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Agenzia per la Coesione Territoriale
TASK FORCE EDILIZIA SCOLASTICA:
SINTESI DEI RISULTATI AL 31 MAGGIO 2016
GIUGNO 2016
INDICE
I.
PREMESSA
II. AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE
III. ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE TASK FORCE EDILIZIA SCOLASTICA
I. FABBISOGNI FUTURI
IV. ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA
V. PROTOCOLLO D'INTESA
VI. INTERVENTI PRESIDIATI – FONTI DI FINANZIAMENTO
VII. LA LEGGE 107/2015
VIII. LE ATTIVITA’ DI PRESIDIO
IX. ESITI DELL’ATTIVITA’ SVOLTA
I.
EFFETTI DELL’APPLICAZIONE DELLA L. 107/15
II.
SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DEI PIANI TRIENNALI DI
INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA (DECRETO MUTUI)
III.
SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DELLA ANAGRAFE NAZIONALE
DELL’EDILIZIA SCOLASTICA
X. CRITICITA’ DI SISTEMA
XI. PROPOSTE E PREVISIONI FUTURE
I.
PREMESSA
La scuola, fattore strategico per la crescita economica e sociale del paese, è uno dei temi
prioritari dell’azione di Governo. In tale contesto, assume un ruolo determinante il
rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico, affinché le scuole siano non solo sicure, ma
anche adeguate ai nuovi modelli didattici.
Il programma di riqualificazione del patrimonio scolastico italiano, messo in atto negli ultimi
anni dalle Istituzioni ministeriali, ha attribuito a docenti ed alunni un ruolo da protagonisti.
Le scuole devono diventare un luogo in cui gli studenti hanno piacere di soggiornare e di
apprendere, anche al fine di preservare le capacità culturali e scientifiche dell'Italia.
L'edificio scolastico del futuro deve dunque rappresentare un luogo di studio e di
apprendimento, ma anche di incontro e di comunicazione, di alta qualità architettonica e
sostenibilità edilizia, aperto nei confronti di valori innovativi, accessibile e fruibile dalla
collettività.
Le Istituzioni statali e regionali sono impegnate a superare la visione emergenziale
dell'edilizia scolastica, attraverso piani di rinnovamento degli ambienti di apprendimento, con
investimenti di lungo periodo, caratterizzati da una programmazione condivisa tra i diversi
livelli istituzionali coinvolti.
Nel biennio 2014-2015, l’impegno finanziario nel settore dell'edilizia scolastica è stato
notevolmente superiore rispetto a quello degli ultimi dieci anni e si prevede che con la Legge
13 luglio 2015, n. 107 cd. "Buona Scuola" ulteriori risorse saranno investite per l'apertura di
nuovi cantieri.
La gran parte degli interventi di edilizia scolastica attualmente in essere mira alla
riqualificazione delle strutture scolastiche, secondo criteri di sostenibilità ambientale e di
qualità architettonica, alla messa in sicurezza ed all’adeguamento normativo. Ciò, al fine di
offrire ad alunni ed insegnanti edifici accoglienti, efficienti, sicuri e ben funzionanti,
impedendo così il ripetersi di quel tragico evento che fu il crollo della Scuola di San Giuliano di
Puglia, causato dal terremoto del Molise del 2002, in cui persero la vita 27 bambini e una
maestra. Fu proprio, infatti, a seguito di quel triste evento che il 27 dicembre 2002 venne
approvata la legge n. 289, che, all'art. 80, comma 21, prevedeva, nell'ambito del Programma
delle Infrastrutture strategiche di cui alla Legge n. 443 del 2001 (cd. legge "Obiettivo"), la
predisposizione di un Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, con
particolare attenzione a quelli insistenti nelle zone a rischio sismico.
Attualmente sono oltre 22.000 gli interventi sugli edifici scolastici ed interessano circa 8.057
Comuni.
L’analisi sistemica condotta sullo stato degli interventi ha, però, rivelato un eccessivo ritardo
nell'attuazione degli stessi da parte degli Enti locali, per il manifestarsi ed il persistere di
criticità di varia natura. Da qui la necessità di presidiare gli interventi affiancando gli Enti
beneficiari e la volontà dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, in stretta collaborazione con
la Struttura di Missione, di istituire la Task Force Edilizia Scolastica, che alla data odierna
vanta al proprio attivo 7 unità operative regionali, le quali lavorano alacremente sul territorio
con la principale finalità di riconsegnare, in tempi rapidi e certi, agli utenti finali, scuole più
sicure, più nuove, più belle ed innovative.
La "Task Force", con le proprie unità operative, alla stregua delle unità militari, che
intervengono in situazioni d'emergenza per compiere azioni belliche, scende in campo per
sbloccare i cantieri fermi, per accelerare l'attuazione di interventi già finanziati, mediante il
presidio degli stessi e l'affiancamento agli enti locali beneficiari, utilizzando come uniche
"armi" il proprio bagaglio di competenze ed esperienze professionali, nonché la forte
motivazione.
Le Task Force regionali hanno sino ad oggi contribuito significativamente all'attuazione degli
interventi di edilizia scolastica, dando testimonianza di quanto possa essere indispensabile
proseguire ed intensificare l'attività, e di quanto, di fatto, sia stata vincente l’ideazione e la
diffusione del modello strutturale/funzionale della Task Force.
II.
AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE
L’Agenzia per la Coesione Territoriale, istituita ai sensi dell’art. 10 del D.L. 31 agosto 2013, n.
101, coerentemente a quanto disposto dall’art. 119 della Costituzione, nonché dal proprio
Statuto, approvato con DPCM del 9 luglio 2014, ha l’obiettivo di sostenere, promuovere ed
accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, l'attuazione di programmi e progetti
per lo sviluppo e la coesione economica, nonché di rafforzare l’azione di programmazione e
sorveglianza delle politiche di coesione.
L’Agenzia svolge attività di monitoraggio e verifica degli investimenti, nonché, nel rispetto
delle competenze delle singole amministrazioni pubbliche, di supporto alla promozione ed al
miglioramento della progettualità e della qualità, tempestività, efficacia e trasparenza delle
attività di programmazione ed attuazione degli interventi.
Tra gli obiettivi strategici dell’Agenzia vi è anche quello di fornire supporto all’attuazione
degli interventi di edilizia scolastica ricadenti nella programmazione comunitaria e nazionale
2007-2013 e 2014-2020, mediante azioni di accompagnamento, operate dalla Task Force
Edilizia Scolastica, a beneficio delle Amministrazioni centrali e regionali, titolari di
programmi, e degli Enti attuatori.
In data 23 marzo 2015, l’Agenzia per la Coesione Territoriale sottoscrive, pertanto, con la
Struttura di Missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di
riqualificazione dell’edilizia scolastica della PCM un Protocollo d'Intesa finalizzato ad
accelerare l'attuazione degli interventi in materia di edilizia scolastica in coerenza con gli
strumenti attuativi della politica di coesione, attraverso l’attivazione di un programma di
collaborazione istituzionale.
III. ISTITUZIONE E COMPOSIZIONE TASK FORCE DILIZIA SCOLASTICA
Nel maggio 2014, la Task Force Edilizia Scolastica diviene operativa in tre Regioni del Sud,
ovvero Calabria, Campania e Sicilia, e concentra la sua attenzione sugli interventi di edilizia
scolastica già in corso di realizzazione e con forti criticità.
La positiva esperienza delle prime tre TFES spinge l’Agenzia per la Coesione ad estendere
l’attività ad altre quattro Regioni, ovvero Basilicata, Lazio, Lombardia e Puglia e, ad oggi, vi è la
richiesta di attivare tre nuove squadre regionali, rispettivamente in Piemonte, Toscana e
Abruzzo.
A decorrere dal mese di settembre 2015, l’Agenzia, in collaborazione con la Struttura di
Missione della PCM e con le Regioni, ha avviato l'attività di assistenza tecnica agli Enti locali
proprietari degli edifici scolastici, anche per l'Anagrafe Edilizia Scolastica, al fine di pervenire
alla piena operatività del sistema nazionale dell'Anagrafe Edilizia Scolastica, favorendo
l’implementazione tempestiva e sistematica dei dati dell'Anagrafe nazionale e regionale
dell'edilizia scolastica (SNAES e ARES) ed al fine di consentire il completo accertamento della
consistenza e della funzionalità del patrimonio edilizio scolastico
La Task Force Edilizia Scolastica opera attraverso 7 unità regionali, composte da tecnici
dell'Agenzia, da funzionari delle Amministrazioni regionali e da esperti esterni (giovani
professionisti), selezionati sulla base delle competenze e della motivazione.
Un elemento che caratterizza e contraddistingue la TF ES è certamente l'eterogeneità delle
squadre, dovuta alla presenza di diverse figure professionali, ovvero figure tecniche
(ingegneri e architetti), giuridiche e amministrative, in grado di affrontare e risolvere le varie
problematiche che potrebbero insorgere durante la realizzazione degli interventi.
Le TF attualmente operative sul territorio nazionale sono:
1.
la TF ES Basilicata, composta da 8 unità;
2.
la TF ES Calabria, composta da 6 unità;
3.
la TF ES Campania, composta da 8 unità;
4.
la TF ES Lazio, composta da 7 unità;
5.
la TF ES Lombardia, composta da 9 unità;
6.
la TF ES Puglia, composta da 8 unità;
7.
la TF ES Sicilia, composta da 7 unità.
E sono così strutturate:
TFES Regione Basilicata
Componenti
N.
Responsabile regionale (MIT)
1
Delegato Amministrazione Regionale
4
Esperti
3
Totale
8
TFES Regione Calabria
Componenti
N.
Responsabile regionale (esperto esterno)
1
Delegato Amministrazione Regionale
1
Esperti
4
Totale
6
TFES Regione Campania
Componenti
N.
Responsabile regionale (esperto esterno)
1
Delegato Amministrazione Regionale
4
Esperti
3
Totale
8
TFES Regione Lazio
Componenti
N.
Responsabile regionale (PCM)
1
Delegato Amministrazione Regionale
2
Esperti
4
Totale
7
TFES Regione Lombardia
Componenti
N.
Responsabile regionale (ACT)
1
Delegato Amministrazione Regionale
4
Esperti
4
Totale
9
TFES Regione Puglia
Componenti
N.
Responsabile regionale (ACT)
1
Delegato Amministrazione Regionale
3
Esperti
4
Totale
8
TFES Regione Sicilia
Componenti
N.
Responsabile regionale (esperto esterno)
1
Delegato Amministrazione Regionale
3
Esperti
3
Totale
7
Inoltre vi sono le seguenti ulteriori figure, che operano a supporto delle unità regionali, in
modo trasversale su tutto il territorio nazionale:
Componenti
N.
Segreteria Tecnica
1
Referente giuridico
1
Referente Data Base
1
Referente Anagrafe
1
Supporto Anagrafe
2
Referenti tecnici
1
Responsabile Nazionale
1
Totale
8
I. FABBISOGNI FUTURI
Il progetto Task Force a breve si arricchirà con la formale adesione delle Regioni:
•
Abruzzo,
•
Piemonte,
•
Toscana.
Per l’attivazione delle relative unità operative sono già in corso gli incontri tra
l’Agenzia e le Amministrazioni Regionali. Individuati i delegati regionali si provvederà
alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la selezione degli esperti che andranno ad
operare sul territorio.
E’ opportuno evidenziare che recentemente anche la Regione Friuli ha manifestato il
proprio interesse per il progetto TF e quanto prima l’Agenzia procederà ad avviare le
procedure per ufficializzarne l’adesione.
IV.
ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA
Dopo quasi vent'anni di attesa l'Anagrafe dell'Edilizia scolastica (in breve AES), strumento di
monitoraggio previsto dalla Legge n. 23 del 1996, che "fotografa" la situazione degli istituti,
attraverso i dati forniti dalle Regioni al MIUR e resi pubblici, come previsto anche dalla Legge
della "Buona Scuola", è divenuta accessibile.
L'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica raccoglie le informazioni relative agli edifici occupati dalle
oltre 42 mila scuole italiane.
La Legge 11 gennaio 1996 n. 23, all'articolo 7, individua il MIUR (Ministero della Istruzione,
della Università e della Ricerca) quale soggetto deputato a realizzare e curare
l'aggiornamento, nell'ambito del proprio sistema informativo e con la collaborazione degli
enti locali interessati, dell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica, diretta ad accertare la
consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico.
L’anagrafe è articolata per regioni e costituisce lo strumento conoscitivo fondamentale per la
programmazione di settore e per la programmazione degli interventi.
La metodologia e le modalità di rilevazione per l’implementazione dell'anagrafe nazionale
sono determinate dal MIUR, con proprio decreto, sentito l'Osservatorio per l'edilizia
scolastica.
Recentemente, il MIUR ha dato specifiche indicazioni alle Regioni in materia di anagrafe,
precisando che l'assegnazione delle future risorse statali avverrà solo nei confronti di quegli
enti locali (Comuni e Province) che, alla data della pubblicazione del bando, saranno in
possesso dello SNAES verde, ovvero che avranno regolarmente censito l'edificio scolastico per
cui viene presentata la domanda di finanziamento.
La raccolta della informazioni sugli edifici scolastici avviene mediate la compilazione di
almeno due questionari cartacei, che costituiscono i documenti basilari per la gestione della
banca dati informatizzata:
•
il Questionario per SEDE SCOLASTICA MIUR a cura esclusiva del Legale
Rappresentante della autonomia scolastica (sul questionario indicato come Dirigente
scolastico);
•
il Questionario EDIFICIO compilato in stretta collaborazione tra il rilevatore dell’Ente o
del soggetto responsabile dell’Immobile (PROVINCIA O COMUNE o SOGGETTO PRIVATO) e
il Legale Rappresentante della autonomia scolastica (sul questionario indicato come
Dirigente scolastico) che, a sua volta spesso si avvale di una figura, solitamente l'RSPP.
Le informazioni raccolte vengono inserite in una banca dati online, fornita dal MIUR e gestita
su base regionale.
L'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica può essere utilizzata per:
−
condividere informazioni sugli edifici (tra Scuole e Enti competenti);
−
estrarre facilmente e velocemente informazioni per valutazioni aventi ad oggetto gli
edifici (estrarre superfici, volumi, notizie utili per la redazione dei documenti sulla
sicurezza);
−
fare valutazioni propedeutiche alla definizione di politiche sull'edilizia scolastica e
all'assegnazione di finanziamenti (Regione, MIUR, Ministeri,Provincia etc...).
L'AES rappresenta, quindi, non solo una banca dati, ma un utile e valido strumento di
comunicazione tra i vari soggetti coinvolti.
V.
PROTOCOLLO D'INTESA
In data 21 giugno 2016 l'Agenzia per la Coesione Territoriale e la Presidenza del Consiglio dei
Ministri- Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell'attuazione di interventi di
edilizia scolastica, il Ministero dell'Università, dell'Istruzione e della Ricerca (MIUR), il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), la Regione Basilicata, la Regione Calabria,
la Regione Campania, la Regione Lazio, la Regione Lombardia, la Regione Puglia, la Regione
Sicilia hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa, al fine di avviare un programma di
collaborazione istituzionale, volto ad accelerare l'attuazione degli interventi di edilizia
scolastica mediante il presidio degli stessi e l'affiancamento agli Enti beneficiari da parte della
"Task Force Edilizia Scolastica".
L'obiettivo principale del programma di collaborazione consiste nello sviluppo di azioni
concordate, finalizzate ad accelerare l'attuazione degli interventi di edilizia scolastica,
rientranti in programmi comunitari e nazionali, mediante il costante presidio ed il supporto
agli Enti locali da parte della TFES.
Al fine di raggiungere detto obiettivo, le Parti:
a) promuovono iniziative per l'individuazione di soluzioni alle criticità, rilevate dalle
TFES regionali o che potrebbero emergere nella gestione dei processi di rispettiva
competenza, che ostino all'attuazione e alla realizzazione delle opere di edilizia scolastica;
b) in accordo con l’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica, promuovono la
condivisione dei dati di monitoraggio relativi agli interventi di edilizia scolastica, finanziati
con fondi statali o comunitari;
c) promuovono l'aggiornamento normativo dei soggetti attuatori, anche organizzando
incontri periodici, sulle attività concernenti l’edilizia scolastica e sulle modalità di
attuazione degli interventi;
d) promuovono e rafforzano la presenza sul territorio della TFES mediante progetti ed
iniziative anche, eventualmente, con la presenza di propri rappresentanti all’interno delle
TFES regionali;
e) favoriscono, nell’ambito dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica e nella relativa
Struttura tecnica di supporto, eventuali momenti di incontro e tavoli di lavoro finalizzati
all’attuazione delle misure di edilizia scolastica.
Nel Protocollo sono indicati gli impegni che ciascuna Parte ha assunto nei confronti delle altre,
al fine di dare attuazione a quanto previsto dallo stesso documento.
Il Protocollo ha una validità di tre ani dalla data di sottoscrizione e potrà essere, d'intesa tra le
Parti, modificato, nonché rinnovato alla scadenza.
VI.
INTERVENTI PRESIDIATI – FONTI DI FINANZIAMENTO
L’attività prioritaria conferita alla Task Force, sin dalla sua istituzione, è stata quella di
accompagnare, nelle regioni, il completamento degli interventi finanziati con risorse UE a
valere sui P.O. FESR 2007-2013 entro il 31.12.2015, unitamente agli interventi finanziati con
fondi ordinari coordinati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Nel tempo e con il consolidarsi del ruolo delle TF regionali, l’attività si è notevolmente
sviluppata prevedendo sia l'accompagnamento degli interventi selezionati come prioritari sia
il presidio degli interventi afferenti alle seguenti fonti di finanziamento:
Legge Regione Lazio 16 febbraio 1981, n. 12, che disciplina i programmi di edilizia
scolastica e le relative modalità di finanziamento.
Legge 11 gennaio 1996, n. 23 (c.d. legge “Masini”) “Norme per l’edilizia
scolastica”, che introduce, per la prima volta, la ripartizione delle competenze in
materia di edilizia scolastica fra gli enti territoriali interessati (i Comuni esercitano i
compiti di gestione per le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo
grado, mentre la competenza delle Province riguarda le scuole secondarie di secondo
grado) e prevede che la programmazione dell’edilizia scolastica si realizzi mediante
piani generali triennali e piani annuali di attuazione, predisposti e approvati dalle
Regioni.
Legge 9 dicembre 1998, n. 426 "Nuovi interventi in campo ambientale", il cui art. 1
disciplina la realizzazione di interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti
inquinati, individuando tra i siti di bonifica di interesse nazionale quello di "Taranto".
Legge 27 dicembre 2002, n. 289 “Interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici
scolastici – adeguamento sismico”, che prevede la predisposizione di un Piano
straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riguardo a
quelli insistenti nelle zone soggette a rischio sismico.
Delibera CIPE n. 17 del 2003, con la quale vengono ripartite le risorse per interventi
nelle aree sottoutilizzate, rifinanziamento Legge 208/1998 triennio 2003-2005 (Legge
finanziaria 2003, art. 61).
