possono toccare (quella vera è in un altro settore, ed è racchiusa in una vetrina di cristallo). L’interesse di questa sala è dato dal fatto che essa costituisce il primo nucleo del Museo, che si è realizzato nel 1753, quando alcuni illuminati raccoglitori di oggetti antichi pensarono di riunire le rarità del mondo in un unico spazio, diviso tra Naturali e Artificiali. Per molti decenni le raccolte sono continuate, ma ai raccoglitori sono subentrati gli storici e gli archeologi, che hanno iniziato a interpretare gli oggetti attraverso le loro conoscenze e i loro studi. In questo modo, la curiosità è diventata cultura, poiché ha permesso di decifrare il passato e di raccontare la storia dei popoli che ci hanno preceduto e hanno consolidato la civiltà. Vi è un secondo elemento affascinante nel Museo. Tra i visitatori delle tante sale sono sempre presenti classi in- tere di ragazzi. Hanno preferibilmente giacche colorate che contrassegnano il College da cui provengono e blocchi di fogli sui quali appuntano le forme degli oggetti e i loro pensieri. Se contate venti alunni per ogni classe, potete anche contare visi e volti che hanno almeno dieci colori di razze diverse. Tutti insieme. Anche questa è cultura. Raccogliere e accogliere, dunque. Se applichiamo queste riflessioni all’Italia, possiamo dire che molto è cambiato in questi ultimi mesi e il Paese comincia a credere nella possibilità di risollevarsi, pur nella gravità della crisi economica in cui è precipitato. Sta cambiando infatti il modo di vedere il futuro, non più prigioniero delle scelte degli inte- ressi privati, ma partecipe dei risultati che vengono dallo sforzo di tutti. Sta cambiando anche il valore dell’etica, della correttezza e della solidarietà verso gli altri. Ed è proprio questo di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo finalmente comprendere che il bene pubblico richiede comprensione e non sopraffazioni e che l’evasione dagli obblighi è una grave alterazione dell’equilibrio e della giustizia. Dobbiamo anche trasformare la disattenzione dei molti nell’impegno di tutti per dare inizio alla rigenerazione necessaria. Mi sembra il termine giusto, poiché generare contrassegna un inizio e rigenerare contiene una ripresa. In questo sforzo, tutto deve riportarci all’idea che la storia è stata fatta dalle persone che sono vissute prima di noi, e hanno contribuito a crearla, e le curiosità del mondo sono le lenti attraverso le quali colleghiamo il passato al futuro e decifriamo le nostre identità. Non vi sono dunque confini o limiti entro cui chiudere le nostre conoscenze e non vi sono ragioni per arroccarci in privilegi che non abbiamo o in culture che non possediamo. Dobbiamo al contrario crescere con tutte le potenzialità possibili. Insomma, basta leggere i segni intorno a noi, e riconoscere che il cammino è in corso, i valori sono comuni, i risultati ci aspettano, e tutti insieme dobbiamo contribuire a realizzarli. E’ questo il modo certo per contribuire al miglioramento di tutti. La sentenza del T.A.R. ha ridotto lo “spread” fra Demartini e Donato Da + 16 a + 6 Il ricorso di Maurizio Donato, candidato sindaco della lista “Donato con Mede” nelle amministrative dello scorso maggio, è stato ingenuamente bollato come una “bufala”. Ma il T.A.R della Lombardia non è stato dello stesso parere in quanto, dopo una disamina delle schede sospette segnalate, ne ha rese valide ben dieci. Certamente non sufficienti per il temuto ribaltone ma dal chia- ro ed inequivocabile contenuto politico. Pertanto l’azione legale di Donato era più che fondata e legittima. Ora, questa coda di una campagna elettorale dai contenuti arroganti e presuntuosi (come mai si era vista a Mede) e che avrebbe dovuto portare a numeri clamorosi, si era già arenata con i risultati del maggio scorso sino ad essere ulteriormente ridimesionata con la sentenza del T.A.R. Questa vicenda dovrebbe servire a misurare gli slogan fini a sè stessi, le parole in libertà, insieme ad atteggiamenti poco consoni da parte di coloro che sono chiamati ad amministrare una città, compresi “tutti” gli abitanti che ne fanno parte e che meritano rispetto anche se la croce l’ hanno posta su una casella diversa. Ora è auspicabile che l’umiltà torni ad impossessarsi dell’azione ammi- nistrativa la quale, dati i tempi, non abbisogna di un generale pronto a sparare sul nemico ma di persone coscienti del proprio delicato ruolo al servizio di tutta una comunità. Le critiche costrutive dovrebbero essere vagliate e non respinte a priori come offesa alla “sacra persona”: nessuno nasce maestro e nessuno deve porsi al di sopra di tutti come infallibile o novello super man. Va ricorda- to che, specialmente in politica, è facile cadere dalle stelle alle stalle. Dicono che l’umiltà sia la virtù dei forti ed i nostri antenati latini, che erano dei saggi dicevano: “Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur” (Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto). E possiamo aggiungere “...e a sproposito” Mauro Ottonelli " 4 !" "" " " " " ! !(# &-*( 4 &%& 1 &) 4 #2 *#() %-$#),-.-)1(-'()(,(/ " " " ,+.0)&+3# /&$+($# 4 -&1&+/(1( '-#/0(/( ELETTRODOMESTICI-LISTE NOZZE 2 FEBBRAIO 2012 Incontro con il senatore Roberto Mura Edito da: EdiLom s.a.s. Edizioni Editoriali Lomelline di Ottonelli Mauro & C. Via Cesare Arrigo 25- Mede Telefono: 0384805807 cell. 335 6874018 Roberto Mura: nato il 5 giugno 1955 a Pavia residente a San Genesio ed Uniti professione: imprenditore è stato sindaco di San Genesio Eletto al Senato 13 aprile 2008 Membro del gruppo Lega Nord Padania Membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari Membro della 2a commissione permanente Giustizia Membro del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa Membro della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei serviri radiotelevisivi Membro sostituto della Parlamentari membri della Commissione per la vigilanza sulla cassa depositi e prestiti. E’ stato Segretario Provinciale della Lega Nord (PV) dal 2006 al 2010 Il senatore Roberto Mura è venuto ad incontrarci in redazione dove gentilmente ci ha concesso l’intervista che di seguito pubblichiamo. Partiamo, senatore, dalla Lomellina che ha quasi sempre sofferto di una sorta di emarginazione nelle grandi scelte di sviluppo del territorio. Ritiene che, nonostante il periodo poco felice, questa zona possa avere qualche buona prospettiva? “Io porterei il discorso a tutta la provincia di Pavia che ha sofferto degli ultimi decenni ad essere relegata come la cenerentola della Lombardia, insieme a tutte le provincie, diciamo, della Bassa. La Lomellina ha avuto indiscutibilmente i suoi problemi dal punto di vita del riconoscimento di certe specificità da parte anche dei suoi politici. Abbiamo problemi in Lomellina, abbiamo problemi anche in Oltrepo, non vedo francamente, al di la di qualche esponente politico di particolare rilievo per questa provincia negli ultimi trent’anni, che può avere avuto un occhio di riguardo per l’Oltrrepo su qualche aspetto. Non vedo questo brillante sviluppo rispetto ad altre zone della provincia di Pavia. Vediamo una provincia che si è impoverita, deindustrializzata; quello che ho visto per esempio visitando recentemente la mostra di Chiolini al Castello Visconteo, il ruolo che aveva Pavia agli inizi del secolo che era la tredicesima provincia più industrializzata d’Italia a che cosa è arrivata invece adesso. Le responsabilità sono indubbiamente della politica locale, sono anche di quella che è una politica industriale degli imprenditori pavesi che si sono sicuramente fatti allettare di più da possibilità di altre redditività. Faccio un esempio, uno per tutti: a Pavia molti industriali anziché investire nella propria azienda hanno preferito comprare monolocali da affittare agli studenti perché rendeva di più. Mensile indipendente d’informazione e opinione autorizzazione Tribunale di Vigevano n. 5 del 20/09/1988 Direttore responsabile: Mauro Ottonelli Segretaria di redazione: Olimpia Roncaroli Recapito Angelo Bellone Trasporto Pierangelo Boccalari Fotografi Alex Morandi - Alessandra Pisani Leonetto Strambi - Gigi Strocco Questo ha impoverito il tessuto industriale pavese ed ha portato ad una realtà come la nostra. Ho qualche ricordo dei fiumi di operai che entravano la mattina alla Necchi, alla Snia Viscosa, abbiamo esempi di industrie che non esistono più ed abbiamo pertanto un impoverimento perché gli investimenti si sono spostati verso altre situazioni, più di tipo economico finanziario che realmente produttivo e quando una realtà sociale perde quello che è la sua manifattura perde sicuramente molto. La Lomellina, nello specifico è terra di agricoltura. Subisce quelle che sono le politiche agricole portate avanti da questo Paese per colpa o non per colpa di normative europee alle quali ci si è dovuti adeguare. Posso sintetizzare uno dei mali in partenza: nel momento in cui si incentiva un agricoltore perché non produca rispetto al fatto che produca, questo diventa un aspetto assolutamente demenziale perché impoverisce un territorio”. A proposito di impoverire un territorio, lei personalmente come si pone nei confronti delle discariche di amianto, della lavorazione dei fanghi industriali, ecc.? Io sono sempre stato assolutamente e nettamente contrario ad utilizzare il territorio come contenitore per i rifiuti perché soprattutto in una realtà come quella Lomellina, che avendo una vocazione agricola, deve essere il più possibile sana dal punto di vista aria, acqua e suolo: sono i tre elementi fondamentali. Dal momento in cui si fanno dei buchi per metter dentro qualche cosa, anche se la tecnologia ha permesso di limitare al massimo quelli che sono gli impatti dal punto vista ambientale, è una contraddizione in termini avere un buco con della schifezza dentro e, a cento metri, quella che è la coltivazione di prodotti di Hanno collaborato a questo numero: Giuliano Bertaia Don Mauro Bertoglio Monica Capisani Giampiero Ceriana Don Francesco Cervio Mario Cigallino - Luigi Delbò Domenico Della Monica Mauro Depaoli - Matthew Drago Massimo Fanchiotti Peppino Fizzotti-Roberta Gemelli Gian B. Leva - Ivano Meneghello Luigi Pagetti Cesare Panza Mara Perego Angelo Piemontese Ernesto Pollini-Donatella Prina Simone Restelli Rodrigue Serafini- Sarah Vecchio M.Chiara Villa Alessandro Zanardi Davide Zardo LA COLLABORAZIONE Eʼ A TITOLO GRATUITO Responsabili diffusione: Franco Valisi - Anna Maria Gatti Stampa : Edizioni Tipografia Commerciale s.r.l. - C.so Roma, 200 - Cilavegna - Indirizzo e-mail : [email protected] tiratura FEBBRAIO 2012: 9958 Periodico associato allʼUSPI (continua a pagina 3) Ristorante Corte Visconti E’ gradita la prenotazione Torre Beretti e Castellaro (PV) - Via Suardi, 4 - Tel. 0384 805 578 - www.cortevisconticastellaro.it FEBBRAIO 2012 (continua da pagina 2) pregio. Un aspetto importante: è vero che un mondo come quello attuale determina la necessità che certi impianti ci siano, mi andrebbe anche bene ma l’ essenziale è che nel nostro territorio non arrivino le schifezze di tutto il mondo. Comunque accettare impianti che creano soltanto danni senza portare nessun beneficio vedono la mia assoluta contrarietà. La Lomellina, in particolare, ha già dato. Passiamo a domande di più largo respiro. La Lega sta attraversando un periodo travagliato sia al suo interno che nei confronti di un elettorato divenuto molto critico. Nel futuro della Lega c’è più Bossi o più Maroni? “Bossi e Maroni. Bossi fin quando la salute lo reggerà e nonostante quello che ha avuto, la sua presenza è fondamentale perché Bossi è la Lega. Nel momento stesso in cui deciderà di ritirarsi e di cedere quello che è lo scettro del comando a qualcun altro, penso che tutto il movimento insieme a Bossi sapranno scegliere la forma migliore; potrebbe essere Maroni, potrebbe essere, come afferma qualcuno, un triumvirato Maroni, Calderoli e un veneto…vedremo. Lei parla di Lega in crisi. Non dimentichiamo che la Lega è nata venticinque anni fa, ha vissuto alti e bassi, ha vissuto i momenti dei 180 parlamentari con un consenso stratosferico, ha vissuto i momenti dell’opposizione al 3,9 per cento. E’ normale e fisiologico che un partito come il nostro, un partito fortemente radicato nelle realtà territoriale dove opera, possa vivere dei momenti diversi. L’attuale dialettica e dibattiti interni è comunque indice di partito democratico”. Non pensa senatore che certi comportamenti, definiamoli “folkloristici” e politicamente poco corretti come quelli registrati recentemente alla Camera dei deputati e al Senato, siano fuori tempo, facciano parte di una Lega prima maniera ma che oggi vadano a danneggiarne l’immagine di un partito che sembrava affrancato da vecchi esibizionismi? “Faccio un esempio. Durante quasi quattro anni di legislatura sono intervenuto una cosa come trecentocinquanta volte in aula, insieme ad altri colleghi abbiamo portato avanti sicuramente delle azioni politiche e amministrative molto importanti: l’eco dei media pone in rilievo non tanto il lavoro che viene svolto tutti i giorni ma gli episodi che destano in qualche modo l’attenzione. Stesso caso lo riporto a quello che è la stretta attualità. Parliamo di quando ci siamo trovati a votare per il governo Monti; abbiamo fatto delle richieste al governo, attraverso tutti i canali previsti dal regolamento, dall’altra parte sono stati assolutamente sordi rispetto alle nostre istanze. Si possono fare tutti gli interventi più belli del mondo, più incisivi, ma poi si ha difficoltà ad uscire. Quand’è che si esce? Quando ci sono le azioni eclatanti, quando alla mancanza di rispo- ste del governo, abbiamo risposto in aula con i fischietti, con gli striscioni e con i cartelli. Abbiamo visto che in seguito della protesta della Lega, rispetto a quello che io definisco un colpo di Stato, c’è stata la prima pagina sul Financial Times. Quindi a volte l’azione forte serve a raccogliere quella che è l’attenzione anche dei media per far sapere alla gente quello che realmente sta accadendo”. Ma questo non è solo fumo? Si, questo è il fumo, ma il fumo senza l’arrosto non basta; il fumo solo sarebbe fine a sé stesso ci vuole anche l’azione politica che la Lega attua sistematicamente sul territorio portando nelle sedi opportune le istanze della gente”. Non vi siete troppo omologati a Berlusconi? “Qui occorre ben precisare. Quando si agisce in una coalizione occorre mediare nelle scelte e nelle proposte. Pertanto a volte si cede su un punto a volte, invece, si portano a casa risultati importanti. Non è da oggi che la politica è mediazione. Un altro aspetto riguarda la richiesta avanzata, anche dalla nostra base, di staccare la spina al governo Berlusconi. Si immagina, vista la situazione attuale, come tutte le colpe sarebbero state imputate a noi per aver causato la caduta del governo in un momento così delicato: ci avrebbero accusati di tutto e di più. Guardando all’attualità non le sembra una contraddizione che per superare la crisi, causata dal mondo bancario e finanziario, siano chiamati personaggi legati LL’occasione d’ORO s.r.l. L.G.D. COMPRO ORO-ARGENTO-GIOIELLI-DIAMANTI OROLOGI - MONETE - MEDAGLIE PAGO SUBITO IN CONTANTI Mortara . Viale Parini, 6 - Tel. 3333182952 Robbio - Viale Gramsci, 1 - Tel. 3333606424 Vigevano - C.so Torino, 27 - Tel. 0381325720 Tortona - Piazza delle Erbe, 24 - Tel. 3387920632 3 proprio a quel mondo?” Ormai è chiaro che alle prossime amministrative vi presenterete da soli. Non c’è pericolo che gli attuali equilibri, alcuni dei quali precari, saltino? “Non credo perchè noi rispetteremo le attuali allenze scaturite da una volontà popolare e le porteremo a scadenza naturale. Quello che succederà dopo vedremo. Un ultima domanda. La camera dei deputati è stata chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di arresto di Cosentino. Lei come senatore non ha potuto votare. Se le fosse stata offerta questa possibilità come si sarebbe espresso? “Avrei votato si all’arresto per il semplice fatto che ritengo non si possa mettere in crisi di legittimità una Istituzione a causa di personaggi come Cosentino”. Servizio di Mauro Ottonelli 11 MARZO ECOMUSEO DEL PAESAGGIO LOMELLINO 2012 PROVINCIA DI PAVIA 35 a OSTRA DELL’ARTIGIANATO COMMERCIO ED AGRICOLTURA ORARIO DI APERTURA DOMENICA 11 ORE 9,45 - 18,00 INGRESSO LIBERO NOVARA VIGEVANO VERCELLI MILANO MORTARA Castello dʼAgogna CASALE MONF. A26 CASALE NORD Candia Lom. GARLASCO Zeme Cozzo Valle Lom. Sartirana Lom. BREME PAVIA S.Giorgio Lom. PAVIA LOMELLO MEDE Torre Beretti Pieve del Cairo VALENZA GENOVA ALESSANDRIA TORTONA VOGHERA A7 CASEI GEROLA A21 VOGHERA A7 TORTONA LA MOSTRA DEI 100 ESPOSITORI ore 9,45: RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME ore 14,30: SFILATA CARRI ALLEGORICI ore 15,30: ESIBIZIONE GRUPPO MONDINE DI ROBBIO ore 8,00: 9ª Cicloturistica del Pedale Bremese Ristorazione: presso lo stand fieristico della mostra oppure nei ristoranti locali. La manifestazione avrà luogo al coperto e si svolgerà anche in caso di maltempo ASSICURAZIONI di Lerma Gianni e Denis s.a.s Tutti i prodotti assicurativi - Vita - FinanziariFidejussioni - Cauzioni e Consulenza C .A.R. - E.A.R. decennale postuma MEDE - Via Matteotti, 16 - Trel. 0384 - 820202 Per informazioni rivolgersi ad arch. Vittorio Parea, Corso Italia 74 o Via Grossi 2 - Tel. 0384 822149 Vendesi a Mede grande villa centrale, molto bella, sedime mq.1000, 4 posti auto, 2 porticati, balconi, terrazzo, prezzo contenuto. 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FEBBRAIO 2012 4 L’angolo della vita cristiana Ottavo Comandamento: non pronunziare falsa testimonianza Il senso letterale originario di questo comandamento riguarda una situazione ben precisa: la testimonianza in tribunale. In Israele, date le limitate possibilità che la giustizia aveva a sua disposizione, le corrette informazioni dei testimoni avevano un’importanza particolarmente grande. A volte la falsa testimonianza di due testimoni davanti al giudice poteva provocare addirittura la condanna a morte di una persona. La Bibbia ricorda numerosi esempi al riguardo come quello di Susanna condannata a morte sulla parola di due falsi testimoni e salvata per intervento di Dio e di Daniele (Dn 13,1-64). Nello stesso processo di Gesù i falsi testimoni svolgono un ruolo decisivo (Mc 14,55ss). Dati i pericoli che una falsa testimonianza può comportare per il prossimo, ogni israelita viene invitato a guardarsi da essa o da una testimonianza velenosa, dettata dall’odio: Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo e non ingannare con le labbra. Non dire: Come ha fatto a me così io farò a lui... (Pr 24,28s). Israele non riuscì propriamente mai ad avere un potere giudiziario indipendente dal governo e dall’amministrazione. Ciò fece sì che gli interessi dei potenti, sia politicamente, sia socialmente, influenzassero assai l’amministrazione della giustizia. I profeti usano parole particolarmente dure contro i giudici ingiusti. Isaia accusa i potenti in Israele: I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricevono mance, non rendono giustizia all’orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge (1,23). Lo stesso profeta esclama: Guai a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l’innocente (5,23s). Parole simili usa Amos nei confronti di quei giudici che si arricchiscono con false sentenze: Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense e respingono i poveri nel tribunale (Am 5,12; cf. 5,7-15). Il Deuteronomio esorta i giudici: Non temete alcun uomo, perché il giudizio appartiene a Dio(Dt 1,17). Richiamandosi al Dio con noi i giudici devono salvaguardare la loro indipendenza anche verso i potenti. Leggiamo nella lettera di Paolo agli Efesini: Perciò bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri (4,25). La verità consiste in primo luogo in un comportamento che favorisce la convivenza umana. La reciproca appartenenza umana non va distrutta dalla menzogna, che semina diffidenza e rende impossibile la convivenza dei membri del corpo di Cristo. Pertanto, se vogliamo tenere conto nel modo giusto del senso fondamentale di questo comandamento, dobbiamo anzitutto sottolineare l’importanza della verità per la libertà dell’uomo. Gesù ce lo dice in termini estremamente chiari: La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Verità, veracità e quindi reciproca fiducia sono elementi vitali indispensabili per la libera espansione dell’uomo. Dove invece la diffidenza mina le relazioni, lì l’umanità degli uomini intristisce. Prendere seriamente l’ottavo comandamento significa per i credenti: impegnarsi per un ordinamento e un’amministrazione corretta della giustizia, un ordinamento e un’amministrazione che pongano la ricerca della verità al di sopra di ogni altro interesse e cerchino di impedire e di escludere ogni manipolazione del diritto. Un vivo interesse per queste cose rientra nella corresponsabilità politica dei credenti, specialmente quando oggi pensiamo agli abituali processi farsa e ai processi spettacolari dei regimi totalitari di ogni colore. La sfera dell’ottavo comandamento non abbraccia solo la semplice bugia e neppure solo la sala del tribunale, ma ingloba tutte le situazioni in cui, sulla base di affermazioni altrui, si prende di mira un individuo. Tali situazioni si verificano anche nel campo dell’informazione e dell’elaborazione e conservazione dei dati. Nella sua odierna attualizzazione il comandamento riguarda anche il modo in cui si rilasciano certificati, nonché l’intenzione con cui i giornalisti mettono in pubblico la vita privata degli altri. Ogni giorno, attraverso la stampa, la radio e la televisione, la scena pubblica della nostra vita diventa un tribunale. Non di rado il giornalista vi svolge il ruolo di pubblico ministero, accusa, adduce testimoni e richiede la pena. Una volta si