sulla strada di confindustria
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stampato su carta riciclata stampato su carta riciclata stampato su carta riciclata OFPJU stampato su carta riciclata numero verde 800.034.392 Gennaio 2011 100 95 95 75 75 100 100 95 25 95 25 75 5 75 5 0 0 25 25 N° 11 5 5 0 0 Anno XVII - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.R. Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino sistri occupazione denatalità edilizia sicurezza Il governo proroga a giugno l’entrata in vigore della legge Il futuro è nelle scuole professionali e negli istituti tecnici Il calo demografico non è conseguenza ma causa della crisi I costruttori dettano l’agenda al governo Ultimi giorni per fare domanda al bando dell’Inail Servizio a pag. 10 Paolo Ragazzo alle pag. 4 e 5 Servizio a pag. 8 Servizio a pag. 9 relazioni industriali: la svolta di marchionne sulla strada di confindustria Nicoletta Miroglio interviene a difesa della Marcegaglia contro gli attacchi di Callieri a proposito del caso Fiat Fabrizio Pepino G rande eco mediatica per la discesa in campo della presidente di Confindustria Cuneo, Nicoletta Miroglio, nell’acceso dibattito nazionale sul delicato tema delle relazioni industriali, che vede come protagonisti principali Emma Marcegaglia e Sergio Marchionne. L’occasione è stata offerta dall’attacco diretto sferrato da Carlo Callieri - ex capo delle relazioni industriali della Fiat e vice presidente di Confindustria - sulle pagine del “Foglio” del 15 dicembre, contro la linea di Confindustria dettata dalla Marcegaglia, affermando che la rappresentanza degli imprenditori è “arcaica, sovradimensionata, autoreferente” e che c’è bisogno di un ripensamento anche nel modo d’essere e nella struttura medesima. “Via tutta la fuffa associativa”, ha affermato Callieri. E ancora: “La Confindustria paga la lentezza con la quale si è mossa”. Immediata la risposta della Miroglio, che a leggere parole come“fuffa” e “lentezza” non ha saputo resistere alla tentazione di prendere la penna in mano e rispondere per le rime sul giornale di Giuliano Ferrara: “Da quando è presidente di Confindustria,- scrive la presidente degli industriali cuneesi in una lettera al direttore, pubblicata sul “Foglio” del 17 dicembre - Emma programma e una presentazione dell’iniziativa sono pubblicati a pag.15 ÿvDC A partire dal prossimo numero,95 entrerà in funzione il nuovo in-95 75 dirizzario di “Provincia Oggi”. 75 Se per qualche disguido qualcuno di voi non dovesse più25 ricevere il giornale, è pregato 5 di segnalarlo all’editore, che25 provvederà a reinserirlo nel-50 l’elenco dei destinatari. 100 0 U Segue a pag. 2 *10-*%**//07";*0/&%&--"3&(*0/&1*&.0/5&4*13&4&/5"/0 100 Lettera agli imprenditori della granda Segue a pag. 2 *//07"5*0/%": ai lettori l’anno che verrà Miroglio riferendosi alle accuse di “fuffa associativa” fatte da Callieri -, i complessi problemi della grande Fiat finiranno per ricadere sulla presidenza di Confindustria, che ha il merito di aver voluto gestire fin dall’inizio una vicenda stravolgente”. Prova ne è il fatto che, proprio in questi giorni, Federmeccanica sta ragionando sulla riscrittura del contratto per il comparto dell’auto, fatto che consentito di sboccare la trattativa per Mirafiori. 1BSDP4DJFOUJGJDP5FDOPMPHJDP Î5FDOPHSBOEBÏ 7JB(#$POUF%SPOFSP La trattativa avviata con Federmeccanica ha permesso la chiusura dell’accordo su Mirafiori entro Natale 12 n altro anno si è concluso per noi imprenditori, le nostre aziende e i nostri lavoratori. Un 2010 che, nonostante le aspettative, non ci ha ancora portato fuori dalla recessione che ha colpito le maggiori economie occidentali. Non sono mancate le buone notizie: la sofferta ma positiva capacità di adattamento delle nostre aziende, il coraggio di investire di molti, una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali e, non ultimo, risultati di bilancio eccezionali da parte di alcuni marchi di cui il nostro comparto può andare orgoglioso, in Italia e nel mondo. Un plauso a tutti voi che, insieme ai vostri collaboratori, rendete questa provincia un territorio vivo, laborioso e ancora fiducioso nel futuro. Probabilmente il peggio è alle nostre spalle. Vogliamo credere, tutti insieme, di riuscire ad ottenere gli interventi indispensabili per il riposizionamento competitivo delle imprese. Tra questi, principalmente due: rendere strutturale il credito d’imposta in ricerca e innovazione e ridurre la tassazione su imprese e lavoratori. Vogliamo recepire e governare il grande impulso per il rinnovamento delle relazioni industriali che si presenta come una buona occasione per l’ammodernamento del nostro sistema Paese. -6/&% (&//"*0 03& Marcegaglia è scesa operativamente in campo con grande impegno personale, non solo istituzionale, su questo fronte. Le sue sono state azioni concrete, operative e dai grandi risultati”. “Se oggi Confindustria può vantare un rapporto di collaborazione serena e fattiva con le forze sindacali [...] - prosegue la lettera -, è soprattutto merito di un suo paziente lavoro di cucitura di rapporti, basato sulla reciproca stima”. “Se si segue questa strada - conclude la a pag. Presidente Confindustria Cuneo A Cuneo la vetrina dei poli di innovazione tecnologica della Regione Il Servizio Nicoletta Miroglio l’evento del mese 720$7,6*,$&202&$5$*/,2 OF stampato su carta riciclata BUVUUJ www.bertolotto.com 100 100 100 95 95 75 75 25 25 5 5 0 0 dalla prima pagina Gennaio 2011 relazioni industriali: la svolta di marchionne sulla strada di confindustria Nicoletta Miroglio interviene a difesa della Marcegaglia contro gli attacchi di Callieri a proposito del caso Fiat Segue da pag. 1 La difesa a spada tratta dell’operato della Marcegaglia messa in atto dalla Miroglio, ha poi sortito l’effetto di suscitare un ampio dibattito sul “Sole 24 Ore” che, all’indomani del botta e risposta pubblicato dal“Foglio”, parte proprio dalla forte presa di posizione della presidente degli industriali cuneesi a favore dell’impegno di Confindustria a garantire rapporti sereni con gli altri sindacati, per analizzare il caso Marchionne in un’ottica prevalentemente Torino-centrica, dove traspare da ogni parte (Carbonato, Chiamparino, imprenditori) un sostegno quasi incondizionato alla posizione dell’ad italo-canadese della Fiat. Sostegno, tra l’altro, apertamente dichiarato anche dalla stessa Nicoletta Miroglio sul “Foglio”, quando premette alla risposta a Callieri il suo “appoggio - pienamente condiviso - a favore del tentativo di Marchionne di imprimere una svolta e una indispensabile accelerazione nella modernizzazione dei rapporti industriali in Italia”. Perché, alla fine, il punto è pro- prio questo: sarebbero stati possibili accordi come quelli fatti da Marchionne a Pomigliano (sia quello siglato nel giugno scorso che quello, più recente, del 29 dicembre) e a Mirafiori (raggiunto l’antivigilia di Natale), senza il cambiamento radicale - per non dire epocale - delle relazioni industriali innescato da Confindustria con il protocollo del 2009 sui livelli di contrattazione? Infatti, se Marchionne va verso un patto sempre più diretto fra azienda e lavoratori, è anche perché grazie all’accordo non firmato a suo tempo dalla Cgil, oggi a livello aziendale si possono modificare, con le cosiddette deroghe, anche in pejus, alcuni aspetti del contratto nazionale e di lavoro, esclusi i minimi contrattuali e le norme di legge. Se ci fosse un solo dubbio, infatti, è bene precisare che “Confindustria sta dalla parte di Fiat - dichiara ancora al“Foglio”Giampaolo Galli, economista e direttore generale di Confindustria -. Ne condivide le richieste sostanziali: orari, turni, straordinari e soprattutto rispetto degli accordi”. Fabrizio Pepino le tappe della vicenda Le posizioni di Carlo, Nicoletta, Emma e Sergio Mercoledì 15 dicembre Carlo Callieri sul “Foglio” attacca la Confindustria di Marcegaglia sulla gestione del caso Fiat Venerdì 17 dicembre Nicoletta Miroglio, sempre sul “Foglio”, prende le difese della Marcegaglia contestando le accuse di Callieri Sabato 18 dicembre “Il Sole 24 Ore” riprende la diatriba Miroglio-Callieri sollevata dal “Foglio” affrontando il caso Mirafiori Mercoledì 22 dicembre Il direttore di Confindustria Galli, chiarisce sul “Foglio” la posizione pro Fiat di Confindustria I protagonisti 1- Carlo Callieri 2 - Nicoletta Miroglio 3 - Emma Marcegaglia 4 - Sergio Marchionne TIUW[[I^QVKMV\M CONSULENZA DIREZIONALE CONSULENZA ORGANIZZATIVA STRUMENTI DI MANAGEMENT: MODELLO EFQM CONTROLLO DI GESTIONE PROGETTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE, QUALITÀ, AMBIENTE, SICUREZZA, RESPONSABILITÀ SOCIALE STANDARD ALIMENTARI BRC, IFS, EUREPGAP, HACCP 2 3 Lunedì 20 dicembre L’ampio servizio del “Sole 24 Ore” viene ripreso integralmente dal “Foglio” CONSULENTI DI DIREZIONE BILANCIO SOCIALE 1 Progettazione ed erogazione di servizi consulenziali in ambito tecnico ed organizzativo FORMAZIONE IN AMBITO: ORGANIZZAZIONE, GESTIONE RISORSE UMANE, QUALITÀ, AMBIENTE, SICUREZZA Via Ognissanti, 30/b - 12051 ALBA (CN) - Tel. 0173 287374 - Fax 0173 280875 [email protected] - www.freemanagers.it 4 N° 11 l’anno che verrà Lettera agli imprenditori della granda Segue da pag. 1 Siamo convinti che, come ci dimostra ormai quotidianamente la nostra presidente Emma Marcegaglia, insistendo con un’azione precisa, incisiva e seria, si maturi l’autorevolezza e la forza per suggerire ed orientare la politica economica e sociale dell’Italia. Se consideriamo il futuro, nostro ma soprattutto dei nostri figli, ci sentiamo tutti consapevoli che esso non dipenderà da aiuti o interventi pubblici, ma - ancora una volta - dalla volontà, determinazione, tenacia e intelligenza di tutti noi imprenditori. Il mio auspicio è che l’ intera comunità si impegni - con passione e volontà ancora maggiori - per migliorare le proprie conoscenze, favorire la competitività delle sue imprese e, con essa, il proprio benessere e la propria coesione. Questa è la via per continuare a essere uno tra i territori europei più dinamici, competitivi e solidali. Per questo auguro a tutti voi un nuovo anno che sappia riconoscere e premiare l’impegno ed il talento imprenditoriale. Nicoletta Miroglio Presidente Confindustria Cuneo Gennaio 2011 grandangolo N° 11 “il piemonte incontra l’india” - ceip e confindustria cuneo in crescita gli scambi col mercato asiatico india l’intervista Amilcare Merlo: “L’eccellenza premia sempre” Il vice presidente vicario di Confindustra Cuneo, Amilcare Merlo, ha la delega agli affari internazionali. Cav. Merlo, le nostre aziende che inseguono la ripresa in che modo devono guardare all’India? “Con il rispetto che si deve ad uno Stato in fortissima crescita. Il tessuto imprenditoriale indiano è pieno di piccole e medie imprese, proprio come nella nostra provincia. Ad ottobre la produzione industriale indiana è cresciuta del 10,8%, un dato più che doppio rispetto a quello di settembre (+4,4%) e largamente superiore rispetto alle stime. L’eccellenza, come si intuisce, premia sempre, e noi cuneesi dobbiamo capirlo ritrovando in primis il piacere di lavorare”. In India è in rapida ascesa il mercato dell’energia pulita: proprio il Piemonte sta prendendo parte al progetto Ebtc, un’iniziativa che vuole creare un centro di business a New Dheli. Di che si tratta? “European Business and Technology Center, 2009-2013, cofinanziato dall’Unione europea, nasce con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra imprese e ricercatori europei e indiani al fine di creare nuove opportunità di business e ricerca nei settori delle tecnologie pulite. Nell’ambito del progetto, il centro di New Delhi favorirà l’ingresso di imprese, soprattutto pmi, nel mercato indiano attraverso attività di matching e missioni imprenditoriali, creazione di banche dati, progetti congiunti e giornate di incontri bilaterali. Il centro si porrà come intermediario per creare sinergie con gli stakeholders europei, tra cui le Camere di commercio”. Nei primi sei mesi dell’anno, rispetto al 2009, la provincia di Cuneo ha registrato un +19% sull’export e un +31% sull’import. Aumenti ancora maggiori a livello regionale Un Gilberto Manfrin U n’esclamazione di stupore mista ad ammirazione. Mr Animesh Shah osserva attentamente i movimenti di un braccio robotico mentre piega una lastra di acciaio in uno dei reparti produttivi della Merlo. La sua curiosità è un fiume in piena. Mr Shah è uno degli imprenditori indiani che hanno partecipato ad inizio mese all’iniziativa organizzata dal Ceip (Centro estero internazionalizzazione Piemonte), promossa anche da Confindustria Cuneo e dal suo vice-presidente vicario Amilcare Merlo, delegato agli affari internazionali. “Il Piemonte incontra l’India”: questo il tema della due giorni che ha visto la visita, prima a Torino e poi a Cuneo, di una delegazione economica indiana, capeggiata dai rappresentanti governativi degli Stati del Maharashtra e del Gujarat e composta da alcuni imprenditori india- momento dell’incontro con la delegazione indiana in ni interessati ad incontrare anche le aziende cuneesi al fine di generare e sviluppare opportunità di business. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di favorire la reciproca conoscenza tra il mercato indiano e le più note e importanti imprese locali. Di contro, agli imprenditori della Granda è stata data l’occasione di avere un contatto approfondito con l’India ed iniziare a conoscerne la realtà economica, aprendo nuovi canali di relazioni commerciali. Durante la visita a Cuneo, la delegazione indiana ha preso parte mercoledì 1° dicembre ad un incontro in Confindustria alla presenza del direttore Luigi Asteggiano e del vice-presidente Amilcare Merlo, che hanno illustrato le peculiarità dell’economia imprenditoriale cuneese, che nella prima metà dell’anno ha esportato in India beni per 11,8 milioni di euro (+19% sul 2009), importandone per 11,4 milioni di euro (+31% sul 2009). A livello regionale, i numeri crescono: le im- Confindustria Cuneo portazioni dall’India nella nostra regione sono state pari a 170 milioni, mentre hanno fatto il percorso inverso esportazioni per 128 milioni. Nel primo caso, il raffronto rispetto allo stesso periodo del 2009 segna una crescita del 26,4%, mentre per l’export la crescita sfiora il 35%. La visita a Cuneo è entrata nel vivo nel pomeriggio con incontri BtoB tra la delegazione indiana e gli imprenditori cuneesi al Centro di Formazione e Ricerca Macchine della Merlo. Diciassette le aziende della Granda partecipanti all’evento: Abrigo, Alpitour, Annibale Viterie, B-Granda, Caroni, Ceretto, E++, Giletta, Gruppo Industrie Moda, Marcopolo, Merlo, O.M.R. Ravera, Relanghe, Rotair, Tecnogranda, Miroglio e Mondo. Per tutte, un’occasione unica per tastare nuove condizioni di sviluppo nel sud-est asiatico, ma anche l’opportunità di mettere in mostra le rispettive eccellenze produttive con il marchio Made in Granda. )UDQFN0XOOHU:DWFKODQG ,PDJLFLRURORJL)UDQFN0XOOHUQDVFRQRRUPDLGDXQDYHQWLQDG·DQQLQHOORVSOHQGLGRVFHQDULRGHOFDVWHOORGL :DWFKODQGVLWXDWRWUDOHYHUGLFROOLQHVYL]]HUHDFLUFDXQDPH]]·RUDGD*LQHYUD (GqWUDTXHVWHSLDQXUHYHUGHJJLDQWLHOLPSLGHFKH)UDQFN0XOOHUGLVHJQDSURJHWWDHUHDOL]]DOHVXHRSHUH G· DUWH SL UDIÀQDWH H XQLFKH GDQGR OXRJR DOOD QDVFLWD GL QXRYL PRYLPHQWL VHPSUH LQ JUDGR GL VWXSLUH H PHUDYLJOLDUHLOJUDQGHSXEEOLFRPRQGLDOHGLFROOH]]LRQLVWLHDSSDVVLRQDWL 6RQRGHFLQHLEUHYHWWLGHSRVLWDWLVRORQHJOLXOWLPLDQQLHWUDTXHVWLYDOHVLFXUDPHQWHODSHQDGLULFRUGDUHL 7RXUELOORQUHYROXWLRQOHRUHSD]]H&UD]\+RXUVLJUDQGHGDWDELUHWURJUDGLL9HJDVFRQ5RXOHWWHURWDQWH H WDQWR DOWUR DQFRUD«« LO WXWWR UHDOL]]DWR VXOO· LQFUHGLELOH FDVVD &LQWUqH &XUYH[ FKH RIIUH O· LQFUHGLELOH HUJRQRPLFLWjVXOSROVR1RYLWjDVVROXWDSHULOqO·LQFUHGLELOHFDVVDGHGLFDWDDOODFROOH]LRQH0DULQHU FKHHVSULPHDWWUDYHUVRLTXDGUDQWLVPDOWDWLHGLSLQGLDPDQRLOIDVFLQRGHOO·RURORJHULDGDPDULQDUHDOL]]DQGR DOFRQWHPSRXQRURORJLRGLJUDQGLGLPHQVLRQLFRQLOYHWUR]DIÀURSLFXUYRGHOPRQGR ,QGRVVDQGRXQ0DULQHUVLYLHQHLPPHGLDWDPHQWHSURLHWWDWLDERUGRGLXQD9HODVWRULFDHVLLQFRPLQFLDDG DYYHUWLUHTXHOODYRJOLDGLVDOVHGLQHHGLYHQWRWUDLFDSHOOLFKHIRUVHKDLVSLUDWRLJUDQGLQDYLJDQWLGLWXWWLL WHPSLFKHVSHVVRDWWUDYHUVRLOYLDJJLRYHUVRO·LJQRWRFHUFDYDQRHLQVHJXLYDQRLOSURSULRLRXQLFRHSHUVRQDOH 2FFRUUHVLFXUDPHQWHJUDQGHSHUVRQDOLWjSHULQGRVVDUHXQ0DULQHUGL0XOOHUHVLFXUDPHQWHVRORFKLSRVVLHGHUj TXHVW·RSHUDG·DUWHSRWUjVHQWLUHTXHOEULYLGRFKHVRORLOJUDQGH)UDQFN0XOOHUqLQJUDGRGLWUDVPHWWHUH )UDQFN0XOOHU:DWFKODQG««XQ·HPR]LRQHFKHULFKLHGHJUDQGHSHUVRQDOLWj &81(2 C.so Nizza, 18 - Tel.0171 634555 - /,021( 3Via Roma, 1 - Tel. 0171 929582 www.boitedor.it - [email protected] Direttore responsabile: Fabrizio Pepino Comitato editoriale: Giuliana Cirio Simone Ghiazza Elena Lovera Fabrizio Pepino Giacomo Tassone Redazione: Autorivari Corso IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171.601962 Fax 0171.436301 [email protected] Editrice: C.S.I. Corso Dante, 51 - 12100 - Cuneo Tel. 0171.455455 Stampa: ROTOSERVICE srl Busca - Fraz. Roata Raffo, 63 Tel. 0171.934616 Pubblicità: Franco Pittavino Via Statuto, 6 - 12100 - Cuneo Tel. 0171.697232 Cell. 3356458895 Chiusura:30/12/2010 Tiratura: 11.000 copie confronto aperto - opinioni a tema Gennaio 2011 N° 11 studenti delle scuole superiori della granda - 2006/2010 Classico, Scientifico, Magistrale Tecnico Professionale Artistico Totale 2006/07 8.427 7.736 5.255 881 22.299 2007/08 8.595 7.671 5.161 888 22.315 scuola lavoro 2008/09 8.658 7.543 5.217 850 22.268 2009/10 8.801 7.779 5.579 877 23.036 Domenico Annibale l’appello degli industriali cuneesi agli studenti della provincia di cuneo “il futuro è tecnico-professionale” Paolo Ragazzo P iù scienze e tecnologia. Più ore di laboratorio. Più stage e alternanza scuola-lavoro. Potenziamento delle lingue straniere. Queste le principali linee guida che hanno ispirato la riforma della Scuola Secondaria Superiore italiana, avviata già dai primi anni dell’anno scolastico in corso. Obiettivo dichiarato dal legislatore è fornire ai ragazzi che terminano la terza media la possibilità di intraprendere un percorso più orientato al mondo del lavoro con la possibilità di acquisire anche tutte le compe- tenze tecniche necessarie. Al di là dei giudizi su tale riforma, occorre sottolineare un aspetto cardine del discorso: la scuola deve anzitutto creare le basi per avviamenti mirati alle esigenze lavorative del Paese. È importante, in altre parole, che il dialogo formazione-aziende sia continuo e sinergico per far sì che personale giovane e competente venga inserito laddove serve. Anche in provincia di Cuneo, come in altre parti di Italia, andrebbero smontati alcuni luoghi comuni a questo proposito. Uno dei principali è la considerazione secondo cui gli istituti di formazione professionale rappresentano un’opzione di “serie B”. I dati relativi alle professioni maggiormente richieste dal mercato, infatti, dimostrano come le aziende siano alla forte ricerca di meccanici, montatori, riparatori e tecnici industriali molto più di quanto si creda. Anzi, non trovandoli sono spesso costrette a cercarli fuori. “Ad un giovane indeciso su che scuola scegliere dopo la terza media gli consiglierei di visitare una delle tante aziende meccaniche della provincia di Cuneo, che in ambito tecnologico e organizzativo hanno raggiunto livelli che molti Paesi ci invidiano - dichiara Domenico Annibale, presidente della sezione 6(*1$/(7,&$$=,(1'$/( $17,1)25781,67,&$ 6,67(0,',$17,1&(1',2 9LD 3LDYH &(17$//2 &1 7HO 3$5/,$02',&255(772862(0$187(1=,21( '(,',6326,7,9,$17,&$'87$Ľ + #(33 2$"41(382823$,#(2/.