Delibera CIPE n. 102 del 20 dicembre 2004, con la quale viene approvato il primo
programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il programma
riguarda 738 edifici scolastici e ha un costo complessivo di euro 193.883.695,00.
Delibera CIPE n. 143 del 17 novembre 2006, con la quale viene approvato il secondo
programma stralcio di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il programma
riguarda n. 876 interventi per un costo complessivo di euro 295.199.000.
PO FESR CALABRIA 2007-2013 - Linea di Intervento 3.2.2.4 – “Azioni per
l'adeguamento sismico di infrastrutture e edifici pubblici”, che ha previsto la
realizzazione di azioni finalizzate alla prevenzione del rischio sismico.
Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (OPCM), che ha previsto un finanziamento di 20 Mln
di euro per la realizzazione di interventi infrastrutturali volti alla riduzione del rischio
sismico nelle scuole. Le risorse stanziate ammontano a 120 Mln di euro e sono ripartite
tra le Regioni sulla base del rischio sismico dei territori.
Delibera CIPE n. 17 del 21 febbraio 2008, con la quale viene disposto il
definanziamento integrale di 54 interventi in 10 regioni (Abruzzo, Campania, EmiliaRomagna, Lombardia, Marche, Molise, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto), il
definanziamento parziale di altri 17 interventi relativi ad alcune di dette regioni e la
riprogrammazione quasi integrale di dette risorse (13.938.483,47 euro) per altri 39
interventi siti nelle medesime regioni.
Programma Accelerazione della Spesa – POR FESR 2007-2013– Delibere DGR
Campania n. 40/2014 e n. 100/2014 (Sisma Matese), che prevede la realizzazione
di interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici, fra cui molte scuole, danneggiate
dal sisma che ha colpito le province di Caserta e Benevento fra il dicembre 2013 e il
mese di gennaio 2014.
Delibera CIPE n. 32 del 13 maggio 2010, che assegna 358 Mln di euro per un primo
programma di interventi urgenti nelle scuole sull’intero territorio nazionale, finalizzati
alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi
anche non strutturali negli edifici scolastici.
Decreto Dirigenziale Regione Campania n. 115 del 29 marzo 2015 "Avviso
pubblico per la concessione di contributi straordinari ai Comuni ai sensi della L.R.
3/2007 - art. 64 - comma 1-lettera b), per la messa in sicurezza sismica degli edifici
scolastici, anche adibiti ad asilo nido e scuole materne (L.R. n. 16 del 07/12/2010 Deliberazione di G.R. n. 938 del 21/12/2010).
Delibera CIPE n. 6 del 20 gennaio 2012 “Messa in sicurezza degli elementi non
strutturali”, con cui vengono assegnati 259 Mln di euro per un secondo programma
straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico.
Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 19 giugno 2015, n. 112, in
qualità di Commissario delegato per l'emergenza sisma del 20 e 29 maggio 2012
(Decreto Legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito in Legge n. 112 del 1.08.2012). Con tale
Ordinanza Commissariale è stato approvato il "Piano di finanziamento degli interventi
per il ripristino degli edifici scolastici inagibili".
Delibera CIPE n. 79 dell'11 luglio 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 2013. Revisione delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli
«Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue", con la quale viene ripartito
l’importo di 1.031,80 milioni di euro, disponibile sul Fondo sviluppo e coesione (FSC)
per il finanziamento del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» per
il periodo di programmazione 2007- 2013, di cui 222.295,207 euro per l'obiettivo
istruzione a favore delle otto regioni meridionali interessate (Abruzzo, Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e del Ministero dell’istruzione,
università e ricerca.
Delibera CIPE n. 87 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).
Programmazione regionale delle residue risorse del FSC a favore del settore ambiente
per la manutenzione straordinaria del territorio", con la quale vengono individuati gli
interventi ad alta priorità ambientale nel Mezzogiorno, presentati dalle Regioni
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Delibera CIPE n. 88 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione - Regione
Basilicata. Programmazione delle residue risorse 2007/2013", con la quale è stata
approvata la programmazione delle risorse residue del FSC 2007-2013 relative alla
Regione Basilicata, pari a 412,46 miliardi di euro, di cui 35,260 Mln di euro assegnati al
“Programma per la messa in sicurezza e miglioramento del patrimonio scolastico
regionale”.
Delibera CIPE n. 93 del 3 agosto2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione regione
Puglia. Programmazione delle residue risorse 2000-2006 e 2007-2013 e modifica della
delibera n. 62/2011", con la quale è stata approvata la programmazione delle risorse
residue del FSC 2000-2006 e 2007-2013 relative alla Regione Puglia, pari a 1.334,9 Mln
di euro, di cui 41,30 Mln di euro assegnati all'intervento di recupero e alla
riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliesi.
Delibera CIPE n. 94 del 3 agosto 2012 "Fondo per lo sviluppo e la coesione - Regione
Siciliana - Programmazione delle residue risorse 2007-2013 anche ai fini del ripiano
del debito sanitario regionale", con la quale è stata approvata la programmazione di
una quota delle risorse residue del FSC 2007-2013 relative alla Regione siciliana, per
un importo di 208,5 milioni di euro, di cui 39,50 Mln di euro assegnati al "sostegno alle
scuole e all'università - edilizia scolastica".
Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 ottobre 2012, con il quale
viene approvato il programma di edilizia scolastica in attuazione della risoluzione
parlamentare 2 agosto 2012, AC 8-00143 delle Commissioni V e VII della Camera dei
Deputati (cd. Risoluzione Alfano). Il programma riguarda 989 edifici scolastici per un
costo stimato complessivo di 111.800.000,00 euro.
Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (c.d. “Decreto del Fare”), coordinato con la
legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98, il cui articolo 18 destina, per l’annualità
2014, 150 Mln di euro per l’attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione
e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. In attuazione di tale
disposizione, le Regioni hanno successivamente emesso apposita Manifestazione
d’Interesse per poter procedere a scorrimento delle graduatorie poi rese operative
dalla Delibera CIPE 22/14.
D.L. 12 settembre 2013, n. 104 "Decreto Mutui ", il cui art. 10 rubricato "Mutui per
l'edilizia scolastica e detrazioni fiscali" prevede che al fine di favorire interventi
straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico di
immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, nonché costruzione di
nuovi edifici scolastici pubblici, per la programmazione triennale 2013-2015, le
Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell'economia e finanze,
d'intesa con il Ministero dell'istruzione e della ricerca e con il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali, con oneri di
ammortamento a carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, la Banca
di Sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassa Depositi e Prestiti, e con i soggetti
autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria. A tal fine sono stanziati contributi
pluriennali per euro 40 milioni annui per la durata dell'ammortamento del mutuo, a
decorrere dall'anno 2015.
Delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014 (c.d. “Scuole Sicure”). A seguito di apposita
ricognizione si rendono disponibili 400 Mln di euro a valere sul FSC 2007-2013 per
l’anno 2015 a favore del MIUR per il finanziamento delle misure di riqualificazione e
messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. Il provvedimento raggruppa
1.636 interventi di messa in sicurezza delle scuole, di manutenzione straordinaria, di
adeguamento alla normativa antisismica e per l’eliminazione delle barriere
architettoniche, nonché per la rimozione dell'amianto, individuati attraverso lo
scorrimento delle graduatorie di #scuolesicure.
Deliberazione G.R. Lazio 10 febbraio 2015, n. 42, con la quale sono state individuate
le modalità di attuazione del "Programma straordinario di interventi per il recupero e
la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica", di cui alla D.G.R. n. 295 del 19/09/2013, e
rideterminazione delle risorse finanziarie disponibili pari ad euro 76.568.361,67 nel
triennio 2015-2017.
Decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 23 dicembre
2015, n. 943, con cui è assegnata, sulla base dei piani presentati dalle competenti
Regioni, agli Enti locali la somma complessiva di euro 37.536.601,25 destinata
all'attuazione di interventi di adeguamento strutturale ed antisismico degli edifici del
sistema scolastico, nonché alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici
esistenti, laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico.
VII.
LA LEGGE 107/2015
La Legge 13 luglio 2015, n. 107, cd. Legge sulla Buona Scuola, recante "Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, esprime la concreta
volontà del legislatore di affermare il ruolo centrale della scuola nella società civile ed
introduce importanti novità in materia di edilizia scolastica.
La scuola è luogo di cultura, apprendimento, laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza
attiva e deve poter accogliere gli studenti in ambienti sicuri, idonei alle esigenze formative e
provvisti di dotazioni impiantistiche e tecnologiche adeguate.
Tra le principali novità introdotte:
−
la concessione, alle persone fisiche, agli enti non commerciali, nonché ai soggetti
titolari di reddito d'impresa, a fronte di erogazioni liberali in denaro, da destinare alla
realizzazione di nuove strutture scolastiche, alla manutenzione e al potenziamento di
quelle esistenti, di un credito d'imposta, riconosciuto nelle forme e secondo le modalità
indicate dalla stessa legge;
−
l’utilizzazione di quota parte delle risorse di cui all'articolo 18, comma 8, del decreto-
legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
pari a euro 300 milioni, nel triennio 2015-2017, per favorire la costruzione di scuole
innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza
energetica e della sicurezza strutturale e antisismica;
Le risorse sono ripartite tra le regioni deputate ad acquisire le manifestazioni di interesse
degli enti locali proprietari delle aree oggetto di intervento e interessati alla costruzione di
una scuola innovativa;
−
l’attribuzione all'Osservatorio per l'edilizia scolastica di cui all'articolo 6 della legge
11 gennaio 1996, n. 23, anche di compiti di indirizzo, di programmazione degli interventi
in materia di edilizia scolastica, nonché di diffusione della cultura della sicurezza;
−
l’aggiornamento annuale del piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia
scolastica per il triennio 2015-2017, anche tenendo conto dei dati inseriti nell'Anagrafe
dell'edilizia scolastica, per l'assegnazione di finanziamenti statali comunque destinati
alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, comprese le risorse di cui all'articolo 18,
comma 8, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge
9 agosto 2013, n. 98, a beneficio degli enti locali con la possibilità che i canoni di
investimento siano posti a carico delle regioni e comunque per l'assegnazione di tutte le
risorse destinate nel triennio di riferimento all'edilizia scolastica, comprese quelle relative
alla quota a gestione statale dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone
fisiche, nonché quelle di cui al Fondo previsto dall'articolo 32-bis del decreto-legge 30
settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n.
326, come da ultimo incrementato dall'articolo 2, comma 276, della legge 24 dicembre
2007, n. 244, in riferimento al quale i termini e le modalità di individuazione degli
interventi di adeguamento strutturale e antisismico sono definiti con decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca; la programmazione nazionale predisposta in attuazione
dell'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 e s.m.i, rappresenta il
piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017
e sostituisce i piani di cui all'articolo 11, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.
179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
−
la destinazione delle risorse non utilizzate alla data di entrata in vigore della legge e
relative ai finanziamenti attivati ai sensi dell'articolo 11 del decreto-legge 1ºluglio 1986, n.
318, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 1986, n. 488, dell'articolo 1 della
legge 23 dicembre 1991, n. 430, e dell'articolo 2, comma 4, della legge 8 agosto 1996, n.
431, nonché ai finanziamenti erogati ai sensi dell'articolo 4 della legge 11 gennaio 1996, n.
23, fatte salve quelle relative a interventi in corso di realizzazione o le cui procedure di
appalto sono aperte, all'attuazione di ulteriori interventi urgenti per la sicurezza degli
edifici scolastici;
−
la trasmissione, da parte delle regioni, al Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, del monitoraggio completo dei piani di edilizia scolastica relativi alle
annualità 2007, 2008 e 2009, finanziati ai sensi dell'articolo 1, comma 625, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, pena la mancata successiva assegnazione di ulteriori risorse statali.
Le economie accertate all'esito del monitoraggio restano nella disponibilità delle regioni
per essere destinate a interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici sulla
base di progetti esecutivi presenti nella rispettiva programmazione regionale predisposta
ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, nonché agli interventi
che si rendono necessari all'esito delle indagini diagnostiche e a quelli che si rendono
necessari sulla base dei dati risultanti dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Gli interventi
devono essere comunicati dalla regione competente al Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, che definisce tempi e modalità di attuazione degli stessi;
−
l’utilizzo delle risorse relative ai progetti retrospettivi, a valere sui rimborsi delle
quote dell'Unione europea e di cofinanziamento nazionale della programmazione PON
FESR 2007/2013, per interventi di edilizia scolastica, al netto delle eventuali somme
ancora dovute ai beneficiari finali degli stessi progetti, allo scopo fatte confluire nel Fondo
unico per l'edilizia scolastica, sulla base della programmazione regionale, nello stesso
territorio ai quali erano destinate e per progetti con analoghe finalità di edilizia scolastica.
Le risorse sono altresì destinate agli interventi che si rendono necessari all'esito delle
indagini diagnostiche e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti
dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica;
−
la riduzione della sanzione, da applicare nell'anno 2015 agli enti locali che non hanno
rispettato il patto di stabilità interno per l'anno 2014, di un importo pari alla spesa per
edilizia scolastica sostenuta nel corso dell'anno 2014, purché non già oggetto di esclusione
dal saldo valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno;
−
la possibilità per gli enti beneficiari di utilizzare, previa rendicontazione dei lavori
eseguiti, da produrre al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro sessanta giorni
dalla data di entrata in vigore della legge e comunque non oltre il 31 dicembre 2015, le
economie derivanti dai ribassi d'asta, per la realizzazione di altri interventi finalizzati
alla sicurezza delle scuole anche sugli stessi edifici e nel rispetto del limite complessivo del
finanziamento già autorizzato, al fine di assicurare la prosecuzione e il completamento
degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici finanziati ai sensi dell'articolo
80, comma 21, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, con le
delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n.
102/04 del 20 dicembre 2004 (primo programma stralcio), e n. 143/2006 del 17
novembre 2006 (secondo programma stralcio), come rimodulati dalla delibera del CIPE n.
17/2008 del 21 febbraio 2008. Le somme relative a interventi non avviati e per i quali
non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti, anche giacenti presso la
società Cassa depositi e prestiti Spa, sono destinate dal CIPE alle medesime finalità di
edilizia scolastica in favore di interventi compresi nella programmazione nazionale
triennale 2015-2017, nonché degli interventi che si rendono necessari all'esito delle
indagini diagnostiche e di quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti
dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica;
−
la definizione di tempi certi per il rilascio del parere richiesto ai provveditorati per
le opere pubbliche sui progetti definitivi presentati dagli enti beneficiari, al fine di
garantire la sollecita attuazione dei programmi finanziati ai sensi dell'articolo 18, comma 1,
lettera b), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla
legge 28 gennaio 2009, n. 2, con la delibera del CIPE n. 32/2010 del 13 maggio 2010, e dei
programmi di intervento finanziati ai sensi dell'articolo 33, comma 3, della legge 12
novembre 2011, n. 183, con la delibera del CIPE n. 6 del 20 gennaio 2012, il parere infatti si
intende positivamente reso entro trenta giorni dalla richiesta, ovvero entro trenta
giorni dalla data di entrata in vigore della legge per quelli presentati precedentemente e la
trasmissione da parte degli enti beneficiari, al Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, delle aggiudicazioni provvisorie dei lavori entro centottanta giorni dalla data
di entrata in vigore della legge, pena la revoca dei finanziamenti. Le risorse oggetto di
revoca sono destinate dal CIPE alle medesime finalità di edilizia scolastica in favore di
interventi compresi nella programmazione nazionale triennale 2015-2017;
−
la definizione di tempi certi per il rilascio di pareri, visti, nulla osta: all'articolo 9
del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11
novembre 2014, n. 164, è aggiunto, il seguente comma: «2-octies. I pareri, i visti, e i nulla
osta relativi agli interventi di cui al comma 1 sono resi dalle amministrazioni competenti
entro quarantacinque giorni dalla richiesta, anche tramite conferenza di servizi, e,
decorso inutilmente tale termine, si intendono acquisiti con esito positivo»;
−
la destinazione delle risorse non utilizzate di cui all'articolo 2, comma 239, della
legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, destinate alla realizzazione del
piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici, in relazione alle quali non
siano state assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti alla data di entrata in vigore
della legge, alla programmazione nazionale di cui all'articolo 10 del decreto-legge 12
settembre 2013, n. 104, nonché agli interventi che si rendono necessari all'esito delle
indagini diagnostiche e a quelli che si rendono necessari sulla base dei dati risultanti
dall'Anagrafe dell'edilizia scolastica;
−
la destinazione delle risorse, relative all'edilizia scolastica, di cui alla quota a gestione
statale dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui all'articolo
48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, e successive modificazioni, agli interventi di edilizia
scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili
individuati annualmente con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, anche sulla base dei dati contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica;
−
il finanziamento di indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici, anche
attraverso quote di cofinanziamento da parte degli enti locali proprietari, al fine di
garantire la sicurezza degli edifici scolastici, di prevenire eventi di crollo di solai e
controsoffitti (40 milioni per l'anno 2015 ).
VIII.
LE ATTIVITA’ DI PRESIDIO
L’attività della Task Force Edilizia Scolastica si concretizza di fatto in:
−
presidio operativo su base regionale, mediante le unità operative regionali, degli
interventi di edilizia scolastica, finanziati con fondi statali e comunitari, anche al fine di
rilevare eventuali criticità e di contribuire al superamento delle stesse;
−
affiancamento ai soggetti attuatori (Province e Comuni) dalla fase di assegnazione dei
finanziamenti fino al completamento delle opere finanziate, assicurando, pertanto, una
presenza costante dei propri componenti nei territori e facilitando l’interazione tra tutti i
soggetti istituzionali coinvolti;
−
supporto agli Enti locali, nell'ambito delle procedure tecnico-amministrative
necessarie per l'assegnazione dei finanziamenti e per la realizzazione delle opere.
Per ogni intervento oggetto di presidio, la TF provvede ad implementare l’Applicativo per
l’Edilizia Scolastica generando la scheda di sopralluogo, che compilerà e aggiornerà in base
alle scadenze programmate, sino a registrare la completa realizzazione dell’intervento stesso.
Inoltre la Task Force, in accordo con le Regioni, presta assistenza alle Amministrazioni
provinciali e comunali in materia di anagrafe edilizia scolastica, favorendo l’implementazione
sistematica dei dati del sistema dell'Anagrafe nazionale e regionale dell'edilizia scolastica
(SNAES e ARES).
Nello specifico, le attività della TF per l’Anagrafe Edilizia Scolastica consistono nel supportare
gli Enti:
−
nelle procedure di accreditamento;
−
nell’agganciare i plessi scolastici agli edifici (sganciati per un non perfetto allineamento
dei dati a livello informatico);
IX.
−
nella georeferenziazione degli edifici scolastici;
−
nell’allineamento del set informativo che compone lo SNAES.
ESITI DELL’ATTIVITA’ SVOLTA
Da maggio 2014 a maggio 2016 le unità operative regionali hanno presidiato
complessivamente n. 1.476 interventi per un totale di € 1.023.490.122,52 (Tab. 1).
