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Agenzia per la Coesione Territoriale TASK FORCE EDILIZIA SCOLASTICA: SINTESI DEI RISULTATI AL 31 MAGGIO 2016 GIUGNO 2016 INDICE I. PREMESSA II. AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE III. ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE TASK FORCE EDILIZIA SCOLASTICA I. FABBISOGNI FUTURI IV. ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA V. PROTOCOLLO D'INTESA VI. INTERVENTI PRESIDIATI – FONTI DI FINANZIAMENTO VII. LA LEGGE 107/2015 VIII. LE ATTIVITA’ DI PRESIDIO IX. ESITI DELL’ATTIVITA’ SVOLTA I. EFFETTI DELL’APPLICAZIONE DELLA L. 107/15 II. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DEI PIANI TRIENNALI DI INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA (DECRETO MUTUI) III. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DELLA ANAGRAFE NAZIONALE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA X. CRITICITA’ DI SISTEMA XI. PROPOSTE E PREVISIONI FUTURE I. PREMESSA La scuola, fattore strategico per la crescita economica e sociale del paese, è uno dei temi prioritari dell’azione di Governo. In tale contesto, assume un ruolo determinante il rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico, affinché le scuole siano non solo sicure, ma anche adeguate ai nuovi modelli didattici. Il programma di riqualificazione del patrimonio scolastico italiano, messo in atto negli ultimi anni dalle Istituzioni ministeriali, ha attribuito a docenti ed alunni un ruolo da protagonisti. Le scuole devono diventare un luogo in cui gli studenti hanno piacere di soggiornare e di apprendere, anche al fine di preservare le capacità culturali e scientifiche dell'Italia. L'edificio scolastico del futuro deve dunque rappresentare un luogo di studio e di apprendimento, ma anche di incontro e di comunicazione, di alta qualità architettonica e sostenibilità edilizia, aperto nei confronti di valori innovativi, accessibile e fruibile dalla collettività. Le Istituzioni statali e regionali sono impegnate a superare la visione emergenziale dell'edilizia scolastica, attraverso piani di rinnovamento degli ambienti di apprendimento, con investimenti di lungo periodo, caratterizzati da una programmazione condivisa tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. Nel biennio 2014-2015, l’impegno finanziario nel settore dell'edilizia scolastica è stato notevolmente superiore rispetto a quello degli ultimi dieci anni e si prevede che con la Legge 13 luglio 2015, n. 107 cd. "Buona Scuola" ulteriori risorse saranno investite per l'apertura di nuovi cantieri. La gran parte degli interventi di edilizia scolastica attualmente in essere mira alla riqualificazione delle strutture scolastiche, secondo criteri di sostenibilità ambientale e di qualità architettonica, alla messa in sicurezza ed all’adeguamento normativo. Ciò, al fine di offrire ad alunni ed insegnanti edifici accoglienti, efficienti, sicuri e ben funzionanti, impedendo così il ripetersi di quel tragico evento che fu il crollo della Scuola di San Giuliano di Puglia, causato dal terremoto del Molise del 2002, in cui persero la vita 27 bambini e una maestra. Fu proprio, infatti, a seguito di quel triste evento che il 27 dicembre 2002 venne approvata la legge n. 289, che, all'art. 80, comma 21, prevedeva, nell'ambito del Programma delle Infrastrutture strategiche di cui alla Legge n. 443 del 2001 (cd. legge "Obiettivo"), la predisposizione di un Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare attenzione a quelli insistenti nelle zone a rischio sismico. Attualmente sono oltre 22.000 gli interventi sugli edifici scolastici ed interessano circa 8.057 Comuni. L’analisi sistemica condotta sullo stato degli interventi ha, però, rivelato un eccessivo ritardo nell'attuazione degli stessi da parte degli Enti locali, per il manifestarsi ed il persistere di criticità di varia natura. Da qui la necessità di presidiare gli interventi affiancando gli Enti beneficiari e la volontà dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, in stretta collaborazione con la Struttura di Missione, di istituire la Task Force Edilizia Scolastica, che alla data odierna vanta al proprio attivo 7 unità operative regionali, le quali lavorano alacremente sul territorio con la principale finalità di riconsegnare, in tempi rapidi e certi, agli utenti finali, scuole più sicure, più nuove, più belle ed innovative. La "Task Force", con le proprie unità operative, alla stregua delle unità militari, che intervengono in situazioni d'emergenza per compiere azioni belliche, scende in campo per sbloccare i cantieri fermi, per accelerare l'attuazione di interventi già finanziati, mediante il presidio degli stessi e l'affiancamento agli enti locali beneficiari, utilizzando come uniche "armi" il proprio bagaglio di competenze ed esperienze professionali, nonché la forte motivazione. Le Task Force regionali hanno sino ad oggi contribuito significativamente all'attuazione degli interventi di edilizia scolastica, dando testimonianza di quanto possa essere indispensabile proseguire ed intensificare l'attività, e di quanto, di fatto, sia stata vincente l’ideazione e la diffusione del modello strutturale/funzionale della Task Force. II. AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE L’Agenzia per la Coesione Territoriale, istituita ai sensi dell’art. 10 del D.L. 31 agosto 2013, n. 101, coerentemente a quanto disposto dall’art. 119 della Costituzione, nonché dal proprio Statuto, approvato con DPCM del 9 luglio 2014, ha l’obiettivo di sostenere, promuovere ed accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, l'attuazione di programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica, nonché di rafforzare l’azione di programmazione e sorveglianza delle politiche di coesione. L’Agenzia svolge attività di monitoraggio e verifica degli investimenti, nonché, nel rispetto delle competenze delle singole amministrazioni pubbliche, di supporto alla promozione ed al miglioramento della progettualità e della qualità, tempestività, efficacia e trasparenza delle attività di programmazione ed attuazione degli interventi. Tra gli obiettivi strategici dell’Agenzia vi è anche quello di fornire supporto all’attuazione degli interventi di edilizia scolastica ricadenti nella programmazione comunitaria e nazionale 2007-2013 e 2014-2020, mediante azioni di accompagnamento, operate dalla Task Force Edilizia Scolastica, a beneficio delle Amministrazioni centrali e regionali, titolari di programmi, e degli Enti attuatori. In data 23 marzo 2015, l’Agenzia per la Coesione Territoriale sottoscrive, pertanto, con la Struttura di Missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica della PCM un Protocollo d'Intesa finalizzato ad accelerare l'attuazione degli interventi in materia di edilizia scolastica in coerenza con gli strumenti attuativi della politica di coesione, attraverso l’attivazione di un programma di collaborazione istituzionale. III. ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE TASK FORCE DILIZIA SCOLASTICA Nel maggio 2014, la Task Force Edilizia Scolastica diviene operativa in tre Regioni del Sud, ovvero Calabria, Campania e Sicilia, e concentra la sua attenzione sugli interventi di edilizia scolastica già in corso di realizzazione e con forti criticità. La positiva esperienza delle prime tre TFES spinge l’Agenzia per la Coesione ad estendere l’attività ad altre quattro Regioni, ovvero Basilicata, Lazio, Lombardia e Puglia e, ad oggi, vi è la richiesta di attivare tre nuove squadre regionali, rispettivamente in Piemonte, Toscana e Abruzzo. A decorrere dal mese di settembre 2015, l’Agenzia, in collaborazione con la Struttura di Missione della PCM e con le Regioni, ha avviato l'attività di assistenza tecnica agli Enti locali proprietari degli edifici scolastici, anche per l'Anagrafe Edilizia Scolastica, al fine di pervenire alla piena operatività del sistema nazionale dell'Anagrafe Edilizia Scolastica, favorendo l’implementazione tempestiva e sistematica dei dati dell'Anagrafe nazionale e regionale dell'edilizia scolastica (SNAES e ARES) ed al fine di consentire il completo accertamento della consistenza e della funzionalità del patrimonio edilizio scolastico La Task Force Edilizia Scolastica opera attraverso 7 unità regionali, composte da tecnici dell'Agenzia, da funzionari delle Amministrazioni regionali e da esperti esterni (giovani professionisti), selezionati sulla base delle competenze e della motivazione. Un elemento che caratterizza e contraddistingue la TF ES è certamente l'eterogeneità delle squadre, dovuta alla presenza di diverse figure professionali, ovvero figure tecniche (ingegneri e architetti), giuridiche e amministrative, in grado di affrontare e risolvere le varie problematiche che potrebbero insorgere durante la realizzazione degli interventi. Le TF attualmente operative sul territorio nazionale sono: 1. la TF ES Basilicata, composta da 8 unità; 2. la TF ES Calabria, composta da 6 unità; 3. la TF ES Campania, composta da 8 unità; 4. la TF ES Lazio, composta da 7 unità; 5. la TF ES Lombardia, composta da 9 unità; 6. la TF ES Puglia, composta da 8 unità; 7. la TF ES Sicilia, composta da 7 unità. E sono così strutturate: TFES Regione Basilicata Componenti N. Responsabile regionale (MIT) 1 Delegato Amministrazione Regionale 4 Esperti 3 Totale 8 TFES Regione Calabria Componenti N. Responsabile regionale (esperto esterno) 1 Delegato Amministrazione Regionale 1 Esperti 4 Totale 6 TFES Regione Campania Componenti N. Responsabile regionale (esperto esterno) 1 Delegato Amministrazione Regionale 4 Esperti 3 Totale 8 TFES Regione Lazio Componenti N. Responsabile regionale (PCM) 1 Delegato Amministrazione Regionale 2 Esperti 4 Totale 7 TFES Regione Lombardia Componenti N. Responsabile regionale (ACT) 1 Delegato Amministrazione Regionale 4 Esperti 4 Totale 9 TFES Regione Puglia Componenti N. Responsabile regionale (ACT) 1 Delegato Amministrazione Regionale 3 Esperti 4 Totale 8 TFES Regione Sicilia Componenti N. Responsabile regionale (esperto esterno) 1 Delegato Amministrazione Regionale 3 Esperti 3 Totale 7 Inoltre vi sono le seguenti ulteriori figure, che operano a supporto delle unità regionali, in modo trasversale su tutto il territorio nazionale: Componenti N. Segreteria Tecnica 1 Referente giuridico 1 Referente Data Base 1 Referente Anagrafe 1 Supporto Anagrafe 2 Referenti tecnici 1 Responsabile Nazionale 1 Totale 8 I. FABBISOGNI FUTURI Il progetto Task Force a breve si arricchirà con la formale adesione delle Regioni: • Abruzzo, • Piemonte, • Toscana. Per l’attivazione delle relative unità operative sono già in corso gli incontri tra l’Agenzia e le Amministrazioni Regionali. Individuati i delegati regionali si provvederà alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la selezione degli esperti che andranno ad operare sul territorio. E’ opportuno evidenziare che recentemente anche la Regione Friuli ha manifestato il proprio interesse per il progetto TF e quanto prima l’Agenzia procederà ad avviare le procedure per ufficializzarne l’adesione. IV. ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA Dopo quasi vent'anni di attesa l'Anagrafe dell'Edilizia scolastica (in breve AES), strumento di monitoraggio previsto dalla Legge n. 23 del 1996, che "fotografa" la situazione degli istituti, attraverso i dati forniti dalle Regioni al MIUR e resi pubblici, come previsto anche dalla Legge della "Buona Scuola", è divenuta accessibile. L'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica raccoglie le informazioni relative agli edifici occupati dalle oltre 42 mila scuole italiane. La Legge 11 gennaio 1996 n. 23, all'articolo 7, individua il MIUR (Ministero della Istruzione, della Università e della Ricerca) quale soggetto deputato a realizzare e curare l'aggiornamento, nell'ambito del proprio sistema informativo e con la collaborazione degli enti locali interessati, dell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, diretta ad accertare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico. L’anagrafe è articolata per regioni e costituisce lo strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione di settore e per la programmazione degli interventi. La metodologia e le modalità di rilevazione per l’implementazione dell'anagrafe nazionale sono determinate dal MIUR, con proprio decreto, sentito l'Osservatorio per l'edilizia scolastica. Recentemente, il MIUR ha dato specifiche indicazioni alle Regioni in materia di anagrafe, precisando che l'assegnazione delle future risorse statali avverrà solo nei confronti di quegli enti locali (Comuni e Province) che, alla data della pubblicazione del bando, saranno in possesso dello SNAES verde, ovvero che avranno regolarmente censito l'edificio scolastico per cui viene presentata la domanda di finanziamento. La raccolta della informazioni sugli edifici scolastici avviene mediate la compilazione di almeno due questionari cartacei, che costituiscono i documenti basilari per la gestione della banca dati informatizzata: • il Questionario per SEDE SCOLASTICA MIUR a cura esclusiva del Legale Rappresentante della autonomia scolastica (sul questionario indicato come Dirigente scolastico); • il Questionario EDIFICIO compilato in stretta collaborazione tra il rilevatore dell’Ente o del soggetto responsabile dell’Immobile (PROVINCIA O COMUNE o SOGGETTO PRIVATO) e il Legale Rappresentante della autonomia scolastica (sul questionario indicato come Dirigente scolastico) che, a sua volta spesso si avvale di una figura, solitamente l'RSPP. Le informazioni raccolte vengono inserite in una banca dati online, fornita dal MIUR e gestita su base regionale. L'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica può essere utilizzata per: − condividere informazioni sugli edifici (tra Scuole e Enti competenti); − estrarre facilmente e velocemente informazioni per valutazioni aventi ad oggetto gli edifici (estrarre superfici, volumi, notizie utili per la redazione dei documenti sulla sicurezza); − fare valutazioni propedeutiche alla definizione di politiche sull'edilizia scolastica e all'assegnazione di finanziamenti (Regione, MIUR, Ministeri,Provincia etc...). L'AES rappresenta, quindi, non solo una banca dati, ma un utile e valido strumento di comunicazione tra i vari soggetti coinvolti. V. PROTOCOLLO D'INTESA In data 21 giugno 2016 l'Agenzia per la Coesione Territoriale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell'attuazione di interventi di edilizia scolastica, il Ministero dell'Università, dell'Istruzione e della Ricerca (MIUR), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), la Regione Basilicata, la Regione Calabria, la Regione Campania, la Regione Lazio, la Regione Lombardia, la Regione Puglia, la Regione Sicilia hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa, al fine di avviare un programma di collaborazione istituzionale, volto ad accelerare l'attuazione degli interventi di edilizia scolastica mediante il presidio degli stessi e l'affiancamento agli Enti beneficiari da parte della "Task Force Edilizia Scolastica". L'obiettivo principale del programma di collaborazione consiste nello sviluppo di azioni concordate, finalizzate ad accelerare l'attuazione degli interventi di edilizia scolastica, rientranti in programmi comunitari e nazionali, mediante il costante presidio ed il supporto agli Enti locali da parte della TFES. Al fine di raggiungere detto obiettivo, le Parti: a) promuovono iniziative per l'individuazione di soluzioni alle criticità, rilevate dalle TFES regionali o che potrebbero emergere nella gestione dei processi di rispettiva competenza, che ostino all'attuazione e alla realizzazione delle opere di edilizia scolastica; b) in accordo con l’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica, promuovono la condivisione dei dati di monitoraggio relativi agli interventi di edilizia scolastica, finanziati con fondi statali o comunitari; c) promuovono l'aggiornamento normativo dei soggetti attuatori, anche organizzando incontri periodici, sulle attività concernenti l’edilizia scolastica e sulle modalità di attuazione degli interventi; d) promuovono e rafforzano la presenza sul territorio della TFES mediante progetti ed iniziative anche, eventualmente, con la presenza di propri rappresentanti all’interno delle TFES regionali; e) favoriscono, nell’ambito dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica e nella relativa Struttura tecnica di supporto, eventuali momenti di incontro e tavoli di lavoro finalizzati all’attuazione delle misure di edilizia scolastica. Nel Protocollo sono indicati gli impegni che ciascuna Parte ha assunto nei confronti delle altre, al fine di dare attuazione a quanto previsto dallo stesso documento. Il Protocollo ha una validità di tre ani dalla data di sottoscrizione e potrà essere, d'intesa tra le Parti, modificato, nonché rinnovato alla scadenza. VI. INTERVENTI PRESIDIATI – FONTI DI FINANZIAMENTO L’attività prioritaria conferita alla Task Force, sin dalla sua istituzione, è stata quella di accompagnare, nelle regioni, il completamento degli interventi finanziati con risorse UE a valere sui P.O. FESR 2007-2013 entro il 31.12.2015, unitamente agli interventi finanziati con fondi ordinari coordinati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Nel tempo e con il consolidarsi del ruolo delle TF regionali, l’attività si è notevolmente sviluppata prevedendo sia l'accompagnamento degli interventi selezionati come prioritari sia il presidio degli interventi afferenti alle seguenti fonti di finanziamento: Legge Regione Lazio 16 febbraio 1981, n. 12, che disciplina i programmi di edilizia scolastica e le relative modalità di finanziamento. Legge 11 gennaio 1996, n. 23 (c.d. legge “Masini”) “Norme per l’edilizia scolastica”, che introduce, per la prima volta, la ripartizione delle competenze in materia di edilizia scolastica fra gli enti territoriali interessati (i Comuni esercitano i compiti di gestione per le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre la competenza delle Province riguarda le scuole secondarie di secondo grado) e prevede che la programmazione dell’edilizia scolastica si realizzi mediante piani generali triennali e piani annuali di attuazione, predisposti e approvati dalle Regioni. Legge 9 dicembre 1998, n. 426 "Nuovi interventi in campo ambientale", il cui art. 1 disciplina la realizzazione di interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, individuando tra i siti di bonifica di interesse nazionale quello di "Taranto". Legge 27 dicembre 2002, n. 289 “Interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici – adeguamento sismico”, che prevede la predisposizione di un Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riguardo a quelli insistenti nelle zone soggette a rischio sismico. Delibera CIPE n. 17 del 2003, con la quale vengono ripartite le risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate, rifinanziamento Legge 208/1998 triennio 2003-2005 (Legge finanziaria 2003, art. 61). Delibera CIPE n. 102 del 20 dicembre 2004, con la quale viene approvato il primo programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il programma riguarda 738 edifici scolastici e ha un costo complessivo di euro 193.883.695,00. Delibera CIPE n. 143 del 17 novembre 2006, con la quale viene approvato il secondo programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il programma riguarda n. 876 interventi per un costo complessivo di euro 295.199.000. PO FESR CALABRIA 2007-2013 - Linea di Intervento 3.2.2.4 – “Azioni per l'adeguamento sismico di infrastrutture e edifici pubblici”, che ha previsto la realizzazione di azioni finalizzate alla prevenzione del rischio sismico. Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (OPCM), che ha previsto un finanziamento di 20 Mln di euro per la realizzazione di interventi infrastrutturali volti alla riduzione del rischio sismico nelle scuole. Le risorse stanziate ammontano a 120 Mln di euro e sono ripartite tra le Regioni sulla base del rischio sismico dei territori. Delibera CIPE n. 17 del 21 febbraio 2008, con la quale viene disposto il definanziamento integrale di 54 interventi in 10 regioni (Abruzzo, Campania, EmiliaRomagna, Lombardia, Marche, Molise, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto), il definanziamento parziale di altri 17 interventi relativi ad alcune di dette regioni e la riprogrammazione quasi integrale di dette risorse (13.938.483,47 euro) per altri 39 interventi siti nelle medesime regioni. Programma Accelerazione della Spesa – POR FESR 2007-2013– Delibere DGR Campania n. 40/2014 e n. 100/2014 (Sisma Matese), che prevede la realizzazione di interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici, fra cui molte scuole, danneggiate dal sisma che ha colpito le province di Caserta e Benevento fra il dicembre 2013 e il mese di gennaio 2014. Delibera CIPE n. 32 del 13 maggio 2010, che assegna 358 Mln di euro per un primo programma di interventi urgenti nelle scuole sull’intero territorio nazionale, finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali negli edifici scolastici. Decreto Dirigenziale Regione Campania n. 115 del 29 marzo 2015 "Avviso pubblico per la concessione di contributi straordinari ai Comuni ai sensi della L.R. 3/2007 - art. 64 - comma 1-lettera b), per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, anche adibiti ad asilo nido e scuole materne (L.R. n. 16 del 07/12/2010 Deliberazione di G.R. n. 938 del 21/12/2010). Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio 2012 “Messa in sicurezza degli elementi non strutturali”, con cui vengono assegnati 259 Mln di euro per un secondo programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico. Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 19 giugno 2015, n. 112, in qualità di Commissario delegato per l'emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito in Legge n. 112 del 1.08.2012). Con tale Ordinanza Commissariale è stato approvato il "Piano di finanziamento degli interventi per il ripristino degli edifici scolastici inagibili". Delibera CIPE n. 79 dell'11 luglio 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 2013. Revisione delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue", con la quale viene ripartito l’importo di 1.031,80 milioni di euro, disponibile sul Fondo sviluppo e coesione (FSC) per il finanziamento del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» per il periodo di programmazione 2007- 2013, di cui 222.295,207 euro per l'obiettivo istruzione a favore delle otto regioni meridionali interessate (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e del Ministero dell’istruzione, università e ricerca. Delibera CIPE n. 87 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Programmazione regionale delle residue risorse del FSC a favore del settore ambiente per la manutenzione straordinaria del territorio", con la quale vengono individuati gli interventi ad alta priorità ambientale nel Mezzogiorno, presentati dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Delibera CIPE n. 88 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione - Regione Basilicata. Programmazione delle residue risorse 2007/2013", con la quale è stata approvata la programmazione delle risorse residue del FSC 2007-2013 relative alla Regione Basilicata, pari a 412,46 miliardi di euro, di cui 35,260 Mln di euro assegnati al “Programma per la messa in sicurezza e miglioramento del patrimonio scolastico regionale”. Delibera CIPE n. 93 del 3 agosto2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione regione Puglia. Programmazione delle residue risorse 2000-2006 e 2007-2013 e modifica della delibera n. 62/2011", con la quale è stata approvata la programmazione delle risorse residue del FSC 2000-2006 e 2007-2013 relative alla Regione Puglia, pari a 1.334,9 Mln di euro, di cui 41,30 Mln di euro assegnati all'intervento di recupero e alla riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi. Delibera CIPE n. 94 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione - Regione Siciliana - Programmazione delle residue risorse 2007-2013 anche ai fini del ripiano del debito sanitario regionale", con la quale è stata approvata la programmazione di una quota delle risorse residue del FSC 2007-2013 relative alla Regione siciliana, per un importo di 208,5 milioni di euro, di cui 39,50 Mln di euro assegnati al "sostegno alle scuole e all'università - edilizia scolastica". Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 ottobre 2012, con il quale viene approvato il programma di edilizia scolastica in attuazione della risoluzione parlamentare 2 agosto 2012, AC 8-00143 delle Commissioni V e VII della Camera dei Deputati (cd. Risoluzione Alfano). Il programma riguarda 989 edifici scolastici per un costo stimato complessivo di 111.800.000,00 euro. Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (c.d. “Decreto del Fare”), coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98, il cui articolo 18 destina, per l’annualità 2014, 150 Mln di euro per l’attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. In attuazione di tale disposizione, le Regioni hanno successivamente emesso apposita Manifestazione d’Interesse per poter procedere a scorrimento delle graduatorie poi rese operative dalla Delibera CIPE 22/14. D.L. 12 settembre 2013, n. 104 "Decreto Mutui ", il cui art. 10 rubricato "Mutui per l'edilizia scolastica e detrazioni fiscali" prevede che al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, nonché costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, per la programmazione triennale 2013-2015, le Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell'economia e finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassa Depositi e Prestiti, e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria. A tal fine sono stanziati contributi pluriennali per euro 40 milioni annui per la durata dell'ammortamento del mutuo, a decorrere dall'anno 2015. Delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014 (c.d. “Scuole Sicure”). A seguito di apposita ricognizione si rendono disponibili 400 Mln di euro a valere sul FSC 2007-2013 per l’anno 2015 a favore del MIUR per il finanziamento delle misure di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. Il provvedimento raggruppa 1.636 interventi di messa in sicurezza delle scuole, di manutenzione straordinaria, di adeguamento alla normativa antisismica e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché per la rimozione dell'amianto, individuati attraverso lo scorrimento delle graduatorie di #scuolesicure. Deliberazione G.R. Lazio 10 febbraio 2015, n. 42, con la quale sono state individuate le modalità di attuazione del "Programma straordinario di interventi per il recupero e la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica", di cui alla D.G.R. n. 295 del 19/09/2013, e rideterminazione delle risorse finanziarie disponibili pari ad euro 76.568.361,67 nel triennio 2015-2017. Decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 23 dicembre 2015, n. 943, con cui è assegnata, sulla base dei piani presentati dalle competenti Regioni, agli Enti locali la somma complessiva di euro 37.536.601,25 destinata all'attuazione di interventi di adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici del sistema scolastico, nonché alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti, laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico. VII. LA LEGGE 107/2015 La Legge 13 luglio 2015, n. 107, cd. Legge sulla Buona Scuola, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, esprime la concreta volontà del legislatore di affermare il ruolo centrale della scuola nella società civile ed introduce importanti novità in materia di edilizia scolastica. La scuola è luogo di cultura, apprendimento, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva e deve poter accogliere gli studenti in ambienti sicuri, idonei alle esigenze formative e provvisti di dotazioni impiantistiche e tecnologiche adeguate. Tra le principali novità introdotte: − la concessione, alle persone fisiche, agli enti non commerciali, nonché ai soggetti titolari di reddito d'impresa, a fronte di erogazioni liberali in denaro, da destinare alla realizzazione di nuove strutture scolastiche, alla manutenzione e al potenziamento di quelle esistenti, di un credito d'imposta, riconosciuto nelle forme e secondo le modalità indicate dalla stessa legge; − l’utilizzazione di quota parte delle risorse di cui all'articolo 18, comma 8, del decreto- legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, pari a euro 300 milioni, nel triennio 2015-2017, per favorire la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica; Le risorse sono ripartite tra le regioni deputate ad acquisire le manifestazioni di interesse degli enti locali proprietari delle aree oggetto di intervento e interessati alla costruzione di una scuola innovativa; − l’attribuzione all'Osservatorio per l'edilizia scolastica di cui all'articolo 6 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, anche di compiti di indirizzo, di programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica, nonché di diffusione della cultura della sicurezza; − l’aggiornamento annuale del piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017, anche tenendo conto dei dati inseriti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica, per l'assegnazione di finanziamenti statali comunque destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, comprese le risorse di cui all'articolo 18, comma 8, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, a beneficio degli enti locali con la possibilità che i canoni di investimento siano posti a carico delle regioni e comunque per l'assegnazione di tutte le risorse destinate nel triennio di riferimento all'edilizia scolastica, comprese quelle relative alla quota a gestione statale dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, nonché quelle di cui al Fondo previsto dall'articolo 32-bis del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, come da ultimo incrementato dall'articolo 2, comma 276, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in riferimento al quale i termini e le modalità di individuazione degli interventi di adeguamento strutturale e antisismico sono definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; la programmazione nazionale predisposta in attuazione dell'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 e s.m.i, rappresenta il piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017 e sostituisce i piani di cui all'articolo 11, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; − la destinazione delle risorse non utilizzate alla data di entrata in vigore della legge e relative ai finanziamenti attivati ai sensi dell'articolo 11 del decreto-legge 1ºluglio 1986, n. 318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1991, n. 430, e dell'articolo 2, comma 4, della legge 8 agosto 1996, n. 431, nonché ai finanziamenti erogati ai sensi dell'articolo 4 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, fatte salve quelle relative a interventi in corso di realizzazione o le cui procedure di appalto sono aperte, all'attuazione di ulteriori interventi urgenti per la sicurezza degli edifici scolastici; − la trasmissione, da parte delle regioni, al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, del monitoraggio completo dei piani di edilizia scolastica relativi alle annualità 2007, 2008 e 2009, finanziati ai sensi dell'articolo 1, comma 625, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, pena la mancata successiva assegnazione di ulteriori risorse statali. Le economie accertate all'esito del monitoraggio restano nella disponibilità delle regioni per essere destinate a interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici sulla base di progetti esecutivi presenti nella rispettiva programmazione regionale predisposta ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, nonché agli interventi che si rendono necessari all'esito delle indagini diagnostiche e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Gli interventi devono essere comunicati dalla regione competente al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che definisce tempi e modalità di attuazione degli stessi; − l’utilizzo delle risorse relative ai progetti retrospettivi, a valere sui rimborsi delle quote dell'Unione europea e di cofinanziamento nazionale della programmazione PON FESR 2007/2013, per interventi di edilizia scolastica, al netto delle eventuali somme ancora dovute ai beneficiari finali degli stessi progetti, allo scopo fatte confluire nel Fondo unico per l'edilizia scolastica, sulla base della programmazione regionale, nello stesso territorio ai quali erano destinate e per progetti con analoghe finalità di edilizia scolastica. Le risorse sono altresì destinate agli interventi che si rendono necessari all'esito delle indagini diagnostiche e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica; − la riduzione della sanzione, da applicare nell'anno 2015 agli enti locali che non hanno rispettato il patto di stabilità interno per l'anno 2014, di un importo pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso dell'anno 2014, purché non già oggetto di esclusione dal saldo valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno; − la possibilità per gli enti beneficiari di utilizzare, previa rendicontazione dei lavori eseguiti, da produrre al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge e comunque non oltre il 31 dicembre 2015, le economie derivanti dai ribassi d'asta, per la realizzazione di altri interventi finalizzati alla sicurezza delle scuole anche sugli stessi edifici e nel rispetto del limite complessivo del finanziamento già autorizzato, al fine di assicurare la prosecuzione e il completamento degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici finanziati ai sensi dell'articolo 80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, con le delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 102/04 del 20 dicembre 2004 (primo programma stralcio), e n. 143/2006 del 17 novembre 2006 (secondo programma stralcio), come rimodulati dalla delibera del CIPE n. 17/2008 del 21 febbraio 2008. Le somme relative a interventi non avviati e per i quali non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti, anche giacenti presso la società Cassa depositi e prestiti Spa, sono destinate dal CIPE alle medesime finalità di edilizia scolastica in favore di interventi compresi nella programmazione nazionale triennale 2015-2017, nonché degli interventi che si rendono necessari all'esito delle indagini diagnostiche e di quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica; − la definizione di tempi certi per il rilascio del parere richiesto ai provveditorati per le opere pubbliche sui progetti definitivi presentati dagli enti beneficiari, al fine di garantire la sollecita attuazione dei programmi finanziati ai sensi dell'articolo 18, comma 1, lettera b), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, con la delibera del CIPE n. 32/2010 del 13 maggio 2010, e dei programmi di intervento finanziati ai sensi dell'articolo 33, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n. 183, con la delibera del CIPE n. 6 del 20 gennaio 2012, il parere infatti si intende positivamente reso entro trenta giorni dalla richiesta, ovvero entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge per quelli presentati precedentemente e la trasmissione da parte degli enti beneficiari, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, delle aggiudicazioni provvisorie dei lavori entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, pena la revoca dei finanziamenti. Le risorse oggetto di revoca sono destinate dal CIPE alle medesime finalità di edilizia scolastica in favore di interventi compresi nella programmazione nazionale triennale 2015-2017; − la definizione di tempi certi per il rilascio di pareri, visti, nulla osta: all'articolo 9 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, è aggiunto, il seguente comma: «2-octies. I pareri, i visti, e i nulla osta relativi agli interventi di cui al comma 1 sono resi dalle amministrazioni competenti entro quarantacinque giorni dalla richiesta, anche tramite conferenza di servizi, e, decorso inutilmente tale termine, si intendono acquisiti con esito positivo»; − la destinazione delle risorse non utilizzate di cui all'articolo 2, comma 239, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, destinate alla realizzazione del piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici, in relazione alle quali non siano state assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti alla data di entrata in vigore della legge, alla programmazione nazionale di cui all'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, nonché agli interventi che si rendono necessari all'esito delle indagini diagnostiche e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica; − la