il far west delle tariffe
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il far west delle tariffe
Inchiesta Acqua il far west delle tariffe In un anno bollette più care del 6%. In attesa di nuove regole sui prezzi, restano le grandi differenze tra città. LA NOSTRA INCHIESTA Abbiamo rilevato in 106 città italiane le tariffe del Servizio Idrico Integrato, che comprende l’erogazione di acqua potabile, i servizi di fognatura e depurazione (prezzi a luglio 2012). Per confrontarle abbiamo ipotizzato un consumo di 190 metri cubi all’anno, tipico di una famiglia composta da tre persone. Il grafico a pagina 18 e 19 rappresenta 40 delle 106 città prese in considerazione. CONFRONTO CON IL 2011 E IL 2009 Per capire quanto sono aumentate le tariffe abbiamo confrontato i dati del 2012 con quelli rilevati nelle precedenti indagini: 2009 e 2011. CONSUMO PRO CAPITE La tariffa a scaglioni (più si consuma e più si paga per metro cubo) comporta iniqui aumenti per le famiglie numerose. Abbiamo calcolato la differenza tra quanto spende al metro cubo il membro di un nucleo di due persone e quanto spende il componente di una famiglia di cinque. 16 Altroconsumo 265 • Dicembre 2012 www.altroconsumo.it Le tariffe corrono Uno dei dati che salta subito all’occhio (basta guardare il grafico a pagina 18 e 19) è la grande differenza dei costi dell’acqua tra una parte e l’altra del Paese: sembra quasi assurdo ma, per 190 metri cubi di acqua all’anno (il consumo più diffuso, per una famiglia di tre persone), a Firenze si pagano 501 euro, quasi cinque volte di più che a Isernia, dove il costo scende a 115 euro. In generale, è proprio l’Italia centrale l’area in cui le famiglie sborsano di più (Toscana, Marche e Umbria in testa), con una spesa media, sempre per 190 metri cubi di acqua all’anno, di 374 euro. Segue il Nord, con 283 euro e infine il Sud, con 240 euro. Non meno clamorosa è la velocità a cui aumentano i prezzi Famiglie numerose penalizzate In un sistema in cui non vi sono regole univoche né programmazione a livello nazionale, le iniquità trovano terreno fertile. In particolare, nel caso dell’acqua, sono le famiglie numerose a farne le spese. Perché? Le tariffe per i consumi di acqua - che pesano maggiormente sulla bolletta rispetto ai costi di depurazione e fognatura - hanno una quota fissa e una variabile a scaglioni, che, cioè, cambia in base al consumo: più acqua si usa, più il costo per metro cubo aumenta; un sistema LA BOLLETTA? FACILE COME BERE UN BICCHIER D’ACQUA Avere informazioni chiare e comprensibili sui propri consumi è fondamentale per gli utenti. Abbiamo contribuito a realizzare un nuovo modello di bolletta in Lombardia. Con il progetto “Bolletta trasparente” è stato realizzato un nuovo modello di bolletta, più semplice e completo, allo scopo di rendere il consumatore consapevole e in grado di risparmiare. Hanno aderito all’intesa le associazioni di Tutela dei Consumatori, l’Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), Regione Lombardia, le Federazioni di imprese Federutility e Confservizi Cispel Lombardia. Mentre i gestori del servizio idrico pronti ad adottare la nuova bolletta (l’adozione è volontaria) sono A2A Ciclo www.altroconsumo.it Idrico, Amiacque, Brianzacque e Metropolitana Milanese. L’auspicio è che presto altre società aderiscano. Diversi gli elementi innovativi della nuova bolletta, oltre alla veste grafica: J l’analisi dell’acqua, con informazioni sulla sua provenienza e sui valori presenti; J Il riepilogo degli importi dovuti per ogni voce (consumo, depurazione, fognatura); J un grafico che rappresenta quanto si è consumato nei periodi precedenti. Per vedere il modello della bolletta vai su: altroconsumo.it/alimentazione/acqua AUMENTO DEI PREZZI DAL 2012 AL 2009 E DAL 2012 AL 2011 Variazione 2012 - 2011 L dell’acqua: dalla nostra indagine emerge che, rispetto all’anno scorso, le tariffe sono cresciute in media del 6%, il doppio del tasso di inflazione (pari al 3,2%): a conferma del fatto che i rincari nei servizi pubblici sono proprio tra le voci che pesano di più sull’aumento generale dei prezzi e che migliorarne l’efficienza, riducendone i costi, avrebbe grandi benefici sul nostro