Tab. 1 - Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016
L. 289/02
L. 244/07
numero
interventi
171
44
€
€
109.498.914,36
31.292.144,71
POR 2007/2013
24
€
18.128.448,71
Delibera CIPE 32/10
Delibera CIPE 6/12
PON
L. 23/96
Decreto del Fare (Legge
98/2013)
Decreto Mutui
CIPE 21/2000
211
254
6
63
€
€
€
€
56.179.267,94
42.219.310,00
2.949.679,28
48.550.158,39
14
€
4.297.147,82
362
1
€
€
441.488.502,71
140.000,00
Delibera CIPE 22/2014:
#ScuoleSicure
66
€
27.532.751,65
Fondi comunali
4
€
1.350.000,00
Delibera CIPE 88/2012
37
€
16.980.000,00
Accelerazione Campania
64
€
115.213.083,00
DGR 115/2011 (Campania)
27
€
7.500.000,00
Ordinanza Comm.le n.112/2005
2
€
4.750.062,12
Risoluzione Alfano
1
€
175.065,32
fonte di finanziamento
€
Delibera CIPE n. 17/2003
1
€
231.772,20
APQ: ex Delibera CIPE n.°
79/2012 e CIPE n.° 92/2012
35
€
22.707.089,00
D.S.G. MATTM (Puglia)
DGR 42/15 (Lazio)
L.R. 12/81 (Lazio)
6
14
42
€
€
€
10.162.863,00
2.882.148,05
28.977.694,50
Delibera CIPE 79/2012
12
€
12.839.010,92
Delibera CIPE 94/2012
15
€
17.445.008,84
Totale
1476
€
1.023.490.122,52
L’attività di accompagnamento ha interessato n. 691 enti attuatori (Province e Comuni),
dislocati su 44 distinti territori provinciali.
I grafici riportati di seguito illustrano la distribuzione delle risorse per fonte di finanziamento
ed in termini percentuali.
€200.000.000,00
€150.000.000,00
€100.000.000,00
€50.000.000,00
€4.297.147,82
€48.550.158,39
€2.949.679,28
€42.219.310,00
€-
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di finanziamento
€2.882.148,05
€10.162.863,00
€22.707.089,00
€231.772,20
€175.065,32
€4.750.062,12
€7.500.000,00
€115.213.083,00
€16.980.000,00
€1.350.000,00
€27.532.751,65
€441.488.502,71
€56.179.267,94
€18.128.448,71
€31.292.144,71
€300.000.000,00
€140.000,00
€250.000.000,00
€109.498.914,36
€450.000.000,00
€400.000.000,00
€350.000.000,00
3%
0,1%
0,5%
2%
1%
0,02%
0,02%
0,01%
11%
2%
1%
0,3%
11%
43%
3%
2%
5%
4%
4,7%
0,3%
0,4%
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■
Basilicata
La TF ES Basilicata è stata istituita nel mese di ottobre 2015.
Inizialmente l’unità operativa ha organizzato una serie di incontri con i rappresentanti degli
Enti locali beneficiari di finanziamenti in materia di edilizia scolastica (sindaci e tecnici
comunali), presso la sede della Regione Basilicata, al fine di illustrare l’attività di presidio e
accompagnamento agli interventi e dar corso alla stessa.
Dal mese di novembre le attività della TF si sono trasferite “sul campo” ed in circa sei mesi,
oltre ad una intensa attività desk, sono stati effettuati 121 sopralluoghi. L’attività di presidio
ha interessato 90 interventi e 58 amministrazioni (56 comuni e 2 province).
Coordinandosi con l’Ufficio di Edilizia Scolastica della Regione Basilicata, la TF ha effettuato
principalmente sopralluoghi finalizzati all’accompagnamento degli interventi finanziati dal
D.L. n. 104/2013 (12 interventi - € 7.750.759,74) e dalla Delibera CIPE n. 88/2012 – F.S.C.
2007/2013 (101 interventi - € 35.260.000,00) e degli interventi finanziati dalla L. 289/02,
dalla Delibere CIPE 143/2006, dalla Delibera CIPE 21/2000, dalla Delibera CIPE 22/2014
#ScuoleSicure e dalla Legge 98/2013 "Decreto del Fare", che hanno manifestato particolari
criticità.
Basilicata
€18.000.000,00
€7.750.759,74
€16.000.000,00
€2.000.000,00
€400.000,00
€4.000.000,00
€16.980.000,00
€6.000.000,00
€1.350.000,00
€8.000.000,00
€1.040.256,89
€1.371.983,93
€10.000.000,00
€140.000,00
€12.000.000,00
€3.085.000,00
€14.000.000,00
€-
nr. Enti
attuatori
56
nr. interventi
90
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
69
Potenza
provincia di
21
Matera
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte
di finanziamento
L. 289/02
CIPE 21/2000
1%
24%
4%
0,4%
3%
Delibera CIPE 22/2014:
#ScuoleSicure
CIPE 6/12
10%
Fondi comunali
53%
4%
Delibera CIPE 88/2012
Decreto del Fare (Legge
98/2013)
Decreto Mutui
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■
Calabria
La TF Calabria è operativa dal mese di Maggio del 2014. La Regione Calabria ha da subito
accolto in modo positivo il modello proposto dall'Agenzia per la Coesione Territoriale,
designando un funzionario del Settore Edilizia Scolastica del Dipartimento Infrastrutture,
LLPP, Mobilità quale componente dell’unità operativa. All’atto del suo insediamento, la Task
Force, in collaborazione con gli uffici regionali e con l’AdG del PO FESR, ha selezionato gli
interventi da sottoporre ad accompagnamento, rispetto all’insieme degli interventi finanziati
sull’intero territorio regionale. La definizione del primo sottoinsieme di interventi da
sottoporre a verifica è avvenuta sulla base dello stato di avanzamento dei progetti e del grado
di coerenza degli stessi rispetto al PO FESR. Sono stati così censiti 153 interventi per un valore
di € 57.239.292,70. L’accompagnamento agli interventi così individuati ha contribuito a
rendere più incisive le operazioni di accelerazione della spesa poste in essere dall’AdG nella
fase di chiusura del PO e ha contribuito alla stipula di un documento integrativo all’ApQ
Istruzione.
Nel tempo il ruolo della Task Force si è rafforzato e la stessa è divenuta un punto di
riferimento per i soggetti attuatori, Comuni e Province.
Lo stesso Dipartimento Infrastrutture, LLPP, Mobilità ha inteso avvalersi della collaborazione
della TF sia durante l’attività istruttoria per gli interventi da finanziare con il D.L. 104/2013,
sia per l’esecuzione dei sopralluoghi finalizzati alla conferma dei programmi di intervento per
le annualità 2015, 2016 e 2017, disponendo, inoltre, con apposito decreto del Dirigente
Generale, di avvalersi del supporto della Task Force dell’Agenzia per la Coesione Territoriale
nell’esecuzione dei sopralluoghi finalizzati alla conferma dei programmi di intervento per la
annualità 2016 e 2017.
Dal mese di gennaio 2016 la TF, su richiesta della Regione, ha avviato l’attività di
accompagnamento per 11 nuovi interventi finanziati ai sensi del DPCM 08/07/2014 e dal
mese di marzo per 5 nuovi interventi finanziati ai sensi del DPCM 12.10.2015, con Decreto
MIUR n. 943 del 23.12.2015. Nel corso dei sopralluoghi iniziali, già ultimati per tutti gli
interventi, ha ribadito i termini perentori fissati dall’OPCM e ha condiviso con gli Enti
beneficiari le scadenze utili per il rispetto dei termini.
Da maggio 2014 ad oggi la TF Calabria ha accompagnato n. 244 interventi, per un totale di€
120.281.401,18. L’attività di presidio ha interessato 128 Enti attuatori dislocati nelle
provincie di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
€49.229.928,67
€660.000,00
€1.683.705,60
€10.000.000,00
€1.100.337,28
€8.184.900,00
€20.000.000,00
€9.262.340,00
€30.000.000,00
€18.128.448,71
€40.000.000,00
€10.505.173,71
€50.000.000,00
€21.526.567,21
Calabria
nr. Enti
attuatori
128
nr. interventi
244
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
43
Catanzaro
provincia di
91
Cosenza
provincia di
21
Crotone
provincia di
Reggio
60
Calabria
provincia di
31
Vibo Valentia
€-
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte
di finanziamento
L. 289/02
L. 244/07
POR 2007/2013
25%
30%
CIPE 32/10
CIPE 6/12
10%
1%
0,4%
1%
PON
10%
15%
7%
L. 23/96
Decreto del Fare (Legge
98/2013)
Decreto Mutui
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■ Campania
La TF Campania è operativa dal mese di Maggio del 2014. L’attività di accompagnamento
interessa 232 Enti attuatori dislocati nelle provincie di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e
Salerno. Gli interventi oggetto di presidio afferiscono a diverse fonti di finanziamento (L.
289/02, L. 244/07, Delibera CIPE 32/10, Delibera CIPE 6/12, Decreto del Fare (Legge
98/2013), Decreto Mutui, Accelerazione Campania, DGR 115/2011 (Fonte Regionale)) e sono
complessivamente n. 253, per una dotazione finanziaria di € 294.811.433,00.
I risultati raggiunti sono di particolare interesse sia per il numero di interventi disincagliati e
avviati alla definitiva e completa realizzazione, sia per il numero di progetti per i quali è stato
scongiurato il definanziamento.
Particolarmente interessante è stata l’attività svolta dall’unità operativa in relazione alla
Delibera di Giunta Regionale numero 115 del 29/03/2011.
Con detta Delibera, la Regione Campania pubblicò un avviso per la concessione di contributi
straordinari ai Comuni, per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, mettendo a
disposizione risorse per euro 7.500.000,00.
Una commissione esaminatrice, del settore lavori pubblici, fu incaricata di svolgere
l’istruttoria delle domande pervenute e stilare la graduatoria di quelle ritenute ammissibili.
Con le risorse finanziarie disponibili, furono individuati 27 interventi con un importo medio
per progetto di circa €300.000,00.
A novembre 2015 la TF decise di prendere in carico anche questa linea di finanziamento per
verificarne lo stato di attuazione e constatò che soltanto 3 interventi risultavo conclusi, 2
erano in corso di esecuzione e per gli altri doveva essere ancora completato l’iter
dell’istruttoria tecnica. Nel periodo intercorrente tra novembre 2015 ad aprile 2016, la TF
dovette dedicarsi ad attività più urgenti riguardanti gli interventi finanziati con i mutui Bei e
le delibere CIPE. Soltanto ad aprile 2016 riuscì a fissare un nuovo incontro con il dirigente del
settore per verificare lo stato di attuazione, ma nessun avanzamento, rispetto alla situazione
riscontrata a novembre 2015, venne registrato.
Vista l’urgenza di portare a termine il programma e liberare eventuali risorse per lo
scorrimento della graduatoria, la TF nel mese di maggio 2016, in collaborazione con il
competente settore regionale, ha effettuato sopralluoghi presso tutti gli enti coinvolti per
verificare, previa acquisizione della nota di richiesta integrazioni inviata dalla regione, lo stato
della documentazione (progetti, autorizzazioni sismiche, dichiarazioni ecc.), accelerando, ove
possibile, i processi per addivenire ad una rapida conclusione delle istruttorie.
Le attività sono tutt’ora in corso; l’intervento della TF è servito per rimettere in moto il
dialogo tra Enti e Regione bloccato da oltre 2 anni per inerzia di entrambi i soggetti.
€7.500.000,00
€20.000.000,00
€115.213.083,00
€40.000.000,00
€89.234.443,00
€60.000.000,00
€337.000,00
€80.000.000,00
€3.818.840,00
€100.000.000,00
€11.555.000,00
€49.266.096,00
€120.000.000,00
€17.886.971,00
Campania
nr. Enti
attuatori
232
nr. interventi
253
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
Avellino
55
provincia di
Benevento
71
provincia di
Caserta
38
provincia di
Napoli
45
provincia di
Salerno
43
€-
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte
di finanziamento
L. 289/02
L. 244/07
3%
CIPE 32/10
17%
CIPE 6/12
6%
4%
39%
1%
30%
0,1%
Decreto del Fare
(Legge 98/2013)
Decreto Mutui
Accelerazione
Campania
DGR 115/2011 (Fonte
Regionale)
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■ Lazio
La TF Lazio, di recente istituzione, ha accompagnato e sta accompagnando 160 interventi.
L’attività di presidio interessa 72 Enti attuatori dislocati nelle province di Frosinone, Latina,
Rieti, Roma e Viterbo.
Gli interventi oggetto di presidio afferiscono alle seguenti fonti di finanziamento: L. 289/02,
CIPE 32/10, CIPE 6/12, L. 23/96, Decreto del Fare (Legge 98/2013), Delibera CIPE 22/2014:
#ScuoleSicure, Decreto Mutui, DGR 42/15, L.R. 12/81. L’accompagnamento ai progetti così
individuati ha contribuito a rendere più incisive le operazioni di accelerazione della spesa.
Infatti, la metodologia di lavoro utilizzata dalla Task Force Edilizia Scolastica prevede che al
termine di ogni sopralluogo la TF trasferisca le informazioni relative allo stato di attuazione
degli interventi al responsabile di Linea con il quale concorda intervento per intervento le
iniziative/soluzioni da intraprendere.
Con riferimento alla DGR 42/2015 la Regione ha chiesto alla TF l’affiancamento dei funzionari
regionali per l’istruttoria tecnica relativa al rilascio del visto di conformità. La Regione Lazio,
infatti, con la DGR 42/2015 ha individuato circa 500 interventi di edilizia scolastica per un
totale di oltre €75.000.000,00. L’attività di affiancamento è stata attuata a partire dal mese di
Aprile 2016 con un lavoro strutturato presso la sede della Regione Lazio.
Grazie a questo lavoro congiunto, ad oggi oltre 100 interventi hanno ottenuto il visto di
conformità, che permette ai Comuni di procedere all’aggiudicazione dei lavori, o in alternativa
una richiesta di integrazione.
L’attività della TF ha richiesto un notevole impegno per alcuni interventi particolarmente
critici che hanno portato i componenti dell’unità operativa ad eseguire numerosi sopralluoghi,
anche con carattere di urgenza. Gli interventi interessano la Provincia di Frosinone, il Comune
di Soriano del Cimino, il Comune di Pomezia, il Comune di Ladispoli, il Comune di Carbognano,
il Comune di Vitorchiano, il Comune di Vignanello , il Comune di Monterosi, il Comune di
Zagarolo, la Provincia di Rieti.
Lazio
€45.000.000,00
nr. Enti
attuatori
72
nr. interventi
160
€40.000.000,00
€-
€28.977.694,50
€ 40.376.134,09
€ 2.882.148,05
€5.000.000,00
€ 1.844.440,35
€10.000.000,00
€ 815.000,00
€15.000.000,00
€6.183.491,86
€20.000.000,00
€300.000,00
€25.000.000,00
€4.620.000,00
€30.000.000,00
€10.641.544,98
€35.000.000,00
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
41
Frosinone
provincia di
17
Latina
provincia di
16
Rieti
provincia di
43
Roma
provincia di
43
Viterbo
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte
di finanziamento
L. 289/02
CIPE 32/10
3%
CIPE 6/12
30%
42%
L. 23/96
11%
2%
0,8%
6%
5%
Decreto del Fare (Legge
98/2013)
Delibera CIPE 22/2014:
#ScuoleSicure
Decreto Mutui
0,3%
DGR 42/15
L.R. 12/81
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■ Lombardia
La Task Force Edilizia Scolastica in Lombardia è operativa da fine Settembre 2015, ma
soltanto da fine Gennaio 2016, con il completamento dell’organico, ha potuto avviare
un’attività significativa e massiva sul territorio.
Attualmente l’unità operativa sta presidiando 170 interventi per un importo totale di 226 mln
€, di cui 145 mln € relativi a finanziamenti statali.
Sin dall’avvio della sua attività la Task Force ha collaborato attivamente con la Struttura
Commissariale per l’Emergenza Sisma al fine di promuovere la revisione dei criteri di cui
all’Ordinanza n. 112/2005, con cui sono stati finanziati gli interventi di ricostruzione dopo il
sisma, al fine di colmare la differenza tra la domanda di finanziamento avanzata dai comuni
interessati e il contributo massimo concedibile. L’azione della Task Force ha contribuito
all’emissione di una nuova Ordinanza con l’adozione di criteri più equi per gli enti.
La Task Force inoltre ha avviato, nell’ambito del programma #scuolesicure, una stretta
collaborazione con la Regione Lombardia al fine di scongiurare il definanziamento per gli enti
che hanno apportato, nel corso dei lavori, modifiche al progetto finanziato. Nei casi esaminati,
gli interventi risultavano ricomprendere le lavorazioni inizialmente previste con l’aggiunta di
nuove lavorazioni, la cui copertura era garantita da un cofinanziamento del comune. Per tale
fonte la Task Force sta attualmente presidiando 36 interventi per un importo totale di 10 mln
€ di finanziamento. Relativamente a questi interventi, le azioni messe in campo sono le
seguenti:
• accompagnamento a 28 progetti con difficoltà nei flussi di finanziamento; per 14
interventi per i quali le difficoltà risultavano legate ad errori di rendicontazione la Task
Force ha segnalato agli enti le misure correttive da porre in atto, per i 14 interventi
rimanenti la Task Force ha avviato una ricognizione delle possibili cause presso il
MIUR.
• Promozione di un tavolo di confronto tra gli Enti e la Regione Lombardia finalizzato
all’emissione di un parere per 3 interventi per i quali sono intervenute modifiche al
progetto finanziato. La TF ha collaborato attivamente all’emissione di 3 nulla osta da
parte della Regione su progetti che attualmente presentano ulteriori criticità
(contenziosi e difficoltà nei flussi di finanziamento).
• Monitoraggio di 2 interventi in fase di avvio del cantiere.
• Accompagnamento agli Enti per 2 interventi fermi a causa di contenziosi con le
imprese esecutrici; gli Enti stanno procedendo ad interpellare le altre imprese inserite
in graduatoria dopo la prima classificata, al fine di completare i lavori.
€ 231.772,20
€ 193.000.356,05
€ 175.065,32
€ 15.755.000,00
€ 1.000.000,00
€ 4.750.062,12
€ 200.000.000,00
€ 180.000.000,00
€ 160.000.000,00
€ 140.000.000,00
€ 120.000.000,00
€ 100.000.000,00
€ 80.000.000,00
€ 60.000.000,00
€ 40.000.000,00
€ 20.000.000,00
€ 0,00
€ 12.464.053,25
Lombardia
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di
finanziamento
2%
0,10%
0,44%
5%
7%
0,08%
85%
Delibera CIPE 22 #scuolesicure
Ordinanza Comm.le n.112/2005
DM 943/2015
CIPE 32/10
Risoluzione Alfano
Decreto Mutui
Delibera CIPE n. 17/2003
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte
di finanziamento
nr. Enti
attuatori
62
nr. interventi
173
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
13
Bergamo
provincia di
26
Brescia
provincia di
9
Cremona
provincia di
11
Como
provincia di
7
Lecco
provincia di
1
Lodi
provincia di
11
Mantova
provincia di
38
Milano
provincia di
Monza 4
Brianza
provincia di
16
Pavia
provincia di
20
Sondrio
provincia di
17
Varese
■ Puglia
La TFES Puglia ha avviato l’attività di affiancamento ed accompagnamento alla PA l’11
Gennaio 2016, occupandosi di diverse linee di finanziamento (CIPE 6/12, CIPE 32/10, MUTUI
BEI, APQ Istruzione, etc...).