destinazione delle risorse, relative all'edilizia scolastica, di cui alla quota a gestione statale dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui all'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, e successive modificazioni, agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati annualmente con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, anche sulla base dei dati contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica; − il finanziamento di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici, anche attraverso quote di cofinanziamento da parte degli enti locali proprietari, al fine di garantire la sicurezza degli edifici scolastici, di prevenire eventi di crollo di solai e controsoffitti (40 milioni per l'anno 2015 ). VIII. LE ATTIVITA’ DI PRESIDIO L’attività della Task Force Edilizia Scolastica si concretizza di fatto in: − presidio operativo su base regionale, mediante le unità operative regionali, degli interventi di edilizia scolastica, finanziati con fondi statali e comunitari, anche al fine di rilevare eventuali criticità e di contribuire al superamento delle stesse; − affiancamento ai soggetti attuatori (Province e Comuni) dalla fase di assegnazione dei finanziamenti fino al completamento delle opere finanziate, assicurando, pertanto, una presenza costante dei propri componenti nei territori e facilitando l’interazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti; − supporto agli Enti locali, nell'ambito delle procedure tecnico-amministrative necessarie per l'assegnazione dei finanziamenti e per la realizzazione delle opere. Per ogni intervento oggetto di presidio, la TF provvede ad implementare l’Applicativo per l’Edilizia Scolastica generando la scheda di sopralluogo, che compilerà e aggiornerà in base alle scadenze programmate, sino a registrare la completa realizzazione dell’intervento stesso. Inoltre la Task Force, in accordo con le Regioni, presta assistenza alle Amministrazioni provinciali e comunali in materia di anagrafe edilizia scolastica, favorendo l’implementazione sistematica dei dati del sistema dell'Anagrafe nazionale e regionale dell'edilizia scolastica (SNAES e ARES). Nello specifico, le attività della TF per l’Anagrafe Edilizia Scolastica consistono nel supportare gli Enti: − nelle procedure di accreditamento; − nell’agganciare i plessi scolastici agli edifici (sganciati per un non perfetto allineamento dei dati a livello informatico); IX. − nella georeferenziazione degli edifici scolastici; − nell’allineamento del set informativo che compone lo SNAES. ESITI DELL’ATTIVITA’ SVOLTA Da maggio 2014 a maggio 2016 le unità operative regionali hanno presidiato complessivamente n. 1.476 interventi per un totale di € 1.023.490.122,52 (Tab. 1). Tab. 1 - Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016 L. 289/02 L. 244/07 numero interventi 171 44 € € 109.498.914,36 31.292.144,71 POR 2007/2013 24 € 18.128.448,71 Delibera CIPE 32/10 Delibera CIPE 6/12 PON L. 23/96 Decreto del Fare (Legge 98/2013) Decreto Mutui CIPE 21/2000 211 254 6 63 € € € € 56.179.267,94 42.219.310,00 2.949.679,28 48.550.158,39 14 € 4.297.147,82 362 1 € € 441.488.502,71 140.000,00 Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure 66 € 27.532.751,65 Fondi comunali 4 € 1.350.000,00 Delibera CIPE 88/2012 37 € 16.980.000,00 Accelerazione Campania 64 € 115.213.083,00 DGR 115/2011 (Campania) 27 € 7.500.000,00 Ordinanza Comm.le n.112/2005 2 € 4.750.062,12 Risoluzione Alfano 1 € 175.065,32 fonte di finanziamento € Delibera CIPE n. 17/2003 1 € 231.772,20 APQ: ex Delibera CIPE n.° 79/2012 e CIPE n.° 92/2012 35 € 22.707.089,00 D.S.G. MATTM (Puglia) DGR 42/15 (Lazio) L.R. 12/81 (Lazio) 6 14 42 € € € 10.162.863,00 2.882.148,05 28.977.694,50 Delibera CIPE 79/2012 12 € 12.839.010,92 Delibera CIPE 94/2012 15 € 17.445.008,84 Totale 1476 € 1.023.490.122,52 L’attività di accompagnamento ha interessato n. 691 enti attuatori (Province e Comuni), dislocati su 44 distinti territori provinciali. I grafici riportati di seguito illustrano la distribuzione delle risorse per fonte di finanziamento ed in termini percentuali. €200.000.000,00 €150.000.000,00 €100.000.000,00 €50.000.000,00 €4.297.147,82 €48.550.158,39 €2.949.679,28 €42.219.310,00 €- Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento €2.882.148,05 €10.162.863,00 €22.707.089,00 €231.772,20 €175.065,32 €4.750.062,12 €7.500.000,00 €115.213.083,00 €16.980.000,00 €1.350.000,00 €27.532.751,65 €441.488.502,71 €56.179.267,94 €18.128.448,71 €31.292.144,71 €300.000.000,00 €140.000,00 €250.000.000,00 €109.498.914,36 €450.000.000,00 €400.000.000,00 €350.000.000,00 3% 0,1% 0,5% 2% 1% 0,02% 0,02% 0,01% 11% 2% 1% 0,3% 11% 43% 3% 2% 5% 4% 4,7% 0,3% 0,4% Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Basilicata La TF ES Basilicata è stata istituita nel mese di ottobre 2015. Inizialmente l’unità operativa ha organizzato una serie di incontri con i rappresentanti degli Enti locali beneficiari di finanziamenti in materia di edilizia scolastica (sindaci e tecnici comunali), presso la sede della Regione Basilicata, al fine di illustrare l’attività di presidio e accompagnamento agli interventi e dar corso alla stessa. Dal mese di novembre le attività della TF si sono trasferite “sul campo” ed in circa sei mesi, oltre ad una intensa attività desk, sono stati effettuati 121 sopralluoghi. L’attività di presidio ha interessato 90 interventi e 58 amministrazioni (56 comuni e 2 province). Coordinandosi con l’Ufficio di Edilizia Scolastica della Regione Basilicata, la TF ha effettuato principalmente sopralluoghi finalizzati all’accompagnamento degli interventi finanziati dal D.L. n. 104/2013 (12 interventi - € 7.750.759,74) e dalla Delibera CIPE n. 88/2012 – F.S.C. 2007/2013 (101 interventi - € 35.260.000,00) e degli interventi finanziati dalla L. 289/02, dalla Delibere CIPE 143/2006, dalla Delibera CIPE 21/2000, dalla Delibera CIPE 22/2014 #ScuoleSicure e dalla Legge 98/2013 "Decreto del Fare", che hanno manifestato particolari criticità. Basilicata €18.000.000,00 €7.750.759,74 €16.000.000,00 €2.000.000,00 €400.000,00 €4.000.000,00 €16.980.000,00 €6.000.000,00 €1.350.000,00 €8.000.000,00 €1.040.256,89 €1.371.983,93 €10.000.000,00 €140.000,00 €12.000.000,00 €3.085.000,00 €14.000.000,00 €- nr. Enti attuatori 56 nr. interventi 90 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 69 Potenza provincia di 21 Matera Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento L. 289/02 CIPE 21/2000 1% 24% 4% 0,4% 3% Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure CIPE 6/12 10% Fondi comunali 53% 4% Delibera CIPE 88/2012 Decreto del Fare (Legge 98/2013) Decreto Mutui Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Calabria La TF Calabria è operativa dal mese di Maggio del 2014. La Regione Calabria ha da subito accolto in modo positivo il modello proposto dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, designando un funzionario del Settore Edilizia Scolastica del Dipartimento Infrastrutture, LLPP, Mobilità quale componente dell’unità operativa. All’atto del suo insediamento, la Task Force, in collaborazione con gli uffici regionali e con l’AdG del PO FESR, ha selezionato gli interventi da sottoporre ad accompagnamento, rispetto all’insieme degli interventi finanziati sull’intero territorio regionale. La definizione del primo sottoinsieme di interventi da sottoporre a verifica è avvenuta sulla base dello stato di avanzamento dei progetti e del grado di coerenza degli stessi rispetto al PO FESR. Sono stati così censiti 153 interventi per un valore di € 57.239.292,70. L’accompagnamento agli interventi così individuati ha contribuito a rendere più incisive le operazioni di accelerazione della spesa poste in essere dall’AdG nella fase di chiusura del PO e ha contribuito alla stipula di un documento integrativo all’ApQ Istruzione. Nel tempo il ruolo della Task Force si è rafforzato e la stessa è divenuta un punto di riferimento per i soggetti attuatori, Comuni e Province. Lo stesso Dipartimento Infrastrutture, LLPP, Mobilità ha inteso avvalersi della collaborazione della TF sia durante l’attività istruttoria per gli interventi da finanziare con il D.L. 104/2013, sia per l’esecuzione dei sopralluoghi finalizzati alla conferma dei programmi di intervento per le annualità 2015, 2016 e 2017, disponendo, inoltre, con apposito decreto del Dirigente Generale, di avvalersi del supporto della Task Force dell’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’esecuzione dei sopralluoghi finalizzati alla conferma dei programmi di intervento per la annualità 2016 e 2017. Dal mese di gennaio 2016 la TF, su richiesta della Regione, ha avviato l’attività di accompagnamento per 11 nuovi interventi finanziati ai sensi del DPCM 08/07/2014 e dal mese di marzo per 5 nuovi interventi finanziati ai sensi del DPCM 12.10.2015, con Decreto MIUR n. 943 del 23.12.2015. Nel corso dei sopralluoghi iniziali, già ultimati per tutti gli interventi, ha ribadito i termini perentori fissati dall’OPCM e ha condiviso con gli Enti beneficiari le scadenze utili per il rispetto dei termini. Da maggio 2014 ad oggi la TF Calabria ha accompagnato n. 244 interventi, per un totale di€ 120.281.401,18. L’attività di presidio ha interessato 128 Enti attuatori dislocati nelle provincie di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia. €49.229.928,67 €660.000,00 €1.683.705,60 €10.000.000,00 €1.100.337,28 €8.184.900,00 €20.000.000,00 €9.262.340,00 €30.000.000,00 €18.128.448,71 €40.000.000,00 €10.505.173,71 €50.000.000,00 €21.526.567,21 Calabria nr. Enti attuatori 128 nr. interventi 244 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 43 Catanzaro provincia di 91 Cosenza provincia di 21 Crotone provincia di Reggio 60 Calabria provincia di 31 Vibo Valentia €- Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento L. 289/02 L. 244/07 POR 2007/2013 25% 30% CIPE 32/10 CIPE 6/12 10% 1% 0,4% 1% PON 10% 15% 7% L. 23/96 Decreto del Fare (Legge 98/2013) Decreto Mutui Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Campania La TF Campania è operativa dal mese di Maggio del 2014. L’attività di accompagnamento interessa 232 Enti attuatori dislocati nelle provincie di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. Gli interventi oggetto di presidio afferiscono a diverse fonti di finanziamento (L. 289/02, L. 244/07, Delibera CIPE 32/10, Delibera CIPE 6/12, Decreto del Fare (Legge 98/2013), Decreto Mutui, Accelerazione Campania, DGR 115/2011 (Fonte Regionale)) e sono complessivamente n. 253, per una dotazione finanziaria di € 294.811.433,00. I risultati raggiunti sono di particolare interesse sia per il numero di interventi disincagliati e avviati alla definitiva e completa realizzazione, sia per il numero di progetti per i quali è stato scongiurato il definanziamento. Particolarmente interessante è stata l’attività svolta dall’unità operativa in relazione alla Delibera di Giunta Regionale numero 115 del 29/03/2011. Con detta Delibera, la Regione Campania pubblicò un avviso per la concessione di contributi straordinari ai Comuni, per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, mettendo a disposizione risorse per euro 7.500.000,00. Una commissione esaminatrice, del settore lavori pubblici, fu incaricata di svolgere l’istruttoria delle domande pervenute e stilare la graduatoria di quelle ritenute ammissibili. Con le risorse finanziarie disponibili, furono individuati 27 interventi con un importo medio per progetto di circa €300.000,00. A novembre 2015 la TF decise di prendere in carico anche questa linea di finanziamento per verificarne lo stato di attuazione e constatò che soltanto 3 interventi risultavo conclusi, 2 erano in corso di esecuzione e per gli altri doveva essere ancora completato l’iter dell’istruttoria tecnica. Nel periodo intercorrente tra novembre 2015 ad aprile 2016, la TF dovette dedicarsi ad attività più urgenti riguardanti gli interventi finanziati con i mutui Bei e le delibere CIPE. Soltanto ad aprile 2016 riuscì a fissare un nuovo incontro con il dirigente del settore per verificare lo stato di attuazione, ma nessun avanzamento, rispetto alla situazione riscontrata a novembre 2015, venne registrato. Vista l’urgenza di portare a termine il programma e liberare eventuali risorse per lo scorrimento della graduatoria, la TF nel mese di maggio 2016, in collaborazione con il competente settore regionale, ha effettuato sopralluoghi presso tutti gli enti coinvolti per verificare, previa acquisizione della nota di richiesta integrazioni inviata dalla regione, lo stato della documentazione (progetti, autorizzazioni sismiche, dichiarazioni ecc.), accelerando, ove possibile, i processi per addivenire ad una rapida conclusione delle istruttorie. Le attività sono tutt’ora in corso; l’intervento della TF è servito per rimettere in moto il dialogo tra Enti e Regione bloccato da oltre 2 anni per inerzia di entrambi i soggetti. €7.500.000,00 €20.000.000,00 €115.213.083,00 €40.000.000,00 €89.234.443,00 €60.000.000,00 €337.000,00 €80.000.000,00 €3.818.840,00 €100.000.000,00 €11.555.000,00 €49.266.096,00 €120.000.000,00 €17.886.971,00 Campania nr. Enti attuatori 232 nr. interventi 253 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di Avellino 55 provincia di Benevento 71 provincia di Caserta 38 provincia di Napoli 45 provincia di Salerno 43 €- Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento L. 289/02 L. 244/07 3% CIPE 32/10 17% CIPE 6/12 6% 4% 39% 1% 30% 0,1% Decreto del Fare (Legge 98/2013) Decreto Mutui Accelerazione Campania DGR 115/2011 (Fonte Regionale) Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Lazio La TF Lazio, di recente istituzione, ha accompagnato e sta accompagnando 160 interventi. L’attività di presidio interessa 72 Enti attuatori dislocati nelle province di Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Gli interventi oggetto di presidio afferiscono alle seguenti fonti di finanziamento: L. 289/02, CIPE 32/10, CIPE 6/12, L. 23/96, Decreto del Fare (Legge 98/2013), Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure, Decreto Mutui, DGR 42/15, L.R. 12/81. L’accompagnamento ai progetti così individuati ha contribuito a rendere più incisive le operazioni di accelerazione della spesa. Infatti, la metodologia di lavoro utilizzata dalla Task Force Edilizia Scolastica prevede che al termine di ogni sopralluogo la TF trasferisca le informazioni relative allo stato di attuazione degli interventi al responsabile di Linea con il quale concorda intervento per intervento le iniziative/soluzioni da intraprendere. Con riferimento alla DGR 42/2015 la Regione ha chiesto alla TF l’affiancamento dei funzionari regionali per l’istruttoria tecnica relativa al rilascio del visto di conformità. La Regione Lazio, infatti, con la DGR 42/2015 ha individuato circa 500 interventi di edilizia scolastica per un totale di oltre €75.000.000,00. L’attività di affiancamento è stata attuata a partire dal mese di Aprile 2016 con un lavoro strutturato presso la sede della Regione Lazio. Grazie a questo lavoro congiunto, ad oggi oltre 100 interventi hanno ottenuto il visto di conformità, che permette ai Comuni di procedere all’aggiudicazione dei lavori, o in alternativa una richiesta di integrazione. L’attività della TF ha richiesto un notevole impegno per alcuni interventi particolarmente critici che hanno portato i componenti dell’unità operativa ad eseguire numerosi sopralluoghi, anche con carattere di urgenza. Gli interventi interessano la Provincia di Frosinone, il Comune di Soriano del Cimino, il Comune di Pomezia, il Comune di Ladispoli, il Comune di Carbognano, il Comune di Vitorchiano, il Comune di Vignanello , il Comune di Monterosi, il Comune di Zagarolo, la Provincia di Rieti. Lazio €45.000.000,00 nr. Enti attuatori 72 nr. interventi 160 €40.000.000,00 €- €28.977.694,50 € 40.376.134,09 € 2.882.148,05 €5.000.000,00 € 1.844.440,35 €10.000.000,00 € 815.000,00 €15.000.000,00 €6.183.491,86 €20.000.000,00 €300.000,00 €25.000.000,00 €4.620.000,00 €30.000.000,00 €10.641.544,98 €35.000.000,00 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 41 Frosinone provincia di 17 Latina provincia di 16 Rieti provincia di 43 Roma provincia di 43 Viterbo Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento L. 289/02 CIPE 32/10 3% CIPE 6/12 30% 42% L. 23/96 11% 2% 0,8% 6% 5% Decreto del Fare (Legge 98/2013) Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure Decreto Mutui 0,3% DGR 42/15 L.R. 12/81 Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Lombardia La Task Force Edilizia Scolastica in Lombardia è operativa da fine Settembre 2015, ma soltanto da fine Gennaio 2016, con il completamento dell’organico, ha potuto avviare un’attività significativa e massiva sul territorio. Attualmente l’unità operativa sta presidiando 170 interventi per un importo totale di 226 mln €, di cui 145 mln € relativi a finanziamenti statali. Sin dall’avvio della sua attività la Task Force ha collaborato attivamente con la Struttura Commissariale per l’Emergenza Sisma al fine di promuovere la revisione dei criteri di cui all’Ordinanza n. 112/2005, con cui sono stati finanziati gli interventi di ricostruzione dopo il sisma, al fine di colmare la differenza tra la domanda di finanziamento avanzata dai comuni interessati e il contributo massimo concedibile. L’azione della Task Force ha contribuito all’emissione di una nuova Ordinanza con l’adozione di criteri più equi per gli enti. La Task Force inoltre ha avviato, nell’ambito del programma #scuolesicure, una stretta collaborazione con la Regione Lombardia al fine di scongiurare il definanziamento per gli enti che hanno apportato, nel corso dei lavori, modifiche al progetto finanziato. Nei casi esaminati, gli interventi risultavano ricomprendere le lavorazioni inizialmente previste con l’aggiunta di nuove lavorazioni, la cui copertura era garantita da un cofinanziamento del comune. Per tale fonte la Task Force sta attualmente presidiando 36 interventi per un importo totale di 10 mln € di finanziamento. Relativamente a questi interventi, le azioni messe in campo sono le seguenti: • accompagnamento a 28 progetti con difficoltà nei flussi di finanziamento; per 14 interventi per i quali le difficoltà risultavano legate ad errori di rendicontazione la Task Force ha segnalato agli enti le misure correttive da porre in atto, per i 14 interventi rimanenti la Task Force ha avviato una ricognizione delle possibili cause presso il MIUR. • Promozione di un tavolo di confronto tra gli Enti e la Regione Lombardia finalizzato all’emissione