diceva: È cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente (Eb 10,31). Oggi molti siamo quotidianamente co- stretti a sperimentare quanto sia spaventoso cadere nelle mani degli uomini. Non è fuori posto dunque mettere l’ottavo comandamento anche in relazione al rispetto che gli strumenti di comunicazione sociale devono avere della sfera privata e personale degli individui. Il richiamo alla verità non autorizza a danneggiare in qualunque modo la vita, l’onore, la professione e la libertà di un uomo, fintanto che il bene comune non lo richiede. Non tutto ciò che è vero va manifestato, fintanto che esso non pregiudica la libertà altrui. Quel che diciamo deve essere vero, ma non abbiamo l’obbligo di dire tutto quello che è vero. Alcuni fanatici della verità vanno fieri di sé perché dicono in faccia a tutti quel che pensano di male sul loro conto. Certo, a volte è necessario parlare con coraggio. La Bibbia ricorda numerosi esempi in questo senso: la coraggiosa filippica pronunciata da Natan davanti a Davide (2Sam 12,115) o la critica rivolta dal Battista al re Erode (Mt 14,4). Questo però non va scambiato con quegli episodi che servono solo a poter dire poi con orgoglio a sé e agli altri: Gliele ho cantate chiare! Il punto decisivo è un altro e cioè se con la mia critica intendo veramente aiutare il prossimo. Un uso della verità che ha nell’amore il criterio supre- Don Mauro Bertoglio mo, richiede molto tatto. Bisogna fare in modo che la verità, anche quando fa male, in ultima analisi edifichi e non distrugga, che infonda coraggio e non deprima. Tutto questo ha un’elevata rilevanza pedagogico-morale. L’ottavo comandamento - visto nel contesto di tutta la Bibbia - tiene conto in partenza della malignità del cuore umano, per esempio nella sua tendenza a dire piuttosto male che bene del prossimo. Uno dei compiti dell’autoeducazione etica sta nell’abituarsi a saper parlare bene dei propri nemici. Infatti se non so dire nulla di buono su di essi, posso star sicuro che non ho guardato bene. Proprio sotto questo aspetto può essere utile richiamare l’avvertimento di Gesù: Non giudicate per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate, sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati (Mt 7,2s). La prospettiva escatologica è evidente: Come tu fai agli altri Dio farà a te. Viceversa dobbiamo dire: Come Dio fa a me, così io faccio a te. Dio mi ha perdonato, è stato magnanimo con me, perciò sarò anch’io magnanimo nel perdonare gli altri. Perdonatevi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo (Ef 4,32). Ovviamente non possiamo dire tutto questo finché non abbiamo smesso di danneggiare gli altri. di Ballarin Claudio & Pîerangela snc Via Velezzo, 4 - SEMIANA - Tel 0384804612 TENDAGGI-RILOGHE POSA IN OPERA MATERASSI RIVESTIMENTI SALOTTI ARREDAMENTI GIOCATTOLI TENDE DA SOLE VIA MAZZINI, 5 MEDE - TEL. 0384 820937 - Lavorazione marmi, graniti e pietre - Lavorati ed arredamenti in marmo per la casa - arte funeraria - architettura sacra - marmi per pavimenti, piani cucina ed arredobagno - vendita caminetti con rivestimenti su misura FEBBRAIO 2012 5 Avvenimenti, fatti e personaggi a cura di Ernesto Pollini Scende la neve … ma non solo ! Ci eravamo illusi, fortemente illusi, che l’inverno 2012 fosse dolce, gradevole: un’illusione durata sino a poco dopo il venti di gennaio, quando improvvisamente il generale inverno, il freddo, freddissimo generale inverno, è arrivato sulle nostre teste e sulle nostre case. Sì proprio così, perché si è verificata una nevicata importante, ma soprattutto si sono create le condizioni per assaporare ( si fa per dire ) giornate freddissime, che hanno sfiorato i venti gradi. Cose impensabili per le nostre abitudini climatiche, che trovano riscontro in pochissimi annali della meteorologia padana . Ma non si è trattato di un fatto locale, praticamente tutta l’Italia è stata investita dal manto bianco, che ha provocato danni gravi, grossi problemi, ed ahimè anche diverse vittime a vario titolo collegate al freddo. Freddo, vento e neve… tanta neve ! E qui lo “stellone italiano” ha iniziato a polemizzare, cittadini contro le istituzioni, istituzioni contro altre istituzioni, istituzioni contro i bollettini meteorologici, partiti contro uno o a favore dell’altro e l’altro ancora contro quello, que- sto e quell’altro. L’Italia s’è desta ! Non ci smentiamo. Invece di considerare che gli eventi straordinari debbono essere considerati tali, senza rimbalzi di responsabilità, senza offendere o difendere alcuno, perché è solo la natura “ colpevole” nella fattispecie del disagio umano. Siamo diventati dei lamentosi, abbiamo bisogno di trovare, individuare, colpire un avversario, non ci passa nemmeno per la mente che dobbiamo invece rassegnarci, migliorare ove possibile il disagio, sopportare in vista di giorni migliori, questi brutti giorni. Non c’è niente da fare. Il sindaco di Roma che colpevolizza la Protezione civile per alcuni centimetri di neve non preventivata; la protezione civile che si dice legata da problemi legislativi a suo tempo emanati ; i cittadini che imprecano il sindaco per non essersi adeguatamente fornito di mezzi per prevenire il disagio. Insomma il caos. E’ troppo facile veder sempre e solo un colpevole che guarda caso è sempre un altro; di noi stessi non abbiamo mai un metro positivo di valutazione che probabilmente ci porterebbe al- la sopportazione, all’analisi, al coinvolgimento dei problemi, che ci sono, sono pesanti, ma che sono fuori dalla volontà umana, almeno in buona misura. Sentivo, dai “ terrorgiornali “ ( così io li chiamo quando c’è il gusto insistente di esaltare sempre il non positivo ) che si lamentavano come il Comune di Roma non fosse adeguatamente attrezzato con pale, spargisale, spazzaneve, ruspe rompighiaccio e quant’altro. Ebbene l’ultima nevicata importante che si è abbattuta su Roma risale all’Epifania del 1985 : Roma non è Helsinki, o Mosca o San Pietroburgo, lì una nevicata come quella romana dei primi di febbraio non la commenterebbe nemmeno il portinaio dello stabile alla sveglia mattutina. Ebbene se il Comune di Roma nel 1986 si fosse dotato in via preventiva di macchinari antineve, sono sicurissimo che si sarebbe urlato allo spreco del denaro pubblico, anche perché tra il 1986 ed il 2012 ci sono ben 26 anni di differenza. I macchinari sarebbero stati utili, ora, per la rottamazione. Ecco perché mi preme prendere spunto dall’evento per dire Frazione Gallia, 30 - Pieve del Cairo - Strada Prov.le per Sannazzaro Tel. 0384-87223 - cell.338-3502678 [email protected] SPECIALITA’ CARNE RANE E LUMACHE Tutti i giorni aperti a pranzo dal lunedi al sabato anche menu fisso a € 11,00 1 primo + 1 secondo con contorno-acqua- 1/4 vino - caffè Cene su prenotazione Ideale per tutte le cerimonie pranzi e cene di lavoro a partire da € 25,00 vino compreso che dopo tutto i disagi debbono essere anche nel limite del possibile, soprattutto se inevitabili, accettati. Arricchiremmo la nostra autostima, ma soprattutto non faremmo brillare quell’italico stellone che ci sormonta come per marchiarci. E la neve scende ! Ma non solo la neve, anche certe affermazioni di taluni ministri, sono scese unendosi al clima difficile di questi giorni. Mi riferisco alle affermazioni sui giovani e sul posto fisso che la Cancellieri, ministro dell’Interno, del welfare Fornero e dello stesso premier Monti, per quanto hanno affermato sul posto fisso dicendo che è monotono, che i giovani vogliono il posto fisso ma vogliono anche un posto vicino a casa, vicino alla mamma ecc. ecc. Che si studi per diventare dei tecnici, quali lor signori sono, è sicuro; ma è anche sicuro che bisognerebbe studiare anche per diventare comunicatori e soprattutto avere quel bon ton che non guasta mai. Dico questo perché anche a questi signori, manca quel piccolo “ grano salis” che li renderebbe compiutamente accettabili. Che nell’odierna società il po- sto fisso, contrariamente al passato, sia diventato forse irraggiungibile è un dato di fatto, ma dire che è “monotono” e che è “bello” cambiare spesso, mi sembra troppo. Il prof Monti che io sappia ha sempre fatto il professore, la Cancellieri ha sempre lavorato al ministero dell’Interno, la Fornero la docente universitaria, con variazioni sul loro lavoro per assunzioni di impegni di carattere politico che se non hanno auspicato, certamente non hanno sdegnosamente rifiutato. Mi sembra che così si offenda tanti giovani, specie meridionali, che per trovare lavoro, hanno veramente abbandonato la loro terra, la loro famiglia per il nord o addirittura per altre nazioni. Altro che vicinanza alla mamma ! Ovviamente questi ministri tecnici, si sono subito vestiti da ministri politici, dicendo che le loro parole sono state travisate, che intendevano dire un’altra cosa: insomma il rito della smentita del giorno dopo, che noi italiani ben conosciamo. Ma questa è un’altra storia, un altro aspetto dell’italico stellone. Scende la neve…ma non solo! PIEVE DEL CAIRO Via Roma 70/bis Tel. 0384 87644 FEBBRAIO SETTIMANE DEL BENESSERE Ogni settimana UN TRATTAMENTO SCONTATO NON PERDETE L'OCCASIONE! Dal 7 al 11 Trattamento Viso base e anti-age Dal 14 al 18 Manicure con trattamento spa esfoliante e nutriente Dal 21 al 25 Trattamento Corpo Hammam con bagno turco: esfoliazione + massaggio con oli di Argan in varie profumazioni Dal 28 al 3 marzo Pedicure con trattamento spa esfoliante e nutriente. VENERDI 17 febbraio GIORNATA TRUCCO-SEMI PERMANENTE su prenotazione VENERDI 24 febbraio GIORNATA LUCE PULSATA per foto epilazione definitiva 8 MARZO-FESTA DELLA DONNA : UNA SETTIMANA DI BENESSERE E BELLEZZA IN PROMOZIONE 6 Quelle due ore interminabili FEBBRAIO 2012 Due giovani medesi erano a bordo della nave Concordia Doveva essere la crociera per festeggiare felicememte i rispettivi compleanni (Lucrezia Dall’Armellina il 13 gennaio, Giuseppe Rotundo il 12 gennaio) ed invece si è trasformata in una brutta avventura. Il tour, partito da Savona il 7 gennaio, toccava Tolone, Palma di Majorca, Barcellona, Cagliari, Palermo, Civitavecchia e si sarebbe concluso a Savona il 14. Abbiamo incontrato Lucrezia e Giuseppe che gentilmente si sono resi disponibili a rievocare quei tragici momenti. Dove vi trovavate al monento dell’impatto? “Eravamo al ristorante per la cena e verso le 21.30 circa abbiamo avvertito un forte rumore, come una scossa di terremoto. Siamo stati tranquillizzati imputando il fatto ad un guasto del generatore elettrico. Nel frattempo ci sono stati due black out elettrici e abbiamo avvertito che la nave si stava inclinando sul lato destro. Siamo rimasti un’ora e mezza nella sala ristorante senza vedere nessun ufficiale ma assistiti solo dal personale di sala e dagli chef. Durante quel lasso di tempo aumentavano i dubbi e iniziavano a verificarsi scene di panico, svenimenti, gente che correva, caduta di stoviglie. A quel punto ci siamo recati dal ponte 4 al ponte 7, dove erano ubicate le nostre cabine per prendere i salvagente, dato che quelli disponibili sui ponti erano esauriti. Già in quei momenti camminare era difficoltoso per l’inclinazione che via via andava ad assumere la nave. Ma in quei frangenti non è suonato l’allarme? “Nè allarme nè assistenza da parte degli ufficiali, se non camerieri e cuochi. Siamo ritornati al ponte 4, punto di raccolta, dove vigeva il caos più completo. Sono stati venti minuti interminabili e lì abbiamo avuto veramente paura. Solo dopo forti pressioni al personale presente, siamo saliti sulla scialuppa che ci ha portati sull’isola del Giglio. Abbiamo assistito a scene veramente tragiche: molte persone, anche prive di salvagente, che si gettavano in mare e tentavano di raggiungere gli scogli più vicini. Scialuppe che non riuscivano a muoversi perchè incastrate sul fianco della nave. Per non parlare delle urla, dei pianti dei bambini. Mentre stavamo raggiungendo la terra ferma abbiamo udito i sette fischi che annunciavano l’allarme. Questo dopo circa due ore dall’impatto. A terra chi vi ha soccorso? “ Gli abitanti dell’isola del Giglio sono stati veramente eccezionali nel portare soccorso. Noi, unitamente ad altre persone siamo stati ospitati presso la locale scuola materna. Durante le fasi caotiche a bordo, avete recuperato qualcosa del vostro bagaglio? “No, niente, solo un telefono cellulare con il quale abbiamo avvisato i nostri familiari che stavamo bene.. Sulla nave sono rimasti abiti, documenti, tutto quanto avevamo portato. Com’era la situazione a terra? “ C’era attività frenetica per accogliere i naufraghi che approdavano, nelle diverse modalità, sul molo. Io stesso - ci dice Giuseppe - una volta trovata ospitalità presso le suore dell’asilo, mi sono recato ad aiutare i soccoritori in quanto c’erano molti feriti bisognosi di assistenza”. Quando siete rientrati a casa? “ Sabato 14, tramite un traghetto, siamo stati portati a Porto Santo Stefano, presso un centro di accoglienza della Protezione Civile. Dopo circa un’ ora, con un pullman, abbiamo raggiunto Savona e quindi, ritorno a casa”. Certamente un’esperienza da dimenticare, ma, come giustamente asserisce Roberto Dall’Armellina, padre di Lucrezia, non sarà facile perchè il destino ha voluto che il tragico evento si sia verificato proprio in concomitamza con il compleanno dei due giovani. Spegnendo le prossime candeline il pensiero non potrà non andare a quella sera del 13 gennaio 2012 sul ponte numero 4 della Concordia. Però è anche vero che il tempo è il medico migliore per mitigare i brutti ricordi. -nostro servizio particolare- Lomellina sotto la neve Foto di Leonetto Strambi GIADA GUERRINI di MICHELA BELLUZZO ONORANZE FUNEBRI GARANTIAMO PERSONALMENTE UNA PRESENZA CONTINUA ED UN SERVIZIO ACCURATO DISPONIBILE 24 ORE SU 24 SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE TEL.0384805821 SEDE - VIA GRANDI, 11 - MEDE Dieci parole chiare: Freschezza - Tatto - Volume - Rilievo Candore - Simbiosi - Sensualità - Teatralità Trasparenza - Chic *** Essential Color Gloss “Therapy Oil” Hair color sistem Shatuch, Iperbole, Aspirale “Natural Color” processo in 10 minuti *** “I colori come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni” (Pablo Picasso) MEDE- Via Carducci, 26 Tel. 0384 805470 ECCEZIONALE !!! FEBBRAIO 2012 7 SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * Fioreria “ Le Mimose” SCONTI DAL 10% AL 60% SU TUTTA L’ OGGETTISTICA ESPOSTA Vi aspettiamo a Mede in Via Gramsci 4 - Telefono 0384 805584 SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * SALDI * Cose dell’altro mondo Il Troglodita * * * Poco più di in mese fa, dopo il vostro Capodanno, un certo Roberto Calderoli, che la mia Topina Clavis dice essere un esponente della Lega ed un ex ministro, non avendo altri argomenti per attaccare il premier Mario Monti, si è invece attaccato ad un episodio che mi piace riportare affinchè voi contemporanei possiate giudicare. Il Calderoli che mi dicono essere un faccione con una “vasta fronte “, all’indomani del Capodanno ha chiesto le dimissioni di Monti, il vostro nuovo premier, perché pensate un po’ ha osato, il PIZZERIA - RISTORANTE - PUB Monti, festeggiare in casa con moglie, figli e nipotini più una cognata con marito, la notte di San Silvestro. Tutto nasce perché la casa è un appartamento all’interno di Palazzo Ghigi, sede del governo, e da sempre a disposizione del vari primi ministri. La “vasta fronte “ ha detto che la famiglia Monti, ha consumato ai danni dello Stato più luce, più riscaldamento e sicuramente più acqua perché lo sciacquone del bagno, visto le circa dieci persone, sarà stato sicuramente più usato. Ma avete capito bene, cari contemporanei ? SPECIALITA’ PAELLA San Valentino 14 febbraio Festa della donna 8 marzo Prenota la tua festa, avrai in OMAGGIO un buono per un trattamento benessere presso il centro estetico”Coccole e Magie” di Castello d’Agogna. ZONA WI-FI La miglior pizza...ci siamo da 15 anni eeee...già! NUOVO MENU CUCINA RISERVATO ALLE DONNE L’esperienza al Vostro servizio * * * MEDE - Viale Unione Sovietica, 105 e-mail: [email protected] info e prenotazioni: 0384 820431 chiusura serale lunedì e martedi Si chiede le dimissioni di un primo ministro e quindi di un intero governo, perché si è consumata più luce e soprattutto più acqua per lo sciacquone del bagno. Questo è quanto ha chiesto la “ vasta fronte “. Qui non oso nemmeno tirar fuori dalla sotto caverna la mia clava, sarebbe inutile, dico solo che visto l’argomento bagno, il Calderoli, cioè la “ vasta fronte “, nel chiedere le dimissioni come suo primo atto di parlamentare del nuovo anno, ha fatto semplicemente una figura di cacca. No la notizia…non ci piace; cose dell’altro mondo ! TA N T I C O N S I G L I P E R FA R T O R N A R E N U O VA LA TUA PELLICCIA * * * * Riparazioni di ogni genere Pulitura e azzurratura Pellicce su misura Scelta di capi pronti, tutti prodotti artigianalmente MEDE - C.so Vittorio Veneto, 19 - Tel. 0384-805410 FEBBRAIO 2012 8 Creatività? Meglio gli anziani di Angelo Piemontese Macché dinosauri: sono più creativi e innovatori gli anziani dei giovani. La notizia, che farebbe sobbalzare sull’agiato seggiolone di sindaco il giovane Renzi, non arriva da qualche politico “matusa” che proprio il primo cittadino di Firenze vorrebbe, com’è arcinoto, rottamare per raggiunti limiti d’età. A sostenerlo è la scienza. Secondo una seria e autorevole ricerca, pubblicata su una delle più prestigiose riviste scientifiche americane, le menti più creative e prolifere di idee soggiornano prevalentemente sotto i crani attempati e canuti, piuttosto che nelle teste di giovani rampanti. Lo studio, condotto da scienziati dell’università dell’Ohio, in America, ha dimostrato che nel nuovo millennio tutte le grandi e innovative scoperte scientifiche sono state realizzate solo da ultracinquantenni. Altro che rottamazione o casa di riposo coatta. Al contrario, nella prima metà del secolo passato, erano i trentenni a farla da padroni. I ricercatori americani hanno calcolato l’età in cui tutti i vincitori di premi Nobel in chimica, fisica e medicina dal 1901 al 2008 hanno compiuto le ricerche e realizzato i lavori scientifici che li hanno portati a conseguire l’ambito riconoscimento. E i risultati parlano chiaro: se nelle prime decadi del novecento quasi il settan- ta percento dei futuri Nobel ha realizzato la propria opera prima dei quarant’anni (ricordiamo, tra gli altri, i nostri Guglielmo Marconi, Nobel nel 1909 a 35 anni ed Enrico Fermi, premiato nel 1938 a 37) e un buon venti percento addirittura prima di averne compiuti trenta, a partire dal 2000 manco uno studioso ha raggiunto grandi conquiste scientifiche prima dei trenta. E anche per i quarantenni, la percentuale crolla a zero se si considerano gli ambiti di chimica e medicina. Gli autori di scoperte da Nobel hanno un’età media di oltre 48 anni. Non rispecchiano proprio l’immagine di giovane e brillante genio alla Zuckemberg, l’inventore di Facebook. Insomma, la tendenza in corso è chiara: gli innovatori sono sempre più vecchi. I ricercatori spiegano anche il perché. I picchi di creatività dei trentenni sono avvenuti nel 1923 e nel 1934, in coincidenza con l’avvento delle rivoluzionarie teorie scientifiche del secolo scorso, basti pensare alla Relatività Generale di Einstein. Secondo gli studiosi, proprio lo sviluppo delle nuove branche della conoscenza avrebbe favorito i giovani scienziati, che condussero i loro studi basandosi prevalentemente sulle allora recenti ricerche di coetanei, abbandonando l’ingente e obsoleta mole di conoscenza pregressa e il vecchio modo di pensare. Sfornarono così i risultati più innovativi del secolo. Un trionfo della creatività pura, che suona straordinariamente simile all’ormai leggendario monito “siate folli” lanciato da Steve Jobs. Certo, sono finiti i tempi in cui bastava un garage e un vecchio Pc per escogitare idee che avrebbero rivoluzionato il mondo. Oggi, ricordano gli esperti, bisogna invece avere alle spalle almeno un decennio di buona formazione post universitaria per accedere agli ultra tecnologici e iper costosi laboratori delle multinazionali. Ecco perché i cinquantenni sarebbero avvantaggiati: semplicemente per la loro profonda conoscenza della materia, maturata nel corso della lunga carriera accademica. I giovani scienziati oggi devono sottoporsi a un lungo tirocinio per padroneggiare il sapere sempre più vasto accumulatosi nell’ultimo mezzo secolo e che ormai è base inevitabile per produrre un lavoro davvero innovativo. Una spiegazione troppo ovvia per questo fenomeno? Può darsi. Certo, però, che se cent’anni fa i frutti migliori si coglievano imperativamente nella “primavera di bellezza”, oggi sembrerebbe più adatto per i giovani scienziati il vecchio ma sempreverde detto: “Cresci bene e poi ripassa”. Spettacoli mese di febbraio al teatro Besostri Sabato 18 alle ore 21,00:” LISITRATA” da Aristofane con Gaia De Laurentiis, Stefano Artissunch, David Quintili e Stefano Tosoni, Regia di Stefano Artissunch Biglietti. Interi euro 22, ridotti studenti e over 65 euro 18 Domenica 26 alle ore 15,30, “Il Paese dei Campanelli”, operetta di Carlo Lom- bardo e Virgilio Ranzato presentato dalla Compagnia dʼoperette “La belle epoque” Biglietti: interi euro 25, ridotti studenti e over 65 euro 20 Info e prenotazioni: www.teatrobesostri.it, [email protected]. Tel. 3357848613, 0384-822201-3 Novità in libreria in collaborazione con PIANETA EDICOLA di Alessandra Rangon C.so V. Veneto, 52 - Mede Tel. 0384939597 - 0384820989 P.C. CAST Il libro segreto delle sirene JIM KELLI Trappola bianca DON GALLO La buona novella ROMANO BATTAGLIATra le braccia del vento STUDIO LEGALE IN VOGHERA RICERCA neo laureato in giurisprudenza interessato alla pratica professionale forense contattare 347 - 13246128 Il TAM TAM è la tua voce FEBBRAIO 2012 9 La psicologa Dottoressa Monica Capisani psicoterapeuta -Sono molto preoccupata