Newsletter del 24/11/2004 - n.20 - Regione Emilia
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Newsletter del 24/11/2004 - n.20 - Regione Emilia
Servizio Ferroviario Regionale Assessorato Mobilità e Trasporti settimanale della regione emilia-romagna - assessorato mobilità e trasporti - direttore: roberto franchini 24 novembre 2004 C O N S U L T E R À I C I T T A D I N I SUI T E M I D E L L A M O B I L I T À F E R R R O V I A R I A . P A R T E C I P A N O LE A S S O C I A Z I O N I DEI P E N D O L A R I E Q U E L L E DEI C O N S U M A T O R I Comitato regionale degli utenti Partita la fase costituente, sarà operativo entro l’anno È cominciata la fase costituente del “Comitato Regionale degli Utenti” del servizio ferroviario dell’Emilia-Romagna. Sabato scorso a Bologna si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti dei comitati degli utenti e dei pendolari che si sono costituiti autonomamente negli ultimi anni, i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, l’assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, la direzione dell’Agenzia dei Trasporti Pubblici e i consulenti di Ogmed, la società a cui la Regione si è rivolta per essere supportata nel dare vita al nascente Comitato. L’esistenza formalizzata di un Comitato degli utenti che sia interlocutore stabile dell’amministrazione competente sul trasporto ferroviario regionale, è stato spiegato durante l’incontro, è una pratica ormai consolidata e di successo in molti paesi europei: in Italia è ancora storia recente. Il Comitato consultivo è comunque già previsto da un articolo della Legge Regionale che disciplina il trasporto pubblico locale. Una volta attivo servirà per rendere più agevole la consultazione degli utenti sui temi strategici della mobilità ferroviaria e permetterà di affrontare i disagi locali con un occhio alla globalità dei problemi. “Ci pare una buona occasione per strutturare in maniera stabile e utile il rapporto che già c’è con i comitati spontanei - ha detto l’assessore Peri in apertura dell’incontro -. Ci sembra che il comitato sarà il luogo in cui affrontare le ragioni di fondo e le ragioni puntuali in maniera meno burocratizzata possibile. Servirà poi a dare un valore aggiunto alle relazioni tra Regione e cittadini, qualificando al meglio le loro iniziative, in particolare quelle delle rappresentanze di cittadini meno strutturate come i piccoli comitati”. Percorso avviato Gli esperti di Ogmed hanno illustrato esempi di comitati simili che già esistono in altre realtà europee (vedi l’articolo nella pagina successiva) e hanno proposto uno scadenziario per arrivare nel più breve tempo possibile alla costituzione del comitato. Fondamentale, in questa fase, sarà il contributo di tutti i comitati e delle associazioni di consumatori. Nel giro di qualche giorno verranno infatti svolti incontri individuali di approfondimento per raccogliere in modo sistematico le idee dei rappresentanti dei comitati degli utenti che sono venuti in contatto con l’Agenzia dei Trasporti negli ultimi anni. Si intende comprendere come sono strutturati gli attuali comitati, quali sono i loro obiettivi, quali vogliono essere i valori difesi dal nuovo comitato, quali i suggerimenti per la sua formazione, il suo funzionamento, le strategie da perseguire. Successivamente, accogliendo quindi i suggerimenti di questa ricognizione, verrà sottoposto a un campione di cittadini un questionario sul trasporto ferroviario e il pendolarismo: tutto questo comporterà comunque tempi brevi, perché nel piano di lavoro approvato dalla Regione già entro la fine dell’anno dovrebbe formarsi un comitato provvisorio che si riunisca per mettere in cantiere le prime iniziative concrete. Alla fine di gennaio ci dovrebbero es- meglio, anche grazie al comitato regionale degli utenti”. La reazione dei pendolari La reazione dei comitati e delle associazioni che hanno partecipato all’incontro è stata largamente positiva. A partire dall’Associazione Pendolari di Piacenza, il più “antico” comitato di utenti ferroviari dell’Emilia-Romagna, che si è dichiarata disponibile a lavorare per migliorare tutto il possibile e per porre la massima attenzione a come verrà costituito il comitato e a quali saranno i suoi effettivi poteri. Altri rappresentanti dei comitati hanno riportato le loro lamentele ma hanno anche avanzato proposte. Lorenzo Venturoli del Comitato Utenti FER (Bologna-Portomaggiore) ha sottolineato le difficoltà collaborative di un percorso istituzionale, che finora non ha portato risposte concrete, e ha auspicato che il nuovo Documenti e Approfondimenti Sull'incontro del 20 novembre e sul Comitato degli Utenti informazioni