Daniele Forni - I sistemi di gestione dell`energia

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Daniele Forni - I sistemi di gestione dell`energia
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I sistemi di gestione dell’energia
I titoli di efficienza energetica
Daniele Forni, FIRE
Seminario Sistemi di gestione dell’energia
18 febbraio 2013, Ancona
Cos’è la FIRE
Cos’è la FIRE
SGE
TEE
La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è
un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto
efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte ai circa 500 soci, la FIRE opera su incarico del
Ministero dello Sviluppo Economico per gestire le nomine e promuovere
il ruolo degli energy manager nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione
e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera
a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e
rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche.
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Certificazione EGE
Esperti in Gestione dell’Energia
UNI CEI 11339
www.secem.eu
Rivista Gestione Energia
Progetti e collaborazioni
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Progetti Europei
www.hreii.eu/demo
www.esd-ca.eu
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www.hreii.eu
www.soltec-project.eu
www.enforce-een.eu
Fra i progetti conclusi:
- www.ener-supply.eu
- www.e-quem.enea.it
- www.eu-greenlight.org
- Enerbuilding
- Eurocontract
- ST-Esco
Oltre a partecipare a progetti europei, la FIRE realizza studi e analisi
di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di
sensibilizzazione e informazione, attività formative a richiesta.
Fra i soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni si
segnalano l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi aziende, università,
associazioni, agenzie e enti fieristici.
Conferenza Certificati Bianchi
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www.certificati-bianchi.com
Le novità e le modalità di accesso all’incentivo
Un’intera sessione dedicata al question time
Tutti gli attori del meccanismo
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Sistemi di gestione dell’energia, un po’ di storia …
Cos’è la FIRE
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Nel 2003 CEN e CENELEC decisero di creare lo Advisory Joint Working
Group “Energy Management” con lo scopo di definire lo stato della
normativa tecnica e le necessità di nuove norme nel campo dell’ Energy
Management.
Sulla base di tale lavoro e su proposta UNI, CEN e CENELEC crearono
nel 2006 per sviluppare tali norme la CEN/CLC-Task Force 189
-”Energy Management”, sotto guida UNI-CTI (segretario Panvini,
convenor Mario De Renzio – FIRE), per sviluppare le norme su:
“Energy Management Systems” (EN 16001)
“Energy Service Companies” -> energy efficiency services (EN 15900)
“Energy Managers and Experts“
“Benchmarking Methodologies for industry”
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2012/27/UE EED - SGE
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Art. 2 “Definizioni”
«sistema di gestione dell'energia», un insieme di elementi che
interagiscono o sono intercorrelati all'interno di un piano che stabilisce
un obiettivo di efficienza energetica e una strategia atta a conseguirlo;
Art. 4 “Ristrutturazioni di immobili”
7 Tenendo in debito conto le rispettive competenze e l'assetto
amministrativo, gli Stati membri incoraggiano gli enti pubblici, anche a
livello regionale e locale, e gli organismi di diritto pubblico competenti
per l'edilizia sociale, a:
a) adottare un piano di efficienza energetica, autonomo o nel quadro di
un piano ambientale più ampio, che contenga obiettivi e azioni specifici
di risparmio energetico e di efficienza energetica, …
b) instaurare un sistema di gestione dell'energia, compresi audit
energetici, nel quadro dell'attuazione di detto piano;
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2012/27/UE EED - SGE
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Art. 8 “Audit energetici e sistemi di gestione dell'energia”
… Gli Stati membri richiamano l'attenzione delle PMI, anche attraverso
le rispettive organizzazioni intermedie rappresentative, su esempi
concreti di come i sistemi di gestione dell'energia possono aiutarle nelle
loro attività. La Commissione assiste gli Stati membri sostenendo lo
scambio delle migliori pratiche in questo settore.