Attualmente l’unità operativa sta accompagnando n. 205 interventi, per un totale di €
76.024.999,00. L’attività di presidio interessa 46 Enti attuatori dislocati nelle provincie di
Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.
Con riferimento ai Mutui Bei, la TF in stretta collaborazione con la Regione Puglia ha eseguito
un’attività di supporto per la verifica di “coerenza” dei progetti presentati dagli enti
beneficiari. In particolare la TF ha verificato 96 interventi suddivisi nelle annualità 2015 e
2016, constatando mediante sopralluogo le reali condizioni di 28 manufatti, e suggerendo
anche soluzioni progettuali, utili ad incrementare l’efficacia dell’intervento, e amministrative,
utili ad accelerare la spesa.
Relativamente agli interventi finanziati tramite APQ Istruzione, la TF, in accordo con la
Regione Puglia- Settore LLPP, ha avviato un’intensa attività di verifica, anche “desk”, per
evitare il definanziamento degli interventi, che interverrebbe qualora gli Enti non
aggiudicassero, almeno provvisoriamente, le opere entro la data del 30/06/2016.
Alla data odierna, su 119 interventi finanziati, la TF ha individuato 15 interventi a rischio di
definanziamento. Per detti interventi, esperiti i necessari sopralluoghi, la TF ha condiviso con i
RUP e le Amministrazioni Comunali un cronoprogramma operativo al fine di addivenire nei
termini fissati all’aggiudicazione provvisoria. Per i restanti interventi la TF sta sollecitando gli
Enti alla trasmissione dei Quadri Economici rimodulati a seguito dell’aggiudicazione.
Puglia
€19.998.960,00
€1.900.000,00
€10.162.863,00
€1.849.342,00
€5.000.000,00
€1.570.400,00
€10.000.000,00
€440.995,00
€15.000.000,00
€22.707.089,00
€7.087.280,00
€20.000.000,00
€10.308.070,00
€25.000.000,00
€-
nr. Enti
attuatori
46
nr. interventi
182
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
19
Bari
provincia di
Barletta57
Andria-Trani
provincia di
33
Brindisi
provincia di
42
Foggia
provincia di
26
Lecce
provincia di
14
Taranto
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte
di finanziamento
L. 289/02
CIPE 32/10
1%
CIPE 6/12
9%
26%
14%
2%
13%
30%
APQ: ex Delibera CIPE n.°
79/2012 e CIPE n.°
92/2012
CIPE 22/14
PON
D.S.G. MATTM
2%
2%
O.P.C.M.
Interventi presidiati ottobre 2015 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte di finanziamento
■ Sicilia
La TF Sicilia è operativa dal mese di Maggio del 2014.
Gli interventi attualmente presidiati dall’unità operativa regionale ammontano a n. 353, per
un totale di € 176.237.526,01. L’attività di accompagnamento interessa 98 Enti attuatori
dislocati nelle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa,
Siracusa e Trapani.
Gli interventi presidiati afferiscono a diverse fonti di finanziamento L. 289/02, CIPE 32/10,
CIPE 6/12, L. 23/96, Decreto del Fare (Legge 98/2013), Decreto Mutui, Delibera CIPE
22/2014: #ScuoleSicure, Delibera CIPE 79/2012, Delibera CIPE 94/2012.
Recentemente la TF Sicilia ha attivato l’attività di monitoraggio, presidio e accompagnamento
dei 33 interventi finanziati dalla Delibera CIPE n. 79/2012 “Fondo per lo sviluppo e la coesione
2007 - 2013. Revisione delle modalità di attuazione del meccanismo premiale collegato agli
«Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue”, per un importo complessivo di €
27.962.252,60. Il termine fissato per l’attuazione del piano degli interventi è definito dalla
Delibera 166/2007 che al punto 7.2 recita: “Gli interventi ed i progetti inseriti nei programmi
FAS rispettano i seguenti termini per l’assunzione degli impegni giuridicamente vincolanti e per
l’esecuzione dei pagamenti: Impegni di spesa Impegni di spesa pari almeno al 20 per cento delle
risorse assegnate con la presente delibera dovranno essere assunti entro il 31 dicembre 2010. La
quota residua a tale data non impegnata sarà considerata in detrazione, nei confronti
dell’amministrazione interessata, dal riparto della riserva di programmazione di cui al
successivo punto 7.3. Tutti gli impegni di spesa sul complesso delle risorse assegnate dalla
presente delibera dovranno essere assunti entro il 31 dicembre 2015. Le somme assegnate e non
impegnate entro questa data sono automaticamente revocate. Pagamenti Le uscite di cassa a
favore del beneficiario ovvero del soggetto realizzatore/fornitore del bene o servizio dovranno
essere effettuate:
- entro il 31 dicembre 2017 nel caso di interventi/progetti inseriti in Strumenti di attuazione
diretta;
- non oltre il triennio successivo alla conclusione dell’esecuzione finanziaria dei Programmi
comunitari per gli interventi inseriti in APQ e fermo restando il termine fissato dal singolo APQ
se precedente.
Le risorse assegnate a titolo di primalità in ragione del conseguimento dei target connessi agli
“obiettivi di servizio” previsti dal QSN per il Mezzogiorno nel 2013, di cui al meccanismo
incentivante definito dalla delibera CIPE n. 82 del 3 agosto 2007, e richiamato nel precedente
punto 1.1.1 b), sono trasferite senza vincoli temporali in relazione al loro impegno e sono
impiegate, per le destinazioni previste dalla citata delibera, per pagamenti da effettuarsi non
oltre il triennio successivo alla conclusione dell’esecuzione finanziaria dei Programmi
comunitari.” La scadenza prevista per la spesa è, quindi, fissata al 31 dicembre 2018.
Al fine di ricostruire lo stato di attuazione del programma, l’unità operativa ha svolto un
attento lavoro di indagine atto a ricostruire lo stato procedurale di ogni singolo intervento,
basandosi sul monitoraggio fornito, in prima battuta, dalla Regione Sicilia a tutto il
10/12/2015. Partendo delle informazione reperite ha quindi attivato l’attività di presidio
tramite supporto desk e sopralluoghi in sito. Si riporta di seguito il raffronto fra i dati di
partenza, frutto del monitoraggio operato dalla Regione Siciliana, e i dati registrati per effetto
dell’azione di presidio desk operata dalla TF a tutto il 16/06/2016 (cfr. tabella – “Evoluzione
monitoraggio “Stato procedurale” interventi”).
Ad oggi sono 12 gli interventi presidiati per un totale di € 12.839.010,92 pari al 45,91% del
totale finanziato. I grafici che seguono mostrano l’evoluzione dell’attività di presidio nel
tempo.
Anche l’attività di monitoraggio, presidio e accompagnamento del programma di
finanziamento di cui alla Delibera CIPE n. 94/2012 è di recente attivazione. La Delibera CIPE
n. 94/2012 “Fondo per lo sviluppo e la coesione – Regione Siciliana – Programmazione delle
residue risorse 2007-2013 anche ai fini del debito sanitario regionale” finanzia nello specifico
38 interventi per un importo totale pari a € 41.046.696,70. Analogamente al caso precedente
l’avvio dell’attività ha richiesto una ricognizione sullo stato di attuazione.
La linea di finanziamento presenta due criticità, la prima legata alla scadenza del programma
finanziario fissata al 31 dicembre 2018, la seconda, di impatto più elevato, deriva dal punto 6
della delibera CIPE n. 21/2014, che indica il 31/12/2015 quale termine per l’assunzione delle
obbligazioni giuridicamente vincolanti per il complesso delle risorse assegnate alla
Amministrazioni centrali e regionali per l’intero ciclo di programmazione del FSC 2007/2013.
Il mancato rispetto della predetta scadenza da parte della Regione Siciliana ha comportato
l’applicazione di una sanzione pari all’1,5% dell’importo dell’intero programma.
Decorso anche il termine ultimo del 30/06/2016 per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori,
le risorse saranno definitivamente revocate e rientreranno nella disponibilità del CIPE.
All’inerzia della Regione Siciliana, si è aggiunta l’entrata in vigore del D.Lgs 50/2016 “Nuovo
Codice Appalti” che ha ritardato ulteriormente l’avvio delle procedure di aggiudicazione da
parte degli EE.LL. Al fine di superare la criticità rilevata ed addivenire all’aggiudicazione
provvisoria dei lavori entro il 30/06/2016 è stata avviato un percorso condiviso tra TFES
Sicilia, Regione Sicilia, MIT – Provv. OO.PP. Sicilia – Calabria ed Enti Locali finalizzato a
stipulare appositi atti di convenzione tra le Parti finalizzati all’espletamento delle procedure
di aggiudicazione ad opera del MIT – Provv. OO.PP. Sicilia – Calabria che ai sensi dell’art. 37,
comma 3, e 38 comma 1 del D.Lgs 18.04.2016 n. 50, può esercitare le funzioni di Centrale di
Committenza per conto delle Stazioni Appaltanti che ne fanno richiesta. L’evoluzione nel
tempo del presidio è riportato nei grafici che seguono.
L’analisi dei dati rivela una linea di finanziamento in netto ritardo di attuazione per effetto
dell’inerzia della Regione Siciliana, che ha emanato i decreti di finanziamento degli interventi
a febbraio 2016 e, in data successiva all’entrata in vigore del D.Lgs 50/2016 “Nuovo Codice
Appalti”, e dai ritardi fisiologici legati al transitorio normativo.
Attualmente la TFES presidia 15 interventi afferenti a detta fonte per un totale di €
17.445.008,84, pari al 42% circa dell’importo finanziato.
17.445.008,84
12.839.010,92
10.613.601,16
41.897.921,16
2.085.147,82
40.682.960,93
16.522.500,00
26.251.727,24
45.000.000,00
40.000.000,00
35.000.000,00
30.000.000,00
25.000.000,00
20.000.000,00
15.000.000,00
10.000.000,00
5.000.000,00
-
7.899.647,94
Sicilia
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione risorse per fonte di
finanziamento
10%
15%
7%
4%
6%
9%
24%
23%
1%
L. 289/02
CIPE 6/12
Decreto del Fare (Legge 98/2013)
Delibera CIPE 22/2014: #ScuoleSicure
Delibera CIPE 94/2012
CIPE 32/10
L. 23/96
Decreto Mutui
Delibera CIPE 79/2012
Interventi presidiati maggio 2014 – maggio 2016. Distribuzione percentuale per fonte
di finanziamento
nr. Enti
attuatori
98
nr. interventi
353
distribuzione
nr
interventi
interventi
per provincia
provincia di
44
Agrigento
provincia di
43
Caltanissetta
provincia di
49
Catania
provincia di
22
Enna
provincia di
78
Messina
provincia di
44
Palermo
provincia di
23
Ragusa
provincia di
24
Siracusa
provincia di
26
Trapani
I.
EFFETTI DELL’APPLICAZIONE DELLA L. 107/15
I grafici seguenti illustrano, nel complesso, lo stato di attuazione degli interventi afferenti alla
L. 289/02, alla Delibera Cipe n. 32/2010 e alla Delibera Cipe n. 6/2012, oggetto di
accompagnamento da parte delle unità operative regionali, alla data odierna.
Nei paragrafi seguenti sono descritti gli effetti della L. 107/15 registrati per singola regione.
■
Basilicata
La TF ha affiancato il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Campania, Molise,
Puglia, Basilicata - sede Coordinata di Potenza - per le attività di alta sorveglianza delle
delibere CIPE n. 32/2010 e n. 6/2012.
Per quanto concerne le opere finanziate con Delibera CIPE n. 32/2010, sono pervenuti
all’OGV, entro i termini previsti dalla legge, n. 27 interventi per un totale di € 5.920.000,00, e
per n. 12 interventi è stata prodotta la rendicontazione finale.
Dei n. 74 progetti finanziati con Delibera CIPE n. 6/2012, per un importo complessivo di €
7.691.780,00, sono pervenuti all’OGV, entro i termini di legge, n. 69 interventi, n. 4 interventi
sono stati dichiarati inammissibili, n. 1 intervento è stato definanziato con decreto
ministeriale; n. 2 amministrazioni non hanno provveduto a trasmettere i progetti degli
interventi.
Su tali linee di finanziamento, oltre alle attività di supporto desk, la TF ha eseguito
sopralluoghi per 28 interventi che presentavano criticità e/o problematiche.
■
Calabria
A partire dal mese di luglio 2015, con l’entrata in vigore della Legge 107/2015, la TF ES
Calabria ha intensificato le verifiche sullo stato di attuazione degli interventi oggetto di
presidio e ha contribuito ad indirizzare l’operato degli enti attuatori al rispetto dei termini
previsti nella legge.
•
Delibere CIPE n. 32/2010 e n. 6/2012:
la L. 107/2015 prevedeva la trasmissione al MIT dei provvedimenti di aggiudicazione
provvisoria dei lavori entro il 15 gennaio 2016, pena la revoca dei finanziamenti. Tale
termine è stato successivamente prorogato al 30/04/2016 con apposito D.L. 30 dicembre
2015, n. 210 cd. "Decreto Milleproroghe", convertito, con modificazioni in legge 25 febbraio
2016, n. 21.
La prima ricognizione espletata dalla TF sugli interventi afferenti alle Delibere CIPE
32/2013 e 6/2012 ha fatto emergere che su 50 interventi il 59% non aveva ancora
ottenuto il parere del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia-Calabria
e solo il 29% era stato interessato da un’aggiudicazione almeno provvisoria dei lavori.
Per far fronte a tale criticità, la Task Force ha avviato una fitta ed intensa attività di
interlocuzione con il Provveditorato OO.PP., tesa a sensibilizzare lo stesso sulla necessità di
rispettare i termini di legge nel rilascio del parere di competenza, ottenendo in tempi brevi
buoni risultati, nel rilascio degli atti dovuti, per gli interventi per i quali si erano ormai
accumulati ritardi notevoli.
Acquisito il parere del Provveditorato OO.PP. ed approvato il progetto esecutivo, per effetto
di una costante azione di sollecito operata dalla TF, gli Enti beneficiari hanno potuto
avviare le procedure di scelta del contraente, ricorrendo, su suggerimento della stessa TF,
laddove vi fosse "estrema urgenza", all'applicazione dell'art. 9, comma 1, del D.L. 133/2014,
come convertito dalla L. 164/2014 "Sblocca Italia", che prevedeva, per l’affidamento di
lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, relativamente agli interventi di messa in
sicurezza degli edifici scolastici, disposizioni di carattere semplificativo e acceleratorio per
la pubblicazione dei bandi, per la ricezione delle offerte e per i tempi per la stipula dei
contratti, addivenendo all'aggiudicazione provvisoria dei lavori nei termini di cui alla legge
n. 107/2015.
Alla data odierna, per i 55 interventi presidiati la situazione è la seguente:
3 interventi risultano chiusi;
17 interventi sono provvisti di aggiudicazione dei lavori;
24 interventi sono con i lavori in corso;
5 interventi sono con i lavori ultimati;
4 interventi non hanno conseguito l’aggiudicazione dei lavori poiché l’ente, per
problemi di cassa, pur disponendo dei progetti esecutivi, non ha proceduto alla gara
d'appalto (Provincia di Crotone);
1 intervento è fermo alla progettazione definitiva, per esso l’ente ha deciso di
riproporre il progetto per accedere ai finanziamenti di cui al Decreto Mutui,
risultando in graduatoria per l'annualità 2016 (Comune di San Roberto);
1 intervento non ha conseguito l’aggiudicazione entro i termini di legge (Comune di
Marina di Gioiosa Ionica).
•
L. 289/2002
Rispetto agli interventi finanziati con la Legge n. 289 del 2002, la TF Calabria ha
riscontrato, nella fase iniziale dell’attività di presidio, un eccessivo ritardo nel rilascio
dell'autorizzazione da parte degli uffici dell’ex Genio Civile della Regione Calabria.
La costante collaborazione tra Task Force e Amministrazione Regionale ha consentito
l’immediato completamento dell'istruttoria per i progetti in attesa ormai da mesi, con il
conseguente rilascio dell’autorizzazione.
Con l’entrata in vigore della L. 107/15 la TF ha proseguito l’azione di sensibilizzazione
rivolta ai Comuni destinatari di finanziamento e alla data odierna, per i 60 interventi
presidiati si delinea il seguente quadro:
37 interventi chiusi,
6 interventi con i lavori in corso,
9 interventi con i lavori ultimati,
1 intervento fermo per un contenzioso sorto tra Amministrazione e Impresa
Appaltatrice (per lo stesso si è condivisa l’azione necessaria al superamento e i
tempi occorrenti),
1 intervento per il quale l’ente deve espletare le procedure di gara
6 interventi non realizzati, per motivazioni di varia natura (1 ritirato, 1
proposto definanziamento, 2 non realizzabili, 2 realizzati dagli enti con risorse
proprie)
■
Campania
Con l’entrata in vigore della legge 107/2015, il Governo ha voluto dare impulso alla
chiusura
dei
programmi
di
finanziamento
che
presentavano
rilevanti
ritardi
nell’attuazione, fissando scadenze, differenziate per linea di finanziamento, per
l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (o.g.v.) da parte degli enti
attuatori.
I programmi interessati dai provvedimenti di revoca sono stati i seguenti:
1) Legge 289/2002 – Programma straordinario per l’adeguamento sismico degli
edifici scolastici – ogv alla data di entrata in vigore della legge;
2)
Delibere CIPE 32/2010 e 6/2012 – Programma straordinario per la messa in
sicurezza degli elementi non strutturali degli edifici scolastici – aggiudicazione
provvisoria entro il 30 aprile 2016;
3)
Legge 23/1996 – Programma di interventi sul patrimonio scolastico – ogv alla
data di entrata in vigore della legge.
Rispetto a tali misure la Regione Campania presentava situazioni critiche per l’elevato
numero di interventi non avviati e per le importanti risorse economiche non spese.
Legge 289/02
Alla Regione Campania, caratterizzata da un territorio a sismicità elevata, furono assegnate
ingenti risorse per la messa in sicurezza di circa 180 edifici per un valore complessivo di
oltre 90 milioni di euro. Le delibere Cipe di assegnazione dei finanziamenti furono le
seguenti:
-
102/04;
-
143/06;
-
17/08.
Una delle prime attività della Task Force neocostituita (ottobre 2014) fu quella di verificare
lo stato di attuazione del programma, constatando che lo stesso non era ancora concluso e
che un numero considerevole di progetti definitivi (46) non era stato ancora esaminato
dalla Regione.
Nello stesso periodo la Regione aveva avviato una collaborazione con la società in house
Arcadis per la ripresa delle attività istruttorie e, in particolare, per l’esame delle perizie di
variante che venivano presentate dagli Enti per gli interventi in corso di esecuzione.