di un parere per 3 interventi per i quali sono intervenute modifiche al progetto finanziato. La TF ha collaborato attivamente all’emissione di 3 nulla osta da parte della Regione su progetti che attualmente presentano ulteriori criticità (contenziosi e difficoltà nei flussi di finanziamento). • Monitoraggio di 2 interventi in fase di avvio del cantiere. • Accompagnamento agli Enti per 2 interventi fermi a causa di contenziosi con le imprese esecutrici; gli Enti stanno procedendo ad interpellare le altre imprese inserite in graduatoria dopo la prima classificata, al fine di completare i lavori. € 231.772,20 € 193.000.356,05 € 175.065,32 € 15.755.000,00 € 1.000.000,00 € 4.750.062,12 € 200.000.000,00 € 180.000.000,00 € 160.000.000,00 € 140.000.000,00 € 120.000.000,00 € 100.000.000,00 € 80.000.000,00 € 60.000.000,00 € 40.000.000,00 € 20.000.000,00 € 0,00 € 12.464.053,25 Lombardia Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento 2% 0,10% 0,44% 5% 7% 0,08% 85% Delibera CIPE 22 #scuolesicure Ordinanza Comm.le n.112/2005 DM 943/2015 CIPE 32/10 Risoluzione Alfano Decreto Mutui Delibera CIPE n. 17/2003 Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento nr. Enti attuatori 62 nr. interventi 173 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 13 Bergamo provincia di 26 Brescia provincia di 9 Cremona provincia di 11 Como provincia di 7 Lecco provincia di 1 Lodi provincia di 11 Mantova provincia di 38 Milano provincia di Monza 4 Brianza provincia di 16 Pavia provincia di 20 Sondrio provincia di 17 Varese ■ Puglia La TFES Puglia ha avviato l’attività di affiancamento ed accompagnamento alla PA l’11 Gennaio 2016, occupandosi di diverse linee di finanziamento (CIPE 6/12, CIPE 32/10, MUTUI BEI, APQ Istruzione, etc...). Attualmente l’unità operativa sta accompagnando n. 205 interventi, per un totale di € 76.024.999,00. L’attività di presidio interessa 46 Enti attuatori dislocati nelle provincie di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Con riferimento ai Mutui Bei, la TF in stretta collaborazione con la Regione Puglia ha eseguito un’attività di supporto per la verifica di “coerenza” dei progetti presentati dagli enti beneficiari. In particolare la TF ha verificato 96 interventi suddivisi nelle annualità 2015 e 2016, constatando mediante sopralluogo le reali condizioni di 28 manufatti, e suggerendo anche soluzioni progettuali, utili ad incrementare l’efficacia dell’intervento, e amministrative, utili ad accelerare la spesa. Relativamente agli interventi finanziati tramite APQ Istruzione, la TF, in accordo con la Regione Puglia- Settore LLPP, ha avviato un’intensa attività di verifica, anche “desk”, per evitare il definanziamento degli interventi, che interverrebbe qualora gli Enti non aggiudicassero, almeno provvisoriamente, le opere entro la data del 30/06/2016. Alla data odierna, su 119 interventi finanziati, la TF ha individuato 15 interventi a rischio di definanziamento. Per detti interventi, esperiti i necessari sopralluoghi, la TF ha condiviso con i RUP e le Amministrazioni Comunali un cronoprogramma operativo al fine di addivenire nei termini fissati all’aggiudicazione provvisoria. Per i restanti interventi la TF sta sollecitando gli Enti alla trasmissione dei Quadri Economici rimodulati a seguito dell’aggiudicazione. Puglia €19.998.960,00 €1.900.000,00 €10.162.863,00 €1.849.342,00 €5.000.000,00 €1.570.400,00 €10.000.000,00 €440.995,00 €15.000.000,00 €22.707.089,00 €7.087.280,00 €20.000.000,00 €10.308.070,00 €25.000.000,00 €- nr. Enti attuatori 46 nr. interventi 182 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 19 Bari provincia di Barletta57 Andria-Trani provincia di 33 Brindisi provincia di 42 Foggia provincia di 26 Lecce provincia di 14 Taranto Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento L. 289/02 CIPE 32/10 1% CIPE 6/12 9% 26% 14% 2% 13% 30% APQ: ex Delibera CIPE n.° 79/2012 e CIPE n.° 92/2012 CIPE 22/14 PON D.S.G. MATTM 2% 2% O.P.C.M. Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento ■ Sicilia La TF Sicilia è operativa dal mese di Maggio del 2014. Gli interventi attualmente presidiati dall’unità operativa regionale ammontano a n. 353, per un totale di € 176.237.526,01. L’attività di accompagnamento interessa 98 Enti attuatori dislocati nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. Gli interventi presidiati afferiscono a diverse fonti di finanziamento L. 289/02, CIPE 32/10, CIPE 6/12, L. 23/96, Decreto del Fare (Legge 98/2013), Decreto Mutui, Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure, Delibera CIPE 79/2012, Delibera CIPE 94/2012. Recentemente la TF Sicilia ha attivato l’attività di monitoraggio, presidio e accompagnamento dei 33 interventi finanziati dalla Delibera CIPE n. 79/2012 “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 - 2013. Revisione delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue”, per un importo complessivo di € 27.962.252,60. Il termine fissato per l’attuazione del piano degli interventi è definito dalla Delibera 166/2007 che al punto 7.2 recita: “Gli interventi ed i progetti inseriti nei programmi FAS rispettano i seguenti termini per l’assunzione degli impegni giuridicamente vincolanti e per l’esecuzione dei pagamenti: Impegni di spesa Impegni di spesa pari almeno al 20 per cento delle risorse assegnate con la presente delibera dovranno essere assunti entro il 31 dicembre 2010. La quota residua a tale data non impegnata sarà considerata in detrazione, nei confronti dell’amministrazione interessata, dal riparto della riserva di programmazione di cui al successivo punto 7.3. Tutti gli impegni di spesa sul complesso delle risorse assegnate dalla presente delibera dovranno essere assunti entro il 31 dicembre 2015. Le somme assegnate e non impegnate entro questa data sono automaticamente revocate. Pagamenti Le uscite di cassa a favore del beneficiario ovvero del soggetto realizzatore/fornitore del bene o servizio dovranno essere effettuate: - entro il 31 dicembre 2017 nel caso di interventi/progetti inseriti in Strumenti di attuazione diretta; - non oltre il triennio successivo alla conclusione dell’esecuzione finanziaria dei Programmi comunitari per gli interventi inseriti in APQ e fermo restando il termine fissato dal singolo APQ se precedente. Le risorse assegnate a titolo di primalità in ragione del conseguimento dei target connessi agli “obiettivi di servizio” previsti dal QSN per il Mezzogiorno nel 2013, di cui al meccanismo incentivante definito dalla delibera CIPE n. 82 del 3 agosto 2007, e richiamato nel precedente punto 1.1.1 b), sono trasferite senza vincoli temporali in relazione al loro impegno e sono impiegate, per le destinazioni previste dalla citata delibera, per pagamenti da effettuarsi non oltre il triennio successivo alla conclusione dell’esecuzione finanziaria dei Programmi comunitari.” La scadenza prevista per la spesa è, quindi, fissata al 31 dicembre 2018. Al fine di ricostruire lo stato di attuazione del programma, l’unità operativa ha svolto un attento lavoro di indagine atto a ricostruire lo stato procedurale di ogni singolo intervento, basandosi sul monitoraggio fornito, in prima battuta, dalla Regione Sicilia a tutto il 10/12/2015. Partendo delle informazione reperite ha quindi attivato l’attività di presidio tramite supporto desk e sopralluoghi in sito. Si riporta di seguito il raffronto fra i dati di partenza, frutto del monitoraggio operato dalla Regione Siciliana, e i dati registrati per effetto dell’azione di presidio desk operata dalla TF a tutto il 16/06/2016 (cfr. tabella – “Evoluzione monitoraggio “Stato procedurale” interventi”). Ad oggi sono 12 gli interventi presidiati per un totale di € 12.839.010,92 pari al 45,91% del totale finanziato. I grafici che seguono mostrano l’evoluzione dell’attività di presidio nel tempo. Anche l’attività di monitoraggio, presidio e accompagnamento del programma di finanziamento di cui alla Delibera CIPE n. 94/2012 è di recente attivazione. La Delibera CIPE n. 94/2012 “Fondo per lo sviluppo e la coesione – Regione Siciliana – Programmazione delle residue risorse 2007-2013 anche ai fini del debito sanitario regionale” finanzia nello specifico 38 interventi per un importo totale pari a € 41.046.696,70. Analogamente al caso precedente l’avvio dell’attività ha richiesto una ricognizione sullo stato di attuazione. La linea di finanziamento presenta due criticità, la prima legata alla scadenza del programma finanziario fissata al 31 dicembre 2018, la seconda, di impatto più elevato, deriva dal punto 6 della delibera CIPE n. 21/2014, che indica il 31/12/2015 quale termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti per il complesso delle risorse assegnate alla Amministrazioni centrali e regionali per l’intero ciclo di programmazione del FSC 2007/2013. Il mancato rispetto della predetta scadenza da parte della Regione Siciliana ha comportato l’applicazione di una sanzione pari all’1,5% dell’importo dell’intero programma. Decorso anche il termine ultimo del 30/06/2016 per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori, le risorse saranno definitivamente revocate e rientreranno nella disponibilità del CIPE. All’inerzia della Regione Siciliana, si è aggiunta l’entrata in vigore del D.Lgs 50/2016 “Nuovo Codice Appalti” che ha ritardato ulteriormente l’avvio delle procedure di aggiudicazione da parte degli EE.LL. Al fine di superare la criticità rilevata ed addivenire all’aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 30/06/2016 è stata avviato un percorso condiviso tra TFES Sicilia, Regione Sicilia, MIT – Provv. OO.PP. Sicilia – Calabria ed Enti Locali finalizzato a stipulare appositi atti di convenzione tra le Parti finalizzati all’espletamento delle procedure di aggiudicazione ad opera del MIT – Provv. OO.PP. Sicilia – Calabria che ai sensi dell’art. 37, comma 3, e 38 comma 1 del D.Lgs 18.04.2016 n. 50, può esercitare le funzioni di Centrale di Committenza per conto delle Stazioni Appaltanti che ne fanno richiesta. L’evoluzione nel tempo del presidio è riportato nei grafici che seguono. L’analisi dei dati rivela una linea di finanziamento in netto ritardo di attuazione per effetto dell’inerzia della Regione Siciliana, che ha emanato i decreti di finanziamento degli interventi a febbraio 2016 e, in data successiva all’entrata in vigore del D.Lgs 50/2016 “Nuovo Codice Appalti”, e dai ritardi fisiologici legati al transitorio normativo. Attualmente la TFES presidia 15 interventi afferenti a detta fonte per un totale di € 17.445.008,84, pari al 42% circa dell’importo finanziato. 17.445.008,84 12.839.010,92 10.613.601,16 41.897.921,16 2.085.147,82 40.682.960,93 16.522.500,00 26.251.727,24 45.000.000,00 40.000.000,00 35.000.000,00 30.000.000,00 25.000.000,00 20.000.000,00 15.000.000,00 10.000.000,00 5.000.000,00 - 7.899.647,94 Sicilia Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento 10% 15% 7% 4% 6% 9% 24% 23% 1% L. 289/02 CIPE 6/12 Decreto del Fare (Legge 98/2013) Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure Delibera CIPE 94/2012 CIPE 32/10 L. 23/96 Decreto Mutui Delibera CIPE 79/2012 Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento nr. Enti attuatori 98 nr. interventi 353 distribuzione nr interventi interventi per provincia provincia di 44 Agrigento provincia di 43 Caltanissetta provincia di 49 Catania provincia di 22 Enna provincia di 78 Messina provincia di 44 Palermo provincia di 23 Ragusa provincia di 24 Siracusa provincia di 26 Trapani I. EFFETTI DELL’APPLICAZIONE DELLA L. 107/15 I grafici seguenti illustrano, nel complesso, lo stato di attuazione degli interventi afferenti alla L. 289/02, alla Delibera Cipe n. 32/2010 e alla Delibera Cipe n. 6/2012, oggetto di accompagnamento da parte delle unità operative regionali, alla data odierna. Nei paragrafi seguenti sono descritti gli effetti della L. 107/15 registrati per singola regione. ■ Basilicata La TF ha affiancato il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Campania, Molise, Puglia, Basilicata - sede Coordinata di Potenza - per le attività di alta sorveglianza delle delibere CIPE n. 32/2010 e n. 6/2012. Per quanto concerne le opere finanziate con Delibera CIPE n. 32/2010, sono pervenuti all’OGV, entro i termini previsti dalla legge, n. 27 interventi per un totale di € 5.920.000,00, e per n. 12 interventi è stata prodotta la rendicontazione finale. Dei n. 74 progetti finanziati con Delibera CIPE n. 6/2012, per un importo complessivo di € 7.691.780,00, sono pervenuti all’OGV, entro i termini di legge, n. 69 interventi, n. 4 interventi sono stati dichiarati inammissibili, n. 1 intervento è stato definanziato con decreto ministeriale; n. 2 amministrazioni non hanno provveduto a trasmettere i progetti degli interventi. Su tali linee di finanziamento, oltre alle attività di supporto desk, la TF ha eseguito sopralluoghi per 28 interventi che presentavano criticità e/o problematiche. ■ Calabria A partire dal mese di luglio 2015, con l’entrata in vigore della Legge 107/2015, la TF ES Calabria ha intensificato le verifiche sullo stato di attuazione degli interventi oggetto di presidio e ha contribuito ad indirizzare l’operato degli enti attuatori al rispetto dei termini previsti nella legge. • Delibere CIPE n. 32/2010 e n. 6/2012: la L. 107/2015 prevedeva la trasmissione al MIT dei provvedimenti di aggiudicazione provvisoria dei lavori entro il 15 gennaio 2016, pena la revoca dei finanziamenti. Tale termine è stato successivamente prorogato al 30/04/2016 con apposito D.L. 30 dicembre 2015, n. 210 cd. "Decreto Milleproroghe", convertito, con modificazioni in legge 25 febbraio 2016, n. 21. La prima ricognizione espletata dalla TF sugli interventi afferenti alle Delibere CIPE 32/2013 e 6/2012 ha fatto emergere che su 50 interventi il 59% non aveva ancora ottenuto il parere del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia-Calabria e solo il 29% era stato interessato da un’aggiudicazione almeno provvisoria dei lavori. Per far fronte a tale criticità, la Task Force ha avviato una fitta ed intensa attività di interlocuzione con il Provveditorato OO.PP., tesa a sensibilizzare lo stesso sulla necessità di rispettare i termini di legge nel rilascio del parere di competenza, ottenendo in tempi brevi buoni risultati, nel rilascio degli atti dovuti, per gli interventi per i quali si erano ormai accumulati ritardi notevoli. Acquisito il parere del Provveditorato OO.PP. ed approvato il progetto esecutivo, per effetto di una costante azione di sollecito operata dalla TF, gli Enti beneficiari hanno potuto avviare le procedure di scelta del contraente, ricorrendo, su suggerimento della stessa TF, laddove vi fosse "estrema urgenza", all'applicazione dell'art. 9, comma 1, del D.L. 133/2014, come convertito dalla L. 164/2014 "Sblocca Italia", che prevedeva, per l’affidamento di lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, relativamente agli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, disposizioni di carattere semplificativo e acceleratorio per la pubblicazione dei bandi, per la ricezione delle offerte e per i tempi per la stipula dei contratti, addivenendo all'aggiudicazione provvisoria dei lavori nei termini di cui alla legge n. 107/2015. Alla data odierna, per i 55 interventi presidiati la situazione è la seguente: 3 interventi risultano chiusi; 17 interventi sono provvisti di aggiudicazione dei lavori; 24 interventi sono con i lavori in corso; 5 interventi sono con i lavori ultimati; 4 interventi non hanno conseguito l’aggiudicazione dei lavori poiché l’ente, per problemi di cassa, pur disponendo dei progetti esecutivi, non ha proceduto alla gara d'appalto (Provincia di Crotone); 1 intervento è fermo alla progettazione definitiva, per esso l’ente ha deciso di riproporre il progetto per accedere ai finanziamenti di cui al Decreto Mutui, risultando in graduatoria per l'annualità 2016 (Comune di San Roberto); 1 intervento non ha conseguito l’aggiudicazione entro i termini di legge (Comune di Marina di Gioiosa Ionica). • L. 289/2002 Rispetto agli interventi finanziati con la Legge n. 289 del 2002, la TF Calabria ha riscontrato, nella fase iniziale dell’attività di presidio, un eccessivo ritardo nel rilascio dell'autorizzazione da parte degli uffici dell’ex Genio Civile della Regione Calabria. La costante collaborazione tra Task Force e Amministrazione Regionale ha consentito l’immediato completamento dell'istruttoria per i progetti in attesa ormai da mesi, con il conseguente rilascio dell’autorizzazione. Con l’entrata in vigore della L. 107/15 la TF ha proseguito l’azione di sensibilizzazione rivolta ai Comuni destinatari di finanziamento e alla data odierna, per i 60 interventi presidiati si delinea il seguente quadro: 37 interventi chiusi, 6 interventi con i lavori in corso, 9 interventi con i lavori ultimati, 1 intervento fermo per un contenzioso sorto tra Amministrazione e Impresa Appaltatrice (per lo stesso si è condivisa l’azione necessaria al superamento e i tempi occorrenti), 1 intervento per il quale l’ente deve espletare le procedure di gara 6 interventi non realizzati, per motivazioni di varia natura (1 ritirato, 1 proposto definanziamento, 2 non realizzabili, 2 realizzati dagli enti con risorse proprie) ■ Campania Con l’entrata in vigore della legge 107/2015, il Governo ha voluto dare impulso alla chiusura dei programmi di finanziamento che presentavano rilevanti ritardi nell’attuazione, fissando scadenze, differenziate per linea di finanziamento, per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (o.g.v.) da parte degli enti attuatori. I programmi interessati dai provvedimenti di revoca sono stati i seguenti: 1) Legge 289/2002 – Programma straordinario per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici – ogv alla data di entrata in vigore della legge; 2) Delibere CIPE 32/2010 e 6/2012 – Programma straordinario per la messa in sicurezza degli elementi non strutturali degli edifici scolastici – aggiudicazione provvisoria entro il 30 aprile 2016; 3) Legge 23/1996 – Programma di interventi sul patrimonio scolastico – ogv alla data di entrata in vigore della legge. Rispetto a tali misure la Regione Campania presentava situazioni critiche per l’elevato numero di interventi non avviati e per le importanti risorse economiche non spese. Legge 289/02 Alla Regione Campania, caratterizzata da un territorio a sismicità elevata, furono assegnate ingenti risorse per la messa in sicurezza di circa 180 edifici per un valore complessivo di oltre 90 milioni di euro. Le delibere Cipe di assegnazione dei