Il Tirreno - viapaolofabbri43

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Il Tirreno - viapaolofabbri43
Spettacoli&Cultura
MERCOLEDÌ 20 MARZO 2013 IL TIRRENO
Gassman a Pistoia con il suo Riccardo III
◗ PISTOIA
Una scena del “Riccardo III” di Gassman a Pistoia
La stagione del Teatro Manzoni di Pistoia chiude in bellezza
con il “Riccardo III” di Alessandro Gassman, per la prima volta alle prese con Shakespeare
nella doppia veste di interprete e regista.
Lo spettacolo, nella traduzione ed adattamento di Vitaliano Trevisan, approda a Pistoia da venerdì a domenica.
Accanto a Gassmann, tra gli al-
tri, Manrico Gammarota, Mauro Marino e la partecipazione
di Paila Pavese.
«Sarà per l'incombenza di gigantesche ombre familiari - dice Alessandro Gassman - ma
nei confronti di Shakespeare
ho sempre avuto un certo distacco, un approccio timoroso. Le messe in scena dei suoi
capolavori, lo confesso, non
sono mai riuscite a coinvolgermi del tutto, forse per la difficile sintonia con un linguaggio
così complesso e articolato ma
anche, in molte traduzioni,
oscuro e arcaico». Suo padre
Vittorio fece un celebre Riccardo III diretto da Luca Ronconi
nel 1968. Ora Alessandro, grazie all’incontro con la traduzione di Trevisan si è sbloccato e
si è liberato dalla sindrome del
“figlio di” realizzando uno
spettacolo che ha avuto grandi
accoglienze.
Per Alessandro Gassman è
un periodo di “prime volte”.
21
Ha appena debuttato anche
nella regia cinematografica
con "Razzabastarda", film di
cui è anche protagonista e che
è l'adattamento cinematografico di “Roman e il suo cucciolo”, pièce teatrale che lui stesso ha portato in scena con
grande successo. Il film racconta la storia del rapporto tra
un padre immigrato romeno,
spacciatore di cocaina, nevrotico e semianalfabeta (Alessandro Gassman) e un figlio, nato
e cresciuto in Occidente, che
nasconde le sue illusorie prospettive di vita negandosi il riscatto sociale agognato dal padre (Giovanni Anzaldo).
Guccini, ecco la mia Thule
Esce il dvd realizzato a Pavana durante la registrazione dell’ultimo album
◗ BOLOGNA
Francesco Guccini dice basta
con i dischi - anche se i suoi seguaci assicurano di no - e presenta “La mia Thule” il dvd tratto dal suo disco registrato al
Mulino di Chicon a Pavana che
sarà disponibile nei negozi a
partire da domani. Proiettato in
anteprima ieri sera all'Odeon di
Bologna, di fronte ad una folta
platea, il film aveva già avuto
un'anteprima in versione ridotta su Raitre, catalizzando l'interesse e la curiosità dei molti seguaci del "maestrone" di Pavana.
Ed è proprio a loro che il dvd
è dedicato: a quegli ammiratori, cioè, per cui Guccini non è
solo un autore di testi e canzoni, ma un personaggio da ascoltare per ciò che dice anche
quando non canta. Ecco quindi
l'idea della moglie Raffaella
Zuccari di creare assieme all'
amica Nené Grignaffini e Francesco Conversano, un film che
raccontasse tutto ciò che c'è
dietro la realizzazione di un album, per dare ai fan la possibilità di stare dietro le quinte.
L'occasione si è presentata in
autunno, quando Guccini decise che era arrivato il momento
di dare vita all’abum "L'ultima
Thule". Si vociferava che quest'
opera sarebbe stata l'ultima e
come tale avrebbe dovuto nascere dove tutto aveva avuto inizio: al Mulino di Pavana, dove
Guccini è cresciuto. Allestirlo a
set non è stato facile ma il risultato è stato raggiunto egregiamente con una bella tecnica cinematografica e la fotografia,
misurate in modo da diventare
un racconto della costruzione
di un'opera musicale.