per mio padre dott.ssa, io ho 53 anni e lavoro ancora, mio padre ne ha 78 ed è in pensione. Abitiamo nello stesso cortile e ultimamente lo vedo strano. Non abbiamo mai avuto un buon rapporto, è sempre stato un uomo brusco, introverso, ha sempre voluto comandare su di me e su mia madre, un padre-padrone insomma; PIANTO, sa io sono figlia unica e mia madre è mancata da tempo. Da quando mi sono sposata era più mio marito che trattava con lui, tra uomini si rispettavano ma ormai è due anni che sono vedova e non lo controllo più. Mangia e beve quello che vuole, ma ora è proprio strano e mi fa paura, ha trattato male anche il muratore che è venuto a fare dei lavori, dice che sa che questo uomo è il mio amante , mi dice brutte parole e …non è che si lavi molto ultimamente, ma non gli puoi dire niente. Ho paura di lui e non riesco a fargli più niente, non riesco a fare niente neppure in casa mia e fatico ad andare al lavoro, sono sempre così stanca; la mia unica figlia c’è, ma va e viene perché lavora molto e va spesso all’estero. PIANTO. Dallo psicologo….stralci. La Sig.ra parla della paura e della sua preoccupazione verso il padre che in effetti data l’età e quel che riferisce la signora, potrebbe manifestare aspetti legati all’invecchiamento normale ma che potrebbe essere anche patologico. Sarebbero da effettuare indagini mirate, magari rivolgersi al dottore di famiglia o al geriatra; ma vorrei porre l’accento anche sulla signora che esprime in maniera intensa un disagio che è tutto suo. Rimasta vedova da due anni (LUTTO) deve trattare con un padre con cui non ha mai avuto un buon rapporto fin da bambina e dovrà fornirgli in futuro maggiore aiuto. La signora probabilmente non sente di avere le risorse necessarie, lavora ed è affaticata, non pare ritenere d’aiuto la figlia ed esprime un pianto rivolto alla situazione ma che è rivolto anche a se stessa. Sarebbe da approfondire l’indagine sulla sua situazione personale per valutare l’intensità di un’eventuale momento depressivo (pochi rapporti con la figlia, morte del marito, relazione difficile col padre), tenendo aperta l’eventualità sia di una grande stanchezza psico-fisica, sia di una vera e propria depressione, magari collegata al lutto del marito. *** -Ho un ragazzo in prima media che mi porta a casa tutti quattro e non studia, noi (i genitori) lavoriamo tutto il giorno e L. rimane da solo, ormai però è grandino e si arrangia, quando torna da scuola pranza da solo e fa…diciamo ….faceva i compiti da solo. E’ questa scuola media che ci da tutte queste difficoltà, per lui è nuova e difficile, lui alle elementari ha sempre avuto bei voti e si è sempre trovato bene, ora ha fin troppi amici ma di quelli che non studiano, sa? Siamo molto preoccupati, non è più L. di prima! I genitori riconoscono il disagio che il ragazzo manifesta ma solo per quanto riguarda il rendimento scolastico, non pongono l’accento sulla vita emotiva di L. che sta affrontando, forse in solitudine, il cambiamento alla scuola media; un cambiamento che avviene nel difficile periodo dell’adolescenza. L. sta molto da solo prima che rientrano mamma e papà e proprio nel periodo in cui servono regole, anche flessibili, ma rego- le; lasciare troppa libertà a Luca può essere per lui angosciante. Il ragazzo può sentire un vuoto e riempirlo con la frequentazione di amici sempre disponibili ma non interessati allo studio. I genitori vanno accompagnati a tener conto degli aspetti più profondi di L., aspetti di difficoltà e ribellione che vengono espressi con brutti voti ed una condotta che non è la sua normalità. Potrebbero essere necessarie, per migliorare la situazione, solo poche regole, concordate però col ragazzo che deve essere coinvolto nel deciderle; nel contempo L. deve sentire la presenza dei suoi genitori che lo vedono o lo vogliono già tanto grande. Mamma e papà anche se non possono essere lì fisicamente si devono interessare a lui e non solo per i brutti voti. Un interessamento dei genitori che non diventi però, all’opposto, un controllo ossessivo dopo tanta libertà. *** Non riesco a buttarmi con le ragazze, tutti i miei amici sono accoppiati ed io mi trovo bene con loro in compagnia ma con loro non conosco nessuno. Nessuna ra- gazza intendo. Non riesco ad avvicinarmi a nessuna ragazza nuova, le fidanzate dei miei amici mi dicono che sono un bel tipo che ho anche una “bella testa”, ma se devo fare qualche battuta a ragazze e anche a ragazzi nuovi, non mi riesce mi blocco. E’ difficile, mi viene l’ansia…..etc. Poche parole e questo giovane uomo esprime un empasse emotivo rispetto all’area sociale e sentimentale, egli vive intorno al solito gruppo di amici che ormai è diventato di sole coppie, tale situazione lo limita, ma lo difende nel contempo dal provare ad avere altre amicizie o relazioni. In realtà lo tutela anche dalle delusioni. Quest’ansia potrebbe essere collegata ad un senso di inferiorità personale poco elaborato, una inferiorità o nei confronti degli amici o più in generale. In effetti, in seguito, un qualcosa di importante emerge: il ragazzo è ancora vergine. Cosa significa questo per lui? Ora sarà possibile iniziare ad aprire un varco nelle sue paure. La Dott.ssa Monica Capisani riceve su appuntamento a Sannazzaro in Via Incisa,1. Tel. 347-7926291 La dott.ssa risponde a domande specifiche scrivendo a: [email protected]. VENDITE IMMOBILIARI PERIZIE E STIME SU FABBRICATI E TERRENI AFFITTANZA - PRATICHE MUTUO CONSULENZE E AMMINISTRAZIONI PATTI CHIARI CON SERIETA’, FIDUCIA E PROFESSIONALITA’ MEDE -Villa d’epoca indipendente in zona centrale con sedime esclusivo e doppia autorimessa. Sviluppata su 3 livelli fuori terra ed uno semi-interrato. Parzialmente ammobiliata. Libera .subito abitabile. Cl.E = G Prezzo € 330.000,00 trattabili MEDE- Immobile semi-indipendente, sviluppato su 2 piani, composto da ingresso, cucinotto, soggiorno, due camere da letto e autorimessa. Recentemente sistenata, nuovi impianti. C1.E. = G Prezzo € 80.000,00 trattabili. MEDE- Appartamento termoautonomo, al piano terra, in villetta bifamiliare. Compostoda:, soggiorno/cucina, disimpegno,camera matrimoniale, camera singola e bagno. 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Provvisto di cantina al piano semi interrato e di autorimessa. C1.E. = G Prezzo €uro 155.000,00 Trattabili. FEBBRAIO 2012 10 VIAGGIAMO INSIEME questo mese andiamo a: ALBISOLA Questa volta andiamo in provincia di Savona e precisamente ad Albisola Marina, città balneare della Riviera di Ponente. Allʼarrivo, è dʼobbligo la classica passeggiata sul lungomare, caratteristica per la sua pavimentazione in ceramica, con grandi riquadri policromi di noti pittori e scultori moderni. Numerosi, specie lungo la via Aurelia, le botteghe ed i laboratori dellʼindustria locale di ceramica artistica, di antica data che raggiunse floridezza nel sec. XVII°. La nostra meta è però a pochi chilometri dal centro abitato, precisamente allʼantico Santuario Madonna della Pace. Le sue origini sono dovute allʼintervento prodigioso di Maria quale pacificatrice degli Peppino Fizzotti abitanti di due borghi limitrofi: Albisola e Stella, in lotta fra loro per la proprietà di boschi e terreni posti ai confini dei loro centri abitati. La contesa si protrae per anni, finchè si decide di porre fine alla discordia con uno scontro avvenuto il 18 ottobre 1482. Scelta la località del conflitto, le due armate con alla testa i rispettivi sindaci, danno inizio allo scontro quando, unʼora dopo il mezzogiorno, da oriente appare una nuvoletta bianchissima, tanto luminosa da sembrare che tutti i raggi del sole siano raccolti in essa. Si ferma nel mezzo del conflitto e, abbagliati dal chiarore, i combattenti sospendono la zuffa ed odono una voce chiara, dolcissima e celeste che ripete per ben tre volte la parola “pace”, poi si dilegua e scompare. Tutti rimangono attoniti, con lo sguardo rivolto al cielo! Depongono le armi, si tendono le mani e si abbracciano. I sindaci per primi si incontrano e proclamano: “sia pace tra noi”. Nello stesso luogo viene eretta una piccola cappella che è lʼattuale Cripta dedicata alla Madonna della Pace e a Mauro Depaoli è il nuovo direttore del settimanale “il Punto” VICTOR srl S. Anna. Il soffitto è coperto da un pregevole affresco rappresentante la Vergine Assunta in cielo tra uno stuolo di Angeli e nella parte superiore la SS. Trinità. Nella nicchia cʼera una statua in marmo dedicata alla Madonna della Pace con in braccio il Bambino che ora troviamo allʼinterno del Santuario. Il messaggio, altro non è che quello recato da Gesuʼ risorto agli Apostoli “Pace a voi”. Uscita degna dʼessere vissuta per la sua semplicità ed attualità. Il nostro collaboratore Mauro Depaoli ha assunto la direzione del settimanale “il Punto”. Certamente una grande soddisfazione che va a premiare anni di professione giornalistica. “Per la mia promozione a direttore de Il Punto, concretizzata il 25 gennaio scorso, arriva dopo un percorso giornalistico iniziato nel 1993 con Il Giornale di Vigevano e Lomellina e dal 1994 concretizzatosi con la nascita di quello che a lungo è stato il secondo giornale della provincia di Pavia. Certamente una grande soddisfazione, anche perché di quel primo gruppo partito sotto la direzione di Gianluigi Astroni e Giovanni Bertizzolo sono l'unico sopravvissuto. Ho collaborato con passione costantemente (staccando la spina temporaneamente solo gli ultimi 4 mesi del 2011) fedele ai colori della "squadra", come un Carabiniere lo è per la divisa, e in quasi 18 anni ci si è ritrovati ad affrontare sia "mari tranquilli" che "oceani in tempesta". Che aggiungere, se non citare il titolo del romanzo di Marcello D'Orta: "Io speriamo che me la cavo". A Mauro le congratulazioni da parte di noi tutti del Tam Tam. Sannazzaro Via Vittorio Veneto 27-29 Tel. 0382 - 997145 Ristorante - Pizzeria MENU FISSO DI PESCE Antipasti Antipasto misto della Casa Primi piatti a scelta Spaghetti ai frutti di mare o Penne allo Scorfano Secondi piatti a scelta Filetto di branzino a piacere o Fritto di calamari e gamberi Sorbetto - Dolce - Amaro - Caffè Vino bianco o rosso della Casa Acqua - bibite € 25,00 Proponiamo il servizio di asporto non solo per le pizze ma anche per i nostri piatti del Ristorante. Possibilità di portare la nostra Qualità a casa vostra I pompieri della Lomellina Per quale motivo anche a Mede, come in molte altre parti d'Italia, è nata questa nuova Associazione? In primo luogo perchè il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Mede, annovera tra le proprie fila personale esclusivamente volontario. Vale a dire che, per libera scelta, alcuni cittadini hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero ai bisogni della collettività. Già questo potrebbe essere un buon motivo per tendere loro una mano. Va specificato poi che quello dei nostri Vigili è un servizio particolare che si contraddistingue per due caratteristiche tra loro congiunte: - da un lato l'attività di soccorso nei Comuni di Mede, Torre Beretti e Castellaro, Frascarolo, Sartirana, Valle Lomellina, Breme, Villa Biscossi, Lomello, Mezzana Bigli, Pieve del Cairo, Ferrera Erbognone, Semiana, Ottobiano, Gambarana, Suardi, Galliavola, Vellezzo Lomellina, Sannazzaro diretta a salvaguardare beni fondamentali quali ad esempio la pubblica incolumità e la vita stessa degli individui - dall'altro l'esercizio efficiente di tale attività con interventi di carattere tecnico urgente. Tutto ciò richiede ovviamente la disponibilità di mezzi ed attrezzature di intervento idonee che consentono di giungere sul luogo dell'intervento e di porre la situazione in sicurezza nel modo più rapido possibile. Ebbene, benché ogni Distaccamento VVFF volontario venga dotato di mezzi ed attrezzature dal Ministero degli Interni, è innegabile che le esigenze di ammodernamento spesso siano superiori alle stesse concrete possibilità del Ministero. Se aggiungiamo il desiderio dei Volontari di garantire al proprio territorio una migliore capacità di intervento ecco che diventa indispensabile fornire al Distaccamento un supporto che si affianchi a quello istituzionale. “LʼAssociazione 115 Amici dei pompieri Lomellina Sud” si propone quindi di fornire tale supporto attraverso un'opera di sensibilizzazione verso Autorità, Enti e Cittadini al fine di ottenere risorse da investire in mezzi ed attrezzature per ottenere un soccorso migliore. E' partendo da questi presupposti che ha così preso vita il nostro progetto che potremmo sintetizzare così: "Aiutateci ad aiutarvi". Chi crede che la presenza di un Distaccamento dei Vigili del Fuoco sul proprio territorio sia la migliore garanzia per la salvaguardia della comunità sicuramente ha da oggi una buona opportunità per condividere con noi questi valori e decidere di effettuare un gesto di solidarietà verso i Vigili del Fuoco Volontari di Mede. Paolo Soldati FEBBRAIO 2012 Rimborsi elettorali 11 Matthew Drago Basta un decreto per spazzare via la più indecente delle leggine, quella che spiega come «le erogazioni liberali in denaro» a organizzazioni, enti, associazioni di assistenza si possono detrarre dalle imposte per il 19% fino a un tetto massimo di 2.065 euro e 83 centesimi. Tetto che per i finanziamenti politici è cinquanta volte più alto. Di qua un risparmio di 392 euro per chi regala 100.000 euro alla ricerca sulle cardiopatie infantili, di là uno di 19.000 per chi versa la stessa somma ad Alfano o Bersani. I risparmi non sarebbero molti? È una questione di principio. Ineludibile. Nellʼaprile del 1993 si era svolto un referendum promosso dai radicali con otto quesiti, uno dei quali proponeva lʼabrogazione del finanziamento pubblico ai partiti politici. Ad esso aveva partecipato il 77% degli aventi diritto e il 90,3% aveva detto chiaramente di voler abrogare il finanziamento pubblico. Ma i signori di Roma non si erano persi dʼanimo e avevano detto: “Non volete più darci dei quattrini per finanziare le nostre attività? Va bene, come volete, però almeno continuate a rimbor- sarci le spese che dobbiamo sostenere quando ci sono le elezioni”. E così è stata approvata, subito dopo il referendum, una legge che concedeva ai partiti politici un “contributo per le spese elettorali”. Un rimborso è un rimborso: se io viaggio per conto di una ditta e spendo 100 il rimborso, se non ho fatto spese folli, al massimo sarà di 100. Ma vediamo cosa è successo: elezioni del 2006. Le spese di Rifondazione Comunista , certificate dalla Corte dei Conti, erano state 1 milione e 636 mila euro e i voti ottenuti gli avevano dato il diritto di ricevere dalla pubblica amministrazione un “rimborso” di 6 milioni e 987 mila euro allʼanno per cinque anni. In totale 34 milioni 932 mila euro (fonte: Corte dei Conti, relazione sulle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006, pagina 269) . Dunque al partito Rifondazione Comunista per ogni 100 Euro spesi ne sono stati “rimborsati” 2.135, che in parte ha incassato anche dopo le elezione del 2008, quando non era più rappresentato in Parlamento Elezioni del 2008. Le spese certificate dalla Corte dei Conti della Lega Nord sono state 2 milioni e 940 mila euro e i voti ottenuti gli hanno dato il diritto di ricevere dalla pubblica amministrazione un “rimborso” di 8 milioni e 277 mila euro allʼanno per cinque anni. In totale 41 milioni 385 mila euro (fonte: Corte dei Conti) . Dunque al Carroccio per ogni 100 Euro spesi ne sono stati “rimborsati” complessivamente 1.408. Questo per le elezioni del 2008, che si sommano ai “rimborsi” relativi alle elezioni del 2006. Per quanto riguarda PDL e PD, la Corte dei Conti ha certificato che per le elezioni del 2008 il primo ha speso 54 milioni e ne incasserà 206 (il “rimborso” è stato uguale al 381% della spesa) mentre il secondo, dopo averne speso 18, ne incasserà 180 (il “rimborso” rappresenta il 1.000% della spesa). La Corte dei Conti ha scritto che “ quello che viene normativamente definito contributo per il rimborso delle spese elettorali è, in realtà, un vero e proprio finanziamento”. Con buona pace dei 31,2 milioni di italiani che col referendum del 1993 avevano dichiarato di volere lʼabolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Dal 1955 serietà, discrezione e professionalità CENTRO ONORANZE FUNEBRI GUALA s.n.c. FABBRICA COFANI Il momento luttuoso giunge improvviso ed inflessibile ed il nostro compito è sempre stato è e sarà quello di aiutare, consigliare e seguire chi ne è colpito. Da decenni cerchiamo con le famiglie le soluzioni più adatte alle esigenze e possibilità individuali, aiutiamo i meno abbienti e garantiamo a tutti un alto standard qualitativo nei servizi. Gli ultimi scandali nel settore delle Onoranze Funebri (non ultimo a Milano) ci portano ad informare che le persone estranee o improvvisate che “consigliano” l’impresa amica, non MEDE - Viale Martiri della Libertà 55 lo farebbero solo per la bonarietà, ma per loro esclusivi interessi economici (percepiscono compensi per ogni funerale). E’ giusto sapere che tali soldi, se regolarmente percepiti da questi individui, non li paga l’impresa di pompe funebri, ma vengono da questa addebitati sul costo del funerale (quindi a carico della famiglia). Diffidate quindi da chi Vi consiglia l’impresa amica di pompe funebri. Una scelta affrettata o pilotata potrebbe danneggiarvi. Fatevi fare i preventivi. Credere alle false chiacchiere e maldicenze potrebbe costarVi caro Vi invitiamo quindi a recarVi presso i nostri uffici per preventivi gratuiti e senza impegno, per ogni tipo di informazione sui reali costi di un funerale e sui pagamenti rateali personalizzati che concediamo. Ricordiamo infine che dal lontano 1955, per due generazioni, con onestà, esperienza, professionalità e qualità, ci siamo sempre contraddistinti in ogni servizio funebre e la soddisfazione dei nostri clienti ce lo ha sempre confermato. Le parole svaniscono, ma i fatti restano indelebili nel tempo. Disponibili 24 ore su 24 allo 0384 820092 Cremazioni, fiori, marmi e ricordini immediati FEBBRAIO 2012 12 I forconi Giuliano Bertaia Il cosidetto Movimento dei forconi sta infiammando il mondo del dissenso e della protesta ed è ,nei suoi simboli, un richiamo allʼantica forma delle rivolte popolari di qualche secolo fa. Il popolo contadino, povero e senza mezzi, reagiva a vessazioni e sfruttamento con gli attrezzi usati per il proprio lavoro contro fucili e baionette. Era ed è tuttora una protesta di massa spontanea se pur con qualche lecito dubbio. Ciò che è veramente nuovo è il luogo di “nascita” di questo movimento ovvero la Sicilia, una delle regioni Italiane a più alto tasso di criminalità organizzata dove è arduo affermare che tutto sia sotto il controllo dello Stato Italiano . Lasciando ad altri le valutazioni delle motivazioni della protesta un movimento popolare che si sviluppa dove niente si muove liberamente senza pagare pegno alla criminalità è un segno di speranza per tutta lʼItalia che vede il Sud perennemente nel guado tra lo Stato e lʼantistato. Una speranza che diventerà certezza nel momento stesso in cui il movimento sarà così coerente nel rimanere integro da infiltrazioni criminali. Per realizzare ciò è indispensabile confrontarsi consapevolmente con la realtà in cui Massara Luisa Paola Tabaccheria - Ricevittoria Lotto - Sisal Rivendita Tabacchi n° 3 Via Mazzini, 26 - MEDE - Tel. 0384-820458 e-mail: [email protected] SELF-SERVICE 24h SU 24 * RICEVITTORIA LOTTO * RICEVITTORIA SISAL * PAGAMENTI BOLLETTINI POSTALI * VAUCHER INPS PER LAVORATORI OCCASIONALI * VALORI BOLLATI E FRANCOBOLLI * BOLLI AUTO * RICARICHE TELEFONICHE * RICARICHE POSTEPAY tutti i pagamenti si possono effettuare anche con BANCOMAT dal 1964 esperienza, qualità e cortesia sempre al Vostro servizio i criminali faranno di tutto per infiltrarsi ed asservire il movimento ai loro subdoli scopi. Il giudizio preoccupato di Confindustria Sicilia che teme ciò, non va sottovalutato, anzi va preso come stimolo per continuare sulla strada della libertà senza paura che viene dalla unità di intenti tra le varie realtà sociali. Se il movimento dei forconi si mantiene pulito allora si che si può oggettivamente sperare che troppe disparità vengano smussate proponendo e tutti gli italiani un Meridione diverso in modo da andare verso una effettiva unità dʼItalia. Vediamo in questi giorni dove si tratta in modo esagerato lʼaffondamento della nave Concordia come è giudicato il popolo italiano senza tener conto che gli sbagli gravi e dannosi compiuti sono a livello personale e non di tutta una nazione: alcuni stati europei non perdono occasione di criticarci, come se loro fossero maestri di civiltà e gli italiani una mandria di beceri individui. La legge dirà che e come ha sbagliato ma sentir parlare di codardia riferito allʼItalia a me personalmente ripugna e perciò spero che il movimento nato in Sicilia contribuisca a smentire il giudizio di “spaghetti, mandolino e pistola”troppo spesso richiamato nelle cronache estere. Naturalmente tutto deve rimanere nellʼalveo del pacifico confronto e della proposta civile e migliorativa anche se purtroppo episodi di violenza sono successi rischiando di screditare anche i buoni propositi. Il popolo ha un grande potere nelle “rivoluzioni” e speriamo che ciò che è nato sia base per una vera rivolta contro lo strapotere corrotto e vergognoso della delinquenza organizzata: come si suol dire : lʼunione fa la forza. Nel nostro piccolo noleggiamo autovetture-furgoni-pulmini 9 posti sede operativa Pieve del Cairo info: 335.6562358 dar ia CENTRO ESTETICO PROFUMERIA SOLARIUM MEDE-Via Mazzini 36 Tel.0384823472 e-mail: [email protected] Talasso e delizia di riso trattamenti professionali, olistici e sensoriali fatti di principi attivi naturali ed efficaci per la bellezza del viso e corpo Il nostro Centro al servizio della tua bellezza FEBBRAIO 2012 Aumentare l’efficienza degli alberghi 13 Ultransismo