… Le imprese che non sono PMI e che attuano un sistema di gestione
dell'energia o ambientale certificato … - sono esentate da … audit
energetico svolto in maniera indipendente ... almeno ogni quattro anni
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ALLEGATO VI
Criteri minimi per gli audit energetici, compresi quelli realizzati nel
quadro dei sistemi di gestione dell'energia
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2012/27/UE EED - SGE
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Art. 16 “Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e
certificazione”
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Quando … il livello nazionale di competenza tecnica, oggettività e
affidabilità sia insufficiente, esso provvede affinché, entro il 31/12/ 2014,
regimi di certificazione e/o accreditamento e/o regimi equivalenti di
qualificazione … siano disponibili per i fornitori
di servizi energetici, UNI-CEI 11352
di audit energetici, UNI TR 11428, EN 16247-1 (PR 2-5), CD ISO 50002
per i responsabili delle questione energetiche (energy managers) UNICEI 11339
e gli installatori di elementi edilizi connessi all'energia.
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PMI e PA
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I costi energetici sono una piccola percentuale dei costi generali,
trascurabili e solitamente trascurati;
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Poca attenzione per l’energia, mancanza di una politica energetica,
anche solo di obiettivi;
Scarse risorse (ore uomo ed euro) dedicate alla gestione dell’energia;
Azioni che spesso si limitano a (cercare di) ridurre i costi dei vettori
energetici, in quanto meno invasive e più semplici, soprattutto nel breve
periodo, mancando analisi/diagnosi energetiche e dati di consumo;
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Investimenti in apparecchi/impianti non ottimizzati sotto il profilo del
costo sul ciclo di vita.
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L’energia spesso è lontana dai pensieri della direzione …
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Bassa incidenza dei costi energetici sul fatturato aziendale
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(Fonte: http://trend.cestec.eu)
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Uno sguardo sul Mondo
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Alla ECEEE industrial summer study 2012, un panel è stato dedicato ai
sistemi di gestione dell’energia e audit energetici. Sono stati presentati
vari lavori sui sistemi di gestione, provenienti da 4 continenti, anche nel
panel delle policy.
Policy
• Nazioni nei cui programmi ci sono sistemi di gestione (secondo
Standard e non): Australia, Cina, Corea, Germania, Regno Unito, Stati
Uniti. Sono parte di accordi volontari in Danimarca, Finlandia, Irlanda,
Paesi Bassi e Svezia.
• In Australia, i grandi consumatori devono procedere a un Assessment
Framework svolto da personale qualificato e rendere pubbliche le
opportunità di risparmio. Non ci sono obblighi di realizzazione delle
misure o obiettivi. Ogni anno c’è un controllo a campione
sull’Assessment.
• Condivisione delle esperienze: in Australia cicli di conferenze dedicate
ai settori più presenti nella regione. In DE, IE e SE ci sono reti per la
condivisione di esperienze anche tra diversi settori. In FI reti tra
sviluppatori di tecnologie efficienti, utenti e finanziatori.
I co-benefits sono spesso più importanti per i decisori dei risparmi
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energetici.
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(ClimateWorks Australia (2012) Industrial
Data Project, in L. Vickery keynote speach)
Un peso alle barriere
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Paesi Bassi
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I sistemi di gestione dell’energia sono stati introdotti negli accordi
volontari dall’inizio del millennio, basati sulla ISO 14001. Gli accordi
volontari iniziati negli anni ‘80 avevano portato a risparmi anche
superiori al 20% che però nel tempo tendevano a perdersi.
Si è così deciso un approccio strutturato basato sul ciclo: plan, do,
check, act.
Valutazione: ogni anno ci sono 50 audit effettuati dai Lloyd sulle
organizzazioni che aderiscono agli accordi volontari.
(“Implementation of ISO 50001 in
industry in the Netherlands”)
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Questi risultati mostrano un basso coinvolgimento della direzione e un
impegno limitato.
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Esperienza dell’associazione dei produttori di carta Olandesi, che hanno
deciso di mettersi in gioco per “sopravvivere” a un mercato competitivo
e diventare collettivamente i riferimenti del settore a livello mondiale.
La visone del 2008: dimezzare il consumo per unità di prodotto entro il
2020.
(“Implementation of ISO 50001 in industry in the Netherlands”)
Paesi Bassi
Collaborazione per sviluppare un EnMS per le esigenze delle cartiere.