-$ CHSDBMNKNFHDHMMNU@SHUDODQK@RHBTQDYY@ RTKK@UNQNMDHRDSSNQHCDKK@OQNSDYHNMD BNMSQNKDB@CTSDC@KK@KSNCDKK@FDRSHNMD CDKKDLDQFDMY@@YHDMC@KDDCDKK@ RSQTLDMS@YHNMDODQK@RHBTQDYY@ GDOÑłDXWRUL]]DWDGDOOD'LWWD0LOOHUE\6SHULDQDGHIIHWWXDUH UHYLVLRQL$118$/,68,'3,$17,&$'87$ -NQL@SHU@CH1HEDQHLDMSN3DRSNTMHBNCDK@QS + -.1, $-1$04(2(3(&$-$1 +(/$1+$(23149(.-(+42.$+ , 1" 341 + #(33 2$"41(382823$,Ì +2$15(9(.#$+"+($-3$/$1 + , -43$-9(.-$ --4 +$"$13(%(" 3 OQDCHRONMD@OONRHS@RBGDC@@KKDF@S@@KCOHQDUHRHNM@SN (ME@SSHHK#/(RHUDQHkB@CNONLDRHC@KK@C@S@CDKK@§LDRR@HMRDQUHYHNDRRD@BPTHRS@SN@,@QYN CDKDRHTR@@&HTFMNCDKKNRSDRRN@MMNCNUQĒDRRDQDQDUHRHNM@SNMDK&HTFMNCDK 9LD 3LDYH &(17$//2 &1 7HO HPDLOVHFXULW\V\VDOORFKLV#OLEHURLW Meccanica di Confindustria Cuneo -; gli direi di come queste aziende investano sui giovani, costruendo su di loro progetti di crescita che li portano, se motivati, a raggiungere posizioni di responsabilità e livelli di remunerazione mediamente superiori ai propri coetanei. Scuola e imprese si sono avvicinate molto in questi ultimi anni, ma a mio avviso il distacco è ancora troppo grande; per poter assicurare un futuro alle nostre imprese e un avvenire occupazionale più certo ai nostri giovani serve un’azione collegiale di imprese, scuole e istituzioni molto forte, decisa e concreta”. Come dire, dunque, che di possibi- lità di occupazione ce ne sarebbero per chi sceglie di “imparare un mestiere”, ma manca un’offerta adeguata nei numeri. L’andamento è confermato anche dai dirigenti dei principali istituti di formazione cuneesi. “Si parte molto spesso dalla concezione errata che l’industria meccanica sia ormai fallita, cosa tutt’altro che vera, e la si associa alla scarsa utilità della formazione tecnica. Nulla di più sbagliato - dichiara Giancarlo Marengo, direttore generale dell’Azienda di Formazione Professionale con sedi a Cuneo, Dronero e Verzuolo -. Gli operatori elettrotecnici e meccanici, al contrario, sono molto ricercati e Gennaio 2011 N° 11 confronto aperto - opinioni a tema 1 2 4 3 i 10 titoli di studio più richiesti in provincia di cuneo - 2010 Indirizzo di studio Assunzioni non stagionali previste Difficoltà reperimento Livello secondario e post secondario Indirizzo amministrativo-commerciale Indirizzo turistico-alberghiero Indirizzo elettrotecnico Indirizzo meccanico 970 380 200 130 18,30% 37,10% 71,90% 48,50% Qualifica regionale o formazione professionale Indirizzo socio-sanitario Indirizzo edile Indirizzo meccanico 180 170 100 26,80% 95,40% 50,00% Livello universitario Indirizzo di ingegneria industriale Indirizzo economico 110 90 72,20% 36,00% Fonte: Dati rielaborati da Federica Giordano dell’Ufficio Formazione di Confindustria Cuneo non solo i ragazzi; anche le ragazze, infatti, trovano facilità di impiego nella robotica e nella domotica”. Mancano però studenti, forse perché attratti da corsi storicamente più “blasonati”. “Nei nostri centri valorizziamo la manualità, ossia l’espressione dell’intelligenza pratica che ha uguale dignità dell’intelligenza teorica” prosegue ancora Marengo. Il sodalizio scuola-impresa, che a fatica si scorge in altri corsi di studio, nei centri professionali è la regola, con tirocini obbligatori in azienda, anche di diversi mesi. Quasi naturale, poi, che in molti casi lo studente si trasformi in forza lavoro per l’azienda che lo ha ospitato. “Noi all’Afp - conclude Marengo - collaboriamo stabilmente con 400 aziende”. Proprio lo stretto legame con le imprese è uno dei valori aggiunti B U S C A della formazione professionale. “Della nostra compagine consortile fa parte anche la Confindustria e questo la dice lunga sul rapporto diretto che abbiamo con le aziende - sottolinea Mario Barello, direttore del Cfp Cebano Monregalese -; ai nostri studenti insegniamo ad imparare, nell’ottica di un percorso formativo capovolto che va dalla pratica alla teoria”. Da Alba il direttore dell’agenzia Apro, Franco Burdese, mette in luce la capacità della formazione professionale di cogliere le esigenze del tessuto produttivo: “Ascoltiamo e recepiamo ciò di cui le aziende hanno bisogno, dopo di che il primo nostro obiettivo è quello di formare giovani educati a vivere nella società e motivati a imparare una professione, che non è più ridotta a mera manovalanza; offriamo, per esem- B O R G O pio, possibilità di stage all’estero dove lo studente può perfezionare una lingua straniera e svolgere il mestiere in un Paese diverso”. Di fronte a una così ampia e variegata offerta formativa, sorge il dubbio che il deficit da scontare per le scuole tecniche sia ancora di tipo culturale. “La reputazione delle scuole è legata alle carriere lavorative dei propri studenti - spiega Paolo Cortese, preside dell’Iis Vallauri di Fossano - ebbene, posso assicurare che abbiamo una percentuale elevata di soggetti che proseguono con successo gli studi universitari, specie al Politecnico, mentre chi decide di intraprendere il percorso lavorativo, entro pochi mesi dal conseguimento del diploma la buona maggioranza trova un’occupazione coerente con il titolo di studio acquisito. Bisogna distinguere tra S . D A L M A Z Z O addestramento e cultura tecnica; noi cerchiamo di formare cittadini che siano in grado di coniugare competenza e creatività, intelligenza cognitiva e sperimentale, perché le questioni tecniche, a differenza di quanto si pensi, non presentano standard di soluzione, specie in ambito informatico”. Ma sono i numeri che preoccupano gli istituti professionali: iscritti e fondi finanziari tratteggiano per loro un futuro non del tutto roseo. “Da un lato si assiste alla progressiva liceizzazione del Paese - dichiarano Barello e Burdese - dall’altro speriamo non venga a mancare il sostegno alle nostre attività, lo riteniamo fondamentale per la ripartenza dell’economia della Granda”. Negli uffici di Confindustria Cuneo l’argomento è sul tavolo delle priorità. Per rilanciare le iscrizioni N O N E www.berardoceramiche.it M A N T A 1- Paolo Cortese (Iis Vallauri - Fossano) 2- Giancarlo Marengo (Afp - Dronero) 3 - Mario Barello (Cfp - Ceva) 4- Franco Burdese (Apro - Alba) alle scuole professionali occorre intervenire sull’orientamento di famiglie e ragazzi delle Medie. Ecco perché sono allo studio incontri sul territorio in cui mostrare il vero volto delle aziende meccaniche, ossia luoghi puliti e sicuri in cui crescere professionalmente ed economicamente. Su iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori di Cuneo, inoltre, partirà quest’anno un progetto sperimentale che porterà i ragazzi e le ragazze di seconda media a visitare direttamente le aziende del territorio, alcune vere e proprie punte di diamante dell’industria piemontese, ma ancora poco conosciute. M I L A N O confronto aperto - opinioni a tema campus granda Alcuni giovani talenti durante il convegno che ha aperto il progetto a Pollenzo Gennaio 2011 il 30 N° 11 novembre scorso il bilancio e le prospettive dell’iniziativa ideata da “professione lavoro” aziende-talenti: qualcosa è cambiato un bilancio del progetto: “L’obiettivo che abbiamo perseguito con il progetto Human Resources Campus Granda, a quasi due settimane dalla conclusione dell’evento, è stato ampiamente raggiunto - dice Verano -. La finalità era promuovere un modello innovativo per mettere in relazione le aziende locali con i talenti del territorio, superando la vecchia logica del ‘posto di lavorocandidato’ con l’innovativa ‘piani di sviluppo aziendale-talento’. Il progetto non si è concluso con il Campus stesso: stiamo proseguendo incontrando le aziende e i candidati partecipanti, al fine di integrare le rispettive esigenze, promuovendo, tramite colloqui individuali, l’inserimento dei talenti nei percorsi di crescita delle imprese. Human Resources Campus Granda ci ha, infine, confermato che, al giorno d’oggi, il web è sicuramente il ca- Gilberto Manfrin Q Roberto Verano La logica posto di lavoro-candidato è stata sostituita da quella innovativa piani di sviluppo aziendale-talento Corrado Caviglia Su richiesta di alcune aziende, nel 2011 declinerò l’iniziativa anche per figure tecniche specializzate 78%,(5$&&25',)212$6625%(17,5$&&25',$',11(6726,67(0,',6&$5,&2(5,6&$/'$0(172 5$))5(6&$0(172(5()5,*(5$=,21( .com IP ER PO RT E SC O IR RRE O V N O FL LI EX C E N TA L L O - L E I N Ì LA TE www. O TR N CO uelle aziende in cerca di talenti. È terminato lo scorso 3 dicembre, in Confindustria Cuneo, con un workshop di chiusura, “Human Resources Campus Granda”, l’innovativo progetto d’incontro tra risorse di talento del territorio e imprese, organizzato da Professione Lavoro con il patrocinio di Confindustria Cuneo, Provincia di Cuneo e Aiscris. Pochi giorni prima, all’Agenzia di Pollenzo, il prologo dell’iniziativa, alla presenza dell’assessore regionale all’Istruzione Alberto Cirio, della presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia, del vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo Elena Lovera, del presidente di Professione Lavoro e delegato alle Relazioni industriali per Confindustria Cuneo Corrado Caviglia e del presidente Aiscris-Confindustria Tommaso d’Onofrio. Arpa, Ferrero Legno, Gino concessionaria, Modus, Valeo, Dromont, Maina, Ge, Tecnogranda, Sympak, Mondo e Merlo: queste le aziende che hanno dato modo a 26 giovani neo-laureati della provincia di Cuneo, selezionati tra oltre 600 richieste e con un età media di 26 anni, di mettere in mostra i loro talenti. Realtà imprenditoriali in cui la valorizzazione di giovani risorse dotate di motivazione alla crescita e proiezione al futuro sono ritenute caratteristiche strategiche per lo sviluppo e la crescita dei rispettivi business. Durante il Campus, i giovani talenti individuati sono stati impegnati in un denso programma di attività formative, aggregative e culturali e in specifici momenti di incontro e confronto con le aziende. Al termine della quattro giorni di lavori, Roberto Verano, formatore di Professione Lavoro ha tracciato nale privilegiato per favorire l’incontro tra aziende e candidati. Per questo motivo intendiamo proseguire sulla strada dell’innovazione, continuando a promuovere un incontro attivo e dialettico tra talenti ed imprese con il nostro portale del lavoro Hr Factor che è stato lo strumento utilizzato per il reclutamento dei candidati del Campus e che verrà potenziato ed implementato per essere di supporto ad aziende e risorse nell’incontro tra domanda e offerta”. Corrado Caviglia, presidente di Professione Lavoro e delegato alle Relazioni industriali per Confindustria Cuneo, individua le prospettive dell’iniziativa: “È mia intenzione riproporre Human Resources Campus Granda nel corso del 2011 e questa volta vorrei declinarlo anche per figure tecniche specializzate, magari realizzando le sessioni direttamente nelle aziende disponibili. L’idea è motivata dall’aver rilevato, proprio durante la prima edizione del Campus, come alcune aziende abbiano manifestato l’esigenza di reclutare tecnici di talento e come sia difficile reperirli sul territorio. Lo strumento del Campus, opportunamente calibrato, potrà rappresentare una soluzione a queste esigenze; ha riscontrato molto interesse ed ha portato risultati concreti e credo che una maggiore sinergia tra pubblico e privato nell’orientamento dei giovani e nell’incontro domanda-offerta di lavoro rappresenterà un buon punto di partenza per combattere la disoccupazione ed al tempo stesso la carenza di risorse qualificate che le aziende denunciano. Uno degli obiettivi raggiunti è stato quello di coinvolgere gli enti pubblici: per questo voglio ancora ringraziare la presidente della Provincia Gianna Gancia che ha capito l’iniziativa e si è resa disponibile a future collaborazioni”. Gennaio 2011 N° 11 confronto aperto - opinioni a tema intervista parallela a tre giovani talenti esperienza utile per il nostro futuro I protagonisti del Campus sono stati i giovani talenti della Granda. Queste le sensazioni di alcuni di loro: Cosa ti è restato dell’esperienza? Simona Bagnasco -“È stata un’esperienza ricca di contenuti sia dal punto di vista lavorativo/formativo, sia dal punto di vista umano. Ottimo ‘trampolino di lancio’ nel mondo del lavoro ed allo stesso tempo ha permesso il confronto con un gruppo di coetanei, seppur eterogeneo, per capire che le principali aspettative e preoccupazioni sono condivise”. Alessandro De Vita - “Questa esperienza, unica nel suo genere, mi ha dato la possibilità di poter creare un network di relazioni con referenti aziendali di primo ordine, potendo esprimere il mio interesse verso le posizioni aperte, che maggiormente stimolassero il mio interesse. Un’esperienza unica che mi ha dato maggior fiducia nei miei mezzi”. Valentina Scigliano - “La ritengo un’iniziativa davvero utile, che mi ha permesso di capire con precisione quale orientamento potrò dare alle mie esperienze, formazione e interessi. Inoltre, abbiamo ricevuto ottime spiegazioni sulle esigenze delle aziende e quali requisiti sono fondamentali in un’ottica di assunzione”. Come e in che modo pensi che Hr Campus Granda potrà influire sulla tua vita professionale? Simona Bagnasco - “Penso che influirà in maniera positiva: è stata un’iniziativa che ha permesso a noi giovani di presentarci alle aziende locali nella maniera più trasparente possibile. Credo che questo impulso possa essere utile anche nel lungo termine. Hr Campus Granda rimarrà comunque un’importante esperienza formativa nel nostro curriculum”. Alessandro De Vita - “Il Campus è stato utilissimo in quanto attraver- Simona Bagnasco, 23 anni Alessandro De Vita, 25 anni Valentina Scigliano, 23 anni so le presentazioni aziendali e i momenti di formazione ho avuto modo di comprendere ciò che deve essere tenuto a mente durante l’attività lavorativa, ma soprattutto ho potuto dare delle risposte ai quesiti personali che avevo all’inizio di questa esperienza, in merito alle posizioni che mi piacerebbe ricoprire e al tipo di realtà aziendali nelle quali mi piacerebbe confrontarmi dal punto di vista lavorativo”. Valentina Scigliano - “HR Campus Granda mi ha permesso di ottenere contatti e colloqui con alcune delle aziende più importanti e sviluppate del Cuneese, cosa che sarebbe stata difficile partendo per singola iniziativa. Anche i programmi di training sono stati molto formativi ai fini di una crescita professionale”. Cosa spinge, nel 2011, un giovane neo-laureato a cercare impiego in un’azienda? Simona Bagnasco -“Le realtà aziendali permettono a noi giovani di conoscere diversi ambiti (risorse umane, marketing, logistica, commerciale...) e capire così le nostre preferenze ed aspirazioni. Credo inoltre, che lo stimolo a cercare un impiego in un’azienda sia dovuto sempre più alle possibilità di crescita che tale struttura può offrire”. Alessandro De Vita - “Sicuramente la voglia di imparare, di assorbire competenze, di dare il proprio contributo. Un’azienda ha la possibilità di offrire diverse opportunità, ma l’importante è essere sempre pronti a saperle cogliere e sfruttare nel modo giusto”. Valentina Scigliano - “I giovani, neo-laureati o diplomati, hanno bisogno di essere messi alla prova in senso costruttivo: deve essere data loro la possibilità di crearsi esperienze e quindi di partire da zero nel mondo del lavoro. I giovani cercano proprio questo, un posto nella società, oltre che sicurezza e autonomia economica”. il commento delle aziende BMW xDrive Un metodo di selezione molto innovativo www.bmw.it E alle aziende cosa resta di questa prima esperienza con il Campus? Aldo Abluton, Valentino Inaudi e Roberto Marzano, responsabili delle Risorse umane rispettivamente di Opm Sympak (Monticello d’Alba), Arpa Industriale (Bra) e Mondo (Gallo d’Alba), giudicano così il progetto: Nel mondo imprenditoriale del terzo millennio, quali sono le peculiarità che un’azienda come la vostra ricerca in un giovane da assumere? Abluton: “La nostra valutazione è principalmente volta a cercare di identificare delle figure che siano i veri ‘motori’ dell’azienda, attraverso la volontà di mettersi in gioco in qualsiasi momento ed in qualsiasi situazione, la capacità di dare prima di ricevere, la volontà di essere propositivi e non semplicemente operativi e, soprattutto l’intelligenza di comprendere, accettare e promuovere i cambiamenti che dovranno diventare quasi come il life motive per mantenere una organizzazione lean”. Inaudi: “Sicuramente deve avere personalità, obiettivi chiari in mente, capacità organizzative e gestionali, deve sapersi assumere delle responsabilità, avere spirito di sacrificio, costanza ed impegno oltre che lavorare per obiettivi, facendo squadra con il suo gruppo di lavoro, conoscere delle lingue straniere in particolar modo l’inglese e saper utilizzare i comuni strumenti informatici”. Marzano: “Le caratteristiche fondamentali di un giovane con potenziale di sviluppo sono la flessibilità mentale per adeguarsi ai cambiamenti, le competenze trasversali rispetto al ruolo ipotizzabile ed una forma mentale orientata alla globalizzazione ed alla contaminazione da culture diverse”. In che modo Campus Granda ha facilitato la ricerca di talenti a voi utili? Abluton: “È stata un’esperienza finora unica ed interessante. Siamo stati piacevolmente colpiti da questa iniziativa perché