finanziamenti furono le seguenti: - 102/04; - 143/06; - 17/08. Una delle prime attività della Task Force neocostituita (ottobre 2014) fu quella di verificare lo stato di attuazione del programma, constatando che lo stesso non era ancora concluso e che un numero considerevole di progetti definitivi (46) non era stato ancora esaminato dalla Regione. Nello stesso periodo la Regione aveva avviato una collaborazione con la società in house Arcadis per la ripresa delle attività istruttorie e, in particolare, per l’esame delle perizie di variante che venivano presentate dagli Enti per gli interventi in corso di esecuzione. La TF si rese subito parte attiva per cercare di calendarizzare le istruttorie tecniche finalizzate al rilascio dell’attestato di coerenza dei progetti sospesi. Inoltre trattandosi di progetti presentati da circa dieci anni decise di verificare: - l’esistenza dell’edificio; - la destinazione ad uso scolastico; - l’attualità dell’intervento. Pertanto, furono eseguiti sopralluoghi su tutti gli interventi sospesi ed emerse che: - 16 interventi non rispondevano più agli obiettivi del programma per almeno uno dei seguenti motivi: edificio demolito e ricostruito con altre fonti; destinazione diversa dall’uso scolastico; intervento eseguito con altre linee di finanziamento. - 30 interventi presentavano ancora caratteristiche tali da poter essere finanziati, tra questi alcuni avevano carattere di urgenza. Cosicché i tecnici dell’Arcadis focalizzarono la propria attenzione su questi ultimi 30 progetti ed avviarono le attività istruttorie per il rilascio dei pareri. E sino ad ottobre 2015, data di scadenza della convenzione tra la società Arcadis e la Regione, furono rilasciati 10 attestati di coerenza e furono formulate 20 richieste di integrazione. Al termine della fase istruttoria, l’attività fu sospesa in attesa dei provvedimenti di revoca per gli interventi privi dell’o.g.v. alla data di entrata in vigore della legge. Tuttavia, la legge non identificava in modo esplicito l’obbligazione giuridicamente vincolante e diverse furono le ipotesi formulate, tra cui: a. aggiudicazione provvisoria dei lavori; b. stipula del contratto di mutuo con Cassa Depositi e Prestiti; c. affidamento dell’incarico di progettazione degli interventi. Nessuno degli interventi della Regione Campania rientrava nell’ipotesi a), per un solo intervento era stato stipulato il muto con la Cdp prima del 16/07/2015 e per tutti gli altri interventi erano stati redatti e presentati presso i competenti uffici regionali i progetti definitivi. Recentemente (giugno 2016) il MIT ha chiarito che anche “le aggiudicazioni del servizio di progettazione” assunte prima del 16/07/2015, possono considerarsi “obbligazione giuridicamente vincolante” (parere CT 12848/2016 – Sez. VII dell’Avvocatura Generale dello Stato). Pertanto a breve la Regione dovrà riprendere le istruttorie dei progetti sospesi, verificarne la coerenza e seguire l’iter degli interventi fino alla loro completa realizzazione. Allo stato, in assenza di una struttura tecnica che possa espletare le istruttorie (convenzione scaduta e non rinnovata) e mancando l’unico funzionario addetto alla gestione finanziaria del programma (trasferimento del personale interno), la TF rimane l’unico soggetto in grado di affiancare il settore UOD02 nell’attuazione del programma con funzioni di raccordo tra gli enti beneficiari e gli uffici regionali. Delibere CIPE 32/10 e 6/12 In Campania gli interventi finanziati con le Delibere CIPE 32/2010 e 6/2012 sono gestiti direttamente dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Napoli. Per detti interventi la legge 107/2015 fissava come termine ultimo per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori (o.g.v.) il 12/01/2016 (180 giorni dall’entrata in vigore della legge), successivamente prorogato al 30/04/2016 con il decreto mille-proroghe. Gli interventi finanziati con la delibera CIPE n. 32 del 2010 non presentavano grosse criticità, infatti, nella quasi totalità dei casi, i lavori sono stati aggiudicati nei tempi previsti dalla legge. Al contrario per gli interventi finanziati con la successiva delibera CIPE n. 6 del 2012 nel mese di ottobre 2015 si registrava la seguente situazione: Tabella 1 - Situazione interventi Delibera CIPE 6/12 (aggiornamento ottobre 2015) Esaminati dal PP.OO In istruttoria dal PP.OO 32 29 3 4 23 16 7 3 60 29 21 8 234 43 40 151 131 19 84 42 27 15 10 5 487 90 148 250 207 42 Totale Interventi Definanziati Avellino 49 1 17 Benevento 28 1 Caserta 92 Napoli Salerno Provincia Non trasmessi Pervenuti al PP.OO al PP.OO Il 30% dei 487 progetti inseriti nella delibera di finanziamento, per circa 70 milioni di euro, risultava non ancora trasmesso al PP.OO., il 20% dei progetti trasmessi doveva ancora essere istruito. Per i progetti già esaminati non era possibile stabilire se gli enti avessero provveduto o meno all’aggiudicazione provvisoria dei lavori. Considerati i ritardi riscontrati, a novembre 2015 la TF ha promosso un incontro con il Provveditore, il Direttore Generale del MIT e la Struttura di Missione della PCM, per definire modalità di collaborazione più efficaci, al fine di poter realizzare degli interventi. La TF inoltre si è adoperata fornendo il massimo supporto agli uffici del Provveditorato di Napoli e agli EE.LL coinvolti ed ha contribuito a focalizzare l’attenzione sugli interventi proposti dalle Province che risultavano beneficiarie per circa il 50% delle risorse finanziarie come illustrato nella seguente tabella Provincia N° interventi Importo Avellino 24 € 7.092.520,00 Benevento 9 € 932.830,00 Caserta 52 € 5.950.580,00 Napoli 71 € 16.005.950,00 Salerno 25 € 4.701.000,00 181 € 34.682.880,00 L’intensa attività di affiancamento agli Enti ha consentito di raggiungere i seguenti risultati: - Città metropolitana di Napoli: 59 dei 71 progetti non risultavano tramessi. Con l’azione della TF, tutti gli interventi, per un valore di oltre 10 milioni di euro, sono stati aggiudicati entro i termini; - Provincia di Caserta: 43 dei 52 progetti risultavano non ancora tramessi. Con l’azione della TF, tutti i progetti sono stati trasmessi e aggiudicati entro i termini, compreso l’intervento di rifacimento delle coperture dell’ITIS Caso di Piedimonte Matese (CE); - Provincia di Avellino: nessuno dei 16 progetti era stato trasmesso. Con l’azione della TF, 15 progetti sono stati trasmessi e i lavori aggiudicati. Un ulteriore risultato degno di rilievo è stato raggiunto con il Comune di Salerno beneficiario di oltre 1,5 milioni di euro per la realizzazione di 10 interventi, i cui progetti non erano mai stati trasmessi al PP.OO. L’azione della TF ha consentito al comune di aggiudicare i lavori per tutti gli interventi. ■ Lazio DELIBERA CIPE 32/2010 Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Lazio, Abruzzo e Sardegna ha erogato, per la regione Lazio, finanziamenti per la messa in sicurezza degli elementi non strutturali in 153 scuole, per un valore totale di € 36.325.000,00. La TF al fine di ottimizzare tempi e risorse, in accordo con il Dirigente del Provveditorato, dott. Guglielmi, responsabile del settore edilizia scolastica, e del funzionario, ing. Mazzarella, ha riscontrato gli atti tecnico-amministrativi dei 153 interventi finanziati, per verificare l’esattezza dell’iter procedurale. A seguito di tale attività sono stati individuati 23 interventi con criticità, per i quali è stato effettuato apposito sopralluogo ed avviata l’attività di affiancamento. Si precisa altresì che l’attività portata avanti dalla TF, congiuntamente al Provveditorato, ha permesso agli Enti beneficiari di concludere l’iter di aggiudicazione provvisoria nei termini previsti dalla Legge 107/2015 “La Buona Scuola”. Dei 153 interventi finanziati, ad oggi, 152 rispettano le tempistiche condivise ed 1 risulta definanziato a causa del cambio di destinazione d’uso dell’edificio. ■ Lombardia La TF Lombardia si è adoperata per informare gli enti circa i contenuti della L. 107/2015 ed in particolare ha provveduto ad illustrare i contenuti del bando per le scuole innovative da un punto di vista tecnologico, impiantistico ed architettonico e la novità rappresentata dall’istituzione dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, presso il Miur, nato per coordinare strategie e risorse per gli interventi e promuovere la cultura della sicurezza. In relazione alla linea di finanziamento Cipe 32/2010, la Task Force sta presidiando 42 interventi per un importo totale di 14,5 mln € di finanziamento, corrispondenti al 28% del totale. Relativamente a tali interventi le azioni messe in campo sono in sintesi le seguenti: • Comunicazione delle scadenze imposte dalla Legge 107/15 (cd. Buona Scuola) agli enti che ancora non avevano provveduto all’aggiudicazione dei lavori e accompagnamento nelle fasi di approvazione dei progetti e di aggiudicazione, in stretta collaborazione con il Provveditorato OO.PP. Regionale. Tale azione ha consentito di evitare il definanziamento di 3 progetti, per un importo totale di € 820.000,00; • Rafforzamento della collaborazione tra Provveditorato OO.PP., Enti locali e Dirigenti Scolastici, finalizzata alla ripresa 2 di cantieri sospesi a causa di Interferenze con l’attività didattica; • Affiancamento a 15 Enti, per i cui progetti si era registrata difficoltà nei flussi di finanziamento, attraverso una stretta collaborazione con il MIT, Provveditorato OO.PP. ed Enti locali; • Monitoraggio di 22 progetti aggiudicati e i i cui cantieri saranno avviati nei prossimi mesi. Di rilievo è la collaborazione avviata dalla Task Force con il Provveditorato OO.PP., essa ha infatti consentito di conseguire risultati positivi sia circa i tempi di istruttoria delle istanze presentate dagli Enti sia circa i rapporti tra il Provveditorato e gli stessi Enti attuatori. ■ Puglia CIPE 6/12 e 32/10 Con riferimento alle Delibere Cipe 32/10 e 6/12 la Task Force Puglia ha avviato la propria attività occupandosi degli interventi finanziati dalle CIPE 6/12 e 32/10 a “rischio definanziamento”, per i quali, cioè, vi era la necessità di aggiudicare i lavori entro il 30/04/2016. Il lavoro intrapreso dall’unità operativa ha consentito di evitare il definanziamento di 96 interventi su un totale di 124 segnalati dal Provveditorato OOPP, poiché carenti delle necessarie autorizzazioni, consentendo agli enti attuatori di addivenire all’aggiudicazione dei lavori entro la scadenza del 30 Aprile 2016. Nell’ambito di questa attività la TF ha attivato una serie di azioni (con follow-up, monitoraggio in continuo e sopralluoghi sul campo) al fine di accompagnare in ogni fase gli Enti appaltanti, consentendo di superare “stalli” amministrativi perduranti da anni. Esempi di dette attività sono riscontrabili anche nella “Best-Practice” della Provincia BT presentata in occasione del FORUM PA 2016 a Roma, in cui la perfetta sinergia ed il reciproco impegno instauratosi tra gli attori coinvolti (TFES, Ente Provincia, Provveditorato OO. PP. e MIT), ha consentito di addivenire all’aggiudicazione provvisoria entro i termini fissati per tutti gli interventi monitorati, concludendo così positivamente le criticità riscontrate. Inoltre oggi la Provincia BAT, può vantare delle schede di Anagrafe Edilizia Scolastica in fase di completamento ed un controllo SNAES sugli edifici positivo sul 100%. In particolare la Task Force Edilizia Scolastica in soli 3 mesi di attività ha consentito di portare a positiva conclusione circa il 78% degli interventi segnalati dal Provveditorato a rischio “de finanziamento”. L’attività della TFES ha consentito altresì di liberare risorse impegnate sulle medesime linee di finanziamento, laddove sono state evidenziate le dismissioni di immobili da parte degli Enti. ■ Sicilia La legge 107 del 2015 ha introdotto novità in merito a diverse linee di finanziamento presidiate dalla TFES. • Legge 23/1996. La L. 107/15 ha previsto che le somme relative ad interventi non avviati e per i quali non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti siano definanziati e destinati alla programmazione nazionale triennale. Ad oggi la TFES presidia 52 interventi per un totale di € 40.682.960,93. • Legge 289/2002: La L. 107/15 ha previsto che le somme relative ad interventi non avviati e per i quali non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti, anche giacenti presso la società Cassa Depositi e Prestiti spa, siano definanziati e destinati dal CIPE alle medesime finalità di edilizia scolastica. Ad oggi la TFES presidia 36 interventi per un totale di € 26.251.727,24. • Delibere Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012. La L. 107/15 ha previsto che entro 180 giorni dall’entrata in vigore (termine prorogato al 30/04/2016) gli enti beneficiari trasmettessero al MIT le aggiudicazioni provvisorie dei lavori pena la revoca dei finanziamenti. La TFES ha affiancato e presidiato costantemente gli enti locali beneficiari dei suddetti finanziamenti al fine di addivenire all’aggiudicazione provvisoria entro la data del 30/04/2016. L’evoluzione procedurale degli interventi Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012 “critici” è riportata nei grafici che seguono. Alla data odierna la TFES presidia 154 interventi Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012 per un totale di € 24.422.147,94. II. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DEI PIANI TRIENNALI DI INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA (DECRETO MUTUI) L'art. 10 del Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, cd. "Decreto Mutui", convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 128 del 8/11/2013, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, dispone che, al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti, le Regioni interessate possano essere autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la società Cassa depositi e prestiti Spa e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385. Il Decreto interministeriale, firmato il 23 Gennaio 2015, ha autorizzato le Regioni a stipulare mutui trentennali a totale carico dello Stato per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico e costruzione di nuovi edifici scolastici. Successivamente con Decreto del 1 settembre 2015, recante "Autorizzazione all'utilizzo da parte delle Regioni di contributi pluriennali", il MIUR ha riconosciuto: alla Regione Basilicata una dotazione finanziaria di circa 15 Milioni di Euro; alla Regione Calabria una dotazione finanziaria di circa 43 Milioni di Euro; alla Regione Campania una dotazione finanziaria di circa 92 Milioni di Euro; alla Regione Lazio una dotazione finanziaria di circa 73 Milioni di Euro; alla Regione Lombardia una dotazione finanziaria di circa 120 Milioni di Euro; alla Regione Puglia una dotazione finanziaria di circa 62 Milioni di Euro; alla Regione Sicilia una dotazione finanziaria di circa 83 Milioni di Euro. Gli interventi attualmente presidiati dalle 7 unità operative regionali ammontano a n. 362 , l’impegno finanziario corrispondente è di € 441.488.502,71. Il grafico seguente ne illustra nel complesso lo stato di attuazione. Di seguito sono sintetizzate le attività condotte da ciascuna delle unità operative . ■ Basilicata L’attività della TF Basilicata si è concentrata sui 12 interventi finanziati dal Decreto Mutui (per un totale di 7.750.759,74 €) per l’annualità 2015. Solo per 11 di detti interventi, gli enti sono pervenuti all’aggiudicazione provvisoria entro i termini previsti dalla legge. Già a dicembre 2015 la TF aveva eseguito tutti i sopralluoghi, riscontrando criticità particolari solo per due interventi: - per un intervento la criticità era legata all’inadeguatezza tecnica dell’ente attuatore; - per l’altro intervento la criticità era legata alla sovrapposizione dei flussi finanziari. In particolare alla data del primo sopralluogo esperito dalla Task Force, il 09/11/2015, l’edificio risultava oggetto di lavori di adeguamento sismico finanziati dall’Ente con fondi propri ed inoltre gli stessi erano fermi dal maggio del 2010; l’area di cantiere era occupata dall’impresa appaltatrice; l’Amministrazione stava avviando la risoluzione del contratto in danno all’impresa; il progetto di adeguamento sismico finanziato con il «Decreto Mutui» non era congruente con l’intervento in fase di esecuzione. La Task Force Basilicata ha operato in sinergia con il Sindaco, il RUP e la struttura tecnica comunale per la risoluzione delle summenzionate problematiche, consentendo all’Amministrazione di perfezionare la risoluzione contrattuale con l’impresa, di ottenere lo sgombero dell’area di cantiere, di poter rimodulare il progetto finanziato con il «Decreto Mutui», adeguandolo alle reali esigenze, di aggiudicare i lavori entro i termini previsti ed infine di poter avviare il nuovo cantiere. Ad oggi si può ritenere che le criticità principali siano state superate e l’ultimazione dei lavori è prevista per dicembre del 2016. ■ Calabria Nel mese di aprile 2015, il Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità della Regione Calabria ha avanzato, presso l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la richiesta di avvalersi del supporto della Task Force Calabria per espletare l’attività istruttoria connessa alle istanze pervenute a seguito di pubblicazione di apposito Avviso pubblico. La Task Force Calabria, su esplicita autorizzazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha fornito, durante la fase istruttoria condotta dalla Regione Calabria, supporto tecnicoamministrativo al Settore Edilizia Scolastica del Dipartimento regionale, e nello specifico alla Commissione di valutazione, istituita per accertare l'ammissibilità delle istanze presentate dagli Enti locali (Comuni e Province) ed assegnare alle stesse il punteggio complessivo scaturente dai criteri previsti nell'Avviso pubblico. Con riferimento a tale attività istruttoria, la Task Force Calabria ha messo a disposizione del Dipartimento regionale le competenze tecniche e giuridiche dei propri componenti, ogni qual volta se ne è manifestata la necessità, ed in particolare nei casi in cui sono emerse particolari criticità o difformità tra quanto dichiarato dalle Amministrazioni nelle domande di finanziamento, e quanto, invece, richiesto nell'Avviso pubblico, contribuendo altresì alla redazione della graduatoria provvisoria delle domande. A seguito della pubblicazione della graduatoria definitiva, la Regione Calabria ha disposto l'accompagnamento di 23 interventi per l'annualità 2015. Nel mese di giugno 2015, la TF ha