La TF si rese subito parte attiva per cercare di calendarizzare le istruttorie tecniche
finalizzate al rilascio dell’attestato di coerenza dei progetti sospesi. Inoltre trattandosi di
progetti presentati da circa dieci anni decise di verificare:
-
l’esistenza dell’edificio;
-
la destinazione ad uso scolastico;
-
l’attualità dell’intervento.
Pertanto, furono eseguiti sopralluoghi su tutti gli interventi sospesi ed emerse che:
-
16 interventi non rispondevano più agli obiettivi del programma per almeno
uno dei seguenti motivi:
edificio demolito e ricostruito con altre fonti;
destinazione diversa dall’uso scolastico;
intervento eseguito con altre linee di finanziamento.
-
30 interventi presentavano ancora caratteristiche tali da poter essere finanziati,
tra questi alcuni avevano carattere di urgenza.
Cosicché i tecnici dell’Arcadis focalizzarono la propria attenzione su questi ultimi 30
progetti ed avviarono le attività istruttorie per il rilascio dei pareri.
E sino ad ottobre 2015, data di scadenza della convenzione tra la società Arcadis e la
Regione, furono rilasciati 10 attestati di coerenza e furono formulate 20 richieste di
integrazione. Al termine della fase istruttoria, l’attività fu sospesa in attesa dei
provvedimenti di revoca per gli interventi privi dell’o.g.v. alla data di entrata in vigore della
legge.
Tuttavia, la legge non identificava in modo esplicito l’obbligazione giuridicamente
vincolante e diverse furono le ipotesi formulate, tra cui:
a.
aggiudicazione provvisoria dei lavori;
b.
stipula del contratto di mutuo con Cassa Depositi e Prestiti;
c.
affidamento dell’incarico di progettazione degli interventi.
Nessuno degli interventi della Regione Campania rientrava nell’ipotesi a), per un solo
intervento era stato stipulato il muto con la Cdp prima del 16/07/2015 e per tutti gli altri
interventi erano stati redatti e presentati presso i competenti uffici regionali i progetti
definitivi.
Recentemente (giugno 2016) il MIT ha chiarito che anche “le aggiudicazioni del servizio di
progettazione” assunte prima del 16/07/2015, possono considerarsi “obbligazione
giuridicamente vincolante” (parere CT 12848/2016 – Sez. VII dell’Avvocatura Generale
dello Stato).
Pertanto a breve la Regione dovrà riprendere le istruttorie dei progetti sospesi, verificarne
la coerenza e seguire l’iter degli interventi fino alla loro completa realizzazione.
Allo stato, in assenza di una struttura tecnica che possa espletare le istruttorie
(convenzione scaduta e non rinnovata) e mancando l’unico funzionario addetto alla
gestione finanziaria del programma (trasferimento del personale interno), la TF rimane
l’unico soggetto in grado di affiancare il settore UOD02 nell’attuazione del programma con
funzioni di raccordo tra gli enti beneficiari e gli uffici regionali.
Delibere CIPE 32/10 e 6/12
In Campania gli interventi finanziati con le Delibere CIPE 32/2010 e 6/2012 sono gestiti
direttamente dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Napoli.
Per detti interventi la legge 107/2015 fissava come termine ultimo per l’aggiudicazione
provvisoria dei lavori (o.g.v.) il 12/01/2016 (180 giorni dall’entrata in vigore della legge),
successivamente prorogato al 30/04/2016 con il decreto mille-proroghe.
Gli interventi finanziati con la delibera CIPE n. 32 del 2010 non presentavano grosse
criticità, infatti, nella quasi totalità dei casi, i lavori sono stati aggiudicati nei tempi previsti
dalla legge. Al contrario per gli interventi finanziati con la successiva delibera CIPE n. 6 del
2012 nel mese di ottobre 2015 si registrava la seguente situazione:
Tabella 1 - Situazione interventi Delibera CIPE 6/12 (aggiornamento ottobre 2015)
Esaminati
dal PP.OO
In
istruttoria
dal PP.OO
32
29
3
4
23
16
7
3
60
29
21
8
234
43
40
151
131
19
84
42
27
15
10
5
487
90
148
250
207
42
Totale
Interventi
Definanziati
Avellino
49
1
17
Benevento
28
1
Caserta
92
Napoli
Salerno
Provincia
Non trasmessi Pervenuti
al PP.OO
al PP.OO
Il 30% dei 487 progetti inseriti nella delibera di finanziamento, per circa 70 milioni di euro,
risultava non ancora trasmesso al PP.OO., il 20% dei progetti trasmessi doveva ancora
essere istruito. Per i progetti già esaminati non era possibile stabilire se gli enti avessero
provveduto o meno all’aggiudicazione provvisoria dei lavori.
Considerati i ritardi riscontrati, a novembre 2015 la TF ha promosso un incontro con il
Provveditore, il Direttore Generale del MIT e la Struttura di Missione della PCM, per
definire modalità di collaborazione più efficaci, al fine di poter realizzare degli interventi.
La TF inoltre si è adoperata fornendo il massimo supporto agli uffici del Provveditorato di
Napoli e agli EE.LL coinvolti ed ha contribuito a focalizzare l’attenzione sugli interventi
proposti dalle Province che risultavano beneficiarie per circa il 50% delle risorse
finanziarie come illustrato nella seguente tabella
Provincia
N° interventi
Importo
Avellino
24
€
7.092.520,00
Benevento
9
€
932.830,00
Caserta
52
€
5.950.580,00
Napoli
71
€
16.005.950,00
Salerno
25
€
4.701.000,00
181
€
34.682.880,00
L’intensa attività di affiancamento agli Enti ha consentito di raggiungere i seguenti risultati:
-
Città metropolitana di Napoli: 59 dei 71 progetti non risultavano tramessi. Con
l’azione della TF, tutti gli interventi, per un valore di oltre 10 milioni di euro, sono
stati aggiudicati entro i termini;
-
Provincia di Caserta: 43 dei 52 progetti risultavano non ancora tramessi. Con
l’azione della TF, tutti i progetti sono stati trasmessi e aggiudicati entro i termini,
compreso l’intervento di rifacimento delle coperture dell’ITIS Caso di Piedimonte
Matese (CE);
-
Provincia di Avellino: nessuno dei 16 progetti era stato trasmesso. Con l’azione
della TF, 15 progetti sono stati trasmessi e i lavori aggiudicati.
Un ulteriore risultato degno di rilievo è stato raggiunto con il Comune di Salerno
beneficiario di oltre 1,5 milioni di euro per la realizzazione di 10 interventi, i cui progetti
non erano mai stati trasmessi al PP.OO. L’azione della TF ha consentito al comune di
aggiudicare i lavori per tutti gli interventi.
■
Lazio
DELIBERA CIPE 32/2010
Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Lazio, Abruzzo e Sardegna ha
erogato, per la regione Lazio, finanziamenti per la messa in sicurezza degli elementi non
strutturali in 153 scuole, per un valore totale di € 36.325.000,00.
La TF al fine di ottimizzare tempi e risorse, in accordo con il Dirigente del Provveditorato,
dott. Guglielmi, responsabile del settore edilizia scolastica, e del funzionario, ing.
Mazzarella, ha riscontrato gli atti tecnico-amministrativi dei 153 interventi finanziati, per
verificare l’esattezza dell’iter procedurale.
A seguito di tale attività sono stati individuati 23 interventi con criticità, per i quali è stato
effettuato apposito sopralluogo ed avviata l’attività di affiancamento.
Si precisa altresì che l’attività portata avanti dalla TF, congiuntamente al Provveditorato, ha
permesso agli Enti beneficiari di concludere l’iter di aggiudicazione provvisoria nei termini
previsti dalla Legge 107/2015 “La Buona Scuola”. Dei 153 interventi finanziati, ad oggi, 152
rispettano le tempistiche condivise ed 1 risulta definanziato a causa del cambio di
destinazione d’uso dell’edificio.
■
Lombardia
La TF Lombardia si è adoperata per informare gli enti circa i contenuti della L. 107/2015
ed in particolare ha provveduto ad illustrare i contenuti del bando per le scuole innovative
da un punto di vista tecnologico, impiantistico ed architettonico e la novità rappresentata
dall’istituzione dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, presso il Miur, nato per coordinare
strategie e risorse per gli interventi e promuovere la cultura della sicurezza.
In relazione alla linea di finanziamento Cipe 32/2010, la Task Force sta presidiando 42
interventi per un importo totale di 14,5 mln € di finanziamento, corrispondenti al 28% del
totale. Relativamente a tali interventi le azioni messe in campo sono in sintesi le seguenti:
•
Comunicazione delle scadenze imposte dalla Legge 107/15 (cd. Buona Scuola) agli enti
che ancora non avevano provveduto all’aggiudicazione dei lavori e accompagnamento nelle
fasi di approvazione dei progetti e di aggiudicazione, in stretta collaborazione con il
Provveditorato OO.PP. Regionale. Tale azione ha consentito di evitare il definanziamento di
3 progetti, per un importo totale di € 820.000,00;
•
Rafforzamento della collaborazione tra Provveditorato OO.PP., Enti locali e Dirigenti
Scolastici, finalizzata alla ripresa 2 di cantieri sospesi a causa di Interferenze con l’attività
didattica;
•
Affiancamento a 15 Enti, per i cui progetti si era registrata difficoltà nei flussi di
finanziamento, attraverso una stretta collaborazione con il MIT, Provveditorato OO.PP. ed
Enti locali;
•
Monitoraggio di 22 progetti aggiudicati e i i cui cantieri saranno avviati nei prossimi
mesi.
Di rilievo è la collaborazione avviata dalla Task Force con il Provveditorato OO.PP., essa ha
infatti consentito di conseguire risultati positivi sia circa i tempi di istruttoria delle istanze
presentate dagli Enti sia circa i rapporti tra il Provveditorato e gli stessi Enti attuatori.
■
Puglia
CIPE 6/12 e 32/10
Con riferimento alle Delibere Cipe 32/10 e 6/12 la Task Force Puglia ha avviato la propria
attività occupandosi degli interventi finanziati dalle CIPE 6/12 e 32/10 a “rischio
definanziamento”, per i quali, cioè, vi era la necessità di aggiudicare i lavori entro il
30/04/2016.
Il lavoro intrapreso dall’unità operativa ha consentito di evitare il definanziamento di 96
interventi su un totale di 124 segnalati dal Provveditorato OOPP, poiché carenti delle
necessarie autorizzazioni, consentendo agli enti attuatori di addivenire all’aggiudicazione
dei lavori entro la scadenza del 30 Aprile 2016.
Nell’ambito di questa attività la TF ha attivato una serie di azioni (con follow-up,
monitoraggio in continuo e sopralluoghi sul campo) al fine di accompagnare in ogni fase gli
Enti appaltanti, consentendo di superare “stalli” amministrativi perduranti da anni. Esempi
di dette attività sono riscontrabili anche nella “Best-Practice” della Provincia BT presentata
in occasione del FORUM PA 2016 a Roma, in cui la perfetta sinergia ed il reciproco impegno
instauratosi tra gli attori coinvolti (TFES, Ente Provincia, Provveditorato OO. PP. e MIT), ha
consentito di addivenire all’aggiudicazione provvisoria entro i termini fissati per tutti gli
interventi monitorati, concludendo così positivamente le criticità riscontrate. Inoltre oggi
la Provincia BAT, può vantare delle schede di Anagrafe Edilizia Scolastica in fase di
completamento ed un controllo SNAES sugli edifici positivo sul 100%.
In particolare la Task Force Edilizia Scolastica in soli 3 mesi di attività ha consentito di
portare a positiva conclusione circa il 78% degli interventi segnalati dal Provveditorato a
rischio “de finanziamento”.
L’attività della TFES ha consentito altresì di liberare risorse impegnate sulle medesime
linee di finanziamento, laddove sono state evidenziate le dismissioni di immobili da parte
degli Enti.
■
Sicilia
La legge 107 del 2015 ha introdotto novità in merito a diverse linee di finanziamento
presidiate dalla TFES.
•
Legge 23/1996. La L. 107/15 ha previsto che le somme relative ad interventi non
avviati e per i quali non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti siano definanziati e destinati alla programmazione nazionale triennale. Ad oggi la TFES presidia 52
interventi per un totale di € 40.682.960,93.
•
Legge 289/2002: La L. 107/15 ha previsto che le somme relative ad interventi non
avviati e per i quali non siano stati assunti obblighi giuridicamente vincolanti, anche
giacenti presso la società Cassa Depositi e Prestiti spa, siano definanziati e destinati dal
CIPE alle medesime finalità di edilizia scolastica. Ad oggi la TFES presidia 36 interventi per
un totale di € 26.251.727,24.
•
Delibere Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012. La L. 107/15 ha previsto che entro 180 giorni
dall’entrata in vigore (termine prorogato al 30/04/2016) gli enti beneficiari
trasmettessero al MIT le aggiudicazioni provvisorie dei lavori pena la revoca dei
finanziamenti. La TFES ha affiancato e presidiato costantemente gli enti locali beneficiari
dei suddetti finanziamenti al fine di addivenire all’aggiudicazione provvisoria entro la data
del 30/04/2016. L’evoluzione procedurale degli interventi Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012
“critici” è riportata nei grafici che seguono.
Alla data odierna la TFES presidia 154 interventi Cipe 32/2010 e Cipe 06/2012 per un
totale di € 24.422.147,94.
II. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DEI PIANI TRIENNALI DI INTERVENTI DI
EDILIZIA SCOLASTICA (DECRETO MUTUI)
L'art. 10 del Decreto Legge 12 settembre 2013, n. 104, cd. "Decreto Mutui", convertito, con
modificazioni, dalla Legge n. 128 del 8/11/2013, recante misure urgenti in materia di
istruzione, università e ricerca, dispone che, al fine di favorire interventi straordinari di
ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento
energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta
formazione artistica, musicale e coreutica, di proprietà degli enti locali, nonché la
costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle
scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti, le Regioni
interessate possano essere autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa
con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di
ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la
Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la società Cassa depositi e prestiti Spa e con i
soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1
settembre 1993, n. 385.
Il Decreto interministeriale, firmato il 23 Gennaio 2015, ha autorizzato le Regioni a
stipulare mutui trentennali a totale carico dello Stato per la realizzazione di interventi di
ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico e costruzione di
nuovi edifici scolastici.
Successivamente con Decreto del 1 settembre 2015, recante "Autorizzazione all'utilizzo da
parte delle Regioni di contributi pluriennali", il MIUR ha riconosciuto:
alla Regione Basilicata una dotazione finanziaria di circa 15 Milioni di Euro;
alla Regione Calabria una dotazione finanziaria di circa 43 Milioni di Euro;
alla Regione Campania una dotazione finanziaria di circa 92 Milioni di Euro;
alla Regione Lazio una dotazione finanziaria di circa 73 Milioni di Euro;
alla Regione Lombardia una dotazione finanziaria di circa 120 Milioni di Euro;
alla Regione Puglia una dotazione finanziaria di circa 62 Milioni di Euro;
alla Regione Sicilia una dotazione finanziaria di circa 83 Milioni di Euro.
Gli interventi attualmente presidiati dalle 7 unità operative regionali ammontano a n. 362 ,
l’impegno finanziario corrispondente è di € 441.488.502,71. Il grafico seguente ne illustra
nel complesso lo stato di attuazione.
Di seguito sono sintetizzate le attività condotte da ciascuna delle unità operative .
■
Basilicata
L’attività della TF Basilicata si è concentrata sui 12 interventi finanziati dal Decreto Mutui
(per un totale di 7.750.759,74 €) per l’annualità 2015. Solo per 11 di detti interventi, gli
enti sono pervenuti all’aggiudicazione provvisoria entro i termini previsti dalla legge.
Già a dicembre 2015 la TF aveva eseguito tutti i sopralluoghi, riscontrando criticità
particolari solo per due interventi:
-
per un intervento la criticità era legata all’inadeguatezza tecnica dell’ente attuatore;
-
per l’altro intervento la criticità era legata alla sovrapposizione dei flussi finanziari. In
particolare alla data del primo sopralluogo esperito dalla Task Force, il 09/11/2015,
l’edificio risultava oggetto di lavori di adeguamento sismico finanziati dall’Ente con
fondi propri ed inoltre gli stessi erano fermi dal maggio del 2010; l’area di cantiere era
occupata dall’impresa appaltatrice; l’Amministrazione stava avviando la risoluzione
del contratto in danno all’impresa; il progetto di adeguamento sismico finanziato con il
«Decreto Mutui» non era congruente con l’intervento in fase di esecuzione.
La Task Force Basilicata ha operato in sinergia con il Sindaco, il RUP e la struttura
tecnica comunale per la risoluzione delle summenzionate problematiche, consentendo
all’Amministrazione di perfezionare la risoluzione contrattuale con l’impresa, di
ottenere lo sgombero dell’area di cantiere, di poter rimodulare il progetto finanziato
con il «Decreto Mutui», adeguandolo alle reali esigenze, di aggiudicare i lavori entro i
termini previsti ed infine di poter avviare il nuovo cantiere.
Ad oggi si può ritenere che le criticità principali siano state superate e l’ultimazione dei
lavori è prevista per dicembre del 2016.
■
Calabria
Nel mese di aprile 2015, il Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità della
Regione Calabria ha avanzato, presso l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la richiesta di
avvalersi del supporto della Task Force Calabria per espletare l’attività istruttoria connessa
alle istanze pervenute a seguito di pubblicazione di apposito Avviso pubblico.
La Task Force Calabria, su esplicita autorizzazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale,
ha fornito, durante la fase istruttoria condotta dalla Regione Calabria, supporto tecnicoamministrativo al Settore Edilizia Scolastica del Dipartimento regionale, e nello specifico
alla Commissione di valutazione, istituita per accertare l'ammissibilità delle istanze
presentate dagli Enti locali (Comuni e Province) ed assegnare alle stesse il punteggio
complessivo scaturente dai criteri previsti nell'Avviso pubblico.
Con riferimento a tale attività istruttoria, la Task Force Calabria ha messo a disposizione
del Dipartimento regionale le competenze tecniche e giuridiche dei propri componenti,
ogni qual volta se ne è manifestata la necessità, ed in particolare nei casi in cui sono emerse
particolari criticità o difformità tra quanto dichiarato dalle Amministrazioni nelle domande
di finanziamento, e quanto, invece, richiesto nell'Avviso pubblico, contribuendo altresì alla
redazione della graduatoria provvisoria delle domande.
A seguito della pubblicazione della graduatoria definitiva, la Regione Calabria ha disposto
l'accompagnamento di 23 interventi per l'annualità 2015.
Nel mese di giugno 2015, la TF ha avviato, di concerto con la Regione Calabria e su
disposizione dell’Agenzia, l’attività di accompagnamento degli interventi finanziati dal
Decreto Mutui e rientranti nel Piano annuale 2015; ciò, al fine di garantire la piena
attuazione degli stessi ed il pieno utilizzo delle risorse, fornendo all’occorrenza un valido
supporto tecnico-giuridico agli enti beneficiari in tutte le fasi del ciclo del progetto ed
avviando un'attività di accompagnamento volta a garantire la conclusione degli interventi
nei tempi previsti/dovuti.