potere di acquisto. Rispetto al 2009, come vedete nella prima colonna della tabella di fianco, le bollette sono aumentate in media del 19%, con punte del 36% ad Aosta e Trieste. In vetta alla classifica dei rialzi ci sono anche due città del Sud: Palermo e Reggio Calabria, dove la bolletta è aumentata rispettivamente del 34% e del 30%, in soldoni sono 78 e 52 euro in più all’anno. Cosa è successo, invece, rispetto al 2011? Si ribalta la situazione di Aosta, dove c’è stata una piccola riduzione dei costi per gli utenti, mentre Catanzaro mantiene un aumento costante, del 25%. A precederla solo Bergamo, dove nel 2012 si pagano 52 euro in più, un aumento record del 28%. Variazione 2012 - 2009 e bollette dell’acqua sono sempre più salate: l’unica certezza - nel variegato mondo del Sistema Idrico Integrato (che comprende erogazione dell’acqua potabile, fognature e depurazione) – è questa. I costi per i cittadini cambiano molto di città in città, sia per cause strutturali e territoriali che comportano investimenti differenti, ma anche per inefficienze dei gestori; sui costi dell’acqua, inoltre, non viene ancora rispettato l’esito del referendum del 2011 (leggi l’intervista a pagina 18) e l’autorità a cui sono state affidate regolazione e vigilanza – l’Aeeg (Autorità per Energia Elettrica e Gas) - non ha ancora assunto pieni poteri. La maggioranza dei gestori si dice in attesa della nuova tariffa, ma intanto continua ad aumentare la vecchia. E il consumatore paga. AOSTA 36% -4% TRIESTE 36% 9% PALERMO 34% 0 REGGIO CALABRIA 30% 0 TRENTO 26% 9% CATANZARO 25% 25% GENOVA 25% 7% ROMA 24% 3% ANCONA 23% 7% BOLOGNA 23% 19% TORINO 23% 8% LATINA 22% 8% FIRENZE 21% 7% RAVENNA 21% 6% AREZZO 20% 7% CAGLIARI 20% 6% SALERNO 19% 0 BOLZANO 18% 10% BARI 17% 4% CREMONA 17% 3% MILANO 16% 0 PESCARA 16% 0 VERONA 16% 6% FERRARA 13% 3% PADOVA 12% 4% BRESCIA 10% 7% PERUGIA 9% 4% NAPOLI 8% 0 POTENZA 4% 1% CATANIA 1% 0 CAMPOBASSO -1% 0 MEDIA 19% 6% CITTÀ Dicembre 2012 • 265 Altroconsumo 17 Inchiesta INTERVISTA Marco Bersani, esponente del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua FAMIGLIE NUMEROSE: INGIUSTI RINCARI La tariffa a scaglioni (più acqua si consuma e più si spende al metro cubo) penalizza le famiglie numerose. A Firenze un nucleo di cinque persone paga, per ogni metro cubo d’acqua, il 76% in più rispetto alle famiglie di due componenti. CONFRONTO DELLA SPESA PER FAMIGLIA Costo per una famiglia che consuma 120 metri cubi all’anno Dai Movimenti per l’Acqua 1,34€/m3 1,31€/m3 ROMA 1,06€/m3 1,54€/m3 -2% +45% FIRENZE 2,10€/m3 3,69€/m3 +76% SPESA ANNUA, DIFFERENZE ABISSALI TRA CITTÀ 18 Altroconsumo 265 • Dicembre 2012 336 € 331 € ANCONA 358 € LA SPEZIA TRIESTE 360 € BARI 348 € 366 € BIELLA FROSINONE 367 € PERUGIA 384 € 398 € MACERATA GENOVA 412 € ENNA 436 € REGGIO EMILIA 475 € PESARO 459 € 478 € LIVORNO FIRENZE MASSA 487 € GROSSETO Nel grafico trovate il costo annuo della bolletta per una famiglia di tre persone (190 metri cubi all’anno): come per la spesa pro-capite del grafico in alto, la maglia nera va a Firenze, Ora però l’AEEG sta lavorando alla nuova tariffa. Cosa ne pensate? La tariffa, così come ci è stata presentata nelle bozze, è una nuova violazione dell’esito referendario: attraverso una serie di indicatori, come gli “oneri finanziari” o il “riconoscimento del rischio di impresa”, ci ritroviamo di nuovo con la “remunerazione del capitale investito”, anche se chiamata diversamente. Quali sono gli altri fronti su cui vi state muovendo? Il fronte grosso è quello dei processi di fusione tra multiutility (imprese di servizi idrici, gas, ambiente ed energia, ndr), in particolare nel Nord, ad esempio fra la emiliana Hera e la multiutility di Padova e Trieste, AcegasAps. L’acqua deve essere scorporata da questi processi e gestita con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali. All’interno delle multiutility ci sono i privati quotati in borsa ed è il mercato che decide in questi casi, non certo il benessere sociale. Differenza di spesa al metro cubo per la famiglia più numerosa TRENTO 501 € Qual è la situazione del settore a oltre un anno dal referendum sull’acqua? È stato un anno di forti attacchi all’esito