Analisi del clima di lavoro nella Degenza UOC Ematologia e
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Analisi del clima di lavoro nella Degenza UOC Ematologia e
Analisi del clima di lavoro nella Degenza U.O.C. Ematologia e Trapianto dell’Az. Ospedaliera S. Camillo Forlanini:valutazione dell’impatto di una procedura economica sul suo miglioramento Dr. Stefano Mancini, Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, Roma Premessa L’azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini di Roma ha di recente inaugurato due nuovi Reparti di Ematologia: Unità Standard e Unità Trapianto. Questo cambiamento organizzativo ha comportato l’acuirsi di problematiche di conflitto tra personale medico e infermieristico. In particolare nella degenza standard con una possibilità di 20 posti letto, il numero delle unità infermieristiche messe a disposizione dalla Direzione Sanitaria (da 11 infermieri professionali oltre il Coordinatore infermieristico) ha permesso di utilizzare soltanto 10 posti letto. Nelle attività di routine si prevedevano tre operatori al mattino (ore 7-14), due al pomeriggio (turno 14-20) e due operatori la notte (ore 21-7.00). Questo ha determinato un problema di insufficiente risposta di ricovero per i pazienti rispetto alle richieste di salute del territorio di riferimento e uno stato di tensione acuta nell’équipe infermieristica a causa dell’aumento del carico di lavoro; si è deciso allora di ricorrere alla produttività aggiuntiva che permette di pagare ulteriori turni agli infermieri attraverso una turnazione, rispettivamente, a quattro per il mattino, a tre nel pomeriggio e per il turno notturno. Nei turni di produttività aggiuntiva i dipendenti sono rientrati solo su scelta volontaria. Tale tipo di turnazione ha permesso di tenere attivi 16 posti letto. L’obiettivo del progetto riconosciuto rilevante dalla SIE, è di misurare quanto una soluzione gestionale come la “produttività aggiuntiva” possa influire in senso migliorativo sul “clima “ di una organizzazione di lavoro. Abstract È stata effettuata un’analisi di clima attraverso due tipi di indicatori: uno di tipo qualitativo costituito da un questionario di quali-quantitativo di 39 domande e un’analisi economica per mettere a confronto il numero di DRG di un quadrimestre con degenza ordinaria versus un quadrimestre con produttività aggiuntiva. Dall’analisi dei dati emerge che il numero di infermieri in reparto è insufficiente a far fronte ai carichi di lavoro per la totalità del campione, mentre il numero di medici è ritenuto inadeguato per il 56% degli intervistati. L’82% degli infermieri ritiene che le figure di coordinamento facilitino il raggiungimento di un buon clima all’interno dell’équipe, dato confermato anche dal campione dei medici. 89 Il 90% del campione infermieristico ritiene la produttività aggiuntiva una soluzione temporanea soddisfacente in caso di mancanza di personale nell’ organico, mentre viene percepita meno l’utilità da parte del personale medico. Rispetto agli aspetti economici, la soluzione della produttività aggiuntiva viene ammortizzata in termini di costo (85 pazienti nel quadrimestre del 2007 con un DRG pari a 594.752,00 euro versus 110 pazienti del quadrimestre 2008 con DRG pari a 913.305,00 Euro) e favorisce il coinvolgimento del personale nelle strategie aziendali. In conclusione si ricava che la produttività aggiuntiva non può costituire una soluzione organizzativa definitiva, ma deve essere valutata in una realtà temporanea di criticità perché può costituire un tipo di risposta rapido ed efficace con riflessi positivi sul clima. Il progetto E’ stata effettuata un’analisi di clima attraverso due tipi di indicatori: uno di tipo qualitativo costituito da un questionario di indagine ed un’analisi economica. Il questionario costituito da 39 domande è stato somministrato in forma anonima agli Infermieri Professionali del Reparto di Degenza Standard e ai dirigenti medici allo scopo di approfondire la “salute professionale“ di queste figure professionali. Rispetto all’analisi economica è stato fatto un confronto fra il DRG del quadrimestre 2007 