avviato, di concerto con la Regione Calabria e su disposizione dell’Agenzia, l’attività di accompagnamento degli interventi finanziati dal Decreto Mutui e rientranti nel Piano annuale 2015; ciò, al fine di garantire la piena attuazione degli stessi ed il pieno utilizzo delle risorse, fornendo all’occorrenza un valido supporto tecnico-giuridico agli enti beneficiari in tutte le fasi del ciclo del progetto ed avviando un'attività di accompagnamento volta a garantire la conclusione degli interventi nei tempi previsti/dovuti. In occasione di ogni sopralluogo, la TF ha proceduto alla consultazione, presso gli uffici tecnici comunali e provinciali, degli atti amministrativi e della documentazione progettuale, in particolare della relazione tecnica, del quadro economico, del computo metrico, dell'elenco dei prezzi, degli elaborati grafici concernenti lo stato attuale e lo stato di progetto, registrando le informazioni rilevate nella banca dati del DPS, nonché alla visita presso gli edifici scolastici oggetto di intervento. Tutti i sopralluoghi si sono conclusi con la sottoscrizione della scheda di sopralluogo, generata dall’Applicativo online del DPS, da parte dei soggetti intervenuti (TF, RUP, rappresentanti dell’Amministrazione beneficiaria) anche al fine di condividere il cronoprogramma degli adempimenti, necessari ad ultimare gli interventi nei tempi richiesti dal decreto ministeriale, primo tra i quali l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto dei lavori entro il termine del 31 ottobre 2015, pena la revoca del finanziamento concesso. I sopralluoghi effettuati dalla TF sui 23 interventi rientranti nell’annualità 2015 hanno permesso di riscontrare due casi particolari, di seguito elencati, consentendo così alla Regione Calabria di assumere le necessarie determinazioni: − Il caso di un edificio scolastico, per il quale era stata presentata richiesta di finanziamento, che ospitava solamente 3 alunni della Scuola Media. Nello stesso territorio comunale non risultavano presenti altri gradi di istruzione. Pertanto, a seguito di segnalazione da parte della TF, la Regione Calabria ha proceduto a verificare attraverso l'Ufficio Scolastico Regionale la necessità o meno di mantenere il plesso per i prossimi anni scolastici, al fine di confermare l'ammissibilità/opportunità del finanziamento. − Il caso di un intervento già finanziato con i fondi CIPE 38/2015. A seguito della segnalazione da parte della TF, la Regione Calabria ha preso atto che l'Ente procederà alla realizzazione dell'intervento con i fondi CIPE, rinunciando al finanziamento concesso con Decreto interministeriale per il medesimo progetto. A seguito dei sopralluoghi della TF, la Regione Calabria ha provveduto a revocare n. 2 interventi; di conseguenza, il numero di interventi oggetto di accompagnamento per l’annualità 2015 è passato da 23 a 21. Allo stato su 12 interventi si è conclusa la procedura di aggiudicazione dei lavori e su 9 interventi gli enti hanno già dato corso alle operazioni di consegna ed attivato i relativi cantieri. Il 31 Agosto 2015, la Regione Calabria ha pubblicato sul proprio sito il decreto n. 9049 “Avvio attività propedeutiche per conferma programma di interventi annualità 20162017”, con cui ha invitato i soggetti attuatori degli interventi inseriti in graduatoria per le annualità 2016-2017 a trasmettere la documentazione relativa ad eventuali variazioni intervenute dopo l'8 aprile 2015 (data di scadenza del termine per la presentazione delle domande dell'avviso di manifestazione di interesse), individuando i sopralluoghi da eseguirsi con il supporto della TF Calabria come propedeutici alla riconferma del piano per le annualità 2016 e 2017. Nel mese di gennaio 2016, la TF ha iniziato ad effettuare i sopralluoghi sui 50 interventi ricadenti nell’annualità 2016, per effetto dei quali 48 interventi sono stati riconfermati nel piano, mentre 2 interventi sono slittati all’annualità 2017. ■ Campania Nel mese di aprile 2015, a seguito di Avviso pubblico, la Regione Campania ha pubblicato il piano triennale 2015-2017 degli interventi di edilizia scolastica da finanziare con il Decreto Mutui. Le istanze pervenute presso gli uffici regionali sono state classificate esclusivamente in base al punteggio calcolato secondo i criteri previsti dall’Avviso e le autodichiarazioni rese dagli Enti beneficiari. Tale graduatoria è stata trasmessa al MIUR il 01 maggio 2015. Nel mese di Agosto 2015, la Task Force Campania ha fornito, collaborando con la dirigente e i funzionari del Settore UOD Istruzione, supporto tecnico all’istruttoria dei progetti selezionati per la verifica, mediante sorteggio e in numero pari al 10% delle domande coperte da finanziamento. Durante la verifica desk, sono emerse difformità tra quanto dichiarato dalle Amministrazioni in sede di istanza per l’ammissione a finanziamento e quanto richiesto dall'Avviso pubblico, il settore UOD Istruzione, di conseguenza, ha deciso di estendere i controlli a tutti gli interventi (oltre € 1.500.000,00). Pertanto, sono stati organizzati dei gruppi di lavoro composti da funzionari regionali, tecnici della società Arcadis e componenti della Task Force Campania, per effettuare ricognizioni presso le Amministrazioni, verificando de visu il fascicolo di progetto, e l’area/edificio oggetto di intervento. Complessivamente sono state oggetto di riscontro 15 proposte progettuali, per 12 delle quali sono state formulate richieste di chiarimento. Gli esiti dei controlli sono stati condivisi con la Dirigente del Settore UOD Istruzione e i funzionari regionali nella riunione operativa del 28 settembre 2015. Successivamente la Task Force Campania, secondo le modalità previste per il presidio e l’accompagnamento degli interventi, ha esteso i sopralluoghi a tutti gli interventi coperti da finanziamento per procedere, in primis, alla consultazione degli atti amministrativi e della documentazione progettuale presso gli uffici tecnici comunali ed in secondo luogo ad una verifica dello stato di fatto degli edifici scolastici oggetto di intervento. Superati i termini per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori (29 febbraio 2016), la TF ha affiancato i funzionari regionali nella valutazione e verifica della documentazione di gara trasmessa dagli enti beneficiari, realizzando una check-list di controllo da utilizzare fintanto che l’applicativo informatico, predisposto dal MIUR, per la rendicontazione non fosse diventato operativo. Per far fronte agli obblighi di monitoraggio e sorveglianza degli interventi ammessi a finanziamento, la Regione, con decreto dirigenziale n.116 del 18/04/2016, pubblicato sul BURC n.25 del 18/04/2016, ha istituito un Team di Progetto composto da funzionari regionali e dai componenti della TF Campania. Tale atto consolida il rapporto di collaborazione tra la TF e la struttura regionale di riferimento. Attualmente la TF sta assistendo gli EE.LL. per l’invio della richiesta di acconto attraverso l’applicativo informatico predisposto dal MIUR e, ciò, anche al fine di facilitare la successiva validazione della documentazione caricata, da parte dei funzionari regionali. L’attività dovrebbe concludersi entro il 1° luglio 2016. Nel periodo estivo la TF sarà presumibilmente impegnata nel monitoraggio dei cantieri, che dovrebbero essere attivati per la totalità degli interventi, per poi potersi dedicare nuovamente all’attività di affiancamento agli Enti locali e ai funzionari regionali per la rendicontazione degli interventi, da perfezionare entro fine ottobre. ■ Lazio Annualità 2015 Per i 46 progetti, relativi agli interventi ricadenti nell’annualità 2015, il cui un valore ammonta ad euro 33.979.330,39, la TF ha eseguito: 1. attività desk su richiesta dalla Regione Lazio per la riconferma degli interventi e delle necessità dichiarate in fase di presentazione dell’istanza di finanziamento; 2. accompagnamento e monitoraggio sino all’aggiudicazione provvisoria tramite sopralluoghi e verifiche desk per il superamento delle criticità riscontrate e segnalate; 3. sopralluogo presso tutti i 46 comuni beneficiari per il riscontro della documentazione progettuale e di gara sia sotto il profilo tecnico che amministrativo; 4. affiancamento al RUP per il primo accesso al portale del Decreto Mutui con illustrazione del funzionamento dell’applicativo; 5. supporto remoto, in collaborazione con la Regione Lazio, per il superamento delle criticità relative all’inserimento dei dati in piattaforma. 6. Accompagnamento ai comuni che hanno iniziato i lavori nel mese di giugno. Annualità 2016 Per i 52 progetti, relativi agli interventi ricadenti nell’annualità 2016, il cui un valore ammonta ad euro 39.218.354,61, la TF ha eseguito attività desk finalizzata alla riconferma degli interventi e delle necessità dichiarate in fase di presentazione dell’istanza di finanziamento. Tale attività ha consentito alla Regione Lazio di poter trasmettere al MIUR la graduatoria aggiornata degli interventi per l’annualità 2016, entro il 31 marzo 2016. Nei prossimi mesi la TF avvierà l’attività di presidio e accompagnamento agli enti beneficiari, programmando le visite di sopralluogo da espletare, analogamente a quanto già effettuato per gli interventi ricadenti nell’annualità 2015, per approfondire la documentazione progettuale e assistere l’Ente nelle fasi di attuazione. Ciò consentirà di far fronte in anticipo ad eventuali criticità e inefficienze. ■ Lombardia La Task Force attualmente sta presidiando tutti gli 87 interventi ricadenti nell’annualità 2015 (i progetti finanziati erano 91, 3 enti hanno rinunciato e 1 intervento è stato definanziato), per un importo complessivo di circa 198 mln € (di cui 120 mln € coperti da MUTUI B.E.I.). Le azioni intraprese dalla Task Force, per questa linea di finanziamento, sono in sintesi le seguenti: 1. Verifica della correttezza e completezza della documentazione di progetto per prevenire possibili problematiche di rendicontazione attraverso l’applicativo Mutui Bei messo a disposizione dal MIUR. Il contributo della Task Force ha consentito a diverse Amministrazioni di rettificare i Quadri Tecnici Economici attraverso apposite Delibere di Giunta Comunale o Determinazioni dei Responsabili del Servizio. 2. Supporto preventivo agli enti beneficiari per la redazione di varianti al fine di scongiurare il rischio di definanziamento. La TF ha promosso l’attivazione di tavoli tecnici con la Regione Lombardia ed il Provveditorato OO.PP., per gli interventi in avvalimento, per l’esame di possibili variazioni ai progetti approvati. Nel caso in cui gli Enti avessero provveduto autonomamente all’approvazione di varianti, la Task Force ha sollecitato gli Uffici competenti della Regione Lombardia a formulare uno specifico parere, come richiesto dalle Linee guida MIUR, prima dell’avvio dei lavori. 3. Accompagnamento agli enti beneficiari per garantire la conclusione dei lavori entro il termine ultimo previsto per la rendicontazione finale fissato dal "Decreto Mutui". Attualmente 10 progetti presentano, in relazione al rispetto dei termini, gravi criticità fondamentalmente legate alla: a) complessità della gara d’appalto di rilevanza europea (tempi e modalità); b) complessità degli interventi (p.e. demolizioni/ricostruzioni di notevoli plessi scolastici) caratterizzate da un crono programma esteso difficilmente rimodulabile. ■ Puglia La TF Edilizia Scolastica è stata coinvolta dalla Regione Puglia nella “verifica di coerenza” dei progetti presentati dagli Enti. In questa fase la TF, ha rilevato diverse criticità che avrebbero potuto compromettere la fase di esecuzione dei lavori e in accordo con la Regione Puglia ha promosso un’ intenso calendario di incontri con gli enti ed espletato i necessari sopralluoghi al fine di valutare e proporre eventuali azioni correttive. La TF ha effettuato complessivamente n. 30 sopralluoghi (21 DM annualità 2015, 9 DM annualità 2016) in altrettante Scuole oggetto di finanziamento, ed ha consentito di aggiudicare provvisoriamente i lavori, entro i termini fissati del 29 Febbraio 2016, alla quasi totalità degli enti beneficiari (69 su un totale di 70), per l’annualità 2015. A fronte del contributo fornito dalla TF, la Regione Puglia ha inteso menzionare la stessa, quale strumento di supporto della Regione per le successive operazioni di sopralluogo, nel Disciplinare regolante i rapporti tra Regione e Comuni/Province,. ■ Sicilia La regione Sicilia ha approvato, per l’annualità 2015, n. 120 interventi per un totale di € 82.026.518,88. L’attività della TFES si è focalizzata inizialmente sul rispetto dei termini previsti per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori, affinchè tutti gli enti potessero aggiudicare entro il 31 Dicembre 2015 (scadenza poi prorogata al 29/02/2016), scongiurando il rischio del definanziamento degli interventi. I grafici seguenti illustrano gli effetti positivi dell’attività di presidio, fotografando “lo stato delle aggiudicazioni” al 25/11/2015 ed al 05/01/2016. L’ultimo monitoraggio eseguito per accertare l’avvenuta aggiudicazione dei lavori da parte degli enti beneficiari evidenzia che su 120 interventi, 116 sono in possesso di aggiudicazione provvisoria, 1 intervento risulta in fase di gara e 3 interventi sono stati oggetto di rinuncia da parte degli enti beneficiari per l’impossibilità di cofinanziare le opere o per l’accesso ad altre fonti di finanziamento. Alla data del 01/05/2016 tutti gli interventi risultano aggiudicati. Attualmente la TFES presidia 58 interventi per un totale di € 41.897.921.16, pari al 52% del totale finanziato. I grafici seguenti rappresentano l’evoluzione nel tempo dell’attività di presidio. La TFES inoltre ha supportato gli enti beneficiari per la registrazione e l’accesso all’applicativo Mutui Bei messo a disposizione dal MIUR per la gestione procedurale e finanziaria degli interventi. Nel mese di marzo il MIUR ha inviato ai comuni le password di accesso al sistema informativo. La TFES ha verificato che gli enti avessero effettivamente ricevuto le password o che avessero provveduto a richiederle con ulteriori modalità in caso di mancata ricezione. Allo stato quasi tutti gli enti sono accreditati. III. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DELLA ANAGRAFE NAZIONALE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA Il contributo all’implementazione del Sistema dell’Anagrafe è stato calibrato dalle unità operative in funzione delle peculiarità regionali ed in relazione alla qualità ed al livello di completezza delle informazioni presenti nella banca dati ARES. Le unità operative hanno accompagnato complessivamente 621 Enti ed espletato 472 sopralluoghi. La tabella (tab. 2) ed il grafico seguenti sintetizzano i risultati conseguiti nei pochi mesi di attività dalle sette TF regionali. Tab. 2 Censiti in BD Censiti TF Eliminati TF Totali Da TF Plessi agganciati dall'Ente Mancanti in BD Totale Effetuata dall'Ente Georeferenziazione Effettuata dalla TF Verifica ubicazione TF Rosso Stato SNAES Verde Verde "brillante" dopo azione TF Stato Edifici Totale 5188 563 520 4848 1597 3250 179 5398 1005 4389 4302 2459 3083 707 La figura successiva, invece, illustra graficamente la sintesi dei risultati differenziati per regione. Enti accompagnati Province interessate Sopralluoghi espletati Edifici censiti TF Plessi agganciati TF Georeferenziazione TF Verifica ubicazione TF Verde "brillante" dopo azione TF Le modalità operative messe in atto da ciascuna unità e i risultati conseguiti per effetto dell’attività di accompagnamento agli enti sono descritte di seguito. ■ Basilicata Le attività di affiancamento agli enti locali per l’implementazione del sistema dell’anagrafe sono iniziate contestualmente all’attività di accompagnamento degli interventi da parte della TF per l’edilizia scolastica (ottobre 2015) e sono state con la stessa coordinate concentrando i sopralluoghi presso gli enti attuatori di interventi finanziati dal Decreto Mutui e dalle Delibere CIPE. In via prioritaria, la TF ha proceduto all’affiancamento delle amministrazioni con maggiori criticità. L’implementazione del portale ARES ha avuto come obiettivo principale quello di ottenere l’indicatore “SNAES” verde per tutti gli edifici scolastici interessati. Si è dunque provveduto ad implementare il sistema con l’indicazione delle esatte coordinante geografiche, con l’inserimento di piante e certificazioni (ove disponibili), al fine di integrare le varie sezioni dell’applicativo. Per lo svolgimento dell’attività sono stati effettuati sopralluoghi in 112 dei 131 comuni presenti sul territorio regionale, monitorando 716 plessi scolastici su un totale di 928. Il lavoro ha interessato anche i plessi gestiti dalle Amministrazioni provinciali. Nello specifico è stato completato, con esito positivo, l’inserimento dei dati presso la Provincia di Potenza, mentre è in corso il lavoro per i plessi afferenti la Provincia di Matera. Le principali problematiche riscontrate sono legate alla carenza di personale, nonché all’inerzia degli enti. Per il prossimo futuro si prevede di completare l’inserimento dei dati sul sistema informatico ARES, sia per i comuni che non hanno beneficiato dell'attività di accompagnamento della TF, sia per i rimanenti edifici di competenza provinciale, senza trascurare l’aggiornamento di tutti gli edifici che sono in fase di costruzione – ricostruzione - manutenzione. Basilicata ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Basilicata Nr. Censiti in BD 601 Censiti TF 20 Eliminati TF 44 Totali 928 Da TF 49 dall'Ente 877 Mancanti in BD 2 Totale 928 Effettuata dall'Ente 68 Effettuata dalla TF 860 Verifica ubicazione TF 716 Rosso 37 Verde 564 Verde "brillante" dopo azione TF 159 Tab. 3 – sintesi attività anagrafe Basilicata nr. enti accompagnati 112 nr. Province interessate 2 nr. Sopralluoghi espletati 112 distribuzione per provincia nr enti accompagnati provincia di Potenza 90 provincia di Matera 24 TOTALE 112 ■ Calabria L’implementazione del sistema dell’Anagrafe Edilizia Scolastica è stata avviata in Calabria in sinergia con tutti i componenti dell’unità operativa ed ha riguardato le Amministrazioni comunali e provinciali già oggetto di presidio da parte della TF. Inizialmente l’unità operativa ha provveduto ad accompagnare gli enti nell’aggiornamento dello stato degli edifici scolastici, eseguendo sopralluoghi ed un’intensa attività-desk (follow- up) finalizzata ad accelerare l’implementazione del sistema ARES e ottenere l’indicatore di positività da parte dello SNAES. L’attività di accompagnamento ha