si possono trovare ai seguenti link (ricordiamo che per poter visualizzare i file è necessario che la connessione ad internet sia attiva): • Rapporto Ogmed - esempi di associazioni e comitati utenti in Europa: http://www.pendolarier.it/documenti/esempi_EU_pendolari_sc_201104.pdf • La tabella di marcia verso la creazione del nuovo comitato regionale: http://www.pendolarier.it/documenti/pendolari2011.pdf • Monitoraggi e risultati riguardanti i contratti di servizio 2003-2004: http://www.pendolarier.it/documenti/pres-agenzia-18-11-04.pdf sere le condizioni per cui le indicazioni che scaturiranno dal comitato si possano concretizzare in precise azioni della Regione. Il direttore dell’Agenzia dei Trasporti regionale, Bruno Ginocchini, ha ricordato che la Regione già consulta i pendolari: dalla concertazione sugli orari, alla qualità delle stazioni, dal contratto di servizio, al monitoraggio sulla qualità erogata. “Tutti aspetti - ha spiegato - sui quali si può comunque fare di comitato sia più produttivo. Giovanni Zavorri, del Comitato Porrettana, ha posto l’accento sull’importanza del percorso formativo del nuovo comitato e ha lanciato la proposta di introdurre un abbonamento bisettimanale. Federconsumatori Emilia-Romagna ha ricordato che è importante tenere sempre ben chiaro che cosa ci si attende, anche politicamente, dal comitato che nascerà. L’Associazione Utenti Trasporto Pubblico (Utp) si augura che il comitato abbia due anime, la prima per affrontare i problemi e cercare di risolverli e la seconda per proporre nuove soluzioni per il trasporto ferroviario: tra cui evidenzia la mancanza di un sistema di consultazione omogeneo di tutto il trasporto pubblico della Emilia-Romagna, cosa che invece è consolidata all’estero. Gli utenti della linea Bologna-Verona si chiedono invece quale peso avrà il comitato sulle scelte finali di Trenitalia e della Regione. L’intromissione della cronaca Molti intervenuti non hanno potuto fare a meno di porre un accento su un elemento di attualità: la questione delle multe ai viaggiatori sprovvisti di biglietto. Se da una parte è chiara la posizione della Regione (“Anche Trenitalia deve attenersi a quanto prevedono leggi e delibere regionali: i biglietti si devono poter fare anche in treno con equo sovrapprezzo; vanno preventivamente chiariti i casi in cui non è sanzionabile la mancanza di biglietto”) ancora imprecisate rimangono le disposizioni che Trenitalia impartirà al proprio personale per renderle operative al proprio interno. Suggerimenti da non disperdere sono emersi dai pendolari intervenuti: può andare bene adottare la norma regionale (più severa di quella proposta da Trenitalia riguardo alla sanzione per chi deliberatamente si sottrae al pagamento del biglietto) ma deve essere chiaro che chi invece il biglietto lo avrebbe fatto, o validato, e per un qualsiasi motivo non c’è riuscito, non deve essere tassato più di quanto avviene ora (5 euro per l’emissione a bordo). Particolarmente a cuore degli intervenuti, è il caso dell’abbonato che per un qualsiasi motivo, pur possedendo un abbonamento valido, non sia in grado di esibirlo al momento del controllo, ma lo possa esibire in un momento successivo. Se sanzione deve esserci, non deve essere superiore a quella del viaggiatore occasionale che fa il biglietto a bordo. Va da sé che a Trenitalia viene richiesto di non applicare alcuna maggiorazione per la vendita a bordo dei biglietti per chi salga in stazioni prive della possibilità di munirsi di biglietto. Una prima, imprevista, prova di funzionamento di quanto possa riservare in futuro la consultazione stabile di un comitato degli utenti. Assessorato Mobilità e Trasporti pendolariER - settimanale della regione emilia-romagna - assessorato mobilità e trasporti Servizio Ferroviario Regionale 24 novembre 2004 D I V E R S E LE E S P E R I E N Z E N E G L I A L T R I P A E S I , D A L R A I L P A S S E N G E R S C O U N C I L , AI C O M I T A T I DI L I N E A F R A N C E S I . IL C O M I T A T O D E L L A W A L L O N I A Come si stanno muovendo in Europa I casi di Gran Bretagna, Francia e Belgio La società di consulenza Ogmed ha studiato le associazioni di utenti già presenti in alcuni paesi europei con l’obiettivo di proporre spunti interessanti per l’attività del nascituro “Comitato Regionale degli Utenti”. Un sunto dell’analisi, che ha affrontato gli obiettivi e le attività, le strutture e il ruolo delle associazioni estere rispetto all’autorità pubblica è stato presentato durante l’incontro di sabato 20 novembre a Bologna. Vediamo brevemente gli esempi portati da Ogmed. Regno Unito Esiste il Rail Passengers Council, nato a fine anni ’80 per