L’Assessore Marchiafava : “Avremo finalmente un aggiornamento continuo e in tempo reale delle presenze turistiche sul territorio provinciale” Emanuela Marchiafava Oggi solo il 60% delle strutture ricettive della Provincia di Pavia comunica i dati sul movimento turistico a Regione Lombardia; la restante percentuale sceglie di ottemperare unicamente allʼobbligo di segnalare gli arrivi alla Questura. Non sono dunque mai del tutto reali le informazioni sui flussi turistici che permetterebbero alla Provincia di progettare nuove politiche di promozione turistica. Informazioni preziose tra lʼaltro, relative, ad esempio, ai target (famiglie, gruppi, anziani, giovani), allʼandamento della domanda nei diversi giorni dellʼanno, alle caratteristiche dei flussi organizzati. Nasce da queste considerazioni la volontà dellʼAssessore al Turismo della Provincia di Pavia, Emanuela Marchiafava, di far proprio il progetto della Provincia di Cremona che semplifica lʼattuale sistema di rilevazione dei turisti e rende possibile lʼassolvimento degli obblighi di legge con una unica azione. Il tutto avverrà attraverso un nuovo sistema informatico oggi utilizzato in via sperimentale da Cremona.Tra venti settimane, a conclusione della sperimentazione anche la Provincia di Pavia se ne doterà. “Attualmente il flusso dati avviene in modo disgiunto verso la Questura e verso la Regione Lombardia – spiega lʼAssessore Emanuela Marchiafava - . Con questo nuovo sistema di rilevazione una sola azione permetterà agli albergatori di mandare le informazioni sia alla Regione che alla Questura permettendo a noi di avere un aggiornamento continuo e in tempo reale delle presenze turistiche e agli operatori di risparmiare tempo. Gli stessi albergatori, sempre a costo zero per loro, avranno anche la possibilità di interrogare il sistema ed estrarre le proprie statistiche. Credo che lʼintroduzione di un modello standard per la gestione di queste informazioni sarà di aiuto a tutti migliorando decisamente il livello qualitativo e quantitativo dei dati”. Lʼinnovazione sarà attuata a costo zero perché il software è in open source e verrà quindi messo a disposizione gratuitamente per tutte le strutture ricettive: un bellʼesempio di semplificazione amministrazione (che infatti è stata finanziata da Regione Lombardia). Sul territorio della Provincia sono presenti: 124 alberghi (17 quattro stelle; 50 tre stelle, 22 due stelle, 32 1 stella e 3 residenze turistico alberghiere); 50 Bed & Breakfast e 140 complementari (29 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, 101 alloggi agrituristici e country house, 4 ostelli della gioventù, 3 case per ferie, 1 rifugio alpino e 2 campeggi). Giancarlo Rossi, scultore e pittore di Suardi, fondatore dello stile “Ultransismo” ne ha festeggiato i cinquanta anni della fondazione. Alla cerimonia erano presenti pittori, scultori, critici dʼarte e amici. Le elargizioni del “Club Giancarlo e Pierlugi Civardi” Come sempre il “Club Giancarlo e Pierluigi Civardi di Mede”, a conclusione dell’attività 2011, ha elargito offerte ad alcune associazioni medesi e precisamente: C.R.I. - Mede € 1.000,00 “La Cuccia” € 250,00 AVIS € 1.000,00 Vigili del Fuoco di Mede € 500,00 Don Mauro Bertoglio per l’Oratorio € 250,00. IMMOBILIARE “LE CASE” Compra vendita-perizie-stime gratuite-pratiche di mutuo e consulenza tecnica dal compromesso al rogito C.so Cavour 9 - 27035 MEDE - Tel. e fax : 0384/805552- e-mail: [email protected] PIEVE DEL CAIRO- Ottima palazzina costituita da 5 alloggi indipendenti di cui piano terra di mq. 68 cucina-soggiorno - 2 camere - bagno - portico - box € 75.000 piano primo di mq. 120 cucina-soggiorno-3 camere-2 bagni-balconi-box € 90.000 piano primo di mq. 100 cucina - soggiorno - 2 camere - bagno - ripostiglio - balconi box € 85.000 piano primo di mq. 75 cucina - soggiorno - 2 camere - bagno - balconi e grande terrazzo - box € 75.000 piano primo di mq. 85 cucina - soggiorno - 2 camere - bagno + balconi e grande terrazzo - box € 65.000 possibilita' di ulteriore box a € 5.000 MEDE - Via Cairoli appartamento di recente costruzione in contesto signorile , costituito da cucina - soggiorno 2 camere - bagno - ripostiglio - 2 balconi. 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Un autorevole giornalista sportivo della Gazzetta dello Sport, più volte nella nostra città in occasione di eventi organizzati dal locale Gruppo Alpini, parlando di ciclismo ebbe ad affermare, provocatoriamente, che per lui il vero ciclismo è finito con Fausto Coppi. Parlando dell’imminente manifestazione canora, mi sento di affermare, altrettanto provocatoriamente, che il vero festival è finito con Domenico Modugno. Questa rassegna è diventata sempre più un variegato e costosissimo contenitore utile solo ai troppo lautamente pagati (con i nostri soldi!) presentatori, vallette bellocce e svampite e ospiti più o meno famosi. Le canzoni, che dovrebbero essere le uniche vere protagoniste, passano in secondo piano al punto che contrariamente al passato, ben pochi si ricordano i motivi proposti. Ben altra cosa era il festival dei tempi andati quando le serate del festival erano veramente dedicate alle canzoni molte delle quali sono anco- ra oggi cantate in Italia e nel mondo. Una su tutte: Nel Blu dipinto di blu altrimenti conosciuta come Volare, proprio scritta e interpretata dal grande e indimenticato Domenico Modugno nell’edizione 1958. Non voglio però limitarmi a queste considerazioni polemiche. E mia intenzione proporre ai lettori del nostro giornale una breve storia del Festival, partendo dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri. Era il 1951 e l’Italia si stava ancora leccando le ferite provocate dalla seconda guerra mondiale. La città di Sanremo non faceva eccezione avendo anche il Teatro comunale distrutto dai bombardamenti. Funzionava a fatica solo il Casinò. Ma c’era anche tanta voglia di riscatto e di ricostruire la fama del più importante centro turistico e floricolo della riviera. E proprio dal direttore delle manifestazioni del Casinò, Angelo Nicola Amato venne l’idea di proporre una rassegna della canzone italiana, allora un po’ snobbata a favore di ritmi portati in Italia dalle truppe americane. L’idea fu sottoposta all’EIAR (così si chiamava allora la RAI) e venne accettata. E così, il 29 gennaio 1951 ebbe inizio la prima edizione del Festival della Canzone Italiana. L’evento fu trasmesso dalla radio e presentato da Nunzio Filogamo che esordì salutando il pubblico con un annuncio che di- Giampiero Ceriana ventò proverbiale. “miei cari amici vicini e lontani, buonasera”. Erano in gara venti canzoni cantate da soli tre interpreti (Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano). Al termine delle tre serate seguite da circa 25 milioni di ascoltatori vinse “Grazie dei fior” cantata da Nilla Pizzi che nell’edizione del 1952 porterà al successo addirittura tre canzoni: “Vola colomba”, al primo posto, “Papaveri e papere”, al secondo e “Una donna prega”, al terzo. La rassegna si tenne al Casinò fino al 1976. Dal 1977 a oggi si tiene al MACELLERIA LUNATI Pieve del Cairo Via Roma 78 tel.0384.87005-3346529926 SINO AL 4 MARZO LA BORSA DELLA SPESA 1 Kg. macinata per ragù 1 Kg. di bollito con osso 1 Kg. polpa magra o muscolo 1 Kg. braciole o costina di suino 1 pollo o 1 gallina TUTTO A SOLI € 29,80 BORSA SPESA EXTRA TUTTI I PRODOTTI SOPRA ELENCATI PIU’ 1 KG. DI FETTINE IL TUTTO A SOLI € 39,80 VENITE A SCOPRIRE IL NOSTRO BANCO GASTRONOMIA Teatro Ariston tranne la quarantesima edizione (1990) che si svolse al Palafiori di Arma di Taggia. Nel 1955 il Festival approda in televisione. La vittoria quell’anno se l’aggiudicano Claudio Villa e Tullio Pane con “Buongiorno tristezza”, e i brani in gara sono eseguiti con una doppia interpretazione e direzione orchestrale. La fine degli anni ’50 vede l’esplosione del fenomeno Modugno che nel 1958 porta al successo “Nel Blu dipinto di blu” (volare) e l’anno successivo “Piove” (ciao,ciao bambina). Gli anni sessanta sono ricordati per l’esibizione della prima cantante minorenne, Gigliola Cinquetti, che nel 1964 trionfa con la canzone “Non ho l’età”. Nella stessa edizione fa la comparsa per la prima volta il play back utilizzato nella serata finale da un Bobby Solo senza voce. Consapevole di essere squalificato presenta “Una lacrima sul viso” che diventa un brano record con oltre un milione e ottocentomila dischi venduti. L’edizione 1967 è ricordata per la tragedia di Luigi Tenco: il giovane cantautore ligure viene trovato morto la mattina del 2 gennaio dalla compagna e collega Dalida. Insieme avevano presentato il brano “Ciao amore ciao”, eliminata al primo turno. Fanno la loro comparsa i così detti “urlatori”: Mina, Caterina Caselli, Adriano Celentano, Tony Dallara, e i primi cantautori. Viene dato spazio ai ai primi complessi musicali, antenati dei gruppi Rock formatesi sulla scia dei Beatles. Gli anni ’70 sono un po’ sottotono e vengono ricordati soprattutto per la vittoria di Adriano Celentano con il brano “Chi non lavora non fa l’amore”, eseguito in coppia con la moglie Claudia Mori. Gli anni ’80 iniziano con un’edizione condotta da Roberto Benigni, con Olimpia Carlisi e Claudio Cecchetto. Vince la canzone “Solo noi” cantata da Toto Cutugno. Nel 1982 viene istituito il premio della critica appositamente per “E non finisce mica il cielo” di Mia Martini, vinto dall’artista altre due volte e intitolato a suo nome dal 1996, dopo la sua scomparsa avvenuta il 12 maggio 1995.. Negli anni ‘90 fanno il loro debutto le star della musica leggera di oggi: Enrico Ruggeri, Laura Pausini, Renato Zero, Giorgia, Irene Grandi, Anna Oxa con canzoni come “Mistero”, “La solitudine”, “Ave Maria”. Le edizioni del Festival degli anni 2000 subiscono l’influenza del potere televisivo che porta sul palcoscenico dell’Ariston lo stile dei talk show e sono ricordati più per i conduttori e gli ospiti che per le canzoni e i cantanti. La rassegna dura cinque serate che finiscono noiosamente a tarda ora e ben pochi ricorderanno le canzoni proposte. Era decisamente meglio il festival di una volta, almeno per me! FEBBRAIO 2012 L’annuale festa dei giornalisti a Vigevano Puntuale, come ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza di San Francesco di Sales, si è svolta a Vigevano, il 29 gennaio scorso, la festa dei giornalisti, organizzata dal settimanale “L’Araldo”. E’ stato altresì il primo incontro con la stampa locale del vescovo Vincenzo Di Mauro il quale ha di- mostrato particolare attenzione al mondo dell’informazione, essendo egli stesso giornalista. Rispondendo alle domande dei rappresentanti le varie testate, il suo intervento si è focalizzato specialmente sulla situazione socio-economica della Lomellina definendola” una Ferrari che viag- Pieve del Cairo Torna la Sezione Primavera gia come una 500” nonostante le potenzialità presenti sul territorio. Una nota anche per la città di Vigevano “..il nulla oltre la piazza”. Hanno fatto gli onori di casa il presidente dell’associazione dei giornalisti lomellini “Giancarlo Rolandi”, Massimo Sala e il direttore dell’Araldo, Monsignor Emi- lio Pastormerlo. Sono stati altresì consegnati premi alla giornalista Laura Piva, all’associazione Polisportiva Gambolese e al nostro giornale per i 25 anni di presenza sul territorio. A conclusione della giornata, dedicata ai giornalisti lomellini, un lieto convivio proposto dall’asso- Visto il successo di adesione degli scorsi anni, molti genitori interessati si aspettano una conferma e uno sviluppo dellʼesperienza. La Direzione Didattica del Circolo di Mede, per venire incontro a tali esigenze emerse dal contesto familiare e sociale del territorio, ha istituito anche per lʼanno scolastico 2011/12 presso la Scuola Materna Statale di Pieve del Cairo, una SEZIONE PRIMAVERA per accogliere i bambini di due anni, nati nel periodo dal 1° febbraio 2009 al 31 gennaio 2010 15 ciazione cuochi pavesi e dai giovani dell’istituto professionale “Pollini” di Mortara. Le foto di Massimo Girini: il gruppo dei partecipanti al convegno e il vescovo Vincenzo Di Mauro premia il nostro direttore. Possono essere accolti bambini residenti anche in altri Comuni. La retta è di euro 110 mensili e andrà versata a prescindere dai giorni di frequenza. Lʼorario di funzionamento è dalle ore 8,30 alle ore 16,30, ma flessibile, è possibile frequentare anche per minor numero di ore. Per le iscrizioni si possono richiedere appositi moduli presso la Segreteria della Direzione Didattica (tel. 0384820010) dalle ore 8,30 alle ore 16,30 dal lunedì al venerdì. MEDE C.so Vittorio Veneto,37Tel.0384 331689 Fax 0384 331688 Alessio Modonesi 349-8107388 MEDE: In centro. Appartamento sito al primo e ultimo piano con: ingresso, sala, cucina, 2 camere, bagno, box auto e cantina. Riscaldamento autonomo, climatizzato. DA VEDERE!!! € 110.000,00 CI.E:G MEDE Splendido appartamento di recente edificazione sito al primo piano composto da: ingresso su salone, cucina abitabile, 2 camere da letto, doppi servizi, ripostiglio, ampie balconate, box auto e cantina. Finiture di pregio. DA VEDERE CI.E:G € 129.000,00 PIEVE DEL CAIRO -In piccola palazzina grazioso appartamento sito al primo e ultimo piano composto da: ingresso, sala, cucina abitabile, 2 camere, bagno, ripostiglio, 2 balconi e box auto. AFFARE!!! € 65.000,00 tratt. 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Vengono prese in considerazione tutte le tipologie di rifiuti: dagli urbani agli speciali, dagli inerti ai fanghi, alle ceneri, per poi soffermarsi sul difficile settore delle bonifiche. Tutti gli operatori pubblici e privati presenti nel contesto provinciale dovranno prossimamente allinearsi con le previsioni e le indicazioni del nuovo Piano, in particolare la Provincia dovrà aggiornare il proprio PPGR. Assessorato Ambiente e Commissione consiliare hanno già avviato tavoli di lavoro con le società territoriali coinvolte. Sulla gestione dei rifiuti siamo sicuramente ad una svolta, infatti le priorità vanno verso una riduzione della produzione totale dei rifiuti, prima ancora della differenziata occorrerà evitare di produrre rifiuti con azioni semplici ed incisive sia sul comportamento dei cittadini che in specifico Judo campionato italiano cadetti sul ciclo di vita dei materiali e quindi sulla filiera prodotto-rifiuto-riciclosmaltimento. Se è vero che si andrà in questa direzione è altrettanto vero che non poche difficoltà si sovrapporranno rispetto allo stato delle cose in Provincia di Pavia, che vede sul territorio la presenza di importanti centri di termovalorizzazione. Il rifiuto da vedersi dunque sempre più come risorsa e quindi con minori oneri per i cittadini che alla fine pagano il costo di queste gestioni. Tutto ciò vale soprattutto per la nostra provincia, buona ultima tra le provincie lombarde nella raccolta differenziata. Sulla situazione incombono sicuramente scelte e strategie ormai passate, che in qualche modo bloccano uno sviluppo ormai non più rinviabile e che va ricercato con il raggiungimento di nuovi assetti sia tecnici che economici. Due esempi su tutti: il primo riguarda l’urgente necessità di poter disporre di nuovi impianti per il trattamento delle frazioni organiche in arrivo dal- la differenziata ed a seguire l’opportunità, se non l’esigenza, come si sta facendo per l’acqua, di ragionare a livello omogeneo provinciale sull’intero comparto rifiuti, unendo gli sforzi e gli obiettivi delle società territoriali ( ASM ed altri) La Commissione Ambiente sta seguendo da vicino questi sviluppi e sta sollecitando la Giunta provinciale a farsi parte attiva per favorire, in stretta sintonia con la Regione Lombardia, l’avvio delle azioni che il nuovo PRGR imporrà. Pierangelo Fazzini Presidente Commissione Ambiente della Provincia di Pavia La rivincita Burro, cipolla, Carnaroli, una spruzzata di vino......pare di sentire l’aroma degli ingredienti che sfrigolano in pentola. Qualche mestolo di brodo e tutto sarà pronto per dare il via ad un ottimo risotto secondo l’antica ricetta dell’Artusi, forse il primo appassionato di cucina che trasferisce sulla carta tutta la specialità e la bontà della nostra tradizione culinaria alla fine del 1800 e crea un’opera imperdibile per chi della cucina ha fatto un lavoro, una grande passione, o, semplicemente, un hobby rilassante e piacevole. Dopo anni di fast food, di pranzi veloci fatti di panini pallidi ed insignificanti insalatone stiamo riscoprendo uno dei tesori nascosti della tradizione e del genio italiano: la cucina. Spuntano come funghi riviste di ogni genere e i piu’ grandi cuochi del momento sono le star delle trasmissioni televisive piu’ seguite. Allora viene alla luce quello che è un popolo di piccoli chef e appassionati del genere, uomini e donne che non vedono l’ora di cimentarsi nelle loro opere frutto del genio e della creatività di ognuno. E’ la riconquista di un patrimonio che sembrava destinato a scomparire. Ogni borgo, ogni paese, ogni provincia e regione è depositario di tante e tali variazioni culinarie da fare invidia ai colori della più bella tavolozza di un pittore. E finalmente i nostalgici dello slow food o, per dirla alla lomellina, delle “ gambe sotto il tavolo” hanno la loro rivincita. Per molto tempo si sono sentiti inadeguati, un po’ carbonari di una passione proibita, isolati dal mondo iperattivo del pranzo veloce e della cena etnica a tutti i costi. Quei pochi chiletti di troppo di fronte ai sorrisi smaglianti di veline, bellocci tutto fitness e ragazzette insalata e verdurine scondite stanno per avere il sopravvento e gli inappetenti per scelta hanno le ore contate. In medio stat virtus dicevano i latini, la virtù sta nel mezzo, e se abbiamo voglia di una bella cena a base di di salumi nostrani, di un buon risotto, di secondi e dolci a volontà non dovremo che accomodasrci accanto ad un buon amico a cui avremo tante cose da raccontare. Gara veramente difficile al Palasport di Ciserano per la qualificazione del Campionato Italiano cadetti, e il Gran Prix Under 23,. Accedono alla finale di Ostia (RM) delʼ 11 e 12 febbraio Alessandro Romagnoli con uno splendido Oro e Arianna Recagli in Bronzo. Ancora in ritardo nella preparazione ma in netto recupero Greta Barisio, primo anno nella difficilissima classe Junior, non va oltre lʼargento in finale con la Campionessa Italiana delle Fiamme Oro Federica Tau. Il 28 e 29 gennaio i Campioni Medesi del Judo Amisaniano sranno in pedana a Lignano Sabbbiadoro per il Torneo Internazionale “ Alpe di Adria”, Trofeo Italia. Roberta Gemelli SALDI DA NON PERDERE S A L D I S A L D I PIEVE DEL CAIRO - Strada Statale 211 - Tel. 0384/831677 REDAVALLE - Via Emilia 61 - Tel. 0385/74585 FEBBRAIO 2012 19 FEBBRAIO 2012 20 Pagina a cura di Cesare Panza Mede: flop della popolazione Cala, sensibilmente, la popolazione di Mede. Ma il flop, al momento, non intacca la fatidica quota 7.000 residenti, persa nel 2006 e riacquistata nel 2007. E’ quanto emerge dal bilancio demografico dell’anno da poco archiviato elaborato dalle operatrici Maria Luisa Chiesa, Rosa Nebbia e Carla Zanetti degli uffici di stato civile del comune. Al 1° gennaio 2011 la popolazione era di 7.085 abitanti, con 3.419 maschi e 3.666 femmine. Al 31 dicembre la cifra è scesa a 7.033, con 3.408 uomini e 3.625 donne. Una perdota secca di 52 unità. Stazionario il numero degli stranieri. Mede si conferma un centro multietnico con la presenza di ben 34 nazionalità (una in più rispetto al 2010) oltre a quella italiana. Con new entry da Israele e San Salvator e la cancellazione del Venezuela. Degli oltre 7.000 abitanti, 835 sono stranieri (444 maschi, 391 femmine) 3 in più rispetto al 2010. Una percentuale del 12% dell’intera popolazione. Da sottolineare poi che nel corso del 2011, 7 stranieri (3 maschi, 4 femmine) hanno ottenuto la cittadinanza italiana (19 nel 2008, 15 nel 2009, 42 nel 2010). La comunità straniera più numerosa si conferma quella albanese. Sono 311 gli albanesi (143 femmine, 168 maschi), un’ unità in meno rispetto all’anno precedente. Seguono i bulgari: sono 180 (101 maschi, 79 femmine), 4 in più rispetto al 2010. In terza posizione i marocchini: 176 (69 femmine, 107 maschi), tre di meno del 2010. Alle loro spalle i rumeni. I cittadini provenienti dalla Romania sono 64, con 34 donne e 30 uomini. Un incremen- to di sei unità rispetto al 2010. A Mede risiedono anche 15 tunisini (9 uomini, 6 donne), altrettanti cinesi ( 7 donne, 8 uonini), 13 ucraine, otto polacchi (5 femmine, 3 maschi). E ancora: cinque cittadini della Moldavia (4 femmine, un maschio), e dell’India (1 donna, 4 uomini), quattro della Russia (due uomini, due donne) e del Brasile (tre donne, un uomo), tre colombiane e altrettante spagnole. Stessa quota con due femmine e un maschio per Israele, Santo Domingo e Thailandia. A quota due : Ecuador (due donne), Perù ( due donne), Svizzera (un uomo e una donna). Rappresentati infine, con un componente per nazione: Argentina (F), Egitto (M), Germania (F), Guinea (F), Honduras (F), Libia (M), Paraguay (M), Portogallo (M), Regno Unito (F), Repubblica Ceca (F), San Salvador (M), Slovacchia (F), Turchia (M), Ungheria (F). Bene le nascite. Nel 2011 ci sono state 57 nascite, 13 in più rispetto al 2010. Si tratta di 35 bambini e 22 bambine, con 13 fiocchi (6 azzurri, 7 rosa) appesi nelle comunità straniere. Nel 2010 sono decedute 84 persone (50 donne, 34 uomini), 8 in meno in relazione all’anno precedente. Da segnalare che gli uffici comunali hanno registrato 303 decessi: si tratta, oltre ai residenti, di persone di altri comuni decedute, per lo più, presso l’ospedale San Martino. L’anno 2011 presenta poi una sgradevole novità per quanto riguarda il movimento migratorio che in controtendenza rispetto agli ultimi anni chiude in passivo. Hanno lasciato Mede 186 cittadini (92 maschi, 94 femmine). Nel 2010 erano migrate 188 persone, immigrate 230. In diminuzione anche le nozze: registrati 22 matrimoni, 7 in meno del 2010. Di questi 8 quelli celebrati in città: 5 civili, 3 concordatari. Fuorti Mede, 14 : 10 religiosi, 4 civili. Infine i nuclei familiari. Sono 3.042, 5 in meno del 2010. Di questi 278 ( 7 in più) hanno come intestatario uno straniero. STRANIERI RESIDENTI A MEDE AL 31 DICEMBRE 2011 nazionalità femmine maschi ISRAELE ALBANIA ARGENTINA BRASILE BULGARIA CINA COLOMBIA ECUADOR EGITTO GERMANIA GUINEA HONDURAS INDIA LIBIA MAROCCO MOLDAVIA PARAGUAY PERU' POLONIA PORTOGALLO REGNO UNITO REPUBBLICA CECA ROMANIA RUSSIA SAN SALVADOR SANTO DOMINGO SLOVACCHIA SPAGNA SVIZZERA THAILANDIA TUNISIA TURCHIA UCRANIA UNGHERIA 2 143 1 3 79 7 3 2 TOTALI 391 AVVISO AI LETTORI totale 1 168 1 101 8 1 1 1 1 1 69 4 2 5 1 1 34 2 2 1 3 1 2 6 4 1 107 1 1 1 3 1 30 2 1 1 1 9 1 13 1 Molti lettori, dei paesi limitrofi a Mede, desiderosi di sostenere il nostro giornale, ci chiedono come debbono comportarsi in merito. L e modalità sono diverse: 1) con bonifico bancario intestato a Edilom - Tam Tam utilizzando le seguenti coordinate bancarie: I T 75 W 0200856010 0000412593422) con vaglia postale sempre intestato a Edilom - Tam Tam- Via Arrigo 25 - Mede 3) recandosi presso la Tabaccheria Comelli in P.zza della Repubblica - Mede dove verrà rilasciata regolare ricevuta di versamento. 