sportineria - ARCI Piemonte
Transcript
sportineria - ARCI Piemonte
ARTE 41 2 L’AGENDA ARTE È SUL SITO WWW.TORINOSETTE.IT PER INVIARE NOTIZIE E COMUNICARE CON TORINOSETTE FAX: 011/6639036 EMAIL: [email protected] A CHIERI TRE SEDI PER UNA RETROSPETTIVA VENT’ANNI DI INNOVAZIONE NELL’OPERA DI THEO GALLINO S MONICATRIGONA abato 6 aprile alle ore 17 inaugura la mostra «Segni del tempo» di Theo Gallino, sino al 5 maggio presso tre sedi espositive di Chieri. L’iniziativa, che vuole essere un tributoadun’operaventennale,è curata dal critico Edoardo di Mauro. Gallino, che è figlio degli anni ’80, con il suo eclettismo stilistico, la sua propulsione verso il «dato originale», l’apertura alle contaminazioni e alle citazioni, si è mosso abilmente tra i linguaggi della pittura, della grafica, della calcografia,dellaserigrafiaedella litografia. Il «pluriball» utilizzato nelle sue opere, siano essi quadri, fotografie o installazioni, è divenuto elemento simbolo del suo fare artistico e ha seguito una costantetrasformazionenegli anni, dalle prime tele fotosensibili fino alle pittografie più recenti. Presso il suggestivo spazio dell’Imbiancheria del Vajro (via Imbiancheria12)sisnodaunper- 2 «Pluritrasparente» (1995) corso che è un sunto di una produzionechehainizionel‘93conil primo lavoro realizzato con l’imballo ammortizzante e giunge fino ad oggi con più di una trentina tra installazioni sulle forme corporee, studi sui materiali e un video girato nel 2006 in occasione di una performance. L’imponente ambiente «Voglio vivere per», costituito da 7 tavoli che sembrano sospesi nel vuoto e sui quali svettano altrettanti piatti-foto- A PALAZZO SALUZZO PAESANA Mirafiori Galerie La cromatologia reinventa l’automobile Lacromatologiaèunadisciplinare centechestudiaicoloridalpuntodi vistascientifico,psicologico,simbo lico,sociale,culturaleeterapeutico. Ancoraassentenellamaggiorparte dellescuoled’arteitaliane,esisteda una decina di anni all’Accademia di Brera, dov’è insegnata da Cristiana Fioretti. La docente è stata invitata insieme a dieci dei suoi migliori stu denti, italiani e internazionali, alla Mirafiori Galerie (piazza Cattaneo, lunsab 920, dom 9,30 13,30/14,3020, tel. 011/0042000) nella collettiva «Cromatologie», quinto appuntamento del ciclo «È dell’artistailfinlameraviglia»,cura to da Guido Curto. Aperta dal 10 aprile(inaugurazioneore17,30)al 19maggio,lamostraincludelavori inediti, ispirati alla tabella colore dellecarrozzeriedelleautomobilidi Alfa Romeo, Lancia e Fiat e in parti colare della 500. Cristiana Fioretti presentalasilhouettediuna500re alizzata con un tubo al neon rosso. Accanto figurano una serie di pae saggi astratti. Le opere degli allievi, invece, comprendono diversi lin guaggi. [J.D.] ARTE IN BREVE a cura di ANGELO MISTRANGELO SAN MICHELE ARCANGELO. Nella Cripta Barocca della Chiesa, rassegna «Dal Mar Rosso a Yerushalaim», promossa dall’Associazione Italia Israele con testo critico di Luca Beatrice. Oltre quaranta artisti e immagini sul tema della mostra: da un disegno di Duchamp a Braque, da Enrico Colombotto Rosso a Giorgio Avigdor, Franca Chiono, Tobia Ravà, Alessandro Amaducci, Ivan Cazzola, Luca De March. Sino ceramiche,halavocedeldidgeridoo, antico strumento australiano che ripete incessantemente il titolo dell’opera. Il trecentesco Palazzo Opesso (via San Giorgio 3) ospita invece la parte legata al design, con poltrone, lampade e unvestitodipluriballdell’artista, e al cosiddetto «fumetto protetto», copertine di giornali illustrati avvolti da bolle d’aria che conferiscono un’enigmatica trasparenza alla composizione. Infine all’ingresso delle sale della biblioteca comunale (via Vittorio Emanuele 2) fa capolino una grande foto della famiglia di Gallino coperta con il suo «marchio di fabbrica». Con essa si introduce una sezione in cui i protagonisti sono amici che in questi anni lo hanno sostenuto e ispirato incoraggiandolo nell’utilizzo del «millebolle». Ognuno di loro, 37 in tutto, è rappresentato da una propria opera, da Eugenio Guglielminetti a Sergio Agosti, da AntonioCarenaaFrancoCurletto, solo per citarne qualcuno. Orario: ven-sab-dom 16-19 (Biblioteca anche sab 10-12) tel. 011/9428229. JODICE FOTOGRAFA IL GRIDO DI DOLORE DELLA CULTURA L a cultura in Italia è in condizioni imbarazzanti. Da