La Rurale di Trento finanzia i soci
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La Rurale di Trento finanzia i soci
Economia l'Adige Credito Necessario il via libera della Fondazione Tridentum. Bipielle: piano da due miliardi TRENTO - Il primo allarme è stato lanciato da Confartigianato: «Mezzo milione di aziende artigiane rischiano di non poter presentare il cosiddetto 740 ambientale». Infatti, secondo la maggiore rappresentanza dell’artigianato italiano, la mancata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo modello unico di dichiarazione ambientale (Mud), avrebbe comportato una nuova "via crucis" per gli imprenditori. «Siamo abituati ai disguidi conferma Luciano Rinaldi, responsabile dell’Ufficio Ambiente dell’Assartigiani/Confartigianato di Trento - e riusciremo a far fronte anche a questo. Il problema è un altro: da quanto è stato mercoledì 22 gennaio 2003 Mancano i modelli per la dichiarazione: in Trentino interessa 4.000 enti e aziende Il «740» ambientale nel solito caos istituito, il Mud non è mai rimasto uguale. È questo il vero problema». Pierangelo Baldo, responsabile del Servizio Economico dell’Assindustria di Trento, concorda con Rinaldi: «Il modello - spiega - è stato introdotto alla fine degli anni ’80, ma ogni anno viene modificato. Talvolta si è trattato di variazioni modeste, altre volte no. Significa che ogni anno va ripreso in mano e analizzato a fondo». Anche perché omissioni o ritardi sono puniti severamente: con multe fino a 15mila euro per consegne che superano di 60 giorni la scadenza prevista. «Quello che è peggio - attacca Rinaldi - è che si tratta di una dichiarazione inutile. Il governo, accogliendo le nostre richieste, aveva anche provato a imporre la dichiarazione ai soli smaltitori, ma poi nulla si è fatto». In Trentino sono circa 4.000 le dichiarazioni che aziende ed enti (inclusi i 223 Comuni) devono depositare alla Camera di commercio che riscuote un "diritto" tra i 10 ed i 15 euro. Un migliaio di dichiarazioni vengono effettuate direttamente dall’Assartigiani (altrettante sono redatte dalle imprese o dai loro consulenti), poco meno di 800 dalle industrie e le altre devono essere compilate da agricoltori con un reddito superiore ai 7.500 euro 9 circa e, più in generale, da tutte le imprese che producono rifiuti pericolosi. La dichiarazione, infatti, impone a chi nell’ambito dei processi lavorativi produce rifiuti speciali (olii e solventi esausti, fanghi di lavorazione, ecc.), a chi trasporta rifiuti, a chi li smaltisce ed a chi li riutilizza (comprese le ditte che si occupano dell’intermediazione dei rifiuti) di ufficializzare la quantità trattata. La scadenza per il Mud è fissata per il 30 aprile ma la sua ritardata pubblicazione ha fatto slittare la data di presentazione al 5 maggio. «Quello di quest’anno è stato solo un disguido conclude Baldo - ma queste continue modifiche sono fastidiose». La Popolare del Trentino sparirà Lodi ha annunciato ieri di volerla incorporare di ENRICO FRANCO TRENTO - La Banca Popolare del Trentino (Bpt) è destinata a sparire. Ieri, infatti, il consiglio di amministrazione della Popolare di Lodi, che controlla il 99,2% dell’istituto trentino, ha fissato le linee di una razionalizzazione del gruppo, dando mandato all’amministratore delegato Gianpiero Fiorani di avviare la fase di studio della fusione per incorporazione in Bipielle della Popolare del Trentino e di Bipielle Adriatico (nata dall’incorporazione di Bipielle Romagna nella Cassa di Risparmio di Imola). Per quanto riguarda Bpt, una nota diffusa ieri sera dalla sede lombarda precisa che il progetto dovrà essere concordato preventivamente con la Fondazione Tridentum. Il cda, infine, ha approvato un progetto di rafforzamento patrimoniale superiore ai 2 miliardi di euro. Insomma, il «caso Maggioni», ossia gli ammanchi attribuiti al funzionario