referendario. Per quanto riguarda il primo quesito, ci sono stati cinque provvedimenti governativi orientati a reintrodurre l’obbligo di privatizzazione dei servizi pubblici locali (il servizio idrico era escluso dai provvedimenti, ma il voto referendario era sulla privatizzazione di tutti i servizi locali e non solo sull’acqua, ndr). La Corte Costituzionale il 21 luglio scorso ha però annullato tutti questi tentativi che non rispettavano la volontà popolare. Sul secondo quesito relativo alle tariffe (che ha abrogato l’ “adeguata remunerazione del capitale investito”, cioè il 7% di profitto fisso per le imprese, ndr), i gestori hanno continuato ad applicare la tariffa come se il voto non ci fosse mai stato. Costo per una famiglia che consuma 320 metri cubi all’anno www.altroconsumo.it – questo – ideato per disincentivare gli sprechi. È chiaro, però, che una famiglia composta da cinque persone consuma di più e non perché spreca, ma perché ne ha bisogno. Il sistema tutela queste situazioni? Nella maggioranza dei casi sembra di no e, quindi, per evitare gli sperperi, si finisce spesso per penalizzare le famiglie più numerose: lo vediamo confrontando la spesa per persona in due differenti scenari, una famiglia di due e una famiglia di cinque componenti (guardate il box nella pagina a lato). Prendiamo l’esempio di Firenze: a parità di consumi (circa 60 metri cubi all’anno per persona), chi appartiene a un nucleo più numeroso, per la mancanza di adeguate agevolazioni, paga il 76% in più al metro cubo rispetto al membro di una famiglia di due persone. Insieme al capoluogo toscano, tra le peggiori da questo punto di vista, ci sono Frosinone, Prato, Pistoia, Como, Perugia e Roma. Tra le più virtuose, invece, ci sono Trento, Pavia e Biella dove, indipendentemente dalla quantità di acqua consumata, le famiglie pagano più o meno la stessa cifra al metro cubo. Servono regole uniformi Le tariffe agevolate per famiglie numerose e disagiate ci sono, ma anche in questo caso, sono troppo differenti a seconda della località e spesso insufficienti e inadeguate a coprire le ingiustizie generate dal sistema a scaglioni. È dunque necessario, come succede per luce e gas, un sistema di tutela delle utenze deboli che sia uniforme a livello nazionale. La nuova tariffa a cui sta lavorando l’AEEG (nominata dopo il referendum in sostituzione delle ATO, Autorità d’ambito territoriali ottimali) deve necessariamente tenerne conto. Considerate, inoltre, che questa tariffa, in arrivo nel 2013, verrà applicata ai consumi effettuati dal momento della nomina dell’Autorità (novembre 2011): questo significa che quanto stiamo pagando non è definitivo e che per l’anno prossimo dobbiamo aspettarci dei conguagli. ¬ E sai davvero cosa bevi Altroconsumo ti permette di fare analizzare in laboratorio l’acqua di casa tua, a un prezzo speciale. Un servizio unico, sicuro e imparziale. Vai su altroconsumo.it/alimentazione/ acqua e chiedi un preventivo. La procedura è semplice e intuitiva. E se non sai quali specifici parametri far analizzare, non preoccuparti. Basta marcare le affermazioni corrispondenti ai diversi problemi riscontrati nell’acqua del rubinetto e ti sarà suggerito in automatico il tipo di analisi chimico-fisiche da effettuare. Puoi acquistare un pacchetto di analisi a un prezzo convenzionato vantaggioso, che va da 57,60 a 360 euro, a seconda dei parametri scelti. Se coinvolgi il condominio puoi dividere la spesa con altre famiglie. www.altroconsumo.it / alimentazione/acqua COME LEGGERE I RISULTATI la città più cara. Un autentico salasso anche per Grosseto, Livorno, Pesaro e Massa. Le tariffe più economiche sono quelle di Isernia e Milano. 122 € 115 € MILANO ISERNIA 164 € CAMPOBASSO 222 € NAPOLI 176 € 223 € REGGIO CALABRIA UDINE 224 € AOSTA 198 € 226 € ROMA CASERTA 227 € CATANZARO 212 € 232 € BOLZANO PORDENONE 239 € 250 € PAVIA VENEZIA 257 € 285 € TORINO TRENTO 292 € PIACENZA 257 € 298 € CAGLIARI L’AQUILA 310 € PALERMO 273 € 315 € LATINA www.altroconsumo.it POTENZA 317 € BOLOGNA 303€ CATANIA MEDIA ITALIA 188 € Molto più basso della media Più basso della media Nella media Più alto della media Molto più alto della media Dicembre 2012 • 265 Altroconsumo 19