Cinque esperti si sono incontrati ogni due mesi per due anni e scelsero
la EN 16001.
- Strategia per i dirigenti, coinvolgendo un guru
del management ->
- I dirigenti hanno esposto le loro
“visioni”
- Azione concertata per realizzare
la ISO 50001 nelle grandi cartiere
(che usano il 50% dell’energia del
settore).
- “Friendly audit” da parte di un gruppo di esperti
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Irlanda
Fonte: John O’Sullivan, SEAI, Eceee summer school 2011 proceedings.
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67% dei risparmi
legato all’SGE!
I risparmi continuano a
crescere anche nelle aziende
partite per prime coll’SGE
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Risorse sul sito FIRE
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Pagina dedicata alla ISO 50001
www.fire-italia.it/50001.asp
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Conferenza: Gestione Energia: ISO 50001 ed energy management,
Milano 10 ottobre 2012
Le presentazioni sono liberamente scaricabili all’indirizzo:
www.fire-italia.it/convegni/Conferenza_SGE_Milano/atti/index.asp
Elenco delle organizzazioni certificate:
www.fire-italia.it/aziende_certificate_en16001.asp
www.fire-italia.it/ESCO_certificate.asp
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Cos’è la FIRE
SGE
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I titoli di efficienza energetica
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Obiettivi e politiche in Italia in Italia
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Iniziale obiettivo vincolante 20-20-20
SGE
Target PAN rinnovabili 2010
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Target TEE
Obiettivo PAN efficienza 2007 dir. 2006/32/CE
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Fonte: elaborazioni FIRE su dati MSE
Il meccanismo dei certificati bianchi
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TEE
Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o Certificati
Bianchi (CB) ha lo scopo di promuovere una sensibile riduzione del
consumo di fonti primarie di energia mediante l’incremento dell’efficienza
dei dispositivi di conversione energetica presso gli utenti finali.
Si tratta di un meccanismo di baseline and trade, ossia che prevede la
determinazione di obiettivi da raggiungere – annualmente crescenti – per
alcuni soggetti obbligati, lasciandogli la possibilità di realizzare direttamente
gli interventi necessari a tal fine o di acquistare certificati che comprovino il
conseguimento dei medesimi risultati da parte di altri soggetti, definiti
volontari.
Attori: AEEG, ENEA, GSE e RSE
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Soggetti obbligati: distributori di energia elettrica e gas naturale con più di
50.000 utenti al 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno
d’obbligo.
Gli attori: GSE e soggetti obbligati
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TEE
Gestore dei servizi energetici (GSE):
È il nuovo soggetto di riferimento nel campo dei titoli di efficienza energetica. Regola il
meccanismo sulla base delle indicazioni fornite dai decreti ministeriali attraverso apposite
delibere, accetta ed esamina (col supporto di ENEA e RSE) i progetti, gestisce la piattaforma
elettronica, prepara rapporti sullo stato del meccanismo. Sito web www.gse.it .
GSE
Soggetti obbligati: distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 utenti
connessi alla propria rete alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun
anno d’obbligo.
Obbligo: conseguire risparmi annuali di energia primaria.
Distributore
obbligato
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La suddivisione degli obblighi è in
via di definizione
L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas determina le modalità di copertura dei costi del
meccanismo, commina le sanzioni, supporta il GSE nella fase iniziale del passaggio di gestione
del meccanismo, supporta lo schema in generale (es. nei grandi progetti).
Gli attori: ENEA e RSE
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ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile):
Ente pubblico che, tra le altre cose, opera attività di ricerca e supporto alla P.A. e al legislatore nei
temi dell’efficienza energetica, fonti rinnovabili, nucleare, ambiente e clima, sicurezza e salute,
nuove tecnologie, Ricerca di sistema elettrico.
TEE
ENEA
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RSE (Ricerca sul Sistema Energetico s.p.a):
RSE appartiene al Gruppo GSE SpA, e sviluppa tra le altre
cose attività di ricerca nel settore elettro-energetico di
interesse pubblico generale, finanziati con il Fondo per la
Ricerca di Sistema, implementa attività congiunte con il
sistema della pubblica amministrazione centrale e locale, con
il sistema produttivo, con le associazioni e i raggruppamenti
delle piccole e medie imprese.