marzo-giugno (periodo con degenza a 10 posti letto) con quello del quadrimestre 2008 marzo-giugno (periodo con 16 posti letto occupati). Inoltre è stato calcolato l’impatto della spesa della produttività aggiuntiva per gli Infermieri professionali calcolato sul quadrimestre. Svolgimento del progetto e analisi dei risultati. Durante i mesi di settembre e ottobre 2008 è stato somministrato il questionario. Personale infermieristico Paragrafo A e B dati personali,le attività e la ripartizione del tempo Dall’analisi dei dati anagrafici l’insieme del personale lavora nella struttura di Ematologia “full time” con un ventaglio compreso tra 3 anni e 20 anni. Un solo operatore lavora da circa 1 anno. Alla domanda 10 :”La guardia/reperibilità notturna, feriale, festiva ha una ricaduta sulla mia vita privata” 6/11 hanno risposto “qualche volta” mentre gli altri 5 hanno risposto “spesso”. 90 Paragrafo C: l’organizzazione dell’équipe. la distribuzione del lavoro, il ruolo del coordinatore infermieristico. Il 100% ha risposto che il numero di operatori del Reparto di Ematologia non è adeguato al carico di lavoro. Tutto il campione oggetto di indagine ha risposto affermativamente alla domanda sulla percezione di uno sforzo maggiore da parte del coordinatore infermieristico da quando c’è stato il nuovo assetto organizzativo. Dell’équipe medica tre astenuti, 4 negativi, tre affermativi. Sul Coordinatore medico: 2 astenuti, 7 affermativi, 1 negativo. Il commento a questa domanda è che viene apprezzato in maniera unanime lo sforzo della Caposala, nella maggior parte dei casi lo sforzo del Coordinatore medico. L’équipe medica invece non sembrerebbe apprezzata in questo sforzo, probabilmente perché non ha svolto un ruolo attivo nella creazione della soluzione gestionale “produttività aggiuntiva per gli infermieri” e quindi non ne ha una adeguata percezione. Alla domanda:”La produttività aggiuntiva ti gratifica in qualche modo dell’impegno lavorativo aumentato?” il 90% risponde “Sì” esprimendo quindi apprezzamento e una migliore disposizione dispone ad una maggiore cooperazione nella gestione dei pazienti. A riguardo, riportiamo di seguito un commento: “Sarebbe sicuramente meglio lavorare con la giusta quantità di personale, ma la produttività aggiuntiva rappresenta la soluzione migliore quando questo non è possibile”. Paragrafo D ed E: Le riunioni di équipe e i rapporti in équipe. L’82% degli intervistati ritiene che le figure di coordinamento facilitino il raggiungimento di un buon clima nell’équipe. Il 90% ha risposto “molto, il 10% “moltissimo”. Alcuni commenti rinforzano questi dati:”I coordinatori sono figure che non solo ricoprono delle responsabilità,ma sanno gestire il personale come una famiglia”. Si evidenzia quindi la percezione dell’essenziale ruolo delle figure di coordinamento per modificare in senso positivo il clima. Vi è dunque una buona capacità di leadership da parte dei coordinatori nel favorire la coesione e il mantenimento di buoni rapporti di collaborazione nel gruppo. Viene anche sottolineato nelle risposte l’esigenza di riunioni periodiche regolari per affrontare non solo approfondimenti scientifici ma anche condizioni di disagio personale e aspetti organizzativi del lavoro. Indicatore quantitativo o economico Per indicatore quantitativo si è scelto di valutare i ricavi dei DRG di un quadrimestre in cui la produttività aggiuntiva era in atto e in particolare il quadrimestre marzo-giugno 2008; di questo periodo sono stati calcolati i ricoveri e il totale dei DRG sviluppati; il confronto è stato fatto con analogo quadrimestre dell’anno precedente in cui erano attivi solo 10 posti letto e si è voluto indagare se l’impatto della produttività aggiuntiva per gli infermieri era favorevole. Nel quadrimestre 2008 con 110 pazienti ricoverati (fig.1) (incremento dei ricoveri 25%) si è sviluppato un totale DRG di 913.305,00 Euro. Nel 2007 in analogo quadrimestre sono stati ricoverati 85 pazienti con un totale di DRG di Euro 594.752,00 La spesa per la produttività aggiuntiva infermieristica nel quadrimestre è stata 73.333,00 Euro. Il guadagno che si è ottenuto 