infedele, ha avuto il potere di cancellare una storia quasi ventennale. La Bpt è stata fondata nel dicembre 1984 da un gruppo di imprenditori e professionisti: si è sviluppata costantemente, riuscendo a superare anche fasi particolarmente critiche. Ma Lodi, a questo punto, non intende perdere tempo e risorse. La forza del marchio, secondo i lombardi, è evidentemente assai appannata. Si comprendono meglio ora certe iniziative di Lodi, come la minaccia di rivedere il congua- Gino Lunelli tra il presidente di Lodi, Giovanni Benevento, e, a destra, l’amministratore delegato Gianpiero Fiorani glio del pagamento delle azioni Bpt e, soprattutto, l’annuncio dell’azione di rivalsa sugli ex amministratori. Tutte mosse utili per avere il coltello dalla parte del manico nel momento in cui si vuole arrivare all’incorporazione della banca di via Trener. Già, perché Lodi non può tranquillamente fondere la Popolare del Trentino. I patti parasociali siglati all’atto dell’acquisizione, infatti, prevedono tra l’altro che la Fondazione Tridentum (presieduta da Gino Lunelli e costituita da alcuni ex soci Bpt) abbia diritto di veto su vendita o fusione della banca, chiusura di La Commissione trasporti dell’Europarlamento: dal 2004 i camion Euro 3 liberi di circolare in Austria Tir poco inquinanti, stop agli ecopunti ROMA - Via libera ai Tir meno inquinanti attraverso il Brennero. Dal primo gennaio 2004 i mezzi pesanti a standard Euro 3 potrebbero transitare senza alcun contingentamento attraverso l’Austria. Ciò significa che, di fatto, per gli automezzi più moderni il sistema degli ecopunti verrà a cessare. L’apertura arriva dalla Commissione trasporti del Parlamento Ue che ha votato a larghissima maggioranza tale orientamento. Se anche la Commissione in materia presieduta da Loyola De Palacio si esprimerà in tal senso, il via libera ai Tir Euro 3 diventerà effettivo. Il contingentamento continuerebbe invece a restare in vigore per i veicoli più inquinanti, dotati di motori Euro 1 e Euro 2. «Si tratta di una importante vittoria politica - sottolinea il presidente della Confartigianato trasporti, Elio Cavalli - che va contro la G in Breve Coop, duello Fiorini - Ghirardini ARCO - L’operazione ascolto della Federazione trentina delle cooperative sul dopo-Angeli ieri ha fatto tappa ad Arco. Per la presidenza, sono stati fatti i nomi di Giorgio Fiorini e Guido Ghirardini. Ulteriori particolari a pagina 40. Impianti elettrici, domani due seminari TRENTO - Per fare il punto sulla nuova legislazione per l’o- mologazione e le verifiche degli impianti elettrici si terranno domani due seminari. Il primo, alle 9.30, è organizzato dall’Associazioni industriali e si terrà nella sala assemblee di Palazzo Stella, in via Degasperi a Trento. Nel pomeriggio, invece, l’appuntamento è alle 15 nella sede di Assartigiani, in via Brennero, su invito del Comitato interprofessionale ordini e collegi della provincia di Trento. Rva apre una filiale a Bolzano BOLZANO - Rasini Viganò Assicurazioni, broker del mercato assicurativo e riassicurativo italiano, apre una filiale a Bolzano, in piazza Mazzini 12. La sede è diretta da Franco Zizzola. Intesa, raccolti 750 milioni di euro MILANO - Banca Intesa è stata costretta ad aumentare l’importo massimo di due nuovi bond lanciati a inizio anno, dopo aver raggiunto il tutto esaurito in anticipo. Le obbligazioni sono state collocate dalla Divisione Rete di Banca Intesa, che in soli 15 giorni ha raccolto una cifra pari a 750 milioni di euro. La collocazione di entrambi i bond si è esaurita con due settimane di anticipo. Da qui la decisione di Banca Intesa di aumentare l’offerta massima per entrambe le emissioni. Il miele italiano vuole la Dop ROMA - Dopo aver perso la battaglia del cioccolato l’Italia si prepara a combattere la «guerra» in difesa del suo miele. Il nostro Paese, infatti, intende