tale consapevolezza nasce il progetto «Extravolti» di Davide Iodice, a Palazzo Saluzzo Paesana dall’11 al 18 aprile (viadellaConsolata 1 bis, ore 18,30-22,30, chiuso martedì, tel. 011/4278235). Il giovane torinese ha scattato fotografie in bianco e nero a circa 80 rappresentanti di arte, scienza, filosofia, musica, danza e teatro, con il volto schiacciato contro unalastradivetro.Unadeformazione in cui il vetro rappresenta l’ignoranza Le foto sono riprodotte in un catalogo, i cui proventi saranno devoluti a Emergency. In alcuni giorni della mostra (dalle 18,30) vi sono eventi e performance. L’11 aprile Cristina Donàsiesibiràconunintervento acustico di 20 minuti, seguito al 10 aprile (piazza Cavour angolo via Giolitti, orario: 10,3012,30/ 16-19, domenica chiuso). BLAH BLAH. Venerdì 5 aprile, via Po 21, dalle 19,30 il collettivo Truly Design presenta il documentario «Seems True-A ten jear journey»: un itinerario attraverso vita e professione di quattro artisti torinesi impegnati nel mondo dei graffiti. Interventi musicali del duo elettronico Brandumize e della band Toys. DAIMON ART GALLERY. Mostra «corpi(r)esistenti» di Sandra Baruzzi, con opere che trattano il tema del dolore psicologico e fisico. Durante il vernissage azione performativa di Donatella Lessio su testi 2 Il ritratto di Luca Argentero dalla performance culinaria dei Cuochivolanti.Il12spettacoloteatrale «Perversioni sessuali» degli Adrama, il 13, durante il djset delberlineseMarvinHey,Davide Iodice scatterà foto ai visitatori. Il 17 tavola rotonda su sviluppo e comunicazione della cultura, con Michele Trimarchi e Silvio Saffirio. Il 18 il finissage con il cantautoreAlbertoBianco. [J.D.] di Silvia Rosa. Sino al 19 aprile (via Sant’Ottavio 56, orario: lunedì-venerdì 14-18, tel.efono 011/ 0201740). TEMPORARY ART CAFÈ. Collettiva del ciclo «Io Espongo» con lavori di autori contemporanei: Andrea Marostegan, Enrico Porro, Fabio Servolo, Silvia De Rosa, Gabriele Berretta, Ernesto Di Franco, Diego Pomarico, Giuseppe. Sino al 7 aprile (via Sant’Agostino 25, visita su appuntamento telefono 011/ 5692009). GALLERIA DANTESCA. Il pittore Gigli propone una scelta di quadri dall’intonazione naturalistica. Presente al Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia, presenta immagini in cui SPORTINERIA GIAN PAOLO ORMEZZANO F ra i modi di dire che riempiono la città, ora per motivi modaioli generali ora per situazioni particolari(dire grissino a Tori no non è come dirlo a Milano, a Torino può anche stare per Fassino), c’è una parola, di tre sillabe, che raramente vive dasola,masicompletacomesoundcon un punto esclamativo o un punto inter rogativo. La parola è: cinesi!? Essa ri guarda prodotti nuovi entrati da poco nel nostro consumo, o prodotti vecchi però entrati nel nostro consumo con un prezzo nuovo, decisamente più basso. Fate vedere dei pomidorini che adesso si chiamano ciliegine (senza però che le ciliegine venga no per compensazione chiamate pomidorini o – pen sandoalloroprezzo–pomidoroni)evichiedono:cine si? Vi mostrano dei meravigliosi tartufi bianchi di Alba, fuori stagione e però profumatissimi, e vi dicono, fieri dellascopertachesignificaancherisparmio:cinesi! La parola trisillaba vale per tutto, dal set per cuci re un bottone alla bicicletta con i moltissimi rapporti che non verrebbero usati manco se Torino e non Ro ma fosse la città dei sette colli. «Cinesi!» e «cinesi?» per ogni cosa, e mano a mano che la crisi accentua il suo strangolamento la parola stessa ha un signifi cato sempre meno negativo. Da far pensare che as surgerà a livelli sempre maggiori di uso e anche di importanza, sarà la cartina tornasole di un tempo sempre più grigio. Non lontano il tempo in cui il vecchio ragazzo annuncerà ai genitori che vuole mettere su casa e sposarsi e i genitori, recitando in sieme tristezza per la partenza del bamboccione e felicità per il bagno non costantemente occupato, subito si informeranno su di lei: cinese? Sempre che lui non abbia detto «cinese!» prima di tutto, ad in trodurre la notizia, ad aprire il discorso, come quan do l’uccellino della radio cinguettava (twitterava, in verità, ma non lo sapeva, non lo sapevamo), o in tempo di guerra si sentiva via etere clandestino il tumtumtum che annunciava Radio Londra. DALL’11 APRILE ALLA GALLERIA ZABERT L’EFFIMERA STELLA DEL NORD DEL FRANCESE GEORGES ROUSSE L JENNYDOGLIANI e opere di Georges Rousse sono interventi effimeri realizzati in spazi precari in procinto di essere abbandonati, demoliti o restaurati. Sono installazioni site-specific di cui, dopo breve tempo, non resta che una fotografia. Noto e attivo in tutto ilmondo, l’artista francese, classe 1947, è stato invitato dalla Galleria Zabert (piazzaCavour10)inseguitoaun allagamentochelascorsaprimavera ha arrecato gravi danni alle sale espositive. L’edificio è stato quasi interamente restaurato, eccetto una grande stanza lasciata a disposizione di Rousse. 