In occasione di ogni sopralluogo, la TF ha proceduto alla consultazione, presso gli uffici
tecnici comunali e provinciali, degli atti amministrativi e della documentazione progettuale,
in particolare della relazione tecnica, del quadro economico, del computo metrico,
dell'elenco dei prezzi, degli elaborati grafici concernenti lo stato attuale e lo stato di
progetto, registrando le informazioni rilevate nella banca dati del DPS, nonché alla visita
presso gli edifici scolastici oggetto di intervento.
Tutti i sopralluoghi si sono conclusi con la sottoscrizione della scheda di sopralluogo,
generata dall’Applicativo online del DPS, da parte dei soggetti intervenuti (TF, RUP,
rappresentanti dell’Amministrazione beneficiaria) anche al fine di condividere il
cronoprogramma degli adempimenti, necessari ad ultimare gli interventi nei tempi
richiesti dal decreto ministeriale, primo tra i quali l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto
dei lavori entro il termine del 31 ottobre 2015, pena la revoca del finanziamento concesso.
I sopralluoghi effettuati dalla TF sui 23 interventi rientranti nell’annualità 2015 hanno
permesso di riscontrare due casi particolari, di seguito elencati, consentendo così alla
Regione Calabria di assumere le necessarie determinazioni:
−
Il caso di un edificio scolastico, per il quale era stata presentata richiesta di
finanziamento, che ospitava solamente 3 alunni della Scuola Media. Nello stesso territorio
comunale non risultavano presenti altri gradi di istruzione. Pertanto, a seguito di
segnalazione da parte della TF, la Regione Calabria ha proceduto a verificare attraverso
l'Ufficio Scolastico Regionale la necessità o meno di mantenere il plesso per i prossimi anni
scolastici, al fine di confermare l'ammissibilità/opportunità del finanziamento.
−
Il caso di un intervento già finanziato con i fondi CIPE 38/2015.
A seguito della segnalazione da parte della TF, la Regione Calabria ha preso atto che l'Ente
procederà alla realizzazione dell'intervento con i fondi CIPE, rinunciando al finanziamento
concesso con Decreto interministeriale per il medesimo progetto.
A seguito dei sopralluoghi della TF, la Regione Calabria ha provveduto a revocare n. 2
interventi; di conseguenza, il numero di interventi oggetto di accompagnamento per
l’annualità 2015 è passato da 23 a 21. Allo stato su 12 interventi si è conclusa la procedura
di aggiudicazione dei lavori e su 9 interventi gli enti hanno già dato corso alle operazioni di
consegna ed attivato i relativi cantieri.
Il 31 Agosto 2015, la Regione Calabria ha pubblicato sul proprio sito il decreto n. 9049
“Avvio attività propedeutiche per conferma programma di interventi annualità 20162017”, con cui ha invitato i soggetti attuatori degli interventi inseriti in graduatoria per le
annualità 2016-2017 a trasmettere la documentazione relativa ad eventuali variazioni
intervenute dopo l'8 aprile 2015 (data di scadenza del termine per la presentazione delle
domande dell'avviso di manifestazione di interesse), individuando i sopralluoghi da
eseguirsi con il supporto della TF Calabria come propedeutici alla riconferma del piano per
le annualità 2016 e 2017.
Nel mese di gennaio 2016, la TF ha iniziato ad effettuare i sopralluoghi sui 50 interventi
ricadenti nell’annualità 2016, per effetto dei quali 48 interventi sono stati riconfermati nel
piano, mentre 2 interventi sono slittati all’annualità 2017.
■
Campania
Nel mese di aprile 2015, a seguito di Avviso pubblico, la Regione Campania ha pubblicato il
piano triennale 2015-2017 degli interventi di edilizia scolastica da finanziare con il Decreto
Mutui.
Le istanze pervenute presso gli uffici regionali sono state classificate esclusivamente in
base al punteggio calcolato secondo i criteri previsti dall’Avviso e le autodichiarazioni rese
dagli Enti beneficiari. Tale graduatoria è stata trasmessa al MIUR il 01 maggio 2015.
Nel mese di Agosto 2015, la Task Force Campania ha fornito, collaborando con la dirigente
e i funzionari del Settore UOD Istruzione, supporto tecnico all’istruttoria dei progetti
selezionati per la verifica, mediante sorteggio e in numero pari al 10% delle domande
coperte da finanziamento.
Durante la verifica desk, sono emerse difformità tra quanto dichiarato dalle
Amministrazioni in sede di istanza per l’ammissione a finanziamento e quanto richiesto
dall'Avviso pubblico, il settore UOD Istruzione, di conseguenza, ha deciso di estendere i
controlli a tutti gli interventi (oltre € 1.500.000,00).
Pertanto, sono stati organizzati dei gruppi di lavoro composti da funzionari regionali,
tecnici della società Arcadis e componenti della Task Force Campania, per effettuare
ricognizioni presso le Amministrazioni, verificando de visu il fascicolo di progetto, e
l’area/edificio oggetto di intervento. Complessivamente sono state oggetto di riscontro 15
proposte progettuali, per 12 delle quali sono state formulate richieste di chiarimento.
Gli esiti dei controlli sono stati condivisi con la Dirigente del Settore UOD Istruzione e i
funzionari regionali nella riunione operativa del 28 settembre 2015.
Successivamente la Task Force Campania, secondo le modalità previste per il presidio e
l’accompagnamento degli interventi, ha esteso i sopralluoghi a tutti gli interventi coperti da
finanziamento per procedere, in primis, alla consultazione degli atti amministrativi e della
documentazione progettuale presso gli uffici tecnici comunali ed in secondo luogo ad una
verifica dello stato di fatto degli edifici scolastici oggetto di intervento.
Superati i termini per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori (29 febbraio 2016), la TF ha
affiancato i funzionari regionali nella valutazione e verifica della documentazione di gara
trasmessa dagli enti beneficiari, realizzando una check-list di controllo da utilizzare
fintanto che l’applicativo informatico, predisposto dal MIUR, per la rendicontazione non
fosse diventato operativo.
Per far fronte agli obblighi di monitoraggio e sorveglianza degli interventi ammessi a
finanziamento, la Regione, con decreto dirigenziale n.116 del 18/04/2016, pubblicato sul
BURC n.25 del 18/04/2016, ha istituito un Team di Progetto composto da funzionari
regionali e dai componenti della TF Campania. Tale atto consolida il rapporto di
collaborazione tra la TF e la struttura regionale di riferimento.
Attualmente la TF sta assistendo gli EE.LL. per l’invio della richiesta di acconto attraverso
l’applicativo informatico predisposto dal MIUR e, ciò, anche al fine di facilitare la successiva
validazione della documentazione caricata, da parte dei funzionari regionali. L’attività
dovrebbe concludersi entro il 1° luglio 2016.
Nel periodo estivo la TF sarà presumibilmente impegnata nel monitoraggio dei cantieri, che
dovrebbero essere attivati per la totalità degli interventi, per poi potersi dedicare
nuovamente all’attività di affiancamento agli Enti locali e ai funzionari regionali per la
rendicontazione degli interventi, da perfezionare entro fine ottobre.
■
Lazio
Annualità 2015
Per i 46 progetti, relativi agli interventi ricadenti nell’annualità 2015, il cui un valore
ammonta ad euro 33.979.330,39, la TF ha eseguito:
1.
attività desk su richiesta dalla Regione Lazio per la riconferma degli interventi e delle
necessità dichiarate in fase di presentazione dell’istanza di finanziamento;
2.
accompagnamento e monitoraggio sino all’aggiudicazione provvisoria tramite
sopralluoghi e verifiche desk per il superamento delle criticità riscontrate e segnalate;
3.
sopralluogo presso tutti i 46 comuni beneficiari per il riscontro della documentazione
progettuale e di gara sia sotto il profilo tecnico che amministrativo;
4.
affiancamento al RUP per il primo accesso al portale del Decreto Mutui con
illustrazione del funzionamento dell’applicativo;
5.
supporto remoto, in collaborazione con la Regione Lazio, per il superamento delle
criticità relative all’inserimento dei dati in piattaforma.
6.
Accompagnamento ai comuni che hanno iniziato i lavori nel mese di giugno.
Annualità 2016
Per i 52 progetti, relativi agli interventi ricadenti nell’annualità 2016, il cui un valore
ammonta ad euro 39.218.354,61, la TF ha eseguito attività desk finalizzata alla riconferma
degli interventi e delle necessità dichiarate in fase di presentazione dell’istanza di
finanziamento.
Tale attività ha consentito alla Regione Lazio di poter trasmettere al MIUR la graduatoria
aggiornata degli interventi per l’annualità 2016, entro il 31 marzo 2016.
Nei prossimi mesi la TF avvierà l’attività di presidio e accompagnamento agli enti
beneficiari, programmando le visite di sopralluogo da espletare, analogamente a quanto già
effettuato per gli interventi ricadenti nell’annualità 2015, per approfondire la
documentazione progettuale e assistere l’Ente nelle fasi di attuazione. Ciò consentirà di far
fronte in anticipo ad eventuali criticità e inefficienze.
■
Lombardia
La Task Force attualmente sta presidiando tutti gli 87 interventi ricadenti nell’annualità
2015 (i progetti finanziati erano 91, 3 enti hanno rinunciato e 1 intervento è stato
definanziato), per un importo complessivo di circa 198 mln € (di cui 120 mln € coperti da
MUTUI B.E.I.).
Le azioni intraprese dalla Task Force, per questa linea di finanziamento, sono in sintesi le
seguenti:
1.
Verifica della correttezza e completezza della documentazione di progetto per
prevenire possibili problematiche di rendicontazione attraverso l’applicativo Mutui Bei
messo a disposizione dal MIUR. Il contributo della Task Force ha consentito a diverse
Amministrazioni di rettificare i Quadri Tecnici Economici attraverso apposite Delibere di
Giunta Comunale o Determinazioni dei Responsabili del Servizio.
2.
Supporto preventivo agli enti beneficiari per la redazione di varianti al fine di
scongiurare il rischio di definanziamento. La TF ha promosso l’attivazione di tavoli tecnici
con la Regione Lombardia ed il Provveditorato OO.PP., per gli interventi in avvalimento, per
l’esame di possibili variazioni ai progetti approvati. Nel caso in cui gli Enti avessero
provveduto autonomamente all’approvazione di varianti, la Task Force ha sollecitato gli
Uffici competenti della Regione Lombardia a formulare uno specifico parere, come
richiesto dalle Linee guida MIUR, prima dell’avvio dei lavori.
3.
Accompagnamento agli enti beneficiari per garantire la conclusione dei lavori entro il
termine ultimo previsto per la rendicontazione finale fissato dal "Decreto Mutui".
Attualmente 10 progetti presentano, in relazione al rispetto dei termini, gravi criticità
fondamentalmente legate alla:
a) complessità della gara d’appalto di rilevanza europea (tempi e modalità);
b) complessità degli interventi (p.e. demolizioni/ricostruzioni di notevoli plessi scolastici)
caratterizzate da un crono programma esteso difficilmente rimodulabile.
■
Puglia
La TF Edilizia Scolastica è stata coinvolta dalla Regione Puglia nella “verifica di coerenza”
dei progetti presentati dagli Enti. In questa fase la TF, ha rilevato diverse criticità che
avrebbero potuto compromettere la fase di esecuzione dei lavori e in accordo con la
Regione Puglia ha promosso un’ intenso calendario di incontri con gli enti ed espletato i
necessari sopralluoghi al fine di valutare e proporre eventuali azioni correttive.
La TF ha effettuato complessivamente n. 30 sopralluoghi (21 DM annualità 2015, 9 DM
annualità 2016) in altrettante Scuole oggetto di finanziamento, ed ha consentito di
aggiudicare provvisoriamente i lavori, entro i termini fissati del 29 Febbraio 2016, alla
quasi totalità degli enti beneficiari (69 su un totale di 70), per l’annualità 2015.
A fronte del contributo fornito dalla TF, la Regione Puglia ha inteso menzionare la stessa,
quale strumento di supporto della Regione per le successive operazioni di sopralluogo, nel
Disciplinare regolante i rapporti tra Regione e Comuni/Province,.
■
Sicilia
La regione Sicilia ha approvato, per l’annualità 2015, n. 120 interventi per un totale di €
82.026.518,88.
L’attività della TFES si è focalizzata inizialmente sul rispetto dei termini previsti per
l’aggiudicazione provvisoria dei lavori, affinchè tutti gli enti potessero aggiudicare entro il
31 Dicembre 2015 (scadenza poi prorogata al 29/02/2016), scongiurando il rischio del
definanziamento degli interventi.
I grafici seguenti illustrano gli effetti positivi dell’attività di presidio, fotografando “lo stato
delle aggiudicazioni” al 25/11/2015 ed al 05/01/2016.
L’ultimo monitoraggio eseguito per accertare l’avvenuta aggiudicazione dei lavori da parte
degli enti beneficiari evidenzia che su 120 interventi, 116 sono in possesso di
aggiudicazione provvisoria, 1 intervento risulta in fase di gara e 3 interventi sono stati
oggetto di rinuncia da parte degli enti beneficiari per l’impossibilità di cofinanziare le opere
o per l’accesso ad altre fonti di finanziamento.
Alla data del 01/05/2016 tutti gli interventi risultano aggiudicati.
Attualmente la TFES presidia 58 interventi per un totale di € 41.897.921.16, pari al 52%
del totale finanziato. I grafici seguenti rappresentano l’evoluzione nel tempo dell’attività di
presidio.
La TFES inoltre ha supportato gli enti beneficiari per la registrazione e l’accesso
all’applicativo Mutui Bei messo a disposizione dal MIUR per la gestione procedurale e
finanziaria degli interventi.
Nel mese di marzo il MIUR ha inviato ai comuni le password di accesso al sistema
informativo. La TFES ha verificato che gli enti avessero effettivamente ricevuto le password
o che avessero provveduto a richiederle con ulteriori modalità in caso di mancata ricezione.
Allo stato quasi tutti gli enti sono accreditati.
III. SUPPORTO ALLA IMPLEMENTAZIONE DELLA ANAGRAFE NAZIONALE
DELL’EDILIZIA SCOLASTICA
Il contributo all’implementazione del Sistema dell’Anagrafe è stato calibrato dalle unità
operative in funzione delle peculiarità regionali ed in relazione alla qualità ed al livello di
completezza delle informazioni presenti nella banca dati ARES.
Le unità operative hanno accompagnato complessivamente 621 Enti ed espletato 472
sopralluoghi.
La tabella (tab. 2) ed il grafico seguenti sintetizzano i risultati conseguiti nei pochi mesi di
attività dalle sette TF regionali.
Tab. 2
Censiti in BD
Censiti TF
Eliminati TF
Totali
Da TF
Plessi agganciati
dall'Ente
Mancanti in BD
Totale
Effetuata dall'Ente
Georeferenziazione
Effettuata dalla TF
Verifica ubicazione TF
Rosso
Stato SNAES
Verde
Verde "brillante" dopo azione TF
Stato Edifici
Totale
5188
563
520
4848
1597
3250
179
5398
1005
4389
4302
2459
3083
707
La figura successiva, invece, illustra graficamente la sintesi dei risultati differenziati per
regione.
Enti accompagnati
Province interessate
Sopralluoghi espletati
Edifici censiti TF
Plessi agganciati TF
Georeferenziazione TF
Verifica ubicazione TF
Verde "brillante" dopo azione TF
Le modalità operative messe in atto da ciascuna unità e i risultati conseguiti per effetto
dell’attività di accompagnamento agli enti sono descritte di seguito.
■
Basilicata
Le attività di affiancamento agli enti locali per l’implementazione del sistema dell’anagrafe
sono iniziate contestualmente all’attività di accompagnamento degli interventi da parte
della TF per l’edilizia scolastica (ottobre 2015) e sono state con la stessa coordinate
concentrando i sopralluoghi presso gli enti attuatori di interventi finanziati dal Decreto
Mutui e dalle Delibere CIPE.
In via prioritaria, la TF ha proceduto all’affiancamento delle amministrazioni con maggiori
criticità. L’implementazione del portale ARES ha avuto come obiettivo principale quello di
ottenere l’indicatore “SNAES” verde per tutti gli edifici scolastici interessati.
Si è dunque provveduto ad implementare il sistema con l’indicazione delle esatte
coordinante geografiche, con l’inserimento di piante e certificazioni (ove disponibili), al
fine di integrare le varie sezioni dell’applicativo.
Per lo svolgimento dell’attività sono stati effettuati sopralluoghi in 112 dei 131 comuni
presenti sul territorio regionale, monitorando 716 plessi scolastici su un totale di 928.
Il lavoro ha interessato anche i plessi gestiti dalle Amministrazioni provinciali. Nello
specifico è stato completato, con esito positivo, l’inserimento dei dati presso la Provincia di
Potenza, mentre è in corso il lavoro per i plessi afferenti la Provincia di Matera.
Le principali problematiche riscontrate sono legate alla carenza di personale, nonché
all’inerzia degli enti.
Per il prossimo futuro si prevede di completare l’inserimento dei dati sul sistema
informatico ARES, sia per i comuni che non hanno beneficiato dell'attività di
accompagnamento della TF, sia per i rimanenti edifici di competenza provinciale, senza
trascurare l’aggiornamento di tutti gli edifici che sono in fase di costruzione – ricostruzione
- manutenzione.
Basilicata
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Basilicata
Nr.
Censiti in BD
601
Censiti TF
20
Eliminati TF
44
Totali
928
Da TF
49
dall'Ente
877
Mancanti in BD
2
Totale
928
Effettuata dall'Ente
68
Effettuata dalla TF
860
Verifica ubicazione
TF
716
Rosso
37
Verde
564
Verde "brillante"
dopo azione TF
159
Tab. 3 – sintesi attività anagrafe Basilicata
nr. enti
accompagnati
112
nr. Province
interessate
2
nr. Sopralluoghi
espletati
112
distribuzione
per provincia
nr enti
accompagnati
provincia di
Potenza
90
provincia di
Matera
24
TOTALE
112
■
Calabria
L’implementazione del sistema dell’Anagrafe Edilizia Scolastica è stata avviata in Calabria
in sinergia con tutti i componenti dell’unità operativa ed ha riguardato le Amministrazioni
comunali e provinciali già oggetto di presidio da parte della TF.
Inizialmente l’unità operativa ha provveduto ad accompagnare gli enti nell’aggiornamento
dello stato degli edifici scolastici, eseguendo sopralluoghi ed un’intensa attività-desk
(follow- up) finalizzata ad accelerare l’implementazione del sistema ARES e ottenere
l’indicatore di positività da parte dello SNAES.
L’attività di accompagnamento ha consentito di affrontare le criticità riscontrate in fase di
accesso al sistema ed ha garantito un presidio costante presso le stesse Amministrazioni
coadiuvando i RUP nella compilazione delle schede presenti nel sistema e garantendo un
utile supporto di natura tecnico-procedurale anche successivo al sopralluogo.
Sono stati condotti, di concerto con la Regione Calabria, complessivamente 85 sopralluoghi
su tutto il territorio regionale, monitorando il 40% degli edifici scolastici censiti nel
database. Detto valore da evidenza del fatto che sono stati visitati sia Comuni capoluogo di
Provincia che Amministrazioni provinciali.