consentito di affrontare le criticità riscontrate in fase di accesso al sistema ed ha garantito un presidio costante presso le stesse Amministrazioni coadiuvando i RUP nella compilazione delle schede presenti nel sistema e garantendo un utile supporto di natura tecnico-procedurale anche successivo al sopralluogo. Sono stati condotti, di concerto con la Regione Calabria, complessivamente 85 sopralluoghi su tutto il territorio regionale, monitorando il 40% degli edifici scolastici censiti nel database. Detto valore da evidenza del fatto che sono stati visitati sia Comuni capoluogo di Provincia che Amministrazioni provinciali. Sul totale dei 1431 edifici geolocalizzati presenti in piattaforma oltre la metà (53%) è stata georeferenziata dalla TF. Se il dato viene rapportato al numero di enti accompagnati dalla TF la percentuale degli edifici geolocalizzazione si attesta intorno all’89%. Nel corso dell’attività la TF ha provveduto, per gli enti presidiati, ad agganciare il 48% dei plessi scolastici ai relativi edifici, a verificare, e ove vi sia stata la necessità a rettificare, l’ubicazione degli edifici scolastici, rendendo le informazioni congruenti con la toponomastica. Relativamente all’indicatore SNAES “Verde” (per il quale la TF ha avuto cura che fossero completi tutti i campi e non i soli campi obbligatori), grazie all’azione di presidio operata dall’unità regionale, si è registrato un significativo incremento passando da 1 solo “semaforo” verde prima dell’attività della TF a 130 SNAES verdi. La TF auspica che il dato possa conseguire un ulteriore incremento grazie agli impegni condivisi con i RUP in sede di sopralluogo. Ulteriore traguardo per la TF è stato l’aver trasferito la cognizione delle potenzialità dell’Anagrafe Edilizia Scolastica anche al Dipartimento di Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria. Infatti, nel corso delle riunioni tenutesi tra il Dipartimento Infrastrutture, LL.PP., Mobilità, il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria ed il Dipartimento Istruzione è emerso che l’attività svolta dalla Task Force Anagrafe Edilizia Scolastica può rappresentare di fatto un efficace strumento a supporto della programmazione. A tal riguardo, il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria ha sostenuto la necessità di valorizzare le informazioni acquisite in materia di anagrafe, per contribuire ad una corretta impostazione delle misure di attuazione del POR Calabria e dei PON per il prossimo futuro. Nel corso degli incontri è emerso l’importante risultato che il campione di dati proveniente dall’attività di accompagnamento operata dalla Task Force Anagrafe Edilizia Scolastica è l’unico a risultare completo per il 90% . Calabria ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Calabria Nr. nr. enti accompagnati 85 Censiti in BD 884 nr. Province interessate 5 nr. Sopralluoghi espletati 85 distribuzione per provincia nr enti accompagnati provincia di Catanzaro 14 16 738 provincia di Cosenza Verifica ubicazione TF 828 provincia di Crotone 34 Rosso 807 provincia di Reggio Calabria 13 Verde 14 Verde "brillante" dopo azione TF 8 130 provincia di Vibo Valentia Censiti TF 120 Eliminati TF 165 Totali 1153 Da TF 548 dall'Ente 605 Mancanti in BD 8 Totale 783 Effettuata dall'Ente 45 Effettuata dalla TF Tab. 4 – sintesi attività anagrafe Calabria ■ Campania L'attività di accompagnamento agli enti locali per l’implementazione del sistema dell’Anagrafe Edilizia Scolastica ha avuto inizio il 24.09.2015. Il contatto continuo con le Amministrazioni interessate (e-mail, contatti telefonici, sopralluoghi, ecc...) ha consentito di superare le criticità che si sono manifestate nel susseguirsi delle operazioni di censimento degli edifici scolastici, e, al contempo, ha consentito di garantire agli enti una continua assistenza anche di natura tecnicoprocedurale. Il lavoro della TF ha previsto: 1. un contatto preliminare con l'Ente; 2. la profilazione dei soggetti preposti alla gestione della piattaforma; 3. la condivisione di un programma di lavoro; 4. il sopralluogo operativo; 5. l’assistenza post sopralluogo. Tra gli obiettivi raggiunti occorre menzionare: − l’aver informato gli enti circa l’importanza di una corretta gestione della piattaforma; − l’aver affiancato il personale addetto all’implementazione della piattaforma, trasferendo allo stesso le informazioni occorrenti per proseguire i lavori in completa autonomia; − l’aver assicurato supporto tecnico, ante e post sopralluogo; − l’aver individuato soluzioni idonee a superare le criticità sorte durante le operazioni di censimento. Gli obiettivi menzionati sono stati raggiunti anche grazie all’armonia ed alla collaborazione presente tra i componenti della TF che, grazie al contributo di diverse professionalità, ha saputo intervenire su ogni specifica criticità. Alla data odierna, sono stati affiancati complessivamente 91 enti, così dislocati per provincia: • Provincia di AVELLINO: totale n°27 • Provincia di BENEVENTO: totale n°20 • Provincia di CASERTA: totale n°17 • Provincia di NAPOLI: totale n°19 • Provincia di SALERNO: totale n°8 I risultati raggiunti dalla TFES sono i seguenti: 1. 275 gli edifici censiti; 2. 636 i plessi agganciati; 3. 793 i plessi georeferenziati; 4. 92 gli edifici con indicatore positivo (contrassegnato dal colore verde) relativamente allo SNAES, dopo l’azione della TF; 5. 611 il totale degli edifici trattati e per i quali, dopo l’azione della TF, l'ubicazione sul territorio risulta conforme alla toponomastica. Campania ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Campania Nr. nr. enti accompagnati 91 Censiti in BD 336 nr. Province interessate 5 Censiti TF 275 Eliminati TF 72 nr. Sopralluoghi espletati 100 Totali 950 Da TF 636 dall'Ente 314 distribuzione per provincia nr enti accompagnati Mancanti in BD 0 Totale 794 provincia di Avellino 27 Effettuata dall'Ente 1 20 Effettuata dalla TF 793 provincia di Benevento provincia di Caserta 17 provincia di Napoli 19 provincia di Salerno 8 Verifica ubicazione TF 611 Rosso 351 Verde 260 Verde "brillante" dopo azione TF 92 Tab. 5 – sintesi attività anagrafe Campania ■ Lazio La Task Force edilizia scolastica in collaborazione con la Regione Lazio ha avviato, il 29/09/2015, con il primo sopralluogo effettuato, l’attività di accompagnamento agli Enti Locali, per l’aggiornamento dell’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica (ARES) e consequenzialmente dell’Anagrafe Nazionale Edilizia Scolastica (SNAES). La Regione Lazio presenta in materia di anagrafe diverse criticità, tra cui: - solo il 7% dei 4346 edifici censiti ha la scheda SNAES completa; - ci sono numerosi plessi non agganciati agli edifici; - ci sono numerosi edifici temporaneamente non utilizzati. L’impostazione del lavoro della Task Force è notevolmente migliorata dal 28/10/2015 data in cui è stato avviato l’accreditamento degli Enti. Inizialmente infatti le modifiche e gli aggiornamenti da apportare in banca dati erano effettuate quasi esclusivamente dalla Task Force, sulla base delle informazioni ottenute dagli Enti. Il sopralluogo era prevalentemente destinato ad illustrare il funzionamento dell’applicativo. L’eccessiva inerzia degli Enti nel fornire le informazioni aveva spostato l’attività della Task Force, da un’attività di accompagnamento ad un’attività di compilazione dati per conto degli Enti. Con l’accreditamento preventivo degli Enti si è registrata una notevole semplificazione dell’attività, infatti, i sopralluoghi sono stati incentrati sulla verifica degli edifici, l’agganciamento dei plessi e la georeferenziazione. Alla data odierna sono accompagnati dalla Task Force 82 comuni, sul totale dei 378 comuni della Regione Lazio. L’attività della TF in collaborazione con la Regione ha sensibilizzato all’utilizzo dell’applicativo i soli enti oggetto di accompagnamento, sarebbe pertanto opportuno organizzare incontri formativi volti ad illustrare l’utilizzo dell’applicativo regionale dell’anagrafe a tutti gli altri enti proprietari di edifici scolastici ( circa 440 ). Grazie al contributo della TF, la regione Lazio ha distribuito la quasi totalità delle credenziali di accesso all’anagrafe, consentendo alla Task Force di presidiare enti locali già accreditati sul sistema anagrafe. Durante i sopralluoghi la TF ha riscontrato una forte percentuale di edifici non utilizzati come sedi scolastiche o duplicati come numero a causa del trasferimento dei dati dal vecchio sistema dell’anagrafe al nuovo: 178 edifici su un totale di 683 monitorati in fase di aggiornamento sono stati eliminati dal sistema, 454 edifici risultavano già censiti in DB e per 51 edifici è stata portata a termine la procedura di nuovo inserimento da parte della Task Force. I plessi scolastici monitorati in fase di accompagnamento sono stati 706, di cui 501 risultavano già agganciati ai rispettivi edifici scolastici e 205 sono stati agganciati in fase di primo sopralluogo operativo. Gli edifici georeferenziati in fase di accompagnamento ammontano a 442: 78 georeferenziazioni sono state effettuate dall’ente, mentre 364 sono state effettuate in fase di accompagnamento dalla TF. Fin dai primi sopralluoghi sono emerse criticità nella gestione e nell’aggiornamento dell’Anagrafe per l’Edilizia Scolastica a cura delle amministrazioni comunali e provinciali, ovvero: - mancanza di accesso all’anagrafe regionale da parte degli Enti proprietari degli edifici scolastici; - necessità di sollecitare gli Enti sull’utilizzo dell’anagrafe con l’impiego di tempo e risorse dedicate; - mancanza di informazione e formazione per i tecnici degli Enti proprietari degli edifici scolastici; - quasi tutti i plessi risultano non agganciati ai rispettivi edifici; - in alcuni enti, i plessi di competenza non risultano registrati nella banca dati; - molteplici edifici, attualmente, non risultano censiti nella banca dati; - mancanza di georeferenziazione per alcuni edifici mentre, per altri, è stata rilevata la non correttezza delle coordinate inserite nel database; - per alcuni edifici scolastici è stata rilevata la difformità della toponomastica relativamente all’ubicazione corretta sul territorio; - relativamente al SNAES la quasi totalità degli edifici scolastici rilevati risulta avere un indicatore negativo (contrassegnato dal colore rosso). Dette criticità rivelano anche l’importante creazione\eliminazione di nuovi edifici. carico di lavoro, relativo alla Lazio ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Lazio Nr. nr. enti accompagnati 82 Censiti in BD 454 nr. Province interessate 4 Censiti TF 51 Eliminati TF 178 nr. Sopralluoghi espletati 70 Totali 706 Da TF 205 dall'Ente 501 distribuzione per provincia nr enti accompagnati Totale 442 provincia di Frosinone 24 Effettuata dall'Ente 78 13 Effettuata dalla TF 364 provincia di Latina provincia di Rieti 6 provincia di Roma 28 provincia di Viterbo 11 Mancanti in BD Georeferenziazione Stato SNAES Verifica ubicazione TF 22 Rosso 238 Verde 267 Verde "brillante" dopo azione TF 32 Tab. 6 – sintesi attività anagrafe Lazio ■ Lombardia Il lavoro il lavoro della TF con riferimento all’Anagrafe Edilizia Scolastica si è concentrato sugli enti beneficiari di finanziamenti ai sensi del Decreto Mutui o comunque interessati da problematiche e criticità. Le azioni di cui la Task Force si è fatta carico sono state sostanzialmente due, diverse, ma complementari: a. la prima di tipo quantitativo, diretta all’implementazione dell’Anagrafe da parte degli Enti che ancora non avevano provveduto o che avevano censito in maniera errata i propri immobili. Tale azione ha permesso di incrementare di circa il 9% il numero degli edifici presenti in banca dati. Di conseguenza sono aumentati (ovviamente solo temporaneamente) i semafori rossi, che i tecnici degli enti presidiati si sono impegnati a trasformare in semaforo verde in tempi relativamente brevi, coerentemente con l’organizzazione e la complessità dell’Ente, e condividendo allo scopo un crono programma con la TF. b. la seconda di tipo qualitativo: il report, allo stato, rivela ancora carenze ed errori dovuti ad una errata compilazione delle schede. Un risultato significativo conseguito dalla TF riguarda l’aumento nella georeferenzazione degli immobili, passata dal 6% iniziale al 70% attuale sul totale degli enti presidiati. La TF ha proseguito l’azione di sollecito nei confronti degli enti, affinché completassero l’inserimento dei dati, e di verifica dei dati inseriti individuando gli errori frequenti e predisponendo una guida per la compilazione. La TF si è inoltre impegnata a sottoporre all’attenzione degli Enti l’importanza di una completa compilazione dell’Anagrafe Edilizia Scolastica, rappresentando la stessa uno strumento di conoscenza quantitativo e qualitativo, ma anche il fondamento per la programmazione e la distribuzione delle risorse finanziarie, da parte delle istituzioni ministeriali. Lombardia ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Lombardia Nr. nr. enti accompagnati 62 Censiti in BD 197 nr. Province interessate 12 Censiti TF 18 Eliminati TF 5 nr. Sopralluoghi espletati 50 Totali 199 Da TF 10 dall'Ente 189 Mancanti in BD 166 Totale 172 Effettuata dall'Ente Effettuata dalla TF provincia di Bergamo 20 6 provincia di Brescia 15 166 provincia di Cremona 7 provincia di Como 2 provincia di Lecco 5 provincia di Lodi 17 provincia di Mantova 1 provincia di Milano 12 provincia di Monza - Brianza 7 provincia di Pavia 10 provincia di Sondrio 20 provincia di Varese 6 Verifica ubicazione TF 58 Rosso 20 Verde 193 Verde "brillante" dopo azione TF 2 Tab. 7 – sintesi attività anagrafe Lombardia distribuzione per nr enti provincia accompagnati ■ Puglia L’attività di supporto all’implementazione della Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica, in Puglia, è stata avviata l’11 gennaio 2016. La stretta correlazione tra Anagrafe Edilizia Scolastica e presidio degli interventi ha caratterizzato il lavoro della Task Force, consentendole di realizzare un accompagnamento agli Enti “a 360° gradi” nei contesti locali analizzati. La Regione Puglia vantava, a gennaio 2016, una percentuale di edifici con controllo SNAES positivo pari a circa il 97% del totale; la situazione era analoga per il numero di edifici georeferenziati e il numero di plessi agganciati. Il supporto all’implementazione dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica si è sviluppato, pertanto, in un contesto apparentemente ben consolidato. Sin dall’inizio, ciò nonostante, è emersa l’importanza del lavoro svolto dalla Task Force, nonché l’efficacia della comunicazione diretta instaurata con gli Enti: infatti già in occasione dei primi sopralluoghi si sono manifestate diverse problematiche non rilevabili attraverso il semplice controllo dei dati inputati in banca dati, il che ha evidenziato la necessità di analizzare più a fondo la situazione dell’AES in Puglia e, di conseguenza, di definire le linee d’azione da intraprendere. Nel corso di ciascun sopralluogo, sono state approfondite le criticità riscontrate di concerto con il referente comunale; sono state fornite indicazioni circa il corretto completamento ed aggiornamento del portale; sono stati acquisiti gli elaborati grafici in formato digitale e sono stati condivisi degli impegni, definiti in base alla disponibilità del personale, al numero e alla tipologia di criticità rilevate, e, ciò, al fine di ottenere schede complete, coerenti ed aggiornate. Alla data odierna, in Puglia, sono stati accompagnati 30 Enti (suddivisi nelle 6 Province) ed espletati 32 sopralluoghi. Sono state analizzate complessivamente 493 schede edificio, di cui, 32 risultavano negative al controllo SNAES; a seguito dell’attività di accompagnamento effettuata dalla Task Force, tale numero è sceso a 2. Inoltre, dei 493 edifici monitorati, 129 hanno raggiunto lo status di compilazione “verde brillante”, essendo stati completati i 458 indicatori previsti dall’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica. Fondamentale è stato per la TF il rapporto di collaborazione istaurato con i referenti regionali di zona, per inquadrare le situazioni più critiche, programmare le azioni correttive e ottenere così dati completi ed omogenei. Puglia ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Puglia Nr. nr. enti accompagnati 30 Censiti in BD 493 nr. Province interessate 6 Censiti TF 1 Eliminati TF 4 nr. Sopralluoghi espletati 32 Totali 742 Da TF 7 dall'Ente 736 Mancanti in BD 1 Totale 742 Effettuata dall'Ente 703 Effettuata dalla TF distribuzione per nr enti provincia accompagnati provincia di Bari 3 5 35 provincia di Barletta-AndriaTrani Verifica ubicazione TF 742 provincia di Brindisi 7 Rosso 32 4 Verde 461 provincia di Foggia Verde "brillante" dopo azione TF 129 provincia di Lecce 8 provincia di Taranto 3 Tab. 8 – sintesi attività anagrafe Puglia ■ Sicilia Con la Legge 13 luglio 2015 n. 107 c.d. la “Buona Scuola”, l’aggiornamento dell’ARES acquista un’importanza fondamentale per la programmazione e l’assegnazione dei finanziamenti destinati all’edilizia scolastica. Per tale motivo la Task Force in collaborazione con la Regione Siciliana - Servizio Interventi per l'edilizia Scolastica e Universitaria e la Gestione Anagrafe dell'edilizia Scolastica – da settembre 2015 - ha avviato un’attività di supporto agli Enti Locali mirata all’aggiornamento dell’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica (ARES) e di conseguenza alla corretta implementazione dell’Anagrafe Nazionale dell’edilizia scolastica. Poiché il presupposto fondamentale per l’aggiornamento dell’anagrafe è l’accreditamento degli Enti Locali al portale ARES, nel primo periodo di attività la TFES Sicilia si è dedicata a sollecitare le amministrazioni affinché le stesse si accreditassero. Ad ottobre 2015 il numero di Enti accreditati risultava pari al 47%. La TF ha ritenuto quindi necessario contattare gli Enti inadempienti (non ancora accreditati), tramite mail o telefonicamente, per portarli a conoscenza delle nuove disposizioni dettate dalla L. 107/2015 in materia di anagrafe. La strategia messa in atto, gli avvisi pubblicati sul sito della Regione e le pec inoltrate dal Servizio X - Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale – hanno portato nel mese di gennaio 2016 ad una percentuale di Enti accreditati del 71% . Nel mese di marzo 2016 la percentuale di Enti accreditati ha subito un notevole incremento, passando dal 71% al 93%, per un totale di 372 Enti accreditati su 399. L’incremento registrato è anche legato alla pubblicazione da parte della