lottare per vedere riconosciuto dall’Ue il nostro miele «Vergine integrale» come Specialità tradizionale garantita (Dop, Igp, Igt) fondamentale per resistere alla concorrenza di prodotti di minore qualità provenienti dai Paesi extracomunitari. posizione dell’Austria che ha chiesto invece una proroga del sistema degli ecopunti». Cavalli ha espresso soddisfazione per il sì della commissione parlamentare ai contenuti di quella che era la proposta dalla sua associazione. La soluzione approvata dal Parlamento europeo, spiega ancora Cavalli, rappresenta un giusto compromesso tra ambiente e libera circolazione dei mezzi di trasporto in Austria, dove potranno circolare, a partire dal gennaio 2005, anche veicoli Euro 4. «Gli automezzi inquinanti - spiega il rappresentante della Confartigianato - saranno invece contingentati. Questo però rappresenta un capitolo ancora tutto da scrivere che può prevedere o il ritorno agli ecopunti o un altro sistema di controllo». «A questo punto la nostra speranza - conclude - è che l’atteggiamento del ministro per le infrastrutture, Pietro Lunardi, non muti per quanto riguarda i valichi con la Svizzera, Paese che su questo ambito specifico ha siglato un accordo con la Ue e che tenta di gestire in forma unilaterale». La scelta dell’Europarlamento consente agli operatori trentini di vedere all’orizzonte una soluzione effettiva alle proprie preoccupazioni. Viene definitivamente meno, infatti, l’ipotesi di estendere fino al 2006 e per tutti gli automezzi il sistema degli ecopunti. Una scelta che era stata proposta solo due settimane fa dal Consiglio dei ministri della Ue e che aveva sollevato le critiche delle associazioni di categoria trentine. Elda Lucia Pedot e Dario Denicolò, presidenti rispettivamente degli Autotrasportatori industriali ed artigiani, avevano criticato la proposta, facendo notare che si sarebbe tradotta in un aggravio di costi per le imprese locali. sportelli esistenti, cambio della ragione sociale e trasferimento della sede legale. In caso di violazione di tali impegni, Lodi dovrebbe pagare una penale di 775.000 euro annui per dieci anni alla Fondazione. Ente che, tra l’altro, ha diritto a ricevere tra il 2 ed il 5 per cento degli utili Bpt. A questo punto, è intuibile capire l’oggetto della trattativa. Lodi potrebbe rinunciare all’azione di rivalsa nei confronti degli ex amministratori a patto che la Fondazione dia il via libera all’incorporazione della Bpt in Bipielle. E qualcosa di simile ad un pre-accordo deve già esserci se il gruppo lombardo, quotato in Borsa, ha annunciato il progetto in un comunicato ufficiale. Ma questa non è l’unica decisione assunta ieri dal Cda della Popolare di Lodi. Il board, infatti, ha approvato un piano di rafforzamento patrimoniale superiore ai 2 miliardi di euro. Le operazioni definite dal consiglio prevedono un primo aumento di capitale gratuito per 63,1 milioni di euro, un secondo aumento di capitale in opzione ai soci per un minimo di 745,8 milioni di euro ed un massimo di 926,5, da attuare anche con più emissioni ma entro il 2004, nonché un aumento riservato agli investitori istituzionali per un ammontare minimo di 424 milioni di euro. Il Cda, inoltre, ha dato mandato a Efibanca per l’avvio di contatti con i partner strategici. Prevista infine l’emissione di obbligazioni convertibili subordinate per un miliardo di euro. Il consiglio dà il via libera ai prodotti annunciati all’inizio dell’anno: ecco tutte le condizioni di favore La Rurale di Trento finanzia i soci Prestiti agevolati per famiglie, per imprese e per la casa TRENTO - Alla ripresa del lavoro, dopo le ferie natalizie, il presidente Italo Garbari ed il direttore generale Vittorio D’Angelantonio avevano preannunciato che la Cassa rurale di Trento avrebbe lanciato una serie di finanziamenti a condizioni di favore per i propri soci. Promessa