444 3 311 1 4 180 15 3 2 1 1 1 1 5 1 176 5 1 2 8 1 1 1 64 3 1 4 1 3 1 3 15 1 13 1 835 MOVIMENTO POPOLAZIONE STRANIERI maschi femmine totale residenti al 01.01.2011 441 391 832 residenti al 31.12.2011 444 391 835 nascite 6 7 13 minorenni 99 86 185 immigrati da altri comuni 11 18 29 immigrati dall'estero 14 14 28 emigrati in altri comuni 24 32 56 emigrati all'estero 2 0 2 irreperibili 4 3 7 65 53 118 stranieri nati in italia famiglie con uno straniero 336 famiglie con intestatario straniero 278 AFFITTASI IN MEDE Appartamento in villa bifamiliare composto da: cucina abitabile-soggiorno camera da letto - bagno - box auto ideale per coppia Telefonare 333 - 3328217 OTTICA FAITA CENTRO RIPARAZIONI OCCHIALI DI TUTTE LE MARCHE CONCESSIONARIA FEBBRAIO 2012 21 In questo studio si eseguono prestazioni di: Studio Dentistico Dott.ssa Donatella Galaschi studio accreditato A.S.L. 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La parola dieta, oggi comunemente intesa come “regime alimentare rivolto a determinati scopi terapeutici” deriva, infatti, dalla parola greca “diaita” il cui significato è in realtà molto più ricco e ampio indicando uno stile di vita in cui una corretta alimentazione ed una corretta ed adeguata quantità di attività fisica insieme creano a mantenere e sviluppare benessere psichico e salute. Già Ippocrate affermava “La salute positiva presuppone la conoscenza della costituzione primaria dell’uomo e dell’adozione dei vari alimenti, sia quelli naturali sia quelli che sono frutto dell’abilità umana. Ma l’alimentazione da sola non è sufficiente per la salute. Ci deve essere anche l’esercizio fisico, gli effetti del quale devono anch’essi essere noti. L’unione di questi due aspetti costituisce il regime che deve tener conto anche della stagione dell’anno, dei cambiamenti del vento, dell’età dell’individuo e della sua situazione famigliare. Se l’alimentazione e l’esercizio fisico sono carenti, il corpo si ammalerà (da Declaaration of Olympia on Nutrition and Fitness-Ancient Olympia, Greece, May 28-29, 1996). Linee di indirizzo elaborate dal modulo formativo “Alimenta- Dott.ssa Maria Chiara Villa Biologa Nutrizionista Specialista in Scienza dell'Alimentazione e-mail: [email protected] ALIMENTAZIONE E SPORT zione e attività motoria” in occasione del XIII Corso Nazionale ADI (Roma, 21-24 ottobre 2009), che sintetizzano lo stretto legame tra attività fisica, dieta mediterranea e prevenzione: 1. L’attività fisica deve essere praticata con regolarità e gradualità, come strumento di prevenzione e/o terapia, dal soggetto sano o affetto da patologia. Si consiglia di praticarla almeno 30 minuti al giorno, anche suddivisa in 2-3 sessioni, ad intensità media-moderata, quanti più giorni alla settimana, con un intervallo massimo di 2 giorni. 2. L’alimentazione adeguata, equilibrata e variata soddisfa tutti i fabbisogni nutrizionali anche dei soggetti che praticano attività fisica e non richiede l’uso di integratori. 3. Chi pratica attività fisica deve assumere abbondanti quantità di acqua, in particolare prima, durante e dopo l’attività fisica. Si consiglia di introdurre liquidi in quantità pari a una volta e mezzo la perdita di peso causata dalla sudorazione. 4. Il fabbisogno giornaliero di macronutrienti deve essere espresso in termini di grammi/kg di peso corporeo desiderabile. 5. La pratica dell’attività fisica è sconsigliata dopo un digiuno superiore alle 4 ore. Quando viene svolta al mattino presto, dopo il riposo notturno, si consiglia di assumere piccole porzioni di alimenti ricchi di carboidrati. La prima colazione sarà consumata dopo l’esercizio fisico. 6. La razione alimentare giornaliera deve essere distribuita in almeno 5 pasti, tenendo conto degli impegni scolastici, lavorativi e sportivi. 7. Prima e dopo l’attività fisica è opportuno consumare alimenti con prevalenza di carboidrati e un’adeguata quantità di proteine. 8. Le diete vegetariane possono essere adottate dagli sportivi. Si consiglia anche un maggior ricorso a cereali minori e “pseudo-cereali” (quinoa, amaranto, etc.), legumi meno conosciuti (lupini, soia, etc.), frutta secca e semi. 9. Un incremento del consumo di frutta, ortaggi e verdura di stagione e di legumi va promosso in chi pratica attività fisica. 10. Latte e yogurt contenenti fermenti lattici vivi in quantità adeguate possono completare la razione alimentare contribuendo a migliorare la funzionalità intestinale e le difese immunitarie. 11. L’olio extravergine d’oliva, in quantità adeguate, rappresenta il grasso di condimento da preferire. Ristorante Ca’ Schu’ A pranzo menu a prezzo fisso Cucina con menu degustazione di pesce e carne Su prenotazione possibilità di cenare con: Paella, fiorentine o le specialità della nostra cacciagione. Da non trascurare i piatti autunnali come la nostra trippa o i bolliti misti Chiusi il lunedi tutto il giorno Martedi sera Possibilità di riservare la sala con un minimo di 25 persone € 10,00 MEDE - Via Garibaldi, 32 - Tel. 0384 805499 - Cell. 333 3111296 La scomparsa di Marino Denari SARTIRANA – All’età di 90 anni, si è spento Marino Denari. Lascia la moglie Emilia, figli, nipoti e pronipoti, ma con lui, possiamo dire, se ne va un pezzo di storia locale. Le vicende della seconda guerra mondiale lo hanno infatti visto in prima fila, prima come membro diciannovenne del genio ferrovieri di stanza in Yugoslavia dove trascorre anni pesantissimi poi, rimpatriato a seguito dell’armistizio firmato l’8 settembre 1943, come capo di un gruppo di resistenza partigiana formato da giovani combattenti di Sartirana, Mede e Breme. Anche se non amava descrivere nel dettaglio le vicende di quel convulso periodo, quando lottava contro “gente che non scherzava per niente”; quando si era presentato da solo davanti al plotone di esecuzione per salvare un compagno; quando, con la brigata Fachiro, aveva attaccato la sede del partito fascista a Mortara, dai suoi racconti emergono il coraggio e la determinazione di chi voleva mettere tutte le sue energie al servizio degli ideali in cui credeva, per la realizzazione di un più ampio progetto che prevedeva la difesa della libertà e dei valori della resistenza. Il nucleo partigiano di Sartirana, infatti, si mise in contatto non solo con gli altri gruppi di resistenza della Lomellina, ma anche con il Comitato di liberazione nazionale e con gli Alleati, per portare a compimento le missioni di guerra contro i nazifascisti. Nel libro " L'altra guerra ", del professor Guderzo, Marino Denari viene citato per testimoniare di uno dei rari lanci di armi eseguito in Lomellina, destinatario il gruppo da lui comandato. Marino andava in bicicletta (!) - e le strade erano ben diverse da quelle odierne - da Sartirana a Milano per ricevere gli ordini dal comando alleato, allora nascosto in una villa nei pressi della stazione Centrale. Un giorno, nei pressi di Piazza della Repubblica, si imbatté in un partigiano che scappava, a piedi, da un rastrellamento nemico. Lo caricò sulla sella e lo portò in salvo: si trattava di Giovanni Marcora, il partigiano "Albertino", militante nella "Brigata Val Toce", formazione molto attiva nella liberazione della val d'Ossola, comandata da Alfredo Di Dio. Diventato dopo la liberazione, Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali rimase, sino alla sua prematura morte, grande amico di Marino. Scampato alla fucilazione proprio nei giorni intorno al 25 aprile 1945, grazie ad un scambio di prigionieri, Marino Denari è diventato in seguito il primo sindaco di Sartirana del dopoguerra: di quei giorni ricordava soprattutto la fatica e l’impegno per garantire un minimo di cibo e riscaldamento a oltre 4000 persone, compresi gli sfollati, con le casse del comune vuote e i generi di prima necessità ancora razionati. Nella vita privata, invece, avvenne l’incontro, per via di amici comuni, con quella che poi sarebbe diventata sua moglie per il resto della vita. Negli anni successivi, la coppia ha vissuto per un lungo periodo a Milano, dove lui lavorava all'inizio come vigile ed, in seguito, come funzionario all'erario comunale. Del periodo milanese ricorda soprattutto la battaglia, combattuta e vinta, per la riqualificazione dei gradi dei suoi colleghi. Grazie a lui infatti oltre 600 vigili urbani ottennero una importa qualifica, con conseguenti benefici economici.“ Se ripenso al tempo di guerra e al periodo immediatamente successivo – diceva - a volte quasi piango e mi domando come posso essere riuscito a superare così tante peripezie. Credo che a darmi la forza per andare avanti, sia stato il mio proposito di affrontare ogni situazione con onestà e correttezza, confidando nei miei ideali di giovane combattente, cioè nella conquista della libertà attraverso la vittoria sul nazifascismo, seguita poi dall’instaurazione della giustizia sociale e della pace”. Latercop s.n.c. di Albano Vincenzo & C. MEDE - Via Invernizzi, 28 Tel. e Fax 0384 805884 Lavorazione ferro battuto Portoni Cancelli Riparazioni in genere Scavi Ristrutturazioni edili PORTE DI SICUREZZA SU MISURA FEBBRAIO 2012 Il primo disco dei “fooga&nico” “Fooga&Nico”, gruppo medese, si costituisce nel corso del 2010 e iniziano lʼesperienza artistica dello sviluppo di brani di inediti nellʼambito del cantautorato. Il gruppo è composto da Nicola Farinello (autore dei testi, voce e chitarra ritmica), Carlo Guardamagna (chitarra solista), Luca Corilli (basso) e Davide Milano (Batteria). Il primo disco. Il primo disco dei “fooga&nico” è intitolato “Anni 2010” e vuole essere un racconto di questo strano ed inquietante inizio decennio, chiaramente attraverso il punto di vista dellʼautore dei testi. Il lavoro tecnico di registrazione è stato effettuato presso gli studi di registrazione della scuola di musi- Capitan coniglio Mara Perego 23 ca “Matra” che ha sede ad Ovada (AL), sotto la supervisione del tecnico ed arrangiatore Gabriele Massa (musicista di esperienza ultradecennale che può vantare collaborazioni di rilievo come quella realizzata con i Delirium, importante gruppo prog degli anni ʼ70), che ha curato sia lʼaspetto tecnico, che quello artistico per quanto riguarda lʼimpiego dellʼorgano e degli archi, oltre ad alcuni accorgimenti stilistici di diverso tipo che hanno impreziosito le musiche rispetto alla proposta originale del gruppo. Un altro ed importante aspetto qualitativo è stata, senza alcun dubbio la collaborazione, sia in fase di registrazione, sia a livello di esibizione live, con il musicista Luca Correzzola che si è occupato delle parti di tromba. I testi. A livello testuale, il disco tratta diversi argomenti, attraverso i quali lʼautore ha delineato gli aspetti per lui più significativi di questo inizio decennio. Viene trattato il tema della crisi economica nei confronti della quale emerge la richiesta di una risposta necessaria (immagine-simbolo diventa quella dellʼoperaio che sulla gru), le incertezze dei giovani per un futuro che appare sempre più incerto, lʼamore ai nostri giorni, la follia co- me mezzo di cambiamento, la storia di un prigioniero ucciso in carcere, per poi terminare con una provocazione alle giovani generazioni che rischiano di essere solamente “generazioni di passaggio”, pronte per essere “bruciate” da chi occupa posizioni di potere (lʼautore afferma che questa provocazione è rivolta anche a se stesso, perché si è sentito di non trattare la questione con distacco intellettuale) e con un pezzo dai connotati visionari in cui emerge nuovamente la richiesta di un cambiamento necessario e forse inevitabile, messaggio, questo, che filtra attraverso lʼimmagine di una città che brucia nella notte. Le musiche Il disco Anni 2010 sviluppa diverse sonorità che si muovono dalla ballata elettrica, ricca di sonorità rock, a melodie acustiche che rientrano nella tradizione del cantautorato nostrano, fino ad arrivare alla sperimentazione, a cui è lasciato ampio spazio, soprattutto nellʼultima traccia del disco che presenta un lungo intermezzo psichedelico. Prossimamente il primo disco dei fooga&nico verrà presentato presso la biblioteca del comune di Mede. Fino al giorno del tragico naufragio all’isola del Giglio, esisteva un uomo apparentemente invincibile, bello nella sua divisa impeccabile, capace di controllare la navigazione di una nave enorme con più di 4000 persone a bordo. Era l’orgoglio della sua famiglia che lo vedeva partire per le crociere sicuro di sé nel ruolo di governatore di una città galleggiante. Poi è crollato tutto: prima, quando lo hanno visto intervistato a poche ore dalla disgrazia, mentre sem- brava che stesse balbettando alla ricerca di giustificazioni; poi hanno ascoltato la registrazione della telefonata con il comandante De Falco e, in quel momento, hanno avuto l’immagine di un ometto privo di coraggio e di dignità. Non smetteranno certamente di volergli bene, ma non potranno nascondere la profonda delusione che ha dato loro. In aggiunta a questo, si è scatenato un morboso accanimento da parte di giornali e tv che assediano la loro casa sen- za alcun rispetto. Non c’è trasmissione in cui non compaia un sopravvissuto che racconta la sua versione. Hai voglia, sono più di 4000 e i talk-show possono viverci di rendita per mesi e mesi. Il capitano ha sbagliato e verrà giustamente giudicato nelle sedi opportune. Purtroppo ha favorito il diffondersi all’estero dell’immagine degli italiani, soliti cialtroni, ma questo ennesimo esempio di come il male faccia rumore e il bene sia silenzioso, non rende cer- tamente onore ai tanti italiani che sanno affrontare appieno le loro responsabilità, che non si curano del pericolo pur di aiutare gli altri e, spesso, pagano con la vita. Di questi però si parla pochissimo. Molti di noi però non dimenticano un esempio di italiano coraggioso, quel Fabrizio Quattrocchi che in Iraq è morto pronunciando le parole “ora ti faccio vedere come sa morire un italiano”. Un esempio come questo riscatta qualsiasi capitan coniglio. Lomello -Via Roma - Tel.038485178 - 3314570517 www.anticadimorasanmichele.it Festa della donna 2012 MENU Antipasti: salumi al taglio salame crudo - prosciutto crudo - coppa Insalata russa della nonna Flan di funghi e brie Primi: Risotto alla crema di carciofi Pappardelle al ragù d’anatra Secondo e contorni: Arrosto di daino con salsa sottobosco - Patate al forno Dolci: Crema gialla con pere aromatizzate al Porto Acqua frizzante e naturale, vino, caffè. Vini: Franciacorta Satén Millesimato “Otello” spumante Moscato spumante Oltrepo Pavese. MENU COMPLETO € 29,00 la nostra cucina utilizza esclusivamente prodotti naturali e confezionati a mano FEBBRAIO 2012 24 Punto-Linea-Punto notizie telegrafiche Buone notizie circa la viabilità in Lomellina: è stato, infatti, depositato presso tutti i comuni coinvolti il progetto definitivo della Broni-Mortara. Nel tratto lomellino, oltre allʼintersezione a Gropello Cairoli con lʼautostrada A7 Milano-Serravalle-Genova sarebbero quattro le uscite previste: Garlasco, Tromello, Mortara e Castello dʼAgogna. *** A Sannazzaro de Burgondi si festeggerà in Primavera la “ promozione a città “. Nei giorni scorsi i Prefetto di Pavia Giuseppa Strano ha consegnato al Sindaco Giovani Maggi il decreto del Presidente della Repubblica. *** Don Cesare Silva, Laureatosi nel 2009 presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma in Storia della Chiesa, il 22 gennaio ha fatto il suo ingresso in Breme quale nuovo parroco calorosamente accolto dal Sindaco Francesco Berzero. La cerimonia, iniziata al Santuario di S. Maria in Pollicino alla Cascina Rinalda con un momento di preghiera, è proseguita nella Parrocchiale della Beata Vergine Assunta dove nel corso della celebrazione il neo parroco ha ricevuto il mandato dal Vescovo di Vigevano, Arcivescovo Mons. Vincenzo Di Mauro. Eʼ seguito un momento di festa. Auguro a Don Silva una proficua attività pastorale e allo storico una altrettanto intensa attività di ricerca. Chissà che dopo la “Guida alle chiese di Lomello” possa uscire una nuova opera dedicata a Breme. Sono certo che la sua competenza di storico abbinata alla tenacia dimostrata in questi anni da Franco Berzero per valorizzare il suo paese che ha come principale monumento lʼAntica Abbazia di S. Pietro (attuale sede del Municipio), possano dare vita ad un mix vincente che potrebbe risultare utile non solo ai cittadini di Breme ma a tutta la Lomellina. *** A Sartirana, venerdì 20 gennaio, lʼAssociazione “Brunoldi Ceci”, la biblioteca “Francesco Moro”, lʼAssociazione Est Sesia e lʼEcomuseo del Paesaggio Lomellino hanno presentato il progetto “ Il Roggione di Sartirana – una via dʼacqua tra storia e attualità”. Il Roggione, canale sorto verso la fine del 1300, attinge acqua dal Sesia e si snoda per ventisette kilometri irrigando una superficie di circa 14000 ettari. *** Feste, usanze e leggende - Anche questʼanno il 17 gennaio in occasione della festa di SantʼAntonio Abate in alcuni paesi si è rinnovato il rito della benedizione degli animali e dei mezzi agricoli. La tradizione è stata rispettata anche nei “giorni della merla” ( 29-30 e 31 gennaio) nei quali il freddo si è fatto pungente ed è caduta abbondante la neve. La leggenda narra che una merla, allora ricoperta di un piumaggio completamente bianco, per cercare un poʼ di tepore andò a rifugiarsi in un grosso comignolo. La merla era talmente intirizzita e stanca che si appisolò. Quando si risvegliò il suo manto era diventato completamente scuro a causa della fuliggine fuoriuscita dal comignolo. Da allora…le merle hanno il piumaggio scuro. Auguri a due reverendi ultra novantenni, Don Andrea Mittino ( 91 anni il primo di gennaio) dal 1974 Cappellano dellʼOspedale e della Casa di Riposo e Don Dante Caprioglio ( 92 anni il 15 di gennaio) dal 1957 al Collegio San Carlo di Borgo San Martino di cui è stato anche Direttore oltre che Preside degli Istituti Tecnici fino alla loro chiusura. Questʼultimo, nella foto con il Sindaco, ha festeggiato lʼevento celebrando una S. Messa a San Martino di Rosignano, suo paese natale di cui è parroco da circa ventʼanni, alla presenza di amici, parrocchiani e di un centinaio di ex-allievi del San Carlo (presenti sei di Mede e diversi lomellini). Magistrale lʼomelia dellʼantico professore di Lettere pronunciata con il caratteristico linguaggio semplice ma profondo e con quellʼardore che coinvolge chi ascolta, dono che pochi hanno. Eʼ seguito un rinfresco e lʼagape fraterna con gli ex-allievi presso un noto ristorante monferrino. Don Dante Caprioglio e Graziella Micco *** Spettacoli teatrali – Al Teatro Besostri di a cura di Luigi Pagetti Mede, tutto esaurito per la commedia della scrittrice francese Dany Laurent dal titolo “ Di mamma ce nʼè due sole” con Paola Quattrini, Debora Caprioglio e Rosario Coppolino, per la regia di Patrik Rossi Gastaldi. A Mortara “ Don e guai i finisan mai” è lo spettacolo messo in scena dalla Compagnia Dialettale Mortarese. La commedia in due atti è stata presentata al Teatro Angelicum di Mortara nei giorni 3,4, e 5 febbraio. Il ricavato andrà in beneficenza al comitato Lomellina per Cernobyl. Sempre a Mortara, il 25 febbraio, Terry e i Tri Pè presenteranno “Gris…con i amis” musical andato in scena lo scorso anno ma che questʼanno presenterà consistenti novità. La serata si svolgerà in collaborazione con il Lions club Mortara Silvabella e con il club Parco del Ticino. Il ricavato della serata sarà devoluto ad un service dei due sodalizi. *** Anche questʼanno “Il giorno della memoria” ( ufficialmente il 27 gennaio) al fine di ricordare la Shoah ( sterminio del popolo ebraico) è stato vissuto in varie localita della Lomellina con diverse iniziative sia presso le scuole che presso centri culturali ed altri sodalizi. *** La stampa locale, purtroppo, è chiamata ad occuparsi spesso dei disagi subiti dagli utenti delle ferrovie, delle inevitabili proteste, delle raccolte firme e quantʼaltro. Dal mondo ferrovie segnalo due notizie relative alla stazione ferroviaria di Sartirana Lomellina. La prima riguarda la cessione da parte di R.F.I. in comodato dʼuso gratuito della stazione ferroviaria al Comune di Sartirana per cinque anni. Complimenti. Queste piccole stazioni sguarnite e sovente alla mercé di vandali potrebbero costituire una risorsa per le ferrovie che potrebbe affittarle o venderle magari ad enti locali e/o con a privati con vantaggio per gli utenti. Lʼaltra notizia, riguarda il ponte per attraversare i binari costruito in stazione, presumo in alternativa ad un sottopassaggio, al fine di tutelare la sicurezza degli utenti tenuto