RSE
Entrambi supportano il GSE
nelle attività di verifica e
certificazione, anche riguardo ai
grandi progetti, nella produzione
di nuove schede, forniscono
assistenza tecnica ai proponenti,
supportano GSE nella redazione
delle nuove linee guida (da
emanarsi non prima dell’inizio
del 2014).
Gli attori: soggetti volontari
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TEE
Altri soggetti che possono conseguire TEE:
•  imprese di distribuzione dell'energia elettrica e del gas naturale
non soggette all'obbligo;
•  società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese
le imprese artigiane e loro forme consortili*;
•  soggetti di cui all'art. 19, comma 1, della legge 9/1/91, n. 10, che
hanno effettivamente provveduto alla nomina del responsabile per
la conservazione e l'uso razionale dell'energia**;
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Soggetto
volontario
rif: D.M. 28/12/12
•  imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo,
trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici purche'
provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e
l'uso razionale dell'energia applicando quanto previsto all'art. 19,
comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero si dotino di un
sistema di gestione dell'energia certificato in conformita' alla norma
ISO 50001 e mantengano in essere tali condizioni per tutta la durata
della vita tecnica dell'intervento.**
Ruolo dei soggetti volontari: possono conseguire risparmi di energia primaria (modalità in
seguito descritte) e rivendere i titoli ottenuti da tali risultati ai soggetti obbligati.
Dopo 2 anni dall’emanazione del D.M. del MISE sulla certificazione delle ESCO e degli
EGE (art. 16.1, D.Lgs. 115/08), *è richiesta la certificazione di cui alla norma UNI CEI
11352 e ** la certificazione di cui alla norma UNI CEI 11339 ai soggetti che assumono la
funzione di responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.
Mercato e contratti bilaterali
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TEE
Il meccanismo è strutturato in maniera tale che i risparmi energetici divengano
“monetizzabili”, e dunque contrattabili, vendibili, acquistabili, dando luogo alla
possibilità di aprire un
I) MERCATO DEI TITOLI DI EFFICIENZA
ENERGETICA
O, in alternativa, alla possibilità di effettuare accordi bilaterali tra “fornitori” (in
genere soggetti volontari) e “acquirenti” (in genere distributori sottoposti all’obbligo)
di titoli.
II) CONTRATTI BILATERALI
Distributore
obbligato
€
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Valore economico del TEE
TEE
Soggetto
volontario
Determinato dal mercato (tra 70-115 €/tep dal 2009)
Gestore dei mercati energetici (GME): emette i titoli, organizza e gestisce la sede
per la contrattazione dei titoli di efficienza energetica, traccia tutti gli scambi.
Schema soggetto obbligato come attore
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trasferimento TEE
Il distributore presenta direttamente i progetti.
flussi di cassa
rapporti fra le parti
SGE
Fase I: Interventi
TEE
GSE con
ENEA/RSE
Distributore
obbligato
richiede TEE
accordo per realizzare
intervento
Utente
Autorizza il
rilascio
GME
Trasferisce i TEE
Ricavi da
minori consumi
Fonte figura:
Fase II: Presentazione TEE per annullamento e verifica obbligo
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presenta TEE
GSE
Distributore
obbligato
Schema soggetto volontario come attore
Cos’è la FIRE
SGE
I soggetti volontari (società collegate ai distributori,
SSE, società con energy manager, distributori sotto la
soglia d’obbligo, soggetti con EM volontario/ISO
50001) presentano i progetti.
trasferimento TEE
flussi di cassa
rapporti fra le parti
Fase I: Interventi
TEE
GSE con
ENEA/RSE
richiede TEE
Soggetto
volontario
accordo per realizzare
intervento
Utente
Autorizza il
rilascio
GME
Trasferisce i TEE
Ricavi da
minori consumi
Fonte figura:
Fase II: Compravendita TEE e presentazione TEE per annullamento e verifica obbligo
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Contrattazione bilaterale
presenta TEE
GSE
Distributore
obbligato
acquisto TEE
Borsa
GME
Soggetto
volontario
Contributo tariffario
Cos’è la FIRE
trasferimento TEE
I distributori hanno diritto ad un rimborso per i costi
sostenuti per i progetti di efficientamento.