si allinea e, parzialmente, si sovrappone alle nostre esigenze e azioni di costante ricerca di personale qualificato e motivato. L’opportunità di poter incontrare una serie di giovani ‘talenti’ a cui presentare la nostra realtà è senz’altro un grande aiuto che Hr Campus Granda ci ha offerto mettendoci a disposizione una serie di curricula con caratteristiche orientate alle nostre necessità”. Inaudi: “Ci ha permesso di entrare in contatto diretto con giovani di talento già pre-selezionati, consentendoci quindi di evitare dispendi di risorse ed energie inutili per le nostre ricerche di personale già in corso. Nel contempo ha dato la possibilità a questi giovani di valutare e confrontare le diverse realtà aziendali e di orientarsi su quelle a loro più congeniali. Inoltre l’iniziativa ha dato ulteriore visibilità all’azienda verso l’esterno e l’opportunità di creare un bacino di potenziali risorse da inserire nella nostra organizzazione in caso di necessità future”. Marzano: “I processi di selezione adottati hanno avuto una forte componente innovativa che difficilmente, per cultura o operatività, può avere riscontro in strutture aziendali convenzionali. Penso che il risultato finale sia una grande opportunità per le imprese, un bacino a cui attingere, oggi e nel tempo, per entrare in contatto con candidati di potenziale da formare e fidelizzare per l’inserimento in ruoli aziendali strategici”. Concessionaria BMW Cuneo Motori Piacere di guidare Concessionaria BMW Ferrero Via F.lli Ceirano, 15/17 - Tel. 0171 413293 Madonna Madonna dell’Olmo dell’Olmo -- CUNEO CUNEO Corso Canale, 8 - Tel. 0173 361306 GUARENE D’ALBA (CN) Concessionaria BMW Savona MotoriVia Circonvallazione Giolitti - Tel. 0172 96222 Via Naz. Piemonte, 31/r - Tel. 019 8485270 - SAVONA confronto aperto - opinioni a tema Gennaio 2011 N° 11 l’intervista: riccardo cascioli (presidente cespas) il calo demografico non aiuta la ripresa Paolo Ragazzo Q figli uando si parla del valore economico connesso a crescita o decrescita della popolazione, si finisce spesso per dar luogo a non pochi disaccordi. Riccardo Cascioli, presidente del Cespas (Centro europeo di studi su popolazione, ambiente e sviluppo) è autore di numerosi libri su questo tema. Dottor Cascioli, lei sostiene la necessità di rilanciare l’economia dei Paesi occidentali con una ripartenza delle nascite. Perché? “Sono i fatti che parlano. L’attuale crisi economica e finanziaria dell’Europa ha le sue radici strutturali nei bassi tassi di fertilità che affliggono il vecchio continente da oltre 40 anni. Questo ha prodotto un radicale cambiamento nella composizione della popolazione, con un indice di invecchiamento (cioè il rapporto tra ultrasessantenni e minori di 15 anni) che è oggi di 116 mentre nel 1950 era di 46,3. La prima conseguenza è lo squilibrio tra forza lavoro e generazioni non produttive, di cui il problema delle pensioni è solo l’aspetto più evidente; c’è poi l’invecchiamento della forza lavoro che, in un mondo globalizzato come quello attuale, vuol dire meno capacità innovativa e meno flessibilità, cosa che si traduce in perdita di competitività. Allo stesso tempo aumentano i costi sanitari e sociali, diminuisce il gettito fiscale e con esso i servizi, e così via in una spirale senza fine. Non si può dunque ripartire veramente, in modo stabile, se non si invertirà la tendenza demografica, cosa comunque che richiede decenni”. Come risponde dunque a chi, adottando un approccio “economico-matematico”, sostiene che bisogna smettere di fare figli per consumare meno il pianeta? Questa credenza si basa su un approccio ideologico incapace di osservare la realtà. Così si ritiene che le risorse siano determinate dalla natura, il che implica che siano già conosciute, fisse e immutabili nel tempo. Ma questo è contraddetto dalla storia, che invece ci mostra come nel corso dei millenni le risorse si siano moltiplicate e diversificate in modo molto più che proporzionale dell’aumento della popolazione, con costi decrescenti e minore spreco. L’età della pietra non è finita per mancanza di pietre, ma perché l’uomo ha trovato un’alternativa più economica ed efficiente alla pietra per poter costruire gli utensili di cui aveva bisogno. E così fino ai giorni nostri, dove ad esempio abbiamo inventato in laboratorio delle microfibre che stanno sostituendo cotone e lana nell’industria tessile (con grande risparmio di risorse naturali). Del resto il petrolio è una risorsa oggi, ma fino a due secoli fa era al massimo una iattura per gli agricoltori. In realtà la vera, insostituibile risorsa è l’uomo che con il suo ingegno è capace di usare della natura per rispondere ai suoi bisogni. Smettere di fare figli, perciò, è il modo più sicuro per mettere in crisi il pianeta, oltre che portare al collasso le nostre economie”. E nella nostra Italia, che invecchia ogni anno di più, il crollo della natalità ha ricadute molto evidenti, come il collasso del sistema sociale, per esempio. Quali politiche suggerisce per invertire il trend? “Tenendo conto che i cambiamenti demografici sono di lungo periodo, si deve intanto garantire la libertà delle coppie di avere quanti figli desiderano. Oggi abbiamo un sistema fiscale, ad esempio, che penalizza le famiglie e in particolar modo quelle che hanno figli. E i dati di Istat e Censis sono al proposito eloquenti. Inoltre è fondamentale rafforzare l’istituto della famiglia, non solo perché sono le famiglie stabili quelle che hanno maggiori tassi di fertilità, ma anche per garantire l’educazione dei figli, cosa che permette di realizzare al massimo le potenzialità delle nuove generazioni: le statistiche dimostrano che i ragazzi nati e I bassi tassi di fertilità che affliggono da oltre 40 anni l’Europa, non sono una conseguenza, bensì una delle principali cause della crisi in cifre Popolazione in diminuzione Riccardo Cascioli cresciuti in famiglie stabili tendono a riuscire meglio nella vita (anche dal punto di vista economico). Detto questo però, bisogna aver chiaro che la decisione di mettere al mondo i figli non dipende ultimamente dai soldi, ma dai valori in cui crediamo. Ecco, in Italia c’è proprio bisogno di una rivoluzione culturale, del ricrearsi di una cultura della vita, che non ha paura del futuro. E questo non è opera che può svolgere un governo, è qualcosa che viene prima. Non per niente in Italia il calo della fertilità è andato di pari passo con la secolarizzazione e con la perdita delle radici cristiane”. È tipicamente “made in Italy” la struttura imprenditoriale basata sulle imprese a conduzione familiare. In che modo incide il basso tasso di nuovi nati sulle aziende? “In modo devastante. Perché un imprenditore investe nella sua azienda - e così crea posti di lavoro - se ha la prospettiva in futuro di lasciare l’attività ai suoi figli, che a loro volta investiranno per i propri figli e così via. Se un imprenditore non ha figli è ovvio che trasformerà i profitti in beni di consumo effimero, non investe cer- to nel futuro per lasciare l’azienda in mano, che so, di qualche immigrato. E venendo a mancare gli investimenti, si contrae anche il livello di occupazione”. Tutto chiaro, ma dica sinceramente: come si fa a “mettere su famiglia” quando molte cose intorno a noi sono precarie? A partire proprio dalla condizione lavorativa dei più giovani? “Quanto detto finora, fa capire una cosa: che, contrariamente a quanto sembra, non è la precarietà a impedire di metter su famiglia, ma è l’incapacità di assumersi responsabilità importanti e scommettere sul futuro che provoca disoccupazione e crisi economica. Le famiglie che hanno alimentato il boom economico degli anni ’60 si sono formate in tempi di grande precarietà, ma avevano aspettative per il futuro, si sacrificavano e costruivano per il futuro. Oggi le nuove generazioni pensano soprattutto a mantenere i privilegi ereditati, si dà tutto per scontato. Non ci si sposa se non si ha prima un lavoro fisso, una casa di proprietà e così via, una cosa impensabile fino a 30-40 anni fa. E questo non fa altro che aggravare la situazione”. La lenta ripresa demografica in atto in Piemonte da oltre un decennio, non pare in grado di portare il territorio subalpino a livelli di crescita sufficienti per contrastare il progressivo grado di invecchiamento della popolazione. E non sembrano bastare neppure gli apporti, pur consistenti nei numeri, che giungono da oltre confine, con flussi migratori sostenuti e costanti. È quanto emerge dalla pubblicazione “Previsioni Demografiche per sesso ed età al 2050” edita dalla Regione Piemonte. Lo studio prevede, anzitutto, il rapido incalzare dell’innalzamento dell’età media, che da 45 anni dovrebbe arrivare a sfiorare quota 50. L’analisi predice, poi, che ad una sostanziale stasi della “terza età” (soggetti tra 65 e 79 anni), farà da contraltare un significativo rialzo della cosiddetta “quarta età” (gli over 80). Tasso di natalità in calo e numero dei decessi in aumento, anche se in presenza di una dilatazione delle speranze di vita, danno luogo a un saldo naturale ipotizzato in progressivo peggioramento. In termini numerici significa che il Piemonte è destinato a non arrestare la sua costante discesa sotto i 4 milioni di abitanti (nel 2050 il numero di residenti è previsto di poco inferiore a 3 milioni e 734 mila), mentre la provincia di Cuneo, che in regione è quella contraddistinta da un calo meno marcato della popolazione (5,85%, nell’arco temporale 20052050, contro il -18,8% della media piemontese), si stima possa attestarsi intorno ai 538 mila abitanti. www.cebcarriponte.it [email protected] CARRIPONTE GRU A CAVALLETTO GRU A BANDIERA GRU SPECIALI MONOROTAIE VIE DI CORSA E STRUTTURE DI SOSTEGNO C.E.B. s.n.c. Via Cuneo, 166 - 12010 Cervasca (CN) - Tel. 0171 46178 - 46336 - Fax 0171 46384 Gennaio 2011 N° 11 confronto aperto - opinioni a tema la manifestazione del 1° dicembre a roma i costruttori dettano l’agenda al governo Gilberto Manfrin B edili locchi alla realizzazione di opere pubbliche; finanziamenti solo sulla carta, migliaia di posti di lavoro in meno in soli due anni, altrettante imprese chiuse e tante altre sull’orlo del fallimento. Questi i motivi che hanno spinto l’Ance Cuneo a manifestare a Roma davanti a Montecitorio mercoledì 1° dicembre insieme ad altri migliaia di piccoli e medi imprenditori edili di tutta Italia per chiedere al Governo un maggior sostegno al settore edile. La delegazione cuneese si è schierata in prima fila sostenuta dal suo presidente Filippo Monge, che spiega i motivi di questa protesta: “La manifestazione si è proposta di riportare il settore delle costruzioni nell’agenda politica, come elemento imprescindibile per lo sviluppo e per la crescita del Paese. Denunciamo l’assenza di una politica economica e industriale per il settore, che svolge da sempre un ruolo di traino per l’economia e che, per questo, diventa decisivo per uscire dalla crisi e per rilanciare la crescita. Non si tratta di chiedere nuove risorse, né di ottenere vantaggi e privilegi per la categoria, ma di restituire al settore la priorità che gli compete attraverso una serie di interventi che ripristino il corretto funzionamento del mercato”. Il settore edile è piegato da una crisi senza precedenti: oltre 250.000 posti di lavoro persi, oltre 300% in più di utilizzo di ammortizzatori sociali, oltre il 20% medio di riduzione delle produzioni nei settori dei materiali da costruzione, circa 70 miliardi in meno di valore complessivo delle produzioni.“Se a questo si aggiunge l’inaccettabile danno causato dai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione continua Monge -, con punte di ritardo anche di 24 mesi, emerge un quadro di assoluta gravità”. Durante tutti questi mesi, di fronte all’insufficiente politica industriale a sostegno del settore, le imprese della lunga filiera dell’edilizia han- no denunciato più volte - a livello nazionale e su tutto il territorio - il loro stato di grande difficoltà, ricercando un costante dialogo con il governo e le amministrazioni pubbliche: “Ma c’è la volontà di non fare nulla per noi - sottolinea con la sua proverbiale schiettezza Alberto Fantino, numero due degli edili della Granda -. Quella di Roma era una manifestazione dovuta, ma non mi sembra che il governo ci stia molto a sentire. Perchè 250.000 licenziamenti nell’edilizia non fanno lo stesso rumore di altrettanti licenziamenti nel settore metalmeccanico? Purtroppo in questo Paese c’è una situazione malsana in cui sono i dirigenti a comandare, i quali sono sempre al loro posto nonostante cambi il nome di chi li governa. E questo vale in tutti i settori della pubblica amministrazione”. “Una manifestazione partecipata aggiunge la vice-presidente di Ance Cuneo, Marisa Tomatis -. D’altra parte i problemi del settore sono veramente tanti”. Tra questi, uno in particolare: “Il ritardo con cui le amministrazioni pubbliche pagano ci sta falcidiando. Anche aziende ben strutturate stanno andando in tensione perchè non ricevono i soldi che spettano loro. Questo vale in generale per tutta la pubblica amministrazione. E dire che il denaro in cassa c’è, ma per rispettare il patto di stabilità il pubblico non paga. Il paradosso è questo”. Infine l’eccessiva burocratizzazione: “Checchè se ne dica - conclude Tomatis - continuano a complicarci la vita”. Sul tema, si era espressa anche Elena Lovera, presidente del Gruppo giovani imprenditori edili di Ance Cuneo, nel corso del Consiglio regionale svoltosi ad Alba a novembre. “Visto che è inutile continuare a lamentarci per il collasso degli appalti pubblici in edilizia, a causa della mancanza di fondi, alla politica chiediamo almeno che quelle poche risorse che ci sono vengano utilizzate al meglio, ad esempio evitando di mettere in atto leggi poco chiare e norme di difficile applicazione, come l’articolo sulla tracciabilità L’Ance denuncia l’assenza di una politica economica e industriale per il settore, che sta soffrendo più di altri le conseguenze della crisi compreso nella recente direttiva antimafia. Ai politici chiediamo di non infierire su una situazione già di per sé molto penalizzante, mettendo in vigore norme che a causa della loro lampante difficoltà interpretativa sono di intralcio allo svolgimento della nostra attività”. le 6 richieste presentate al governo Garantire alle imprese i pagamenti dei lavori eseguiti - È necessario ripristinare un rapporto di reciproca lealtà e legalità tra lo Stato e le imprese. Non si può far fallire le imprese per non far fallire le amministrazioni pubbliche. Utilizzare le risorse pubbliche disponibili - Occorre fare chiarezza sulle risorse disponibili per gli investimenti infrastrutturali. Serve un’azione concreta per attivare immediatamente le risorse esistenti per la modernizzazione infrastrutturale e la messa in sicurezza del territorio. No a un fisco distorsivo, sì a un fisco per lo sviluppo - Bisogna eliminare le penalizzanti distorsioni esistenti nelle misure fiscali. Regole semplici e più controlli - Serve un sistema di regole semplici, con una chiara responsabilità della pubblica amministrazione. È necessario sapere chi decide e cosa. Lotta all’illegalità e qualificazione delle imprese - Qualsiasi misura a difesa della legalità deve essere essenziale, efficace e deve tutelare le imprese corrette, che non possono e non devono essere lasciate da sole nel lavoro di prevenzione e di presidio del territorio. Allineare il costo del lavoro a quello degli altri settori - Il settore delle costruzioni ha un costo del lavoro maggiore rispetto ad altri comparti produttivi a causa del peso eccessivo degli oneri sociali. confronto aperto - opinioni a tema 10 Gennaio 2011 N° 11 sistema di tracciabilità dei rifiuti il governo rimanda il sistri a giugno 2011 norme canone acqua La Regione rinvia al 2012 la triplicazione Grazie anche alla positiva azione di rappresentanza condotta da Confindustria Cuneo, unitamente alle sollecitazioni di Confindustria Piemonte e all’interessamento della presidente della Provincia Gianna Gancia, per il secondo anno consecutivo la Regione Piemonte ha posticipato l’entrata in vigore dell’aumento del canone per il prelievo di acqua destinata a consumo umano e utilizzata per altri scopi. Anche per l’anno 2011, dunque, alle imprese non sarà applicata alcuna maggiorazione. La Regione ha infatti accolto la sollecitazione di Confindustria e ha provveduto a modificare nuovamente il Regolamento 15/R del 2004, prorogando al 2012 l’entrata in vigore dell’applicazione. “Un bel sollievo per le nostre aziende - spiegano da Confindustria Cuneo - in un periodo di crisi la cui onda lunga continua a farsi sentire”. Secondo il Regolamento Regionale 15/R del 2004, la triplicazione del canone sarebbe dovuta avvenire a partire già da gennaio 2010, con effetti su circa 800 utenze in tutto il Piemonte; di queste, solo la metà sono in provincia di Cuneo e 200 risultano essere industrie. Il provvedimento regionale è datato 2004. Da allora era stato dato alle imprese il tempo per realizzare quegli interventi che avrebbero dovuto permettere una migliore ottimizzazione e valorizzazione dell’utilizzo dell’acqua prelevata in falda profonda. “Molte sono le aziende che sfruttano l’acqua dei pozzi - spiega Daniele Bertolotti, responsabile dell’ufficio Sicurezza e Ambiente di Confindustria Cuneo -, per queste il canone minimo varia oggi tra i 300 e i 2.000 euro, ma molte superano le portate minime prelevate arrivando a pagare anche 20.000 euro l’anno: in questi casi la triplicazione sarebbe stata un onere troppo pesante”. Pochi giorni prima di Natale, un Decreto ministeriale ha rinviato l’entrata in vigore della nuova norma di 5 mesi, dando così più tempo alle imprese di adeguarsi Gilberto Manfrin È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 28 dicembre, il Decreto ministeriale 22 dicembre 2010, che proroga l’entrata in vigore del Sistri al 1° giugno 2011. L’atteso decreto, era già stato annunciato pochi giorni prima di Natale dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in una nota di stampa, ha immediatamente preso atto con soddisfazione della decisione del ministro, che rinvia così di cinque mesi anche la decorrenza delle sanzioni a carico delle imprese, evitando così un impatto sul sistema produttivo che sarebbe stato insopportabile. “Il Sistri, una volta superate le