anche conto che in questa stazione non vi è più personale delle ferrovie. Per la cronaca, uno analogo sorge alla stazione di Olevano Lomellina mentre, quella di Valle Lomellina, né è, per ora, sprovvista. Tale investimento mi lascia qualche dubbio. Resta il fatto che ormai cʼè ed ora per attraversare i due binari, circa dieci metri, bisogna fare 39 scalini in salita + dieci metri + 39 scalini in discesa ai quattro venti. Tenuto conto che in Lomellina pioggia e neve non mancano mi permetto di segnalare a chi di dovere che forse si potrebbe dotare il manufatto di un tunnel di vetro o plastica per riparare il cliente dalle intemperie e un idoneo montacarichi per consentire lʼattraversamento allʼutente disabile. Spero che queste due criticità siano temporanee e, magari in ritardo, vengano sanate. Nonostante il problema sicurezza sia comprensibile il dubbio di fondo rimane e, mi si consenta, forse, come a Valle, era meglio continuare ad attraversare i binari. Eʼ di questi giorni la notizia che il Governo ha dato il via alla spending rewiev ( revisione di spesa che tradotto dal politichese dovrebbe comprendere (il condizionale è dʼobbligo) anche la limitazione di spese e la riduzione degli sprechi. Chissà se si entrerà nel merito “ ferrovie” intervenendo con determinazione o si fermerà al capito primo cioè quello delle buone intenzioni. Ricordo, a proposito, lʼantico adagio: tra il dire ed il fare cʼè di mezzo il mare. E Dio solo sa quanto vorremmo che non ci fosse più di mezzo il mare, il fiume, la palude e quantʼaltro. Voglio essere ottimista perché mi dispiacerebbe molto se, nonostante i suoi sforzi per cambiare le molte criticità del nostro Paese, anche lʼottimo Prof. Monti passasse invano, mentre le ferrovie, magari cambiando ancora nome, restassero comʼerano, o quasi. Centro Estetico ABBIGLIAMENTO E ACCESSSORI BONINI ELEONORA SALDI CON SCONTI DAL 20% AL 50% NENETTE MEDE - C.so Vittorio Veneto,26 Tel. 038481210 Questo trattamento-viso “zen” avvolgente agli aromi delicati, offre una parentesi di benessere incomparabile a pelli “stressate”, disidratate e mancanti di splendore Corso Italia, 49 - MEDE - tel.0384805533 Anche questo mese teniamo accesi i riflettori sull'imprescindibile contributo che arriva alla musica pop e rock da parte delle donne. Il percorso sarà sempre largamente cronologico arrivando questa volta fino al tempo presente e farà riferimento ad artiste che abbiano avuto una rilevanza musicale piuttosto che commerciale. Una brevissima premessa per salutare purtroppo per sempre il personaggio con cui avevo aperto l'articolo precedente: Etta James è morta il 20 Gennaio 2012 dopo quasi sessant'anni passati sui palcoscenici. La terra le sia leggera. Verso la fine degli anni '80 emerse, dapprima con il gruppo degli Sugarcubes poi come solista, Björk che, da Islandese, ha un patronimico quasi impronunciabile, Guðmunsdóttir. Grazie a una vocalità da bambina che canta il Jazz e al suo talento compositivo visionario e in grado di adeguarsi o anticipare gli sviluppi dei mezzi tecnologici e di comunicazione ha costruito una carriera che tuttora la vede tra le avanguardie musicali. Un buon esempio del suo eclettismo è nel cofanetto “Voltaic” uscito nel 2009. Un'altra artista la cui creatività non scende dai massimi livelli fin dai suoi esordi datati 1992 è PJ Harvey che citiamo di passaggio essendo già stata oggetto di un articolo qui su TamTam. Se volete scoprire dove si può arrivare con il più intimo e scarno strumento musicale di cui tutti disponiamo, la voce, ascoltate Diamanda Galás. Suoni degni della Spazio chitarra di Jimi Hendrix e note di profondità tellurica sono alla portata della sua straordinaria estensione vocale. Spesso accompagnata solo dal suo pianoforte, l'artista, americana di origini greche e armene, può vantare alcune significative collaborazioni tra cui quella con John Paul Jones, bassista dei Led Zeppelin. Da sentire, tra gli altri, “Malediction & Prayer” del 1998 e “Guilty Guilty Guilty” del 2008. Alcune donne hanno anche contribuito all'identità femminile nella musica cercando di garantirsi l'indipendenza dalle multinazionali discografiche, tra queste Ani DiFranco che per pubblicare il suo primo disco nel 1990 creò un anno prima la sua etichetta indipendente “Righteous Babe”. Ani è una cantante e chitarrista con uno stile molto originale e compositrice vicino alle tematiche femministe. A proseguire il discorso musicale di Ani DiFranco espandendolo troviamo Kaki King (Katherine Elizabeth King) cantante e chitarrista eccezionale dotata di una tecnica molto personale che lei arricchisce con trattamenti elettronici. Raccomandato il suo terzo disco “... Until We Felt Red” del 2006. Un altro esempio di artiste impegnate nel rivendicare un ruolo paritario per le donne sono le Slea- FEBBRAIO 2012 25 SETTE NOTE a cura di Ivano Meneghello L'ALTRA METÀ DEL ROCK 2a parte ter – Kinney. Il gruppo, fondato e composto da Carrie Brownstein, Corin Tucker e Janet Weiss, è rimasto attivo tra il 1994 e il 2006 con una serie di lavori musicalmente ispirati dalla scena punk e indipendente dell'area di Seattle (WA) e dal movimento delle Riot Grrrl. Arriviamo ai nostri giorni e occupiamoci di personaggi che sono le sorprese degli anni recenti e le promesse per quelli futuri. La prima è Zola Jesus, nome d'arte di Nika Roza Danilova cantante e compositrice americana appena ventiduenne. Il suo ambito è quello della musica elettronica e del genere dark / gothic, completato dalla sua voce impostata e solenne. L'ultimo suo lavoro “Conatus” dello scorso anno ha ricevuto ottimi apprezzamenti. Dal Wisconsin innevato alla calda Los Angeles sempre negli USA per trovare Chelsea Wolfe che con il suo secondo lavoro “Apokalipsys” si conferma artista estremamente interessante con sonorità rock, folk e, ancora, gotiche. Pensate a un incontro tra Nick Cave, Johhny Cash e Edgar Allan Poe per farvene un'idea. Cambiamo genere con le CocoRosie, gruppo fondato nel 2003 dalle due sorelle Bianca (Coco) e Sierra (Rosie) Casady. Nella loro musica il tratto fondamentale è l'eclettismo, una libertà di espressione che combina strumenti e ritmi elettronici con suoni tradizionali, la voce di Sierra impostata dagli studi classici con quella spontanea e infantile di Bianca. Dei loro quattro dischi finora possiamo scegliere l'ultimo “Grey Oceans” del 2010. Su territori rock relativamente più tradizionali possiamo trovare EMA “marchio” artistico di Erika M. Anderson che definisce sé stessa “artista di media digitali e distruttrice di chitarre”. In effetti il ritratto è calzante in quanto la nostra ha una propensione per i suoni elettrici e per la costruzione di una forte tensione nelle sue composizioni e fa un uso decisamente attivo della comunicazione con i suoi fan attraverso Internet. Con solo due dischi all'attivo citiamo l'ultimo “Past Life Martyred Saints” uscito nel 2011. Puntiamo su altri lidi con i californiani BellRays. Qui abbiamo l'esplosiva combinazione di una musica rock molto energica e aggressiva con la spettacolare voce e presenza scenica della cantante, Lisa Kekaula, di impronta soul e rhythm'n'blues che ricorda la migliore Tina Turner degli anni settanta con forse ancora maggiore intensità. I BellRays hanno una lunga carriera alle spalle iniziata nel 1990 e proseguita finora lungo quattordici dischi, l'ultimo del 2010 è “Black Lightning”. Torniamo in Europa per trovare in Inghilterra Bat For Lashes nome d'arte e progetto della cantante e compositrice Natasha Khan che ha finora prodotto due lavori, “Fur and Gold” nel 2006 e “Two Suns” nel 2009. Anche qui la chiave di lettura è la varietà, strumenti tradizionali ed elettronici convivono e creano tappeti a volte minimali a volte più densi e ritmati per la voce di Natasha. Ancora dalla terra di Albione arriva Gemma Ray cantante, compositrice nonché chitarrista dalla tecnica particolare (usa tra l'altro un coltello per le parti “slide”). Sull'ultimo suo lavoro “It's a shame about Gemma Ray” del 2010 troviamo cover che spaziano dai Mudhoney a Gershwin filtrate attraverso il suo stile musicale che si rifà agli anni cinquanta. Questa seconda parte finisce qui e, se ve lo state chiedendo, ci sarà il dovuto spazio per le artiste italiane il mese prossimo. POSSIBILITAʼ MUTUO 100% Con consulente bancario a Vs. disposizione per mutui personalizzati SANNAZZARO DE’ BURGONDI Via Cavour, 10 - TEL. 0382 901290 SANNAZZARO D.B. - casa indipendente di tre locali, cucina, bagno, rustico e cortile di proprietà. € 89.000,00. SANNAZZARO D.B.- Ottimo appartamento finemente riattato sito al piano rialzato composto da ingresso, ampio salone, cucina abitabile, due camere letto, bagno, ripost., balconi, cantina e box. € 148.000,00. 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Pronta ad essere colta al volo, come nel romanzo “Penultima lucertola a destra”, di don Marco Pozza, alias “Don Spritz”. Quella scintilla, quasi una scarica di adrenalina, era a Mede giovedì 26 gennaio, nella sala delle conferenze di via Dante, dove don Marco, invitato dal parroco don Mauro Bertoglio, ha presentato il suo libro, raccontando qualcosa della sua straordinaria esperienza di sacerdote. 32 anni, nato in provincia di Vicenza, a Padova don Marco ha iniziato a fare apostolato tra i giovani nei bar (da qui il soprannome di “Don Spritz”, anche se lui è astemio): “Io sto qui dieci minuti con te, e tu domenica vieni in chiesa per la messa. Se ti annoi, te ne vai”. Non se ne andava nessuno, anzi la chiesa era sempre piena. Se nʼè andato lui, invece: prima a Roma per studiare teologia, poi in carcere: “Solo come cappellano, per adesso” precisa lui. E proprio nel carcere di Padova don Marco ha trovato lʼispirazione per “La sconfitta è lʼarma segreta dei vincitori”, sottotitolo del suo romanzo: “Se lei fa il prete come si deve, qui dentro, scoprirà la cosa più bella: che chi vince non sa cosa si perde”. Parola di serial-killer, Donato Bilancia. Come dire che anche dentro la storia più atroce, quella di un assassino, può nascondersi qualcosa di grande. “Ho un piccolo sogno: – ha esordito don Marco davanti al pubblico numeroso, dopo la proiezione di un breve filmato realizzato da Mtv per il programma “Il te- stimone”, con Pif - che questa sera possiate prendere sonno con una certezza: che la speranza non è ancora morta”. Sembra dormire, la speranza: ma a un certo punto qualcosa la fa scattare. Come quella lucertolina che il piccolo Marco, a sei anni, cercava di stuzzicare con un ramoscello, ma che a un certo punto, inaspettatamente, ha spiccato un balzo solo per acchiappare al volo un insetto che le passava davanti. “A scuola in prima fila – racconta don Marco - siedono sempre quelli che sanno già tutto, nellʼultima quelli che non capiscono niente, e in penultima fila quelli come me, che in quel posto così comodo, vicino alla finestra o al termosifone, fanno finta di dormire. Ecco, io ero la lucertola nella quinta fila, la penultima a destra. E aspettavo solo qualcuno che mi facesse fare il guizzo”. Quel qualcuno era la maestra Assunta, che ha insegnato a Marco a leggere e a scrivere, e che è anche lʼunico personaggio, nel libro “Penultima lucertola a destra”, ad apparire col suo vero nome. Il romanzo parla di un paese, Fossa delle Lucertole, che dopo essere stato amministrato per trentʼanni dal partito dei Dinosauri, si risveglia e decide di cambiare, votando per il partito delle Farfalle. A scuola Marco ha imparato a conoscere le lucertole e i dinosauri. Ma anche le farfalle. “Secondo il famoso “effetto farfalla” di Lorenz, se una farfalla batte le ali in Brasile, può provocare un tornado in Texas. Ebbene, io ho scoperto che se un bimbo fa un gesto coraggioso, i dinosauri cominciano a tremare”. Quei “dinosauri” che in Puglia hanno minacciato un ragazzino di dieci anni, testimone di un omicidio. “Lʼavevo conosciuto a Vieste quando aveva sei anni, mentre parlavo a un gruppo di giovani insieme al mio amico Pif, di Mtv, e mi aveva invitato a cena con la sua famiglia chiedendomi in cambio di parlargli di Gesù per dieci minuti. Sono rimasto lì più di due ore, sotto un fuoco di fila di domande, perché i suoi genitori non gli avevano mai parlato di religione. Ogni mese mi scriveva una lettera, e quattro anni dopo, visto che dovevo tenere una conferenza in Puglia, ho deciso di fargli una sorpresa, ma ho scoperto che lui e i genitori erano stati trasferiti dalla polizia in una località segreta. Il bambino aveva assistito allʼomicidio del padre di una sua compagna di scuola, e aveva fornito un perfetto identikit del killer alla polizia, che aveva riconosciuto e arrestato lʼuomo. Prima di Natale gli era arrivata a casa una busta contenente una cartolina di auguri con la frase “Ti aspettiamo”, e un piccolo petardo. Quando sono andato a trovarlo e gli ho chiesto come avesse avuto tanto coraggio, mi ha risposto: ʻTi ricordi cosa mi hai detto, quattro anni fa? Che nella vita, per essere sorridenti, bisogna dire la veritàʼ. I suoi genitori facevano i notai, e adesso zappano la terra. Non hanno più niente, ma la loro più grande preoccupazione è quella di non aver fatto nulla per meritarsi un figlio così meraviglioso. E poi qualcuno vuole ancora farmi credere che questo è un mondo schifoso”. Un mondo che può migliorare. “Ero stato invitato a parlare in una scuola di Torino, ma quel giorno cʼera sciopero, e il preside, convinto che sarebbero venuti solo una decina di ragazzi, mi aveva messo a disposizione una specie di sgabuzzino. Alla fine cʼerano 495 studenti su 519, e abbiamo dovuto trasferirci nellʼauditorium. Quando ho finito di parlare, ho visto che erano tutti infiammati dallʼentusiasmo. Poi mi si è avvicinato un giovane enorme, e io ho pensato: ʻMi sono spinto un poʼ troppo in là, e adesso mi pestaʼ. Invece mi ha ringraziato: “Il professore di ginnastica mi ha regalato il tuo libro, e leggendolo ho scoperto che in una città di persone intelligenti cʼè posto anche per un asino come meʼ. Quella sera, tornando a casa, ho pensato che se mi fosse apparso Gesù in persona per dirmi che qui sulla Terra avevo finito, lʼavrei seguito allʼistante, tanto ero contento di aver riacceso la speranza anche solo in un ragazzo”. Anche la Chiesa avrebbe bisogno di cambiare. “Come prete, sono innamorato della mia Chiesa. – ha spiegato don Marco – Ma non è quella dei miei sogni. Il verbo ʻcambiareʼ, nel nostro ambiente, non è molto popolare. Molti però non hanno capito che cambiare non significa buttare via il proprio passato, ma averlo così a cuore da rischiare anche di perderlo”. Nella sua prima parrocchia, a Padova, durante la messa don Marco ha fatto ascoltare le canzoni di De Gregori e Masini, usandole come spunto di riflessione per lʼomelia. E ha fatto appendere il poster di una modella per fare il paragone tra la bellezza effimera, quella che sparisce con solo due millimetri di cellulite, e quella eterna e interiore di Maria. Esperimenti che i giovani hanno capito. Qualcun altro invece si è scandalizzato. Quella di don Marco, adesso, è una parrocchia “soltanto” virtuale, su Internet: www.sullastradadiemmaus.it. E poi cʼè lʼapostolato in carcere, dove la speranza va tenuta sempre accesa. “Dopo la mia prima messa in carcere, un ragazzo in lacrime mi ha raccontato la sua storia. Dai 14 ai 27 anni ha smesso di andare a scuola per prendersi cura della madre, ridotta a un vegetale dopo un incidente. Poi una sera non ce lʼha fatta più a vederla soffrire così, e lʼha uccisa. Gli ho chiesto perché avesse fatto una cosa così terribile a una persona a cui voleva così bene: ʻPerché non sono stato fortunato come te. – mi ha risposto. Se in quei 13 anni qualcuno avesse bussato alla mia porta e mi avesse fatto capire che non ero solo, forse adesso mia madre sarebbe ancora vivaʼ. Ecco, aveva perso la speranza. E io non lʼavevo capito. In quel momento mi sono vergognato tantissimo di avergli fatto quella domanda”. Davide Zardo Foto di Max Girini IL GIORNALE PER TUTTA LA FAMIGLIA Maria e Maria acconciature per signora N O V I T A’ D E E P I N F U S I O N Maschera ristrutturante intensiva arricchita di una combinazione di preziosi elementi naturali Mede-V.le dei Mille, 20Tel. 038481063 - 3336834646 ANTONELLA GARLANDA LOGOPEDISTA Via Cavour 126 Sartirana Tel.0384800031 La LOGOPEDIA punta a riabilitare le seguenti patologie: Sordità (infantile, giovanile, adulta, senile con protesi acustiche o impianto cocleare, anche con uso del metodo russo della Dr. Sci.Zora Drezancic)- Balbuzie-DisfagiaDisartria- Disfasia-Dislessia-Discalculia Disortografia (anche con uso del computer) Ritardo del linguaggio-Ritardo mentale-Afasia (post-isctus)-Post coma (con l’uso della tabella aumentativa)-Autismo-Disturbi dell’apprendimento-Problemi di memoriaSindromi che comportano problemi di linguaggio (Es. trisomia 21, X fragile) E’ inoltre possibile accordarsi per screening logopedici nelle scuole. FEBBRAIO 2012 Salviamo i paesaggi italiani Porcino da record 27 Mario Cigallino C’è un fenomeno che negli ultimi anni, in tutto il mondo ed in modo particolare in Italia, ha assunto i contorni dell’emergenza: la cementificazione selvaggia. Si continua a costruire sempre di più, palazzi, fabbriche, capannoni, strade, strutture di vario tipo, cancellando per sempre chilometri quadrati di prati, terreni agricoli, boschi, a volte anche nei parchi e nelle aree protette; questo comportamento folle da parte dell’uomo ha conseguenze molto gravi. Si verifica innanzitutto un danno al paesaggio: i diversi, bellissimi paesaggi italiani che hanno ispirato tanti artisti nel corso dei secoli vengono spesso stravolti, con ricadute negative sul turismo. Spesso le nuove costruzioni non sono neanche autorizzate, alimentando l’esteso abusivismo edilizio sempre tollerato in certe zone d’Italia, periodicamente condonato. Proprio l’edificazione in aree a rischio (zone golenali dei fiumi, colline franose, ecc.), unitamente al dissesto idrogeologico, provoca tragedie come quelle che hanno colpito la Liguria e la Sicilia negli ultimi tempi. In varie parti del mondo, poi, l’espansione urbanistica provoca anche l’estinzione di specie animali che vengono private del loro habitat. Infine, una conseguenza forse meno appariscente ma secondo me molto grave, considerando la continua crescita della popolazione mondiale e la limitatezza delle risorse alimentari disponibili, è la sottrazione di terreni all’agricoltura. Ma chi è che provoca questa crescita incontrollata del cemento? Soggetti con pochi scrupoli e comportamenti discutibili che si ripetono negli anni. Dietro l’abusivismo edilizio c’è spesso l’ingombrante presenza delle organizzazioni criminali (mafie), che lucrano sulle nuove costruzioni in luoghi dove non si dovrebbe costruire e sulla successiva vendita degli alloggi. Per questo in Italia ci sono centinaia di migliaia di alloggi vuoti o invenduti, costruiti non si sa bene perché a fronte di una popolazione costante, mentre il mercato immobiliare risulta stagnante. Perché dunque si autorizzano nuove costruzioni? Presumo per sostenere in modo artificiale il settore edilizio e per rimpinguare le casse dei Comuni con gli oneri di urbanizzazione. C’è poi il triste fenomeno tutto italiano, evidenziato spesso dal programma “Striscia la notizia”, di nuove costruzioni ultimate ma mai inaugurate e utilizzate: centri sportivi, palazzi, ospedali. Rappresentano uno spreco di risorse e servizi mai offerti in concreto ai cittadini. Per fortuna c’è qualcuno che si oppone a questa logica. Un esempio luminoso ci viene dal giovane Sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI) piccolo paese del Parco del Ticino. Domenico Finiguerra ha varato un piano urbanistico a zero consumo di suolo, volto a riqualificare gli edifici esistenti. All’inizio imprese edili e partiti erano indignati, ma ora le imprese lavorano comunque, i soldi persi con gli oneri di urbanizzazione sono stati recuperati col risparmio energetico (fotovoltaico) e i tagli alle spese. Ora Finiguerra ha acquisito notorietà, ha scritto un libro, dal titolo “Il suolo è dei nostri figli” e si candiderà come Sindaco al Comune di Abbiategrasso. Negli ultimi tempi il problema è molto sentito, nell’autunno scorso mezzo migliaio di persone e numerose associazioni si sono raccolte attorno ai promotori “Slow Food” e “Movimento stop al consumo del territorio” (di cui vi invito a vedere il sito internet) per la prima Assemblea Nazionale che si è svolta proprio a Cassinetta. C’erano il FAI, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, ecc. C’erano anche architetti, urbanisti, sindaci, assessori, tra questi l’assessore della Provincia di Torino, Ronco, che ha impedito all’IKEA di “occupare” 150 mila m² di terreni agricoli. E’ giunto anche un messaggio di incoraggiamento dal Quirinale, ed è stata una manifestazione apartitica, o meglio con esponenti di tutti i partiti. Numerose persone hanno preso la parola, in un alternarsi di idee, proposte, senso di impotenza, recriminazioni e rabbia per la situazione attuale. E’ stato un punto di partenza, forse si arriverà ad una raccolta firme per una proposta di legge. A differenza del problema dell’acqua, qui non ci sono leggi o direttive europee da cui partire, ma c’è l’importante art. 9 della Costituzione: “La Repubblica….. tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.” Certo, riflettendo a mente fredda quest’invasione del cemento non è un fenomeno solo italiano, ma riguarda tutto il pianeta. In Cina, per esempio, nuove città spuntano dal nulla nel giro di pochi anni. Forse la maggior parte degli uomini ha un desiderio inconscio di abbandonare le campagne e stabilirsi in città. Un paio di anni fa ho appreso dalla radio che c’era stato lo storico sorpasso da parte della popolazione che vive nelle città rispetto a quella che vive nelle zone di campagna o nei piccoli paesi: un fatto epocale. Dobbiamo riflettere tutti su questi fenomeni, tenendo presente che il cibo per sfamare la crescente popolazione mondiale non può venire dalle città e dal cemento, ma solo dai campi, dal bestiame e dal mare. Ridimensionando queste realtà mettiamo a grave repentaglio il futuro dell’umanità. CRAZY FROG Angelo Mugni, appassionato micologo di Torreberetti, ha trovato tra le querce e gli ontani dei boschi sabbiosi tra Cergnago e Tromello, all’altezza della Cascina Pia, sul Naviglio Langosco un porcino record di kg. 2,755. Angelo non è nuovo a questi straordinari ritrovamenti di funghi. “Nella mia collaudata vita di appassionato ricercatore di funghi - ci ha detto Angelo - ho raccolto esemplari di ogni grandezza e specie, ma mai un esemplare così grande come questo, un autentico pachiderma del genere. Ottimo in padella come, tutti i porcini che ancora si trovano nella nostra zona specialmente in quell’area dove ancora si trovano ancora boschi di querce ed ontani antichi, sabbia finissima e la necessaria umidità ovvero il giusto equilibrio per ritrovamenti tanto ghiotti”. Insomma da un vero “campione” della ricerca dei funghi come Angelo ad un campione di esemplare, per peso e grandezza degno del “guinness dei primati”. VENDO Audi A4 Avant 2.0 TDI 143CV F.AP diesel Garanzia Audi sino a giugno 2012. km. 65.500. Tagliandi certificati e documentabili. Appena tagliandata. Unico proprietario. fatturabile - Giugno 2008. Ultimo modello. Grigio metallizzato. 