mantenuta: il consiglio di amministrazione, infatti, ha dato il via libera a prestiti per le famiglie, per le imprese e per l’acquisto della casa. Ciascuna di queste iniziative ha un plafond di 5 milioni di euro ed è appunto destinata esclusivamente ai soci. Vediamo di cosa si tratta. «CREDITO AMICO» - Tale formula è riservata ai soci per soddisfare esigenze personali o di famiglia, dall’acquisto dell’auto allo studio dei figli. L’importo finanziabile è compreso tra 1.000 e 15.000 euro con rimborso da effettuare in un minimo di sei mesi fino ad un massimo di 60. Il tasso fisso è del 5% per durate fino ai tre anni e del 5,5% fino a 5 anni. Non ci sono spese di istruttoria e di addebito rata, né è prevista alcuna penale per l’estinzione anticipata. Per richiedere il prestito è sufficiente recarsi direttamente ad una delle 24 filiali della Cassa. «CREDITO IMPRESA» - Questo prodotto è riservato ad imprese e liberi professionisti che siano soci della Rurale a titolo personale o aziendale. Sono inclusi tutti i settori ed il no profit in generale. I finanziamenti sono finalizzati a sostenere in- vestimenti strutturali o spese destinate al miglioramento dell’efficienza operativa ed organizzativa dell’impresa. L’importo finanziabile, ovviamente commisurato all’ammontare della spesa effettuata dall’azienda, va da 5.000 a 100.000 euro, mentre il rimborso va effettuato in un periodo tra i 6 ed i 60 mesi. Il tasso è variabile ed è indicizzato all’Euribor 3 mesi maggiorato dell’1,25%. Le spese di istruttoria sono pari a 50 euro, mentre non ci sono oneri né di addebito rata, né per l’estinzione anticipata. «MUTUO SICURO» - Anche per quest’anno, la Rurale propone il «Mutuo sicuro per il socio», avendo rifinanziato il plafond con 5 milioni di euro. L’importo massimo è di 150.000 euro e la durata può arrivare fino a 20 anni con rate mensili, trimestrali o semestrali. Il tasso è variabile, pari all’Euribor tre mesi maggiorato dello 0,75%. Le spese di istruttoria ammontano a 50 euro, quelle per il pagamento rate a 1,55 euro, mentre non ci sono penali per l’estinzione anticipata. La polizza incendio è fornita gratuitamente dalla Cassa. È prevista anche l’opzione «rata concordata»: si fissa cioè l’ammontare dei versamenti periodici ed eventuali variazioni dei tassi si rifletteranno sulla durata del mutuo e non sulla somma della rata. Tale formula è stata studiata per facilitare la gestione del bilancio familiare. CONFRONTO CON I SOCI - Prosegue in- tanto il ciclo di assemblee in tutte le circoscrizioni cittadine per favorire il confronto con i soci. E dai primi incontri emerge come l’alternanza continua di personale agli sportelli bancari possa essere il tallone d’Achille della Rurale di Trento. Il problema, infatti, è stato nuovamente sollevato nel corso della riunione con i soci della circoscrizione di Cognola che, come tutti gli appuntamenti di questi giorni, aveva all’ordine del giorno la presentazione delle prossime modifiche allo statuto. Sul turnover dei dipendenti è arrivata la rassicurazione del direttore generale Vittorio D’Angelantonio. «Siamo consapevoli che questa situazione ha potuto arrecare dei disagi, ma era indispensabile per portare a compimento la fusione degli istituti di Villazzano e Povo - ha affermato - In ogni caso, la maggior parte dei trasferimenti si è conclusa». Futuri spostamenti di personale, in sostanza, saranno messi in atto solo per rispondere ad esigenze di carriera o di sostituzione del personale. Nessuna obiezione invece in rapporto alle nuove norme sul meccanismo delle deleghe illustrato nel corso della serata. Tra le base sociale, infatti, è sentita l’esigenza di mettere fine alla confusione che in passato ha caratterizzato le assemblee elettorali. «Questo passaggio - ha sottolineato il presidente Italo Garbari - era ormai indispensabile per dare chiarezza».