difficoltà iniziali che si sono manifestate - ha affermato Emma Marcegaglia - dovrà assicurare una più efficace lotta al crimine organizzato fornendo al contem- cosa è cambiato Secondo il comma 1 dell’art. 12 del D.M. 17 dicembre, i soggetti (ex artt. 1 e 2 del D.M. 17 dicembre 2009 ) che dovranno adeguarsi al Sistri rimarranno comunque tenuti agli adempimenti di cui agli artt. 190 e 193 del D.Lgs. n. 152/2006 (registro di carico e scarico e trasporto dei rifiuti) fino al 31 maggio 2011 (art. 1, comma 1). Il comma 2 del medesimo art. 1, invece, proroga i termini per la presentazione dei dati al Sistri da parte di quei soggetti (produttori iniziali di rifiuti, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento rifiuti) tenuti al Mud: entro il 30 aprile 2011 per le informazioni relative all’anno 2010; entro il 31 dicembre 2011 per le informazioni relative al 2011. po un’occasione di semplificazione importante per le imprese. Confindustria considera il Sistri una garanzia di legalità e dà atto al ministro Prestigiacomo di avere portato avanti con determinazione il progetto e di avere tenuto conto dei suggerimenti pervenuti dal mondo delle imprese per superare le attuali difficoltà e per rendere il sistema più adeguato alle esigenze del mondo produttivo. Per la numero uno di viale dell’Astronomia, “va nella giusta direzione anche l’intesa raggiunta con il Ministero per l’istituzione di un Comitato di indirizzo, con la partecipazione delle organizzazioni imprenditoriali, con il compito di verificare periodicamente lo stato di avanzamento del Sistri al fine di garantirne l’esclusiva operatività entro la data prevista”. Anche Confindustria Cuneo, pochi giorni prima del decreto di rinvio, aveva fatto presente come le imprese non fossero ancora pronte ad adeguarsi al Sistri, chiedendo il rinvio della sua entrata in vigore e la sospensione delle sanzioni complici adempimenti troppo complessi, scarsa formazione in materia e apparecchiature non ancora disponibili. A livello locale, per motivi non imputabili alla Camera di commercio, ma solo al Ministero, la diffusione della tecnologia infatti, fino a pochi giorni prima dell’entrata in vigore del sistema, non era ancora stata completata e ad oggi ancora molte imprese non sono entrate in possesso delle chiavette Usb necessarie per il funzionamento del sistema. Ma ora, grazie al rinvio, le imprese stesse avranno più tempo per sperimentare il Sistri e familiarizzare pienamente con esso. “È stata accolta quella che era una semplice richiesta di buon senso - afferma Daniele Bertolotti, responsabile dell’ufficio Sicurezza e Ambiente di di Confindustria Cuneo - al fine di operare nell’ambito di un quadro regolatorio certo, definito e stabile. Nell’interesse delle nostre imprese”. i.r. asteggiano svela tutti i segreti della “nuova meriva” U n “Volante d’oro” per la Nuova Meriva. Dopo Astra e Insignia, il marchio Opel ottiene il suo 14esimo premio assegnato dagli oltre 40 milioni di lettori in Europa della rivista “Auto Bild” e di altre riviste specializzate che hanno classificato Meriva tra i primi 20 dei 42 candidati totali. Meriva ha convinto i 40 giurati che hanno sottoposto tutti i veicoli a test particolarmente severi. Meriva si è posizionata al primo posto distaccando di molto le altre auto selezionate. Candidata ad auto dell’anno 2011, Opel Meriva si è aggiudicata anche tre premi internazionali: la rivista “Auto Bild” le ha assegnato un premio per il design, Allianz per la tecnologia nell’ambito dell’evento $SULWLDOPRQGR 1XRYD2SHO0HULYD “Plus X Awards” e in Olanda la ri- è posizionata al primo posto nelle accessibile, oltre ad un vasto nume/D1XRYD2SHO0HULYDqODVWUDRUGLQDULDPRQRYROXPHFRPSDWWDFKHFDPELDOHUHJROHGHOO¶LQWHUDFDWHJRULD,OVXRGHVLJQULYROX]LRQDULRJUD]LHDOO¶HVFOXVLYRVLVWHPD GLDSHUWXUDGHOOHSRUWLHUH)OH['RRUV WLLQYLWDDYLYHUHLOPRQGRFRQXQRVWLOHXQLFRHFRQODPDVVLPDIDFLOLWjGLDFFHVVR,VXRLLQWHUQLSUHPLXPFRQJOLLQQRYDWLYL vista “Auto Week” ha riconosciuto a vendite a privati nel segmento mo- ro di modelli eco-flex che risescono )OH[5DLO H)OH[6SDFH WLRIIURQRXQ¶HUJRQRPLDHXQDúHVVLELOLWjVHQ]DSUHFHGHQWL Meriva il suo livello di innovazione. novolume nel periodo giugno-ot- a soddisfare le esigenze di tutti gli DÐFRQLQXRYLHFRLQFHQWLYL2SHO Il1XRYD2SHO0HULYD successo di Meriva è testimoniato tobre. Stile, tecnologia e mobilità automobilisti. Questi i segreti del anche dagli oltre 80 mila ordini fiefficiente,3RUWH$SHUWHVDEDWRHGRPHQLFD uniti ad un giusto mix in successo Opel. Agila, Corsa, Astra, ZZZQXRYDRSHOPHULYDLW nora registrati. In Italia, Meriva si termini di prestazioni e un prezzo Zafira, Antara e la stupenda In Y signia, oggi a disposizione con la nuova trazione adaptive 4x4, tutti veicoli efficienti con alimentazioni alternative a disposizione di un vasto parco clienti. E un’ulteriore novità è alle porte: inizierà presto la commercializzazione di Ampera, veicolo elettrico ad autonomia estesa, la prima a emissioni zero in Europa che garantirà al guidatore la libertà di spostarsi ovunque. Un’auto che dà spazio a 4 passeggeri, con un ampio bagagliaio e un’autonomia di 500 chilometri. Senza dimenticare Opel Astra Sports Tourer, per gli amanti di una guida più sportiva. La concessionaria “Asteggiano” di Borgo San Dalmazzo invita a visionare i modelli e a scoprire l’intera gamma Opel. 1XRYD0HULYD&9(OHFWLYH÷,37HVFOXVDFRQHFRLQFHQWLYL2SHO)RWRDWLWRORGLHVHPSLR &RQVXPLFLFORFRPELQDWRlNP(PLVVLRQL&2 JNPGDDGDD Y Y Gennaio 2011 confronto aperto - opinioni a tema N° 11 11 l’iter della conciliazione (dl marzo 2010) entrerà in vigore nel marzo 2011 dibattito aperto sulla nuova legge porti ad abbandonare la logica del conflitto giudiziale a tutti i costi, in favore di un approccio più moderno alla gestione del contenzioso e più coerente con le dinamiche economiche”. Gilberto Manfrin C ’è un “processo breve” in Italia che non fa rumore ma che promette di cambiare volto alla giustizia. Con il Dl del marzo 2010, l’iter della conciliazione - la via extragiudiziale per dirimere le controversie - viene riorganizzato diventando obbligatorio. Questo significa che, a partire da marzo 2011, per risolvere diverse controversie, ci si dovrà rivolgere in prima istanza a un mediatore professionista che avrà quattro mesi di tempo per proporre una soluzione economica alle parti. Solo successivamente, in caso di intesa non raggiunta, si potranno percorrere le solite vie legali e adire a un giudice. Gli avvocati Marcella Panucci, direttore Affari Legislativi di Confindustria e Claudio Streri, presidente dell’ordine degli Avvocati di Cuneo, provano a illustrare i pro e i contro della riforma. gli industriali “Riteniamo che le imprese faranno sempre più spesso ricorso alla mediazione - afferma Marcella Panucci - anche quando la lite non rientra tra quelle per le quali il tentativo di mediazione sia previsto come obbligatorio dalla legge (è il caso dei contratti bancari), magari attraverso l’inserimento nei propri contratti di apposite clausole concordate con la controparte. Questo perché la mediazione consente anzitutto di risolvere una controversia con notevoli risparmi, in termini di tempi e costi, rispetto al processo ordinario. Inoltre - aggiunge l’avvocato - il nuovo strumento gli avvocati Claudio Streri Confindustria ritiene che lo strumento sia utile alle imprese, mentre l’Ordine degli avvocati si dice scettico sulla sua efficacia è in grado di offrire alle imprese un’utilità che il processo ordinario non può assicurare, vale a dire la possibilità di preservare i rapporti, anche d’affari, che preesistono alla lite e che invece l’intervento del giudice inevitabilmente rompe in modo traumatico. Con l’accordo conciliativo, infatti, non ci si limita ad attribuire torti e ragioni, ma grazie all’operato del mediatore può realizzarsi una complessiva ridefinizione dei rapporti in essere tra le parti, funzionale a una loro continuità nel tempo. Comunque - ha concluso Panucci - urge che la politica intervenga con urgenza sull’organizzazione dei nostri tribunali e sull’enorme arretrato che si è accumulato negli anni nel settore civile. Ma occorre anche un salto culturale da parte di professionisti, cittadini e imprese, che Più critico il collega Claudio Streri: “Non è un mistero che la normativa sulla mediazione sia stata accolta con grande diffidenza da parte della classe forense. La stragrande maggioranza degli avvocati, fra i quali anch’io, è fortemente critica verso una normativa concepita con uno scopo unico ed evidente e cioè la deflazione del carico giudiziario dei tribunali attuata mediante uno spostamento del contenzioso fuori dalla giurisdizione, quasi a voler privatizzare una parte del servizio giustizia. L’idea di creare soluzioni alternative delle controversie è sicuramente giusta e valida, ma l’attuazione è errata. Tanto per capirci, gli avvocati non sono contro la mediazione, ma contro questa mediazione, che è obbligatoria e non può esserlo in quanto in aperto contrasto con la direttiva europea 52/2008, che non prevede l’obbligatorietà della conciliazione”. Streri è critico anche contro“la facoltà per il mediatore di proporre d’ufficio una soluzione, anche se le parti non lo chiedono” e nel fatto che “non vi siano criteri di individuazione della competenza territoriale e sulla mancata previsione dell’assistenza obbligatoria di un avvocato”. Insomma, una normativa che rappresenta sotto molti cos’è la mediazione Norme - La nuova mediazione è regolata dal decreto legislativo 28/2010 e dal decreto del ministro della Giustizia 180/2010 Chi - Chiunque può accedere alla mediazione per la conciliazione di una controversia civile e commerciale che verta su diritti disponibili Tempi - Entro 4 mesi il procedimento di mediazione deve essere concluso. Il responsabile dell’organismo entro 15 gg. dal ricevimento della domanda designa un mediatore e fissa il primo incontro delle parti. Verbale - Se viene raggiunto un accordo il mediatore redige processo verbale; se l’accordo non viene raggiunto il mediatore può formulare una proposta conciliativa che diventa un obbligo se le parti ne facciano congiuntamente richiesta. Obbligatorietà - La mediazione è una condizione di procedibilità (ovvero rimane precluso il giudizio ordinario se non è si è prima tentata una composizione amichevole) per le controversie che vertano sulle seguenti materie: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, risarcimento del danno da responsabilità medica, risarcimento del danno da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, contratti bancari, contratti finanziari. Soggetti - Gli organismi di mediazione possono essere costituiti all’interno di enti pubblici o privati, ma nel rispetto di garanzie di serietà ed efficienza e devono munirsi di un regolamento per il loro funzionamento. Devono essere iscritti in un apposito registro tenuto presso il ministero di Giustizia. Il mediatore deve essere abilitato a seguito di un percorso di formazione specifico tenuto da enti accreditati presso il ministero. Anche tali enti di formazione sono inseriti in apposito elenco presso il ministero. A cura di Giacomo Tassone (Ufficio Legale Confindustria Cuneo) punti di vista un paradosso per la classe forense: “È bene ricordare che gli avvocati sono i primi ‘conciliatori’; salvo eccezioni imputabili all’ormai eccessivo numero di iscritti agli albi, da sempre l’avvocato esperisce la ricerca di una soluzione stragiudiziale - e spesso ci riesce - prima di iniziare una causa. Nonostante tutto, pur continuando ad operare con i nostri rappresentanti per una modifica della legge, ci attrezziamo per senso di legalità e ‘abitudine alle difficoltà’: l’Ordine di Cuneo sta infatti, come molti altri in Italia, costituendo il proprio organismo di conciliazione, che sarà composto solo da avvocati ed avrà sede in Tribunale”. i.r. investi sul tuo futuro, vieni all’istituto “vallauri” L ’istituto di Istruzione Superiore “Vallauri” di Fossano, annoverato tra le scuole più importanti della Regione, è da anni punto di riferimento per chi intenda prepararsi seriamente al futuro. Negli anni, attraverso l’investimento di pensiero e di passione di una collaudata equipe di docenti, ha saputo recepire, e sotto diversi profili di anticipare, l’innovazione metodologica e le più recenti raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di istruzione. Alcuni caratteri hanno costituito la premessa alla qualità degli studi al “Vallauri”: il dialogo autentico con il mondo del lavoro e dell’impresa e l’attitudine ad intercettare le sfide poste dall’evoluzione del sapere scientifico e tecnologico. L’Istituto offre ai suoi studenti un ampio repertorio di indirizzi, che comprende quelli Tecnici (Elettronica ed elettrotecnica; Informatica e telecomunicazioni; Meccanica, meccatronica ed energia), quelli Economici (Amministrazione, finanza e marketing; Turismo) e quelli Liceali (Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate). Un profilo politecnico, quello del “Vallauri”, che non sottovaluta la sua vocazione educativa alla motivazione allo studio dei ragazzi e alla graduale scoperta di attitudini, anche attraverso il grande risalto - e la qualità - delle attività di laboratorio. Qualità sia di dotazioni all’avanguardia e aggiornate verso il meglio della tecnologia e dell’innovazione sul mercato, sia nella ricerca metodologico-didattica. Prova di controllo numerico in laboratorio “Le dotazioni della nostra scuola favoriscono un insegnamento laboratoriale, fatto di ricerca e di progettazione. Ma il capitale immateriale più ricco resta l’interesse culturale, la competenza disciplinare e l’impegno intellettuale dei nostri docenti – afferma il Dirigente scolastico Paolo Cortese –. Cerchiamo di mo- tivare i ragazzi all’apprendimento, coltivando la passione per le discipline di studio e il gusto per la sfida di fronte al problema complesso. Tutto ciò senza dimenticare rispetto delle regole e disciplina del lavoro come stile di vita”. Ogni percorso di studi frequentato al “Vallauri” affianca, alle lezioni in aula e in laboratorio, che restano il cuore dell’apprendimento, altre occasioni di crescita personale. Ad esempio, una fitta rete di collaborazioni con il tessuto imprenditoriale consente stage e periodi estivi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti che lo desiderino. I corsi Ifts (istruzione e formazione tecnica superiore) organizzati dal “Vallauri” per conto della Regione, e finanziati con fondi europei, permettono l’ag- giornamento post-diploma nei settori più d’avanguardia della ricerca tecnico-scientifica, in collaborazione con il Politecnico di Torino. E ancora il potenziamento delle lingue inglese e francese attraverso il conseguimento delle certificazioni esterne (Pet, First e Delf) e i soggiorni in altri paesi (School link e Master dei Talenti). I migliori ambasciatori della Scuola in ogni caso restano gli ex-studenti: sia i molti assorbiti dal mondo delle professioni, sia i tanti che hanno continuato all’Università il percorso di studi. Per saperne di più vi invitiamo a visitare di persona l’Istituto, incontrando docenti ed alunni. Per informazioni: tel. 0172.694969, e-mail [email protected], web www.vallauri.edu confindustria notizie 12 Gennaio 2011 N° 11 bando dell’inail stanziati 60 milioni su sicurezza e salute news visita presidenziale Nicoletta Miroglio alla Stamperia di Govone Nicoletta Miroglio si compiace con il direttore dello stabilimento, Franco Vezza, per l’importante commessa Nel pomeriggio di martedì 21 dicembre, la presidente di Confindustria Cuneo, Nicoletta Miroglio, si è recata alla stamperia di Govone della Miroglio Textile in occasione della consegna di un’importante commessa (80 mila metri di seta) ad un noto cliente tedesco. Con un fuori programma molto apprezzato dal personale dello storico stabilimento del Gruppo Miroglio, la presidente degli industriali cuneesi ha voluto fare personalmente gli auguri di Natale ai dipendenti della stamperia. Dopo aver fatto visita ai reparti dello stabilimento, accompagnata dal direttore Franco Vezza, Nicoletta Miroglio ha anche avuto un incontro ristretto con i quadri e i capireparto della stamperia. “Sentivo il bisogno - ha detto la presidente a conclusione della visita pre natalizia - di far arrivare a ciascun dipendente il mio personale augurio di buon Natale e felice anno nuovo. In un momento delicato come quello che stiamo attraversando, a causa della crisi in atto, credo sia importante far sentire ai dipendenti la presenza anche fisica dell’imprenditore al loro fianco. Per questo sono venuta di persona, seguendo l’esempio di mio padre Franco, che si recava in stamperia di buon mattino per incontrare i dipendenti e parlare con loro”. La stamperia di Govone, piccolo gioiello del Gruppo Miroglio, è il più grande stabilimento nel settore della stampa moda a livello europeo. Al suo interno lavorano 360 dipendenti e l’attività comprende tutte le fasi di lavorazione complementari alla stampa oltre ad un reparto di tintoria. Le domande per poter accedere agli incentivi devono essere inoltrate mediante procedura informatica a partire dal 12 gennaio e fino al 18 febbraio 2011 Grande partecipazione al covegno organizzato da Gilberto Manfrin D alle ore 14 di mercoledì 12 gennaio e fino alle 18 del 14 febbraio, tutte le imprese associate potranno inoltrare mediante una procedura informatica attiva sul portale Inail (www.inail.it) le domande per richiedere incentivi per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sono i termini dell’importante bando pubblicato dall’Inail, che ha stanziato 60 milioni a livello nazionale di cui 4 destinati al Piemonte. Lo stanziamento riguarda progetti di investimento per ammodernamento degli impianti e delle attrezzature, di formazione e di responsabilità sociale per l’adozione di modelli organizzativi. Le imprese potranno presentare un solo progetto per una sola unità produttiva riguardante un’unica tipologia tra quelle sopra indicate. Il finanziamento, che sarà pari al 60% del costo del progetto, sarà calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva. Il contributo andrà da un minimo di 5mila ad un massimo di 100mila euro. Per le imprese individuali e per i progetti di formazione sono previsti limiti più bassi. Condizione per la presentazione della domanda è, Confindustria e Inail il 22 dicembre