«Prima che partissimo per il
mare - dice Raffaella Zuccari - i
musicisti hanno buttato là, quasi con noncuranza, un'idea: registrare non a Bologna, tantomeno a Roma o a Milano, ma al
Mulino. Il Mulino, per chi non
lo sapesse, è la casa di Radici. La
casa nella quale abita il bambino protagonista del romanzo
Croniche epifaniche. Il Mulino
è a 300 metri in linea d'aria dalle nostre finestre. Oggi è un
in breve
maggio musicale
Per Don Carlo 900 ragazzi in scena
lamagiadellamusica
DaniloRea
in“Piano solo”
■■ Lui,Danilorea, eil suo
pianoforteper “LaMagia
dellaMusica”, presso VillaLa
Magia(viaVecchia
Fiorentina,Quarrata).Il
concertoèinagenda
domenicaalle16 (biglietto5
euro,posto unico,fino aun
massimodi100spettatori).
Allafinedelconcerto una
degustazioneditèe crostate
preparatedalle cuochedella
mensacomunale.
B&B ma i cugini gestori-proprietari diedero la disponibilità
affinché fosse adottato, trasformato e riadattato a sala di incisione. Da quando è stata lanciata la proposta una sorta di fibrillazione collettiva si è impossessata del gruppo. Le idee sembravano catalizzarsi attorno a
quel luogo come se vi fossero
spinte da un'energia autonoma. Era bello accogliere gli amici di passaggio e commentare
insieme i brani musicali che
prendevano forma; divertente
ritrovarsi tutti i giorni a pranzo
e a cena, come gli alunni di un
collegio».
«Lavorare a questo disco - ha
continuato - ha significato partecipare a qualcosa di unico e ir-
palcoscenico del Maggio Musicale come attori, cantori, protagonisti della Fiaba di Don Carlo, versione per ragazzi del Don Carlo
di Verdi, Sei le recite in programma da domani 21 al 25 marzo.
aperti i testamenti
Eredità del maestro Trovajoli
alla moglie va il 50 per cento
◗ ROMA
Una quota di legittima che andrà agli eredi e una quota disponibile destinata alla moglie. È quanto ha riservato la
lettura dei quattro testamenti
di Armando Trovajoli, scomparso il 28 febbraio scorso.
Quattro documenti che non si
sovrappongono tra di loro e
che menzionano solo la vedova Maria Paola Sapienza e Piergiorgio, il figlio nato dalla loro
unione.
Nessuna citazione per gli altri quattro figli (una è morta
nel 2000) che il maestro ha
avuto da quattro donne diverse. A loro andrà la quota di legittima. Alla moglie Maria Paola Sapienza andrà il 50% del
patrimonio, oltre al patrimonio “artistico” ovvero vecchi
spartiti, opere, appunti.
«Non sono stupito, nè arrabbiato con nessuno. Sono solo
dispiaciuto che mio padre non
abbia menzionato i figli avuti
dalle precedenti relazioni, me
compreso», ha detto un amareggiato Howard Andrew Rugantino, il figlio avuto da Trovajoli nel 1963, dal primo matrimonio con l’attrice Anna
Maria Pierangeli.
jazzwinterfestival
Unaserata
congliYellowjackets
■■ Granfinale venerdì(ore
21.30)della 21maedizionedel
ValdarnoJazzWinter
Festival-Al TeatroBuccidi
SanGiovanniVAldarno
appuntamentocongli
Yellowjackets,una dellepiù
longevefusion band.
giornatadellapoesia
ElisaBiagini
allalibreriaErasmo
■■ Domani, giornata
mondialedellapoesia,la
poetessaElisaBiaginisarà
ospitealle17 allalibreria
ErasmodiLivorno(via degli
Avvalorati62).
corso chilometri per andare a
vederlo di persona, in una sorta
di pellegrinaggio pagano. E lui
scherza sul nuovo Papa: «Quando ho sentito la piazza che gridava “Francesco, Francesco”
mi sono detto: mi sembra di
averlo già sentito, sebbene in
misura minore
David De Filippi
Il corpo, per il fotografo è un enigma
Al Museo Alinari Joel-Peter Witkin rivisita la cultura occidentale
◗ FIRENZE
APisagran finale
conPergolesi
■■ Chiudeil ciclodiopereda
cameraalTeatroVerdidiPisa
dovedomanisera(ore20.30)
andràinscena nellaSala Titta
Ruffo“Laserva padrona”,
intermezzobuffodiGiovanni
BattistaPergolesi,e“Le
quattrostagioni”diAntonio
Vivaldi.Dirigeil maestro
CarloIpata diAuserMusici.
ripetibile. Io so che cosa significa essere una fan di Francesco
Guccini, perché ci sono passata». Perché Guccini non è un
cantante e basta. Chi lo ama lo
segue, lo legge e lo sente amico.