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Già famoso in Europa, in Italia la TV gli apre le porte solo nel 1958 e subito, Ferdinando Buscaglione, Il Mike Spillane della canzone inventa un genere nuovo che il pubblico accetta con entusiasmo, già perchè lui ha una faccia simpatica, un soprriso smagliante, una serie strabiliante di panciotti colorati, una collezione di bretelle sgargianti: è solo un personaggio, un dicitore, con una accattivante voce alla Armstrong, ma certo è un musicista serio e preparato. Già nel 1952 era stato classificato il primo violino jazz dʼItalia. Ma non suona solo il violino, suona anche in contrabbasso la tromba, il pianoforte e lʼorgano. Prima della guerra (Fred era nato nel 1920) lo squattrinato studente di violino ha fatto anche il verniciatore, pitturando chilometri di cancellate. Cinque anni di naja, poi, tornato borghese si scopre compositore, ma si ispira più alla cronaca nera e al mondo di una immaginaria vita alla Al Capone che a quella tradizionale della camzone italiana. Vive a Torino, quando non è in tourné con i suoi “Asternovas”. La sua casa è vicina a quella dove abita Leo Chiosso. Tra i due nasce un sodalizio. “ Tu vuò fà lʼamericano” canta Carosone e Fred lo fa lʼamericano, ma per scherzo, per irridire a una moda di violenza dilagante nei film gialli. Il suo personaggio è quello di un duro che però perde sempre, le sue “bambole”, i suoi “mammiferi di lusso, modello 103”, prima lo intimidiscono e Luigi Delbò poi lo picchiano. Eʼ un duro allʼitaliana, ma di una Italia dove ancora lʼomicidio ed il pestaggio allʼamericana suscitano perplessità. Fred canta “Che notte! Li conto, li stendo, son sei! Poi li riconto, perchè non si sa mai”. Ma non gli crede nessuno, è chiaro che lui Fred, non farebbe male ad una mosca. E, infatti, resuscitato dopo le fucilate di una Teresa che “ fumava mille sigarette, mentre, lui , faceva il grano con il tresette ed era piccola...piccola...così” canta “Love in Portofino” e “Guarda che luna”. “Nelle sue canzoni cʼè sesso, violenza, ottimismo” scrive un suo biografo. Eh no! Buscaglione non è nè un seduttore nè un violento ma è, soprattutto, un pessimista, specialmente per quello che riguarda le donne che vede tutte nemiche e ostili. Tutte, meno una: sua moglie. Perchè questo Clark Gable allʼitaliana, di donne ne ha avuta una soltanto: la sua Fatma Ben Embarek, tunisina . Poi, il 3 febbraio del 1960, alle sei e mezza del mattino, Fred incontra il suo destino che ha i connotati di un camion spuntato da un incrocio nella prima luce di unʼalba romana. Colpa sua, tutta sua: canta e suona tutta la notte, cʼè anche Mina con lui, poi esce dal night, salta sul suo macchinone americano e parte veloce. Fred corre perchè deve essere alle 9 a Castel Fusano, dove sta girando un film. Lavora troppo e lo sa, ma sa anche che il successo, nel suo ambiente, è sempre effimero, che bisogna sfruttarlo a fondo finchè cʼè: di notte suona, di giorno fa lʼattore, è ancora giovane con energie da vendere, ma sul suo cammino incontra un camion... Ai funerali in piazza Euclide la folla è enorme. Lui giace nella bara ancora scoperta con cinque rose tra le dita. LO SPAZIO DEI LETTORI Vandalismi a Torre Beretti Spett.le redazione, anche Torre Beretti non si sottrae a episodi di vandalismo che procurano danni anche di rilievo economico. Una prima volta mi hanno imbrattato la porta dʼingresso e del garage con acido delle batterie dʼauto, una seconda volta hanno “disegnato” con acetone che purtroppo pur lavando non è andato via. Mi appello alle autorità competenti affinchè possano trovare un rimedio a questi episodi che oltre a danno morale procurano danno economico. Grazie per lʼattenzione Franco Modini - Torre Beretti F.lli SECRI di SECRI Geom. Giuseppe & C.MEDE Strada Vecchia Caccialupa, 16 - Tel. 0384822036 - O38481295 MEDE Via Mattei Nuova costruzione di appartamenti in villa. Bilocali e trilocali con giardini privati Azienda Avicola COSTA FRANCESCO VIA FABIO PONTI, 4 - GALLIAVOLA - TEL. 3200308048 MANGIARE BENE, MANGIARE SANO PULCINI fornitura per imballo CAPPONI modifiche mobili POLLASTRE Vaccinati e garantiti da certificato veterinario TRASLOCHI LOMELLO - Via Dante, 25 - 3398710557 - 3312699046 qualità - esperienza preventivi gratuiti FEBBRAIO 2012 Che fatica fare sport! a cura di Alessandro Zanardi “La felicità rende l'uomo pigro” recitava Tacito nel I secolo d.C., e non potrebbe esserci affermazione più tristemente attuale e adatta a dipingere i nostri giorni. Chi di noi in una nebbiosa giornata dʼautunno non ha mai preferito la poltrona a una salutare passeggiata in campagna? “Mamma, oggi non vado agli allenamenti, sono stanco”, “E dove lo trovo il tempo per fare anche sport?”. Lʼelenco di giustificazioni potrebbe continuare allʼinfinito, eppure siamo quotidianamente bombardati da servizi e campagne pubblicitarie che ci spronano ad alzarci dalla poltrona e a metterci in moto per bruciare le calorie di troppo. Nella IL PARERE dell’Avvocato a cura dellʼavvocato Simone Restelli Il reato di insolvenza fraudolenta è previsto e punito dallʼarticolo 641 del codice penale che recita testualmente che “chiunque, dissimulando il proprio stato di insolvenza, contrae unʼobbligazione col proposito di non adempierla è punito, a querela della persona offesa, qualora lʼobbligazione non sia adempiuta, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a 516 euro. Lʼadempimento dellʼobbligazio- 29 stragrande maggioranza delle visite mediche, il paziente si sente consigliare di perdere peso e fare attività fisica regolare ma, puntualmente, allʼuscita dallo studio del dottore, tali inviti vengono magicamente dimenticati: eppure spesso sono proprio queste le “pillole” migliori! E infatti, prima o poi, quasi per tutti, divorati da sensi di colpa ormai insostenibili, arriva il momento di cedere: solitamente questo coincide con la fine delle vacanze, dopo lo spavento provato con i piedi sulla bilancia pronta a ricordarci il numero esatto di panettoni accomodati tra fianchi e pancia; per non parlare poi della fatidica “prova costume”. E allora è boom di iscrizioni alle palestre, di buoni propositi per il nuovo anno, di promesse e di anime vendute al diavolo pur di perdere quei kg di troppo. Ma non è sicuramente questo il corretto stile di vita a cui faceva riferimento quellʼantipatico dottore che come prima cosa ci aveva detto ”ah, lei deve assolutamente perdere peso!”. Alimentazione corretta e attività fisica regolare, ripeto regolare, sono i primi due cardini da seguire per la prevenzione di un numero spropositato di patologie, dallʼipertensione arteriosa allʼosteoporosi, dal diabete mellito alla cardiopatia ischemica, dallʼictus alla depressione. E questo lo sappiamo tutti. Eppure sono in pochi a considerare davvero importanti questi accorgimenti. In effetti, parliamoci chiaro: fare attività fisica costa fatica, energie, tempo, denaro, tutti fattori molto preziosi per la quotidianità, e così, spesso, la salute viene messa in secondo piano, quasi fosse data per scontata; ma chi di noi non sarebbe disposto a investire fatica, energie, tempo e denaro in funzione di una buona e duratura salute? Ecco, lʼattività fisica è un investimento. E come tutti i buoni investimenti non va zappata ogni tanto, va coltivata regolarmente, iniziando da piccoli gesti da eseguire in semplici momenti della giornata: dal mantenere sollevata una gamba per 10 secondi, poi lʼaltra e poi entrambe insieme mentre, sul divano, si guarda la televisione; da semplici esercizi di stretching mentre si aspetta di scolare la pasta; da qualche pedalata sulla cyclette mentre si chiacchiera in famiglia. Questo potrebbe essere un modo corretto di avvicinarsi allʼattività fisica; si potrebbe poi passare a una breve ma intensa camminata (o corsa per i più giovani) se non giornaliera, quantomeno a giorni alterni: lʼinizio dellʼesercizio, soprattutto nella stagione più fredda, dovrebbe essere lento e graduale, in modo da permettere alla muscolatura di riscaldarsi a dovere ed evitare così spiacevoli acciacchi postattività. Lo sport più completo e proficuo in assoluto resta, senza ombra di dubbio, il nuoto: innanzitutto permette di eseguire movimenti in assenza di gravità, quindi le articolazioni non vengono sovraccaricate eccessivamente; in secondo luogo richiede unʼattivazione completa e soprattutto simmetrica dei segmenti corporei, in modo da rafforzare la muscolatura in maniera uniforme e regalare una postura sicuramente migliore. Tra i diversi stili sarebbe meglio evitare la rana, in quanto potrebbe svegliare qualche problema ancora latente alle ginocchia. Altro sport indubbiamente valido è il pedalare in bicicletta: per i più pigri la cyclette è sicuramente il meglio, basta ricordarsi di tenere il sellino abbastanza alto di modo da non piegare il ginocchio oltre i 90°, di iniziare con una resistenza leggera e di non esagerare con i km (meglio pochi ma quotidiani!). La bicicletta “vera” ha lʼenorme vantaggio di portarci allʼaria aperta, al di fuori delle mura di casa: lʼunico accorgimento è quello di prestare attenzione alle buche improvvise, soprattutto per coloro che hanno qualche problema alla schiena. Venendo proprio a questi ultimi, e purtroppo il numero di interessati è davvero enorme, gli esercizi migliori comprendono lo stretching degli ischio-crurali (muscoli della loggia posteriore della coscia) e il rafforzamento della muscolatura addominale e paravertebrale: vista la particolarità degli esercizi, sarebbe buona cosa farsi aiutare, quantomeno per le prime volte, da un fisioterapista o da un altro esperto in materia, per evitare di compiere movimenti scorretti che potrebbero non giovare o addirittura nuocere. Insomma, i modi per mantenersi attivi e sani sono davvero tanti: il trucco è quello di iniziare a piccole dosi, di non tuffarsi subito a capofitto per poi stufarsi in breve tempo. Quel pizzico di coraggio iniziale però ci vuole, perché se è vero che la felicità rende lʼuomo pigro, è altrettanto vero che lʼattività rende lʼuomo felice. ne avvenuta prima della condanna estingue il reato”. Lʼinsolvenza fraudolenta è un delitto ricompreso tra quelli contro il patrimonio mediante frode e tende a regolamentare e punire alcune situazioni di fatto che non sono riconducibili nella fattispecie di truffa. La differenza tra lʼinsolvenza fraudolenta e la truffa è motivata dal fatto che in questʼultima la frode è attuata mediante la simulazione di circostanze e di condizioni non vere e artificiosamente create per indurre in errore, mentre nella prima la frode è attuata con la dissimulazione della volontà dellʼagente di non adempiere. Gli elementi costitutivi dellʼinsolvenza fraudolenta, come emerge dal tenore letterale della norma, risultano quindi essere la dissimulazione dello stato di insolvenza, lʼassunzione di unʼobbligazione con lo specifico proposito di non adempierla e il suo inadempimento. Eʼ bene evidenziare subito che la dissimulazione dello stato di insolvenza costituisce elemento essenziale dellʼincriminazione e può realizzarsi con comportamenti sia positivi sia negativi. Anche un atteggiamento reticente o addirittura il silenzio (consistente per esempio nel tenere il creditore allʼoscuro dello stato di insolvenza), possono quindi essere considerati elementi costitutivi di questa ipotesi di reato. Sul punto però la Suprema Corte ha chiarito che “integra il reato di insolvenza fraudolenta la condotta di chi tiene il creditore allʼoscuro del proprio stato di insolvenza al momento di contrarre lʼobbligazione, con il preordinato proposito di non adempiere la dovuta prestazione, mentre si configura solo un illecito civile nel mero inadempimento non preceduto da alcuna preordinazione” (esattamente in termini Cassazione penale, sez. II, 22/05/2009, n. 39890). Eʼ stato altresì precisato contestualmente che “la prova della preordinazione può essere desunta anche da argomenti induttivi seri e univoci, ricavabili dal contesto dellʼazione, nellʼambito del quale anche il silenzio può acquistare rilievo come forma di preordinata dissimulazione dello stato di insolvenza, quando fin dal momento della stipula del contratto sia già maturo, nel soggetto, lʼintento di non far fronte agli obblighi conseguenti”. In altre parole il silenzio ha rilievo solo quando è legato al preordinato proposito di non adempiere alle obbligazioni assunte. Per stato di insolvenza invece deve intendersi lʼimpossibilità economico finanziaria totale o parziale di adempiere lʼobbligazione assunta, che deve esistere al momento della nascita dellʼobbligazione e che deve protrarsi fino al momento dellʼadempimento. Per poter configurare il reato di insolvenza fraudolenta poi lʼobbligazione deve corrispondere ad una prestazione che grava la persona offesa e soprattutto deve essere valida ed efficace. Rimangono quindi escluse dallʼambito di applicazione dellʼarticolo 641 le obbligazioni a titolo gratuito e quelle derivanti da contratti nulli o inesistenti. Affinché possa essere contestato il reato di insolvenza fraudolenta è necessario infine che venga provata la precisa volontà di non adempiere fin dal momento in cui è stata assunta lʼobbligazione. Dal punto di vista del diritto sostanziale non si può poi non sottolineare che il capoverso dellʼarticolo 641 del codice penale prevede espressamente che lʼadempimento dellʼobbligazione avvenuto prima della condanna estingue il reato. Lʼinserimento di una siffatta causa di non punibilità permette di capire la ratio legis e cioè lo scopo dellʼintroduzione di ta- le delitto, che sembra essere non tanto quello di sanzionare penalmente lʼautore quanto quello di sollecitarlo al pagamento del dovuto. Da ultimo alcune osservazioni in relazione agli aspetti procedurali per evidenziare che si tratta di un reato procedibile a querela di parte da presentarsi perentoriamente entro tre mesi dalla commissione del fatto o da quando se ne è venuti a conoscenza. Secondo la dottrina maggioritaria poi il reato di insolvenza fraudolenta si consuma nel luogo e nel momento in cui viene a manifestarsi lʼinadempimento e non nel momento in cui viene contratta lʼobbligazione (o in cui viene a manifestarsi lo stato di insolvenza), con tutte le conseguenze del caso in relazione al Tribunale territorialmente competente. L’insolvenza fraudolenta Le lettere ed i quesiti vanno inviati a : Simone Restelli c/o Tam Tam Via Arrigo 25 -MEDE o inviando e-mail al seguente indirizzo: simone_ [email protected] FEBBRAIO 2012 30 LO SPAZIO DEI LETTORI Depaoli risponde a Crotti Caro direttore Chiedo ospitalità, per una risposta alla lettera del segretario del circolo di Rifondazione comunista di Mede Enrico Crotti apparsa a pagina 36 del numero del gennaio scorso. Partendo dal postulato del Crotti stesso cioè: “l’indifferenza uccide più delle pallottole”, sul quale mi trova pienamente d’accordo, di primo acchito il mio istinto era quello di “passare oltre”. Ma l’accusa gratuita e qualunquista, tipica di una certa classe politica sorpassata dal tempo, ripresa poi anche dal titolo “Razzisti si nasce o si diventa”, merita qualcosa di più di semplici spallucce. Ma andiamo con ordine e cominciamo dall’inizio. Il signor Crotti per avvalorare le sue tesi tira in ballo la questione di Torino dove cito le sue parole: “Una famiglia imbevuta nel pregiudizio maschilista patriarcale che non tollera il rapporto sessuale prima del matrimonio”. No, caro Crotti, e bene ha fatto don Cervio a rimandarla in religione: nessun pregiudizio maschilista e nessun patriarcato, bensì normali regole di vita, giuste o sbagliate che siano (non è qui la sede adatta per dibatterne), di chi abbraccia la fede cattolica e la vuole praticare sino in fondo. Ma quando si tratta di una famiglia sconosciuta, allora sono pregiudizi maschilisti e bigotti, quando invece si tratta di sbugiardare Berlusconi (vedi le feste ad Arcore) i comunisti alla Crotti diventano ancora più bigotti dei miei poveri bisnonni. Che poi la ragazza di Torino abbia recitato la sceneggiata, sbagliando, ok, ma allora mettiamo sul piatto della bilancia anche la famiglia distrutta lo scorso anno da un rom ubriaco al volante che poi è diventato testimonial di moda nei pressi di Pescara. Mettiamoci la ragazza stuprata a Roma, sempre ad opera di Rom e mettiamoci anche il mercato della prostituzione (vedi Mortara e Vigevano dove c’è scappato pure il morto) alimentato sempre da rom e albanesi. Il cattolicissimo Depaoli non è un razzista perché lavora ed ha lavorato insieme ad infermieri diplomati polacchi, tunisini e moldavi ai quali va tanto di cappello perché sono venuti in Italia per lavorare e lo fanno con grande professionalità. Il cattolicissimo Depaoli, che non è neppure leghista, pur ritenendo legittime comunque molte tesi del Carroccio, è contro invece ai campi nomadi composti da persone che per la maggior parte delinquono e vivono in condizioni igieniche contrarie ad ogni logica umana. Il signor Pisapia sindaco di Milano, radical chic di sinistra che ha passato le recenti vacanze di Natale in Thailandia in un hotel del costo di 900 euro a notte ci vuole appioppare i “suoi signori” rom. Non una notizia “fasulla”, come asserisce tra le righe il Crotti, ma assolutamente vera. A Mezzana Bigli ne arriveranno per il momento 15 (lo hanno scritto tutti i giornali, anche di sinistra), e in breve termine ne arriveranno altri. Persone che lavorano oppure che trasferiscono solamente le problematiche di convivenza con i residenti, dovute alla loro vita fatta di espedienti e traffici poco limpidi da Milano alla Lomellina? Vedremo. Vorrei tanto sbagliarmi ma non sono per nulla ottimista in merito. Il progressista Crotti poi che per cultura dovrebbe essere a favore del pluralismo di informazione si rende protagonista di LA ROSA DEI VENTI RISTORANTE E PIZZERIA VI aspettiamo per la festa della Donna SPETTACOLO A SORPRESA SEMPRE APERTO Siamo a MEDE in Viale Unione Sovietica, 55 - Tel. 823314 un’affermazione finale a mio avviso gravissima. Tira per la giacchetta il direttore Ottonelli ed afferma: “Mi preme raccomandarmi con chi dirige questo giornale di usare più prudenza nel modo di passare le notizie”. Per la serie: libertà di espressione solo ad “amici ed agli amici degli amici”. Chi è il razzista signor Crotti? Si metta il cuore in pace per fortuna qui non siamo né a Cuba, né in Corea del Nord e neppure in Venezuela dai suoi amici, dove si la avrei avuto grossi problemi ad esprimere liberamente le mie opinioni. Tanto le dovevo Mauro Depaoli Marino Denari Lo ricorda il genero, nonché attuale sindaco di Sartirana, Ernesto Prevedoni – Gorone: “Marino è stato per me un padre, un fratello, un amico ed un costante esempio da seguire. Dai lui conserverò indelebile il ricordo della sua integrità morale e della sua onestà intellettuale. Sono certo che, anche da lassù, continuerà ad aiutare me, Luisa e la sua adorata Maria Sole Luigi Rossanigo 24-02-2006 - 24-02-2012 Nulla ha turbato la sua fine; era la sera di un bel giorno (La Fontaine) Nel vi° anniversario della scomparsa, la moglie con figli e loro famiglie, unitamente ai parenti e tutte le persone che gli vollero bene, lo ricordano con infinito affetto. Remo Lusetti Ciao amico Remo. Ti ricordo sempre con affetto. Paola Anfossi FEBBRAIO 2012 31 LO SPAZIO DEI LETTORI Non abbiamo vinto per 6 voti: però l’”anatra è azzoppata”! A seguito della sentenza del TAR emessa in data 17/01/2012 riteniamo utile fare un po’ di chiarezza sulla vicenda relativa al ricorso presentato dalla nostra lista. Senza entrare nel merito tecnico, è utile osservare che, contrariamente a quanto più volte dichiarato da Demartini, non “abbiamo fatto perdere tempo”, il TAR, infatti, non ha rigettato il ricorso ma, accogliendolo, ha deciso di verificare le schede, così come da noi richiesto. Inoltre, il tribunale non ha ritenuto inaccoglibile l’istanza, ma semplicemente “improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”, cioè i voti contestati non bastano per vincere. Demartini è sempre un “fantasio- so” nelle sue affermazioni, così come è pura fantasia affermare che sono state annullate 30 schede alla Sua lista. Vero è, invece, che il TAR ha appurato che 10 schede delle 20 da noi segnalate nel ricorso sono VALIDE! Tutto ciò non modifica l’esito del voto: Demartini viene confermato Sindaco. Ciò detto, va rilevato che, se da un punto di vista amministrativo nulla cambia, dal punto di vista politico il responso