oltre al possesso dei requisiti di ammissibilità, il raggiungimento di un punteggio soglia, pari a 90 punti, determinato da diversi parametri: dimensione aziendale, rischiosità dell’attività imprenditoriale, numero di destinatari, finalità, efficacia dell’intervento, con un incremento del 10% in caso di collaborazione con le Parti sociali e un ulteriore bonus di 5 punti se l’impresa rientra nei settori Ateco 2007 “costruzioni” o “manifatturiero”. Dallo scorso 10 dicembre, sul portale www.inail.it, sezione Punto Cliente, è attiva una procedura che consente alle imprese di verificare se sono in possesso dei requisiti necessari per presentare la domanda di finanziamento. Entro 15 giorni dall’invio telematico, le imprese dovranno far pervenire alla sede Inail del territorio la domanda cartacea di richiesta del finanziamento, pena esclusione. In caso di accoglimento della domanda, l’impresa avrà un anno di tempo per realizzare e rendicontare il progetto. La verifica della documentazione a supporto del progetto sarà completata entro 60 giorni dal ricevimento della stessa e in caso di esito positivo l’Inail erogherà il contributo. Il piano è stato illustrato di fronte ad una folta platea di imprenditori nella mattinata di mercoledì 22 dicembre in Confindustria Cuneo, durante un incontro cui ha preso parte il direttore dell’Inail di Cuneo, Aldo Pensa: “Un intervento che risponde al nostro mandato istituzionale - afferma Pensa -. Un progetto che mira a migliorare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro in un’ottica di prevenzione. Il nostro istituto si sta evolvendo mettendo a disposizione delle aziende risorse significative del proprio bilancio. Non da ultima, c’è anche la volontà di premiare e incoraggiare comportamenti virtuosi applicando sconti sui premi. È un messaggio che vogliamo far arrivare a tutto il mondo produttivo perchè anche e soprattutto in tempi di crisi non scenda l’attenzione sulla prevenzione e sulla sicurezza”. Presente all’incontro anche il direttore di Confindustria Cuneo, Luigi Asteggiano: “Apprezziamo quanto fa l’Inail per il mondo imprenditoriale, contribuendo a coltivare quel “sogno” degli infortuni azzerati sul nostro territorio. Confindustria è da sempre molto sensibile a questi temi: non a caso esiste una delega alla Sicurezza sui luoghi di lavoro”. Per informazioni e assistenza è possibile contattare il numero 803164 o fare riferimento alla sede cuneese dell’Inail in via Luigi Einaudi 30 a Cuneo. Tel. 0171/314.511. Gennaio 2011 confindustria notizie N° 11 prezzo del latte 13 consorzio “granda energia” siglato accordo al rialzo per il primo trimestre del 2011 all’egea il servizio di fornitura per il 2011 Gilberto Manfrin A La firma dell’accordo tra Franco Biraghi (Confindustria) C ome previsto, è stato siglato il 3 dicembre, presso la sede di Confindustria a Cuneo, l’accordo per il prezzo del latte della campagna lattiero-casearia 2010/2011 relativamente al primo trimestre 2011, tra la Sezione alimentare di Confindustria Cuneo e la Cosplat, associazione di allevatori che rappresenta oltre la metà del latte libero sul mercato in Piemonte. Il prezzo stabilito è di 38 centesimi al litro e rappresenta una maggiorazione di un centesimo al litro rispetto al prezzo pattuito a settembre. Inoltre, l’accordo ha previsto che l’aumento fosse valido anche per il mese di dicembre 2010. L’accordo, infine, è vincolante per tutti i caseifici che lo sottoscriveranno. Confindustria e Cosplat si sono impegnate ad incontrarsi nel marzo 2011 per trovare un accordo per la campagna 2011/2012. “L’accordo appena siglato - commenta a caldo Franco Biraghi, presidente della Sezione alimentare di Confindustria Cuneo - è la dimostrazione che se c’è buona volontà da entrambe le parti non è difficile raggiungere l’intesa sul prezzo. L’intesa raggiunta, infatti, oltre ad essere superiore di 15 euro/1.000 litri rispetto all’accordo in essere in Lombardia, introducendo l’aumento già per il mese di dicembre rende merito alla parte industriale di aver tenuto fede alla promessa e Antonino Bedino (Cosplat) fatta a settembre di venire incontro alle esigenze degli allevatori laddove se ne fosse verificata la necessità: l’aumento vertiginoso dei prezzi dei cereali che si è verificato negli ultimi mesi, infatti, ci ha indotto ad anticipare l’integrazione pattuita di un mese. Ci auguriamo che, nel caso fosse l’industria a trovarsi in difficoltà, la parte agricola sappia fare altrettanto”. “Abbiamo tenuto fede a quanto detto ai nostri soci lo scorso settembre - ha continuato il presidente della Cosplat, Antonino Bedino -, quando avevamo promesso di arrivare a stabilire un prezzo base del latte in base all’andamento del mercato, lasciando aperta la porta alla trattativa diretta tra industriali e allevatori senza bisogno di nessun altro genere di mediazione. Siamo convinti, infatti, che la differenza sul prezzo debba farla l’allevatore che, in quanto imprenditore, deve essere messo nelle condizioni di fare un prodotto di alta qualità e di riuscire a venderlo al miglior prezzo. L’accordo raggiunto, inoltre, rappresenta una significativa inversione di tendenza rispetto alla passate stagioni, quando il prezzo dell’ultimo trimestre era sempre più basso rispetto al resto dell’annata. Chiudiamo in questo modo un’annata sicuramente difficile, ma che è andata comunque meglio rispetto a quelle precedenti. Questo accordo getta le basi per la prossima stagione”. nche nel 2011 sarà Egea a fornire energia alle aziende del Consorzio Granda Energia. L’accordo con la società albese (già fornitrice nel biennio 2009-2010) è stato perfezionato nei giorni scorsi. Il prezzo concordato consentirà un ulteriore risparmio del 3,5% della componente energia rispetto al prezzo attualmente pagato dalle imprese che aderiscono al Consorzio (per un risparmio di 450.000 euro sulla “maxi bolletta”). Nel 2009 il risparmio sul costo della componente energia è stato del 14,6% (pari a 1.800.000 euro circa) rispetto al prezzo del mercato di “salvaguardia” (ex Enel). Le previsioni per il 2010 si attestano oltre il 18% (pari a 2.400.000 euro circa). Granda Energia, che nel 2010 ha segnato il decimo anno di attività, raggruppa 54 aziende con circa 100 punti di fornitura (contatori), per un consumo complessivo di 200 GWh/anno. “Con questo accordo - afferma l’amministratore delegato di Egea, Pierpaolo Carini - la nostra azienda, nel confermare sempre più il proprio ruolo di rilievo assoluto nel panorama nazionale dei fornitori di energia, attesta in modo particolare il proprio legame con la provincia di Cuneo che le ha dato origine. Il tessuto delle industrie facenti parte del Consorzio di Confindustria Cuneo rappresenta, infatti, da sempre, il bacino di riferimento naturale e ideale per Egea. Del resto la riconferma anche per quest’anno come fornitori è passata non solo attraverso il buon prezzo, ma anche attraverso la qualità e la vicinanza nell’erogazione del servizio. La capacità di mantenere gli impegni contrattuali, unita ad 9 , 6 , 7 ( 6 3 ( & , $ / , 6 7 , & + ( $//(5*2/2*,$ (',00812/2*,$ &/,1,&$$1'52/2*,$ $85,&2/27(5$3,$ &$5',2/2*,$ &$5',2&+,585*,$ &+,585*,$'(//$0$12 &+,585*,$*(1(5$/( &+,585*,$3/$67,&$ &+,585*,$9$6&2/$5( &2/21352&72/2*,$ '(50$72/2*,$ '(502*5$),$(67(7,&$ (1'2&5,12/2*,$ (',$%(72/2*,$ *$6752(17(52/2*,$ 1(852&+,585*,$ 1()52/2*,$678',2 '(//·,3(57(16,21( $57(5,26$ 1(852/2*,$ 1(85236,&+,$75,$ ,1)$17,/( 2&8/,67,&$ 25723(',$267(75,&,$ (*,1(&2/2*,$ &2168/(1=(', 352&5($=,21( $66,67,7$SHUFRSSLH FRQSUREOHPLGLLQIHUWLOLWj 2725,12/$5,1*2,$75,$ 31(802/2*,$ 0(',&,1$,17(51$ 32'2/2*,$ 36,&2/2*,$ 36,&+,$75,$3(',$75,$ 5(80$72/2*,$ 7,6,2/2*,$(0$/$77,( $33$5$725(63,5$725,2 852/2*,$ ),6,27(5$3,$ 0$662),6,27(5$3,$ 267(23$7,$ /,1)2'5(1$**,2 0$18$/( 5,('8&$=,21(3(5,1($/( &216(*8,0(172( 5,112923$7(17(*8,'$ 1$87,&$(&&7(5$3,$ &2121'('·8572 7(&$5 7(5$3,$2&&83$=,21$/( 7(&1,&225723(',&2 0(',&,1$ (67(7,&$ 'LUHWWRUH6DQLWDULR 'RWW)DELR3LWWDQR0HGLFR &KLUXUJR6SHFLDOLVWD LQ&OLQLFD2FXOLVWLFD $0%8/$725,2&+,585*,&2 $0%8/$725,20(',&232/,63(&,$/,67,&2 129,7 PLFUROLSRFDYLWD]LRQH 0XOWLIUHTXHQ]D 129,7 2UWRSHGLDWHUDSLDLQQRYDWLYD FRQJHOSLDVWULQLFRGLJUDQGH SHUODULPR]LRQHGHLSDQQLFROLDGLSRVL XVRGDDOFXQLDQQLLQ86$H )UDQFLDFRQRWWLPLULVXOWDWL ORFDOL]]DWLLQXQDVRODVHGXWD QHOO·HSLFRQGLOLWHJRPLWRGHO 7HFQLFD35*)*HOSLDVWULQLFR WHQQLVWDQHOJRPLWRGHOJROÀVWD SHULOULQJLRYDQLPHQWRGHOYLVRH HQHOO·LQÀDPPD]LRQH ULJHQHUD]LRQHGHLWHVVXWLLQGLFDWR WHQGLQHDURWXOHD QHOOHVPDJOLDWXHHFLFDWULFL 35266,0$$3(5785$GL&HQWUR2'2172,$75,&2 FRPSOHWRGLWXWWLLVHUYL]LGDOODSURWHVLDOODRGRQWRLDWULD LQIDQWLOHRUWRGRQ]LDSUHYHQ]LRQHHLJLHQHGHQWDOHLPSODQWRORJLD 9,6,7(63(&,$/,67,&+( FKHFNXS3()6 FKHFNXSYLVR FRPSXWHUL]]DWR GRSSOHUYHQRVR VFOHURWHUDSLD GLHWRWHUDSLD 75$77$0(17,9,62 SHHOLQJVVXSHUÀFLDOL PHGLHPHGLRSURIRQGL ULYLWDOL]]D]LRQHYLVR GHUPDÀOOHU 75$77$0(17,3()6 ELRLQWUDGHUPR HOHWWUROLSROLVL LGUROLSRFWDVLD XOWUDVRQLFD K\GURIRU SUHVVRWHUDSLD /SJ(QGHUPRORJLH Pierpaolo Carini, Egea Il prezzo concordato consente un ulteriore risparmio del 3,5% rispetto al 2010 l’azienda Tra i primi 10 fornitori di elettricità in Italia Un’azienda che fa del radicamento sul territorio la sua vera carta vincente. Egea continua a crescere e lo fa confermandosi leader nel settore energetico a livello nazionale. Una realtà imprenditoriale prossima ad uno straordinario aumento del capitale sociale, fino a quasi quadruplicarlo con il passaggio dagli attuali 17 milioni di euro ai futuri 64 milioni. La mossa permetterà ad Egea di ampliare la squadra dei soci privati, con un allargamento anche territoriale che ne testimonia la crescita non solo nel Cuneese, ma anche in molte altre province italiane. “Pur non avendo sede in un capoluogo di provincia siamo tra i primi dieci fornitori di energia elettrica a livello nazionale - afferma l’amministratore delegato di Egea Pierpaolo Carini -. Abbiamo il 54% del mercato libero della provincia di Cuneo e nell’ultimo anno abbiamo registrato un incremento nelle vendite di circa il 25%, un risultato ottimale sotto ogni punto di vista”. Con il claim “Egea, luce e gas di casa tua”, l’impresa albese sta conquistando non solo il grande mercato industriale e delle pmi, ma anche quello retail: “Riconoscibilità, rintracciabilità e affidabilità: sono questi i nostri punti di forza - dice ancora Carini -. I nostri sette sportelli territoriali rappresentano un investimento che abbiamo fatto convintamente e che attesta la nostra volontà di investire e la vicinanza alla clientela. È anche grazie a questi sportelli che arriviamo a fidelizzare 2.000 clienti al mese”. Tre i miliardi di kWh venduti nell’ultima campagna 2010 (erano 1 miliardo e 800 milioni nel 2009), oltre 4 miliardi quelli previsti per il 2011, anno in cui è si prospetta un fatturato di 640 milioni di euro, che segna una progressione lineare dell’azienda: 40 milioni nel 2000, 178 milioni nel 2006, 508 milioni nel 2010. /$6(5 (0(',&,1$ (67(7,&$ &+,585*,$ 3/$67,&$ ('(67(7,&$ PDFFKLHVHQLOL HSLOD]LRQHGHÀQLWLYD DQJLRPL FRXSHURVH ULPR]LRQHWDWXDJJL PXOWLFRORUH DVSRUWD]LRQH QHRIRUPD]LRQL FXWDQHH FDUERVVLWHUDSLD 9,6,7(63(&,$/,67,&+( PHWRGRFRQDFLGR LDOXURQLFR0DFURODQH SHUDXPHQWRQRQ FKLUXUJLFRGHOVHQR HGHLJOXWHL EOHIDURSODVWLFD RWRSODVWLFD &+,585*,$ '(50$72/2*,&$ 0(72'2´/,326281'µ 75$77$0(172 '(//$&$/9,=,( WHFQLFD GHOO·DXWRWUDSLDQWR PRQREXOEDUH '(502*5$),602(67(7,&2 WUXFFRVHPLSHUPDQHQWH H[WHQVLRQFLJOLD ad un costante dialogo con le associazioni di consumatori presenti sul territorio - conclude Carini - sono il segno della nostra trasparenza”. “Crediamo di continuare ad offrire alle nostre aziende consorziate una tariffa super competitiva aggiunge Daniele Bertolotti, della segreteria del Consorzio -. L’intento è quello di attirare nuove imprese, consapevoli dei risparmi offerti. Invitiamo tutte le aziende interessate a prendere contatti con la nostra segreteria per conoscere i termini dell’offerta”. Per informazioni contattare il numero 0171/455.504 o scrivere all’indirizzo e-mail consorzio. [email protected]. DVSRUWD]LRQHQHYL OLSRPL FLVWL &+,585*,$ 852/2*,&$ IUHQXORSODVWLFD FLUFRQFLVLRQH ELRSVLDSURVWDWLFD WUDQVUHWWDOHHFRJXLGDWD &+,585*,$ '(//$0$12 WXQQHOFDUSDOH GLWRDVFDWWR PDODWWLD GL'XSX\WUHQ QHRIRUPD]LRQL OHVLRQLQHUYRVH WHQGLQHH HOHJDPHQWRVH WUDWWDPHQWR GHOODPDQR UHXPDWLFD &+,585*,$ 2&8/,67,&$ FDOD]LR HOLPLQD]LRQH LQHVWHWLVPL GHOOHSDOSHEUH HFRQJLXQWLYD WRVVLQDERWXOLQLFD 32/2 2&8/,67,&2 GLIHWWLUHIUDWWLYL FDWDUDWWD JODXFRPD GHJHQHUD]LRQH PDFXODUH FRQVXOHQ]DUHWLQD PHGLFD HFKLUXUJLFD WUDWWDPHQWR LSHUWRQRRFXODUH LQLH]LRQHLQWUDYLWUHDOH LQHVWHWLVPL HPDODWWLH GHOOHSDOSHEUH WRVVLQDERWXOLQLFD ',$*1267,&$ 3(5,00$*,1, (67580(17$/( 'HUPDWRVFRSLD LQHSLOXPLQHVFHQ]D (FRFDUGLR (OHWWURFDUGLRJUDPPD 7HVWGDVIRU]R (FRJUDÀD (FRFRORUGRSSOHU (FRFRORUGRSSOHU DQGURORJLFRGLQDPLFR 6SLURPHWULD 6(7725, 63(&,$/,67,&, 3(',$75,&, 9LVLWHVSHFLDOLVWLFKH &KLUXUJLDHG8URORJLD SHGLDWULFD 2UWRSHGLD,QIDQWLOH (FRJUDÀDGHOO·DQFD 2FXOLVWLFD,QIDQWLOH &RUVR,91RYHPEUH&81(27HOLQIR#FHQWURPHGLFRHXURSHRLWZZZFHQWURPHGLFRHXURSHRLW confindustria notizie 14 Gennaio 2011 N° 11 intervista al presidente: livio groppo sezioni energia ed ecologia allo sono le nostre sfide specchio legno Paolo Ragazzo P arlare di industria del legno in provincia di Cuneo, vuol dire addentrarsi in un mondo dalle antiche tradizioni legate al territorio, ma contraddistinto anche da elevata professionalità e rinnovamento continuo per stare al passo dei tempi. Ma che situazione sta vivendo oggi il comparto? Lo abbiamo chiesto a Livio Groppo, presidente della Sezione Legno di Confindustria Cuneo. Presidente, che aria si respira tra le aziende del settore? “Ovviamente di preoccupazione perché la situazione economica generale non si è di certo ancora rasserenata. Il nostro è un settore che abbraccia aziende con tipologie di prodotto molto varie e diverse tra loro, ma si può dire che, in generale, non vendiamo generi di ‘prima necessità’ per cui quando c’è aria di crisi i clienti tendono a rimandare nel tempo gli acquisti, a meno che subentrino fattori di convenienza quali ad esempio il risparmio ener- getico e i relativi contributi pubblici (erogati attualmente in forma di detrazioni fiscali) ottenibili con la sostituzione dei serramenti negli immobili. Ma anche quando il clima è difficile, non mancano mai fiducia e voglia di lottare”. Quali sono le armi a disposizione del legno “made in Cuneo” per rimanere competitivo sul mercato? “Nel nostro arco ci sono le caratteristiche peculiari delle nostre imprese: per la maggior parte aziende a gestione familiare, con imprenditori che vivono in modo pieno l’azienda e trasferiscono all’interno della stessa la propria passione, tenacia e capacità. Tutto ciò fa sì che sappiano muoversi con una buona flessibilità, innovare e, soprattutto, puntare sempre sulla qualità ed il servizio al cliente: queste sono senz’altro armi vincenti. D’altro canto, però, siamo ancora troppo individualisti e fatichiamo a fare squadra. Questo è il fronte principale su cui possiamo migliorare per affrontare le sfide che i mercati internazionali ci impongono. In momenti economici sfavorevoli in cifre La nostra immagine è cambiata. Oggi il falegname è un tecnico che deve saper operare con macchine ed impianti tecnologicamente avanzati Un settore portante a livello provinciale e regionale Livio Groppo il primo atteggiamento naturale di un imprenditore è quello di lavorare per reggere i colpi, ma le crisi aprono sempre anche scenari nuovi e potenzialmente interessanti. Quali sono secondo lei le sfide future che il settore legno della Granda non deve farsi sfuggire? “A livello generale, le sfide più importanti sono senz’altro energia ed ecologia. Anche il comparto legno può giocare una parte importante in tali sfide, cito ad esempio i risparmi energetici possibili con i nuovi serramenti o l’utilizzo dei materiali di scarto delle lavorazioni per produrre energia o riscaldamento; nel campo dell’ecologia poi si denota una sempre maggiore attenzione verso le aziende green che utilizzano materiali e sistemi di produzione più compatibili con l’ambiente (vernici all’acqua, pannelli con basso rilascio di formaldeide, legnami provenienti da produzioni con certificazioni ambientali). D’altronde: cosa c’è di più naturale ed ecologico del legno?” Da amministratore di azienda a presidente di tante aziende, sem- pre dello stesso settore, quali sono le necessità principali di cui intende farsi portavoce durante il suo mandato alla guida della Sezione? “Una prima necessità riguarda i rapporti di conoscenza e collaborazione tra noi imprenditori: farò del mio meglio per migliorare il livello di partecipazione alla vita associativa e lo scambio di conoscenze ed informazioni. Un’altra necessità che molti colleghi mi hanno evidenziato è quella della formazione professionale di dipendenti e collaboratori. Stiamo cercando di approfondire i contatti con il mondo delle scuole, soprattutto quelle professionali, in modo da migliorare la percezione dell’immagine e delle esigenze reali delle aziende legno. Parlo di immagine perché mi sembra utile che i giovani conoscano i possibili impieghi lavorativi che possiamo fornire, ma occorre sottolineare anche le necessità delle aziende. Oggi il falegname, per esempio, è spesso un tecnico che deve saper operare con macchine ed impianti tecnologicamente molto avanzati”. In provincia di Cuneo l’indotto che lavora e gravita intorno al legno rappresenta una componente essenziale del bilancio economico locale e la Confindustria, con la sua sezione merceologica dedicata, intende raggruppare sotto un’unica voce le tante aziende associate del settore. Dopo il riordino associativo operato in ottobre, il presidente Renato Navello ha passato il testimone a Livio Groppo, amministratore dell’omonima azienda di Sommariva Bosco. Come detto, la Granda rappresenta un riferimento importante a livello regionale per quanto riguarda il numero delle imprese, degli addetti, del fatturato espresso dalle aziende che operano nel settore. Basti pensare che la percentuale delle aziende cuneesi attive nell’industria del legno e dei prodotti derivati esclusi i mobili - rappresenta il 18,39% di quelle piemontesi e l’1,36% di quelle italiane. Per numero di addetti, inoltre, il settore dà lavoro in provincia a quasi 3.500 persone, di queste circa la metà è impiegata nelle aziende associate a Confindustria Cuneo. CARRELLI ELEVATORI E SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE INTERNA vaudagna raddoppia la propria offerta VENDITA NUOVO ED USATO • ASSISTENZA • RICAMBI • NOLEGGIO Borgo San Dalmazzo • Via Cuneo, 106 •Tel. 0171 261312 w w w . v a u d a g n a c a r r e l l i . c o m i n f o @ v a u d a g n a c a r r e l l i . c o m Gennaio 2011 confindustria notizie N° 11 15 admc - associazione dirigenti marketing e commerciali confindustria lancia il nuovo club S i è svolta il 16 dicembre, presso il Lovera Palace di Cuneo, la prima assemblea annuale dei soci dell’Associazione dirigenti marketing e commerciali di Confindustria Cuneo, quinto club del sistema confindustriale provinciale. L’Admc si era già costituito a ottobre, quando aveva eletto il suo primo Consiglio direttivo, formato dalla presidente Franca Ghiazza (Unifarma Distribuzione di Fossano), dal vice presidente segretario generale Claudio Testa (Biraghi di Cavallermaggiore), dal vice presidente tesoriere Paolo Peano (Giordano & C. di Boves) e dai consiglieri Fabrizio Pavan (Cuneo Inox di Castelletto Stura) e Giuliana Cirio (Confindustria Cuneo). Pur avendo da poco avviato la sua attività, l’Admc ha già registrato un significativo consenso all’inter- Il Consiglio direttivo dell’Admc. A partire da sinistra: no della base associativa di Confindustria Cuneo; circa una sessantina le manifestazioni di interesse al nuovo sodalizio manifestate dai direttori commerciali e dai dirigenti marketing delle aziende associate, che proprio in queste settimane si stanno traducendo in adesioni for- Fabrizio Pavan, Claudio Testa, Franca Ghiazza, Paolo Peano mali al club. “Siamo qui - ha esordito la presidente Franca Ghiazza nel suo intervento di apertura dell’assemblea - per condividere esperienze diverse e confrontarci sulle prospettive e le problematiche legate al nostro lavoro. Questo deve fare da collan- e Giuliana Cirio te nei nostri rapporti e all’attività dell’associazione. Il programma di attività concordato con il Consiglio direttivo per il prossimo anno, prevede una serie di incontri mensili di diverso carattere. Da una parte, è nostra intenzione attingere all’esperienza di alcuni no- stri colleghi provenienti da realtà industriali di successo situate oltre i confini della nostra provincia ma anche operanti vicino a casa. Dall’altra, è desiderio di tutti organizzare momenti formativi di aggiornamento per la nostra attività professionale e programmare visite guidate in aziende affermate, particolarmente innovative in ambito commerciale”. Nel corso dell’assemblea, a cui hanno partecipato anche il presidente del Club comunicatori d’impresa Beppe Incarbona (Playadv di Centallo) ed il presidente del Club degli operatori informatici Gianni Gritti (Alpitour di Cuneo), è emersa da più voci l’esigenza di orientare la programmazione trasversalmente ai campi d’azione degli altri club confindustriali, individuando dei denominatori comuni ad attività e competenze aziendali differenti. “innovation day” una vetrina per i 12 poli piemontesi Parco Scientifico Tecnologico “Tecnogranda”, l’Innovation Day. A rotazione si presenteranno i 12 poli di innovazione piemontesi: Agroalimentare (Cuneese e Astigiano), Biotecnologie e Biomedicale (Canavese e Vercellese), Chimica sostenibile (Novarese), Nuovi materiali (Alessandrino), Creatività digitale e multimedialità (Torinese), Architettura sostenibile e idrogeno (Torinese), Energie rinnovabili e mini-hydro (Vercellese), Information & Communication Technology (Torinese e Canavese), Meccatronica e sistemi avanzati di produzione (Torinese), Tessile (Biella). Interverrà l’Assessore Massimo Giordano per illustrare le strategie e le azioni della Regione Piemonte a supporto della ricerca e dell’innovazione. Chiuderà i lavori Luca Drocco, delegato all’innovazione di Confindustria Cuneo:“È naturale che le aziende piemontesi conoscano più da vicino il polo tecnologico ospitato nella loro provincia. È successo a Cuneo con l’agroalimentare. Riteniamo però importante - e questo è lo scopo dell’Innovation Day - che ogni azienda conosca le offerte di tutti i poli tecnologici istituiti dalla Regione, in modo che possa intercettare le opportunità di sviluppo e finanziamento disponibili per il suo comparto”. *//07"5*0/%": *10-*%**//07";*0/&%&--"3&(*0/&1*&.0/5&4*13&4&/5"/0 "DDSFEJUBNFOUPFBQFSUVSBEFJEFTL -6/&% (&//"*0 03& 130(3".." R icerca e innovazione sono fattori imprescindibili per la competitività delle imprese sui mercati internazionali; per questo occorre creare sinergie tra gli attori che concorrono al processo innovativo, e quindi enti di ricerca, università, clienti e fornitori della propria filiera. Occorre peraltro conoscere i meccanismi dei bandi e delle agevolazioni per cogliere le possibili opportunità di finanziamento e lavorare per facilitare l’accesso ai programmi ed agli incentivi regionali ed europei di innovazione. In questa direzione, i poli di innovazione della Regione Piemonte costituiscono una delle iniziative più interessanti in quanto calati sulle realtà provinciali: 12 domini tecnologici distribuiti sul territorio, i cui soggetti gestori coincidono, in parte, con i parchi tecnologici piemontesi. Giunto al terzo anno, il progetto dei Poli, di durata quinquennale, finanzia progetti di ricerca e innovazione (processo e prodotto), studi di fattibilità e servizi. Per illustrare agli imprenditori piemontesi le progettualità già in campo e le opportunità future di finanziamento, Confindustria Cuneo in collaborazione con Unioncamere Piemonte e Cciaa di Cuneo organizza per lunedì 17 gennaio, alle 14, al *OUFSWFOUJEFMMF"VUPSJU .BVSP$IJPUBTTP1SFTJEFOUF5FDOPHSBOEB4Q" -VJHJ"TUFHHJBOP%JSFUUPSF$POGJOEVTUSJB$VOFP 'FSSVDDJP%BSEBOFMMP1SFTJEFOUF6OJPODBNFSF1JFNPOUFF$BNFSB$PNNFSDJPEJ$VOFP (JBOOB(BODJB1SFTJEFOUF1SPWJODJBEJ$VOFP *1PMJEJ*OOPWB[JPOFEFMMB3FHJPOF1JFNPOUF 4USBUFHJFFB[JPOJBTVQQPSUPEFMMBSJDFSDBFEFMMÌJOOPWB[JPOF .BTTJNP(JPSEBOP"TTFTTPSF3FHJPOBMFBMMP4WJMVQQP&DPOPNJDPF3JDFSDB4WJMVQQP .BTTJNP'FJSB1SFTJEFOUF'JOQJFNPOUF4Q" 1BSDP 4DJFOUJGJDP5FDOPMPHJDP Î5FDOPHSBOEBÏ 7JB(#$POUF %SPOFSP %BMMF PSF GJOP BMMB DIJVTVSB EFJ MBWPSJ WFSSBOOP BMMFTUJUJ J EFTL QSFTJEJBUJ EBJ 1PMJ QFS JODPOUSJ GBDFUPGBDF * QBSUFDJQBOUJ QPUSBOOP BQQSPGPOEJSFMBDPOPTDFO[BEFMMFBUUJWJUEFJ1PMJ J TFSWJ[J EJTQPOJCJMJ F MF NPEBMJU EJ BDDFTTP FE FTQPSSFMFQSPQSJFJEFFQSPHFUUVBMJ QPTTJCJMF QSFOPUBSF VO BQQVOUBNFOUP DPO JM QPMPJOUFSFTTBUP -ÌJODPOUSP£BQFSUPBUVUUJ QSFWJBQSFOPUB[JPOF 1FSJOGPSNB[JPOJ 5FM'BY PSHBOJ[[B[JPOF!VJDVOFPJU *1PMJEJ*OOPWB[JPOFTJQSFTFOUBOP %PNJOJPUFDOPMPHJDP 4PHHFUUP(FTUPSF "SFBEPNJOJP *OGPSNBUJPO $PNNVOJDBUJPO5FDIOPMPHZ 'POEB[JPOF5PSJOP8JSFMFTT 5PSJOFTFF$BOBWFTF "HSPBMJNFOUBSF 5FDOPHSBOEB4QB $VOFFTFF"TUJHJBOP $SFBUJWJUEJHJUBMFF NVMUJNFEJBMJU 7JSUVBM3FBMJUZ F.VMUJ.FEJB1BSL 5PSJOFTF $IJNJDBTPTUFOJCJMF $POTPS[JP*#*4 /PWBSFTF &OFSHJF3JOOPWBCJMJ FCJPDPNCVTUJCJMJ 1454QB 5PSUPOFTF "SDIJUFUUVSBTPTUFOJCJMF FJESPHFOP 1PMJHIU&OWJSPONFOU 1BSL4QB 5PSJOFTF *NQJBOUJTUJDBTJTUFNJF DPNQPOFOUJTUJDBQFSMF FOFSHJFSJOOPWBCJMJ 5FDOPQBSDPEFM-BHP .BHHJPSF4QB 7FSCBOP$VTJP0TTPMB .FDDBUSPOJDBF4JTUFNJ "WBO[BUJEJ1SPEV[JPOF .FTBQ$FOUSP4FSWJ[J *OEVTUSJF4SM 5PSJOFTF &OFSHJF3JOOPWBCJMJ F.JOJIZESP &/&3.):(FTJO4SM 7FSDFMMFTF 5FTTJMF $JUU4UVEJ4QB #JFMMFTF #JPUFDOPMPHJFF#JPNFEJDBMF #JPQ.FE#JPJOEVTUSZ1BSL $BOBWFTFF7FSDFMMFTF /VPWJ.BUFSJBMJ $POTPS[JP1SPQMBTU "MFTTBOESJOP $PODMVTJPOJ -VDB%SPDDP%FMFHBUPBMMÌ*OOPWB[JPOFEJ$POGJOEVTUSJB$VOFP .BSDP.BOHJBOUJOJ6OJPODBNFSF1JFNPOUF "QFSJUJWP $PPSEJOBNFOUPEFJMBWPSJ "MFTTBOESP'FSSBSJP"NNJOJTUSBUPSF%FMFHBUP5FDOPHSBOEB4Q" confindustria notizie 16 Gennaio 2011 N° 11 i.r. “sola neon” punta a nuovi mercati con l’acquisto di un centro di lavoro Cnc F orte di una presenza sul mercato da quasi sessant’anni ed una costante crescita, la Sola Neon sta mettendo le basi per ampliare il proprio mercato con l’acquisto di un innovativo centro di lavoro CNC, macchinario specializzato per la lavorazione di una vasta gamma di materiali. Gli impianti pubblicitari sono costruiti nello stabilimento stesso, dotato di tutti i reparti di produzione quali: soffieria, lavorazione delle materie plastiche, fabbricazione delle lettere scatolate e carpenteria. Ora, potrà fare affidamento al nuovo reparto per il taglio dei materiali e per la traforatura delle insegne. Ogni realizzazione, infatti, è effettuata a seguito richiesta specifica in collaborazione con il nostro studio grafico e tecnico o da progetto del cliente e poi concretizzata dall’abile maestria dell’operatore specializzato. Reparto di gran pregio ed unico sul territorio è quello della lavorazione del polimetilmetacrilato acrilico, meglio conosciuto come “Plexiglass”. L’ampia gamma di realizzazioni possibili varia da piccoli oggetti quali portafoto, porta depliant, teche e strutture antinfortunistiche conformi alla legge 626; fino alla realizzazione di veri e propri com- INSEGNE LUMINOSE dal 1952 illuminiamo Cuneo e Provincia l’ance premia sandro dardanello, pietro nugnes e “nora” giraudo Venerdì 3 dicembre, in occasione della Cena di Natale dell’Ance, sono stati premiati due imprenditori che si sono distinti per l’impegno profuso nella loro attività. Il riconoscimento è stato consegnato a Sandro Dardanello della Saisef di Mondovì e Pietro Nugnes dell’impresa costruzioni San Quirico di Roburent. Per l’occasione è stata consegnata una targa “di stima e riconoscenza per l’impegno sempre profuso a supporto e sostegno dell’attività associativa”, ad Eleonora Giraudo, dipendente di Confindustria Cuneo prossima alla pensione. A partire da sinistra: Filippo Monge, “Nora” Giraudo, Pietro Nugnes, Sandro Dardanello e Pierfranco Blengini natale di solidarietà per l’aquila del gruppo giovani imprenditori Continua l’impegno del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Dopo aver già dato un primo contributo di solidarietà ai progetti avviati dai Giovani Imprenditori dell’Aquila, in occasione della Festa d’Estate del 2009, nel corso della tradizionale Cena degli Auguri di Natale svoltasi a dicembre a Palazzo Righini di Fossano, i giovani imprenditori cuneesi hanno raccolto più di 1.900 euro coinvolgendo i partecipanti in una lotteria benefica. Il contributo raccolto dal Gruppo Giovani Imprenditori cuneesi è finalizzato ad un duplice scopo. Da una parte, va ad incrementare il fondo di solidarietà attivato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Abruzzo il 7 aprile scorso, nel quale negli scorsi mesi sono affluiti fondi da tutti i movimenti territoriali e dai gruppi regionali. Dall’altra, la maggioranza dei fondi sono stati destinati all’ “adozione” della Scuola d’infanzia ed elementare della Dottrina Cristiana, uno dei più prestigiosi e antichi istituti di formazione dell’Aquila, fondato nel 1890. “La partecipazione nella ricostruzione di questo istituto - continua Alessandra Rossi -, testimonia ancora una volta l’impegno e l’attenzione dei Giovani Imprenditori nel settore della formazione, della conoscenza e della meritocrazia”. costruttori a convegno sull’applicazione dell’iva nell’edilizia Rappresentanti di Comuni, Provincia e Comunità Montane hanno preso parte il 2 dicembre scorso, presso la sede Ance a Cuneo, all’incontro sul tema “L’applicazione dell’Iva nelle opere pubbliche e nei lavori stradali” organizzato da Ance Cuneo. Ad aprire i lavori è intervenuto il geometra Ivano Rosso, capogruppo comitato di settore stradale - Ance Cuneo. L’incontro ha voluto essere un’occasione di approfondimento e confronto sulla corretta applicazione dell’Iva nei diversi aspetti propri della fatturazione. Un passaggio - come ha sottolineato il geometra Ivano Rosso - che rappresenta, per le imprese edili, uno degli adempimenti più impegnativi nella gestione amministrativa delle opere pubbliche, soprattutto con riferimento alle problematiche attinenti la realizzazione dei lavori stradali. Sono intervenuti Marco Zandonà, direttore Fiscalità edilizia - Ance nazionale e Marianna Dello Iacono, funzionaria Fiscalità edilizia - Ance nazionale. Nel corso dell’importante appuntamento si è parlato dell’applicazione dell’Iva per le opere di urbanizzazione, degli aspetti specifici per la realizzazione di lavori stradali, dell’esclusione dall’Iva per la cessione di aree e opere di urbanizzazione a scomputo, dell’applicazione dell’Iva nei raggruppamenti di imprese e del “Reverse charge” nel comparto dei lavori pubblici. il Concerto di natale 2010 Ammaliati dalle magiche atmosfere di Matteo Brancaleoni Foto: Scatto B - Oscar Bernelli LAVORAZIONE PLASTICA, PERSPEX, OGGETISTICA, ILLUMINAZIONE D’INTERNI, LETTERE SCATOLATE IN OTTONE ED ACCIAIO CARTELLONISTICA, TARGHE ANTICHIZZATE, DECORATE E INCISE, SOFFIERIA INTERNA. plementi d’arredo. Il costante aggiornamento dello styling e lo studio di nuovi modelli che seguono la realtà e le varie tendenze innovative del mercato internazionale hanno indirizzato la Sola Neon verso l’utilizzo di nuove tecnologie per gli impianti di illuminazione a basso consumo. Il crescente utilizzo di impianti di illuminazione a led, in sostituzione delle tradizionali lampade in vetro cristallo a catodo freddo, costituisce una delle principali innovazioni tecnologiche. Inoltre la Sola Neon garantisce ai clienti anche l’espletamento delle pratiche per le autorizzazioni di legge (domande comunali, provinciali, Anas e paesaggistiche…) è munita di certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali, quindi a fine lavori fornisce l’obbligatoria “dichiarazione di conformità dell’impianto” come previsto dal DM 37/08 (Ex legge 46 del 1990). L’azienda è strutturata per installare i propri manufatti in tutta Italia. La manutenzione è garantita in tempi brevi e con manodopera selezionata. Negli ultimi anni l’azienda ha ampliato il proprio mercato partecipando alla produzione chiavi in mano di insegne in appalti nazionali. detto & fatto Grande partecipazione da parte degli imprenditori associati a Confindustria Cuneo al tradizionale Concerto di Natale, svoltosi lo scorso 22 dicembre al Teatro Toselli di Cuneo. In un’atmosfera sospesa nella magia prenatalizia, Matteo Brancaleoni ed il suo sestetto hanno suggestionato gli spettatori con un repertorio dedicato ai grandi classici dello swing americano, con qualche concessione alla canzone italiana. Gennaio 2011 N° 11 le nostre aziende made in granda Una 17 suggestiva prova di carico effettuata nell’ambito delle attrezzature di sollevamento in uso in campo navale (Foto: Ats) ats (diano d’alba) prove di carico con palloni d’acqua Beppe Malò N el giugno 2009 la Ats, acronimo di Automation testing system, aveva festeggiato l’inaugurazione della nuova sede aziendale ed il traguardo di 20 anni di attività. Un anno dopo l’azienda ha ottenuto un altro traguardo molto importante: il riconoscimento della certificazione ISO 90012008. Si tratta di un riferimento standard della qualità del livello di gestione di un’azienda . Il metodo si applica a tutti i tipi di società o azienda a prescindere dalle sue dimensioni o settore operativo e certifica nei confronti del cliente che l’azienda ha saputo dotarsi di sistemi gestionali e di razionalizzazione delle procedure così da operare al meglio delle proprie capacità organizzative. L’azienda, oggi leader in Italia, è nata nel 1989 ed è specializzata nella fornitura di servizi come “terza parte”nel settore del collaudo e verifica di apparecchiature di sollevamento ed impianti elettrici in ambito industriale, ingegneristico e marittimo. Impiega persone che costituiscono un gruppo ad alta specializzazione nel campo della sicurezza, della certificazione e delle misure strumentali. Ats è distributore esclusivo per tutto il territorio italiano del sistema “Water Weights”. Messo a punto in Scozia per le prove di carico sulle piattaforme petrolifere attive nel Mare del Nord, il sistema è accreditato dalla letteratura internazionale dei migliori requisiti di affidabilità, versatilità, flessibilità e sicurezza nelle prove di carico per sistemi di sollevamento. Ats applica la tecnologia Water Weights in numerosi settori: sulle gru industriali nelle centrali elettriche, nell’industria in generale e nell’ambito delle attrezzature di sollevamento in uso in campo navale. è il caso dei bacini di carenaggio, dei cantieri, delle gru installate sulle piattaforme off shore dove si eseguano riparazioni, manutenzione o il varo di imbarcazioni di nuova costruzione. Le prove di carico vengono condotte senza utilizzare pesi fissi in calcestruzzo, ma grazie a palloni costruiti con materiali ad altissima resistenza meccanica che vengono progressivamente riempiti d’acqua e appesi ai sistemi meccanici oggetto di valutazione. L’ambito marittimo e navale è quello in cui il sistema Water Weights offre i maggiori vantaggi in campo logistico riducendo in modo drastico i problemi connessi al trasporto via mare di zavorre in calcestruzzo pesanti sino a 500 tonnellate. I palloni utilizzati per le prove, infatti, rappresentano solo l’1,5% del peso che raggiungeranno una volta riempiti di decine o centinaia di metri cubi di acqua che in mare è facilmente reperibile. “Il nostro progetto - spiega Dario Reynaudo, sales manager di Ats è quello di integrare il settore del Water Weights con altre tecnologie inerenti le verifiche strutturali. In questa direzione abbiamo siglato, tramite Confindustria Cuneo, convenzioni con aziende alle quali metteremo a disposizione un numero di applicazioni e servizi sempre più ampio”. “L’obiettivo della nostra azienda - sottolinea l’amministratore unico di Ats Pietro Boschiazzo - è quello di farci trovare preparati e tecnologicamente aggiornati per affrontare le opportunità prodotte dall’articolo 71 della legge 81/80 che disegna il libero mercato delle verifiche di sicurezza”. In questa direzione Ats dispone già ora - grazie alla sinergia con Amc Instruments, spin off del Politecnico di Torino - le tecnologie per eseguire il controllo delle funi metalliche per via magneto-induttiva. Analogamente l’azienda può operare nel settore dei controlli di sicurezza non distruttivi che utilizzano gli ultrasuoni, la magnetoscopia e le misurazioni dell’impedenza per valutare le condizioni di ogni tipo di struttura metallica e quindi anche di fornire indicazioni sul numero di cicli industriali che, ad esempio un carro ponte, potrà ancora fornire in sicurezza nel corso della sua vita. Tra le società con cui Ats sta collaborando come consulente vi sono tra i più