La leggenda lo dipinge un po'
burbero, ma Guccini è un introverso sempre pronto ad una
stretta di mano con chi ha per-
la mostra
operedacamera
■ ■ Saranno 900 i ragazzi delle scuole fiorentine coinvolti sul
Francesco Guccini con la moglie regista Raffaella Zuccari
Una delle opere in mostra
Una questione di corpi. Un rebus e una scacchiera. I pezzi si
combinano, si intrecciano, si
scontrano. Il risultato è spiazzante, ostile. Crudo, se non crudele, poco confortante nelle sue
“anomalie” fisiche, esibite con
enfasi barocca, ma dotato di
una robusta vena citazionistica
che lo allontana dal mondo
“reale”. A prevalere alla fine è soprattutto l’enigma dell’anatomia, specchio epidermico
dell’anima.
Interprete fra i più visionari e
surreali di questa mitologia contemporanea, coi suoi scatti in
bianco e nero, risultato di una
lunga e complessa elaborazione
formale, è Joel-Peter Witkin,
sangue italiano (la madre) e lituano (il padre), nato a New
York nel 1939, che arriva al Museo Alinari di Firenze con i 55
pezzi che compongono la mostra “Il maestro dei suoi maestri”, rivisitazione della cultura
occidentale, dalla scultura greca e romana a Dalì, passando
per il Rinascimento, i fiamminghi, Arcimboldo, Bosch, Velasquez. Witkin che dice di aver
scoperto la fotografia grazie a
Weegee (“cantore” ufficiale dei
più efferati delitti nella New
York degli anni 40), assegna un
carattere fortemente religioso al
suo lavoro. Fino al 24 giugno. Info 055 216310 3 e www.mnaf.it
(g.r.)
a santa croce sull’arno ritorna “primo tempo”
Celestini incontra i “poveri matti”
Un monologo per raccontare chi ha vissuto in manicomio
◗ SANTA CROCE SULL’ARNO
Al Teatro Verdi torna la rassegna “Primo Tempo” e il primo
ospite sarà Ascanio Celestini
che salirà sul palcoscenico
martedì 26 (ore 21) con “La pecora nera”, elogio funebre del
manicomio elettrico. Si tratta
di un appassionante monologo nato da un lungo lavoro sul
campo, che il "narr-attore" romano ha condotto con il suo
abituale metodo antropologico, per raccogliere testimonianze di quanti hanno lavorato, vissuto, patito il manicomio.
Celestini ha percorso l'Italia
per incontrare non solo i "poveri matti" come lui stesso li
definisce affettuosamente, ma
anche i "malatini" e soprattutto gli infermieri o i medici più
o meno militanti a favore della
riforma. «Un lavoro di indagine nella memoria del presente
come luogo di sedimentazione di storie diverse» afferma
l'attore. Divertente, affascinante e surreale, il magma narrativo di Celestini, vestito in abito
nero e seduto su una sedia, restituisce la freschezza del racconto e l'imprecisione dello
sguardo soggettivo, la meravi-
glia dell'immaginazione e la
concretezza delle paure che
accompagnano il viaggio intrapreso da molti malati.
Primo tempo prevede altri
due spettacoli: martedì 23 aprile ci sarà Alessandro Benvenuti in “Me medesimo” e venerdì
10 maggio “Adesso nel Vento”,
con Vania Pucci, una produzione di Giallo Mare Minimal
Teatro.
Il costo del biglietto per gli
spettacoli è di 10 euro, posto
unico. Per info Comune di Santa Croce 0571 389953 - 0571
30642 - www.comune.santacroce.pi.it