91 nel quadrimestre è stato di 318.553,00 Euro ,valore che permette ampiamente di ammortizzare la spesa della produttività aggiuntiva con un ricavo netto di 245.220,00 Euro. Figura 1 I medici E’ stato poi distribuito il questionario ai medici del reparto, di cui 9 su dieci hanno accettato di prendere parte allo studio. Paragrafo C: l’organizzazione dell’équipe. la distribuzione del lavoro, il ruolo del coordinatore. Il 56% degli intervistati ritiene che il numero dei medici del Reparto di Ematologia non è adeguato al carico di lavoro adducendo in particolare al numero di turni di guardia eccessivi. Da questa domanda si evince un senso di insoddisfazione dell’équipe medica con particolare riguardo alla distribuzione del lavoro. Alla domanda sulla produttività aggiuntiva non tutti hanno apprezzato la soluzione organizzativa. E’ opportuno specificare che più della metà dell’équipe ha frequentato il Reparto di degenza solo nei turni di guardia e non ha probabilmente vissuto in maniera approfondita l’esperienza in corso della produttività aggiuntiva. Paragrafo D ed E: le riunioni di équipe e i rapporti in équipe “Anche il personale medico come quello infermieristico ritiene che le figure di coordinamento facilitino il raggiungimento di un buon clima nell’équipe”: il 56% ha risposto “molto”. Per quanto riguarda le riunioni di équipe, la totalità del campione afferma che si svolgono regolarmente e che sono utili perché permettono di migliorare lo svolgimento dell’attività clinica. Si può concludere che la maggioranza dei medici comprende il ruolo delle figure di coordinamento come un valore positivo, ma in generale sembra poi più attenta agli aspetti clinici del lavoro. Si segnala inoltre che al fine di monitorare il “clima di lavoro” nell’intento di migliorare la qualità del lavoro nell’Ematologia con particolare riguardo alla Degenza (Trapianto e 92 Ordinario) e rilevare problematiche connesse allo svolgimento del lavoro degli infermieri, è stata istituita una riunione periodica con cadenza mensile tra il Coordinatore della Degenza e tutto il personale infermieristico. Tale riunione è stata chiamata “di ascolto” perché dovrebbe servire a far emergere i problemi mentre la parte decisionale sulle soluzioni viene presa in altra sede e successivamente ad uno studio approfondito. Conclusioni L’analisi dei risultati relativi al quadrimestre marzo-giugno 2008 permette di affermare che l’esperienza della produttività aggiuntiva risulta nel complesso positiva. Il questionario per valutare il clima del reparto è stato compilato con grande spirito di collaborazione e questo conferma la percezione positiva del progetto da parte degli operatori coinvolti. L’insieme delle risposte se da un lato evidenzia una condizione oggettiva di disagio legata ai carichi di lavoro, dall’altro dimostra l’atteggiamento collaborativo degli operatori, l’apprezzamento generale da parte del personale per la misura della produttività aggiuntiva e il riconoscimento dello sforzo di mediazione del Coordinatore medico e Coordinatore infermieristico durante il progetto per rimuovere ostacoli ed incomprensioni nello svolgimento delle attività. L’esperienza per quanto riguarda l’équipe medica sembra essere vissuta in maniera più superficiale, probabilmente anche per la frequentazione non continuativa di più della metà degli intervistati del reparto. E’ importante sottolineare che per il 100% dei casi la risposta alla domanda:”E’ migliorato il rapporto medico/infermiere nel primo semestre 2008 da quando esiste la produttività aggiuntiva?” è stata affermativa.. L’Azienda con questa misura economica ne esce due volte vincente: primo perché la soluzione adottata viene ampiamente ammortizzata in termini di costi come emerge dall’analisi economica e secondo perché il personale viene valorizzato e coinvolto maggiormente nella strategia aziendale. Appare evidente peraltro come tale esperienza non possa costituire una risposta organizzativa definitiva ma deve essere valutata in una realtà temporanea di criticità in cui può costituire un tipo di risposta rapido ed efficace con riflessi positivi sul clima. 93