importanti del panorama industriale italiano: Aem Milano, Ansaldo, Eni Saipem, Eon, Ed Power, Enel ed Iren. Da sinistra: Pietro Boschiazzo e Dario Reynaudo (Foto: Beppe Malò) premio “greenfield” 2011 La belga AR Metallizing ha acquisito una cartiera a Casalgrasso È AR Metallizing, di casa madre belga, uno dei due principali player internazionali nel settore della metallizzazione della carta, l’azienda vincitrice del Premio Greenfield 2011, destinato annualmente ad un’impresa a partecipazione estera che abbia realizzato un nuovo investimento in Piemonte. Tra le motivazioni che accompagnano il riconoscimento, si legge, c’è il forte impatto occupazionale; l’azienda ha infatti acquisito una cartiera a Casalgrasso, salvaguardando tutti i posti di lavoro e la tecnologia innovativa impiegata; si tratta della prima grande azienda estera che si è insediata in provincia di Cuneo negli ultimi anni. Insieme alla AR Metallizing, altre 7 aziende si sono insediate in Piemonte - nelle province di Alessandria, Biella, Novara, Torino, Vercelli -, dichiarando complessivamente investimenti per oltre 440 milioni di euro e creando circa 1.000 nuovi posti di lavoro. AR Metallizing ha realizzato a Casalgrasso un investimento produttivo e un Centro di Ricerca dedicato allo studio di nuove soluzioni tecnologiche per la diversificazione del portafoglio prodotti del gruppo, valorizzando le competenze locali in termini di risorse umane e di offerta tecnologica. L’impatto occupazionale è rilevante sia in termini di dipendenti diretti - 121 addetti, parte dei quali dedicati alle attività ricerca - che di indotto; nei due siti produttivi di Genk in Belgio e di Casalgrasso, AR Metallizing occupa 220 addetti altamente qualificati e produce oltre 35.000 tonnellate di carta metallizzata. le nostre aziende 18 Gennaio 2011 N° 11 premi di “fedeltà al lavoro” della cciaa imprese news “sigilli d’oro”a due imprenditori associati S “Falci aperte” fa di nuovo il pieno a Dronero Successo a Dronero per la seconda edizione di “Falci aperte” in occasione della 367esima edizione della festa di Sant’Eligio, protettore degli orafi e dei metallurgici. Centinaia le persone, tra cui molti bambini, che hanno invaso lo stabilimento della fabbrica dronerese, specializzata nella produzione di falci e falciole. L’istituto climatico di Robilante passa alla Artusio L’istituto climatico di Robilante ha un nuovo proprietario, Margherita Artusio, già titolare del Centro di riabilitazione Ferrero di Alba. “L’accordo raggiunto rappresenta per la società l’assunzione di un impegno notevole - commenta Artusio -. Ogni parte in trattativa ha posto la propria ampia disponibilità per salvaguardare l’attività e l’occupazione. Lavoreremo in sinergia con le istituzioni per riportare l’Istituto climatico ai livelli consoni al tipo di attività ed alle sinergie del territorio”. L’utile netto della Ferrero sale quasi del 25% Fatturato in crescita, nuovi investimenti e ampliamento delle aree produttive. È un inizio d’anno dai dati lusinghieri per Ferrero che ha approvato un bilancio decisamente favorevole relativo all’esercizio chiuso al 31 agosto 2010. Un utile netto pari ad un +24,6% che confermano l’unicità mondiale del cioccolato made in Alba. TUTTO PER L’UFFICIO CARTA PER FOTOCOPIE - CANCELLERIA ARTICOLI DIDATTICI , CARTUCCE , TONER NASTRI PER STAMPANTI, FOTOCOPIATORI E FAX - ARTICOLI PER IL DISEGNO S. ALBANO STURA (CN) Via Cuneo, 31 Tel. (0172) 67.00.12 - Fax (0172) 05.60.81 - [email protected] negozio aperto al pubblico www.tegonline.it e le aziende cuneesi hanno risentito meno di altre i contraccolpi del difficile momento economico lo si deve anche alla forte tradizione imprenditoriale di cui è intriso il tessuto produttivo locale. Una tradizione alla quale la Camera di Commercio rende merito ogni anno con la cerimonia di consegna degli attestati di Fedeltà al Lavoro. Il 5 dicembre 2010 ad ospitare il prestigioso momento è stata la chiesa di San Domenico ad Alba, vera e propria passerella celebrativa per tutti coloro che con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito validamente e proficuamente al progresso civile, economico e sociale della provincia. Sono stati in totale 182 i diplomi e le medaglie d’oro assegnati a industriali, artigiani, commercianti, agricoltori e cooperative. Durante la cerimonia, inoltre, sono stati premiati col “Sigillo d’oro”, per essersi particolarmente distinti nel campo economico e sociale, due imprenditori associati a Confindustria Cuneo. Si tratta dell’albese Pio Boffa, dell’azienda vinicola Pio Cesare, e Carlo Borsalino, dell’Uniart Rivista Idea. Il primo ha speso una vita a favore del vino di qualità raccogliendo, anche nel nome il frutto di un’imprenditorialità di famiglia, avviata dal bisnonno. Pio Boffa rappresenta, la quarta generazione di famiglia, capace di dare all’azienda un’impronta manageriale, ma formata e affinata rigorosamente in cantina. Con gli anni la pro- Il riconoscimento “Cuneese nel mondo” è andato a Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly che recentemente ha anche acquisito la storica tenuta di Fontanafredda Pio Boffa (Pio Cesare) Carlo Borsalino (UNi Art) Oscar Farinetti prietà di famiglia si è ingrandita nelle zone di Barolo e Barbaresco. È cresciuto anche l’export in circa 50 Paesi del mondo. Carlo Borsalino, invece, ha saputo coniugare la passione per l’editoria legata al territorio, con la promozione e valorizzazione a favore di chi ci vive e opera. Questi requisiti lo hanno spinto, dopo i primi passi nel campo del marketing, a creare nel 1986 la rivista settimanale “Idea”, completamente a colori. Completano l’impegno editoriale di Borsalino la pubblicazione in tre lingue “Idea tourism” e il settimanale sportivo “Ideasport”. Sempre durante la cerimonia di consegna dei premi a Oscar Farinetti “papà” di Eataly, nonché titolare della storica azienda Fontanafredda di Serralunga d’Alba, è andato il riconoscimento speciale di “Cuneese nel mondo”. C’è lui infatti dietro al successo dei supermercati dedicati interamente ai cibi di qualità, aperti da Tokio a New York. Il suo è uno straordinario esempio di imprenditorialità legata alle peculiarità del territorio. i.r. calendario 2011 degli associati ,GHH 3HUVRQH 6ROX]LRQL 6($=65/ 3URIHVVLRQLVWLQHOOD5LFHUFDH 6HOH]LRQHGL3HUVRQDOH4XDOL¿FDWR $XW'H¿Q0LQGHO/DYRUR3URWQGHO %5$/DUJR(XURSD7HO $/%$9LD6DQ&DVVLDQRD7HO ZZZVHD]QHW 6RPPLQLVWUD]LRQH/DYRURWUDPLWH S ono dodici le aziende della Granda che hanno deciso di concedere la loro immagine al calendario 2011 che la Partners, agenzia di grafica e comunicazione con sede a Cuneo, ha ideato e realizzato per gli associati alla Confindustria provinciale. Dall’attenzione ai particolari è nato un prodotto fortemente fotografico che ogni mese si propone di fungere da vetrina, volta per volta, ad una delle tante aziende orgoglio della Granda. Il prestigioso calendario è stato stampato sia in versione da parete, confezionato in astuccio, sia in versione da scrivania, in busta personalizzata. A scandire l’alternarsi dei dodici mesi sono nell’ordine le seguenti aziende e società: Egea di Alba, La tavola della “Partners”, l’agenzia Berardo di Busca, Sereno di Centallo, Merlo di San Defendente di Cervasca, Caroni di Cuneo, Free Managers di Alba, Rinaldi di Diano d’Alba, Lepsis di Cuneo, Annibale viterie di Racconigi, Tec arti gra- pubblicitaria che ha realizzato il calendario fiche di Fossano, D.P. Medical di Centallo e Partners di Cuneo. Con la loro presenza sul calendario tutte quante sottolineano con convinzione lo spirito di appartenenza alla Confindustria di Cuneo. Gennaio 2011 le nostre aziende N° 11 19 navello serramenti certificazione “pefc” in nome dell’ambiente Beppe Malò L a Navello Serramenti di Monchiero, azienda nata a Dogliani nel lontano 1824, ha ricevuto proprio nelle scorse settimane un riconoscimento molto importante per un’azienda che opera nel settore legno: si tratta della certificazione Pefc, acronimo di “Programme for the Endorsement of Forest Certification”. Il Pefc è un’organizzazione non governativa e no-profit nata nel 1999 che si occupa a livello mondiale della gestione sostenibile delle foreste, per fornire un servizio di certificazione alle aziende e ai consumatori responsabili. Grazie a standard e procedure di tracciabilità, il Pefc riesce a garantire che forniture di legname o prodotti derivati da legno provengano da foreste certificate Pefc, applicando uno specifico marchio riconoscibile dalle aziende di trasporto, dalle autorità competenti e dai consumatori che acquisteranno questi Unifarma regala nuova tecnologia per il Santa Croce L’Unifarma ha donato all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo nuovi monitor ad alta precisione, la licenza di un software, l’anatomy modeling target definition, e una scheda grafica che serviranno per il rinnovamento tecnologico della Radioterapia. Le nuove tecnologie consentiranno di individuare con precisione le zone dove andranno applicate le terapie e diminuire i tempi di cura. Cooperativa Robaldo finalista nel premio Assiteca La società cooperativa albese Vitale Robaldo è tra le tre finaliste del premio nazionale Assiteca “Le gestione del rischio nelle imprese italiane” che si è tenuto a Milano a novembre, all’interno del Top Management Forum 2010. L’azienda offre servizi di facility management, di pulizia civile ed industriale, logistica interna, facchinaggio, confezionamento e gestione magazzini. Pendolino dell’Alstom collega Finlandia e Russia Viaggio inaugurale sulla linea Helsinki-San Pietroburgo con tanto di Vladimir Putin tra i passeggeri per il pendolino “Allegro” realizzato nello stabilimento saviglianese dell’Alstom. Sono in tutto quattro, sfrecciano ai 220 Km/h e collegano Russia e Finlandia (450 km) in appena 3 ore e mezzo. A Milano invece ha macinato i primi chilometri il treno Coradia anch’esso “made in Savigliano”. Renato Navello davanti alla sua azienda a prodotti. I prodotti cui è applicato il marchio Pefc garantiscono all’acquirente la provenienza da foreste a gestione sostenibile, ma anche la tracciabilità durante le varie fasi della lavorazione seguendo un meccanismo chiamato “catena di custodia” (CoC, Chain of Custody). Il riconoscimento della gestione forestale è rilasciato da un organismo indipendente, a garanzia di sicurezza, imparzialità e pieno rispetto dei criteri di gestio- Monchiero (Foto: Beppe Malò) ne forestale sostenibile. “Il legno - sottolinea Renato Navello, titolare dell’azienda insieme al figlio Gianluca - è il più antico materiale naturale e rinnovabile utilizzato per la costruzione di finestre. Scegliendo solo quello proveniente da piantagioni strettamente controllate, nel rispetto del ciclo vitale degli alberi e senza depauperare il patrimonio boschivo, si favorisce il necessario riciclo e rimboschimento”. fonti di vinadio Rombano i motori Alfa Romeo da Gino a Cuneo È stato inaugurato presso il concessionario Gino a Madonna dell’Olmo il nuovo salone esclusivo targato Alfa Romeo, l’unico per la zona di Cuneo. Nell’occasione è stata presentata la Giulietta dotata del nuovo motore da 140 CV; è possibile avere il gioiellino della casa torinese anche con il propulsore 2.0 Jtdm-2. Balocco sostiene l’ospedale Sant’Anna di Torino Nell’ambito delle attività legate alle feste natalizie, Balocco ha deciso di affiancare la Juventus anche fuori dal terreno di gioco, sostenendo la Fondazione Crescere insieme al Sant’Anna. Durante la gara con la Lazio, sono stati venduti 150 panettoni all’interno della Tribuna Juventus dello Stadio Olimpico di Torino, il cui ricavato sarà donato interamente alla fondazione che si occupa della ristrutturazione del reparto di neonatologia dell’ospedale Sant’Anna di Torino. 7HFKQLFDO ZRUOGWDSH Bertone imprenditore dell’anno “Ernst & Young” Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Fonti di Vinadio, ha ricevuto il premio “Ernst & Young Imprenditore dell’anno” per la categoria “Food & Beverage” in occasione della cerimonia di premiazione svoltasi a Milano lo scorso 2 dicembre. Bertone è stato premiato per aver fatto dell’innovazione tecnologica la propria bandiera, sino a divenire la prima azienda in Italia e nel mondo nel mercato delle acque minerali ad utilizzare un materiale innovativo per realizzare bottiglie in plastica naturale completamente biodegradabili. nastri tecnici autoadesivi 017164405 Cuneo tec h nical w orld tapes s.r.l. [email protected] 9LD%RUJR1XRYR&81(27HO)D[ Alberto Bertone i.r. edilkap lancia nuova trave ad “I” L a Edilkap Prefabbricati da anni è sul mercato con la produzione di elementi prefabbricati in c.a.v. e c.a.p. per la realizzazione di strutture da adibire ad attività artigianali, commerciali, industriali, agricole e di uso pubblico. In occasione del trentennale di attività lancia tra gli altri nuovi manufatti la nuova trave ad “I”. L’elemento più spiccato che caratterizza la trave ad “I” della Edilkap è la sua estrema versatilità. Infatti, sia la base inferiore che la base superiore, possono essere realizzate in due misure (60 cm e 120 cm), mentre l’altezza resta variabile da 80 cm a 220 cm, con scatti di 20 cm. La nuova trave può essere impiegata per la copertura piana di grandi luci in strutture in cui servono ampi spazi imprese news STRUTTURE IN C.A.P. E C.A.V. PER USO INDUSTRIALE, ARTIGIANALE E AGRICOLO [email protected] liberi ed èE-mail: molto duttile, prevedendo dularità degli elementi in base alle Sito: www.edilkap.com anche la possibilità di inclinazione specifiche richieste della commit800/278320 ad unicaNumero falda per verde: la realizzaziotenza e degli studi di progettazione. ne sul tetto di parchi fotovoltaici Per una migliore delucidazione delle orientati STABILIMENTO in modo da ottimizzare al diverse possibilità d’impiego nelle E UFFICIO TECNICO: massimo Via la produzione di energia. costruzioni viarie della trave ad “I” San Martino n.°70-12032 BARGE (CN) L’impiegoTel. principale per il quale-èFax.vi 0175/343555 consigliamo di visitare il sito www. 0175/345086 stata progettata ed ideata la trave ad edilkap.com, dove troverete il relatiUFFICI COMMERCIALI: “I” resta Via quelloCavallotta delle opere din.°10-12032 viabi- vo catalogo con una serie di esempi BARGE (CN) lità. Si possono realizzare impalcati o di prendere un appuntaTel. 0175/346432 Fax. esplicativi, 0175/346666 per pontiVia e viadotti coprendo luci mento presso gli uffici dell’Edilkap Filadelfia n.°109-10137 TORINO notevoli ed una vasta mo- Prefabbricati (tel 0175-345086). Tel.avendo 011/3242296 cultura d’impresa 20 1 2 Gennaio 2011 N° 11 3 lavoro ciclo di incontri su come si sono evolute le politiche del lavoro in italia negli ultimi trent’anni i ministri raccontano il cambiamento Pierpaolo Bindolo L a fondazione Ugo la Malfa, la Scuola di amministrazione aziendale, l’Università degli Studi, con il supporto dell’Unione industriale di Torino hanno organizzato, dall’8 novembre fino al 20 dicembre 2010, un ciclo di cinque seminari dal titolo “I ministri del lavoro raccontano. L’Italia e il lavoro negli ultimi trent’anni”. Le cinque conferenze, che si sono svolte in varie sedi universitarie del capoluogo piemontese, hanno visto la partecipazione di 8 ministri del Lavoro, in carica dal 1978 ai giorni nostri. La diretta testimonianza dei protagonisti della vita pubblica e di governo del nostro Paese è stata l’occasione per una riflessione sulle scelte compiute nelle politiche economiche e sociali negli ultimi decenni. Ad aprire e ad inaugurare la serie di incontri e dibattiti è stato il ministro in carica Maurizio Sacconi, che ha messo in evidenza come l’inizio dell’ultima legislatura“abbia coinciso con le prime avvisaglie”della crisi. Nel suo intervento egli si è poi soffermato sulle trasformazioni avvenute negli ultimi anni e sui problemi determinati dalla difficile congiuntura economica in atto. Per Sacconi tale situazione ha prodotto “tre cambiamenti, con i quali le politiche del lavoro devono”e dovranno “fare i conti”. Questi cambiamenti sono “il declino demografico, che caratterizza le società” contrassegnate da un lungo passato di forte industrializzazione, la “tecnologia, che conduce a razionalizzare le produzioni tradizionali”e per ultimo “la fine dell’impunità del debito sovrano”. Le odierne democrazie ha continuato il ministro - “dovranno necessariamente fare i conti con questi vincoli”, perché i mercati finanziari considerano “con diffidenza i titoli che rappresentano tale debito”. Inoltre le nuove tecnologie, pur determinando fattori positivi di sviluppo, creano però pericolose situazioni “di moderata intensità occupazionale”. Dal dopoguerra il mercato del lavoro in Italia è sempre stato caratterizzato “da un basso tasso occupazionale”; per risolvere tale“anomalia”- ha sottolineato il ministro - è necessario fin da subito “passare da una politica del lavoro non solamente difensiva del contraente debole” - il prestatore d’opera -“ad un’altra orientata a produrre ricchezza attraverso il lavoro di qualità e lo sviluppo della persona”. Successivamente Sacconi, dopo aver indicato le linee principali delle“positive riforme”intraprese da Marco Biagi, ha ribadito la volontà di continuare - con il contributo delle parti sociali in tale prospettiva, attraverso l’approvazione del testo di legge delega sullo “Statuto dei lavori”. Il 15 novembre, gli ex ministri Vincenzo Scotti e Gianni De Michelis si sono invece soffermati sul periodo temporale che dall’accordo sul punto unico della contingenza del 1975 conduce al referendum del 1985. Particolarmente interessante è stata la testimonianza di Scotti soprattutto per quanto riguarda gli incontri avuti con l’ex presidente di Confindustria Merloni. Ricordiamo che da tale contrattazione scaturì nel gennaio del 1983 l’accordo sul costo del lavoro noto come “Protocollo Scotti”. L’intervento di De Michelis si è invece soffermato sulle scelte di politica economica intraprese nel 1984 dal nuovo governo, con l’emanazione del famoso “decreto di S. Valentino”. Con tale provvedimento, che determinò la rottura dell’unità sindacale, il governo cercò, attraverso il taglio di alcuni punti della scala mobile, di ridurre le forti spinte inflazionistiche prodotte dall’adeguamento automatico dei salari all’aumento del costo della vita. De Michelis, diretto testimone e protagonista di quel periodo, ha inoltre