Sul totale dei 1431 edifici geolocalizzati presenti in piattaforma oltre la metà (53%) è stata
georeferenziata dalla TF. Se il dato viene rapportato al numero di enti accompagnati dalla
TF la percentuale degli edifici geolocalizzazione si attesta intorno all’89%.
Nel corso dell’attività la TF ha provveduto, per gli enti presidiati, ad agganciare il 48% dei
plessi scolastici ai relativi edifici, a verificare, e ove vi sia stata la necessità a rettificare,
l’ubicazione degli edifici scolastici, rendendo le informazioni congruenti con la
toponomastica.
Relativamente all’indicatore SNAES “Verde” (per il quale la TF ha avuto cura che fossero
completi tutti i campi e non i soli campi obbligatori), grazie all’azione di presidio operata
dall’unità regionale, si è registrato un significativo incremento passando da 1 solo
“semaforo” verde prima dell’attività della TF a 130 SNAES verdi. La TF auspica che il dato
possa conseguire un ulteriore incremento grazie agli impegni condivisi con i RUP in sede di
sopralluogo.
Ulteriore traguardo per la TF è stato l’aver trasferito la cognizione delle potenzialità
dell’Anagrafe Edilizia Scolastica anche al Dipartimento di Programmazione Nazionale e
Comunitaria della Regione Calabria. Infatti, nel corso delle riunioni tenutesi tra il
Dipartimento Infrastrutture, LL.PP., Mobilità, il Dipartimento Programmazione Nazionale e
Comunitaria ed il Dipartimento Istruzione è emerso che l’attività svolta dalla Task Force
Anagrafe Edilizia Scolastica può rappresentare di fatto un efficace strumento a supporto
della programmazione. A tal riguardo, il Dipartimento Programmazione Nazionale e
Comunitaria ha sostenuto la necessità di valorizzare le informazioni acquisite in materia di
anagrafe, per contribuire ad una corretta impostazione delle misure di attuazione del POR
Calabria e dei PON per il prossimo futuro. Nel corso degli incontri è emerso l’importante
risultato che il campione di dati proveniente dall’attività di accompagnamento operata
dalla Task Force Anagrafe Edilizia Scolastica è l’unico a risultare completo per il 90% .
Calabria
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Calabria
Nr.
nr. enti
accompagnati
85
Censiti in BD
884
nr. Province
interessate
5
nr. Sopralluoghi
espletati
85
distribuzione
per provincia
nr enti
accompagnati
provincia di
Catanzaro
14
16
738
provincia di
Cosenza
Verifica ubicazione
TF
828
provincia di
Crotone
34
Rosso
807
provincia di
Reggio Calabria
13
Verde
14
Verde "brillante"
dopo azione TF
8
130
provincia di
Vibo Valentia
Censiti TF
120
Eliminati TF
165
Totali
1153
Da TF
548
dall'Ente
605
Mancanti in BD
8
Totale
783
Effettuata dall'Ente
45
Effettuata dalla TF
Tab. 4 – sintesi attività anagrafe Calabria
■
Campania
L'attività di accompagnamento agli enti locali per l’implementazione del sistema
dell’Anagrafe Edilizia Scolastica ha avuto inizio il 24.09.2015.
Il contatto continuo con le Amministrazioni interessate (e-mail, contatti telefonici,
sopralluoghi, ecc...) ha consentito di superare le criticità che si sono manifestate nel
susseguirsi delle operazioni di censimento degli edifici scolastici, e, al contempo, ha
consentito di garantire agli enti una continua assistenza anche di natura tecnicoprocedurale.
Il lavoro della TF ha previsto:
1.
un contatto preliminare con l'Ente;
2.
la profilazione dei soggetti preposti alla gestione della piattaforma;
3.
la condivisione di un programma di lavoro;
4.
il sopralluogo operativo;
5.
l’assistenza post sopralluogo.
Tra gli obiettivi raggiunti occorre menzionare:
−
l’aver informato gli enti circa l’importanza di una corretta gestione della
piattaforma;
−
l’aver affiancato il personale addetto all’implementazione della piattaforma,
trasferendo allo stesso le informazioni occorrenti per proseguire i lavori in
completa autonomia;
−
l’aver assicurato supporto tecnico, ante e post sopralluogo;
−
l’aver individuato soluzioni idonee a superare le criticità sorte durante le
operazioni di censimento.
Gli obiettivi menzionati sono stati raggiunti anche grazie all’armonia ed alla collaborazione
presente tra i componenti della TF che, grazie al contributo di diverse professionalità, ha
saputo intervenire su ogni specifica criticità.
Alla data odierna, sono stati affiancati complessivamente 91 enti, così dislocati per
provincia:
•
Provincia di AVELLINO: totale n°27
•
Provincia di BENEVENTO: totale n°20
•
Provincia di CASERTA: totale n°17
•
Provincia di NAPOLI: totale n°19
•
Provincia di SALERNO: totale n°8
I risultati raggiunti dalla TFES sono i seguenti:
1.
275 gli edifici censiti;
2.
636 i plessi agganciati;
3.
793 i plessi georeferenziati;
4.
92 gli edifici con indicatore positivo (contrassegnato dal colore verde) relativamente
allo SNAES, dopo l’azione della TF;
5.
611 il totale degli edifici trattati e per i quali, dopo l’azione della TF, l'ubicazione sul
territorio risulta conforme alla toponomastica.
Campania
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Campania
Nr.
nr. enti
accompagnati
91
Censiti in BD
336
nr. Province
interessate
5
Censiti TF
275
Eliminati TF
72
nr. Sopralluoghi
espletati
100
Totali
950
Da TF
636
dall'Ente
314
distribuzione
per provincia
nr enti
accompagnati
Mancanti in BD
0
Totale
794
provincia di
Avellino
27
Effettuata dall'Ente
1
20
Effettuata dalla TF
793
provincia di
Benevento
provincia di
Caserta
17
provincia di
Napoli
19
provincia di
Salerno
8
Verifica ubicazione
TF
611
Rosso
351
Verde
260
Verde "brillante"
dopo azione TF
92
Tab. 5 – sintesi attività anagrafe Campania
■
Lazio
La Task Force edilizia scolastica in collaborazione con la Regione Lazio ha avviato, il
29/09/2015, con il primo sopralluogo effettuato, l’attività di accompagnamento agli Enti
Locali, per l’aggiornamento dell’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica (ARES) e
consequenzialmente dell’Anagrafe Nazionale Edilizia Scolastica (SNAES).
La Regione Lazio presenta in materia di anagrafe diverse criticità, tra cui:
- solo il 7% dei 4346 edifici censiti ha la scheda SNAES completa;
- ci sono numerosi plessi non agganciati agli edifici;
- ci sono numerosi edifici temporaneamente non utilizzati.
L’impostazione del lavoro della Task Force è notevolmente migliorata dal 28/10/2015 data
in cui è stato avviato l’accreditamento degli Enti. Inizialmente infatti le modifiche e gli
aggiornamenti da apportare in banca dati erano effettuate quasi esclusivamente dalla Task
Force, sulla base delle informazioni ottenute dagli Enti. Il sopralluogo era prevalentemente
destinato ad illustrare il funzionamento dell’applicativo. L’eccessiva inerzia degli Enti nel
fornire le informazioni aveva spostato l’attività della Task Force, da un’attività di
accompagnamento ad un’attività di compilazione dati per conto degli Enti. Con
l’accreditamento preventivo degli Enti si è registrata una notevole semplificazione
dell’attività, infatti, i sopralluoghi sono stati incentrati sulla verifica degli edifici,
l’agganciamento dei plessi e la georeferenziazione.
Alla data odierna sono accompagnati dalla Task Force 82 comuni, sul totale dei 378 comuni
della Regione Lazio.
L’attività della TF in collaborazione con la Regione ha sensibilizzato all’utilizzo
dell’applicativo i soli enti oggetto di accompagnamento, sarebbe pertanto opportuno
organizzare incontri formativi volti ad illustrare l’utilizzo dell’applicativo regionale
dell’anagrafe a tutti gli altri enti proprietari di edifici scolastici ( circa 440 ).
Grazie al contributo della TF, la regione Lazio ha distribuito la quasi totalità delle
credenziali di accesso all’anagrafe, consentendo alla Task Force di presidiare enti locali già
accreditati sul sistema anagrafe.
Durante i sopralluoghi la TF ha riscontrato una forte percentuale di edifici non utilizzati
come sedi scolastiche o duplicati come numero a causa del trasferimento dei dati dal
vecchio sistema dell’anagrafe al nuovo: 178 edifici su un totale di 683 monitorati in fase di
aggiornamento sono stati eliminati dal sistema, 454 edifici risultavano già censiti in DB e
per 51 edifici è stata portata a termine la procedura di nuovo inserimento da parte della
Task Force. I plessi scolastici monitorati in fase di accompagnamento sono stati 706, di cui
501 risultavano già agganciati ai rispettivi edifici scolastici e 205 sono stati agganciati in
fase di primo sopralluogo operativo. Gli edifici georeferenziati in fase di accompagnamento
ammontano a 442: 78 georeferenziazioni sono state effettuate dall’ente, mentre 364 sono
state effettuate in fase di accompagnamento dalla TF.
Fin dai primi sopralluoghi sono emerse criticità nella gestione e nell’aggiornamento
dell’Anagrafe per l’Edilizia Scolastica a cura delle amministrazioni comunali e provinciali,
ovvero:
-
mancanza di accesso all’anagrafe regionale da parte degli Enti proprietari degli
edifici scolastici;
-
necessità di sollecitare gli Enti sull’utilizzo dell’anagrafe con l’impiego di tempo
e risorse dedicate;
-
mancanza di informazione e formazione per i tecnici degli Enti proprietari degli
edifici scolastici;
-
quasi tutti i plessi risultano non agganciati ai rispettivi edifici;
-
in alcuni enti, i plessi di competenza non risultano registrati nella banca dati;
-
molteplici edifici, attualmente, non risultano censiti nella banca dati;
-
mancanza di georeferenziazione per alcuni edifici mentre, per altri, è stata
rilevata la non correttezza delle coordinate inserite nel database;
-
per alcuni edifici scolastici è stata rilevata la difformità della toponomastica
relativamente all’ubicazione corretta sul territorio;
-
relativamente al SNAES la quasi totalità degli edifici scolastici rilevati risulta
avere un indicatore negativo (contrassegnato dal colore rosso).
Dette
criticità
rivelano
anche
l’importante
creazione\eliminazione di nuovi edifici.
carico
di
lavoro,
relativo
alla
Lazio
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Lazio
Nr.
nr. enti
accompagnati
82
Censiti in BD
454
nr. Province
interessate
4
Censiti TF
51
Eliminati TF
178
nr. Sopralluoghi
espletati
70
Totali
706
Da TF
205
dall'Ente
501
distribuzione
per provincia
nr enti
accompagnati
Totale
442
provincia di
Frosinone
24
Effettuata dall'Ente
78
13
Effettuata dalla TF
364
provincia di
Latina
provincia di
Rieti
6
provincia di
Roma
28
provincia di
Viterbo
11
Mancanti in BD
Georeferenziazione
Stato SNAES
Verifica ubicazione
TF
22
Rosso
238
Verde
267
Verde "brillante"
dopo azione TF
32
Tab. 6 – sintesi attività anagrafe Lazio
■
Lombardia
Il lavoro il lavoro della TF con riferimento all’Anagrafe Edilizia Scolastica si è concentrato
sugli enti beneficiari di finanziamenti ai sensi del Decreto Mutui o comunque interessati da
problematiche e criticità.
Le azioni di cui la Task Force si è fatta carico sono state sostanzialmente due, diverse, ma
complementari:
a.
la prima di tipo quantitativo, diretta all’implementazione dell’Anagrafe da parte
degli Enti che ancora non avevano provveduto o che avevano censito in maniera errata i
propri immobili. Tale azione ha permesso di incrementare di circa il 9% il numero degli
edifici presenti in banca dati. Di conseguenza sono aumentati (ovviamente solo
temporaneamente) i semafori rossi, che i tecnici degli enti presidiati si sono impegnati a
trasformare in semaforo verde in tempi relativamente brevi, coerentemente con
l’organizzazione e la complessità dell’Ente, e condividendo allo scopo un crono
programma con la TF.
b.
la seconda di tipo qualitativo: il report, allo stato, rivela ancora carenze ed errori
dovuti ad una errata compilazione delle schede.
Un risultato significativo conseguito dalla TF riguarda l’aumento nella georeferenzazione
degli immobili, passata dal 6% iniziale al 70% attuale sul totale degli enti presidiati.
La TF ha proseguito l’azione di sollecito nei confronti degli enti, affinché completassero
l’inserimento dei dati, e di verifica dei dati inseriti individuando gli errori frequenti e
predisponendo una guida per la compilazione.
La TF si è inoltre impegnata a sottoporre all’attenzione degli Enti l’importanza di una
completa compilazione dell’Anagrafe Edilizia Scolastica, rappresentando la stessa uno
strumento di conoscenza quantitativo e qualitativo, ma anche il fondamento per la
programmazione e la distribuzione delle risorse finanziarie, da parte delle istituzioni
ministeriali.
Lombardia
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Lombardia
Nr.
nr. enti
accompagnati
62
Censiti in BD
197
nr. Province
interessate
12
Censiti TF
18
Eliminati TF
5
nr. Sopralluoghi
espletati
50
Totali
199
Da TF
10
dall'Ente
189
Mancanti in BD
166
Totale
172
Effettuata dall'Ente
Effettuata dalla TF
provincia di
Bergamo
20
6
provincia di
Brescia
15
166
provincia di
Cremona
7
provincia di
Como
2
provincia di
Lecco
5
provincia di
Lodi
17
provincia di
Mantova
1
provincia di
Milano
12
provincia di
Monza - Brianza
7
provincia di
Pavia
10
provincia di
Sondrio
20
provincia di
Varese
6
Verifica ubicazione
TF
58
Rosso
20
Verde
193
Verde "brillante"
dopo azione TF
2
Tab. 7 – sintesi attività anagrafe Lombardia
distribuzione per
nr enti
provincia
accompagnati
■
Puglia
L’attività di supporto all’implementazione della Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica,
in Puglia, è stata avviata l’11 gennaio 2016. La stretta correlazione tra Anagrafe Edilizia
Scolastica e presidio degli interventi ha caratterizzato il lavoro della Task Force,
consentendole di realizzare un accompagnamento agli Enti “a 360° gradi” nei contesti locali
analizzati.
La Regione Puglia vantava, a gennaio 2016, una percentuale di edifici con controllo SNAES
positivo pari a circa il 97% del totale; la situazione era analoga per il numero di edifici
georeferenziati e il numero di plessi agganciati. Il supporto all’implementazione
dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica si è sviluppato, pertanto, in un contesto
apparentemente ben consolidato.
Sin dall’inizio, ciò nonostante, è emersa l’importanza del lavoro svolto dalla Task Force,
nonché l’efficacia della comunicazione diretta instaurata con gli Enti: infatti già in
occasione dei primi sopralluoghi si sono manifestate diverse problematiche non rilevabili
attraverso il semplice controllo dei dati inputati in banca dati, il che ha evidenziato la
necessità di analizzare più a fondo la situazione dell’AES in Puglia e, di conseguenza, di
definire le linee d’azione da intraprendere. Nel corso di ciascun sopralluogo, sono state
approfondite le criticità riscontrate di concerto con il referente comunale; sono state
fornite indicazioni circa il corretto completamento ed aggiornamento del portale; sono stati
acquisiti gli elaborati grafici in formato digitale e sono stati condivisi degli impegni, definiti
in base alla disponibilità del personale, al numero e alla tipologia di criticità rilevate, e, ciò,
al fine di ottenere schede complete, coerenti ed aggiornate.
Alla data odierna, in Puglia, sono stati accompagnati 30 Enti (suddivisi nelle 6 Province) ed
espletati 32 sopralluoghi. Sono state analizzate complessivamente 493 schede edificio, di
cui, 32 risultavano negative al controllo SNAES; a seguito dell’attività di accompagnamento
effettuata dalla Task Force, tale numero è sceso a 2. Inoltre, dei 493 edifici monitorati, 129
hanno raggiunto lo status di compilazione “verde brillante”, essendo stati completati i 458
indicatori previsti dall’Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica.
Fondamentale è stato per la TF il rapporto di collaborazione istaurato con i referenti
regionali di zona, per inquadrare le situazioni più critiche, programmare le azioni
correttive e ottenere così dati completi ed omogenei.
Puglia
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Puglia
Nr.
nr. enti
accompagnati
30
Censiti in BD
493
nr. Province
interessate
6
Censiti TF
1
Eliminati TF
4
nr. Sopralluoghi
espletati
32
Totali
742
Da TF
7
dall'Ente
736
Mancanti in BD
1
Totale
742
Effettuata dall'Ente
703
Effettuata dalla TF
distribuzione per
nr enti
provincia
accompagnati
provincia di
Bari
3
5
35
provincia di
Barletta-AndriaTrani
Verifica ubicazione
TF
742
provincia di
Brindisi
7
Rosso
32
4
Verde
461
provincia di
Foggia
Verde "brillante"
dopo azione TF
129
provincia di
Lecce
8
provincia di
Taranto
3
Tab. 8 – sintesi attività anagrafe Puglia
■
Sicilia
Con la Legge 13 luglio 2015 n. 107 c.d. la “Buona Scuola”, l’aggiornamento dell’ARES
acquista un’importanza fondamentale per la programmazione e l’assegnazione dei
finanziamenti destinati all’edilizia scolastica. Per tale motivo la Task Force in
collaborazione con la Regione Siciliana - Servizio Interventi per l'edilizia Scolastica e
Universitaria e la Gestione Anagrafe dell'edilizia Scolastica – da settembre 2015 - ha
avviato un’attività di supporto agli Enti Locali mirata all’aggiornamento dell’Anagrafe
Regionale Edilizia Scolastica (ARES) e di conseguenza alla corretta implementazione
dell’Anagrafe Nazionale dell’edilizia scolastica.
Poiché il presupposto fondamentale per l’aggiornamento dell’anagrafe è l’accreditamento
degli Enti Locali al portale ARES, nel primo periodo di attività la TFES Sicilia si è dedicata a
sollecitare le amministrazioni affinché le stesse si accreditassero. Ad ottobre 2015 il
numero di Enti accreditati risultava pari al 47%. La TF ha ritenuto quindi necessario
contattare gli Enti inadempienti (non ancora accreditati), tramite mail o telefonicamente,
per portarli a conoscenza delle nuove disposizioni dettate dalla L. 107/2015 in materia di
anagrafe. La strategia messa in atto, gli avvisi pubblicati sul sito della Regione e le pec
inoltrate dal Servizio X - Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale –
hanno portato nel mese di gennaio 2016 ad una percentuale di Enti accreditati del 71% .
Nel mese di marzo 2016 la percentuale di Enti accreditati ha subito un notevole
incremento, passando dal 71% al 93%, per un totale di 372 Enti accreditati su 399.
L’incremento registrato è anche legato alla pubblicazione da parte della Regione Siciliana,
in data 26/02/2016, del bando per l’accesso ai finanziamenti di cui al D.L. n. 104/2013 per
il triennio 2015-2017.