Regione Siciliana, in data 26/02/2016, del bando per l’accesso ai finanziamenti di cui al D.L. n. 104/2013 per il triennio 2015-2017. La stringente tempistica per la compilazione e la trasmissione delle istanze (06/03/2016) e il requisito di ammissibilità di cui al punto 1 – OBIETTIVO GENERALE dall’avviso pubblico […] l’ammissibilità alle domande di finanziamento ai sensi del D.L. 10/2013 e s.m.i. è condizionata all’aggiornamento delle informazioni inserite nel sistema dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, ed in particolare delle informazioni da trasmettere periodicamente allo SNAES (Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica), il cui inserimento è evidenziato con apposito indicatore presente nella scheda anagrafica alla voce SNAES (bollino verde). […] hanno stimolato l’accreditamento di nuovi Enti ed il conseguente aggiornamento dell’anagrafe. In questo periodo intensa è stata l’attività desk svolta dalla TFES, che ha guidato gli Enti Locali nella compilazione dei campi soggetti al controllo SNAES e nell’aggiornamento dei dati richiamati nelle schede anagrafiche degli edifici scolastici, oltre che nell’attribuzione delle coordinate geografiche e nell’inserimento delle planimetrie degli edifici censiti. Nello stesso periodo il numero degli Enti presidiati dalla TF passa da 53 su 399 a 146 su 399. E sebbene nella maggior parte dei casi l’attività di presidio sia stata di natura desk, gli Enti sono stati comunque assistiti e monitorati con continuità. Contemporaneamente anche il controllo SNAES ha subito un’evoluzione apprezzabile. Infatti, nel mese di gennaio su un totale di 4.251 edifici censiti, solo il 17% possedeva lo SNAES positivo. Nel mese successivo il numero degli edifici censiti è salito a 4.260 e il numero di edifici con SNAES positivo è salito al 23%. Infine nel mese di maggio, su un totale di 4.329 edifici censiti la percentuale di edifici con SNAES positivo si è attestato al 45%. L’incremento del numero di edifici censiti registrato nei successivi periodi di monitoraggio è giustificato da fatto che in molti casi, alcuni edifici distaccati fisicamente dal corpo principale, risultavano censiti come un edificio unico. E’ questo il caso delle palestre, delle mense o degli auditorium, che risultavano, sia da un punto di vista planimetrico che di fruizione, corpi di fabbrica distinti e separati e che pertanto andavano censiti come edifici singoli. La creazione di nuove schede, ovvero il censimento dei “nuovi” edifici ed al contempo l’eliminazione degli edifici erroneamente censiti (vd alloggio custode, centrale termica ecc.), di quelli dismessi e dei duplicati di scheda, ha portato il numero degli edifici presenti in anagrafe ad essere sempre più vicino al numero reale di edifici adibiti a scuola. La tabella sottostante riproduce l’andamento SNAES dal 01 gennaio 2016 al 01 maggio 2016. I valori si riferiscono al totale degli Enti con almeno il 50% dello “snaes” verde ed al totale degli edifici di competenza degli Enti presidiati, con “snaes” verde. Pertanto, nel mese di maggio su un totale di 159 Enti presidiati, 96 si trovano con almeno il 50% degli edifici positivi al controllo “snaes”, mentre su un totale di 2298 edifici monitorati dalla TFES, 1324 hanno lo “snaes” verde. ANDAMENTO SNAES DATA DI MONITORAGGIO ENTI CON SNAES VERDE TOTALE EDIFICI CON SNAES VERDE 01/01/2016 01/02/2016 01/03/2016 01/04/2016 01/05/2016 31 40 43 86 96 235 430 543 918 1324 Le attività di presidio sinora svolte dalla TF-AES Sicilia sono sostanzialmente le seguenti: Presidio Desk: Attività di monitoraggio avviata con l’introduzione nella TFES del componete per l’anagrafe, mirata all’accreditamento degli Enti – gli EE.LL. inizialmente monitorati sono stati quelli già presidiati dalla TF ES. Presidio con visita: Attività di affiancamento avviata a gennaio 2016. Gli EE.LL. da presidiare sono selezionati incrociando tre dati: «enti già presidiati edilizia» - «enti con 50% SNAES verde» - «enti con DL 104». Presidio per SNAES “verde smeraldo”: Attività di verifica dell’attendibilità dei dati caricati in ARES con particolare attenzione alle certificazioni, alle planimetrie ed alla georeferenziazione. Dal mese di gennaio 2016 la TFES ha intensificato l’attività di accompagnamento espletando sopralluoghi e sollecitando la georeferenziazione e l’inserimento in banca dati delle planimetrie e dei certificati disponibili. Il grafico seguente illustra l’evoluzione percentuale dell’ulteriore implementazione, da ottobre 2015 a maggio 2016. Riassumendo, in termini percentuali, nel mese di novembre, la TF Sicilia accompagnava, con attività esclusivamente desk, il 7% circa degli enti proprietari di edifici scolastici. Nei mesi successivi, le attività di presidio si sono intensificate e diversificate, sino a raggiungere nel mese di maggio una copertura di circa il 40%. Gli enti presso cui espletare i sopralluoghi sono stati individuati relazionando gli enti già oggetto di presidio da parte della TF con gli enti beneficiari di finanziamento ai sensi del DL 104/2013. Attualmente la TFES Sicilia ha esteso l’attività di presidio a 159 Enti: 139 enti sono oggetto di attività desk e 20 enti sono oggetto di attività desk e sopralluoghi, gli edifici monitorati sono 2298, di cui 1324 hanno ottenuto l’indicatore “snaes” positivo, e 163 sono stati verificati in sede di sopralluogo. Sicilia ENTE Stato Edifici Plessi agganciati Georeferenziazione Stato SNAES Sicilia Nr. nr. enti accompagnati 159 Censiti in BD 2223 nr. Province interessate 9 Censiti TF 78 Eliminati TF 52 nr. Sopralluoghi espletati 23 Totali 170 Da TF 142 dall'Ente 28 Mancanti in BD 2 Totale 1537 Effettuata dall'Ente Effettuata dalla TF provincia di Agrigento 25 104 provincia di Caltanissetta 11 1433 provincia di Catania 16 provincia di Enna 5 provincia di Messina 40 provincia di Palermo 36 provincia di Ragusa 4 provincia di Siracusa 8 provincia di Trapani 10 prov. AG - CT - ME - PA 4 Verifica ubicazione TF 1325 Rosso 974 Verde 1324 Verde "brillante" dopo azione TF 163 Tab. 9 – sintesi attività anagrafe Sicilia distribuzione per nr enti provincia accompagnati X. CRITICITA’ DI SISTEMA Di seguito sono riportate le principali criticità di sistema emerse dall’analisi degli interventi: la realizzazione degli interventi non sempre consente di mettere a norma le scuole, benché ne venga incrementato il livello di sicurezza; i mancati o i ritardati trasferimenti delle risorse finanziarie da parte delle amministrazioni centrali e regionali (MIT, MIUR, Regioni) ai soggetti attuatori spesso non rendono possibile l’avvio o il completamento degli interventi; in diversi casi è stata riscontrata una evidente insufficienza delle risorse umane dedicate alla programmazione, gestione, sorveglianza e attuazione degli interventi; l’attuazione degli interventi è spesso ritardata a causa delle difficoltà incontrate dagli Istituti Scolastici nel reperire la disponibilità dei locali dove trasferire temporaneamente le attività (aule, segretaria, ecc.) svolte nelle aule interessate dai lavori; incidono negativamente sul buon esito degli interventi la frammentarietà delle fonti di finanziamento e l’assenza di comunicazione tra i diversi soggetti gestori (MIT – MIUR MATTM – UOD Istruzione – Settore Lavori Pubblici – Servizio Sismico Regionale – AdG fondi comunitari ); Spesso i soggetti attuatori accedono a più fonti di finanziamento che prevedono di attuare una sola tipologia di intervento (adeguamento strutturale, efficientamento energetico, manutenzione straordinaria, ecc.), senza la possibilità di coordinamento tra gli interventi di natura diversa e con il rischio di moltiplicare i costi necessari per l’adeguamento normativo dell’edifico scolastico (sovrapposizione delle risorse finanziarie). XI. PROPOSTE E PREVISIONI FUTURE L’efficacia dell’attività sinora svolta dalle unità operative regionali emerge chiaramente sia dai risultati prodotti che dai feedback positivi provenienti dalle amministrazioni comunali e provinciali, affiancate dalla TF. Innumerevoli sono le testimonianze quotidiane del positivo contributo offerto dalle squadre regionali al buon esito degli interventi. Le amministrazioni, seppur in alcuni casi pervase da una buona dose di diffidenza iniziale, hanno riconosciuto nel tempo la funzionalità e la indispensabilità del modello proposto dalle TF. Le squadre regionali offrono, con il loro bagaglio di esperienza e competenza, un valido aiuto per il superamento delle criticità. Promuovono il dialogo degli enti beneficiari con gli enti gestori e con le istituzioni e le amministrazioni, che a vario titolo sono coinvolte nella realizzazione dei progetti. Condividono con i beneficiari degli obiettivi, cadenzati nel tempo, e al loro fianco si avviano verso il traguardo. Sono sempre pronte ad offrire il conforto di un confronto normativo e procedurale e a vagliare, all’occorrenza, con i tecnici comunali e i progettisti delle opere, migliori accorgimenti progettuali. In più di un’occasione le amministrazioni hanno evidenziato l’importanza di poter beneficiare dell’accompagnamento della TF anche in ambiti diversi dall’edilizia scolastica, per evitare la dispersione delle risorse e realizzare finalmente opere utili alla collettività. Degno di nota, a tal riguardo, è senza dubbio il contributo della TF al progetto Lampedusa, che ha portato alla redazione del Piano degli interventi e, nell’ultima settimana del mese di giugno, alla produzione di report specifici e dettagliati sullo stato dell’arte e sulle criticità esistenti. Progetto “Lampedusa” La Legge di Stabilità 2014 all’articolo 1 comma 319, prevedeva per il Comune di Lampedusa e Linosa uno stanziamento di 20 M€, come riportato di seguito: “Al fine di fronteggiare la grave situazione socio-economica nell'isola di Lampedusa, determinatasi a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo, e rafforzarne la dotazione di infrastrutture, finalizzata ad una maggiore efficienza dei servizi, il CIPE assegna al comune di Lampedusa e Linosa 20 milioni di euro per il triennio 2014-2016, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione stanziate dalla presente legge per il periodo di programmazione 2014-2020 Entro il 31 marzo 2014, il comune di Lampedusa e Linosa, nei limiti della dotazione finanziaria prevista dal presente comma, presenta al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che lo istruisce, un piano di interventi di miglioramento dell'efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell'edilizia scolastica.” L’Agenzia per la Coesione Territoriale, tramite la Task Force Edilizia Scolastica (TFES), ha avviato un percorso di affiancamento e supporto all’Amministrazione lampedusana già a partire dal mese di novembre 2014, proprio per l’attuazione del Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa, di cui alla Delibera CIPE 29 aprile 2015 n. 39 in applicazione dell’art. 1 comma 319 Legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014). Le prime operazioni sono consistite nella verifica dello stato dell’arte dei plessi scolastici dell’isola ed nell’affiancamento alla stesura del “Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa” come disposto dalla Legge. Il Piano è stato presentato dall’Amministrazione Comunale di Lampedusa e Linosa al Dipartimento Politiche per lo Sviluppo nei primi mesi del 2015 e successivamente approvato dal CIPE in data 29 aprile 2015. Il finanziamento di 20 M€ è stato declinato come segue: - 5,8 M€ Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti; - 7,95 M€ Riqualificazione urbana e territoriale; - 5,75 M€ Ammodernamento dell’edilizia scolastica; - 0,5 M€ Azioni di Sistema - Assistenza tecnica. Obiettivo del Piano è quello di realizzare un insieme di opere ed iniziative, ma anche avviare un vero e proprio programma di investimento sulle Pelagie, per valorizzare i beni e le risorse locali, per qualificare il sistema economico basato sul turismo, per innalzare la qualità delle vita dei suoi abitanti e le opportunità dei visitatori che vi giungono ogni anno e per sostenerla di fronte al flusso di migranti che ogni anno arrivano sull’Isola. Per supportare il Comune in questa attività è stato costituito un team di lavoro, composto da 14 esperti (ingegneri ed architetti) già operativi sul territorio nazionale per la Task Force Edilizia Scolastica dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il gruppo, d’intesa con il Comune di Lampedusa e Linosa, ha svolto un ampio lavoro di ricognizione delle linee di intervento del Piano approvato dal CIPE. In particolare, gli esperti hanno eseguito indagini, rilievi, analisi e attività sul campo per la messa a punto di tutti i documenti preliminari propedeutici alla stesura del Piano operativo degli interventi. Risultati conseguiti Le attività sino ad ora messe in campo sull’Isola hanno permesso di sostenere ed accelerare l’attuazione del Piano, la realizzazione di interventi di qualificazione territoriale, la generazione di opportunità di lavoro e di sviluppo. Il lavoro svolto dagli esperti sull’Isola permetterà nel prossimo futuro di definire il programma operativo degli interventi e sviluppare la fase successiva, relativa alla definizione dei progetti e delle opere. L’esperienza di Lampedusa rappresenta sicuramente una buona pratica da replicare sul territorio nazionale, almeno inizialmente, nelle aree in cui gravitano importanti risorse da investire e, comunque, in tutti i casi in cui vi sia necessità di coordinare e razionalizzare gli investimenti. Il lavoro svolto dalla TF in diverse regioni ha spesso evidenziato una inadeguatezza progettuale degli interventi che ha influito sui tempi di realizzazione delle opere generando gravi ritardi (sono stati riscontrati ad esempio casi di varianti, contenziosi con le imprese, ecc.). E' dunque proponibile che, per tutti gli interventi di nuova attivazione, possa essere avviata una attività di supporto, sull’esempio di quanto realizzato per gli interventi finanziati con il DL 104/2013 “Decreto Mutui BEI”, con : • l’accompagnamento alla Regione nella fase di screening delle proposte progettuali per la verifica della coerenza degli interventi con le finalità dichiarate dal bando/avviso; • l’avvio delle attività di sopralluogo già dalle primissime fasi dell’iter progettuale con conseguente segnalazione alla Regione delle anomalie gravi eventualmente riscontrate in sede di sopralluogo; • l’accompagnamento agli Enti affinché gli interventi vengano realizzati nel rispetto dei cronoprogrammi condivisi in sede di sopralluogo, e comunque entro i termini previsti per la rendicontazione finale. Quanto sopra dovrebbe trovare applicazione, nelle varie regioni, anche per: - le istruttorie dei progetti sospesi relativi alla legge 289/2002, visto il recente parere della Sez. VII dell’Avvocatura Generale dello Stato (CT 12848/2016), in base al quale possono considerarsi “obbligazioni giuridicamente vincolanti” anche “le aggiudicazioni del servizio di progettazione” assunte prima del 16/07/2015. Le Regioni, infatti, dovranno nel breve periodo riprendere le istruttorie dei progetti, verificarne la coerenza e seguirne l’iter fino alla completa realizzazione. - Gli interventi finanziati con il Patto per il Sud, come nel caso della Regione Calabria, per la quale il “Patto per lo sviluppo della Regione Calabria” siglato tra la Regione ed il Governo ha previsto il finanziamento di 1) N. 65 interventi di adeguamento sismico degli edifici scolastici (scorrimento graduatoria DPCM 8/7/2014) per un importo pari ad € 29.853.108,91 2) N. 193 interventi vari di messa a norma degli edifici scolastici (scorrimento graduatoria DL 104/2013 “Decreto Mutui BEI”) per un importo pari ad € 120.993.579,00. Il Patto è stato approvato dalla Giunta Regionale con Delibera n. 160 del 13/05/2016 e la Regione è in attesa dei provvedimenti attuativi. - Gli interventi riguardanti l'edilizia scolastica a valere sulle risorse previste nei POR 2014/2020 e che a breve saranno programmati con l'emissione dei relativi bandi. - L’Attuazione del piano per le “Scuole Innovative”. A livello nazionale, le amministrazioni comunali e provinciali possono attingere ad una pluralità di fonti di finanziamento, gestite da enti diversi, per la messa a norma e l’ammodernamento degli edifici scolastici. Tali iniziative non sempre sono precedute da opportune attività di rilevazione dei fabbisogni o coordinate in maniera efficace tanto che sono stati riscontrati casi di scarsa razionalità nel finanziare gli interventi (lavori di efficientamento energetico realizzati prima di lavori di adeguamento sismico o casi di doppio finanziamento dello stesso intervento, nonché erogazioni di finanziamenti per scuole con numero estremamente esiguo di alunni). E’ dunque di fondamentale importanza che la Task Force, a fronte dei risultati conseguiti, prosegua l’attività di sensibilizzazione e supporto alla corretta implementazione dell’Anagrafe, per consentire alle Amministrazioni beneficiarie ed ai soggetti gestori di avere un quadro globale sullo stato di “salute” degli edifici scolastici, facendo emergere immediatamente i fabbisogni e orientando così le programmazioni future in materia di edilizia scolastica. Verrebbero, in questo modo, limitate le duplicazioni dei finanziamenti e la dispersione delle risorse e verrebbe conferita trasparenza all’operato delle amministrazioni. Senza contare che un’Anagrafe completa sarebbe fondamentale anche per orientare la programmazione dei fondi POR e PON in materia di edilizia scolastica. La TF auspica dunque che il 100 % delle schede edificio possa risultare positivo al controllo SNAES e che gli enti possano completare nella quasi totalità gli indicatori richiesti dall’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica per ciascuno degli edifici oggetto di presidio. Per massimizzare gli effetti dell’operato delle TF a livello locale, sarebbe, infine, auspicabile intensificare le “azioni di sistema”, che prevedono il raccordo e il coordinamento fra le TF, a livello regionale, e i Ministeri (MIT-MIUR), a livello nazionale. Ciò per proseguire in una attività proficua di supporto continuo agli Enti e per permettere alle squadre di affrontare le principali criticità riscontrate “sul campo” (es problemi di accreditamento al portale per la rendicontazione dei mutui BEI e compilazione delle relative schede, perenzione delle risorse di cui alle Delibere Cipe, ecc.), uniformare le modalità operative delle diverse TF e restituire agli Enti informazioni certe e rapide risolvendo così sul nascere eventuali criticità.