sottoli- neato come tale decreto e la successiva vittoria del referendum sulla scala mobile del 1985 siano stati “un pezzo di una strada che poi non è continuata”. Questo perchè “il successivo passaggio della riforma delle pensioni”, che avrebbe contenuto la crescita del debito pubblico, non venne mai approvato. Proprio il tema della riforma del sistema pensionistico italiano è stato al centro del terzo incontro con gli ex ministri del Lavoro Salvatore Formica e Tiziano Treu. Formica, nel suo articolato intervento, ha subito ricordato come durante “i governi di coalizione della cosiddetta prima repubblica i ministri del lavoro, per un tacito accordo fra le forze che governavano, dovevano essere graditi ai sindacati”. Dopo aver esposto le fasi più importanti che caratterizzarono la sua azione politica, il senatore Formica si è poi soffermato su due riforme attuate nel 1988. La prima è stata la riorganizzazione dell’Inps, “che ancora oggi è una pietra basilare dell’ordinamento previdenziale”; la seconda è l’aver“agganciato”il sussidio di disoccupazione all’ultimo stipendio percepito; con tale provvedimento - ha sottolineato l’ex ministro - si riuscì a mettere fine “all’elemosina delle 800 lire”al giorno che i lavoratori ricevevano per tale sussidio. Treu nella sua presentazione ha invece ricordato come la crisi economica del 1992-1993 “fu più violenta dell’attuale” e come da essa si cercò di uscire combinando “rigore con riforme strutturali”. Fra queste l’ex ministro ha ricordato quelle del 1997 sulla flessibilità del lavoro, che avevano introdotto e regolamentato “le agenzie interinali e gli altri attori privati di intermediazione”. Per Treu, però, la riforma più importante che il suo governo riuscì a portare a termine e che permise “di mettere in sicurezza il sistema” fu quella previdenziale del 1995. Le modifiche prevedevano infatti un calcolo delle pensioni a “contributi definiti: tanto prenderai quanto hai pagato”. Gennaio 2011 4 cultura d’impresa N° 11 5 Il 29 novembre la quarta conferenza ha visto la partecipazione di Franco Marini e Cesare Salvi. Marini ha subito messo in evidenza come nel 1991 il suo passaggio da segretario generale della Cisl a ministro del Lavoro “fu visto con grande sospetto” da alcuni partiti e forze sociali. L’ex presidente del Senato si è poi soffermato sui problemi economici e finanziari che caratterizzarono il suo ingresso al ministero. Ad esempio il 1991 fu l’anno in cui per la prima volta “il debito pubblico superò su base annua il Pil. Il calo del 5% della produzione industriale” e i vincoli previsti dal trattato di Maastricht (firmato nel febbraio 1992) obbligarono il governo a ridurre la spesa e molti interventi. Una delle questioni più urgenti di quel periodo riguardava la possibilità di poter soddisfare le domande di tante aziende che “chiedevano il prepensionamento di migliaia di lavoratori in esubero”. Marini ha ricordato che“grazie all’aiuto della Lega” riuscì nell’intento di distribuire i 20 mila prepensionamenti finanziati dal Tesoro non solamente alle grandi ma anche alle piccole e medie imprese. Cesare Salvi ha rimarcato come negli ultimi decenni il dicastero del Lavoro, di cui fu responsabile negli anni 1999-2001, “per una serie di scelte sia normative sia pratiche è venuto nel tempo spogliato” di molti compiti che riguardano “l’occupazione, il lavoro e lo stato sociale”. Egli ha poi ricordato che “in Italia le riforme non bastano mai, “anche perché l’instabilità politica non permette di portarle a termine. Durante il quinto incontro, svoltosi il 20 dicembre, è intervenuto il cuneese Cesare Damiano, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale dal maggio 2006 al maggio 2008. Egli, nell’ultimo intervento del ciclo di incontri, ha subito ricordato come “questa giornata coincide con momenti di memoria” sia nel ricordo dei difficili anni contrassegnati dal terrorismo sia nel rimpianto per l’improvvisa scomparsa del “servitore dello Stato e collega di governo”Tommaso Padoa-Schioppa. Nella sua esposizione Damiano ha poi focalizzato l’attenzione sull’importanza della “concertazione sociale”, quale metodo di governo “che punta a risolvere i grandi problemi dell’economia, delle relazioni sindacali e del rapporto fra le ragioni dell’impresa e del lavoro all’interno di una ricerca incessante di un compromesso tra le ragioni di tutti”. Successivamente l’ex ministro si è soffermato sui punti fondamentali contenuti nel “Protocollo sottoscritto nel luglio 2007”. Secondo Damiano tale accordo aveva prodotto delle importanti misure per contrastare “il lavoro nero,” anche “per battere quell’ignominia della regolarizzazione dopo la morte avvenuta a causa di incidenti sul lavoro”. L’accordo aveva anche previsto “l’introduzione della quattordicesima per i pensionati con un reddito fino a 700 € al mese”e introdotto “delle misure finanziarie per anticipare l’età pensionabile dei lavoratori” che svolgono attività usuranti. Il deputato cuneese ha poi elencato tutta una serie di provvedimenti - realizzati durante la precedente legislatura - che erano riusciti a stabilizzare numerose situazioni di precariato. In seguito Damiano ha ancora precisato che “se noi oggi vogliamo fare una cosa saggia”dobbiamo promuovere “delle politiche che facciano costare di meno il lavoro stabile rispetto al lavoro flessibile,”perché “è giusto che la legge intervenga”con “una dote, uno sconto fiscale”in favore delle imprese che stabilizzano i lavoratori. 6 7 21 8 Oltre al ministro del Lavoro in carica Maurizio Sacconi (1), al ciclo di incontri sono intervenuti: Gianni Demichelis (2), Vincenzo Scotti (3), Cesare Salvi (4), Salvatore Formica (5), Cesare Damiano (6), Franco Marini (7) e Tiziani Treu (8). Per impegni istituzionali, non ha potuto partecipare il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha diretto il dicastero del lavoro dal giugno 2001 fino al mese di maggio del 2006. A margine dei convegni - tutti presenziati dall’onorevole Giorgio La Malfa - si è svolta la rassegna cinematografica dal tema “Il lavoro per immagini. Sguardi dal cinema italiano di oggi”. cultura d’impresa 22 Gennaio 2011 N° 11 Vittorio Volpi, “Marketing mission. Come conquistare 1 un mercato internazionale. Le straordinarie lezioni di Alessandro Valignano gesuita italiano Cinquecento”, Libri Schewiller, Milano 2005, pp. 206, euro 14. del 2 storia 1 - Matteo Ricci in un’icona dell’epoca 2 - L’ingresso della mostra organizzata in occasione dell’anniversario di Matteo Ricci a quattrocento anni dalla morte del padre gesuita matteo ricci in missione per conto del marketing Paolo Gerbaldo A ffascinato dai racconti sull’Oriente dei missionari gesuiti uditi nel collegio dei figli di Sant’Ignazio, il giovane Matteo Ricci, nato a Macerata il 6 ottobre 1552, emessi i voti religiosi nel 1572, raggiunse l’Oriente nel 1577. Conoscenza umanistica. Proprietà delle nozioni tecniche. Memoria prodigiosa. Furono questi i tratti di un Gesuita che, dalla portoghese Goa, in India, sbarcò a Macao nel 1582 chiamato dal suo superiore padre Alessandro Valignano. La figura di Matteo Ricci è stata ricordata, nel 2010, a quattrocento anni dalla morte, soprattutto in Oriente, con la grande mostra “Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming”, presentata a Pechino, Shangai, Nanchino e Macao. L’attenzione però, detto che Matteo Ricci acquisì progressivamente credito arrivando, nel 1601, dopo non poche difficoltà, alla corte di Pechino dove rimase fino alla morte, avvenuta l’11 maggio 1610, andrà focalizzata proprio su padre Alessandro Valignano del quale Vittorio Volpi, uno dei massimi esperti italiani del Giappone, ha colto tutta la grande visione di marketing strategico insita nella sua opera di evangelizzazione dell’Oriente, a partire dal Giappone e dalla Cina, dedicandogli un saggio interessante e originale: “Marketing mission”. Fu infatti proprio padre Valignano, Visitatore della Compagnia di Gesù in Asia orientale a chiamare, nell’estate del 1582, Matteo Ricci a Macao per inviarlo ad aprire al cammino di Cristo le porte del Celeste Impero. A Macao, porto chiave che univa la Cina e il Giappone al Sud-Est asiatico, i gesuiti, autorizzati a risiedervi, avevano costruito una chiesa e un collegio. E a Macao era giunto, nel 1577, Valignano che, nel 1573, era stato nominato Visitatore citra et ultra Gangem, ossia responsabile generale per tutte le missioni che si estendono dal Capo di Buona Speranza al Giappone includendo l’Etiopia, l’India e la Cina: “Per dirla in termini moderni, è l’amministratore delegato con pieni poteri inviato da una multinazionale – la Chiesa cattolica – in Oriente per aprire nuovi mercati a un prodotto tipicamente occidentale, la fede cristiana”(p. 43). Nato a Chieti il 15 febbraio 1539, dottore in legge a Padova nel 1557, il giovane Alessandro entrò nell’ordine di Sant’Ignazio di Loyola nel 1566 e venne ordinato sacerdote nel 1571. Considerato un genio del Rinascimento italiano, l’illuminato Valignano ci ha lasciato, tra i suoi numerosi scritti, anche Il cerimoniale per i missionari del Giappone (1581): un piano di penetrazione religiosa in Giappone che è anche una strategia di marketing sorprendentemente attuale per muoversi, con successo, sui mercati asiatici. Uno scritto che dettò le linee guida essenziali entro le quali agire per andare alla conquista di nuovi spazi basandosi su un concetto ben nitido: “(...) Cultura ed economia formano un tutt’uno inscindibile, una sintesi che può costituire una base di partenza solida per ogni tipo di impresa da quella di ordine spirituale a quella, più terrena, di carattere commerciale”(p. 9). Il Visitatore affrontò l’Oriente per aprirlo alla fede cristiana. A Macao, dove morirà serenamente il 20 gennaio 1606, Valignano elaborò una nuova strategia per l’evangelizzazione che, fino ad allora, si era rivelata fallimentare. Egli capì rapidamente “che l’unica soluzione possibile era che gli europei cercassero di comprendere gli usi e le tradizioni indiane, approfondissero e accogliessero i riti cinesi, si adattassero all’etichetta e al modo di fare dei giapponesi”(pp. 118-119). Il primo passo, per mettere a punto un metodo nuovo di approccio a realtà tanto raffinate quanto chiuse come quelle giapponesi e cinesi, Valignano lo fece nell’osservare e capire, dal punto di vista privilegiato di Macao, la Cina: “Per più di un anno - scrisse - mi diedi da fare unicamente per penetrare i loro usi e costumi. Mi rivolsi ai nostri padri, ai fratelli europei e giapponesi, agli stranieri e a quelli di casa, per avere quante più informazioni mi fosse possibile. Dovevo scoprire la causa degli errori e trovare l’adeguato rimedio...”(p. 47). Il piano di evangelizzazione elaborato dal padre gesuita si fondò su in pillole Il delitto del ‘700 di Bruno Vallepiano Si intitola “Un delitto del ‘700” l’ultima fatica di Bruno Vallepiano, uscito per la Fratelli Frilli editore in autunno. Nel nuovo giallo ritornano gli stessi protagonisti di “Violazione di domicilio”(2008), e la storia si svolge tra Mondovì, Torino, l’entroterra ligure e le vallate monregalesi. Tutto inizia da una ricerca storica: un baule pieno di antichi documenti appare nella soffitta di Paolo, grande amico di Bignami, ed in quel baule Mau deve fare ordine. Tra le carte dell’archivio spuntano alcuni interrogativi inquietanti che guideranno la vicenda verso una escalation vertiginosa di fatti e di emozioni e ad un epilogo inatteso ed angosciante. www.ippogrifo.com Piazza Europa,3 - Tel. 0171 67 331 CUNEO Corso Nizza,1- Tel. 0171 60 13 13 alcuni capisaldi imprescindibili: la conoscenza della lingua “mandarina”; lo studio della cultura del Paese a partire dal confucianesimo; l’acquisizione del rispetto della classe dominante per proporre, dall’alto in basso, il messaggio cristiano; l’adozione di uno stile di vita del tutto simile a quello locale; l’adattamento, fino ai limiti del possibile, del messaggio cristiano al mondo cinese. La comprensione della mentalità e dei modelli di comportamento del Paese in cui ci si trovava ad operare è una condizione determinante per avere successo anche nel business attuale. Per tali motivi Volpi ha tratto dagli scritti del Visitatore relativi alla sua prima visita in Giappone, dal 1579 al 1582, un vero e proprio piano strategico di marketing. Il piano del Gesuita previde: la formazione di personale missionario locale per dar vita ad un’autentica chiesa giapponese; la pubblicazione, in giapponese, di libri europei; la compilazione di un catechismo; l’adattamento dei missionari alle usanze della cultura giapponese; la presenza di forme di comunicazione tra la chiesa giapponese e il resto della cristianità. Per far conoscere la civiltà europea ai giapponesi e far sapere al Papa i frutti dell’evangelizzazione, Valignano studiò, infine, e concretizzò, “una straordinaria operazione di ‘marketing della fede’, basato su testimonial giapponesi: invia in Italia una missione di giovani dignitari giapponesi, la famosa ‘ambasciata dei giovani’che avrà una grande importanza nella evoluzione culturale del Giappone e nei futuri rapporti tra Oriente e Occidente”(p. 54). Quello offerto da padre Alessandro Valignano è dunque un esempio di comportamento che merita di essere conosciuto ed applicato perché la sua utilità non si è certo affievolita con il trascorrere dei secoli. Gennaio 2011 cultura d’impresa N° 11 23 3 arte 1 2 La mostra su giorgio morandi della fondazione ferrero ad alba paesaggi: chiamali, se vuoi, emozioni Beppe Malò P er la stagione culturale d’autunno, la Fondazione Ferrero, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Regione Piemonte hanno collaborato per allestire un evento di livello assoluto. Si tratta della più approfondita esposizione mai realizzata al mondo in riferimento all’opera di Giorgio Morandi e dedicata ad un tema fondamentale nella poetica dell’artista: il paesaggio. Se il pittore bolognese è universalmente noto per le sue nature morte, è molto meno conosciuta la sua produzione di splendidi paesaggi. Soggetti che Morandi amava in modo particolare pur rappresentando, in percentuale, una produzione relativamente rara nel catalogo dell’artista. Proprio in quanto testimone dell’affetto, dell’emozione e della bellezza dei paesaggi dipinti da Giorgio Morandi, la mostra organizzata dalla Fondazione Ferrero, rappresenta un contributo primario nel racconto antologico dedicato all’ar- tista. Le opere in mostra, selezionate dalla curatrice Maria Cristina Bandera, sono tutte di indiscussa qualità e sono state messe a disposizione dai destinatari “privilegiati” a cui lo stesso Morandi le aveva destinate: Cesare Brandi, Roberto Longhi, Luigi Magnani, Carlo Ludovico Ragghianti, Lamberto Vitali ed altri tra i suoi collezionisti di maggiore rilievo. Arricchiscono la mostra, complessivamente sono oltre settanta le opere che si possono ammirare sino al 16 gennaio, anche le opere che appartennero ad artisti contemporanei di Giorgio Morandi, primi a riconoscere la novità e la bellezza delle opere dell’artista. Le opere in mostra sono per la grande maggioranza oli su tela, oltre ad una ristretta selezione di acquerelli. L’esposizione, all’interno della quale ogni opera è stata collocata in base a rigorosi criteri di scelta, si apre con piccolo quanto strepitoso contributo di opere dei primo decennio del Novecento. Si tratta di tele rarissime e mai, sino ad ora, raccolte in numero così esauriente: sono paesaggi dove è ancora visibile il percorso formativo dell’artista ed evidente il riferimento al lavoro di Cezanne. Sono opere che rappresentano il preludio alle bellissime tele del decennio successivo, nelle quali Morandi sintetizza la lezione di Cezanne con la conoscenza di Piero della Francesca che Morandi approfondisce nel 1927 utilizzando gli scritti di Roberto Longhi. Le tele degli anni Trenta mettono in luce, invece, una personalità e una grandezza ormai consolidate, una capacità tecnica ed espressiva ormai profonda e vissuta. Che porta a risultati di altissimo valore estetico, espressivo ed emozionale. Organizzata su base cronologica, la mostra prosegue con le opere realizzate negli anni della seconda guerra mondiale durante il periodo in cui Morandi visse isolato a Grizzana, una località dell’Appennino bolognese, producendo le opere che Roberto Longhi definì “il culmine forse più alto da lui raggiunto”. Si tratta di paesaggi essenziali, quasi spogliati di ogni riferimento al naturalismo de- scrittivo, emozionanti per quanto severi. Per completare il percorso antologico dell’artista, la mostra prosegue con i bellissimi dipinti degli anni Cinquanta, in particolare il ciclo dei“cortili di via Fondazza” e nuovamente i paesaggi di Grizzana riletti alla luce dell’inquietudine moderna e dipinti in modo scarno ed essenziale. Sono le opere dipinte nel corso degli ultimi anni di vita da Giorgio Morandi, scomparso il 18 giugno 1964. Opere così rarefatte da suggerire l’idea che paesaggio e natura morta fossero, in quel momento, separati da un confine assai indeterminato. “Il progetto espositivo - ha spiegato la curatrice Maria Cristina Bandera in sede di presentazione della mostra - è stato studiato per mettere in risalto il percorso mentale compiuto da Morandi nell’affrontare un tema che gli è stato particolarmente peculiare. Allo stesso modo, la mostra si pone l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico e farne cosa propria la‘poesia’e la grandezza anche di questo aspetto delle opere di Giorgio Morandi”. 1- Cortile di via Fondazza (1934) 2 - Paesaggio con casa rosa (1928) 3 - Giorgio Morandi (Foto: Fondazione Ferrero) notizie utili “Morandi: l’essenza del paesaggio” Sino al 16 gennaio, salvo possibilità di proroga, la mostra si potrà visitare presso la sede della Fondazione Ferrero in Strada di Mezzo, 44 ad Alba. L’orario di visita è previsto dalle ore 15 alle ore 19 dal martedì al venerdì. Sabato, domenica e festivi orario continuato dalle ore 10 alle ore 19. Chiuso il lunedì, il 24, 25, 31 dicembre ed il primo gennaio 2011. L’ingresso è gratuito. Le scuole sono ammesse al mattino, su prenotazione. Per le scuole dell’infanzia e primarie sono previsti laboratori didattici. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ente turismo Alba Bra Langhe e Roero (Tel. 0173/35833). 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