flussi di cassa
rapporti fra le parti
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presenta TEE
TEE
Spggetto regolatore/
attuatore
Distributore
Componente sulle bollette
di en.elettrica. e gas naturale
(parte non coperta da altre risorse)
Consumatori
en.elettrica/gas naturale
Contributo tariffario
Fonte figura:
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Art. 9 D.M. 28/12/12
Caratteristiche dei TEE: metodologie di valutazione
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TEE
Standardizzata
Metodologie di valutazione
dei risparmi
Analitica
Consuntivo
•  Standardizzata: i metodi di valutazione standardizzata consentono di
quantificare il risparmio specifico lordo annuo dell’intervento attraverso la
determinazione dei risparmi relativi ad una singola unità fisica di riferimento
(UFR), senza procedere a misurazioni dirette.
•  Analitica: i metodi di valutazione analitica consentono di quantificare il
risparmio lordo conseguibile attraverso una tipologia di intervento sulla base di
un algoritmo di valutazione predefinito e della misura diretta di alcuni parametri
di funzionamento del sistema dopo che è stato realizzato l’intervento.
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•  Consuntivo: i metodi di valutazione a consuntivo consentono di quantificare il
risparmio netto conseguibile attraverso uno o più interventi in conformità ad un
programma di misura proposto dal soggetto titolare del progetto assieme ad
una descrizione del progetto medesimo, debitamente approvato.
Caratteristiche dei TEE: durata e valore
•  5 anni, Decreti 20/07/04
Cos’è la FIRE
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TEE
•  8 anni per interventi sull’involucro edilizio, Decreti 20/07/04
Durata dell’incentivo
•  La cogenerazione segue un iter diverso (D.M. MSE 5/9/11)
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~ 90 €/TEE per il 2010 e
~ 100 €/TEE per il 2011
Mercato
Valore dell’incentivo
Contrattazione tra le parti
Distrib.
Soggetto
volontario
Soglie minime e cumulabilità
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I progetti devono avere una dimensione minima tale da permettere il riconoscimento
di una quota di risparmio netto integrale. La soglia varia in funzione della tipologia di
progetto.
TEE
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Tipologia di progetto
Risparmio netto integrale
Standardizzato
20 tep
Analitico
40 tep
Consuntivo
60 tep
I certificati bianchi emessi per i progetti presentati dopo l'entrata in vigore del
presente decreto non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a
carico delle tariffe dell'energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto
salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l'accesso a:
-  fondi di garanzia e fondi di rotazione;
-  contributi in conto interesse;
-  detassazione del reddito d'impresa riguardante l'acquisto di macchinari e
attrezzature.
Benefici VS costi
Fonte figura: AEEG
Cos’è la FIRE
SGE
A fronte di un costo per tep risparmiato pari al rimborso in tariffa (compreso tra circa 89 e 100 €/
tep), i soli benefici diretti per riduzione della spesa energetica dei clienti finali residenziali sono
stati compresi tra 600 e 1400 €/tep.
Beneficio diretto dell’energia risparmiata da un utente domestico (imposte incluse)
TEE
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Vanno aggiunti ad essi i benefici pubblici per il Paese, quali ad esempio la riduzione
dell’inquinamento, l’incremento di competitività dell’industria locale e una maggiore facilità di
raggiungimento degli obiettivi assegnati dal Pacchetto Clima Europeo per il 2020.
In sei anni e mezzo di attuazione il meccanismo ha contabilizzato il mancato consumo di circa 9,7
milioni di tep (tonnellate equivalenti petrolio) “addizionali” e la mancata emissione di circa 20-30
milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Va però detto che buona parte degli interventi, per quanto visto, si fanno a prescindere dal
meccanismo, quindi le valutazioni dell’efficacia del meccanismo sono più complesse.
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