La stringente tempistica per la compilazione e la trasmissione delle istanze (06/03/2016) e
il requisito di ammissibilità di cui al punto 1 – OBIETTIVO GENERALE dall’avviso pubblico
[…] l’ammissibilità alle domande di finanziamento ai sensi del D.L. 10/2013 e s.m.i. è
condizionata all’aggiornamento delle informazioni inserite nel sistema dell’Anagrafe
dell’Edilizia Scolastica, ed in particolare delle informazioni da trasmettere periodicamente
allo SNAES (Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica), il cui inserimento è
evidenziato con apposito indicatore presente nella scheda anagrafica alla voce SNAES
(bollino verde). […] hanno stimolato l’accreditamento di nuovi Enti ed il conseguente
aggiornamento dell’anagrafe. In questo periodo intensa è stata l’attività desk svolta dalla
TFES, che ha guidato gli Enti Locali nella compilazione dei campi soggetti al controllo
SNAES e nell’aggiornamento dei dati richiamati nelle schede anagrafiche degli edifici
scolastici, oltre che nell’attribuzione delle coordinate geografiche e nell’inserimento delle
planimetrie degli edifici censiti.
Nello stesso periodo il numero degli Enti presidiati dalla TF passa da 53 su 399 a 146 su
399. E sebbene nella maggior parte dei casi l’attività di presidio sia stata di natura desk, gli
Enti sono stati comunque assistiti e monitorati con continuità.
Contemporaneamente anche il controllo SNAES ha subito un’evoluzione apprezzabile.
Infatti, nel mese di gennaio su un totale di 4.251 edifici censiti, solo il 17% possedeva lo
SNAES positivo. Nel mese successivo il numero degli edifici censiti è salito a 4.260 e il
numero di edifici con SNAES positivo è salito al 23%. Infine nel mese di maggio, su un totale
di 4.329 edifici censiti la percentuale di edifici con SNAES positivo si è attestato al 45%.
L’incremento del numero di edifici censiti registrato nei successivi periodi di monitoraggio
è giustificato da fatto che in molti casi, alcuni edifici distaccati fisicamente dal corpo
principale, risultavano censiti come un edificio unico. E’ questo il caso delle palestre, delle
mense o degli auditorium, che risultavano, sia da un punto di vista planimetrico che di
fruizione, corpi di fabbrica distinti e separati e che pertanto andavano censiti come edifici
singoli.
La creazione di nuove schede, ovvero il censimento dei “nuovi” edifici ed al contempo
l’eliminazione degli edifici erroneamente censiti (vd alloggio custode, centrale termica
ecc.), di quelli dismessi e dei duplicati di scheda, ha portato il numero degli edifici presenti
in anagrafe ad essere sempre più vicino al numero reale di edifici adibiti a scuola.
La tabella sottostante riproduce l’andamento SNAES dal 01 gennaio 2016 al 01 maggio
2016. I valori si riferiscono al totale degli Enti con almeno il 50% dello “snaes” verde ed al
totale degli edifici di competenza degli Enti presidiati, con “snaes” verde. Pertanto, nel
mese di maggio su un totale di 159 Enti presidiati, 96 si trovano con almeno il 50% degli
edifici positivi al controllo “snaes”, mentre su un totale di 2298 edifici monitorati dalla
TFES, 1324 hanno lo “snaes” verde.
ANDAMENTO SNAES
DATA DI
MONITORAGGIO
ENTI CON SNAES
VERDE
TOTALE EDIFICI
CON SNAES VERDE
01/01/2016
01/02/2016 01/03/2016 01/04/2016 01/05/2016
31
40
43
86
96
235
430
543
918
1324
Le attività di presidio sinora svolte dalla TF-AES Sicilia sono sostanzialmente le seguenti:
Presidio Desk: Attività di monitoraggio avviata con l’introduzione nella TFES del
componete per l’anagrafe, mirata all’accreditamento degli Enti – gli EE.LL. inizialmente
monitorati sono stati quelli già presidiati dalla TF ES.
Presidio con visita: Attività di affiancamento avviata a gennaio 2016. Gli EE.LL. da
presidiare sono selezionati incrociando tre dati: «enti già presidiati edilizia» - «enti con
50% SNAES verde» - «enti con DL 104».
Presidio per SNAES “verde smeraldo”: Attività di verifica dell’attendibilità dei dati caricati
in ARES con particolare attenzione alle certificazioni, alle planimetrie ed alla
georeferenziazione.
Dal mese di gennaio 2016 la TFES ha intensificato l’attività di accompagnamento
espletando sopralluoghi e sollecitando la georeferenziazione e l’inserimento in banca dati
delle planimetrie e dei certificati disponibili. Il grafico seguente illustra l’evoluzione
percentuale dell’ulteriore implementazione, da ottobre 2015 a maggio 2016.
Riassumendo, in termini percentuali, nel mese di novembre, la TF Sicilia accompagnava,
con attività esclusivamente desk, il 7% circa degli enti proprietari di edifici scolastici. Nei
mesi successivi, le attività di presidio si sono intensificate e diversificate, sino a
raggiungere nel mese di maggio una copertura di circa il 40%.
Gli enti presso cui espletare i sopralluoghi sono stati individuati relazionando gli enti già
oggetto di presidio da parte della TF con gli enti beneficiari di finanziamento ai sensi del DL
104/2013.
Attualmente la TFES Sicilia ha esteso l’attività di presidio a 159 Enti: 139 enti sono oggetto
di attività desk e 20 enti sono oggetto di attività desk e sopralluoghi, gli edifici monitorati
sono 2298, di cui 1324 hanno ottenuto l’indicatore “snaes” positivo, e 163 sono stati
verificati in sede di sopralluogo.
Sicilia
ENTE
Stato Edifici
Plessi agganciati
Georeferenziazione
Stato SNAES
Sicilia
Nr.
nr. enti
accompagnati
159
Censiti in BD
2223
nr. Province
interessate
9
Censiti TF
78
Eliminati TF
52
nr. Sopralluoghi
espletati
23
Totali
170
Da TF
142
dall'Ente
28
Mancanti in BD
2
Totale
1537
Effettuata dall'Ente
Effettuata dalla TF
provincia di
Agrigento
25
104
provincia di
Caltanissetta
11
1433
provincia di
Catania
16
provincia di
Enna
5
provincia di
Messina
40
provincia di
Palermo
36
provincia di
Ragusa
4
provincia di
Siracusa
8
provincia di
Trapani
10
prov. AG - CT - ME
- PA
4
Verifica ubicazione
TF
1325
Rosso
974
Verde
1324
Verde "brillante"
dopo azione TF
163
Tab. 9 – sintesi attività anagrafe Sicilia
distribuzione per
nr enti
provincia
accompagnati
X. CRITICITA’ DI SISTEMA
Di seguito sono riportate le principali criticità di sistema emerse dall’analisi degli interventi:
la realizzazione degli interventi non sempre consente di mettere a norma le scuole,
benché ne venga incrementato il livello di sicurezza;
i mancati o i ritardati trasferimenti delle risorse finanziarie da parte delle
amministrazioni centrali e regionali (MIT, MIUR, Regioni) ai soggetti attuatori spesso
non rendono possibile l’avvio o il completamento degli interventi;
in diversi casi è stata riscontrata una evidente insufficienza delle risorse umane
dedicate alla programmazione, gestione, sorveglianza e attuazione degli interventi;
l’attuazione degli interventi è spesso ritardata a causa delle difficoltà incontrate dagli
Istituti
Scolastici
nel
reperire
la
disponibilità
dei
locali
dove
trasferire
temporaneamente le attività (aule, segretaria, ecc.) svolte nelle aule interessate dai
lavori;
incidono negativamente sul buon esito degli interventi la frammentarietà delle fonti di
finanziamento e l’assenza di comunicazione tra i diversi soggetti gestori (MIT – MIUR MATTM – UOD Istruzione – Settore Lavori Pubblici – Servizio Sismico Regionale – AdG
fondi comunitari );
Spesso i soggetti attuatori accedono a più fonti di finanziamento che prevedono di
attuare una sola tipologia di intervento (adeguamento strutturale, efficientamento
energetico, manutenzione straordinaria, ecc.), senza la possibilità di coordinamento tra
gli interventi di natura diversa e con il rischio di moltiplicare i costi necessari per
l’adeguamento normativo dell’edifico scolastico (sovrapposizione delle risorse
finanziarie).
XI. PROPOSTE E PREVISIONI FUTURE
L’efficacia dell’attività sinora svolta dalle unità operative regionali emerge chiaramente sia dai
risultati prodotti che dai feedback positivi provenienti dalle amministrazioni comunali e
provinciali, affiancate dalla TF. Innumerevoli sono le testimonianze quotidiane del positivo
contributo offerto dalle squadre regionali al buon esito degli interventi. Le amministrazioni,
seppur in alcuni casi pervase da una buona dose di diffidenza iniziale, hanno riconosciuto nel
tempo la funzionalità e la indispensabilità del modello proposto dalle TF. Le squadre regionali
offrono, con il loro bagaglio di esperienza e competenza, un valido aiuto per il superamento
delle criticità. Promuovono il dialogo degli enti beneficiari con gli enti gestori e con le
istituzioni e le amministrazioni, che a vario titolo sono coinvolte nella realizzazione dei
progetti. Condividono con i beneficiari degli obiettivi, cadenzati nel tempo, e al loro fianco si
avviano verso il traguardo. Sono sempre pronte ad offrire il conforto di un confronto
normativo e procedurale e a vagliare, all’occorrenza, con i tecnici comunali e i progettisti delle
opere, migliori accorgimenti progettuali.
In più di un’occasione le amministrazioni hanno evidenziato l’importanza di poter beneficiare
dell’accompagnamento della TF anche in ambiti diversi dall’edilizia scolastica, per evitare la
dispersione delle risorse e realizzare finalmente opere utili alla collettività.
Degno di nota, a tal riguardo, è senza dubbio il contributo della TF al progetto Lampedusa, che
ha portato alla redazione del Piano degli interventi e, nell’ultima settimana del mese di giugno,
alla produzione di report specifici e dettagliati sullo stato dell’arte e sulle criticità esistenti.
Progetto “Lampedusa”
La Legge di Stabilità 2014 all’articolo 1 comma 319, prevedeva per il Comune di Lampedusa e
Linosa uno stanziamento di 20 M€, come riportato di seguito:
“Al fine di fronteggiare la grave situazione socio-economica nell'isola di Lampedusa,
determinatasi a seguito dell'eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del
Mediterraneo, e rafforzarne la dotazione di infrastrutture, finalizzata ad una maggiore
efficienza dei servizi, il CIPE assegna al comune di Lampedusa e Linosa 20 milioni di euro per il
triennio 2014-2016, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione stanziate dalla
presente legge per il periodo di programmazione 2014-2020
Entro il 31 marzo 2014, il comune di Lampedusa e Linosa, nei limiti della dotazione finanziaria
prevista dal presente comma, presenta al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica,
che lo istruisce, un piano di interventi di miglioramento dell'efficienza della rete idrica, di
riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell'edilizia scolastica.”
L’Agenzia per la Coesione Territoriale, tramite la Task Force Edilizia Scolastica (TFES), ha
avviato un percorso di affiancamento e supporto all’Amministrazione lampedusana già a
partire dal mese di novembre 2014, proprio per l’attuazione del Piano di Interventi per l’Isola
di Lampedusa, di cui alla Delibera CIPE 29 aprile 2015 n. 39 in applicazione dell’art. 1 comma
319 Legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014). Le prime operazioni sono
consistite nella verifica dello stato dell’arte dei plessi scolastici dell’isola ed nell’affiancamento
alla stesura del “Piano di Interventi per l’Isola di Lampedusa” come disposto dalla Legge.
Il Piano è stato presentato dall’Amministrazione Comunale di Lampedusa e Linosa al
Dipartimento Politiche per lo Sviluppo nei primi mesi del 2015 e successivamente approvato
dal CIPE in data 29 aprile 2015. Il finanziamento di 20 M€ è stato declinato come segue:
-
5,8 M€ Miglioramento dell’efficienza della rete idrica e manutenzione delle sottoreti;
-
7,95 M€ Riqualificazione urbana e territoriale;
-
5,75 M€ Ammodernamento dell’edilizia scolastica;
-
0,5 M€ Azioni di Sistema - Assistenza tecnica.
Obiettivo del Piano è quello di realizzare un insieme di opere ed iniziative, ma anche avviare
un vero e proprio programma di investimento sulle Pelagie, per valorizzare i beni e le risorse
locali, per qualificare il sistema economico basato sul turismo, per innalzare la qualità delle
vita dei suoi abitanti e le opportunità dei visitatori che vi giungono ogni anno e per sostenerla
di fronte al flusso di migranti che ogni anno arrivano sull’Isola.
Per supportare il Comune in questa attività è stato costituito un team di lavoro, composto da
14 esperti (ingegneri ed architetti) già operativi sul territorio nazionale per la Task Force
Edilizia Scolastica dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il gruppo, d’intesa con il Comune
di Lampedusa e Linosa, ha svolto un ampio lavoro di ricognizione delle linee di intervento del
Piano approvato dal CIPE. In particolare, gli esperti hanno eseguito indagini, rilievi, analisi e
attività sul campo per la messa a punto di tutti i documenti preliminari propedeutici alla
stesura del Piano operativo degli interventi.
Risultati conseguiti
Le attività sino ad ora messe in campo sull’Isola hanno permesso di sostenere ed accelerare
l’attuazione del Piano, la realizzazione di interventi di qualificazione territoriale, la
generazione di opportunità di lavoro e di sviluppo.
Il lavoro svolto dagli esperti sull’Isola permetterà nel prossimo futuro di definire il
programma operativo degli interventi e sviluppare la fase successiva, relativa alla definizione
dei progetti e delle opere.
L’esperienza di Lampedusa rappresenta sicuramente una buona pratica da replicare sul
territorio nazionale, almeno inizialmente, nelle aree in cui gravitano importanti risorse da
investire e, comunque, in tutti i casi in cui vi sia necessità di coordinare e razionalizzare gli
investimenti.
Il lavoro svolto dalla TF in diverse regioni ha spesso evidenziato una inadeguatezza
progettuale degli interventi che ha influito sui tempi di realizzazione delle opere generando
gravi ritardi (sono stati riscontrati ad esempio casi di varianti, contenziosi con le imprese,
ecc.). E' dunque proponibile che, per tutti gli interventi di nuova attivazione, possa essere
avviata una attività di supporto, sull’esempio di quanto realizzato per gli interventi finanziati
con il DL 104/2013 “Decreto Mutui BEI”, con :
• l’accompagnamento alla Regione nella fase di screening delle proposte progettuali per
la verifica della coerenza degli interventi con le finalità dichiarate dal bando/avviso;
• l’avvio delle attività di sopralluogo già dalle primissime fasi dell’iter progettuale con
conseguente segnalazione alla Regione delle anomalie gravi eventualmente riscontrate
in sede di sopralluogo;
• l’accompagnamento agli Enti affinché gli interventi vengano realizzati nel rispetto dei
cronoprogrammi condivisi in sede di sopralluogo, e comunque entro i termini previsti
per la rendicontazione finale.
Quanto sopra dovrebbe trovare applicazione, nelle varie regioni, anche per:
-
le istruttorie dei progetti sospesi relativi alla legge 289/2002, visto il recente parere
della Sez. VII dell’Avvocatura Generale dello Stato (CT 12848/2016), in base al quale
possono considerarsi “obbligazioni giuridicamente vincolanti” anche “le aggiudicazioni
del servizio di progettazione” assunte prima del 16/07/2015. Le Regioni, infatti,
dovranno nel breve periodo riprendere le istruttorie dei progetti, verificarne la
coerenza e seguirne l’iter fino alla completa realizzazione.
-
Gli interventi finanziati con il Patto per il Sud, come nel caso della Regione Calabria, per
la quale il “Patto per lo sviluppo della Regione Calabria” siglato tra la Regione ed il
Governo ha previsto il finanziamento di
1) N. 65 interventi di adeguamento sismico degli edifici scolastici (scorrimento
graduatoria DPCM 8/7/2014) per un importo pari ad € 29.853.108,91
2) N. 193 interventi vari di messa a norma degli edifici scolastici (scorrimento
graduatoria DL 104/2013 “Decreto Mutui BEI”) per un importo pari ad €
120.993.579,00.
Il Patto è stato approvato dalla Giunta Regionale con Delibera n. 160 del 13/05/2016 e
la Regione è in attesa dei provvedimenti attuativi.
-
Gli interventi riguardanti l'edilizia scolastica a valere sulle risorse previste nei POR
2014/2020 e che a breve saranno programmati con l'emissione dei relativi bandi.
-
L’Attuazione del piano per le “Scuole Innovative”.
A livello nazionale, le amministrazioni comunali e provinciali possono attingere ad una
pluralità di fonti di finanziamento, gestite da enti diversi, per la messa a norma e
l’ammodernamento degli edifici scolastici. Tali iniziative non sempre sono precedute da
opportune attività di rilevazione dei fabbisogni o coordinate in maniera efficace tanto che
sono stati riscontrati casi di scarsa razionalità nel finanziare gli interventi (lavori di
efficientamento energetico realizzati prima di lavori di adeguamento sismico o casi di doppio
finanziamento dello stesso intervento, nonché erogazioni di finanziamenti per scuole con
numero estremamente esiguo di alunni). E’ dunque di fondamentale importanza che la Task
Force, a fronte dei risultati conseguiti, prosegua l’attività di sensibilizzazione e supporto alla
corretta implementazione dell’Anagrafe, per consentire alle Amministrazioni beneficiarie ed
ai soggetti gestori di avere un quadro globale sullo stato di “salute” degli edifici scolastici,
facendo emergere immediatamente i fabbisogni e orientando così le programmazioni future
in materia di edilizia scolastica. Verrebbero, in questo modo, limitate le duplicazioni dei
finanziamenti e la dispersione delle risorse e verrebbe conferita trasparenza all’operato delle
amministrazioni. Senza contare che un’Anagrafe completa sarebbe fondamentale anche per
orientare la programmazione dei fondi POR e PON in materia di edilizia scolastica. La TF
auspica dunque che il 100 % delle schede edificio possa risultare positivo al controllo SNAES e
che gli enti possano completare nella quasi totalità gli indicatori richiesti dall’Anagrafe
Regionale Edilizia Scolastica per ciascuno degli edifici oggetto di presidio.
Per massimizzare gli effetti dell’operato delle TF a livello locale, sarebbe, infine, auspicabile
intensificare le “azioni di sistema”, che prevedono il raccordo e il coordinamento fra le TF, a
livello regionale, e i Ministeri (MIT-MIUR), a livello nazionale. Ciò per proseguire in una
attività proficua di supporto continuo agli Enti e per permettere alle squadre di affrontare le
principali criticità riscontrate “sul campo” (es problemi di accreditamento al portale per la
rendicontazione dei mutui BEI e compilazione delle relative schede, perenzione delle risorse
di cui alle Delibere Cipe, ecc.), uniformare le modalità operative delle diverse TF e restituire
agli Enti informazioni certe e rapide risolvendo così sul nascere eventuali criticità.