del TAR evidenzia ancora di più la debolezza politica della vittoria di Demartini. La differenza di voti fra la sua lista e la nostra si riduce a 6 Per usare un termine in uso nella politica americana la Sua maggioran- za è sempre di più “un’anatra azzoppata”! Il responso certifica che il margine di vittoria si riduce a soli 6 Voti! La sua è, dunque, una vittoria risicata, basata sulla grande debolezza politica della sua lista, che si evidenzia ancora di più, se si pensa che la maggioranza uscente dalla precedente Amministrazione Comunale (di cui Demartini rappresenta la continuità) si è presentata alla competizione elettorale con una dote di voti pari al 52,82% (elezioni 2006) scesa oggi al 38% accusando la pesante perdita del 14,82%. Non può sfuggire il fatto che oggi, a differenza del 2006, il 62% dei cittadini medesi ha espresso un voto contrario gione di leale confronto fra diverse visioni politiche, da cui scaturì in unʼalta mediazione di valori la nostra Carta Costituzionale. Era profondamente convinto che la nostra Costituzione, ancora prima che nelle aule parlamentari, fosse nata nel sangue dei martiri, nelle sofferenze degli esuli, nei grandi ideali della Resistenza. Per questo alla Carta Costituzionale rimase sempre fedele, particolarmente quando ricoprì la Suprema Magistratura dello Stato, difendendola con coraggio e decisione da attacchi sconsiderati nel tormentato passaggio dalla prima alla seconda Repubblica. Quel “Non ci sto”, pronunciato ad alta voce, è la viva testimonianza di un uomo libero e cristallino, dal cui rigore morale traeva la legittimazione di scacciare ”i mercanti dal tempio“. Addio, Presidente Scalfaro! Sandro Carrera -Mede • Rocco Cigallino Un altro anno è trascorso senza di te. Oggi come ogni giorno ci manchi, ma ti percepiamo negli ultimi bagliori del giorno, vediamo in lontananza il tuo lieve sorriso e siamo felici di sapere che ci sei come ci sei stato un tempo. Mario e Pietrina Annetta Bosio A tutti coloro che la conobbero e l’amarono perchè rimanga vivo il suo ricordo. I familiari Antica Falegnameria Artigiana di Prete Claudio & C. s.n.c. PORTE BLINDATE - PORTE INTERNE - PERSIANE SCALE - ZANZARIERE SERRAMENTI IN LEGNO ALLUMINIO E PVC TENDE DA SOLE - MOBILI SU MISURA I NOSTRI PRODOTTI SONO CERTIFICATI E DANNO LA POSSIBILTAʼ DI RECUPERARE IL 55% DELLA SPESA SOSTENUTA MEDE intrapresa. Al Sindaco Demartini vorremmo NUOVAMENTE rivolgere l’invito a dismettere i “panni” e i “toni” della campagna elettorale conclusasi il 15 di maggio. Ora è tempo di lavorare e affrontare con serietà gli impegni amministrativi per assolvere al meglio il compito che, sia pur una minoranza dei cittadini medesi, gli ha affidato. Cerchi quindi di fare bene il Sindaco di TUTTI i medesi, senza sollevare sterili polemiche o attaccare l’avversario con meschini personalismi! Maurizio Donato Lista “DONATO con MEDE” Mede: passaggio a livello pericoloso. Sarà il caso di provvedere! Ricordando il presidente Scalfaro Da democratico cristiano di vecchia data (la mia prima tessera, che ancora conservo, risale al 1965) ricordo con sincera commozione e vivo rimpianto il Presidente Scalfaro. Nativo di Novara, fu spesso presente nellʼimmediato dopoguerra sulle piazze della Lomellina: i più anziani rammentano ancora, nel clima acceso dello scontro D.C.- P.C.I., i suoi vibranti ed appassionati comizi (gli amici di Mortara non dimenticano che era consuetudine fosse lui a chiudere sulla piazza del Municipio, nel giorno del mercato del venerdì, la campagna elettorale). Cresciuto nelle file dellʼAzione Cattolica, del cui distintivo si è sempre fregiato con orgoglio, fu autentico testimone di una fede granitica, da vivere con coerenza nella laicità dellʼimpegno politico. In Parlamento fin dallʼAssemblea Costituente, visse quella straordinaria sta- a Demartini. In conclusione, vorremmo esprimere: * la ns soddisfazione per l’esito del TAR. La sentenza, pur non premiandoci con la vittoria, riconosce la fondatezza del ricorso, avevamo evidenziato scorrettezze nell’annullamento dei voti che in larga parte ci è stato riconosciuto ( 20 schede segnalate nel ricorso 10 ritenute valide). Giustizia quindi anche per quegli elettori ai quali era stato annullato il voto; * un ringraziamento a tutti gli elettori che ci hanno votato e a tutti i cittadini che in questi mesi di attesa per l’esito del TAR ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e la condivisione sull’azione Viale Unione Sovietica, 85 Tel 0384820718 Fax 0384805420 [email protected] Il 10 gennaio 2012, nei miei ricordi, rimarrà impresso come una giornata molto fortunata. Mi trovavo a Mede per riaccompagnare mia figlia a casa dopo una lezione di musica, erano le 19.00 e mio marito, di ritorno da Mortara ci aveva raggiunto con il suo furgone per tornare a casa tutti insieme. Siamo quindi partiti, lui davanti con il suo furgone e io dietro con la mia Panda, abbiamo imboccato la strada che porta verso il cimitero e arrivati all'altezza del passaggio a livello, l'abbiamo trovato aperto e a luce spenta, ovviamente l'abbiamo attraversato in tutta tranquillità, senonchè abbiamo sentito il treno in arrivo da Pavia che suonava per avvisare del suo passaggio, mi sono girata e ho visto i fari a una distanza di neanche LENKA Style Via XXV Aprile,2 TORRE BERETTI Tel. 0384/849007 e-mail: [email protected] 100 metri. Probabilmente mi sarei dovuta fermare subito dopo per capire cosa fosse successo, ma la situazione insolita e il realizzare che per pochi secondi avevamo sfiorato un incidente con un treno, mi hanno portato a raggiungere per prima cosa la mia casa. Parlando dell'accaduto con amici medesi ho scoperto che non era la prima volta che quel passaggio a livello aveva dei problemi. In conclusione, io non passerò più da quella strada, ma spero che qualcuno si preoccupi della manutenzione e della riparazione dei passaggi a livello automatizzati di Mede e non solo. Marcella Cenacchi Via Marconi,11 Suardi FEBBRAIO 2012 32 BROCCHIERI COSTRUZIONI S.R.L. Presso studio tecnico BROCCHIERI geom. Fabio Mede – Via Cagnoni 14 Contattateci: tel e fax 0384 820999 Cell. 3394703977 – e.mail: [email protected] LE NOSTRE PROPOSTE IMMOBILIARI Attualmente presso il nostro studio potrete trovare le seguenti proposte immobiliari costruite secondo le ultime novita’ in materia di risparmio energetico. Siamo a Vostra completa e gratuita disposizione per qualsiasi informazione in merito alle nostre costruzioni: prezzi, capitolati e studio personalizzato per le vostre esigenze. 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Come lei asserisce è giusto, invece di buttare l'eternit nei campi o lungo i fossi, facciamoci promotori per una discarica, meglio se a casa di altri, non si sa mai, e seppelliamoci montagne di materiale che luminari della medicina moderna definiscono erroneamente “cancerogeno e letale per l'uomo”, ma che lei, essendo sicuramente più erudito in materia, definisce innocui perchè impacchettati e sepolti. Però, non chiamiamola “discarica di amianto”, suona male, meglio un “centro ecologico per la valorizzazione del calciosilicato coibente diversamente atossico”. Ho sentito dire che alcuni suoi colleghi hanno paura che possa capitare qualche disastro, ma valà! Li convinca che le possibilità che succeda un incidente sono risibili, che sarà mai! Ad esempio, le voglio citare un paio di fatti di cronaca: in Giappone tutti erano orgogliosi della sicurezza che trasmetteva loro le nuove centrali nucleari di quarta generazione, pensi che su 443 centrali attive in tutto il mondo ci è voluto addirittura un terremoto di quinta generazione per distruggerne solo una. E la diga del Vajont? E’ crollata la montagna, ma lei è rimasta ritta e salda come un gendarme col pennacchio. Sì, è uscita tutta l’acqua, ma che vuole che siano un paio di spruzzi? E se proprio non sono convinti (i sindaci) dica loro che è una bufala, citi un suo collega, consigliere della regione Lombardia, che nell’ottobre del 2006 con una sua proposta bloccò sul nascere la discarica delle ceneri del termodistruttore progettata a Galliavola da Asm Vigevano e Lo- mellina spa, per la quale il presidente del comitato di LomelloValle, Patrizia Berti, disse: “Ringraziamo di cuore Lorenzo Demartini, sempre sensibile alle tematiche ambientali della nostra Lomellina, e anche tutto lo schieramento di centrodestra che ha votato l’emendamento anti-discariche”. Io, comunque, la invito a insistere, non si perda d'animo, l'eternit è un tesoro per il quale vale la pena battersi e se l'amianto non la convince, allora pensi alle montagne di soldi che da tempo memorabile i veleni portano ad aziende e politici senza scrupoli. Anzi, io le consiglierei una dimostrazione estrema, da coraggioso quale lei è, si metta due lastre di cemento-amianto sotto il letto e ci faccia una dormita sopra, così dimostra a tutti che non c'è niente di cui aver paura. Faccia come quel presentatore giapponese che, per aiutare i coltivatori locali, mangiò in diretta televisiva degli ortaggi raccolti vicino alla centrale di Fukushima, certo, poi si è amma- CERAMICHE PAVANATI Ceramiche - Pietre - Parquet Caminetti - Stufe - Arredobagno SALDISSIMI fine stagione STUFE A PELLET DA € 1.000,00 STUFE A LEGNA DA € 400,00 FINO A ESAURIMENTO SCORTE MEDE - Viale Unione Sovietica, Tel. 038481335 Fax 0384803637 e-mail: [email protected] lato di leucemia, ma sicuramente il cancro non era nell’insalata! Osservo con molta soddisfazione che, come me, considera le discariche a cielo aperto un grosso problema da risolvere, bene, le voglio dare una buona notizia, ma lei lo sa che la legge n.257 del 27.3.1992 la autorizza a denunciare la presenza di discariche abusive di amianto e, in qualità di responsabile della salute dei suoi cittadini, è obbligato a bonificare il terreno sul quale sorgono queste discariche? Però, se non ricordo male lei una di queste denunce dovrebbe già averla, anche se la discarica abusiva è ancora lì, proprio dietro casa mia. Un'ultima cosa, se è vero, come lei asserisce, che un manufatto di eternit contiene solo il 5% di amianto, allora stiamo tranquilli! Ciò vuol dire che una tonnellata di queste lastre contiene 950 Kg di innocuo cemento e solo 50 Kg di asbesto, e non importa se nei testi di medicina alcuni medici, cialtroni, a differenza di lei, asse- CBL riscono che teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, incredibile, anche perché un filamento di amianto è 1300 volte più fine di un capello, si immagina quanti filamenti ci possono essere in 50 Kg di polvere? Assurdo, incredibile. Allora, che facciamo? si fa o no questa discarica? Nicola De Rosa (Lista Donato con Mede) , un cittadino che vuole dormire tranquillo la notte. Offerte Avis Civardi Club € 1.000,00; Associazione “La Scotona” in memoria di Luigina Mogni in Gardella € 50,00; La classe 1938 in memoria di Angelo Tiraboschi € 50,00; La Famigllia Greco in memoria di Morando Natale € 50,00 S.p.A. 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Il disagio non ha interessato solo i cittadini di Mede ma bensì anche persone provenienti da altri centri. Ora non si discute il periodo particolare di emergenza ma almeno la pulizia dei sentieri andava immediatamente fatta dopo la cospicua nevicata. Non ci risulta, infatti, che altri cimiteri dei paesi limitrofi abbiano adottato gli stessi provvedimenti. A nostro avviso il problema è a monte in quanto la cronica mancanza di manutenzione si rivela in tutta la sua “drammaticità” in occasione di eventi eccezionali in quanto non si è ancora compreso che, prevenire è meglio che curare. Basta guardare le condizioni strutturali della parte anteriore, ivi compresa la cappella, per rendersi conto dell’incuria che da anni è presente in questa parte del nostro cimitero. A nostro avviso, in questo caso, non ravvisiamo giustificazioni: è pur vero che le amministrazioni comunali hanno difficoltà economica in relazione alla normativa vigente (patto di stabilità) ma se in passato quando le casse lo permettevano ci fosse stata più attenzione e senso di responsabilità non saremmo in tali condizioni. *** La viabilità Un altro aspetto negativo si evidenzia in merito alla viabilità di Via Cesare Arrigo e Via Gramsci. Nonostante le promesse enunciate in campagna elettorale, la situazione in queste vie rimane difficoltosa e particolarmente pericolosa. La causa si evince nella mancanza di una seria e moderna progettualità atta a favorire il flusso del traffico, ora concentrato unicamente su queste due arterie cittadine. Il disagio dei residenti è notevole, tenendo conto che in via Gramsci è situata la scuola materna. Per quali motivi la giunta comunale, conoscendo bene questi disagi, non ha ancora adottato provvedimenti adeguati per porre freno almeno a quanti transitano con velocità elevata? Per trovare le giuste soluzioni non è un problema economico ma si tratta solo di buona volontà e senso di buona amministrazione. I cittadini attendono le giuste risposte. Lista Civica per Mede Claudio Biscuola Il destino ti ha tolto troppo presto dall’amore della tua famiglia, ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore. Patrizia, Manuela e Stefania La calligrafia ritorna a scuola Corso su “La calligrafia ritorna a Scuola” a Mortara, per docenti e genitori. Come scriviamo in Italia? Come scrivono i nostri bambini? E’ arrivato il momento di riflettere su questi temi. Numerosi bambini scrivono disordinatamente, ragazzi più grandi scrivono in maiuscolo o in maniera illeggibile; molti adulti accusano difficoltà e disagio nell’atto di scrivere. Occorre affrontare il tema della scrittura nella sua globalità comprendendo che si trovano riuniti l’aspetto linguistico (il testo, la grammatica, l’ortografia), l’aspetto psicologico (la personalità, le caratteristiche temperamentali e comportamentali) e l’aspetto grafico (la forma delle lettere e il movimento necessario per crearle). In un’ epoca in cui la mancanza di forma e di regole si riflette su tanti aspetti della vita scolastica e sociale più in generale, la scrittura potrebbe aiutare i bambini nel loro percorso di apprendimento dando un senso dell’ordine, dei limiti. La scrittura va insegnata, non è un disegno libero, ha le sue regole, è un codice attraverso cui comunichiamo con gli altri, non deve essere letta solo da noi stessi. Proprio per rispondere a queste esigenze l’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) promuove a Mortara un corso con il seguente calendario: Lunedì 27 febbraio 1° INCONTRO La situazione attuale: i quattro modelli insegnati. Motivi e ragioni, pareri favorevoli e contrari. La scrittura che imita i caratteri da stampa e la scrittura corsiva: differenze strutturali. Lunedì 12 marzo 2° INCONTRO Comprensione dell’atto dello scrivere e delle sue peculiarità. L’utilità degli esercizi di pregrafismo. La buona riuscita di una scrittura dipende da come viene padroneggiato lo schema motorio: proposta di esercizi corporei e gestuali spaziali. L’ordine, il numero e soprattutto la direzione dei tratti da cui dipende la capacità di unire correttamente le lettere. La postura, la prensione, il piano di scrittura, le penne più usate oggi, i tipi di quaderni. I mancini: qualche problema in più da conoscere. Lunedì 19 marzo 3° INCONTRO L’insegnamento del corsivo maiuscolo e minuscolo. Le lettere una a una in dettaglio. Gli incontri avranno luogo dalle ore 16,45 alle 18,45 presso la CasaMadre delle Suore Pianzoline di Mortara. Viene richiesto un contributo di 5 euro per i soci AIMC, euro 15 per i non soci. Info: Presidente Sezione AIMC Maria Grazia Demartini Tel. 0384 820 913 Federconsumatori Comunicazione apertura nuovi sportelli federconsumatoripavia a Mede e Mortara MEDE: Via Invernizzi, 2 Lunedi’ dalle 14.30 alle 18.00 MORTARA : C.so Piave, 32 Martedi’ dalle 14.30 alle 18.00 Diego Chieregato Piero Deodato Perotti Gilberto Giorgio Ruzza 15.02.1996 - 15.02.2012 Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero. Con grande amore La mamma Rimane sempre vivo il tuo ricordo, giorno dopo giorno, malgrado siano passati 5 anni dalla tua scomparsa tu sei e sempre sarai nei nostri cuori. La moglie Anna, mamma Rina e i tuoi figli Chiara e Alessandro 16.02.2007 - 16.02.2012 Non muore mai chi vive nel ricordo di chi si ama. La mamma Franca, le figlie Sonia, Sabrina, Stefania e le sorelle Anna e Vilma. Sono trascorsi ormai 10 anni da quando ci hai lasciate. Nei momenti più tristi avremmo voluto averti vicino, per aiiutarci a suoerare le difficoltà che la vita ci ha imposto. Ci manchi tanto. Vogliamo che le persone si ricordino della persona buona, onesta e giusta che sei sempre stata. Ciao Giorgio, ciao papà Tua moglie Lucia con Donata, Melania e Cristina. FEBBRAIO 2012 35 LO SPAZIO DEI LETTORI Una lettera speciale a Giovanni Bordone La Lega Nord e Scalfaro Il Gruppo consiliare della Lega Nord in Provincia di Pavia, alla proposta di osservare un minuto di silenzio in memoria dell’ex Presidente della Repubblica, Scalfaro, durante la seduta del Consiglio Provinciale del 31 Gennaio, è uscito dall’Aula. Cosa che ha generato le rimostranze dei Gruppi consiliari di Maggioranza, anche attraverso un comunicato stampa in cui si parla di “volgare mancanza di rispetto per la persona e la figura politica di un padre della Costituzione e servitore dello Stato”. Il punto è questo..noi non lo riconosciamo come tale e la scelta, dal significato prettamente politico, di uscire dall'aula è stata di coerenza verso le nostre idee. Non ha senso osservare un minuto di silenzio per una figura, peraltro piena di luci e ombre, alla quale non riconosciamo alcun merito. La sua “interpretazione” ed il suo comportamento, ricoprendo la più alta carica dello Stato, spesso hanno contrastato con il suo presunto ruolo di “garante della Costituzione” e soggetto super partes. Come più cauti si dovrebbe essere anche nell’etichettare come “servitori dello Stato” persone che l’avranno certamente anche “servito”, questo Stato, ma non senza ricavarne ben tre sostanziosi vitalizi (senatore a vita, ex parlamentare ed ex magistrato)ai quali di certo il Presidente Scalfaro non ha mia rinunciato. Ma forse anche questo è rispetto... Gruppo consiliare Lega Nord Provincia di Pavia Alex, c’è posta per te Ciao Alex, come va? Una mia lettera a te indirizzata su questo stesso giornale, alcuni anni fa, iniziava proprio così. Ne sono passati quasi sei, eri alla fine della terza media e con molta preoccupazione da parte mia ti accingevi ad iniziare il liceo e avresti dovuto viaggiare da solo (a tredici anni e mezzo). Si, lo so, tutti i ragazzi che studiano fuori paese hanno lo stesso problema, ma per me che sono stato sempre molto apprensivo nei tuoi confronti mi sembrava un ostacolo difficilissimo. Ora hai raggiunto la maturità e dal settembre scorso ti sei buttato anima e corpo nel mondo del lavoro ed io ne sono orgoglioso. Un augurio grande di una vita felice e piena di soddisfazioni, con un briciolo di tristezza e una lacrima che mi sta scendendo propio ora nel ricordo di quando eri piccino e ti potevo stringere, coccolare e sbaciucchiare. Ciao, ti voglio bene, papà Carissimo Giovanni, quando ho guardato il tuo presepe mi sono rivista piccina, a quando papà mi portava in chiesa a guardare quello allestito nella nostra parrocchia. Allora ho pensato di aiutare chi ha bisogno e di amare il mio prossimo senza riserve. Tutto questo è rinato in me, ogni istante, mentre fissavo il tuo meraviglioso presepe. Sai Giovanni, da come la vedo io il Natale non dura solo 15 giorni ma, volendo, con tutte le nostre forze può durare una vita. E’ facile ricordarsi di essere buoni quando è Natale, ma se si compiono buone azioni ogni giorno, allora anche quello è Natale! Questo l’ho percepito mentre ero dinnanzi al tuo presepe. Di tutto ciò riportato sopra ringra- Amministrazione Mede: totale indifferenza. Amministrazione Provinciale: solerte Ringraziando anticipatamente per l’ospitalità vorrei far rilevare che nell’agosto 2011 appariva sul quotidiano “La Provincia Pavese”, un articolo facente riferimento ad una mia lettera pubblicata antecedentemente su questo giornale, nella quale evidenziavo la condizione di abbandono delle piante presenti in via Montemartini in frazione Goido. In risposta, il sindaco uscente sign. Guardamagna, sosteneva che preso atto della segnalazione, l’amministrazione avrebbe senz’altro provveduto ad intervenire per quanto di sua competenza. Ad oggi nulla è stato fatto e mi riesce impossibile non mettere in risalto, per l’ennedsima volta, la totale indifferenza e condotta che si tramanda vergognosamente da amministrazione ad amministrazione. Di contro, facendomi portavoce di chi percorre abitualmente il tratto di strada MedeGoido, ringrazio l’amministrazione provinciale che con grande solerzia, dopo una segnalazione, ha provveduto alla tracciatura della segnaletica orizzontale nel tragitto sopra citato, prima che si presentassero i disagio della stagione invernale. Lorenza Ponti Via Montemartini, 17 zio la famiglia Bordone, e colgo l’occasione per dirle: non smettete mai di mostrare il votro meraviglioso presepe perchè scalda il cuore e l’anima, ci dona spunti di riflessiome ed il mio è il seguente: che senso ha gettare via soldi quando ci sono bimbi che si accontenterebbero di un giocattolo usato?! Adana Lupani Auguri Martina Tanti auguri Martina, per il tuo primo compleanno! Da mamma Caterina, papà Giuseppe, nonni, zii e cuginette TABACCHERIA COMELLI P.zza Repubblica 9/10 - Mede Tel. 0384822106 RICEVITTORIA LOTTO N° 4244 CANONE TV BOLLO AUTO GIOCATTOLI RICARICHE CELLULARI VALORI BOLLAT I ARTICOLI DA REGALO SUPERENALOTTO !"#$"%%!"& 36 Il tuo sogno? ... «cambiare biare la mia m vvecchia cucina...» Ora lo o pu da 06-02-12 al 18-02-12 noi valutiamo il tuo usato dal at sull iam mo ! N Via Roggiolo,1 - PEVE DEL CAIRO-Tel. 0384-87039 - E-mail: [email protected]