tutelare gli utenti delle ferrovie inglesi che erano state appena privatizzate. Il Council è composto da 8 Comitees, rappresentanze regionali istituite nel 1993 con il Railways Act, uno strumento normativo nazionale sul trasporto ferroviario. A Council e Comitees si possono rivolgere gli utenti che non hanno ricevuto risposta ai propri reclami da parte delle aziende (http://www.railreg.gov.uk/server.php?show=nav.00100900 7 e http://www.railpassengers.org.uk/). Essi agiscono in rete e sulla base di un piano annuale coordinato, in collaborazione con gruppi di utenti, aziende ferroviarie e autorità pubbliche. La missione è ovviamente la migliore qualità del servizio. Francia Si trova invece la Fnaut (Federazione Nazionale Utenti dei Trasporti http://perso.wanadoo.fr/fnaut/nextsite/i ndex2.html) che raggruppa tutte le associazioni che hanno a che fare con la mobilità a 360 gradi. Il suo obiettivo è favorire gli spostamenti e promuovere una politica dei trasporti sostenibile. Nel settore ferroviario esistono invece i Comitati di Linea, nati per la prima volta in Alsazia nel 1997: si tratta di uno strumento di democrazia partecipativa esteso poi a tutto il paese e raccomandato dalla legge su “Solidarietà e rinnovamento interno” del 2000. I Comites de Ligne sono creati per iniziativa delle Regioni dal gennaio 2002. Compongono i comitati gli utenti della linea, rappresentanti degli enti locali, la SNCF (le ferrovie nazionali francesi), la Regione. Belgio È stato creato per legge un comitato consultivo degli utenti della SNCB (la società ferroviaria nazionale) ma non è particolarmente attivo. Più utile ai cittadini è l’ACTP della Wallonia (http://www.actp.be/sommaire/comites.html) che si serve di comitati di linea che forniscono un monitoraggio sul servizio a bordo treno e nelle stazioni. Essi trasmettono i risultati delle indagini alla SNCB. ACTP, che cura una newsletter trimestrale, è stata presente al rinnovo del contratto con l’operatore nazionale per tutelare gli utenti. Treno più bici, una soluzione è la due ruote ripiegabile La più sensata obiezione che viene fatta per giustificare la scarsa promozione del trasporto bici+treno, che comporta l'allestimento di appositi vani portabiciclette sulle carrozze ferroviarie, è che in questo modo si porterebbe via dello spazio ai viaggiatori. Una prima risposta per smentire questa idea può essere che non tutti i treni soffrono di sovraffollamento e che si possono comunque immaginare spazi nelle carrozze per diverse funzioni: ad esempio, nelle ore di punta uno spazio attrezzato con strapuntini reclinabili potrebbe essere riservato solo ai viaggiatori, con divieto di accesso in bici. Nelle ore di minore afflusso invece quello stesso spazio potrebbe essere adibito ad alloggiare le biciclette. Questa idea, adottata per esempio a Berlino, può essere di ispirazione per le future progettazioni degli interni di carrozze nuove o rinnovate. Nell'immediato, e senza che siano le ferrovie a dover farsi carico del problema, il ciclista che volesse prendere l'iniziativa ha a disposizione una soluzione per viaggiare con bici al seguito senza sovrapprezzi e su tutti i treni: una bici ripiegabile che si compatta alle dimensioni di una piccola valigia. Come quella che si vede nella foto, ai gono in treno. Un inconveniente può essere rappresentato dal prezzo, che in Olanda si aggira sugli 800 euro. Ma cercando su internet con le parole "folding bikes" il panorama delle biciclette pieghevoli si aprirà con moltissime opzioni per tutte le esigenze. Tante al punto di risultarne disorientati: http://www.topten.ch/liste.php?p=325 a questo link si trova una rassegna critica che compara i diversi modelli sul mercato. PendolariER numero 20 Settimanale della Regione Emilia-Romagna Assessorato Mobilità e Trasporti Direttore: Roberto Franchini piedi di un viaggiatore di Amsterdam che la usa quotidianamente per i suoi spostamenti con mezzi pubblici dalla periferia al centro della città. Tutte le sporgenze sono ripiegabili: sella, telaio, manubrio e pedali ne fanno un parallelepipedo di 55x55x25 centimetri, impugnabile come una valigia. Una volta che ci si è presa la ma- no bastano 30 secondi per ripiegare e dispiegare questa bicicletta (che è tutt'altro che un giocattolo 6 rapporti, meccanica di precisione e circa 11 Kg di peso). In Olanda, paese in cui è forse più diffusa, ha esattamente l'ingombro dello spazio vuoto tra due file di sedili contrapposti: è lì che viene alloggiata dai ciclisti olandesi quando sal- Coordinatore Cesare Sgarzi [email protected] Redazione Buriburi Comunicazione [email protected] Progetto Grafico Studio Allen Goodman Bologna [email protected]