2 «L’étoile du Nord» Qui egli ha concepito «L’étoile du nord», in mostra dall’11 aprile (inaugurazione ore 18) al primo giugno (mar-sab 10,30-13/15-19, tel. 011/8178627), dopodiché sarà cancellata per completare i lavori di ristrutturazione. L’opera è ungrandedipintomurale,realiz- zato con l’ausilio del banco ottico e la tecnica dell’anamorfosi. Sulla parete opposta all’ingresso della sala è stato tracciato il perimetro di una stella, le cui punte sconfinano su pareti, pavimento e soffitto. L’interno della stella non è stato toccato e conserva il fatiscente intonaco originale; tuttoilresto,invece,èdipintocon un pigmento blu, scuro e brillante come la volta del cielo notturno. Il lavoro è ispirato ai romanzi di Saint-Exupéry; è un viaggio immaginario alla scoperta dell’ignoto, di se stessi e del mondo, sotto la guida della stella Polare. A corredare la mostra vi sono una serie di documentazioni di precedenti lavori di Rousse, insieme al video del backstage dell’operaeallasuafotografia. [J.D.] Tesori d’arte della città a Palazzo Chiablese Dal contemporaneo del Castello di Rivoli ai capolavori restaurati di Palazzo Reale A Palazzo Chiablese (piazza San Giovanni 2, orario mer., gio. e ven. 1418, tel.011/ 5220403) sono esposte tempo raneamente alcune opere provenienti dal Castello di Rivoli («Lapioggia»diFaustoMelotti,«CasadiLucrezio»diGiulio PaolinieunainstallazionediWimDelvoye),einoltrealcuni dipinti restaurati delle collezioni di Palazzo Reale di Torino: «Ritratto di Carlo Emanuele II a cavallo», il «Ratto d’Euro pa» di Giovanni Andrea Ansaldo, «Maria Teresa di Savoia contessa d’Artois» attribuito a Joseph Ducreux, «L’Arcan geloSanMichele»diPelagioPalagie«Cagnettaallattante» diAngeloVacca.Lamostraèvisitabilesinoal10maggio. è evidente la ricerca della «bella pittura», dell’impasto cromatico, della luce che accende il paesaggio, case, alberi e tramonti. Sino al 5 maggio (piazza Carlo Felice 19, orario: lun. 15-19, mar.-sab. 10-19, dome. 10,3013/15-18, tel.011/ 535897). AMANTES. Mostra benefit a sostegno della campagna della Onlus CCM per la salute materna e infantile ( http://www.ccmitalia.org/ ) . Opere di Galo, Reser, Corn, Mr Fijodor, Roberto Policarpo aka SR, Maria Bruno aka Sister Flash, Werther, Sir Two e Pixel Pancho, accompagnate dalla proiezione dei video di Davide Fasolo e dall’esposizione delle foto di Elisabetta Riccio. Alle pareti del Circolo 2 Wim Delvoye, «Installazione (Betoniera)» anche alcuni scatti tratti dalla Mostra Sorrisi di madri africane che il CCM ha realizzato con la prestigiosa agenzia Magnum Photos. Istantanee che raccontano le donne, le madri e la società africana. Fino al 13 aprile (via Principe Amedeo 38/a, orario lun-sab ore 18-1). PALAZZO LASCARIS. Mercoledì 10 aprile, si apre la quinta edizione della rassegna «Alle radici della democrazia-Testimonianze d’Arte», promossa dal Consiglio regionale del Piemonte d’intesa con il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana. Sono esposte le opere acquisite in occasione delle quattro precedenti edizioni, più una donazione privata. Si tratta di una «Galleria d’arte simbolica» ispirata alle dolorose vicende della seconda guerra mondiale e alla lotta per la libertà, con lavori di Francesco Casorati, Mauro Chessa, Pino Chiezzi, Lea Gyarmati e Giacomo Soffiantino. Sino al 15 maggio (via Alfieri 15, orario: lunedì-venerdì 10-18, sabato 10-12,30). GALLERIA RAFFAELLA DE CHI RICO. La mostra «Ordo Amo- ris» è stata prorogata sino al 30 aprile. In mostra opere di Barbara Bonfilio, Elisa Filomena, Moira Franco e Anna Madia (via Vanchiglia 11/a, orario: martedì-sabato 10-12,30/ 15,3019,30, tel.011/ 19503550).